Jesi Oggi n. 3 - Settembre 2015

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Alle famiglie di Jesi

Jesi Oggi

felcini

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anno XXII n. 3 / Settembre 2015

Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI In redazione: Simone Brunori e Francesco Maria Tiberi / Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1 Jesi (tel.0731.538365 - jesioggi@comune.jesi.an.it) Stampa: Rotopress International srl Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93). Fondato nel 1972

Una città viva

JESI PRESA A MODELLO

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foto Candolfi

IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA ORA SI ARRIVA IN ASCENSORE

UN’ESTATE DI CANTIERI TRA STRADE E SCUOLE

Apre l’impianto nella galleria di via Castelfidardo

Interventi di manutenzione e messa in sicurezza p. 5

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Jesi è nostra Vogliamole bene Ci eravamo presi l’impegno di migliorare Jesi, consapevoli che c’erano troppe criticità che andavano risolte. Credo che - al terzo anno di mandato amministrativo e dunque oltre la metà del cammino intrapreso - qualcosa sia decisamente cambiato. E parlando con molti di voi raccolgo le stesse sensazioni. Certo, c’è ancora tanto da fare, perché i problemi erano e restano ancora innumerevoli. Ma i primi segnali si vedono concretamente. Così come è maturata la consapevolezza all’interno del Comune che - con l’impegno, con il senso del dovere, con l’attenzione al miglior utilizzo dei soldi pubblici - si recuperano energie e risorse per far fronte ai drammatici tagli statali a cui sono costretti gli enti locali. La manutenzione della città, di tutta la città, come noto aveva assunto per noi la massima priorità. Abbiamo cominciato da scuole e verde pubblico, perché ritenevamo assolutamente indispensabile permettere ai nostri figli di frequentare edifici pienamente sicuri e farli giocare, magari accompagnati dai propri nonni, in parchi degni di questo nome. Abbiamo continuato con un migliore arredo urbano che ha coinvolto mura medievali, rotatorie, spazi pubblici perché convinti che una città debba essere gradevole alla vista, pulita e capace di favorire la socializzazione. Non abbiamo dimenticato gli impianti sportivi consapevoli che il riconoscimento di Jesi Città Europea dello Sport non era una semplice coccarda da mettersi al petto, piuttosto un impegno quotidiano nel garantire campi e palestre

adeguati per le tante società sportive che permettono ai nostri ragazzi di praticare qualsiasi tipo di disciplina. Stiamo proseguendo con le strade: e qui è una sfida davvero difficile, perché buona parte della rete viaria della città sconta decenni di assenza di manutenzione ed andrebbe riasfaltata. Stiamo facendo sforzi impressionanti per riuscire a sistemarne qualcuna. E continueremo a farlo con le risorse disponibili. Forse invisibile - perché “invisibili” purtroppo sono spesso i protagonisti l’attenzione al sociale, l’unico capitolo di bilancio a cui non abbiamo voluto tagliare un euro. E così, a fronte di un welfare che già vantava una esperienza importante nella nostra città, siamo riusciti ad aumentare ulteriormente i servizi per gli anziani, per i disabili, per chi vive in marginalità sociale, rispondendo ai crescenti bisogni anche inventandoci nuove forme di sostegno, come il “tavolo della solidarietà” attraverso la straordinaria esperienza di SprecoZero Alimentare, presa a modello a livello nazionale. Decisamente più evidente, viceversa, la trasformazione del centro finalmente tornato vivo ed anima pulsante della città, dove sono stati favoriti - anche abbattendo per la prima volta le tasse locali - i nuovi insediamenti commerciali, dove il più grande parcheggio coperto con ascensore è stato reso gratuito (ancorché non lo potrà restare per sempre) e finalmente pieno di auto, dove è attivo anche l’altro impianto di risalita che dal piazzale delle Conce raggiunge piazza della Repubblica; un centro dove si sviluppano sempre più iniziative culturali,

sociali ed aggregative, grazie anche ad un associazionismo fortemente attivo e soprattutto propositivo. Non è una elencazione di risultati. È la fotografia di una realtà e di una città tornata finalmente in movimento, protagonista, coinvolta in tutte le sue componenti e, credo, pronta ad affrontare le criticità che pure non mancano con la volontà di risolverle. Ed è in questa prospettiva che sento il dovere di rivolgere un invito a cui tengo davvero molto: Jesi è nostra, vogliamole bene! Ora che sembra più curata e più pulita, proviamo a rispettarla partendo dai più semplici gesti quotidiani. Avendo una maggiore cura, tutti insieme, dei beni pubblici. Ognuno di noi deve essere protagonista della città in cui vive. Ognuno di noi può dare nel suo piccolo qualcosa. Non aspettiamo sempre che siano gli altri a dover fare. Non perdiamo il tempo a criticare il prossimo per mancanze che possono essere superate con un po’ di nostra buona volontà, con un maggiore spirito di collaborazione. Sono certo che in ciascun jesino c’è un forte senso di appartenenza alla Comunità in cui vive. Valorizziamolo. Ci guadagneremo davvero tutti. Il sindaco Massimo Bacci www.facebook.com/massimobaccisindaco

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Qui Jesi

In collaborazione con The Victoria Company

Proponiamo su questa pagina, come di consueto, una sintesi degli argomenti che vengono trattati su questo numero di Jesi Oggi, traducendoli anche in francese ed in tesesco, a beneficio dei nostri amici delle città gemellate di Mayenne e Waiblingen.

Comme d’habitude, nous proposons dans cette page une synthèse des thèmes qui sont abordés dans ce numéro de Jesi Oggi. Nous les proposons aussi en français et en allemand à l’attention de nos amis des villes jumelées de Mayenne et Waiblingen.

Auf dieser Seite finden Sie eine kurze Inhaltszusammenfassung von “Jesi Oggi“, mit Übersetzungen auf Französisch und Deutsch, für die Freunde aus unseren Partnerstädte Mayenne und Waiblingen.

SOMMARIO

SOMMAIRE

INHALT

/ Un nuovo ascensore a servizio del centro

/ Un nouvel ascenseur Au service du centre

/ Cultura e Sport: estate ricca di eventi

/ Culture et Sport: Eté riche en évènements

/ Un patto tra Enti per il fiume Esino

/ Un pacte entre les instituts pour le fleuve Esino

/ Fontane pubbliche: consumi record

/ Fontaines publiques : Consommations record

/ Jesi dice no al gioco d’azzardo

/ Jesi dit non Aux jeux de hasard

/ Opera, una ricca Stagione Lirica

/ Œuvre, une riche Saison Lyrique

/ Sicurezza scolastica Altri investimenti

/ Schulsicherheit zusätzliche Finanzierungen

/ Sécurité scolaire Autres investissements

/ Neuer Aufzug ein Dienst fürs Stadtzentrum / Kultur und Sport: Sommer voller Ereignisse / Vereinbarungen zwischen Institutionen für den Esino Fluss / Öffentliche Brunnen: Konsumrekord / Jesi sagt Nein zu Glücksspiel / Opera, eine reiche Opernsaison

Jesi protagoniste a l’Expo de Milan

Jesi protagonist beim Expo

Jesi protagoniste à l’expo de Milan avec son projet “Spreco Zero Alimentare”(«Zéro Gaspillage Alimentaire»), déjà primé comme meilleure expérience nationale, et maintenant considérée comme modèle dans la sensibilisation de l’opinion publique mondiale sur la manière dont solidarité et durabilité peuvent faire chemin ensemble. Cette occasion a été donnée lors d’une rencontre qui a eu lieu fin juin sur le thème “Uniti contro lo spreco” («Tous unis contre le gaspillage»). Le maire Massimo Bacci y a été invité pour illustrer cette initiative de Jesi dans une sorte d’ouvrepiste pour articuler le débat sur comment on peut activer des parcours vertueux représentables dans divers territoires à partir des expériences locales. “Il Tavolo della Solidarietà” («La Table de la Solidarité») est un projet qui met en réseau des associations de volontariat, cantines, supermarchés et entreprises agroalimentaires dans l’objectif de collecter aliments et produits destinés aux familles en difficultés. A ce jour, environ 200 familles sont aidées par semaine.

Jesi war Protagonist beim Expo in Mailand mit dem Projekt “Keine Nahrungsmittelverschwendung”, schon als beste nationale Erfahrung prämiert und jetzt als Modell verwendet, um das Bewusstsein weltweit zu erhöhen, wie Solidarität und Nachhaltigkeit Hand in Hand marschieren können. Anlass war ein Treffen Ende Juni über das Thema “Gemeinsam gegen Verschwendung”. Der Bürgermeister Massimo Bacci wurde eingeladen, die Initiative zu präsentieren und vorzustellen wie lokalen Erfahrungen in verschiedenen Gebieten replizierbar werden können. “Der Solidaritätstisch” ist ein Netzwerk von freiwilligen Vereinigungen, Kantinen, Supermärkte und Lebensmittelunternehmen mit dem Ziel, Gegenstände und Lebensmittel für die Familien in Schwierigkeiten zu sammeln. Bis heute wurden über 200 Familien jeder Woche geholfen.

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In pochi istanti dal piazzale delle Conce al vicolo del teatro

In Piazza si sale in ascensore Dopo lunghi anni di lavori anche l’im- San Giovanni. Un doppio ascensore, con pianto di risalita di via Castelfidardo - intervallo negli spazi del sottostante teche collega il piazzale delle Conce e l’area di Porta Valle direttamente a piazza della Repubblica, superando così un dislivello di una trentina di metri - viene aperto al pubblico e messo a disposizione della cittadinanza. Una ulteriore azione dell’Amministrazione comunale per garantire la piena fruibilità del centro e collegarla alle aree sosta di maggior utilizzo, evitando così l’impervia salita di Costa Mezzalancia (le cosiddette “scalette della morte”) o quella // La galleria di via Castelfidardo che conduce ugualmente impegnati- all’impianto di risalita va di via Castelfidardo. È stato un cantiere prolungato, questo, Apre finalmente iniziato nella precedente legislatura ma rispetto al quale l’Amministrazione coil doppio impianto munale ha voluto apportare modifiche di risalita sostanziali: è stata infatti rimossa l’origidi via Castelfidardo naria struttura esterna in metallo di forte Il dislivello di 30 impatto ambientale a ridosso delle mura metri superato medievali ed è stata adottata una nuova attraverso un soluzione progettuale che prevede, da via Castelfidardo, l’accesso direttamenpercorso tutto interno te alla galleria demaniale, denominata

atro Pergolesi, permette la risalita fino in piazza della Repubblica, con uscita al vicolo del teatro stesso. Una soluzione questa che, oltre a salvaguardare l’aspetto estetico e storico-architettonico, è stata considerata decisamente migliorativa perché non richiede l’attraversamento a piedi di via Mazzini tra il primo e il secondo ascensore, bensì si sviluppa tutta all’interno di edifici, rendendola così più comoda anche durante il periodo invernale. L’intervento è stato finanziato con risorse destinate ad opere di urbanizzazione e con un contributo regionale per un investimento di circa 700 mila euro. Contestualmente con l’apertura del doppio impianto di via Castelfidardo, entra in funzione, sul fronte opposto della cinta muraria, anche l’ascensore di via Bersaglieri che sale fino ai giardini delle ex carceri. Quest’ultimo impianto, realizzato dalla precedente Amministrazione nell’ambito del “contratto di quartiere”, non era ancora mai stato attivato. Entrambi gli impianti di risalita saranno dotati di sistemi di videosorveglianza con collegamento alla centrale monitor posta a Palazzo Battaglia. Gli orari di funzionamento degli impianti saranno uniformi a quelli già in vigore alla stessa scala mobile di Palazzo Battaglia ed agli ascensori del parcheggio Mercantini e del parcheggio Zannoni.

