CIRCO DI CREAZIONE
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JUGGLINGMAGAZINE.IT ASSOCIAZIONE GIOCOLIERI & DINTORNI
bollettino informativo dell’Ass. Giocolieri e Dintorni Pubblicazione trimestrale Anno XIII, n. 65, dicembre 2014 Registrazione Tribunale di Civitavecchia n. 9 del 21 novembre 2002 ©2002 Associazione Giocolieri & Dintorni viale della Vittoria, 25 00053 Civitavecchia (RM) h www.jugglingmagazine.it e jugglingmagazine@hotmail.com f 0766 673952 m 347 6597732 Direttore Responsabile Marcello Baraghini Direttore Editoriale Adolfo Rossomando Grafica e impaginazione Studio Ruggieri Poggi h www.ruggieripoggi.it t 06 57305105 Distribuzione Nuovi Equilibri t 0761 352277 f 0761 352751 Stampa Flyeralarm Stampato il 20 dicembre 2014 In copertina Circus Helsinki, European Youth Circus Festival di Wiesbaden, foto di Reinhold Fischenich
Pubblicazione sostenuta dal
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Questo numero di Juggling Magazine va in stampa alla vigilia delle feste natalizie e ci proietta come sempre nel nuovo anno e nel vivo dei grandi festival, rassegne e spettacoli indoor. Ma anche in una nuova era per l’intero Juggling Magazine Media Project. Dopo oltre 16 anni di ininterrotta “trasmissione”, dopo aver affiancato alla rivista su cartaceo il portale web, il servizio news e la newsletter mensile, il canale video, i social network e recentemente anche la rivista online e interattiva, allarghiamo coraggiosamente e nuovamente i nostri orizzonti. Questa volta non vareremo nuovi “media” ma, implementando quelli esistenti, apriremo nuovi campi di indagine. Nel mirino delle nostre incursioni entrerà a pieno titolo, insieme a già noti artisti, compagnie, studiosi, registi, coreografi e programmatori, un altro grande protagonista dello spettacolo dal vivo contemporaneo: il pubblico, o meglio, i pubblici. Una rinnovata attenzione in questi ultimi anni viene dedicata ai pubblici della cultura, per comprenderne le istanze, i desideri, le potenzialità, per stimolarne la partecipazione e l’interazione con l’arte e la società. L’intero mondo dello spettacolo non esisterebbe senza un pubblico, e tra i tanti quello dello spettacolo dal vivo, a cui siamo affettivamente e storicamente legati, è un pubblico particolarmente attento e vivace. Capace di far risuonare le emozioni che vanno in scena e di restituirle amplificate agli artisti, in un gioco di rimandi che rende ogni esibizione unica per tutti coloro che vi assistono, o meglio vi partecipano; pubblico e artisti insieme protagonisti di un rito ancestrale, di un forte scambio culturale ed emotivo. Andremo a raccogliere queste esperienze, a facilitarle e promuoverle sul territorio nazionale, coinvolgendo consolidati e nuovi pubblici, chiedendo ai nostri partner nazionali ed europei di accompagnarci in questa esplorazione, alle istituzioni e agli sponsor di sostenerci, all’amato pubblico tutto di abbracciare con entusiasmo questo nuovo corso e di entrare in scena da protagonista. Adolfo Rossomando direttore editoriale Juggling Magazine
EUROPEAN YOUTH CIRCUS FESTIVAL
16/19 ottobre Wiesbaden (Germania) www.wiesbaden.de
foto di Reinhold Fischenich
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intervista a Frank Zammert del team organizzativo
L’European Yourth Circus Festival di Wiesbaden, riservato a giovani artisti con età compresa tra i 12 e i 25 anni, nasce nel 1987 con il nome di “Internationales Wiesbadener Circus-Festival”, da un’idea dell’artista circense rumeno Joan Dumitru, fondatore a Wiesbaden di una scuola di circo per ragazzi e desideroso di promuovere la cultura del circo in città. La sua prima edizione si svolse in una palestra e vi parteciparono tre scuole di circo amatoriali. Negli anni successivi il festival si trasferisce prima in un ex-spazio per spettacoli di varietà, poi alla Tattersall e nel 1991 si propone sotto uno chapiteau con il nome di “Europäisches Circus-Nachwuchs-Festival”, in un sobborgo di Wiesbaden. Nel frattempo le sue dimensioni e risonanza crescono e il Dipartimento per gli Affari Culturali entra in qualità di partner nella sua organizzazione. Dopo essere stato ospitato sotto lo chapiteau del Circo Casselly, nel 1994 il festival assume una cadenza biennale e nel 1998, grazie ad una joint venture con il circo Sarrasani, con il nome di European Yourth Circus Festival raggiunge la sua destinazione finale: il grande tendone sul Dernsches Gelände nel centro della città di Wiesbaden, proprio accanto al municipio. Nel 2000 l’Unione Europea nomina il festival come uno dei quattro eventi culturali significativi all’EXPO 2000 di Hannover. La sua fama attraversa l’intera Europa e oltre i suoi confini, così nel 2002 ben 120 esperti circensi provenienti da Europa, Stati Uniti e Australia si ritrovano nel tendone al Dernsches Gelände, mentre tra i partner d’eccezione entra in campo anche il prestigioso Tiger Palast. Sulla sua pista si esibiscono giovani talenti che poi entreranno nelle programmazioni di grandi circhi e varietà, e nel 2010 per la prima volta viene assegnato ad un regista la messa in scena del festival. Sarà Alexandre Grimailo, da Mosca, a fornire una cornice artistica ispirata al Flower Power, riunendo i giovani talenti nello spettacolo “The Grandchildren of the Hippies”. Nel 2012 la direzione artistica del festival viene assunta da Sebastiano Toma. Nei primi anni ‘90 noi del Comune e lo staff delle scuole amatoriali aiutavamo anche nel back stage e alle luci-audio, ma la programmazione di artisti sempre più professionali ha col tempo richiesto personale qualificato. Alla direzione del festival presiede oggi un team composto da 5 persone (Jörg-Uwe Funk, Frank Zammert, Frank Petereit, Michael O. Fechner and Silke Bolender), ognuna con una serie di mansioni e competenze specifiche. Collaborano inoltre circa 50 persone tra ufficio, dipartimento culturale, service audio-luci-video-foto, direzione artistica, coreografie e presentazione, orchestra, catering, accoglienza e maschere in sala, rigger e sicurezza. Accanto a queste 50 persone da coordinare dobbiamo anche prestare tanta attenzione a 40 artisti, venuti con 20 accompagnatori, oltre ai membri della giuria e alle molte persone del mondo dello spettacolo invitate Il festival, che quest’anno ha venduto 5500 biglietti, è finanziato dalla città di Wiesbaden, ma un terzo del budget viene dal fundrising di sponsor esterni. La città di Wiesbaden, attraverso l’ufficio Cultura, si impegna alla promozione delle arti circensi con conferenze sulle arti circensi; assistenza alle programmazione formative nelle scuole di circo; sottoporre una risoluzione al Parlamento Europeo per migliorare la situazione dei bambini degli artisti migranti del circo; presentazione della scuola di circo per bambini di Wiesbaden al World Circus Day e suo coinvolgimento nel festival; organizzazione di workshop circensi (per due settimane, ogni due anni) condotti da una famiglia di circo tedesca.
A febbraio 2015 organizzeremo un seminar con insegnanti, ragazzi delle scuole di circo, workshop di circo e di varietà, per attivare network e per qualificare il lavoro delle scuole di circo. Vogliamo coinvolgere artisti professionisti che vivono nella regione del Main, forse impegnarli in workshoop per i ragazzi delle scuole di circo e, naturalmente, vogliamo in quei giorni anche portare uno spettacolo sul palco, in cui si esibiscano insieme artisti professionisti e ragazzi delle scuole di circo. I benefici per la città si sono pienamente manifestati negli ultimi anni. Innanzitutto il festival offre alla cittadinanza un evento unico e di alta qualità. Inoltre sono molti i “turisti del circo”, come gli amici del circo svizzeri, che organizzano viaggi per venire al festival e visitare la città. Molti tour operator offrono pacchetti vacanza che includono anche uno spettacolo del festival, magari affiancandolo ad una visita al Casino della città. Durante il montaggio del tendone sono tanti i cittadini che si fermano in piazza ad osservare il procedere dei lavori. È molto bello per noi sentirli chiederci “quando comincerà quest’anno il nostro festival?” e questa parola “nostro” ci mostra che il festival è entrato nei loro cuori e che sono orgogliosi di un evento così straordinario, che non puoi trovare altrove. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 6 5 d i c e m b r e 2014
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SEBASTIANO TOMA direttore artistico
www.sebastiano.de
CIRCO SOCIALE: DA WIESBADEN A OCOTAL www.zirkus-wiesbaden.de
intervista a Gaby Keast direttrice del progetto Artisticamente nasco in Italia con Eugenio Barba e ho da sempre lavorato utilizzando anche elementi di arti circensi. Poi mi sono trasferito in Germania, impegnandomi nel teatro fisico, fino a lasciare il palco per diventare produttore e regista per il varietà. Lavoro da 30 anni in Germania, anche nel campo del nuovo circo, e 4 anni fa gli organizzatori mi hanno chiamato per dare una svolta artistica al festival di Wiesbaden, che aveva un’estetica tradizionale. Quindi mi sono occupato principalmente di lavorare ad un concept, dare un colore alla manifestazione, un’emozione che avvolgesse tutti. Nella scorsa edizione del festival la scenografia e le coreografie avevano come tema la formazione, con tanto di banchi da scuola sulla pista; una classe che esplorava i suoi sogni. Questa è una competizione e c’è competitività, ma nel back stage si crea un’atmosfera di comunanza e solidarietà. Sono tutti giovani, devono affacciarsi al mondo del lavoro. Così quest’anno ho utilizzato il tema del lavoro duro che c’è dietro le performance, però con gli orizzonti nuovi che si aprono verso il futuro. Ho unito i due gruppi, che non possono fare un unico spettacolo, in coreografie dove tutti fossero in scena, per farli sentire ancora più uniti tra di loro. In festival di questo genere gli artisti vengono da paesi e culture diversi, e qui a Wiesbaden vengono in larga parte dai paesi con una cultura circense più tradizionale. Entrano in scena con costumi da circo tradizionale, e vedi che non riescono ancora a cavalcare un nuovo orizzonte. Dare loro un aiuto mi sembra molto importante. Mi piace fare entrare in queste manifestazioni un pensiero moderno, e per me andrebbe bene anche lasciare la pista e andare su un palco teatrale, in un black box, che mi piace come dimensione, come scatola magica. Sto lavorando da tanti anni in questo ambito, da Balagan, al Tiger Lillies Freak Show, sono stato in tanti paesi d´Europa e d´oltremare, ma non ho mai lavorato in Italia, e un giorno mi piacerebbe farlo.
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Più di 30 anni fa l'artista circense rumeno Joan Dumitru trapiantato in città aveva cominciato a insegnare circo ai ragazzi. Con gli anni l'interesse per queste attività e per il festival crebbero, e il dipartimento sociale della città di Wiesbaden fece partire parallelamente un progetto di circo per bambini e ragazzi. Questa iniziativa è diventata poi un progetto di circo sociale, supportato dall'amministrazione, che gestisce la scuola di circo "Flambolino". La frequentano tre gruppi di 25 ragazzi/e ciascuno, divisi per fasce d'età (7-11, 9-15 e 15-21 anni) che lavorano insieme e preparano una serie di spettacoli nel corso dell'anno durante street event, nelle scuole e in altri luoghi. Wiesbaden è una piccola città e ci conosciamo tutti nel mondo del circo. Partecipiamo al festival perché è importante vedere spettacoli di rilievo, non abbiamo attività congiunte con gli artisti, ma gestiamo il guardaroba, il cui ricavato va a sostenere le nostre attività. Inoltre un gruppo di nostri performer si esibisce durante la messa domenicale, e chiaramente i ragazzi ricevono anche un certo numero di biglietti omaggio. Ma le attività di circo per ragazzi/e non si limitano al territorio cittadino. Dal 2008 supportiamo "Circo Ocolmena" un progetto di circo sociale in Nicaragua, nella città di Ocotal, gemellata con Wiesbaden, e di cui curo l'organizzazione. Abbiamo partner locali sul territorio, e ogni anno formavamo due persone che inviavamo a Ocotal per condurre i progetti. Col tempo all'interno del gruppo si sono formate due giovani locali che abbiamo supportato con uno stipendio affinchè potessero organizzare le attività, per tenere il gruppo insieme, senza dover impegnarsi in lavori esterni per mantenersi. Ocotal è una città molto povera, senza attività per i ragazzi, i quali possono solo prendere a calci per strada una sorta di palla. Lì abbiamo attrezzato uno spazio, fatto partire un corso annuale frequentato regolarmente da 10/15 ragazzi/e, e tanti altri che seguono saltuariamente il progetto, e speriamo di poter presto invitare il gruppo qui al festival di Wiesbaden!!
16-20 ottobre, Latina www.festivalcircolatina.com
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CIRCO a cura di Rocco Liguori responsabile Sviluppo Culturale del Festival foto di Cristophe Roullin Questa edizione del Festival è stata quella più marcatamente interculturale: gli artisti in competizione provenivano da 21 Paesi diversi; una miscellanea di culture, tradizioni e discipline con il loro carico di sacrifici, gioie e dolori, attese e speranze, entusiasmi e sconfitte. Tutti hanno presentato al pubblico qualcosa di più di un’attrazione circense; hanno presentato la loro stessa vita, al di là del trucco e dei lustrini, fatta di insospettabili fatiche e di imperscrutabili desideri. È questo il risultato di una fitta rete di relazioni internazionali consolidatesi negli anni, anche e soprattutto grazie alla vicinanza espressa nei confronti del Festival da parte del Ministero degli Affari Esteri dello Stato Italiano. Il casting al Festival dura un anno intero, e comporta una lunga serie di viaggi intorno al globo, che comincia all’indomani della chiusura dell’edizione precedente e termina dopo molti mesi. Ai numeri visionati durante le visite ai maggiori Festival inter-
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nazionali di Circo si affiancano le circa 500 candidature che arrivano direttamente a Latina negli uffici di produzione. Si fa una prima scrematura e poi la commissione composta da Fabio Montico ed altri esperti internazionali seleziona il cast finale. Per il Festival di Latina lo zoccolo duro del casting è rappresentato dai numeri classici del Circo, con un’apertura sempre presente anche alle nuove sperimentazioni. L’obiettivo ogni anno è di rappresentare i 5 continenti, per dedicare attenzione alle diverse tradizioni di Circo nel mondo. Quest’anno tra i numeri classici che hanno colpito maggiormente pubblico e giuria, sicuramente la troupe Galkynysh, cavalleria del Presidente della Repubblica del Turkmenistan, testimoni di una cultura poco nota al mondo, e l’exploit del giovane russo Vasily Timchenko, del Rosgoscirk, con l’esibizione dei suoi leoni marini impegnati in acrobatiche ed esilaranti esibizioni. Ma anche le altre discipline classiche del Circo, dall’altalena russa, al mano a mano, ai giochi icariani, alle cinghie aeree e alla barra russa, hanno visto interpreti eccezionali conquistare grandi applausi e importanti
premi. Sicuramente alcuni poli forti del circo, come quello russo o cinese, hanno un gran ruolo, e spesso lavorano su numeri nuovi concepiti espressamente per il Festival. È stato, tuttavia, anche l’anno dell’Italia: Christopher Togni, Eonys, Lord Nil, gli Sterza Musical Comedians, Marie Josee Farina, Yasmin Dell’Acqua sono gli artisti che hanno giocato in casa presentando i risultati dei loro sacrifici. Viene fuori un cast variegato, che nel backstage ci preoccupiamo di far integrare e familiarizzare. Gli stes-
tributo dato da Fabio Montico, Direttore Generale del Festival, nel promuovere e sostenere la cultura del Circo nel mondo. Una manifestazione delle dimensioni e della caratura del Festival Internazionale del Circo Città di Latina naturalmente non sarebbe possibile senza il supporto che, a vario titolo ed in varia misura, Istituzioni, Enti, Artisti, Operatori di settore, collaboratori e volontari offrono di anno in anno con instancabile generosità. Un ringraziamento speciale va a ciascuno degli oltre 250 collaboratori che, al fianco della famiglia Montico, hanno reso possibile questa edizione del Festival. Tra i tanti, emblematicamente, Tommy Cardarelli, alla Direzione di pista, ed Andrea Giachi, presentatore del Festival; entrambi hanno festeggiato quest’anno i loro dieci anni al Festival di Latina!
