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LA GIOCOLERIA È (UNO) SPORT?

CANALE TG JUGGLING

M GeoilGiocoliere

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CANALE IJA JUGGLERS

M IJAvideo

di Davide Quagliotto Geo

TG Juggling juggle wiki records

Numbers

Juggling League

Fight Night Combat

Red Bull PAO Diabolo

Il recente primo posto di un giocoliere alla 42° edizione del Cirque Du Demain, la costante presenza della giocoleria in tutti i festival di circo e dell’arte di strada, le sempre più frequenti comparsate nei talent e programmi televisivi, collocano senza ombra di dubbio la giocoleria nel settore dello spettacolo e delle arti performative. Eppure, se denudata della sua espressività artistica, la natura tecnica e schematizzabile che la caratterizza la rende, per alcuni attrezzi, facilmente misurabile e quindi terreno di competizione. L’esempio più lampante è quello dei record di endurance. Chi di noi non ha mai provato almeno una volta a sfidare sé stesso contando o cronometrando quanti più lanci possibili con 3, 4 o più palline? Ecco che, rispettate delle regole di base e condiviso il tentativo attraverso un video, può essere stabilito un primato del mondo. Oltre al Guinness World Record, i giocolieri si affidano a piattaforme co-

JJF Championship

IJA Championship

World Juggling Federation stantemente aggiornate come Juggle Wiki e Juggling-records per tenere traccia di tutti i progressi fatti nel corso degli anni. A tal proposito, il 2023 si è aperto con un’interessante novità: i giocolieri Eivind Dragsjø e Tom Whitfield, entrambi detentori di numerosi e importanti record, hanno dato vita a una nuova competizione virtuale che durerà per tutto l’anno, la Numbers Juggling League. Come si evince dal nome, la sfida è dedicata alla giocoleria con tanti attrezzi: da 8 palline, 8 cerchi e 6 clave in su. Come funziona? Può partecipare chiunque sia in grado di fare almeno 4 prese in una di queste categorie, si carica un video come prova sul sito Juggling-records.com e si riceve un punteggio in base a quante prese fatte rispetto al primo di quella categoria. I punteggi di ogni singola categoria vengono sommati assieme, creando la classifica per disciplina (palline, cerchi e clave) e la classifica globale. Montepremi? Nessuno, solo la gloria! Ma è indubbio che questo gioco spronerà diversi giocolieri a migliorare i propri personali e, perché no, spostare un po’ più in là alcuni limiti tecnici finora invalicati.

Sfide di questo tipo fra i giocolieri ci sono sempre state, fin dalle prime convention. Le Giocolimpiadi sono un’occasione importante per soddisfare la sete agonistica di molti giocolieri… con la giu- sta dose di goliardia! Infatti, le classiche gare di endurance vengono arricchite con richieste ed imprevisti al fine di renderle più spettacolari al pubblico di giocolieri e non, puntando all’intrattenimento più che alla mera prestazione. A queste si aggiungono diverse discipline di stampo sportivo come il volley club e il jollystick, la versione pallavolistica rispettivamente di clave e devil/flowerstick, il joggling, la disputa di gare di corsa mentre si giocola, o il famigerato combat di clave (o gladiator). Questo gioco, la cui invenzione è attribuita allo statunitense Edward Jackson sul finire degli anni ‘70, si pratica con tre clave e ha una semplice regola: interrompere la giocolata dell’avversario facendogli cadere (o rubandogli) una clava. Nonostante (o proprio grazie a) la forte componente fisica e l’apparente violenza presente negli scontri, è sicuramente il gioco di maggior successo fra i giocolieri durante le convention, dal momento che bastano tre clave, non richiede nessun setting particolare, né grandi livelli di tecnica e può essere disputato da due ad un numero indefinito di giocatori. Con l’organizzazione delle prime Fight Night 1 vs 1 nel 2005 su idea di Bob Carr, i duelli si sono trasformati in veri e propri show e le sfide hanno raggiunto un seguito tale che nel 2013 Luke Burrage ha strutturato la competizione mutuando il ranking del tennis, assegnando un punteggio ad ogni torneo in base alle dimensione della convention e raccogliendo i risultati degli incontri sul sito Fightnightcombat.com, dove si può consultare la classifica in continuo aggiornamento.

