Juggling Magazine #43 - june 2009

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i s s n 15 91 - 016 4 Po s t e I t a l i an e S p A

ASSOC IAZ I O N E G I OCO LI E R I & D I NTO R N I n. 43 giugno 2009

s p e d . i n a . p . 70 % D C B V i t er b o co n t i en e a l l eg a t o P. e allegato R.


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JUGGLING MAGAZINE bollettino informativo dell’Ass. Giocolieri e Dintorni Pubblicazione trimestrale Anno VIII, n.43, giugno 2009 Registrazione Tribunale di Civitavecchia n. 9 del 21 novembre 2002 ©2002 Associazione Giocolieri & Dintorni viale della Vittoria, 25 00053 Civitavecchia (RM) h www.jugglingmagazine.it e jugglingmagazine@hotmail.com f 0766 673952 m 347 6597732 Direttore Responsabile Marcello Baraghini Direttore Editoriale Adolfo Rossomando Grafica e impaginazione Studio Ruggieri Poggi h www.ruggieripoggi.it t 06 57305105 Distribuzione Nuovi Equilibri t 0761 352277 f 0761 352751 Stampa Spedim via Serranti, 137 h www.spedim.it Stampato il 20 giugno 2009 In copertina Cie Adrian M foto di Valeriè Evrard

Pubblicazione sostenuta dal

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

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esse ai quali r te in i d ti n e v rie di e ina una sseim g a p ta s i mesi. anifestazioni, spettacoli, s e u q s mo in rtecipare nei pro Segnaliam pa rnata delle m a sezione New vi invitia o asta più completa e aggiodiamo come sempre all Per una li poste formative riman eventi e pro jugglingmagazine.it presente su

VII Sul Filo del Circo

VI Convention Romana

Pietre miliari dello spettacolo popolare e giovani promesse del circo contemporaneo, cui è dedicato il Concorso per Giovani Artisti

Classico appuntamento al CSA La Torre, nel bel Parco dell’Aniene, 4 giorni all’insegna della giocoleria

3/24 luglio Grugliasco (TO)

www.sulfilodelcirco.com

III Funambolika

6/8 luglio Pescara Superstar circensi, spettacoli acrobatici e grandi solisti della comicità. Ospite attesissimo Victor Kee

www.funambolika.blogspot.com

XXII Mercantia

15/19 luglio Certaldo (FI) La festa, il caos, il borgo come labirinto, il sopra e il sotto, nella splendida cornice medievale

www.mercantiacertaldo.it

VII Lucania Buskers

Roma 10/13 settembre

www.csalatorre.net

VIII Meeting Nazionale Operatori Piccolo Circo Castelfiorentino (FI) 21/25 settembre

Workshop e aggiornamento professionale per chi insegna arti circensi a bambini e ragazzi

www.jugglingmagazine.it

IV Clown&Clown Festival

Mte S.Giusto (MC) 2/4 ottobre Clown, in tutte le loro accezioni, che invadono pacificamente strade e piazze. Direzione artistica di Zelig

www.clowneclown.org

agosto 5/6 Grumento Nova 8/9 Stigliano, 10 Matera

XI Festival Città di Latina

Festival al sud dalla programmazione attenta, quest’anno ospita la fase finale di "Cantieri di Strada"

Casting di rilievo per uno dei maggiori festival internazionali dedicati ai giovani artisti della pista

www.lucaniabuskers.com

Latina 15/19 ottobre

www.festivalcircolatina.com


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III Convention di Giocoleria della Brianza Imbersago (lc) 29 aprile / 2 maggio www.conventiongiocoleriabrianza.it intervista a Geppo e Davide, organizzatori foto di testata Ciro Caltana illustrazioni Elena Veronelli

Direzione artistica La convention brianzola fin dalla prima edizione si è proposta di colmare il vuoto lasciato dalla convention nazionale negli ultimi anni, ovviamente con i limiti legati alla logistica e all’esperienza, ed ora che siamo arrivati a circa 700 partecipanti stiamo valutando la fattibilità di ampliamenti. Per quanto riguarda la direzione artistica, dando ascolto ai suggerimenti dei giocolieri, abbiamo chiamato una ventina di ospiti diversi da quelli dell’anno scorso. Giocolieri che offrissero workshop interessanti e portassero sul palco del Galà non solo numeri di tecnica ma uno spettacolo vario e interessante anche per un pubblico di non giocolieri. Per me (Davide) che giro tra convention ed eventi è relativamente facile invitare artisti che altrimenti non si vedrebbero qui in Italia. Per migliorare la qualità dello spettacolo abbiamo anche chiesto

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alla Pro Loco di investire su un tendone migliore, spalti per il pubblico, inoltre abbiamo incaricato Mike Rollins di occuparsi dello Stage Management, offrendo agli artisti e ai tecnici una figura di riferimento che parlasse anche diverse lingue straniere, e al direttore artistico (Diego Draghi) maggiore tranquillità per gestire le dinamiche e le scalette dei vari eventi (Galà, Parata, Olimpiadi ecc). Abbiamo prestato attenzione ai dettagli che l’anno scorso ci erano sfuggiti, e l’anno prossimo faremo meglio con spalti più capienti, magari un tendone più grosso, continueremo a invitare ospiti di rilievo che possano motivare la partecipazione dei giocolieri, trattandoli con grande attenzione, perché non bisogna dimenticare che vengono a cachet ridotto. Gli spettacoli sono stati molto apprezzati, e sempre di alto livello, compreso il Renegade finale condotto da Salvo, Riccardo e Ciccio Paradise. I workshop hanno avuto un seguito massiccio e colgo l’occasione per ringraziare gli ospiti, tutte le persone che ne hanno tenuto uno e la FLIC per il supporto che ci ha fornito. Molto apprezzate da genitori e bambini anche i laboratori per i bimbi, condotti da diversi operatori che si erano resi disponibili. Il resto della programmazione è un po’ il miracolo delle convention perché, quando c’è tanta partecipazione ed entusiasmo, tutto accade senza troppi sforzi, come per esempio l’evento di monociclo, coordinato dai membri della AIM (Associazione Italiana Monociclo).

Direzione logistica e organizzativa Lo staff principale è composto da me (Geppo), Giulia, Davide, l’assessore Vergani, Ottavio (pres. Proloco), e dalla ProLoco tutta, che gestisce la cucina in maniera impeccabile. Alla reception un gruppo di fedelissimi (Silvia, Pamela, Claudia, Gino, Rava). Il coordinamento controllo Pass, negli altri due anni inesistente, è stato affidato a Watta, (oddio, più che affidato, l’abbiamo incastrato ghgh...). Alla pulizia dei bagni pensava una ragazza a pagamento, mentre per la pulizia delle aree ci si è arrangiati col volontariato, e ringrazio di cuore tutti quelli che hanno dato una mano. Purtroppo tanti di quelli che si dicono disponibili per dare una mano all’atto dell’iscrizione, poi spariscono durante la convention e solo grazie ai pochi che rispondono agli appelli via megafono, si riesce a mantenere l’area in buon ordine. La mia idea è quella di ampliare lo staff e coinvolgere maggiormente i volontari, per avere meno responsabilità sulle spalle pur tenendo sempre le mani in pasta in tutti gli aspetti, cercando di intervenire dove necessario e soprattutto cercando di dare il buon esempio quando serve. Certo, l’impegno viene ripagato alla grande dalla soddisfazione che sindaco, assessori, abitanti, stampa, giocolieri, ospiti, ci hanno ripetutamente espresso, tuttavia anche quest’anno, nonostante l’esperienza, abbiamo avuto la nostra bella dose di stress che si è fatta sentire a convention finita.


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Marco Marassi

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Ricasco sul territorio Il budget, al momento, non ci permette di dedicare dei fondi per progetti sul territorio ma solo di conservarli per le convention degli anni successivi. Tuttavia nella zona si stanno moltiplicando le palestre giocolieri, e ce ne sono altre due che non esistevano l’anno scorso, frequentate da 30 giocolieri di età dai 16 ai 25 anni, che hanno partecipato alla convention attivamente e con grande entusiasmo. La convention sta sviluppando in loro anche lo spirito critico nei confronti delle performance, e cominciano ad arrivare richieste di eventi di giocoleria anche dai comuni limitrofi!

THE RENEGADE SHOW: TUTTO PUÒ ACCADERE a cura di Salvatore Frasca Nel campo dello spettacolo probabilmente il Renegade show all’italiana è il più assurdo e grottesco degli intrattenimenti. Il Renegade, nasce dalla spiccata tendenza degli artisti alla valorizzazione del nulla. È uno spettacolo maratona che miete vittime in ogni convention che si rispetti per il piacere dei superstiti. Alla Brianzola hanno presentato alcuni dei sostenitori più accaniti e veterani del genere: Salvo Bengala, Ciccio Paradise e il Notaio. Con la collaborazione del maestro Becucci. Il pubblico più che mai protagonista assiste e partecipa in un clima estatico a una serie di performance di difficile definizione. In questo genere l’eccesso, l’inutile e l’arte sono mescolati insieme in un delirio trash. Avvolto nei fumi e nell’alcool, di certo, non è uno show per bambini anche se gli sfortunati presenti alle ultime edizioni si sono divertiti non poco. Non ci è chiaro cosa spinga comuni spettatori o celebri artisti al centro della scena a perdere il posto, l’equilibrio e la

reputazione È invece chiaro che per gestire questo lungo delirio c’è di bisogno di tutta l’esperienza che abbiamo accumulato negli anni creando un format di presentazione che aiuta lo spettatore a sopravivvere nelle ore più dure. Infatti dal punto di vista fisico il Renegade è una prova di forza, di resistenza per creare qualcosa di magico ed onirico. Cerchiamo di creare dei personaggi che generano un universo in cui tutto può accadere: il presentatore introduce i numeri, e ne esalta i meravigliosi aspetti invisibili. Il notaio, simbolo dell’inutile burocrate corrotto e alcolizzato giura costantemente il falso mentre Ciccio Paradise è una valletta solare e caraibica che interpreta la gioia di vivere anche quando nel palco c’è qualcuno che vomita. Il maestro rappresenta l’onorabile tradizione dello spettacolo italiano... violentato. Dopo essere stato a lungo relegato alla serie C degli eventi in convention senza il diritto a

luci ne’ amplificazioni negli ultimi anni il nostro lavoro è stato quello di portare questo spettacolo di horror intimo su un palco cercando di dargli tutta la dignità di un grande spettacolo in cui tutti possono essere protagonisti. A giudicare dall’attesa che si respira ogni volta in convention sembra che sia diventato un vero e proprio evento. “Questo benedetto renegade per noi è un atto di purificazione, di liberazione accostabile al sentimento religioso: una maniera per divertirsi insieme al pubblico, dargli tutto, mettersi a nudo e accettare sfide intime per essere pronti a oltraggiare il proprio ego ed il proprio pudore per fare a meno della propria reputazione per qualche ora.” Grazie a Lorenzo e Iacopo che ci hanno sostenuto dietro le quinte, alle vinarelle e a tutti quelli che entrano in scena e aspettano l’alba insieme a noi.

FACEBOOK the big italian renegade show

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foto di Dario Torre

www.claudiocremonesi.it

Il palco s’illumina e la platea dei giocolieri trattiene a stento l’eccitazione per un nuovo Galà che sta per cominciare… Ma gli artisti chiamati ad esibirsi cosa scelgono di proporre della propria arte e della propria persona?

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Claudio Cremonesi

Quando sono stato invitato al gala ho rilanciato proponendo “Ciarlatown, acrobazie nel mercato globale” il mio nuovo spettacolo nato dall’incontro con Giorgio Donati. Avevo dei temi di cui volevo parlare e con lui abbia-

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mo lavorato sull’improvvisazione utilizzando le arti del teatro e del circo, perché io rimango legato ad un’idea di spettacolo popolare che possa avvincere soprattutto un pubblico di piazza. Ho sempre fatto teatro e la strada, che ancora prediligo, ma l’idea è di far confluire strada, teatro, poetica e circo. È la parodia di un mondo di precari (e noi artisti di strada lo siamo per antonomasia!) dove i ciarlatani gestiscono attraverso l’economia le nostre vite. È il secondo spettacolo che creo, una creazione del cuore, ed è stato divertente portare dopo 15 anni qualcosa su un palco dal livello tecnico mostruoso, accettando la scommessa di un confronto con le nuove generazioni, che ho trovato tra l’altro sensibili rispetto a questi temi. È stato divertente realizzare cose che avevo in testa da anni, come ritagliare una sfera d’equilibrio e richiuderla, oppure studiare trick di giocoleria e tipi di musica che potessero andare bene insieme, oppure realizzare clave che funzionassero anche come bacchette della batteria. Devo dire anche che alla convention ho visto un’evoluzione della giocoleria, con tanta ricerca nell’espressione corporea e non solo nella “mistica” dell’oggetto, qualcosa che può essere apprezzato da tutti, anche da non giocolieri. Nel nostro piccolo abbiamo una possibilità e una responsabilità quando saliamo su un palco e la sfida per noi è coniugare uno spettacolo teatrale con un messaggio politico e sociale attraverso l’espressione artistica, senza cadere nel retorico.

Audrey Decaillon Ori Roth

Wes Peden

Ho portato due pezzi all’open stage, il primo è uno studio su cosa significa oggi fare juggling di ricerca. Per esempio se porto in scena 2 palle, 2 clave e 2 cerchi voglio fare trick che è possibile fare solo con 2 palle, 2 clave e 2 cerchi. Scoprire cose nuove che non sono state scoperte ancora ed ispirare altri a fare lo stesso, che è la ragione principale per venire alle convention. Poi ho portato un numero con 5 clave, avevo un’esperienza nella mia vita che dovevo digerire ed esternare in qualche modo, e siccome la giocoleria è il mio mezzo espressivo ho concepito la routine per comunicare al pubblico le emozioni che avevo dentro.

Di solito mi esibisco solo alle convention e preferisco portare in scena le cose più estreme che mi riescono con le palline. Costruisco la mia routine mettendo insieme alcune sequenze di trick, ma lavoro tanto sulla musica adattandola al pezzo per fare in modo che le due cose vadano perfettamente in synchro. Cerco comunque di essere me stesso evitando di portare sul palco personaggi o messagi particolari.

