Juggling Magazine #42 - march 2009

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ASSOC IAZ I O N E G I OCO LI E R I & D I NTO R NI n .4 2 marzo 2009

issn 1591-0164 Po ste It a l i a n e S p A s p e d . i n a . p . 70 % D C B Vi t e r b o co n t i e n e a l l e g a to P. e a l l e g a t o R.


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Si aprono le danze!

ente ine saràoprrieesappassionati. z a g a M g n li g lett Jug i eventi daonvcehetto) per incontrare im s s o r p i e d b a lista tradizionale Ecco unp (s esso con il Salon Mu 3/5 aprile Pnadial du Cirque rigi (Francia) La II edizione di qu esta vetrina de lle maggiori compagnie e realtà del mon do del circo dedicherà qu est’anno una sezione di approfondim ento al jugglin www g.

.salonmondial ducirque.com

Convention III Extreme rs io) nve a (Belg 17/19 aprile A or per i più temerari,

n indo Una conventio se, bascula, lino, palo cine po am tr di p a tedesca, rye worksho io ballant, ruot ez ap tr ing, a, ss ru barra con pole danc che crossover ce! an a an m kd c. ea et br r, cy ue, acro-dynamiq f. cd be

www.e

II Rencontre des Jonglages 24/26 aprile Parigi (Francia) Appuntamento internazionale di grande profilo che punta sulla trasmissione, il supporto, la circuitazione, la mediazione culturale della giocoleria contemporanea di ricerca

http://maisondesjonglages.blogspot.com

Le Arti Circen si al Marte Liv aprile/giugn o 2009 Romae Sezione spec iale del concor so

aperta ad artis di circo tradiz ionale e sper ti imentale, perf teatro di strada or m er , , circo/teatro, circo/danza, numeri di varie tà, magia ed illusionismo.

www.marteli ve.it

Vi aspettiamo !

a Brianza coleria dellm io G i d n o ti aggio n e III Conv o) 30 aprile/3 c c e (L o g a rs Imbe maggior rilievo to di L’appuntamen a lunga lista italiani con un ri ie ol oc gi i r pe azionali. di ospiti intern abrianza.it

iongiocoleri www.convent

IV Raduno delle Scuole di Piccolo Circo Sarzana (La Spezia) 1/2 maggio Tradizionale appuntamento primaverile per le scuole del settore, due giorni di giochi, laboratori, spettacoli, scherzi, dispetti, mostre, proiezioni.

www.facciamocirco.it

XXXII Europ Victoria (Spaean Juggling Convention gna) 4/12 lug EJC a base di lio sangria qu

est’anno! La pre-iscrizio ne per l’event o dell’anno a base di gran di nomi della giocoleria, worshop e sp ettacoli è appe na cominciata, e scade il 31 maggio!

www.ejc2009 .org

irco Sul Filo del 4C luglio VII Festival (T /2 3 ) orino Grugliasco etre miliari dello spettacolo

pi Confronto tra del circo ani promesse r ov gi e il Concorso pe popolare to cui è dedica o, di ne ce ra an po ch e em cont una real che abbiano Giovani Artisti uiti. essere distrib

lcirco.com www.sulfilode


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foto di Y. Forhan F. Dehurtevent J. Dube C. Raynaud A. Chaudron

Festival Mondial du Cirque de Demain XXX edizione Parigi 29 gennaio_1 febbraio 2009

www.cirquededemain-paris.com A cura di Moon emanuelemarchione_2@hotmail.com Concepito nel 1977 da Dominique e Isabelle Mauclair, nel periodo in cui il circo francese affrontava una delle sue crisi maggiori, Il Cirque De Demain coinvolgeva un gruppo di appassionati in un progetto originale dove giovani artisti avrebbero potuto esibirsi di fronte ad una giuria professionale e un pubblico competente. Da quel giorno circa 1000 numeri sono transitati per il festival, scrivendo un nuovo capitolo nella storia del circo. Dalla Mongolia, all’Egitto, dal Ghana, al Paraguay, Dalla Lituania al Uzbekistan, dall’Austria alla Cina, dal Vietnam all’Argentina, facendo del festival un incontestabile punto di riferimento per lo sviluppo e la ricerca delle arti circensi contemporanee...

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Parigi è una città magica, ma a gennaio è gelida, le strade sono deserte e persino Mont Martre di sera sembra un quartiere senza vita. In questa cornice di grigiore invernale la mia esperienza a Paname, come la chiamano loro, i francesi, è stata caratterizzata dalle bellezze senza tempo della città, certo, ma ciò che ha reso davvero memorabile il mio gennaio parigino è stato vedere dal vivo il Cirque de Demain. Siamo partiti in tre da Roma per assistere ad uno dei più grandi festival mondiali di circo contemporaneo, e tutti e tre siamo rimasti assolutamente senza parole davanti alla magnificenza dello spettacolo offerto, sia per la qualità sia per la quantità dei numeri messi in scena. Dieci ore di spettacolo in due giorni avrebbero potuto annoiare o comunque saziarci e renderci saturi di circo, ed invece eravamo lì allibiti e ci chiedevamo come mai fosse già finito tutto. Il festival era ospitato al Cirque Phenix (in un distretto periferico parigino), uno splendido tendone nel cui atrio erano ospitati molti stand di varie scuole di circo internazionali, come la scuola nazionale di Montreal o il CNAC di Chalon, ed alcune interessantissime esposizioni di costumi utilizzati durante numeri e spettacoli circensi precedenti. Complessivamente gli show del Cirque de Demain erano tre: uno show A e uno show B che si sono alternati durante le giornate del festival e il Gran Galà, che comprendeva i migliori numeri dei due show e che precedeva la premiazione finale. L’impatto con lo spettacolo vero e proprio è stato devastante: gli allievi della scuola di circo di Montreal si sono esibiti in una splendida coreografica corale, regalando alle circa 3000 persone presenti un’esplosione di tecnica e arte che copriva tutte le discipline circensi. Fortunatamente i ragazzi hanno aperto tutti gli show, per cui ogni volta potevo guardare qualcosa di diverso; la coreografia era talmente ricca da non poter essere apprezzata appieno in una sola volta. Tutte le esibizioni erano accompagnate da un’ottima orchestra che suonava dal vivo la maggior parte delle tracce degli artisti, provenienti da varie parti del globo: 16 paesi in gara, tra cui Germania, Canada, Russia, Inghilterra, Francia e per la prima volta anche Turchia e Colombia. Spazio (e gloria) anche per l’Italia, rappresentata dal duo clown e acrobatico/eccentrico Baccalà, che si è aggiudicato il premio speciale Cirque du Soleil. La varietà dei numeri è stata impressionante; oltre ad alcuni originalissimi interventi di giocoleria (Guillaume Martinet e Florent LeStage, rispettivamente premio speciale della giuria e medaglia d’argento, straordinari nelle loro esibizioni, e Morgan,

fuori gara, che ha stupito come sempre), si è assistito ad ottimi numeri di acrobatica, equilibrismo, trapezio, banchina, mano a mano ed illusionismo: una grande quantità e varietà di performance che ha messo in difficoltà la giuria presente, composta da competenti autorità nell’ambito del circo contemporaneo. Nove le medaglie assegnate: tre bronzi, tre argenti e tre ori. Il gradino più basso del podio è spettato di diritto a Saiffedine Jelassi, Mahrane Hannachi e Yamen Abidi, dalla Tunisia, con il loro numero di palo cinese, incentrato sulla tecnica e sull’interazione corporea applicata al palo, in un contesto stile “gangster”; si sono aggiudicati il bronzo anche i Bankina, gruppo di acrobati colombiani che con il loro street style hanno infiammato il pubblico del Phenix, e Etienne Saglio, illusionista francese capace di incantare la platea con un numero onirico in cui si è mostrato abilissimo nel catturare uccelli di carta che volavano per tutto il tendone. Argento alle cinesi della troupe di Xi Yu, meritevoli di aver creato una grande atmosfera con il loro numero di verticali e piramidi umane e al già citato Florent Lestage, protagonista di uno splendido numero di clave e bastone in cui riusciva ad integrare altri oggetti con molta fluidità. Terza ed ultima medaglia d’argento al duo acrobatico composto da Antoine e Aurore, che hanno fatto della grande differenza fisica che li caratterizzava il loro punto di forza in un numero molto romantico e ben coreografato. Oro (e premio Victor Kee) ad Alexander Koblikov, ucraino, che si è calato nei panni di un marinaio protagonista di un numero di giocoleria in cui ha inserito persino dieci palle (oltre all’utilizzo, simpaticissimo, del berretto), alla splendida trapezista australiana Emma Marshall e all’incredibile nel vero senso della parola - numero di rola bola proposto dai cinesi della troupe di Chemin de Fer, capaci di assurde evoluzioni ed equilibri precari su più piani e più rulli: meritatissima standing ovation per loro. Notevole anche il numero di Guillaume Martinet, parigino, che ha proposto un numero di palline totalmente nuovo (forse un po’ troppo Lido…), in cui sfruttava uno sgabello ed un tavolo, che da semplici oggetti di scena diventavano parti integranti dell’esibizione, e il pavimento, a cui è stata data grande importanza attraverso la tecnica del drop, il tutto sottolineato da un personaggio frizzante e “paranoico”: premio speciale della giuria per lui, e forse avrebbe meritato il podio. Se è davvero questo il circo di domani, ragazzi, c’è sta da stare tranquilli...e non ci rimane che aspettare e, se possibile, seguire dal vivo la prossima edizione!


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R. Antonioli

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Circus Oz 30th Birthday Bash Milano foto di

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P. Hawkes e R. Blackburn

www.circusoz.com Intervista a Linda Mickleborough General Manager e Mike Finch Artistic Director a cura di A.R.

30 anni di storia, cosa è cambiato e cosa è rimasto uguale a Circus Oz? LAll’inizio, nel 1977, I fondatori di Circus Oz avevano il desiderio di realizzare qualcosa di diverso nel mondo del circo. Crearono Circus Oz – una ricetta unica di ilarità e intelligenza, spettacolo e ironia con un forte impegno sui temi di giustizia sociale, parità dei sessi, e benessere per tutti. La compagnia era un collettivo i cui membri facevano di tutto, dall’aggiustare i vecchi camion su cui viaggiavano al confezionare i primi tendoni di stoffa con macchine per cucire ricevute in prestito. Ora la compagnia gira il mondo con grandi container sulle navi, un team specializzato e un tendone di pregevole fattura! Eppure lo spirito originario di una creati-

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vità anarchica, multidsciplinare - ma disciplinata - e l’impegno nel sociale sono sempre vivi.

Come è strutturato oggi Circus Oz? LCircus Oz ha I suoi uffici e strutture centrali a Port Melbourne, in Australia. Il nostro spazio per allenarci è al momento limitato, così stiamo cercando una nuova casa a Melbourne che ci permetta di fare più cose, come corsi di arti circensi e workshop in contemporanea con le prove dei nostri spettacoli. La nostra compagnia è costituita da un team amministrativo affiancato da un team di produzione e performer. Tutti lavorano insieme per realizzare lo spettacolo e portarlo in giro per l’Australia e per il mondo. Nel team

amministrativo lavorano 11 persone che si occupano di marketing, aspetti finanziari e la programmazione dei tour. Il nostro team produttivo di 15 persone porta il nostro show in giro e coordina tutta la logistica nei posti dove arriviamo. Naturalmente il nostro show non sarebbe possibile senza la troupe con 12 performer, incluso tre musicisti, che presentano il Circus Oz Show tutto l’anno. Abbiamo anche tre direttori che costituiscono il nostro core-team, Tim Coldwell, membro fondatore e

senior circus artist, Mike Finch, direttore artistico ed io, Linda Mickleborough, general manager. Le persone ci chiedono il perchè di una leadership a tre persone, e come dice Tim “questa è una riduzione del team originario di 15 persone”.

Circus Oz si è da sempre distinta per il suo impegno nel sociale, quali sono i vostri progetti futuri? LCircus Oz si è impegnato per molti anni in temi associati con la giustizia sociale e il


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benessere di tutti. Questo impegno ha preso molte forme, come donazioni (AIDS, East Timor, Circus Ethiopia) e distribuzione di biglietti omaggi alla Starlight Foundation per bambini gravemente ammalati, rifugiati e senzatetto, vittime di violenze domestiche, famiglie che vivono in case popolari, la Croce Rossa, il Royal Children’s Hospital, il programma Anglicare Kids in Crisis, l’Asylum Seekers Resource Centre, il Fitzroy Learning Network etc. Il nostro obiettivo è raggiungere un pubblico quanto più vasto possibile e rendere l’accesso ad uno show di Circus Oz quanto più equo possibile. Per questo in ogni tour regionale australiano che teniamo contiamo di raggiungere anche il pubblico di popolazioni indigene che vivono lontane dalle grandi città. Circus Oz ha cominciato a visitare remote comunità indigene nel 1985, quando la compagnia viaggiò a Kintore, Docker River, Uluru e Yuendemu. Da allora ci siamo esibiti in Yirrkala, Galiwinku, Ramingining, Manangrida, Yuendemu (di nuovo), Hermansberg, Millingimbi, Fitzroy Crossing, Halls Creek, Turkey Creek, Kunnunurra, Wujul Wujul, e Palm

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Baxter Detention Centres. Bambini da Villawood e Maribyrnong sono stati invitati agli spettacoli di Circus Oz a Sydney e Melbourne (accompagnati dalle loro guardie carcerarie). Dal giugno 2002 Circus Oz ha raccolto e destinato a queste realtà 243.769 $. Noi crediamo nella tolleranza, nella diversità e nella solidarietà umana e lavorare con persone di culture, background e percorsi di vita diversi è stata un’esperienza ricca che ha spesso allargato e cambiato il nostro punto di vista sul mondo. Island. Siamo tornati più volte Un anniversario del in queste comunità e negli genere non capita spesso. ultimi anni abbiamo cominciaQuali sono state le ragioni to durante le nostre visite a che hanno informato la tenere laboratori per bambini creazione di questo locali. spettacolo? Circus Oz ha anche mantenu- MLo show del 30° compleanno to una forte contatto con esiera molto importante per noi, liati e rifugiati politici. Un granma allo stesso tempo volevade gruppo di rifugiati kosovari mo che fosse rappresentativo è stato invitato al nostro show del modo in cui Circus Oz in Melbourne. Numerosi costruisce uno spettacolo. biglietti sono stati dati ai rifuVolevamo che contenesse giati di East Timor, così come immagini e idee della nostra ad altri rifugiati ed esiliati che storia, ma anche che facesse hanno permessi di soggiorno spazio a nuovi giovani perforprovvisori. La compagnia ha mer. Molto tempo è stato tenuto spettacoli e workshop dedicato nel costruire nuovi a Maribyrnong, Villawood e numeri, in particolare il

numero dei canguri alla bascula, dove abbiamo disegnato la versione acrobatica dei nostri classici costumi Kangaroo. Lo spettacolo rimane una successione modulare di numeri realizzati da un gruppo di 12 performer, dove ognuno di loro mostra le capacità multi disciplinari e le loro specializzazioni. L’idea centrale girava intorno ai concetti di cooperazione, irriverenza, innovazione. Non ci interessano numeri super raffinati o metodici livelli di abilità. In qualche modo per noi è più importante aver un gruppo che sia padrone del proprio lavoro, che sviluppi le proprie idee e si esibisca in un modo gioioso, grezzo, energetico, in un modo tipicamente australiano. In questo senso lo show del nostro 30° compleanno è stato un tributo alle migliori versioni degli show che abbiamo realizzato durante la nostra storia. Detto questo abbiamo anche creato tanti numeri nuovi con cinghie, giocoleria, palline da ping-pong, bascula, equilibri su torri di sedie e in più tutte le entrate che ruotavano intorno al personaggio di Nicci. Il periodo delle prove è stato davvero eccitante! j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 4 2 m a r z o 20 0 9