LA TROUPE SKOKOV
si turkmeni, di fronte alle visite di diversamente abili che solitamente organizziamo al Festival, si sono spontaneamente prestati per far salire i visitatori a cavallo: episodi del genere rinforzano nel Festival l’atmosfera di serenità e di incontro. Tra le novità di questa edizione anche la scelta di spostare tutti gli uffici del Festival in un’altra ala della struttura, facendo diventare il Foyer una grande piazza aperta al pubblico, con accesso libero fino all’orario di entrata per gli spettacoli. Uno spazio felicemente e tradizionalmente usato da giornalisti, artisti e programmatori come luogo di socializzazione, oltre che di scouting, che desideriamo diventi un’agorà di incontro con il Circo anche per la cittadinanza e i visitatori del Festival. Ed è stato anche l’anno del pubblico che, fin dal debutto del giovedì, ha manifestato il proprio gradimento con numerose standing ovation: un buon incipit per il Festival e al tempo stesso il segnale che il pubblico di Latina sta crescendo. Tanti gli accadimenti ed eventi collaterali, in parte previsti ed in parte inattesi, che ne hanno impreziosito il calendario: oltre al Circus Expo, al
Caffè Letterario ed alla Messa Internazionale si sono registrati due fuori-programma di rilievo: il gemellaggio tra la Città di Latina e la Città di Tourrette-Levens, siglato dai rispettivi Sindaci nella Sala Consiliare del Comune di Latina, e la consegna di una onorificenza da parte del governo dell’Ucraina, per suggellare il significativo con-
L’idea di questo numero è nata 6-7 anni, e la curatela del progetto artistico è stata affidato ad Aleksandr Skokov, maestro di acrobatica sportiva unitosi al circo dopo il servizio militare, impegnato nel genere delle altalene russe da ormai 15 anni. “Inizialmente avevo provato con dei ragazzi, ma lavorare con le donne è molto più interessante! Le 8 interpreti del numero non sono artiste circensi, vengono dallo sport e sono tutte ginnaste e acrobati. Due di loro sono anche campionesse del mondo e da qualche parte sui social network c’è sicuramente un video delle loro performance nello sport, di quello che sono in grado di fare.. La selezione è stato un processo lungo e complesso, ho studiato ogni profilo, a partire dalle fotografie, e la mia priorità è stata quella di costruire una squadra. Le prove del numero sono cominciate a marzo del 2014 all’interno della “Russian State Circus Company.” e il debutto è avvenuto nel settembre dello stesso anno al festival “Idol-2014”. Con le ragazze hanno lavorato insegnanti molto severi, con un impianto coreografico classico. Poi è intervenuto direttamente Vitaly Logvinenko, regista teatrale di Kharkiv, che ha creato il numero”.
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CIRK FANTASTIK
18-28 Settembre, Parco dell’Anconella, Firenze www.cirkfantastik.com
a cura di Natalia Bavar e Stefano Guarino Grimaldi Cirk Fantastik! è una finestra foto di Natalia Bavar sul panorama internazionale di Circo Contemporaneo, Teatro e Musica. Uno chapiteau e uno spazio aperto ma protetto, dove lo spettatore è partecipe emotivamente. L’edizione del 2014 è stata realizzata come ogni anno a tre mani: Aria Network, Circo Tascabile, Magda Clan. Circo Tascabile, scuola di circo educativa attiva a Firenze da oltre un decennio, e Magda Clan, collettivo italiano di circo contemporaneo itinerante che monta al festival il suo accogliente chapiteau, sono due rrealtà già ben note nel panorama italiano. “Aria Network” invece è la recente realtà fondata a Firenze da Natalia Bavar, Stefano Guarino Grimaldi e Sara Santarnecchi, nata dall’idea di creare importanti progetti, legati alla cultura contemporanea internazionale, con la leggerezza e la freschezza degli spazi liberi da cui questa cultura proviene. ARIA è l’unione di professionalità e percorsi provenienti dal teatro, musica, circo, progettazione e organizzazione di eventi e spazi culturali. Un contenitore e promotore polivalente di attività che vogliono promuovere un’innovazione artistica indipendente, originale e in continua trasformazione. Il Festival, frutto di una progettazione di 8 mesi, è organizzato in modo orizzontale dalle due realtà fiorentine e dalla compagnia di circo, che arriva con lo chapiteau. Non c’è distanza progettuale, ma una creazione collettiva e indipendente che, insieme alle compagnie ospiti, i vari artisti ed i personaggi che gravitano intorno al Festival, riescono a creare dal nulla 11 giorni di rassegna, per un pubblico di circa 11.000 persone. Bisogna passare dal deserto per arrivare ad un’oasi. Cirk Fantastik è nato dalla necessità di trovare dell’acqua potabile in un panorama culturale desertico e piatto. Abbiamo piantato un germoglio forte, che sta mettendo radici nel cemento: da cinque anni con 8 rassegne all’attivo, sta diventando un punto di riferimento nel panorama culturale toscano e italiano. Nel 2010 la prima edizione, realizzata con La Citè Libreriacafè e Circo Paniko; da lì si è creato un vortice di entusiasmo e di necessità culturale e abbiamo continuato nonostante le enormi difficoltà economiche e burocratiche cui andiamo incontro ogni anno: multe, poco soste-
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gno da parte delle istituzioni e quest’anno, come se non bastasse è arrivata anche una tromba d’aria! Una rivoluzione nell’immaginario collettivo di cosa è il circo. Ogni anno, contro ogni aspettativa, siamo sempre riusciti a programmare il festival, insieme a Circo El Grito, Magda Clan e tutte le compagnie/artisti ospiti, che hanno aderito e partecipato, senza alcuna garanzia economica se non quella della
biglietteria. Desiderio comune è portare le proprie produzioni in Italia, paese in cui siamo ancora lontani dal sostegno istituzionale che merita questa arte contemporanea e innovativa. Siamo attivi e presenti nella nuova rete nazionale “piattaforma bangherang per lo sviluppo del circo Contemporaneo in Italia” a sostegno
di una collaborazione tra i festival italiani. Cirk Fantastik è un Festival indipendente che si sostiene con l’economia prodotta in corso d’opera e rilancia Firenze tra le prime città italiane all’avanguardia nel panorama del circo contemporaneo italiano. Durante le 8 rassegne, sono state ospitate compagnie
di rilevanza internazionale tra cui: Circo Paniko, Circo El Grito, Fekat Circus, Girovago e Rondella, Circocentrique, Milo e Olivia, Rasoterra, Maria Peligro, Los Santos, Giullari senza Frontiere. In più il festival offre tutti i pomeriggi laboratori di circo gratuiti e spettacoli a cappello rivolti ai bambini. Non è immaginabile lo stupore di chi arriva al parco dell’Anconella e trova questa variopinta vitalità, che per 11 giorni trasforma un parco di periferia in un luogo magico e indescrivibile... Ogni anno l’interesse è cresciuto. Cirk Fantastik è diventato uno spazio di sosta, di incontro, di formazione per adulti e bambini, di sviluppo culturale per la cittadinanza. É un festival che è sempre stato organizzato da artisti e si respira un’aria diversa; la sensibilità, l’attenzione e la qualità che offre nel settore organizzativo chi normalmente è abituato a calcare le scene è di gran lunga più positiva e rispettosa verso tutti. La particolarità che più ci caratterizza, ed è quella che più ci sta a cuore, è mettere gli artisti nella situazione migliore per lavorare e allo stesso tempo far sentire aria di “casa” al pubblico, senza farci condizionare dal fattore economico e dalla smania di denaro che spesso riduce gli organizzatori in sterili calcolatori senza cuore. Ogni anno siamo disposti a lavorare gratuitamente pur di mantenere vivo quest’evento, perché i complimenti “sinceri” che riceviamo da artisti e pubblico sono impagabili e ci riempiono di pura gioia. Siamo alla continua ricerca di finanziamenti, pubblici e privati, per iniziare a retribuire tutti coloro che lavorano nell’organizzazione con competenze professionali qualificate, e poter garantire a tutte le compagnie ospiti almeno una base economica che copra le spese di viaggio. Sarebbe un vero peccato fermare un evento che genera un alto valore culturale e umano. Ormai Cirk Fantastik non è più solo un festival ma una macchina inarrestabile di entusiasmo e competenze pronte a continuare la progettazione di eventi durante tutto l’anno e far crescere la cultura del circo contemporaneo in Italia. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 6 5 d i c e m b r e 2014
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abbiamo avuto meno persone che si sono offerte di collaborare. Speriamo che l’anno prossimo ci sia qualche nuova leva che voglia aiutarci (piccolo messaggio subliminale per il popolo romano). Come al solito Lorenzo e io ci siamo occupati della direzione artistica del gran gala, portan-
foto di ClaudioAsile.com
CIRCOCENTRICA IX Convention Romana http://convention.csalatorre.net/
a cura di ShayWapniaz Non c’è due senza tre, dicevano. Sembrerebbe che l’idea di rendere la convention a Roma un evento annuale sia possibile, e per il momento siamo già alla terza edizione consecutiva. Quest’anno abbiamo deciso di anticipare la convention alla prima settimana di settembre, per diminuire il rischio pioggia. Il rodato format di dare a ogni componente dell’organizzazione la mansione a lui/lei più adatta ha funzionato, anche se è stata dura perché quest’ann o
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do avanti il nostro progetto di multidisciplinarità. Nonostante la grande mole di lavoro richiesta e il poco tempo a disposizione per via dei tanti progetti e impegni in cui siamo impegnati, ci siamo riusciti alla grande, registrando un enorme seguito durante il sabato, con un’affluenza di pubblico mai visto per la serata del gran gala. Quest’anno siamo veramente orgogliosi del cast degli artisti, a cominciare da Françoise Rochais, giocoliera straordinaria e persona deliziosa, che ha accettato di venire alla nostra convention per condizioni molto modeste (grazie Françoise, mi hai fatto emozionare). Per chi non lo sapesse è considerata una delle migliori giocoliere di sempre nel panorama mondiale, con trent’anni di esperienza sul palco alle spalle. Addirittura si allenava con un certo Anthony Gatto! Un vero piacere per gli occhi, vedere il suo allenamento della durata di trenta minuti senza errori. Ovviamente da non dimenticare il numero di mano-mano su rola bola del duo finlandese Lotta e Stina, che ho corteggiato per almeno due anni, e il duo
di bascula coreana Martin e Joe (felicissimi di essere riuscito a portare un attrezzo del genere, inedito sul palco di Roma). C’era la voglia di invitare un numero di tecniche aeree, ma lo hanno impedito problemi tecnici dell’ultima ora; ci riproveremo l’anno prossimo. Come da abitudine e anche per dovere abbiamo dato ampio spazio ad artisti italiani, a partire dalla neo-mamma Marianna De Sanctis (auguri!) con i suoi hulahoop e Claudia Franco, che ci ha deliziato con il suo numero poetico di ruota cyr. Sul versante comico del gala c’era Benjamin Delmas, a tutti noto come Mr.Bang, che ha fatto letteralmente esplodere il pubblico dalle risate, e Fabrizio Rosselli, in arte Frizzo, che ha portato sul palco il suo numero
comico con l’ukulele. Frizzo si è esibito anche insieme al Trio Cadero con Francesco Caspani ed Edoardo Demontis, che ci hanno divertito con il loro numero di clave in stile barbiere di Siviglia. Per la sezione nuove promesse quest’anno è stato scelto Juri Bisegna, giovaniss i m o ar tista romano che ha presentato un numero con i cappelli e il contrabasso. Il tutto è stato diretto e presentato con maestria da Diego Draghi. Continua anche il progetto di “festivalizzazione” della convention. Quest’anno abbiamo provato a portare il tendone del Side Kunst Circus (aiutiamo questi nuovi progetti a crescere, finanziandoli anche con poco), ma per vari motivi non ci siamo riusciti. Ci riproveremo l’anno prossimo (speriamo bene, sarebbe bellissimo). Lo scopo di questa idea è quello di poter invitare compagnie di circo contemporaneo con esigenze più particolari, cercando di ricreare per questi spettacoli uno spazio più intimo e delicato.Come l’anno scorso abbiamo dato spazio il giovedì a uno spettacolo intero, sempre in stile One-Man-Show. Quest’anno l’ospite è stato Matteo Galbusera, con il suo spettacolo comico-delirante “The Loser”. Il venerdì c’è stato il tradizionale Open Stage, che offre la possibilità di esibirsi
liberamente a chiunque abbia voglia di mostrare i propri lavori. Un grazie a Lucas Caravia per averci lasciato a disposizione la sua struttura aerea UOU per l’Open Stage e per tutta la durata della convention. La domenica, dopo le inossidabili Olimpiadi dei Giocolieri, abbiamo inserito uno spettacolo di strada, “Hop-Hop” di Simone Romanò, con con-
vocatoria, cerchio e cappello finale. È stato un primo test, per vedere se poteva funzionare, e devo dire che la gente è stata molto contenta e ha risposto con energia ed entusiasmo. Visto che ci piac-
ciono le tradizioni, la notte della domenica c’è stato l’intramontabile Renegade Show, che qui a Roma ha un discreto seguito. Sono venute apposta
circa 300 persone, rimanendo fino all’alba, per vedere questo spettacolo delirante, presentato da Salvo Frasca e Ciccio Paradise. L’obiettivo per le prossime edizioni sarebbe quello di riuscire a creare un’applicazione per chiunque voglia proporre il proprio spettacolo per il giovedì sera e la domenica pomeriggio. Stiamo ragionando per capire c o m e f a r l o , prendendo spunto da applicazioni di festival già esistenti. Personalmente mi piacerebbe riuscire anche a modificare la struttura classica della convention, per creare qualcosa di nuovo. Una vera e proprio Convention/Festival, aggiungendo altri spettacoli e momenti di intrattenimento durante i giorni della manifestazione. C’è anche l’idea di ampliare il calendario, aggiungendo dei workshop dal lunedì al mercoledì prima della convention, magari di alcuni artisti del gala, così da fare durare tutto una intera settimana. Una idea mutuata da Koblakari, una convention che facevano a Bilbao dove i primi 4 giorni erano solo di laboratori, e gli ultimi 3 di convention. Come sempre durante l’evento abbiamo dato spazio all’impegno sociale,organizzando la coloratissima e frizzante parata che arriva fino al carcere femminile di Rebibbia. Doveroso il ringraziamento a tutti i ragazzi che ci permettono di realizzare questo evento. Un ringraziamento speciale va a Eva, la nostra super nuova cuoca, che ci ha sfamato come non mai durante i 4 giorni. E ora iniziamo a rimboccarci le maniche per la prossima edizione di CircoCentrica, che celebrerà il decennale della Convention Romana; chiunque abbia voglia di collaborare si faccia avanti! WE WANT YOU!
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e di una condivisione artistica. E non ha caso si è scelto il nome Paniko, parola che viene dal greco e indica il “tutto”, il cerchio perfetto di ogni cosa in natura, ma anche quell’emozione forte che si prova quando si esce dai sentieri tracciati di quello che è definito. Il nostro non è un azzardo, ma credere in un modo diverso di fare spettacolo e di vivere i nostri talenti. Abbiamo tutti storie diverse, chi ha studiato alla scuola di circo, chi invece ha cominciato da solo e poi imparato dai compagni. Paniko perché è la naturale reazione che l’essere umano prova quando vacilla il sistema di riferimento su cui poggia la sua realtà apparente, situazione che porta cambiamento ed evoluzione nell’animo FB: Circo Paniko dell’individuo. Paniko perché ogni nuovo progetto è una sfida, un viaggio verso qualcosa di sconosciuto nel quale mettersi in gioco con tutte le risorse di cui si dispone. Paniko perché produce adrenalina, eccitante naturale che risveglia il corpo e scuote lo spirito da cima a fondo! Circo Paniko è un collettivo internazionale di artisti circensi, musicisti, liberi pensatori. Siamo indipendenti da ogni genere di associazione, istituzione, posizione politica. Ci autofinanziamo da oltre 5 anni con il solo mezzo del fare spettacolo, viaggiando in Europa, Sud America, Asia. Secondo il nostro principio di attività
non-violenta e partecipativa portiamo in giro con un tendone da circo un esempio di vita alternativa basata sulla cultura della FESTA come momento di unione universale. Viviamo la globalizzazione come un’opportunità per conoscere, consapevoli della ricchezza della diversità. A livello pratico ci proponiamo di vivere secondo un nuovo modello di nomadismo che non riconosce i confini politici e ideologici che tendono a separare gli individui della società contemporanea, e che si alimenta con le pratiche di riciclo e riutilizzo dell’esubero produttivo del sistema iperconsumista. Vogliamo vivere
CIRCO PANIKO
Siamo un Collettivo di artisti che hanno scelto di lavorare insieme e condividere l’evoluzione individuale quotidiana. Ci sentiamo come una comunità che anziché stabilirsi in una grande casa in campagna ha deciso di avere un tetto mobile che necessariamente vive e pulsa quando vi è l’apporto da parte di tutti. L’esperienza della cultura Nomade ci fa da riferimento, è la forma che più ci affascina e che sentiamo come più vicina alla nostra natura di esseri umani. L’unione è indispensabile per affrontare le esperienze che altrimenti un singolo da solo non potrebbe sostenere, in tal modo il peso e l’onere del lavoro e dell’organizzazione si distribuisce sul gruppo in modo eterogeneo a seconda delle qualità e delle doti che ciascun elemento possiede. La differenza è la più grande ricchezza che ci fa rimanere in ascolto e con gli occhi ben aperti verso il prossimo e verso noi stessi. Il Circo Paniko è sostenuto in modo sostanziale dalla rete di relazioni del gruppo stesso e questo insieme di connessioni permette la sopravvivenza del circo che gode dell’aiuto di numerosissimi amici, ognuno al suo momento, chiamati a contribuire alla causa con il proprio apporto, in nome non del denaro ma di un sentimento sincero
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liberi, per questo sacrifichiamo il bisogno di denaro e massimizziamo il valore del nostro tempo personale, investiamo sulla creatività, ricerchiamo la condivisione e beneficiamo delle relazioni sociali al fine di diffondere l’arte, la musica e lo spettacolo. Perché gli spettacoli? È importante raccontare come l’arte, (il canto, la poesia, il teatro, la pittura e il circo), da sempre sia stato mezzo per parlare di ogni cosa,
criticare ed elogiare la natura umana e le sue manifestazioni, celebrare l’unità assoluta della natura e della creazione universale, portare nuovi messaggi di sviluppo ed evoluzione al popolo e allo stesso tempo guadagnarsi da vivere. Dunque l’arte rimane un luogo ideale in cui far crescere le proprie idee e sviluppare concetti utili e positivi per l’uomo e il pianeta, rimanendo, teoricamente, esenti dai condizionamenti manipolatori della coscienza esercitati dal sovrasistema sociale, ridendo di esso. La prima convinzione ad agire in modo determinato scatta a settembre 2006, quando il primo embrione Paniko di 5 elementi parte da Bologna in direzione New Delhi con un vecchio autobus e un furgone. Ne seguì un anno di viaggio con tutto il fascino e le esperienze che potete immaginare. Paniko era stupore, idiozia, numeri sbalorditivi, assurdità rese reali davanti agli occhi di chi non immaginava nemmeno l’esistenza di tale concetto. La compattazione del nucleo avvenne in seguito a tale pellegrinaggio psicosociale, due anni di condivisione della vita “on the road” senza sicurezze, con vecchi furgoni arrugginiti mossi solo dalla voglia di star insieme, di fare spettacoli per divertirsi e comunicare con la gente. Il passo successivo venne nell’arco dell’inverno 2008, mentre il gruppo era sparso ai 4 angoli del mondo, approdava a casa Bigallo (BO) un tale di nome Damian, battente bandiera Cinque Allant Vers, con un bellissimo tendone giallo e blu. Dopo una rapida conoscenza, il gruppo si ritrovò in creazione sotto
il tendone in un centro di residenza vicino a Barcellona con lo stesso Damian che si era unito al gruppo dando vita, con la sua tenda, al Circo Paniko! Da qui inizia l’avventura, la decisione di fare un’esperienza di vita, un progetto artistico in totale autonomia senza più dipendere da ingaggi, teatri e altro. La prima tappa di creazione avvenne in Spagna in una residenza per artisti (La Vela di Villanova y la Geltrù) e poi gli spettacoli in giro per l’Europa e l’Italia (Aurillac, Chalon, Fusion, Cristhiania, Amsterdam, Bremen, etc..). Da quel momento una reazione a catena ha prodotto spettacoli tra cui “Punto di Domanda”, Cia. Coliflor con lo spettacolo “Salir”,“Uovo Tutti”, “Senza Ombra di Dubbio”, “Finchè morte non ci separi”, “Cabaret d’Hiver” , “Cabaret degli Affamati”, una mitica e metamorfica Banda Panika che ha dato vita a mille e mille Cabaret più o meno improvvisati con artisti e compagnie provenienti da tutto il mondo.