Kike

Mi esibisco prevalentemente alle convention, ma anche di fronte ad un pubblico di non giocolieri voglio trasmettere con i miei numeri i sentimenti che provo durante la creazione. Qui ho presentato 4 numeri con 4 stati d’animo differenti e siamo stati molto contenti. Palline, cerchi, clave, non è importante l’attrezzo ma quello che hai dentro.

www.myspace.com/decaillon

BUONA LA PRIMA

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www.juggleroth.com

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www.wespeden.com

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Mi piace sviluppare nuove idee per giocolare con altre parti del corpo e portare questa ricerca sul palco. In questo nuovo pezzo cerco di esprimere il mio essere donna, in un ambiente dove le donne non sono molte. Così entro in scena come una pretty woman, per poi cambiare e mostrare un lato più duro ed emozioni più forti, un invito alle donne che vogliono esibirsi a non trattenersi nel comunicare le loro emozioni più vere. Sono orgogliosa del mio pezzo, ci ho lavorato tanto, da sola, e senza prendere lezioni di antipodismo, è davvero roba mia, ma non mi ritengo una performer professionista. Non mi alleno più nel mio letto e nella mia stanza! Ora vado in palestra ad allenarmi. Sono un architetto di professione e quando vado sul palco la prendo comunque easy e porto solo quello che mi piace fare. E forse questo dà la possibilità di fare una esibizione migliore, meno carica di tensioni.


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Cerco di stare attento al mio stato d’animo prima di entrare in scena. Mi interessa restituire per quanto possibile tutto quello che hai in qualche modo ricevuto, cerchi di portare una buona energia, un buono spirito, perché è questo la cosa principale che il pubblico vede quando sei sul palco. Il mio numero cambia spesso, e mi piace che ci sia un po’ di imprevisto sul palcoscenico. Racconto una storia nel numero, con omaggi a vari personaggi come Francis Brunn, giocolieri a cui devo qualcosa, dettagli che magari il pubblico non percepisce ma che sono importanti per me. La differenza quando sei alla convention o altrove è parecchia, il pubblico normale è più difficile, non lo conquisti con i trick, ma questa è anche una sfida, perchè costruire un pezzo solo per i giocolieri è più facile e fine a se stesso, devi riuscire invece a conquistare con la giocoleria un pubblico generico.

Beppe Tenenti

Intrika

www.intrika.net

Lorenzo Mastropietro

Abbiamo portato in scena il pezzo con 4 cerchi e 5 clave perché crediamo di poter mostrare qualcosa che ancora non si è visto; pochi fanno manipolazione a 4 mani o passing che non abbia il focus su face to face o sui trick. Volevamo una sequenza di trick differenti e concatenati che dessero un feeling e un ritmo visivo accattivante. Volevamo essere intricati, volevamo che il nostro juggling risultasse come un ingranaggio; abbiamo fatto un sacco di ricerca su cosa pensiamo ci piaccia nel juggling, nel cercare di fare un pezzo nuovo che sia piacevole per noi e per il pubblico. Abbiamo lavorato tre ore al giorno per un mese e alla fine era ancora da rifinire, così lo abbiamo provato per un mese, una volta al giorno prima di arrivare alla versione finale. Abbiamo tanti pezzi come questo, e li porteremo anche alla EJC quest’anno.

todorebota.blogspot.com

Patrick e Wes

Non decido prima cosa porto in uno spettacolo, quello che porto è puro divertimento, amo la giocoleria e mi sforzo di portare in scena un pezzetto della mia allegria. In genere mi esibisco più in altre situazioni (circo, cabaret, varietà), così quando sono alle convention tiro più a lungo i trick per dare maggiore piacere ai giocolieri. I miei spettacoli cambiano sempre, e anche se la mia giocoleria è quasi classica ora sto lavorando con le emozioni, per fare un numero più contemporaneo che offra più livelli di lettura, ma mi chiedo sempre se quello che faccio è la cosa giusta, e perché lo faccio; una domanda ricorrente che spero tutti i giocolieri che vanno sul palco si pongano.

Ci esibiamo in diversi contesti, ma esibirsi ad una convention crea sempre tanta tensione, perché tutti sanno cosa c’è dietro; per altri versi può essere incoraggiante perché i giocolieri, qualsiasi cosa fai, sono comprensivi. Così se riesci a superare questa ansia può arrivare finalmente il momento e la condizione del dare, l’idea di esibire quello che sta dietro il tuo show. Noi lavoriamo tanto sul comunicare un’energia positiva, divertimento, amore, saltando dal visual al poetico, al divertente. Per noi essere in scena è più uno stato mentale che una prova di tecnica, forse perché siamo donne! Ogni volta lo show è diverso perchè il nostro stato d’animo è diverso, e ci piace affiancare qualcosa di poetico o divertente alla tecnica, per coinvolgere anche un pubblico che di giocoleria non capisce niente. In sostanza ci piace essere noi stesse e dare degli spunti, delle suggestioni, lasciare il pubblico libero di prendere quello che vuole.

www.myspace.com/beppetenenti

Fernando Pose

Il pubblico della convention è particolare, un pubblico giovane che non si trova solitamente in teatro, che non si trova solitamente in piazza, un pubblico per il quale non devi mediare i contenuti del tuo spettacolo per riempire il cappello, così ad ogni convention porto degli azzardi, facendo attenzione a concentrare i tempi, perché conosco le dinamiche degli open stage. Mi piace azzardare perché so di aver un pubblico a cui piace l’azzardo e dove, in caso di flop, apprezzano comunque lo spirito che c’è dietro. Il personaggio che coltivo da qualche anno lavora sull’idea del fallimento, che viene sviluppata fino a diventare spettacolo. Vuole comunicare che è inutile fissarsi su risultati precisi perchè poi se lavori bene con impegno e costanza qualcosa di buono esce comunque, anche se diverso da quello che prevedevi. Mi impegno a cercare l’originalità, mostrare solo per un

momento un attimo di tecnica, che sia innovativa, che abbia scintille diverse.

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RENCONTRE DES JONGLAGES

PARIGI 24/26 APRILE

intervista a

www.maisondesjonglages.blogspot.com

Thomas Guérineau coodirettore artistico foto di

Ho incontrato Rémi Laroussinie nel dicembre 2007 e gli ho proposto di organizzare un incontro di “giocolerie” perché come giocolieri trovavamo che, dopo la chiusura del festival di Malakoff, mancasse un luogo, un teatro, un evento al di fuori delle convention che fosse dedicato alla giocoleria. Volevamo creare un festival che fornisse agli artisti le condizioni migliori per esibirsi e un pubblico eterogeneo che, oltre ai giocolieri che naturalmente arrivano numerosi, fosse composto da spettatori concentrati e attenti non solo alla tecnica ma anche alla scrittura che gli artisti propongono; il nostro obiettivo era di offrire il massimo affinché le pieces, i numeri, gli spettacoli potessero esprimersi al meglio, trasportare nel loro universo. Volevamo mostrare al pubblico che la creazione della giocoleria è ricca e viva e che in dieci anni è cambiata, evoluta; vogliamo dare visibilità a quest’arte e creare altre circostanze. Vorremmo contribuire ad eman-

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Emilia Tau Valeriè Evrard

traduzione di

valyevrard.free.fr

cipare la giocoleria, trovare i mezzi per metterla in luce, fra i quali una stampa critica di qualità che possa valorizzare lo spettacolo. Vorremmo dare impulso alla diffusione di spettacoli di giocoleria, far capire al grande pubblico che ci sono creazioni di qualità, completamente autonome rispetto al circo. Il titolo “Rencontre des jonglages” (Incontro delle giocolerie), vuole suggerire appunto che non c’è una sola giocoleria, tantomeno circense, ma una molteplicità di giocolerie. Vogliamo inoltre mostrare che ci sono spettacoli di durata variabile, media o lunga, creati in relazione con l’oggetto, o ancora pieces molto corte di 3 minuti che hanno una specificità e non devono essere considerate arte spicciola; come in musica abbiamo brani che durano tre minuti, o in letteratura gli aforismi o la poesia, ciò che è deposto in una forma corta ha la sua dignità e non potrebbe essere scritto in una forma lunga. È per questo che nel festival abbiamo formati di un ora, o più brevi, e uno

spazio “coup de dés” riservato agli estratti, alle bozze. Riprendo da Mallarmé, “un coup de dés”, un tiro di dadi, quand’anche lanciato in circostanze eterne dal fondo di un naufragio, mai abolirà il caso”: si può avere un’ottima tecnica, una conoscenza teatrale, etc. ma nel momento di entrare in scena è sempre un lancio di dadi, e per me è la stessa cosa come programmatore. Con Rémi selezioniamo ciò che vediamo in giro, o valutiamo i video di artisti che già conosciamo. Per scegliere ascolto gli argomenti, ma l’ultima parola spetta all’effetto viscerale che ha su di me uno spettacolo, senza lasciarmi condizionare molto dal curriculum dell’artista; allo stesso tempo cerchiamo di lavorare sulle nuances e sullo stile, favorire sia il tradizionale sia il contemporaneo. Non è un festival dedicato solo alla giocoleria francese e abbiamo differenti nazionalità presenti, anche se il budget ristretto non ci permette di invitare molti artisti dall’estero. Va in questo ringraziata l’amministrazione di Courneuve, unico finanziatore del festival, che ci ha permesso quest’anno di offrire un cachet a tutti gli artisti e un compenso gli organizzatori. La programmazione dei tre giorni con 7 differenti spettacoli e 28 compagnie,


Cie deFracto, Marijke Gevers, Nata Gallina, Jean Daniel Fricker, Cirque Bang Bang, Alex Saintin, Cie du Jeudi 23, GRAAF, Groupe de Recherche des Apprentis de l’Académie Fratellini, Cie AlbaTros, Paolo, Slyde, Guy Waerenburgh e Antoine Chartier, Cie M’Zêle, Sebastian Gerer et Marco Paletti, Compagnie Adrien M, Markus Furtner, Cirque Désaccordé, Cie Jörg Müller, Cie du Bà, Jonas Jongleur Diaboliste, Christophe Pilven, Paul de Muchmuche Company, Jens Sigsgaard, Cie AlbaTros, Cridacompany, Cie I’m, Cie Aspatrouille, Cie Les Objets Volants

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ha messo in luce vari tipi di giocoleria - più legata al movimento, alla teatralità, più grafica o di contatto con il pubblico; giocolieri con tanti anni di carriera alle spalle e giocolieri delle nuove generazioni. Per me la giocoleria va vista all’interno della storia del teatro e dello spettacolo; deve avere un ruolo catartico: l’arte vuole captare questa incomprensione del mondo e di noi stessi e per me il giocoliere deve spingere le sue logiche fino a questa crepa.

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E U Q CIR

G N BA NG BA

Studiavo fine art, pensavo che sarei stata una pittrice per tutta la mia vita, ma nel ‘94 ho incontrato la giocoleria e lo swinging, praticandolo un po’ per sport e un po’ come pratica hippy. Ma nel ‘97 vidi ad una convention Jerome Thomas che faceva dell’improvvisazione e per me fu una rivelazione! Allora danzavo molto e pensai di mettere insieme un po’ di cose e il juggling. Così fondai un’associazione di giocolieri nella Francia centrale… ng.fr uebangba www.cirq foto di Ludovic Leleu

Ci mettemmo presto insieme, cercando subito delle nuove espressioni artistiche con la giocoleria, cose semplici ma efficaci; il nostro motto era “siamo quello che siamo e non solo quello che siamo capaci di fare”. Fondammo la compagnia “Le pies su la Tete”, preparammo i primi spettacoli di giocoleria e arrivarono i primi ingaggi per festival in Francia e all’estero. Col tempo invitammo l’ex direttore di Circ Cric a seguirci per guidarci nella creazione. Fu lui a suggerirci di incontrare Jerome Thomas, nel quale mi imbattei un giorno per una straordinaria coincidenza. Mi invitò a vedere il festival di Malakoff, dove frequentammo masterclass con Ignatoff e Nadeisha. Poi seguimmo una sua masterclass e per 4 anni i suoi consigli sulla formazione, partecipando anche al laboratorio collettivo di sperimentazione per la creazione dello spettacolo Rainbow, dove imparammo tanto sulla giocoleria e sulla produzione professio-

nale di spettacoli. Uno dei nostri primi spettacoli è stato Skratch, dove combinavamo hip hop music con la giocoleria, che abbiamo portato in giro per due anni, chiedendoci spesso in quale direzione volessimo andare e come. In seguito abbiamo lavorato con Philippe Menard, senza disdegnare importanti lavori all’estero, Seul e Giappone compresi, esperienze importanti nella nostra carriera. Nel 2005 abbiamo cominciato a concepire l’idea di uno chapitò, così abbiamo lavorato duro, raccogliendo anche fondi istituzionali e nel 2006 abbiamo approvato il progetto per la sua costruzione e l’acquisto di mezzi e attrezzatura, un investimento di ben 200.000 €. Dopo questo la compagnia è cresciuta (siamo in 7, tre performer, tre tecnici e un amministratore), la nostra vita è cambiata, perché ora viviamo in strada con lo chapitò, una scelta di vita globale, ed è cambiata anche la nostra arte, perché ci esibiamo in un cerchio e non più su un palcoscenico. Quello che è bello per noi è avere un posto dove possiamo crescere ed essere sicuri di poter rappresentare lo spettacolo così come l’abbiamo concepito, senza dover mediare con teatri o altro. Puoi decidere chi entra nello spazio, puoi invitare chi vuoi. Che è

Lunedì 27 aprile. Ritorno a casa, ma quale? ... viaggi spazio-temporali da aeroporto a aeroporto: Parigi – Glasgow – Wroclaw; ritorno a Budzòw per la fine del progetto FAAAC III: tre mesi nella campagna polacca per “invadere” con la cultura la comunità dei comuni di Gmina, per vivere l’utopia dell’autogestione nella vita e nel lavoro con 70 artisti di ogni dove. Tre giorni a Parigi, tre controlli degli uomini della polizia, due multe; gli amici ritrovati, i progetti futuri, i ricordi, i desideri; la stampa, gli organizzatori, la segretaria, i tecnici audio-luci, i programmatori, i contatti, i contratti, quanto mi paghi, quanto valgo? Dall’Est ritorno in un’Europa ai miei occhi ancora più capitalista, cinica, avida, dove in aeroporto un bambino domanda all’amico del padre quanto guadagna al mese, alla settimana, al giorno e lui risponde con la precisione di un banchiere. E poi la scena: le luci, il trucco, gli abiti stirati e l’emozione da “corsa al bagno” prima dell’apertura del sipario. Il palco è perfetto, le migliori condizioni, tutti lavorano per il meglio, con grande rispetto e professionalità, come è raro che accada in Italia. La programmazione è varia: dalla pura tecnica della giocoleria ai più popolari artisti di strada parigini, la poesia, l’esibizione, le palle, le clave, i cappelli; si gioca con la gravità, con l’illusione e con la realtà, con il pubblico e con se stessi: con le proprie vite dedicate chissà a quale ricerca... Io e Leo (Leonardo Cristiani) presentiamo un duo, “Excess” che di eccessivo, ora, ha il livello della tecnica: una ricerca di più di tre anni fra passing e antipodismo, unica al mondo. Con “Excess” affrontiamo grottescamente la relazione fra maschile e femminile, sessuale e asessuato, consideriamo gli stereotipi e le nostre esperienze: è un cammino lungo, abbiamo ancora da riflettere molto e ricercare sul movimento del corpo. Siamo emozionati, ma non più di quella sera della settimana precedente alla festa degli anziani di Stoszowice in Polonia; siamo sicuri, abbiamo ripetuto molto; io e Leo lavoriamo intensamente e con molta voglia, cerchiamo sempre la concentrazione, ma chiacchiere, dubbi, risate e isterie fanno parte del training e sappiamo che i

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Anne Coudron

Ho scoperto la giocoleria a 15 anni insieme a degli amici, appassionandomi al devil stick per il puro gusto di giocarci. Poi incontrai un giocoliere, amico di Elsa, che mi invitò ad associarmi. Fu lì che mi insegnarono tre palline a la cosa mi piacque molto. Scoprii delle cose col mio corpo e continuai, avevo 17 anni, ero studente e a quel tempo mi facevo tante domande su cosa avrei fatto da grande, così decisi di fare il giocoliere...


