Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2014

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Alle famiglie di Jesi

Jesi Oggi

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anno XXII n. 1 / Marzo 2014

Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI In redazione: Simone Brunori / Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1, Jesi (tel.0731.538365 - jesioggi@comune.jesi.an.it) Fondato nel 1971. Stampa: Rotopress International srl Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93)

GIARDINI PUBBLICI Via ai lavori di riqualificazione p. 17

NUOVO OSPEDALE UN ALTRO RINVIO Doveva essere completato a dicembre 2013 Se ne riparla a settembre p. 7



Ripartiamo dai valori dello Sport Ci siamo. Jesi celebra questo 2014 come l’anno di Città Europea dello Sport! E blocco subito le obiezioni del tipo: ma come, con tutti i problemi che ci sono, parliamo di Città Europea dello Sport? Sì, parliamo di questo, senza tralasciare criticità e preoccupazioni, aspettative ed obiettivi. Parliamo di questo perché credo che sia una straordinaria base di partenza per cominciare a ripensare la nostra città, il nostro stile di vita, un nuovo cambiamento culturale. Lo sport - sdoganato da tempo dalla visione di semplice attività fisica - coniuga attorno a sé tanti e tali valori sui quali ben possiamo riconsiderare un modello di comunità più solidale, più inclusiva, più attiva. Valori ma anche comportamenti virtuosi ed opportunità. Attraverso lo sport puntiamo ad una città più sostenibile, dove l’auto venga utilizzata solo in caso di assoluta necessità. Perché immaginiamo, e stiamo realizzando, una Jesi con più piste ciclabili (presto altri 5 chilometri), una Jesi dove il Piedibus, che già coinvolge 240 bambini nel tragitto casa-scuola e viceversa, venga incentivato, una Jesi dove si possa passeggiare tranquillamente, incontrarsi, socializzare. Attraverso lo sport puntiamo ad una città più aperta, dove i nostri ragazzi possano incontrarsi in campi sportivi e palestre, conoscersi meglio e crescere insieme. E magari scoprire che la diversità - sia essa fisica o di colore della pelle, di cultura e di religione - è un arricchimento e frequentare scuole dove vi sono extracomunitari non è penalizzante, ma anzi permette ai giovani di apprendere molto più rispetto a quello che viene insegnato.

Attraverso lo sport puntiamo ad una città più sana, perché le statistiche ci dicono che anche da noi, come nel resto d’Italia, il 10% dei nostri figli è obeso e più del 20% in sovrappeso e che tale situazione, oltre a pregiudicare il loro futuro, genererà in futuro costi sociali enormi. Attraverso lo sport puntiamo ad una città più attrattiva, perché il turismo sportivo rappresenta oltre il 10% del valore economico del turismo nel suo complesso e scoprire Jesi attraverso lo sport dà un valore aggiunto non solo ai tanti beni artistici ed architettonici presenti, ma anche ad un indotto economico in termini di ricettività ed accoglienza. Attraverso lo sport puntiamo anche a favorire nuove forme di occupazione, perché questo settore, malgrado la crisi, offre opportunità in diversi campi professionali. Ed in questo senso salutiamo con gioia l’apertura a settembre del nuovo indirizzo di Liceo Sportivo presso il Liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, perché attraverso un adeguato percorso formativo e didattico si possano intercettare futuri sbocchi nel mondo del lavoro. Attraverso lo sport, insomma, vogliamo proporre un nuovo modello culturale e di sviluppo, dove la città, vissuta pienamente, sappia sempre essere più aperta ed accogliente, dove i cittadini, specialmente i più giovani, si sentano protagonisti e vivano quel senso di appartenenza ad una comunità in cui il rispetto degli altri e del bene comune non è solo una questione di buona educazione, ma assume i caratteri di un senso identitario. Sono questi gli obiettivi di ampio re-

spiro di Jesi Città Europea dello Sport. Solo così, questo prestigioso riconoscimento - che fino ad oggi è stato assegnato solo a 30 città del nostro continente - acquisisce il valore più profondo ed autentico. Per continuare ad offrire stimoli e soddisfazioni ai tanti dirigenti, allenatori e formatori che hanno contribuito, con il loro impegno quotidiano, sacrificando spesso lavoro e famiglia, a far crescere generazioni di ragazzi. A loro i sensi di gratitudine e riconoscenza di tutta la Città e la nostra volontà - che vuole essere un impegno - a sostenere ed elevare questo immenso patrimonio costruito nel corso di lunghi anni. Il sindaco Massimo Bacci

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JESI CITTÀ EUROPEA

dello Sport 2014

TANTI EVENTI PER CELEBRARE IL TITOLO E RIAFFERMARE I VALORI SOCIALIZZANTI Cerimonia di apertura al Palatriccoli con i Kataklò. Tra gli ospiti Gianni Minà, Julio Velasco, Gene Gnocchi, Luca Pancalli, Giovanni Allevi, il presidente del Coni Giovanni Malagò. E molto altro ancora

Il titolo di “Città Europea dello Sport” ottenuto da Jesi per l’anno 2014 non è una coccarda da mettersi al petto. È piuttosto l’impegno a promuovere lo sport come strumento fondamentale di crescita, di educazione, di attività fisica per migliorare il proprio stile di vita. Per richiamare questo impegno è stato costruito un programma di eventi all’altezza del prestigio di tale riconoscimento. Lo si è fatto coinvolgendo una pluralità di soggetti che ruotano attorno allo sport e che diventano partner strategici per un’azione a 360 gradi. Nel Comitato d’Onore figurano oltre al Comune, il Coni, la Consulta dello Sport, l’Associazione Città Europee dello Sport,

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il Panathlon. A questi Enti si associa la Fondazione Pergolesi Spontini che, oltre a dedicare il proprio Festival a Jesi Città Europea dello Sport (tra gli altri spettacoli anche “Olimpie” di Spontini), offrirà tutta la professionalità dello staff tecnico per rendere questi appuntamenti ancora più coinvolgenti. Sono eventi, quelli che fanno da cornice in questo 2014, che si aggiungono alle circa 70 manifestazioni sportive provinciali, regionali e nazionali - che si stanno tenendo nel corso di quest’anno e che coinvolgono tutte le discipline sportive. Per tutte vi è l’utilizzo del logo “Città Europa dello Sport” e la collaborazione del Comune per la loro perfetta

riuscita. Perché questo riconoscimento, non va mai dimenticato, va ascritto alla passione, all’impegno e alla sensibilità delle oltre 100 società sportive presenti a Jesi, dei loro dirigenti, allenatori e formatori, dei 17.736 tesserati, pari al 43,6% della popolazione che rappresentano un patrimonio di straordinaria importanza e probabilmente unico. La cerimonia ufficiale di apertura di “Città Europea dello Sport” si terrà il 22 marzo con una doppia iniziativa: nel pomeriggio una sfilata dei più piccoli atleti di tutte le società sportive dall’Appannaggio a Piazza della Repubblica con spettacolo loro dedicato in Piazza. In serata la cerimonia vera e propria al Palatriccoli. Si tratta di un grande spettacolo aperto a tutta la Città. A partire dalle ore 21, dopo i saluti istituzionali, vi sarà l’esibizione dei Kataklò, la celebre compagnia di Atletic Dance Theatre. Oltre 3.000 i posti disponibili. La cerimonia vuole costituire anche un ideale passaggio di consegne con Cremona, Città Europea dello Sport 2013: un passaggio di consegne, con la


presenza delle Autorità di Cremona, nel nome di una coppia di sportivi che ha fatto la storia del calcio italiano: Gianluca Vialli e Roberto Mancini. Nel corso dell’anno, adeguatamente pubblicizzati, vi saranno incontri con autorevoli esponenti del mondo dello sport: tra gli altri il ritorno a Jesi di Julio Velasco, la partecipazione di Gianni Minà, Gene Gnocchi, Luca Pancalli, Massimo Valerio Manfredi, la visita del presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò. Ma è un programma “work in progress” visto che sono in contatto anche altri famosissimi personaggi di cui si attende la conferma. In autunno tre appuntamenti da non perdere: la partita della Nazionale Cantanti allo stadio “Carotti” di Jesi, uno spettacolare incontro di fioretto al Palascherma tra la atlete di Jesi e la Nazionale Russa, di cui il commissario tecnico Stefano Cerioni ha dato disponibilità, una serata dedicata allo Sport in Rosa accompagnato al pianoforte dal grande maestro Giovanni Allevi e che vedrà coinvolta una primaria emittente televisiva nazionale.

Gli appuntamenti culturali della Città nel corso dell’anno avranno una prospettiva legata al titolo di Città Europea dello Sport. Ad esempio la Notte dei Musei avrà ovviamente come protagoniste le “balette”, antesignane palline da tennis con un evento ad esse collegato. Non mancheranno appuntamenti formativi: già in agenda quello del 29 marzo promosso dalla Scuola Regionale dello Sport delle Marche in collaborazione con Coni e Comune di Jesi sul tema “Ripensiamo gli impianti sportivi tra nuove norme e nuove idee”. Ma non potrà essere persa di vista l’occasione del semestre italiano di presidenza della

// Dall’alto e in senso orario: i Kataklò, Gianni Minà, Julio Velasco, Luca Pancalli e Gene Gnocchi Ue per promuovere, nella seconda parte dell’anno, un incontro internazionale dedicato al tema dello sport. Sarà dunque un anno intenso di appuntamenti, ma non si concluderà il 31 dicembre. Perché questo 2014 vuole essere una nuova base di partenza per riaffermare l’attenzione della Città di Jesi verso questo settore, sostenendolo con interventi che vogliono riqualificare le strutture sportive (una sessantina presenti in Città) e sostenere la ricca e diffusa attività di base.

“Un impegno per il futuro” Coni, Consulta dello Sport e Panathlon sottolineano la valenza di questo prestigioso riconoscimento internazionale “È un riconoscimento che premia l’attenzione che questa città ha nei confronti dello sport, affinché venga valorizzato l’impegno delle associazioni sportive e dei dirigenti, incrementando ancora di più il numero degli sportivi. Perché lo sport fa tanto per la salute, per l’inclusione, per lo stile di vita”. Lo rimarca il sindaco Massimo Bacci in occasione della presentazione delle iniziative in programma durante l’anno che celebra Jesi Città Europea dello Sport, ricordando come si sia costituito un ampio tavolo di lavoro, con tanti soggetti che in sinergia con il Comune hanno dato

// La presentazione del programma di iniziative per Jesi Città Europea dello Sport

vita al cartellone di appuntamenti in grado di dare grande risalto e far conoscere ancor meglio la città anche al di fuori del territorio, con interessanti prospettive di indotto economico legato al turismo sportivo. Concetti ribaditi dall’assessore allo sport, Ugo Coltorti, che ha ricordato come “il titolo è un punto di partenza che non resterà un simbolo, ma costitu-

irà una vera e propria assunzione di responsabilità che ci vedrà tutti impegnati nella promozione dello sport, non solo per vincere una medaglia, ma per creare un cambiamento culturale. Il lavoro per

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ottenere il titolo è terminato, ora ci attende la sfida più importante”. Alla presentazione del programma erano presenti tutti i soggetti che hanno contribuito a questo riconoscimento. Ecco in sintesi i loro interventi. Maurizio De Magistris, presidente della Consulta dello Sport, organismo che rappresenta tutte le società sportive di Jesi. “Negli ultimi anni jesinità significava che ‘ciò che viene da fuori non va’! Finalmente si è dato al termine jesinità il giusto valore, che è quello di senso di appartenenza ad una realtà che cerca di fare del suo meglio. In questo contesto vengono messi in luce i punti di forza del territorio: il tessuto industriale, la gestione della cultura, lo sport. Finalmente vedo un cambiamento, l’orgoglio di essere jesino e il saper creare una rete tra le eccellenze sportive”. Alberto Proietti Mosca, presidente del Panathlon: “Il calendario è tanto ricco, ma è stato realizzato senza fatica perché sono stati creati eventi di contorno a tut-

to ciò che si è già fatto da sempre a Jesi. A dimostrazione del fatto che questo titolo ce lo siamo guadagnato sul campo”. Gianni Bambozzi, rappresentante dell’Associazione Città Europee dello Sport (Aces) per le Marche: “Un bel traguardo per la regione, perché sono due, Jesi e Ascoli, riconosciute città europee per il 2014. Da jesino sono orgoglioso che sia arrivato il riconoscimento guadagnato tanti anni. Ottimo il connubio sport e turismo, promozione culturale e turistica assieme allo sport. Complimenti al Comune: a novembre 2012 è nata l’idea, a maggio 2013 è arrivato il titolo. In sei mesi si è riusciti a fare quello che in altri Comuni si costruisce in un anno. La stella di Jesi è ‘gold’ anche per questo”. William Graziosi, amministratore delegato della Fondazione Pergolesi: “Il filo conduttore del Festival Pergolesi Spontini 2014 è l’affinità che esiste tra le discipline artistiche e quelle sportive, in un percorso multidisciplinare che abbina musica, cinema, poesia e letteratura.