Coerente con il suo progetto artistico di “apertura”, ha sostenuto ed ospitato tante compagnie autofinanziando creazioni e festival, diventando una realtà artistica riconosciuta in Italia e all’estero proprio per questa “pazzia”, di certo non convenzionale per la maggior parte delle compagnie di Circo-Teatro Europee. Attualmente abbiamo all’attivo il “Cabaret degli Affamati” che da 4 anni anima per due mesi il Parco della Montagnola a Bologna con un seguito di circa 25.000 persone. Quest’anno a causa di problemi derivanti alla scarsa legislazione e tutela per il circo contemporaneo, non torneremo nel Parco che ci ha sempre ospitati, ma andremo a Parma in co-produzione con il Teatro Necessario e poi a Bologna, nello spazio delle Fucine Vulcaniche.
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BATTITI RASSEGNA INTERNAZIONALE DI CIRCO-TEATRO 11/23 novembre, Roma www.teatrofuriocamillo.it foto di CFS Adams Gaia Recchia intervista di A.R. a Roberta Castelluzzo e Alessandra Lanciotti direttrici artistiche della rassegna QUALI SONO LE ORIGINI E IL BACKGROUND ARTISTICO/ORGANIZZATIVO DEL GRUPPO CHE GESTISCE IL TEATRO E ORGANIZZA LA RASSEGNA?
COME NASCE L’IDEA/ESIGENZA DI UNA RASSEGNA DI CIRCO CONTEMPORANEO A TEATRO, A ROMA? A Roma passa tanto circo tradizionale, ci sono tendoni un po’ ovunque! Ma quel circo ci annoia un po’, tanta tecnica, bella interessante, ma... Parallelamente a Roma vediamo attorno a noi un fermento di circo di ricerca o forse di “gioco” nel senso più sano e vitale del termine. L’acrobatica
aerea ci circonda ogni giorno, è il nostro lavoro e il nostro amore; la giocoleria la vediamo ovunque, nelle mani degli amici e nel fermento dei bambini che cercano il circo. Così è stato naturale pensare che il nostro teatro potesse ospitare una rassegna di circo teatro, ospitare dei racconti, i racconti di questo fermento, racconti in cui la tecnica circense è uno strumento e non un vincolo. Siamo al secondo anno di Battiti, dallo scorso anno ad ora c’è stata una grande crescita, un grande abbraccio di pubblico e di artisti, e questo ci dice che siamo sulla via giusta, ci dice che c’è voglia di buon circo, di buon teatro. Ci piacerebbe che il nostro piccolo teatro diventasse un punto di riferimento per chi vuole sperimentare ma anche per far conoscere artisti che vengono da lontano e che ci portano un’esperienza grande e straordinaria.
Volevamo mescolare esperienze diverse, compagnie, nomi eccellenti e artisti che sperimentassero per la prima volta uno spettacolo tutto loro. Allora siamo andate a cercare Stefan Sing e Cristiana Casadio perchè era un sogno ospitare il loro “Tangram” (perfezione e ironia!), da lì è nata l’opportunità di studiare la giocoleria con Sing in un workshop intensivo. Quando lo spettacolo di Sing e Casadio è andato in scena abbiamo pensato “davvero questo capolavoro è andato in scena qui?!”. Poi volevamo allegria, energia e abbiamo pensato che Circo Puntino fosse la risposta e lo è stata. Il loro spettacolo “Effetto Caffeina” è un bagno di vita e con loro abbiamo pensato di proporre un workshop di ruota tedesca e manipolazione di oggetti; divertentissimo! La Compagnia Francese Théatre Crac con il loro magnifico “Les clown meurent comme les éléphant” è stata una sorpresa; sono loro che hanno cercato noi e noi ce ne siamo innamorati, la poesia del loro clown
Laura Bianchi
Laura Bianchi
Il Teatro Furio Camillo esiste da tanti anni, ha una storia legata al teatro danza, alla ricerca, al teatro fisico. Sono passate da qui tante compagnie eccellenti del panorama nazionale e internazionale. Lo spazio si presta per il lavoro fisico e la nostra passione è il teatro e il movimento, quindi siamo sempre pronte ad accogliere nuovi progetti. La Compagnia Materiaviva, dopo aver collaborato per anni con il Teatro Furio Camillo, da un paio d’anni ne cura la direzione artistica e dunque, come è naturale che
sia, porta in teatro il suo amore per il Circo–Teatro. Abbiamo pensato alla rassegna Battiti per il desiderio di creare un punto d’incontro tra compagnie che condividano la stessa passione. La Compagnia Materiaviva esiste dal 1992 e da sempre è un “punto di incontro” di attori, acrobati, registi, musicisti. Battiti vuole essere questo, un appuntamento per chi pensa al circo come strumento per raccontare storie.
CON QUALE CRITERIO/VISIONE SONO STATI SCELTI GLI SPETTACOLI E I WORKSHOP DELLA RASSEGNA?
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teatrale, la loro ricerca sulla perfezione di un’immagine che sappia evocare e toccare il cuore: un incanto. E poi ci sono le due creazioni. Abbiamo proposto un bando per aprire il teatro ad una spettacolo che andasse poi in scena con una prima in rassegna. I progetti arrivati sono stati tanti e abbiamo provato ad accoglierne due, il Circo Bipolar con “Ni avec toi, ni sans toi” e le giovanissime Chiara Zubiani e Valeria Tedeschi con “Un’Illusione”. E infine volevamo chiudere con la nostra firma e portare in scena l’ultima produzione della nostra compagnia, “Insieme da soli”, uno spettacolo in cui l’acrobatica aerea è uno strumento per raccontare l’amore e tutto il suo sapore.
QUALI SONO LE RIFLESSIONI E GLI SPUNTI INTERESSANTI GENERATI DA QUESTA EDIZIONE DI BATTITI? QUALI LE PROSPETTIVE FUTURE? È magico “l’incontro” e poter collaborare con gioia! Abbiamo ospitato grandi e piccoli nomi e
tutti sono stati professionali, gioiosi, divertiti e divertenti; ciascuno ha portato una storia differente ed è straordinario il potere che il linguaggio del circo può avere quando è sostenuto dal magnetismo e dalla teatralità, nel senso più sano dell’ “esserci e raccontare”. Prepareremo una grandissima terza edizione. Cercheremo compagnie ancora più lontane e progetti ancora più folli… e speriamo anche di trovare un piccolo finanziamento! Abbiamo fatto tutto senza alcun finanziamento, né pubblico, né privato, e non è stato facile. È faticoso, e il biglietto d’ingresso non è sufficiente per coprire tutto quello che serve per ospitare compagnie che vengono da lontano. Per ora Battiti si nutre del cuore di chi ci lavora, è anche per questo che si chiama Battiti! Cresceremo e ci divertiremo sempre di più. Il Teatro Furio Camillo e la Compagnia Materiaviva sono pronti per accogliere follia!
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EQUILIBRI
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a cura di Federico Benuzzi del team organizzativo
foto di Mattia Frattini
re instabile, come in attesa di una spinta. Può esse il pedale basso di un monociclo o co stan o insicuro di un lla pass osci il che tta ezio aspe trap che essere stabile, come un un globo da equilibrismo e Può e. com atur nte, sfum ffere sue indi le re tutte esse con Può . di una corda tesa C’è l’equilibrio statico, degli applausi che si autoalimenta lo che cammina in equilibrio su del pubblico che si rincorrono o mbo e funa risat e un o e dell , e re ce ione olie velo ediz gioc a a un ruot prim di a che la clava sul naso sto quello sin dall co: quello di un diablo rno ad un nucleo forte, che è rima dinamico, più stabile di quello stati nmico insieme. Perché orbita atto dina e clown esperto… e c’è l’equilibrio co al tempo stesso ristrutturato, espa è stati si è che che io, o, sagg Ren mes sul il circo contemporaneo di nuovi, ed è rimasto quello ggio i cora volt Il . unti neo aggi o pora son tem si con cui a no… e poi c’è Equilibri, festival di i, circo proporre un festival di ire, rimasti quelli gli organizzator gest Son are, ra. nizz anco à orga bier per cam e ggio o cora biat perché tanto è cam tempo… perché ci vuole forza e perché stoico e mutevole al con un sogno. so, arricchito. Statico e dinamico di cambiare, azzardare, rincorrere ggio io, nei valori… e il cora sagg mes nel , idee rie prop e nell credere
) 6/8 giugno. Casalecchio di Reno (BO www.arterego.org
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Equilibri è un festival nato per portare nella valle del Reno, qui, vicino a Bologna, il mondo circense, il circo contemporaneo, l’arte di strada e il clown cabaret direttamente su un palco teatrale. Una vera e propria scommessa, perché nonostante il crescente interesse questo tipo di cultura è ancora sconosciuta ai più e contornata da una sorta di alone da “arte di serie B”. Per sconfiggere questo pregiudizio abbiamo selezionato con attenzione tutti coloro che si sono alternati sul nostro palcoscenico, proponendo solo compagnie e artisti con anni di esperienza alle spalle, formatisi in accademie circensi o forgiati da anni di “spettacoli di strada”. Se la qualità del casting è stata una costante, il formato è invece cambiato nel tempo! Da due a tre giorni. Da palcoscenici di teatri con cinquecento posti ad arene all’aperto che ospitavano almeno il doppio delle persone. Da giornate dedicate al circo contemporaneo in cui più compagnie si sono alternate con altrettante performance da un’ora ciascuna, a veri e
propri galà, sia circensi sia di clown cabaret. Ma le caratteristiche più interessanti di Equilibri sono state altre. Innanzi tutto il pre-equilibri. Una rassegna di spettacoli sempre diversi, a cadenza mensile, organizzata in seno alla nostra associazione, con le nostre sole forze, concepita per raccogliere fondi e per pubblicizzare il nostro evento estivo ad un pubblico sempre crescente. Poi il busker festival: un insieme di esibizioni di arte di strada studiate per animare le vie del paese, nei pomeriggi del festival, con la finalità non secondaria di attirare la gente all’evento serale. Idea, quella di invadere la piazza del paese, che si è rivelata vincente… perché si possono fare i salti mortali per pubblicizzare un evento ma niente, quando si vuol avere molta risonanza, è paragonabile al portare lo spettacolo direttamente in mezzo alla gente, nei luoghi della vita di tutti i giorni… E ancora la musica dal vivo… Ogni serata ha visto esibirsi sul palco, prima e dopo gli spettacoli, gruppi sempre diversi del panorama cittadino: prima come semplice accompagnamento, poi come vero e proprio concerto. E infine lo stand gastronomico: punto essenziale del nostro autofinanziamento. Ma ciò che veramente ha accomunato le diverse edizioni sono stati due fattori: le difficoltà e le gioie. Tra le difficoltà ricordo la gestione dei servizi sanitari, l’organizzazione dei turni in cucina, lo studio di un presidio costante sul palco all’aperto (anche per tutta la notte), i permessi e le assicurazioni, la convivenza con altre realtà cittadine negli stessi giorni, negli stessi spazi… Mentre tra le gioie, oltre alla felicità di condividere un evento culturale che hai sognato e desiderato fortemente con gli amici di una vita, prima fra tutte quella di vedere la risposta del pubblico, la gioia nei loro occhi, lo stupore nelle loro grida. Dal 2011 tutte e quattro le edizioni sono state ospitate dall’istituzione culturale di Casalecchio di Reno ma per il prossimo anno il progetto è ancora più ambizioso. Il pre-Equilibri diventerà una serie di serate dedicate al teatro di strada, a distanza di quindici giorni
l’una dall’altra, da portare nei teatri di altrettanti comuni, seguendo le sponde del Reno, dai monti verso il centro del capoluogo, per poi arrivare alla classica tre giorni, sempre all’aperto, sempre su palco, ma questa volta in pieno centro a Bologna! E tutto questo è stato e sarà possibile con qualche piccola sponsorizzazione, qualche aiuto dalle istituzioni ma soprattutto grazie a decine e decine di amici, tra cui gli stessi artisti invitati, che hanno capito e condiviso il progetto dedicandogli tempo, idee ed energie. Perché senza questa atmosfera di partecipazione e condivisione non sarebbe stato lontanamente possibile portare cultura altra, con ingresso libero ed uscita liberamente a cappello, ad un pubblico il più vasto e variegato possibile. Se quindi avete compreso lo spirito del Festival, e lo condividete, e avete voglia di far parte del nostro strano equilibrio cosa aspettate? Contattateci: ci servono artisti, volontari, tempo, idee.
