Juggling Magazine #74, march 2017

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issn 1591-0164. Poste Italiane SpA sped. in a.p. 70% DCB Viterbo. Contiene allegato P. e allegato R. € 3,00

ASSOCIAZIONE GIOCOLIERI & DINTORNI



bollettino informativo dell’Ass. Giocolieri e Dintorni Pubblicazione trimestrale Anno XIX, n. 74, marzo 2017 Registrazione Tribunale di Civitavecchia n. 9 del 21 novembre 2002 Associazione Giocolieri & Dintorni viale della Vittoria, 25 00053 Civitavecchia (RM) h www.jugglingmagazine.it e jugglingmagazine@hotmail.com f 0766 673952 m 347 6597732 Direttore Responsabile Marcello Baraghini Direttore Editoriale Adolfo Rossomando Grafica e impaginazione Studio Ruggieri Poggi h www.ruggieripoggi.it t 06 57305105 Distribuzione Nuovi Equilibri t 0761 352277 f 0761 352751 Stampa Pixartprinting Stampato il 20 marzo 2017 In copertina Masha Terentieva in scena al Festival Cirque de Demain, Parigi foto di Laurent Bugnet

Con il sostegno di

Il 2017 apre il sipario su un momento cruciale per l'intero settore/comunità del circo italiano. L’iter di elaborazione di una nuova legge sul Mondo dello Spettacolo, cui sono affidate le speranze per un miglioramento della normativa che supporta anche il settore Circo, è in piena dirittura d'arrivo, ed ha creato un vero e proprio turbine di iniziative, riflessioni, aggregazioni, proposte. Ma cosa è il “circo contemporaneo” oggi in Italia, quali sono le sue specificità e chi sono i soggetti che lo animano? Se lo stanno chiedendo le istituzioni, che hanno accettato di ascoltare gruppi di esperti del settore interessati a facilitare la comprensione del fenomeno e il miglioramento della normativa. Un processo che ha portato alla stesura di un documento condiviso da 36 realtà di circo italiane, consegnato a fine dicembre al MIBACT, ora pubblicato sui nostri canali media e su quello dei firmatari. Un processo che ci auguriamo conduca alla costituzione di un organismo consociativo specifico per il “circo contemporaneo”, e colmi finalmente il vuoto “rappresentativo” delle nuove declinazioni del circo in Italia. E cosa sia il “circo contemporaneo” oggi in Italia, le sue specificità, i soggetti che lo animano, ce lo stiamo chiedendo anche noi stessi. Per questo Progetto Quinta Parete, in collaborazione con Censimento Circo Italia, nel solco di un lavoro già avviato da tempo da entrambi i soggetti, si è attivato per una raccolta dati su scala nazionale. I primi risultati, pubblicati su questo numero di Juggling Magazine e su www.progettoquintaparete.it, offrono un quadro quanto mai ampio e variegato. Oltre ai player storici e alle nuove generazioni che hanno fatto crescere il circo in Italia in questi ultimi 20 anni, alle sorti del circo contemporaneo sono interessati a contribuire/incidere in tanti. Quali effetti produrrà la campagna per il divieto dell'utilizzo degli animali nel circo lanciata dalla LAV? Quale contributo apporterà la consulta della FNAS per i nuovi circhi Itineranti sotto chapiteau? Quali spazi si apriranno alla “Quarta Arte” nei circuiti multidisciplinari, in quello delle residenze artistiche, delle programmazioni teatrali, nelle palestre di danza e dello sport, nelle strade e piazze del Bel Paese? Punti interrogativi cui affianchiamo da contrappeso su questo numero le infinite proposizioni del circo. Un ampio ventaglio di testimonianze, in rappresentanza delle sue tante vocazioni, da quella artistica, a quella educativa, a quella di intervento nel sociale. Perchè , ci ricordano dalla Biennale Internationale des Arts du Cirque, “... il circo è il luogo di tutte le possibilità, possibile in tutti i luoghi...”

EDITORIALE Adolfo Rossomando direttore editoriale Juggling Magazine


21 GENNAIO / 19 FEBBRAIO, MARSIGLIA www.biennale-cirque.com di Raquel Rache de Andrade & Guy Carrara Direttori della Biennale Internationale des Arts du Cirque Archaos, pôle national cirque Méditerranée realizzato da Achaos, realizzato sulla scia di Marseille-Provence 2013 con l’obiettivo di essere il più grande festival di circo al mondo, è diventato un polo di attrazione in tutti i sensi: un evento che attrae e stupisce. Dall’emblematico Village Chapiteau, con 5 tendoni colorati e le antenne

foto di Petter Hellman

Archaos, pioniere della rinascita del circo e oggi polo nazionale del circo, ha sempre scritto l’impossibile. Con gli artisti al centro delle sue preoccupazioni ha supportato la creazione, la ricerca e l’innovazione. La Biennale Internationale des Arts du Cirque, evento di gran rilievo sul territorio

proiettate verso il cielo, installato sulla spiaggia del Prado di Marsiglia, la Biennale si irradia in 27 città della regione, coinvolgendo 45 partner culturali, che ospitano le circa 60 compagnie in programmazione per un totale di 260 repliche. Un circo impegnativo e accessibile, che unisce abilità e poesia, gioca con le discipline del circo, rispetta la sua tradizione, modificandone le forme; a volte militante, spesso divertente, sempre in movimento. Un circo aperto sul mondo che pone la condivisione della creazione artistica come condizione per una dimensione democratica e partecipativa, come ad esempio l’istituzione di attività artistiche e laboratori per promuovere la pratica del circo per tutti. Una Biennale che si apre con un week end dedicata al “circo e lo sport”, in complicità con Marseille-Provence 2017 Capitale Europea dello Spor, perchè il circo è il luogo di tutte le possibilità, possibile in tutti i luoghi… La lunga storia della nostra compagnia di circo Archaos ci permette di avere una buona conoscenza degli artisti oggi più attivi e prolifici. Molti dei progetti che approdano qui vengono selezionati già due anni prima della Biennale. Alcuni li co-produciamo, altri li ospitiamo in residenza, e circa il 15% del bilancio della Biennale è di

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foto di Philippe Cibille

foto di Guillaume de Smedt

foto di Raynaud de Lage

supporto alle opere di creazione agli artito al 2015) è in gran parte dovuta ad una erano delle prime. Negli anni a venire consti e alle compagnie circensi. Questa polimigliore circolazione del pubblico sul tertinueremo ad accompagnare gli artisti sul tica di sostegno ci permette di offrire al ritorio toccato dalla Biennale. Il programlungo periodo, con residenze e co-produpubblico una vasta gamma di proposte ma è stato distribuito meglio, in collabozioni, per offrire al pubblico gli spettacoli artistiche. Abbiamo, naturalmente, una razione con i nostri 45 partner culturali, più innovativi, anche nei format grandi e in grande richiesta da parte di tutti gli artisti ognuno con la sua storia e ricchezza. Una quelli sotto tendone. La nostra ambizione di rilievo, ma consapevoli di quanto fragile vera scoperta nella scoperta per il pubbliè quella di realizzare un progetto impesia la creazione artistica oggi, accompaco, a cui abbiamo facilitato lo spostamengnativo che metta insieme un pubblico più gnamo molti dei primi progetti di giovani to di luogo in luogo, da città a città, per vasto possibile. artisti, offrendogli una opportunità di poter vedere più spettacoli. Abbiamo Durante la Biennale il pubblico è totalgrande visibilità. I programmatori stranieanche spostato il villaggio chapiteau in mente immerso nel mondo circense e ri quest’anno erano presenti in gran una zona meno centrale ma più vivibile, può, oltre ad assistere agli spettacoli e numero, con circa 500 professionisti regisulla bella spiaggia del Prado, cercando di alle mostre, partecipare a laboratori di strati, di cui 250 provenivano dall’estero, renderlo più attraente e familiare per il circo o visitare istallazioni di circo, come e di questi il 48% proveniva da continenti pubblico. Il successo della manifestazione quella molto bella curata quest’anno da extra europei. Tutti sedotti dalla possibiliè anche dovuto al gran numero di creazioJohann Le Guillem, un vero viaggio nel suo tà di vedere molti nuovi spettacoli nel’arni, e praticamente la metà degli spettacoli personalissimo universo artistico-scientico di pochi giorni, ma anche dalla fico. Una manifestazione di quepossibilità di incontrare altri prosta portata può funzionare solo fessionisti accreditati con cui se il circo è considerato nella sua Per dare un’idea della ricchezza e della vastità del propotersi confrontare su molti interezza, nella ricchezza che lo gramma de la Biennale, pubblichiamo qui, in ordine sparso, temi, di partecipare ad una ricca caratterizza, e non solo come l’elenco delle compagnie selezionate per l’edizione 2017: serie di conferenze ed incontri, arte performativa. Johann Le Guillerm; Les Colporteurs; CirkVOST; Flip tra cui ricordiamo la conferenza Fabrique; La Compagnie Mpta; Cie Borogodó; Baro di Jean Michel Guy, il focus suld’evel Cirk Cie; NoFit State & Motionhouse; Cahin-Caha; l’esperienza di Circus Next, la preTerya Circus; Clément Dazin - Cie La Main de l’homme; sentazione della nuova piattaforCirque Électrique; Azeïn; La Faux Populaire Le Mort aux ma del CNAC/BNF Les Arts du Dents; Compagnie Les Hommes de Mains; Les Rois Cirque - Anthology, e tante altre. vagabonds; Sandrine Juglair; Sandrine Juglair; La Main Al punto che in molti ci hanno già s’affaire; Cirque inextrémiste; Les Nouveaux Nez & Cie; assicurato la loro presenza alla Yoann Bourgeois – CCN2; Groupe acrobatique de Tanprossima edizione, nel 2019. ger; Libertivore; Compagnie Jérôme Thomas; Ensemble Una partecipazione così numeroTélémaque; L’Immédiat; Théâtre du Centaure; Cie Attensa dei programmatori stranieri tion Fragile; Cirkus Cirkör; Lonely Circus; BP Zoom; offre inoltre una concreta opporYoann Bourgeois – CCN2; Happés théâtre vertical; tunità per gli artisti francesi ed Miguel Gigosos Ronda; Ki productions; Circo Crescer e europei che si esibiscono alla Viver; Circoncentrique; Les 7 Doigts de la Main; Collectif Biennale di poter essere contratde la Bascule; L’Apprentie Compagnie; La Mondiale tati e organizzare / partecipare a générale; Juan Ignacio Tula & Stefan Kinsman; Circ’Hutour internazionali. lon; Race Horse Company; Bruno Carneiro; L’Envolée L’ottima partecipazione del pubCirque; Basinga; Collectif La Persiana; Kelemenis & Cie – blico (con oltre 100.000 spettaMichel Kelemenis; Théâtre de Cuisine; Cie Aracaladanza tori e un aumento del 32% rispet– Enrique Cabrera; Cie La Faux Populaire - Le Mort aux Dents De Julien Candy; Cie ngc25 - Hervé Maigret; Cie Zampanos; Groupe Noces Danse Images – Florence Bernad; Cie Adrien M / Claire B; Cie Content Pour Peu; Cie La Migration; Cie TPO; Cie Clone; Cie Sacékripa; Magic Mirrors, Istres; Cie L’Attraction céleste; étudiants du Cnac et des élèves de Piste d’Azur.

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foto di Laurent Bugnet

XXXVIII CIRQUE DE DEMAIN 26/29 GENNAIO, PARIS www.cirquededemain.paris

di A.R. Quest’anno la XXXVIII edizione del Festival Mundial Cirque de Demain si è aperta con un sentito tributo a Pierre Etaix, Dimitri, Oleg Popov, Dario Fo, quattro grandi artisti di recente scomparsi, a cui l’organizzazione dell’evento ha voluto dedicare questa edizione, testimonianza di un circo proiettato nel domani, ma con radici forti nel passato e nel presente. La scoperta di nuovi talenti, capaci di misurarsi con il classico format del “numero” di 6/7 minuti, rimane comunque la scommessa perenne di questo festival, che anche quest’anno ha fatto il giro del mondo per selezionare artisti impegnati nella ri/scrittura delle pratiche e delle discipline circensi. Tanta diversità, tanta innovazione, come sempre, nei 24 numeri in programma, e una new entry, in una manifestazione che nel corso della sua storia vanta il primato di maggior numero di nazionalità diverse che abbiano calcato la sua pista. Tra le 25 nazionalità presenti quest’anno, anche un giovane artista che per la prima volta al Cirque de Demain fa sventolare la bandiera dell’Iran. L’Italia purtroppo, come troppo spesso in questo festival, rimane confinata in platea!