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Hugo Noel

www.circusconcepts.com

Golden Circus XXV Festival Internazionale del Circo ci Roma 21_30 novembre 2008

www.goldencircusfestival.com a cura di Liana Orfei

a, per eature è portat n rla delle sue cr no pa Io do . io an eg qu tare il pr Una madre den fetto ed a esal ol di G il ° e 25 ar il us e sc er natura, a mi a descriv e! Perciò ecco orrere: una di faccio eccezion strade da perc e du o am ev Av . issime, data la Circus Festival onali e costos zi di tra mero i on zi gli artisti e il nu grandi attra ovenienza de pr meri, nu lla ri de va za lontanan rtecipanti ai pa i al im an i gl cioè la ricerca grandissimo de to il Festival, e na a er i cu renti da r pe e letture diffe l’altra, quella ove emozioni nu , oè gi er ag m gu nu ura del di nuovi lin che se la stes parte an i, la al tta on tu zi i di quelle tra dizionali (ved tra i de sa ne es la st ultato l XXV esattamente quello che è ris se so un on N ). levamo dire ad della cavalleria o quello che vo i at ne hi e cc m pe co ris più attivo festival ha tare atono, e non ul , ris to ia n iz no al ò sm pu pubblico stra ricerca no irsi La . up al st iv st no l fe e voglio primi anni de ù esigenti, ch pi lla ai de le a: bi rt si ce en sono sempre compr a di una cosa o ta in pista, m a proporre un re ua in nt ad ogni entra co di ia gl vo igliosa a critiche, nostra merav sempre adito ival” che dia st fe di circo (cosa lo re co rla tta “spe voglia di pa tto tu at a Hugo pr so meritato l’oro entusiasmi, e mpi)! Più che te e Cyr, ti Ru es lla qu de di assai rara esecuzione ll’ ne tà ili di ab i ande ercizi nuov e Noel per la gr i totalità di es as tia qu pa la m si tto do classe e dove ha intro eguiti con tale ausi es pl ltà ap co n ffi co di spettacolo ni grandissima og ad o lic na o Svetla e e il pubb da conquistar tare il duo russ en m m co o ss po ravissimi”, ma da stadio! Non superlativo ”b un n co russa n no se rtante scuola Fiodor Grosu dalla più impo o an o riv ar nn e ha sapendo ch ti. Le Istituzioni sere altrimen Coppa lla da ire rt non poteva es pa chi premi a ric n le medaglie co al o a, at lic ip partec lla Repubb de te ariate en id es Pr era ed alle sv d’argento del to e della Cam na Se l de te del Presiden ri. ti patrocinato coppe degli en ! ne io iz ed VI la XX Arrivederci al

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Ho sempre sognato di diventare uno stunt man, e quando mi sono trasferito vicino ad una scuola di circo mi ci sono subito iscritto pensando che il circo fosse simile allo stunt. La scuola era L’Ecole du Cirque de Quebec, una scuola canadese di tutto rispetto (anche se in molti conoscono solo la scuola di Montreal…). Venivo da un background di giocatore di pallavolo, quindi con una forma fisica molto buona, ma senza alcuna esperienza artistica, e ho imparato molto velocemente le discipline circensi, specializzandomi nei tre anni e mezzo di scuola in giocoleria, acrobatica al trampolino elastico, alla barra russa e altre discipline. In quegli anni studiavo anche ingegneria meccanica, ma una settimana prima degli esami ricevetti un’offerta per lavorare in Svizzera allo Starlight Circus. Fui ingaggiato insieme ad un gruppo di artisti, e dopo due mesi di creazione in Canada cominciammo la tournè in Svizzera con uno spettacolo di gruppo dove mi esibivo come giocoliere, acrobata e al trampolino elastico. Per la tournè invernale andammo invece in Finlandia, dove incontrai una persona che usava una Rue Cyr, nuda senza gomma. Me la fece provare e mi piacque molto, così cominciai ad allenarmi e gradualmente a fare spettacoli con la Rue Cyr. Ora mi dedico praticamente solo a questo attrezzo, anche perché mi dà la possibilità di inserire


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elementi di teatro, clown, acrobatica e per me riuscire a mettere tutte queste cose in uno spettacolo è sempre stata una grande sfida. Questa ruota si basa sull’equilibrismo, ma una volta che hai capito come funziona è un po’ come andare in bicicletta e tutto diventa più facile. Non traspare, ma è un esercizio molto duro per tutto il corpo e alla fine degli allenamenti sei davvero stanco. La Rue Cyr richiede una combinazione tra equilibrio e forza: è importante fare un buon riscaldamento, dello stretching, ma anche avere un certo tono muscolare. La Rue Cyr è un attrezzo relativamente nuovo, ma ci sono sempre più persone che vi si avvicinano. Già alcuni anni fa era impensabile fare figure senza tenersi con le mani, ora questo è possibile. Tecnicamente lo spinning si fa solo sui piedi ma c’è qualcuno di noi che sta già lavorando allo spinning sulle mani, e questa è solo una delle nuove strade. Attualmente ci sono una decina di artisti con un livello tecnico molto alto e una certa notorietà nel mondo artistico. Ma ci sono altre centinaia di persone che vi si stanno allenando e non credo sia possibile immaginare ora quello che vedremo tra 10 anni. Ma la cosa importante è trasporta-

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re tutta questa tecnica in un contesto di performance artistiche. La bellezza della Rue Cyr è la sua semplicità: è tonda, e procede in circolo come tutto l’universo, è semplice ma, seppure con le limitazioni tipiche di un attrezzo circolare, puoi farci tantissime cose, e la sua stessa semplicità la rende pura e bella. Ci sono due costruttori in Canada, ma grazie ai miei studi di ingegneria posso realizzare le mie ruote da solo, e quella di costruire attrezzi circensi è la mia seconda passione. Le realizzo con 5 pezzi in alluminio, ogni ruota pesa 20 kg., molto meno rispetto a quelle di ferro con cui abbiamo cominciato. Mi piace mescolare, acrobatica, Rue Cyr e lavori di ingegneria meccanica per creare sempre cose nuove, perché anche costruire la ruota e plasmare il metallo è un’attività artistica, come quella di uno scultore. Tra le altre arti circensi ho sempre avuto una propensione per le discipline acrobatiche, per cui mi piace molto la bascula, e il trampolino con il catwall, al quale lavoro con altri due partner. Fuori dalla pista nutro una grande passione per la vela e per i viaggi. Da quando avevo 8 mesi ho sempre viaggiato almeno una volta all’anno insieme alla mia famiglia, e quello che mi piace del mio lavoro è la possibilità di lavorare duro per un periodo e poi prendermi un break e andare in viaggio da qualche parte…

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foto d agic.it iR uperm r Magic om . Pannain e F. Te e .c p www.s il u a S i m cardi d g @ ta o is r g d stric, re i magopelan u B a n ta intervis Michele Melo i d a r u ac

Gli alieni del pianeta Stribux vogliono conquistare la terra. O forse prima sterminarne la popolazione. Dovrà venire a capo del dilemma l’esploratore Bustrix, mandato in avanscoperta per indagare sugli umani. Lo farà durante le “prove” del SuperMagic 2009 dove assisterà, e noi con lui, alle esibizioni dei più grandi maghi del pianeta. In uno spettacolo in grado di accontentare tutti, tra motociclette che si materializzano sul palco e splendide ragazze che volano trovano spazio alcuni dei più grandi manipolatori del mondo come Juliana Chen che prima di produrre dal nulla una quantità impensabile di carte si esibisce in un numero con le maschere tipicamente orientale, con una grazia mai vista in occidente. Degno di nota è Tony Chapek in grado di trasformare trucchi ormai scontati in qualcosa di sorprendentemente nuovo e sbalorditivo grazie all’interazione col suo alter-ego in televisione, con una precisione tecnica che è una delizia per gli occhi. Non potevano mancare le colombe che tra le mani del maestro Mirko Menegatti ci hanno riportato al varietà degli anni ‘50 in uno spettacolo capace di conciliare la magia del passato con le nuove esigenze del pubblico moderno. Un pubblico che, per oltre due ore, è rimasto inchiodato alla poltrona in un mondo di meraviglia. Ed è proprio questa meraviglia a convincere Bustrix (capace, tra l’altro, di collegare brillantemente le varie performance) a salvare la terra perchè un mondo così “magico” merita di essere tenuto d’occhio. Abbiamo chiesto proprio a Bustric (Sergio Bini) di raccontarci come viene allestito uno spettacolo così articolato e di darci la sua opinione sul mago moderno e sui possibili sviluppi dell’illusionismo.

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Ho sempre lavorato con quello che non avevo, ho fatto diventare le mie debolezze dei punti di forza, ho inventato un mio modo di fare spettacolo usando la magia che non ha niente a che vedere con il mago puro. Sono un esempio del nuovo mago trasversale, che pensa alla storia prima che al gioco di prestigio. Credo molto al testo scritto, mi piace mescolare le cose e ora per esempio sto preparando il nuovo spettacolo di Piero Pelù. Amo la magia, che considero come un compagno di lavoro, così come la pantomima e il lavoro dell’attore in genere. Credo che un gesto, o un effetto magico, così come una frase, siano innanzi tutto pensieri. Naturalmente amo moltissimo anche il prestigiatore puro, e ne ho incontrato alcuni che mi hanno davvero affascinato, come Pierre Brama o Edernac. Penso che la figura del mago non morirà, magari ci saranno momenti in cui dovrà trasformarsi per sopravvivere. Del resto è sempre stato così, ci sono personaggi che ne hanno fatto la storia proprio grazie alla loro capacità di reinventare la Magia, come Robert Houden, a cui il grande Houdini si è ispirato per il suo nome. Houden ha tolto la magia dalle fiere e dai teatri di boulevard per dare a questa la dignità che merita esibendosi davanti a Principi e Sovrani. Una figura affascinante, secondo me poco conosciuta in Italia è Georges Méliès, inventore del cinema d’espressione. Méliès, dopo aver visto la prima dimostrazione del cinematografo fatta dai Fratelli Lumiere, si costruì una cinepresa, trasformando una macchina da proiezione su modello degli Edison e cominciò a raccontare meravigliose storie magiche. Usava il cinema per fare magia. Quest’anno SuperMagic era alla sua sesta edizione e delle 10 repliche 5 hanno fatto il tutto esaurito, un vero successo. È l’unico spettacolo in Italia dedicato interamente alla magia, e questo lo ha fatto diventare un appuntamento importante ed eccezionale. In Europa e nel Mondo ci sono naturalmente anche altri incontri, ma sono legati per lo più al circuito dei maghi e degli illusionisti, mentre Super Magic è l’unico veramente fruibile dal grande pubblico. La sua forza è nel presentare i maghi più bravi del momento, inserendoli in un contesto drammaturgico che li valorizzi. In Super Magic la magia viene rappresentata nelle sue diverse categorie,


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scegliendo i numeri in base a bellezza, originalità e varietà, e Remo Pannain, suo produttore, gira il mondo alla ricerca dei numeri da ingaggiare. Nello spettacolo ci sono grandi illusioni con movimenti e cambi rapidissimi, ma anche numeri di pura manipolazione; quest’anno avevamo un bravissimo ventriloquo, Samuel, l’anno scorso avevamo invece Carlo e Simona Truzzi, forse i più bravi al mondo nel fare ombre cinesi. Un numero di colombe come quello di Menegatti, non può mancare, il mago classico non si può dimenticare. Poi ci sono numeri di fantasia, come il numero con il televisore di Tony Chapek che colpisce molto il pubblico, perché vede un oggetto ormai quotidiano come la televisione diventare magico. Anche il trasformismo, come interpretato da Fregoli e poi da Brachetti, può essere sicuramente inserito tra le discipline dell’illusionismo, ed elementi di trasformismo si trovano anche all’interno di numeri più tradizionali e di grande impatto, come quello offerto dal Double Fantasy. Le grandi illusioni, la manipolazione, la magia comica, la magia di fantasia, le invenzioni, sono infinite le applicazioni e le implicazioni dell’illusionismo. Le illusioni nascono dallo studio e dalle conoscenze scientifiche, dalla chimica all’ottica, tutto può servire. La psicologia e lo studio del comportamento sono altrettanto necessari. Il trucco io lo definirei così: “Quella piccola genialità che rende possibile la meraviglia”. La parola mago rievoca tante immagini, il mago delle stelle, quello che predice il futuro, il mago sacerdote, allora per precisione oggi lo chiameremo “Mago Illusionista.” Un cordiale saluto, arrivederci al Super Magic 2010.

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danord Da Nord a Sud è una rubrica con spazi di approfondimento sul vivace ed importante segmento artistico del Teatro di Strada

.....

