Jesi Oggi n. 3 - Giugno 2013

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Alle famiglie di Jesi

Jesi Oggi

felcini

SHOES • FASHION • BAGS info@felcini.it

anno XXI n. 2 / Giugno 2013

Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI In redazione: Simone Brunori Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1, Jesi (tel.0731.538365 - jesioggi@comune.jesi.an.it) Stampa: Rotopress International srl Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93)

Conti pubblici seri, credibili e rigorosi

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SBARCANO I CROCERISTI

PISTE CICLABILI PROVIAMOCI

PIANO DI OPERE PUBBLICHE PER RIQUALIFICARE LA CITTà

Accordo con MSC Viaggi e Costa Crociere

Per la prima volta un progetto condiviso per percorsi dedicati

Gli interventi di manutenzione su strade, scuole e verde restano le priorità assolute

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L’esempio “Occorre che ritorni in auge la scuola del dovere, o meglio quella del servire, in modo da far ritornare cristallina l’opera dei pubblici amministratori. Io vorrei che coloro che la coscienza pulita non hanno si appartino dal dirigere la cosa pubblica, perché gli amministratori pubblici dovrebbero essere rigorosamente obiettivi con tutti”. Pacifico Carotti, Sindaco della Liberazione

È la citazione che ho inserito, esattamente un anno fa, nel discorso di insediamento a Sindaco di questa Città. Non l’ho ripresa per il solo gusto di arricchire un discorso ufficiale. Ma perché fortemente convinto di queste parole e soprattutto dell’autorevolezza di chi le aveva pronunciate. È la stessa citazione che ho riproposto pochi giorni fa in occasione della Festa della Repubblica. Perché in quel voto del 2 Giugno 1946 - e nella Costituzione che ne è la naturale conseguenza - è insito il concetto di scelta. Di una scelta civica, di una scelta etica, di una scelta morale. Di una scelta di impegno. Quell’impegno che mi sono assunto davanti ai cittadini avendo ben chiaro un concetto: la politica, l’amministrazione, l’assunzione di responsabilità in seno a qualsiasi organismo di rappresentanza richiede un necessario compromesso. Sta a noi dare forma e contenuto a questo compromesso. E soprattutto declinarlo nella maniera migliore. Come hanno fatto i nostri padri costituenti: uomini e donne che uscivano dalla dittatura nazifascista, che provenivano da schieramenti diversi, che hanno costruito la Carta costituzionale con una approfondita mediazione. Un compromesso nei valori. Un compromesso di sensibilità. Oggi avverto - per la responsabilità che mi è stata assegnata dai cittadini - il dovere di restituire al valore più nobile il concetto di compromesso. E di contra-

stare in ogni sede qualsiasi azione che si traduce in un compromesso su interessi di parte, di lobby, di gruppi. Perché se è di questo che si tratta, quella libera scelta che richiamavo come base della politica, dell’amministrazione, della responsabilità in organismi di rappresentanza, ebbene quella scelta non sarà comunque libera, non sarà proiettata nell’interesse generale. Ecco perché non mi stanco mai di indirizzare le mie aspettative affinché chi è chiamato a qualunque ruolo di rilevanza pubblica abbia come stella cometa il bene collettivo, la competenza, l’onestà, le doti morali che sappiano coniugare armonicamente autorità ed autorevolezza. E quanto di attualità c’è in quel monito di Pacifico Carotti. Quanto di vero, quanto di profondo! L’ho sperimentato entrando in politica, io che la politica non l’avevo mai fatta prima e mai avrei pensato di farla fino a poco tempo fa. Incontrando certamente amministratori e personalità di alto profilo, donne e uomini animati da profondi convincimenti morali, da senso del dovere, da impegno civile. Ma trovando anche soggetti animati da interessi di parte, fin anche legittimi, ma incompatibili con il ruolo che ricoprono. Con i quali non può esserci né dialogo né tantomeno compromesso: perché si tratta di fare una scelta netta e precisa. Per questi motivi ho avvertito fino in fondo il peso della responsabilità mo-

rale nel consegnare una copia della Costituzione Italiana ai diciottenni il 2 Giugno. Sono loro il nostro futuro. Sono loro chiamati a continuare la nostra strada. Sono loro a cui affidiamo una società che abbiamo ricevuto dai nostri padri e che abbiamo il dovere di migliorarla. Anche a costo di sacrifici, anche a costo di impegnare tempo ed energie che avremmo potuto tranquillamente dedicare alla famiglia, al lavoro, al tempo libero. Se non li indirizziamo noi, le nostre famiglie, la scuola, il mondo dell’associazionismo verso l’idea di una scelta matura, civile, consapevole, capace di esaltarne le rispettive personalità all’interno di valori e di etica, allora abbiamo sbagliato tutto. E in questo particolare momento della vita del nostro Paese, dove crescono povertà e diseguaglianze, serve in chi amministra un supplemento di responsabilità, serve compiere il proprio dovere fino in fondo, sfuggendo a facili scorciatoie, sfuggendo alla demagogia e alle illusioni. Serve, in una parola, dare l’esempio. Il Sindaco Massimo Bacci www.facebook.com/massimobaccisindaco

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CONTI PUBBLICI seri, credibili, rigorosi Lo Stato taglia drasticamente i fondi al Comune nel 2013. Ed il Comune risponde in controtendenza, senza riversare sui cittadini il costo sociale: niente aumenti, ma anzi riduzioni di tariffe, piena tutela delle fasce più deboli, lotta agli sprechi e all’evasione, sostegno a famiglie ed imprese

Di fronte ad uno Stato che continua a tagliare le risorse agli enti locali, la risposta dell’Amministrazione comunale è in assoluta controtendenza: niente inasprimenti dei tributi, alcuni dei quali saranno anzi ridotti, niente tagli al sociale perché le richieste aumentano e si amplia la fascia di popolazione in difficoltà, niente trucchi contabili con alienazioni od oneri di urbanizzazione utilizzati per riequilibrare i conti anziché destinarli ad investimenti. Piuttosto un’azione incisiva per abbattere la spesa con tagli agli sprechi pubblici, una lotta all’evasione ancora più efficace centralizzando il controllo oggi affidato ad una galassia di uffici, l’assenza di ulteriori mutui per ridurre sensibilmente l’indebitamento del Comune e di conseguenza le rate mutuo da pagare. Ed in un contesto così ben definito ci saranno anche le risorse per sostenere le garanzie al credito delle imprese, oggi soffocate dalle banche che hanno chiuso i rubinetti, ma anche per agevolare l’edilizia - vero motore dell’economia - permettendo alle

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famiglie e alle imprese di beneficiare di forti sconti negli oneri legati a ristrutturazioni e recuperi di abitazioni ed attività produttive, oltre ad un fondo di solidarietà per le fasce protette. È un bilancio chiaro, preciso e rigoroso quello approvato dal Consiglio comunale, che non fa salti nel buio ma programma l’attività amministrativa nel corso del 2013 in maniera puntuale, prevedendo anche un piano triennale di opere pubbliche compatibile, sostenibile finanziariamente ed orientato alle manutenzioni di strade e verde, scuole, strutture sociali ed impianti sportivi, cimitero. Perché la

filosofia di fondo resta inequivocabile: la città del futuro si immagina mettendo a posto l’esistente, riqualificando e valorizzando i luoghi di vita, di lavoro, di studio, di svago. E lo si fa con un bilancio sano che, come ripetuto fin dall’inizio dell’attività di questa Amministrazione comunale, è la base per qualsiasi programmazione futura. Il sindaco Massimo Bacci lo ha ribadito in Consiglio comunale: “Chi va in giro dicendo che per rimettere a posto Jesi dopo lunghi anni di incuria bastano pochi mesi, vende fumo. Serve, invero, una programmazione seria e metico-


losa, all’interno di una organizzazione comunale che deve migliorarsi in efficienza ed efficacia, mettendosi essa stessa a servizio del cittadino”. Concetti già anticipati al personale comunale in occasione del primo anno dall’elezione a primo cittadino: “Al personale ho chiesto un deciso cambio di passo: il Comune deve essere da traino per la città, dopo che per troppo tempo si è avuta la netta percezione che sia stato un freno. In questo momento drammatico per l’economia, il lavoro, i redditi, l’emergenza sociale, il Comune - inteso nel suo complesso di amministratori, dipendenti e collaboratori - deve assumersi la responsabilità di andare oltre il normale lavoro e di “sorprendere” per la qualità dei servizi. È una questione di rispetto verso la Comunità, oltre che un motivo di orgoglio per chi lavora nella struttura pubblica”. Su questo “cambio di passo” il sindaco conta molto. Anche perché solo abbattendo inefficienze e sprechi ed ottimizzando le risorse, si potranno gestire fondi disponibili che scendono dai 36 milioni del 2012 ai 34,8 milioni di quest’anno, a cui si aggiunge l’incognita Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati agricoli. Perché poi il Governo può farsi bello quanto vuole nell’abolirla, ma non può “impiccare”

i Comuni non trovando altre risorse da restituir loro, fatto questo che per Jesi significa altri 1,2 milioni di euro. In questo scenario, dal punto di vista organizzativo, sarà portato a compimento il progetto di “un ufficio” che gestirà unitariamente le entrate di natura patrimoniale, che allo stato attuale sono distribuite in troppi singoli uffici, sulla base delle varie aree di competenza. Tale progetto, preliminarmente, consente un sicuro miglioramento nei tempi di riscossione delle varie entrate comunali. Inoltre permette l’ottenimento di una più efficiente, efficace e controllata gestione degli incassi, la possibilità di ottenere risparmi a seguito delle economie di scala che si produrranno e, soprattutto, consente ai dipendenti del Comune, impegnati nell’erogazione dei singoli servizi, di svolgere le loro funzioni liberi dalla predetta mansione a

tutto vantaggio della qualità del loro lavoro e del conseguente soddisfacimento delle richieste dei cittadini. Continuerà inoltre l’attività di rinegoziazione dei contratti di appalto vigenti ritenuti troppo onerosi e, nel caso in cui sarà praticabile, verranno riportati all’interno dell’ente quei servizi che lo stesso è in grado di svolgere ottimizzando, pertanto, la spesa interna. Il contratto di finanza derivata (i cosiddetti Swap) dovrà essere costantemente monitorato e, se possibile, rescisso alle migliori condizioni per il Comune. Le spese di gestione della struttura saranno ridotte attraverso piani di razionalizzazione tesi a migliorare l’efficienza e l’efficacia di tutti i servizi. Destano infine preoccupazioni i contenziosi legali che si trascinano nel tempo e che potrebbero presto sfociare in sentenze economicamente negative per il bilancio del Comune.