REALTÀ CHE SOSTENGONO JUGGLING MAGAZINE
CAMPAGNA ADESIONI 2015 Juggling Magazine media project ha trovato in questi ultimi anni un suo logico “moltiplicatore” attraverso il portale jugglingmagazine.it, la Juggling Magazine Newsletter, la pagina FB, Juggling Video Magazine e Juggling Digital Magazine. La quantità di informazioni e testimonianze che questi nuovi strumenti rendono disponibile e fruibile ad un bacino di lettori e appassionati sempre più numeroso si è quadruplicata, e con lei la mole di lavoro cui sottoponiamo la nostra redazione. Inoltre i contenuti, compresa la rivista Juggling Magazine, sono oggi tutti fruibili gratuitamente sul web. Invitiamo tutti, vecchi e nuovi lettori che a vario titolo modo beneficiano di questo progetto, a contribuire per mantenerlo in vita, versando la quota associativa di sostegno al progetto Juggling Magazine
ARTEREGO ASS. c/o Blogos via Mille > 40033 Casalecchio di Reno > Sandro Sassi 333 2800913 www.arterego.org IL CERCHIO MAGICO ASS. via Tomadini 3 > 34070 Villesse (GO) > Andrea Subani 333 4777548 www.ilcerchiomagico.eu COMPAGNIA DEL GRAN MASTRO BURATTINAIO Via Clemente Loreta 17 > 55049 Viareggio (LU) > Maria Chiara Verona 392 9213940 www.granmastro.it CORPI CIRCO DINAMICO A.S.D. Via Pedicate 33 > 00040 Montecompatri (RM) > Irene Croce 347 1606294 www.irenecroce.com ENDAXI ASS. via G.di Montpellier 52 > 00166 Roma > Paolo Scannavino 328 9473371 www.spazioendaxi.it ARTERIA ONLUS via Antonio Cecchi 17 > 10152 Torino > Maria Mancini 333 7345890 progetto.slip@gmail.com PARMA JUGGLING CREW c/o MU via del Taglio 2 > 43126 Parma > martedì e giovedì h 21,30 > Marcello Conti 327 8263085 www.pjc.parma.it COMPAGNIA OXYMORON > Alessandro Bortolozzi 347 5542562 http://compagniaoxymoron.org TIATRO ASS via Bachtrögl 40 > 39050 Fie allo sciliar BZ > Sigrid Seberich 0471 72602 www.tiatro.it IL POSTO cannaregio 3136 > 30121 Venezia > Wanda Moretti 347 8050819 www.ilposto.org SPAZIO NU via Firenze 42 > 56025 Pontedera (PI) > Massimo Pierini 329 0908119 www.spazionu.com LO STUDIETTO Via Marco Polo 52 > 55049 Viareggio (LU) > Cinzia Bertuccelli 335 6434483 www.lostudietto.com TEATRO SCIÒ SCIÒ piazza Tenente Iacovone 29 > 67039 Sulmona (AQ) > Claudio Cantelmi 347 5775394 tscioscio@yahoo.it MUSEO DELLA MAGIA via Cavour 35 > 12062 Cherasco (CN) > Don Silvio Mantelli 335 473784 www.magosales.com RIDORIDÓ villa Broglia 21 > 37135 Verona > Nicola Suman 347 5660490 www.ridorido.org COMPAGNIA DEI SALTIMBANCHI Viale Sant’Antonio 21 > 80021 Afragola (NA) > Giulio Carfora 331 3794742 compagniadeisaltimbanchi@hotmail.it
i ri Giocol& Dintorni
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viale della Vittoria, 25 - 00053 Civitavecchia (RM) t/f +39 0766 673952 m +39 347 6597732 mail giocolieriedintorni@hotmail.com web www.jugglingmagazine.it
BOARDING PASS FORUM INTERNAZIONALE SULLA MOBILITÀ DEI GIOVANI ARTISTI Milano, 11/12 novembre
PAROLE, PROSPETTIVE E QUALCHE BUONA PRATICA
a cura di Federico Tosi Nell’ambito della presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, la DGSV e la PaBBAC, insieme a GAI e Comune di Milano, hanno organizzato un forum sul tema della mobilità artistica. L’evento fa il quadro sulle prospettive di politica culturale di un’Europa disomogenea nelle sue pratiche nazionali, e ha l’obiettivo di fornire ai “decisori politici” strumenti di approfondimento per i percorsi legislativi nazionali, per armonizzarli in un universo europeo più omogeneo. La prima fotografia fu scattata dalla Fondazione Fitzcarraldo, che elaborò nel 2008 una mappatura delle esperienze, legittimando un primo riconoscimento e definizione condivisa di che cosa si intendesse per mobilità. I primi interventi al Forum sono stati di informazione politica, fornendo un quadro generale europeo e sottolineando le parole chiave da cui non sarà possibile discostarsi fino al 2020: interdisciplinarità, mobilità in andata e in ritorno, creazione di network, elaborazione di nuovi modelli di business, connessione con il tessuto sociale. È stata rimarcata la necessità di riportare la parola cultura all’interno delle politiche di sviluppo sostenibile, in quanto non esiste sostenibilità sociale senza cultura. Si è parlato di una carta professionale europea, con riconoscimento dello status dell’artista, su cui ritagliare una politica del lavoro e di tutela previdenziale che possa ispirare altri settori produttivi.
A livello europeo l’Italia non eccelle. Esiste una sproporzione tra il grado di incisione del comparto culturale sul PIL nazionale rispetto a quello europeo ed è stata denunciata una scarsa presenza dei nostri decisori politici ai tavoli di lavoro sulle politiche culturali comunitarie. L’iniziativa progettuale delle organizzazioni italiane è poi ancora quantitativamente bassa e qualitativamente in grado di garantirsi solo un 33% di approvazioni. Tra i consigli per migliorare: lavorare contro la segmentazione del mercato, inserire la mobilità in un quadro realmente strategico, saper descrivere il focus del proprio progetto, comporre con cura budget e partnership affidabili, valorizzare i temi della mobilità, della digitalizzazione, dei nuovi modelli di business e dello sviluppo di nuovo pubblico. L’Europa sta lavorando per standardizzare l’informazione sulle opportunità di mobilità e prevede di attivare dal 2016 un fondo di garanzia per agevolare l’accesso al credito delle imprese culturali europee. Significative poi le testimonianze legate alle pratiche in corso in altri paesi europei e in settori della scena contemporanea, come la danza e la sua piattaforma (NID Platform). Da qui sono emerse la neces-
sità di collegare la mobilità e il ruolo degli artisti a una visione di sviluppo sociale più ampia, la richiesta agli artisti di partecipare al dibattito politico, lo sviluppo delle residenze come condizione fondamentale, la ridistribuzione delle opportunità a favore delle classi svantaggiate, la necessità di maggior connessione con gli altri settori economici e di assumersi la responsabilità di esprimere politiche nazionali, informare e offrire servizi. Importante l’intervento di C.RE.S.CO, che ha saputo anticipare le linee guida da suggerire ai “decisori politici”. Oltre all’esigenza di sanare il gap tra le necessità dell’artista e la lentezza di risposta delle istituzioni (attraverso anche una fotografia aggiornata dell’esistente e un tavolo continuativo di coordinamento presso il Ministero), le proposte spingono verso la creazione di una struttura tra operatori culturali e politici e l’integrazione della mobilità col tema produttivo. In questo dibattito L’Europa agisce in sussidiarietà. Non impone agli Stati, ma può coordinare le azioni e spingere questi a cooperare tra di loro. Lo scambio di buone pratiche diventa strumento di stimolo all’evoluzione delle politiche locali. Le due D.G. presenti hanno accolto gli spunti, promettendo di riportare a livello ministeriale gli stimoli. La partita si sposta ai “piani alti nazionali”. Saranno i decisori politici a dover proporre soluzioni con investimenti di risorse in un comparto già troppo impoverito. A quel punto capiremo se a Milano si è parlato solo di progetti o anche di future coraggiose pratiche politiche.
LINK UTILI horizon2020news.it art4eu.net on-the-move.org touring-artists.info/home.html?&L=1 on-air-mobility.org giovaniartisti.it fondazionespinola-bannaperlarte.com fondazionecasoli.org docva.org reso-network.net cittadellarte.it bancadatiartbox.it nidplatform.it
arts-mobility.info progettocresco.it fitzcarraldo.it cimettafund.org connectingcultures.info/?lang=it houseforculture.eu fresh-europe.org pearle.ws efa-aef.eu eurocities.eu kulturkontaktnord.org kunstenenerfgoed.be eccom.it
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XIII MEETING DEGLI OPERATORI DI CIRCO EDUCATIVO E DI CIRCO SOCIALE 15/19 settembre, Certaldo (FI) www.jugglingmagazine.it foto di Andrea Vanni Tredicesima edizione del Meeting ricca di novità, a partire da una programmazione congiunta che ha visto coinvolti per il Circo Educativo il team CircoSfera, e per il Circo Sociale il team di AltroCirco, due progetti dell'Ass. Giocolieri e Dintorni cui è affidato lo sviluppo, la promozione e l'innovazione in Italia nei rispettivi settori. I due team hanno offerto programmazioni specifiche, creando anche momenti di travaso e confronto. Da rimarcare la presenza, tra gli oltre 20 relatori impegnati nel condurre le attività e gli interventi, di tre realtà formative ed educative d'eccezione, che collaborano con G&D: il Cirque du Soleil, la Fondazione Patrizio Paoletti, la Federazione Nazionale Clown Dottori. A completare il team di relatori una serie di formatori di grande esperienza, che hanno offerto interessanti aggiornamenti
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professionale ai circa 80 operatori convenuti al Meeting in rappresentanza delle scuole e dei progetti attivi su tutto il territorio nazionale. Ad assicurare la buona riuscita del Meeting, e coordinare l'accoglienza dei relatori e operatori tutti, un team di oltre venti persone composto dalla task force di Circo Libera Tutti, quella del Teatro I Macelli, la compagnia SIDE, il team di CircoSfera e quello di AltroCirco, la segreteria organizzativa di Giocolieri e Dintorni. A tutti loro va un grande, sentito ringraziamento. Anche la logistica nella nuova location di Certaldo ha sperimentato nuove formule. Questa volta i tre spazi indoor dedicati alle attività (un requisito ormai di base del Meeting) sono stati l'ampia e fornitissima palestra della scuola media e gli spazi del Teatro I Macelli, entrambi messi a disposizione dal Comune di Certaldo, a cui si è affiancato il bel tendone da circo, messso a disposizione dalla compagnia SIDE kunst-cirque, nello spazio antistante i locali de I Macelli, anch'essi utilizzati per alcune delle attività in programma.
Il Meeting è anche un momento di aggregazione e confronto ampio con altre realtà attive sul territorio e impegnate nel lavoro con l'infanzia. Un'occasione unica ed interessante per attivare scambi e collaborazione tra più mondi, affacciandosi l'uno negli spazi dell'altro, partecipando alle rispettive attività, oppure semplicemente facendo nuove conoscenze e scoperte nei break di lavoro. Il programma ha visto come sempre integrata la tradizionale griglia di laboratori con le scuole, workshop pratici e teorici, spettacoli serali, con una serie di incursioni in ambiti e territori diversi, ma anche con più tempo libero per facilitare l'incontro, la conoscenza, lo scambio reciproco.
I principali focus della programmazione di quest'anno hanno visto alternarsi sul planning: 6 percorsi laboratoriali con le scuole primarie; una serie di percorsi formativi tematici laboratori e workshop; una serie di attività e incontri legati al tema del circo sociale; un focus sulle attività internazionali (festival e training); un momento importante di confronto sul curriculum formativo degli operatori; un intervento dei formatori del Cirque du Soleil; un aggiornamento professionale sugli adempimenti fiscali; una programmazione serale di spettacoli La XIII edizione del Meeting è stata inaugurata con un Convegno di apertura incentrato sulle esperienze di circo pedagogico e sociale in Italia e in Europa. Il Convegno, aperto a tutte le associazioni del territorio, è stato un’occasione di incontro e confronto sulle tematiche proprie dell'educativa e dei progetti per la fasce giovanili o per le utenze diversamente abili e/o in situazioni di disagio. Ecco un sintetico elenco, organizzato per fasce orarie, mentre per la descrizione dettagliata di ciascun intervento vi rimandiamo al nostro sito web.
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LA MATTINA
I laboratori nelle scuole, curati dai relatori, sono stati dedicati a classi della scuola primaria. 6 proposte di percorsi diversi, ognuno della durata di tre o quattro incontri e ognuno con una sua specificità. Cheerleading, movimento creativo - Ilaria Sitzia (Arcobaleno - VC); Laboratori di Circomotricità - Alessia Rossetti (En Piste, FI); Second Generation Trainer - (Fuma che nduma - TO); Second Generation Trainer - (Circo Instabile - PG); Il mio volo - Valeria Zurlo (Circus Bosch - NA); Creatività e Comicità - Giuseppe Porcu (Fuma che nduma - CN).
NEL DOPOPRANZO per riattivare i neuroni l'ormai immancabile e corroborante Gulivo's Break a cura di Davide Bianchi (Circo Tascabile - FI). NEL PRIMO POMERIGGIO Percorsi Formativi. Quest'anno i workshop e gli interventi pomeridiani dei relatori per gli operatori sono stati organizzati per "percorsi" su temi diversi. Gli operatori erano liberi di scegliere quali percorsi seguire o se “zigzagare” tra i vari percorsi: 1 Percorso sull'acrobatica: Cheerleading
e Acrobatica - Ilaria Sitzia (Arcobaleno VC); Mano a mano e Acrobalance - Walter Sumskas (Rataplan - PG) 2 Percorso sul Circo Sociale: alla luce del lavoro svolto negli ultimi due anni e alla fondazione del progetto AltroCirco, il Meeting quest'anno accoglie momenti di formazione/incontro/confronto nazionale per imprimere un nuovo corso a questo progetto. Stage: Public Speaking, la voce nella relazione - Gianluca Ladecola (Il Rinoceronte, compagnia teatrale); Sentieri Nascosti, strumenti e percorsi per un teatro di resilienza - Michele Bandini (Cie Michele Bandini / Zoe); Le moderne neuroscienze, l’apprendimento e le arti circensi - Marco Benini (pedagogista) e Stefano Gagliardi (psicologo); Fondazione Patrizio Paoletti; Psicologia dell'Umorismo - Alberto Dionigi e Roberto Flangini (Federazione Nazionale Clown). confronto e condivisione Tavolo delle Associazioni/Progetti di Circo Sociale - confronto e progetti; Studi e Ricerca sul Circo - parte 1 - Tania Fiorini
(Ecsit - team AltroCirco); Studi e Ricerca sul Circo - parte 2 - Ilaria Bessone (Jaqulè - team AltroCirco) 3 Percorso sull'acrobatica aerea Palo Cinese - Tommaso Negri; Il mio volo Valeria Zurlo (Circus Bosch - NA) 4 Percorso sul managment: Fisco & circo: buone prassi per essere in regola, a cura Dott. Savio Enrico dott commercialista e revisore contabile; un intervento molto seguito da tutti gli amministratori delle scuole presenti al Meeting 5 percorso sulla pedagogia del circo: Baby Circus, motoria per l'infanzia - Alessia Rossetti (En Piste - FI); XXL Circus Project: in equilibrio fra arte, pedagogia e natura - Sigrid Federspiel (Circomix - BZ) 6 percorso sulla creazione e la messa in scena: Creazione circense contemporanea nel lavoro con adolescenti - Francesco Sgrò (Fuma che n'duma - CN); Sentieri Nascosti, strumenti e percorsi per un teatro di resilienza - Michele Bandini (Cie Michele Bandini/Zoe)
“FISCO & CIRCO”… PRONTI, PARTENZA, VIA! Dalla collaborazione tra Juggling Magazine e Studio Savio prende piede, da questo numero, il progetto denominato “Fisco & Circo”. L’idea, nata durante il XIII Meeting Nazionale degli Operatori di Circo LudicoEducativo e Circo Sociale svoltosi a Certaldo nel settembre scorso rappresenta il frutto della presa di coscienza, da parte dei soggetti ivi presenti, della necessità di fare chiarezza sugli adempimenti contabili, fiscali, lavoristici ed in tema di salute e sicurezza in tale ambito al fine di poter svolgere in piena serenità le proprie attività, il tutto in una logica di prevenzione. Tale progetto si propone, quindi, quale strumento formativo integrato e costante attraverso l’utilizzo di una pluralità di strumenti: la pubblicazione di approfondimenti sulla rivista, la presenza di informative riguardanti le novità normative sul sito www.jugglingmagazine.it, l’invio di newsletter periodiche nonché l’organizzazione di incontri formativi in aula dove istruire materialmente tali operatori sugli adempimenti da porre in essere per sentirsi pienamente in regola e poter svolgere le proprie attività in tutta serenità.
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NEL TARDO POMERIGGIO Una fascia oraria dedicata esclusivamente a momenti di lavoro e confronto collettivo, su temi di interesse generale, e con modalità partecipative attive e non-formali: Progetti europei: dalla didattica (CircSchool), agli spettacoli (EYCO festival); Formazione: CATE, Circo Sfera e AltroCirco; Le Tavole del Circo: le intersezioni tra Circo Sociale e Circo Ludico-Educativo; Cirque du Soleil: intervento a cura di Karne Lavoie e Mariano Lopez, formatori del programma Cirque du Monde.
A CONCLUSIONE delle giornate di lavoro Reflection Notes & Release, momenti di condivisione collettiva per ogni giorno del Meeting, in modalità open space - condotti anche quest'anno dagli instancabili Michele Paoletti (Circo Instabile - PG) e Stefano Bertelli (Circo Libera Tutti - FI). Un bel modo di fare una veloce valutazione e condivisione delle varie attività che tutti avevano svolto nell'arco della giornata.
MEETING BY NIGHT
una programmazione di spettacoli serali e gratuiti, aperti alla cittadinanza, ospitata nelle strutture del Meeting. Il pubblico, accorso sempre numeroso, è stato allietato dagli spettacoli degli allievi delle scuole di circo En Piste e Circo Tascabile e dagli spettacoli di Nando e Maila e dei Nani Rossi, oltre che dal tradizionale Open Stage degli Operatori. A tutti gli artisti che si sono generosamente esibiti va un caloroso ringraziamento per la estrema disponibilità ed entusiasmo con cui hanno animato le serate. Baciato da una settimana di bel tempo, il Meeting ha confermato il suo ruolo di evento unico in Italia e riferimento per tutto il settore, evidenziando al contempo le enormi potenzialità di coinvolgimento della cittadinanza e sviluppo sul territorio. Stiamo già lavorando alla prossima edizione, che si annuncia ancora più ricca, mentre matura lentamente il desiderio e la
possibilità di ospitare in Italia una edizione del NICE Meeting, l'equivalente su scala europea del nostro caro Meeting nazionale.