L’opportunità di realizzare Artinstrada nasce dalla presenza dell’Ass. C’era l’acca tra i partner del progetto europeo In Situ, progetto in rete con 19 tra i più importanti rappresentanti dell’arte di strada in Europa, tra i quali Chalon dans la Rue. Il confronto con il direttore artistico Pedro Garcia ha permesso di far incrociare l’interesse e l’impegno della Regione Piemonte per l’arte di strada in un percorso pionieristico di valorizzazione delle espressioni artistiche in strada, con la volontà di un festival prestigioso di scoprire e far conoscere a livello internazionale una realtà artistica in forte crescita come quella piemontese. A coordinare artisti e compagnie nel cortile di Artinstra due importanti realtà piemontesi che da oltre dieci anni operano nell’ambito della progettazione culturale per la ricerca, lo sviluppo e la promozione dello spettacolo dal vivo. L’associazione C’era l’acca, che ne cura anche la direzione arti-

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Piemonte> Chalon> Torino un viaggio, , un’ avventura un percorso foto d i R. Poli

zi e G. Mariotti www.regione. piemonte.it/p iemontedalviv o a cura di Vale ntina Cunsolo (Ass. Zelig) e Ariane Bieo u (Ass. C’era l’acca)

stica, e la Zelig, che collabora all’organizzazione, da sempre valorizzano le performance artistiche in spazi pubblici, sostenendo il percorso di una filiera creativa ed artistica attraverso attività di produzione e diffusione. Con la calorosa accoglienza del festival Chalon dans la Rue, in un contesto festivo, frenetico ed un po’ folle, 40 artisti e 20 tecnici hanno messo in scena la Cour du Piémont per rappresentare l’attuale fermento artistico del settore in Piemonte. Lo spazio Artinstrada si è rivelato un luogo a sé, quasi un festival nel festival, un contenitore omogeneo di spettacoli no-stop di tutti i generi, installazioni, design, prodotti tipici, che ha saputo incuriosire e meravigliare i numerosissimi spettatori, trasformando il cortile in un vero e proprio spazio di convivialità rallegrato da un continuo via-vai. All’interno del fitto panorama piemontese sono state individuate e selezionate 11 com-

pagnie di diverso formato e differenti discipline, fissi ed itineranti, per rappresentare la natura variegata e multidisciplinare dei generi: teatro di strada, circo contemporaneo, teatro di figura, musica, funambolismo ed acrobazie aeree, clown, danza. Una maratona di 11 eventi al giorno, dall’ora di pranzo a notte inoltrata. Al pari della selezione artistica, la cura dell’allestimento dello spazio è stata fondamentale per la riuscita del progetto. Si è voluta una “Cour du Piémont” improntata sugli aspetti di accoglienza e di scambio, con un’immagine inaspettata ed accattivante che raccontasse i diversi aspetti dell’eccellenza piemontese. Un’équipe di designer piemontesi ha curato l’allestimento generale con oggetti, arredi, installazioni e suggestivi giochi luminosi. Il bar, con i suoi prodotti tipici, ha contribuito a far scoprire il Piemonte anche dal lato enogastronomico. I riscontri


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immediati e quelli successivi testimoniano il successo dell’avventura Artinstrada ed hanno superato ampiamente le aspettative già elevate e gli obiettivi molto ambiziosi della partenza, dando al lavoro comune un nuovo slancio ed un respiro europeo. L’esperienza Artinstrada è stata infatti un’occasione particolarmente riuscita per gli artisti di trovare ingaggi al di fuori dell’Italia e, per alcuni, di realizzare tournée all’estero ed attivare collaborazioni con artisti ed operatori esteri. Ma l’inaspettata piacevole sorpresa è stata la proposta di rinnovare l’esperienza in altri contesti altrettanto prestigiosi. Quanto basta per non disfare nemmeno la valigia, il viaggio continua! Di ritorno da Chalon, per raccontare gli esiti di quest’esperienza, è stato organizzato “La strada per Aria”, un evento che si è tenuto nella prestigiosa cornice del Museo del cinema della Mole Antonelliana il 16

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dicembre scorso. La serata è stata l’occasione per la Regione Piemonte di premiare gli artisti vincitori del premio Torototela 2008, presentare il loro lavoro, ma anche restituire al territorio, attraverso il racconto dei protagonisti, reportage fotografici e video, gli esiti relativi alla partecipazione della Regione Piemonte al Festival d’Avignon (teatro) e al Festival Chalon dans la Rue (arte di strada). Il momento più emozionante è stato lo spettacolo-evento di Andrea Loreni e Le baccanti ”Aria n°3”, un’esibizione funambolica nella cupola della Mole Antonelliana resa unica dall’incomparabile connubio tra spettacolo dal vivo e contesto architettonico. L’intera serata ha saputo incantare artisti, giornalisti, operatori dello spettacolo ma anche event manager, architetti, urbanisti e designer, a conferma della capacità dell’arte di strada di coinvolgere e unire ambiti anche molto differenti tra loro.

Prodotti di Giocoleria Aquiloni Freesbie Boomerang Libreria Ambientale Strumenti Musicali del Commercio Equo e Solidale Via dei Volsci 81, 00185 Roma tel. 347 0872921, 06 44709062, lorbitaroma@yahoo.it

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.... asud da Nord a Sud, passando per il centro e le isole, quasi a delineare ed unire i contorni, geografici e culturali, dello spettacolo dal vivo di piazza in Italia.

Parade t h ig N ia l g u P heatre T t e e r t S e g r www.v Extra La iaggiar einp uglia.it/ spe/36 /it

i o Borgh i Stefan foto d

La Puglia nel primo week-end di dicembre 2008 si è trasformata in un immenso palcoscenico a cielo aperto. Durante “Puglia Night Parade”, un ambizioso programma artistico e culturale promosso dall’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, con l’organizzazione del Teatro Pubblico Pugliese, che rientra nel programma di supporto allo spettacolo dal vivo ch la Regione Puglia ha intrapreso recependo e valorizzando la ricca serie di istanze presenti nel loro territorio. Tra gli oltre 100 spettacoli in programma troviamo perfino il Cirque du Soleil, con una performance scritta e creata per l’occasione e presentata a Lecce in anteprima mondiale. La caratura dell’evento ci offre l’occasione per conoscere Artscena (www.artscena.it), agenzia di spettacoli che per l’occasione ha curato una selezione di spettacoli: le suggestioni musicali e acrobatiche della

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compagnia francese Les Farfadais (Foggia); le creazioni, prodezze, acrobazie, musiche e fuochi dei Transe Express (Brindisi); la parata chiassosa e colorata di Els Comediants per le strade della città vecchia (Bari); i giochi scenici e spettacolari de La Fura dels Baus (Taranto). Artscena nasce nel 1994 a conclusione di un percorso di crescita artistica e professionale che ha portato la sua fondatrice, Anna Antini La Valle, dagli studi universita-

ri nella facoltà diretta al tempo da Umberto Eco ad una laurea in Comunicazione e Spettacolo al Dams di Bologna. Più tardi approfondisce la formazione in danza e teatro gestuale con Yves Lebreton, Ko Murobushi, Koffi Koko, Elsa Wolliaston, Herns Duplan, Malou Airaudo. Assistente di Lebreton per sette anni, incontra Etienne Decroux, Marcel Marceau, Jean-Luis Barrault, Denis Carey (maestro di Pina


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Bausch), Gilles Maheu (regista di “Notre Dame de Paris”). Festival dal Brasile alla Russia, dall’Islanda alla Colombia, dagli Emirati Arabi alla Costa Rica e infine la propria agenzia ed un lavoro lungo questi anni fatto di “molto entusiasmo, qualche delusione, adrenalina, ammirazione, collera, complicità e il desiderio d’andare sempre oltre i confini del possibile”. Interessante notare che

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nelle regie di Artscena è coinvolto anche Paul Magid, meglio noto nella comunità dei giocolieri per la sua appartenenza ai leggendari Flying Karamazov Brothers, e che presto intervisteremo per un riassunto delle puntate precedenti sui FKB…

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ciale Milano …sul prossimo numero: Spe arti circensi che of alle scuole italiane di to ica ded zio spa vo nuo ero un nti, interviste, rifles Inauguriamo su questo num à dedicata ad approfondime sar a ric rub i e atti La i. ist art enti su spettacoli, provin nam ior agg alle nuove generazioni di Per si. cen cir mondo delle arti zine.it all’interno del variegato ione news di jugglingmaga sez a all saranno pubblicate

Il 13 dicembre 2008 ha inaugurato a Grugliasco la Casa del Teatro di Strada e del Circo Contemporaneo. Oltre 700 metri quadrati interamente dedicati all’arte circense: spazi di allenamento, aule formative, luoghi di spettacolo progettati dallo studio di architettura SanProgetto per soddisfare le non facili esigenze degli artisti di circo. L’evento, come azione del progetto europeo Passeparcirque, sostenuto dal programma Alcotra, si è inserita nella maratona “A Piedi Nudi nel

o.it k r i c i d cuola ettrice artistica s . w w w tto, dir a Tamie isell ta a Lu intervis

foto d i Robert a Arias

Circo” durata quasi 24 ore di atelier di arti circensi, spettacoli, concerti di musica dal vivo, tenuti nei nuovissimi spazi che ospitano la Scuola di Cirko Vertigo e le lezioni del Corso

di Formazione Professionale per Artista di Circo Contemporaneo con la collaborazione di Arc en Cirque di Chambéry. Oltre 1500 persone sono affluite nel corso della giornata per visitare la grandi e luminose sale, assistere al taglio del nastro (accompagnato anche esso da acrobazie circensi, balli occitani e una fitta nevicata di petali colorati) ed applaudire oltre un centinaio di artisti internazionali. Dopo il Gran Kabaret Vertigo la festa è proseguita fino all’alba. Un evento unico che ha tenuto a battesimo la prima “Casa del Teatro di Strada e del Circo Contemporaneo” in Italia presso la quale dall’inizio del 2009 si ospitano spettacoli, giovani artisti e compagnie in creazione. Il 14 febbraio il Cirko Vertigo ha aderito alla manifestazione “Innamorati della Cultura” per difendere il settore della Cultura dai tagli dei fondi, proponendo presso la Cavallerizza

L’Accademia d’Arte Circense ha appena compiuto vent’anni, un età che consente di guardare al passato per programmare il futuro. La bontà dei risultati ottenuti rafforza infatti la convinzione dell’ef-

tazione - nell’occasione del saggio di fine corso - di un numero finito. La scelta dell’Accademia è da sempre quella di fornire agli studenti delle solide basi tecniche di circo, clown e danza. La formazione della personalità artistica è affidata all’eventuale quinto anno di perfezionamento o alla libera decisione di chiedere consulenze straordinarie (ma previste)

www.a ccadem a cura iadarte di Ales sandro circens Serena , consu e.org lente d ell’Acca demia ficacia del metodo, anche se rimane sempre l’ambizione di continui miglioramenti. La punta di diamante è il corso a convitto, possibilità peraltro unica nel panorama occidentale. È rivolto a ragazzi e ragazze fra gli 8 e i 16 anni, non solo provenienti da famiglie circensi. Il primo biennio è riservato all’apprendimento di base di tutte le discipline, il secondo alla specializzazione in una o due materie con la presen-

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Reale di Torino un open stage degli allievi della scuola curato da Luisella Tamietto e Cesar Rossi. L’obiettivo della scuola è la realizzazione di un “nuovo circo” di creazione portatore di un linguaggio in cui sia presente il gioco fisico degli artisti, ma soprattutto in cui l’acrobazia o il virtuosismo su un trapezio o un filo teso non siano fini a se stessi. Agli allievi si dà una base più vasta possibile sapendo che in seguito ciascuno seguirà il suo cammino. A

al personale formativo. Con questo metodo la stragrande maggioranza dei diplomati (ma anche di coloro che non hanno terminato il corso di quattro anni) ha trovato occupazione in tempi brevi. Principalmente in tre direzioni: 1) Nell’ambito dell’impresa famigliare. Gli ex studenti dell’Accademia hanno contribuito ad innalzare il livello artistico di piccole, medie e grandi imprese circensi italiane. 2)


professionali rcensi che offrono corsi lo delle scuole ruo sul ni viste, riflessio scuole tutte le info rovini e attività delle

questo punto del nostro percorso come scuola di circo riteniamo di fondamentale importanza la qualità interpretativa, la cura del particolare e i contenuti relativi alla messa in scena di uno spettacolo. La scuola è un luogo di ricerca permanente che ogni giorno si approfondisce; la novità in sé non è indispensabile, ma è piuttosto l’approfondimento che ci permette di scoprire che al fondo di ogni cosa c’è tutto quello che noi cerchiamo. I professori partecipano in egual misura all’evoluzione della scuola, tutti noi abbiamo costruito un linguaggio comune, dove ognuno di noi apporta un nuovo elemento di esperienza con la propria visione personale. Gli sbocchi professionali,

Come liberi professionisti, ossia artisti ingaggiati. I ragazzi hanno ottenuto risultati sempre buoni e in alcuni casi ottimi. Con la conquista di premi di valore assoluto nei principali festival internazionali, fra cui diversi primi e secondi posti a Monte Carlo. 3) Nel mercato del teatro di strada o del circo-teatro. Alcuni diplomati hanno continuato la loro

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sono molteplici, dall’inserimento in un circo tradizionale, alla formazione di nuove compagnie autonome, al teatro di movimento, alle opere o al teatro classico, che già da tempo getta un occhio curioso ai nuovi artisti di circo, alla prosecuzione del percorso formativo in scuole superiori.

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SCUOLA DI TEATRO DI BOLOGNA

via degli Ortolani 12, 40139 Bologna e-mail: info@scuoladiteatrodibologna.it

ALESSANDRA

GALANTE

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051 545155

www.scuoladiteatrodibologna.it

formazione artistica altrove o come autodidatti, per poi fondare delle compagnie con ottimi risultati. Da qualche tempo, inoltre, l’Accademia offre anche corsi per allievi esterni, ovvero agli allievi che non dimorano stabilmente all’interno della struttura. Possono accedervi bambini, giovani e adulti (non vi è alcun limite d’età), che possono scegliere fra due diversi approcci: un corso della durata di sette mesi, da ottobre a maggio, e corsi dalla frequenza libera, la cui articolazione viene di volta in volta stabilita fra allievo, insegnante e direttore dell’Istituto, oltre a particolari proposte che si rivolgono ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, che si configurano come corsi dedicati alle arti del circo e che hanno soprattutto uno scopo ludico-didattico.