Via Mazzini rinnovata Durante i lavori di realizzazione dell’ascensore di via Castelfidardo sono state registrate infiltrazioni d’acqua provenienti dagli impianti sia idrico che fognario posti lungo via Mazzini e datati nel tempo. Per questo l’Amministrazione comunale, d’intesa con Multiservizi, ha programmato sia i lavori di rifacimento delle reti (a

carico della società che gestisce il ciclo delle acque) sia quelli per la sistemazione della pavimentazione dell’intera strada, riutilizzando i sanpietrini esistenti ed eliminando buche ed avvallamenti. Al termine di un accurato intervento, il risultato è oggi quello di una strada del centro storico tornata agevolmente per-

corribile ed armoniosamente inserita nel contesto architettonico ed artistico.

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Scuole, nuovi investimenti per oltre un milione di euro Interventi alla Leopardi, alla Cappannini ed alla palestra Collodi E dopo dieci anni tornerà a rivivere anche l’Aquilone La sicurezza nelle scuole resta prioritaria nell’azione dell’Amministrazione comunale. E così anche l’estate appena trascorsa ha visto l’attivazione di numerosi interventi volti a migliorare e rendere pienamente funzionale gli edifici dedicati all’istruzione. In particolare l’Area Servizi Tecnici del Comune ha programmato una serie di interventi per una spesa complessiva di oltre un milione di euro. Alla secondaria di 1° grado Leopardi di via Gola della Rossa sono in corso i lavori riqualificazione architettonica ed energetica per 340 mila euro. Le facciate dell’intero edificio vengono isolate con un cappotto termico, le coperture coibentate, gli infissi sostituiti con finestre in alluminio a taglio termico. Nuovi il generatore di calore ed i radiatori. I lavori proseguiranno nelle prossime settimane, ma senza creare disagi all’attività didattica. Una volta terminati garantiranno la riduzione di circa sei volte il fabbisogno energetico della scuola, oltre a restituire un pregio estetico all’edificio. Poco distante, in via M.L.King, sono ormai conclusi gli interventi di adeguamento alle norme antincendio e messa in sicurezza della primaria Cappannini. I lavori, per circa 80 mila euro, comprendono la demolizione del vecchio teatrino posto al piano terra che non è a norma, per realizzarne uno più idoneo e soprattutto sicuro. Demolita la scala in muratura esterna ormai obsoleta. Infine nuova tinteggiatura delle facciate, così da essere oltre che sicura anche piacevole alla vista. Duecento metri in linea d’aria ed un altro cantiere è ormai prossimo a ter-

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// La primaria Cappannini e (a destra) i lavori alla Leopardi

minare, stavolta per sistemare gli spogliatoi della palestra Collodi a servizio dell’Istituto Comprensivo San Francesco. Qui l’intervento, per 50 mila euro, è finalizzato innanzitutto a ricavare due spogliatoi, con relativi locali docce e servizi, un bagno per disabili, un locale da destinare a spogliatoio degli insegnanti di educazione fisica o di eventuali arbitri, un ripostiglio per le attrezzature utilizzate per le pulizie. Con l’occasione vengono realizzati ex novo impianto elettrico, termico, infissi, rivestimenti con tinteggiatura finale. Sono infine in pieno svolgimento anche i lavori per l’Aquilone, l’edificio in via

Suor Maria Mannori (vicino all’Arco Clementino) che tornerà ad ospitare un nido e una scuola dell’infanzia ad oltre dieci anni di distanza dalla sua chiusura per rischio di vulnerabilità sismica. L’intervento di risanamento conservativo e quello di messa a norma sono a buon punto. Riguardano per il momento il primo piano (destinato al nido) ed i piazzali esterni per una spesa di 550 mila euro, equamente distribuita tra contributo Cariverona, fondi regionali e risorse comunali. Con un successivo intervento, di 250 mila euro, già finanziato, si completerà il primo piano destinato alla scuola dell’infanzia.


PALAZZO COLOCCI ED EX CHIESA SANT’AGOSTINO

Una piena valorizzazione Il pieno risanamento delle coperture di Palazzo Colocci e dell’ex chiesa di Sant’Agostino diventa il prerequisito per una piena valorizzazione di questi due prestigiosi edifici storici rispetto ai quali l’Amministrazione comunale è impegnata ad individuare una appropriata

destinazione culturale per la collettività. L’intervento di manutenzione straordinaria dei tetti prevede un investimento di 290 mila euro, di cui due terzi con fondi regionali come contributo agli eventi calamitosi. Le coperture dei due edifici, infatti, risultano fortemente dan-

neggiate da eventi connessi al maltempo, registratisi a più riprese nel corso degli anni. Eventi questi che hanno pregiudicato fortemente anche la stabilità dei cornicioni e di elementi lapidei con pericolo di distacchi e rischio per la pubblica incolumità. I lavori, che si completeranno entro Natale, puntano ad una piena impermeabilizzazione delle due coperture che sono affiancate l’un l’altra ed al consolidamento dei cornicioni, così da rendere il tutto perfettamente sicuro e funzionale. Questo permetterà di prendere in considerazione in futuro anche l’ipotesi di un pieno riutilizzo dell’ex chiesa di Sant’Agostino - oggi chiusa e relegata a magazzino elaborando, anche magari con il sostegno di altri soggetti, un progetto di riqualificazione complessiva per la funzione a cui si riterrà opportuno destinarla. Stesso discorso per Palazzo Colocci, che oggi ospita tra l’altro il museo dell’omonima famiglia, l’abitazione privata della famiglia nobiliare di proprietà del Comune ed uno scalone monumentale tra i più prestigiosi della città.

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Si sono sviluppati da luglio a settembre i lavori di manutenzione sui marciapiedi e sulle aree adibite a sosta dell’intero viale della Vittoria. L’intervento è stato realizzato dagli operai assunti a tempo determinato dal Comune proprio con l’obiettivo di ripristinare le condizioni di sicurezza sulle strade cittadine. Il Viale principale della città è stato individuato come priorità, ma poi saranno davvero numerose - e distribuite un po’ in tutti i quartieri - le strade oggetto di questi lavori. Contestualmente sono state realizzate molte delle asfaltature di strade e marciapiedi previsti nella prima tranche di interventi finanziati con i fondi del maltempo per la neve. Nella zona nord del città, dopo l’asfaltatura del tratto di viale Aldo Moro più critico, i lavori hanno proseguito a Colle Paradiso per sistemare via Monte Conero, via Monte Catria e via Monte San Vicino, mentre prossima sarà la sistemazione di via Ugo La Malfa, marciapiedi compresi. Nel quartiere di San Giuseppe si è invece intervenuti su via Ancona e via Marche e si sta completando l’intervento su via Garibaldi. Qui il cantiere è durato più del previsto perché, in sede di esecuzione dei lavori, si è preso atto che le reti idriche e del gas, realizzate in tempi lontanissimi, erano in condizioni talmente precarie e non più a norma che

UN’ESTATE DI LAVORI Interventi in molte parti della città

ne imponevano non la semplice manutenzione, ma l’immediata rimozione e sostituzione. Durante i lavori, per altro, sono stati rinvenuti anche residuati bellici che hanno ulteriormente rallentato l’attività delle aziende di servizio pubblico coinvolte nelle varie operazioni. Ad ogni modo, completato ora l’intervento di Multiservizi, entro i primi giorni di

ottobre termineranno i lavori di Italgas, permettendo così al Comune di poter procedere al rifacimento di marciapiedi ed aiuole e alla successiva asfaltatura della strada. Fatto questo che permetterà ai residenti della zona di avere finalmente una via Garibaldi non solo rimessa a nuovo, ma anche in piena sicurezza per quanto riguarda i sottoservizi.

L’ASSISTENZA DIVENTA UTILITÀ SOCIALE UN PROGETTO DELL’ASP NEI PARCHI CITTADINI Sono 15 i soggetti con disabilità mentali che, attraverso la loro attività di reinserimento sociale, puliscono periodicamente parchi ed aree verdi di Jesi affinché i cittadini possano usufruire di spazi pubblici sempre in ordine. Un modo diverso di intendere l’assistenza che diventa utilità sociale. “È il welfare generativo che dà ricchezza alla comunità” spiega il direttore dell’Azienda Servizi alla Persona (Asp), Franco Pesaresi, che aggiunge: “Stiamo trasformando il mero assistenzialismo in dignità per l’uomo che può scambiare il contributo che riceve con quello che può dare, generando, con il suo lavoro, ricchezza per la comunità”. Attraverso questo progetto, fino alla fine dell’anno, soggetti affetti da patologie di natura psichica vengono coinvolti verso un graduale inserimento nella comunità di appartenenza con lo svolgimento di piccole mansioni lavorative con limitato impegno orario e

modesto compenso economico, ma che risultano di forte utilità civica e di importante impatto sociale. Il servizio si articola su tre giorni la settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) e viene svolto, secondo un preciso calendario, presso i parchi Erbarella, Ventaglio, Cannocchiale, Orti Pace, Vallato, Largo Europa, ex Smia, Esedra. I lavori riguardano raccolta di rifiuti, svuotamento di cestini, segnalazione di eventuali danni, attività relative all’educazione ambientale. Ogni soggetto svolge in totale 10 ore di inserimento lavorativo settimanale. A coordinare le varie attività alcune specifiche figure professionali di supporto. Una iniziativa estremamente valida sia per quanto riguarda i percorsi di crescita dei soggetti coinvolti, sia per quanto riguarda i risultati dell’attività svolta che si va configurando come un vero e proprio servizio a favore della comunità.

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JESI PROTAGONISTA ALL’ All’esposizione mondiale presentato il progetto “Spreco Zero Alimentare” considerato un modello per coniugare al meglio solidarietà e sostenibilità Jesi protagonista all’Expo di Milano con il suo progetto Spreco Zero Alimentare, già premiato come migliore esperienza nazionale, ed ora preso a modello per sensibilizzare l’opinione pubblica su come possano marciare di pari passo solidarietà e sostenibilità. L’occasione l’ha fornita un incontro tenutosi a fine giugno sul tema “Uniti contro lo spreco” promosso al Coop Forum Center. Il sindaco Massimo Bacci è stato invitato ad illustrare l’iniziativa jesina, in una sorta di apripista per articolare la discussione su come da esperienze locali si possano attivare percorsi virtuosi replicabili nei vari territori. Con il sindaco anche Giovanni Fileni, presidente dell’omonimo Gruppo, partner del progetto “Il Tavolo della Solidarietà” con cui Jesi ha battezzato il proprio progetto Spreco Zero Alimentare, che ha illustra-

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// L’intervento del sindaco Bacci all’Expo. Sopra, con il consigliere delegato al progetto Spreco Zero Alimentare Andrea Torri to le iniziative dell’azienda per ridurre gli sprechi. Sul palco molti protagonisti a livello nazionale di politiche sociali. “Sono molto lieto di presentare questo progetto all’Expo - ha sottolineato il sindaco Massimo Bacci - che evidenzia la rete di solidarietà che si è creata nella nostra città. Essere presi a modello su un tema di grande attualità ci rende orgogliosi ed è un vanto che va condiviso insieme a tutti i soggetti che mettono a disposizione il proprio tempo o le proprie risorse per aiutare gli altri”. “Il Tavolo della Solidarietà” è un progetto nato su impulso dell’Amministrazione comunale, coordinato dal consigliere delegato Andrea Torri, che mette in rete associazioni di volontariato, mense, supermercati ed aziende agroalimentari con l’obiettivo di raccogliere pasti e prodotti da destinare alle famiglie in dif-

ficoltà (oltre 200 quelle finora coinvolte). Si è sviluppato all’indomani della realizzazione del centro unico di cottura che ha evidenziato - anche nel risparmio alimentare, oltre che in quello finanziario - come le economie di scala, a parità di qualità, riescano ad esprimere numeri significativi e dunque con quote di cibo che possono essere redistribuite alle famiglie in difficoltà. Ad oggi il progetto vede protagoniste le associazioni Adra, Amicizia a Domicilio, San Vincenzo de Paoli e Caritas diocesana, gli operatori delle mense Dussmann e Camst che forniscono i pasti caldi inutilizzati, i supermercati Sì con Te, Coop e Ipersimply che mettono a disposizione i prodotti non più commercializzabili, le aziende Fileni, Baldi Carni, Cooperlat e Martellini che garantiscono cibi di prossima scadenza.