Cantare richiede esercizio Non dimentichiamo il virtuosismo portato nella musica, lo sforzo fisico. Del resto ‘play’ in inglese e ‘jouer’ in francese significano sia giocare che suonare”. Fabio Sturani, presidente Coni Marche: “Segnalare la vivacità e la vitalità di Jesi è importante. Qui le iniziative, i numeri, gli eventi dimostrano che la scelta è stata giusta. Non esiste altra città in Italia che abbia questi numeri. Qui si respira una cultura sportiva. Il titolo di città europea rimane al di là delle manifestazioni del 2014: sarà un segno distintivo che farà da traino alle attività future e di cui enti come il Coni non si dimenticheranno. Sarà un riferimento anche per le altre città marchigiane, per investire nello sport, nella crescita culturale e nel futuro dei giovani. Dobbiamo lavorare tutti i giorni dell’anno per costruire quella rete sociale in modo che lo sport diventi socializzazione, integrazione e salute, promozione del territorio e del turismo sportivo”.

Il palascherma brilla di nuova luce Impianti al led donati da una ditta specializzata per illuminare la palestra più titolata in Europa Il palazzetto della scherma, fucina di campioni olimpici, è illuminato con un nuovo e moderno impianto all’altezza del prestigio che tale struttura riveste a livello nazionale. Sono stati completati nei giorni scorsi, infatti, i lavori realizzati a titolo gratuito dalla Fael Luce di Agrate Brianza, restando a carico del Comune le sole spese di modifica dell’impianto e la posa in opera dei nuovi corpi illuminanti al led per un costo complessivo di 9 mila euro. Era stato il presidente regionali del Coni Fabio Sturani a segnalare questa opportunità all’Amministrazione comunale, comunicando che la ditta aveva intenzione di sponsorizzare un nuovo impianto di illuminazione al led per un edificio sportivo, chiedendo al Coni di individuarne uno di particolare rilevanza nella regione Marche. La scelta di Sturani è opportunamente caduta sul palascherma di Jesi e l’Amministrazione comunale ne ha colto subito l’occasione, ringraziando lo stesso Sturani. L’intervento ha permesso il rifacimento ex novo di tutto l’impianto esistente: lo smantellamento dei 168 tubi al neon da 40 W e la posa in opera di 36 proiettori al led da 134W. In cambio di tali lavori la ditta ha chiesto l’autoriz-

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zazione a pubblicizzare l’intervento e ad eseguire riprese fotografiche a fini commerciali. La Giunta, nell’autorizzare l’intervento, aveva ritenuto che l’offerta rappresentasse una opportunità da non perdere, tenuto conto che l’attuale impianto, di vecchia concezione, non fornisce una corretta illuminazione della palestra, mentre il nuovo assicurerà, oltre ad una migliore visibilità, una economia di gestione dell’impianto in termini di usi elettrici (circa 1.700 euro annui) e di corpi illuminanti dato che i proiettori a led hanno una vita di 50 mila ore a fronte delle 4 mila ore per i tubi al neon.


NUOVO OSPEDALE UN ALTRO RINVIO

Il trasferimento dei reparti da viale della Vittoria al “Carlo Urbani”, promesso a fine 2013, sarà completato non prima di settembre. Pressing dei Sindaci su Asur e Regione L’ospedale “Carlo Urbani” avrebbe dovuto essere completato entro il dicembre dello scorso anno, con trasferimento di tutti i servizi sanitari dalla struttura di viale della Vittoria. Così aveva promesso solennemente l’assessore regionale alla sanità, Almerino Mezzolani, nell’autunno 2012. Impegno ribadito nel gennaio successivo (intervenendo nel Consiglio comunale di Jesi alla presenza degli operatori sanitari) e reiterato la scorsa estate. Un impegno puntualmente disatteso. Non era difficile prevederlo, visto che era sotto gli occhi di tutti il ritardo nei lavori. Di certo nessuno si sarebbe aspettato che lo stesso assessore comunicasse lo scorso febbraio una nuova data. Anzi, l’auspicio di una nuova data: “Se tutto va bene, non prima di ottobre”. Ma l’ondata di indignazione seguita a queste sue ultime parole, con tanto di richiesta di dimissioni da parte del Consiglio Comunale di Jesi per “manifesta inadeguatezza”, ha costretto i vertici dell’Asur a prendere coscienza di una situazione ormai non più tollerabile. E grazie anche al nuovo Direttore di Area Vasta, il dott. Giovanni Stroppa, si sono finalmente calendarizzati i tempi: prima di Pasqua il trasferimento del nuovo centro trasfusionale e dell’obitorio, in estate tutto il resto con conclusione del-

le operazioni entro settembre. L’annuncio è stato dato ai Sindaci di Jesi e della Vallesina da Virginia Fedele, direttore medico di presidio e membro del gruppo di lavoro sul trasloco.

“Liste di attesa inaccettabili, reparti depotenziati, pronto soccorso sempre più intasato, cronica mancanza di posti letto di Rsa “Le sale operatorie - ha spiegato la Fedele - saranno consegnate entro i primi di aprile, in seguito collaudi e verifiche. Per il resto si procederà pezzo per pezzo. Scelta l’estate perché se è vero che è il periodo delle ferie, è anche vero che l’attività si dirada”. Il primo reparto ad andare in via dei Colli sarà il dipartimento materno infantile. A seguire oculistica ed otorino-laringoiatria, poi i reparti più complessi come cardiologia per i quali, nei giorni del trasferimento, vi sarà un raddoppiamento dei servizi per tenerli attivi nei due plessi. Per ul-

timi si sposteranno il pronto soccorso, la rianimazione ed un reparto di chirurgia, dove verranno smaltite le urgenze al viale della Vittoria fino alla chiusura. Condivisa dai Sindaci la proposta di Massimo Bacci di formalizzare alla Direzione dell’Area Vasta la richiesta di partecipazione di alcuni dei primi cittadini al gruppo di lavoro. Un pressing costante, in grado di risolvere, dopo lunghi decenni, l’incoerenza di due ospedali con enormi costi per la comunità a causa di doppi servizi e dello spostamento dei pazienti da una struttura all’altra. Tenendo presente, inoltre, che dopo il contenitore ci sarà da lottare anche per il contenuto. Perché non è un mistero che la sanità jesina si trova oggi sprovvista di primari in reparti importanti come Medicina e Chirurgia, registra liste di attesa per qualsiasi visita con tempi inaccettabili, si trova con un pronto soccorso assolutamente intasato anche per effetto della chiusura di quello dell’ospedale di Chiaravalle. Il Consiglio comunale, nella sua ultima seduta, ha puntato il dito anche su altre lacune della sanità, come la cronica mancanza di posti letto di Rsa (residenza sanitaria assistenziale) per la lungodegenza. Chieste certezze anche sul futuro dei locali di viale della Vittoria che rischiano di rimanere abbandonati a lungo.

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SEMPRE MENO RISORSE DALLO STATO

ma i conti resteranno in ordine Per far fronte alla riduzione di ulteriori 700 mila euro nel 2014 (che si aggiungono ai 3,4 milioni del biennio precedente), il Comune interverrà con tagli alla spesa e lotta all’evasione Il Comune di Jesi dovrà far fronte, nel 2014, ad un ulteriore taglio di risorse da parte del Governo centrale per circa 700 mila euro che - sommate ai 3,4 milioni sottratti nel biennio precedente - riduce di quasi il 15% la capacità di spesa per erogare beni e servizi alla Comunità. Non solo: dei 32,8 milioni di euro a disposizione (erano 40 milioni nel 2010), oltre 4 non possono essere comunque spesi per il cosiddetto “patto di stabilità”, vale a dire l’obbligo imposto dallo Stato agli enti locali di tenere in cassa risorse per contribuire a ridurre il deficit della pubblica amministrazione italiana. E, tanto per non farsi mancar nulla, all’orizzonte c’è la sentenza definitiva per la questione delle aree Piccitù: si tratta di terreni che nel lontano 1982 il Comune aveva espropriato per lo sviluppo residenziale della città, trovando opposizione in alcuni proprietari che ritenevano il corrispettivo a loro riconosciuto troppo basso. Risultato: in oltre 30 anni il Comune non ha mai accantonato fondi per la controversia giudiziaria che si è sviluppata ed è verosimile che entro qualche mese sarà presentato il conto del giudice per una somma che si aggira attorno ai 3 milioni di euro. In questo scenario, tutt’altro che roseo, l’azione di governo cittadino, dal punto di vista finanziario, sarà incentrata su alcuni punti fermi: riduzione della spesa e rafforzamento della lotta all’evasione con l’obiettivo di scongiurare inasprimenti di tasse o imposte, opere pubbliche finanziate con alienazioni ed oneri di urbanizzazione.

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LE RISORSE A DISPOSIZIONE DEL COMUNE 40 milioni di euro

32,8 milioni di euro

2009 La spesa - Il taglio dei costi improduttivi della pubblica amministrazione resta un obiettivo strategico. Ecco perché permarrà un rigoroso controllo della spesa che permetterà di abbattere ulteriormente sprechi e sacche di privilegi, così come positivamente avviato nel corso del 2013, ottimizzando le risorse a disposizione. E dunque si opererà per: - rinegoziare i contratti di appalto vigenti per migliorarne le condizioni economiche (solo per gli affitti nel 2013 si è risparmiato circa 40 mila euro); - internalizzare i servizi che il Comune è

2014 in grado di svolgere con proprio personale (solo per gli impianti di risalita nel 2013 si è risparmiato 120 mila euro); - contenere il tourn-over del personale dipendente, limitando le assunzioni solo a quei posti con valenza strategica; - dismettere le partecipazioni societarie non strategiche per evitare un appesantimento delle finanze comunali; - attuare il nuovo Piano di razionalizzazione della spesa e del centro unico di acquisti (come dettagliatamente illustrato a pagina 10); - migliorare la gestione del patrimonio

CON RIGORE RIDOTTO L’INDEBITAMENTO ANNO

INDEBITAMENTO

2012

€ 26.293.329,89

2013

€ 23.516.963,20

2014

€ 20.675.906,18


immobiliare del Comune il cui processo, avviato nel 2013, ha consentito oltre al già accennato risparmio nella gestione delle locazioni passive - anche un netto miglioramento della capacità di riscossione degli affitti attivi. Lotta all’evasione - Nel 2013 il Comune di Jesi ha recuperato dalla lotta all’evasione 500 mila euro. Per il prossimo triennio il recupero dovrà essere mantenuto e rafforzato, anche grazie all’inserimento in organico di due nuovi istruttori direttivi che potenzieranno le attività di accertamento dell’Ufficio Tributi. Nessun inasprimento fiscale - Tutte le aliquote dei tributi comunali resteranno invariate, nonostante la situazione economica generale abbia comportato per il Comune di Jesi un calo del gettito a causa della chiusura di molte imprese o del loro ridimensionamento. Una scelta impegnativa che permette a Jesi di essere, nel panorama regionale, uno dei Comuni dove la tassazione complessiva locale resta tra le più basse. Pertanto l’addizionale Irpef resterà allo 0,8% con esenzione per i redditi fino a 10 mila euro. Una scelta ben precisa, a tutela delle fasce sociali più deboli, a differenza di quanto accade in molti altri Comuni della regione e d’Italia dove, per far fronte al costante taglio di risorse da parte del Governo, è stata applicata la medesima aliquota, ma senza alcuna soglia di sbarramento in favore dei redditi più bassi. Impostazione che ha mantenuto anche la Regione Marche che continua a far pagare l’addizionale Irpef (decisamente più onerosa, visto che parte da una base

Restano inalterati tributi e tasse comunali. Addizionale Irpef esentata per i redditi fino a 10 mila euro, a differenza della Regione che fa pagare tutti con aliquote ben più alte pari all’1,23%) anche a chi ha redditi minimi. Inalterate saranno Tosap, Affissioni e Imposta Pubblicità. Sul fronte della nuova Imposta Unica Comunale - che comprende l’Imu, la Tari e la Tasi - si manterranno le aliquote del 2013 e dunque senza variazione del gettito fiscale.