Il servizio in oggetto potrà prevedere, inoltre, incontri individuali, consulenze, assistenza in caso di controllo da parte dell’Amministrazione Finanziaria nonché la difesa tributaria dinnanzi agli organi giudiziari. Infatti, considerata la complessità e soprattutto l’incertezza della normativa fiscale che riguarda gli enti non commerciali nonché i rilevanti controlli che sta subendo il terzo settore, gli interventi in oggetto verranno realizzati da parte di un professionista del settore. Il dott. Enrico Savio, laureato col massimo dei voti ed abilitato alla professione presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, svolge l’attività di Dottore Commercialista e Revisore Contabile: autorizzato all’attività di tenuta paghe ed altri adempimenti in materia di lavoro, si è specializzato nel settore degli enti non commerciali. Nell’ambito della sua attività professionale, egli svolge attività editoriale e di docenza su tematiche riguardanti il terzo settore ed il mondo sportivo per conto di diversi enti e società di formazione nonché attività di consulenza per Federazioni sportive ed enti di promozione. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 6 5 d i c e m b r e 2014
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REGISTRO NAZIONALE CORSI/SCUOLE DI CIRCO LUDICO EDUCATIVO Il Registro nasce con l’intento di fornire informazioni sul lavoro delle scuole, promuovere e facilitare le collaborazioni, gettare le premesse per un riconoscimento del settore e la creazione di un network nazionale. Le modalità per esservi inseriti sono disponibili su www.jugglingmagazine.it
Piemonte Chapitombolo via Baldichieri 18, 14013 Monale (AT) Olivia Ferraris 0141 1856269 www.chapitombolo.it
Lombardia
Trentino Alto Adige
Friuli Venenzia Giulia Veneto Liguria Emilia Romagna Toscana
Marche Umbria Lazio
Campania Basilicata Puglia Sicilia Sardegna
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Circo Clap via Don Giovanni Minzoni 17, 28041 Arona (NO) Pasquale di Palma 328 8891533 www.circoclap.it Dimidimitri via Sforzesca 2, 28100 Novara Marco Migliavacca 333 1866430 www.dimidimitri.com Fuma che n’duma via XX Settembre 30, 10022 Carmagnola (TO) Giuseppe Porcu 333 2742858 bimbocirco.wordpress.com Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano (TO) Enrico Giacometto 328 7828323 www.jaqule.com Sportica via Cattaneo 41, 10064 Pinerolo (TO) Paola Martina 340 4644248 www.sportica.it Teatrazione via Rismondo 39/f, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 www.teatrazione.com UP Strada Salimau 1/E, 12060 Pocapaglia (CN) Maria Grazia Ielapi 339 7532815 upscuoladicirco@gmail.com Vertigimn via Mottalciata 7, 10154 Torino Fabrizio Fanizzi 338 4189800 www.vertigimn.it Arcobaleno via delle Fontane 60, 13011 Borgosesia (VC) Ilaria Sitzia 348 8123417 www.sportarcobaleno.it Quattrox4 ASdc via Privata Pericle 16 20126 Milano Elisa Angioni 348 2269315 quattrox4.com Piccola Scuola di Circo via Elba 7, 20144 Milano Camilla Peluso 02 42290574 www.piccolascuoladicirco.it Scuola di Arti Circensi e Teatrali via Sebenico 21 , 20124 Milano Maurizio Accattato 348 6054623 www.maurizioaccattato.org Spaziocirco via Carrobbio 6, 20093 Cologno Monzese (MI) Sonia Belotti 338 7813115 www.spaziocirco.it Campacavallo via F.lli Rizzardi 15, 20151 Milano Gabriella Baldoni 347 8571338 www.cascinacampi.it/campacavallo Spazio Circo Bergamo via Gaetano Scirea 11, 24060 Telgate (BG) Manlio Casali 393 0082506 www.spaziocircobergamo.it Ambaradan via Gaetano Donizetti 16, 24020 Torre Boldone (BG) Lorenzo Baronchelli 339 5695570 www.ambaradan.org La Valle dei Sogni via IV Novembre 77, 25068 Sarezzo Matteo Mazzini 393 9703004 www.lavalledeisogni.com Juggling Lab via della Querce 125, 21013 Gallarate (VA) Luana Facchetti 347 2785195 www.wix.com/improntecreative/gallarate Officine del Sole via Jerago 24 21010 Besnate VA Cristina Laudi 340 9292556 www.officinedelsole.net Giocolarte via Acerbi 133, 27100 Pavia Meriadoc Monteverdi 339 1834889 giocolarte.wordpress.com Impronte Creative Via delle Querce 125, 21013 Gallarate (VA) Luana Facchetti 347 2785195 www.circolamento.it Teatro Circo Puzzle Str. Padana Superiore 28, 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Silvia Vetralla 348 7461009 www.puzzleasd.com Animativa via Max Valier 11, 39011 Lana (BZ) Reinhard Demetz 0473 239564 www.animativa.org Arteviva via Bari 73/5, 39100 Bolzano Mauro Astolfi 333 8596111 associazione.arteviva@virgiliio.it Circomix via Tulpe 1c 39030 Vandoies (BZ) Sigrid Federspiel 0472 869479 www.circomix.it Bolla di Sapone via S. Antonio 20, 38100 Trento Tommaso Brunelli 348 8852925 www.bolladisaponetrento.it Oppetelà via Paganini 14, 38068 Rovereto (TN) Anna Cavarzan 338 8330532 oppetela.wordpress.com Circo all’inCirca via Piemonte 84/8 - località Padernò, Udine Davide Perissutti 340 6052371 www.circoallincirca.it Skiribiz via Marinelli 6, 33033 Codroipo Marco Grillo 340 8304849 www.skiribiz.com Ludica Circo c/o Hermete onlus v.le Verona 107, 37100 Fumane (VR) Stefania Garaccioni 347 9121866 www.hermete.it Circo in Valigia via San Lorenzo 15 36030 Caltrano (VI) Nicoletta Grolla Cegalin 349 1632427 http://circoinvaligia.weebly.com Facciamo Circo via Segalara 5, 19038 Sarzana (SP) Alina Lombardo 339 5878441 www.facciamocirco.it Circolarmente via Mantova 4/b, 43100 Parma Albert Horvath 347 3131604 www.circolarmente.it Microcirco viale Colombo 18, 47042 Cesenatico (FC) Carla Acquarone 337 266505 www.microcirco.it En Piste via Bocchi 32, 50126 Firenze Julien Morot 380 7560377 www.enpiste.it Mantica Scuola di Circo via del Terminillo 20, 58100 Grosseto Ilaria Signori 328 9089250 www.compagniamantica.it Circo Tascabile via Belgio 12, 50126 Firenze Lapo Botteri 348 9241326 www.circotascabile.it Circo Ribalta via Caduti di Cefalonia 6, 50053 Empoli (FI) Lorenzo Cecchi 340 4779455 circoribalta@gmail.com Antitesi Scuola di Circo Trick via Don Mazzolari 25, 56025 Pontedera (PI) Martina Favilla 349 6304211 www.antitesiteatrocirco.it Chez Nous, …Le Cirque! via di Lupo Parra 151, 56023 S. Prospero, Cascina (PI) Cristiano Masi 339 3212486 www.museodelcirco.it A.I.T. La Casella strada Valacchio Casella 30, 53018 Sovicille (SI) Margherita Gamberini 0577 314323 www.lacasellacavalgiocare.it Circo Sbarbacipolle Loc. Chiassa Superiore 296, 52100 Arezzo Simona Serafini 339 3840294 www.associazioneorsobaloo.it Circo Teatro Oblì Shalà c/o Teatro Verdi, 53036 Poggibonsi (SI) Viola Rosa Giamagli 333 6752130 www.timbreteatroverdi.it Le Cavallette via Fortunato Garzelli 11, 57128 Livorno (LI) Silvia Poggianti 347 5138729 FB Le Cavallette A.S.D. Circo Libera Tutti via Marconi 108, 50056 Montelupo Fiorentino Samuele Mariotti 333 4022331 www.circoliberatutti.it Circo Libre via Sambre 32, 50014 Fiesole (FI) Raffaella Fileni 388 7439717 www.circolibre.it La Valigia delle Meraviglie Via R. Sassi 6, 60044 Fabriano (AN) Maria Pia Santoro 340 2380553 www.lavaligiadellemeraviglie.com Circoplà P.zza Nenni 8, 60030 Serra de Conti (AN) Elisa Mencarelli 338 1545063 www.circopla.it Visionaria via Maestri del Lavoro, Teatro Panettone, Ancona Valeria Mastropasqua 338 7587532 www.visionaria.org Circo Instabile via Birago 4, 06124 Perugia Michele Paoletti 347 3867654 www.circoinstabile.it Sul Filo e Dintorni Località Padella 37, 05018 Orvieto Soledad Prieto 389 4318892 www.lastronauta.com Rataplan via dell’Artigianato 15 06083 Bastia Umbra (PG) Laura Ugolini 075 7980672 www.teatrodistradapnt.it Catapulta Teatro Circo via Terme di Traiano 38, 00053 Civitavecchia (RM) Novella Morellini 333 2004091 FB Catapulta Teatro Circo Circus Bosch piazza San Pancrazio, 7 00152 Roma Valeria Zurlo 333 6888554 www.circusbosch.com SIACC via Giorgio Perlasca 71, 00155 Roma Paolo Pristipino 06 21808595 www.scuolanazionaledicirco.com Vola Voilà via Senocrate snc (Axa-Palocco), 00125 Roma Anna Paola Lorenzi 06 83082739 www.volavoila.it MuVi via San Filippo 10, 80122 Napoli Kio 349 9169706 FB MuVi Il Girotondo Recinto Cappuccini 6, 75100 Matera Nicola Scoditti 339 2464721 www.scuoladicircoilgirotondo.it Circo Laboratorio Nomade via Serracavallo snc 74012 Crispiano (TA) Monia Pavone 329 3909909 myspace.com\circolaboratorionomade Un Clown per Amico / Circo Botero strada Modugno Carbonaro 4/8, 70123 Bari Michele Diana 348 0535875 www.unclownperamico.com Il Giglio c/da Baronia Capo Milazzo, 98057 Milazzo (ME) Alfredo D’Asdia 090 9281313 www.ilgiglio.org Circ'Opificio via Lanza di Scalea 960, 90100 Palermo Marika Riggio 340 3928905 www.circopificio.it Le strade di Macondo via Goldoni 68, 09131 Cagliari Pietro Olla 338 2362816 www.pietroolla.it Terra del Vento S.S 125 Km 18, Quartucciu (CA) Luca Gasole 347 8454266 www.emoyeni.it
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FORMAZIONE PER OPERATORI DI CIRCO EDUCATIVO E CIRCO SOCIALE
Ass. Giocolieri e Dintorni organizza un programma formativo rivolto agli operatori di arti circensi, educatori ed insegnanti. Le formazioni permettono di acquisire un bagaglio di competenze, tecniche, pedagogiche e gestionali, per condurre e promuovere progetti di circo come mezzo educativo e sociale. Le proposte sono finalizzate alla professionalizzazione degli operatori di circo e si divideranno fra percorsi di base e percorsi di specializzazione (si articoleranno in un percorso comune di base e in due percorsi di specializzazione). Il programma formativo è concepito e realizzato da AltroCirco, progetto per lo sviluppo e la promozione del circo sociale, e CircoSfera, progetto per la diffusione e l'innovazione del circo educativo. Maggiori dettagli su jugglingmagazine.it
Pontedera, Stage di 1° livello (6/8 marzo 2015) e Stage di 2° livello (11/13 settembre 2015)
Le basi tecniche e pedagogiche delle arti circensi Stage introduttivo riservato a coloro che desiderano scoprire le discipline circensi come strumento educativo e svilupparne i metodi d’insegnamento nelle scuole, nelle palestre, nelle associazioni. Metodologia, didattica, preparazione e valutazione di una lezione; introduzione alle basi tecniche delle discipline circensi. Lo stage di 2° livello, che porterà un approfondimento metodologico, è riservato a coloro che hanno già frequentato il 1° livello,d o che possiedano i requisiti di entrata.
Pontedera (PI), 27/31 marzo 2015
Social Circus Basic Training - parte 2 Il Cirque du Soleil, in collaborazione con AltroCirco, il nuovo progetto dell’Ass. Giocolieri e Dintorni per lo sviluppo e il riconoscimento del circo sociale in Italia, offre un corso di formazione di base per insegnanti di circo e operatori sociali impegnati in progetti di circo sociale. Il corso è diviso in 2 sessioni, ciascuna di 40 ore. L’obiettivo del corso è di preparare i partecipanti a condurre laboratori di circo sociale. Il corso si prefigge anche di aiutarli a comprendere meglio il contesto generale degli interventi di circo sociale, di sviluppare le abilità necessarie a intervenire in una varietà di contesti multiculturali. Due formatori del Cirque du Soleil condurranno il corso, in collaborazione con 4 formatori di AltroCirco. Le loro tecniche di facilitazione incoraggeranno lo scambiodei saperi e di esperienza tra i partecipanti. Info: giocolieriedintorni@hotmail.com - mob 347 6597732
Pontedera, ottobre 2015 / aprile 2016
Formazione di formatori di circo sociale La Formazione di formatori di circo sociale è rivolta ad insegnanti di circo ed operatori del sociale. La formazione permette non solo di acquisire un bagaglio di competenze formative, pedagogiche e gestionali, per condurre e promuovere progetti di circo come mezzo educativo e sociale, ma anche di sviluppare una consapevolezza adeguata rispetto al contesto in cui si interviene e alla specificità delle diverse utenze. La formazione offrirà opportunità di lavoro sia in ambito circense, sia di promozione sociale. Durata: 150 ore, distribuite su moduli di 5 e di 2 giorni. Il programma formativo è concepito e realizzato da AltroCirco, progetto per lo sviluppo e la promozione del circo sociale in Italia, in collaborazione con altri partner del settore.
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on te m po ia ra rio ne d ol el di oi UK nU N via I C K, c ), EM gg irca Cr io 80 p ee ai ersone di tin g , tra insegnanti g. Ele Q e Un ua na e t( v G e nto Th ius che e sa Ci n forn iv rc isce i in us da d tro Sp ieci d urr ac ann i un an e, no US n A) ell 'a t e mo Ly sfe nn ra Ca de lN rro ICE ll ; (N o Fit sS ta te ,
Consapevolezza dal diario di viaggio di Elena Giussani
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Complice una ritrovata vena spirituale-yogica, o molto più probabilmente l’anagrafe che aggiunge esperienza al tempo, voglio ricordare questo Meeting con la parola consapevolezza. Per me è stato il secondo Nice, dopo Berlino nel 2011, e mi sono sentita meno spaesata, più a mio agio, fin dal viaggio! Nonostante viaggiassi sola in attesa di trovare il resto del team nazionale, un gruppo di circensi olandesi e tedeschi non può sfuggire su un aereo di comuni viaggiatori, nonostante partissimo da Amsterdam!
Così sono iniziati tre giorni di incontri, chiacchiere, condivisione, riflessioni. Il programma è stato un alternarsi di lezioni pratiche, gruppi di simulazione e tavoli di discussione. Ho colto alcuni spunti dalle classi di warm up and cool down, acrobatica aerea e a terra: più che gli esercizi, mi hanno incuriosito le varianti proposte da alcuni partecipanti, i modi diversi di scomporre un movimento per avvicinarsi all’obiettivo. Non mi sono persa gli appuntamenti con la clownerie e i giochi, ma quello che ho trovato più interessante sono stati gli incontri di challeging behavior e inclusion: come coinvolgere nell’attività soggetti che si comportano in modo pericoloso per sé e gli altri, che distraggono il gruppo, che richiedono attenzioni particolari; come risolvere ciò che sembra un problema, trasformandolo in una risorsa che unisca un gruppo anziché allontanare chi all’apparenza potrebbe sembrare origine di separazione. Tutto quel che ho potuto è stato scritto e disegnato sui miei appunti, ma soprattutto ho sottolineato una parola: sharing! Ho sentito il desiderio forte e tangibile di condividere conoscenze, esperienze, spunti di lavoro e riflessione. Ho confermato ancora una volta a me per prima che senza partecipazione attiva, non mi arricchisco, non c’è progresso e non capisco fino in fondo il valore di quel che faccio. Come squadra italiana (Adolfo Rossomando, Stefano Bertelli, Tommaso Negri, Gabriella Baldoni ed Elena Giussani) abbiamo fatto sentire la nostra partecipazione, presenziando a quasi tutti i workshop e ovviamente a tutte le feste: non è colpa nostra se era Halloween! A proposito, che fine hanno fatto Cappuccetto Rosso e l’Orsacchiotto?!
Come delegazione italiana abbiamo capito che non ci manca nulla per sentirci europei! Abbiamo competenze ed entusiasmo non solo in cucina, al tavolo da pingpong o sulle piste da ballo! Se fino a un po’ di tempo fa avevo la sensazione che fossimo tra le ultime ruote del carro, ora mi viene da pensare che forse quel carro possiamo anche provare a guidarlo! Certo sarebbe un impegno enorme provare a conquistare l’Europa, già nostra fan per cibo e simpatia, ma per dirla con l’Albert (Einstein!): “…senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia”. So, see you NICE people o arrivederci!!!