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Interventi edilizi, taglio netto agli oneri In molti casi più che dimezzata la monetizzazione degli standard urbanistici

“Una riduzione

lineare del 15% di tutte le tariffe. In aggiunta: un ulteriore abbattimento del 50% per il recupero di edifici nella città storica e per gli ampliamenti delle attività produttive, uno sconto del 25% per il recupero dell’esistente in zone residenziali

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È stata presentata come una misura che può contribuire al “rilancio delle attività edilizie e la ripresa delle attività economiche”. Si tratta del taglio netto alla monetizzazione dei cosiddetti standard urbanistici, uno dei contributi richiesti dal Comune ogni qual volta un privato realizzi interventi che comportano l’aumento del carico urbanistico mediante costruzioni o ristrutturazioni per particolari variazioni d’uso Un ribasso che riguarda sia il nuovo, sia soprattutto recuperi ed ampliamenti, in particolare per il centro storico e nei borghi rimasti esclusi dal Piano Casa. Ma è una riduzione che interessa in maniera sensibile anche gli spazi destinati ad attività produttive e al terziario. Ed infatti al taglio lineare del 15% di tutte le tariffe per interventi edilizi diretti, si aggiunge un ulteriore taglio aggiuntivo del 50% per il recupero su edifici della città storica (centro e borghi) e per le attività economiche laddove si intervenga con ampliamenti su insediamenti esistenti in zone della città a prevalente

presenza produttiva. Al 15% si aggiunge invece un ulteriore 25% di taglio delle tariffe per recupero dell’esistente in zone prevalentemente residenziali. “I 33 euro richiesti per ogni metro quadro di Superficie Utile Lorda (Sul) di edifici destinati ad attività economiche spiega l’assessore all’urbanistica Mario Bucci - col taglio del 65% diventano 14 euro a metro quadro in caso di ampliamento e 28 per una nuova costruzione, col taglio del 15%. Una variazione d’uso o ristrutturazione in centro storico costerà 22 euro a metro quadro e non più 51. Per una ipotetica ricostruzione nei borghi, ad esempio, 100 metri quadri residenziali costerebbero 4 mila euro e non più 9.300 di oneri accessori”. L’idea di una revisione al ribasso delle tariffe era già stata avviata dall’Amministrazione comunale, ma il taglio è stato reso più corposo con “l’obiettivo di incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente sia in centro storico che per le attività produttive, sperando di poter in qualche modo contribuire ad innescare un processo economico virtuoso. La situazione del settore è talmente stagnante che il Comune, più che incassare meno con il taglio, spera di riuscire a stimolare una piccola ripresa che porterebbe per altro alle casse comunali più del nulla che oggi si prospetta, in una fase in cui c’è perfino chi richiede la restituzione degli oneri già versati, perché non riesce più costruire dopo aver già affrontato le spese per le pratiche”. Gli uffici comunali registrano infatti un nettissimo calo dell’attività edilizia, anche se non del lavoro: segnalato un blocco per quel che riguarda le nuove costruzioni, ma si assiste ad una certa vivacità sul fronte di trasformazioni ed interventi di piccola entità.


Il nuovo piano delle opere pubbliche

Interventi mirati per una piena riqualificazione Con l’approvazione del Piano delle opere pubbliche, il primo di questa legislatura, prende il via l’iter che la nuova Amministrazione comunale svilupperà per dare le risposte agli impegni assunti con il programma di mandato. Il Piano, a valenza triennale, è caratterizzato da scelte volte ad una piena riqualificazione della città, con particolare riferimento alle manutenzioni. E dunque priorità saranno date a strade, marciapiedi, verde pubblico, edilizia scolastica, impianti sportivi, cimiteri cittadini. Previsti anche alcuni ampliamenti di tronconi stradali per migliorare la viabilità. Tutte le opere, per la prima volta, non saranno finanziate da mutui, ma da proventi che deriveranno da oneri di urbanizzazione, alienazioni, appalto parcheggi e, per quel che concerne i cimiteri, dalla vendita dei loculi, oltre a finanziamenti regionali, nazionali e comunitari, ma anche privati. Ecco gli interventi previsti. MOBILITà e VIABILITà Manutenzione strade e marciapiedi - Rappresenta una delle principali criticità e a tale voce saranno destinate la maggior parte delle risorse visto che strade e marciapiedi di numerose vie urbane ed extraurbane si presentano in pessime condizioni. Ampliamenti stradali - Si realizzerà il collegamento tra via Puccini e viale del Lavoro superando l’Erbarella, si procederà agli ampliamenti di via Campolungo con definizione dell’asse stradale di collegamento tra le parti ovest e nord della città, e di via del Verziere con realizzazione del nuovo tratto in variante di collegamento con via Ricci definendo così l’asse stradale di collegamento tra

le parti ovest e sud della città. Segnaletica - Il miglioramento della sicurezza è legato sicuramente ad una segnaletica leggibile, congruente con l’ambito stradale e coerente con l’ambiente circostante. Adeguandola ad una segnaletica di informazione turistica dei principali poli attrattivi, culturali e sportivi, ma anche infrastrutturali. Impianti di risalita - Nella parte bassa di via Mazzini (altezza Torrione) e in costa Mezzalancia (scalette della morte) si propone di realizzare una serie di scale mobili di lunghezza diversa tra loro che dovranno superare il dislivello, con sensore di attivazione all’avvicinamento dell’utente, copertura leggera e trasparente e sistema di telecamere per il controllo. Piste ciclabili - Con l’approvazione del progetto del piano delle piste ciclabili si comincerà a collegare gli attuali tronconi di piste ciclabili presenti in città per

un primo percorso continuo. Area Porta Valle e parcheggi viale della Vittoria - Si prevede la riorganizzazione degli spazi destinati a parcheggio in via Porta Valle e in Viale della Vittoria. Nella prima zona si propone di attuare un progetto urbano di trasformazione, valorizzando le aree destinate a verde ed istituendo un parcheggio a raso, con superficie polivalente di circa 6 mila mq. Le aree verdi attrezzate per gli usi collettivi aumenteranno notevolmente. Per il viale della Vittoria si prevede la ripresa della pavimentazione in asfalto ormai logora in più punti. Videosorveglianza - Saranno realizzati impianti di videosorveglianza in corrispondenza di incroci, rotatorie e parti sensibili della città. RIQUALIFICAZIONE URBANA Pavimentazione di corso Matteotti Sostenuti da un contributo ministeriale

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di riqualificazione urbana ed edilizia sociale, saranno realizzati i lavori di pavimentazione di corso Matteotti, piazza Pergolesi, piazza Colocci e la ristrutturazione di 7 alloggi abitativi in via San Pietro Martire. Completamento contratto di quartiere - Si completeranno le ultime opere del contratto di quartiere “Abitare il centro antico” con la ristrutturazione delle ex carceri e la riqualificazione del chiostro dell’ex chiesa di Sant’Agostino. ARREDO URBANO E VERDE PUBBLICO Giardini pubblici Viale Cavallotti L’area del parco pubblico costituisce la struttura portante del verde attrezzato nella città: un’area di grande fruibilità inserita in un contesto dominato dalla residenza. È prevista l’installazione di strutture gioco diversificate per adolescenti e bambini e la posa di nuove panchine e di cestini porta-rifiuti differenziati. È inoltre necessario procedere, nella parte storica (zona antistadio) ad una manutenzione straordinaria complessiva (camminamenti, gazebo storici, nuove essenze arboree). Arredo urbano in città e nei parchi All’interno del nucleo urbano si rende necessario provvedere all’installazione di nuovi elementi di arredo al fine di

rendere la città più accogliente e vivibile: nuove panchine, fioriere, cestini per rifiuti, rastrelliere per biciclette, giochi per i parchi pubblici e alla riqualificazione di tutti i bagni pubblici ricadenti all’interno del territorio comunale. La scelta degli elementi di arredo urbano verrà effettuata in modo da potersi inserire in maniera armonica nella zona in cui dovranno ricadere. Pavimentazioni in centro - Il trascorrere del tempo e l’usura hanno causato un deterioramento delle pavimentazioni in blocchi di arenaria delle vie del centro storico medioevale che hanno subito distacchi e dissesti e dei selciati Fiume Esino - In programma gli interventi di manutenzione straordinaria dell’alveo al fine di ridurre il rischio idrogeologico a salvaguardia dei beni pubblici e della pubblica incolumità. SERVIZI CIMITERIALI Nuovo cimitero - Si prevedono l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua piovana provenienti dai tetti e dalle pavimentazioni dei ballatoi, il ripristino delle strutture in cemento armato, l’installazione di pannelli frangivento nella piramide, la realizzazione dell’impianto di illuminazione della chiesa, la realizzazione del nuovo ossario e cinerario, la realizzazione di nuovi loculi.

Cimitero monumentale - Anche in questo caso sono previste opere di manutenzione straordinaria, oltre al rifacimento degli impianti della luce votiva, la realizzazione di nuovi loculi ove possibile e il recupero di altri loculi per fine concessione. Nell’intera area del cimitero è inoltre in programma la sistemazione del parcheggio e la realizzazione di un nuovo tronco stradale, in maniera tale da evitare l’attraversamento dell’area cimiteriale per chi deve raggiungere la zona di Santa Lucia. Cimiteri rurali di S.Maria del Colle, Mazzangrugno e Tabano - Agli interventi di manutenzione si aggiungeranno il ripristino di alcuni tratti del muro di cinta e la sistemazione delle aree verdi, oltre al rifacimento degli impianti di luce votiva. EDIFICI SCOLASTICI Complesso scolastico San Francesco L’intervento interesserà la scuola media Lorenzini, l’elementare Collodi, i locali segreteria, la palestra e riguarderanno l’impermeabilizzazione delle coperture, la sistemazione dell’area esterna con relativa recinzione e la ristrutturazione integrale dei servizi igienici a servizio della palestra, creando spogliatoi separati fra ragazzi e ragazze. Scuole secondarie di I° grado - Inte-

Gli interventi pubblici proposti dai privati Inseriti nel Piano delle opere pubbliche sono anche alcuni interventi di valenza pubblica ma che saranno realizzati da privati che hanno chiesto l’autorizzazione al Comune. Le risorse impegnate non saranno pertanto del Comune, piuttosto verranno investite da soggetti privati. Non essendo lavori in capo al Comune, ovviamente la loro realizzazione, ancorché contemplata nel Piano triennale delle opere pubbliche, è legata agli eventuali tempi di programmazione previsti dal soggetto privato. Ecco di cosa si tratta. Parcheggio interrato alle Conce -

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L’intervento prevede la realizzazione di parcheggi interrati ed il rifacimento dell’area sosta a livello di superficie. Parcheggio interrato Carducci L’intervento prevede la realizzazione di parcheggi interrati sotto il Carducci con entrata delle auto da viale Papa Giovanni XXIII e uscita meccanizzata che collegherà via Carducci a viale della Vittoria. Parcheggio interrato ed a raso in via S.Francesco - Anche in questo caso l’intervento prevede la realizzazione di parcheggi interrati ed il rifacimento dell’area sosta a livello di superficie. Cittadella dello sport - L’intervento

prende in considerazione la realizzazione di più impianti sportivi da realizzare nell’area del Palasport-Polisportivo Cardinaletti. Tempio crematorio - A fronte di una crescente richiesta di cremazioni che ad oggi possono essere eseguite solo in località molto distanti (San Benedetto del Tronto o Perugia), si ritiene, nel rispetto delle libere volontà di ciascun cittadino, di valutare l’ipotesi della realizzazione di un tempio crematorio al cimitero. Il Comune procederà ad uno studio di fattibilità, poi sarà il soggetto privato a garantirne la realizzazione e la gestione.