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Inauguriamo su questo Oggi il nuovo circo non è più visto come un melange di altre arti ma finalmente un’arte a sé. Quando in Francia abbiamo cominciato questo percorso 35 anni fa non sapevamo dove saremmo arrivati. Abbiamo cercato nel teatro, nella danza, ma ci siamo resi conto che bisognava creare una nuova figu-

o.it c r i c i d cuola direttore artistico s c i l f . ra di “attore www ond Peyramaure – coo

di circo” e anche una coreografia diversa. Abbiamo così creato qualcosa di diverso, al punto che molti dal teatro guardavano con

ym ta a Ra Intervis

“Il Brillar del Sogno desto”, per ricordare da dove veniamo e dove stiamo andando. La Scuola Romana di Circo è la realizzazione del sogno di un’Associazione di Artisti di Strada che dal nulla ha creato una scuola. Gli allievi del corso di formazione

interesse i nostri risultati: eravamo diventati noi i punti di riferimento. In un mondo globalizzato l’arte è figlia di tutto questo mescolamento di culture e si alimenta di questa varietà. Il Circo non si ferma mai, è l’arte del momento, esiste solo nell’istante, e la mia impressione è che in Francia, il paese che ha inventato questo genere, corre il rischio di sclerotizzarsi. A me interessa il nuovo circo italiano e voglio che sia pieno della sua storia, della sua cultura, del suo rapporto con un circo tradizionale. Le arti circensi hanno

sviluppato un proprio vocabolario che pone l’attenzione sulla fragilità del corpo e del suo muoversi. L’artista di circo lavora in situazioni anormali, come camminare su un filo,

gnarci. La direzione artistica di Gianluigi Capone e Daniele Antonini fornisce strumenti per alzare in volo la creatività di chi cerca in una scuola a misura d’uomo – in continua trasformazione ed evoluzione

- la possibilità di esprimersi secondo le proprie caratteristiche, valorizzando non solo ciò che si è, ma anche ciò che si potrebbe scoprire di se stessi allenando il corpo e la mente con le tecniche circensi. Viven-

www.s cuolar omana a cura della d irezion dicirco e della scuola .net tori a Mura i Simon foto d

sono accolti con l’umiltà che la strada ogni giorno continua ad inse-

Bologna è stata in questi anni centro di spettacoli e grandi eventi ma la scommessa ora è ritrovare una nuova capillarità

sferiti in questo quartiere bellissimo, con altri spazi a disposizione, un teatro e parchi per iniziative estive. Questo decentramento ci dà l’opportunità di lavorare con modalità diverse e rende la programmazione più ampia e stimolante: il teatrino restaurato di Villa Mazzacorati, un gioiello del ‘700, circondato da un parco dove la prossima estate allestiremo lo spettacolo di Cirque dei nuovi allievi. In autunno faremo un allestimento in teatro mettendo insieme gli allievi attori e quelli di circo su un progetto di circoteatro, la riscrittura dram-

a.it n g o l o rodib t a e t i d uola

c www.s Busi, direttrice della scuola dia di Clau a cura

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culturale sul territorio. Anche per noi, dopo aver invitato il Cirque Baroque, Thierre e la Chaplin, dopo l’esperienza delle serate di Cirque Cabaret al Teatro S.Leonardo dove abbiamo presentato il lavoro degli ex allievi, si apre una nuova stagione che vede il coinvolgimento della Scuola sul territorio. Con l’assegnazione della nuova Sede da parte del Comune ci siamo tra-

maturgica di una commedia di Aristofane, mentre a fine anno è prevista la collaborazione con il Cirque Baroque. Teniamo sempre distinto il percorso di formazione da quello di produzione. I nostri non sono corsi che vengono attivati per produrre spettacoli. E anche se è previsto il momento dove tutte le componenti del percorso formativo vengono messe insieme e presentate ad un pubblico, questo rappresenta solo il momento conclusivo di un percorso didattico e pedagogico. Quello che identifica il nostro percorso è


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ed offre una rappresentazione surrealista della vita rifacendosi alla visione dell’artista contemporaneo. Se lo scultore si rapporta con la materia, l’artista del circo ha un rapporto forte con la forza di gravità; non è la grammatica del rischio o del pericolo, ma della fragilità. Giocoleria, acrobatica, aerea, equilibrismo… l’artista è sempre sul punto di rottura, sempre sul punto di staccarsi dal suo attrezzo, e questa costante dà enormi possibilità estetiche. Gli stessi attrezzi, un costume, i trucchi sono diventati espressioni di una ricerca artistica oltre che funzionale. Più siamo bravi nelle discipline e più vocabolario abbiamo

a disposizione per la varietà e la complessità dell’espressione. Non credo agli artisti multidisciplinari, perché è già difficile arrivare ad un buon livello in una sola disciplina. Le basi fondamentali sono la danza e l’acrobatica, ma l’attore, e in generale un artista, si interessa sempre a tante cose, per arricchire le sue espressioni e il suo mondo. Nel “Circo in Pillole” gli allievi si esibiscono in più arti perché questo accresce il loro percorso, ma una sola disciplina su cui concentrarsi è importante, anche per dare una direzione al percorso formativo. Avere una scuola di circo nello stesso posto di una scuola

sportiva ha i suoi vantaggi perché la preparazione di base di acrobatica è molto buona, sebbene manchi nel mondo sportivo la “follia degli artisti”. Spero quindi che, tra qualche anno, la formazione acrobatica e ginnasta dell’attore di circo riesca ad andare oltre, emancipandosi dallo sport. Ma la Flic è oggi la testimonianza artistica europea di come la cultura (quella dello spettacolo), l’arte (nelle sua espressione circense) e lo sport (come esempio di costanza) possano convivere ed influenzarsi mutualmente all’insegna della libera espressione e dell’educazione alla sensibilità.

do a Roma, con un clima ed una legislazione favorevole per gli artisti, gli allievi hanno la possibilità di sperimentare e lavorare in strada, accompagnati da più insegnanti, per assaggiare da subito il lungo percorso che li condurrà al professionismo. Il calendario didattico è quello di una scuola di base: preparazione fisica, acrobatica, giocoleria, equilibrio, danza, espressione corporea, discipline aeree, clown e creazione, storia del circo e del teatro di strada, improvvisazione teatrale e teatro fisico. Inoltre un osteopata fornisce

un monitoraggio costante della salute degli allievi e della correttezza degli esercizi. Il

corpo docente pone particolare attenzione al percorso creativo: ogni mese i ragazzi pre-

l’aver messo la pratica quotidiana dello studio delle tecniche circensi al servizio della drammaturgia, per poterle trasformare, attraverso il lavoro teatrale, in espressione poetica. Seguendo questa direzione quest’anno stiamo, per esempio cominciando a lavorare sul

Grand Guignol, un lavoro su personaggi e sentimenti portati in una dimensione tragica e profondamente drammatica. La finalità non è solo il lavoro sui numeri, sul perfezionamento o sulla creazione, in quanto, la tecnica viene messa al servizio del lavoro di improvvisazione sul personaggio e sulla situazione, viene ricreata drammaturgicamente. Abilità tecniche come un salto avanti o un trick di giocoleria non riman-

gono tali ma consentono la tessitura che ci permette di lavorare sulla storia utilizzando altri mezzi rispetto alla parola. La squadra dei docenti si è strutturata e consolidata negli anni, ogni insegnamento è integrato con gli altri, e que-

sentano uno o più numeri e ricevono da ogni insegnante con le proprie peculiarità tecniche - diverse linee guida per il proseguo del cammino artistico. L’anno accademico termina con uno spettacolo che rappresenta ormai un evento attesissimo, capace ogni volta di richiamare centinaia di spettatori. E che, soprattutto, permette a tutti - fondatori, insegnanti, allievi, direttrice e amici appassionati - di applaudire ancora una volta quel Sogno desto da cui tutto è iniziato e che continua allegramente a brillare in ognuno di noi.

sto è un altro grande punto di forza del nostro percorso. La nostra è sempre stata una scuola sensibile alla realtà che ci circonda, con occhi aperti sul mondo, che cerca di avere una funzione sociale, che intende la cultura come riflessione costante su quello che accade intorno a noi. I nuovi corsi partiranno i primi di ottobre e la scadenza per l’iscrizione alle selezioni è il 20 settembre 2009. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 4 2 m a r z o 20 0 9

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Dedichiamo questo servizio alle nuove strutture nate di rec regione dove la passione per le arti circensi ha generato una scambi, e dalla quale ci si aspetta ancora tante piacevoli ed i

Scuola di Circo Antitesi Circo Teatro Distratto Pontedera (PI) Empoli

Progetto “Trick: il primo centro educativo circense della Toscana” www.antitesiteatrocirco.it Il proge tto di u n centr circens o stabil i è ma e dedic turato dopo a a lung ato alle nni di o attiv n c o ell piccolo mpless e tratta e nostre me ità spazio nti, e all’inte ti provinc v e per r rno iali con it discuss risultati di programm agliare un ioni, co i comu più o m na lla amori, rancori… borazioni, de eno soddisfa li o c lu enti, mente . a gen sioni, a dato a vvio all naio 2009 a ccordi, odi, Ponted bb a era (PI) . Uno s Scuola di Cir iamo finaltesi di pazio e c 350 m sclusivo o Antitesi a q aperto dell’Ass alle riso al coperto e . rse e a circo, te lle idee 200 mq all’e Antiatro, ar sterno, di chi h te… Il corsi b a 7 Genn ase di aio 200 voglia di fare ar adulti. 9 sono In que ti circensi pe parti sti c r ba rarsi co n tutte orsi si offre la mbini, ragaz ti i zi ed terra e le disc p o ssibilità ip aerea, di misu giocole line circensi stiamo ria, (ac pr di cors ogrammando equilibrismo robatica a i a , c p luppare vanzati, dove er il prossimo lown…) e anno l’ i parte le capa avv cip assetto cit vogliam à acquisite. A anti possano io creativit ll’intern o però s o del n vià c uovo esperie e la duttilità onservare e v nze, pe alorizza svilupp r a r no org anizzati cui a fianco d te nelle prec e la e edenti i corsi o stage in dimento rdinari tensivi di spec s dedica corsi d ti all’ap arani forma ifiche discipli profon ne circ zione p spettac en er ope oli e in ratori d si, laboratori, co cooper i circo azione ntri, ricercand soc o semp possibil appass re la m iale, ionati e con a di circ ssim a Scuola r ti sti, op o sul è eratori a territor mento stato possibil ed io. L’av eg da vio de riato To parte di CES razie anche ll a al cofin VO sc anziaeducati ana) del pro T (Centro Se r getto “ vo circ en Trick, il vizi Volontarealizza primo zione d se della Tosc centro an i tri edu cativi. Q laboratori di c a”, che prev e ir de la u c come o per s strume i le arti circe nsi ven cuole e cennti form cui An gono u ativ tite tilizz centrale si è attiva o i ed educati vi, amb ate rmai d anche a ito in nel con sarà all anni e tes es c per il re tita una mos to del nuovo he rimane tra sull centro, cu a F dove zi di str pero e la rein ada di tegrazio ondazione P a Bucare n r ada e s o ciale de st (Rom i ragazania).

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www.artidistratte.it

sull’on è nato o a z tt n a a tr tadin o Dis o Teatr trato dalla cit rc o ir c c C a o o s tt Il proge tusiasmo mo tratte. Ci siam artecip ’en Arti Dis re e a da dell al delle niva a vede l non tanto v ti s e F te ve per il a Festiva nta gen ni del acoli, m ti che ta scorse edizio ere gli spett il clima e ed ed pare all sità o per v osfera rio er l’atm l, e allora pe r p u c te r n e e a p v m to ti il a s b e tr a F n al ce prob spirare i uno spazio molto ri teva re d borato o ie p la p i i s d in e e li che r a o e c m tt a ti) spett n me por tan te in chè no sull’offerta di im o en nn lo della g ? Da e sara non so munqu tare insieme sa r o e c iv d e (ch llo s a e u v s ti a o e r a alme tt c u nato, d he, la sopratt spensierata, è i n c zio a sogno nsidera manier cole co questo nostro on il Comuic p te ques anni, ione c eapaio di tta collaboraz are. Il Circo T no un z e In z tr li più s avera. di rea sempre permettendo Empoli a prim tir a p ria d ta ne, ci s tto sboccerà a he ha una sto na o z c na tra tro Dis ere della città anche, in u rare e pe e rti un qua n po’ difficil e vuole recu rà n u olo. Sa u , ic colare il Com ato ortofrutt lo o e c h c ic ip rc sa dismes re, un ex me e laboratori d r adulr a e r z o ip rivaloriz io dove prop ti, cors molescen az progra d p a s a n e o u i n n u in o b c ate r m , e a a er b iman elle s circo p ne sett bini n fi che m i n a a e b n e tasse lti e n u e d iv ti, stag li a d r dove g e pe be che mazion . Ci piacereb tist, un posto ir a ic na Ar si a r fermar dopoce it Stop la o P r i io e d b b rta treb cam una so do in a ggio po n tt a e s r tu s ff a e o p , i i r artisti d atterie, maga llo sono tante care di b in ba a cer care le iù Le idee à indirizzata … anto p te r r a ogo qu spettaloro gia sa r lu e n n e u a in la la nostr re lo spazio teressa a on ci in ttacoli quanto m N r . e fo il s a e tr o ssib sp sarann ente po e degli accogli ei laboratori e spese di fare L . e m d sie e colarità dello stare in ficoltà. Saper a if sta dell tà d o li p a le u is r q e r la la u p e r e ed come . olti e v tante, ita a m stre vitamine d a r g o n cosa le aranno gente s


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e di recente in Toscana , una rato una fitta rete di attività e voli ed interessanti iniziative.

o o e la

Teatro C’art Castelfiorentino (FI)

“Il naso rosso conserva le parole” www.teatrocart.com

Questa frase è stata detta da un bambi scuola materna no della e sottolinea il valore della co zione comica municadel corpo. Co nservare le pa ca dare impo role signifirtanza a ciò ch e si dice. Que dei principi pi sto è uno ù importanti del Teatro C’ar to nel dicem t inaugurabre 2007; un a struttura di all’interno de 200 mq. lla zona artig ianale di Cast allestita per os elfiorentino, pitare il lavoro artistico e pe della compagn dagogico ia C’art circo arte ricerca te compagnia na atro. La sce nel 2000 dall’incontro Bruno, Stefan di Teresa o Marzuoli e André Casaca sta brasiliano , attore regitrapiantato in Italia dal 1995 è il Direttore , di cui ne Artistico e Pe dagogico. Teat “contenitore” ro C’art è un di attività form ative, di ricer e produzione ca teatrale di spettacoli ch e valorizzano gio comico no il linguagn verbale. Uno spazio per la ne, un centro formaziodi ricerca di al to livello educ al lavoro de ativo. Oltre lla compagnia , lo spazio te disposizione atrale è a di artisti e com pagnie per la ne di spettaco preparazioli. Teatro C’ar t, circolo cultu tato luogo di rale divenriferimento cu lturale, conta gno di circa 80 sul soste0 soci, e ha co llaborato in qu con compagn esti anni ie, scuole di te atro e Univers ed estere. C’ar ità Italiane t ha sviluppat o una propria gia pedagogi metodoloca e artistica: “Educazione zionale, Clow comico-relan, identità co mica del corp cità dell’Asco o, La Comilto”, che fa dell’applicazio ambiti, sia ar ne in più tistico, sia soci ale, il suo pu Questa metod nto di forza. ologia viene applicata nelle con bambini, attività genitori, inse gnanti, disabi progetti di li, e in vari cooperazione internazionale Verde, Etiopia a Capo e Brasile. Nel marzo 2008 a assegnato il pr C’art viene emio Circus Sc hools al Festiv diale della Cr al Moneatività nella Scuola (Sanre nostro progra mo). Nel mma formativ o della prossi segnaliamo un ma estate seminario Inte rnazionale, na l’incontro di Philip Radice to dalDirettore dell’ Teatro Fisico Atelier di di Torino, An dré Casaca e attore e regist Jon Kellam, a della compa gnia Actors’ G Angeles. ang di Los j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 4 2 m a r z o 20 0 9

