Jesi Oggi Settembre 2017

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Alle famiglie di Jesi

Jesi Oggi

felcini

SHOES • FASHION • BAGS info@felcini.it

anno XXIV n. 2 / Settembre 2017

Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI In redazione: Simone Brunori e Francesco Maria Tiberi Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1 Jesi (tel.0731.538365) jesioggi@comune.jesi.an.it). Stampa: Errebi Grafiche Ripesi Srl Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93). Fondato nel 1972

TUTTI I NUOVI VOLTI DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO COMUNALE p. 4-5

STUPOR MUNDI

il museo di Federico II SOTTO PIAZZA COLOCCI RIEMERGE LA JESI DEL 1200

SPORT E INCLUSIONE: PREMIO EUROPEO

Importanti ritrovamenti per ricostruire il tessuto urbanistico dell’epoca p. 10

RIFIUTI, CAMBIA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Da ottobre i metalli nel contenitore della plastica

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Consensi e responsabilità I più sinceri e sentiti ringraziamenti ai cittadini che l’11 giugno scorso hanno dato fiducia alla mia persona e alla coalizione che mi ha sostenuto. Sfiorare il 60% dei consensi al primo turno era inimmaginabile: una scelta di continuità rispetto a quel cambiamento avviato nel 2012 che è stato compreso e condiviso. Attorno a un programma e a un’idea di città che vuole mantenersi libera e autonoma dalla vecchia politica, si è andata costruendo una squadra di uomini e donne provenienti da culture e storie differenti, che hanno trovato nel civismo una comune identità. Tanto consenso ci gratifica, ma al tempo stesso ci responsabilizza ancor di più, consapevoli che le risposte da dare ai bisogni e alle aspettative dei cittadini sono molteplici e non richiedono giri di parole, ma azioni concrete. Partendo da risorse certe e conti in ordine, prerequisito per una gestione seria e responsabile. Per questo, dopo la lotta a sprechi e spese improduttive, la nuova sfida è intercettare finanziamenti extra: regionali, statali, europei. Un primo importante segnale lo abbiamo già ottenuto, vincendo un bando europeo (365 mila euro) per un progetto di inclusione sociale mediante lo sport. Dobbiamo continuare così, per cogliere opportunità sul sociale, ma anche sulle opere pubbliche e sui servizi ai cittadini e alle imprese. Cittadini ed imprese che dovranno poi essere i beneficiari anche di una forte digitalizzazione del Comune per superare la burocrazia, accelerare i tempi di risposta, mostrarsi un ente capace di camminare con il passo del privato. Questa nuova Amministrazione comunale dovrà sfruttare al meglio quanto realizzato dalla precedente, dove pure un ruolo strategico, sotto il profilo tec-

nico ed organizzativo, lo aveva avuto il segretario generale Maria Immacolata Orlando, mio autentico braccio destro, scomparsa improvvisamente a 53 anni. Una perdita dolorosissima sotto il profilo umano, grave anche sotto quello amministrativo perché la sua competenza, la sua professionalità, la sua dedizione al lavoro ci hanno permesso di ottenere straordinari risultati. Ci mancherà tantissimo. Le prossime sfide sono strategiche e sarebbe stata senz’altro utile il suo supporto. A partire dal programma Jesi in Progress, elaborato insieme ai cittadini con la regia del centro studi economici Nomisma, un piano di sviluppo che indica i settori verso cui la città deve subito puntare per creare occasioni di crescita e lavoro. Prevede un territorio che valorizzi il saper fare, stimolando l’insediamento di imprese di servizi ad alto valore aggiunto; prefigura che accanto alle infrastrutture logistiche come porto, aeroporto e interporto, questo territorio costruisca una infrastruttura sociale che ripensi la dimensione comunitaria, socio-sanitaria e di servizi al benessere; un’area, la nostra, che sia capace di colmare il gap turistico, attrarre creatività anche sotto il profilo culturale ed ambientale. L’hanno immaginata una Jesi che da “piccola Milano delle Marche” sappia trasformarsi in “piccola Torino delle Marche”. Al di là dei riferimenti metropolitani, l’idea di Jesi in Progress è quella di una città che unisca comunità, coesione, cooperazione. Tenendo ben in mente tutti i settori di intervento. Una città al tempo stesso sicura, con strumenti di dissuasione come una migliore illuminazione della città, l’ampliamento della videosorveglianza, una maggiore

presenza di forze dell’ordine, ma anche con azioni di inclusione sociale, di educazione civica, di promozione del bene pubblico. E poi ancora un’integrazione che va alimentata responsabilmente, anche per scongiurare fenomeni di intolleranza che hanno l’effetto opposto. Perché l’opposto di integrazione è disintegrazione, parola bruttissima per una Comunità. Insomma, ci attende un’azione di governo a 360 gradi. Abbiamo rimesso in moto una macchina ferma da tempo, abbiamo ereditato una città che si era avvitata su se stessa, restituendole vitalità e senso di appartenenza, creando le condizioni di farla tornare attrattiva per i cittadini e per le imprese. Adriano Olivetti, che non era un politico, ma un imprenditore di qualità e intelligenza che farebbero davvero comodo ai tanti politici di oggi, diceva: “Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande”. Noi abbiamo cominciato a lavorare su quel sogno. Ora continuiamo tutti insieme con lo stesso impegno, con lo stesso entusiasmo, con lo stesso rigore morale. Con lo stesso amore per la nostra Jesi.

Il sindaco Massimo Bacci www.facebook.com/massimobaccisindaco

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La nuova Giunta comunale

Il sindaco Massimo Bacci ha nominato gli assessori che compongono la Giunta comunale in questa nuova legislatura. La Giunta è l’organo di governo del Comune che collabora con il Sindaco per l’attuazione degli indirizzi generali adottati dal Consiglio, ai fini della loro traduzione in specifiche politiche e strategie di intervento

Sindaco MASSIMO BACCI

LUCA BUTINI Vice Sindaco

Ha trattenuto per sé le seguenti deleghe: Bilancio; Sviluppo economico; Personale; Innovazione tecnologica; Patrimonio; Affari generali; Società partecipate; Polizia locale Mail: segreteria.sindaco@ comune.jesi.an.it

Deleghe: Cultura, eventi e manifestazioni culturali; Sistema museale; Sistema bibliotecario; Servizi demografici e statistici; Servizi Cimiteriali; Progetti Europei; Legalità; Politiche per la pace e l’integrazione multietnica; Comunicazione istituzionale; Gemellaggi. Mail: l.butini@comune.jesi. an.it

MARISA CAMPANELLI

UGO COLTORTI

Deleghe: Politiche per l’istruzione; Politiche giovanili e del tempo libero; Educazione Civica; Pari opportunità. Mail: m.campanelli@ comune.jesi.an.it

Deleghe: Turismo; Commercio; Sport; Fiere, Mercati. Mail: u.coltorti@comune. jesi.an.it

ROBERTO RENZI MARIALUISA QUAGLIERI PAOLA LENTI Deleghe: Rapporti con il mondo dell’associazionismo e terzo settore; Servizio civile universale; Partecipazione; Cittadinanza attiva; Beni comuni. Mail: p.lenti@comune.jesi. an.it

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CINZIA NAPOLITANO Deleghe: Piano energetico comunale; Igiene urbana; Mobilità sostenibile; Piano del traffico e dei Parcheggi; Attività estrattive. Mail: c.napolitano@ comune.jesi.an.it

Deleghe: Servizi sociali; Politiche di solidarietà; Inclusione sociale; Politiche della famiglia; Coordinamento in ambito sociale e sanitario delle relazioni con la Regione Marche e con l’Azienda Sanitaria Regionale. Mail: m.quaglieri@ comune.jesi.an.it

Deleghe: Urbanistica; Catasto; Demanio; Lavori Pubblici; Edilizia Residenziale Pubblica; Housing sociale; Sportello Unico Attività Produttive; Protezione civile. Mail: r.renzi@comune.jesi. an.it

Il Sindaco e gli Assessori ricevono su appuntamento: contattando la Segreteria ai numeri 0731 538202 538301