FONTANE PUBBLICHE, UTILIZZI RECORD Complice probabilmente la calda estate, l’utilizzo delle quattro fontane pubbliche installate dall’Amministrazione comunale ha registrato un’impennata record: tra luglio ed agosto sono stati erogati oltre 120 mila litri d’acqua, esattamente il doppio di quella utilizzata complessivamente nei tre mesi precedenti che avevano segnato l’avvio di questo nuovo servizio. Considerando anche quelli distribuiti a settembre, siamo già a quasi 200 mila litri. Più o meno equamente divisa tra liscia e gassata, l’acqua microfiltrata e fresca delle quattro fontane sta dunque

registrando la piena soddisfazione di migliaia di utenti che hanno acquistato l’apposita tessera prepagata nei bar, edicole e tabaccherie convenzionati. Gli impianti del Palasport, dell’ex Smia e di Porta Valle risultano quelli più utilizzati, ma sta prendendo campo anche il quarto erogatore, posto alla Fornace, di più recente apertura. Questo nuovo servizio al cittadino, al costo di appena 4 centesimi al litro, è capace di coniugare economicità e sostenibilità ambientale. Sotto quest’ultimo profilo, il consumo di acqua delle fontane pubbliche, attraverso contenitori por-

Già erogati quasi 200 mila litri d’acqua Piena soddisfazione degli utenti

tati direttamente da casa e riutilizzabili, ha permesso fino ad oggi un risparmio di 3,5 tonnellate di Pet per la produzione di bottiglie di plastica, evitando al contempo l’emissione di 4 tonnellate di anidride carbonica che sarebbero state necessarie per la produzione delle bottiglie. Il servizio, come noto, è corredato da un display luminoso, posto sopra le fontane, che aiuta il cittadino ad utilizzare l’impianto, oltre a permettere al Comune di Jesi di fornire informazioni su altri utili servizi.

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// Il rendering del nuovo edificio che sorgerà in via Tessitori

L’assemblea pubblica ha chiarito i termini di questo intervento urbanistico destinato a famiglie di medio reddito e che permetterà anche di riqualificare l’area attorno alla palestra Carbonari È in programma nei prossimi mesi la riqualificazione degli spazi pubblici e la realizzazione di un nuovo intervento residenziale in via Tessitori, nel quartiere San Giuseppe, così come previsto dal piano di recupero approvato nel lontano 2007. “Diamo corso - sottolinea l’Amministrazione comunale - ad una scelta decisa nella precedente legislatura che prevede la realizzazione di un edificio speculare a quello esistente. Sarà realizzato dall’Erap che ha acquistato a suo tempo l’area e che beneficia per questo intervento di un contributo regionale di quasi 2 milioni di euro”. Si tratta di un edificio all’avanguardia sotto il profilo architettonico e costruito secondo i moderni criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, con 30 appartamenti, un piano terra destinato a servizi pubblici a beneficio dei residenti del quartiere ed un ampio parcheggio interrato. Sarà destinato ad edilizia agevolata convenzionata (e dunque non ad alloggi popolari) per famiglie di buona capacità economica (con reddito Isee fino a 39 mila euro) per sostenere gli affitti su appartamenti

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Nuova palazzina in via Tessitori: precisi impegni

da 40 a 70/80 mq. che varieranno dai 250 ai 400 euro al mese e successiva possibilità di riscatto dopo 30 anni. Proprio per la tipologia di famiglia a cui sono destinati tali appartamenti, i materiali utilizzati e le scelte architettoniche sono funzionali a soluzioni abitative di particolare qualità. Al riguardo, nel 2009 era stata predisposta una apposita graduatoria che sarà ovviamente aggiornata. I proventi che il Comune introiterà come oneri di urbanizzazione saranno interamente destinati alla riqualificazione di quest’area, mettendo a sistema parcheggi, passaggi pedonali, area verde, implementando la pubblica illuminazione, dando insomma ordine all’ampio piazzale una cui porzione sarà occupata dal nuovo edificio. Insomma, si coglierà questa occasione non solo per rispondere all’esigenza abitativa di una fascia di popolazione con medio reddito, ma anche per provare a riqualificare l’intera area circostante che accoglie un parco, una palestra, un centro sociale. Per illustrare nel dettaglio l’intero progetto e per capire come destinare al

meglio i locali pubblici del piano terra del nuovo edificio, l’Amministrazione comunale ha indetto a fine luglio un’assemblea pubblica. In tale occasione il sindaco Massimo Bacci ha comunicato che si attiverà il confronto con i residenti della zona per intervenire in maniera efficace su tre questioni che possono essere ancora oggetto di piena condivisione: la garanzia di sufficienti spazi per la sosta, inserita in un’area che deve valorizzare anche passaggi pedonali ed area verde; il migliore utilizzo a fini pubblici del piano terra della nuova palazzina destinato dal costruttore proprio a servizi per il quartiere; l’individuazione di criteri per la graduatoria di assegnazione degli appartamenti che privilegino quelle famiglie che hanno una capacità reddituale tale da non poter aspirare alle case popolari. Pur avendo ereditato questa situazione, che si trascina dal lontano 2002 e che ha trovato attuazione nel 2007, l’Amministrazione comunale assicurerà il suo impegno affinché alla fine di questo intervento - dai 2 anni e mezzo ai 3 anni - la zona possa davvero risultare pienamente riqualificata.


VECCHIE MULTE, OPPORTUNITÀ DI PAGARLE SENZA INTERESSI L’Ufficio verbali del Comando di Polizia Locale di Jesi sta inviando in questi giorni agli utenti che negli anni 2012 e 2013 non hanno effettuato il pagamento delle sanzioni loro comminate per infrazioni al Codice della Strada una lettera. In essa si offre l’opportunità di regolarizzare la propria posizione pagando quanto dovuto (vale a dire la multa che è raddoppiata per il superamento della scadenza massima dei 60 giorni), senza l’aggiunta degli ulteriori interessi altrimenti previsti da Equitalia a cui - laddove non vi fosse adesione alla proposta - saranno necessariamente trasmessi gli atti per la riscossione. L’iniziativa ha un duplice obiettivo: da un lato permette al cittadino di regolarizzare la propria posizione senza interessi che non sono affatto insignificanti e senza il rischio di incorrere in eventuali pignoramenti futuri; dall’altro consente

La Polizia locale scrive ai cittadini interessati: il saldo di quanto dovuto eviterà di trasmettere gli atti ad Equitalia con le ulteriori spese previste al Comune di chiudere la pratica, ricevendo quanto dovuto ma in un rapporto non vessatorio con il cittadino. Gli interessati al provvedimento - che riguarda due annualità, quella del 2012 e quella del 2013 - sono diverse centinaia, tenuto conto che statisticamente circa il 10% dei verbali non viene pagato.

Una situazione che oggi sta invece progressivamente normalizzandosi visto che quasi tutti i conducenti di veicoli a cui viene comminata una sanzione per infrazione al Codice della Strada versa quanto dovuto entro i primi 5 giorni, ottenendo così una riduzione del 30% dell’importo.

E QUELLE PIÙ RECENTI SI SALDANO ANCHE ON LINE

Un portale web della Polizia locale all’interno della Rete civica È possibile effettuare direttamente on line i pagamenti delle sanzioni al Codice della Strada. È attivo infatti sulla rete civica comunale il nuovo link al sito della Polizia locale dove, in maniera semplice e guidata, il cittadino può effettuare il versamento comodamente da casa, senza costi aggiuntivi e senza dover più recarsi in banca o alla posta. È sufficiente riportare il numero del verbale, il giorno della contestazione della sanzione e la targa del veicolo e poi - con carta di credito o carta prepagata - bastano pochi clic per completare l’operazione e stamparsi la ricevuta. Il pagamento on line, oltre a garantire una maggiore comodità per il cittadino che può effettuarlo in qualsiasi orario (come alla mezzanotte del quinto giorno), offre benefici anche al servizio di Polizia locale che trova in automatico, sul proprio programma informatico, la comunicazione dell’avvenuto pagamento associata al verbale di riferimento, senza dunque doverla inserire manualmente una volta pervenuta dalla banca o dalla posta.

Il pagamento on line delle sanzioni al Codice della Strada è solo uno dei servizi che il nuovo web sito della Polizia locale offre ai cittadini. Vi è infatti possibile scaricare la richiesta di autorizzazioni e permessi, le informazioni sull’accesso alle zone a traffico limitato con relativa modulistica per richiederne l’autorizzazione, oltre all’elenco dei Regolamenti comunali per tutte le questioni che attengono al servizio di Polizia locale. È un sito in progressivo aggiornamento e dunque implementato con altre informazioni, sia per quanto riguarda le sanzioni (ad esempio la modulistica per presentare ricorso), sia per tutte le altre problematiche che portano spesso il cittadino a recarsi al Comando di Polizia locale per chiedere chiarimenti o delucidazioni.

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A Jesi la prima area giochi che supera ogni barriera Scuola a tempo pieno L’esperienza di Jesi

Da questa estate Jesi ospita la prima area giochi mista del centro Italia, vale a dire in grado di accogliere sia bambini normodotati che diversamente abili. Sorge al Parco del Vallato dove a fine giugno è stata inaugurata l’altalena per disabili nell’area ludica già attrezzata con altri giochi donati da un imprenditore privato, due dei quali già utilizzabili anche dai diversamente abili. La nuova attrezzatura, con caratteristiche tali da abbattere qualsiasi tipo di barriera, viene messa a disposizione grazie alla raccolta fondi promossa nel Dream Day, l’iniziativa voluta da Selena Abatelli e che ha coinvolto numerosi cittadini, compresi gli Ultras della Jesina Calcio. L’altalena è dedicata alla memoria di Daniela Cesarini, pioniera dei diritti dei diversamente abili, e del figlio Diego Piersantelli. Con questo nuovo gioco si è ampliata al Parco del Vallato l’offerta per bambini e ragazzi che presentano disabilità, favorendo l’aggregazione e la socializzazione con i coetanei normodotati.

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La scuola a “tempo pieno”, istituita con la legge 820 del 1971, ha preso avvio a Jesi l’anno successivo presso la scuola elementare “F.Conti” su iniziativa dell’allora direttrice didattica Livia D’Azzeo Politi. Per ricordare questo evento l’Amministrazione Comunale ha voluto rievocare la professoressa Livia D’Azzeo Politi con una targa che resta esposta presso la medesima scuola (oltre ad una targa ricordo consegnata al figlio, nella foto). Ancora oggi, in Italia, il modello della scuola elementare (ora scuola primaria) a “tempo pieno” è diffuso, anche se non omogeneamente: se ne è discusso in un incontro dal titolo “Scuola a tempo pieno. Un forte progetto educativo” dove è intervenuto tra gli altri l’Ispettore tecnico MIUR Giancarlo Cerini che ha fotografato la situazione nazionale. Attualmente a Jesi ognuno dei quattro “Istituti Comprensivi” ha funzionanti corsi di “tempo pieno” nella scuola primaria.