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CIRCOMEDIA DALLA PRATICA AMATORIALE ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DA UNA LECTURE DI BIM MASON direttore di Circomedia al NICE Meeting 2014
www.circomedia.com Siamo impegnati da 30 anni nella formazione di artisti over 18, e il tema della “filiera”, cioè di un percorso formativo che per i ragazzi intenzionati a diventare artisti cominci già nelle scuole amatoriali è certamente attuale. Nei primi anni om di Circomedia, quando il circo hy.c grap o t o nuovo era al margine di una h enp lgre controcultura, la maggior Pau parte delle persone che si iscrivevano non erano mai state su un trapezio, mentre ora che il circo sta diventando mainstream gli allievi arrivano con anni di pratica alle spalle e sono molto più focalizzati sulle possibilità di poter poi lavorare e vivere di questo. All’interno di Circomedia abbiamo realizzato un corso BTEC per ragazzi di età dai 16 ai 18 anni, e ci siamo trovati di fronte a giovani che erano stati tanti anni nelle scuole di circo amatoriali, fisicamente preparati per frequentare un corso del genere, ma non culturalmente preparati. Ma proviamo a partire più da lontano. Circo significa rischio, in genere rischio fisico, e nel passato era anche il rischio culturale di confrontarsi con l’ignoto, le bestie feroci, i freak, etc. E in qualche modo questo rischio, paura fisica, stranezza, informava le due matrici del circo equestre: da un lato le arti marziali e guerresche, pensiamo al volteggio equestre, o lo swinging con le clave di legno, dall’altra parte Exotica, il mito del domare le bestie feroci, la natura selvaggia e sconosciuta. Naturalmente nel circo classico tra un numero e l’altro appariva in pista il clown, proprio per rilasciare lo stress che questi numeri rischiosi creavano nel pubblico, per rendere il pericolo più accessibile e fruibile. La storia del
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circo negli ultimi 100 anni è anche il tentativo di rendere tutto questo più accettabile e sicuro. Allora il circo era principalmente uno spettacolo per adulti, mentre col tempo il circo si è rivolto anche ad un pubblico familiare con bambini e ragazzi. Oggi nel circo proviamo a ridurre il rischio fisico in tanti modi, ma anche ridurre l’impatto sul pubblico di questo rischio fisico. Poi con il nuovo circo ecco un nuovo cambiamento, e così vedi artisti al trapezio che usano le longe, cosa che il circo di una volta non concepiva, perché in scena andava la sfida alla morte. Così l’allenamento fisico per controllare il rischio deve essere ben fatto, con una progressione accurata, passo dopo passo. Nella giocoleria per esempio hai il sitewsap e altri sistemi molto strutturati che ti accompagnano nella preparazione; e gli istruttori devono dare risposte molto chiare ai quesiti degli allievi. Ma l’apprendimento è anche raggiunto dagli allievi attraverso un auto-feed back, fino ad arrivare come i giocolieri in uno stato praticamente di isolamento totale, in una bolla, alla ricerca di questo Flow in cui riesci ad apprendere isolandoti da tutto il resto che ti circonda, quasi in completa autonomia. Noti facilmente come i giocolieri siano completamente immersi nel loro lavoro, anche se circondati da altre persone. Questa bolla è la loro specializzazione, e a Circomedia notiamo che i giocolieri e gli acrobati aerei sono due tipologie molto differenti; i giocolieri sono per lo più uomini, mentre gli acro-
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bati aerei vengono più dalla danza, e tra i due tipi c’è un gap culturale. Ma poi entriamo nelle sotto-specializzazioni, per cui un giocoliere di cappelli si vede in modo diverso da un giocoliere con le clave. Come un acrobata di tessuti si vede diverso da uno al trapezio. Questo origina tanti sottogruppi, un senso di appartenenza e anche un ordine gerarchico all’interno della specializzazione. Inoltre questa specializzazione spingerà un giocoliere a mettere tanta attenzione e lavoro nel realizzare un trick che solo i giocolieri potranno apprezzare. Abbiamo quindi tre bolle, quella personale, quella della specializzazione, e quella del mondo circense. Il circo stesso è naturalmente una grande bolla, con un enorme investimento di tempo trascorso con le stesse persone, nella stessa attività, nello stesso edificio o tendone, e questo può condurre ad una sorta di isolamento e scollamento dalla realtà. È un pò il mito dello “scappare con il circo”, vieni accolto per rifugiarti in un altro mondo, dove paradossalmente è più sicuro rimanere, nonostante il rischio ne informi tutte le attività. È un mondo dove i valori sono diversi da quelli del mondo circostante, anche in termini di compenso per quello che fai. Fuori ci si aspetterebbe di ricavare molto più denaro da un’attività in cui si investe così tanto tempo. Si vive per lavorare piuttosto che lavorare per vivere. E in questo scenario investire ancora più tempo nella ricerca, nella sperimentazione, con il rischio di esplorare orizzonti che il grosso pubblico non recepisce, e quindi non generare entrate, è una scelta non sempre ovvia, che alimenta riluttanza verso la sperimentazione. L’auto-feed back che arriva dà molta motivazione, e questo funziona molto quando lavoriamo nella comunità con persone svantaggiate, senza educazione, eccentriche, etc. Questo senso di comunità, appartenenza, fornisce un’identità a persone giovani e/o insicure. Ma lo stesso senso di appartenennza, nelle persone che hanno raggiunto lo status di star, le induce a non prendere rischi e preferire di rimanere nella comunity dove hanno raggiunto quello status, in un posto dove sono sicuri di essere riconosciuti. Alla stregua dei ragazzi che si rinchiudono nel mondo dei video game e non voglio-
no confrontarsi con la realtà. Questo è un tema molto importante per noi a Circomedia. Quando nei corsi arriviamo al secondo anno chiediamo agli allievi di fare un business plan, di cominciare a fare marketing, perchè l’anno successivo avranno terminato il corso e saranno sul mercato a guadagnarsi da vivere. A questo punto puoi vedere lo shock sui loro volti. Loro vorrebbero invece rimanere nell’attività della scuola, non vogliono pensare alla vita dopo la scuola! Come educatori il nostro lavoro è invece di metterli sempre a contatto con realtà non familiari, con la sfida e la ricerca dell’ignoto, verso altre culture, forme artistiche. Il Circo è internazionale, ma non sempre interculturale. I suoi praticanti vengono magari da paesi differenti, ma condividono spesso tutta una serie di riferimenti, valori, cultura. Notiamo che i nostri allievi sono riluttanti nell’andare a vedere uno spettacolo di teatro, di danza, a meno che non abbia degli elementi di circo all’interno. Non vanno ad un museo, ad una mostra d’arte, e la giustificazione è che non vogliono perdere tempo, vogliono continuare ad allenarsi o lavorare ad una creazione. Riteniamo invece che sia utile espandersi oltre, e a Circomedia li sproniamo a cercare ponti verso altre forma artistiche. Aprirsi a nuove aree ha degli effetti positivi, in primis riduce la competizione tra di loro, ma principalmente gli indica nuove strade. Sviluppa la ricerca su dove può andare la loro forma d’arte, rinforza l’appartenenza al circo ma nella direzione del cambiamento: senza questo divenire staremo ancora al circo con gli animali. Incoraggiamo sempre i nostri allievi ad avere un portfolio variato, essere performer di circo, street artist, insegnanti, ma anche animatori. Per essere indipendenti e free lance devi poter essere flessibile. Spesso la tua carriera nella professione dura solo alcuni anni, e più sei specializzato più è difficile prolungarla; così vogliamo dargli una preparazione, un’attitudine che gli permetta nella vita, oltre a fare l’artista, di diventare insegnanti, fare massaggi, o altro ancora. Così, se dovessimo indicare un requisito importante che le scuole per bambini e ragazzi dovrebbero sviluppare e favorire, direi proprio che è questa capacità ad aprirsi, a esplorare anche oltre il circo. Porgli domande invece che risposte. Aprirli a nuove sfide invece che strutturargli ogni attimo della loro preparazione.
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Vivevo nella mia città natale da un miglio quadrato di Dunellen, nel New Jersey (USA), e all'età di 9 anni venni a contatto per la prima volta con la giocoleria, grazie ad un nostro giovane insegnante Lou De Lauro che aveva due passioni, gli scacchi e la giocoleria, che cominciò a proporre come attività pomeridiane extracurricurali. (…) Ci sono una serie di
di comunicazione non verbale, di comunicazion tout court. Non c'era nessuno che parlasse in questi incontri, nessuno. Ed io insegnavo a loro la giocoleria e loro a me come comunicare, eravamo nel 2007. Ho insegnato a giocolare a migliaia di persone e l'emozione che mi regalano quando sul viso si illumina la consapevolezza di aver imparato e di potercela fare è unica. L'intero processo e la sfida per me erano delle emozioni formidabili, mi sentivo molto in empatia con quei ragazzi. Ho lavorato con autistici Asperger, sordomuti, cercavo programmi dove il linguaggio verbale non fosse necessario. (…) Fino al 2010 rimasi in questa bolla, non sapevo che esi-
cose positive maturate grazie agli scacchi e alla giocoleria, entrambe hanno aumentato la mia capacità mentale, hanno reso il mio cervello più forte. E siccome il mio cervello funzionava in modo diverso, avevo bisogno di una macchina più potente per raggiungere i risultati di tutti gli altri, dovevo processare le informazioni più velocemente. Emotivamente mi hanno poi fornito un senso di comunità e di appartenenza, una cosa di cui tutti i ragazzi hanno bisogno. (…) Cominciai ad insegnare giocoleria nei progetti del nostro programma Juggling Life. Ero attirato anche da ragazzi con disabilità multiple, o problemi di apprendimento, che non avevano la forza di comunicare. Da loro ho appreso tantissimo in termini
stesse una juggling community nel mondo. Poi girando sulla rete mi accorsi che c'era tanto altro di simile che accadeva fuori dalla nostra cittadina. (…) Mi iscrissi a 5 juggling club nelle città vicine, e cercavo persone che avessero un background in educazione e volessero condurre progetti con me. Costituimmo così i Band of Jugglers, una organizzazione informale. Avevo 22/23 anni e mi si apriva un nuovo mondo, accompagnato dalla passione per la giocoleria. (…) È a questo punto che comincia la mia ricerca su qualsiasi metodo alternativo di apprendimento della giocoleria, su chiunque avesse deviato dal classico tossing juggling; da Michael Moschen in poi, passando per Greg Kennedys e
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CRAIG QUAT
www.thecircusplace.com foto Archivio AYCO Pubblichiamo estratti della lunga intervista a Craig Quat, giovane talento statunitense, premiato quest'anno alla conferenza AYCO per il carattere innovativo della sua ricerca su nuove metodologie e materiali per l'insegnamento della giocoleria. Sulla versione online di Juggling Digital Magazine troverete il link all'intervista in versione integrale, da non perdere…
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Michael Karas e comparando tutti i loro stili. In questo processo cominciai a trovare delle similarità tra le loro proposte, e anche se i movimenti non erano gli stessi, c'era qualcosa che li rendeva tutti e innegabilmente "giocolieri". E se lo non capisci dal movimento degli oggetti lo riconosci seguendo il movimento del corpo, che nei loro casi è molto lento e molto ampio. Grandi movimenti con il corpo, il pubblico vede la performance e pensa che questo è un grande numero di giocoleria, nel cono o nel triangolo. Ma io vedo il loro corpo e capisco che non è poi così difficile; e questo accende la prima scintilla nel mio pensiero. Comincio a studiare la fisica e cercare di
capire perché avessero così tanto successo con il pubblico, nonostante i loro esercizi non risultassero così difficili all'occhio di un giocoliere. E questo ha mosso un'altra corda in me: quando giocolo non riesco a comunicare al pubblico quello che sento. (…) Perché? Mi rendevo conto per la prima volta della differenza tra l'espressione e l'esperienza, e cominciai a ricercare, buttandomi in un percorso dal quale non sapevo se avrei ricavato qualcosa, fino ad arrivare al concetto di "eventfullness", i fattori che circostanziano un evento, che mi spiegava finalmente la differenza tra esperienza e espressione. Cominciai a fare ricerche sul tempo e su come gli eventi si rapportano nella dimensione dello spazio. Ogni evento ha una durata, un evento è qualsiasi cambiamento nello spazio, se qualcosa si smuove da A a B nello spazio o cambia stato, come la luce che si accende e si spegne, questi sono eventi. Il tempo non esiste senza eventi. Gli eventi si producono nello spazio tridimensionale e il tempo è la quarta dimensione, e non può esistere senza lo spazio. La successione di eventi influenza la percezione del tempo. Più eventi accadono in successione è più veloce scorre il tempo per lo spettatore che osserva il performer. Quando stai insegnando la giocoleria hai spesso ragazzi che pur avendo compreso tutti i singoli componenti necessari al pattern, non riescono ad eseguirlo o a comprenderlo in toto; perché sta avvenendo tutto troppo velocemente, è tutto troppo pieno di eventi. È una sensazione che tutti noi giocolieri abbiamo provato: quando acquisisci un pattern ciò che prima sembrava
velocissimo poi sembra meno veloce. In questo senso possiamo dire che il giocoliere ha la capacità di rallentare il tempo, un fine tuning della sua percezione del tempo. E spesso il miglior consiglio che un giocoliere ti dà è quello di rallentare la frequenza dei movimenti! (…) E per questo mi sono messo alla ricerca di espedienti e attrezzi che permettessero di rallentare questi eventi, questo passaggio attraverso lo spazio di un oggetto. Il lavoro che faccio con tutti i miei attrezzi, le monete e i bicchieri al suolo, non possono essere definiti pattern di tossing juggling, perchè non sono affetti dalla gravità, ma sono ciò di cui hai bisogno per gestire sequenze di eventi. E questa ricerca, che mi ha portato alla realizzazione di tanti attrezzi che facilitino l'apprendimento della giocoleria, mi ha aperte molte porte. Oltre a rallentare fisicamente il processo, capii che era importante anche rallentarlo visualmente. Gli attrezzi ho cominciato a rea-
lizzarli nel 2011, anno in cui aprii la scuola di youth circus in New Jersey, che oggi ha circa 300 studenti. E sviluppare gli attrezzi ha richiesto tempo, e cambiamenti e prove ed errori per poter essere finalizzati in quello che sono oggi. Più li usavo e li facevo usare più potevo perfezionarli. (…) In questa mia ricerca ho capito esattamente cosa volevo condividere. È stato un continuo passare dalle emozioni, alla ricerca al personale, al lavoro; una cosa alimentava l'altra e insieme hanno migliorato la mia didattica. Ora so esattamente come far entrare le persone in questo stato di Flow, uno stato in cui la curva di apprendimento accelera. E puoi integrare questa possibilità con altre discipline a o arti, incorporando i linguaggi, tutto diventa possibile. Ma la giocoleria è tra le arti una delle più accessibili, e quindi funziona meglio in questo processo, che va oltre il semplice imparare a giocolare.
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foto di Richard Davenport
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NO FIT STATE http://www.nofitstate.org/
NFS è stato fondato da un gruppo di 5 ragazzi (Dave Williams, Peter Gregory, Richie Turner, Tom Rack e Ali Willams) che andavano insieme all’Università e che al termine degli studi non volevano fare dei lavori ordinari. Lì cominciarono a frequentare il juggling club fondato da Toby Philpott. Eravamo nel 1984/5, gli anni della recessione e del Tatcherismo, con molti giovani disoccupati e la reazione creativa di questi ragazzi fu che avrebbero vissuto della loro arte. Era un periodo molto stimolante, ma il circo a quei tempi non era né riconosciuto né supportato nel settore delle Arti in UK. Cominciarono facendo cappello per strada, spettacoli nelle scuole, nelle comunità, e dopo aver vinto premi nei festival di teatro di strada decisero che sarebbero diventati degli artisti professionisti. In quegli anni c’era un grande proliferare di community circus in UK, una reazione delle persone che volevano uno stile di vita alternativo. Utilizzarono un bando che permetteva di avviare piccole imprese, uno schema che aiutò molte compagnie, come Circus Center, Circus Ballast e altre compagnie nate negli anni ‘80. La scelta di diventare artisti si accompagnava a quella di essere itineranti e nel 1990 comprarono un piccolo chapite-
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foto di Sandeha Lynch
intervista a Lynn Carroll Community Programme & Agency Manager
au a due antenne, e svilupparono un loro caratteristico modo di fare spettacoli itineranti, rendendo spunto da storie che raccontavano Shakespeare o i classici come Alice nel Paese delle Meraviglie, oppure l’Isola del Tesoro, illustrandoli attraverso le arti del circo. Erano belle pantomime, con personaggi caratterizzati in modo marcato. Era il periodo in cui erano in tour per l’Europa il Moscow State Circus e il Chinese State Circus, così da un gioco di parole nacque il nome No Fit State Circus. Dopo l’acquisto del tendone il progetto gradualmente crebbe e nel 1993 fu avviato un grande progetto con l’Opera; cominciammo a realizzare show di grandi proporzioni, con anche 250 persone tra artisti e staff, il coinvolgimento della comunità locale e all’interno di grandi capannoni. Negli anni successivi ci dedicammo a “Stepping Stones to The Millennium”, una trilogia su passato/pre-
sente/futuro, un progetto per la regia di Firenza Guidi, incontrata nel 1995, con l’ambizione poi nel 2000 di comprare un tendone futuristico. Nel 2001 facemmo un community show sotto il nuovo tendone. Siamo stati sempre legati al territorio nei nostri progetti, e volendo ora viaggiare con il tendone ci interrogavamo su come portare la comunità con noi nel nostro itinerare. Così per i primi due anni ottenemmo dal Comune il finanziamento di un programma che ci permettesse di portare con noi 7/8 local, che venivano formati on tour e poi prendevamo parte agli spettacoli. I primi anni era molto difficile gestire tutto questo materiale e portarlo in tour; giravamo per lo più in UK e il grande salto arrivò dopo la nostra esibizione al festival di Edinburgo. Una recensione molto positiva sul Guardian ci aprì le porte ad un grosso riconoscimento nazionale e la nostra reputazione salì al vertice, con foto sui giornali. La gente capiva che il nostro show era particolare, eravamo nel 2005, il British Council ci scelse come compagnia da promuovere all’estero e fioccarono molte richieste. Oggi No Fit State è una compagnia internazionale itinerante sotto chapiteau e stiamo partendo per una tournè in Australia, dopo aver vinto il premio di miglior show a Tarraga in occasione del nostro XXV anniversario. Il team è composto da 13 persone che lavorano full time, distribuiti su due strutture, e possiamo coinvolgere fino a 200 persone nei nostri progetti. Siamo impegnati ora in tre generi di spettacoli: sotto chapi-
Andrew Billington
foto di Mark Robson
teau, spettacoli a cielo aperto con una live band, un MC e il pubblico coinvolto nella performance, e poi spettacoli in teatro. Siamo ora finanziati dai due Arts Council di England e Wales, e ci sono solo due compagnie in UK che possono vantare questo status. Lavoriamo in Wales e in UK, continueremo a girare con Bianco per i prossimi due anni, stiamo lavorando ad un nuovo show open air e abbiamo un altro show di grosse dimensioni in cantiere. Artisticamente ci siamo sempre caratterizzati per la propensione a prendere dei rischi; il nuovo theatre show era qualcosa di insolito che non avevamo l’esigenza di fare, ma che abbiamo deciso di esplorare. Quando abbiamo cominciato a fare i grandi show per capannoni era qualcosa di completamente nuovo in cui non abbiamo avuto timore di cimentarci. La stessa Firenza Guida come regista è stata un’altra sperimentazione per la nostra compagnia. Il primo show Promenade con lei ha segnato una lunga collaborazione che ancora dura.
