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FOCUS SVIZZERA

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CIRCOSFERA.IT

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procirque.ch presfsec.wixsite.com/fsec-vszs-fssc

di Sarah Simili

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La Svizzera ha una lunga storia di circo tradizionale, tra tutti il famoso circo Knie, che nell’immaginario degli svizzeri ha rappresentato il circo fin dagli inizi del 1800. Più recentemente, negli anni ’90, è cresciuto in Svizzera un tessuto di scuole di circo educativo. Prima a Ginevra, con Une Fois un Cirque (1984), la prima scuola di circo che ha fatto venire degli artisti contemporanei dalla Francia, poi anche insegnanti nella scuola. A seguire Théâtre Cirqule, una grossa struttura che ha creato nel ’96 la prima formazione professionale. Successivamente, in questi ultimi 20 un repertorio unico che riunisce artisti, compagnie, luoghi e festival: una vetrina per i professionisti del Circo e dell’Arte di Strada in Svizzera! strutturato come impresa e dialogava ad altri livelli con le istituzioni centrali. Ma questo mondo si sta aprendo anche alle declinazioni contemporanee, come dimostra da qualche anno il circo Starlight e il circo Monti. anni, sono nate molte scuole di circo, che insieme hanno fondato nel 2007 la Fédération Suisse des Ecoles de Cirque (FSEC). Oggi ci sono scuole di circo dappertutto e abbiamo, proporzionalmente, quasi la stessa quantità di scuole di circo che ci sono in Francia.

Tanti bambini e giovani hanno così imparato a fare circo con una estetica contemporanea e i più talentuosi si sono poi iscritti alle scuole di circo professionali in Francia, Belgio, Italia, rientrando poi in Svizzera e contribuendo alla crescita del settore. Gli artisti svizzeri si sono poi riuniti nel 2013 in ProCirque, associazione svizzera per professionisti delle arti circensi, che conta 250 membri, la maggior parte artisti. ProCirque pubblica regolarmente una newsletter e ha tra i suoi obiettivi il poter interloquire con le commissioni federali della cultura per un maggiore riconoscimento e supporto al circo contemporaneo in Svizzera. Nel 2019, ProCirque si unisce alla FARS – Federazione delle Arti di strada in Svizzera – per l’edizione di

Ogni 4 anni il ministero della cultura federale lancia un “Messaggio” per la promozione della cultura e per il supporto alle arti performative. Ma solo 4 anni fa è apparso per la prima volta il «circo di creazione» tra le arti finanziate. Da alcuni anni il circo fa parte anche del sistema di supporto di ProHelvetia, la fondazione svizzera per la cultura che, insieme al Centro Culturale Svizzera e alla BIAC ha coordinato qui a Marsiglia un focus sulla Svizzera, per offrire a pubblico e programmatori una maggiore conoscenza e circolazione delle creazioni svizzere.

In Svizzera, la politica culturale non viene calata dall’alto, ma si struttura dal basso, procedendo dai cantoni fino alla federazione. Il primo cantone che ha riconosciuto il circo come arte indipendente è stato il Vallese, nel 2015, un lavoro che poi si è allargato agli altri cantoni. Finora il circo di tradizione non aveva chiesto questo riconoscimento federale, perché si era

Crescono invece i festival di circo in Svizzera. Tra questi sicuramente Circqu’Aarau, diretto da Roman Müller, Cirque au’Sommet di Greg Zavialoff a Montana, PlusQ’île di Nina Pigné a Bienne, il Festival ZirQus a Zurigo, il Station Circus a Basel, e En cirque di Sarah Simili a Sierre. Ci sono anche festival di arti performative che aprono al circo, come il Festival de la Cité a Lausanne. È un po’ difficile dire che esiste un circo con specifiche peculiarità svizzere. Abbiamo piuttosto una varietà di generi, che devono molto al contesto culturale/strutturale del cantone in cui si sviluppano.