Il nuovo Consiglio Comunale • maggioranza • minoranza

Daniele Massaccesi

Nicola Filonzi

Martino Lombardi

Giuseppe Gullace

(Presidente) JesiAmo

JesiAmo

JesiAmo

JesiAmo

Lorenza Fantini

Matteo Baleani

Michele Caimmi

JesiAmo

JesiAmo

JesInsieme

Tommaso Cioncolini

Maria Chiara Garofoli

JesInsieme

JesInsieme

Giannina Pierantonelli

Maurizio Barchiesi

Sandro Angeletti

Lindita Elezi

Giancarlo Catani

JesInsieme

Patto per Jesi

Patto per Jesi

JesInsieme

Marco Giampaoletti

Patto per Jesi

Osvaldo Pirani Partito Democratico

Insieme civico

Lorenzo Fiordelmondo

Andrea Binci Partito Democratico

Partito Democratico

Emanuela Marguccio Partito Democratico

Samuele Animali

Agnese Santarelli

Francesco Coltorti

Claudia Lancioni

Silvia Gregori

Jesi in Comune

Jesi in Comune

Jesi in Comune

Movimento 5 Stelle

Lega Nord

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Una forte impronta sociale Nella nuova Giunta ben tre assessorati sono stati dedicati al welfare Il Sindaco: “Importante dare risposte sempre più efficaci e puntuali” La caratteristica che più salta agli occhi nell’assetto della nuova Giunta è la presenza di ben tre assessorati - peraltro tutti affidati a donne (Marisa Campanelli, Paola Lenti e Marialuisa Quaglieri) - dedicati a tematiche di carattere sociale. Una scelta ben precisa che il sindaco Massimo Bacci ha opportunamente motivato nel suo intervento in occasione dell’insediamento del Consiglio comunale, partendo da un’analisi generale della situazione del nostro Paese, delle Marche, della Città. E che spiegano per altro anche l’ulteriore importante scelta del Sindaco di trattenere per sé le deleghe dello sviluppo economico. “Le risposte sociali ed economiche da dare ai cittadini - ha spiegato Bacci sono estremamente impegnative rispetto ad uno scenario come quello che viviamo. Non c’è dubbio che l’economia italiana registri segnali incoraggianti. Ma tutti gli analisti convergono nel sostenere che sono segnali tutt’altro che robusti per consentire il recupero delle posizioni perse nel corso della crisi. Anche perché l’inflazione è tornata a crescere, finendo per intaccare il potere d’acquisto delle famiglie, la disoccupazione non cala sensibilmente, si mantiene flebile la dinamica delle remunerazioni, con la conseguenza che i consumi

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privati restano deboli. Uno scenario non bello. E nelle Marche la situazione è anche peggiore. Il Rapporto di Banca d’Italia sulle Marche divulgato le scorse settimane fotografa una realtà allarmante, con le ferite del terremoto che rischiano di mettere il coperchio sulla situazione economica regionale e soprattutto sulle sue prospettive. Quel rapporto illustra due forti messaggi di attenzione politica per le nostre comunità. Il primo messaggio è che per le sue dinamiche interne, ma non per composizione settoriale, le Marche sono ormai assimilabili ad alcune lente Regioni “amministrative” del Sud più che alle vivaci Regioni “manifatturiere” del Nord. Nel 2016 - rileva Banca d’Italia - l’attività economica nelle Marche è crescita in misura modesta, meno che in Italia, con un indebolimento nel secondo semestre dell’anno. La lenta crescita dell’economia è proseguita nei primi mesi del 2017. Secondo messaggio: non è ancora suonato l’allarme disoccupazione, ma senza alcuna politica urgente di intervento la mancanza di lavoro potrebbe riversare questa Regione in uno stato di emergenza. Il percorso di crescita occupazionale osservato nell’ultimo biennio nel

complesso del Paese non ha neppure sfiorato le Marche. “Nel 2016 - scrive Banca d’Italia a proposito delle Marche - l’occupazione è diminuita, dopo la sostanziale invarianza del 2015. Il tasso di disoccupazione è salito assottigliando il divario favorevole rispetto alla media nazionale”. Ad aggravare la preoccupazione sul futuro non è solo un quadro occupazionale peggiorato per i giovani con meno di 35 anni, ma il progressivo depauperamento del sistema imprenditoriale e della sua capacità produttiva. “Nel 2016 - scrive ancora Banca d’Italia - il numero di imprese attive nelle Marche è ancora diminuito. È aumentato il numero di imprese che hanno cessato l’attività a seguito di una liquidazione volontaria. L’incidenza dei fallimenti permane superiore alla media nazionale su tutti i settori”. Questo il quadro. A cui va aggiunta la scomparsa della principale Banca di riferimento del territorio (Banca Marche), quella che sosteneva il credito ad imprese e famiglie e si faceva carico, con l’altra Banca (Ubi) che oggi l’ha assorbita, di garantire gran parte del mercato del credito marchigiano Ecco sono questi gli scenari che abbiamo di fronte. Il nostro compito è mantenere coesa una Comunità dove molte


famiglie hanno difficoltà ad arrivare a fine mese. Abbiamo la fortuna di avere alimentato e dato le gambe in questi anni ad una straordinaria risorsa come l’Azienda Servizi alla Persona, capace con grande professionalità e competenza di intercettare al meglio bisogni ed aspettative di anziani, diversamente abili, minori, nuclei familiari in condizioni di marginalità sociale ed economica. I risultati raggiunti in questi anni sono stati significativi, garantendo più servizi a parità di risorse, perché nel welfare abbiamo voluto mantenere complessivamente inalterato il gettito finanziario. Abbiamo l’ulteriore fortuna di un volontariato diffuso che ha scelto di affiancarsi all’ente pubblico in molteplici aspetti: una risorsa da valorizzare ulteriormente perché ha dimostrato di saperci fare, di saper svolgere appieno la propria parte. Ma Asp e volontariato, per quanto forti e capaci, purtroppo da soli non bastano. Tanto più che stiamo anche pagando a carissimo prezzo il drammatico vuoto creato dalla Fondazione Cassa di Ri-

sparmio di Jesi: l’ente morale per eccellenza del nostro territorio che ha dilapidato i propri fondi e la propria storia con scelte scellerate. La Carisj rappresentava un punto di riferimento straordinario per il sociale, grazie alla capacità di erogare ogni anno diversi milioni di euro ad istituzioni ed associazioni. Oggi non è più in grado di svolgere quanto previsto dal proprio statuto. Ha praticamente perso la sua ragion d’essere. Un dramma nel dramma. Ecco perché ho voluto prevedere, nella nuova Giunta, un assessorato al volontariato ed al terzo settore capace di prendere spunto dalla normativa nazionale per attingere risorse pubbliche e dare risposte strutturate, atteso che tra i privati

e gli Enti a vario titolo organizzati sono sempre meno i fondi a disposizione. Ecco perché vi sarà un assessorato indirizzato specificatamente sui temi della sanità e del sociale, perché sarà necessario uno straordinario sforzo istituzionale, relazionale e operativo per riuscire a garantire questi servizi primari alla popolazione che, nell’attuale scenario economico così descritto, non sono poi così scontati come dovrebbero essere. Ecco infine perché è stato scelto anche un assessorato dedicato esclusivamente ai giovani, affinché in questo complesso contesto economico e sociale l’ente pubblico possa supportare famiglie e scuola nelle loro attività formative ed educative, stimolando nelle più giovani generazioni quel senso civico e partecipativo che possa permettere ai nostri ragazzi di essere protagonisti della Comunità in cui vivono. Uno spacchettamento di deleghe affinché ciascun assessore chiamato a concorrere in questi settori dia la propria incisività, accelerando il passo”.

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CARLO URBANI, CRITICITÀ SOTTO ESAME Sindaco e assessore Quaglieri incontrano i vertici dell’Asur: visite periodiche nei reparti per un confronto anche con i medici Visite periodiche e sistematiche in ospedale per aver modo di parlare con i medici e condividere le problematiche presenti. È la richiesta formalizzata dal sindaco Massimo Bacci ai vertici dell’Asur - il direttore generale Alessandro Marini e quello di Area Vasta Maurizio Bevilacqua - in occasione di un incontro insieme all’assessore alla sanità Marialuisa Quaglieri per affrontare le criticità presenti al Carlo Urbani, a cominciare dal pronto soccorso. Le visite, da svolgere insieme ai rappresentanti dell’Asur, saranno sollecitate fin da

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subito. Relativamente al pronto soccorso, nel corso dell’incontro è stata evidenziata la grande difficoltà ad oggi presente nel reparto che è il primo punto di arrivo e che richiede interventi efficaci e definitivi. Su questo è stato chiesto un incontro specifico. L’occasione ha permesso anche di affrontare la questione di pneumologia che da tempo evidenzia una presenza ridotta di medici. Bevilacqua in proposito ha comunicato che con questo mese di settembre viene inserita una nuova unità medica a cui ne seguirà successivamen-

te una seconda. Nel corso del colloquio si è parlato anche del centro Azzaruolo per l’autismo i cui lavori, a carico del Comune, sono stati realizzati e rispetto al quale si attendono le determinazioni regionali per la messa in funzione. Al di là delle visite in ospedale, Sindaco ed assessore hanno espresso a Marini e Bevilacqua l’opportunità di mantenere stretti e costanti contatti per dare risposte sempre più efficaci ai cittadini nell’erogazione dei servizi sanitari.


In ricordo del Segretario Generale È venuta improvvisamente a mancare il 27 agosto scorso la dottoressa Maria Immacolata Orlando, 53 anni, segretario generale del Comune di Jesi. La dottoressa Orlando era entrata in servizio nel Comune di Jesi nel 2014, voluta dal sindaco Massimo Bacci, con cui aveva continuato a lavorare anche in questa legislatura. “Per me era uno straordinario punto di

riferimento - il ricordo di Bacci - una persona che sotto il profilo tecnico ed amministrativo ci ha guidato con passione, dedizione e professionalità. Trascorreva le sue giornate quasi interamente in Comune, aveva una preparazione davvero profonda della materia e riusciva a trovare sempre la migliore soluzione. Una perdita terribile ed improvvisa, sotto il profilo umano devastante”.