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poi l’idea dello spettacolo stesso, perché noi rappresentiamo la vita quotidiana in casa di una coppia e invitiamo il pubblico ad osservarla, un po’ voyeuristico come concept. Pensiamo fortemente che il nostro chapiteau sia un tendone dove i giocolieri possono trovare una particolare atmosfera e accoglienza, e la nostra presenza qui al Rencontre ne è una prova, perché il nostro cuore è con la giocoleria. Da molti anni ci interroghiamo su che tipo di giocoleria portare on stage, cosa significa creare uno spettacolo. Non mi interessa mostrare il mio virtuosismo. Mi sento una giocoliera, e anche se so danzare e recitare, mi sento una giocoliera. Ma voglio fare qualcosa di emotivamente coinvolgente con la giocoleria, come quando nella seconda parte dello show presentiamo una coreografia dove ci muoviamo in synchro, tenendo ciascuno una cascata a tre palline; è una ricerca che abbiamo avviato da tempo, dove si intrecciano pattern orizzontali e verticali (palle e piedi), e che porteremo avanti coinvolgendo anche altri artisti.

momenti difficili fanno parte della creazione. Gli spettatori sono entusiasti, un applauso ad ogni figura e tante risate; il pubblico spesso preferisce il facile, ma noi lavoriamo per ricercare le risposte e dire la nostra, e ancora non abbiamo toccato la profondità e la sacralità in questo percorso. Per me, ora, il comico è un’altra ricerca interessante, ne esploro il senso, anche se forse “non esiste il vero senso del ridere” (Umberto Eco, “Il nemico dei filosofi”, Espresso, 13 agosto 1967). E alla fine del festival grande distensione nella hall, parliamo e ridiamo, gli abbracci, i saluti; Leo non ama i troppi sorrisi consumati e i commenti sugli spettacoli; andiamo via, raggiungiamo Valeria e Nicolò al Pont des Arts e poi la Tour Eiffel, Leo non l’ha mai vista!

Bertrand Depoortère

A CURA di Emilia Tau

Mi piace allenarmi ed essere un po’ sporty nella pratica, ma non al punto di amare la competizione. La giocoleria è un’arte, capace di trasformare il tuo corpo e di comunicare utilizzando oggetti, è qualcosa che puoi condividere con il pubblico e altre persone. L’uomo ha sempre costruito e utilizzato oggetti, così la giocoleria fa parte di un retaggio antico quanto l’uomo. Mi piace molto l’arte, come il cinema che mi dà tanta ispirazione, e voglio che il mio lavoro sia la riflessione su quello che mi colpisce e che poi comunico in altro modo attraverso la giocoleria.

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Frutto della partnership tra l’agenzia Ballagan (nella figura dell’energetica organizzatrice Joelle Berrebi ), e il Nikulin Circus of Moskov (nella persona dell’esperto Maxime Nikouline) questo salone è nato con il proposito di creare un punto di riferimento per l’intero settore delle arti circensi. L’idea di raccogliere sotto un unico tetto le tante anime e gli innumerevoli operatori di arti circensi che lavorano nel mondo è certamente ambiziosa e intelligente e Parigi, città a cavallo tra circo di tradizione e circo contemporaneo, si presta benissimo al ruolo di polo di attrazione per l’intero settore. L’impresa

II EDIZIONE

SALON MONDIAL DU CIRQUE PARIGI 03/05 APRILE 2009

foto di Thierry Chate e Alexandre Gneouchev

www.salonmondialducirque.com non è facile, il mondo del circo è per certi versi “incontenibile”, soprattutto sotto le strutture per quanto capaci della Hall 6 di Porte de Versailles, e l’organizzazione viene messa a dura prova nel tentativo di riuscire a riempire lo spazio fieristico di strutture e decorazioni che rievochino la meraviglia del circo, come faceva per esempio il bellissimo igloo gonfiabile che pubblicizzava lo Slava’s Snow Show. Il primo giorno era riservato agli operatori (e tra gli italiani abbiamo incontrato i fratelli Montico e Boris Del Vecchio, a conferma che l’evento incuriosisce l’intero spettro degli operatori), mentre il week end era riservato anche al pubblico, accorso numeroso, ma non quanto ci si aspettava. La nostra impressione è che ci vorranno forse ancora un paio di edizioni perché l’intero settore esprima partecipazione e interesse adeguato alle aspettative degli organizzatori e degli operatori, e soprattutto sciolga tutte le riserve che il confronto tra circo di tradizione e circo contemporaneo manifesta in occa-

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sioni di incontro del genere. Questa seconda edizione offriva al pubblico e agli operatori un’arena, sede degli spettacoli, calata al centro di un reticolato fieristico di stand, a cui facevano da satellite altre zone per spettacoli, una ampia zona bar di disimpegno, e uno spazio attrezzato per le conferenze. Il programma vedeva un fitto susseguirsi di spettacoli, tutti di matrice circense e di livello adeguato all’evento, una serie di mostre, una successione di tavole rotonde su temi molto interessanti (dalla pedagogia della sicurezza, alla pertinenza di saloni per il settore, all’annoso dibattito tra Circo di tradizione, Nuovo Circo, Circo Classico, Circo Contemporaneo, alla presentazione di progetti di sviluppo sostenibili legato alle arti circensi, con esponenti di grande spicco del panorama circense (da Pierre Bidon a Alexandre Romanes, Alexis Gruss, Madona Buglione, Gwenola David ed altri), e laboratori per bambini a cura della FFEC con esibizioni di classi di ragazzi.


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La nostra partecipazione all’evento è nata dalla idea degli organizzatori di dedicare durante il Salone un focus e un omaggio particolare all’arte della giocoleria. All’interno della programmazione del Salon, oltre ai tanti spettacoli offerti, veniva proposta una selezione di performance a cura della Maison de Jonglage, esibizioni di Cirulation Locale, esponenti del circuito Nouvelles Pistes della FFEC, Mikhail Ivanov e Elena Tossina del Rosgoscirk (sette palle sulla ultimate wheel!), Dimitri Chernov del Cirque NIkuline di Mosca), esibizioni solo di Guy Waerenburgh e Olivier (convention goers!) e una masterclass di tre giorni con Serjei

Ignatov cui hanno partecipato 12 giocolieri professionisti. Uno stand collettivo offerto alla juggling community vedeva invece in un unico spazio rappresentate due associazioni di settore (la European Juggling Association e la French Juggling Association) e tre testate di settore (Kaskade, Juggle e Juggling Magazine che si era fatta promotrice dell’iniziativa), e di fronte la rivista Zirkolika nel curato spazio catalano. La curiosità per l’eco dell’omaggio alla giocoleria è stata comunque certamente alta e tra gli stand abbiamo con piacere visto in qualità di visitatori d’eccezione anche Jerome Thomas e Mario Berousek.

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L’idea di un grande contenitore multiforme, in grado di reperire le risorse necessarie per favorire le produzioni nasce nell’89 dal coordinamento piemontese degli artisti di strada, al cui interno si discuteva sulle esigenze e prospettive dell’arte di strada in Italia. Questo, con altri gruppi, costituì una fase di passaggio fondamentale per la costituzione della FNAS e molte di quelle istanze trovarono concreta realizzazione (la sala a Fiano di Certaldo ne è un chiaro esempio). Ma l’idea del grande festival multietnico e multimediale mi rimase in testa finché tre anni fa Cecilia Di Marco, grande appassionata di giocoleria, dopo essere stata contatta dal comune di Fossano per realizzare un festival di arte di strada, mi propose tale città come luogo della kermesse: una cittadina con degli spazi ideali per gli spettacoli, vicina alla Francia e all’interno della Regione Piemonte, che negli ultimi anni aveva molto valorizzato questo settore.

prova”dell’Associazione C’era L’acca e “Palcoscenico Piemonte”) di produrre un proprio spettacolo a Fossano e di presentarlo davanti ad un folto pubblico e a qualificati operatori italiani e stranieri. 26 le compagnie per un totale di circa 140 artisti in rappresentanza di 7 paesi, una trentina gli organizzatori europei, 11 gli spazi scenici in contemporanea più le zone itineranti, 10 le persone dello staff, più di 50.000 spettatori provenienti da Piemonte, Liguria e Lombardia sono alcuni numeri indicativi della manifestazione. Mirabilia desidera caratterizzarsi come una vetrina d’eccezione, un appuntamento a livello europeo nel panorama del circo contemporaneo e dello spettacolo dal vivo negli spazi urbani. Per questo sono stati inseriti nella programmazione anche spettacoli di danza contemporanea, l’utilizzo delle arti visive e delle tecnologie informatiche non solo per il piacere del pubblico, ma anche per dare maggiori spunti e suggestioni alle compagnie, creando inoltre spazi

confrontarsi con uno spazio completamente diverso. Inoltre il collettivo propone linee di programmazione, differenti l’una dall’altra, fornendo spunti preziosi agli organizzatori di festival. Finora il teatro di strada ha lavorato molto sullo spazio piano e sul cerchio. Mi piacerebbe che Mirabilia intervenisse sul tessuto urbano in modo ancora più incisivo con installazioni multimediali, allestimenti scenici, spettacoli creati per spazi unici come il castello e i cortili. Nelle prossime edizioni sarebbe bello affidare la direzione di un’area della manifestazione a direttori artistici di festival o centri di produzione stranieri per presentare una selezione delle loro migliori produzioni, facendo di Fossano una finestra di scambio con altre realtà artistiche. Altro punto forte di Mirabilia è la costituzione e il rafforzamento dei network; abbiamo stretto legami con il centro di creazione L’Entrepont di Nizza, tramite la struttura Le Hublot e la compagnia Divine Quincaillerie. Il confronto è stato utile perché ha offerto uno spunto sui temi da

Mirabilia Festival internazionale di teatro urbano 10/14 giugno 2009 www.fossanomirabilia.com foto di Annalisa Savoca e Andrea Macchia

Così è nata Mirabilia, che fin dall’inizio ha creduto fortemente nella produzione (l’obiettivo è di arrivare entro cinque anni a produrre o coprodurre il 30% degli spettacoli del festival). Nel frattempo rispetto al progetto originario sono cambiate tante cose in Italia, tra cui la nascita delle scuole di arti circensi. Proprio su queste abbiamo puntato per un aiuto alla produzione, con l’idea di creare un collegamento tra scuole e festival che facilitasse l’inserimento lavorativo di giovani artisti. Con questa terza edizione il sostegno alle compagnie è diventato più consistente; l’amministrazione comunale di Fossano ha messo a disposizione una struttura di 500 mq., alta 8 metri, dando la possibilità a due neonate e meritevoli realtà artistiche, il Circo dell’Uovo (coproduzione della Scuola di circo Flic, Mirabilia e Zelig spettacoli di Torino) e Casata Maluf (coproduzione di Mirabilia con il progetto “Si

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e momenti all’interno del festival che facilitassero l’incontro tra gli artisti. Ritengo che ciò sia un’occasione di crescita nel panorama italiano che è in forte espansione ma, nonostante la nostra grande creatività che affascina anche gli stranieri, sostanzialmente sempre uguale a se stesso. Il risultato più bello è di aver contribuito ad accelerare l’interesse verso le produzioni, ma Mirabilia è un festival giovanissimo e il suo futuro si gioca anche sulla capacità di creare una rete di collaborazioni con altri eventi e realtà in modo da concretizzare un aiuto ancora maggiore alle produzioni. Ci piacerebbe, inoltre, indurre le scuole di circo a promuovere al loro interno la costituzione di collettivi, che hanno una maggiore capacità di trasformare gli spazi urbani. Un collettivo è in grado di trasformare un parcheggio, una piazza, un palazzo o altre parti del tessuto urbano, vivendole, arredandole, portando la gente a

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intervista a Fabrizio Gavosto, direttore artistico dibattere al convegno internazionale “Girovaghi in cerca di spazio” tenutosi in occasione del festival. Nizza è molto vicina alla frontiera piemontese e ciò facilita scambi frequenti, anche brevi, per poter assistere a spettacoli, visitare le compagnie, etc. Questo canale può diventare qualcosa di più, il punto di contatto tra i tanti e forti network francesi con quelli che si stanno formando in Italia. Personalmente sono profondamente coinvolto in questa avventura anche sotto l’aspetto emotivo. Sono sempre stato legato alla storia del Cirque Bidon nel suo sviluppo artistico e scoprire che più di trent’anni fa questo circo è stato a lungo in queste zone, addirittura proprio a Fossano, mi ha molto colpito. È come se si chiudesse un ciclo storico più antico, semplice e fantasioso, e se ne aprisse un altro che porta tutta questa eredità ancora più avanti con nuove modalità.