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Internazionale anche la giuria, e soprattutto il pubblico e i programmatori che ogni anno frequentano il festival, regalandogli quell’atmosfera e “densità”, sia in sala sia nel foyer, che lo hanno reso famoso. Ed è proprio nel foyer, luogo dove il pubblico degli appassionati si mescola allegramente con la nutrita schiera di programmatori e professionisti del settre, abbiamo avuto il piacere di conoscere e intervistare i responsabili di due tra i maggiori online resource center di materiale sulla storia, i protagonisti, la cultura del circo: Circopedia e il recentissimo Les Arts du Cirque Anthology, cui dedichiamo due schede nella pagine successive della rivista. A valorizzare e sviluppare le potenzialità della folta compagine dei programmatori l’organizzazione del festival sta da qualche anno affinando l’iniziativa “Le Club Pro”. Una programmazione parallela a quella degli spettacoli, che offre uno spazio e un calendario di incontri e approfondimenti sempre più articolata e partecipata nelle fasce orarie non occupate dagli spettacoli. Quest’anno, tra le altre, abbiamo seguito le interessanti narrazioni di Zip Zap Circus (Sudafrica), di Circus Colombia, della Fondazione Viktor Kee, tutti progetti che, utilizzando il circo come strumento di

trasformazione nel sociale, si pongono l’ambizioso obiettivo di innescare giovani talenti e aprirgli gli orizzonti di una carriera artistica. Due invece le proiezioni in programma, “Au Fil de l’Acrobatie”, film di Laurent Chevallier, scritto da Dominique Mauclair, fantastico documentario nel circo itinerante della Mongolia, nelle palestre della tradizione cinese e negli studio della prestigiosa scuola russa, e “Circus Without Borders - artcirq et kalanbante” della Northern Light Productions, sullo sviluppo e il back stage di due progetti di inclusione artistica in grandi produzioni di spettacolo dal vivo che coinvolgono giovani artisti dell’Artico e della Guinea. Ma mentre nel piccolo igloo del Club Pro si riflette sul circo, è sotto la maestosa cupola del Cirque Phenix, al centro del suo caratteristico palco a pianta quadrata circondato da una platea di 2500 spettatori, sotto le luci magistrali coordinate da Antonio de Cravalho, le musiche dal vivo dell’orchestra Francois Morel, la Barriere della Scuola di Risny sous Bois, la presentazione dell’eclettico Calixte de Nigremont, si aprono le danze dello spettacolo. Bonsoir Paris… Bonsoir Le Monde!! Tra i numeri che più ci hanno colpito quest’anno sicuramente la russa Masha Terentieva, dilpomata a L’ecole di Montreeal, cui dedichiamo la copertina di questo numero; la Compania Havana e la Troupe de Zhejiang, entrambe interpreti di due nobili tradizioni circensi e di un genere “collettivo” sempre più raro; le geometrie di


alla Ballettschule und Schule fur Artistik di Berlino, con un numero di verticalismo, danza ed acrobatica su un suggestivo e colorato cavallo a dondolo; ultimo, ma non da meno, il devastante Chih-Han Chao, che porta in scena un numero mozzafiato di diabolo, punta di iceberg di un movimen-

foto di Laurent Bugnet

foto di Laurent Bugnet foto di Valérie Thénard Béal

foto di Valérie Thénard Béal

DanyzoO, contorsionista ballerino; l’ironico quartetto franco-svizzeri Cirque “La Compagnie”, anche loro diplomati a Montreal, che compongono uno spettacolo giocato sull’accostamento della bascula con il palo cinese; l’iraniano Saleh Yazdani, nato e cresciuto in Germania, diplomato

to che a Taiwan conosce da anni un impressionante sviluppo sulla tecnica del diabolo. Da oltre oceano citiamo Cirko Alebrile, duo messicano con un numero di aerea sospesi tra cinghie (lui) e per i capelli (lei); dall’Argentiina il duo Josefina Castro e Daniel Ortz al quadro aereo , che regala uno degli stunt più applauditi del festival. Da menzionare, tra le special guest invitati ogni anno al Deman, l’irriverente spagnolo Kerol, medaglia d’argento nel 2011, che ha riproposto il suo cavallo di battaglia, a distanza di anni ancora molto apprezzato da pubblico e programmatori. E al pubblico del Cirque de Demain, spettacolo nello spettacolo, va una nota di merito particolare, per l’entusiasmo, la gioia, la partecipazione, l’attenzione, il supporto che ogni anno assicura al festival. Un pubblico che il festival valorizza nella cornice spettacolare del Cirque Phenix, trasformato per il Cirque de Demain in un palacirco che richiama per emozione e coinvolgimento del pubblico i grandi eventi dello sport. Un circo che continua a risvegliare in ognuno di noi l’istintivo stupore per le gesta umane, il pathos per le vicende dell’animo umano che solo gli artisti sono capaci di evocare.

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www.circopedia.org

Nato e cresciuto a Parigi, con un padre produttore cinematografico, mi sono interessato al circo fin da quando ero bambino. Ho lavorato con il Medrano, a 10 anni ero con Alexis Gruss, a 20 anni con il Big Apple Circus a New York, e da allora ho scritto molti libri, insegnato storia del circo, e con Circopedia il progetto continua. L’idea di un enciclopedia online del circo è nata circa 10 anni fa dalla constatazione che su Wikipedia le informazioni sul circo fossero estremamente povere, e che in genere l’intera disponibilità di informazioni sul circo su internet fossero superficiali e lacunose. Con un amico a New York, vicino al Big Apple Circus, volevamo realizzare una piattaforma online sulla storia del circo e, siccome sono uno storico del circo, ero tra le persone che meglio avrebbero potuto avviare il progetto. Abbiamo cominciato da zero, cercando di capire che forma dare a questo work in progress che non avrà mai un termine, perché la storia del circo è infinita. Il progetto è stato finanziato all’inizio per la parte strutturale, dalla Shelley & Donald Rubin Foundation di New York, molto interessati all’arte asiatica, ma anche a cosa accade sul web. Hanno così sostenuto il nostro progetto, finanziando lo studio e la creazione della piattaforma che avrebbe ospitato Circopedia. La struttura prescelta è una piattaforma wiki molto robusta e funzionale, arricchita con un cross index. Il front end è semplice e chiaro da utilizzare, ed è molto facile navigarci dentro e passare da una ricerca all’altra.

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foto di Laurent Bugnet

intervista a Dominique Jando fondatore e curatore di Circopedia

Dalle immagini, ai testi, ai video l’upload di nuove entry varia nel tempo, e dipende dalla disponibilità dei vari redattori. Sulla piattaforma sono stati caricati ad oggi circa 1000 video, migliaia di foto e non so quante schede su artisti e festival. Non abbiamo un piano editoriale che ci obbliga a seguire una linea specifica, quello che arriva ed è ritenuto attendibile viene caricato. Ma su Circopedia il circo deve essere circo, e gli spettacoli che inseriamo devono essere di artisti che hanno calcato la pista. Inoltre non tocchiamo tutto il vasto settore delle scuole di circo; ma cominceremo a farlo, riservando all’inizio uno spazio solo alle scuole superiori, o riconosciute dalla istituzioni. È uno strumento utilissimo per poter includere anche artisti di cui quasi nessuno sa niente, con lettori che contribuiscono segnalando errori o integrazioni possibili. Un aneddoto tra tanti: John Bill Ricketts, l’uomo che portò il circo in America nel 1793, è una figura su cui si conosce poco, ed io sono forse tra quelli che lo conosco-

no meglio, dopo aver viaggiato dalla Francia agli USA per fare delle ricerche. Recentemente mi chiama un appassionato di circo e dopo avermi chiesto se sapessi qualcosa in più su Riquettes, inclusa la sua data di nascita, rimasta fino ad allora un gran mistero, mi rivela che ha con sè il certificato di nascita di Riquettes! È un’opera collettiva, ma tutto quello che pubblichiamo deve avere delle fonti attendibili. È certamente il mio progetto e di quelli che come me, da Raffaele De Ritis in Italia, Don Stacey in UK, ma anche Repubblica Ceca e altri paesi, sono interessati in questo lavoro. Un progetto che io e le persone che vi collaborano proviamo piacere a portare avanti. La sorpresa per noi è stata scoprire quanto sia diventata velocemente un’idea di successo e un riferimento per il settore e per chi si avvicina al circo. La piattaforma conta oggi circa 4000 visite al mese, provenienti da tutto il mondo. Se un giornalista stesse cercando qualcosa sul circo sul web, di certo Circopedia apparirebbe in testa nella SEO, ed è incredibile il numero di interviste che ho ricevuto da giornalisti che hanno trovato e utilizzato Circopedia. Siamo costantemente alla ricerca di nuovi contenti da inserire nella piattaforma, ma quello che siamo riusciti a pubblicare finora è solo la punta dell’iceberg.


http://cirque-cnac.bnf.fr

foto di Petter Hellman

intervista a Thomas Cyril responsabile R&D CNAC

Les Arts du Cirque Anthology è un progetto realizzato in collaborazione tra la BNF (Bibliothèque Nationale de France) e il CNAC (Centre National des Arts du Cirque). Nato da un’idea del responsabile del centro di documentazione del CNAC, con l’obiettivo di mettere a disposizione di tutti una panoramica ragionata delle discipline/arti del circo, la piattaforma online è divisa per discipline/arti, con testi sulla storia del circo e sulle singole discipline. Tra i contenuti trovano posto approfondimenti su cosa è il circo, la differenza tra i circhi stabili e il circo itinerante, i collegamenti tra il circo e le altre arti. Abbiamo una sezione su circo e cinema, e nella sezione sulla magia si parlerà anche dei rapporti tra scienza e magia. La piattaforma offre anche un glossario, video esplicativi per illustrare le figure di base del circo, tutti strumenti concepiti per avvicinare il pubblico agli elementi caratteristici del circo. Una bibliografia molto ampia, con link diretti alle versioni online delle fonti quando disponibili, e un’introduzione all’approccio culturale di ogni sezione completano l’impianto della piattaforma. La specificità di questa piattaforma è anche

che non contiene, nè vuole contenere, tutto il materiale prodotto sul circo. È piuttosto uno strumento per studiosi, studenti, pubblico, operatori del settore, artisti, giornalisti, insegnanti. L’intero materiale è stato inoltre categorizzato per facilitarne la ricerca, e nella piattaforma suggeriamo percorsi di approfondimento e di ricerca. Infine sono presenti dei form che permettono al pubblico di inviare i loro contributi/suggerimenti. La prima sezione della piattaforma pubblicata online è quella dedicata all’acrobatica, e presto verranno pubblicate le altre sezioni su giocoleria, magia, equilibrismo, acrobatica aerea. L’acrobatica è una parte importante e corposa delle arti circensi. La sua sezione è stata organizzata in famiglie/tipologie, come l’acrobatica con attrezzi o quella a corpo libero, acrobatica individuale e partner acrobatic. Per il momento la lingua utilizzata è il francese, ma nei programmi di sviluppo della piattaforma è previsto che i contenuti diventino disponibili anche in inglese, in spagnolo e per qualche sezione perfino in cinese, con il chiaro intento di far diventare

questa piattaforma un riferimento mondiale per la ricerca sul circo e la sua divulgazione presso un pubblico internazionale. La piattaforma ha visto 4/5 anni di gestazione e progettazione, per definirne bene l’architettura interna, l’interfaccia grafico, i materiali che sarebbero stati inseriti. Un comitato scientifico di studioso del circo, come Philippe Giudard, Jean Micheal Guy, Pascal Jacob, Marika Maymard, Arnaud Thomas, ed altri sono stati coinvolti nell’organizzazione del portale, hanno composto testi e dato indicazioni su quali materiali era importante pubblicare e per quali ragioni/argomenti. Il contributo della Biblioteca Nazionale Francese è stato importante per la ricerca delle fonti storiche del circo. Molte foto, poster, cartoline, colonne sonore, libri, spesso materiale inedito, vengono dai suoi archivi, mentre il repertorio video arriva dal centro documentazione del CNAC. C’è voluto tanto tempo per trovare le fonti, farne delle scansioni, compilare le schede; è stata un’operazione molto interessante, che ha fatto tornare a galla tanto materiale che era rimasto negli archivi, come le colonne sonore e le interviste audio di tanti anni fa. Il portale è stato pubblicato ad ottobre 2016, siamo quindi solo all’inizio del suo utilizzo da parte del pubblico, ma riscuotiamo già un grande interesse. Siamo tutti ora molto orgogliosi di averlo realizzato ed il partenariato tra BNF e CNAC è stato molto produttivo. Per la BNF è stata una sorpresa scoprire quanta creatività esprima questo settore oggi. Per il CNAC invece è stato interessante scoprire quanti scrittori, pittori e registi abbiamo prodotto opere che avevano il circo come focus principale, coinvolgere esperti della scena specializzati in scenografia, musica, clown e pubblicare i loro contributi su aspetti così specifici sul circo.