“ Confermate

le riduzioni delle rette mensa e le agevolazioni per chi ristruttura abitazioni o attività produttive Nessun aumento anche per i servizi a domanda individuale che, per altro, per molte famiglie si stanno rivelando dallo scorso settembre meno onerose per quanto riguarda il servizio di refezione scolastica grazie alla nuova riorganizzazione di produzione, trasporto e fornitura pasti e al nuovo meccanismo di pagamento della retta che si basa sui pasti realmente consumati, abbandonando la quota fissa. Aspetto questo che ha permesso alla stragrande maggioranza delle famiglie di registrare risparmi

e alla residuale parte restante di trovare un pieno sostegno contributivo alle spese da parte del Comune per due terzi del costo previsto. Al fine di favorire i cittadini che intendono ristrutturare le abitazioni ed i fabbricati produttivi, saranno ulteriormente ridotte le tariffe relative agli extra oneri da pagare sulle ristrutturazioni edilizie. Opere pubbliche - Anche per il 2014, così come accaduto nel 2013, l’Amministrazione comunale non contrarrà mutui per nuovi investimenti. Una scelta questa che porterà a ridurre ulteriormente l’indebitamento del Comune di Jesi che scende così a 20,5 milioni di euro (erano 31,5 nel 2010), qualificandosi, in questa voce, come una delle città più virtuose in ambito nazionale. Le opere pubbliche pertanto saranno finanziate con gli altri due strumenti previsti: da una parte gli oneri di urbanizzazione, vale a dire ciò che i cittadini e le imprese devono versare per legge al Comune per ottenere il permesso a costruire o ristrutturare un edificio, dall’altra le alienazioni di beni immobili pubblici non strategici. Anche in questo caso si tratta di una scelta precisa: oneri e alienazioni, secondo l’Amministrazione comunale, vanno utilizzati alla voce investimenti e non per coprire la spesa corrente.

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Nuovo giro di vite contro gli sprechi Piano di razionalizzazione della spesa e centro unico acquisti: prosegue l’azione di monitoraggio per ottimizzare le risorse

Nuovo giro di vite contro sprechi e dispersione di risorse nella pubblica amministrazione. Dopo un 2013 caratterizzato da interventi incisivi contro la spesa improduttiva che ha permesso di risparmiare 2,2 milioni di euro, la Giunta comunale ha varato altri due importanti provvedimenti che a partire da quest’anno contribuiranno a creare ulteriori economie. Strategia assolutamente necessaria per una gestione più efficiente ed efficace della spesa pubblica imposta non solo dal buon senso - che dovrebbe essere un prerequisito - ma da un bilancio su cui pesano come un macigno gli ulteriori tagli del governo centrale per 700 mila euro che si aggiungono ai 3,4 milioni del biennio precedente. Con la prima decisione la Giunta ha approvato il piano triennale di razionalizzazione delle spese che riguardano le

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dotazioni strumentali, informatiche, le autovetture di servizio ed i beni immobili, coinvolgendo tutti i dipendenti ad un utilizzo ottimale. Per quanto riguarda i telefoni cellulari in dotazione ai dipendenti, le utenze saranno costantemente monitorate per le chiamate effettuate con dirigenti incaricati di verificare i dati di consumo. Per i servizi informatici, viene disposto l’accorpamento in un unico datacenter in luogo dei due attualmente in essere, sarà sempre più privilegiato l’utilizzo di software a licenza gratuita e si rafforzerà la digitalizzazione dei documenti già avviata per ridurre le spese di carta e fotocopie. Il parco automezzi, tenuto conto della necessità che sia adeguatamente rispondente alle esigenze di messa su strada in condizioni di massima sicurezza, sarà

oggetto di ulteriori interventi di riduzione della spesa attraverso l’utilizzo per missioni solo se non vi è la possibilità di servirsi di mezzi alternativi di trasporto, il rigoroso controllo delle schede di chi utilizza il mezzo, le motivazioni, i chilometri percorsi, i rifornimenti, oltre ad una dismissione dei mezzi più vecchi con l’acquisto di nuovi alimentati a basso impatto ambientale. Relativamente infine ai beni immobili, compiuta finalmente una mappatura di quelli di proprietà comunale (suddivisi in 111 alloggi, 33 unità commerciali di cui solo 3 a rilevanza economica e locali per associazioni), saranno effettuate tutte le verifiche necessarie per riscontrare le condizioni strutturali, la regolarità dei contratti, i canoni di affitto e quant’altro utile per aggiornare al meglio la gestione e tenere sotto controllo ogni variazione. Con la seconda delibera la Giunta ha invece disposto la costituzione del Centro unico acquisti. In luogo di più uffici che nel corso degli anni provvedono, per le necessità della propria attività, all’acquisto di beni e servizi, viene creata un’unica struttura operativa, in capo all’Ufficio Economato (che già detiene i due terzi degli impegni di spesa al riguardo). Il Centro unico acquisti ha l’obiettivo di semplificare e snellire l’attività, con aspetti organizzativi, gestione di rapporti con il mercato e leve tecnologiche che consentano di ricercare le condizioni di fornitura migliori e di soddisfare le esigenze di perseguimento della qualità degli acquisti, del contenimento dei costi, dello sviluppo innovativo dei processi di gestione e della celerità dei tempi. Tale struttura sarà costituita da addetti che, lavorando di squadra, contribuiranno a porre in essere linee di azioni uniche per tutti gli acquisti e approvvigionamenti dell’ente, con adeguata programmazione e pianificazione, adottando procedure maggiormente trasparenti e standardizzate, ottenendo economie di scale per spuntare i migliori prezzi evitando parcellizzazioni, monitorando la spesa pubblica direttamente e costantemente e controllando qualitativamente i vari processi.


Tasse comunali azzerate a chi apre una nuova attività La novità del 2014: sostegni economici del Comune di durata almeno triennale Benefici estesi anche alle aziende che assumono stabilmente personale All’orizzonte inoltre forme di microcredito ad imprese e famiglie

Sostegni economici alle nuove attività produttive che aprono in città - in misura tale da azzerare la tassazione comunale - e bonus a quelle che assumono stabilmente personale. Sono questi gli interventi sul fronte di occupazione e sviluppo che l’Amministrazione comunale ha inserito nel bilancio di previsione 2014, individuando apposite risorse per un importo significativo. La proposta del sindaco Massimo Bacci, dopo la condivisione politica, è stata nel frattempo sottoposta anche alle associazioni di categoria per concertare insieme gli strumenti operativi più appropriati. Sarà comunque caratterizzata da specifici bandi - l’uno per chi apre un’attività commerciale o artigianale, l’altro per chi assume - che mirano ad offrire per un minimo di 3 anni contributi che di fatto abbatteranno in tutto o in parte la tassazione locale. Per quanto riguarda le nuove attività, l’obiettivo sarà quello di offrire una corsia privilegiata sia ai giovani (under 40), sia alla localizzazione, con un mec-

canismo premiante per quelle avviate in centro e nei cosiddetti borghi storici previsti dal Piano regolatore (San Giuseppe, Prato, via Roma, ecc.). Per le assunzioni il riferimento sarà ai contratti di lavoro stabili. “Qualsiasi iniziativa che generi nuovo lavoro - ha spiegato il sindaco Bacci - è comunque qualcosa in più rispetto alla situazione attuale. Dunque il Comune può ben trovare strumenti compensativi rispetto all’eventuale tassazione locale che ne deriverà, ad oggi non prevista né quantificabile. Siamo d’altra parte ben coperti con l’altro strumento che abbiamo avviato, quello del Fondo di Garanzia di II Grado. Si tratta di uno strumento che permette ai Confidi di avere la possibilità di sostenere le fideiussioni per le attività produttive di Jesi che presentano richiesta di credito al sistema bancario. Anzi, in questo caso Jesi è il Comune che ad oggi ha più risorse in assoluto per le proprie imprese rispetto a tutti quelli delle Marche. Questo perché abbiamo colto per tempo tale op-

portunità che ci ha permesso tra l’altro di ottenere un premio dalla Regione, assicurandoci per il futuro una copertura di 1,5 milioni di euro, oltre ai 2 milioni già garantiti fino ad oggi. Questi ultimi sono andati a coprire le garanzie per 49 imprese con 299 addetti complessivi che altrimenti non avrebbero potuto accedere al sistema creditizio, essendo esaurite le altre risorse messe a disposizione da Regione, Provincia e Camera di Commercio. Ora - ha concluso il sindaco - con gli uffici e con le associazioni di categoria studieremo le modalità di questi nuovi bandi. L’idea è di svilupparli su un’ampia durata, sia per garantire maggiore sostegno a chi apre una attività, sia per certificare che l’assunzione non sia occasione ma durevole nel tempo”. Parallelamente a tale iniziativa, il Consiglio comunale ha approvato una mozione che impegna l’esecutivo cittadino a valutare la sperimentazione del microcredito tante per le aziende quanto per le famiglie. Esperienze del genere già sono diffuse in alcuni Comuni italiani, con risultati incoraggianti. Si tratta di offrire la possibilità ad imprese e famiglie - che abbiano possibilità certa di restituzione - di accedere, per casi particolari ed occasionali (acquisto di macchinari per l’attività produttiva o spesa improvvisa in famiglia), ad un credito presso un istituto convenzionato, fuori dal tradizionale sistema creditizio, con tassi particolarmente agevolati. Il meccanismo di restituzione, che sarà ovviamente monitorato nel tempo, permetterà anche in questo caso di generare in futuro prestiti in misura sempre maggiore.

L’uscita dei bandi sarà ampiamente pubblicizzata

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TRASPARENZA e CORRETTEZZA

Regole più stringenti in Comune Prevenire fenomeni di corruzione nella pubblica amministrazione e, più in generale, contrastare quel malcostume politico e amministrativo nell’ambito del quale i soggetti che agiscono per conto dell’Ente pubblico abusano del potere loro conferito per perseguire interessi personali o privati. Queste le finalità del Piano triennale di prevenzione della corruzione approvato dalla Giunta comunale che ha voluto inviare un messaggio forte e chiaro, recependo appieno le disposizioni di legge in materia. Un Piano che si integra con quello sulla trasparenza e con il Codice di comportamento del personale comunale che fanno parte di un pacchetto di provvedimenti licenziato dalla Giunta per rendere trasparente ed eticamente corretta l’attività amministrativa. Con tale decisione vengono individuate cinque aree di rischio: assunzioni e progressioni del personale; affidamento di lavori, forniture e servizi; rilascio di autorizzazioni e provvedimenti; benefici per concessioni ed agevolazioni; mandati di pagamento. Con esse il Piano specifica non solo una valutazione del rischio, ma anche le relative misure di prevenzione. E così per il reclutamento del personale vengono chiarite le modalità dei criteri selettivi, della composizione della commissione di concorso, della rotazione degli incarichi ricorrenti. Per l’affidamento di lavori e servizi vi sarà l’obbligo della rotazione dei soggetti invitati alle gare, un meccanismo rigoroso sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la specifica motivazione di eventuali varianti, la limitazione di affidamenti diretti. Stringenti i

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controlli anche per contrastare l’abuso nell’adozione di provvedimenti di accesso a servizi pubblici per agevolare particolari soggetti (permessi in materia di circolazione, di edilizia, di attività produttive) e nell’erogazione di indennità, contributi ed agevolazioni a determinate categorie sociali. Verifiche più incisive anche su accertamenti tri-

“ Approvato

il Piano triennale per la prevenzione della corruzione ed il Codice di comportamento del personale butari e pagamenti vari dovuti al Comune (sanzioni, oneri, compravendite). Prevista la rotazione triennale del personale assegnato ad attività di controllo nel campo dell’edilizia, del commercio, dell’acquisizione di beni e servizi. Individuati pure i meccanismi di tutela del dipendente pubblico che segnala comportamenti illeciti.