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Online su jugglingmagazine.it, alla sezione Juggling Magazine Extra e Il Mondo del Teatro di Strada, le interviste ad artisti del festival

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vo uygh, ex-allie lico: Jesse H b elb d u o p n l e an d cuore primo audente del rt st o m ra o o lt F” sa D “EC iti con un p u st l a su h ci as il tom l’Esac, che o cinese e al p l io g su a o su tr vole la le indie mpre piace i se gl , e an a, rg o ic M cn palo; ità e te ic m co i d d sa numero i coleria den s“ con il ce ra i “T i d dei salti ne interpreti e il numero a aic ri at ta b n ro lo danza ac dopo un vo imo giorno alestra, cerchi. L’ult re la zona p ta n o sm r e p ne dei perto collettivo dell’esibizio to n r e m o m di circo pe è stato il due scuole i d ti at p u è ro e g al former re nel qu lier gazzi (setto te ra sa e u i rc in ci b bam from leria, ECDF): “Lp vo anche nivano gioco iru i zz ga ra 8 C ve e o d d “IX US” Woesh” x e dj set e o iffib d at la e b ta , danza rappresen si ve o d ch g, ondo e cus Elleboo ssi in un m e st se re e coltà di ess . conformisti convenvuole solo a umano la st vi i d to n te u et p ug poiché al Ba d , Anche polavoro otta/Michelle ca gn Pa n le u he ic ta M ro a di ponibile a nse eu tion è st sempre dis orama circe ra an e p e l s e n o o d D ti. Tra i zi a m za (Belgio)grandi noe Morgan, Joào Paulo Peredirotti da l’organizque esigenza dei partecipan 9 0 0 DF, 2 E i d IL ti pro datore EC qualun peo, com 7/19 APR di neo-artis Bert, co-fon o e to ere p p m ig ta r ir n re ru d u eu g xt ANVERSA 1 in a E il sp m L’ è ck Le tutti Santos, ra pronto e n, e altri. o ai foto di Patri n M ti at la m e io l d h e ts vecc ue volesse che alle 8 d Les 7 Doig itata in un per chiunq sp o to e n en e e e ir vi am ru d er cost molti), imp un riscal Convention utilizzato p ravamo in e ra e ad in e la (e rm al o ch e e d is p e ar iv n p parteci orme, d liorare la capanno rganizzata la nuo a mig o spazio en e ” r vention, o ti n e n n ti u go p o i e as co C d p re i Fu in d ia a e ll u e o m gg q ’e gnat navi, L’Extre normi: ar , a passe ll Circo d e ti li “E an te o p i rc ci n ci ite o n i cu d o d ar al la offren la nventi ea dorm nenza dei p tre spazi da locale scuo le altre co ssa di frutta namento, ar al ca le d i a al e n o a u lisc e rn p ri n ar te ci fe , co prio in il tifo per ch sola dis palestra spettacolo (ECDF) dif ento al pro trasse, fare spitare una n am a o n co i, i n i d u d le in lin al o e o re ce p a u fa a e q ve ri n a di tram ndo a chiu torio. L’ar perché in di giocole tà enorme shop, prova a, ndo convention una quanti va un work gior parte d’acrobatic va ce esse prova ag e fa st m ie av na, tipo le te sc la n ri al st ge a i, la rt ss e sa e un ra o ap e d co e è o at è re russ uesto colar m qualunque bascule, m acobatica, ttrezzo! Q volanti, sbar nsi, in parti a e zi rc e e cii ci au d vi ap e tt q i tr e av n lin d , a sp lu p si si ati 3 su qua certo gra pali cinesi delle disci e chiunque ra vi sono st ch ò se ” udono un u o a to p cl io n at m tr in n e ri o o gn p m B e n se ta ch e La si appun longe. quelle ione ha ti circen altro: “L iz ll’ ar d e e d lle a e rz d llo i e te o b at d iù rob esta arteci mon coli uno p rischio! Qu iù di 500 p ata da 3 ac olo nato al gistrando p belga form ioni ac iz re tt ia d , e n e re m sp e ag o lle p o o rd e b e n m d p co un tto u naio e hanno fa ico, tentto al centi lino elast iocolieri, ch orkshop in o g panti, rispe w p i m d a i tr rn l io pasTre g g su tti da ampolino e di passin precedenti. sissimi, fa comicità, tr o cird e n th ia f ch o is n m io Quee ar “M . e ito m st e e sing insi ese trav i strada ingl d lo a o st ac ti tt ar e cus” suo sp ercury, nel M an y fi d d n e ra Fr G da een”. ato sui “Qu ppo ru g ” ro tutto incentr ac rè a sera “Ako ra e le della prim sicisti (1 o u m 4 e i at b ezio ro p ac a tr di 4 tica, n acroba co leco , a io g zz , e o m o a man an m , a n to n g washin La seco d e danza). à it à, ic al m G il co ria, va con si presenta di sera invece ntissimi e ta ; ri e a num ve o u n e i strutturato m no con grandi nel alto livello, no entrati so e tr i st e u q a m , leve

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www.ecdf.b

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dI Fabio Pinna // gotrax@gmail.com

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La Roue Cyr (o Cyr Wheel, o il meno gradevole “Ruota Cyr” in italiano) è uno strumento decisamente nuovo. Inventato nel 2003 dal canadese Daniel Cyr, co-fondatore del Cirque Eloize, che ne ha creato la tecnica a partire dal nulla, solo da un paio di anni sta cominciando a diffondersi al di fuori di quella ristretta cerchia di artisti che è stata a diretto contatto con lo stesso Daniel. L’attrezzo desta molta curiosità e tantissime persone quando mi vedono allenarmi mi fanno sempre le stesse due domande: come si impara? Dove si compra? Una cosa per volta: imparare la Roue Cyr è questione di tanta, tanta testardaggine, perché la gente capace a usarla in questo momento è veramente poca. Con un po’ di studio si può imparare completamente da autodidatti, come

hanno dovuto fare molti della “prima generazione”, cioè coloro che anni fa sono rimasti folgorati dai primi video che mostravano questa incredibile invenzione. Oppure si può far parte della “seconda generazione”, cioè di chi impara seguendo i consigli di chi è stato autodidatta, come è successo a me. La terza opzione è quella di andarsi a cercare un’insegnante che faccia parte di una scuola: a l’ESAC di Bruxelles ci sono molti studenti che praticano la Roue Cyr, con un insegnante che ha fama di essere bravissimo, e anche in altre scuole cominciano a spuntare fuori insegnanti di danza, o di acrobatica, o di discipline aeree, che hanno studiato la ruota e sono in grado di insegnarne la tecnica. Si può anche provare a contattare artisti e chiedergli se sono disponibili per lezioni o workshop: in Europa capita di assistere a performance di Hugo Noel (vd. JM n. 42) il Cirque Eloize, o di incontrare artisti alle varie convention disposti a tenere workshop (alla Extreme Convention di Anversa ho avuto modo di seguire un workshop tenuto da Bradley Henderson, del gruppo di Traces, lo spettacolo prodotto da Les 7 Doigts de la Main). Insomma: testardaggine e tante email per chiedere, chiedere, chiedere. Per quanto riguarda dove acquistarle molti artisti scelgono la strada dell’autoproduzione: Daniel Cyr (contattabile tramite il sito del Cirque Eloize, www.cirque-eloize.com) ovviamente costruisce da sè le proprie ruote, ed è anche disponibile a produrle su ordinazione, anche se i prezzi sono piuttosto alti: d’altronde, è l’originale! Anche Hugo Noel, che grazie ai suoi studi di ingegneria progetta e costruisce le ruote che usa in spettacolo, raccoglie ordini (www.circusconcepts.com). Ultimamente anche alcuni produttori di materiale sportivo o circense hanno cominciato a

tirar fuori i primi modelli: Zimmermann (www.rhoenradbau.de), costruttore di ruote tedesche, produce una ruota in acciaio, ricoperta di pvc, estremamente resistente e, che altro non è che metà di una ruota tedesca: grazie alla copertura in gomma dura, che le concede un “grip” notevole, questa è una delle ruote più facili da usare, nonostante il peso elevato. Showbiz (www.materieldecirque.fr) produce invece una ruota in alluminio, senza gommatura, quindi anche molto scivolosa e decisamente difficile da usare, ma molto facile da trasportare grazie al peso ridotto del materiale utilizzato. Voltige/Unicycle produce una ruota in acciaio inox, più pesante di quella in alluminio ma comunque molto leggera, ricoperta di resina epossidica, della quale non conosco ancora le caratteristiche. È possibile ordinarla (e visionarne alcune foto) sul negozio online inglese Firetoys (www.firetoys.co.uk). Sicuramente questo non è un elenco esaustivo: mi giunge voce, ad esempio, di qualcuno che produce ottime ruote per la CNAC, la scuola di circo di Châlons-en-Champagne, e anche Ell Circo D’ell Fuego (www.ecdf.be) produce delle ruote per principianti e senza troppe pretese presso le sue officine, per permettere ai suoi studenti di avere un assaggio di Roue Cyr, e chissà quanti altri ce ne sono che non conosco. In ogni caso, per chi vuole acquistarne una, c’è già un certo assortimento e l’imbarazzo della scelta. Buon allenamento con la Roue Cyr, allora!

giocoleria, aquiloni e giocattoli creativi a Cagliari, Via Oristano 1 tel/fax 070 653675 cdsca@libero.it

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MI ND EN TT ...A AP EG TH

UNICYCLE Intervista a a cura di

Mister David Demasi Alex De Bastioni

Auxilia foto di Enrico

(...e mentre è in lavorazione questo numero di JM Manuel Antonio Demasi evade dal cordone ombelicale in soli otto mesi ...meglio del padre ...per la gioia di mamma e papà!)

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è una nuova avventura e dove ogni artista dovrebbe provare a cimentarsi... LA STRADA! È imbarazzante citarlo, ma in piazza, e soprattutto durante una performance di escapologia estrema, ritorna estremamente attuale il pensiero che lo stesso Harry Houdini espresse 100 anni fa: “Il modo più facile per attirare una folla è fare qualcosa che in caso di fallimento porterà ad una rovinosa caduta o peggio ad un tragico finale”.

A TI

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Se si dovesse scegliere una canzone che lo rappresenti non ci sarebbero dubbi. Torinese, di origini crotonese, l’opzione cadrebbe sicuramente su “Ad esempio a me piace il Sud” del grande Rino Gaetano, nato per l’appunto a Crotone. La “strada” ha sempre rivestito un ruolo significativo nella vita di questo monociclista escapologo, prima luogo di ritrovo con gli amici di “Quartiere” per poi diventare spazio dove esprimersi. Ci ha messo poco a capire cosa utilizzare come strumento espressivo, e Davide Demasi in equilibrio su di una sola ruota diventa Mister David. Il suo spettacolo e il suo monociclo girano così in USA, Egitto, Capo Verde, Grecia, Ungheria, Olanda, Germania, Francia, Spagna, Croazia… e nel 2006 decide di lanciarsi in una nuova avventura, unire due arti storiche ed affascinanti: l’equilibrismo e l’escapologia. Affascinato dalle imprese di Harry Houdini, il più grande escapologo di tutti i tempi, apprende leggendo la biografia di Polidoro che la sua grande abilità consisteva nel trasformare le sue performance in grandi eventi. La complessa arte della fuga possiede anche una grande componente psicologica; cimentarsi in una evasione non basta, bisogna essere in grado di trasmettere al pubblico un brivido e una tensione particolare. Houdini era un maestro nel far percepire la difficoltà dell’impresa che si prestava a compiere; liberarsi da una camicia di forza in tempo record, sebbene tecni-

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camente difficile, non suscita infatti lo stesso entusiasmo che veder l’artista soffrire e lottare per riuscirci. Trovare qualcuno che ti spieghi come liberarsi da catene, corde, manette ed altro non è facile, chi si dedica allo studio di questa arte è molto riservato sulle tecniche, lo stesso Houdini morì nel 1913 portandosi con sè tutti i suoi segreti. Spesso c’è un solo modo: ci si fa legare e si cerca una via d’ uscita, si instaura con chi ti lega e con la costrizione una sorta di sfida che non si vuole assolutamente perdere. Ma perché tentare fughe già eseguite in passato rischiando di passare come emulo di Houdini? …Mister David decide quindi di tentare evasioni con una nuova componente, liberarsi in equilibrio su instabili attrezzi circensi, siano essi rulli oscillanti o meglio monocicli di varie altezze. Inizialmente la difficoltà maggiore consiste nel tenere l’equilibrio senza poter utilizzare le braccia … perché ci si rende subito conto del rischio che si correrebbe nel cadere senza poter appoggiare le mani al suolo. Vedere Mister David legato con una camicia di forza e cinque metri di catene in equilibrio a due metri di altezza su un monociclo è sicuramente inquietante, visto il costante pericolo delle catene che possono incastrarsi ai pedali e il peso dell’acciaio che stringe sul collo; un numero che difficilmente si può vedere in giro e che Mr. David ha portato dal circo ai teatri, dai night club alle navi da crociera, dalle piazza alle TV. Ma il pubblico da lui preferito è sicuramente quello più popolare e genuino, così nelle giornate libere da spettacoli organizzati e tournè non è raro vederlo affrontare il palcoscenico più duro ma allo stesso tempo più vero, dove il pubblico rimane a guardare lo spettacolo e paga un biglietto solo se realmente attratto …dove ogni spettacolo


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IL VOLO ACROBATICO l e CON IRONDELLE® dArtie l Cir>>

Nell’”imbracatura della rondine o della cicogna”, sulle lucide sfere di gomma, sulle tavole del “surf aereo”, con la corda volante, il cerchio e il trapezio, tutti insieme ruotano nella luce del sole come sfere celesti: come rondini ruotano senza rombo, il battito del cuore veloce come quello delle ali. Le ali del coraggio, le uniche a realizzare l’eterna tensione verso l’infinito, e a volare attraverso l’esistenza. Un maneggio volante senza cavalli, uomini oltre i confini della gravità come uccelli che volano. Per tutti coloro che amano il Circo ed il volo acrobatico.