ressa una serie di interventi da mettere in atto per la manutenzione delle coperture, la sostituzione degli infissi, il completamento degli impianti antincendio e la loro modifica in base a sopravvenute necessità nonché la sistemazione di aree esterne, il cablaggio delle reti dati all’interno degli edifici stessi, iniziando dalle quattro scuole medie in cui tale infrastruttura è divenuta obbligatoria. Gli interventi saranno spalmati nei tre anni previsti dal programma. Nuove sezioni di scuola materna - La scuola per l’infanzia “Anna Frank” si trova al margine di viale del Lavoro in una zona periferica della città, inserita in un’ampia zona verde che condivide, distante poche decine di metri, con l’edificio che ospita l’asilo nido “Oasi”. La recente crescita del limitrofo quartiere Smia rende necessario l’ampliamento della scuola in ragione di due nuove sezioni. Recupero ex scuola materna - asilo nido Aquilone - L’asilo nido “Aquilone” fu chiuso nel 2003 a seguito degli

esiti delle verifiche di vulnerabilità sismica, promosse dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia del 2002. Sarà recuperato grazie anche a contributi della Regione e di Cariverona. Nuovo centro Maschiamonte - Il centro socio-educativo-riabilitativo “Maschiamonte” è attualmente collocato all’interno di alcuni locali siti al piano terra di uno stabile in via San Giuseppe che non garantiscono le condizioni ottimali per la cura e la socializzazione degli ospiti: pertanto, si è deciso di realizzare una nuova struttura su un unico piano, di circa 250 mq, oltre a uno spazio porticato di altri 45 mq, a fronte dei 197 mq della struttura esistente. IMPIANTI SPORTIVI Palazzetto della Scherma - Sono necessari interventi di manutenzione straordinaria della copertura, interessata da infiltrazioni d’acqua ed opere generali di riqualificazione e conservazione delle aree esterne e delle murature, oltre l’eliminazione di elementi impiantisti-

ci invasivi. Si prevede inoltre la nuova tinteggiatura esterna intervenendo in modo ricercato e particolare cosi da caratterizzare il nostro impianto sportivo estremamente significativo per lo sport jesino e per tutta la Città. Palasport e Cardinaletti - Il palazzetto dello sport, sebbene si trovi in discreto stato di manutenzione, è soggetto a puntuali e ripetuti fenomeni di infiltrazione d’acqua. Necessita quindi di un esteso intervento di ripresa e sostituzione del manto della copertura. Da sistemare anche gli spogliatoi del Cardinaletti, mentre è necessario ampliare ed ottimizzare gli spazi destinati a parcheggio per pubblico ed atleti. Palestre Asiago, Carbonari, Collodi e Federico II - Sono palestre dislocate nel territorio comunale, annesse ad edifici scolastici e destinate anche all’attività extrascolastica. Gli interventi necessari riguardano la manutenzione dei servizi igienici e delle coperture, il rifacimento della pavimentazione, la tinteggiatura.

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Dehors

Approvato il nuovo regolamento che incoraggia l’arredo di spazi all’aperto di bar e di pubblici esercizi

regole certe e pieno sostegno Regole certe e pieno sostegno degli uffici comunali in tutto l’iter amministrativo per quegli esercizi pubblici che intendono realizzare strutture temporanee all’aperto davanti ai propri locali. Lo ha deciso il Consiglio comunale, su proposta della Giunta, approvando il nuovo regolamento sui cosiddetti “dehors”, termine che racchiude l’insieme degli elementi mobili (tavolini, sedie, ecc.) posti in modo funzionale per arredare lo spazio all’aperto annesso ad un locale di pubblico esercizio autorizzato alla somministrazione di bevande. I “dehors”, infatti, secondo l’Amministrazione comunale svolgono una positiva funzione in termini di miglioramento dell’offerta di servizi ai cittadini ed ai turisti, di aggregazione sociale, di rivitalizzazione della città. E dunque la loro presenza va incoraggiata pur nell’ambito di regole codificate che ne garantiscano la compatibilità con i luoghi ed il decoro pubblico. Con questo

spirito è stato modificato il precedente regolamento, così da migliorare la disciplina per l’occupazione del suolo pubblico, conformemente ai principi generali di riqualificazione e valorizzazione dell’ambiente cittadino. I “dehors” potranno essere aperti, delimitati o coperti, sia stagionali che permanenti, privi di barriere architettoniche, posizionati in maniera tale da non ostacolare né il transito pedonale né tanto meno quello veicolare. In particolare, con le modifiche introdot-

te, l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico è subordinata ad un nulla osta preventivo vincolante sulle caratteristiche dei manufatti stessi e degli arredi. Al fine di salvaguardarne i caratteri storico-architettonici, nelle aree ricadenti all’interno del centro storico, è vietata la installazione di “dehors di tipo coperto” fino alla individuazione, da parte della Giunta, degli ambiti di divieto assoluto e delle condizioni particolari per la installazione dei “dehors” stessi. I “dehors” dovranno essere tenuti in ordine, puliti e funzionali. All’interno dell’Area Servizi Tecnici del Comune è stato individuato un apposito ufficio come unico interlocutore con i titolari dei pubblici esercizi che intendono realizzare strutture temporanee all’aperto davanti ai propri locali o vogliano regolarizzare quelle già attive. Numerose le nuove domande pervenute.

E NEI PARCHI ARRIVANO I CHIOSCHI STAGIONALI Una nuova opportunità per valorizzare e riqualificare le aree verdi della città Potranno presto essere installati chioschi stagionali nei parchi pubblici dove poter somministrare alimenti e bevande e svolgere attività culturali e ricreative. La Giunta comunale ha infatti deciso di pubblicare un bando per la raccolta di manifestazioni di interesse al fine di verificare eventuali adesioni di operatori per questo tipo di esercizio pubblico temporaneo e, nel caso, valutare come procedere alla assegnazione delle aree. È la prima volta che a Jesi si prova ad organizzare un servizio del genere, finora limitato ai giardini pubblici di viale Cavallotti. Si vuole in questo modo favorire l’aggregazione nei numerosi parchi con l’intento anche di riqualificarli e valorizzarli visto che tra le disposizioni previste, vi sarà la pulizia e l’arredo, la presenza di un bagno, la rigorosa regolamentazione di suoni e rumori. Da un primo esame della Giunta sono stati individuate

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alcune aree che si prestano particolarmente a questo tipo di attività, come il parco del Ventaglio, il parco Mattei alla Smia, il parco del Cannocchiale, il Parco del Vallato, gli Orti Pace, ma proprio per capire quelle che potrebbero essere le richieste da parti di titolari di licenza per la somministrazione di bevande e alimenti, si è scelta la strada di un bando pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse così da non evitare preclusioni. Sarà poi la stessa Giunta, anche sulla base delle aree verdi individuate dagli operatori, a valutare quelle che meglio si prestano per questo tipo di attività. La decisione nasce dalla richiesta presentata in Comune da parte di un operatore che ha di fatto gettato le premesse affinché gli uffici predisponessero una proposta da sottoporre alla Giunta con la quale regolamentare tale attività.


IL MERCATO IN CENTRO TORNA FINALMENTE UNITO Gli ambulanti di via N.Sauro trasferiti in piazza Colocci

“ Un percorso Con il mese di giugno gli ambulanti di via N.Sauro sono stati trasferiti in piazza Colocci. Dopo un lungo percorso partecipato per affrontare congiuntamente le numerose problematiche di natura amministrativa e organizzativa, si è conclusa positivamente una questione presa subito di petto da parte dell’Amministrazione comunale con l’obiettivo di dare risposte certe agli ambulanti ed eliminare per ragioni di sicurezza e sosta l’area assegnata alle bancarelle di fronte al mercato ortofrutticolo di via N.Sauro. In piazza Colocci, nei giorni di mercato del mercoledì e sabato, sono ora presenti dalle 13 alle 14 bancarelle, con dimensioni leggermente ridotte, ma comunque tali da poter consentire agli operatori di esporre nel miglior modo la propria merce e soprattutto di accogliere tutti. “Si raggiunge un risultato importante - ha spiegato il consigliere delegato ai

condiviso con le associazioni di categoria per risolvere le criticità che erano state evidenziate dagli operatori e dai cittadini

mercati Marco Giampaoletti - perché ottenuto in forma condivisa e partecipata con gli stessi operatori e con le organizzazioni di categoria che ha permesso di superare le tante criticità presenti che si trascinavano da tempo. Da parte di tutti vi è stata la massima collaborazione e disponibilità, nel comune intento di valorizzare al meglio il mercato ambulante nella parte storica della città, con ciò contribuendo anche a rafforzare l’afflusso dei cittadini a beneficio dei negozi presenti in via Pergolesi. Si tratta, come abbiamo già avuto modo di ricordare, di un trasferimento temporaneo, in attesa della completa riorganizzazione del mercato ambulante che resterà comunque nel centro storico sia nella mattinata del

mercoledì sia in quella del sabato e rispetto alla quale l’approccio sarà sempre quello di una vera e concreta partecipazione”. Sempre con le organizzazioni di categoria degli ambulanti si è cominciato ad affrontare insieme anche l’organizzazione delle fiere di San Settimio di settembre. Dopo anni in cui la gestione era stata affidata ad una ditta privata, l’Amministrazione comunale ha deciso di riprendere in mano le fiere con l’obiettivo di coniugare al meglio le esigenze di operatori e pubblico, ma anche di ottimizzare al meglio le risorse. Anche in questo caso si registra una positiva disponibilità delle associazioni, consapevoli che il percorso intrapreso potrà dare buoni risultati.

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Città europea dello sport 2014 Ottenuto al primo tentativo il prestigioso riconoscimento grazie a numeri di tutto rispetto: circa 120 società, oltre 17 mila tesserati, 30 impianti pubblici. Un successo di tutti Jesi è “Città Europea dello Sport” 2014. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito dall’Associazione capitali europee dello sport, l’organizzazione no-profit che, d’intesa con l’Unione europea ed il Coni, premia quei Comuni che dimostrano un impegno continuativo in questo settore e una politica innovativa nella promozione dell’esercizio fisico come divertimento, attività piacevole, spirito e sentimento di collettività, correttezza e rispetto, miglioramento della salute. La consegna ufficiale avverrà il prossimo 6 novembre a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo. È un successo per l’intera Città, una straordinaria opportunità attraverso la quale organizzare, nel corso del prossimo anno, eventi sportivi di carattere internazionale, polarizzando su Jesi l’attenzione dello sport e dando credibilità e sostanza ai progetti che si svilupperanno per accedere a finanziamenti nazionali ed europei destinati all’impiantistica sportiva e alla promozione delle varie discipline. Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Massimo Bacci e dall’assessore allo sport Ugo Coltorti che hanno seguito con grande attenzione l’intero iter della candidatura, mettendo nelle condizioni la Commissione appositamente giunta a Jesi di prendere atto della straordinaria vocazione sportiva della città. “Ringraziamo la Commissione per aver premiato il nostro impegno - hanno detto - ma soprattutto l’impegno delle tante persone che con passione, sacrifici e spirito d’iniziativa consentono la pratica sportiva a migliaia di tesserati”. La richiesta della candidatura era stata formalizzata lo scorso dicembre, a maggio è giunta in città l’apposita Commissione per verificare i requisiti. Ad accoglierla tre testimonial d’eccezione come la campionessa olimpionica Elisa Di Francisca, l’ex portiere della Lazio e della Nazionale Luca Marchegiani, l’ex olimpionica ed oggi allenatrice di

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scherma Giovanna Trillini. Dalle tre punte di diamante dello sport jesino, ma anche da Valentina Vezzali fresca mamma per la seconda volta, il pieno sostegno per ottenere questo riconoscimento. La Commissione aveva avuto modo di visitare i principali impianti della città: palazzetto dello sport, polisportivo Cardinaletti, palascherma, stadio comunale, piscina comunale e le attigue palestre Zannoni, campo da rugby, poligono di tiro e bocciodromo comunale. È seguito poi un incontro con le società sportive nel corso del quale sono stati illustrati i numeri che “certificano” la particolare propensione di Jesi allo sport: circa 120 società sportive, oltre 17 mila tesserati pari ad oltre il 40% della popolazione residente, 30 impianti pubblici, con una diffusa attività di base sostenuta dagli enti di promozione sportiva, con piena integrazione dei diversamente abili, con attività fisica che abbraccia tutte le generazioni dai nascituri alla quarta età, senza dimenticare il prestigio acquisito nello sport a livello mondiale a partire dalle olimpioniche del fioretto. La stessa Commissione aveva già lasciato capire, nella conferenza stampa di chiusura della visita, che Jesi aveva tutte le carte in regola, definendo “ottimo” il giudizio. In quell’occasione il sindaco Massimo Bacci aveva espresso un pensiero al compianto ex assessore Leonello Rocchetti che in lunghi decenni ha permesso che lo sport a Jesi potesse essere sostenuto con impianti ed attrezzature che sono oggi un fiore all’occhiello. Il sindaco ha ringraziato anche il Panathlon per il sostegno all’iniziativa ed il past president nazionale, lo jesino Gianni Bambozzi che ha contribuito affinché la candidatura di Jesi potesse essere presa in considerazione nella maniera migliore.