La Giunta ha anche definito il programma per assicurare la massima trasparenza negli atti per favorire il controllo sociale sull’operato del Comune, delineando un meccanismo più celere e accessibile alle informazioni. Infine è stato anche approvato il codice di comportamento del personale. Vietato ricevere regali o altre utilità, salvo quelli di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia. Fuori dei casi consentiti tali regali o utilità sono trattenuti dall’Amministrazione o devoluti in beneficenza. Obbligatorio sarà comunicare casi di conflitto di interesse e di astenersi se decisioni o provvedimenti che riguardano parenti, così come vietato esercitare altri incarichi retribuiti se non autorizzati dall’Amministrazione. Regole precise anche per il comportamento da tenersi in servizio, in particolare sull’obbligo di non abbandonare il proprio posto di lavoro anche per periodi brevi, fatte salve ragioni imprescindibili e casi motivati ed autorizzati. Massima cura ci dovrà essere sulle strumentazioni ed i materiali a lui affidati, che dovranno essere esclusivamente utilizzati per scopi di servizio, avendo cura di ridurre le spese, anche energetiche.


Un Comune più veloce e che risparmia Con il 2014 è stata avviata la digitalizzazione postale per accelerare tempi e risposte È un Comune che vuole essere più trasparente, più veloce nel dare risposte ai cittadini e che sa risparmiare ottimizzando circolazione di dati e informazioni quello che ha in mente l’Amministrazione comunale. Nell’ambito del programma di riorganizzazione dell’Ente, infatti, ha preso il via da questo mese di gennaio la digitalizzazione postale attraverso la scansione di tutta la corrispondenza cartacea. Questo permetterà - con un semplice clic - di far pervenire in tempo reale a tutti gli Uffici competenti atti, lettere

e qualsiasi comunicazione pervenga dall’esterno su temi di rispettiva competenza, permettendo di gettare le basi per una fascicolazione e un’archiviazione digitale. Senza contare il risparmio di carta e personale. Ogni anno il Comune di Jesi riceve infatti oltre 30 mila lettere, spesso di più pagine, di cui l’80% viene riprodotto in più copie e distribuito materialmente in media a tre diversi uffici. Ciò significa una produzione annua di quasi 100 mila fotocopie, pari a oltre 4 quintali di carta, che viene smistata nei

vari uffici da personale interno. Con la digitalizzazione niente più spreco di carta, niente più personale per tale utilizzo, ma soprattutto ciascun ufficio avrà un archivio digitale dove - anche qui con un semplice clic - potrà recuperare lo storico di ogni questione e tenerlo costantemente aggiornato. Non solo: nel processo di avvicinamento ad una amministrazione sempre più trasparente, così come si è orientato il legislatore, la digitalizzazione consentirà in futuro ai cittadini di poter essere a conoscenza in qualsiasi momento dello stato di una pratica e dell’ufficio che l’ha in carico, creando un meccanismo indiretto di controllo di gestione che contribuirà a responsabilizzare ulteriormente il personale dipendente.

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MENSE, giudizi positivi dai controlli delle Commissioni Ben 26 sopralluoghi in appena due mesi: servizio buono o accettabile per oltre il 95% degli indicatori analizzati Su 26 controlli effettuati in appena due mesi dalle Commissioni Mensa (composte da genitori e insegnanti) nei plessi che si avvalgono del servizio di refenzione scolastica, il giudizio risulta mediamente positivo. Nel corso dei sopralluoghi sono stati presi in esame molti indicatori tali da dare una valutazione il più possibile precisa su cibo, diete speciali, servizio e ambiente. Le Commissioni dovevano poi compilare una scheda dove vi erano tre gradi di valutazione: buono, accettabile, insufficiente. Il risultato di tali controlli è stato il seguente: il 54,87% buono, il 40,26% accettabile e il 4,87% insufficiente. Tra buono ed accettabile si supera la soglia del 95%. L’Amministrazione comunale e Jesiservizi - la società che gestisce il servizio - hanno espresso soddisfazione per l’esito dei controlli, sottolineando alcuni aspetti: mai in passato a Jesi le Commissioni mensa avevano un così alto numero di componenti (oggi sono una sessantina, rispetto ai 16 che vi erano

prima); mai in passato, inoltre, le Commissioni Mensa avevano funzionato realmente. Nell’intero anno scolastico 2012/2013, tanto per citare un esempio, vi erano stati appena 4 sopralluoghi in tutte le scuole, scuole di cui la metà - come ben si ricorderà - ricevevano pure pasti dall’esterno. Quest’anno, dopo che Jesiservizi aveva con forza pressato gli Istituti Comprensivi Scolastici affinché nominassero presto le Commissioni Mensa, accogliendo poi favorevolmente la richiesta di incrementarne il numero dei componenti, sono stati effettuati ben 26 controlli in appena due mesi. Era quello che volevano il Comune e JesiServizi, nella piena consapevolezza che la partecipazione di tutti contribuisce a migliorare sempre la qualità del servizio, superando le criticità che possono

Case popolari, scatta il requisito di residenza Per poter aspirare ad un alloggio popolare il richiedente deve essere residente a Jesi da almeno due anni. Lo ha deciso il Consiglio comunale che, a larga maggioranza, ha approvato una mozione per inserire questo limite temporale nel relativo Regolamento. Lo spirito della mozione è chiaro: vi è una sentenza della Corte Costituzionale che definisce “non irragionevole” il requisito della residenzialità conti-

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nuativa, ai fini dell’assegnazione. “Si tratta - è stato sottolineato dalla maggioranza che sostiene l’Amministrazione comunale - di un provvedimento equo ed importante. Il fatto che vi siano stati solo pochi voti contrari, dimostra come l’impostazione di un problema particolarmente sentito in città sia stata affrontata con equilibrio e senso di responsabilità, sfuggendo da qualsiasi deriva demagogica”.

registrarsi. Ed è per questo che si auspica che tale sensibilità da parte delle Commissioni Mensa non si esaurisca in questa fase iniziale, ma prosegui con impegno anche in futuro. Tra l’altro creando le condizioni per far sì che Commissione Mensa, Jesiservizi e la società erogatrice del servizio possano insieme, in un percorso virtuoso e collaborativo, ricercare soluzioni migliorative sempre più rivolte alla soddisfazione dell’utenza. In tutti questi controlli vi è stato un unico caso in cui si sono registrati prodotti che, sia pure di qualità, non erano conformi al capitolato dell’appalto. Per tale inadepienza, la ditta che eroga il servizio è stata sanzionata come previsto dal regolamento, impegnandosi la stessa ad evitare il ripetersi di questa situazione che è restata ad oggi assolutamente occasionale. Sotto il profilo economico, si ricorda che la quasi totalità delle famiglie si trova oggi a dover versare una retta mensile più bassa rispetto al passato, pagando per altro solo i pasti realmente consumati, e consentendo al Comune, e dunque alla Comunità tutta, un risparmio superiore ai 300 mila euro all’anno.


VIDEOSORVEGLIANZA, SI COMINCIA DA PORTA VALLE Una trentina di telecamere per ridurre la percezione di insicurezza Il secondo intervento interesserà la zona di viale Trieste e stazione Saranno una trentina le telecamere che verranno installate entro l’estate nella zona di Porta Valle. E sarà il primo intervento di videosorveglianza in città a cui farà seguito, a ruota, quello che interesserà la zona di viale Trieste e della stazione ferroviaria. La Giunta comunale ha infatti approvato il progetto definitivo ed esecutivo del

primo lotto, per un investimento di 150 mila euro, già finanziati. Espletate le procedure per la gara d’appalto, i lavori partiranno verosimilmente con il mese di maggio. Questo intervento iniziale prevede anche la realizzazione di una centrale operativa presso il Comando di Polizia Municipale dove i monitor trasmetteranno le immagini provenienti dalle varie telecamere. Saranno installate dal parcheggio delle Conce all’area dell’ex Sima di via Mazzini, dal parcheggio di Porta Valle fino a via Giacomo Acqua. L’intera zona sarà dunque, 24 ore su 24, sotto il vigile controllo degli agenti di Polizia Municipale, con l’obiettivo di costituire un deterrente per i malintenzionati, ma anche dare una percezione di maggiore sicurezza per quanti vivo-

no in questa parte della città e che più volte hanno segnalato alle forze dell’ordine e all’Amministrazione comunale situazioni di forte criticità. Ovviamente saranno rispettate tutte le disposizioni in maniera di legge sulla privacy, così come positivamente sperimentato in molti altri Comuni italiani. Il secondo lotto dei lavori di videosorveglianza, che da via Giacomo Acqua raggiungerà il sottopasso ferroviario e il parcheggio retrostante, il cui progetto è già pronto, sarà finanziato con risorse in bilancio nel 2014. “Diamo corso ad un impegno che ci eravamo assunti - ha spiegato il sindaco Massimo Bacci - e che riteniamo importante per contribuire a ridurre la percezione di insicurezza in quartieri estremamente sensibili”.

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PISCINA COMUNALE

una nuova gestione Stessi servizi per l’utenza, ma a fronte di 145 mila euro di spesa registrata nel 2013, da quest’anno e fino al 2016 il Comune non solo non verserà un euro, ma ne incasserà 45 mila Si è voltata pagina nella gestione della piscina comunale. Dal 1° gennaio di quest’anno, a seguito di una nuova gara d’appalto - così come avvenuto per altri impianti la cui gestione era andata in scadenza - la piscina è stata affidata alla Nuova Sportiva, società che già svolge medesimi servizi per molti Comuni della provincia. Una svolta radicale. Perché, se per gli utenti non cambierà alcunché su attività, servizi e tariffe (anzi, vi saranno agevolazioni per la terza età), per la Comunità intera rappresenta uno straordinario risparmio di risorse pubbliche. Il Comune ha infatti versato negli ultimi 10 anni circa un milione e 400 mila euro per la precedente gestione dell’impianto. Il nuovo appalto non poteva che chiudere una situazione non più sostenibile sotto il profilo economico. Attraverso di esso, non solo gli utenti della piscina non avranno aggravi di costi, ma il Comune registrerà, a fronte dei 145 mila euro di spesa del 2013, incassi che cresceranno progressivamente da 10 mila a 20 mila euro nel triennio 2014-2016, per un totale di 45 mila euro. L’Amministrazione comunale non ha potuto ovviamente non tenere conto

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“ Positivo accordo

con la Marche Nuoto per proseguire l’attività agonistica Presto una vasca più piccola destinata ai bambini dopo la chiusura della Conti delle preoccupazioni espresse dalla società sportiva Marche Nuoto impegnata nell’attività agonistica, in particolare con il campionato nazionale di serie B di pallanuoto. Per questo ha assicurato che, nel rispetto del vecchio appalto di gestione, viene garantita la regolare prosecuzione del campionato attraverso una condivisa soluzione tecnico-economica. L’accordo è stato ufficializzato nel corso di un incontro congiunto tra Comune, Nuova Sportiva rappresenta da Mirko Santoni e Marche Nuoto con il presi-

dente Vincenzo Cocilova. “Crediamo di essere stati fortunati - hanno evidenziato il sindaco Massimo Bacci e l’assessore allo sport Ugo Coltorti - perché ci troviamo di fronte oggi ad una società che si è subito dimostrata non solo seria e competente, ma anche sensibile all’attività che finora veniva svolta. Ringraziamo chi ha gestito l’impianto fino allo scorso anno. Non appena appurata l’esigenza manifestataci dalla Marche Nuoto per il futuro dell’attività agonistica, ci siamo subito mossi ed insieme abbiamo trovato una soluzione ottimale”. Apprezzamenti per l’accordo sono stati espressi dalla Marche Nuoto e dalla Nuova Sportiva che hanno manifestato la volontà di una piena collaborazione al fine di poter continuare con positivi risultati l’attività sportiva. Nel corso dell’incontro è stato ufficializzato che presto partiranno anche nuovi lavori, sostenuti dal Comune con 60 mila euro, per la realizzazione, all’interno dell’attuale tendone, di una vasca più piccola destinata ai bambini ed annessi spogliatoi, per sopperire alla chiusura della piscina Conti.


GIARDINI PUBBLICI Via ai lavori di riqualificazione Un intervento di manutenzione straordinaria per restituire pieno decoro e fruibilità al parco principale della città Con la potatura di pini e cipressi hanno preso ufficialmente il via i lavori di riqualificazione dei giardini pubblici di viale Cavallotti. Un intervento che vuole restituire nelle migliori condizioni il principale parco della città in cui non si svolgevano interventi di manutenzione straordinaria ormai da lunghi decenni. La potatura interessa oltre 60 alberi e viene eseguita in un periodo ideale dal punto di vista vegetativo. Previsto l’abbattimento anche di diversi esemplari che presentano un apparato radicale compromesso e costituiscono pericolo per la pubblica incolumità. L’intervento, affidato ad una ditta specializzata, consentirà poi di dare il via agli altri lavori di manutenzione straordinaria su tutti gli elementi del parco. Si comincerà da quello dove è ricompreso il monumento ai caduti, nel quale sono previsti la sistemazione dei vialetti di ghiaia, il rifacimento dei cordoli, la sistemazione dell’aiuola centrale, la pulitura del monumento, della fontana, il ripristino degli arredi, con l’installazione di nuove panchine e cestini porta-rifiuti. Intervento drastico anche lungo il fatiscente marciapiede di via Grecia, che verrà completamente rimosso e ricostruito, con interventi appropriati per evitare che le radici delle piante provochino nuovamente quei dissesti che lo rendono di non agevole percorrenza per i pedoni. Successivamente sarà la volta dei giardini lato stadio dove, come noto, grazie alla nuova convenzione stipulata per la gestione dell’impianto sportivo - che vede uniti Uisp e Jesina - sono già iniziati i primi interventi di sistemazione provvisoria.

// Lavori di potatura ai pini dei giardini di Viale Cavallotti In questa parte dei giardini, l’intervento prevede il recupero dell’intera parte storica, la bonifica della vegetazione ed altri lavori che interessano il recupero dei sentieri, la pulizia della vasca, nuovi elementi di arredo, il rifacimento

completo dell’impianto di illuminazione recuperando i lampioni storici. L’investimento complessivo della riqualificazione dei giardini pubblici è di circa 400 mila euro, già finanziati con risorse del bilancio comunale.

Chioschi stagionali nei parchi Venti manifestazioni d’interesse, presto il bando Ben 20 richieste per tredici parchi cittadini. Successo ben oltre le aspettative per la manifestazione d’interesse lanciata dall’Amministrazione comunale al fine di favorire l’installazione di chioschi estivi nelle aree verdi. La manifestazione d’interesse serviva proprio per capire se vi erano operatori interessati, quali parchi potevano considerarsi appetibili, che tipologia di attività veniva presa in considerazione tra somministrazione di alimenti o bevande (con preparazione sul posto o meno) e attività musicali e culturali. Una verifica insomma a tutto campo, anche perché è la prima volta che a Jesi si prova ad organizzare un servizio del genere, finora limitato ai giardini pubblici di viale Cavallotti. L’obiettivo che l’Amministrazione comunale si è dato con questa iniziativa è quello di favorire piccole attività commerciali e l’aggregazione nei numerosi parchi con l’intento anche di riqualificarli e valorizzarli visto che, tra le disposizioni previste, vi sarà la pulizia e l’arredo, la presenza di un bagno, la rigorosa regolamentazione di suoni e rumori. Ora la Giunta ha tutti gli strumenti per predisporre il relativo atto che darà il via al bando per l’assegnazione vera e propria, così da poter permettere ai futuri assegnatari di poter avviare la propria attività già da questa estate.

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ASSISTENTI FAMILIARI Registro sicuro e affidabile L’Asp dà il via ad un elenco certificato dove la famiglia può trovare una badante professionale idonea alle esigenze del proprio congiunto È stato avviato un nuovo servizio dall’Azienda Servizi alla Persona (Asp), quello del “Registro delle Assistenti Familiari”. Si tratta da un lato di una opportunità di crescita per i lavoratori del settore che potranno dare visibilità al loro ruolo e, dall’altro, di un servizio utile per le famiglie che necessitano di questo tipo di prestazione per assistere un proprio familiare, avendo un elenco a cui attingere. Il Registro delle Assistenti Familiari è attivo presso l’Ufficio di Promozione Sociale del Comune, ubicato alla Casa di Riposo di via Gramsci. Il Registro è pubblico e vi si potranno iscrivere i lavoratori che ne faranno formale richiesta compilando la “domanda di iscrizione” e la “scheda di disponibilità al lavoro” reperibile nel sito internet dell’Asp Ambito 9 o presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune. Per essere iscritti occorre aver

frequentato uno o più corsi di formazione professionale per un minimo di 100 ore oppure aver già lavorato regolarmente nel settore dell’assistenza alla persona per almeno 6 mesi certificabili. Per coloro che non possiedono i requisiti suddetti, l’iscrizione sarà accolta subordinatamente alla sottoscrizione dell’impegno a frequentare il primo corso di formazione utile realizzato nel territorio dell’Asp Ambito 9. I cittadini interessati alla ricerca di una Assistente Familiare potranno rivolgersi agli Uffici di Promozione Sociale del Comune e visionare il database dal quale individuare da 1 a 4 nominativi da contattare per effettuare la scelta dell’operatore corrispondente alle caratteristiche desiderate. Per supportare tale servizio, lo scorso dicembre è stata sottoscritta una convenzione tra l’Asp Ambito 9 e il Patronato Acli

per la realizzazione di un programma di interventi finalizzato al supporto e alla gestione del “Registro delle Assistenti Familiari dell’Asp Ambito 9”. Il Patronato Acli (via Pergolesi, 8), utilizzando le banche dati del suddetto Registro dell’ Asp e dell’Elenco Regionale delle Assistenti Familiari, che da tempo gestisce, fornirà alle famiglie interessate il supporto alla ricerca dell’assistente familiare con il profilo più idoneo alle proprie esigenze, offrendo informazioni riguardanti le modalità di iscrizione al registro dell’Ambito stesso e tutte le notizie riguardanti le opportunità di formazione per gli operatori del settore assistenziale domiciliare, che verranno realizzate nel territorio. Informazioni: Area Anziani ASP Ambito 9 - via Gramsci 95 60035 Jesi (An) - tel. 0731 236911 - fax 0731 236955 g.orlandini@comune.jesi.an.it

Lavori utili non retribuiti come pena sostitutiva ai condannati per guida in stato di ebbrezza La Giunta comunale ha formalizzato, rendendolo definitivo, lo schema di convenzione con il Ministero della Giustizia per avvalersi del lavoro di pubblica utilità non retribuito applicato come pena - in sostituzione a quella pecuniaria o detentiva - a condannati per guida in stato di ebbrezza purché non abbiano provocato incidenti stradali. L’attività di tali soggetti sarà espletata come supporto alla squadra di operai dell’Area Servizi Tecnici del Comune per pulizia e lavori su parchi e giardini, piccole manutenzioni di edifici come le tinteggiature, ripristino di segnaletica stradale ed altri interventi minori sulla viabilità. Potranno essere utilizzati due soggetti per volta, fino ad un numero massimo di dieci all’anno, le cui prestazioni saranno coordinate dall’Area Servizi Tecnici che vigilerà sull’effettivo svolgimento dell’attività lavorativa anche

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mediante appositi registri. La convenzione viene sottoscritta con il Presidente del Tribunale di Ancona, delegato dal Ministero della Giustizia, ed è limitata ai soggetti che abbiano violato il Codice della Strada per guida in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche, sempreché non abbiano provocato incidenti stradali. Per tali soggetti, infatti, la legge stabilisce che il giudice di pace, ad esplicita richiesta dei diretti interessati, possa emettere, in luogo di condanne a pene detentive o pecuniarie, una sentenza che preveda come pena un lavoro di pubblica utilità consistente nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere, per il determinato periodo fissato dal giudice stesso, presso gli enti pubblici appositamente convenzionati.


Controlli sui parchi per il rispetto delle norme sui cani Il Comando Polizia Municipale, al fine di prevenire le cattive abitudini dei detentori di cani, a partire da questo mese ha organizzato un pattugliamento sistematico presente sul territorio per controllare l’uso corretto di parchi e giardini. Sono infatti numerose le segnalazioni pervenute alla Polizia Municipale per la presenza di cani e loro escrementi nelle aree verdi. Tale comportamento evidenzia una mancanza di senso civico nei confronti di altri utenti che usufruiscono di queste aree e in particolare verso i bambini. Il Comando di Polizia Municipale, pertanto ritiene doveroso rammentare le normative da rispettare ed in particolare l’art. 48 del Regolamento di Polizia Urbana dove è previsto il divieto di introdurre animali nei giardini pubblici e l’ordinanza del 2004 dove vengono stabiliti i doveri dei conduttori dei cani e i diritti degli animali da affezione. A tale proposito la Polizia Municipale

vigilerà sul rispetto delle citate norme, tenuto conto che le eventuali inosservanze alle stesse comporteranno una sanzione amministrativa che va da 25 a 500 euro, per le violazioni meno gravi, fino ad arrivare in caso di maltrattamento dell’animale a denunce penali. Un aspetto positivo che caratterizza la sensibilità e l’attenzione dei cittadini jesini nei confronti degli animali sono le numerose segnalazioni, pervenute al Comando Polizia Municipale, riguardo presunti maltrattamenti. A seguito di tali segnalazioni il Comando di Polizia Municipale è intervenuto prontamente per ben 7 volte negli ultimi due mesi, operando nei termini previsti dalle norme. La Polizia Municipale, restando a disposizione per chiarimenti ed informazioni, confida nella collaborazione di tutti i cittadini. L’osservanza delle regole permetterà di avere una città senz’altro più pulita e vivibile in favore di tutta la comunità ed anche degli animali.

All’asta 50 biciclette abbandonate

Presso i magazzini della Polizia Municipale da tempo sono in giacenza circa 50 biciclette, rinvenute negli ultimi 30 anni nel territorio comunale e mai reclamate dai legittimi proprietari. In questi giorni si sta provvedendo a ripulirle, sistemarle e verificare il loro valore. Prossimamente il Comando di Polizia Municipale provvederà ad indire un’asta pubblica per la loro vendita. Le modalità di partecipazione verranno rese pubbliche sul sito del Comune e a mezzo stampa.

Telecamere contro i “furbetti” dei rifiuti Il Comando Polizia Municipale sta effettuando il monitoraggio del territorio comunale per controllare il rispetto del regolamento per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, avvalendosi di un sistema di monitoraggio video che permette l’individuazione in tempo reale degli illeciti in quelle aree che storicamente sono soggette all’abbandono di rifiuti. Il sistema è entrato a pieno rigime dal dicembre scorso e fino ad oggi ha permesso di monitorare sei siti, con il risultato di una drastica diminizione degli abbandoni. Sono stati controllati circa 3500 conferimenti di rifiuti che sono attualmente in fase di verifica per le eventuali sanzioni. Questa attività si affianca a quella che sta svolgendo sempre la Polizia Municipale ed il CIR 33 con gli ispettori ambientali a completamento di una sempre e più efficace lotta per la tutela dell’ambiente.