Scuola e vaccinazioni: ecco cosa c’è da sapere In ottemperanza alla circolare del Ministero dell’Istruzione del 16 agosto 2017, si ricorda che per tutti gli alunni fino a 16 anni (anche quelli già frequentanti) le famiglie devono presentare nella Segreteria della rispettiva scuola una dichiarazione o i documenti atti a comprovare gli adempimenti degli obblighi vaccinali: entro il 10 settembre 2017 per le bambine e i bambini della scuola dell’infanzia: entro il 30 ottobre 2017 per tutti gli altri. Si possono presentare: o attestazione delle vaccinazioni effettuate rilasciata dall’Asl; o certificato vaccinale ugualmente rilasciato dall’Asl, o copia del libretto vaccinale vidimato dall’Asl. In alternativa, può essere presentata una autodichiarazione da compilare utilizzando i modelli disponibili presso tutte le Segreterie delle scuole o anche nel sito internet del Comune di Jesi. Per l’omissione e il differimento (in caso di comprovate motivazioni, quali malattia acuta, grave o moderata, con o senza febbre), e l’immunizzazione da malattia, deve essere presentata la relativa documentazione; in particolare, per il differimento o l’omissione delle vaccinazioni per motivi di salute può essere comprovata dalla attestazione redatta dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta del Servizio Sanitario Nazionale ovvero dagli esiti dell’analisi sierologica, mentre l’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale

viene comprovata da attestazione rilasciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta o copia della notifica di malattia infettiva rilasciata dalla azienda sanitaria locale competente ovvero verificata con analisi sierologica. Coloro che sono in attesa di effettuare la vaccinazione devono presentare copia della prenotazione dell’appuntamento presso l’Asl; detta vaccinazione dovrà essere effettuata entro la fine dell’anno scolastico. La presentazione della richiesta può essere eventualmente dichiarata, in alternativa, avvalendosi dello stesso modello di dichiarazione sostitutiva. Si precisa che, nel caso in cui venga presentata la dichiarazione sostitutiva, entro il 10 marzo 2018 deve essere presentata la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione. Si precisa, inoltre, che per la scuola dell’infanzia il rispetto degli obblighi vaccinali e la presentazione della relativa documentazione entro il 10 settembre è requisito per l’ammissione. Dalla scuola primaria (scuola elementare) in poi i bambini e i ragazzi possono accedere co-

// Maria Immacolata Orlando

munque a scuola, ma, in caso non siano stati rispettati gli obblighi, viene attivato un percorso di recupero della vaccinazione ed è possibile incorrere in sanzioni amministrative. www.comune.jesi.an.it

Difesa civica garantita Al fine di garantire ulteriori strumenti di tutela dei cittadini nei rapporti con la pubblica amministrazione, il Comune di Jesi ha predisposto una apposita convenzione con il Difensore civico regionale che assumerà così le funzioni di difesa civica locale diventando pertanto un punto di riferimento a garanzia della legalità, della trasparenza, dell’imparzialità e del buon andamento dell’azione amministrativa. Attraverso la convenzione, di una durata iniziale di sei mesi ma suscettibile di rinnovo, il Difensore civico regionale si impegna ad intervenire d’ufficio o su richiesta di chiunque ne abbia interesse in riferimento a provvedimenti, atti, fatti, ritardi, omissioni o irregolarità compiuti da parte di uffici o servizi del Comune di Jesi.

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GLI SCAVI DI PIAZZA COLOCCI

Ritrovamenti che hanno permesso di ricostruire una parte della storia della città. Tanta curiosità ed interesse tra i cittadini. L’ipotesi di una ricostruzione digitale della Jesi dell’epoca grazie agli studi effettuati I reperti medievali emersi sotto Piazza Colocci sono stati senza ombra di dubbio una delle più suggestive attrazioni estive per numerosissimi jesini e turisti. Fin dal loro affiorare - nei primi saggi di scavo compiuti durante i lavori di riqualificazione della Piazza - è stato un continuo ed incessante via vai di persone incuriosite da quelle porzioni di edifici che erano rimaste sotterrate da secoli. Un interesse che ha spinto l’Amministrazione comunale ad organizzare visite guidate gratuite, condotte dall’archeologo Alessandro Biagioni, che dalla seconda metà di Agosto, con una quarantina di incontri serali, ha spiegato ai vari gruppi presenti quei ritrovamenti. Come noto, gli studi, affidati ad archeologi e ai tecnici della Soprintendenza, hanno permesso di ipotizzare che i resti siano attribuibili al vecchio palazzo comunale, risalente alla prima metà del sec. XIII, a pianta quadrangolare e costruito su due piani. Questo si impose sopra precedenti edifici: abitazioni private e botteghe. Nel corso degli scavi

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sono stati rinvenuti anche piccoli reperti: utensili da cucina, da lavoro, monete, frammenti vari. I ritrovamenti hanno ovviamente bloccato i lavori di riqualificazione della Piazza che sarebbero dovuti terminare

in occasione delle fiere di San Settimio. D’altra parte, visto l’interesse storico che ha permesso di ricostruire una parte importante della vita di Jesi ai tempi di Federico II, non ci si poteva esimere dal compiere studi più approfonditi. Non escludendo, in futuro, una ricostruzione digitale della Jesi dell’epoca: insoma una speciale sezione virtuale, magari da allestire nel nuovo Museo Archeologico. A questa ipotesi ha fatto riferimento il soprintendente delle Marche, arch. Carlo Birrozzi, nel corso di un sopralluogo effettuato con il sindaco Massimo Bacci, presenti gli assessori ai lavori pubblici Roberto Renzi e alla cultura Luca Butini. “Gli scavi evidenziano come siano stati rasi al suolo degli edifici per permettere la realizzazione di un ampio spazio che desse maggiore solennità al costruendo Palazzo della Signoria - ha spiegato il Soprintendente - e questo fa ben emergere la volontà della Jesi del ‘400 di rinnovarsi profondamente per rafforzare quel ruolo di città leader. Ora abbiamo


la possibilità di conoscere cosa c’era prima, dunque nei primi secoli del Mille: l’età appunto dell’imperatore svevo. L’importante - ha aggiunto il Soprintendente - è che capiamo bene quello che abbiamo davanti”. Sulla opportunità di coprire i reperti una volta analizzati, per continuare la ripavimentazione della Piazza, il Soprintendente non ha avuto dubbi: “Di certo - ha infatti spiegato - la gestione degli scavi in un centro storico è molto complessa e generalmente è meglio mantenere integra la fase attuale della città. Magari si potrebbe ricostruire in forma virtuale

quello che c’è sotto, così da permettere a tutti di conoscere la storia della città anche di questo periodo”. Allo studio ora le modalità per lasciare visibile almeno una parte. I lavori, intanto, proseguono, per un investimento di circa 225 mila euro, puntando a riqualificare questa Piazza che ora sappiamo essere stata appositamente creata all’epoca, quando la municipalità di allora affidò al famoso architetto Francesco di Giorgio Martini il compito di progettare il nuovo Palazzo della Signoria che, per importanza e solennità, aveva necessariamente bisogno di una piazza davanti.

Scavi a parte, i lavori in Piazza Colocci avevano posto anche il problema della sosta dei residenti. Una questione a cui si è opportunamente ovviato permettendo alle auto dei residenti o dei dimoranti con targa già autorizzata al transito e alla sosta nella Ztl Pergolesi di parcheggiare gratuitamente nei 68 posti auto blu dell’intera via Mercantini, compresi quelli della piazzetta che si affaccia su Viale della Vittoria posta sopra la filiale di Banca Marche. Non solo: ai residenti che ne hanno fatto richiesta è stato concesso gratuitamente un telecomando per il parcheggio Mercantini.

Visite guidate e cantiere aperto Un “unicum” a livello nazionale Raramente la Soprintendenza rinuncia ai teloni schermati durante i lavori Aver accolto la richiesta del Comune un segnale di piena collaborazione Un intervento di manutenzione urbana diventato strumento per il rafforzamento dell’identità culturale cittadina. Dal mio punto di vista di Assessore alla Cultura non potevo augurarmi di meglio! L’interesse che i cittadini mostrano per quanto sta emergendo dagli scavi archeologici in corso a Piazza Colocci, preventivi e funzionali ai successivi lavori di rifacimento della pavimentazione, va infatti oltre la semplice curiosità e stimola il desiderio diffuso di conoscere di più sulla storia antica della nostra città. Le visite guidate che l’Amministrazione ha proposto gratuitamente a cittadini e turisti, effettuate a cura di uno degli archeologi che operano al cantiere, oltre a riscuotere grande successo, rappresentano una novità; raramente infatti, nel nostro Paese, le Soprintendenze concedono a non addetti a lavori l’accesso agli scavi prima che gli stessi siano compiuti. A sottolineare questa significativa innovazione è proprio la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche. In occasione del suo sopralluogo al cantiere, il Soprintendente Carlo Birrozzi accolse infatti con favore la richiesta dell’Amministrazione di condividere l’avanzamento dei lavori con la cittadinanza rinunciando alle tradizionali schermature ed individuando le modalità per far avvicinare maggiormente i visitatori agli scavi, naturalmente nel rispetto delle norme di sicurezza. Visto il successo ottenuto dalle visite organizzate in agosto, l’Amministrazione ha deciso la prosecuzione delle stesse fino a metà settembre ed ha inoltre accolto con grande piacere la richiesta che gli scavi di Piazza Colocci siano oggetto di altre visite, guidate stavolta da personale della Soprinten-

denza, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio del 23 e 24 Settembre. Sono pressoché quotidiani i contatti con la dott.ssa Maria Raffaella Ciuccarelli, funzionario archeologo Responsabile dell’Area Patrimonio Archeologico, competente per il nostro territorio. I lavori sono oggetto di documentazione adeguata, anch’essa concordata con i tecnici della Soprintendenza, per poter offrire anche in futuro le sensazioni di un viaggio indietro nel tempo vissute nelle ultime settimane. Una scoperta “collaterale” quella che - oltre ad essere come tutti gli italiani un popolo di Commissari Tecnici della Nazionale di calcio - molti fra gli jesini si sentono archeologi ed urbanisti, fino ad arrivare a proporre la propria soluzione per la migliore conservazione di quanto viene ritrovato e per la più adeguata restituzione di Piazza Colocci alla sua fruizione quotidiana. Ai tecnici l’ardua sentenza! Luca Butini Assessore alla Cultura