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Creata da Marco Bizzozero per la Scuola Nazionale di Teatro e Arte Circense (www.teatrocirco.it), pioniera in Italia nell’insegnamento del Circo a tutti, Irondelle®, la “ Giostra di Leonardo”, nasce da una lunga ricerca che coniuga gli studi di Leonardo da Vinci sul volo, con il volo circense del Nouveau Cirque contemporaneo. Essa permette di volare come una “rondine”, a pancia in giù, compiendo un cerchio di diametro superiore ai 25 metri. Grazie a un sistema di paranchi e contrappesi, la “rondine” può cambiare l’altezza del volo (1mt - 12 mt) e la velocità (da 1mt/sec a 80 km/ora). Sono possibili salite e discese, volo in planata, e per i più esperti acrobazie con differenti imbracature e attrezzi circensi. Un vero divertimento per bambini, giovani e adulti, e una nuova disciplina

censi: il volo acrobatico circolare. Una pura invenzione che sfrutta il moto oscillatorio del pendolo circolare e un ingranaggio leonardesco che muove le braccia di spinta. Una persona con la sola forza senza l’ausilio di alcun motore mantiene in rotazione 4 persone contemporaneamente, che volano in tondo, leggeri come uccelli nell’aria. Sfruttando l’accelerazione centripeta del pendolo e la forza del marchingegno di cui Da Vinci sarebbe fiero, senza carburante e senza rumore, uomini donne e bambini, conquistano l’aria pulita e azzurra del cielo. Per qualche istante, a chi da sotto li osserva, pare che la legge che ci forza a “strisciare per terra” sia stata superata. Volano i bambini e tacciono, con gli occhi grandi di chi vede per la prima volta il mondo là sotto ruotare. Gli allievi artisti si lanciano in questa arte celeste, muovono le braccia come esseri dell’aria, e chiedono audaci di salire più in alto e più veloce, presi nell’aspra vertigine del volo.

Prodotti di Giocoleria Aquiloni Freesbie Boomerang Libreria Ambientale Strumenti Musicali del Commercio Equo e Solidale Via dei Volsci 81, 00185 Roma tel. 347 0872921, 06 44709062, lorbitaroma@yahoo.it

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A Milano, le cui giovani generazioni già negli anni ’70 mostravano segnali di interesse per la arti di strada e della pista e per il loro insegnamento, sono oggi attive diverse realtà impegnate nella trasmissione delle arti circensi, soprattutto a bambini e ragazzi. Per rendere omaggio al loro impegno e per capire in che modo si caratterizzano e si differenziano, abbiamo rivolto alcune domande a molte di loro: Circo di Tradizione e Nuovo Circo, Circo-Sport e Circo-Teatro, Circo-Educazione e Circo-Inclusione. Quali sono le caratteristiche peculiari e innovative della vostra scuola di circo? Perchè è nata la vostra scuola, quale è la sua mission, quali le figure professionali e chi sono i vostri utenti? Ecco le risposte

La Scuola nasce da un’idea di Ambra Orfei, e le figure professionali che vi operano, oltre lei ovviamente, sono istruttori qualificati. La Scuola di Circo è una grande opportunità per le famiglie, bambini ed adulti; un modo alternativo di incontrarsi, un’attività che stimola la creatività, inducendo ad apprendere lo stile di vita disciplinato degli atleti circensi, unendo lo sport allo spettacolo

La Piccola Scuola di Circo, istituita nel 1990, opera per fini sportivi, ricreativi e culturali. È un centro permanente di vita associativa, ha lo scopo di avvicinare bambini, ragazzi e adulti all’arte circense come percorso di formazione, educazione e sviluppo integrale della persona. È stata tra le prime realtà nel panorama italiano a proporre l’insegnamento delle arti circensi in un progetto educativo - motorio strutturato che, ad oggi, coinvolge venti insegnanti (Laureati in Scienze Motorie e artisti professionisti) e circa 500 allievi. Siamo un Piccolo Circo, un’università del gioco dove non esiste la competizione ma solo la collaborazione: insegniamo a giocare con i ruoli e ci interessa scoprire tutte le possibilità di meravigliare, stupire e far gioire. È un’azione educativa a misura della persona, un’idea nata dall’applicazione quotidiana del nostro lavoro in palestra e in parte sintetizzata nel “Manuale di Piccolo Circo” di Claudio Madia – Edizioni Feltrinelli Kids (2003). Nel lavoro con gli allievi le proposte sono calibrate sulle capacità individuali e durante le lezioni i ragazzi imparano a non avere fretta, a concentrarsi sul percorso e non sul risultato immediato. Il gruppo collabora ad un obiettivo comune, lasciando a tutti lo spazio ed il tempo di trovare il proprio ruolo all’interno della lezione e di tradurlo nella messa in scena collettiva (http://circogiovani.blogspot.com). Siamo nati con la volontà di colmare un vuoto educativo – motorio e, all’inizio della nostra attività, abbiamo utilizzato le arti circensi come alternativa alle discipline sportive tradizionali. Una pratica sconosciuta negli anni ‘90, la cui sperimentazione, nel corso degli anni, ci ha permesso di consolidare un metodo e di proporlo nei corsi di aggiornamento rivolti agli insegnanti di attività motoria e educazione fisica di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Corsi svolti in collaborazione con il Ministero Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) - Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica. Parallelamente alla missione educativa, l’approfondimento delle tecniche, della didattica e della metodologia ha consentito ad alcuni allievi di trasformare la “passione” in una professione e di ottenere importanti riconoscimenti internazionali (Cecilia Zucchetti seconda classificata, specialità clave, ai campionati mondiali di giocoleria organizzati dalla WJF a Las Vegas nel dicembre 2008).

IL PICCOLO CIRCO DEL SOLE 20138 Milano, Via Barigozzi, 2 tel 02 71 09 46 35 www.ambraorfei.it Ambra Orfei 2000 6 40 200 giocoleria, trapezio, acrobatica, hula hop, equilibrismo, clownerie.

PICCOLA SCUOLA DI CIRCO 20144 Milano, Via Solari, 40 tel 02 42290574 www.piccolascuoladicirco.it - info@piccolascuoladicirco.it Claudio Madia, Camilla Peluso 1990 20 400 125 tutte le arti circensi tranne la clownerie, il contorsionismo e l’addestramento di animali.

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PICCOLA SCUOLA DI CIRCO

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SCUOLA NAZIONALE DI TEATRO E ARTE CIRCENSE

CAMPACAVALLO

SCUOLA NAZIONALE DI TEATRO E ARTE CIRCENSE 20124 Milano, Via Napo Torriani, 19 tel 02 66987971 www.teatrocirco.it - scuola@teatrocirco.it Marco Bizzozero 1985 10 150 100 volo circolare, acrobatica aerea, acrobatica al suolo, giocoleria, equilibrismo, acrobalance, danza contact-juggling, pali di equilibrio, percussioni giapponesi taiko e su oggetti quotidiani stomp, canto, danza contemporanea, break-dance, tai-chi e kalaripayattu, yoga e qi gong.

CAMPACAVALLO 20151 Milano, Cascina Campi, Via Fratelli Rizzardi, 15 tel 347 8571338 www.campacavallo.com/campacavallo@fastwebnet.it Gabriella Baldoni, Ilaria Campi 2005 10 73 258 giocoleria, equilibrismo, acrobatica aerea, acrobatica al suolo, acrobalance, trampoli, volteggio equestre.

La Scuola Nazionale di Teatro e Arte Circense, fondata con il sostegno del comune di Milano, nel 1985 in piazzale Cuoco da Marco Bizzozero e Isabelle Tanguy, per prima in Italia ha offerto al pubblico la possibilità di avvicinarsi al circo anche se non appartenente ad una famiglia circense. Questa Scuola, progenitrice della ricerca circense del teatro italiano (di strada e di palco), promuove la ricerca interdisciplinare fra le arti dello spettacolo, le arti visive, le medicine olistiche e le arti orientali del benessere, nella visione di una loro unità. Al centro della nostra mission vi è il desiderio di crescere come artisti, come uomini e donne, e di poter esprimere l’ombra del vivere quanto la luce e la gioia di esistere. La consapevolezza che le discipline artistiche possono sviluppare il potenziale creativo dell’attore/danzatore lasciando irrompere la vita nella sua vita. Gli utenti sono tutti coloro che amano il circo e vi si vogliono avvicinare. Siamo anche un servizio professionale nella preparazione degli artisti al teatro, alla danza, e al musical, alle audizioni e ai provini, con materiale e tecniche originali, che permettano loro di essere competitivi sul mercato. Nelle due Scuole di Formazione Professionale formiamo Educatori Circensi (per l’insegnamento ai bambini) e Artisti Circensi, che spesso collaborano con noi negli spettacoli, nell’insegnamento per le scuole e nei campi estivi. Nuovo Circo e Circo Teatro, circo come scuola di vita e come possibilità di fare festa insieme. Una Scuola delle Arti dello Spettacolo per un artista “indisciplinato”, per un Teatro totale. La ricerca artistica spazia dalle forme del teatro del corpo al teatro danza, dalle percussioni Stomp e dei tamburi Taiko alle arti trasversali del Nouveau Cirque, con particolare attenzione al volo circolare, nuova disciplina dell’acrobatica aerea, creata in 20 anni di ricerca sullo spazio aereo circense. La Medicina circense è un altro aspetto centrale della Scuola: fondata da un medico, maestro di arti marziali e di medicina cinese. La pedagogia e la formazione del corpo circense si avvalgono di una preparazione altamente fisiologica e potente, ricca delle tecniche energetiche e massoterapeutiche cinesi che discendono dai monaci marziali Shaolin e che oggi vengono usate nella preparazione degli sportivi olimpionici.

Campacavallo è una scuola piccolissima. Ancora più piccola della Piccola Scuola di Circo! Il nostro micro-chapiteau è piantato all’interno di una antica fattoria in un quartiere molto verde di Milano. Già questo la rende unica e permette a chi arriva di lasciarsi alle spalle il cemento e di giocolare avvolti da cinguettii e muggiti. Si caratterizza per vedere le arti circensi affiancate al volteggio a cavallo. Le due discipline hanno moltissimi punti in comune e creano tra loro una sinergia molto interessante che stiamo ancora sperimentando. Collocherei Campacavallo in un’area di “circobenessere-sport-educazione”. Vogliamo prima di tutto che i bambini siano felici di venire. E non è sempre così scontato: spesso sono i genitori a decidere i corsi da far seguire ai loro figli. Quindi: banditi i militarismi! Nessuno viene mai forzato a fare nulla. Cerchiamo sempre un buon compromesso tra esercizi tecnici e apertura alla creatività e al divertimento. Ma per fare il circo bisogna anche trovare la giusta concentrazione: non una disciplina sterile imposta dall’alto, ma un’attenzione cercata e voluta dal gruppo stesso che porta a lavorare bene insieme. Qui vige il rispetto per le bravure e i limiti di ognuno. Così si impara a stare insieme. Questo è il lato educativo! Campacavallo è nata dopo anni di collaborazioni con scuole, associazioni e altre realtà sul territorio milanese. I nostri corsi pomeridiani sono intitolati “Circo morbido ed Equitazione affettuosa” per sottolineare l’attenzione ai bisogni dei bambini (e dei cavalli!). Gli insegnanti di circo sono attori diplomati e si sono poi specializzati su temi specifici (chi alla scuola di Circo di Cesenatico, chi all’estero, chi alle formazioni di Giocolieri e Dintorni). Lavoriamo molto in collaborazione con il Comune di Milano, che ci ha inseriti tra le proposte educative, permettendo alle scuole del territorio di venire gratuitamente in gita da noi per una giornata. Così veniamo in contatto anche con classi provenienti da quartieri con gravi difficoltà socio-economiche, e ci piacerebbe trovare i finanziamenti per aprire sempre di più le porte a bambini di famiglie in difficoltà. Pensiamo che sarebbero i soggetti per i quali la nostra attività avrebbe maggiormente senso. In estate proponiamo delle settimane di campus dove i bambini stanno con noi otto ore al giorno. Un corso adulti completa il tutto come una ciliegina sulla torta. Insomma: se capitate da quelle parti venite a fare un giro a Campacavallo!

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SCUOLA DI ARTI CIRCENSI E TEATRALI

IL BALZO

SCUOLA DI ARTI CIRCENSI E TEATRALI 20124 Milano, Via Sebenico, 21 tel 02 66013184 www.maurizioaccattato.org - maurizioaccattato@tiscali.it Maurizio Accattato 1994 4 dai 120/150 50 clown, mimo, recitazione, giocoleria, acrobatica

IL BALZO 20146 Milano, Viale Etiopia, 6 tel 02 47710541 www.balzo.it - ilbalzo_associazione@yahoo.it Tommaso Negri 1997 6 85 in sede e 50 fuori sede

La Scuola nasce nel 1994, all’interno del Teatro Sala Fontana di Milano, dal bisogno di Maurizio Accattato di educare all’arte del clown non solo i bambini, ma anche e soprattutto gli adulti. La Scuola guarda al nostro passato artistico attraverso lo studio dalla Commedia dell’Arte, della tradizione del circo, dei grandi comici del cinema muto, fino ai grandi artisti contemporanei, che usano una comunicazione fatta di linguaggi nuovi e spazi non convenzionali. La vera innovazione della Scuola è l’utilizzo di un metodo pedagogico, creato da Maurizio Accattato e frutto di un processo creativo cominciato insieme al suo Maestro - Dario Fo - nel 1987. Il metodo è basato sull’approfondimento di nuove tecniche espressive come: “NO Control”, “Azione e Reazione”, la scala del “Più e del Meno”. Un percorso particolare basato sulla scoperta sincera ed interiore del proprio clown, passando attraverso lo studio delle arti circensi e teatrali. Questa particolare ricerca ha portato alla nascita e alla formazione di nuovi “clown di strada”, come i Clown Minimi e i PIC - Pronto Intervento Clown. Grazie al metodo, utilizzato e studiato da Istituti geriatrici italiani e stranieri a supporto delle cure non farmacologiche sul morbo di Alzheimer, è nata una scuola di jongleur in Senegal; La Scuola, in stretta collaborazione con il Comune e la Provincia di Milano, organizza da anni due rassegne internazionali sull’arte di strada e sul cosiddetto Nuovo Clown: “I Clown della Domenica” (IV edizione) e l‘ormai leggendario “Milano Clown Festival”, evento di rilievo europeo, proiettato alla sua V edizione. Hanno contribuito alla formazione del metodo maestri e compagnie di fama nazionale ed internazionale che hanno insegnato nella scuola o sono intervenuti con stage intensivi, incontri/convegni. Tra gli italiani: Dario Fo, Filarmonica Clown, Quelli di Grock, Alessandro Serena, Marcello Chiarenza, Bano Ferrari, Claudio Cremonesi, Enrico Rimoldi, Paolo Dei Giudici. Tra gli tranieri: Leo Bassi, Dimitri, Jango Edwards, Pierre Byland, Ector Malamud, Circq’ulation Local, Les Arroses, Super Mambo. La Scuola conclude ogni anno il suo percorso formativo recandosi in uno tra i più importanti Festival europei di Teatro di Strada. Gli utenti della Scuola sono: bambini, ragazzi e adulti, professionisti del Teatro, educatori sociali, operatori sanitari, clown principianti, volontari e professionisti. Missione impossibile di Accattato - in arte Moriss e dei suoi clown Minimi: clownizzare il mondo intero!