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DOCUMENTO SULLE SPECIFICITÀ DEL SETTORE E SUL MIGLIORAMENTO DELLA NORMATIVA VIGENTE

PREMESSA

foto di Viviana Cangialosi

NUOVE DECLINAZIONI CIRCENSI IN ITALIA

L’incoraggiante apertura ministeriale (N.d.R. Pubblichiamo qui la prima parte del si possa abbinare alla tradizione italiaal circo contemporaneo, che rientra a documento collettivo sottoscritto da 36 realtà na delle famiglie circensi, si ritiene pieno titolo tra le quattro arti conitaliane attive nel settore delle arti circensi inolopportuno e determinante iniziare a template dal D.M. 1 luglio 2014 accantrato il 23 dicembre 2016 alla Sezione Circhi e utilizzare la parola circo come termine to a musica, teatro e danza, pone a Spettacoli Viaggianti del MIBACT, come contrineutro, al pari del teatro e della danza, noi operatori alcune riflessioni che buto ad un miglioramento della normativa senza alcun pregiudizio nell’accettare vorremmo condividere con coloro vigente. Il testo integrale è disponibile su la grande varietà di declinazioni artistiche si apprestano a elaborare il Codiwww.progettoquintaparete.it e sui canali dei che maturate negli anni. È importante ce dello Spettacolo. firmatari del documento) che con il termine circo si identifichi la La necessità di un intervento organico pluralità di forme espressive, in contiche muove dall’analisi dei bisogni degli addetti ai lavori, richiede nuo rinnovamento, che hanno come elemento comune l’insegnauno strumento proiettato verso il futuro che supera le leggi pasmento e la tecnica circense. sate, a partire dalla 800/1967, e riconferma lo spettacolo dal vivo All’interno di questa pluralità di forme espressive, si propone qui come strumento fondante dell’identità nazionale, riconoscendone di porre l’attenzione sul circo contemporaneo e sul circo teatro. il valore civile e sociale oltre che artistico e culturale. Nella fattiPartendo infatti dalle discipline classiche dell’arte circense (acrospecie i nuovi linguaggi del circo, con la presenza di numerosi artibazia, clownerie, funambolismo, giocoleria, tecniche aeree, tecnisti italiani in compagnie estere e il superamento delle barriere linche equestri) il circo contemporaneo/circo teatro rompe con guistiche, rafforzano anche il senso di appartenenza all’Europa. l’estetica tradizionale attraverso la rinuncia agli animali esotici e È la prova inconfutabile dell’esistenza della corrente, è la fotoai numeri classici intesi come capitoli a sé, susseguenti ma non grafia di una realtà in forte espansione, che ha ancora molto da conseguenti, inaugurando un’estetica multiforme con un approcsvelare e porta con sé moltissime potenzialità. Tuttavia, se non cio di tipo autoriale e sperimentale che vede l’introduzione di difviene collocata in maniera corretta nel panorama culturale italiaferenti linguaggi come la danza, la coreografia, le tecniche attono da un lato, e se non corrispondono criteri coerenti e incentivi riali, le arti visive e la tecnologia, con il ruolo fondamentale della adeguati dall’altro, rischia di non essere colta nel suo valore. In musica, in una visione drammaturgica e registica. Viene rimoduEuropa questo ambito si è rigenerato da decenni e il circo conlato il rapporto con lo spazio e con il pubblico: non è più necessatemporaneo/circo teatro, nelle sue diverse declinazioni, è consirio avere un tendone per definirsi circo, in quanto nelle forme derato alla stregua del teatro, della musica e della danza con colsceniche della contemporaneità non vi è più una relazione neceslocazione culturale adeguata e contributi economici sostanziali. Il saria tra contenitore e contenuto, e l’attenzione viene posta sulfenomeno, di carattere globale, ha consentito inoltre di costruire l’asse del teatro, ossia sul rapporto tra colui che agisce e colui una forte rete internazionaledi settore. Bisogna inoltre comprenche, guardandolo, lo mette in condizione di farlo. Lo spettacolo è dere che il circo contemporaneo/circo teatro non si pone in coninteso come opera compiuta su base drammaturgica, coreogratrasto con il circo classico, dal quale deriva e del quale riconosce fica e/o tematica; i confini si dilatano e le discipline circensi si l’importanza, non solo dal punto di vista del patrimonio tradiziodeclinano in modalità innovative. L’artista, in quanto autore-attonale, ma anche delle possibilità attuali e delle eccellenze italiane re, pone al centro della scena la sua individualità e la sua tecnica che ancora oggi si contraddistinguono in tale ambito. virtuosistica non è più solo dimostrativa e attrattiva, bensì punta a essere interpretativa e intenzionale. È un nuovo modo di intendere e fare spettacolo: tutto contribuisce a valorizzare l’opera 1) SPECIFICITÀ DEL SETTORE dando spessore alla storia che si racconta o alla tematica che si Il settore circense italiano è costituito da tutti i soggetti che proaffronta, partendo dalla ricerca sul corpo, in mescolanza e fusiomuovono il circo, incoraggiandone la pratica e la visione. Per comne con altri linguaggi della scena, della pista e della strada, creprendere come la grande eterogeneità delle nuove forme circensi www.jugglingmagazine.it


ando suggestioni nuove, di grande fascino e interesse. Il lavoro degli artisti spesso fugge da definizioni e catalogazioni: il circo contemporaneo/circo teatro nasce dalla tradizione ma segue un percorso autoriale – individuale e sperimentale – in un flusso continuo e variegato. Di seguito cerchiamo di definire a grandi linee le specificità di questa nuova visione e approccio, che trae origine dalla millenaria tradizione circense e, inserendosi in quel solco, prova a tracciare inediti percorsi: • contaminazione di discipline e generi diversi, pur rimanendo nell’ambito delle arti circensi; • spettacoli con tutte le tecniche circensi; • spettacoli monotematici con una sola disciplina; • ogni compagnia ha una propria poetica autoriale, con estetiche differenti e ben riconoscibili; • le compagnie hanno diversi formati, dal solista alla coppia, dal gruppo al collettivo e al grande ensemble; • le compagnie non sono necessariamente nomadi; • gli artisti non provengono generalmente da famiglie circensi, ma si sono diplomati e perfezionati in scuole professionali di circo nazionali, europee e internazionali, dove accanto alla solida formazione tecnica sono insegnate altre materie di studio quali musica, danza, recitazione, coreografia, arti marziali, management, etc.; • lo spettacolo è firmato da un regista o da un collettivo di artisti e può prevedere l’intervento di un drammaturgo; • le compagnie non posseggono necessariamente un tendone; • gli spettacoli sono allestiti non solo su piste o all’interno di tendoni, ma anche in teatri, spazi performativi, luoghi all’aperto, site specific; • collaborazione con progetti europei di circo; • appartenenza a reti europee di circo; • forte mobilità nazionale e internazionale. Tornando a osservare la realtà del settore nella sua totalità, possiamo notare un importante incremento da un punto di vista numerico, che è riscontrabile nell’aumento: - degli allievi presso le scuole di formazione e perfezionamento professionale; - dei progetti di “circo sociale” aderenti alla visione internazionale di arti del circo come metodologia di inclusione sociale; - dei corsi amatoriali di tipo ludico e per l’infanzia che riflettono il progressivo aumento dell’interesse nei confronti della materia in un’ottica di accessibilità alle pratiche; - dei corsi amatoriali per adulti, in chiave sportiva e artistica; - dei festival di circo contemporaneo/circo teatro e progetti di promozione e formazione dei pubblici. Inoltre, come ai tempi della Commedia dell’Arte e come in tempi recentissimi per i danzatori, gli artisti circensi italiani sono presenti in numero notevole presso le principali compagnie in Europa, risultandone la maggiore componente straniera.

2) MIGLIORAMENTI DELLE NORMATIVE VIGENTI

Da queste considerazioni, nate dalle riflessioni di operatori, artisti ed esperti portatori di esperienza diretta, deriva la necessità di condividere le proposte di modifica ai criteri contenuti nel D.M. 1 luglio 2014, affinché ne consegua un sistema effettivamente in grado di agevolare l’accesso al riconoscimento ministeriale. Se valutato con parametri non idonei, misurati sulle caratteristiche del circo tradizionale, il circo contemporaneo/circo teatro ha poche possibilità di entrare nel programma di sostegno del FUS. All’interno del settore Circhi e Spettacolo Viaggiante potranno essere aggiunte nuove categorie con proprie specificità ed esigenze, adeguate alle molteplici realtà del circo contemporaneo / circo teatro, che si distinguono dalle imprese circensi tradizionali, con la finalità di veicolarne lo sviluppo. Il dialogo e la collaborazione tra produzione, distribuzione, promozione e formazione dovranno essere il vero impulso di crescij u g g l i n g m a g a z i n e numero7 4 m a r z o 2 0 1 7


foto di Luisa Luppolini

ta di un’arte che, come sottolineato precedentemente, ha bisogno di essere riconosciuta e di avere la giusta visibilità. Le forze dovranno procedere su binari paralleli che si intersecano con l’obiettivo comune di valorizzare le arti circensi e di riconoscere l’importanza della ricerca all’interno del settore. La legge dovrà rimettere al centro gli artisti, il lavoro e l’occupazione, facilitare le azioni di sistema, i progetti di rete, allineare la capacità produttiva con quella distributiva, promuovere il rapporto con il MIUR, riaffermando il valore educativo e formativo delle arti in generale e del circo in particolare, come strumento di crescita personale e sociale. Per raggiungere questi obiettivi proponiamo di trasformare alcuni criteri che di fatto hanno impedito alle compagnie circensi non tradizionali di accedere al riconoscimento e al conseguente contributo ministeriale, e ad altri operatori di agire con miglior chiarezza: • introdurre la differenza tra imprese circensi, titolari di tendone e compagnie di circo contemporaneo/circo teatro, orientate principalmente verso le sale teatrali e i tendoni di dimensioni ridotte; • non considerare il possesso del tendone come requisito per essere riconosciuti compagnia di circo contemporaneo / circo teatro e conseguentemente abolire la necessità di possedere la licenza; • in conformità con le dimensioni e la capienza del tendone adeguare il numero delle persone assunte con un minimo di 5; • per chi non possedesse un tendone considerare le giornate lavorative delle persone assunte, come avviene per le compagnie di teatro e di danza; • incentivare la presenza delle compagnie presso i teatri; • richiedere una normativa unitaria per l’allestimento dei tendoni presso i comuni italiani; • riconoscere una percentuale di gratuità degli spettacolidi circo contemporaneo/circo teatro, come avviene per la danza; • riformulare la griglia dei piani economici richiesti e le percentuali massime di spesa ammissibili in base alle specifiche attività ed esigenze di ciascun ambito (produzione, distribuzione, formazione, promozione); • calendarizzare con più precisione i tempi di verifica delle domande, di comunicazione degli esiti, di erogazione degli anticipi e dei saldi. In aggiunta a queste proposte più puntuali, a seguito di un’attenta valutazione in merito alle problematiche riscontrate dagli artisti, proponiamo che siano riservate alle compagnie di circo contemporaneo/circo teatro le stesse modalità legate al sostegno alla produzione presenti nei settori teatro e danza. Tale sostegno dovrà altresì supportare attività specifiche e caratteristiche delle compagnie di circo quali le fasi di creazione, le strutture in cui vengono rappresentate le loro creazioni, l’intensa mobilità europea ed internazionale che le caratterizza. Inoltre riteniamo fondamentale che si istituiscano degli strumenti per incentivare la diffusione degli spettacoli circensi, che costituisce la problematica maggiore riscontrata dagli artisti del settore, secondo i dati del Censimento Circo Italia. Distribuzione = 3,94. Media ponderata di una valutazione a scala crescente da 1 (valore più basso) a 5 (valore più alto). Per favorire la nascita di un contesto fertile di confronto e crescita, si ritiene possa essere determinante istituire incentivi adeguati www.jugglingmagazine.it

per lo studio e la documentazione in ambito circense, per accrescerne la produzione critica e teorica, nell’ottica che i linguaggi della contemporaneità debbano essere adeguatamente documentati e analizzati nel presente. Consapevoli delle criticità attuative di queste proposte, legate ad un significativo sviluppo e una reale maturazione del settore, si auspica di poter inaugurare un tavolo di confronto diretto tra i rappresentanti del Ministero e i professionisti del settore per valutare attentamente gli strumenti e i parametri degli specifici incentivi.

3) VERSO UNA MAPPATURA DEL SETTORE

Il settore, in continuo e costante sviluppo negli ultimi 20 anni anche in Italia, presenta oggi un cospicuo numero di realtà impegnate a vario titolo su tutto il territorio nazionale nello sviluppo delle nuove declinazioni circensi. Sintetizziamo qui alcuni dati e categorie rilevanti, segnalando che al momento della redazione di questo testo è in corso una raccolta dati sul settore, a cura del progetto Quinta Parete e in collaborazione con Censimento Circo Italia, i cui risultati saranno raccolti e pubblicati nella primavera 2017. A titolo esemplificativo presentiamo in questa sede il settore dividendolo in due macro aree, quella professionale e quella amatoriale/semi-professionale, rimarcando però la complementarità delle due aree e l’incremento reciproco, nonché l’impegno di molte organizzazioni nello sviluppo sia delle professionalità artistiche, sia del pubblico di praticanti e appassionati, un’area quest’ultima dove il talento di futuri artisti emerge e comincia ad essere nutrito. […] (N.d.R: L’elenco completo delle realtà suindicate è disponibile nella versione integrale del documento pubblicato su www.progettoquintaparete.it)

Documento sottoscritto dai rappresentanti delle seguenti realtà (in ordine di firma): Circuito C.L.A.P.Spettacolodalvivo; Ass. Giocolieri e Dintorni; Ass. Sarabanda - Festival Circumnavigando; Ass. Circo e Dintorni; Ass. Ultimo Punto - Festival Artisti in Piazza; Ass. Qanat Arte e Spettacolo – Festival Sul filo del Circo; Sindaco del Comune di Grugliasco (TO); Scuola CirkoVertigo; Dinamico Festival; Aria Network Culturale - CirkFantastik; La Strada Festival; Ass. IdeAgorà - Festival Mirabilia; Sindaco del Comune di Fosssano (CN); Residenza Artistica Terre di Circo; Censimento Circo Italia; Compagnia Nando & Maila; Compagnia Milo & Olivia; Compagnia Teatro Necessario; Festival Tutti Matti per Colorno; Scuola di Circo FLIC Società Ginnastica di Torino; Circo El Grito; Compagnia Magda Clan; Compagnia Circo Zoé; Compagnia Circo Panico; Compagnia Rasoterra; Compagnia La Burrasca; Compagnia Vera Mor; Compagnia Five Quartet Trio; Compagnia Madame Rebiné; Compagnia Nanirossi; FNAS/sezione circo contemporaneo; Compagnia Quattrox4; Compagnia Onarts: Compagnia Piergiorgio Milano; Compagnia Zenhir; Giovanna Milano.



foto di Hexagone © Raoul Lemercier

PER UNA MAPPATURA DEL SETTORE

CONTESTO

Questa Raccolta Dati sulla Nuove Declinazioni del Circo (RD) prende forma in un momento di rinnovato interesse e riconoscimento istituzionale per le nuove declinazioni del circo in Italia. Rientra inoltre nel programma di indagini e studi che il progetto Quinta Parete conduce nel corso del triennio 2015/2017 ed è promossa in collaborazione con Censimento Circo Italia, costituendo il naturale sviluppo delle attività di ricerca e promozione del circo svolte da entrambi i soggetti.