E il progetto di uno chapiteau dalle caratteristiche uniche è stata un’altra avventura cui non ci siamo sottratti. Il big top ha una forma insolita, non vedi nessuna delle antenne dall’esterno. Lo chapiteau ospita 550 persone e anche 800 in alcuni allestimenti. Facciamo girare sempre lo show tra la gente e la gente all’interno del tendone. Un grosso rigging, che funziona sui contrappesi, è un’altra delle caratteristiche dei nostri spettacoli. Quando vai a vedere uno spettacolo capisci dall’allestimento cosa verrà presentato, con noi questo è impossibile. L’allestimento è in continuo mutamento durante lo show; ci sono elementi di sorpresa e lo realizziamo attraverso un complesso sistema di contrappesi che muove su e giù le strutture. Abbiamo sviluppato metodi complessi e rapidi per muovere rigging anche pesanti, e questo è diventato un elemento spettacolare e integrante delle nostre esibizioni. Andiamo on tour con il tendone e questa è una cosa molto insolita in UK, giriamo coi camper e i caravan, con le famiglie dello staff, diamo da mangiare sul posto, lavoriamo e viviamo insieme, e questo feeling si legge anche nei nostri show. Sono tante le persone che rimangono negli anni con la compagnia, abbiamo con noi ancora due dei fondatori; anche io ero in prima linea e dopo un periodo fuori sono ritornata nella compagnia, e tutti si sentono parte di una famiglia molto longeva. Siamo radicati nella nostra community, la
nostra mission è di essere il circo che tutti vogliono frequentare e questo ci ha permesso negli anni, nonostante i grossi cambiamenti strutturali e la crescita registrata, di rimanere con lo spirito dei primi giorni. Condividiamo tutto e siamo sempre felici di dare il benvenuto a tutti, e ospitare l’edizione 2014 del Meeting NICE ci ha permesso di dimostrarlo ancora. Siamo sempre molto collegati alla community e abbiamo recentemente completato la ristrutturazione di una chiesa abbandonata che ci è stata concessa in usufrutto gratuito. La chiesa di Four Elms era inutilizzata da anni e le sue strutture giacevano in uno stato di abbandono. Abbiamo impiegato alcuni anni per raccogliere i fondi per ristrutturala, circa 1,4 milioni di sterline, ed ora è aperta ed è proprio nella community dove siamo nati, all’interno della quale teniamo corsi per la comunità e allenamenti. Circa 250 bambini/ragazzi frequentano ogni settimana le nostre attività, che vanno avanti 7 giorni alla settimana. Un ennesimo riconoscimento del nostro valore ci arriva quest’anno attraverso un finanziamento di 66.000 sterline dall’Heritage Lottery Fund per documentare la storia di No Fit State, ritenuta ormai patrimonio artistico nazionale. Ci viene riconosciuto lo status di compagnia importante per lo sviluppo in UK del circo contemporaneo. La nostra è una storia molto colorita e così nei prossimi anni alcune persone saranno coinvolte in questo grosso lavoro di documentazione.
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www.jugglingmagazine.it > Altro Circo
QUIDAM, TRA SPETTACOLO E BACK STAGE foto di Matt Beard costumi Dominique Lemieux ©2011 Cirque du Soleil
a cura di Maria Teresa Cesaroni referente relazioni nazionali team AltroCirco Il Cirque du Soleil quest’anno ha portato in ben sei città italiane “Quidam”, un suo spettacolo di gran successo che ha debuttato sotto il tendone ad aprile 1996, a Montreal. Da allora, la produzione ha visitato cinque continenti ed ha emozionato due milioni e mezzo di persone. Nel dicembre 2010, Quidam ha intrapreso un nuovo viaggio, presentando la stessa entusiasmante produzione nelle arene e palazzetti dello sport, con un cast internazionale di 45 acrobati, musicisti, cantanti e artisti di prima classe. La giovane Zoé è annoiata; i suoi genitori, distanti e apatici, la ignorano. La sua vita ha perso qualsiasi significato. Cercando di riem-
pire il vuoto della sua esistenza, scivola in un mondo immaginario — il mondo di Quidam — dove incontra dei personaggi che la incoraggiano a liberare la sua anima.
A sognare insieme alla giovane Zoè, tra il pubblico estasiato, si potevano però notare in alcune repliche italiane degli ospiti speciali! Come già da qualche anno il Cirque du Soleil, attraverso il suo programma di interveto nel sociale Cirque du Monde, ha individuato in Giocolieri e Dintorni il partner di riferimento per distribuire sul territorio biglietti omaggio per ognuna delle 6 città del tour, destinati a ragazzi e bambini con minori possibilità. La distribuzione è stata quest’anno interamente affidata al team di “AltroCirco”, recente progetto di Giocolieri e Dintorni per lo sviluppo del circo sociale in Italia. I circa 310 biglietti omaggio messi a disposizione sono stati così offerti a tutte le venticinque realtà italiane di circo sociale membri del progetto AltroCirco. Non tutte hanno potuto partecipare perché le location degli spettacoli, tutti nel centro-nord d’Italia, non erano facilmente raggiungibili dalle associazioni del sud. Ciò nonostante una felice schiera di ragazzini e bambini provenienti dai progetti di circo sociale, e su alcune città anche da altre associazioni comunque impegnate nel sociale, hanno dun-
que potuto godere dello spettacolo, regalandogli emozioni da raccontare a lungo…ma le sorprese per loro non si sono esaurite qui… A Roma e Milano gli artisti del Soleil si sono resi disponibili ad incontrare i ragazzi per rispondere alle loro domande, organizzando un animato “botta e risposta” a bordo palco a fine spettacolo. Qui alcune associazioni hanno colto l’occasione per far incontrare i ragazzi in laboratori di scambio e conoscenza, come è avvenuto a Roma, dove l’Ass. Inerzia ha ospitato i ragazzi della scuola di Circo Corsaro presso il centro “il Faro”. Ne è scaturito un estemporaneo, colorato spettacolo collettivo, al termine dal quale i giovani,
REGISTRO NAZIONALE PROGETTI DI CIRCO SOCIALE Il Registro nasce con l’intento di fornire informazioni sul lavoro delle associazioni, promuovere e facilitare le collaborazioni, gettare le premesse per un riconoscimento del settore e la creazione di un network nazionale. Le modalità per esservi inseriti sono disponibili su www.jugglingmagazine.it
Piemonte Fondazione Uniti per Crescere Insieme Via Pacchiotti 79, 10146 Torino Sara Sibona 011 19836531www.unitipercrescereinsieme.it Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano (TO) Enrico Giacometto 328 7828323 www.jaqule.com Teatrazione via Rismondo 39/f, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 www.teatrazione.com Fuma che n’duma via XX Settembre 30, 10022 Carmagnola (TO) Giuseppe Porcu 333 2742858 www.bimbocirco.wordpress.com Lombardia Giocolarte via Acerbi 133, 27100 Pavia Bruna Ventura 349 1470123 www.giocolarte.wordpress.com Campacavallo via F.lli Rizzardi 15, 20151 Milano Gabriella Baldoni 347 8571338 www.campacavallo.com Ambaradan via Gaetano Donizetti 16, 24020 Torre Boldone (BG) Lorenzo Baronchelli 339 5695570 www.ambaradan.org Friuli Venezia Giulia Skiribiz via Marinelli 6, 33033 Codroipo (UD) Marco Grillo 340 8304849 www.skiribiz.com Circo all’inCirca via Piemonte 84/8, località Padernò, Udine Davide Perissutti 340 6052371 www.circoallincirca.it Veneto Ludica Circo viale Verona 107, 37100 Fumane (VR) Stefania Garaccioni 347 9121866 www.hermete.it Ancis Aureliano Onlus via Fogazzaro 12, 36030 Caldogno (VI) www.dottorclownitalia.org
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Laura Brunello di SONICTV
Circo non si è conclusa solo nel coordinare distribuzione dei biglietti e attività parallele (in un continuo coordinamento botta-risposta Canada-Italia!) ma l’impresa è stata anche quella di vendere circa novanta biglietti concessi dal Soleil, il cui ricavato andrà a sostenere il progetto AltroCirco. Sold out! Un vero successo! Grazie anche a tutte le altre associazioni membri che hanno partecipato (e che ringraziamo di cuore!) Antitesi Circoteatro, Teatro C’art, Circo Libera tutti, En Piste, Circo Tascabile, La Valigia delle meraviglie, Circus Bosh, Ludica Circo, Circo Strass e Circo all’Incirca. Felici del positivo risultato di questa bella operazione il team Altro-
Circo ringrazia calorosamente il Cirque du Monde e si prepara ad un 2015 ancora più ricco
di iniziative per le realtà italiane impegnate in progetti di Circo Sociale.
Laura Brunello di SONICTV
futuri artisti si sono recati come un unico gruppo a vedere lo spettacolo al Palalottomatica. Stessa fortunata sorte è toccata ai ragazzi milanesi dove le associazioni membri di AltroCirco Ambaradam, Campacavallo, Giocolarte e Anics Aureliano hanno potuto far incontrare i ragazzi e tutti insieme incontrare gli artisti. A Torino invece il Cirque du Soleil ha addirittura offerto ai ragazzi delle associazioni membri Jaqulè, Fuma che nduma, Uci e Teatrazione, che sono stati coinvolti in laboratori di arti circensi, trucco e addirittura la possibilità di provare i preziosissimi costumi dello spettacolo visto la sera prima. L’avventura per il Team Altro-
Emilia Romagna Circostrass via Gilioli 48, 41012 Carpi (Modena) Cosetta Bottoni 347 1718894 www.circostrass.it Toscana Circo Tascabile via Filicaia 2, 50065 Pontassieve (FI) Claudia Brandani 380 3585691 www.circotascabile.com
Marche Umbria Lazio Campania Puglia Sicilia
Antitesi via Guidiccioni 6b, loc. La Fontina, Pisa Martina Favilla 349 6304211 www.antitesiteatrocirco.it Teatro C’Art via Giuseppe Brodolini 9, 50051 Castelfiorentino (FI) Andrè Casaca 349 4700420 www.teatrocart.com Circo Libera Tutti via Marconi 108, 50056 Montelupo Fiorentino Samuele Mariotti 333 4022331 www.circoliberatutti.it En Piste via Bocchi 32, 50126 Firenze Maria Luisa Liguoro 333 3733644 www.enpiste.it La Valigia delle Meraviglie Via R. Sassi 6, 60044 Fabriano (AN) Ambra Martelli 329 5477125 www.lavaligiadellemeraviglie.it Spiazza la Piazza Circo Instabile / Coop Polis Perugia Daniele Giangreco 347 1267302 www.danielegiangreco.it Inerzia via Francesco Grimaldi 127, 00146 Roma Leonardo Varriale 347 6531329 www.inerzia.org Circus Bosch piazza San Pancrazio, 7 00152 Roma Valeria Zurlo 333 6888554 www.circusbosch.com Circo Corsaro via Dietro la Vigna 14, 80145 Scampia (NA) Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 FB Scuola di Circo Corsaro Social Circus Quartiere Leuca, Lecce Dario Cadei 335 5407829 FB Social Circus Quartiere Leuca Il Girotondo via IV novembre 9, 70017 Putignano (BA) Nicola Scoditti 339 2464721 www.scuoladicircoilgirotondo.it E se il Circo lo facciamo noi? Centro diurno il Rosario, Scicli (RG) Giuseppe Buggea 338 1948181tchi-tchiao@hotmail.it
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programma nazionale di circo sociale in Germania www.zirkus-macht-stark.de
intervista a Ylva Queisser e Karl Kockenberger coordinatori del progetto foto di Werner Hassepass (Berlin Wall)
ato avviato (ZMS) è st rk ta S t h borazioc kus Ma ), in colla ir o Z in rl o e tt e (B g Il pro este due uwazi urgo). Qu circo Cab b i d m la (A o x u ra alla sc nizzazione Kadab ne 2012 d uova orga rco Abrax n ci a o i n d u la to o a scu . L’obiettiv fond ne con la Germania ivamente ss la ie in a cc tt “M su tu l o i e nn etto d circo d scuole ha uovo prog no alla culazioni di n ci o n u ss a d a a eg formata d partecipare per il sost dal aforma era zione e la Ricerca” e Forti), e d n re della piatt u ra u tr lt Is u l’ rk C r ta e a S p (l t rale t Stark s Mach stero Fede ltur Mach me: Zirku u o a K n st n to ro a st co in o m dalla e il n tura, deno le nasceva tuato anch la a u ri e m te m o is co m in ia rte om quale abb . Il progett economicamente fo cultura e nde Forti) lla sì a co o e ss n e o cc (il Circo re su nell’a una nazi za n in re e fe oncepito if ch C d tazione iovanili. ra tanta g co te n ie sc a b fa e o l’ e st esi lle su uindi Germania lturale de a aveva q e m cu n e m o n ra zi o g n zi e ro tt ra p a olare a 017, il ic /2 rt 3 a nella prep 1 p 0 n 2 o n co le ne, , me quenna i familiari ll’educazio base quin ragazzi ne pporto da re su i cospia st o ic n if vi e rt re m unità, tivo di fo o stati p rt n o o p S p . rt e o li ra o men i cultu usica, Spo a chi ha in progett Danza, M i re zad a iz tr ri n n o a e tt i rg d di un’o to nei se si n ir e n possibilità m u a m zi i n e il loro iesto d d di fina e attività è stato ch ll cui stran e re d o tt o p se p svilu ed ora la ciascun approvata rdinare lo Circo e a o ta co a st ete è ss S pote di ZM e del prog zione che romozion ndidatura p aca la ri r a te L e . is p e in to en di m sabil finanziam ne dei fon e è respon o n zi o u zi ib za tr iz is n a e, la d nostra org e propost . zione dell Germania le se in la le , a to ci so o rc ci tti di li ai proge
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Nel network ZMS nel 2013 hanno fatto parte 77 ne progetto prevede twork locali. Il infatti che in og ni luogo, per esse debba formarsi un re finanziati, network tra le sc uole di circo, asso sociale, parchi pe ciazioni nel r i bambini, even tualmente anche comunali. Sono istituzioni stati presentati e finanziati nel 2013 267 progetti, tutti un totale di con accesso gratui to alle attività, ch volto più di 6000 e hanno coinragazzi per un an no. ZMS, che gode buto sui 5 anni di di un contri10 milioni di euro , è sicuramente il getto di circo socia maggiore prole in Germania, e forse in Europa. getto fornisce inol Questo protre l’opportunità di avviare dei prog lungo termine, no etti a medio e nchè costruire e fo rtificare un networ Le attività che fin k nazionale. anziamo sono ad ampio raggio; da ridiani settimanali i corsi pomeo bisettimanali ai circus camp, dalle aperte durante la settimane stagione scolastic a ai workshop, ai mazione bisettim corsi di foranali regionali pe r animatori, dalla per insegnanti di formazione base ai meeting per insegnanti, pr volontari, fino a wo oject leader e rkshop di tre giorn i in cui invitare di le e poi fare uno verse scuospettacolo insiem e, come è avvenu getto Zirkus über to con il prowindet Grenzen per le celebrazio ta del Muro di Be ne della cadurlino.