NASCE IL “BARATTO AMMINISTRATIVO” Piccoli lavori di pubblica utilità al posto del pagamento di tasse e tributi comunali per coloro che si trovano in gravi ed evidenti difficoltà economiche. Lo ha deciso l’Amministrazione comunale, cogliendo le opportunità previste dal decreto Sblocca Italia, e rafforzando così gli strumenti del welfare sociale verso le categorie più deboli, in particolare coloro che hanno perso il lavoro e fanno fatica a trovarne uno nuovo. Si tratta del cosiddetto “baratto amministrativo”, con il quale si consente ad una parte di contribuenti che non riescono a versare quanto dovuto “di poter assolvere al mancato pagamento delle tasse municipali attraverso una prestazione di pubblica utilità indirizzata agli interventi individuati nel territorio comunale”. Fra questi, l’Amministrazione comunale ha individuato la pulizia e la manutenzione di aree verdi, piazze e strade, interventi di decoro urbano, di recupero e riuso di aree e beni immobili inutilizzati. La decisione si basa su una evidente riflessione: la grave crisi economica che perdura da diversi anni ha determinato per i contribuenti meno abbienti l’impossibilità di far fronte al pagamento dei tributi comunali. Ecco dunque che gli Uffici comunali saranno ora chiamati a predisporre “un apposito regolamento che permetta alle fasce economicamente deboli della cittadinanza la possibilità di pagare alcuni tributi attraverso forme di collaborazione con il Comune per la cura, il recupero e lo sviluppo del patrimonio comunale”. “Il baratto amministrativo” - sottolinea l’Amministrazione comunale - presenta una serie di vantaggi che ne rendono interessante l’applicazione, primo tra tutti quello di coniugare un duplice interesse, quello pubblico dell’Ente che avrebbe a disposizione

Lavori di utilità sociale come alternativa al pagamento delle tasse comunali per chi si trova in gravi difficoltà economiche un aiuto concreto in termini di manodopera da parte dei propri cittadini e quello privato, di questi ultimi, che potrebbero ottenere risparmi economici, oltre a stimolare una cura e un

interesse maggiori nei confronti dei beni collettivi, quindi anche una sensibilizzazione al corretto uso delle risorse pubbliche con un effetto a catena sul resto della cittadinanza”.

Congelato l’aumento del bus per gli studenti Gli studenti che si avvalgono del servizio di trasporto pubblico locale per il tragitto casa-scuola e viceversa o per raggiungere la fermata del bus extraurbano non hanno avuto alcun incremento nell’abbonamento semestrale o annuale. La Giunta comunale infatti, nel recepire l’adeguamento tariffario deciso dalla Regione, ha formalizzato al tempo stesso un nuovo accordo con la società che gestisce il servizio per attenuare il più possibile l’incremento. Se dunque il biglietto orario anche a Jesi si è armonizzato con l’aumento dell’8,7% stabilito dalla Giunta regionale, passando da €. 1,15 ad €.1,25 (A/R da €. 2 a 2,20 e giornaliero da €.3,30 a 3,50), per la categoria degli studenti gli abbonamenti di lunga durata (semestrale ed annuale) sono rimasti invariati. Per gli anziani, invece, ed in particolare per quelli che hanno un reddito Isee tale da non poter beneficiare dell’esenzione regionale, l’abbonamento mensile è passato da €.19 a 21, con una integrazione del Comune che viene confermata a €.14.

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NOTTE AZZURRA

Una grande festa dello sport Un centro storico gremito come non mai ha fatto da splendida cornice alla quarta edizione della Notte Azzurra dello Sport, una festa ormai entrata a pieno titolo nel cuore degli jesini. Sabato 5 settembre corso Matteotti, piazze e vie della parte antica della città hanno visto oltre 40 società sportive ed associazioni proporre il meglio delle loro attività. Un serpentone di colori, giochi, musica e divertimento che ha saputo coinvolgere grandi e piccini, confermando la profonda vocazione sportiva della nostra città. I campetti disegnati in terra sono stati presi d’assalto dai tanti bambini che si sono cimentati con gli sport più diversi, trovando ovunque allenatori e dirigenti pronti ad accoglierli ed a far provare loro le varie discipline. “Una festa sempre più bella e importante - ha sottolineato l’assessore allo sport Ugo Coltorti - con uno splendido colpo d’occhio su tante famiglie con bambini per le strade del centro fino a notte fonda. Una grandissima soddisfazione, mia e da parte di tutti quanti hanno lavorato e collaborato per la riuscita dell’iniziativa ed una degna conclusione per un’estate caratterizzata da tanti appuntamenti sportivi”. “Promuovere l’attività sportiva è un nostro obiettivo - gli ha fatto eco il delegato provinciale del Coni Fabio Luna - e questa Notte Azzurra alimenta la cre-

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scita culturale e valoriale del territorio, contribuendo ad incentivare l’attività motoria”. Una festa dello sport che si è intersecata con la musica: oltre a quella propria di danza, pattinaggio o twirling, anche dell’Officina Zoè che fino ad oltre la mezzanotte ha riempito piazza Federico II dei ritmi della pizzica salentina e di ballerini.


TURISMO SPORTIVO, SCOMMESSA VINTA

// I partecipanti al Camp di scherma e, sopra, Jury Chechi mentre tiene una lezione al PalaTriccoli

Dal collaudato Camp di scherma a quello di ginnastica artistica con Jury Chechi un’altra estate che ha visto centinaia di giovani allenarsi negli impianti della nostra città

Ottima “prima” per il Camp di ginnastica artistica tenutosi questa estate a Jesi e diretto da Jury Chechi, il Signore degli Anelli per antonomasia, campione olimpico (oro ad Atlanta 1996, bronzo ad Atene 2004) e tra i miti dello sport azzurro. Ben 45 gli atleti e le atlete che da tutta Italia - ma anche dal nostro territorio hanno partecipato al raduno, seguiti per una intera settimana sui tappeti ed agli attrezzi predisposti al PalaTriccoli da sette istruttori e dal grande olimpionico, con la preziosa collaborazione della UISP. Una nuova scommessa all’insegna del turismo sportivo giocata e vinta dalla città di Jesi, grazie certamente alla felice intuizione di Daniele Crognaletti dell’Esitur, ditta promotrice e organizzatrice del Camp di ginnastica artistica e già da tre anni dei Camp di scherma con la partecipazione, in qualità di istruttori, dei campioni e delle campionesse del Club di Jesi e non solo. Relativamente a quest’ultimo evento,

disputato la settimana precedente, impressionante è stato il numero di adesioni, con oltre 200 partecipanti giunti sul territorio da tutti e cinque i continenti. Troppo ghiotta, per ciascuno di loro, l’occasione per allenarsi fra gli altri con le olimpioniche Elisa Di Francisca e Giovanna Trillini, ma anche Annalisa Coltorti, l’altro olimpionico Valerio Aspromonte, la campionessa mondiale Rossella Fiammingo, il giovane talento Francesco Ingargiola, campione internazionale under 20. “Jesi - ha sottolineato l’assessore allo sport Ugo Coltorti - ha la fortuna di avere grandi persone, come Daniele Crognaletti, che sono estremamente propositive. Lo sport è uno strumento che aiuta ad allargare la mente e soprattutto il cuore. E che comporta conoscenza reciproca. In questo senso penso sia cultura, ed in questo senso l’Amministrazione comunale ci ha puntato e ci continuerà a puntare molto”.

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LA NAZIONALE ITALIANA CANTANTI L’11 OTTOBRE IN SCENA AL “CAROTTI” Partita di beneficenza in occasione del 70° anniversario della Cna

Appuntamento da non perdere domenica 11 ottobre quando alle ore 15, allo stadio Carotti di Jesi, andrà in scena la “Partita del 70°” tra la Nazionale Italiana Cantanti e la Cna & Friends. La partita è l’occasione per celebrare in grande stile i 70 anni della nascita della Cna Provinciale di Ancona. Con incasso devoluto a Iom Vallesina, Lega del Filo d’Oro di Osimo e Orizzonte Autonomia Onlus di Camerano, i biglietti sono già in vendita in tutte le sedi della Cna provinciale

(info 071 286081). “Un sentito grazie al Comune di Jesi e all’assessore allo Sport Ugo Coltorti - ha detto il direttore Cna Provinciale di Ancona Massimiliano Santini - per l’ospitalità e la collaborazione all’organizzazione dell’evento. Jesi si è dimostrata di una sensibilità infinita non comune” “La storia ci racconta che la Cna è nata per la prima volta nelle Marche grazie a 45 barbieri che hanno capito l’importanza di stare insieme, e dato questo inizio è

per me un onore ospitare gli associati Cna nel Comune di Jesi - le parole dell’assessore Coltorti - Mi auguro che lo stadio sia gremito perché la causa di questa partita vale il sorriso di tante persone”. “Accogliamo con vero piacere il sostegno della Nazionale Italiana Cantanti ha aggiunto Rossano Bartoli, Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro - in questo che è l’ottavo match che la squadra dedica all’Associazione. Ringraziamo la CNA e gli sponsor che renderanno possibile tutto questo. Crediamo fortemente nel connubio tra sport, solidarietà e spettacolo e invitiamo tutti a partecipare a questo grande evento” “L’iniziativa è di una bellezza indicibile. Un grande regalo per i nostri pazienti che attualmente sono 230. Il che significa che con questa partita si contribuisce alla miglior cura verso 230 famiglie” le parole di Anna Quaglieri, presidente dello Iom, che ha concluso: “Un grazie va a questa Amministrazione comunale di Jesi che più di ogni altra ci sta sempre vicino”.

In festa per l’Inter Stadio gremito per l’allenamento dei nerazzurri di Roberto Mancini “Accoglienza da brividi a #‎Jesi: in 8000 per l’allenamento dell’#‎Inter. Grazie a tutti per l’affetto e la partecipazione”. Così il tweet di Roberto Mancini dopo il clamoroso bagno di folla riservato dalla “sua” Jesi a lui e alla formazione nerazzurra. Una grande mattinata di festa, domenica 16 agosto allo stadio Carotti, stracolmo in ogni angolino per assistere all’ora circa di rifinitura svolta dall’Inter sul manto erboso dell’impianto di viale Cavallotti in vista dell’amichevole serale al Del Conero di Ancona contro i greci dell’Aek Atene. Forse sorpreso lo stesso Mancini dall’imponenza della risposta, certo in molti nello staff dell’Inter sono rimasti sbalorditi dal colpo d’occhio offerto dal Carotti per quello che in fondo

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era un leggero allenamento pre-partita. “Davvero un grande piacere vedere qui a Jesi così tanta gente e così tanto affetto le parole di Mancini al termine della seduta - sono molto contento, tutto questo è molto importante. Credo si sia trattato di un bell’evento per la città, non penso che tutta questa gente sia


Beach soccer, una Piazza protagonista Il beach soccer in piazza della Repubblica è stato sicuramente uno degli eventi clou dell’estate jesina. Una iniziativa, con la regia dello jesino Giuseppe Cormio, che ha registrato una grandissima partecipazione di pubblico ed ha permesso alla nostra città di rivivere per certi versi le emozioni dei lontani 1988 e 1989 quando la stessa piazza ospitò un fantastico torneo mondiale di beach volley. Oltre 300 metri cubi di sabbia hanno fatto da originale cornice alla manifestazione, con un campo perfettamente allestito e tanta curiosità ad animare le due serate. Una tappa, quella dell’International Beach Soccer, che ha visto il successo dell’Italia. Gli azzurri hanno prima battuto la Germania e poi sconfitto in finale

qui solo per me, ma per vedere l’Inter e i giocatori. Penso che, anche per chi non è tifoso interista ma ama comunque il calcio, sia stata una cosa bella avere l’opportunità di osservare da vicino atleti e squadra di questo livello. Bello che ci siano così tante famiglie”. Quanto al colpo d’occhio del Carotti e al suo legame con Jesi, il tecnico nerazzurro ha detto: “In questo stadio ho giocato poco, sono partito molto giovane. Ricordo che da piccolo venivo a vedere i derby e c’era tanta gente ma non come oggi. Sono di Jesi e sono legato a questa città”.