“Si narra che San Floriano sconfisse il diavolo in una corsa, arrivando per primo a Jesi. Questo lo fa diventare il primo sportivo della Città” Floriano è il nome della mascotte dello spirito sportivo di Jesi

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PISTE CICLABILI Costruiamo insieme il progetto Il Comune ha costituito un gruppo di lavoro per individuare corsie riservate alle bici nei tragitti casa-lavoro e casa-scuola Da associazioni dei ciclisti e ambientaliste un pieno sostegno Immaginare una città dotata di piste ciclabili che consentano ai cittadini di pedalare in maniera sicura ed agevole, sia per raggiungere il posto di lavoro o la scuola, sia anche per le loro attività di svago e tempo libero. È il progetto a cui l’Amministrazione comunale sta lavorando, con l’obiettivo di predisporre un Piano comunale della mobilità ciclistica, vale a dire un insieme organico di azioni e di interventi volti a incrementare l’utilizzo della bici attraverso la realizzazione di percorsi dedicati, attività informative, promozionali e culturali. Un progetto impegnativo - visto che Jesi in questo campo è una città esordiente - inserito nel programma di mandato, rispetto al quale è stato costituito un apposito gruppo di lavoro di tecnici per elaborare una proposta da sottoporre alla Giunta comunale. In forza di ciò l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano ha chiamato a raccolta i gruppi ciclistici e le associazioni ambientaliste per un primo incontro nel quale raccogliere idee e suggerimenti da chi abitualmente utilizza la bici e da chi è impegnato a sensibilizzare i cittadini su una mobilità rispettosa dell’ambiente. L’appuntamento ha visto una larga partecipazione, a dimostrazione di come la questione sia sentita in città, convinti tutti che, se anche la conformazione di Jesi con saliscendi potrebbe dissuadere verso l’uso della bicicletta, è viceversa questa del Piano una grande opportunità che va colta al volo, anzi con una forte spinta dal basso che possa sostenere ed incoraggiare la volontà dell’Amministrazione comunale. Di qui l’idea di illustrare una prima ipotesi progettuale sul sito internet del

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Comune dove chiunque, attraverso una mail, può offrire il proprio contributo di idee. Le proposte ritenute meritevoli di attenzione saranno pubblicate così da permettere che gli stessi cittadini si esprimano sulle varie valutazioni. Per l’elaborazione del Piano si prende le mosse dalla situazione attuale che vede nel Comune di Jesi alcuni spezzoni di pista, frammentati, scollegati e difficilmente individuabili, oltre alle criticità legate alla pista ciclabile lungo il fiume Esino, che per il tratto che insiste nel Comune di Jesi è in cattivo stato di manutenzione ed alcuni punti sono interrotti. “Con il piano della viabilità ciclistica spiega l’assessore Napolitano - vogliamo individuare una rete gerarchica di collegamento tra le zone residenziali ed i punti di attrazione di rilevanza urbana come il centro storico, le aree per lo sport, le scuole, i luoghi di lavoro significativi, la zona industriale, la stazione ferroviaria e quella delle autocorriere, inserendo anche la rivalutazione del-

la pista ciclabile del fiume. Un lavoro certamente impegnativo e che richiede tempi non brevi, da realizzare per stralci funzionali tenendo conto della tipologia delle strade e della mobilità pedonale esistente ed integrando la fase di pianificazione con il piano urbano del traffico al fine dell’intermodalità dei mezzi di trasporto”. Operativamente si interverrà inizialmente per collegare i frammenti di piste ciclabili presenti. Dopodiché, con un progetto approvato che individua percorsi e modalità di intervento, l’Amministrazione comunale, ogni qual volta metterà mano alla manutenzione di una strada dove è prevista la presenza di una pista ciclabile, ne dovrà tener conto e predisporre la relativa corsia riservata. Fondamentale risulterà anche l’azione di marketing e comunicazione per incentivare la mobilità ciclistica, in particolare coinvolgendo e sensibilizzando i cittadini a cominciare dai più giovani. Del resto la crisi economica che si sta vivendo diventa paradossalmente una opportunità per incidere sui cambiamenti e le abitudini relativi alla mobilità urbana: motivazioni economiche (risparmio di benzina, ricerca di parcheggi, costi di gestione dell’auto, ecc.) possono trasformarsi in un cambiamento culturale profondo nel modo di vedere e vivere la città ed incidere sulle modalità di spostamento in essa. Ma non sfugge che la realizzazione del Piano delle piste ciclabili diventa anche una risposta strategica all’emergenza ambientale: meno auto e più biciclette significa ridurre l’inquinamento, oltre a favorire una attività fisica dagli indubbi benefici.


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Turismo sportivo battesimo di fuoco

L’impegno era sottoscritto nel programma di mandato: rilanciare la ricettività di Jesi anche sotto l’importante aspetto del turismo sportivo, tenuto conto dei numerosi impianti presenti in città e del prestigio conquistato a livello internazionale grazie agli ori olimpici del fioretto. Ed ecco già pronti per questa estate due appuntamenti destinati a sperimentare questo nuovo percorso e verificare sul campo le potenzialità di Jesi in questo settore: si tratta del Milan Junior Camp e del Summer Fencing Camp (Centri Estivi di Scherma). MILAN JUNIOR CAMP È un’iniziativa già sperimentata con successo in altre città che approda per la prima volta a Jesi, grazie alla sinergia tra la Uisp di Urbino (gestore ed organizzatore leader del Milan) e quella di Jesi che organizzerà l’evento interamente patrocinato dal Comune dal 14 al 20 luglio prossimi. Le vacanze estive ufficiali rossonere sono rivolte ai ragazzi/e dai 6 ai 16 anni. Insieme a loro saranno protagonisti assoluti il divertimento e il calcio, per crescere attraverso i valori dello sport. I corsi, che si svolgeranno presso il polisportivo ”Cardinaletti”, saranno tenuti

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da allenatori altamente qualificati, facenti parte dello staff tecnico del settore giovanile del Milan (Baldo, Costacurta, Lupi) o ex giocatori di serie A professionisti (Raducioiu), compresi un preparatore dei portieri (Sebastiano Rossi) ed un preparatore atletico professionista. Sono previste due formule di partecipazione di 7 giorni, diverse tra loro: una, rivolta ai ragazzi/e dagli 8 ai 16 anni, è quella con il pernottamento in hotel. L’altra, diurna, il Day Camp, è indirizzata ai ragazzi/e dai 6 ai 16 anni. Info: 348 8027370 (Fausto Pagliaccia) milancamp12@gmail.com www.milanjuinorcamp.com www.camprossoneri.com. SUMMER FENCING CLUB La scelta della lingua inglese per questi centri estivi di scherma è voluta perché si tratta di una iniziativa non solo destinata ai ragazzi d’Italia, ma aperta a quelli di tutta europa dove la città di Jesi è unanimente riconosciuta la capitale del fioretto. L’iniziativa è proposta da Esitur-Crognaletti, l’agenzia di viaggio che ha scelto anche la strada dell’incoming oltre a quella dell’organizzazione di gite in Italia e all’estero. I centri

estivi, in collaborazione con il Club Scherma Jesi ed il pieno sostegno delle olimpioniche del fioretto, si terranno in due distinti turni dal 18 al 31 agosto (30 ragazzi per turno). “Sette giorni e sei notti - spiega Daniele Crognaletti - per appassionati e sportivi dai dieci anni in su che potranno venire a Jesi, pernottare al Federico II, allenarsi per quattro ore al giorno, due di preparazione atletica e due in pedana, al palascherma con Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e la preparatrice Annalisa Coltorti che ci hanno dato disponibilità. Nel pacchetto, anche la visita turistica della città, escursione alle grotte, a Senigallia, all’Eldorado di Apiro e a Mirabilandia. Stiamo ricevendo apprezzamenti da diversi paesi europei per questi centri estivi che coniugano il turismo e lo sport ad altissimi livelli. La stessa federazione della Scherma inglese ha inserito questa iniziativa nel proprio sito istituzionale. Se dovesse funzionare, tutto il ricavato di questo primo anno andrà reinvestito nei lavori sul palascherma di Jesi”.


Le crociere sbarcano anche a Jesi Accordo con MSC Viaggi e Costa per l’escursione “Città dell’Imperatore”

L’Amministrazione comunale ha raggiunto un accordo con le due principali compagnie di navigazione dedite all’attività croceristica, la MSC Viaggi e la Costa Crociere, che da quest’anno proporranno tra i pacchetti a scelta per le escursioni a terra anche la città di Federico II. L’escursione “Jesi Città dell’Imperatore” è rivolta ai croceristi che, una volta attraccate le grandi navi al porto di Ancona, avranno l’opportunità di scegliere diverse mete, tra cui appunto la nostra città. Ovviamente all’interno delle navi vi sono dépliant informativi. Il pacchetto comprende una visita alla Pinacoteca Civica di Palazzo Pianetti, con la ricchissima collezione d’arte moderna caratterizzata dal gruppo delle opere di Lorenzo Lotto e al Teatro Pergolesi. Con una apposita guida che illustrerà il centro storico, il giro terminerà all’Enoteca regionale dove i croceristi potranno degustare i vini del territorio e in particolare il Verdicchio dei Castelli di Jesi. A conclusione dell’itinerario di visita, i croceristi avranno del tempo libero da

dedicare allo shopping, in particolare nei negozi convenzionati dove potranno usufruire di uno sconto. Il pacchetto di visita “Jesi Città dell’Imperatore” è già usufruibile sia per i croceristi della compagnia MSC Viaggi, che possono visitare Jesi il sabato mattina, sia per i croceristi della compagnia Costa Crociere, che giungeranno in città la domenica mattina. L’intera operazione, che punta a inserire la città di Jesi tra le mete principali degli ospiti delle grandi navi da crociera che attraccano al porto di Ancona fino al prossimo mese di ottobre, si avvale della collaborazione della Fondazione Pergolesi Spontini, dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, della Confcommercio di Jesi e dell’Associazione Jesi Centro, che riunisce i principali esercizi commerciali del centro città. Insomma: una città di arte e storia millenaria, circondata da splendide colline che danno uno dei vini bianchi più pregiati al mondo, è pronta ad offrire un piacevole soggiorno all’insegna della cultura e del benessere.