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Circa Circo, la scuola di circo del Balzo, nasce come progetto educativo nel ‘95, all’interno di un’associazione che lavora sul territorio con l’obiettivo di creare spazi di coesione sociale e aiuto alle famiglie. I corsi di circo si sono sviluppati come proposta per l’infanzia, uno spazio in cui il bambino possa creare un’immagine di sé non compromessa da contenitori rigidi, elaborando nuove forme espressive e mettendo in gioco la propria identità in relazione al gruppo. La storica attenzione alla famiglia che caratterizza Il Balzo permette inoltre di lavorare sull’intero sistema familiare ed educativo grazie alla supervisione costante di psicoterapeuti e consulenti pedagogici. Il nostro circo si nutre del carattere poliedrico ed eclettico delle attività circensi e rimane sempre aperto alle differenti contaminazioni artistiche: i nostri insegnanti, primariamente educatori, coltivano spesso formazioni parallele a quella circense, arti visive, danza, musica e teatro. Ci piace pensare al circo come ad un corpo vivo, aperto ed in trasformazione, del quale i ragazzi possano appropriarsi a piacimento come di un cangiante mezzo espressivo e uno specchio in cui riconoscersi. La nostra proposta vuol sopperire alla mancanza di spazio per l’immaginazione, per il gioco e per la scoperta di diverse forme di comunicazione, che caratterizza ogni giorno di più una grande e rigida città come Milano. La scuola è aperta a tutti i bambini e i ragazzi che sentano ancora la necessità di scoprire la bellezza del movimento, del gioco, dello stupore e della creatività. Il nostro è un circo fatto su misura, per bambini, ragazzi e dal 2008 anche per gli adulti. L’obiettivo che ci poniamo è la crescita e il divertimento: nel divertimento c’è rispetto e attenzione reciproca, creatività, soddisfazione dello sviluppo tecnico, il gioco con le sue strutture e la sua valenza simbolica. Divertirsi è un’arte, imparando a conoscersi e rispettarsi, impariamo a crescere. Nello sviluppo della coordinazione e del movimento troviamo la propedeuticità a qualsiasi sport e ad un rapporto più consapevole e positivo con il corpo, ma la nostra attenzione è sempre rivolta a far sì che ognuno trovi la sua dimensione e il ruolo nel gruppo senza mai anteporre il risultato tecnico. Il nostro circo può stupirsi anche di una semplice pallina in aria, di un salto e di una pernacchia. Per questo le nostre lezioni assomigliano a un cerchio, ognuno può guardare tutti gli altri e basta fare un salto indietro per aggiungere un posto.

giocoleria, equilibrismo, clownerie, acrobatica al suolo, acrobatica aerea, mimo


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IL PICCOLO CIRCO DEI SOGNI

La scuola nasce nel 2005 come progetto di divulgazione dell’arte circense rivolto a giovani dai 5 anni in su e ad adulti. Paride Orfei, dopo anni di esperienza e successi personali in questa antica forma di spettacolo, decide di aprire ai bambini le porte di questo suo misterioso ed affascinante mondo, coinvolgendo in questa nuova esperienza la compagna Sneja Nedeva, formatasi come ginnasta presso la rinomata scuola bulgara e poi nei primi anni ‘80 entrata nella prestigiosa scuola di circo di Mosca per specializzarsi in acrobazie aeree. Gli altri insegnanti, prima di tutto artisti, provengono dalle più famose scuole di circo del mondo come quella di Shangai, Pechino e tedesca. Con i nostri laboratori uniamo circo sport, nuovo circo, circo teatro, musica e chiaramente essendo “Orfei” circo tradizione. La caratteristica principale di questa scuola è che i corsi si svolgono sotto un tendone contrariamente a molte altre scuole di arti circensi che sono ubicate all’interno di palestre o altre strutture stabili. Gli allievi possono così respirare veramente l’atmosfera speciale del magico mondo del circo. La caratteristica innovativa è l’opportunità offerta agli allievi di cimentarsi in veri e propri spettacoli all’esterno della scuola: manifestazioni di piazza, eventi organizzati dagli enti locali, provinciali, etc. Questo contribuisce a formare dei veri e propri piccoli artisti. Sono inoltre 20 gli allievi che frequentano le scuole elementari o medie della zona di Milano che hanno aderito al nostro progetto Circus Lab. I nostri insegnanti si recano negli Istituti conducendo all’interno dell’orario scolastico corsi di 13 lezioni. A fine anno i partecipanti si recano al circo per un saggio.

ALESSANDRA

GALANTE

SCUOLA DI TEATRO DI BOLOGNA

GARRONE

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SCUOLA DI TEATRO DI BOLOGNA

via degli Ortolani 12, 40139 Bologna e-mail: info@scuoladiteatrodibologna.it

ALESSANDRA

GALANTE

GARRONE

051 545155

www.scuoladiteatrodibologna.it

IL PICCOLO CIRCO DEI SOGNI Peschiera Borromeo, Milano, Via Carducci, 7/17 tel 347 0151760 www.piccolocircodeisogni.com - info@piccolocircodeisogni.com Sneja Nedeva 2005 5 150 circa 20 trapezio, corda e altra acrobatica aerea, acrobatica al suolo, equilibrismo, monociclo, giocoleria

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QUESTIONI DI ESTETICA Simona Muratori

ESTETICA DEL CIRCO CONTEMPORANEO; PER SAPERNE QUALCOSA DI PIÙ ABBIAMO CHIESTO ALLE SCUOLE PROFESSIONALI DI RACCONTARCI LE LORO ESPLORAZIONI AI CONFINI DELLA BELLEZZA.

ESTETICA DEL RISCHIO, ESTETICA DEL RACCONTO

www.scuolaromanadicirco.net

Leonardo Angelini Scuola Romana di Circo

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La Scuola Romana di Circo propone un percorso didattico in cui ci si applica, oltre che alle discipline circensi, a materie come il teatro e la danza. L’obiettivo è quello di formare degli artisti completi, degli attori circensi che sappiano prima di tutto giocolare, camminare sul filo, saltare, volare da un trapezio all’altro, ma che all’occorrenza siano in grado di gestire l’uso della parola o la realizzazione di una coreografia. La distinzione tra circo “tradizionale” e circo “nuovo” a volte può lasciare perplessi, se non altro perché è molto recente e non ha avuto il tempo per essere storicizzata e confermata. Ad ogni modo è entrata nell’attuale linguaggio degli addetti ai lavori ed è certamente utile per orientarsi nell’universo Circo. La Scuola Romana di Circo è innamorata sia del circo “tradizionale” che di quello “nuovo”. Certamente, però, i suoi corsi, i suoi desideri e sogni corrono più nella direzione del “nuovo”, e non solo per la presenza di insegnamenti come teatro o danza, o per l’assenza di materie finalizzate all’addestramento di animali. Lo sguardo della Scuola Romana di Circo punta verso il “nuovo” anche per quella che potremmo definire “estetica del racconto”. Giustamente a proposito del circo si è spesso scritto e parlato di “estetica del rischio”: riuscirà il funambolo ad arrivare dall’altra parte? Il trapezista sarà in grado di afferrare le braccia del suo compagno? Il domatore tirerà fuori sana e salva la testa dalla bocca del leone? Queste domande, questa suspense, questa paura, queste emozioni esistono ancora oggi, anche se il filo del funambolo è più basso o se a differenza del passato i trapezisti hanno sempre la rete protettiva, anche se nello spettacolo non ci sono animali. Ma la Scuola Romana di Circo, attraverso il lavoro con i propri allievi, insegue anche altre emozioni, tutte quelle – praticamente infinite – legate alla capacità di rappresentare e raccontare qualcuno o qualcosa, un personaggio o una storia. Spesso nel circo “tradizionale” l’artista porta in pista se stesso, la propria affascinante quotidianità, la propria scelta di vita, non c’è distinzione tra “persona” e “personaggio”. La Scuola Romana di Circo desidera invece creare artisti che sappiano interpretare personaggi diversi, capaci di saltare di volta in volta dall’uno all’altro, sia in pista che in palcoscenico. Attori che non si chiudano all’interno della disciplina prediletta o del proprio numero, ma che sappiano mettere le proprie, molteplici, abilità al servizio del lavoro collettivo, della compagnia. Attori “totali” che diano corpo e voce ad uno spettacolo “totale”, che incarnino quel sogno folle e meraviglioso di un’arte che fonda insieme Circo, Teatro e Danza. Per raccontare storie, senza paura.


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LA PRIMAVERA DEL CIRCO

SOLCANDO L’OCEANO DEL CIRCO CONTEMPORANEO

Roberto Magro

Dario Duranti

www.scuoladicirko.it Roberta Arias

www.flicscuolacirco.it

Pier Camarda

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Ass. Giocolieri e Dintorni Juggling Magazine

Circo per Bambini e Ragazzi

Pagliacci

www.operaroma.it/stagione/cartellone_2009/pagliacci Pagliacci, nota opera composta da Ruggero Leoncavallo nel 1892, nella sua più recente edizione per la regia di Zeffirelli ricorre per la rappresentazione dei saltimbanchi a giovani artisti di strada e della pista provenienti da scuole ed esperienze legate al teatro di strada e alle arti del circo contemporanee italiane. Abbiamo raccolto le loro testimonianze alla fine di una delle repliche andate in scena a Roma…

Circo S

Phare Ponleu Selpak Cirk

www.phareps.org Phare Ponleu Selpak è oggi una Ong che svolge un importante lavoro di recupero sociale, ma la sua storia è legata alle drammatiche vicende della seconda metà del ‘900 in Cambogia. Il nucleo da cui si svilupperà il progetto di una compagnia di circensi è costituito infatti da una serie di laboratori espressivi che furono attivati nel 1986 in un campo profughi sul confine thailandese per aiutare i bambini a superare il trauma del conflitto bellico.

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Corrado Maria Falsino

circensi legate alle arti ità tiv at lle de esponenziale arsi. Per fornire Con la crescita tare e di inform on cc ra di rio ali che ci deside ributi redazion nt cresce anche il co i nt ta ai più capiente o alla rivista un contenitore biamo affiancat ab o, m lia og che racc azine.it pervengono e su jugglingmag io az sp o un e in Juggling Magaz ine Extra. cui testo ggling Magaz Ju o tanti articoli il ei denominat d i n cu al i d iali, ’anteprima uti multimed Ecco allora un di altri conten e ri se a n u eme ad integrale, insi ggi sul web… troverete da o

Giro Matto

www.giromatto.it In genere quando dici “giocoliere” la gente l’associa al “circo”, se dici “animatore” invece l’associano al “tiro alla fune e giochi del genere”. La nostra storia vuole offrire una prospettiva diversa, la possibilità di creare, partendo dalla giocoleria, una proposta all’interno del mondo dell’animazione che punti su inventiva, originalità e professionalità. La possibilità di creare lavoro anche fuori dalle convention e dagli spettacoli di pista o di piazza.


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Cie Bibendum Tremens

Andrea Macchia

www.bibendumtremens.com Intervista al gruppo francese che, nella cornice del suo accogliente chapiteau rosso, ha riscosso un incredibile successo di pubblico e di critica al festival Mirabilia di quest’anno con “Entre Duex Siestes”, spettacolo di cirque burlesque, con clown, funamboli, acrobati, giocolieri per la sapiente messa in scena di Tayeb Hassini; presto online anche una nutrita serie di interviste ad altri protagonisti del festival.

Giocoleria alla Statale

a cura di Alberto Fontanella La giocoleria è una pratica che disciplina corpo e mente, rilassando il corpo mantiene concentrata la mente, quale attività più indicata per uno studente? Il laboratorio, coordinato da Alberto Fontanella e tenuto da Daniel Romile si è tenuto dal 17 marzo al 30 aprile all’Università Statale di Milano, ed ha portato 15 studenti di età compresa tra i 20 ed i 26 anni ad apprendere la giocoleria, fondamenti del passing e giocoleria in piramide umana.

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Giocoli&rDi intorni

con il sostegno del

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Formazione per operatori di arti circensi per bambini e ragazzi

Stage introduttivo

riservato a coloro che desiderino scoprire e sviluppare l’insegnamento delle arti circensi in ambito pedagogico Castelfiorentino (FI) 25/27 settembre 2009

Basi tecniche e pedagogiche delle arti circensi Patrice Jorrey e Patrick Pinchon iIn collaborazione con Kappaerre e con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino Programma Teoria: presentazione della realtà del Piccolo Circo in Italia, valore pedagogico e deontologia; adattare l’attività a diverse utenze; metodologia, didattica, preparazione e valutazione di una lezione/di un corso annuale; presentazione di progetti; messinscena. Pratica: introduzione alla preparazione fisica e mentale; giocoleria da solo e con partner con oggetti lanciati e con oggetti giroscopici; acrobazia e movimento da solo e con partner; introduzione all’equilibrio/squilibrio a diverse altezze; Tecniche di stimolazione della creatività e delle capacità d’espressione. Orari venerdì 15/20, sabato 10/13 e 15/20, domenica 10/13 e 14,30/16,30 conduttori

Stage specifici per Operatori con documentata esperienza

Castelfiorentino (FI) 21/25 settembre 2009

VIII Meeting Nazionale per Operatori Progetti di Circo

con Ass. Kappaerre - Comune di Castelfiorentino Reggio Emilia 23/25 ottobre 2009

Dallo Stereotipo alla Creatività circomotricità per la prima infanzia Susi Alberini - Ass. Body Studio 1 Castelfiorentino (FI) 4/6 dicembre 2009

Conduttrice

Clown, identità comica del corpo Conduttore

Andrè Casaca - Ass. C’Art Teatro

Il Corso di Studio in Scienze Motorie, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, in collaborazione con l’Ass.Giocolieri e Dintorni, organizza il

Corso Universitario per lo studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi

Giocolieri

Dintorni

Programma il Corso è articolato in 240 ore di lezioni frontali su: Competenze Generali: Anatomia Applicata, Fisiologia, Trau-

ottobre 2009 matologia e Primo Soccorso, Circo Sociale, Storia del Circo, Estetica del Circo, Storia dello Sport, Metodologia della Ricerca, giugno 2010 Metodologia dell’Allenamento, Valutazione Funzionale - Competenze Pedagogiche: Metodologia della Didattica Generale e

Il Corso, indirizzato ad operatori di arti circensi, operatori dell’infanzia, insegnanti e studenti di Scienze Motorie, prevede di far acquisire le più moderne conoscenze generali, pedagogiche e tecniche per la trasmissione delle attività circensi.