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“STUPOR MUNDI” Il museo virtuale Federico II

Oltre 5 mila presenze in appena 3 mesi. A Palazzo Ghislieri, grazie all’ing. Gennaro Pieralisi, 16 sale tematiche che ricostruiscono con l’utilizzo delle nuove tecnologie la meravigliosa storia dell’imperatore svevo Grande successo, a neanche tre mesi dall’apertura (il 1° luglio scorso) per il Museo Federico II Stupor Mundi, il primo museo museo interamente multimediale dedicato al grande imperatore svevo. Oltre 5000, ad oggi, sono le presenze paganti: visitatori da tutta Italia e moltissimi turisti stranieri in particolar modo dal Belgio, dalla Germania e dall’Olanda. Ubicato nell’elegante Palazzo Ghislieri, nella piazza Federico II ove nacque nel 1194 Federico II di Hohenstaufen - futuro re di Germania, di Sicilia, di Gerusalemme e Imperatore del Sacro Romano Impero - il Museo in poco tempo ha saputo attirare considerevoli flussi di turismo, andando ad arricchire l’offerta culturale della città di Jesi. Grande la soddisfazione dell’Ing. Gennaro Pieralisi, presidente della Fondazione Federico II Stupor Mundi, grazie al quale il museo è nato. “Questo museo - ha detto - è figlio dell’amore che nutro per la mia città, tra le più nobili delle Marche. Volevo in qualche maniera ridarle un po’ di vivacità, esaltandone la storia. Mi premeva anche cercare di spiegare un po’ meglio chi era Federico II, un grande personaggio, l’esempio

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di come la diplomazia, se usata bene, può portare risultati molto più grandi che non lo scontro e la guerra. Federico II è stato inoltre il primo ad aver avuto l’idea dell’Europa. Il problema era come fare un museo di questo tipo, non potendo attingere dai reparti. Così ho pensato, prendendo spunto dallo sviluppo industriale e tecnologico di Jesi, alla virtualità e alla multimedialità”. A caratterizzare il Museo Federico II Stupor Mundi è proprio la sua dimensione totalmente virtuale. Sedici sale tematiche, disposte su tre piani, che attraverso accurate ricostruzioni scenografiche e tridimensionali, installazioni multi-

mediali e l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, come il video mapping e supporti touch-screen, costituiscono un vero e proprio viaggio immersivo e multisensoriale alla scoperta di Federico II di Svevia. Insomma un museo virtuale con una monumentale raccolta di testimonianze, dipinti, miniature, libri, pergamene, mappe: la nascita e la storia dei suoi antenati; l’incoronazione come Imperatore nella medievale Basilica di San Pietro; il suo rapporto con i papi e la Chiesa; la Crociata in Terrasanta; le mogli e la discendenza; la sua passione per la falconeria (fu autore di un prezioso trattato ancora oggi attuale e modernissimo); il suo sconfinato interesse per le arti, le scienze e il sapere, che hanno contribuito a creare l’immagine di un mito che, per la prima volta, viene racchiusa in un unico luogo. Oltre al generoso impegno finanziario dell’ing. Pieralisi, il Museo si avvale del contributo di Fondazione Marche (1,5 milioni di euro) di cui l’imprenditore jesino è socio fondatore insieme a Francesco Merloni, Mario Pesaresi, Massimo Virgili, Walter Darini, Ubi Banca. A sostenere il Museo c’è ovviamente


Il Sindaco: “Una grande opportunità” “Un sincero ringraziamento all’ing. Gennaro Pieralisi per questa straordinaria azione di mecenatismo culturale che permette alla città di dotarsi finalmente di qualcosa di concreto e di importante legato a Federico II”. Così il sindaco Massimo Bacci che ha aggiunto: “Ci viene offerta una grande opportunità: un museo che vive di luce propria, realizzato da privati a cui il Comune ha ritenuto importante dare il proprio sostegno per permetterne la migliore collocazione e fruizione. Questa grande opportunità ci chiama però anche a un’importante sfida: quella di lavorare su una cultura dell’accoglienza turistica che non si è ancora sviluppata appieno. È una sfida che possiamo vincere solo partendo dagli operatori del territorio e insieme ad essi dimostrando di sapere lavorare di squadra”. anche il Comune di Jesi, socio della Fondazione Stupor Mundi, con un importante contributo annuo. Tale contributo è pari a 36 mila euro l’anno per 12 anni a copertura delle spese di locazione. I 12 anni sono stati presi come arco temporale di riferimento rispetto all’analogo periodo (6 anni + 6 rinnovabili) di durata del contratto di locazione tra Fondazione Federico II Stupor Mundi e Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, proprietaria dell’immobile. La curatela scientifica è stata affidata

// Alcune immagini delle sale tematiche del Museo

a Anna Laura Trombetti Budriesi, docente di Storia medievale all’Università degli Studi di Bologna, coadiuvata da

Laura Pasquini e Tommaso Duranti, ricercatori presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dello stesso ateneo.

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E a dicembre si inaugura il nuovo Museo Archeologico Allestito nelle scuderie di Palazzo Pianetti pregevolmente recuperate e riadattate, vanta una importante collezione di statue di età giulio-claudia

Sarà inaugurato a dicembre il nuovo Museo Archeologico che sta prendendo forma al piano terra di Palazzo Pianetti, nelle vecchie scuderie che fino a poco tempo fa ospitavano il circolo dei reduci. Un’altra perla culturale per la città che può diventare anch’essa motore di sviluppo e di opportunità. Oltre 400 metri quadrati distribuiti tra l’edificio principale di Palazzo Pianetti e l’ala che si affaccia sul giardino retrostante. Un progetto ambizioso che ha permesso il restauro conservativo delle pregevoli sale di epoca settecentesca e del chiostro che si affaccia sul giardino, con il pieno recupero dei dipinti e degli ambienti che presentano volte di pregio, oltre ai pavimenti originali. Il tutto corredato con il rifacimento di impianti e sistemi di sicurezza. “Sono state abbattute le tamponature posticce, realizzate successivamente per chiudere gli spazi un tempo usati come

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scuderie - hanno spiegato i progettisti ing. Paolo Marcucci e arch. Gianluca Sforna - ed abbiamo riaperto gli archi, sui quali sono state applicate vetrate continue. Le indagini preliminari all’intervento ci hanno permesso di riscoprire decorazioni originarie e il vecchio pavimento, una scoperta quasi archeologica che abbiamo deciso di mantenere. Il visitatore camminerà su una pedana sopra il vecchio piano di calpestio, in sicurezza e lungo un percorso suggestivo, interamente privo di barriere architettoniche”. L’allestimento, coordinato con la Soprintendenza e valorizzato da pregevoli teche, ricostruisce il percorso che va dal paleolitico all’età romana con materiali di proprietà del Comune di Jesi e di provenienza statale. In tutto oltre duemila pezzi: tra essi meritano di essere segnalati il ciclo di statue di età giulio-claudia di epoca a cavallo tra il sec. I a.C. e il sec. I d.C.

comprensivo dei ritratti degli imperatori Tiberio, Caligola ed Augusto, nonché le pregevoli ceramiche a vernice nera provenienti dagli scavi del foro Boario. L’ingresso del Museo Archeologico sarà direttamente dallo scalone di Palazzo Pianetti, con ciò permettendo la migliore fruizione per i visitatori ed ottimizzando anche la gestione del personale museale che all’interno del medesimo Palazzo già garantisce l’apertura della Pinacoteca civica e del museo di arte contemporanea. // Le scuderie di Palazzo Pianetti riportate al loro antico splendore e, a destra, due delle statue di età giulio-claudia che saranno esposte






ART BONUS

si recupera un’altra preziosa opera Un’altra preziosa opera del patrimonio artistico culturale cittadino sarà pienamente recuperata e resa fruibile al pubblico grazie al generoso apporto di un mecenate che si è avvalso delle opportunità previste dall’Art Bonus. Si tratta del “Noli me tangere” di Arcangelo Aquilini, un dipinto a olio su tela centinata di notevoli dimensioni - cm 243x178 - oggi in pessime condizioni di conservazione. A sostenere l’intervento - pari a 9 mila euro - è l’Ottica Franco Carletti, a cui va il sentito ringraziamento dell’Amministrazione comunale. Si tratta già del quinto intervento da quando il Comune, primo in Italia, ha attivato l’Art Bonus. Arcangelo Aquilini (Jesi 1562- Spoleto 1611) è stato uno dei più rappresentativi esponenti dell’omonima famiglia, pittori per otto generazioni tra il XV e il XVIII secolo. A lui, recentemente, è stata ricondotta la produzione che, nello spoletino, andava sotto il nome di “Maestro di Porretta”. Fu Arcangelo Aquilini a farsi promotore con lo Zuccari e poi con il Pomarancio della fondazione dell’Accademia di San Luca. È dunque particolarmente interessante che venga riscoperta una figura artistica appartenente ad una famiglia di pittori jesini ancora poco studiati. L’opera era conservata nel deposito della Pinacoteca civica. Il restauro permetterà di arricchire l’esposizione del museo che ad oggi non espone alcuna opera dedicata all’iconografia del “Noli me tangere”. L’intervento interesserà l’intera tela, il cui supporto tessile è distaccato dal telaio, con danni legati a tre cuciture longitudinali, forature e lacerazioni, cadute di materia pittorica diffuse su tutta la superficie, nonché stratificazioni di polveri e untume.