Una grande partecipazione di pubblico e un’ottima organizzazione per la tappa jesina del torneo internazionale di calcio su sabbia // Grande pubblico sugli spalti, Sotto, la premiazione della squadra azzurra

la Francia. Ma a trionfare è stato lo sport in generale e l’aggregazione che questo evento ha contribuito a creare richiamando in centro migliaia di cittadini. “Ora che anche l’ultimo granello di sabbia è stato tolto da piazza della Repubblica - ha ricordato all’indomani dell’iniziativa il sindaco Massimo Bacci - desidero ringraziare tutti i protagonisti di questa bellissima iniziativa che è stata il beach soccer. E di protagonisti ce ne sono stati tanti che hanno supportato l’Amministrazione Comunale: Peppe Cormio, Maurizio Iorio e lo staff dell’International Beach Soccer che hanno pensato alla suggestiva piazza principale di Jesi anziché alla tradizionale spiaggia di una località balneare; i

tanti sponsor che hanno reso possibile la piena sostenibilità economica dell’operazione; il personale comunale e di Jesiservizi che ha curato organizzazione e lavori; e soprattutto i tantissimi cittadini che, con la loro presenza, hanno confermato come manifestazioni del genere siano benvenute e molto apprezzate. È stato un grande gioco di squadra dove tutto ha funzionato per il meglio. E come ogni squadra vincente, giusto merito va all’allenatore che ha assemblato il tutto, nella fattispecie l’assessore allo sport Ugo Coltorti. Credo che, anche grazie alle immagini di Sky che ha ripreso l’evento e lo ha trasmesso più volte sui propri canali, Jesi abbia fatto una bellissima figura”.

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L’ESTATE ADDOSSO una pioggia di eventi

Tante le iniziative messe in cantiere da giugno a settembre in collaborazione con le associazioni per animare le serate jesine Pieno consenso da parte del pubblico “L’estate addosso” non è solo il titolo dell’ultimo tormentone estivo, ma la migliore sintesi che abbiamo trovato per riassumere l’estate jesina 2015, tanto ricca di iniziative ed eventi quanto di anticicloni africani dagli appellativi infernali. L’Amministrazione comunale, giovandosi della preziosa collaborazione del mondo dell’associazionismo culturale e sportivo, del contributo tecnico della Fondazione Pergolesi Spontini e soprattutto del generoso sostegno di alcune aziende del territorio, è riuscita a realizzare dei grandi eventi spalmati su più giorni. Dopo l’ironico e dissacrante prologo della performance di Gino Sampaolesi AereoGino, con la sfilata di un aereomobile ultraleggero lungo Corso Matteotti in ricordo dell’impresa di D’Annunzio sui cieli di Vienna, si sono svolte le grandi manifestazioni come il Torneo Interna-

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zionale di Beach Soccer in Piazza della Repubblica e la terza edizione dello Jesi Jazz Festival, molto apprezzato per la qualità delle proposte musicali e per la cena di gala di apertura sempre in Piazza della Repubblica, trasformata questa volta in una sorta di Hotel Savoy sotto le stelle! Ma non solo il centro storico è stato il palcoscenico dei grandi eventi dell’estate jesina, come hanno appurato le centinaia di spettatori del JFusion 2015 - Protofestival di Circo Contem-

poraneo al Parco del Ventaglio, dove per tre giorni si sono esibiti musicisti, acrobati e giocolieri in un’originale sintesi tra musica, cabaret e spettacolo circense. Nel segno del multiculturalismo, la tappa jesina del prestigioso Festival del Folclore di Apiro ha permesso di ammirare un altro spettacolo di grande impatto emotivo grazie all’esibizione di due gruppi composti da musicisti e ballerini di straordinaria bravura provenienti dal Messico e dalla Nuova Zelanda. Da non dimenticare gli appuntamenti del ciclo Salaralasera, nella splendida ambientazione della nuova sala di lettura di Palazzo della Signoria, che hanno offerto interessanti occasioni di incontro alle quali hanno partecipato alcuni protagonisti del mondo sportivo e dell’associa-


// Alcune immagini che documentano le numerose iniziative culturali che si sono tenute durante l’estate in città

zionismo locale. Con la riedizione, dopo ben quattordici anni di assenza, di Zuma Beach, campionato mondiale di barchette di carta a soffio, i giardini pubblici di Viale Cavallotti sono stati la cornice di un’iniziativa che ha sposato l’ironia e il gioco con la poesia e l’immaginazione, elemento centrale, insieme alla creatività, anche per l’iniziativa denominata Museo Smart! By night, a cura della Pinacoteca Civica e del Social Media Team dell’Assessorato alla Cultura: una serata in Pinacoteca per realizzare spot, foto o video avendo quale sfondo le opere più scenografiche della collezione. Allo spirito di iniziativa dell’Hemingway Cafè si deve la realizzazione di altre due proposte di qualità: la rassegna di artisti contemporanei Separè e la seconda edizione di Hemingway Theatre, che ha reso per quattro serate Piazza delle Monnighette una piccola arena teatrale affollata di spettatori entusiasti delle

esilaranti performance della banda di attori romani capitanata da Massimiliano Bruno. Grazie all’offerta culturale di qualità è migliorata anche l’accoglienza turistica, puntando a proporre percorsi di visita meno conosciuti ed eccentrici, come ad esempio le Passeggiate per Jesi alla scoperta di luoghi insoliti e caratteristici sulla traccia del libro di Mario Bocchini “Ricordi di Jesi”. Per la stagione estiva 2015 il programma delle visite guidate giornaliere, sempre molto frequentate, ha coperto per la prima volta l’intera settimana, proponendo itinerari ogni giorno diversi: il Teatro Pergolesi la domenica ed il lunedì, con la possibilità di visitare non solo foyer, sala e ridotto ma anche ambienti fino ad ora esclusi dai tour quali sartoria, camerini e palcoscenico; la Biblioteca Planettiana il martedì, con accesso alle sale che ospitano i fondi antichi; la Pinacoteca Civica di Palazzo Pianetti il

mercoledì, con visita alla Galleria degli Stucchi e alle collezioni abbinata ancora al Teatro Pergolesi; il Museo Diocesano e lo Studio per le Arti della Stampa il giovedì; la visita del Centro Storico il venerdì, offerta anche in lingua inglese; il Museo di Palazzo Bisaccioni, che ospita la collezione d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi il sabato. Anche la politica di riscoperta e valorizzazione del Museo di Palazzo Colocci ha richiamato l’attenzione degli jesini e dei numerosi visitatori, con uno degli appuntamenti del Festival Musicale Vincent Persichetti tenutosi nel piano nobile del palazzo. La collaborazione infine con il Museo Diocesano e di nuovo con l’Archeoclub ha consentito di apprezzare le bellezze della Cattedrale e di altri luoghi di culto quali Santa Maria del Piano, il sito archeologico sotterraneo della Chiesa di San Pietro Apostolo, la Chiesa di Sant’Ubaldo, Santa Caterina alle Valche e la splendida Chiesa di San Marco. L’estate jesina insomma non ha lasciato tempo per la noia o per frequenti evasioni verso la costa congedandosi con un Settembre pieno di iniziative come la Notte Azzurra dello Sport 2015, la sfilata di moda Alla corte di Federico in Piazza della Repubblica, la XV Edizione del Festival Pergolesi Spontini, gli spettacoli della rassegna Palatriccoli Show al Palazzo dello sport con l’esilarante monologo di Maurizio Battista e il musical in 3D su Peter Pan scritto da Edoardo Bennato. Francesco Maria Tiberi

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L’UROLOGIA DI JESI: IL FUTURO È GIÀ QUI Prosegue il viaggio di Jesi Oggi tra i reparti del Carlo Urbani Stavolta spazio all’Unità diretta dal dottor Vincenzo Ferrara, a pieno titolo considerato un polo d’eccellenza per gli interventi mini-invasivi

“Le nuove frontiere del trattamento delle patologie urologiche”. È questo il tema dei convegni scientifici organizzati ogni due mesi presso l’Unità Operativa di Urologia di Jesi, con partecipanti provenienti da tutt’Italia e con relatori di fama nazionale ed internazionale. Primario di Urologia è da circa 16 anni il dottor Vincenzo Ferrara, che dopo anni di aggiornamento e di super-specializzazione nell’ambito della endoscopia e della laparoscopia urologica (non dimentichiamo che nel 1999 è stato il primo in Europa ad intervenire sui tumori del rene con la metodica della crioterapia per via laparoscopica, ovvero del congelamento con conseguente distruzione, dei tumori del rene), con l’aiuto della sua equipe ha fatto sì che l’urologia jesina diventasse il reparto dove si trattano in modo mini-invasivo tutte le patologie dell’apparato genitale ed urinario, ma anche un Centro di richiamo culturale e scientifico, di risonanza nazionale ed internazionale. Ma vediamo di approfondire questo tema, che, appunto perché super-specialistico, potrebbe risultare ostico alla comprensione dei più. Chiediamo perciò al Dr. Ferrara, quali sono le principali novità ed i

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// Il dottor Vincenzo Ferrara In alto un intervento della sua equipe

trattamenti che vengono proposti ai pazienti che si rivolgono alla Unità Operativa che lei dirige? Negli ultimi anni è stata rivoluzionata la terapia dell’ipertrofia prostatica, della calcolosi renale e dei tumori dell’apparato urinario e noi abbiamo seguito l’evoluzione delle terapie proposte, grazie all’aggiornamento continuo delle nostre strumentazioni, alla preparazione del

nostro personale infermieristico, alla stretta collaborazione del Servizio di Anestesiologia e dei Colleghi tutti del nostro Ospedale. Tre sono state le svolte fondamentali: la prima, per quanto riguarda la patologia tumorale e l’endoscopia in genere, è l’avvento di nuove tecnologie delle immagini (presso il nostro ospedale Carlo Urbani abbiamo una delle più moderne sale operatorie d’Europa, con possibile uso di tecnologia 3D, che consente una visione più precisa, completa e reale del campo operatorio) e di strumenti adatti ad operare all’interno del corpo umano attraverso piccoli fori di accesso. Dal connubio tra queste tecnologie, si ottiene una maggiore precisione nell’asportazione dei tumori (renali, prostatici o vescicali che siano), rispettando l’integrità degli organi vicini a quelli malati, oltre che un trattamento mini-invasivo per il paziente, cioè senza sottoporlo alle lunghe incisioni cutanee della chirurgia classica. I vantaggi che derivano da tali procedure sono la notevole riduzione dei dolori post-operatori, delle perdite di sangue, delle cicatrici, della degenza in ospedale ed il più completo e rapido recupero alla vita di relazione per il paziente.


Facciamo insomma le stesse cose che colleghi di altri Ospedali fanno a cielo aperto, ma riducendo l’aggressività chirurgica, garantendo nel contempo una maggiore precisione nella rimozione delle patologie tumorali ed un recupero post-operatorio pressoché indolore ed immediato. Quali sono le altre due svolte a cui accennava? L’introduzione dei laser e la miniaturizzazione degli strumenti. Queste tecnologie ci permettono di raggiungere qualsiasi punto dell’apparato urinario, passando dall’uretra, per trattare qualsiasi patologia, dai calcoli, agli adenomi della prostata, ai tumori delle alte vie escretrici urinarie (vescica, uretere), evitando anche in questo caso di incidere la cute dei pazienti e di sottoporli ad interventi altrimenti più impegnativi e debilitanti. Sono questi i temi che affrontate durante i Convegni che organizzate? Questi ed altri, come per esempio quelli legati all’incontinenza urinaria, alle disfunzioni sessuali, alle patologie di confine, (cioè che possono giungere all’osservazione anche di altri Specialisti), ecc., perché credo che solo attraverso l’aggiornamento ed il confronto tra colleghi, con la trasmissione delle reciproche esperienze e conoscenze, si possa migliorare la nostra efficienza organizzativa e chirurgica. Tutto questo non potendo prescindere dal trattamento umano e medico dei nostri pazienti. Come mai un Reparto ospedaliero come il vostro ha una così intensa attività culturale e scientifica? E’ possibile che il tempo dedicato a tutto questo vada o possa andare a discapito dell’assistenza ai pazienti? Questo è da escludere. Anzi, grazie all’impegno dei medici urologi, degli infermieri del nostro Reparto e della sala operatoria, dei Colleghi dell’Anestesia con cui lavoriamo a più stretto contatto, ma direi del personale dell’Ospedale tutto, riusciamo ad affiancare a questa attività scientifica, anche un numero ed una qualità (complessità) di interventi chirurgici, che è allo stesso livello anche di Centri più grandi come l’Ospedale Regionale di Ancona.

// I partecipanti ad uno dei corsi scientifici promossi dall’Unità di Urologia Vorrei sottolineare come i pazienti che si rivolgono a noi, provengono da tutta la Regione e circa l’8% di essi arrivano da fuori dei confini marchigiani, a conferma del fatto che i malati si muovono volentieri, pur nelle difficoltà insite nella loro situazione, per andare dove sanno, o pensano, di trovare ambienti di cura ben organizzati e che garantiscono una chirurgia ed assistenza di alto livello. Abbiamo saputo dalle sue parole che l’Urologia jesina è all’avanguardia nei trattamenti chirurgici. Ma c’è qualcosa, nel vostro lavoro, che ritiene caratterizzi ancora più fortemente il suo Reparto? Al momento siamo pionieri nel mondo, nell’utilizzo di una tecnica chirurgica mini-invasiva che utilizziamo nel caso di asportazione di tumori renali o prostatici, che avviene attraverso una singola incisione cutanea, che varia dai 4 cm per il rene, ai 2,5 cm. per la prostata. I risultati ci danno ragione fino al punto che siamo stati classificati dall’Agenas (Agenzia Nazionale Sanità), tra i dieci Reparti di Urologia italiani con meno complicanze in caso di interventi di asportazione di prostate tumorali, Il migliore riconoscimento ci arriva

comunque dai pazienti, in cui l’assenza di sanguinamento e di dolori postoperatori, la precoce ripresa della vita di relazione, il rispetto della privacy (la cicatrice post-operatoria è talmente piccola da non lasciare appigli alle curiosità altrui) e dell’integrità del loro corpo, fanno sì che la loro soddisfazione ci compensi del duro lavoro che facciamo e ci trascini a continuare a farlo con immutata passione. In mezzo a tante notizie, c’è qualcos’altro che vorrebbe segnalare ai nostri lettori? Come si sarà capito, l’attività del Reparto che dirigo, essendo l’Urologia una branca chirurgica, è dedicata in modo particolare e prevalente all’utilizzo delle tecniche mini-invasive. Questo non toglie che c’è tutta una serie di altre attività ambulatoriali, troppo lunga da menzionare, ma che vengono ben descritte nella carta dei servizi del nostro Ospedale. Mi preme tuttavia ricordare che presso la nostra Unità Operativa di Urologia abbiamo aperto un ambulatorio di Sessuologia, dedicato ai pazienti con disturbi non organici della sessualità. Anche questo è un servizio che ci caratterizza, in quanto non è presente in nessun altro Ospedale regionale.

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INSIEME

PER L’ESINO // I firmatari dell’accordo È il primo accordo su base regionale per un “Contratto di Fiume”: lo hanno sottoscritto a Jesi 17 Comuni, due aree protette (Riserva Ripa Bianca, Parco Gola della Rossa-Frasassi), Legambiente, Wwf e Associazione Arkè. Il fiume è ovviamente l’Esino, il Contratto è invece una straordinaria opportunità per aggregare, fare squadra ed attuare una gestione sostenibile, condivisa e duratura del corso fluviale, puntando ad ottenere finanziamenti per interventi di riqualificazione ambientale, ma anche per attività sociali, turistiche ed economiche. Nelle prossime settimane inizieranno Anche il Comune di Jesi fa parte dei sottoscrittori del “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”. L’adesione al documento promosso dalla “Scuola della Buone Pratiche - Amministratori locali per la sostenibilità” è stata votata all’unanimità dal Consiglio comunale. Con il Manifesto, i Sindaci aderenti chiedono «una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimenti dell’accesso» al gioco d’azzardo, leggi regionali per la cura dei giocatori patologici e la prevenzione dei rischi, che «sia consentito il potere di ordinanza dei Sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco e stabilire le distanze dai luoghi sensibili e che sia richiesto a Comuni e Autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione di giochi d’azzardo». Con la sottoscrizione i Sindaci si impegnano a «utilizzare tutti gli strumenti disponibili per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d’azzardo».

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le riunioni operative Sottoscritto a Jesi l’accordo tra con una prima inda- 17 Comuni, due aree protette, gine delle tematiche Legambiente e Wwf per interventi e dei punti di forza di riqualificazione, ma anche da sviluppare, per poi individuare azio- per realizzare attività sociali e ni concrete a breve, turistiche lungo il fiume medio e lungo termine, intercettando canali di finanziamen- campioni d’acqua, un primo monitoragto su scala regionale e comunitaria. gio complessivo sullo stato di salute del Una prima azione si è registrata in esta- fiume. te con “Esperienze Esino”: tecnici ed “Una iniziativa di valenza ambientale ambientalisti hanno compiuto una pas- strategica - ha sottolineato il sindaco seggiata lunga 85 km dalla sorgente alla Massimo Bacci - che mette in rete un foce dell’Esino. Questo ha permesso di intero territorio. Insieme possiamo davcompiere, attraverso anche prelievi di vero realizzare qualcosa di importante”.

“IO NON AZZARDO” Jesi aderisce alla campagna nazionale Dell’emergenza su questo fronte parlano i numeri: il gioco d’azzardo è la terza industria italiana, con il 4% del Pil nazionale e circa 80 miliardi di fatturato: 5.000 aziende, 120.000 addetti, 400.000 slot machine, 6.181 punti gioco autorizzati. «Sono 15 milioni i giocatori abituali - si legge - 2 milioni quelli a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già malati. Necessari 5-6 miliardi l’anno per curare i dipendenti dal gioco, mentre le tasse incassate dallo Stato sono solo 8 miliardi.

E le persone più interessate al gioco sono le fasce più deboli e fragili: chi ha minore scolarizzazione, un lavoro più precario o è in difficoltà nel trovare una propria identità». Giocano anche gli adolescenti: si stima il 47,1% degli studenti tra i 15 e i 19 anni. Ed è qui che è maggiore il rischio dipendenza. Ma non sono esenti dal fenomeno neppure i bambini.


GIULIANI,

UNA SCIA DI COLORI A cento anni dalla nascita del popolare Mondo, una grande mostra su più sedi espositive ripercorre la storia dell’indimenticato “pittore di strada”

L’Associazione Culturale Res Humanae, con il sostegno determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, la partecipazione del Comune e il patrocinio della Regione Marche promuovono una “Festa per i cento anni della nascita di Edmondo Giuliani”, il “pittore di strada” jesino che tutti ricordano, “uno dei cantori più sensibili, sinceri e popolari dell’intera Vallesina” (Attilio Coltorti). Mondo era nato il 3 giugno 1915 nel vecchio stradone Giù pe’ Sant’Anna, alle porte di Jesi (l’attuale via Marconi). Autodidatta, nel 1976 si diploma all’Istituto d’Arte di Pescara e nel 1980 all’Accademia di Belle Arti di Macerata dove aveva frequentato il corso quadriennale di scultura di Valeriano Trubbiani. Nominato nel 1975 Cavaliere al merito della Repubblica, nel 2000 gli viene conferita dal Consiglio Comunale di Jesi la Cittadinanza benemerita “per la grande passione con cui si è dedicato all’attività artistica, ottenendo importanti riconoscimenti a livello regionale e nazionale”. A seguito di una malattia degenerativa che gli impedì negli ultimi cinque anni di dipingere e lo costrinse a vita ritirata, morì all’ospedale di Jesi il 12 aprile 2007 alla soglia dei 92 anni. L’evento della Festa per il centenario della nascita del pittore - in programma dal 18 settembre al 4 ottobre - ha per titolo “Giuliani. Una scia di colori” e comprenderà una gamma di mostre tematiche dedicate all’artista, su progetto di Franco Cecchini che ha condotto un lavoro ampio e capillare di ricerca e

selezione della sua vastissima produ// L’indimenticato Edmondo Giuliani e sotto una delle zione. Alcuni dati sue opere esposte numerici: sono state visionate più di 1100 opere di cui ne sono state fotografate e schedate 650 e, successivamente, selezionate più di 250, messe a disposizione per le mostre da 35 proprietari, tra cui le famiglie dei quattro figli del pittore. “La vita di Giuliani ha lasciato una scia di colori” - ha scritto Cecchini nella presentazione - che si è voluto ricreare, per i cento anni dalla nascita dell’artista, attraverso un variegato ed inedito iter espositivo nelle strade del Centro storico, da lui battute per tanti anni”. Si parte da Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio con “Percorsi di ricerca”, una panoramica sull’intera produzione di Giuliani con testo critico di Attilio Coltorti. Si pro- nuovi contributi scritti per le singole mosegue poi a Palazzo dei Convegni con stre, una selezione di testi già pubblicati, “La Jesi di Mondo” illustrata da Dino testimonianze, note autobiografiche, croMogianesi; alla Pinacoteca di Palazzo nologia ed una ricca documentazione foPianetti con i “Nudi” presentati da Si- tografica sull’artista e sulle opere esposte. mona Cardinali; al Museo Diocesano L’ingresso è libero per tutte le iniziatidi Palazzo Ripanti con “Variazioni sulla ve. L’intero progetto è realizzato grazie bellezza”, cicli di paesaggi in acquerello, all’impegno dei componenti dell’Asfiori e volti di Cristo, commentati da Ka- sociazione Res Humanae, la collaboratia Buratti; e infine le ricerche più spe- zione di Pinacoteca, Museo Diocesano, rimentali dell’artista nelle “Composizio- JES!, Hemingway Café, Associazione ni” a Palazzo Santoni, ospiti di JES!, e Giu’ pe’ Sant’Anna, Associazione Il in “Il gesto e il segno” all’Hemingway Centro, Il Maggio azienda agricola, con Café, con lettura critica di Gabriele Be- il contributo della Ditta Mattoli, della vilacqua. Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Si affiancheranno due altre iniziative: Morro d’Alba, di New Beetle e dell’elo studio del pittore in via Marconi 38 ditrice Editrice Scrivere per Volare e del “Aperto!” a cura del figlio Renato e Rotary Club. delle nipoti, e la “Galleria diffusa” che L’obiettivo che ha accomunato tutti è che coinvolge i negozianti che espongono “per il periodo dell’evento, la città torni nelle loro vetrine opere di Giuliani da ad essere di Giuliani e Mondo torni ad essere della città. E il centenario diventi loro stessi reperite. Il catalogo, prima monografia dell’arti- festa di colori per un uomo e un artista sta, uscirà successivamente e conterrà i da riscoprire”.