Nella parte di lingua tedesca il circo si sviluppa sull’estetica del cabaret, del variété, mentre nelle zone francofone il circo si mette in relazione con il linguaggio sviluppato in Francia. Nel Ticino invece influenza l’accademia Dimitri, da cui escono allievi che poi lavorano nel circo con un background nella commedia all’italiana e nel clown. In generale però le compagnie svizzere sono ancora poche, perché molti giovani artisti vanno a fare formazione all’estero, dove poi rimangono a lavorare. Sicuramente in Svizzera si avverte molto la mancanza di un programma di formazione professionale per gli artisti, di spazi di circo strutturati per la creazione e di agenzie di diffusione. Per questo c’è un grande dibattito tra gli artisti per realizzare uno spazio di creazione e di formazione; uno spazio dove dare visibilità alle creazioni, per attirare l'attenzione dei programmatori, che al momento seguono i grossi eventi internazionali in Europa per fare le loro scelte.

LA DIFFUSIONE &mestieri persone di Chantal Heck team La chouette

La chouette diffusion fu fondata a Bruxelles nel 2012 da Cecile Imbernon e Marion Lesort. L’avventura cominciò con la diffusione di alcune giovani compagnie belga, come Circocentrique e il loro spettacolo Respire, PakiPaya con Shake shake shake, Le Vent Fou, Un de ces 4, Les voisins, e altre. Piano piano l’agenzia è cresciuta fino a diventare quello che è oggi, una realtà conosciuta in Belgio e all’estero, con un ufficio in un co-working a Bruxelles, cerci per lavorare insieme. Per certi versi ci riteniamo parte stessa della compagnia, e questa intenzione si rispecchia in molti aspetti della relazione, anche economica, che coltiviamo con gli artisti. Cerchiamo inoltre un equilibrio nel genere di spettacoli e di arti che offriamo, outdoor e indoor, certamente con incursioni in altre arti, ma con il circo che rimane minimo comune denominatore. sto ha comportato una maggiore sofisticazione, maggiori necessità tecniche, più drammaturgia, più testo, ma anche più competizione, e quindi più pressione per gli artisti nel produrre spettacoli interessanti.

Il nostro lavoro è a 360° e per le compagnie ci occupiamo, a secondo delle loro necessità, di vendita degli spettacoli, promozione, pubbliche relazioni, tour management, partnership e ricerca fondi, comunicazione, gestione amministrativa, strategia di sviluppo a medio e lungo termine. Lavoriamo fianco a fianco con le compagnie che sono interessate a lavorare e crescere insieme a noi. Li seguiamo nei loro primi passi e il nostro obiettivo è accompagnarli fino a quando sono capaci di sostenere un proprio amministratore/diffusore.

Ma non ci concentriamo solo sulle compagnie con cui lavoriamo. Il nostro sguardo è rivolto anche all’esterno. Vediamo tanti work in progress, presentazioni, spettacoli, siamo attivi nei network di settore, co-organizziamo Aperçus de Cirque, vetrina dell'arte circense emergente in Belgio, insieme al centro culturale Wolubilis di Bruxelles.

ALLEATI

Nel 2016 La chouette è stata riconosciuta dal Ministero della Cultura della Federazione Wallonie Bruxelles, come “struttura di servizio”, ricevendo un finanziamento strutturale per il supporto alle compagnie emergenti e alle nuove creazioni belghe. Un riconoscimento e sostegno che condividiamo insieme ad altre agenzie di diffusione di questa parte del Belgio, che lavorano anche in altri campi dello spettacolo mentre Cecile vive e lavora da Toulouse, in un office space condiviso a La Grainerie, che ci permette di essere più presenti anche sulla scena francese.

In oltre 10 anni di attività La chouette ha accompagnato oltre 20 compagnie, 45 spettacoli, 20 creazioni e più di 1700 performance in tutto il mondo, e tra queste anche compagnie emergenti. Abbiamo in portfolio un numero limitato di artisti, perché costruiamo con ciascuno di loro una relazione molto forte e dobbiamo pia-

Inoltre ci sono scommesse più ampie, che riguardano l’intera società, a cui non rimaniamo insensibili. Il cambiamento climatico, le guerre, l’inclusione, sono temi che richiamano nostri approcci diversi a tour più sostenibili, a schede tecniche più semplici.