Il “Noli me tangere” di Arcangelo Aquilini è una grande tela del ‘600 Restauro reso possibile grazie all’intervento dell’Ottica Franco Carletti // La tela che sarà recuperata grazie al contributo privato

Un credito di imposta del 65%

L’Art Bonus, come noto, è il decreto-legge che premia con un credito di imposta, nella misura del 65%, quelle persone fisiche (nei limiti del 15% del reddito imponibile) o giuridiche (fino al 5 per mille dei ricavi annui) che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi a favore della cultura e dello spettacolo. Nel sito internet del Comune di Jesi vi è l’elenco dettagliato dei beni che possono essere scelti da mecenati per sostenerne il recupero e la piena valorizzazione.

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Senza fissa dimora, il Centro fa il pieno Un tetto anche per numerosi italiani, spesso con matrimoni falliti alle spalle Il Centro di accoglienza per senza fissa dimora “Casa delle Genti”, aperto a dicembre dello scorso anno in via Cascamificio, si sta rilevando un punto di riferimento sempre più importante per quella fascia di popolazione che vive in condizioni di difficoltà economica e marginalità sociale. Voluto dal Comune ed aperto dall’Azienda Servizi alla Persona che ne ha affidato la gestione al Gruppo Umana Solidarietà, il Centro - dotato di 16 posti per uomini - ogni giorno risulta praticamente sempre pieno. Il report

del primo semestre 2017 indica che sono stati accolti complessivamente 163 ospiti, di cui 70 italiani e 93 stranieri, con un’età variabile dai 31 ai 55 anni. Relativamente agli italiani, emerge che la condizione di senza fissa dimora è accompagnata da una difficile situazione familiare; infatti ben 30 ospiti erano separati o divorziati, 25 in cattivi rapporto con i familiari, 4 vedovi. Tra gli stranieri, oltre il 70% proveniva dall’Africa, quasi un 20% dall’Europa ed il restante 10% dall’Asia.

Il Centro, oltre a dare un letto, servizi e un pasto, organizza periodicamente attività e laboratori con il volontariato e con professionisti per migliorare la struttura e rendere il periodo dell’accoglienza più dignitoso. Sono state realizzate pitture murali e un laboratorio di falegnameria per la costruzione scarpiere, fioriere, panchine. Viene organizzata, con cadenza annuale, una cena con il vicinato per stimolare una maggiore apertura della cittadinanza alla problematica del disagio adulto.

Attivato il Centro diurno per i malati di Alzheimer Con l’ingresso dei primi 11 utenti, è entrato in funzione il 10 luglio scorso il Centro diurno Alzheimer di Jesi, sito in via San Giuseppe 36, rivolto a persone affette da tale malattia o altre demenze. Il Centro Diurno, che può accogliere complessivamente 16 soggetti ai primi stadi della malattia, resta aperto dal lunedì al sabato, con orario continuato dalle ore 8 alle ore 18. Le famiglie interessate ad usufruire di tale servizio per un proprio congiunto possono rivolgersi all’Asp - Azienda Servizi alla Persona - in via Gramsci 95 (tel. 0731 236911). Il Centro offre occasioni di socializzazione e programmi di trattamento terapeutico, al fine di mantenere il più a lungo possibile le capacità residue dei malati nonché di dare alle famiglie sostegno ed aiuto nell’affrontare la malattia ed i cambiamenti che essa comporta. Il graduale inserimento degli utenti in questo nuovo contesto socio-terapeutico è garantito da un progetto di accoglien-

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za con incontri illustrativi sulla struttura con i familiari dei futuri ospiti. Una considerazione importante: usufruire del Centro non significa certo scaricare il proprio familiare e quindi ammette-

re a se stessi (ed a parenti e conoscenti) che non si è in grado di occuparsene. Significa piuttosto avere occasioni per imparare come fornire al meglio la propria assistenza al congiunto ammalato, significa usufruire di uno strumento che potrebbe contribuire al rallentamento della patologia. Per questo Amministrazione comunale e Asp sono impegnate e si impegneranno ulteriormente per arrivare all’utilizzo più efficace possibile di questo Centro, attraverso una collaborazione costante con l’Asur (e quindi il Servizio di Neurologia), i Medici di Medicina Generale, l’associazione Alzheimer Marche Onlus. A proposito di quest’ultima, merita di essere segnalata la benemerita attività con il Cafè Alzheimer, servizio di sollievo rivolto a malati e loro familiari. Il “Caffè” è aperto con cadenza quindicinale il mercoledì dalle ore 17 alle ore 19, all’Asp, e vuole creare momenti ed occasioni di incontro e confronto.


Turismo sportivo Scommessa vincente

I Camp di scherma, ginnastica artistica e taekwondo hanno portato a Jesi 400 atleti e i loro familiari Ben 8400 i posti letto complessivi registrati Cresce sempre più il turismo sportivo in città grazie ai Camp estivi organizzati da Esitur che nell’estate appena conclusa hanno garantito complessivamente 8.400 posti letto, in larga parte negli alberghi e nelle strutture ricettive della nostra città. Larghissima la partecipazione al Camp di scherma, ormai giunto al 5° anno, che ha visto la partecipazione di 210 atleti di 28 diverse nazionalità provenienti da tutti e cinque i continenti. Grazie alla collaborazione del Club Scherma Jesi e con la presenza, in qualità di atleti, di quanti hanno fatto la storia della scherma in Italia, a partire dalle nostre olimpioniche, il Camp di scherma è a tutti gli effetti una eccellenza mondiale, punto di riferimento di tantissimi giovani che vogliono perfezionare la loro tecnica in questo sport. Molto bene anche il Camp di ginnastica artistica, questo alla terza edizione, sotto la regia dell’olimpionico Yuri Chechi, il Signore degli Anelli, che ha subito trovato a Jesi il giusto ambiente per lavorare al meglio con i ragazzi. Oltre 130 gli atleti provenienti da ogni parte

d’Italia che si sono misurati in luglio al palazzetto dello sport “Ezio Triccoli”. Infine un’altra settantina i protagonisti del Camp di taekwondo, diretto anche in questo caso da un olimpionico, come Carlo Molfetta, affiancato da un altro atleta vincitore di medaglie a cinque cerchi come l’americano Steven Lopez.

// Qui e in alto gli atleti del Camp di scherma. Nel riquadro Yuri Chechi con un’allieva durante il Camp di ginnastica artistica

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Sport ed inclusione:

JESI LEADER EUROPEA Il progetto presentato dal nostro Comune è stato inserito tra i migliori 10 in assoluto e finanziato con 356 mila euro. Ha l’obiettivo di favorire l’integrazione delle persone con disabilità attraverso la scherma Il progetto del Comune di Jesi per l’integrazione delle persone con disabilità attraverso la scherma è stato selezionato tra i migliori 10 in assoluto all’interno del programma europeo Erasmus+ (tra gli oltre 200 presentati) ed ammesso ad un finanziamento di 356 mila euro. Grazie a tale contributo, dal prossimo anno saranno calendarizzati a Jesi appuntamenti, convegni, eventi e manifestazioni sportive con la partecipazione di atleti di tutti i Paesi europei (normodotati e non), di tecnici ed esperti in materia di sport e disabilità, ponendo la nostra città come vetrina e modello a livello continentale. Il progetto è stato sviluppato in sinergia con Eurocube, società selezionata attraverso un bando pubblico dal Comune

di Jesi per supportarlo nella ricerca di finanziamenti europei, diretta dallo jesino Marco Cardinaletti. Nel progetto sono stati coinvolti, come partner tecnici del progetto, la Federscherma, il Coni, il Comitato Paralimpico, l’Anffas (associazione dei familiari di persone con disabilità) e la Uisp. Stretta una collaborazione poi con ben 11 Federazioni di Scherma di altrettanti Paesi europei che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa. Prezioso il supporto delle campionesse olimpiche Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Elisa Di Francisca, insieme alla preparatrice atletica Annalisa Coltorti. “Una iniziativa importante per abbattere le barriere culturali - ha sottolineato il sindaco Massimo Bacci - e che si af-

fianca egregiamente al percorso avviato dal Comune per intervenire con efficacia anche sulle barriere architettoniche in città. Per una Jesi che sappia essere sempre più città dello sport e dell’inclusione”. Al riguardo l’assessore allo sport Ugo Coltorti ha rimarcato la valenza anche per un’attrattività turistica di Jesi per questo progetto, confermandosi il turismo sportivo una componente sempre più importante. Plauso per l’iniziativa da Tarcisio Pacetti per il Comitato paralimpico, da Marco Porcarelli in rappresentanza del Coni e da Mario Sperandini per l’Associazione nazionale dei familiari di persone con disabilità. A gennaio sarà ufficializzato il programma dettagliato degli appuntamenti che si svilupperanno nel corso del 2018.

