3 minute read

INTERNATIONAL CIRCUS FESTIVAL OF ITALY

Next Article
CIRCOSFERA.IT

CIRCOSFERA.IT

festivalcircoitalia.com

Advertisement

di Dario Duranti

L’Italia ha avuto nei primi anni Novanta una solida tradizione di Festival di Circo Classico, potendo contare in quegli anni anche sul sostegno di emittenti televisive nazionali. L’esperienza rinascerà alla fine del 1999 a Latina, dove risiede la famiglia Montico, circensi per generazioni fermatisi negli anni Settanta nel capoluogo pontino e affermatisi come imprenditori nell’ambito della produzione e noleggio di tensostrutture per eventi e manifestazioni. Se inizialmente la manifestazione, collocata nel periodo natalizio, si poneva nel solco dei galà invernali con finalità prevalentemente commerciali, anno dopo anno la competizione ha assunto maggiore importanza, con una identità ben precisa, la proposta di due programmi differenti, un cast sempre più internazionale, l’apertura a paesi extra europei e una giuria internazionale. E la consapevolezza che in Italia vi fosse lo spazio e la necessità di una manifestazione di promozione della cultura circense che diventasse una vetrina del circo classico italiano e un’occasione per portare nel nostro Paese le eccellenze mondiali

Dal 2002 al 2005 la competizione si rivolge prevalentemente ad artisti under 21 formati nelle scuole di circo di tutto il mondo, con una particolare attenzione ai migliori diplomati dell’Accademia d’Arte Circense, mantenendo sempre una presenza costante di performer scritturare e rilanciare gli artisti in gara nel contesto mondiale. ospiti fuori concorso, prevalentemente nell'ambito della comicità e dei numeri di animali. Con l’innalzamento del livello questi due filoni confluiscono in una competizione che non fa più distinzione di età e curriculum.

Non è un caso infatti che negli ultimi dieci anni la kermesse pontina si configuri per gli artisti come un trampolino di lancio verso il Festival di Monte Carlo.

Si consolida inoltre il rapporto con il tessuto circense italiano e con i circhi di stato dei paesi Orientali che, riconoscendo nella manifestazione diretta da Fabio Montico un ruolo importante negli equilibri europei, sovente inviano troupe e grandi attrazioni inedite nel vecchio continente. Si compatta intorno al Festival, forse la più nutrita e autorevole giuria tecnica internazionale, composta oggi da quasi venti membri internazionali che prima ancora di essere giudici, sono talent scout in grado di

Sono numerose le attrazioni che arrivano a Latina prima di essere scoperte dalla direzione artistica del festival più popolare. Solo nell’ultima edizione del Festival di Monaco, ben nove attrazioni sono transitate prima dal capoluogo laziale. Alcune partecipazioni sono state delle prime assolute (e uniche) europee come quella del Circo di Stato del Turkmenistan che ha proposto una formidabile troupe di cavallerizzi cosacchi in sella ai cavalli della scuderia del

Presidente della Repubblica giunti appositamente in Italia con un volo speciale. La partecipazione straordinaria di Askold ed Edgard Zapashny, vere e proprie star del circo in Russia, con sontuosi quadri di giocoleria a cavallo ed acrobatica equestre alla loro prima in Europa; i trapezisti volanti di Pyongyang (Corea); i 20 acrobati della troupe cinese di Xinjiang (una delle più grandi troupe ospitate). E i fastosi quadri di Gia Eradze, il più interessante e vulcanico creativo della scena circense russa, e non solo, attuale. Anche le grandi case italiane ed europee non fanno mancare il loro sostegno, inviando in ogni edizione i propri rappresentanti: blasonate dinastie come Togni, Orfei-Nones, Vassallo, Spindler, Richter, sono da sempre presenti con le rispettive produzioni.

Nello stesso Festival si può assistere all’esibizione di una grande troupe cinese, di un giovane collettivo neo diplomato in Canada, di un numero di felini o di una grande star con un ricco curriculum, tutti all’interno di uno spettacolo vario e scorrevole, accompagnato da un’ottima orchestra dal vivo.

Tra le peculiarità di Latina, il fatto di essere forse l’unico festival internazionale organizzato e prodotto da una famiglia di origine circense, e senza il contributo della televisione. Sfidando le difficoltà e resistenze proposte dagli enti pubblici, la famiglia Montico inoltre non ha mai voluto rinunciare a una componente essenziale dei codici del circo classico, ossia la presenza di animali insieme a tutte le discipline acrobatiche.

Latina diventa un'importante vetrina per il circo italiano, una finestra sul mondo per far conoscere tanti nostri artisti, che si sentono invogliati dalla grande occasione a perfezionare il proprio lavoro; non a caso, dopo la partecipazione alla manifestazione laziale, molti troveranno scritture in grandi complessi sia in patria che all'estero. Da qui si aprono carriere indirizzate verso i mercati de varieté tedeschi, del Cirque du Soleil, delle produzioni di matrice spagnola e dei grandi complessi internazionali. Un altro elemento distintivo del Festi- val è la capacità di porsi come crocevia di incontri, resi possibili dall'ampio salottofoyer dove è piacevole intrattenersi, aper-

This article is from: