2 minute read
UN SENSO DI BELLEZZA
I Dekru sono un quartetto di mimi ucraini composto da Mykyta Cherepakhin, Viktor Chuksin, Bohdan Svarnyk e Inna Turik. Vincitori al Festival Mondiale del Circo di Mosca e al Festival di Clown e Mimi di Odessa, da qualche anno, grazie anche al lavoro di Circo e Dintorni e Mosaico Errante, stanno girando l’Europa con Anime leggere, scritto e diretto dalla regista Liubov Cherepakhina, insegnante dell’Accademia di Varietà e Arti Circensi di Kiev. È proprio in questo istituto (l’unico al mondo in cui si insegna professionalmente il mimo) che i membri del gruppo si sono incontrati e hanno deciso di formare la compagnia, con l’idea di superare il classico mimo solista per creare qualcosa di inedito. La tecnica dei Dekru si fonda su un grande lavoro preparatorio, impiegando anni a perfezionare ogni mimino dettaglio dei loro movimenti e delle pose che assumono in scena; dalla posizione di un sopracciglio alla piega di un dito, fino al quadro d’insieme che risponda a criteri di pulizia ed efficacia. In questo sforzo originale, restano saldi i riferimenti del passato: non solo Marcel Marceau ma anche il suo maestro, Étienne Decroux, da cui il gruppo ha derivato il nome. Tra gli altri artisti che li hanno influenzati, i Dekru riconoscono grandi nomi del teatro fisico, da Jean-Louis Barrot a Modris Tenisons, da James Thierrée a Boris Amarantov e Leonid Yengibarov, ma anche clown come David Larible, Slava Polunin, Leo Bassi e icone dello spettacolo come Michael Jackson, Gene Kelly e Charlie Chaplin. “Nel nostro paese, come in molte aree di influenza sovietica, tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘80 c’è stato un vero e proprio boom della pantomima, che ha poi coinvolto anche l’Occidente” spiega Mykyta. “Col tempo, però, l’interesse per il mimo è scemato. Quando studiavamo noi, non esistevano praticamente più teatri di pantomima. Oggi, purtroppo, questo sor- prendente, intelligente, sottile, aggraziato, divertente, struggente, filosofico tipo d’arte è rappresentato da artisti di strada che divertono il pubblico con espedienti di bassa qualità, in costumi e trucchi sciatti. L’arte, che doveva infondere un senso di bellezza nell’uomo, ha perso il suo scopo originario. Ora il pubblico non conosce affatto la pantomima”. Il loro show Anime leggere è anche un tentativo di tornare a quel valore perduto. Una performance che racconta il presente che ci circonda, rappresentando la condizione umana con delicatezza e ironia. Un viaggio nella commedia della vita, tra poesia e satira sociale, nel quale prendono vita personaggi e situazioni dalle più fantasiose alle più ordinarie. La scelta delle scene risponde all’esigenza di esprimere le varie emozioni che compongono l’animo umano: dall’allegria di una pista circense all’amore (incarnato da due statue viventi), dallo stupore di fronte al mistero di un fondale marino al raccoglimento di fronte alla forza vitale della natura, fino al divertimento per gli imprevisti e i tic che caratterizzano l’uomo contemporaneo. Grazie al loro linguaggio universale e al significato profondo della loro arte che supera la barriera delle parole, spesso i Dekru vengono coinvolti in progetti sociali o di audience development. Sono stati scelti per esibirsi durante l’Udienza di Papa Francesco per il Giubileo dello Spettacolo Popolare e nel corso degli anni hanno proposto workshop di espressione corporea in innumere- voli contesti, incontrando adulti e bambini, italiani e stranieri, le comunità ucraine presenti sul territorio, gli studenti delle scuole e le realtà impegnate nell’assistenza a chi ha bisogno. Questi laboratori all’insegna del dialogo interculturale, che assumono un senso particolarmente pregnante in questo periodo, proseguiranno anche nel 2023, sempre aperti a nuovi interlocutori. In un mondo complesso come quello che stiamo vivendo, cosa tiene assieme questi quattro giovani? “Ci uniscono molti anni di amicizia, l’amore per la nostra professione, l’opportunità di viaggiare per il mondo, di conoscere persone di talento e, naturalmente, di incontrare spettatori di diversi paesi, di tutte le età e culture. Siamo felici quando vediamo che gli spettatori intorno a noi sono felici. È interessante inventare cose nuove insieme. La gioia più grande per un artista sarà sempre la possibilità di esibirsi davanti a un pubblico, e il nostro quartetto ha questa opportunità grazie all’incontro straordinario con il nostro produttore, Alessandro Serena, che insieme al suo team di collaboratori sta lavorando duramente per realizzare la nostra passione e il nostro sogno”.
Advertisement