Bianca Marini da record Tra i risultati sportivi più prestigiosi dell’estate appena trascorsa c’è da registrare lo straordinario successo di Bianca Marini ai Campionati Mondiali Giovanili di atletica paralimpici disputati a Notwell, in Svizzera. La giovanissima atleta di Jesi, 17 anni, si è imposta nella specialità degli 800 metri T 35 stabilendo il nuovo record mondiale assoluto. Bianca Marini, che è anche una eccellente studentessa al Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”, si allena al Cardinaletti e corre per la Anthropos Civitanova Marche.

A festeggiarla al suo rientro l’assessore allo sport Ugo Coltorti insieme ai colleghi di // Bianca Marini con l’assessore Coltorti Giunta Luca Butini, Marisa Campanelli e Marialuisa Quaglieri. Con loro anche l’allenatore Andrea Donninelli e il presidente dell’Anthropos Nelio Piermattei.

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C’è da sapere

FORSE NON TUTTI SANNO CHE... La carta d’identità è solo elettronica La carta d’identità non è più cartacea, ma solo elettronica. Qualora sia scaduta e si deve procedere al rinnovo, il cittadino deve recarsi presso l’Ufficio Anagrafe, in via Mura Occidentali 8, munito di una fototessera, del codice fiscale e della vecchia carta di identità. Il costo è di euro 22 (pagabile anche con bancomat). La nuova carta gli sarà recapitata all’indirizzo indicato direttamente dal Ministero dell’Interno, attraverso i servizi postali, entro sei giorni lavorativi dalla richiesta. La consegna avverrà esclusivamente al soggetto titolare dalla carta. In caso di primo rilascio, invece, oltre a foto e codice fiscale, si dovrà esibire un altro documento di identità in corso di validità. Se non se ne è in possesso, il richiedente dovrà presentarsi al Comune accompagnato da due testimoni. Nel caso di smarrimento o furto della carta di identità, il cittadino dovrà richiedere la nuova carta munito anche della regolare denuncia presentata presso le forze dell’ordine. La nuova carta d’identità elettronica avrà valenza decennale per i maggiorenni, una durata di 3 anni per i minori di 36 mesi e di 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 ed i 18 anni.

Sconto del 15% sulla tassa rifiuti se utilizzi pannolini lavabili Il Comune di Jesi applica uno sconto del 15% sulla tassa rifiuti alle famiglie con neonati o bambini fino a 3 anni che utilizzano i pannolini lavabili e riutilizzabili anziché gli usa e getta. Per beneficiare dello sconto le famiglie dovranno documentare l’acquisto dei pannolini lavabili e riutilizzabili per un importo di almeno 50 euro. Le suddette riduzioni hanno durata di un anno e sono concesse previa presentazione di apposita richiesta all’Ufficio Tributi di piazza Ghislieri (info: tel. 0731 538.293 o 538.447). Nel modello da compilare, dovrà essere allegato lo “scontrino parlante” o la fattura relativa all’acquisto effettuato da un componente del nucleo familiare. Sono eventualmente rinnovabili se si ripresentano le condizioni per averne diritto.

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Con il Piedibus si va a scuola a piedi in piena sicurezza ed amicizia In tutte le scuole primarie della città è attivo il Piedibus, l’iniziativa che permette agli alunni di andare da casa a scuola e viceversa a piedi, insieme ai propri compagni e sotto la vigile guida di alcuni genitori e volontari. I percorsi, dotati di apposita segnaletica, sono ben 18, in grado di coprire praticamente gran parte del territorio cittadino. Ad oggi gli alunni coinvolti sono 250. Chi è interessato far aderire il proprio figlio all’iniziativa può rivolgersi presso i Servizi scolastici del Comune (0731 538372) o direttamente alla referente scolastica presente in ogni scuola primaria.

Le multe si pagano anche on line I pagamenti delle sanzioni al Codice della Strada posso essere effettuati on line. È attivo infatti sulla rete civica comunale (www.comune.jesi.an.it) il nuovo link al sito della Polizia locale dove, in maniera semplice e guidata, il cittadino potrà effettuare il versamento comodamente da casa, senza costi aggiuntivi e senza dover più recarsi in banca o alla posta. Sarà sufficiente riportare il numero del verbale, il giorno della contestazione della sanzione e la targa del veicolo. Poi con carta di credito o carta prepagata saranno sufficienti pochi clic per completare l’operazione e stamparsi la ricevuta.

All’Anagrafe l’autentica della firma per il passaggio di proprietà di auto e moto Non essendo più obbligatoria l’autentica da parte del notaio della firma sul documento di vendita di un veicolo (automobili, motocicli, rimorchi), l’Ufficio Autentiche del Comune di Jesi (sito in via Mura Occidentali) provvede esso stesso all’autentica della firma del venditore apposta nell’atto di vendita redatto sull’apposito modello. Il cittadino che per effettuare il passaggio di proprietà vorrà utilizzare gli uffici comunali, dovrà presentarsi presso l’Ufficio Autentiche munito della documentazione necessaria a vendere il proprio veicolo (atto di vendita, marca da bollo da euro 16,00) e di un documento d’identità valido. Il dipendente comunale non svolge alcuna attività di accertamento circa la titolarità del bene registrato, ma è competente solo ad autenticare la firma del venditore. Il cittadino dovrà pagare solo i diritti di segreteria. Per il completamento della pratica, l’atto dovrà essere successivamente portato presso uno degli Sportelli Telematici dell’Automobilista (uffici provinciali dell’ACI o della Motorizzazione Civile, delegazioni degli Automobile Club, studi di consulenza automobilistica abilitati). Tali Uffici possono anche provvedere all’autentica della firma espletando l’intera pratica di trasferimento di proprietà.

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La 50ª Stagione Lirica del Teatro Pergolesi

DA RIGOLETTO A MADAMA BUTTERFLY

“In viaggio da Mantova a Nagasaki” è il tema della 50ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi. La stagione, curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini, si inserisce nel cartellone della Stagione Lirica unica “Opera Ancona Jesi” in collaborazione con Fondazione Teatro delle Muse, concepita come un viaggio attraverso le città della musica. La Stagione, dedicata a due artisti indimenticati, Maria Callas e a Luciano Pavarotti - di cui ricorrono gli anniversari della scomparsa, rispettivamente quarant’anni e dieci anni fa - si apre con “Rigoletto” di Verdi, il 17 e 19 novembre con anteprima giovani il 15 novembre. L’opera, nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con OperaLombardia, è diretta da Pietro Rizzo per la regia di Elena Barbalich. Interpreti principali sono: Angelo Veccia / Francesco Landolfi (Rigoletto), Laura Pavone / Lucrezia Drei (Gilda), Matteo Falcier / Marco Ciaponi (Duca di Mantova), Alessio Cacciamani (Sparafucile), Caterina Giotas (Maddalena). Si prosegue con un fuori abbonamento che è il primo di due spettacoli dedicati al grande compositore tedesco Johann Sebastian Bach che ruotano intorno alla Cantata del caffè, l’unica composizione del Kantor di Lipsia che si avvicini allo spirito dell’opera comica: il 1 e 3 dicembre (anteprima giovani il 29 dicembre ) va in scena la prima rappresentazione assoluta di “Caffè Bach”, Circopera in un atto di Giacomo Costantini con musiche di F. Bettoli, S. Carloni, G. Pitarresi da Johann Sebastian Bach, diretta da Andre-

as Gies - che canterà anche nel ruolo del basso protagonista - per la regia Giacomo Costantini in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con Circo El Grito. È una formula nuovissima che unisce le componenti strutturali del melodramma con quelle del circo: tre compositori lavorano su musiche di Bach con un soggetto che intreccia la vicenda cantata con i numeri acrobatici, tre cantanti - di cui uno assume anche il ruolo di direttore - tre strumentisti che agiscono sulla scena, tre artisti circensi che sono anche musicisti. Il 26 e 28 gennaio con anteprima giovani il 24 gennaio in scena il dittico che offre l’autentica “Kaffeekantate - Cantata del caffè” di Picander con musica di Johann Sebastian Bach, e “Bach Haus” opera in un atto di Vincenzo De Vivo con musica di Michele Dall’Ongaro, in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini diretto da Federico Amendola con la regia di Alfonso Antoniozzi. L’opera di Dall’Ongaro racconta di un impresario italiano che si reca in casa Bach per chiedere al Mae-

stro di comporre per il suo teatro: nata nel 2000 al Teatro dell’Opera di Roma, vanta diversi riallestimenti nel corso dei suoi diciassette anni di vita. D’eccezione il cast, che unisce interpreti amati dal grande pubblico per la loro carriera internazionale: Valeria Esposito, Alfonso Antoniozzi e Chris Merrit, leggendario tenore rossiniano, qui in vesti di Impresario veneto del XVIII secolo. Si chiude il 23 e 25 febbraio con “Madama Butterfly” di Puccini, in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini diretto da Jordi Bernàcer - una delle presenze più interessanti di questa estate operistica, a Verona e a Caracalla con la regia di Matteo Mazzoni. Interessante l’approccio pucciniano di una voce belcantistica come quella di Silvia Dalla Benetta (Cio-cio-san), protagonista accanto a Sandra Buongrazio (Suzuki), Michael Spadaccini (per la prima volta nelle vesti di Pinkerton), e Italo Proferisce (Sharpless). www.fondazionepergolesispontini.com www.operanconajesi.it