Dopo la crisi pandemica è cresciuta la domanda per programmi di intrattenimento più leggeri, in termini di contenuto e di forma. Dall’altro lato alcuni artisti hanno sentito il bisogno di creare in modo differente e di toccare temi più profondi. Que- dal vivo. Tutte insieme abbiamo fondato l’organizzazione Prodiff Collectif (https://www.prodiffcollectif.be) al cui interno convergono circa 30 tra agenzie/organizzazioni e freelance. Io sono tra coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato in questo settore, ma molti che lo fanno come free lance vivono in un continuo precariato. In Belgio gli artisti possono chiedere un riconoscimento e uno status di intermittenti, ma manager e produttori nello stesso settore non hanno accesso a queste tutele, e attualmente c’è un grande dibattito in Belgio sul diritto di tutti i lavoratori ad un welfare.

Aires Libres (https://aireslibres.be) è un'altra organizzazione del Belgio francofono a cui aderiamo. Al suo interno, fondata nel 2015, converge una comunità che raccoglie tutte le realtà di circo, circa 180 membri, da compagnie a programmatori, operatori, tecnici, etc. e fa advocacy presso le istituzioni.

Aires Libres e Prodiff sono di grande supporto per poter crescere, e crescere insieme. Organizzano percorsi formativi per gli operatori, ma anche incontri in presenza, conferenze, talk e focus su argomenti che ci riguardano. In Francia siamo anche membri di “C1 metier” e dell’associazione “Ce sont nos métiers”, che hanno realizzato uno studio sulle condizioni lavorative nel settore e offrono regolarmente formazione e scambi professionali.

IL TEAM

Lo staff è oggi composto da 4 giovani donne. Cecile ed io, che sono subentrata a Marion due anni fa, ci occupiamo di diffusione e aiuto alla produzione, Myriam Chekhemani segue l’amministrazione di La chouette e quella di alcune compagnie; Zoe Gravez, arrivata lo scorso settembre, si occupa del tour management e dei nostri social. Abbiamo nei nostri cv percorsi di formazione ed esperienze lavorative che abbracciano molti mondi della cultura, ma quello che ci accomuna è sicuramente la passione per il circo e i processi di creazione, il desiderio di essere parte di tutto questo. Tutte noi condividiamo un profondo rispetto per il tempo libero e quello da dedicare alla famiglia (due di noi sono madri) e, nonostante ci siano trasferte nei week end per seguire le compagnie, ci sforziamo di circoscrivere il lavoro a degli orari regolari. Ho lavorato per 16 anni come programmatrice ad un centro culturale in Belgio, e conoscevo La chouette da anni. Mi piacevano e quando durante la pandemia si è aperta una finestra per entrare nel team non ho esitato ad accettare. Siamo una realtà dove l'amore per il lavoro ben fatto, il rispetto per gli altri e la passione per la creatività dei nostri artisti sono alla base di tutte le collaborazioni. Potresti odiare tutto questo scrivere mail, il non ricevere subito le risposte, ma è parte del lavoro a cui sei appassionata. Ognuno di noi lavora nell’area in cui può dare il meglio di sé. Per l’amministrazione abbiamo bisogno di persone molto metodiche e disciplinate nel lavoro. Per me e Cecile è importante essere propensi al networking, molto comunicative, flessibili, sensibili verso i programmatori e gli artisti. Pressarli ma non stressarli, essere pazienti, saper attendere quando è il buon momento per proporre, essere confidenti che il buon momento arriverà.

Alla base del nostro successo sicuramente un portfolio interessante, relazioni di lunga data con gli artisti, la professionalità dei nostri servizi, rimanere in una dimensione sostenibile che permetta relazioni profonde, conquistare e mantenere una buona reputazione, un grande affiatamento nel nostro team.

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