Le clave non sono l’unico strumento ad avere delle competizioni ad hoc. Oltre ad attrezzi come il Kendama e lo Yo-yo che, trovando meno spazio negli spettacoli si sono creati un circuito di gare locali e regionali non indifferente, ne esiste un altro più emblematico: il diabolo. Prima di diventare una delle discipline della giocoleria maggiormente diffuse e praticate anche fuori dai contesti circensi, il diabolo è stato una delle arti tradizionali cinesi recuperate e preservate dal governo taiwanese, tanto da essere materia fissa nei programmi scolastici di educazione fisica e oggetto di gare e tornei. L’approccio sportivo a questo gioco sviluppatosi anche in altri paesi asiatici (come Giappone e Malesia) e la sua affermazione in America e in Europa, che da diversi anni ospita la seguitissima Diabolo Battle durante l’EJC, ha attirato l’attenzione anche della Red Bull. Sempre pronta a spettacolarizzare le attività più estreme e singolari, nel 2018 ha organizzato il primo torneo internazionale Red Bull PAO facendo sfidare i migliori diablisti da tutto il mondo a colpi di routine e trick pazzeschi.

Esistono competizioni riconosciute per tutti i tipi di giocolieri? La risposta è sì, ma quasi esclusivamente in Giappone e negli Stati Uniti. Nella terra del Sol Levante sono molti i festival impostati proprio sulla premiazione di singoli act da palco. Il più prestigioso è il Japan Juggling Federation Championship, tenutosi per la prima volta nel 1999, che prevede le categorie maschile, femminile e in squadra, senza alcuna distinzione per l’attrezzo utilizzato. Negli Stati Uniti le radici sono ancora più profonde: dal 1969 il tradizionale festival estivo della International Jugglers’ Association ospita lo Stage Championship e dal 1970 il Numbers Championship. Simile a quello giapponese, lo Stage Championship premia le performance su palco dei giocolieri in gara nelle categorie individuale, squadra e junior, valutando sia la tecnica che la presentazione artistica. Nel Numbers Championship invece vincono i giocolieri che riescono a giocolare il maggior numero di oggetti per più tempo/prese, concentrandosi quindi esclusivamente sulla tecnica con i seguenti attrezzi: palline (normali e bouncing), cerchi, clave e i rispettivi passing in coppia e in trio (solo per clave). I primi classificati di entrambi i campionati ricevono medaglie e premi in denaro.

Ma se c’è una competizione di giocoleria che più di tutte riesce a vestire i panni di una manifestazione sportiva, questa è la WJF. La World Juggling Federation, fondata nel 2000 dal noto giocoliere statunitense Jason Garfield, ha come obiettivo dichiarato quello di far riconoscere la giocoleria come uno sport, organizzando sfide e format adatti ai programmi sportivi televisivi. Per riuscire in questo intento, la competizione è stata strutturata prendendo spunto dalla ginnastica e introducendo quindi un sistema di punteggi basato sul livello di difficoltà dei trick e sulla loro esecuzione in scena, prendendo in considerazione solo la giocoleria lanciata classica.

Vuoi per l’organizzazione esclusivamente americana, vuoi per lo scarso interesse da parte della stragrande maggioranza della nostra comunità per una manifestazione esclusivamente agonistica, nel corso degli anni la WJF ha attratto solo una piccola platea di giocolieri, i cosiddetti sport juggler. Eppure dal 2021 Garfield ha alzato la posta in gioco lanciando una campagna di promozione e raccolta fondi per far accreditare la giocoleria nell’albo delle discipline olimpiche. Riuscirà nell’impresa?

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