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SOCIAL OPERA 2015-2016 Da ottobre a maggio al via i laboratori teatrali ispirati a “I Capuleti e i Montecchi” “Social Opera”, al via a Jesi ed in Vallesina i nuovi laboratori di teatralità per bambini, adulti e adolescenti. Il progetto, promosso e coordinato da Fondazione Pergolesi Spontini, si propone come un luogo di incontro tra l’educazione e la teatralità, uno strumento a disposizione per quanti hanno a cuore la formazione della persona a contatto con gli stimoli e il valore inclusivo del Teatro. I laboratori sono aperti a tutti i cittadini, senza escludere nessuno, e ad essi si propone di sperimentare il palcoscenico teatrale come un mezzo per stare bene con gli altri imparando a comunicare. I laboratori si svolgeranno tra ottobre e maggio e saranno condotti dagli operatori del Social Opera Team della Fondazione Pergolesi Spontini, esperti in teatreducazione. Ogni incontro, a cadenza settimanale, durerà 90 minuti. Il progetto “Social Opera” nasce dal lavoro di promozione e di sensibilizzazione del pubblico verso il melodramma che la Fondazione Pergolesi Spontini ha intrapreso in questi anni. Attraverso il coinvolgimento delle realtà sociali e culturali che operano nel territorio, il progetto vuole far incontrare il valore emozionale e di gruppo dell’opera lirica con le persone che hanno avuto ed hanno poche occasioni di farlo; soprattutto vuole attivare l’interesse per questa forma d’arte che può diventare un viatico concreto verso quel “benessere” che è obiettivo principale della promozione alla salute. Tutti i progetti si articolano in laboratori teatrali condotti da operatori specializzati in teatreducazione che, attraverso giochi teatrali e nel rispetto dei tempi necessari, approdano ad una messa in scena. Per l’edizione 2016 tutte le attività laboratoriali e le performance finali saranno ispirate all’opera “I Capuleti e

i Montecchi” di Vincenzo Bellini che sarà programmata nell’ambito della

Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi nell’anno 2016.

Inaugurato Largo Degrada

Venerdì 4 settembre si è svolta a Jesi l’inaugurazione di Largo Francesco Degrada, piazzetta dedicata al musicologo milanese - massimo esperto a livello internazionale della musica di Pergolesi - in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa. La cerimonia si è svolta alla presenza dell’assessore alla cultura Luca Butini, dell’amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini William Graziosi e del consulente per le Attività Artistiche della Fondazione stessa Giovanni Oliva (i tre nella foto), oltre alla famiglia di Francesco Degrada e i musicologi italiani riuniti in occasione del XV Festival Pergolesi Spontini e della prima sessione del Convegno Internazionale di studi “Lacrimosa memoria, sorridente levità”. Largo Degrada è ubicato nella piazzetta antistante gli uffici della Fondazione Pergolesi Spontini, nei pressi di via Mazzini.

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LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI

Lavori in corso! Alla ripresa dalla pausa estiva che ha visto una Jesi movimentata da eventi culturali, ludici e sportivi che hanno fatto da richiamo anche per i territori limitrofi e stimolato la voglia di viverla e sentirsela propria, non si può fare a meno di notare i vari cantieri aperti per un nuovo restyling della città. Cantieri che hanno suscitato a volte anche inutili polemiche invece di apprezzamento per i lavori di manutenzione e miglioramento delle condizioni di alcune strade ed edifici da tempo trascurati e in completa incuria, che proprio per questo hanno ha volte riservato sorprese imprevedibili ed impegnative, come quello di via Garibaldi. Per non parlare della ricaduta positiva sull’attività lavorativa in un momento particolare di crisi economica. Sembra quasi che i cittadini non sappiano più guardare alla città con un orizzonte allargato che vada oltre i confini delle proprie necessità

e richieste, abbiano forse perso la concezione di un bene collettivo, sicuramente da recuperare. Da un lato, dunque l’Amministrazione si adopera per ravvivare, riqualificare e tenere pulita la città, grazie anche alla cura del verde, visibilmente migliorata, e nell’affrontare questioni importanti come quella della gestione oculata ed equilibrata di bilancio che è alla base di una buona e sana politica, quella dei tagli al sociale effettuati dalla Giunta regionale uscente per evitare le pesanti ricadute sui servizi offerti nel nostro territorio (per affrontare la quale è stato costituito anche un tavolo paritetico che vede coinvolti i rappresentanti del comune, dell’ASP, delle famiglie, degli operatori sociali e delle associazioni impegnati nel settore), dell’attuazione del patto della scuola, oltre alle tante altre situazioni della gestione ordinaria. Dall’altro lato, l’associazione Jesiamo ha promosso e continua a portare avanti il progetto “Jesi nostra”. Un progetto ideato dai movimenti civici Jesiamo e Patto x Jesi proprio nell’ottica di riscoprire e rivivere la città in maniera più consapevole e responsabile, grazie ad una serie di iniziative fra cui “Jesi cammina” e “Jesi pulita” che hanno preso il via

nel mese di giugno con due camminate intorno alle mura e nella parte sud-est della città e una serie di seminari in programmazione per approfondire alcune tematiche che aiutino ad aumentare il livello di consapevolezza su questioni di interesse comune per la città. Tutte occasioni di incontro, di ascolto e di confronto fra noi e con i cittadini sulle problematiche e sullo stato di alcune zone, la prima passeggiando alla scoperta e riscoperta di vie, piazze, aree verdi della città, nei luoghi anche meno frequentati e conosciuti per rendersi conto insieme e dal vivo dello stato e delle esigenze, l’altra per imparare a prendersi cura e a rispettare la città mediante la pulizia dei parchi. Iniziative aperte a tutti che hanno incontrato il favore degli jesini, che continueranno e che speriamo possano contribuire a sviluppare quel senso civico e di appartenenza alla propria realtà che nasce dalla conoscenza, dal rispetto, dal confronto, dalla collaborazione e dal coinvolgimento, tutti elementi propri di questa esperienza cittadina di civismo. Paola Lenti Capogruppo JesiAmo

Fondi esauriti per i servizi destinati ai disabili. L’ Amministrazione comunale, che ha fatto fronte con propri stanziamenti alle necessità per i disabili, ha atteso con forte interesse le decisioni del Consiglio Regionale del 21 luglio scorso, tant’è che tra il pubblico erano presenti anche dei consiglieri jesini, tra cui il sottoscritto. In quella sede sono state presentate tre mozioni dal contenuto unanime sul rifinanziamento al fondo per i disabili. Le due mozioni presentate dalle opposizioni sono state bocciate dalla maggioranza senza se e senza ma. Risultato opposto è stato per la

mozione presentata dal Partito Democratico che è stata votata favorevolmente da tutta la maggioranza di governo a dimostrazione dell’arroganza dei numeri, che non si ferma nemmeno davanti ad un dramma sociale di grande rilevanza, trattato in tutte e tre le mozioni, nelle quali sostanzialmente è stata richiesta la stessa cosa: il rifinanziamento ai servizi per i disabili. Nell’intervento, l’Assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti ha chiaramente confermato che il rifinanziamento avverrà solo dopo l’approvazione del bilancio preventivo, ossia nell’autunno prossimo. Nel frattempo i Comuni, dal primo di agosto, non hanno più i soldi per far fronte ai servizi per i disabili e non hanno nemmeno la certezza di riavere i denari a disposizione per coprire le spese già sostenute fuori bilancio. Ma il Partito Democratico Regionale che taglia i fondi destinati ai disabili, di fatto azzerandoli, come mai da anni fa una politica di accoglienza a tutto il mondo senza badare

a spese? Sempre sul fronte dei Servizi Sociali, il Gruppo Consiliare Liste Civiche per l’Italia, ha chiesto la convocazione della Commissione Sanità per fare il punto sull’Ospedale Carlo Urbani, dopo anni di denunce dei Sindacati di categoria riguardo la carenza di personale medico e paramedico, ieri al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile del Viale della Vittoria e oggi al Carlo Urbani. La stessa Commissione Consiliare dovrà studiare soluzioni condivise sul problema, anche alla presenza dei vertici dell’Area Vasta 2 e delle rappresentanze Sindacali di categoria. Sarà considerata anche la possibilità di chiedere una Commissione d’inchiesta volta a far luce a carenze e problematiche del Pronto Soccorso al fine di accertarne eventuali responsabilità. Cesare Santinelli Gruppo Liste Civiche per l’Italia

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Ascoltare chi si ha di fronte, siano essi cittadini o rappresentanti d’imprese, è sicuramente il punto di partenza per una proficua collaborazione tra le parti. Non è sempre facile ascoltare le esigenze, i problemi spesso di natura economica e sociale, di chi è arrabbiato perché vive o lavora in una zona chiassosa e/o caratterizzata da eventi delittuosi, di chi si lamenta perché quel tratto di strada non è stato ancora oggetto di manutenzione o perché ancora non si è provveduto a tagliare l’erba dei parchi pubblici e così via… Apprendere… per poter intervenire, perché è solo scendendo in mezzo alla gente, confrontandosi con loro che si possono meglio affrontare le difficoltà. A dimostrazione di tale comportamento, l’attuale Amministrazione ne sta dando prova sia negli incontri pubblici con i cittadini che negli incontri che la Commissione Consiliare I sta portando avanti con le imprese

del territorio al fine di instaurare un dialogo tra le stesse e l’Amministrazione. La Commissione I ha iniziato un percorso che la vede infatti presente in visite aziendali in imprese del nostro territorio. Tale iniziativa, che è risultata nuova nel suo genere, è stata molto apprezzata dalle aziende fin qui incontrate ossia Apra Spa e Diatech Pharmacogenetics Srl, in quanto hanno compreso lo spirito di comunicazione e di dialogo che ci deve essere tra Amministrazione ed imprese della zona. Conoscere le loro caratteristiche, visitare i loro spazi lavorativi, sapere quali sono le loro esigenze in materia di infrastrutture, di risorse umane e vedere se ed in quale maniera il nostro territorio può rispondere alle loro esigenze è sicuramente una base di partenza per costruire e consolidare la collaborazione e la fiducia delle stesse nell’amministrazione. Il gradimento che tale iniziativa ha riscontrato, anche tramite gli organi di stampa, ci spinge a proseguire in tale cammino partecipativo cercando di incontrare quante più aziende possibili nei vari settori in modo da avere conoscenza di caratteristiche produttive, di esigenze, di problematiche ed instaurare un dialogo tra gli stessi. Utilizzando lo strumento delle assemblee pubbliche in vari quartieri della città, l’Amministrazione si pone a confronto

diretto con i propri cittadini e le loro problematiche. A volte sono stati confronti e dibattiti un po’ accesi, come nel caso delle “mense” , ma nessuna delle due parti si è sottratta al confronto leale e trasparente ed anche se chi usciva da quelle assemblee non aveva cambiato la propria idea, rimane valido ed importante il percorso comunicativo che rende i cittadini edotti di ciò che si pone come alternativa al precedente modus operandi. Sono i numeri che poi hanno dato ragione sulla scelta effettuata di un centro unico di cottura e sui risparmi che ne sono derivati, senza scadere in termini di qualità e, non da meno, sull’equità di trattamento per tutti gli utilizzatori. Incontri in tema di sicurezza si sono svolti nei vari quartieri con i rappresentanti delle forze dell’ordine e della polizia locale. Ascolto, partecipazione, dialogo - ed anche una dose di sana critica, purchè costruttiva - non devono mai venire meno nei rapporti tra Amministrazione e la propria comunità affinché si collabori in un comune senso civico per migliorare la nostra Jesi, pur avendo a disposizione sempre meno risorse. Gruppo Consiliare Insieme Civico