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www.eja.net

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Ospitato da Ell Circo d’ell Fuego si è tenuto ad Anversa dal 20 al 22 febbraio il meeting annuale della European Juggling Association (EJA), l’associazione di volontari che coordina e assicura la continuità e qualità delle European Juggling Convention (quest’anno l’appuntamento è a Vitoria, Spagna dal 24 al 12 luglio, tutte le info su www.ejc2009.org – le prescrizioni sono già partite e scadono il 31 maggio!). Rappresentanti da tutta Europa hanno trascorso insieme tre giorni di lavoro su una lunga serie di iniziative e progetti già in corso d’opera: dalla nuova piattaforma di comunicazione interna che gira su drupal alla definizione dei requisiti per candidarsi ad ospitare una EJC, dal coordinamento del lavoro dei rappresentanti nazionali alla produzione di materiali promozionali da distribuire nei rispettivi Paesi. Tra le originali iniziative varate:

Meeting annuale EJA

pa dell’Est, dei paesi asiatici, africani, turchi, Magrebini, Balcani, cercando di mantenere una giusta proporzione tra ragazzi del Belgio e altre etnie. La scuola, gestita con un team di cinque docenti affiancato da un gruppo di dieci docenti esterni, allestì ben presto una sala dove allenarsi e www.ecdf.be un atelier di costruzione di tutte le attrezzature circensi che servono alla scuola, diretto da Marteen. Lì, come parte inteintervista a Bert Beyens, tra i fondatori della scuola grante del progetto sociale, sono chiamati al lavoro anche i ragazzi, una buona opportunità per apprendere compeEll Circo d’ell Fuego fa parte di Circus Centrum, la federaziotenze manuali e per essere coinvolti in prima persona nella ne fiamminga delle scuole arti circensi, ed è diventato uno costruzione di attrezzi che loro stessi utilizzeranno. dei progetti di circo e altre attività nel sociale più grandi del Il progetto cresceva veloce, ma era evidente che i ragazzi Belgio. Il progetto, che ha sede ad Anversa, è diviso in 4 che frequentavano i corsi cominciavano relativamente tardi sezioni: Arte (strutture e supporto per performance e produper poter aspirare a diventare degli artisti di rilievo, così nel zioni), Pedagogia (corsi e progetti per bambini e ragazzi), 2006 partirono corsi di acrobatica di base per bambini di 6 Spettacoli/Eventi (eventi, la Extreme Convention, strutture anni. Nello stesso anno la scuola vinceva un premio per un per la creazione), Costruzione (laboratorio di costruzione di progetto nel sociale e organizzava la prima edizione della tutti i tipi, scenografie costumi, e attrezzature per le arti cirExtreme Convention. Subito dopo traslocava al Pakhuis, un censi). Ma facciamo un passo indietro… Bert Beyens (29) e vecchio magazzino che i membri del gruppo rimisero a Maarten Janssens (27) si sono conosciuti quando erano teen posto rifacendo l’impianto elettrico, il pavimento, imbianager e si divertivano con lo skate, suonando nelle rock band, cando le mura, etc. Oggi sono 160 i bambini e ragazzi che andando ai party. Ma fu solo quando si iscrisse ad un scuola seguono i corsi annuali, ma sono 350 le persone che freper insegnanti di scienze motorie che Bert incontrò per la quentano le attività della scuola e i progetti di circo duranprima volta dei giocolieri. Nello stesso periodo Marteen scote l’anno. Gli studenti vengono divisi per gruppi di età, il priva le arti circensi, e in particolare l’arte del fuoco; di lì a programma prevede un lavoro di base di 66 ore, con leziopoco entrambi si sarebbero iscritti alla Ecole du Cirque de ni bisettimanali, in acrobatica e nelle Bruxelles per una formazione annuale in pedagogia eme altre arti circensi, ma gli studenti avandel circo. Contemporaneamente fondavano Cirtr Ex a m si os La pr zati hanno a disposizione strutture e cus Karotwith, un’associazione di ragazzi di (17/19 aprile on ti en nv Co serie a un Antwerp nord, con tanto talento e la passione insegnanti altre due volte a settimana. rà te en 2009) pres come r, ve per il fuoco; un gruppo di 8/9 persone che creTra le proposte anche classi avanzate in so os cr di attività eakDance, sceva velocemente e voleva integrare la musica trampolino, bascula, mano a mano. Br , ng ci an D Pole con le arti circensi. Dopo poco tempo arrivò un Col tempo alcuni studenti più bravi ue, ginnstica, iq m na dy ro Ac hop ks or w di contratto per la realizzazione di uno spettacolo e della prima generazione hanno intanrie una ricca se e (tra i lin con questo nel 2002 partì anche il progetto paralto proseguito la formazione entrando ip sc di le in tutte Morgan, lelo di Ell Circo d’ell Fuego. Infatti, dopo essersi all’Esac, mentre una seconda generaa, om G ri ie giocol costituito come gruppo di performer e avendo zione di studenti di 14/15 anni sta t, Andrè he rt Be e ic br Fa uppi di crescendo con davanti ancora tre gr e ch maturato molte competenze in teatro, danza, an a Farstad), m , musica, costumi, arti circensi, il collettivo decise di anni di lavoro nella scuola. In futuro me Le Bo Trio performer co e , ro ac re ro costituire anche un gruppo insegnanti, che diede il la scuola continuerà ad espandere Ak , en ue Q io Mar via a corsi impostati sulla loro interpretazione delle strutture e corsi affinché i ragazzi n team della U . ra co an i tr al rà sa n tio arti circensi. Il progetto era indirizzato a ragazzi possano diventare degli artisti proen nv Extreme Co la EJC e al sopra i 14 anni che provenivano da differenti grupfessionisti, ma anche più semplicete en es pr inoltre me Acro re pi appassionati di street culture, in una zona di mente scoprire i propri potenziali e xt “E un irà gest Antwerp nord dove vivono molte persone dell’Eurodare spazio alla propria creatività. daranno ve do e” ac Sp ioni. az tr os m di e workshop w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t

l’istituzione dell’ EJDay (l’invito ai giocolieri di tutta

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jugglingmagazine@hotmail.com

Circo Corsaro Napoli

www.puntacorsara.it percorsi.pedagogia@puntacorsara.it intervista a Maria Teresa Cesaroni, conduttrice della scuola

Fabio Cito

È stata inaugurata in questi giorni la Scuola di Piccolo Circo Corsaro, nata all’interno di Punta Corsara, un progetto triennale d’impresa culturale che promuove attività artistiche e culturali, partendo dall’Auditorium di Scampia fino a alcune aree del Casertano. Punta Corsara è sostenuto dalla Regione Campania in collaborazione con il Comune di Napoli, organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Rachele Furfaro, con la direzione artistica di Marco Martinelli, fondatore e regista del Teatro delle Albe di Ravenna. Le attività della Scuola di Circo si svolgono all’interno di una tendostruttura che si trova in via Labriola nel quartiere di Scampia, accanto ai tristemente famosi edifici delle Vele, dove è stato girato il film Gomorra. Il Comune di Napoli, con il patrocinio della 8^ Municipalità, ha concesso questo spazio in uso agli operatori di Punta Corsara che collaborano con il territorio e le altre associazioni tra cui “chi rom e… chi no”. Il lavoro sul circo, al quale mi sto dedicando con grande impegno da alcuni anni, nasce quindi con il sostegno delle autorità e con l’approvazione degli abitanti del quartiere. Nella conduzione dei corsi sono affiancata dall’operatore di piccolo circo Diego Ferrante e dall’educatrice Simona Pierro. I corsi sono destinati a bambini e ragazzi di Scampia rom e napoletani, ma contiamo di accogliere anche possibili partecipanti di altri quartieri. Abbiamo già 70 iscritti e l’inaugurazione è stata una festa di lingue e colori tra dialetto napoletano e grida festose rom, a cui hanno partecipato i ragazzi e le famiglie.

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Info Adolfo Rossomando Rappresentante italiano EJA

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l’istituzione dell’ EJDay (l’invito ai giocolieri di tutta Europa ad avviare il countdown alla EJC in giorno 3 maggio con un toss up nei posti pubblici della loro città, e noi saremo tutti alla Brianzola quel giorno!); la gestione di uno spazio alla EJC dove i giocolieri possano presentare i propri progetti e cercare collaborazioni (inviate il vostro materiale a myproject@eja.net); un documentario sulla giocoleria girato da una troupe professionale (di ragazzi italiani!)

rispettivi Paesi. Tra le originali iniziative varate:

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www.horslesmurs.fr

Kermesse

annuario italiano dello spet tacolo di St rada e di Pista Federazione Nazionale Arte di Strada (Fnas/Agis)

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Un vero “must” per artisti e promotori, offre una panoramica sui servizi del settore, il calendario dei festival e delle rassegne italiane con mappa di ubicazione sul territorio, un’ampia sezione dedicata agli artisti, interventi su storia, esperienze, idee sull’arte di strada e del circo nel senso più esteso del termine. Disponibile anche Kermesse OnLine, il nuovo servizio della FNAS.

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Formazione per operatori di arti circensi per bambini e ragazzi con il riconoscimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Stage introduttivo

riservato a coloro che desiderino scoprire e sviluppare l’insegnamento delle arti circensi in ambito pedagogico Castelfiorentino (FI) 25/27 settembre 2009

Basi tecniche e pedagogiche delle arti circensi Patrice Jorrey e Patrick Pinchon iIn collaborazione con Kappaerre e con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino Programma Teoria: presentazione della realtà del Piccolo Circo in Italia, valore pedagogico e deontologia; adattare l’attività a diverse utenze; metodologia, didattica, preparazione e valutazione di una lezione/di un corso annuale; presentazione di progetti; messinscena. Pratica: introduzione alla preparazione fisica e mentale; giocoleria da solo e con partner con oggetti lanciati e con oggetti giroscopici; acrobazia e movimento da solo e con partner; introduzione all’equilibrio/squilibrio a diverse altezze; Tecniche di stimolazione della creatività e delle capacità d’espressione. conduttori

Orari venerdì 15/20, sabato 10/13 e 15/20, domenica 10/13 e 14,30/16,30

Stage specifici

per Operatori con documentata esperienza Roma 8/10 maggio 2009

Mini Trampolino e Trampolino Conduttore Gioacchino Paci Castelfiorentino (FI) 21/25 settembre 2009

VIII Meeting Nazionale per Operatori Progetti di Circo

Ass. Kappaerre - Comune di Castelfiorentino Reggio Emilia 23/25 ottobre 2009

Insieme a

Dallo Stereotipo alla Creatività esperienze di circomotricità per la prima infanzia Dott.ssa Susi Alberini - Ass. Body Studio 1 Castelfiorentino (FI) 4/6 dicembre 2009

Conduttrice

Clown, identità comica del corpo Conduttore

A Be B B B C

Andrè Casaca - Ass. C’Art Teatro

Forlì-C La

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OlbiaP

Il Corso di Studio in Scienze Motorie, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, in collaborazione con l’Ass.Giocolieri e Dintorni, organizza il

Corso Universitario per lo studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi

Giocolieri

Dintorni

Reggio

Programma il Corso è articolato in 240 ore di lezioni frontali su: Competenze Generali: Anatomia Applicata, Fisiologia, Trau-

ottobre 2009 matologia e Primo Soccorso, Fisica Applicata, Tecnologia dei Materiali, Circo Sociale, Storia del Circo, Storia dello Sport - Comgiugno 2010 petenze Pedagogiche: Pedagogia applicata alle Arti Circensi, Metodologia della Didattica Generale e Applicata, Metodologia

Il Corso, indirizzato ad operatori di arti circensi, operatori dell’infanzia, insegnanti e studenti di Scienze Motorie, prevede di far acquisire le più moderne conoscenze generali, pedagogiche e tecniche per la trasmissione delle attività circensi.

della Ricerca, Metodologia dell’Allenamento, Valutazione Funzionale - Competenze Tecniche: Regia e Coreografia, Espressione Corporea, Giocoleria, Clownerie, Acrobatica in Età Evolutiva, Acrobatica Aerea, Acrobatica Attrezzistica, Equilibrismo. La frequenza del corso prevede il rilascio da parte dell’Università di un attestato di frequenza e una certificazione degli esami sostenuti. La frequenza del corso prevede inoltre l’acquisizione di CFU secondo le determinazioni delle autorità accademiche. Calendario provvisorio 05/09 ottobre; 24/25 ottobre, 14/15 novembre; 28/29 novembre; 12/13 dicembre; 16/17 gennaio; 30/31 gennaio; 13/14 febbraio; 27/28 febbraio; 13/14 marzo; 27/28 marzo; 17/18 aprile; Al termine delle lezioni gli studenti verranno indirizzati e motivati a fare esperienza/tirocinio presso una scuola di arti circensi, prima dell’esame finale 30 giugno/2 luglio. Modalità di iscrizione Il numero minimo di iscrizioni per l’attivazione del Corso è fissato in 20 ed il numero massimo in 30; se i candidati superassero tale soglia verrà effettuata una selezione sulla base dei curricula. La quota di iscrizione è di € 1.500 da corrispondere in tre rate, ciascuna dell’importo di € 500. La prima rata dovrà essere versata entro la data ultima per le iscrizioni, fissata per il giorno 30 giugno 2009, con bonifico bancario (Banco Posta, IBAN: IT60 N 07601 03200 0000 36726404 intestato a Ass. Giocolieri e Dintorni) o con versamento su ccp 36726404 intestato a: Ass. Giocolieri e Dintorni. Indicare nella causale “Contributo istituzionale per corso universitario”; la seconda e la terza rata verranno corrisposte entro il 31 ottobre 2009 e il 31 marzo 2010. Cosa fare se interessati inviare alla ns. segreteria il vs. CV aggiornato, unitamente ad una breve lettera motivazionale. In seguito, sulle basi della selezione operata, verrete contattati per formalizzare l’iscrizione. A quel punto dovrete inviarci entro il 30 giugno 2009 il modulo di iscrizione compilato, unitamente alla ricevuta del versamento della prima rata della quota di iscrizione.