L’Amministrazione comunale e la Polizia Municipale, consapevoli che l’ambiente è un diritto che va salvaguardato, con questa iniziativa cercano di sensibilizzare la cittadinanza al rispetto delle norme più comuni di convivenza civile, ricordando che l’attività di raccolta dei rifiuti ed il loro conferimento è un obbligo sia civile che morale di tutti; basta rispettare alcune norme elementari per aiutare l’ambiente ad essere più bello e vivibile. I rifiuti, tranne la raccolta porta a porta, debbono essere conferiti negli appositi cassonetti o conferiti al centro di raccolta di viale Don Minzoni. Si informa inoltre che il conferimento negli appositi cassonetti è, come disposto dal Regolamento, consentito alla produzione di rifiuti nel Comune di Jesi e non può essere utilizzato per i rifiuti provenienti da altri Comuni. Le sanzioni per gli inadempienti possono arrivare anche a 500 euro.

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JESI città amica dei bambini Protocollo d’intesa tra Comune, Unicef, Legambiente e Garante Regionale per l’Infanzia con l’obiettivo di mettere in campo iniziative a favore dei più piccoli

In programma già quest’anno quattro appuntamenti. Il 5x1000 devoluto dai contribuenti al Comune sarà destinato all’acquisto di giochi per scuole e parchi pubblici Il Comune di Jesi ha sottoscritto il protocollo di intesa “Città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti” a cui aderiscono Unicef, Legambiente e Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. Con questo protocollo il Comune di Jesi si impegna a realizzare una serie di azioni ed iniziative che possano favorire i fondamentali diritti dei bambini sanciti dalla Convenzione Internazionale delle Nazioni Unite del 1989. E già sono state coinvolte le scuole per diversi progetti. Il primo è “Nontiscordardime - Operazione Scuole Pulite”: una giornata di partecipazione dedicata alla vivibilità degli edifici scolastici ed a piccoli interventi di manutenzione. Per un giorno ragazzi, insegnanti e genitori si dedicheranno insieme a semplici lavori per rendere più accoglienti e confortevoli i luoghi dedicati allo studio: rinfrescare le pareti di classi e corridoi, piantare alberi e fiori, ripensare gli spazi. Un’occasione per migliorare la vivibilità all’interno della scuola, confrontandosi sui temi ambientali, promuovendo il senso civico e la consapevolezza di appartenere ad una collettività dove è responsabilità

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di tutti rispettare e prendersi cura degli spazi comuni, Il secondo appuntamento sarà in programma a maggio con “100 Strade per Giocare”: una bella festa in strade chiuse al traffico e restituite per un giorno alla libera circolazione dei pedoni con giochi in strada, laboratori, spettacoli per chiedere una città a misura di bambino. In autunno poi gli altri due appuntamenti: “Puliamo il mondo”, in programma l’ultimo fine settimana di settembre per ripulire la città dai rifiuti abbandonati e la “Festa dell’Albero” del 21 novembre con la messa a dimora, da parte dei più piccoli, di nuovi alberi per riqualificare aree degradate e renderle più belle e più verdi. Al progetto “Città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti” inoltre l’Amministrazione comunale destinerà totalmente il 5x1000 che i contribuenti devolveranno al Comune di Jesi nella loro dichiarazione dei redditi. Come noto, tra le finalità ed i soggetti ai quali può essere destinato il 5 per mille in dichiarazione dei redditi, la legge prevede “il sostegno delle attività sociali del Comune di residenza del contribuente”

(apponendo una firma nell’apposito riquadro). In particolare l’Amministrazione comunale ha deciso di utilizzare le risorse che ne deriveranno per l’acquisto di giochi per le scuole dell’infanzia e per i parchi pubblici, con ciò concretizzando lo spirito del protocollo di intesa laddove, tra gli impegni del Comune, è prevista “la promozione di una città a misura di bambino e di adolescente, dove sia possibile avere una scuola accogliente, avere a disposizione spazi verdi, incontrare in autonomia gli amici”. In prossimità di tali giochi sarà apposta una targa con la dicitura “Jesi Città Amica dei Bambini, gioco acquistato con il contributo del 5x1000 dei cittadini”.

Si ricorda che il 5x1000 è possibile destinarlo anche a meritorie associazioni ed onlus che svolgono altre importanti attività sociali nella nostra città. Nel sito internet del Comune di Jesi, all’indirizzo www. comune.jesi.an.it vi è a disposizione l’elenco di tali soggetti ed il codice di riferimento.



La “Magdalena” di Bruno d’Arcevia La collezione di arte contemporanea della Pinacoteca Civica di Jesi, visitabile negli ambienti Ottocenteschi al secondo piano di Palazzo Pianetti, si arricchisce di una nuova opera, grazie al fondo per le nuove acquisizioni lasciato da Orfeo Tamburi al Comune di Jesi con il Premio Rosa Papa Tamburi. Si tratta di un quadro del maestro Bruno d’Arcevia, esponente di punta della corrente neo-manierista o citazionista italiana intitolato “Magdalena”, un olio su tela del 2008. Bruno d’Arcevia, nome d’arte dell’artista Bruno Bruni, è uno dei fondatori della Nuova maniera italiana, movimento artistico che si è posto l’obiettivo di recuperare gli stili e le tecniche della grande maniera cinquecentesca, ideato insieme al critico Giuseppe Gatt tra il 1982 e il 1983. Il suo ritorno al ‘mestiere’ ha dato un nuovo impulso alle nuove generazioni di pittori penalizzati dalla profonda crisi vissuta dalla figurazione negli ultimi decenni. Le tecniche usate, oltre all’olio su tela, sono l’incisione ad acquaforte e l’affresco; i soggetti ricor-

renti sono spesso tratti dalla mitologia. Protagonista del panorama figurativo degli anni Ottanta e Novanta, Bruno d’Arcevia è uno dei pittori di punta della Galleria Apollodoro di Paolo Portoghesi a Roma, punto di riferimento dei pittori neomanieristi. Nel 1999 ha partecipato alla Quadriennale di Roma: Proiezioni 2000. Nello

Si arricchisce la collezione d’arte contemporanea grazie al fondo Tamburi

stesso anno gli sono state dedicate due importanti mostre personali: The allegorical paintings of Bruno d’Arcevia, College of Arts, Columbus, ed Heroic quests & the mytology of painting a San Francisco. Nel 2003 partecipa alla rassegna 20th Anniversary. 1983-2003 alla Caldwell Snyder gallery di New York & San Francisco.

E-book, musica, audiolibri gratuiti con la nuova biblioteca digitale Non solo libri, riviste e dvd, ma anche giornali italiani e stranieri, audiolibri, musica, enciclopedie, dizionari, banche dati, video e immagini da sfogliare, leggere, prendere in prestito o scaricare sul proprio pc, tablet, smartphone o e-reader, tranquillamente seduti alla propria scrivania. Questo è il nuovo servizio MediaLibraryOnline (MLOL) offerto dalla Biblioteca comunale di Jesi, capofila del progetto provinciale che interessa 25 biblioteche, a tutti gli utenti che vorranno avvalersi della possibilità di visionare e scaricare in modo del tutto legale, tali contenuti. Ma cosa bisogna fare per accedere a tale piattaforma? È sufficiente iscriversi alla Biblioteca, se non sei già un utente registrato, e richiedere username e password. Arriverà un messaggio di posta elettronica personalizzato, che potrà essere

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utilizzato per accedere direttamente al sito http://ancona. medialibrary.it, una vera e propria biblioteca digitale aperta 7 giorni su 7, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno e consultabile da casa, da lavoro, in biblioteca o durante un viaggio. Una volta effettuato il login, si potrà usufruire gratuitamente di un’ampia collezione di risorse open access, liberamente scaricabili sui propri device, e si potrà accedere ad altri contenuti protetti, visualizzabili in streaming o presi in prestito gratuitamente con un semplice clic e senza recarti in biblioteca. Perché la sfida delle Biblioteche del nuovo millennio è quella di sempre, in fondo: essere il luogo in cui persone ed idee si incontrano e dove il passato dialoga con il presente per costruire il futuro.


Si conclude con il volume “Tondo Pianetti” la trilogia di pubblicazioni a carattere divulgativo e a scopo didattico dedicate a Palazzo Pianetti, curata dal personale del Servizio Polo Culturale e resa possibile dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. I tre volumi, concepiti da Loretta Mozzoni, già dirigente del Servizio Cultura e direttrice dei Musei Civici, Romina Quarchioni e Simona Cardinali, sono dedicati all’illustrazione del piano nobile e della galleria rococò con il “Modulo Pianetti”, al ciclo dell’Eneide rappresentato nei soffitti delle stanze del piano nobile con “Le stanze di Enea” e infine all’illustrazione degli appartamenti ottocenteschi del secondo piano, dove è conservata la collezione di arte contemporanea, con l’ultima pubblicazione, appunto il “Tondo Pianetti”. Il titolo rimanda all’ambiente circolare

Tondo Pianetti

La storia di un Palazzo in una trilogia costituito dal boudoir o salotto di conversazione, finemente decorato, dove il Marchese Vincenzo Pianetti e la moglie Virginia Azzolino ricevevano gli ospiti più intimi. Il volume illustra con un ricco apparato iconografico tutti gli ambienti e le stanze del 2° piano, che a metà Ottocento fu completamente ristrutturato da Angelo Angelucci su committenza del Marchese Vincenzo in vista delle nozze con l’Azzolino. Ampio spazio è dedicato poi alla descrizione della collezione di arte contem-

poranea conservata dal 2001 in questa porzione del palazzo, il cui incremento si deve, dagli anni Settanta in poi, alle donazioni del Premio Rosa Papa Tamburi e alle acquisizioni rese possibili dai proventi degli immobili che Orfeo Tamburi lasciò al Comune di Jesi. Accompagna la pubblicazione del volume un divertente e coloratissimo strumento didattico per i bambini in età scolare, il “Gira, gira, tondo”, finalizzato alla conoscenza degli ambienti del piano ottocentesco e alla storia di Palazzo Pianetti.

“LEGGERE LA STORIA”

DEDICATA AI 100 ANNI DALLA 1aª GUERRA MONDIALE Si avvicina il centenario dello scoppio della 1ª Guerra Mondiale, un evento epocale che ha cambiato la storia dell’Europa e che ha segnato indelebilmente anche il destino del nostro Paese. La Grande Guerra occupa ancora uno spazio molto importante nella memoria collettiva e per questa ricorrenza storici e ricercatori stanno conducendo ricerche e studi che andranno a incrementare la già corposa letteratura storiografica sull’argomento. L’Assessorato alla Cultura del Comune di Jesi, attraverso il Servizio Polo Culturale, anticipando la fase delle commemorazioni ufficiali, dedicherà a partire dalla fine di marzo il prossimo ciclo di conferenze “Leggere la Storia” all’analisi storica e storiografica della 1ª Guerra Mondiale, servendosi della consulenza scientifica, a titolo gratuito, di Fulvio Cammarano dell’Università di Bologna e di Riccardo Piccioni dell’Università di Macerata. I quattro incontri, che si terranno tutti alla Sala Maggiore del Palazzo della Signoria in Piazza Colocci, saranno tenuti da storici contemporaneisti di chiara fama e saranno dedicati all’approfondimento di diversi aspetti del conflitto, dalle cause agli aspetti militari, sociologici, mentali fino alla ridefinizione geopolitica dell’Europa seguita alla pace di Versailles, con le conseguenze devastanti che la guerra ebbe in alcuni stati come momento di incubazione dei totalitarismi del 900. Ecco il calendario degli incontri:

// Museo Civico del Risorgimento di Bologna - Archivio

GIOVEDÌ 27 MARZO - Fulvio Cammarano Perché è scoppiata la Prima Guerra Mondiale GIOVEDÌ 10 o GIOVEDÌ 17 APRILE - Leonardo Goni Le grandi battaglie della Prima Guerra Mondiale GIOVEDÌ 8 MAGGIO - Paola Magnarelli Corpi e menti nella Grande Guerra GIOVEDÌ 15 MAGGIO - Giovanni Sabbatucci Il Trattato di Versailles e la crisi del dopoguerra