OBIETTIVI

La RD intende fornire ai policy maker un ulteriore strumento di conoscenza del settore, facilitare al pubblico e agli enti interessati occasioni di incontro, conoscenza e coinvolgimento nelle arti circensi, fornire ai player del settore rimandi e dati utili per ulteriori riflessioni, collaborazioni, progetti, ambiti di sviluppo. L’obbiettivo è di tracciare una prima mappatura aggiornata del nuovo settore circense italiano, identificando tutti i soggetti che promuovono il circo, incoraggiandone la pratica e la visione. Si vuole mettere in evidenza la stretta connessione tra le scuole, le compagnie e le realtà programmatrici, dando testimonianza dell’impatto complessivo del circo in Italia. I numeri raccolti inquadrano un settore in crescita, che si configura come una comunità, con il potenziale di una filiera altamente inclusiva e stratificata, che comprende appassionati, pratiwww.jugglingmagazine.it

canti, insegnanti, artisti, pubblico, programmatori, registi, tecnici della scena, studiosi.

SOGGETTI CENSITI E PERIODO DI OSSERVAZIONE

La RD è rivolta ad una vasta serie di soggetti attivi in Italia che identificano le loro attività in una delle seguenti tipologie, o altre non comprese in questo elenco e da loro dichiarate, dando la possibilità a ciascun soggetto di selezionare più tipologie di appartenenza:

• Compagnia / Collettivo di Artisti; • Compagnia / Collettivo di Artisti sotto tendone; • Impresa circense sotto tendone; • Centro di Arti circensi; • Scuola di Circo educativo; • Scuola di Circo professionale; • Palestra Giocolieri; • Progetto di Circo sociale; • Organizzazione di Clown Dottori; • Festival di Circo Contemporaneo; • Festival di Artisti di Strada che programma anche circo;

• Festival di Circo di Tradizione; • Convention di Giocolieri; • Raduni monodisciplinari; • Scuola di Danza - Sala/scuola Teatrale - Centro Sportivo che svolgono anche attività di circo.

I dati raccolti riguardano il periodo di osservazione 01/10/2015 - 30/09/2016. Prediligendo come lasso di tempo con dati coerenti il fattore "stagionale/scolastico" all'annualità "solare/fiscale"

METODOLOGIA DI RACCOLTA

La Raccolta Dati sulla Nuove Declinazioni del Circo è una raccolta realizzata utilizzando la piattaforma online di raccolta dati TypoForm.com Il modulo di raccolta dati è composto da quesiti quantitativi e qualitativi che toccano l'anagrafica, le risorse

umane, la programmazione di spettacoli, la partecipazione del pubblico, l'offerta formativa. Raccoglie informazioni su alcuni indicatori di base tesi a rappresentare a grandi linee un settore le cui dimensioni e caratteristiche non sono ancora interamente sondate.

ATTENDIBILITÀ E VERIFICA DEI DATI

La RD intende far venire alla luce tutte le realtà attive sul territorio nazionale che riconoscono le proprie attività come attività di circo. Fornisce di conseguenza la libera possibilità di compilazione senza alcun filtro di accesso. Una verifica sull'attendibilità e coerenza dei dati inseriti è stata eseguita dai conduttori della RD nei casi in cui i dati si discostino notevolmente dai valori medi espressi dal campione. I dati raccolti sono per questa ragione indicativi e autocertificati. Realtà che hanno fornito dati incompleti o realtà non afferenti alle categorie di interesse della RD non sono stati inseriti nella mappatura e nelle analisi quantitative prodotte. Nelle analisi dei dati e nella compilazione della mappa sono stati tenuti in considerazione, anche le realtà che, pur non avendo ancora compilato la RD, risultano ai conduttori della RD attive sul territorio italiano, e limitatamente ai dati di cui si è in possesso.

CAMPIONE RACCOLTO

Nel periodo 1 dicembre 2016 - 15 febbraio 2017 hanno compilato la RD 164 soggetti, dei quali 150 sono stati rite-


RACCOLTA DATI SULLE NUOVE DECLINAZIONI DEL CIRCO IN ITALIA OGGI fonti: Raccolta Dati Quinta Parete,

archivi Giocolieri e Dintorni, sondaggio Censimento Circo Italia

Dati rilevati il 15 febbraio 2017 e relativi al periodo di attività 1 ottobre 2015 / 30 settembre 2016

Analisi, aggiornamenti e approfondimenti su

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PLAYER

campione: 195 realtà

REALTÀ PER REGIONE

110 Compagnie (individuali e collettive) 11 Compagnie sotto tendone 2 Scuole di Circo professionali (membri FEDEC) 30 Centri di Arti circensi 85 Scuole di Circo Educativo 27 Progetti di Circo Sociale 26 Palestre Giocolieri e monodisciplinari 20 Festival di Circo Contemporaneo 4 Festival di Circo Educativo 8 Festival di Artisti di Strada che programmano anche circo 8 Convention e raduni monodisciplinari

64 Piemonte 8 Liguria 49 Lombardia 19 Veneto 9 Trentino Alto Adige 12 Friuli Venezia Giulia 29 Emilia Romagna 34 Toscana 9 Marche 3 Abbruzzo 27 Lazio 4 Campania 4 Puglia 1 Calabria 1 Basilicata 5 Sardegna 9 Sicilia

più di 1/3 del campione svolge almeno 2-3 differenti categorie di attività

ALLIEVI PROFESSIONALI E AMATORIALI campione: 150 realtà

122 allievi professionali in formazione c/o scuole membri FEDEC 6.888 allievi di tutte le età impegnati in corsi annuali di circo 27.140 persone coinvolte occasionalmente in laboratori di introduzione alla pratica delle arti del circo

CRESCITA CONTINUA campione: 150 realtà

3 costituite negli anni ‘80 16 negli anni ‘90 51 dal 2000 al 2009 73 dal 2010 al 2016

una iniziativa di

OGGETTO DI FUTURE RACCOLTE DATI

SPETTACOLI E PUBBLICO campione: 150 realtà

Le realtà censite hanno programmato 950 spettacoli per un totale di 1.826 repliche davanti a 264.688 spettatori paganti e 527.158 spettatori presso spettacoli gratuiti. Le compagnie censite hanno realizzato 3.392 repliche in Italia e 1.312 all’estero

Organizzazioni di Clown Dottori Teatri che programmano circo Residenze che ospitano compagnie di circo Centri di teatro, sport e danza che offrono attività di circo Agenzie di diffusione e promozione del circo

OCCUPAZIONE

Dai dati raccolti si stima che almeno 3.000 persone lavorino a vario titolo nell’intero settore. Previsto per il prossimo anno un monitoraggio più dettagliato

in collaborazione con

e il supporto del

j u g g l i n g m a g a z i n e numero7 4 m a r z o 2 0 1 7


foto di Roberto Perotti

nuti idonei ai fini della RD; un campione delle realtà attive note ai conduttori della RD, stimato intorno al 60% del settore, con percentuali che variano dal 30% al 80%, a secondo delle diverse tipologie di riferimento.

ANALISI DEL PROCESSO

La RD ha incontrato l'attenzione e la partecipazione del settore. Essendo la prima RD del suo genere si è ritenuto opportuno tenere aperta la sua compilazione per un periodo più lungo di quello inizialmente programmato, e produrre due momenti di analisi dei dati raccolti. Uno al 15 febbraio 2017 e l'altro al 30 aprile 2017, data in cui la RD verrà chiusa. La RD ha generato anche un confronto e un dibattito sulla natura e coerenza dei dati raccolti, sulle indicazioni fornite per la comprensione e compilazione dei singoli quesiti, sulla capacità e le modalità di mappare un settore in uno stato di forte crescita e trasformazione. Indicazioni utili a dimensionare e specificare meglio le successivi fasi previste dal processo, come una maggiore attenzione e specificità da porre in futuro nella raccolta dei dati occupazionali ed economici del settore.

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ANALISI E PUBBLICAZIONE DEI DATI

Le analisi prodotte al 28 febbraio 2017, pubblicate su www.progettoquintaparete.it, riguardano il periodo di osservazione 01/10/2015 - 30/09/2016 ed i seguenti indicatori: • Distribuzione geografica per aree regionali • Tasso annuale di costituzione di nuovi soggetti • Tipologie di attività dichiarate • Numero spettacoli e repliche offerte sul territorio nazionale • Numero spettatori paganti • Numero spettatori che hanno assistito a spettacoli gratuiti • Numero di spettacoli realizzati in Italia dalle singole compagnie • Numero di spettacoli realizzati all'estero dalle singole compagnie • Numero di allievi/corsisti impegnati in corsi di formazione professionale o professionalizzanti • Numero di allievi/corsisti impegnati in corsi annuali amatoriali • Numero di persone che hanno partecipato ad occasionali modalità di pratica circense (laboratori-stage-open day-progetti-convention)

MAPPA ONLINE

Tra gli output della RD, oltre alla pubblicazione dei dati raccolti, è prevista una mappa online del settore che possa offrire una visione di insieme, valorizzando le specificità e caratteristiche di ogni realtà. Ogni soggetto censito, o la cui attività e tipologia sia nota ai gestori della mappa, viene inserito nella mappa con l'icona/puntatore della sua attività preponderante e con una scheda che contiene i seguenti dati: logo, nome, indirizzo, sito web, tipologia attività. La mappa verrà costantemente aggiornata due volte l'anno, ad aprile e ottobre, su www.progettoquintaparete.it

IL VALORE DEL CIRCO E LE SUCCESSIVE FASI DEL PROGETTO

Questa RD mostra dati quantitativi e macro indicatori, ma dietro ogni singolo numero ed “etichetta” ci sono infinite storie da raccontare ed un patrimonio di incredibile valore da scoprire. Ulteriori output di questo processo, che prevede successive fasi e gradi di approfondimento, saranno in questo senso tesi ad andare più in profondità e raccogliere dati, informazioni e testimonianze ancora più dettagliate e specifiche delle organizzazioni, delle attività, dei protagonisti, degli esiti artistici, delle proposte formative, delle utenze coinvolte, degli impatti sociali, culturali, economici e occupazionali.

“Quinta Parete” e “Quinta Parete > OPEN” sono iniziative dell’Ass. Giocolieri e Dintorni. finalizzate per coniugare i due orizzonti di sviluppo della comunicazione on-line / off-line e dell'audience development in un progetto al servizio dello sviluppo e della diffusione delle arti circensi contemporanee in Italia. “Quinta Parete” e “Quinta Parete>OPEN” sono supportati dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo e dalla Compagnia San Paolo. “Censimento Circo Italia” è un progetto indipendente che si adopera per la costruzione condivisa di un’identità italiana del circo in scena e di una sua collocazione collettiva sul piano europeo e internazionale.



GOP www.variete.de

intervista a Sandra Waver responsabile della produzione Il Georgspalace, costruito ad Hannover nel 1912-1913 come un edificio per uffici, ospitava al suo interno il “Café Restaurant Georgspalast”, diventato presto uno dei luoghi più noti per la buona musica jazz. Parzialmente distrutto durante la II^ guerra mondiale l’edificio è stato riaperto nel 1947 da Mr. Wilhelm Hirte, che ha trasformato il ristorante in un teatro di varietà, prendendo per la prima volta il nome di GOP e luogo di elezione per maghi, ventriloqui, cantanti e attori del varietà. Negli anni ‘60 la popolarità della televisione costrinse il GOP alla chiusura, ultimo dei teatri di varietà in Germania. Ma nel 1992 la famiglia Grote (Hubert e suo figlio Hubertus Grote) riaprì GOP, rendendolo un marchio di successo che oggi programma in 7 teatri in Germania (Hannover, Esse, Munster, Munich, Bremem Bonn, Bad Oeynhausen). Sono sempre stata attratta dal mondo dello spettacolo dal vivo ed ero alla ricerca di una compagnia con la quale lavorare e creare esperienze per il pubblico che dessero gioia e divertimento. Così, dopo aver conosciuto GOP nel 2006, ho deciso di fare formazione con loro per il managament degli spettacoli. Nel 2009, terminata la formazione, sono entrata in GOP, prima come assistente del direttore e da 3/4 anni come responsabile della produzione di tutti gli spettacoli di GOP.