Modalità di partecipazione alle www.jugglingmagazine.it attività formative 0766 673952 347 6597732 giocolieriedintorni@hotmail.com Informazioni di carattere generale e modulistica disponibili sul nostro sito o attraverso la nostra segreteria | |

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Registri Nazionali _ Corsi/Scuole di Piccolo Circo I Registri, in via di completamento, pur non comprendendole tutte, intendono promuovere le realtà che operano nel settore e fornire informazioni più dettagliate sul loro lavoro. Il Registro delle Scuole viene regolarmente pubblicato su Juggling Magazine. Le versioni di entrambi i Registri, aggiornate in tempo reale, e le modalità per esservi inseriti sono disponibili su www.jugglingmagazine.it Ancona Bergamo Bolzano Bolzano Bolzano Cagliari Firenze Firenze Firenze Forlì-Cesena La Spezia Lucca Messina Milano Milano Milano Milano Napoli Napoli Olbia-Tempio Perugia Pisa Pisa Pavia Reggio Emilia Roma Roma Siena Torino Torino Torino Torino Torino Torino Venezia Torino

La Valigia delle Meraviglie 60044 Fabriano Ileana Rossi 331 8735031 www.lavaligiadellemeraviglie.com Ambaradan via Gaetano Donizetti 16, 24020 Torre Boldone Lorenzo Baronchelli 035 363089 www.ambaradan.org Animativa via Max Valier 11, 39011 Lana Josef Marmsoler 0473 249564 www.animativa.org Arteviva via Bari 73/5, 39100 Bolzano Mauro Astolfi 333 8596111 associazione.arteviva@virgiliio.it Circomix via Tulpe 1c 39030 Vandoies Sigrid Federspiel 0472 869479 www.circomix.it Io a gli Altri Ludobus Macondo via Napoli 76, 09100 Cagliari Pietro Olla 338 2362816 www.ioeglialtri.it Il Circo Aereo dei Maghi Incartati pz. Musignana 13, 50022 S.Polo in Chianti Elena Manni 334 1974550 www.elirudyzuli.it Circo Tascabile via Belgio 12, 50126 Firenze Lapo Botteri 348 9241326 www.circotascabile.it Scuola di Circo “En Piste” via Torino 28, 50063 Figline Valdarno Patrick Pincion 380 7560377 scuoladicircoenpiste@libero.it Microcirco viale Colombo 18, 47042 Cesenatico Carla Acquarone 337 266505 www.microcirco.it Facciamo Circo v.le Guido Cavalcanti 26, 19038 Sarzana Alina Lombardo 339 5878441 www.facciamocirco.it Feluna via Pesciatina 280, 55010 Lunata Luisa Pucci 338 6279646 info.feluna@alice.it Il Giglio c/da Baronia Capo Milazzo, 98057 Milazzo Alfredo Asdia 090 9281313 www.ilgiglio.org Il Balzo via Fezzan 6, 20144 Milano Adriano Adriolli 02 47710541 www.balzo.it Piccola Scuola di Circo via Elba 7, 20144 Milano Camilla Peluso 02 42290574 www.piccolascuoladicirco.it Piccolo Circo Stabile Ambrosiano P.co Alessandrino, v.le Puglie Emma Ravagnani 331 416071 www.piccolocircoambrosiano.it Scuola Nazionale Teatro e Arte Circense via N. Torriani 19, 20124 Milano Marco Bizzozzero 02 6692943 www.teatrocirco.it Chiaradanza via San Filippo 10, 80122 Napoli Linda Martinelli 081 2461173 www.chiaradanza.it Circo dei Sogni c/o Reve Danza c.so V. Emanuele, via Troise 5, Napoli Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 www.revecentrodanza.it Un Chapiteau Parapluie loc. Sanalvò, Vacileddi, Loiri, Porto San Paolo 07020 Olbia-Tempio Daniela Bandinu 349 0831017 paraplui@tiscali.it Circo Instabile via Birago 4, 06124 Perugia Michele Paoletti 347 3867654 www.circoinstabile.it Antitesi Scuola di Circo Trick via E. Fermi 7, 56010 Vicopisano Martina Favilla 349 6304211 www.antitesiteatrocirco.it Chez Nous, ...Le Cirque! via di Lupo Parra 151, 56023 S.Prospero, Cascina Cristiano Masi 339 3212486 www.museodelcirco.it Giocolarte via Acerbi 133, 27100 Pavia Rita Vaz Pato 334 8192033 giocolarte@yahoo.it Body Studio via Paradisi 7a, 42100 Reggio Emilia Susi Alberini 338 1397924 www.bodystudio1.com Circus Bosch piazza San Pancrazio, 7 00152 Roma Valeria Zurlo 333 6888554 www.circusbosch.com Scuola Romana di Circo Lungotevere Flaminio 55, 00196 Roma Catia Fusciardi 338 3552831 www.scuolaromanadicirco.net Oblì Shalà Circus c/o Teatro Verdi, 53036 Poggibonsi, Viola Rosa Giamagli 333 6752130 www.artess.com Flic Scuola di Circo via Magenta 11, 10128 Torino Dario Sant’Unione 338 8394275 www.flicscuolacirco.it Fuma che n'duma via XX Settembre 30, 10022 Carmagnola Giusepe Porcu 333 2742858 fumachenduma@yahoo.it Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano Enrico Giacometto 328 7828323 www.jaqule.com Scuola di Cirko via Tiziano Lanza 31, Parco Cult. Le Serre, 10095 Grugliasco Paolo Stratta 329 3121564 www.scuoladicirko.it Sportica via Cattaneo 41, 10064 Pinerolo Paola Martina 340 4644248 sportica@libero.it Teatrazione via Rismondo 39/f, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 www.teatrazione.com Circo in Prova piazza S.Biagio 7, 37100 S. Bonifacio Stefania Garaccioni 347 9121866 wste79@hotmail.com Vertigimn via Palma 29/bis, 10154 Torino Fabrizio Fanizzi 338 4189800 www.vertigimn.it

Scuole che avviano anche al volteggio equestre

Milano Campacavallo via F.lli Rizzardi 15, 20151 Milano Gabriella Baldoni 347 8571338 www.cascinacampi.it/campacavallo Pisa sCavalcando via Campagna 157, 56030 Chianni Luisa Monico 349 5773202 info@poderecasavecchia.it Siena Cavalgiocare Pod. La Casella, 264, 53018 Sovicille, Margherita Gamberini 0577 314323 www.lacasellacavalgiocare.it

Progetti di Circo Sociale e Terapeutico Milano Napoli Roma Torino Torino

Parada Italia via Breda 54, 20126 Milano, Francesca Mangano 02 25539237 www.parada.it Circo Corsaro Via Labriola Lotto 1 N, 80145 Scampia, M.Teresa Cesaroni 081 19560383 www.puntacorsara.it A.M.I.G.A piazza G. Winckelmann 5, 00162 Roma Marina Maciocci 335 5282221 flabigi@tin.it Il Muretto via delle Verbene 9 bis, 10151 Torino, Clown Dado 338 4848254 myspace.com/clowndado Viviamo in Positivo Progetto Circostanza via Cristalliera 25, 10139 Torino Luca Marzini 011 7499917 www.clownterapia.it

NICE world Grande fermento all’interno della piattaforma europea delle scuole di circo per bambini e ragazzi! Ecco le date dei prossimi appuntamenti primaverili: 14/17 maggio Circus Volunteers without Borders Incontro a Rappenhof , casa del Circus Pimparello (Gschwend, Germania), su come organizzare scambi EVS tra le scuole (e verranno compilate le domande in loco!); 21/27 giugno Innov’Arts: Arts du Cirque, Arts Urbains, Cultures des Jeunes Quartiers un’altra interessante iniziativa di Plus Petit Cirque du Monde (Parigi), sul crossover tra le arti del circo e la street culture metropolitana; 28/31 giugno – Incontro a Berlino per l’approvazione dello statuto della nascente EYCO, la neo-nascente organizzazione europea delle scuole di circo per bambini e ragazzi (incontro importante, anche in visione della costituzione in Italia di un organismo o federazione nazionale, la cui data di costituzione è fissata in occasione del prossimo meeting annuale degli operatori di piccolo circo!) j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 4 2 m a r z o 20 0 9

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tte a r t s i D Arti e l l e d l Festiva pnoaioli E_1m 1 gen .it 8 vo tte anizzati rtidistra am org www.a te l e d hi, o Cecc Lorenz i d a r u ac

Il Festival, che poi è una convention, a noi piace chiamarlo Festival ugualmente, perchè vogliamo che sia una Festa, non solo per chi partecipa ma per la città tutta. Ed anche quest’anno infatti il Festival delle Arti Distratte è stato per 4 giorni una festa per tutti; per gli artisti che vi hanno partecipato e per gli spettatori che sono venuti a vedere, a curiosare e a provare ad imparare qualcosa di nuovo e diverso. Una festa che ha colorato l’inverno, portando ad Empoli giocolieri, musicisti di strada, trampolieri, clown, acrobati… Quest’anno sono arrivati 250 giocolieri (un po’ meno dello scorso anno…ma dov’erano gli altri?????), in compenso c’è stata una grossa partecipazione della cittadinanza. Abbiamo voluto scommettere sulla formula lunga, facendolo durare 4 giorni invece dei 3 dello scorso anno. E quest’anno il tempo è stato clemente, permettendoci di fare una bella e lunga parata per le vie cittadine, che ha un po’ sconvolto il clima un po’ ‘rigido’ che normalmente si respira nel nostro centro cittadino (non solo d’inverno...). Purtroppo non è mai facile organizzare questa convention in

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un periodo così strano, subito dopo le feste di Natale, quando anche i nostri impegni rendono sempre un po’ complicata l’organizzazione. Ci piace che l’evento cada in queste date perché d’inverno c’è ben poco in giro per permettere ai giocolieri di incontrarsi. Quest’anno ci piaceva l’idea che il Gran Galà avesse una presentazione più organica e strutturata, che fosse uno spettacolo nello spettacolo…e così tra i tanti presentatori che ci erano venuti in mente alla fine abbiamo contattato i Full House. È venuto fuori proprio un bello spettacolo…all’ultimo momento siamo anche riusciti a fare un altro piccolo spettacolo nello spettacolo, inventandoci il Gran Galà dei piccoli artisti, con alcuni dei bambini che quest’anno hanno veramente invaso il festival…ed anche questo è stato un grande successo. Il nucleo organizzativo quest’anno era composto da: Matteo, Fabio, Gioele, Daniele, Jenny, Tiziana, Gian-

na, Chiara, Francesco, Sara ed io. Come tutti gli anni sono in tanti ad averci dato una mano, e oltre a Bruno della Just for Joy di Torino, ormai un amico per tutti noi, che tutti gli anni ci regala la presenza di qualche perla (quest’anno ad esempio Filù al gran galà…) ricordiamo il supporto di Improvivo, di Luca e Maurizio per gli open stage e per i giochi dei giocolieri. Anche quest’anno i rapporti con l’amministrazione comunale e con chi ci aiuta nell’organizzazione (la polisportiva che ci mette a disposizione la palestra/dormitorio) sono stati molto buoni, e questo rapporto fiduciario ci ha portato a presentare al Comune di Empoli un nostro folle progetto/sogno: montare una tensostruttura circense in un quartiere della città, come avrete già letto nella pagina precedente!


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Open Stage 7 Ragusa 5 gennaio

così, passano gli anni, passano i www.santabr In provincia di iganti.org governi, ma di ritta o di Ragusa, ormai da 7 anni, riversa l’Open Stage si mette c’è un appuntamento cui è sempre in piedi. Tutto può veramente difficile mancare. accadere (accade ed è accaduL‘Open Stage di Roy Briganti to!) seguendo la filosofia del nasce nel gennaio 2003 in una “palco aperto a tutti”, purché chiesetta sconsacrata di Raguproposto in forma di show: sa Ibla, che già dopo tre anni musica, teatro, performance, si rivela troppo piccola per concirco, video, uova fritte e insalatenere il pubblico. Subito alla te miste si susseguono numero prima edizione pubblico e attodopo numero senza dare mai ri capiscono che il delirio orgaallo spettatore alcun punto di nizzato e appena concluso si riferimento sul tipo e genere di sarebbe dovuto necessariaspettacolo di cui sta godendo. mente replicare. “Che Natale Perché questo è certo, lo spetsarebbe senza Open Stage?” fu tatore gode. Anno dopo anno la domanda che ci venne posta l’Open Stage di Roy Briganti si quando un anno venne messo è confermato momento irriin dubbio l’evento. Davanti a nunciabile di spettacolo, spazio tali attestazioni d’affetto non si di espressione libero da etipuò rimanere indifferenti e a lemenz i Toto C foto d

chette, generi e requisiti. Varietà, nudo e crudo. L’assenza di spazi adeguati in provincia imprime all’evento uno spirito nomade, e grazie anche ad una azzeccata coppia di presentatori (Salvatore Frasca e Cristiano Nocera) lo show negli anni diventa un varietà, un open stage popolato più che altro da artisti. La formula risulta vincente, l’Open Stage cresce in qualità, si autoproduce e moltiplica gli spettatori. Assieme al pubblico crescono gli artisti (quasi cento in 7 anni), professionisti o improvvisati che siano, tutti con una incredibile affezione per l’evento; siano essi di Ragusa, di altre parti d’Italia o anche del mondo intero (abbiamo avuto Russi, Tedeschi, Francesi, Spagnoli e Finlandesi!) chi partecipa una

volta tenta di tornare ancora ad esibirsi alla corte di Roy Briganti, in questo unico, bizzarro ed irripetibile Open Stage. Santa Briganti è un progetto di resistenza culturale, un movimento artistico che promuove, organizza, produce eventi e opere di ogni genere e forma. Cerca verità e bellezza, sguardi diversi e trasparenza. Crede che non si possa dire “non succede nulla” se nulla si prova a fare. Crede nell’uomo e nella sua innata essenza poetica, crede in te, persona qualunque, se mosso da passione. Raccoglie e propone, semina e forma. Lavora incessantemente per tradurre in parole e luce i pensieri, le immagini e le storie che hanno urgenza di essere raccontati e nel farlo si compiace

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posto la pandelle intuizioni, della ricerca, della passiohanz hanno im allora “I Mummensc ne e del successo che hanno caratterizzaverso. Fino ad di o od m vi in tomima . Incontra ile ib rr te to i Mummenshanz nell’arco di un trentena er imo n parlare di m ereotipati. Co st gi nio. Varcando continenti ed attraversando ag on rs solo questi pe tutte le stagioni della ricerca contemporarpe vi loro non tro nea sullo spettacolo dal vivo bi ta es pr sonaggi questo gruppo, che ha saputo s’al- www.mum liti. È qualco menschanz.com ispirare una intera generazioia a cura di A.R. netti tro, una poes ne di artisti, è ancora capace di i Pia Za d si to i cu fo silenziosa, , un creare atmosfere entusiasmanità ic m co la .) affianca personale. (.. ti ed emozioni profonde. Ed è proprio in mor molto la senso dell’hu no forzando an st occasione del loro 33° anno di attività che e ch i ch zonti. Il Sono tra i po are i suoi oriz i Mummenschanz, Invitati dalrg la al ad a sì James pantomim l’Accademia Filarmonica ero unico” co vv da è so e es m loro succ shanz, co Romana, sono tornati a Roma, dei Mummen Lecoq parlava e il fotogra- dopo 14 anni, con lo spettach ro lib o im ss lli be riportato nel cato al gruppo colo 3 X 11, retrospettiva hrer ha dedi fo Michel Bu nelle loro atti- appunto di 33 anni di creaguiti per anni dopo averli se un libro del zione e di successi. di la lettura lo so e rs fo E vità. llo spessore, L’applaudita compagnia svizndere l’idea de re ò pu re ne ge zera venne fondata nel 1972