Applicata, Pedagogia applicata alle Arti Circensi, Psicomotricità e Circomotricità - Competenze Tecniche: Espressione Corporea, Giocoleria, Clownerie, Acrobatica in Età Evolutiva, Acrobatica Aerea, Acrobatica Attrezzistica, Equilibrismo. La frequenza del corso prevede il rilascio da parte dell’Università di un attestato di frequenza e una certificazione degli esami sostenuti. La frequenza del corso prevede inoltre l’acquisizione di CFU secondo le determinazioni delle autorità accademiche. Calendario provvisorio 05/09 ottobre; 24/25 ottobre, 14/15 novembre; 28/29 novembre; 12/13 dicembre; 16/17 gennaio; 30/31 gennaio; 13/14 febbraio; 27/28 febbraio; 13/14 marzo; 27/28 marzo. Al termine delle lezioni gli studenti verranno indirizzati e motivati a fare esperienza/tirocinio presso una scuola di arti circensi, prima dell’esame finale 28 giugno/2 luglio. Modalità di iscrizione La quota di iscrizione è di € 1.500 da corrispondere in tre rate, ciascuna dell’importo di € 500. La prima rata dovrà essere versata entro la data ultima per le iscrizioni, con bonifico bancario (Banco Posta, IBAN: IT60 N 07601 03200 0000 36726404 intestato a Ass. Giocolieri e Dintorni) o con versamento su ccp 36726404 intestato a: Ass. Giocolieri e Dintorni. Indicare nella causale “Contributo istituzionale per corso universitario”; la seconda e la terza rata verranno corrisposte entro il 31 ottobre 2009 e il 31 marzo 2010. Cosa fare se interessati inviare alla ns. segreteria il vs. CV aggiornato, unitamente ad una breve lettera motivazionale. In seguito, sulle basi della selezione operata, verrete contattati per formalizzare l’iscrizione.

Modalità di partecipazione alle www.jugglingmagazine.it attività formative 0766 673952 347 6597732 giocolieriedintorni@hotmail.com Informazioni di carattere generale e modulistica disponibili sul nostro sito o attraverso la nostra segreteria | |


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Registro Nazionale Corsi/Scuole di Arti Circensi per bambini e ragazzi Il Registro, in via di completamento, pur non comprendendole tutte, intende promuovere le realtà che operano nel settore e fornire informazioni più dettagliate sul loro lavoro. Il Registro delle Scuole viene regolarmente pubblicato su Juggling Magazine, mentre gli aggiornamenti in tempo reale, e le modalità per esservi inseriti sono disponibili su www.jugglingmagazine.it Ancona Bergamo Bolzano Bolzano Bolzano Cagliari Firenze Firenze Firenze Forlì-Cesena La Spezia Lucca Messina Milano Milano Milano Milano Milano Milano Napoli Napoli Olbia-Tempio Perugia Pisa Pisa Pavia Reggio Emilia Roma Roma Siena Torino Torino Torino Torino Torino Torino Venezia Torino

La Valigia delle Meraviglie 60044 Fabriano Ileana Rossi 331 8735031 www.lavaligiadellemeraviglie.com Ambaradan via Gaetano Donizetti 16, 24020 Torre Boldone Lorenzo Baronchelli 035 363089 www.ambaradan.org Animativa via Max Valier 11, 39011 Lana Josef Marmsoler 0473 249564 www.animativa.org Arteviva via Bari 73/5, 39100 Bolzano Mauro Astolfi 333 8596111 associazione.arteviva@virgiliio.it Circomix via Tulpe 1c 39030 Vandoies Sigrid Federspiel 0472 869479 www.circomix.it Io a gli Altri Ludobus Macondo via Napoli 76, 09100 Cagliari Pietro Olla 338 2362816 www.ioeglialtri.it Il Circo Aereo dei Maghi Incartati pz. Musignana 13, 50022 S.Polo in Chianti Elena Manni 334 1974550 www.elirudyzuli.it Circo Tascabile via Belgio 12, 50126 Firenze Lapo Botteri 348 9241326 www.circotascabile.it Scuola di Circo “En Piste” via Torino 28, 50063 Figline Valdarno Patrick Pinchon 380 7560377 scuoladicircoenpiste@libero.it Microcirco viale Colombo 18, 47042 Cesenatico Carla Acquarone 337 266505 www.microcirco.it Facciamo Circo v.le Guido Cavalcanti 26, 19038 Sarzana Alina Lombardo 339 5878441 www.facciamocirco.it Feluna via Pesciatina 280, 55010 Lunata Luisa Pucci 338 6279646 info.feluna@alice.it Il Giglio c/da Baronia Capo Milazzo, 98057 Milazzo Alfredo Asdia 090 9281313 www.ilgiglio.org Il Balzo via Fezzan 6, 20144 Milano Adriano Adriolli 02 47710541 www.balzo.it Piccola Scuola di Circo via Elba 7, 20144 Milano Camilla Peluso 02 42290574 www.piccolascuoladicirco.it Piccolo Circo dei Sogni via Carducci 7/17, 20068 Peschiera Milano Paride Orfei 02 5471337 www.piccolocircodeisogni.com Piccolo Circo Stabile Ambrosiano P.co Alessandrino, v.le Puglie Emma Ravagnani 331 416071 www.piccolocircoambrosiano.it Scuola di Arti Circensi e Teatrali via Sebenico 21 , 20124 Milano Maurizio Accattato 348 6054623 www.maurizioaccattato.org Scuola Nazionale Teatro e Arte Circense via N. Torriani 19, 20124 Milano Marco Bizzozzero 02 6692943 www.teatrocirco.it Chiaradanza via San Filippo 10, 80122 Napoli Linda Martinelli 081 2461173 www.chiaradanza.it Circo dei Sogni c/o Reve Danza c.so V. Emanuele, via Troise 5, Napoli Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 www.revecentrodanza.it Un Chapiteau Parapluie loc. Sanalvò, Vacileddi, Loiri, Porto San Paolo 07020 Olbia-Tempio Daniela Bandinu 349 0831017 paraplui@tiscali.it Circo Instabile via Birago 4, 06124 Perugia Michele Paoletti 347 3867654 www.circoinstabile.it Antitesi Scuola di Circo Trick via E. Fermi 7, 56010 Vicopisano Martina Favilla 349 6304211 www.antitesiteatrocirco.it Chez Nous, ...Le Cirque! via di Lupo Parra 151, 56023 S.Prospero, Cascina Cristiano Masi 339 3212486 www.museodelcirco.it Giocolarte via Acerbi 133, 27100 Pavia Rita Vaz Pato 334 8192033 giocolarte@yahoo.it Body Studio via Paradisi 7a, 42100 Reggio Emilia Susi Alberini 338 1397924 www.bodystudio1.com Circus Bosch piazza San Pancrazio, 7 00152 Roma Valeria Zurlo 333 6888554 www.circusbosch.com Scuola Romana di Circo Lungotevere Flaminio 55, 00196 Roma Catia Fusciardi 338 3552831 www.scuolaromanadicirco.net Oblì Shalà Circus c/o Teatro Verdi, 53036 Poggibonsi, Viola Rosa Giamagli 333 6752130 www.artess.com Flic Scuola di Circo via Magenta 11, 10128 Torino Dario Sant’Unione 338 8394275 www.flicscuolacirco.it Fuma che n'duma via XX Settembre 30, 10022 Carmagnola Giuseppe Porcu 333 2742858 fumachenduma@yahoo.it Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano Enrico Giacometto 328 7828323 www.jaqule.com Scuola di Cirko via Tiziano Lanza 31, Parco Cult. Le Serre, 10095 Grugliasco Paolo Stratta 329 3121564 www.scuoladicirko.it Sportica via Cattaneo 41, 10064 Pinerolo Paola Martina 340 4644248 sportica@libero.it Teatrazione via Rismondo 39/f, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 www.teatrazione.com Circo in Prova piazza S.Biagio 7, 37100 S. Bonifacio Stefania Garaccioni 347 9121866 wste79@hotmail.com Vertigimn via Parma 29/bis, 10154 Torino Fabrizio Fanizzi 338 4189800 www.vertigimn.it

Scuole che avviano anche al volteggio equestre

Milano Campacavallo via F.lli Rizzardi 15, 20151 Milano Gabriella Baldoni 347 8571338 www.cascinacampi.it/campacavallo Pisa sCavalcando via Campagna 157, 56030 Chianni Luisa Monico 349 5773202 scavalcando@poderecasavecchia.it Siena Cavalgiocare Pod. La Casella, 264, 53018 Sovicille, Margherita Gamberini 0577 314323 www.lacasellacavalgiocare.it

Progetti di Circo Sociale e Terapeutico Firenze Milano Napoli Roma Torino Torino

Car't Teatro Via Lungagnana 117/g, 50025 Montespertoli Firenze Andrè Casaca 349 4700420 www.teatrocart.com Parada Italia via Breda 54, 20126 Milano Francesca Mangano 02 25539237 www.parada.it Circo Corsaro Via Labriola Lotto 1 N, 80145 Scampia M.Teresa Cesaroni 081 19560383 www.puntacorsara.it A.M.I.G.A piazza G. Winckelmann 5, 00162 Roma Marina Maciocci 335 5282221 flabigi@tin.it Il Muretto via delle Verbene 9 bis, 10151 Torino Clown Dado 338 4848254 myspace.com/clowndado Viviamo in Positivo Progetto Circostanza via Cristalliera 25, 10139 Torino Luca Marzini 011 7499917 www.clownterapia.it j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 4 3 g i u g n o 20 0 9

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foto di Carla Mondino

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h ro c e, ope olo rato c en ano a contatto pe ri del tti rB u r settore o meno, veng t t i ea ambin v i i t à t t i l i o f n a e r r a r e p c di iniziative di cui orso sul territorio. Un e o l’altra con le tante ion a punt l un a rag o l a dell’iceberg e alle cui reali dimensioni rim si intravede so andiamo attraverso la lente di ingrandimento disponibile su jugglingmagazine.it

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Arti circensi per bambini e ragazzi 2.0

In questi ultimi dieci anni tante nuove scuole e attività sono state avviate nel centro e nel nord (e anche al sud e ne lle isole si avviano effetti moltiplicatori) recuperando parte del gap che ci separava dal resto

d’Europa. Un processo possibile grazie ad una concomitante serie di contributi: dai fondatori delle prima realtà nate in Italia, agli operatori

che sono andati all’estero, o che da lì sono venuti, tutti hanno diffuso in Italia nuovi contenuti e metodologie; dalla formazione che da tempo e

insieme ad altre realtà ci impegniamo ad offrire, all’entusiasmo dei tanti operato-

ri della “seconda generazione” che hanno aperto corsi annuali, scuole, raduni (in questo servizio le foto della IV edizione del Raduno delle i Piccolo Circo tenutosi a Sarzana e organizzato dall’Ass Facciamo Scuole d a fine aprile 09 ne sono una sp lendida testimonianza); dai Circo riconoscimenti e contatti internazionali che pur abbiamo ottenuto, al supporto economico di una lunga serie di istituzioni e operatori del settore. È anche vero però che l’Europa in questi anni è an data avanti, spostando iù in alto l’asticella su standard, struttu ancora p re e pedagogia delle arti cirolidato censi che avevamo individuato come riferimento. Così oggi in Italia, cons in qualche modo il proprio bacino di utenza, frange del settore rischiano di chiuder-

si in isolamento e adagiarsi sugli allori, conducendo corsi e progetti lcanico per creatività e innovazione, diventerebbero ben che, in un settore vu o pedagogicamente, culturalmente ed esteticamente superati. Ci prest auguriamo che questa stagione estiva possa essere l’occasione per una rifles-

onda, in visione di un cambio di marcia che garantisca continuità sione prof , al confronto, alla collaborazione. Sul alla crescit a, alla ricerca viatavolo ci sono una serie di importanti argomenti, alcuni dei quali pro

mo ad anticipare qui di seguito: ciarsi sempre più salRapporti con l’estero Crescono le opportunità di aggan damente ad un circuito europeo che si s ta concretizzando intorno alla f n o i r m a a m l e r N o I C f E e a c h t e a t n o v e a m b re vedrà la costituzione di una assopi

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ne europea (EYCO) dove Giocolieri e Dinto rni rappresenterà pe ciazio r ora ’l Italia in attesa che nasca una federazione nazionale. Circo Sociale La necessità di defiazio i d ne, prom o u p o v m ere le valenz a e, offrire una nire il c formazione adeguata a chi n a g e r s p i i n m i p r o a g i e l t t i d g i C irco Sociale, un aspetto vo ancora più recente del Circo per Bambini e Ragazzi ma dalle potenzialità e dalle responsabilità etiche sicuramente N u o . v i i percorsi Equilibrismo, giocoleria, ac nt robatic rileva a e clownerie, pur costituendo i cardini delle arti circensi, non son o le unich e discipline sulle quali oggi si lavora. La cultura giovanile degli ultimi decenni ann i ha ri/s coperto e ri/visitato insieme alle nsi anche tante altre forme espressive che arti circe in molti stanno cerca ndo di con i u gare con i della pista. Questione Etica Come comportarsi l e art quando viene chiesto a minori di esibirsi in pubblico, magari all’interno di ma nifestazioni che prevedou c i e a c i t d è i l o c e l t a e u Q ? t n e h c ersi per garantire massima trasparenza e sicuno un ca rezza durante laboratori e attività proposte?