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Lirica e Festival 2014

DON GIOVANNI, TOSCA, LES CONTES D’HOFFMANN E OLIMPIE DI SPONTINI Quattro titoli d’opera coprodotti con teatri di livello nazionale, appuntamenti musicali, eventi d’arte e letteratura, e l’omaggio al riconoscimento di Jesi quale “Città Europea dello Sport” 2014. È la proposta della Fondazione Pergolesi Spontini per il XIV Festival Pergolesi Spontini e la 47esima stagione lirica di tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi. La Stagione Lirica del “Pergolesi” si terrà dal 18 ottobre al 30 novembre; in cartellone il “Don Giovanni” di Mozart con la direzione di Christian Capocaccia e la regia Graham Vick in coproduzione con Teatri del Circuito Lirico Lombardo, Teatro dell’Aquila di Fermo, Teatro Comunale di Bolzano, Teatro Regio di Parma e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, la “Tosca” di Puccini con la direzione di Antonio Pirolli e la regia di Massimo Gasparon in coproduzione con Teatro dell’Aquila di Fermo, ed infine, per la prima volta a Jesi, “Les contes d’Hoffmann” di Offenbach con la dire-

zione di José Luis Gomez Rios e la regia Frédéric Roels in coproduzione con Teatri del Circuito Lirico Lombardo. Il XIV Festival Pergolesi Spontini, dal 5 al 21 dicembre, a Jesi, Maiolati Spontini, Montecarotto e San Marcello, ruota intorno al tema “Olimpia e Olimpie”. Filo conduttore del 2014, anno in cui Jesi riceve il riconoscimento di Città Europea dello Sport, è l’affinità che esiste tra le discipline artistiche e quelle sportive, in un percorso multidisciplinare che abbina musica, cinema, poesia e letteratura, e che si conclude con la prima esecuzione in epoca moderna dell’ “Olimpie”, tragédie-lyrique in tre atti di Gaspare Spontini realizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Fondazione Teatro Verdi di Trieste. Attraverso i vari appuntamenti del Festival, sarà sviluppato il tema di come sport, musica e arte siano non solo rappresentazione di competizione e virtuosismo ma anche strumenti di pace e fratellanza tra i popoli.

I Liceali del “Mannucci” di Jesi a scuola di scenografia teatrale Ha preso il via a febbraio la prima edizione di “Banco di scena”, un corso di formazione in scenografia teatrale e scenotecnica destinato agli studenti del terzo e del quarto anno del Liceo Artistico “E. Mannucci” di Jesi. Il corso, promosso ed organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini e dal Liceo Artistico , prevede lezioni nelle aule scolastiche, laboratori scenografici presso il Laboratorio della Fondazione, in via Carlo Marx a Jesi, e montaggio scenografico in teatro, sia al “G.B. Pergolesi” che al “V. Moriconi”, in un percorso che unisce il processo formativo all’obiettivo finale: la realizzazione di una scenografia teatrale per lo spettacolo Il flauto magico … a modo nostro che si svolgerà al Teatro Pergolesi di Jesi nell’ambito dei laboratori di teatreducazione La lirica non mente, e OperaH. La prima edizione di Banco di scena si concluderà ad ottobre con la messa in scena delle performance al Teatro Pergolesi. “Banco di Scena”, sviluppato da una idea di Massimo Ippoliti e Paolo F. Appignanesi, si inquadra nell’ambito delle attività di teatreducazione della Fondazione Pergolesi Spontini curate da Silvano Sbarbati, e ricondotte sotto il nome di “Social Opera”. Le lezioni ed i laboratori saranno condotti dal personale docente del Liceo (Massimo Ippoliti, Nicola Farina), da qualificati operatori della Fondazione (Paolo F. Appignanesi, Silvano Sbarbati, Ilaria Sebastianelli, Frediano Brandetti), in collaborazione con il Teatro Pirata di Jesi.

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LA GIUNTA COMUNALE

da LAURA BOLDRINI Sindaco ed assessori ricevuti a Montecitorio: “Siamo orgogliosi che una nostra concittadina rappresenti la terza carica dello Stato” È durato oltre un’ora l’incontro tra la presidente della Camera Laura Boldrini e la Giunta comunale di Jesi, tenutosi il 10 febbraio scorso a Montecitorio. Un incontro estremamente cordiale, a testimonianza dell’affetto che la Boldrini manifesta per la città in cui ha frequentato gli studi e si è formata prima di intraprendere il percorso di vita che l’ha portata ad essere oggi la terza carica dello Stato. La presidente della Camera ha illustrato l’attività che viene svolta a Montecitorio e in particolare il ruolo di chi è chiamato a presiedere l’assemblea parlamentare. Il sindaco Massimo Bacci ha avuto modo, da parte sua, di ringraziarla per l’opportunità riservata, ritenendo questa visita a Roma un atto dovuto. “Senza entrare minimamente in alcun discorso politico che non era né poteva essere in agenda - ha aggiunto il sindaco - ho voluto trasmettere alla Boldrini i sensi di affetto e vicinanza per il delicato compito a cui è stata chiamata, ben consapevole che dal punto di vista umano il suo ruolo comporta inevitabilmente onori, ma anche pesanti oneri. Per Jesi è certamente motivo di orgoglio che una sua concittadina guidi oggi la Camera dei deputati. È una ulteriore ed efficace dimostrazione di come una comunità di provincia riesca ad avere una organizzazione scolastica, formativa e sociale di altissimo livello che permette alle menti più brillanti di fare strada. Ho apprezzato l’interesse che la Boldrini ha mostrato per la sua Jesi, ascoltando con attenzione ciò che l’Amministrazione comunale sta mettendo in campo su numerose tematiche, con particolare riferimento alla tutela dei più deboli, incoraggiandoci nel percorso che stiamo compiendo”. La Boldrini, accogliendo la richiesta di

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// Alcuni momenti della visita a Montecitorio del Sindaco Massimo Bacci e della Giunta Comunale

Bacci, ha assicurato che, in occasione di una nuova visita ufficiale nelle Marche, avrà modo di tornare a Jesi, ricordando con grande emozione l’appuntamento dello scorso novembre a teatro Pergo-

lesi con gli alunni della media “Lorenzini” che hanno sviluppato un’attività didattica su integrazione e coesione sociale legata al suo libro “Solo le montagne non si incontrano mai”.


LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI

Il decreto Salva-Roma, assicurato dal nuovo Governo, farà pagare a tutti i cittadini italiani il deficit della Capitale causato da una pessima gestione dei suoi amministratori. Non è giusto. E diventa l’occasione per far capire quanto sia importante proporre, a livello locale, un bilancio corretto, che sappia tradurre quanto i cittadini versano attraverso aliquote e tariffe relative e quali servizi il Comune eroga per la comunità. Del resto tutti noi, in famiglia o anche singolarmente, facciamo un bilancio. Abbiamo delle entrate e in base a quelle stabiliamo quanto spendere per mangiare, vestire, divertirsi, investire in beni (casa, auto) e una buona gestione ci permette di non contrarre debiti. Così il Comune che determina, per semplificare, le somme necessarie per coprire le

spese correnti (stipendi, servizi, contributi) e quelle per gli investimenti (strade, scuole, attrezzature sportive). Tenendo conto che i trasferimenti statali, su cui si basa buona parte delle entrate, sono stati costantemente ridotti. Questa situazione porta, a parità di servizi erogati dal Comune, o ad un aumento della tassazione locale o ad un taglio delle spese. Noi abbiamo scelto la seconda strada. Sin dal nostro insediamento si è iniziato ad effettuare un controllo sulle spese. Si è intervenuti sul costo del personale, riuscendo ad effettuare dei risparmi attraverso una sua riorganizzazione. Abbiamo risparmiato sui contratti di numerosi servizi, rinegoziando quelli troppo onerosi e migliorando le prestazioni. Si è intervenuti sulla gestione delle mense scolastiche, dove per anni le precedenti Amministrazioni non avevano voluto prendere decisioni, lasciando in essere un servizio non omogeneo nei confronti dei ragazzi e non sostenibile economicamente. Con il nostro intervento si sono risparmiati oltre 300 mila euro, mantenendo un’elevata qualità dei prodotti e del servizio come le Commissioni Mensa hanno potuto certificare.

Si è provveduto ad effettuare i rinnovi dei contratti con alcune associazioni sportive, con logiche nuove, con l’obiettivo non solo di risparmiare, ma anche e soprattutto di migliorare la gestione degli impianti. Stadio e piscina sono due esempi emblematici: nel primo il gestore si occupa pure della manutenzione dei giardini antistanti, nel secondo si è azzerata la spesa di 140 mila euro l’anno. Si è costituito un fondo di garanzia che facilita il ricorso al credito da parte delle imprese e si è creato un fondo per favorire l’apertura di attività economiche nel centro storico. Tutti questi interventi, assieme ad altri, hanno permesso di poter diminuire le spese in bilancio per circa il 10% senza, soprattutto, tagliare i servizi e la loro qualità, in un contesto di continui tagli dei trasferimenti statali, e senza prevedere nel bilancio 2014 alcun aumento della tassazione locale. Una buona gestione delle risorse, un costante ed attento controllo delle spese e una buona programmazione permettono di avere un bilancio sicuro e privo di “sorprese”. Questo è il nostro obiettivo. Gruppo Consiliare Jesiamo

settore Turismo (vedi i “Week end di Primavera” con visite guidate dal Marzo al Giugno, ecc.) permetterà all nostra Jesi di essere assoluta protagonista nel panorama dell’accoglienza ricettiva marchigiana.

Il gruppo Patto x Jesi rileva, dopo un primo importante scorcio di legislatura, come le problematiche economico-finaziarie del Comune siano sistematicamente affrontate e risolte dalla Amministrazione con il concreto appoggio delle forze di maggioranza: in primis la Giunta ha pensato bene di mettere in sicurezza i conti assolutamente fuori controllo del Comune anche in relazione ai continui tagli del Governo centrale e la necessita di non tagliare i servizi ai cittadini. Ci si è riusciti tanto che dette prestazioni stanno mantenendo lo stesso livello pur con notevoli risorse in meno: alcune scelte coraggiose, con tagli al superfluo o al non indispensabile, sono stati così effet-

tuate senza intaccare le risorse relative agli oneri incassati che, per chiara scelta dell’Amministrazione comunale, vanno indirizzati per gli investimenti produttivi e non a copertura delle spese correnti. Nel contempo sono stati approvati il Bilancio di previsione ed il piano delle opere pubbliche del Comune che permettono di procedere nell’azione di aggiornamento e di investimento che porterà ad un miglioramento generale della vivibilità della nostra città e a rimettere in movimento il volano delle realizzazioni, uniche per contribuire a .riattivare l’economia. Il riconoscimento di Jesi Città Europea dello Sport rappresenta un merito della Giunta Bacci che permette alla nostra città di rimarcare anche il grosso merito di rappresentare in modo giusto la città di Jesi come la più medagliata del mondo, senza dimenticare la straordinaria attività di base che vede coinvolte numerosissime società sportive e oltre 17 mila tesserati! Tale riconoscimento porterà ad importanti iniziative durante l’anno anche dal punto di vista turistico, un settore in cui, anche tramite le varie iniziative del

Gruppo Consiliare Patto per Jesi

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Le chiacchiere della democrazia - Anno nuovo vita nuova, come ci ricorda il vecchio detto. Infatti nuovo governo… nuove proposte, nuovi visi, ma in sostanza il senso è sempre quello: il Cittadino paga. Giorni fa, è stato approvato il bilancio del nostro Comune prospettando: nuovi lavori, nuovi cantieri, con sempre meno entrate da parte dello Stato, Regione, ecc. Difficile governare quando non ci sono i soldi! Noi di Insieme Civico faremo del nostro meglio per contribuire a trovare un equilibrio ed attuare quel cambiamento, così necessario alla nostra città. Per voltare pagina, vogliamo affrontare il problema relativo al nostro ospedale “Carlo Urbani”, ad oggi incompleto, (stante alcuni reparti non ancora trasferiti

dal “Viale della Vittoria”) con una spesa di circa 100 mila euro all’anno per il trasferimento degli ammalati. Non sono soldi dei cittadini? È interessante sottolineare che i referenti regionali - Assessore e Consiglieri, eletti in Vallesina - hanno promesso il completamento per la fine del dicembre 2012, poi per giugno 2013 e con una conferenza stampa, dove erano presenti tutti, hanno cambiato la data a fine dicembre 2013. Dopo di che, a gennaio 2014 hanno infine previsto la fine dei lavori del “Carlo Urbani” per dicembre 2014. Crediamo queste persone poco coerenti con quello che dicono, tenuto conto che stanno giocando con la salute della gente; già nell’ultimo Consiglio comunale il nostro consigliere Giampaoletti ha stigmatizzato tale comportamento vergognoso. Questi “signori” eletti con i voti del centro sinistra sono Consiglieri Regionali o Assessori che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini, e non curare solo l’interesse di parte. Vogliamo attestare che la “salute” non ha colore, ed è inammissibile che si continuino a tagliere servizi per

i cittadini con la necessità del risparmio e poi spendere 3 milioni di euro per fare una sede nuova a Fabriano, quando si dovrebbero, con urgenza, potenziare i Pronto soccorsi e altri reparti nel territorio. Speriamo che gli elettori al momento del voto ricordino come la Sanità pubblica sia stata maltrattata da questi “soloni” della democrazia a chiacchiere … ma non nei fatti.