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LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI

JesiAmo e JesiIsieme hanno scelto di presentare unitamente questo articolo per ricordare la grande professionista e donna qual era la dott.ssa Maria Immacolata Orlando, Segretario Generale del Comune di Jesi, scomparsa improvvisamente alcuni giorni fa nella sua città natale di Montalbano Jonico, in provincia di Matera. L’abbiamo salutata in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale di fine luglio: le delucidazioni sempre precise nel corso dei lavori, gli auguri di buone vacanze per le ferie imminenti, una stretta di mano ed un arrivederci a settembre, un arrivederci che si è tragicamente tramutato in un assurdo addio, di cui ancora facciamo fatica a capacitarci. Della dott.ssa Orlando non ricorderemo solo le capacità lavorative da tutti riconosciute, la sua bravura nel trovare la giusta soluzione all’interno dei regolamenti am-

A Settembre riaprono le scuole ed è anche il momento giusto per cominciare a capire se le tante parole spese in campagna elettorale diverranno realtà o cadranno come le foglie d’Autunno. Un nuovo inizio anche per il M5S Jesi, ma all’insegna della continuità con il grande lavoro svolto nella passata legislatura, durante la quale è stato il gruppo consiliare a presentare e discutere più atti e proposte. La nostra prima azione sarà a favore dell’Assistenza Domiciliare Indiretta. Con delibera di Consiglio Comunale n.130 del

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ministrativi, cosi come il suo attaccamento alle istituzioni ed alla nostra collettività che da alcuni anni l’aveva adottata, ma la vorremmo ricordare anche per la persona fuori dalle mura del Palazzo Comunale, per la facilità con cui riusciva a trasformare il suo sguardo autoritario, che il ruolo le imponeva, in un gran sorriso non appena ce n’era l’occasione. Una battuta e si scopriva il lato più umano e socievole di una gran persona che ora non rivedremo più. Per quanto riguarda la parte politica, dopo i primi Consigli Comunali necessari per la formazione delle Commissioni Istituzionali ed il disbrigo delle prime pratiche, comincia il secondo mandato da Sindaco - o come lo stesso lo ha definito durante il discorso di insediamento - il secondo tempo di questa avventura. Il risultato elettorale non necessita di commenti, il buon operato della scorsa Amministrazione si è tramutato in un consenso ampio e non immaginabile alla vigilia del voto. Ad accompagnarlo una Giunta rinnovata in parte e molti nuovi Consiglieri Comunali in cui l’elemento della giovane età è un bel segnale verso il rinnovamento e la partecipazione alla vita cittadina. Sarà un mandato intenso dal punto di vista dell’impegno e delle scelte, perché alte

sono le aspettative e di pari passo procederanno le responsabilità che affronteremo con lo spirito del civismo nell’interesse dei cittadini con buon senso ed indipendenti da logiche partitiche. Saremo aperti al confronto ed al dialogo su ogni questione che riguarda la nostra città, ascolteremo la voce della gente, le loro esigenze, le loro critiche e confideremo soprattutto nella loro collaborazione perché lavorando insieme si possano sviluppare maggiori sinergie che porteranno ad ottenere migliori risultati. Non dimentichiamo che il bene comune della nostra città è il motore che ci ha spinto a metterci a servizio della stessa e la fiducia che i nostri concittadini hanno risposto in noi è un’ulteriore testimonianza della crescita del civismo. Il coinvolgimento delle persone, delle associazioni e delle imprese sarà un elemento fondante per accrescere il senso di appartenenza a questa comunità. Da parte nostra, in questi cinque anni di secondo mandato del Sindaco Bacci ci sarà sempre il massimo impegno, disponibilità ed attenzione nell’affrontare le questioni riguardanti la città e quelle che possano avere conseguenze sulla stessa. Gruppi consiliari JesiAmo e JesInsieme

21 dicembre 2016 era stata approvata all’unanimità dall’Aula in sede di votazione del Bilancio previsionale 2017 una Risoluzione del M5S che chiedeva all’Amministrazione di individuare, entro il primo trimestre del 2017, risorse dal Bilancio da devolvere all’ASP per integrare il contributo per l’Assistenza Domiciliare Indiretta agli aventi diritto. Abbiamo perciò predisposto un’interpellanza per capire se e in che modo l’Amministrazione abbia dato seguito alla nostra risoluzione approvata in Aula. Un altro tema che stiamo seguendo da tempo è quello attualissimo della sicurezza degli edifici scolastici. Abbiamo sollevato fin dall’inizio di quest’anno all’attenzione dell’Aula e della città, con due apposite interpellanze, la grave situazione in merito al mancato adempimento delle procedure di agibilità e di verifica della vulnerabilità sismica per larga parte degli edifici scolastici jesini. La Giunta solo in data 11 luglio 2017 ha fi-

nalmente dato mandato agli uffici di elaborare un programma di verifica sismica degli edifici scolastici nonché un programma di interventi che riguardi anche gli edifici comunali con funzione strategica. Vista la inaccettabile disattenzione agli assolvimenti amministrativi a garanzia della sicurezza che, alla prova dei fatti, le varie Amministrazioni succedutesi hanno dimostrato, riteniamo fondamentale che venga attivato un pieno controllo da parte del Consiglio Comunale. Presenteremo perciò un atto di indirizzo volto ad obbligare uffici ed Amministrazione a trasmettere un report semestrale aggiornato sullo stato di assolvimento di tutte le procedure obbligatorie atte a garantire la sicurezza degli edifici, al fine di avere totale trasparenza e tracciabilità in merito agli adempimenti dovuti. Claudia Lancioni Capogruppo MoVimento 5 Stelle


Ricominciamo con più responsabilità e impegno. Questa seconda consiliatura cui ci accingiamo a partecipare dando il nostro importante contributo quale Lista Civica “Patto X Jesi” con pieno e determinante appoggio alla Giunta Bacci, sarà probabilmente più impegnativa della precedente sia per le aspettative creatasi sia per le oggettive difficoltà economiche che le amministrazioni comunali incontrano quotidianamente. Il faro che sicuramente ci muoverà sarà l’interesse concreto e reale per la nostra città e dei cittadini che hanno avuto fiducia in noi e a cui dovremo dare risposte positive, ma talvolta anche negative, in un contesto di trasparenza e di responsabilità. Per questo saremo sempre a di-

sposizione di tutti coloro ci chiederanno un contributo e un intervento costruttivo. La nostra attenzione sarà sui temi principali che vanno individuati soprattutto nel tema “lavoro”, cercando di creare nuove opportunità per i nostri giovani per evitare uscite sistematiche verso altre mete (anche affrontando e risolvendo il nodo “Sadam” ormai da sciogliere), miglioramento e monitoraggio dei servizi fondamentali dalla sanità (problema Ospedale Carlo Urbani con le varie note criticità: dal personale, al turn-over dei dirigenti-primari, al Pronto Soccorso, ai parcheggi, ecc.), alla pulizia di strade e piazze (magari controllando gli abusi degli animali delimitandone le aree), ai rifiuti, alla integrazione con le nuove etnie, alla soluzione del problema viabilità e parcheggi, ai rapporti con Regione e Comuni della Vallesina, al coordinamento e appoggio a nuove iniziative economiche, culturali, fieristiche, espositive, ecc. arricchendo l’interesse e la vivibilità per il nostro bellissimo Centro. Un percorso altamente positivo che si va

completando con l’apertura del Museo su Federico II e la scoperta dei resti storici in Piazza Colocci che stanno addirittura arricchendo l’attrazione turistica per Jesi in completamento con la futura inaugurazione del Museo Archeologico e del Polo Enogastronomico Regionale, con il coordinamento anche della Consulta del Turismo. Sarà nostro impegno seguire tali percorsi, controllandone la realizzazione, dandone però adeguata visibilità e informazione, ultimamente insufficiente rispetto ai mass media locali e regionali. Infine un pensiero va all’improvvisa e inaspettata perdita della nostra Segretaria Comunale, dott.ssa Maria Immacolata Orlando, donna dalle grandi capacità umane e professionali che era riuscita, in breve tempo, a suscitare simpatia e grande considerazione per le sue doti personali caratterizzate da grande competenza e decisione.