Jasper Wanling

Mummensch anz

conquistare il pubblico mondiale, al punto che sul finire degli anni ’70 dovettero dare vita a ben quattro compagnie Mummenschanz per poter far fronte alle richieste che venivano dai 4 angoli del mondo. Qui a Roma abbiamo avuto il piacere di vedere in scena i due fondatori Bernie Schürch e Floriana Frassetto, accompagnati da Raf-

da Bernie Schürch e Andres Bossard, entrambi svizzeri, e dall’italo-americana Floriana Frassetto. Nel corso della sua lunga storia i Mummenschanz sono riusciti a

Emanuele Pasqualini “Con il regista Ted Keijser avevamo lavorato per uno spettacolo molto sperimentale di commedia dell’arte già al Carnevale ana è la pagnia venezi m 2005. Per quell’occasione Ted ha fatto un lavoro molto particolare sulle co lla in de ak tacolo o la Pant Il nuovo spet maschere, utilizzando la sua grande esperienza teatrale sul personaggio del so che ha vist or rc pe is sc un riu di genere che un recente tappa di clown. Per quello spettacolo oltre a me erano coinvolti Benoit e Andrea ita sc dizioni 00 alla na contesto le tra lavorare dal 20 o ic Mazzacavallo per la musica dal vivo. L’idea di Cirk un un , ivere in ense. CIRK se a far conv di quello circ nasce da questa piccola squadra che si è allargata e le ra at te lo dello spettaco includendo i tre elementi fondamentali per an ol ll’ da tto ideato e dire l’aspetto circense dello spettacolo. Giovanna a m er trasfor dese Ted Keijs fo Bolzan aveva già lavorato nel nostro spettacolo , to ni do ol d i Scolaro atro G n.it www.pantaki il palco del Te “Tesoro” ed ero molto interessato a coinvolgere in o, an zi vene it storico teatro curto@libero. Beppe Tenenti, di cui già conoscevo esperienza e da lin en es o pr rt , Cu se a en ra di Lind cu a una pista circ bravura, ed Emmannuelle Annoni, molto giovane e iat ccio narr tando un intre altrettanto brava. L’idea iniziale era di lavorare sul tema del circo ma senza in e, di on rizzazi l bagaglio vo e la valo farlo, pensando ad un approccio puramente immaginario. Abbiamo iniziato te teatrale, de en m ti. ta et re pr rp va ue inte una prospetti improvvisando con tutti gli attori e producendo quasi tre ore di materiale, che alità dei cinq on si sa vi es ov of pr pr a im diversissime poi è stato scremato e perfezionato fino ad arrivare al soggetto dello alla scompars ota intorno ia, l’elefante er rif pe di L’intreccio ru o rc spettacolo e quindi all’idea di Bombo, la fantomatica stella del circo scappata ci o ol ue cc l pi a, Eman della stella de e attori di pros chissà dove portando il panico nella troupe. Da qui si è poi strutturato il resto du i gi e ag o on rc pers re del ci Bombo. Tra i della storia, ambientata proprio in un piccolo circo di periferia. Io e Benoit, che reta il diretto rp l te in ne e ia ch pp i co le Pasqualin formano una proveniamo dal teatro, eravamo più affini al modo di lavorare di Ted, che ci che è il clown, dell’Augusto e co an Bi Benoit Roland n ow cl ha comunque spinto a sperimentare molto affinché le nostre cinque energie, l de e io cc dizion all’intre segno della tra te di comicità completamente diverse, trovassero un loro equilibrio sostenendosi a vicenda. za er sf lle e st ue bu ro e Emman dando delle Il clown è il protagonista con i caratteri classici della coppia, il clown bianco e iovanna Bolzan G ti no ta ba en ro es ac nti pr narrativo. Le e “Sipy” Tene li l’Augusto, con delle mie cadute talvolta nell’Augusto. Beppe è la mina vagante, ocoliere Bepp contesto che un in Annoni e il gi se en rc il clown matematico con cui è un po’ difficile relazionarsi. È una grande la ci a ic cn i di te invece numer te alla prosa. soddisfazione aver portato l’arte di strada in un teatro come il Goldoni, con en lm ia rz pa si vede convertir un pubblico tanto vario da far ricordare le vere platee del teatro popolare.”

Circo l e d o r t a e T l Cirk I

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faella Mattioli e Pietro Montandon (in realtà i loro visi ci vengono rivelati solo a spettacolo terminato, quando si presentano senza maschera per salutare il pubblico e regalare un ennesimo sorriso alla platea che applaude). Lasciamo la descrizione dello spettacolo ad una scheda di presentazione che rende giustizia al loro genio creativo: “Lo stile dei Mummenschanz rimane intatto negli anni così come la loro capacità di sorprendere: all’istante, forme smisurate si stendono, si allargano e si sformano; linee grafiche, piccoli segmenti si animano e raccontano storie che lo spettatore guarda perplesso, stupito, sbalordito a volte anche spaventato. Ci si diverte, insomma, o ci si meraviglia davanti a imprese e peripezie varie; ci si commuove di fronte alle scenette di inna-

morati indispettiti; ci si spaventa al cospetto della voracità o della furia distruttrice di alcune creature. Sedotto, ma non inerte, il pubblico dei Mummenschanz risponde con risa e manifestazioni di gioia o di stupore a questa sfida teatrale e pantomimica incarnata dalla estrosa compagnia con magia assoluta. Degli esseri-oggetto irrompono sul palcoscenico indossando quello che la nostra società ha depauperato di valore, i nostri scarti: sacchetti dilatati, resti di tubo a fisarmonica, teste di bidoni, fili di ferro o serpentini luminescenti, stralci di stoffa, pezzi di cartone, polistirene, gommapiuma ed altro ancora. Tutti materiali, questi, mossi o modellati in modo da generare una fantasmagoria proteiforme centrata sull’umano la quale, dileguando i nostri punti di riferimento, ci trascina in un insolito girotondo gioioso”.

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Beppe“ Sipy” Tenenti “L’anno scorso ho collaborato con la compagnia Pantakin e all’inizio del 2008 mi hanno presentato il progetto di Cirk. Conoscevo già il regista Ted Keijser per la sua grande fantasia e bravura, e ho accettato la proposta ritenendola molto interessante. Inoltre, dopo quattro anni di lavoro in “solo”, ero interessato a tornare in un gruppo con artisti di provenienza ed esperienza diverse. Ted era molto aperto ad ascoltare le nostre idee abbiamo combinato molto bene gli elementi del circo contemporaneo con le sue grandi capacità di regista. L’esibirmi a teatro è stato emozionante, non tanto da un punto di vista puramente personale, perchè mi esibisco da tempo con molta padronanza, piuttosto in quanto rappresentante dei giocolieri, di coloro che si allenano con costanza, fatica, sacrificio e disciplina ma che si esibiscono per lo più in strada. Realizzare di essermi esibito in un numero di bouncing in un teatro calcato nella storia da nomi altisonanti… ecco, questo mi riempie di orgoglio e ne sono fiero per tutti i giocolieri. I miei pezzi con le palline sono stati creati per lo spettacolo, cercando di interagire con gli oggetti della scenografia che, con l’aiuto di Giovanna che mi supportava nel movimento, diventavano le superfici rimbalzanti per rendere il numero più elaborato e spettacolare. Il personaggio clown che porto in scena trae ispirazione dalle persone timide, introverse che fanno fatica a mettersi in mostra e vivono il disagio indotto dalla società attuale concentrata su bisogni fatui e poco sensibile ai bisogni affettivi. Quasi un clown autistico che poi sorprende per le sue grandi abilità tecniche nell’uso delle palline; una tipologia di clown molto fisica e mimica che diventa una spalla perfetta per la coppia Pasqualini – Roland. Trovo molta ispirazione in personaggi come Jerome Thomas e Stephen Sing che, oltre a godere di una grande base tecnica, vanno oltre la dimensione del trick spettacolare e coinvolgono il pubblico in un’esibizione personale ed emozionante che è incentrata sul movimento, che enfatizza anche le pause e che coinvolge l’intera espressività corporea. Da tre anni ho inoltre fondato La Compagnia Autonoma Tenenti, lavorando e sperimentando con artisti di discipline diverse e portando in scena spettacoli dove le arti circensi s’intrecciano con musica e danza per dare una nuova direzione nuova alla mia creatività.

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Prof . Kar oli ww la pa w.karoli.com ssion e per la

ruota

alle ato s s i o n lo spa Appa si oz n circe ó n M u ñ , ar ti ’58 am o R lasse c gnol Prof. ny, i ome Farre noto c lle più d lio spa iste, meg alle lle p li, ha ttività su mezzo Karo di ia r nni d i palchi lcato pe 25 a o e trade ver s s rade le st . Dopo a i e le i stra ch do r tisti d mon i i pal di ar sione pe ann l duo pas a 18 ruote u con i opa aroli”, la s bia delle ico il b d’Eur C bl che a oni & l pub da “B i attrezzo oporre a n, pr ias Me to a quals eel porta The Wh velocilo ha io della alcunagg oe perso ell’asfalt coronato ersi tt o d ale ha e me amic u m n il q ogni, co motore o a tà, co i s lo ruota i suo di so ni de no di una icicletta duro ter na b lto o all’in m su u cilare tri: “Fu el mono i peda e n ad gli an entim ecnic 10 c arare la t erché ne non imp clo p ’70

molle, corda date chio con ruo ndare sul a stivali te per , con io no la o ghiacc stituisc o s rcorsi che er i pe p e i n u m treme, ruota, trick es ultimate e ti ta acciden nociclo ltro! ire mo nient’a per fin con pedali e ote cioè ru

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in pe nu M da me e ono lar ro s tr dis cic e par e s pe ati, loc lo al i bi ono m da idr ato zig co sog ca inia li, auli , m zag nt na sm mm tu co ci, on , v rar se on in ra, n con oci ert io! ru lle ta an mo ruo m cli ica tra ote , a no, o s no ta oto dec le u cic q re en al ve u l du m m tri stiti ate e on piat li co ad sen o r p r o t an n d al ia ci af n at za te da oci pe a i, m ni, cli orm pie a, i so re clo rs ca on va on con con e c di c n o su o l h h a l su l f p g o c d d e e lla ilo er gi o icl ue ue s i i ,

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fa bisogna m cilm t r o aspettare cu no en o v m i ci te a v i A l e s s a n v a a a cli Po ato ero ppr sti ltri dro Scuri m en d cip co e lti nel 1861 per ve ai do ci olto der a m o che sti ntio an po rius m e, vedere appati C n che pa cii. oti artis bivano di co ina, in r rire un primo a t i ete nt salii es g G m lle prototipo del s ardue o a fab sta o ch rad iapp ono con c n rn ch bric non e q ualm one icli- monociclo allor- i into coniu e a ar e e e t e da idi ché, rottosi il cu ves mi ra fo llo nte e iram iscese e ci p i a se tut lli ch velocipede e , d pe, pa nc ro ti i a e e a mi che e ram prima ssi ora de ve res c t non potendoi h o p g on ll me po m vo i lun e”. ogg e ru i di inc in tem he, co noDa zio la Il m lo riparare, lo accore l c i l o bic on lu o m ote, arte iai V n ciò! Il monociclo pre- v capire llo, al m ella! ic ic a ra ng in e o i a s i d un’a fatti d v Co cco o p ci di rim letta ciclo a a ma c sentava esercizi simili a al ed tti nt er se on n d n d er il ancav ita gam più p ico vità fig ue r cord a di iodo gnò ta a alla asc m quelli che si realizzavao nfin e l u i co ciclo una i a una al prin l Ve ia), ote a a Nap le la p l 14 ruo dal n no col velocipede, però e o t i i o t s P r 8 n loc e l t nv im 2 a a a e hi a l a Esi para ispond era una grande novità e tocc minva ipe col d af rigi, eone enz a v , qu . La bici p a e r no do tem fas si h io co e di i an sua cle , che apriva nuove possibilità. le c Per mal tt tr che ni ra d I ve il p ci uote genera ruota. icli nor cicli r loc ve llust o n nato ovò , in si m bicic o L app a e “Signori e Signore, vi prena onoc o no pe ipe locip re” acq ne di f croc olt lett eon aricipi solo u m tro, mo cola, r p de sentiamo cose mai viste su o ed che ue co ron ian ipli a. P ard o l m e o pic ia o su ca e m te d fut res è a e c di ro abb te diam ande o smisuna sola ruota”. In una foto e ur erv sso on fen ass mis ad o pi ron r un r r a tra g ci en sta i fig are lut del 1886 si vede una gara di s de oc sio u az o iffer ruota tene di ondiali d i n r s li”. la am loga van iazio nò n in za d (si a d o monocicli, ma osservando la foto o rd m , 4, ue c sta yste Tu lor en n ffa c n u ge el gira na o d o reco on 2, 3 o tto o s te com e p i co no p gno la ti m si capisce che erano biciclette porn c u h a sta i re su q alu vie e ro m er con . Esisto nocicli o che e de lla p ues te e tato “l’u muo e “L sua tate sulla sola enorme ruota anterioo e m i b n e s m t o s t a o , v a o si pe icic lla s a, i q a re, Dobbiamo supporre che per alcutezz te. Il m o 13 ru da let pis sta c ca uel lle d o d el a i n o d o el ta ir m la riv li e ta ni anni questa fosse la formula per cor7 ru isto era olu ru co pe cens biò dei nne 5e v o r n l a e z o rere su una sola ruota, ma invenzioni co io ta m ! n st ne po ruo ol I ca che ro più singolari apparirono con l’intenzione co ruiro ne ster ta ti an vall lo m io an ni i s n l di dominare la ruota dall’interno, grazie a ne incia o 1 180 re p terio , ma ono 0 icc re un sistema di sfere giganti brevettate da l ro 0 . q nu cir no m Solo ola, gr ueRichard C. Hemming nel 1869. Altre i a m co l l f e io u u nd eq eri g n in e persone depositarono il brevetto per uil di arriv are i d USA na v , e camminare sopra la ruota o dentro la b i ibri de aro cic i v r s ci o str no list elo e n a ruota, pattinando con queste, una per c e e i c c c M le o t t n zza tan he, iped ogni piede, etc. Intanto l’invenzione a l ti e e i; a a . del monociclo veniva adottata da