A Berlino, ospitati deliziosamente dal vulcanico Karl Kronemberg di Shake Circus (www.grenzkultur.net), siamo stati a fine maggio impegnati, insieme ai rappresentanti delle federazioni nazionali di Francia, Belgio, Germania, Olanda, Finlandia ed esponenti di Spagna e Gran Bretagna, al lavoro sulla bozza dello statuto e sull’organigramma del direttivo della EYCO (European Youth Circus Organization), che verrà costituita a novembre 2009 in occasione del Meeting Annuale NICE. Mentre questo numero di Jug Mag sta andando d w e l c i r c u ito Caravan, per un eccezionale training internaw w e ( ) e . g p d e ti t c i r q ue . o r on i n s ta m p a s a du M remo L i e d e i P t i l zionale per insegnanti sulla coniugazione della p u u s s o q , r i i P g C i e t t i r a Pa street culture con le arti del circo. Un tema entusiasmante per chi si occupa di cultura giovanile e sa Circo per Bambin i v i d n o c a i g o l sul quale torneremo nel corso nel nostro Meeo , i n t i n a n g i e Ragazzi, Piccolo Circo; Inse Term ting annuale (21/25 settembre). E a proposito di Assistenti, Operatori, Animatori, Formatori; Scuola Amatoriale, Scuola ProMeeting ecco pronte anche le date del Meeting Annuale NICE: Londra 4/9 novembre 2009, ospir entro, Palest a , C C a , m e po Estivo; Circo, Ar fessional ti Circensi, Progetti di tato da Albert & Friends Instant Circus Circo; esiste ogg i nella comunicazione esterna e inter na, nazionale e interna(www.albertandfriendsinstantcircus.co.uk). Un zionale, la necessità di superare le ambiguità che l’utilizzo impr evento di assoluto rilievo al quale, grazie alla oprio di quecostanza e all’impegno con il quale stiamo da porta con sé. Formazione Una definizione e qualificazione del percorsti termini anni seguendo e promuovendo gli sviluppi del so formativo e degli aggiornamenti professionali per network, Giocolieri e Dintorni potrà rappresentare l’Italia con ben 4 persone! Assistente/Operatore/Insegnante/Formatore di Circo per Bambini i a d r g l a i u s g t a e n h d c a i r z d z a E poi una lunga serie di festival di youth circus e g u n p t i e h a a c d e e uropei un eR summer camp organizzati in giro per l’Europa riconoscimento istituzionale. Razion alizzare e prog at r cui speriamo alcuni di voi abbiano il tempo, il a n m m u i a r g e con mente le proposte formative per un a migliore desiderio e la possibilità di partecipare (la foto distribuzion e a n ’ l l n e o d e o s r s sopra è tratta appunto da Bridges for Youth, o u c l territorio n ziona nel le. a festival internazionale di Circo per Ragazzi tenuu r Creazione di un g ppo di lavoro sul nazionale p iù ampio tosi a Brema i primi di luglio)!

nterno di un organismo nazionale più condiviso e solini all’i i, e che do di quanto lo sia adesso Giocolie ri e Dintor n per la strettoia dei rap non passino porti di collaborazione esti anni abbiamo instaurato, o che non u q i t t u t n i che siamo riusciti ad instaurare. Una struttura di qualità che stimoli visibilità, standard adeguati, riconoscimenti, professionalità alle realtà che su questi temi credoe sia capace di gestire ampie iniziative no e investono. Ch tore a livello nazionale per to t e s i d i l a n o promozi ccare ulteriori venga riconosciuto e fasce di pubblico. Che rispettato dal settore come riferimento univoco e di quali tà nella comunicazione con l’esterno, per evitare la jungla di scalate e posizionamenti impropri che pur cominciano a verificarsi (le derive

NICE

La necessità di stabilire collaborazioni e avviare progetti comu-

Per eventuali informazioni consultate la sezione Nice che abbiamo aperto all’interno della sezione Circo per Bambini e Ragazzi sul nuovo sito jugglingmagazine.it

del “ portale” di facciamocirco.it o del sito web ilpiccolocirco.it sono solo le prime avvisaglie di questa deregulation). ue Su tutto q sto, unito alle riflessioni degli operatori d entino. el settore che lFior a Castelfiorentino dal 21 proveremo a raccoglie ste re, ci si confronterà al Meeting Nazionale che si terrà a C di ne o al 25 settembre 2009, e per il quale siamo già al lavoro i z tra in collaborazione con l’Ass. KappaErre e l’amminis j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 4 3 g i u g n o 20 0 9

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www.draghetto.it

COMPAGNIA IL DRAGHETTO Nata a L’Aquila nell’ottobre del 1989 dà lavoro stabile a sette persone, coinvolgendone un’altra decina in progetti occasionali. Siamo presenti sul catalogo ETI del teatro ragazzi dal 1995, tra le compagnie non finanziate, e lavoriamo soprattutto in Abruzzo, pur collaborando con diverse altre compagnie in Italia. Ci occupiamo di teatro per ragazzi, di teatro di strada e di formazione teatrale e oltre a produrre spettacoli e a organizzare rassegne attiviamo ogni

ARTISTI AQUILANI Il 6 aprile 2009 un terremoto ha cambiato il passato, il presente e il futuro di una piccola città, accolta come era in braccio ad una culla di montagne, tranquilla e inosservata. Ognuno di noi aveva la sua attività specifica in campo teatrale e sociale,

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danord

anno una sessantina di laboratori nelle scuole delle province di L’Aquila e Teramo. Il terremoto ci ha duramente colpito, come tanti altri nostri concittadini, sia a livello personale che a livello professionale. Il nostro spazio, il Teatro Dedalus, che si trovava in pieno centro storico, è andato distrutto e anche il nostro magazzino è attualmente sepolto dalle macerie. Dedalus era uno spazio privato da noi affittato nel 1999 e ristrutturato per ospitare oltre agli uffici e alla sala prove, i nostri corsi, alcune rassegne teatrali, seminari a vario livello e negli ultimi due anni anche la sede della nostra scuola di teatro di strada “A Testa in Giù”. Con il terremoto abbiamo perso gran parte delle attrezzature, delle scenografie, tutti i nostri amati pupazzi giganti, e poi fari, casse, costumi, computer… si sono salvati due spettacoli “e mezzo” che erano caricati nel furgone e il furgone stesso (almeno quello, per fortuna…). Se volete darci un aiuto, se potete e avete voglia, chiamateci a rappresentare i nostri spettacoli nelle vostre rassegne e programmazioni.

eravamo attori, clown, musicisti, clown in corsia e di emergenza, danzatori, giocolieri, mangiafuoco, registi teatrali e cinematografici, psicologi, cineasti, amanti del web e amanti in genere. Tutti noi rappresentavamo la zona underground del teatro e della musica, non legati a grosse strutture ufficiali, seppure molti di noi vi collaborassero saltuariamente. La maggior parte, in questo crollo, ha perso compagni di lavoro, costumi, oggetti di scena, attrezzature, patrimoni, ma anche e specialmente i propri progetti di vita, la costruzione del proprio presente. Eppure questi artisti non hanno mai lasciato l’Aquila e hanno deciso fin dai primi giorni dopo la tragedia di essere presenti nei campi con la loro musica, i colori, la poesia, con l’istinto di fuggire per sempre da questa terra ma con la determinazione a restare per continuare il proprio lavoro; dall’unione di personalità e gruppi diversi tra loro è nata l’Ass. Artisti Aquilani onlus. Un progetto oltre l’emergenza, nella difficile transizione verso una vita normale. Ma per ricostruire un futuro abbiamo bisogno di una Casa, una struttura per continuare il lavoro, da fermare in un COM de L’Aquila, per portare il teatro laddove il teatro non c’è, prima del sisma gli

Da Nord a Sud è una rubrica con spazi di approfondimento sul vivace ed importante segmento artistico del Teatro di Strada

.....

www.artistiaquilani.com (con videoclip di aggiornamenti a cadenza settimanale)

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ospedali, le case per anziani, le strade, i piccoli borghi, dopo il sisma, le tende, i campi, le strade… i luoghi silenziosi della società… A tal fine abbiamo aperto un conto corrente bancario, per raccogliere donazioni. Un altro modo per sostenerci è quello di creare eventi in cui gli Artisti Aquilani possano proporre il loro lavoro e i loro spettacoli.

.... asud da Nord a Sud, passando per il centro e le isole, quasi a delineare ed unire i contorni, geografici e culturali, dello spettacolo dal vivo di piazza in Italia.


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La crescita dell’offerta formativa destinata in maniera specifica all’arte di strada testimonia, una volta di più, che per tanti giovani la strada non è assolutamente un ripiego ma un’autentica vocazione, una scelta di campo chiara e precisa. Si fa strada la consapevolezza che talento e coraggio non bastino più: ci si può ancora improvvisare artisti di strada (la strada è aperta a tutti), ma l’eccellenza in un settore in grande crescita, segnato da un livello di concorrenza sempre più alto e dal formarsi di un pubblico meno ingenuo e più competente, va coltivata e perseguita anche attraverso percorsi formativi di grande impegno e rigore. A tale proposito, ritengo prioritario da parte della Fnas stringere legami sempre più forti con le Scuole e con gli organismi di formazione anche esterni alla Federazione nella convinzione di poter giocare un ruolo strategico per lo sviluppo del settore. Per quanto riguarda il progetto formativo Fnas per l’anno in corso, la novità più rilevante si chiama “Instradando”. L’iniziativa offre, tra l’altro, 28 stage gratuiti (alloggio incluso) a giovani artisti nella bellissima struttura di Parco Jalari a Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina. Una sede che si affianca a quella storica della formazione targata Fnas di Fiano e che potrebbe diventare un punto di riferimento importante per l’arte di strada al Sud. “Instradando” congiuntamente a “Cantieri di strada” sono iniziative della Fnas collegate a manifestazioni organizzate da soci (Lucania Buskers Festival ed Espressivamente). Entrambe sono inserite nel progetto “La Rete dei Festival aperta ai Giovani” finanziata dal Ministero della Gioventù e dall’Anci. Queste prestigiose collaborazioni sono in fondo un ulteriore riconoscimento a livello istituzionale della FNAS e dell’arte di strada italiana. Realtà che non si stancano di crescere e di sviluppare nuovi progetti, come dimostra il grande successo di “Cantieri di Strada” con i suoi 119 progetti di nuove produzioni presentate da compagnie e artisti di tutta Italia. Siamo tutti orgogliosi di questi risultati, pur nella consapevolezza che c’è ancora tanta strada da fare. D’altronde, chi meglio di noi… Luigi Russo, Presidente FNAS

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Un vero “must” per artisti e promotori, offre una panoramica sui servizi del settore, il calendario dei festival e delle rassegne italiane con mappa di ubicazione sul territorio, un’ampia sezione dedicata agli artisti, interventi su storia, esperienze, idee sull’arte di strada e del circo nel senso più esteso del termine. Disponibile anche Kermesse OnLine, il nuovo servizio della FNAS.

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Info su queste realtà e sulle modalità per sostenerci alla sezioneLink/Sostenitoridi

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Giocoli&rDi intorn

ARTECONFIGURAZIONI ASS. via E.Ferrari 2 > 82037 Telese Terme (BN) > Franco Filippo 320 6179780 www.artconfigurazioni.it ARTEREGO ASS. c/o Blogos, via Mille > 40033 Casalecchio di Reno (BO) > Sandro Sassi 333 2800913 www.arterego.org ARTERIOSA ASS. via Pomeria 90 > 59100 Prato (PO) > Edoardo Nardin 349 1949469 www.arteriosa.it ARTE VIVA ASS. via L. Manara 134 > 63039 S.B. del Tronto (AP) > Andrea Mariani 329 4114883 www.assoartistidelladriatico.it ARTI DISTRATTE via Valtellina 1 > 50053 Empoli (FI) > Tiziana Taraballi 392 2119082 www.artidistratte.it CIRCO CANAJA palestra popolare Lungomare Da Vinci 1 > 60019 Senigallia (AN) www.myspace.com/circocanaja UN CLOWN PER AMICO via G. Costantino 5 > 70123 Bari > Michele Diana 328 4270390 clownarturo@hotmail.it IL DRAGHETTO via grotta di navarra 14 > 67100 L’Aquila > Anna Del Beato 338 1864156 www.atestaingiu.net ENDAXI ASS. via G.di Montpellier 52 > 00166 Roma > Paolo Scannavino 328 9473371 www.spazioendaxi.it FABBRICA DEL CLOWN ASS. via Speciano 4 > 26100 Cremona > William Cattivelli 347 2353003 sullacisa@virgilio.it FARANDULA ASS. viale Ennio 1/E > 70124 Bari > Silvano Vallone tel 333 5788233 www.lafarandula.it FINISTERRAE COOP.SOC.ONLUS Viale Mazzini 25 > 03100 Frosinone (FR) > Simona Straccamore 338 6110105 www.coopfinisterrae.it FOGLI VOLANTI ASS. via Università 61 > 09100 Cagliari > Riccardo Tanca 328 4149915 artistidistrada.multiply.com GIOCOLIERI EMILIANI ASS. via Panigale 90 > 40132 Bologna > Pietro Morea 347 7121221 www.giocolieriemiliani.it GIRATUTTO ASS. Loc Melta di Gardolo 70 > 38100 Trento > Tommaso Brunelli 348 8852925 giratutto_aps@yahoo.it IL GIROTONDO via dell'Industria 7 II^ traversa > 72015 Fasano (BR) > Nicola Scoditti 339 2464721 girotondo.n@libero.it JOKERS ASS. Via Badia di Cava 56 > 00142 Roma > Catia Fusciardi 338 3552831 www.scuolaromanadicirco.net KARACONGIOLI ASS. via San Marco 443/D > 55100 Lucca > Andrea Vanni 329 3659034 opplero78@hotmail.com KAPPAERRE ARCIRAGAZZI ASS. via della Repubblica 34 > 50051 Castelfiorentino (FI) > Sara Spini 349 5779462 www.kappaerre.org MAGO SALES ONLUS FONDAZIONE via Bioletto 20 > 10098 Rivoli (TO) > Don Silvio Mantelli 335 473784 www.sales.it PALESTRA GIOCOLIERI CATANIA Centro Sociale Auro Catania > Riccardo Strano 320 0752460 rickystrano@yahoo.it PARMA JUGGLING CREW Via del Taglio 2 > 43100 Parma > Gabriele D'Avino 349 1281151 gabriele.davino@gmail.com PONIX via Fondazza 11/A > 40125 Bologna > Fabiomassimo Caramanno 339 2283477 www.h2o-ponix.it

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viale della Vittoria, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Italy - P.IVA/C.F. 06894411005 t/f +39 0766 673952, m +39 347 6597732, mail giocolieriedintorni@hotmail.com web www.jugglingmagazine.it

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OGNI LIBRO DEGNO DI NOTA É UN ATTENTATO ALL’ORDINE E UN OLTRAGGIO AL PUDORE. Marcel Jouhandeau

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