E l’Esitur porta in città i turisti della Spiaggia di Velluto Escursioni in città per i turisti che d’estate affollano la Spiaggia di Velluto e strutture ricettive di Senigallia. Dopo l’accordo siglato con le navi da crociera per far arrivare nella città federiciana i turisti che solcano i mari, una ulteriore novità va ad arricchire l’offerta estiva: Esitur-Crognaletti propone e lancia le idee trovando la collaborazione delle Amministrazioni di Jesi e Senigallia per lanciare un’offerta turistica all’ombra del Montirozzo: Verdicchio, Federico II, Pergolesi, Lorenzo Lotto e il centro storico. Si è cominciato con questo mese di giugno, col portare in città ogni mercoledì mattina, giorno di mercato, per tutta l’estate, chi sta trascorrendo a Senigallia la sua vacanza al mare. “Sono felice di aver trovato tanta collaborazione” spiega Daniele Crognaletti, a capo dell’agenzia viaggi. Con Esitur, ci occupiamo da sempre non solo dei viaggi degli jesini ma anche dell’incoming in città dal resto d’Italia e dell’estero. Jesi è totalmente saltata dal turismo, le presenze negli alberghi sono di chi viene per lavorare con le aziende del territorio ma ora, con la crisi, anche queste sono in calo. Occorre trovare altre vie e noi ce la mettiamo tutta. Inseriamo per la prima volta Jesi fra le mete in programma nei tour offerti ai turisti di Senigallia”. Dodici euro il costo per il turista, sei euro il pacchetto per l’ingresso a musei, teatro ed Enoteca. I turisti partiranno da Senigallia alle 8 di ogni mercoledì e potranno godersi Jesi fino a mezzogiorno, ora della partenza per il rientro.

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Home Care Premium un “premio” per la cura 2012 della non autosufficienza Per informazioni ASP Ambito 9 - Area Anziani Via Gramsci n.95. Tel. 0731/236911 www.comune.jesi.an.it/ambito9 , www.inpdap.it

L’Azienda Servizi alla Persona “ASP Ambito 9”, che gestisce i servizi socio-assistenziali dei Comuni di Jesi e della Vallesina, si è aggiudicata un finanziamento di 315 mila euro per l’adesione all’iniziativa Home Care Premium dell’Inps, ex Inpdap - Gestione Dipendenti Pubblici - che finanzia progetti innovativi e sperimentali di Assistenza Domiciliare. In una realtà di continua riduzione delle risorse da destinare alla spesa sociale (negli ultimi 5 anni i trasferimenti statali hanno subito una riduzione di oltre il 90%), il suddetto finanziamento assume fondamentale importanza per assicurare qualità e continuità dei servizi di assistenza domiciliare a persone non autosufficienti residenti nel territorio dei 21 Comuni soci dell’ASP Ambito 9 . L’Inps ex Inpdap - Gestione Dipendenti Pubblici - ha scelto di investire risorse economiche come “premio” a favore di chi si prende cura, a domicilio, dei familiari non autosufficienti. Il Progetto è finalizzato a fornire assistenza domiciliare ad una settantina di persone non autosufficienti, attraverso prestazioni e interventi, economici e di servizio, afferenti alla sfera socioassistenziale, anche in un’ottica di prevenzione della non autosufficienza e del decadimento cognitivo. Hanno diritto alla prestazione i soggetti non autosufficienti dipendenti e pensionati pubblici iscritti al Fondo Credito, in quanto utenti della Gestione Dipendenti Pubblici o aderenti al Fondo, i loro coniugi conviventi, i familiari di primo grado (genitori o figli) i giovani minorenni orfani di dipendenti o pensionati pubblici. L’Home Care Premium 2012 finanzia contributi economici per la copertura delle spese sostenute per l’assistenza domiciliare di persone non autosufficienti. Il contributo riconosciuto, rapportato al bisogno e alla capacità economica del beneficiario, potrà avere un importo massimo di 1.300 euro mensili e servizi di sostegno alla domiciliarità (servizio assistenza domiciliare, servizio sollievo, ausili e domotica, pasti a domicilio, servizio trasporto). Le domande potranno essere presentate fino al 30 settembre.

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“Caffè Alzheimer” Dal 22 maggio è operativo presso la residenza protetta “Vittorio Emanuele II”, in via Gramsci 95, il “Caffè Alzheimer” organizzato dall’ASP Ambito 9 in collaborazione con le associazioni Alzheimer Marche Onlus di Ancona e Avulss di Jesi. Il “Caffè Alzheimer” rappresenta un momento di incontro tra operatori, malati, familiari e persone interessate al tema dell’Alzheimer. In particolare con il Caffè Alzheimer ci si propone di creare un’occasione concreta per affiancare e sostenere le famiglie di soggetti malati di Alzheimer per alleggerirne il peso e per affrontare la malattia uscendo dalla solitudine e dall’isolamento sociale. Le famiglie, invitate agli incontri del Caffè insieme al malato, vengono accolte in un ambiente informale da operatori esperti in materia di relazione e di comunicazione. Questo nuovo servizio dell’ASP Ambito 9 è rivolto a tutti i residenti nel Comune di Jesi e nei Comuni della Vallesina. Gli incontri si svolgono con cadenza quindicinale, precisamente il mercoledì, dalle ore 17 alle ore 19, e si tengono all’interno del Centro Divertirsi Insieme gestito dall’Avulss presso la Residenza Protetta “Vittorio Emanuele II” di Jesi. L’iniziativa è curata in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Marche Onlus nata nel 1995 su iniziativa di familiari di malati di Ancona con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di malati e familiari.


Cerco lavoro Lo immagino Lo trovo

Salvatore Pisconti nuovo presidente di Jesiservizi Salvatore Pisconti, 50 anni, dirigente della Seda, è il nuovo presidente di Jesiservizi, società partecipata direttamente dal Comune. Nel consiglio di amministrazione, così come previsto dalla legge, entrano a far parte anche due dipendenti comunali: il dirigente dell’Area Finanza Gianluca Della Bella e il responsabile dell’Ufficio Ambiente, Barbara Calcagni. Il nuovo consiglio di amministrazione sarà chiamato ad avviare quelle trasformazioni dell’assetto societario nel rispetto del mandato dell’assemblea dei soci e volto sia ad acquisire nuove attività, sia a dismetterne altre. Il sindaco Bacci ha ribadito gli impegni assunti dall’attuale coalizione di governo cittadino che, in materia di partecipate, punta ad una razionalizzazione e ad una maggiore efficienza.

Progetto rivolto ai giovani fino a 35 anni per favorire l’occupazione innovativa “Cerco lavoro. Lo immagino. Lo trovo.” è lo slogan con cui il Comune invita i giovani tra i 18 e i 35 anni a partecipare a Jes!, un progetto che si propone di favorire l’occupazione giovanile valorizzando la creatività e lo spirito di impresa nei settori delle nuove tecnologie, dell’artigianato artistico, del design, della comunicazione. Finanziato dalla Regione Marche attraverso il bando per la realizzazione di progetti in attuazione dell’intervento “I luoghi dell’animazione”, il progetto si sviluppa mediante una fase intensiva di formazione con workshop, seminari sulle nuove tecnologie, sull’artigianato, sulla

comunicazione, sulle opportunità di fare impresa attraverso i nuovi strumenti di finanziamento e una fase di raccolta di progetti che saranno selezionati per indicare quelli meritevoli di un finanziamento utile per l’avvio. La sede principale è il complesso architettonico comunale costituito dallo Studio per le Arti della Stampa e dalla Chiesa di San Bernardo, in via Valle 3, dove è già funzionante un’agenzia aperta al pubblico dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 21. Info: www.jesplease.it Carla Marinelli Responsabile Comunicazione Progetto Jes!

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RACCOLTA DIFFERENZIATA Arrivano gli ispettori ambientali Ad un passo dal 65% di raccolta differenziata, così come richiesto dalla normativa nazionale. Jesi continua a compiere progressivi passi in avanti in materia di rifiuti, caratterizzandosi tra le città più virtuose. Ma si può e si deve fare ancora di più. Sia sotto il profilo della corretta raccolta, sia anche da un punto di vista di decoro urbano, con il giusto posizionamento dei cassonetti, specialmente nelle realtà condominiali. Proprio da queste premesse, ed a tutela delle migliaia di famiglie che effettuano il servizio in maniera corretta, l’Amministrazione comunale ha attivato due iniziative: la prima prevede l’entrata in azione anche a Jesi degli ispettori ambientali, chiamati a vigilare sul corretto utilizzo della raccolta differenziata.

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“ Controlli sul corretto smaltimento dei rifiuti Intanto sale ancora la percentuale del recupero: quasi il 65%

La seconda è il controllo in città sul posizionamento dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, per contrastare la pessima abitudine di occupare coi cassonetti il suolo pubblico, invece di tenerli all’interno delle aree private, in particolare nei condomini (almeno 150 situazioni anomale). I due ispettori ambientali, messi a disposizione dal Cir 33, il Consorzio tra

Comuni della provincia che si occupa della organizzazione dello smaltimento dei rifiuti, garantiranno una presenza settimanale a Jesi. A loro è riconosciuto lo status di pubblici ufficiali, ma ovviamente non hanno compiti di polizia urbana. Ovvero, non potranno sanzionare in prima persona, ma potranno segnalare agli organi competenti ed alla polizia municipale le situazioni da sanzionare. Con queste azioni di prevenzione e controllo, unitamente ad una diffusa sensibilizzazione sulla corretta raccolta differenziata che vede coinvolte le scuole, Jesi come detto punta a superare il 65% di materiale avviato al recupero anziché in discarica. Nell’anno passato la percentuale è stata di circa il 63% rispetto al 55% del 2011.


Affidata agli agricoltori la manutenzione di 115 km di strade Saranno gli agricoltori a garantire la sicurezza di 115 chilometri di strade nel territorio comunale di Jesi. Amministrazione comunale e Coldiretti Ancona hanno sottoscritto una convenzione per la manutenzione della rete viaria extraurbana. L’accordo avrà la durata di tre anni ed è il primo del genere che viene perfezionato a Jesi. Spetterà a Coldiretti individuare le imprese agricole idonee ad eseguire le opere, che andranno dallo sfalcio dell’erba su tutta la rete extraurbana (e dunque 230 chilometri di margini stradali), alle potature di alberi a ridosso della sede stradale, al taglio dei rami pericolanti e soprattutto al costante monitoraggio affinché gli interventi vengano effettuati il prima possibile, avvalendosi di personale e mezzi uniformemente distribuiti sul territorio. Il tutto metterà in piena sicurezza le strade, consentendo al Comune di liberare risorse per migliorare le attività di manutenzione sulla rete cittadina.

Proprio per la loro diffusione capillare sul territorio, gli agricoltori della Coldiretti assicurano tra l’altro la massima tempestività negli interventi. Il costo dell’operazione è di 30 mila euro all’anno e porterà ad un risparmio netto di oltre 50 mila euro nel triennio rispetto alla spesa che l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto sostenere se avesse affidato i lavori a prezzi di mercato. L’accordo infatti permette di sfruttare un prezzo vantaggioso dovuto sia alle presenza di aziende agricole sul territorio sia al fatto che le stesse potranno sfruttare i momenti morti del proprio lavoro nei campi, gestendo dunque in piena autonomia l’appalto. La decisione di spalmare la convenzione su tre anni deriva dalla necessità di poter ammortizzare l’elevato impegno iniziale necessario per effettuare il primo intervento che dovrà interessare, oltre l’erba, arbusti e sterpaglie cresciuti a causa dell’incuria degli ultimi anni.