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Come è ben noto, la convention/campionato mondiale di monociclo, l’UniCon, si tiene ogni due anni in diverse regioni del globo (il prossimo sarà in Nuova Zelanda). Quest’ attesa di due anni, è troppo sfiancante, soprattutto per gli irriducibili! Ecco quindi la prima edizione della EUC (Extreme Unicycle Championship) che si alternerà ad UniCon (così da non lasciare nemmeno un anno senza una grossa convention!) e che prevede un’appendice a Parigi ad inizio agosto. Certo, ci sono forti differenze rispetto all’UniCon. La prima, evidente già dal nome, è che non vengono trattate tutte le discipline del monociclo, ma solo le cosiddette “Extreme”: Trial, Flatland, Street. La prima e forse più nota disciplina, il trial, ha visto la competizione dispiegarsi su 40 zone di difficoltà crescente, e ogni concorrente aveva 3 ore per completarne il maggior numero possibile. Vincitori: Marc Fabien per i senior, Raphael Pöham per i junior. Lo Street, disciplina a metà

strada tra il trial e il freestyle, si propone di superare ostacoli esibendosi in trick e acrobazie, e all’EUC si è assistito ad un radicale cambio nella gestione di questa competizione. Il nuovo format prevede infatti che vengano allestite tre differenti zone con ostacoli diversi e che i concorrenti, in gruppi di 5 o 6, si sfidino sulle diverse zone per 5 minuti a gruppo e per zona, mentre giudici con l’occhio veloce ed il palato fine assegnano i punteggi. La fase di qualificazione vede l’esecuzione contemporanea di tre gruppi che impegnano a rotazione le tre zone mentre i giudici si dividono tra le zone. Nella fase finale i 5 o 6 migliori si spostano con i giudici da una zona all’altra per una sfida all’ultimo trick aereo. Ogni zona viene affrontata dal gruppo dei finalisti per 8 minuti. I vincitori? Krisztian Kovàcs (senior), Raphael Pöham (junior) e Sophia Pellmann (femminile). Vi è poi una terza specialità inclusa nel menù EUC, a cavallo tra lo street ed il freestyle: il

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Trial, Flatland e Street alla EUC Colonia Germania 21_23 gennaio

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a cura di Marco Vitale e Manuel “Arimane” Moscariello della Associazione Italiana Monociclo www.unicyclist.it

flatland. Nuova disciplina che sta trovando un seguito enorme. La prima fase di qualificazione concede due minuti ad ogni concorrente, valutato per pulizia, creatività e difficoltà tecnica. La parte finale, più spettacolare, vede invece i 16 concorrenti divisi in 8 coppie affrontarsi uno contro uno in una Battle presa in eredità dall’hip hop, dove ognuno sfoggia il proprio miglior repertorio contro l’altro a veloce alternanza. Una intera ora di puro show all’interno di un cerchio di gente incitante e “gasata”. Il regolamento internazionale prevede che ci siano dei giudici abilitati e preposti a decidere, ma in gare minori la formula più bella è quella in cui tutti i concorrenti (16 o 8) sono anche i giudici delle performance degli altri. Le differenze tra Flatland e Freestyle non sono però facili da definire. Possiamo dire che il flatland si avvale tipicamente di Crankroll (spingere la ruota

con un piede mentre l’altro poggia sul mozzo), Unispin (rotazioni del monociclo sul suo asse verticale mentre il rider è in aria e si prepara a riatterrare), di wrap, e uno stile di combo che tenta di mischiare il più possibile i trick senza mai passare da posizioni base. Anche lo standupwalk è considerato flat, come pure coast e glide, ma solo se fatti per brevi tratti. L’idea di base è infatti un freestyle fattibile nel proprio garage, o comunque in uno spazio ristretto. Che dire? l’atmosfera è molto undergroud, i ragazzi sfoggiano i loro abiti preferiti e la musica non dà tregua, ma impegno e concentrazione uniscono trasversalmente tutti, facendo apprezzare uno show diverso, sicuramente fresco e coinvolgente. Presto anche in Italia i primi esperimenti di Flat e Street (forse alla Convention Brianzola di fine aprile le prime battle, ma solo se saremo abbastanza. Quindi… venite!).

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del Circo Italiano a cura di Alessandro Serena CUEM edizioni 324 pagine, 27 €

JUGGLING MAGAZINE bollettino informativo dell’Ass. Giocolieri e Dintorni Pubblicazione trimestrale Anno VIII, n.42, marzo 2009 Registrazione Tribunale di Civitavecchia n. 9 del 21 novembre 2002

F. Dal Gallo e C. Alves De Macedo Edizioni Simplex 204 pagine, 15 €

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Storia del Circo

da Enrico Rastelli al Nuovo Circo

dagli acrobati egizi al Cirque du Soleil

L. Angelini, Ed. Un mondo a Parte 224 pagine, 13,50 €

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Il teatro di strada in Italia

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©2002 Associazione Giocolieri & Dintorni via del Lazzaretto, 1 00053 Civitavecchia (RM) Sede operativa viale della Vittoria, 25 00053 Civitavecchia (RM) e jugglingmagazine@hotmail.com h www.jugglingmagazine.it f 0766 673952 - 347 6597732 Direttore Responsabile Marcello Baraghini Direttore Editoriale Adolfo Rossomando Grafica e impaginazione Studio Ruggieri Poggi h www.ruggieripoggi.it t 06 57305105 Distribuzione Nuovi Equilibri t 0761 352277 f 0761 352751 Stampa Spedim via Serranti, 137 h www.spedim.it Stampato il 20 marzo 2009 In copertina Circus Oz foto di Rob Blackburn

Cosa mandare e dove specificate sempre e dovunque: per Juggling Magazine Amministrazione fax 0766 673952 Contributi redazionali e Spazi pubblicitari • per posta: Juggling Magazine c/o Associazione Giocolieri & Dintorni viale della Vittoria, 25 00053 Civitavecchia (Rm); • per e-mail: jugglingmagazine@hotmail.com (testi in word e immagini a 300 dpi, JPG o vettoriali) • Varie ed eventuali 347 6597732

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lavorare con gruppi di persone di tutte

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Per chi si occupa di informazione il web è il luogo delle grandi scommesse, ma anche la luccicante passerella dove ogni sito è destinato in tempi brevi a mostrare il passo e costretto periodicamente a mutare pelle. Approntata a fine 2004 dal webmaster francese Matthew Slade (autore del portale JuggleTube.com) la terza versione di jugglingmagazine.it (le prime due erano state disegnate da Michele Mancusi e Stefania Melillo) termina in questi giorni la sua corsa e proietta negli spazi virtuali una nuova versione, la quarta nel giro di 7 anni! Il nuovo jugglingmagazine.it, powered by WebFormat, studio professionale di webmastering, e con l’interfaccia grafica concepito dallo Studio Ruggieri Poggi, nasce col proposito di dare migliore visibilità e una veste grafica accattivante alle centinaia di pagine già presenti sul sito, ma anche di riconcepire la sua architettura per fare spazio a nuove sezioni, funzionalità e contenuti. Queste Pagine Gialle delle arti circensi contemporanee in Italia contiene centinaia di pagine, migliaia di foto e un’infinità di link utili dedicati ad artisti, compagnie, scuole, istituzioni, a chiunque abbia qualcosa da dire, mostrare, insegnare in materia di arti circensi. Chi ama la lettura vi troverà un’abbondante risorsa di testi, interviste, studi, riferimenti bibliografici. Chi ama le immagini vi troverà gallery dei migliori fotografi e illustratori. Chi ama i filmati vi troverà sezioni interamente dedicate ai più originali videoclip e tutorial. Chi cerca i riferimenti delle realtà che operano nel settore troverà preziosi elenchi di palestre giocolieri, scuole di arti circensi, scuole di circo per bambini e ragazzi, e altre realtà attive sul territorio. Chi vuole seguire spettacoli, eventi, convention e corsi troverà nella sezione News una selezione degli appuntamenti di maggior rilievo. Come sempre ci preoccuperemo di selezionare i contenuti pubblicati, con l’augurio che ciascuno di voi trovi sempre, velocemente, facilmente un’informazione di qualità. designed by Studio Ruggieri Poggi

Associazioni che sostengono Juggling Magazine e contribuiscono alla sua diffusione ARTECONFIGURAZIONI ASS. via E.Ferrari 2 > 82037 Telese Terme (BN) > Franco Filippo 320 6179780 www.artconfigurazioni.it ARTEREGO ASS. c/o Blogos, via Mille > 40033 Casalecchio di Reno (BO) > Sandro Sassi 333 2800913 www.arterego.org ARTERIOSA ASS. via Pomeria 90 > 59100 Prato (PO) > Edoardo Nardin 349 1949469 www.arteriosa.it ARTE VIVA ASS. via L. Manara 134 > 63039 S.B. del Tronto (AP) > Andrea Mariani 329 4114883 www.assoartistidelladriatico.it ARTI DISTRATTE via Valtellina 1 > 50053 Empoli (FI) > Tiziana Taraballi 392 2119082 www.artidistratte.it C’ART TEATRO via Brodolini 9 > 50051 Castelfiorentino (FI) > Andrè Casaca 349 4700420 www.teratrocart.com CIRCO CANAJA palestra popolare Lungomare Da Vinci 1 > 60019 Senigallia (AN) www.myspace.com/circocanaja UN CLOWN PER AMICO via G. Costantino 5 > 70123 Bari > Michele Diana 348 0535875 clownarturo@hotmail.it IL DRAGHETTO via grotta di navarra 14 > 67100 L’Aquila > Anna Del Beato 338 1864156 www.atestaingiu.net ENDAXI ASS. via G.di Montpellier 52 > 00166 Roma > Paolo Scannavino 328 9473371 www.spazioendaxi.it FABBRICA DEL CLOWN ASS. via Speciano 4 > 26100 Cremona > William Cattivelli 347 2353003 sullacisa@virgilio.it FARANDULA ASS. viale Ennio 1/E > 70124 Bari > Silvano Vallone tel 333 5788233 www.lafarandula.it FINISTERRAE COOP.SOC.ONLUS Viale Mazzini 25 > 03100 Frosinone (FR) > Simona Straccamore 338 6110105 www.coopfinisterrae.it FOGLI VOLANTI ASS. via Università 61 > 09100 Cagliari > Riccardo Tanca 328 4149915 artistidistrada.multiply.com GIOCOLIERI EMILIANI ASS. via Panigale 90 > 40132 Bologna > Pietro Morea 347 7121221 www.giocolieriemiliani.it GIRATUTTO ASS. Loc Melta di Gardolo 70 > 38100 Trento > Tommaso Brunelli 348 8852925 giratutto_aps@yahoo.it IL GIROTONDO via dell'Industria 7 II^ traversa > 72015 Fasano (BR) > Nicola Scoditti 339 2464721 girotondo.n@libero.it JOKERS ASS. Via Badia di Cava 56 > 00142 Roma > Catia Fusciardi 338 3552831 www.scuolaromanadicirco.net KARACONGIOLI ASS. via San Marco 443/D > 55100 Lucca > Andrea Vanni 329 3659034 opplero78@hotmail.com KAPPAERRE ARCIRAGAZZI ASS. via della Repubblica 34 > 50051 Castelfiorentino (FI) > Sara Spini 349 5779462 www.kappaerre.org MAGO SALES ONLUS FONDAZIONE via Bioletto 20 > 10098 Rivoli (TO) > Don Silvio Mantelli 335 473784 www.sales.it PALESTRA GIOCOLIERI CATANIA Centro Sociale Auro Catania > Riccardo Strano 320 0752460 rickystrano@yahoo.it PONIX via Fondazza 11/A > 40125 Bologna > Fabiomassimo Caramanno 339 2283477 www.h2o-ponix.it

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Juggling Magazine e www.jugglingmagazine.it

Linee guida per la pubblicazione di vs. materiale All’alba della messa online della nuova versione di jugglingmagazine.it, per razionalizzare gli spazi e le risorse di cui disponiamo, proviamo ad offrire indicazioni più precise a tutti coloro che ci contattano per dare voce sulla rivista e sul sito alle proprie iniziative, realtà e spettacoli.

Redazionali La redazione continuerà a scegliere in piena autonomia articoli, interviste, servizi, spazi dedicati a Artisti, Compagnie, Spettacoli, Scuole, Festival, Pubblicazioni. Sottoponeteci le vostre proposte in tempi utili (chiusure redazionali: 15 febbraio, 15 maggio, 15 agosto, 15 novembre) Rubriche su www.jugglingmagazine.it una nutrita serie di rubriche e contributi redazionali inediti troveranno posto pressoché in tempo reale all’interno del sito. Sottoponeteci le vostre proposte. News continueranno ad essere ospitate solo su jugglingmagazine.it. Verranno selezionate solo le news che ci arriveranno nel formato indicato e in base alla loro importanza e diffusione. Formato delle news disponibile online o su richiesta. Newsletter contiamo di mandare una newsletter mensile che contenga importanti anticipazioni e segnalazioni ai nostri soci, lettori, contatti e a chiunque si segnali interessato a riceverla. Spazi commerciali una percentuale calmierata delle pagine di Juggling Magazine e di jugglingmagazine.it verranno rese disponibili a pagamento sotto forma di spazi pubblicitari a Operatori Commerciale e Culturali. Listino disponibile su richiesta. Proprio materiale promozionale allegato/veicolato sul nazionale insieme alla rivista Juggling Magazine. Il materiale va consegnato al ns. magazzino entro il 25 marzo, 25 giugno, 25 settembre, 20 dicembre. Modalità e tariffe disponibili su richiesta. Possibilità di stampare a prezzi contenuti il vs. materiale. Segnalazione dei propri recapiti e riferimenti verranno assicurati alle Associazioni e Palestre Giocolieri che ci sostengono e alle Scuole di Piccolo Circo inserite nei nostri Registri. Modalità per diventare nostri sostenitori o entrare nei Registri della Scuole di Piccolo Circo disponibili online o su richiesta. Scambi di visibilità di volta in volta concordati verranno destinati alle realtà/eventi che sceglieranno Juggling Magazine come Media Partner. Proposta di mediapartnership disponibile su richiesta.

Giocoli&rDi intorni via Lazzaretto, 1 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Italy - P.IVA 06894411005 viale della Vittoria, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Italy t/f +39 0766 673952, m +39 347 6597732, mail giocolieriedintorni@hotmail.com, sede operativa

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OGNI LIBRO DEGNO DI NOTA É UN ATTENTATO ALL’ORDINE E UN OLTRAGGIO AL PUDORE. Marcel Jouhandeau

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