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foto Archivio GOP

LA CREAZIONE

Programmiamo oltre 40 show l’anno, con un cast di 10/12 artisti per volta. Il periodo di creazione, partendo dalla idea registica e passando per il casting fino al debutto, può toccare i 3/5 anni, e ora stiamo già iniziando a lavorare sulla stagione 2021! Abbiamo un direttore artistico, che insieme al suo team segue l’intero processo, e quando il casting è terminato e tutti gi artisti sono sotto contratto cominciamo la fase di realizzazione dello show, che è molto breve, 3/5 giorni al massimo, in cui gli artisti vengono riuniti e in una settimana provano l’intero show e lo portano al debutto. Un lavoro molto intenso che sempre UN VARIETÀ RINNOVATO più spesso viene preceduAll’inizio GOP produceva varietà to da una ulteriore settimana di lavoro con gli artisti alla preclassici, come quelli che giravano parazione della scenografia e delle luci. Quando la maggior negli anni ‘90, con un MP figura parte del casting proviene da un solo paese, come il Canada, principale della scena che preseno la Francia, è più funzionale organizzare une pre-produzione tava i vari numeri musicali, clown, lì e poi convocarli qui in Germania per la fase finale. Siamo visual comedy. Nel 2000 abbiamo anche co-produttori di spettacoli realizzati all’estero che poi cominciato a concepire un nuovo vengono in tour in Europa. Ogni show rimane in città per due format, un nuovo stile, spettacoli mesi, in alcuni casi anche tre o quattro mesi, spostandosi che avessero un filo conduttore, dopo in un’altra città, e in genere lo show gira per circa 14 pur preservando la figura di un MP, mesi, distribuiti nell’arco d 2/3 anni. Gli artisti non disdegnano perchè la gente ama sentirsi raccontratti lunghi di tre, quattro mesi, ma il rovescio della contare qualcosa ed essere introdotta allo spettacolo. Un MP in medaglia è che il pubblico ama vedere nuovi numeri sul scena crea inoltre occasione di palco, e dopo un contratto con noi raccomandiamo gli artisti brevi pause di riposo per gli artisti, anche ad atri circuiti. che altrimenti dovrebbero sosteCreiamo un’idea intorno ad artisti di grande spessore, o intornere ritmi molto serrati. Da quanno ad idee che gli artisti con grande immaginazione hanno e do sono qui ho visto il pubblico che noi aiutiamo a realizzare, come il Coperlin Show, creato cambiare e ora ci seguono davvero intorno al carisma di Dustin Nicolodi. Ma portiamo in scena tutte le fasce d’età, di estrazione anche lavori di collettivi di artisti, oppure adattiamo ai nostri sociale, di livello culturale. Anche i teatri spettacoli che esistono già. prezzi dei biglietti sono concepiti Negli show presentiamo tutte le arti, ma con il nostro stile. per facilitare l’accesso agli spettaDurante il casting, dopo aver visionato e selezionato i video coli e perfino a Monaco, città che ci arrivano, chiediamo agli artisti, se necessario, di appormolto cara, il prezzo varia dai 15 ai tare modifiche e adattarsi al nostro stile. Per i numeri su cui 39 €. L’idea è di dare il benvenuto abbiamo dei dubbi li convochiamo due volte all’anno qui ad a tutti indistintamente, da quelli Hannover, per un casting/spettacolo a cui invitiamo il pubbliche prima dello spettacolo cenano co, osservando le sue reazioni. nei nostri ristoranti a quelli che Numeri di arti circensi sono presenti in quasi ogni nostro ordinano solo una coca cola. spettacolo. Equilibristi, acrobati, giocolieri, si esibiscono


regolarmente nelle nostre produzioni, e ci sforziamo di valorizzare ogni artista al meglio. Siamo semre alla ricerca di nuovi talenti e frequentiamo molti festival di circo, come il Cirque du Demain, o gli spettacoli di fine corso delle scuole professionali di circo, in Europa, Canada, Kiev. Negli anni scorsi molti artisti venivano da Kiev e dall’Ucraina, molti ora invece arrivano dal Canada. Non tanti dalla Germania, perchè altri paesi sono più avanti, ma siamo membri di un network per lo sviluppo del circo in Germania, e stiamo lavorando per alzare il livello anche delle scuole professionali nel nostro paese. Collaboriamo inoltre con il collettivo di artisti Base Berlin includendo i loro artisti nei nostri show.

I TEATRI

Solo uno dei teatri è stato costruito ex novo da GOP, gli altri sono tutte strutture che esistevano già e che abbiamo rilevato e ristrutturato. Quindi i palchi sono diversi per dimensioni. Alcuni come quello di Brema sono perfetti per il circo, con altezza e dimensioni giuste. Qui ad Hannover abbiamo solo 4 metri di altezza, un limite grosso per l’aerea e la giocoleria, ma sorprendentemente tutti gli artisti riescono ad adattare bene il loro numero anche in questi spazi. Spesso devono utilizzare parte della platea per i loro numeri, ma il pubblico ama poterli vedere esibirsi a pochi metri di distanza. Oltre ai nostri teatri utilizziamo anche altre sale, soprattutto nel periodo inver-

nale, che è la stagione clou per i varietà. Sono posti anche insoliti, come quello ad Hannover che di giorno è un concessionario di auto e la sera si trasforma in sala teatrale. Siamo sempre alla ricerca di nuove location invernali, perchè abbiamo sempre il tutto esaurito e c’è tanta domanda da parte del pubblico per questo tipo di intrattenimento. Siamo molto fortunati e Hannover, dove abbiamo tre produzioni in contemporanea, si è guadagnata il titolo di Capitale del Varietà. È nato tutto qui e ad Hannover ancora realizziamo le creazioni che poi girano in tutto il paese.

OLTRE IL VARIETÀ

Il mondo del varietà non è però il nostro unico territorio. Oltre alla produzione di spettacoli abbiamo un team qui ad Hannover che si occupa della circuitazione all’estero e degli eventi speciali, in villaggi turistici, sulle navi da crociera. La famiglia che ha creato il GOP veniva dal mondo della danza, con un circuito molto grosso di discoteche nella regione, e ancora oggi GOP gestisce tre discoteche nei pressi dei teatri, così la gente può vedere lo spettacolo e poi andare in discoteca a ballare. Nelle mattine facciamo show speciali concepiti per un pubblico di studenti ma non solo, che hanno solitamente un grande successo. Anche la scuola di circo di Hannover si esibisce sul nostro palco una volta all’anno, e i nostri artisti vanno volentieri da loro per dare workshop ai ragazzi. Una bella collaborazione che dura ormai da dieci anni. j u g g l i n g m a g a z i n e numero7 4 m a r z o 2 0 1 7


foto di Alessandra Cavalli

NON SOLO CIRCUMNAVIGANDO www.sarabanda-associazione.it

di Barbara Vecchio

L’Associazione Culturale Sarabanda lavora da tempo sui temi dell’Audience Development / Engagement e un timido inizio può intravedersi con il 2013, con una prima e “indipendente” raccolta dati sul proprio pubblico, per scoprire quale frequentazione popola Circumnavigando (uno dei primi festival di circo sorti in Italia e giunto nel 2017 alla XVII edizione), nell’ottica di migliorare “l’esperienza culturale” offerta attraverso il Festival. Ma le azioni messe in campo da Sarabanda sono il frutto di un percorso che parte da lontano e la strada si è via via popolata di nuovi compagni di viaggio. Una serie di proposte hanno preparato nel tempo il terreno, caratterizzando la

nostra attività: esposizioni d’arte come “Pablo Picasso e i Saltimbanchi” (con opere originali tutte incentrate sul tema del circo), realizzata nel 2011 in collaborazione con Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale e GAMA Galleria d’Arte Moderna di Albenga, o ancora prima nel 2010 la mostra “La saga des Fratellini”, presso la Loggia Banchi di Genova, una personale dei Clown Fratellini con affiches, trucchi e costumi della grande famiglia di circo più influenzò il circo nei primi del ‘900. Oppure i workshop aperti a tutti, come quello sulla Commedia dell’Arte nel 2006 con Enrico Bonavera, o quello realizzato in collaborazione con la FNAS, nel 2015 dal titolo “Io clown” con Michelangelo Ricci,

#COMUNICACIRCO WORKSHOP DI SOCIAL MEDIA STORYTELLING “#ComunicaCirco” è un’azione a cura di “Simone Pacini / fattiditeatro” promossa da Ass. Giocolieri e Dintorni, nel quadro delle attività di Quinta Parete e Quinta Parete > OPEN , realizzato presso e in collaborazione con festival di rilievo internazionale di circo contemporaneo. #Comunicacirco è un laboratorio teorico-pratico, condotto da Simone Pacini, docente, influencer e storyteller, fondatore di FattiDiTeatro forma di comunicazione teatrale 2.0, da oltre 10 anni impegnato in comunicazione, formazione e organizzazione in ambito teatrale e culturale. #Comunicacirco è rivolto a spettatori, studenti, blogger e operatori culturali, per vivere un festival di circo contemporaneo e teatro di strada in un modo speciale! I partecipanti saranno inizialmente formati sull’utilizzo attivo dei social net-

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o ancora le conferenze sulla nascita ed evoluzione del Circo con lo storico Massimo Locuratolo dal titolo “La prospettiva Clown del mondo” nel 2007 e “Jacques Tati il clown indifferente” nel 2008, oltre a proiezioni, scambi, serate… Per questo nel 2015 abbiamo accettato volentieri l’invito a partecipare al progetto nazionale di Audience Development “Quinta Parete”, sostenuto dal Mibact, e nel 2017 la sua declinazione interregionale Quinta Parete > OPEN, sostenuto dalla Compagnia San Paolo, entrambi capitanati dall’Ass. Giocolieri e Dintorni. Nel quadro delle attività di progetto anche Sarabanda ha potuto così approfondire il tema, affinare nuove strategie di sviluppo, strumenti fina-

lizzati all’accrescimento (non solo numerico!) del pubblico e al miglioramento delle proprie attività. Le diverse azioni scaturite da questi lungimiranti progetti si sono riverberate e susseguite durante le edizioni di Circumnavigando, momento topico in cui il pubblico di Genova può annualmente vivere col circo esperienze dirette e coinvolgenti. Un pubblico sempre copioso, che abbiamo continuato ogni anno a sondare nelle sue preferenze e orientamenti, ponendolo al centro di incontri importanti, incluso quello di formazione e scambio con gli operatori del settore nel 2015 dal titolo “Open session. Il pubblico protagonista” ospitato proprio all’interno del progetto Quinta Parete.

work (Facebook, Instagram Twitter, Snapchat ecc.), in seguito diventeranno “social media reporter” dell’evento, valorizzando la fruizione “leggera”, trasversale e coinvolgente del circo contemporaneo e del teatro di strada. Tra gli argomenti trattati: Perché è importante fare storytelling con i social media; Alla ricerca dell’empatia: socializzare un evento dal vivo creando “engagement”; L’hashtag: uno strumento fondamentale per creare un nuovo rapporto fra imprese culturali e territorio. Online gli Storify realizzati dai partecipanti al workshop: https://storify.com/quintaparete una iniziativa di

in collaborazione con


La scorsa e frequentatissima edizione del Festival ha visto la realizzazione del workshop di storytelling #Comunicacirco, anch’esso realizzato nell’ambito del progetto Quinta Parete > OPEN. Una tre giorni in cui il pubblico appassionato di spettacolo dal vivo e comunicazione ha potuto incontrarsi, imparare e sperimentare nuove narrazioni social degli eventi di circo attraverso condivisione, istantanee e partecipazione attiva. Iniziativa che ha suscitato molto interesse, con più iscritti di quelli inizialmente preventivati, tutti desiderosi di partecipare brandendo smartphone e hashtag in punta di dita, culminato con un racconto collettivo del festival sulla piattaforma Storify. Questo genere di attività favorisce il contatto con le persone che annualmente popolano la manifestazione, gli spettacoli, le piazze e lo chapiteau. Consente inoltre di far entrare il pubblico in maniera attiva nel nostro mondo, permettendogli di conoscerlo, comprenderlo, apprezzarlo sempre di più, per trasmettere a loro volta la bellezza e il trasporto che il circo può infondere. Consente inoltre al pubblico di crescere con te in una fase di gestazione continua che il mondo della cultura oggi vive, in particolare quando si parla di Circo Contemporaneo in Italia, dove molto si sta facendo e dove moltissimo si può ancora fare. Allora ti accorgi che la sperimentazione diretta diventa il tramite per

dinamiche di relazione sempre più esperienziali, che anche come organizzatore puoi vere un ruolo più divertente e confortante, meno isolato. Vedi che le persone hanno facce ben precise, che i bambini tornano e sono sempre più grandi – e lo sai perché ti sei esposto prima di loro con i genitori che ti hanno visto-fermato-parlato-conosciuto-fotografato-postato, e ti accorgi che il desiderio delle persone spesso è proprio quello di partecipare. Forti di tutte queste considerazioni, l’ultima sfida che l’Ass. Sarabanda ha accettato è una nuova scuola di circo per bambini, e in futuro anche per adulti. Ge.AC Genova Arti Circensi da ottobre 2016 è il fulcro di un’attività annuale sul territorio, con un appuntamento pomeridiano bisettimanale in Vico delle Carabaghe, nel cuore del centro storico, con laboratori e attività ludico/circensi. Ancora una volta ti scopri strumento per un sapere che può coinvolgere molti, e le famiglie ti seguono, ti cercano, e vedono nel circo una possibilità in più, psico-fisica, ludico-creativa, per il proprio figlio. Tante nuove relazioni che creano la base per gli spettatori del futuro, tanti nuovi volti che riconosci nella massa indistinta di spettatori, e un costante contributo alla divulgazione di discipline un tempo appannaggio di pochi, quasi irraggiungibili in certi casi e oggi finalmente e facilmente accessibili alle giovani generazioni. j u g g l i n g m a g a z i n e numero7 4 m a r z o 2 0 1 7


tistica - Circo di Creazione - Testimonianze e approfondimenti sui processi di creazione artistica - Circo di Creazione - Testimonianze e approfondime

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TRA SCELTE E COSTRIZIONI foto Archivio El Grito di Giacomo Costantini compagnia El Grito Se questo spazio è dedicato ai “processi creativi” allora mi piacerebbe iniziare mettendo in chiaro la mia interpretazione della “creatività” senza, beninteso, cercare di definirla. La creatività non è un tratto distintivo della personalità, né un processo mentale ‘metafisico’, ma piuttosto un percorso cognitivo quotidiano che opera tra scelte e costrizioni. Credo fermamente nel potenziale trasformativo che deriva dal carattere sociale del processo creativo: la creazione è strettamente interconnessa alla comunità di riferimento, ecco perché è sensato parlare di “creazione e chapiteau”. Per farlo devo fare un passo indietro e tornare alle “scelte e costrizioni” di prima. Per quanto mi riguarda il processo creativo di un’ “opera per chapiteau” è costellato da una serie totalizzante e assolutamente trasversale di problemi, limiti ed incertezze che porteranno a scelte travagliate e a terribili costrizioni. In altre parole ci sarà sempre uno scarto tra l’intenzione e la sua realizzazione, scarto peraltro di cui l’artista, quanto meno su un piano estetico, non è cosciente. Uno scarto che, secondo Duchamp, rappresenta il personale «coefficiente d’arte» contenuto nell’opera. Quella del circo è una vita di imprevisti, avventure, rompicapo ed enigmi, precarietà ed incertezza; programmi tante cose che non potrai fare perché il contesto è

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fragile e mutevole (basta un po di forte vento ed ecco che i dieci giorni di prove diventano cinque). D’altra parte per ogni cosa programmata e non realizzata ce ne sono dieci magnificamente impreviste e inimmaginabili che porteranno ad una serie di scelte-in-contesto da integrare nel procedere nella creazione.