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La “ripresa” autunnale dell’attività politica si presenta densa di temi “caldi” e importanti: Sanità e Servizi, più in generale il Welfare; Ciclo dei Rifiuti; la tremenda ed infinita crisi economica col suo triste fardello di miseria e disoccupazione! Tuttavia, colpisce ed offende il modo con cui la politica se ne occupa. Che dovrebbe risolverle queste cose qui, facendo “sintesi” nella Società su una “nitida” Visione di Futuro, tradotta finalmente in un Progetto credibile, che non guardi al “qui ed adesso” ma che sia un po’ più strutturato e - soprattutto - attuabile ed attuato in tempi ragionevoli e certi. Ma siamo fermi alle strumentalizzazioni di sempre, quelle per la “catalisi del consenso”, lo sport che impegna proprio tutti, partiti e movimenti, vecchi e nuovi e che produce solo confusione e non risolve nulla, mentre i problemi incancreniscono! Da noi, in queste settimane, spicca su tutti il tema dei Rifiuti, con la messa in scena dell’ennesima “battaglia campale”, questa volta per la discarica di Maiolati. Che

è in realtà una farsa, dal copione scontato, e con i personaggi & interpreti di sempre a competere per il copyright elettorale della “difesa dei diritti dei cittadini” (tutti, nessuno escluso: salute, ambiente, “vocazioni” dei territori, legittimi interessi immobiliari dei privati …). In realtà, la discarica di Maiolati è un “non problema”, dato che l’autorizzazione all’esercizio scadrà molto presto. È vero: qualcuno ha (legittimamente) provato a prolungarne la vita, provando persino a cambiarne la destinazione. Ma ha fallito: perché l’iniziativa è stata bocciata da chi doveva farlo mediante precisi atti amministrativi e per motivi più che legittimi. Insomma, non c’è proprio nessuna possibilità che la cosa vada in porto perché … interverrebbero le Forze dell’Ordine! Si tratta, perciò, della solita “ammuina”! Fatta di assemblee, adunanze, proclami, presidi, articoli e resoconti, scoperte ed allarmi con report e memorandum di ogni tipo, i cui echi arriveranno anche nella prossima seduta di Consiglio Comunale di Jesi, in cui toccherà discutere e votare una mozione (?!) a riguardo! Su cosa poi: una faccenda assolutamente limpida e chiara. Invece, non si fa e non si discute dell’unica cosa di cui varrebbe la pena occuparsi: un bel Progetto che in 5-10 anni al massimo renda inutili le discariche. Che, certo, è un obiettivo sfidante, ma realizzabile,

se solo la Politica avesse una Visione di cosa debba essere il Ciclo dei Rifiuti in questa Regione, in questo Paese. Ed un Progetto coerente, basato sulla Tariffazione Puntuale, per cambiare cultura e comportamenti; perché le persone, le famiglie, le aziende pagherebbero solo in proporzione ai propri comportamenti di consumo; che è l’unico modo per innescare quel circolo virtuoso che fa selezionare ciò che si compra, che motiva a fare sempre meglio la differenziata, e che può costringere il mercato a... re-ingegnerizzare la produzione e la confezione dei beni nel senso del massimo riciclo/riuso! Ma, me ne rendo conto, aspettarsi questo dalle ATO è... fantascienza pura, dato che al momento hanno altro da fare: scegliere le società (con annessi “addetti e famigli votanti”...) cui appaltare il business dei rifiuti per i prossimi lustri ed i siti (vecchi e nuovi?) in cui collocare/mantenere le discariche. Insomma i Rifiuti come business, in sintonia perfetta con quello che è oggi la Sanità: un altro pozzo di San Patrizio a spese nostre... Ma non è niente di nuovo: è la “ripresa” autunnale, le solite “miserie” della nostra politica, che in questo modo incorre spesso pure nei rigori del codice civile e penale, come insegna la storia patria più recente! Gruppo Consiliare Patto X Jesi

Da San Giuseppe fino all’economia globale - Il mese di Giugno ci ha regalato dei lavori di manutenzione straordinaria in via Garibaldi, che sarebbero dovuti durare poche settimane ma che invece si stanno protraendo, causando disagi alla viabilità, ai residenti, alle attività commerciali. La fine di questi lavori risulta attualmente incerta e sconosciuta, bollata con un generico “fine di Ottobre”. Se non fosse che la rete messa a protezione dei lavori si sia poi rivelata un’ottima “trap-

pola per ratti”, ci lascia particolarmente scioccati pensare a come si possa dare il via a lavori del genere senza concertarne l’inizio con chi in quella zona vive e con i commercianti, per i quali non sappiamo neanche se siano stati previsti indennizzi o rimborsi per i disagi dovuti al cantiere. A preoccuparci (oltre al costo definitivo dell’opera) anche lo stato della viabilità della zona in vista delle prossime Fiere di San Settimio, ma soprattutto con la riapertura delle scuole. Questo tema sarà oggetto di una nostra interrogazione per il prossimo Consiglio Comunale. Sempre nel prossimo Consiglio Comunale presenteremo anche una mozione in appoggio alla campagna “STOP TTIP” (Transatlantic Trade and Investment Partnership), un partenariato tra USA ed Europa che ha come obiettivo prioritario l’eliminazione

di tutte le barriere “non tariffarie”, ovvero le normative che limitano la piena libertà d’investimento e i profitti potenzialmente realizzabili dalle società transnazionali a est ed ovest dell’oceano Atlantico. Le conseguenza di questo accordo? Le sopracitate barriere “non tariffarie” altro non sono che le norme volte alla tutela dei Diritti dei lavoratori e dei cittadini, alla salvaguardia dei Beni Comuni, alla garanzia di standard per la sicurezza alimentare, per la tutela dell’ambiente e della dignità sociale. Il Profitto che vince sul Diritto. Triste quanto semplice. Siamo veramente curiosi di sapere come la maggioranza jesina, ma soprattutto il Partito Democratico, risponderanno a questa nostra iniziativa.

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Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle


A livello nazionale il Partito Democratico sta accelerando sull’eliminazione della tassazione sulla prima casa e ciò a beneficio di tante famiglie e di tante giovani coppie. Ancora una volta, dunque, il Governo Renzi riduce l’imposizione fiscale, dando ossigeno alla ripresa economica nel nostro paese, già confermata dalle istituzioni comunitarie e internazionali. Sul versante cittadino, invece, non possiamo che dolerci della gestione da parte dell’Amministrazione Comunale dei cantieri aperti sul territorio comunale. Mai ritardi, scadenze disattese e disagi hanno così condizionato la vivibilità in alcuni quartieri della nostra città. Il dibattito cittadino, d’altronde, è ormai incentrato su questioni del tutto margi-

nali e le promesse elettorali di chi oggi ha la responsabilità di governare rimangono solo lontani moniti: vero è infatti che nessuna riorganizzazione della macchina comunale è stata compiuta, salvo svariate privatizzazioni dei servizi comunali; nessuna idea di città e/o variante al piano regolatore è stata annunciata; nessun tema economico o idea di sviluppo del territorio è oggi in cantiere. Oggi ciò che vediamo è una città sempre più isolata e tartassata, nonché costretta ai minimi termini, che ha dimenticato la propria vocazione culturale e la sua naturale aspirazione a porsi quale leader nel panorama locale. A differenza di comunità in forte crescita (come Senigallia e Osimo) Jesi sembra rassegnata all’immobilismo, con quartieri storici e periferici sempre più in sofferenza e alle prese con i problemi di sempre. Manca un progetto e manca soprattutto una squadra che sappia dare sostanza ad un disegno complessivo. Il modello del “tecnico solo al comando” mostra ormai i suoi limiti. Nel centrosinistra, tuttavia, non può essere rimandata ancora l’apertura di un cantiere politico che possa

agevolare l’elaborazione di un programma credibile per la nostra città e affermare una nuova classe dirigente. Servono, in sintesi, risposte chiare sui temi che riguardano la complessa società che ci circonda e il nostro territorio. Tocca al Partito Democratico dunque fare squadra. Tocca al Partito Democratico dare l’idea di crederci, dimostrando di essere ancora all’altezza di scrivere pagine importanti per la nostra città. È il Partito Democratico, infatti, che alle ultime elezioni europee e regionali ha conquistato la maggioranza dei consensi in città e, per l’effetto, abbiamo oggi la responsabilità di dimostrare di essere all’altezza delle aspettative che i cittadini hanno risposto in noi. Perdere l’occasione che abbiamo significherebbe deludere chi ha creduto e crede tuttora in un cambiamento possibile e reale.

Il Comune di Jesi con delibera votata all’unanimità da tutte le forze politiche nel Consiglio Comunale del 9 luglio scorso ha aderito al “Manifesto dei Sindaci a contrasto del gioco d’azzardo” elaborato da Sindaci ed Assessori all’interno della Scuola delle Buone Pratiche promossa da Terre di Mezzo e Legautonomie Lombardia. Si tratta di un importante segnale a tutela della comunità cittadina che ricopre per l’Italia dei Valori un valore particolare visto l’impegno profuso dal nostro Partito nella raccolta di firme per la Proposta di Legge Popolare per abolire il gioco

d’azzardo. L’Idv ha raccolto oltre cento mila firme grazie a banchetti organizzati in maniera capillare su tutto il territorio nazionale nel corso del 2013 e 2014. Anche sul nostro territorio comunale sono stati organizzati presidi nella primavera scorsa in Piazza della Repubblica e sono state raccolte firme sui modelli depositati presso la Segreteria Generale del Municipio. Questa grande consultazione democratica si è poi tradotta in proposta di disegno di Legge grazie alla collaborazione della Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi e alla sensibilità dimostrata agli stimoli svolti dal nostro gruppo parlamentare. Questo manifesto ha come indicazione il fatto che i Sindaci chiedono una nuova Legge quadro nazionale sul gioco d’azzardo. Chiedono inoltre Leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura del gioco, dei giocatori patologici, per la prevenzione

dai rischi del gioco d’azzardo e per il sostegno e le azioni degli Enti Locali. Sopratutto si chiede che sia consentito il potere di ordinanza dei Sindaci per definire l’orario di apertura delle sale da gioco e per stabilire anche la distanza dai luoghi sensibili come le scuole o altri luoghi del genere. E che sia richiesto ai Comuni e alle autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo. Applaudiamo per questo la scelta del Consiglio Comunale e come gruppo consiliare dell’Italia dei Valori ci sentiamo artefici di questa importante conquista sociale.

Matteo Marasca Capogruppo Partito Democratico

Rossano Spaccia Capogruppo Italia dei Valori

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