Il Partito Democratico di Jesi ha formulato le sue proposte di modifica al bilancio comunale 2014, con l’obiettivo di diminuire la pressione fiscale sui cittadini, soprattutto nei confronti delle famiglie in difficoltà e delle imprese sempre più in affanno. Abbiamo chiesto il ripristino di una politica più equa e solidale, ricordando che il principio costituzionale della “progressività delle imposte” è un caposaldo della costituzione Repubblicana. Negli ultimi due anni la giunta Bacci ha aumentato fino al massimo consentito le imposte comunali Irpef (0,8%) e Imu (10,6 per mille), facendo incassare al Comune ben di più di quello che è mancato

dai tagli sui trasferimenti dello Stato. Questo è fare cassa con i soldi delle categorie più deboli. Noi crediamo che sia puro buon senso puntare ad aiutare le famiglie e le imprese Jesine abbassando le imposte comunali, almeno per chi è in forte difficoltà come gli anziani che faticano ad arrivare alla fine del mese con le loro pensioni, o come i giovani che non riuscendo a trovare un’occupazione gravano sulle già magre tasche della famiglia. Le proposte concrete del PD sull’approvazione del bilancio sono state: 1. Ripristinare, l’esenzione dall’Irpef comunale per le persone che guadagnano fino a € 15.000 lordi (circa € 800 netti al mese), riportando nelle mani di questi cittadini fino a € 120 all’anno; 2. Fermare gli aumenti progressivi della Tares alle famiglie con più di tre componenti, aiutando le famiglie numerose con indicatore Isee inferiore a € 20.000, riportando nelle mani dei cittadini circa € 50 all’anno; 3. Equiparare le imposte sulla casa per quelle abitazioni (non considerate di pre-

gio) che vengono date in comodato dai genitori ai figli (e viceversa) allo stesso modo di quelle dell’abitazione principale, per chi rientra nell’indicatore Isee al di sotto di € 20.000; 4. Raddoppiare i fondi destinati agli incentivi per la creazione di nuove attività economiche in centro e nei borghi storici sino a €. 80.000; 5. Investire €. 110.000 nel completamento della raccolta differenziata in centro e nelle frazioni per evitare le penali da sforamento del 65% che ricadrebbero sui contribuenti; 6. Investire €. 120.000 nel ripristino del decoro urbano nella zona di Santa Maria del Piano e nella realizzazione di un’area verde al posto della palazzina Crt del Verziere. Queste misure utili e di buon senso per fronteggiare lo stato di crisi attuale, sono state tutte bocciate dalla maggioranza, nonostante tecnicamente avessero la copertura economica per essere realizzate, come certificato dai tecnici comunali. Gruppo Consiliare Partito Democratico

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Gruppo Consiliare Insieme Civico


Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale del 27 febbraio scorso sono stati approvati il Bilancio previsionale 2014 e il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 20142016. In quest’ultimo, tra le altre, è compresa la realizzazione di un impianto meccanizzato di risalita (una scala mobile!) da realizzare al posto delle “scalette della morte” e dei marciapiedi di via Mazzini, il tutto per la “modica” spesa di 800 mila euro! Le scalette della morte (Costa Mezzalancia) costituiscono uno degli scorci più belli e caratteristici del nostro Centro Storico e anche stavolta, come spesso accaduto con questa Amministrazione, non si riescono a comprendere le motivazioni di una tale scelta... Proprio come nel caso dell’insensata modifica della viabilità in Corso Matteotti! Oltre ad essere esteticamente inguardabili,

infatti, queste scale mobili sarebbero anche soggette ad una manutenzione “particolarmente onerosa” (come risulta nello studio di fattibilità del progetto stesso presentato dal Comune) e fondamentalmente “inutili”, dato che è prevista la costruzione di un altro ascensore (vecchio e pesante lascito della Giunta Belcecchi) a metà di via Mazzini, ovvero a soli 200 metri da lì! Se, secondo l’Amministrazione, lo scopo della realizzazione di quest’opera è rivitalizzare il Centro Storico, allora si sta decisamente sbagliando strada! Rivitalizzare il Centro significa investire sulle attività commerciali che ci sono, favorire l’apertura di altre, supportare iniziativa turistiche e culturali e, soprattutto, mantenere in buono stato e migliorare tutto il patrimonio storico ed artistico che possediamo, senza deturpare l’esistente! Ma non è tutto: oltre a contestare l’opera, il MoV 5 Stelle di Jesi ha chiesto che l’enorme cifra necessaria per la sua realizzazione, che dovrebbe provenire dal prossimo appalto per la gestione dei parcheggia a pagamento della città, venga invece utilizzata per altri scopi differenti: - la manutenzione ordinaria e straordinaria

delle strade e dei marciapiedi; - quella ordinaria del Verde Pubblico; - quella ordinaria e straordinaria degli alloggi di emergenza; - la creazione di un fondo per sostenere il Lavoro e lo Sviluppo Economico Fermatevi un attimo a pensare a tutto ciò che sarebbe possibile realizzare con la cifra di 800 mila euro...Beh, dopo una specie di “Serrate le fila!” da parte del Sindaco Bacci, la maggioranza ha bocciato i nostri emendamenti e dato l’ok al progetto delle scale mobili. Il MoV 5 Stelle di Jesi si farà promotore di una raccolta firme per chiedere lo stralcio del progetto dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche, in modo da poter avere la certezza che questo obbrobrio non venga mai più né previsto e né realizzato. Inoltre, prendiamo ancora una volta atto del fatto che la Partecipazione quella vera, quella che consente ai cittadini di incidere concretamente nelle decisioni che riguardano la nostra città, purtroppo non fa parte del Dna di questa Amministrazione.

Le eccellenze economiche che hanno il cuore e la sede nella nostra Vallesina sono seriamente a rischio? È questo il tema del dibattito che si è tenuto giovedì 27 febbraio scorso a Jesi in presenza del Segretario Nazionale IDV Ignazio Messina. La riflessione che ha dato spunto all’incontro risiede nella paura che la forte crisi che ha attanagliato la piccola-media impresa artigiana tipica della nostra zona ed in parallelo il principale istituto bancario che ha la propria sede a Fontedamo, Jesi, possa compromettere definitivamente il nostro tessuto economico. Se Jesi era negli anni del boom la “Piccola Milano nelle Marche” ora girare per la sua zona industriale ed allargando l’orizzonte a

tutta la zona che costeggia il fiume Esino, restituisce una sensazione di fallimento ed abbandono a causa dei tanti capannoni in stato di abbandono. Analizzandone le cause con l’aiuto dell’esperto in materia di pmi Giovanni Dini è emerso che una delle cause principali è stata sicuramente il crollo della domanda interna che porta le imprese a lavorare al di sotto della propria capacità produttiva con conseguente aggravio dei costi. Altro elemento fortemente penalizzante è il ritardo nella riscossione dei crediti, soprattutto vantati verso la Pubblica Amministrazione, che impone dei sacrifici finanziari alle stesse scoprendole continuamente sul alto della liquidità. In parallelo con la crisi del settore delle pmi, si è aggravata quella della Banca delle Marche, fiore all’occhiello del credito nella nostra Regione. Da prima una gestione a luci ed ombre, poi la crisi ed infine la forte svalutazione imposta dall’Istituto Centrale ha messo a dura prova la nostra Banca. Il dato su cui vale la pena soffermarsi, oltre ai numeri ufficiali che parlano di 3200 dipendenti, 550 mila clienti e 40 mila azionisti, è il forte radicamento con il territorio

che nonostante i problemi non ha scalfito come avrebbe potuto la fiducia dei cittadini clienti. Vale allora la pena domandarsi se il valore netto che si sta attribuendo all’azienda per mezzo dei forti accantonamenti sia reale o in qualche maniera inferiore a quello reale. La domanda si aggancia necessariamente alla riflessione del prezzo che potrebbe pagare un eventuale acquirente oggi (sicuramente molto vantaggioso) e sulla necessità di percorrere strade alternative alla svendita di questo importante patrimonio della regione. Le richieste emerse su cosa si possa fare per alzare la domanda interna, ridurre i tempi di riscossione dei crediti delle pmi e sulla necessità di tenere alta l’attenzione sulle vicende di Banca Marche verranno formalizzate e portate dinnanzi all’Assemblea Regionale.

Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle

Gruppo Consiliare Italia dei Valori

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È stata presa con stupore la decisione, adottata dal Consigliere Cesare Santinelli, di lasciare la lista civica JesiAmo, avendo lo stesso contribuito al suo successo elettorale nel 2012. Per alcuni tale scelta è stata inaspettata; per altri, che conoscono la sua integrità, coerenza e partecipazione alle problematiche della città e dei cittadini, era ipotizzabile, pur non sapendo né i tempi né i modi in cui la stessa si sarebbe concretizzata. Fin dai primi mesi del nuovo governo cittadino, Santinelli aveva fatto sentire il suo malumore sull’esternalizzazione delle mense scolastiche, provvedimento (non contenuto nel programma elettorale) che ha contribuito alla scelta perpetrata di dimettersi dall’incarico di capogruppo. Ulteriori motivi di contrasto sono emersi

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in merito alla sicurezza, alla viabilità e, in ultimo, al registro delle coppie di fatto, materie sulle quali non hanno mai trovato accoglimento le sue obiezioni. Per quanto riguarda l’esternalizzazione delle mense, a soli quattro mesi dall’inizio del nuovo servizio, le irregolarità nell’acquisto delle derrate alimentari, non conformi al capitolato d’appalto, riscontrate durante i controlli del magazzino nella cucina centralizzata, effettuati dal comitato dei genitori, hanno dimostrato la fondatezza delle obiezioni mosse. I contrasti sopra esposti hanno fortemente compromesso i rapporti all’interno della maggioranza, rendendo opportuna l’uscita di Santinelli dal Gruppo consiliare “Jesiamo” in prima istanza, per poi costituire il gruppo “Liste Civiche per l’Italia” nel Consiglio Comunale di Jesi. La scelta da parte di Santinelli è ricaduta su questo gruppo autonomo, in quanto convinto dei presupposti fondanti le liste civiche, che rappresentano il territorio e che hanno la loro ragion d’essere in ambito locale, a differenza dei partiti che rispondono a segreterie nazionali, non sempre

in linea con gli interessi delle realtà locali amministrate. “Liste Civiche per l’Italia” gruppo rappresentato in Consiglio Comunale e in Consiglio Regionale dall’ex Sindaco di Osimo, Avv. Dino Latini, conferma la totale libertà di scelta sulle questioni locali, da parte dei propri rappresentanti, come previsto dal proprio programma elettorale. Malgrado tale gruppo sia stato collocato d’ufficio in minoranza, dopo che i gruppi di maggioranza non hanno raccolto l’appello dello stesso Santinelli di continuare l’esperienza politica all’interno della stessa, pur mantenendo la propria autonomia decisionale, la neo lista non farà mancare il proprio sostegno sulle scelte condivise, volte ad una efficace azione di governo cittadino in grado di rispondere ai bisogni ed alle aspettative della comunità. Gruppo Consiliare Liste Civiche per l’Italia




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