Noi siamo ben contenti di tutto questo intenso vivere perché siamo un circo artigianale, ed oltre a condividere la nostra arte, inevitabilmente condividiamo le nostre vite: la nostra idea poetica di Circo Contemporaneo All’antica, di uno spettacolo autenticamente popolare e larga-

mente fruibile, si fonda sul rapporto tra semplicità e profondità e si manifesta sotto forma di spettacoli profondamente umani, vicini a noi e alla nostra vita. Per noi entrare in uno chapiteau deve essere come arrivare in una terra lontana, in una bolla temporale all’interno della quale è come trovarsi in un paese straniero. Vivere così ci ha portato a raccogliere la piu chiara tradizione circense rinnovandola nel contesto contemporaneo. Da questa sintesi il pubblico italiano rimane inebriato, forse sedotto da un’originale antinomia: da una parte c’è l’immagine antica di un circo, di una compagnia, di spettacoli che viaggiano tra piazze, città e paesi. Dall’altra c’è il potere dell’innovazione di questo linguaggio poetico difficile da definire perché multiforme e variegato. Basta pensare che nello chapiteau oltre ai nostri spettacoli di “repertorio” ho realizzato insieme a Wu Ming il Piccolo Circo Magnetico Libertario, un esperimento tra circo, magia e letteratura. Adesso mi dedicherò alla regia di un opera lirica prodotta dalla Fondazione Pergolesi Spontini del mio amato J.S.Bach che porteremo sotto tenda. Ancora più scelte, ancora più costrizioni. Sotto le cupole dei tendoni c’è fermento, spesso non intercettato da quegli esperti che osservano il circo da una prospettiva molto più alta degli acrobati aerei. È una vecchia storia, chi sta troppo immerso in un contesto fa fatica a descriverlo e a difenderlo, per questo lascia dei vuoti che qualcun altro può riempire.


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CREAZIONE OSTINATA E POETICA

In questi anni di viaggi con il nostro chapiteau blu e fucsia sono passati davanti ai nostri occhi migliaia di spettatori: persone che si avvicinano al tendone, vanno in biglietteria e poi aspettano l’apertura delle porte. È quest’attimo quello che preferiamo: il momento in cui lo spettatore attende di entrare in uno spazio a lui inusuale. Guardare gli occhi del pubblico nel momento prima di entrare e sapere che all’uscita, finito lo spettacolo, saremo riusciti a cambiare quello sguardo. Questa e una delle ragioni che danno il senso alle infinite ore di ricerca, di lavoro, di chilometri, di fatica che questa scelta di vita e di lavoro comporta. Il nostro compito di caronti artistici e quello di trasportare il pubblico fin dall’inizio al di la di quello che potevano immaginare, stravolgere le loro aspettative. MagdaClan parla un suo linguaggio che inizia ad essere riconoscibile, uno stile che sfrutta le preziose nozioni di Roberto Magro, nostro indiscutibile mentore, e di altri artisti che abbiamo seguito nei loro percorsi formativi in giro per il mondo. In questo cammino ognuno di noi si è impossessato di quanto arrivava a parlargli con sincerità nel profondo, plasmando uno stile e una visione personale che è andata sommandosi negli anni a quello degli altri componenti. È l’unione di questi animi, di queste peculiarità che rende definibile il tocco MagdaClan, il resto è il piacere dell’esplorazione, lo scandagliare i limiti e la ricetta per superarli, è puro divertimento. Ore 9.30 i corpi sono già caldi, vibranti. I piedi scalzi sono spalmati sul parquet, radici che alimentano la struttura, contatto con

il suolo, punto di partenza. Per cosa siamo pronti? Per ogni eventualità. Ed è proprio quello che iniziamo a fare esplorando le infinite possibilità dell’attrezzo circense, del movimento, tecnico, estetico o narrativo e delle relazioni tra uno o più individui. L’unica regola è che non esistono i “NO”: se qualcuno fa una proposta, la si prova, e più questa non convince, più diventa fon-

aggiungendo dettagli, sfumature e interpretazioni fino a dare vita a una idea condivisa. Poi si va a dormire, si lascia che i pensieri sedimentino. Come tutte le migliori trovate della notte, che sembrano geniali, al risveglio si trasformano in idee informi e talvolta indecifrabili. Allora si ricomincia, si riparte con lo “svarionare”, come ci piace chiamarlo, perché rende l’idea, ma non giustizia, a quel magnifico lavoro che è la creazione e la ricerca dei temi. È così che partendo dal “rigore e follia” abbiamo creato e continuiamo ad esplorare il nostro linguaggio circense, la firma MagdaClan. Penso che ogni momento di creazione sia influenzato dal luogo in cui ti trovi a creare. Siamo esseri permeabili, l’ambiente circostante modifica le nostre percezioni e i nostri pensieri. In creazione prendiamo ispirazione da ciò che vediamo e sentiamo oltre che dai ricordi. I fattori caratteristici delle sale di residenze, convenzionali o non, sono molteplici: la luce, l’aria, la spaziosità ma anche i colori e l’atmosfera, senza dimenticare l’energia che quello spazio emana. Tutte queste diversità si notano poi nel risultato finale, nello spettacolo. La nostra prima creazione, “Era, Sonetto per un clown” è iniziata in una chiesa sconsacrata. Chi ha visto lo spettacolo può capire quello che intendo per “essere influenzati dal luogo di creazione”. Il MagdaClan però, ha anche la fortuna di avere il suo chapiteau, la nostra casa. Lavorare in tendone è un lusso poiché non abbiamo orari né limitazioni, siamo a casa nostra e lo spazio è adatto a tutte le nostre esigenze circensi. Ma soprattutto ci permette di creare spettacoli che sfruttino l’unicità del tendone; un po’ come confezionare un abito “su misura”. foto di Stefano Scheda

di Giulio Lanfranco compagnia Magdaclan

damentale tentarla al meglio. Per noi la ricerca è come l’acqua, un elemento che può assumere qualunque forma, che fluisce ma se scaldato evapora e se raffreddato, si solidifica. Ma è la stessa sostanza che diventa tisana o caffè, e che nel grande si fa fiume impetuoso, pioggia monsonica, neve e grandine. È la goccia che nel corso dei millenni erode la roccia. È la fonte della vita, è indispensabile. Ore 22.00 inizia il lavoro “a tavolino”, la discussione del tema, dei suoi significati e la ricerca del materiale che sia di ispirazione. Tutto viene portato al centro della discussione che si anima, le menti iniziano a volare lontano e ognuno comincia ad immaginare un proprio universo, un possibile spettacolo, e ne rende partecipi gli altri, che a loro volta vengono stimolati

foto di Riccardo Massidda

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FNAS PER IL CIRCO SOTTO CHAPITEAU www.fnas.it di Aurelio Rota coordinatore Consulta FNAS per il Circo Contemporaneo In Chapiteau La FNAS, Federazione Nazionale Arti In Strada, con l’approvazione del nuovo statuto nel novembre scorso, tra gli ambiti di esercizio dei soci ha recepito anche il Circo Contemporaneo, fenomeno in forte crescita, soprattutto fra i giovani, e di grande successo presso il pubblico. La totale assenza di normative adeguate al settore e le conseguenti difficoltà nel costruire un percorso artistico e professionale che corrisponda alle grandi potenzialità messe in campo da artisti e compagnie, ha agevolato la nascita della Consulta Circo Contemporaneo in Chapiteau in seno alla FNAS, che in breve tempo sta associando quasi tutte le compagnie di Circo Contemporaneo italiane che operano sotto chapiteau. Non si tratta di grandi numeri, soprattutto se paragonati alla realtà europea che da decenni incentiva, promuove e finanzia questa ed altre forme artistiche, considerandole una risorsa culturale nonché sociale, ma sono numeri destinati a crescere rapidamente. Attualmente fanno parte della Consulta otto compagnie (ArterEgo, Giorgio Bertolotti - Juri The Cosmonaut, Magda Clan, Microcirco, Circo Paniko, Circo Patuf, Side Kunst Circus, Wanda Circus) e altre

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dovrebbero veder ratificata la loro iscrizione a breve, in pratica circa il 90% delle compagnie italiane che attualmente operano sotto chapiteau, con il coinvolgimento, a vario titolo, di circa 150 artisti. Stiamo parlando di una delle varie componenti del variegato arcipelago del Circo Contemporaneo italiano, compagnie che hanno scelto la via dell’autoproduzione, che attraverso lo chapiteau si sono garantiti un loro spazio per la creazione e per incontrare il pubblico in modo diretto, bypassando qualsiasi tipo di mediazione. Se le scelte artistiche e la storia delle singole compagnie sono spesso diverse tra loro, frutto di percorsi formativi ed esperienza di vita personali, le accomuna il desiderio di libertà artistica, il fascino secolare del nomadismo insito nel mestiere del circense, la possibilità di proporre la propria arte in modo diretto ad un pubblico sempre più numeroso e avido di poesia e emozioni vere. Attraverso la Consulta, si vuole accrescere la formazione e professionalizzazione, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti tecnici, legali e organizzativi in generale, fornendo sempre più strumenti per districarsi nel caos normativo che rappresenta

una delle difficoltà maggiori nello sviluppo del settore. Allo stesso tempo, con un’azione coordinata, si punta a promuovere la cultura del Circo Contemporaneo in Chapiteau, ampliando la platea degli spettatori e delle compagnie, ma soprattutto avvicinando le Amministrazioni Pubbliche ai valori sociali e culturali da essa rappresentati, promuovendo azioni e progetti che ne agevolino l’interazione con il tessuto urbano e sociale, in linea con le più innovative politiche culturali che vedono nell’attenzione al territorio uno dei punti cardini.


foto di Andrea Macchia European Network Circus and Street ArtS

MEETING CIRCOSTRADA IN ITALIA

Circo, danza, teatro. Anche quest’anno si rincorrono i preparativi per la nuova edizione di Mirabilia International Circus and PerformingArts Festival. Ma tra le tante novità una in particolare, per la sua portata, merita un’anteprima. L’undicesima edizione di Mirabilia ospiterà a Fossano l’incontro plenario dei membri del Network Circostrada, dal 28 giugno al 1 luglio i rappresentanti di Istituzioni, centri di creazione e Festival di 26 Paesi europei giungeranno a Fossano per una full immersion di incontri, ma anche per scoprire il panorama del Circo Contemporaneo italiano. “Creato nel 2003, coordinato da ARTCENA (Centro nazionale francese per le arti di circo, di strada e il teatro), sostenuto dal programma Europa Creativa della

Commissione Europea e dal Ministero francese della Cultura e della Comunicazione, Circostrada contribuisce allo sviluppo e alla strutturazione delle arti di circo e di strada in Europa e nel mondo – spiega Stéphane Segreto Aguilar, direttore del network – più di 50 membri del network saranno presenti per la prima volta in Italia, durante l’edizione 2017 del Festival Mirabilia, per il secondo General Meeting annuale di Circostrada. Un’occasione unica per valorizzare la scena italiana, creare uno spazio d’incontro per i protagonisti del settore sul piano europeo e internazionale, avviare nuove collaborazioni, rafforzare quelle esistenti, e contribuire a un migliore riconoscimento delle arti di circo e di strada in Italia”. “Un’occasione unica per mostrare lo stato dell’arte del settore italiano, gli spazi di residenza, le progettualità, per mettere in collegamento le realtà nazionali con l’Europa e non solo” precisa il direttore artistico del Festival Fabrizio Gavosto. Oltre ai membri del network Circostrada, ai numerosi programmatori ogni anno presenti al festival, ai rappresentanti dalla Corea, dal Brasile e dalla Colombia, Mirabilia ospiterà una delegazione di programmatori giapponesi, venuti per selezionare

www.circostrada.org www.festivalmirabilia.it Compagnie da circuitare in Giappone. Una fitta rete di contatti e di visite, spesso nate proprio grazie alla facilitazione alle occasioni di incontro che CircoStrada organizza più volte l’anno in Europa e oltreoceano. Per facilitare l’incontro delle compagnie italiane con i programmatori stranieri e i membri di Circostrada, Mirabilia quest’anno organizza un Italian Focus. Ritorna Circo Zoè con la prima parte del trittico sotto chapiteau del nuovo “Born to Be Circus”, per un progetto tutto italiano estremamente ambizioso. I Laden Classe presenteranno il loro “193 Problemi”, rilettura del circo contemporaneo in chiave… punk-psichedelica. Il Kolektiv Lapso Cirk presenterà “Ovvio”. La Scuola di Circo FLIC porterà il suo spettacolo di fine anno…e la programmazione Made in Italy non dimenticherà splendide compagnie che hanno saputo far rinascere il teatro di strada in Italia negli anni 80-90. Per tutti, anche per chi non calca la scena, sono previsti incontri con i membri di CircoStrada e i programmatori internazionali all’ormai tradizionale brunch meeting, nei workshop e nelle presentazioni in programma.