Scompare la Tarsu Arriva la Tares La tassa rifiuti sostituita con il nuovo tributo: dovrà essere versato in 3 rate Previsto un aumento di 30 centesimi al metro-quadratro che andrà allo Stato Come ormai noto, dal 1° gennaio di quest’anno, con decisione del Governo centrale, la tassa rifiuti solidi urbani (la cosiddetta Tarsu) è sostituita da un nuovo tipo di imposta, denominata Tares, vale a dire tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Il nuovo tributo è composto da una parte relativa alla copertura dei costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e da una componente pari a 30 centesimi di euro a metro quadrato occupato, relativo a servizi vari, il cui gettito andrà completamente allo Stato. Da quest’anno pertanto gli importi vengono modificati. Per quanto riguarda le abitazioni si pagherà infatti sia in base

ai metri quadrati che agli occupanti dell’immobile. Per le utenze non domestiche il calcolo si basa su coefficienti di produttività di rifiuti diversi a seconda del tipo di attività svolta. Il versamento sarà effettuato in tre rate. Per le prime due (fine giugno e fine settembre) giungeranno a recapito i bollettini tramite Equitalia ed avranno un importo pari all’80% calcolato con le tariffe Tarsu dello scorso anno. La terza rata, con data da definirsi, sarà a conguaglio in base alle tariffe Tares deliberate dal Consiglio Comunale. Il nuovo calcolo, soprattutto per la quota statale di 30 centesimi a metro quadro,

farà sicuramente registrare un aumento rispetto al 2012, sia per le abitazioni che per le attività produttive. È bene precisare che la quota della Tares destinata al Comune è quella assolutamente obbligatoria per la copertura del costo del servizio di igiene urbana, andando la parte restante allo Stato. Va aggiunto anche che, grazie alla gestione della raccolta affidata a Jesiservizi, il costo risulta decisamente inferiore rispetto a quello di gran parte dei Comuni marchigiani di dimensioni simili alla nostra.

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arriva nelle Marche

Presso la nuova filiale di Jesi servizi e prodotti per privati, famiglie e piccole e medie imprese

La filiale di Jesi, la prima nelle Marche, si colloca nel progetto di copertura capillare del territorio perseguito dal Gruppo Banca Popolare di Vicenza, con lo scopo di divenire un solido punto di riferimento per famiglie e imprese, riservando un’attenzione particolare al benessere della collettività. Federico Frati, direttore della filiale, originario di Senigallia in provincia di Ancona, ha sviluppato significative competenze professionali in diversi Istituti bancari. In Banca Popolare di Vicenza dal 2013, è affiancato da tre collaboratori: Alessio Solazzi, Nicoletta Nicolini e Giampaolo Mantini. Chiediamo a Federico Frati quali sono i punti di forza di Banca Popolare di Vicenza. «La nostra è una banca popolare, con un forte radicamento nei territori. Con oltre 690 punti vendita sul territorio nazionale, svolgiamo l’attività commerciale con particolare attenzione al sostegno di famiglie e imprese. La recente riorganizzazione territoriale del Gruppo ha consolidato ulteriormente il rapporto con le imprese del territorio: grazie alla tempestività nei tempi di risposta, l’offerta di servizi ad alto valore aggiunto e ad una grande capacità di “fare sistema” con gli operatori economici del territorio, Banca Popolare di Vicenza svolge un ruolo attivo e decisivo nel favorire la ripresa, l’innovazione e l’internazionalizzazione delle PMI italiane». è un momento delicato e difficile per l’economia. Cosa offre Banca Popola-

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re di Vicenza a Jesi? «Siamo un Istituto solido e molto ben patrimonializzato, quindi continueremo a sostenere fortemente sia le aziende che le famiglie. A dicembre 2012 il Gruppo BPVI ha registrato una crescita degli impieghi del 2,4%, rispetto ad una decrescita del sistema dello 0,6%, a dimostrazione di come siamo rimasti a fianco sia degli imprenditori che dei privati. Grazie ai numerosi accordi con Enti Pubblici e operatori economici, la Banca ha perseguito un importante programma di sostegno alle PMI: dei circa 3 miliardi di euro di nuovi finanziamenti erogati, il 41% è stato destinato alle piccole e medie imprese». E per le famiglie? «L’Istituto mette a disposizione una notevole varietà di prodotti innovativi in grado di soddisfare le esigenze dei singoli segmenti di clientela. Alle famiglie, proponiamo i conti corrente denominati “Semprepiu”, mentre per i giovani, abbiamo ideato il conto Feel Free, in grado di rispondere alle loro esigenze pratiche.

Abbiamo inoltre interessanti soluzioni ad alto rendimento per clienti già acquisiti e nuovi clienti sia in filiale che sul web». Cosa offre Banca Popolare di Vicenza alle imprese di Jesi? «Banca Popolare di Vicenza mette a disposizione delle PMI Semprepiù Impresa, un conto corrente completo e dinamico per gestire in modo semplice le necessità bancarie delle aziende, e che viene personalizzato con programmi dedicati ai diversi settori: Professionisti, Commercianti, Piccole Aziende, Artigiani Agricoltori e Farmacisti. Prestiamo inoltre una particolare attenzione alle start up. Ai numerosi esercizi commerciali la Banca dedica l’offerta Pos-sibile a condizioni particolarmente vantaggiose sul servizio Pos come, il servizio di anticipo su incassi che consente il finanziamento pari a tre mensilità di incassi medi tramite Pos». Molti prodotti e servizi, ma qual’è il vostro rapporto con i risparmiatori e gli imprenditori di Jesi? «Sono convinto che oggi, come un tempo, venga premiato il rapporto personale e di fiducia. Oggi i direttori delle filiali sono I’interlocutore privilegiato della nostra clientela, con poteri e deleghe per poter risolvere i problemi velocemente e direttamente proponendo soluzioni personalizzate. Banca Popolare di Vicenza, fedele al suo essere vera banca popolare, continua a mantenere un costante e concreto rapporto con il territorio».

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Banca Popolare di Vicenza


Teatro, arriva a Jesi il terzo

Premio Abbiati Arriva a Jesi il terzo Premio Abbiati in due anni. La giuria dell’Associazione Italiana Critici Musicali, formata dai più noti ed autorevoli giornalisti nazionali, con il XXXII premio della critica musicale “Franco Abbiati” ha segnalato i migliori allestimenti, manifestazioni e protagonisti della scena nazionale nel 2012. Tra gli artisti premiati, ci sono il direttore tecnico della Fondazione Pergolesi Spontini, Benito Leonori, per la ricostruzione scenica del “Macbeth” (un allestimento jesino in coproduzione con il Teatro C. Felice di Genova e il Teatro Lirico G. Verdi di Trieste), e Leo Muscato per la regia di tre opere liriche tra cui la prima esecuzione in epoca moderna de “La Fuga in maschera” di Spontini allestita a Jesi in occasione della scorsa edizione del Festival Pergolesi Spontini e poi rappresentata nel 2013 nella stagione d’opera del Teatro San Carlo di Napoli. Una grande soddisfazione per l’azienda culturale jesina, che vede premiati due degli allestimenti d’opera realizzati nel 2012 (e costruiti a Jesi nel Laboratorio Scenografico della Fondazione) e che ha inoltre ottenuto l’ambito riconoscimento anche nel 2011 grazie alle Celebrazioni Pergolesiane. A Benito Leonori, direttore tecnico

// Il cofanetto contenente i sei dvd con le opere di Giovanni Battista Pergolesi

della Fondazione e scenografo, è stato assegnato il Premio Speciale con la seguente motivazione: “Per la ricostruzione dell’allestimento scenico di Josef Svoboda di Macbeth di Verdi, realizzata con perizia, tecniche e materiali moderni, adatti alle nuove apparecchiature di proiezione e di illuminazione: esemplare esempio di restauro teatrale finalizzato al recupero d’una testimonianza scenica storica altrimenti perduta, e commisurato alle dimensioni e alla dotazione dei palcoscenici dei teatri di tradizione”. A Leo Muscato è stato assegnato il Premio Abbiati alla Regia: “Con tre spettacoli molto diversi – scrive la Giuria dell’Associazione Italiana Critici Musicali - si è imposto con mano competente, originale e poetica: in Bohème a Macerata (Sferisterio Festival) ha colpito per la tenuta del linguaggio drammaturgico pucciniano, spostato nel clima giovane e fiducioso del Sessantotto parigino; in La fuga in maschera, rarità di Spontini (Jesi Festival Pergolesi Spontini) ha giocato con leggerezza nel clima della commedia buffa; in Nabucco (Cagliari, Teatro Lirico) ha inventato con mezzi essenziali la tinta corale del dramma di Verdi”. La cerimonia di premiazione ha avuto luogo il 26 maggio scorso al Teatro Donizetti di Bergamo.

La Fondazione Pergolesi Spontini alla Fiera del Libro di Torino La Fondazione Pergolesi Spontini ha debuttato al Salone Internazionale del Libro di Torino 2013. Ospite dello Stand della Regione Marche nel Padiglione 2 di Lingotto Fiere, lo scorso 18 maggio l’azienda culturale ha presentato i sei dvd delle opere di Giovanni Battista Pergolesi allestite a Jesi durante le Celebrazioni per i 300 anni della sua nascita, ed inoltre i primi due volumi “Stabat mater” e “La fenice sul rogo ovvero La morte di San Giuseppe” di Pergolesi a cura dell’Edizione Nazionale delle opere di G.B. Pergolesi, della Fondazione Pergolesi Spontini e dell’editore G. Ricordi & C. Con l’uscita dell’opera “Lo frate ‘nnamorato”, in dvd e blu-ray disc per la casa discografica Arthaus Musik, si è infatti completa la serie dei DVD dell’integrale delle opere del grande compositore allestite a Jesi tra il 2009 ed il 2011. Nei sei dvd sono raccolti i quattro drammi, le due commedie ed i due intermezzi di Pergolesi. Per l’etichetta tedesca Arthaus Musik, sono state pubblicate in dvd e blu-ray disc le opere “Lo frate ‘nnamorato”, “L’Olimpiade”, “La Salustia”, “Il Flaminio”, e “Il Prigionier Superbo” con l’intermezzo in due parti “La serva padrona”, con sottotitoli in inglese, francese, tedesco, spagnolo, coreano ed italiano. Completa la discografia delle Celebrazioni il dvd di “Adriano in Siria” con l’intermezzo in due parti “Livietta e Tracollo”, pubblicato dalla Opus Arte di Londra con sottotitoli in inglese, francese, tedesco, spagnolo ed italiano.