La nostra campagna elettorale è ormai giunta al termine da un po’ e desideriamo esprimere un forte ringraziamento a tutti quei cittadini che hanno creduto nel nostro movimento e nelle persone che lo hanno rappresentato in queste elezioni: 14 donne e 10 uomini esterni alla politica (fra cui molti giovani), zero appoggi o agganci con associazioni, gruppi politici o ex segretari di partiti. Solo 24 cittadini che hanno voluto mettersi in gioco, col fine di realizzare una politica pulita e trasparente. Nei cinque anni trascorsi, abbiamo sempre mostrato la massima disponibilità alla collaborazione (con la maggioranza e il Sindaco), cercando di trovare il pun-

to d’incontro fra le cariche che ci erano state concesse e la voce del cittadino. Oggi siamo di nuovo qui, forti di una campagna elettorale che ci ha permesso di capire quali siano le vere necessità odierne della società jesina: sicurezza (un numero maggiore di controlli); sanità (riduzione dei tempi d’attesa, aumento dell’efficienza del pronto soccorso, incremento del numero di medici al servizio dei cittadini, accoglienza agli anziani); lavori pubblici (intrisi di troppa burocrazia ma carenti dei relativi controlli); manutenzione stradale, percorsi pedonali /ciclabili e viabilità; sicurezza nelle scuole. A queste abbiamo risposto con un paio di iniziative (per cominciare): il villaggio della terza età, un moderno modello di “casa di riposo”, una struttura ricettiva a 360° munita di appartamenti, servizi, spazi verdi e luoghi comuni di ritrovo, dove gli anziani potranno impiegare e sviluppare le proprie abilità; il controllo di quartiere, una rete di sorveglianza realizzata dai residenti, pubblicizzata da alcuni cartelli impiantati in ogni quartiere e collegata tramite

un’applicazione alla polizia municipale: “il vicino è il miglior antifurto”. Nei prossimi 5 anni a venire saremo presenti in questo Consiglio con il consigliere Marco Giampaoletti, il quale ha (a nostro parere) dimostrato buone capacità amministrative nella precedente legislatura con costanza e determinazione, ottenendo ottimi risultati. Insieme Civico riparte con un modello di lavoro in maggioranza che rappresenti ancora di più la voce del cittadino, senza paura di far emergere le problematiche di cui siamo a conoscenza. Forti di un nuovo gruppo giovane, motivato e intraprendente, lavoreremo per diffondere il civismo, quello vero, quello che si scosta dai partiti, sempre tenendo fede al nostro motto “l’ascolto di tutti per decidere insieme”, senza pressioni (se non quelle del cittadino) e contando soprattutto sull’impegno che abbiamo dimostrato in questi anni e che speriamo di poter dimostrare anche nei prossimi.

Gruppo consiliare Patto X Jesi

Gruppo consiliare Insieme Civico

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È iniziato il nuovo quinquennio del Sindaco Bacci, della sua Giunta e dei suoi Consiglieri Comunali, per buona parte diversi dagli uscenti. Una indiscutibile vittoria personale del Sindaco, ma non un ampio consenso popolare. Larga è stata infatti l’astensione dei cittadini di Jesi. Il 59% dei voti ottenuti, rappresentano poco più di un terzo del totale degli elettori jesini. Un dato di cui Bacci dovrà tenere conto. Ancora di più dovrà fare il Partito Democratico, che non solo dovrà fare una riflessione sulle ragioni che hanno determinato tale esito ma dare attenzione ai contenuti del cammino che l’attende in opposizione. Contenuti che oggi, per

evidenti ragioni, sono connotati da un elemento di assoluta rilevanza. Da una parola divenuta ormai determinante: Territorio. Inteso come un’Area Vasta, non identificabile col mero perimetro comunale, nella quale si manifestano e si intersecano gli interessi della nostra città. Già nel Consiglio Comunale del 28 luglio scorso tale elemento si è palesemente manifestato, scontrandosi con la formula del civismo locale, rappresentato da Bacci. Ci riferiamo alla questione della nuova gestione del servizio rifiuti, affidata, dalla quasi totalità dei Sindaci dell’A.T.A., a una società a capitale interamente pubblico. La sola possibile alternativa al modello indicato dal nostro territorio era una gestione privata che avrebbe generato, a corollario, le speculazioni tipiche che tale modello prevede a carico degli utenti. Il Sindaco Bacci ha preferito dire “no” al modello pubblico. Una scelta che è stata oggetto di critica politica da parte del Gruppo Consiliare del Pd di Jesi. La nuova gestione dei rifiuti rappresenta

un piano industriale a capitale pubblico che genera importanti investimenti e a mantiene occupazione. Non solo. Svilupperà relazioni di Territorio: circostanza determinante per il nostro futuro. Jesi deve svolgere un ruolo di stimolo di relazioni territoriali. La politica è territorio competitivo. Per determinare progetti e reperire risorse è necessario che il Sindaco Bacci abbandoni al più presto la sua strategia dell’arroccamento, volgendo l’orizzonte amministrativo di Jesi verso una collaborazione territoriale più ampia dell’attuale. Su questo il Partito Democratico non si limiterà alla mera critica politica. Sarà propositivo, nella logica dei contenuti che gli sono propri. Ne va del futuro di Jesi e dell’intera Vallesina. Entrambi ne hanno un necessario e simbiotico bisogno.

Sono trascorsi quasi tre mesi dalle elezioni amministrative che hanno consentito alla nostra coalizione, costituita dalle liste civiche Jesi In Comune e Laboratorio Sinistra, di esprimere due consiglieri (Agnese Santarelli e Francesco Coltorti) oltre al candidato sindaco Samuele Animali. Fin da subito ci siamo schierati contro la costruzione della torre E.R.A.P., ovvero la palazzina di sette piani che dovrebbe sorgere in via Tessitori nei pressi della palestra Carbonari. Trattasi di un potenziale ecomostro che avrebbe un impatto devastante a livello urbanistico e am-

bientale su un quartiere che necessita di ben altro tipo di riqualificazione. L’attuale Amministrazione, che proprio qualche giorno fa ha rilasciato il permesso di inizio lavori (in barba anche a chi, come il nostro gruppo, aveva richiesto di effettuare un passaggio nella Commissione deputata e in Consiglio), continua a chiamarsi fuori dalle responsabilità che ruotano intorno alla realizzazione di quest’opera. Se è vero che il piano di attuazione che comprendeva la torre è stato avviato da Amministrazioni precedenti, è anche vero che, cambiata la situazione, la precedente giunta Bacci non ha fatto nulla per dare uno stop quando avrebbe potuto farlo. Oltre a questo, abbiamo sperimentato l’ebbrezza del respingimento della nostra prima mozione presentata in Consiglio (con la quale si chiedeva all’Amministrazione di impegnarsi per la piena applicazione del protocollo d’intesa sugli appalti siglato dall’Anci insieme alle organizzazione sindacali). Ma si sa,

la vita della minoranza è fatta anche e soprattutto di questo. Fortunatamente esiste una dimensione politica, sociale e culturale non meno importante, che va oltre le mura consiliari e in cui si incontra in maniera più diretta ed efficace la città e chi vi abita: ed è anche e soprattuttto qui che vogliamo stare con impegno, costanza, competenza e umiltà. Per questo abbiamo partecipato con convinzione alla riuscita manifestazione cittadina contro tutti i terrorismi indetta dal centro culturale islamico “Al Huda” e saremo in prima fila per diffondere al massimo e raccogliere le firme per la campagna nazionale finalizzata all’approvazione della legge di iniziativa popolare “Ero Straniero - L’umanità che fa bene”, volta a superare la legge BossiFini e a cambiare le politiche sull’immigrazione puntando su inclusione e lavoro.

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Gruppo consiliare Partito Democratico

Gruppo consiliare Jesi in Comune


Come Consigliere della Lega Nord, molti si aspettano che io tratti esclusivamente temi legati all’immigrazione, ma questo sarebbe riduttivo da parte nostra. E visto che sul tema dell’immigrazione avrò modo di tornarci più avanti quando verranno discusse le nostre interpellanze comunali a riguardo, oggi ritorno su un tema a me caro: la nostra splendida città. Di ritorno da un breve viaggio organizzato in Svizzera, a malincuore ho avuto modo di vedere e sentire anche attraverso le parole degli operatori, autisti, accompagnatori, guide ecc. che Jesi non è ancora una

città per Turisti. Difatti i servizi “essenziali” come bagni pubblici, in grado di fruire questo servizio non esistono, come in altre città, spesso sono inaccessibili per le condizioni in cui versano di sporcizia - vedi il bagno della struttura di Porta Valle data in concessione dal Comune o i bagni del Viale della Vittoria - un vero “neo” per una città che guarda al futuro con il brand Jesi in Progress! Per non parlare del nostro bellissimo centro dove anche i negozi spesso sono chiusi in orari di punta, come bar, ristoranti o altre attività ricettive! Questo aspetto andrebbe modificato per far lavorare di più i commercianti disponibili e garantire una maggiore presenza di croceristi o semplici turisti. Anche l’incuria che versa in alcune zone della città, compreso il centro storico, frutto sì della maleducazione di alcune persone, ma anche di trascuratezza da parte del Comune, non aiuta. Vedere una città pulita

con verde curato è il migliore biglietto da visita per chi ci viene a trovare E in questa complicata congiuntura economica potrebbe essere per Jesi, visto che le aziende continuano a chiudere ogni giorno, un punto di riferimento importante da coltivare e crescere. Abbiamo colline, mare e montagna poco distante per non parlare del cibo. Chissà che forse sarebbe il caso che, invece di organizzare eventi sportivi a iosa, ci dedicassimo più a rendere più comoda e vivibile la nostra città per chi viene da fuori, anche questa è “accoglienza”! O forse per una parte dell’Amministrazione Comunale vale solo l’Accoglienza ai migranti pseudo rifugiati, volta a far ingrassare gli ingranaggi delle Cooperative e portare nuova manodopera per la delinquenza locale come spesso succede.

Silvia Gregori Capogruppo Lega Nord

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