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Mi viene spesso chiesto come riesca a saltare da un registro all’altro nella scrittura dei pezzi o nell’esperienza tecnica degli artisti con cui lavoro. Sicuramente bisogna adattare le proprie aspettative al gruppo che si ha davanti, comprenderne il potenziale di Rubrica a cura di Milo Scotton che sonda i confini della nuova drammaturgia sviluppo, divertirsi nel circense, con interviste a professionisti per condividere le loro esperienze, creare sempre qualcosa la loro poetica, il pensiero alla base della creazione di un’opera. di stimolante. Il livello di scrittura varia ovviamenLa mia generazione (clasMilo Scotton racconta… te in base alla possibilità se ‘78) e quelle a seguire di interpretazione degli hanno rivendicato dappriartisti, ma lavorare su ma il diritto all’accesso diverse fasce di professionalilibero alle discipline del circo tà è stimolante perché richiede per divertimento e passione. all’autore/regista (ad alcuni Abbiamo in seguito lottato per livelli le due competenze si la possibilità di trasformarlo sovrappongono) di saper camin un mestiere, difendendo in biare registro di scrittura sul strada il diritto alla libertà di momento. espressione artistica, per poi Tra gli spettacoli che ho cominciare a chiederci: tutto messo in scena ricordo Reves quello che abbiamo imparato, d’ete con Circo Pitanga, Cluè per cosa può essere utilizzacon il Duo Kaos, Jolies et Fanto? cosa può raccontare? a chi tastiques per Les Jolies Fanmi rivolgo? ed eccoci catapultastiques, Càmbiale! Per i tati improvvisamente nel Fourhands Circus, Bloom per mondo della drammaturgia la Cia Makìa, Vie con Michael circense, interessante svilupCapozzi, Sale con Gianluca po ed estensione naturale del Gentiluomo ed insieme ad Olipercorso evolutivo che le arti via tutti i nostri spettacoli di circensi stanno avendo in queCompagnia. sti ultimi anni. Ricordo ognuno di questi spetDai percorsi più disparati, dalle tacoli con passione. Nel lavoro mille e diverse strade che pora stretto contatto con gli artisti tano Al Circo, in molti cominsi crea un legame empatico che ciano a chiedersi quali strade accompagna la nascita delpartano Dal Circo. Cosa posl’opera e resta nel tempo. Così siamo farci ora che è un lincome è successo a noi con Phiguaggio aperto, accessibile, in lip Radice, quando agli albori pieno sviluppo, con un potendella nostra carriera come ziale espressivo altissimo, che Milo&Olivia, ci ha aiutato a metstimola la multidisciplinarità, tere in scena gli spettacoli Klinin una costante contaminazioke e Kolok (1500 repliche in 13 ne fra le arti. anni) e accompagnato dal 2002 Dopo una formazione in circo in poi, nella creazione di un Circo all’ENC di Montréal e il diploTeatro con matrice italiana! ma all’Accademia dell’Arte Drammatica della California, Da ogni gruppo ho imparato dopo 23 anni di carriera su qualcosa: con Circo Pitanga il strada, palco e chapiteau con la compagnia Milo&Olivia (sempre fascino di creare un melodramma circense; con il Duo Kaos autori delle nostre opere), mi sono avvicinato alla regia e scrittul’astrazione della tecnica da una storia conservando relazioni teara di spettacoli dopo un grave infortunio che mi ha bloccato per trali nella tecnica; la comicità delle Jolies Fantastiques in un irridiversi mesi. Oltre ad essere una salvezza per il mio morale è verente stile alla “Cirque&The City”; una trama condotta dal lavostato un vero e proprio colpo di fulmine! La scoperta di nuovi ro sui personaggi per i Fourhands Circus; un’incursione nel teatro mondi possibili, svariati generi e stili, artisti magnifici con cui creasenza parola con Michael Capozzi, la cui precisione del gesto re spettacoli che sono altrettanti universi. Ho iniziato come consimimico raggiunge quella geometrica; la ricerca del simbolo nella gliere artistico per i progetti di creazione in alcune scuole di circo scrittura con Makìa e Gianluca Gentiluomo. professionali (Vertigo e recentemente Montréal), dedicandomi nel Erroneamente sento spesso definire “regia” l’ideazione di un’opefrattempo alla scrittura di spettacoli con compagnie professionali ra, invece che la direzione della messinscena di una rappresentain stili vari (contemporaneo, circo teatro, teatro ragazzi, perforzione artistica. Risultato forse della falsa convinzione che una mance). Mi sono occupato della produzione artistica di scuole scrittura fisica come quella circense, non necessariamente supamatoriali come Chapitombolo, e il recente progetto di professioportata da un testo scritto, possa fare a meno di una scrittura nalizzazione dei giovani artisti con la Piccola Scuola di Circo di Miladrammaturgica. La drammaturgia del circo rimane invece la fucino. Ho collaborato anche con compagnie come i Sonics, e occasiona in gran fervore di significanti e significati, simboli e metafore nalmente creo spettacoli a progetto con la troupe Smash! che tanto appassiona, sia chi crea, sia chi sarà fruitore delle Sale con Gianluca Gentiluomo foto di Francesco Pala

CIRCO, CHE DRAMMA?

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Sonics Locanda Lumiere foto di Charlie Steve Dagna

Klinke di Milo e Olivia foto di Enrico Auxilia

opere. Nel mondo altamente specializzato della tecnica circense si è ancora troppo spesso alla ricerca di difficoltà o stupore, e meno spazio è lasciato all’interiorizzazione della tecnica, la sua discesa in un luogo più personale, per renderla propria e non cliché di un’identità ginnastica che la pietrifichi nel luogo del necessario. Proprio questi pensieri mi colpivano ad inizio anno quando mi accingevo a frequentare il primo corso di Drammaturgia promosso da Esac e CNAC. Qui abbiamo approfondito la nozione di drammaturgia del corpo, delle mille storie che può raccontare un corpo vissuto in circo, con le mille luci che possiamo proiettare al suo interno come un Kaleidoscopio capace di creare magie inattese. Credo fortemente che l’interprete di circo attuale debba essere formato a 360 gradi come artista (già nelle scuole di circo) e non ridursi alla ginnastica dell’artista. Questo creerà nel tempo un potenziale umano più ricettivo alla sensibilità teatrale richiesta

dalle opere, e gli interpreti futuri avranno una possibilità espressiva maggiore dovuta alla conoscenza e maestria nelle tecniche drammatiche. Solo così potremo creare opere che oltre ad esaltare il corpo e la sua drammaturgia intrinseca, parlino in un senso più esteso della realtà che ci circonda, raccontando la nostra visione come artisti. In un recente passato ho sentito dire che un circense non è un danzatore, non è un attore, è un circense e quello deve fare. Quasi a chiudere sotto una campana l’essenza pura intoccabile della danza o del teatro…ebbene ragazzi, invece danziamo, saltiamo e viviamo le nostre emozioni nel circo! Dramma infatti in greco significa azione, storia. Cercate dentro di voi cosa valga la pena di essere raccontato, trovate chi vi possa aiutare a completarlo e portatelo in scena.. siate creativi, sfacciati, curiosi, dissacratori, originali, appassionati, lottate per il vostro talento e per riuscire a condividerlo dalla soglia di una strada, di una pista o di una platea.

Giocolare tra immagini e parole Studio Ruggieri Poggi, più che un’agenzia, un laboratorio di idee per dare forma alle passioni. Facciamo conoscere la tua arte con un progetto personalizzato di “comunicazione integrata”, giocolando tra immagini e parole. Dall’offline al web ai social, raccontiamo quello che fai e che ti emoziona.

E tu sei pronto per emozionare?

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19/ 20 NOVEMBRE, NATURNO (BO)

MONOCICLO FREESTYLE E X-STYLE

Il Campionato Italiano di Monociclo Freestyle e X-Style, organizzato dalla SSV Naturno Raifeisen, si è confermato luogo di (ri)unione di eccellenti team di monociclisti provenienti da tutta Italia, e di una giuria di a cura di rilievo internazionale, presieduta dall’italiana Aurora Radavelli, Aurora Radavelli coadiuvata dalle tre teutoniche Anna Gratzl, NeleBuckl, Julia Schull, allenatrice e da Mattia Donda, coinvolto nel giudizio di alcune categorie, tutti impee giudice Freestyle gnati nel compito non facile di giudicare le capacità artistica e tecniche dei monociclisti. Il titolo italiano è stato conteso nelle varie discipline da diversi team (AC Villanders Einrad, SSV Naturns, Team Macramé, InsubriaUnicycle) tecnicamente ed artisticamente preparati, tutti egualmente competitivi. Per “fotografare” lo sviluppo della pratica sportiva del monociclo ho chiesto a quattro figure chiave della manifestazione e della scena monociclistica italiana le loro impressioni. Gaetano Borghi, presidente AIM, nel festeggiare i 10 anni di AIM (2007 – 2017) da protagonista, offre una panoramica dell’universo”Monociclo” sul nostro territorio: “In questo decennio il Monociclo in Italia si è sviluppato e diffuso fino ad ottenere risultati eclatanti nelle classifiche Mondiali di alcune discipline. Tanti le ragazze e i ragazzi che possono fregiarsi del titolo di Campione del Mondo come riconoscimento del tanto lavoro, spronando tutti coloro che credono nel monociclo ad impegnarsi sempre di più. Dai primi allegri, circoscritti ed interessanti raduni, si è passato all’organizzazione di numerose manifestazioni che oggi hanno un eccellente richiamo nazionale. Diamo largo spazio a chi desidera avvicinarsi a questo sport con giornate dedicate anche ai più piccoli, come la Giornata Monospeciale che si svolge a Varese il primo week-end di marzo, quest’anno alla sua sesta edizione”. In merito alle nuove opportunità, Marco Donda, coach del Team Macramè e vicepresidente AIM, si esprime così: “Penso che dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi a gioire dei propri successi e a sorridere dei propri limiti, nella continua ricerca della crescita, creando occasioni di confronto e di conoscenza. Grazie al lavoro dell’AIM negli ultimi due anni sono state inserite discipline nuove. Per il 2017 è stato promosso il primo Campionato di Monociclo Urban (1-2 Aprile, Mondovì), che comprende le emergenti discipline del Flat, Street e Trial. Mi sto impegnando per rendere possibile una maggiore copertura geografica delle manifestazioni legate a questo sport, per valorizzare i vari gruppi di monociclisti e i territori di loro appartenenza. Per quanto riguarda il Freestyle, dopo le prime due edizioni a S. Omobono Terme (BG), siamo andati a Varese prima e Naturno poi, e quest’anno il Campionato vede in ballottaggio due location Peveragno (CN) e Firenze.” Paul Baumgartner, della AC Villanders Einrad, racconta invece lo sviluppo del monociclo nella sua associazione: “AC Villanders Einrad, fondata nel 2013, è diventata oggi una delle associazioni più grandi della nostra provincia, con più di 90 soci. Alleniamo due gruppi agonistici, uno di Freestyle e uno di MUNI (Mountain Unicycle), e una volta l’anno organizziamo workshop di allenamento con Rider di alto livello, aperto anche a monociclisti di altre associazioni. Inoltre nelle discipline MUNI deteniamo molti titoli mondiali, sia maschili sia femminili. Risultati che sono frutto anche del Campionato Italiano di MUNI, organizzato in collaborazione con la