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Le “balette” ritrovate Sono le antenate delle moderne palline da tennis che testimoniano come a Jesi questo gioco fosse diffuso nel ‘600. Recuperate nel pozzo del cortile di palazzo dello Signoria e dimenticate per secoli in un ripostiglio

Il merito è del noto giornalista Gianni Clerici e del suo articolo su due pagine de “la Repubblica” dell’aprile scorso che annunciava quella che lui ha definito una sensazionale scoperta a Palazzo Te di Mantova: il ritrovamento di 6 “balette”, ovvero 6 piccole palle di cuoio per il Giuoco della Rachetta, dai tempi del medioevo gioco antesignano del tennis moderno. Se ne aveva notizia attraverso un bassorilievo del 1300 e riproduzioni in qualche dipinto settecentesco, ma mai erano stati ritrovati esemplari autentici. Un articolo che ha fatto sobbalzare Loretta Mozzoni, da due anni in pensione dopo una vita trascorsa a dirigere la Pinacoteca civica. Di quelle “balette” lei ne aveva trovate ben 9 molti anni prima in un vecchio ripostiglio del quattrocentesco Palazzo della Signoria, ingenerosa dimora dopo che, nel 1936, furono recuperate dal pozzo del cortile, ripulito di tutto ciò che vie era stato gettato nei secoli, comprese ceramiche e vetri romani. Credeva che fossero qualcosa di curioso, non certo una rarità: di diametro di 4 centimetri, realizzate con cuoio cucito a mano e riempite di peli espansi di ani-

mali o anche di più leggiadri e leggeri capelli di donna, secondo il peso che si voleva dar loro. Alcune anche dipinte a mano, con una riproduzione di fiori. Clerici non si è avventurato a datare quelle viste a Mantova, la Mozzoni proprio per quei disegni dipinti azzarda che le “balette” di Jesi siano del ‘600, coeve al gioco del pallone, come ricordano gli archivi giudiziari relativamente ad un processo per omicidio durante una partita nella piazza del Duomo. Erano utilizzate - ovviamente dai nobili - nelle piazze principali per il Giuoco della Rachetta o Giuoco di Balla o Baletta, oppure in spagnolo Pelota o ancora in francese Jeux de Paule, vale a dire “palmo”, come quello della mano, precedente l’invenzione della racchetta, strumento che esiste nei documenti ma mai ritrovato, sicuramente realizzato con corde di budello di animale. Una sola certezza: un gioco padre del tennis moderno che nell’800, con l’invenzione della gomma, mandò in soffitta (o nei pozzi) le “balette” con le comode palle arrivate ai giorni nostri. Giuoco non sport, perché, come ricorda la Mozzoni, “lo sport moderno è il gioco

del passato. Ecco perché si dice giocare a tennis, come anche giocare a calcio. Per restare a Jesi, patria del fioretto con le olimpioniche Trillini, Vezzali e Di Francisca, la scherma non era un gioco, ma uno strumento di attacco o difesa. Non si dice giocare a scherma, ma tirare di scherma”. Gioco e strumenti di attacco o difesa, oggi felice sintesi di sport e storia nella città di Federico II.

// Nelle tre foto, Loretta Mozzoni e l’assessore Luca Butini mostrano le “balette” ritrovate

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Feste della Liberazione e della Repubblica

I giovani e la memoria

// Alcuni momenti della Festa del 25 Aprile e di quella del 2 Giugno Giovani sempre più protagonisti delle giornate in cui si celebrano solennità civili come la Festa della Liberazione o la Festa della Repubblica. Una precisa scelta, questa, che l’Amministrazione comunale ha intrapreso con l’obiettivo di trasmettere ai ragazzi i valori fondanti alla base di conquiste sociali e democratiche così rilevanti. Affidare la memoria alle più giovani generazioni, infatti, è la strada maestra affinché si possa rafforzare il senso di Comunità e rafforzare l’impegno civile di pace, solidarietà, giustizia sociale. E così, grazie alla straordinaria partecipazione degli alunni della scuola media “Lorenzini”, il 25 aprile scorso una carovana di ragazze e ragazzi è partita in bicicletta da piazza della Repubblica per raggiungere i luoghi del territorio co-

munale che rappresentano i simboli della libertà dall’oppressione nazifascista. L’iniziativa, dall’emblematico titolo “La memoria va in bici”, ha suggellato una giornata che ha visto come relatrice ufficiale una giovane partigiana, Lucrezia Boari, presidente dell’Anpi di Macerata e membro del consiglio nazionale dell’associazione. Ed ancora una larga partecipazione di diciottenni ha caratterizzato la Festa della Repubblica del 2 Giugno, tradizionale occasione in cui il sindaco consegna una copia della Costituzione Italiana ai ragazzi che hanno raggiunto la maggiore età e dove è stata letta, con magistrale interpretazione

di Milena Gregori della compagnia Teatrotello il celebre discorso di Piero Calamandrei agli studenti per illustrare in modo accessibile a tutti i principi morali e giuridici che stanno a fondamento della nostra vita associativa.

Piedibus, l’esempio che viene dai più piccoli Festa di fine anno in piazza della Repubblica per gli oltre 220 bambini del Piedibus che hanno raggiunto ogni giorno la propria scuola a piedi (e ritorno) grazie a genitori e volontari dall’Auser. Il progetto, che coinvolge le primarie, punta a incentivare l’attività motoria, promuovendo la cultura di una mobilità alternativa possibile, sostenibile e di rivalutazione del territorio comunale. Nel portare il saluto, il sindaco Massimo Bacci ha ringraziato dirigenti scolastici, insegnanti e tutti coloro che hanno accompagnano i bambini: “Un bell’esempio che viene dai più piccoli, una iniziativa che merita di essere sempre più sostenutata”.

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Roberto Mancini

testimonial dei nuovi pulmini per disabili Finanziati grazie alla generosa disponibilità di circa 70 operatori economici

Roberto Mancini è stato il graditissimo ospite della cerimonia di consegna dei due nuovi pulmini per disabili da parte della ditta Pmg al Comune di Jesi, mezzi che sono stati interamente finanziati grazie alla generosa sensibilità di operatori economici della città. La partecipazione dell’ex allenatore del Manchester City, che ha accolto con molto piacere la richiesta indirizzatagli dal sindaco Massimo Bacci, non solo ha dato risalto alla meritoria iniziativa, ma è valsa anche a stimolo ed incoraggiamento affinché questo importante progetto, che si rinnova da anni nella nostra città, possa proseguire nel tempo. È stato

proprio il “Mancio” a consegnare ai circa 70 operatori economici della città la pergamena di ringraziamento, firmandone una ad una. I pulmini, che riporteranno nelle fiancate i loghi delle ditte aderenti all’iniziativa, sono appositamente attrezzati per con-

sentire l’accoglimento dei diversamente abili e saranno utilizzati dagli autisti del Comune per il trasporto degli stessi nelle strutture sanitarie, nei luoghi di lavoro, nei centri di recupero, nelle varie attività a loro dedicate. Nel ringraziare gli operatori economici, il sindaco Massimo Bacci ha sottolineato la grande valenza di questa iniziativa che permette al Comune di disporre di mezzi che con le sole risorse pubbliche sarebbe stato davvero problematico mettere a disposizione dei diversamente abili.

Una rete di prima infanzia Stesse opportunità formative e una rete di servizi da destinare ai bambini da 0 a 3 anni. Questi gli obiettivi del corso di formazione che ha coinvolto oltre 120 educatrici e operatrici provenienti dai servizi per la prima infanzia pubblici e privati di Jesi e della Vallesina. L’iniziativa, promossa dal Comune di Jesi e dall’Ambito Sociale 9 era incentrata sul tema “L’Arte comincia dai bambini...2 (fare, disfare, sperimentare, comunicare, creare)”, attraverso un incontro e laboratori con la cooperativa sociale La Coccinella di Cles (Tn), già protagonista lo scorso anno di una analoga iniziativa. Nella due giorni si sono affrontate le tematiche legate all’uso del colore e dei materiali di riciclo, con un grande coinvolgimento ed entusiasmo da parte delle partecipanti che hanno avuto l’occasione sia di partecipare ad un percorso

formativo importante che ad un confronto-scambio tra educatrici con un bagaglio culturale e ambientale diverso. È stata dunque una ulteriore conferma per l’Amministrazione comunale sulla validità della modalità scelta, ormai dal 2009, per l’organizzazione dei percorsi formativi in collaborazione con l’Ambito Sociale 9.


LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI

Un anno insieme, un anno di scelte. Questa la sintesi dell’attività fin qui svolta dalla nostra Amministrazione e dal nostro gruppo consiliare. Scelta è una parola tanto invocata, spesso poco applicata in un contesto dove o non si sceglie o si sceglie sempre la strada più semplice e meno faticosa da percorrere, o meglio ancora la più conveniente. Le scelte portano ad ottenere qualcosa, ma implicano sicuramente anche una o qualche rinuncia, altrimenti non sarebbero tali e certamente non sempre riescono ad accontentare tutti perché ognuno ha le sue priorità e perché siamo diversi. Nel nostro caso l’importante è orientare le scelte verso obiettivi che sappiano dare risposte per il bene della città, atteggiamento

oggi più che mai necessario per risollevarne le sorti, in una situazione particolare e generale che a fronte di sprechi e di scelte spesso guidate da altro, finisce sempre per gravare sui cittadini, che dovrebbero essere i fruitori di servizi e non solo i sostenitori. In questo senso provvedimenti significativi sono stati: - approvazione bilancio consuntivo 2012 con un riequilibrio della gestione corrente ed un avanzo di amministrazione; - approvazione del bilancio preventivo 2013 e delle scelte programmatiche che hanno tenuto fede anche in termini economici e finanziari ai principi ispiratori e agli obiettivi posti con il programma di mandato: - riportare in equilibrio il bilancio comunale, mantenendo un’attenzione particolare per le fasce più deboli, soprattutto in un momento di congiuntura sfavorevole; - ridurre gli sprechi e razionalizzare la gestione al fine di impegnare le risorse disponibili, comprese le risorse umane sicuramente da valorizzare, nell’attuazione di progetti e programmi concreti.

Scelte fondamentali perché alla base di ogni orientamento in ogni settore. Come cittadini dobbiamo renderci conto che la superficie della città, con i manti stradali dissestati, le buche, l’erba alta, le piante da potare, il senso generale di stato di abbandono che rischia di far perdere il decoro alla nostra città, sono i sintomi del male che c’è dentro e non si vede, o non si vuole vedere, all’esterno, ma che per primo va curato e guarito, se si vuole raggiungere un buono stato di salute e duraturo. Non ultima la nostra capacità di rimanere uniti anche nei momenti difficili, quando situazioni inaspettate mettono a dura prova, con la forza e la consapevolezza di chi ha condiviso un cammino e sa che c’è ancora molta strada da percorrere insieme, come gruppo consiliare e come Associazione: JeSiamo, che ci sostiene e ci fa da ponte con i cittadini, che ci aiuta ad approfondire le tematiche importanti e a proporre iniziative.