un sentare bili di pre itorare il a s n o p s on i re chiesto a che potessimo m to bene abbiamo o ora v d o o la n n m ià a g tanno uale, in h n Il primo e n h a c e i re proge s ll a ta su b ra que presen O . a t e tà ià li rg g a progetto u ta ti aq lti a torizza o e la su ono rivo gono au s n n i a e tt v v e s suo cors e g i s z az pro prima fa isti di rag /2017. I in questa ale 2015 altà con gruppi m confortevoli, e i n n ie tr e s a re stabili e ti su ba questo a anche realtà più getti che hanno ecifici, m o p s n o p iv u v ro e g i ch ai pro e utilizza venuti d e ragazz onale ch rs ra l e o e p n d l fi e taggiati o re d n ili di ave igliori so sponsab on form ti a c risultati m progetti sono re li p p o. ix. I fase di a cuperarl tipo di m ostrare in i sapere dove re ggiungere im d ra o le n o d ta v n e e re d u m p e a p d o o n fon te poter preparato è stato importan li. personale a organizzazione molti partner è nze socia ostr provenie e. Per h tc le e li g e b Per la n ro b tt p u ,ei i di tu scuole p regionale no essen ragazz a o z c n anche le e le o in u ert evo nelle sc nia è di p ntrale, d be lavorare in Germa verno ce o e piacereb g n i l io c a z d a e c ti h u c a d rt e e o l’ it p a p m M o su un li , essend colastici, ti di ZMS ri extras ra o in zati re realiz erare. p u s r pote
l zione de la perce o lt to o ta m s iato o è i. Il Circ ha camb istituzion progetto li ad altre e a ll to n e s d e io z u Q livello i istitu d a e s le in unto di ia c a Da un p ma volt circo so . ri a p ic s la u r e M to p , la à è stato equipara la Danza lle attivit , e o d tr a e e n T io e il vorassero diffus arti com rogetti la zione e p o i m ità à it ro n p u a com sulle attiv vista dell rmando che nelle di fo o in re iv it e to s a o o oltiplic olgend v molto p m in n o u c , r, no mai ariato artne on aveva singoli p in parten n i e e d h c e z uten n utenze scuole tutte le iale, o co c za. Molte o n s a o rt c o ir p ic ZMS l’op grande im ad un progetto d grazie a to i u e v d a à o it n to a ali, han la valid u partecip it re b a a z z e re ll lt ppre a que cus su a tare e a diverse d il loro fo perimen ole s re u i ta c d s s o à e p it s lt portun anche i e mo e tt , e o g iac c ro ir o c p di olti circo s progetti cuole di mente m s la e e ro ll ll p e ra d ri a P enza ire alt utenze. a conosc ndo part è e ti c u fa le n e i, ia v c n ì o sono cos hiesto informazio tessa di circo s oc e prima e s le e hann li. La definizion na definizione ch getti lle pro o, u getti para orso del progett he tutti i mento c le, ma lc o e ia m c n l o a s ta d a ta mu tanto, valenz a ta n a u s u te a n iv me non ven implicita isibilità. vestono omia e v ri n o to c u ir a c i d tato ha acquis che ora Il progetto Zirkus überwindet Gren zen (il Circo supe i Confini) è stato ra realizzato in occa sione del ventici quennale della ca nduta del Muro di Berlino. Per dare nostro contributo il alle celebrazioni abbiamo riunito di 100 ragazzi, pr più ovenienti da 14 scuole di circo e regioni della Germ 10 ania, che hanno dovuto superare prova di ammiss una ione e comporre un testo sul tem Confini. Il gruppo a dei si è incontrato pe r tre giorni qui a lino, allenandosi Berallo Shake, che è una delle scuo circo Cabuwazi pr le di esenti in città, sit uata molto vicin Muro e alla East o al Side Gallery. Il co ncept della perfo ce partiva da un rmana riflessone sui m uri interni che ci tiamo dentro, ch pore ci separano da gli altri e da noi e su cosa puoi im stessi, parare dagli altri scavalcando ques barriere. La dom te enica del 10 no vembre Berlino piena di gente e era turisti venuti qui per celebrare l’eve e i nostri ragazzi nto si sono esibiti pe r un’ora con num arti circensi e co eri di reografie che coin volgevano il pubb Lo spettacolo è sta lico. to molto emozio nante per tutti, pu blico compreso, ball’interno del qu ale c’erano anch sone che avevan e pero vissuto dopo la costruzione del M la separazione de uro lla città e delle lo ro famiglie.
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GIORNATE DI STUDIO SULL’ARTE CIRCENSE 17/21 novembre, Milano www.circoedintorni.com
Tra la pista e la strada c’è l’università a cura di Sara Rancati foto di Miriam Velotti Anche la sesta edizione delle Giornate di Studio sull’Arte Circense, promossa dall’associazione Circo e Dintorni in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, ha avuto il suo gran finale questa volta in pista al Circo Millennium di Derek Coda Prin in Piazzale Cuoco a Milano. Le giornate, tenutesi nel dipartimento di Beni Culturali di Via Noto, hanno visto la partecipazione di numerosi studenti universitari curiosi di conoscere e approfondire il panorama circense. Grazie al Professor Alessandro Serena che ha convogliato energie, forze ed entusiasmo in questa preziosa iniziativa, quest’ultima edizione è riuscita nell’intento di suscitare un dialogo proficuo tra professionisti del settore, istituzioni e ambiente universitario. Ciò che si è venuto a creare durante la settimana è un vero e proprio ambiente dai contorni familiari aperto a numerosissimi protagonisti di elevata importanza culturale. Si potrebbe quasi affermare che le Giornate di Studio sull’Arte Circense siano un incontro sullo stato di salute del circo classico, di quello contemporaneo e delle arti di strada. Con, in più, la possibilità di coinvolgere una forza importante: gli studenti universitari che grazie a questa iniziativa possono accedere al mondo variegato del circo e impiegare le proprie risorse future in una fetta importante della nostra cultura popolare. È, infatti, venuta a galla propria questa urgenza durante le conferenze pomeridiane: diffondere il sapere circense e le nuove modalità artistiche di fare circo a un pubblico che, purtroppo o per fortuna, ancora non sa cosa vede quando si approccia al nouveau cirque. Proprio in quest’ottica le giornate si sono svolte differenziando le attività mattutine da quelle pomeridiane. Fresco e ricettivo, il nostro corpo al mattino è stato messo alla prova da un workshop di teoria e pratica
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della giocoleria tenuto da due ormai veterani delle Alberto Giornate, Fontanella e Daniel Romila, che ogni anno si mettono in gioco alle Giornate di Studio cercando di trasmettere in una sola settimana a più di cinquanta studenti le basi della giocoleria e la complessa dinamica fisica e relazionale dell’acrobazia circense e dello stare sulla scena. Prendendo fiducia nel proprio corpo e nell’incontro del corpo con l’oggetto con cui giocolare, i ragazzi arrivano a fine settimana a improvvisare un piccolo numero di giocoleria. Il merito va senza dubbio al perfetto impasto tra il carisma di Daniel Romila e le abilità artistiche di Alberto Fontanella che, in pillole, hanno regalato agli studenti performance con i loro attrezzi del mestiere: diabolo, devil stick e clave. I pomeriggi, invece, sono stati dedicati agli incontri con i professionisti del settore. Primo ospite, direttamente dalla Repubblica Ceca, è stato Mario Berousek, attualmente il più veloce giocoliere di clave al mondo (record mondiale ancora non superato nel 2000). Berousek ha raccontato agli studenti l’origine della famiglia e del Circus Berousek e nel pomeriggio ci ha regalato una performance di incredibile qualità tecnica con le clave al Circo Millennium. Anche gli ex studenti universitari sono stati protagonisti di queste giornate presentando i propri contributi sugli studi di tesi magistrale a tema circense. Il coinvolgimento di ex studenti risulta fondamentale sia in ambito storiografico sia in ambito di futuro professionale, poiché offre agli studenti stessi esempi concreti di una carriera professionale. Ed è proprio in questa direzione che l’intervento di Alessandro Serena in merito al CEDAC (Centro di Documentazione delle Arti Circensi di Verona) si pone l’obiettivo di consapevolizzare e diffondere il sapere circense attraverso uno tra gli archivi più prestigiosi a livello internazionale dello spettacolo circense. La riflessione sul rapporto tra conservazione e diffusione del sapere circense è proseguita con diversi interventi. In primis quella del consigliere comunale milanese Luca Gibillini che in merito al progetto Strad@perta ha acutamente invocato al dialogo reciproco tra istituzioni politiche e spettacolo. L’auspicio è rendere sempre più economicamente attiva e competitiva l’economia culturale del nostro paese tramite investimenti e progetti virtuosi come
quello che Milano sta mettendo in atto. Particolarmente stimolante per chi vuole occuparsi di circo e per coloro che intendono formarsi nell’ambiente è stata la giornata dedicata alle scuole di circo. Con un ospite d’onore del calibro di Andrea Togni, direttore dell’Accademia d’Arte Circense di Verona, gli studenti universitari e gli operatori del settore hanno potuto affrontare il delicato tema della formazione di giovani talenti italiani in istituti nazionali di grande rilievo, come l’Accademia d’Arte Circense di Verona, la FLIC Scuola di Circo di Torino (ospite Francesco Sgrò), la Piccola Scuola di Circo di Milano (ospite Claudio Madia) e la Scuola di arti circensi e teatrali di Milano (ospite Maurizio Accattato). Vitale per il futuro delle nuove tendenze estetiche del panorama circense è l’apporto di studiosi che non solo si formino, ma che formino a loro volta un pubblico consapevole e capace di abilità critiche per ciò che riguarda il settore circense, ancora oggi in Italia indebitamente sottovalutato e messo in secondo piano rispetto allo spettacolo istituzionale quale, ad esempio, il teatro. Altri considerevoli ospiti sono stati Gianluigi Di Napoli, Carlo Bevilacqua e Francesco Di Loreto che hanno interpretato il circo nelle forme artistiche rispettivamente della fotografia e del cinema coniugando i concetti di multidisciplinarietà e futuro. A presentare i recenti sviluppi della ricerca scientifica sull’impatto dei progetti di circo nel sociale è intervenuta invece la Dott.ssa Ilaria Bessone, co-referente della sezione Studi e Ricerche di AltroCirco, progetto dell’Ass. Giocolieri e Dintorni per lo sviluppo e la promozione del circo sociale in Italia. Le Giornate di Studio sono state così intense e ricche di spunti che sarebbe bello poter raccontare ogni intervento nel dettaglio poiché esse si collocano come un momento di autoanalisi ed autocritica necessario allo sviluppo di un settore dell’entertainment così vivace e di ampio respiro come quello circense.
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palestr39iocolieri Come da tradizione, con l’arrivo della stagione fredda, proviamo a stilare una lista delle Palestre Giocolieri, per dare indicazioni ai tanti giocolieri in cerca di un posto dove allenarsi. Le Palestre Giocolieri sono però una realtà in continua evoluzione, vi rimandiamo per futuri aggiornamenti a jugglingmagazine.it > > e al forum di giocoleria.org
ANCONA (Falconara Marittima) MARKINJUGGLERS mercoledì h 21,30/23,30 Elipucci 348 6711238 elipucci28@libero.it - FB the juggling of time ASCOLI PICENO S.B. del Tronto - Porto d'Ascoli PALESTRA GIOCOLOSA ARTISTI VAGANTI mercoledì dalle h 18/21 Andrea 329 4114883 www.artistivaganti.it > palestra giocolosa ASTI Monale CHAPITOMBOLO martedì h 19/21 Milo e Olivia 339 7740738 www.chapitombolo.it AVELLINO venerdì 20.30 Carlo Stefanelli 392 0354329 www.carlosshow.it BOLOGNA Casalecchio di Reno GIOCOLESTRA mercoledì h 20/00 Pietro 347 7121221 www.arterego.com BRESCIA Desenzano PALESTRA TREBESCHI martedì 21.00/23.00 Marco 377 1553457 http://cappellaiomattodesenzano.wordpress.com BOLZANO PALESTRA PESTALOZZI mercoledì 20/21,30 Mauro Astolfi 333 8596111 cooperativa.arteviva@virgilio.it Via Bari 32 L 38100 CUNEO Mondovì SCUOLE MEDIE S.GALLO martedì h 21/23 Gianluca Tomatis 327 2989976 info@nulladiserio.it www.nulladiserio.it CUNEO PALESTRA SOLO MONOCICLO SMS giovedì h 19,30/21,30 Marco Donda 347 8251804 www.eunaruotachegira.blogspot.com CIVITAVECCHIA PALESTRA SCUOLA RODARI martedì e giovedì h 20/23 Diego Grimaldi 347 4032655 FIRENZE Coverciano Associazione Culturale “Vola Tutto” mercoledì h 21/23 Amir 3932696291 info@circotascabile.com GENOVA CIRCO BURIDDA martedì e giovedì dalle h 18/22 Agostino 349 8944153 agocori@libero.it GORIZIA Villesse IL CERCHIO MAGICO martedì h 20,30/23 Andrea Subani 333 4777548 andreasubani@live.it www.ilcerchiomagico.eu MILANO RIMAKE mercoledì h 21.15/23.15 - Sergio 329 1586528 giocolieri.dei.mercanti@gmail.com - FB Giocolieri Milanesi MILANO Cernusco sul Naviglio TEATROCIRCOPUZZLE venerdì h 20/23 Francesco 338 4534207 www.puzzleasd.com NAPOLI GIOCOLIERI STAZIONE MERGELLINA mercoledì dalle h 21,00 Carlo Stefanelli 392 0354329 www.carlosshow.it PADOVA PALESTRA GIOCOLIERI lunedì h 21/23,30 Ivan 329 1075754 www.teatroinvisibile.it PARMA PARMA JUGGLING CREW martedì 21.30 23.00 giovedì h 20/22.30 Marcello Conti 327 8263085 www.pjc.parma.it PAVIA PALESTRA DEI GIOCOLIERI PAVESI martedì e giovedì h 21/23 Marco Lam 393 8392809 http://giocolarte.wordpress.com PERUGIA CIRCO IN-STABILE lunedì e giovedì h 19/21 Michele Paoletti 347 3867654 www.circoinstabile.it PISA IL PARCHEGGIONE mercoledì 21/23 Cristiana 328 6975651 www.ilparcheggione.altervista.org PRATO OFFICINA GIOVANI lunedì h 21/24 Amadeo Bacenetti 347 1678171 lorenzo.petri@hotmail.it - FB Open Space Juggling Prato RAGUSA TCH'I TCH’IAO mercoledì h 19/21 Giuseppe Buggea 338 1948181 Tchi-Tchiao@hotmail.it RIMINI GROTTA ROSSA martedì h 21/24 Kevin Gualandris 328 3536932 anarchycircus@gmail.com ROMA CIRCOFFICINA martedì. giovedì, venerdì h 12/19 Warnes 333 1518550 FB Circofficina ROMA FORTE PRENESTINO spazio aerea e giocoleria I e III domenica di ogni mese, h 15/18 Virginia 328 1099847 - virgniabarone@yahoo.it ROMA Monterotondo SPAZIO LIBERO DI GIOCOLERIA lunedì h 15/17 e venerdì h 20/22 Bruno TORINO ISOLA CHE NON C’È mercoledì h 16/19 Davide 011 19508514 isolagiovani@libero.it TORINO PALESTRA MONOCICLO SPORTIVO SMS mercoledì h 18/21 Marco Donda 347 8251804 www.eunaruotachegira.blogspot.com TRENTO Piedicastello C.A.G. L’AREA lunedì e venerdì h 17/19 Piero Carotta 349 3113673 larea.teatro@appm.it UDINE CIRCO ALL’INCIRCA Giovedì pomeriggio Davide Perissutti 340 6052371 www.circoallincirca.it VARESE PALESTRA SOLO MONOCICLO venerdì h 17.30/20 Marco Vitale 335 6042430 www.unicyclist.it VICENZA Schio SALA POLEO Lunedi h 21/22,30 circoinvaligia@gmail.com VITERBO CENTRO CULTURALE MAT Giovedì dalle h 21 in poi Alessandro 380 1440918.
IMPROVVISAMENTI Circo all’Incirca - UDINE www.circoallincirca.it
foto di Circo All'Incirca
In Friuli Venezia Giulia il circo è sempre nuovo e sempre vecchio. Siamo una terra di passaggio e il Circo è una metafora che ben descrive la nostra terra, che mentre si affaccia al mare pensa alla montagna, una finestra sui balcani cui vi si accede guardando la Carinzia, il foro di Giulio Cesare e la residenza estiva dei Dogi di Venezia. Al centro di questo crocevia c’è Udine e al limitare della città il Circo all’inCirca. Un’associazione che gestisce diverse atti-
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vità artistiche, formative e sociali, che si incontra in una palestra dedicata a tutti coloro che vogliono sperimentare la propria voglia di mettersi in gioco e di raccontare il mondo attraverso strumenti e linguaggi alternativi. È per questo che abbiamo ritagliato uno spazio tra gli allenamenti della compagnia, i corsi per bambini e la formazione per giovani e adulti, uno spazio di improvvisazione e di condivisione, dove è possibile imparare e insegnare, trovare nuove idee per esprimere se stessi e allenarsi. È questa la nostra palestra per giocolieri, dove ogni giovedì mattina si incontrano giovani universitari amatori e artisti professionisti per quattro ore di allenamento e di scambio. Se passate dalle nostre parti e avete bisogno di un tetto dove allenarvi, fateci un colpo di telefono per condividere con noi tutto quanto avete voglia di raccontarci, sia umanamente che artisticamente. A presto.
Dati aggiornati al 20 dicembre 2014
Buon allenamento!!!