Il Bilancio 2013 è un bilancio finalmente… normale: c’è il realismo con cui si tengono in equilibrio entrate ed uscite, ci sono le banali azioni di buon senso volte a fare le economie che servono, mantenendo i servizi nonostante i tagli dei trasferimenti e l’aumento delle difficoltà delle famiglie. Sul fronte investimenti è anche innovativo, perché punta sulle risorse dei privati, si spera, attirati da sane e trasparenti opportunità di business. Dall’opposizione solo critiche molto generiche, e nessun contributo. Dicono che non conterrebbe una “Visione per la città” né misure in grado di “dare slancio alla ripresa”. E accusano amministrazione e maggioranza di essere troppo attenti a far quadrare i conti, dimenticando però che è così che si fa nel

mondo reale, nelle famiglie e nelle imprese, dove gli obiettivi e i budget devono necessariamente “incontrarsi” (e non su Marte) mediante il rigore delle politiche, l’ossessione del controllo ed il risanamento organizzativo. Quanta confusione, quanta propaganda, e quanta malcelata stanchezza politica. Un modo vecchio di fare politica che ha fatto della ricerca del consenso il suo scopo ed il suo strumento, portandoci alla rovina. No, non è il Bilancio comunale che può dare slancio alla ripresa; e le Visioni, specie quando si guida, fanno solo andare a sbattere! Lo slancio alla ripresa lo si ottiene governando la pluralità dei soggetti economici, sociali e politici, concertando un modello di sviluppo condiviso fatto di una serie di scelte su cui non si può più temporeggiare; da quelle economiche e quelle relative alla spesa pubblica dove è necessario fare di più con meno, per liberare le risorse che servono a progettare il Futuro. Invece di improbabili visioni, un Comune deve far sentire la voce dei cittadini. Come per la recente vicenda Carisj, in cui non è ammesso cavarsela come ha provato a fare

il Pd, che ha giustificato con la libertà di mandato l’operato di alcuni suoi membri molto pesanti, responsabili di essersi allineati all’interno dell’Organo di Indirizzo della Fondazione e in contrasto con la stessa linea del partito alla cordata compassata che ha espresso in Alfio Bassotti il nuovo presidente. Sono ipocrisie inaccettabili! Spiace dirlo: cercare in un bilancio comunale le cose che non possono esserci è genuina contraffazione delle cose, è la confusione tra chi confonde la proverbiale pagliuzza con la trave nel proprio occhio e che continua ad avallare le politiche dissennate regionali dove si continua a osare di tutto, in Sanità (hanno appena fatto un’inutile gattopardiana manovra invece della riforma che serviva), Finanza, Ambiente ed Energie alternative tanto per citare le aree più disastrate. Patto x Jesi è fiero di aver approvato il bilancio di previsione 2013 di Jesi: rappresenta una buona sintesi tra ottimizzazione dei costi, miglioramento dei servizi, mantenimento del supporto alle persone, realizzazione degli investimenti: non era ovvio riuscirci. Gruppo Consiliare Patto per Jesi

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Gruppo Consiliare Jesiamo


Di solito, sui progetti che portiamo avanti, siamo usi tirare le somme e verificare concretamente quali obiettivi, di quelli posti, sono andati a buon fine. Insieme Civico, dopo un anno di Amministrazione Comunale, ha condiviso e contribuito a realizzare i dieci punti, riportati su alcuni volantini, e cioè: un Comune più vicino ai cittadini (con i nuovi orari di apertura degli Uffici), più snello nella struttura (con un risparmio per la riduzione dei dirigenti), più sano economicamente (con la diminuzione del deficit e una maggiore lotta a sprechi ed evasioni), la riduzione delle tariffe mense, la creazione di un fondo di garanzia per l’accesso al credito, meno vincoli ai negozi e più spazi all’aperto per i pubblici esercizi, misure per la mes-

sa in sicurezza del nostro fiume, accordi per agevolare e sviluppare il turismo in città, agevolazioni alle imprese e un investimento per avere scuole più sicure e, non ultimo, il coinvolgimento dei ragazzi per le celebrazioni della Liberazione. Ecco questi sono alcuni impegni che al 21 maggio 2013 sono stati concretizzati. E siamo convinti di essere sulla strada giusta per continuare a sviluppare progetti per avere una nuova Jesi. Insisteremo per migliorarla esteticamente, ma anche continuando a ricercare l’organizzazione più efficiente della macchina comunale, sempre nel rispetto e con la partecipazione del maggior numero di cittadini. Nella continuità di tale spirito il nostro gruppo, dopo la mozione presentata dal consigliere Giampaoletti, e condivisa con altri gruppi di maggioranza, sta preparando un documento che verrà presentato alle commissioni e poi in Consiglio Comunale concernente i Comitati di Quartiere. Secondo noi questo è lo strumento ideale per dare l’input a nuove iniziative, secondo il nostro motto “l’ascolto di tutti per decidere insieme”. Motto che ha ispi-

rato tutti i nostri impegni, basti pensare alla nuova organizzazione del mercato che, dopo 26 mesi, ha riportare i banchi di via Nazario Sauro in piazza Colocci, nel cuore del centro storico. Sicuramente una vittoria di tutti, resa possibile dalla partecipazione delle Associazioni interessate, nonché di semplici cittadini. Siamo consapevoli che operare scelte è sempre difficile, specialmente quando si cambia qualcosa che è stato acquisito da tempo, ma dobbiamo pensare a 360 gradi per organizzare una nuova e più efficiente città. Quando un anno fa il movimento Insieme Civico si è messo in gioco ed ha compiuto una scelta precisa per una città più vivibile per i nostri figli e nipoti, era ben conscio che il progetto fosse ambizioso, ma altrettanto sicuro che, con l’impegno e la volontà di tutti, fosse realizzabile.

Dopo un anno di lavoro l’amministrazione può mostrarsi alla città per un primo bilancio caratterizzato da due aspetti fondamentali: un inasprimento della pressione fiscale accompagnato dal taglio pesante delle spese sociali e di manutenzione della città; il tutto in nome di un “rigore” dei conti che non fa altro che mettere ancor più sotto tensione i cittadini stremati dalla crisi. Si fa presto a dire che i conti sono in ordine quando i soldi vengono presi dalle tasche dei cittadini come è accaduto col consuntivo 2012, andato in attivo grazie all’aumento dell’IMU. E si possono anche annunciare opere faraoniche come la famosa scala mobile quando poi ugual-

mente saranno pagate direttamente dai cittadini con l’aumento di 1000 parcheggi blu. Intanto l’erba cresce e le buche aumentano, come se bastasse dare la colpa a chi c’era prima di tanto degrado perché i cittadini non si accorgano che in un anno si sarebbe potuto fare qualcosa. La parola d’ordine è semplice: una bella cura dimagrante per il pubblico, quel che serve i cittadini se lo paghino! In altre parole meno spesa pubblica, meno welfare, più privatizzazione. E sulla stessa lunghezza d’onda spariranno le aziende pubbliche che in questi anni sono cresciute ed hanno apportato benessere, sevizi efficienti e addirittura bilanci in attivo ed eccellenze come per la carne biologica nelle nostre scuole. A nostro parere, però, amministrare bene non significa mettere al primo posto i conti, ma rendere servizi alla comunità. La crisi che stiamo vivendo dovrebbe imporci di aumentare le spese sociali a sostegno dei tanti bisognosi, di investire con iniziative mirate sul tessuto economico. Avremmo meglio visto in bilancio, piut-

tosto che la sua sparizione, un incremento del fondo di solidarietà per le famiglie che non arrivano a fine mese; avremmo sostenuto col nostro voto agevolazioni fiscali particolari per chi fa impresa e soprattutto un piano di sviluppo di lungo termine che renda il nostro territorio più interessante agli investitori per i servizi offerti. La nostra vocazione industriale è il cuore pulsante della nostra comunità, c’è bisogno di collaborare con le categorie, con i sindacati perché si faccia squadra per non disperdere questo tesoro. Il PD si è messo a disposizione per incentivare questo percorso, assumerà le proprie responsabilità per ciò che gli compete, spronando i propri rappresentanti quando necessario, facendo rete con gli altri comuni della Vallesina. Il nostro obiettivo è invertire la tendenza e tornare a far crescere il nostro territorio.

Gruppo Consiliare Insieme Civico

Gruppo Consiliare Partito Democratico

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In merito al Bilancio previsionale 2013 approvato dalla maggioranza lo scorso 30 maggio, va fatta, a nostro avviso, innanzitutto una considerazione sul metodo: la tanto decantata “partecipazione” deve ancora essere messa in pratica, anche e soprattutto sul tema del Bilancio. Rendere i cittadini partecipi delle scelte non significa organizzare due incontri pubblici per dire: “Abbiamo deciso di fare questo, siete d’accordo?”. Le scelte di Bilancio andrebbero direttamente stabilite e condivise insieme alla cittadinanza già dalla fase di ideazione, magari avvalendosi dei famigerati (e ancora inesistenti) “comitati di quartiere”.

Non c’è stato dato poi il tempo di discutere su eventuali criticità o possibili incongruenze tra le cifre riportate in Bilancio e quelle analizzate dai Revisori dei Conti che avevamo rilevato e sulle quali avremmo voluto poter chiedere delucidazioni anche agli uffici. Avere avuto la documentazione sul bilancio pochi giorni prima del Consiglio non ha permesso ai consiglieri questo tipo di interscambio con il Servizio. Per tale motivo, dopo aver accennato ad alcuni aspetti, senza per altro ricevere risposta, in Consiglio, vorremmo comunque presentare tali osservazioni ai responsabili di competenza, per avere gli eventuali chiarimenti. Ritorna anche per quest’anno la prassi di sovrastimare in fase di previsionale il far cassa con le multe: previsti 900.000 euro per il 2013 quando il valore accertato per il 2012 è stato di circa 550.000 euro. Ma è davvero plausibile ipotizzare un quasi raddoppio del gettito delle multe? Oppure anche quest’anno assisteremo all’ennesimo “assestamento”

dei conti a settembre, per prendere atto che quelli approvati oggi non sono realistici? Quanto al piano delle opere pubbliche, crediamo che la priorità vada alla manutenzione della città. Jesi necessita urgentemente di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dei marciapiedi e delle strade sia delle zone centrali che di quelle periferiche, di rinnovamento (anche con fini di risparmio energetico) dell’illuminazione stradale, della costruzione di bagni e fontanelle pubbliche… La priorità dovrebbe andare a questo tipo di scelte, non alla realizzazione di opere di dubbia utilità, ma dal nome roboante, come impianti di risalita meccanizzata sulle Scalette della Morte, parcheggi sotterranei al San Francesco o alle Conce oppure inquinanti “tempi crematori” per dar a Jesi il davvero poco invidiabile primato di polo dell’incenerimento di cadaveri!

È da qualche mese che non si sente nominare, o almeno con la stessa frequenza con cui eravamo abituati, il partito dell’Italia dei Valori, tanto da ingenerare il sospetto in molti che esso fosse scomparso dalla scena politica italiana. Effettivamente gli ultimi mesi per noi non sono stati facilissimi: dagli attacchi mediatici, ai tradimenti di tanti esponenti anche di livello medio-alto, a scelte elettorali che non hanno premiato la nostra visibilità. Ma il partito, possiamo oramai dirlo tranquillamente, ha resistito a tutto ciò ed anzi ha approfittato di questo periodo per di riflessione quasi obbligata per fare ordine al suo interno ed ora si appresta a ripartire con il Congresso di

Roma di fine giugno. Durante questi mesi tuttavia il partito fondato da Antonio di Pietro non ha mai fatto mancare del tutto la sua voce ed il coraggio di lottare per avere un paese più legale e più vicino ai bisognosi sia a livello nazionale che periferico: il sito ufficiale del partito ha continuato a guardare ed esaminare l’evoluzione politica del nostro Paese in questi ultimi mesi, ed i nostri numerosi rappresentanti nelle istituzioni hanno continuato a combattere le proprie battaglie per una società più legale e vicina ai bisognosi nei vari ordini di governo in cui sono presenti, dai piccoli Comuni al Parlamento Europeo. Anche nella nostra realtà cittadina il nostro operato è stato costante: dalla raccolta di firme per i quattro referendum con i banchetti che hanno avuto un ottimo risconto nel mese di novembre, all’organizzazione della campagna elettorale insieme con gli altri partiti di Rivoluzione Civile, all’attuale campagna di tesseramento pubblicizzata con cartelloni nella città ed indicazione (in quelli posti sotto l’Arco del Magistrato e vicino l’Ufficio

Anagrafe) dei contatti telefonici a disposizione per ogni tipo di informazione. Ne va tralasciata l’importante presenza dell’Idv nelle organizzazioni politiche della nostra zona, compreso il Consiglio Comunale dove il nostro Consigliere Rossano Spaccia si è posto in evidenza per la assidua presenza e la libertà politica con cui si è sempre mosso. Essendo queste le premesse unitamente alle 14 mila adesioni alla campagna tesseramento per il 2013, la speranza è che presto il nostro partito torni a ricoprire il ruolo che gli spetta nel panorama politico italiano.

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Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle

Gruppo Consiliare Italia dei Valori




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