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AIM. Nessun Campionato Muni è composto da tante tappe come in Italia, e questo stimola di certo la diffusione del monociclo sul territorio, oltre allo straordinario successo dei monociclisti italiani in questa disciplina” Josef Luner, della SSVNaturns, interviene dicendo: “Siamo nati esattamente 3 anni fa, e partendo da un raduno organizzato occasionalmente abbiamo intensificato gradualmente le attività legate al monociclo, rendendo questo sport molto popolare nelle nostre comunità. Molti nostri rider detengono titoli mondiali in varie discipline, e quando AIM ci propose di svolgere i Campionati Italiani 2016 presso la nostra sede e di diventare una delle tappe del Campionato XStyle 2017 siamo stati davvero entusiasti, felici che i nostri sforzi siano stati apprezzati e valorizzati.” Per concludere vorrei dedicare una riflessione personale rivolta ai rider. Ho avuto modo di conoscere, data la mia carriera di monociclista, molti dei ragazzi che ora hanno raggiunto ragguardevoli traguardi sportivi. Vivendo gli eventi sportivi e ricoprendo spesso il ruolo di Presidente di Giuria si percepisce in maniera ancora più marcata la velocità con la quale questi giovani ragazzi migliorano di mese in mese. È apprezzabile anche vedere come molti di loro siano da sprone per i giovanissimi che decidono di intraprendere questa “avventura ad una ruota”. I recenti sviluppi sportivi di questo attrezzo stanno influenzando anche l’aspetto artistico del monociclo. La tecnica sempre più complessa che si pratica nelle diverse discipline (Freestyle, X-Style, Flat) sta stimolando un processo nuovo di ricerca che, in scena, valorizza il monociclo come protagonista rendendo di contorno tutto ciò che si può eseguire durante la pedalata (acrobatica, giocoleria, mano a mano, …). L’ambiente agonistico nella pratica del monociclo permette la creazione e lo scambio di nuovi modi di approcciarsi ed utilizzare questo attrezzo,

che dal punto di vista meccanico sta affinando sempre di più la forma e la resistenza, per permettere la buona riuscita di evoluzioni sempre più spettacolari. Ciò che viene premiato, oltre all’esecuzione, è l’effetto sorpresa che si ripercuote sul pubblico quando viene presentato un trick o una transizione mai vista o mai tentata prima. Negli ultimi anni nel panorama internazionale sono stati tanti i momenti favoriti dalla contaminazione fra stili e culture diverse (Giapponese, Statunitense, Europeo, in particolare: Italia, Francia, Danimarca, Svizzera, Germania). Ogni rider ha la libertà di esprimere al massimo il suo potenziale creativo nella disciplina che più si addice alle sue qualità. Il mio augurio è che i rider italiani possano sempre di più frequentare il panorama monociclistico internazionale per accrescere le loro competenze e contribuire allo sviluppo tecnico ed artistico di questo attrezzo.


PROSPETTIVA CIRCO: LA FORMAZIONE MODELLI, PRATICHE E OPPORTUNITÀ CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA FORMAZIONE NEL CIRCO CONTEMPORANEO

TORINO, 25 FEBBRAIO www.flicscuolacirco.it La scuola di circo Flic nasce nel 2002 da un’intuizione della Reale Società Ginnastica di Torino di coniugare la sua grande esperienza nell’insegnamento della ginnastica con l’arte circense. Fin da subito è stato chiaro che la preparazione fisica e l’insegnamento di una tecnica circense non fossero da sole sufficienti a creare

APPUNTI PER UNA SCUOLA D’ARTE CIRCENSE di Roberto Magro (riduzione dell’intervento presentato alla conferenza) (…) Un’educazione artistica è prima di tutto un’educazione alla sensibilità e alla creatività. Ma si possono insegnare sensibilità e creatività? C’è una trasmissione di valori possibile dentro un progetto pedagogico? È possibile associare le parole scuola, arte, sensibilità, valori? E qual è il

raggiungere quello stato sublime, da ricercare costantemente negli allievi, dove emergono le due parole magiche che identificano l’artista di circo, “libero” e “fragile”. (…) La prima cosa che deve imparare chi intraprende un cammino artistico è essere il maestro di se stesso. Il desiderio di imparare, la curiosità nell’osservare ed ascoltare, la pazienza nel ripetere quotidianamente gli stessi gesti, l’umiltà nel riconoscere i propri limiti e la

livello di responsabilità di un insegnante nei confronti di studenti che, in futuro, potrebbero essere non solo degli artisti, ma anche dei cittadini creativi e delle persone sensibili? Queste sono le domande che hanno accompagnato gli 8 anni in cui sono stato direttore artistico della Flic, e che mi accompagnano ancora nelle mie esperienze pedagogiche. Il circo mette la persona costantemente alla prova con i suoi limiti, per superarli e

capacità di analizzare i propri errori e le piccole conquiste quotidiane, devono maturare nel tempo una forte autonomia che gli permetterà nel futuro, una volta terminata la formazione, di disegnare la propria traiettoria nel mondo del circo. Ed è proprio coltivando nel corso della formazione il proprio desiderio di autonomia rispetto a qualsiasi tipo di informazione che poi il ragazzo comincia ad elaborare il desiderio di reinterpretare la realtà

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Foto Archivio Flic vissuta o osservata. (…) L’obiettivo dei formatori è quello di accompagnare i ragazzi nella crescita personale, trasformare ogni esercizio in esperienza. Questo concetto è molto importante poiché un esercizio si può ripetere all’infinito, senza che ciò porti delle migliorie sul piano fisico, psicofisico ed emozionale. L’esercizio che diventa esperienza invece, si trasforma in un momento di rielaborazione dell’informazione, di interiorizzazione e sarà poi questo passo che permetterà ai ragazzi di sviluppare un alto livello di sensibilità’ anche nei momenti di massima implicazione fisica. (…) Il circo è l’elogio della diversità a cominciare da quella dei corpi e degli oggetti, per arrivare poi alle estetiche ed ai linguaggi, che ci portano oggi a non parlare più di circo, ma di Arti Circensi. (…) E proprio questa biodiversità crea fin dal primo giorno un forte senso di appartenenza e di collettività, che nel quotidiano si esprime nell’aiuto costante nello spostare un materasso, nel montare un palo cinese, nel desiderio di montare un tendone, di creare una compagnia. Se penso al circo attuale mi viene in mente una frase di Jean Michel Guy “il circo è lo spazio in cui la realtà si converte in metafora”. Partiamo da un assunto fondamentale: il circo è un mondo di azioni in movimento. La tecnica è l’insieme di conoscenze che permette la messa in pratica di una relazione fisica con l’oggetto, articolata in varie fasi; quella di base, determinata dall’insieme delle figure di semplice apprendimento, quella avanzata e quella complessa. L’insieme delle figure apprese determina il vocabolario tecnico e l’organizzazione delle figure in una sequenza permette all’artista di creare uno spartito, che viene chiamato in gergo circense “enchai-


un’adeguata formazione circense. Negli anni la Flic ha maturato un particolare e innovativo metodo artistico-formativo, cercando di sviluppare metodi che possano portare l’allievo a prendere coscienza di come il circo possa essere altro che un puro intrattenimento per diventare linguaggio che dialoga con le altre Arti. Ciò che distingue FLIC Scuola di Circo è il punto d’approccio che parte non dall’intelletto e dalle parole, ma dal corpo stesso dell’allievo. Dal corpo prende il via la ricerca artistica, dal metodo fisico che porta a far affiorare emozioni, necessità, particolarità di ognuno. La tecnica rimane la base di tutto, come nel cosiddetto “circo classico”, ma viene utilizzata in tutt’altro modo e con tutt’altro significato. Sviluppare negli allievi una sensibilità artistica che gli permetta di poter elabora-

re la propria tecnica alla ricerca di un proprio modo espressivo e personale, che li aiuti nel costruire una propria identità. L’idea di una conferenza internazionale sulla formazione nel circo contemporaneo nasce con il medesimo spirito di 15 anni fa, la ricerca e la curiosità verso altri metodi ed altre pratiche. Organizzata sotto la direzione della Flic, in collaborazione con il progetto Corpi e Visioni, la Conferenza ha approfondito le tematiche di maggiore interesse ed attualità, promosso esperienze di eccellenza, analizzato le criticità che ad oggi emergono. Il nutrito panel dei relatori, provenienti da diverse realtà in ambito europeo ed italiano (scuole professionali, scuole di circo educative, associazioni, centri di creazione e residenza, progetti di circo sociale, enti di promozione sportiva, critici e studiosi

Sono interventuti: Francesco Sgrò direttore artistico Flic; Stefan Kinsmann e Juan Ignacio Tula compagnia MPTA; Donald B. Lehn presidente FEDEC; Jan Daems direttore CODARTS; Leonardo Angelini giornalista e scrittore, membro Commissione

nement technique”. Senza l’insieme di queste conoscenze, cui la scuola si dedica fin dal primo giorno, è impossibile sviluppare una relazione fisica complessa con il proprio attrezzo o il proprio oggetto. Dove “complesso” oggi nel circo non significa solamente “difficile”, bensì “ricco di significati”. La formazione acrobatica, ma anche alla danza ed al teatro fisico, hanno permesso lo sviluppo di un vocabolario, diverso da quello tecnico, e ugualmente articolato. L’introduzione della danza nell’insegnamento ha contribuito in modo importante alla ricerca di una qualità di movimento più elaborata, spingendo il rapporto con l’oggetto a diventare più complesso. Il teatro fisico e il lavoro sull’attore di circo, introducono invece altre fonti di ispirazione quali: fantasia nelle linee corporee, ritmo, musicalità del gesto e relazione, motivazione, sviluppo di una situazione, continuità. (…) Lo studente si pone ora nuove domande: come posso esprimermi liberamente, attraverso la mia disciplina, cercando un vocabolario che non sia solo tecnico, una qualità del movimento e la motivazione che mi spinge a farlo? Come posso entrare in relazione con il mondo intorno a me, attraverso la mia disciplina circense? Come posso raccontare qualcosa attraverso quello che faccio? Come posso evocare l’immagine di un uragano, o di una foglia che cade dall’alto? Come posso cominciare ad essere costruttore di metafore e non più un esecutore di numeri? (…)

Il cammino intrapreso per rispondere a queste domande del giovane artista di circo contemporaneo ci ha visto soffer-

mare, durante il biennio di formazione, su alcuni punti importanti: la preparazione fisica, l’acrobatica e la tecnica specifica con il proprio attrezzo; la danza contemporanea; l’attore di circo, cioè un metodo

del circo) ha riportato esperienze importanti con cui confrontarsi e dibattere per un’evoluzione del sistema di formazione circense in Italia. Negli ultimi quindici anni in Italia molto è cambiato, il mondo del circo è cresciuto notevolmente in ogni sua componente, e questo è stato possibile grazie al lavoro costante di centinaia di persone, che spesso sole hanno dovuto trovare modi e cercare soluzioni. Grazie ad ognuno di loro parole come circo educativo, circo sociale, circo amatoriale, circo professionale, si sono trasformate in fatti. Oggi in Italia il circo è una realtà, ancora piccola e sicuramente migliorabile, che lascia intravedere la possibilità di uno sviluppo, a patto che i suoi protagonisti adottino un punto di vista globale, che salvi l’identità personale e renda incisiva ogni azione intrapresa.

Circhi MIBACT; Anouk Aspisi addetto culturale Ambasciata di Francia; Filippo Malerba e Gaia Vimercati Censimento Circo Italia; Sarah Simili presidente FSEC; Adolfo Rossomando direttore Juggling Magazine; Antonio Audino critico de il sole 24ore.

che preveda lo studio degli elementi di base quali ritmo, spazio, livelli, dimensioni e qualità del movimento in relazione ad un sentimento, una situazione, l’elaborazione di un tema, etc. In questo percorso molta importanza è stata data all’integrazione del corpo pedagogico di artisti capaci di trasmettere il loro “savoir faire” e la loro ricerca nei campi sopra indicati, e all’applicazione pratica del metodo di insegnamento, attraverso la creazione di un format, chiamato Circo in Pillole, nei quali i ragazzi presentano una volta al mese, davanti ad un pubblico numeroso, il frutto del loro lavoro, guidati da un regista o un coreografo che li accompagni nel “tirocinio scenico”. Alla fine di ogni anno ogni studente è chiamato a presentare un proprio elaborato finale e a vivere un’esperienza di creazione collettiva diretta da un regista. Nei 14 anni di esperienza il metodo utilizzato ha permesso di formare più di 400 ragazzi, molti dei quali hanno poi continuato la loro carriera nel mondo del circo, della danza e del teatro fisico. Tanti si sono uniti per creare delle compagnie, altri hanno integrato altre compagnie già esistenti, (…) alcuni costruirsi una vita nomade decidendo di utilizzare il tendone del circo come luogo di espressione di vita, altri di scegliere i teatri come spazi di rappresentazione, e ed altri ancora di portare il circo contemporaneo in strada nelle piazze. Per finire, alcuni dei nostri allievi sono già diventati insegnanti in Italia e all’estero. j u g g l i n g m a g a z i n e numero7 4 m a r z o 2 0 1 7


LA PROPOSTA GIOCOLIERI & DINTORNI

www.circosfera.it - www.altrocirco.it di Adolfo Rossomando (riduzione dell’intervento presentato alla conferenza) Il nostro interesse e attenzione per la formazione parte da lontano; per seguirne a ritroso le tracce bisogna sfogliare il primo numero di Juggling Magazine, datato ottobre 1998 e periscopio globale sulle nuove applicazioni del circo fin da allora. Quel numero, accanto ad interviste ad artisti del calibro di Jay Gilligan e Sean Gandini, ospitava la testimonianza di Sepp Marmsoler, direttore della scuola di circo Animativa di Bolzano. Pubblicizzava inoltre le date del nostro “1° Corso sulle Basi Tecniche e Pedagogiche delle Arti Circensi” riservato a futuri insegnanti per progetti di circo, inedita proposta del genere lungo lo “stivale”. Ma cosa ci aveva convinto, 20 anni fa, che la moltiplicazione delle scuole e degli insegnanti di circo educativo sul territorio italiano fosse una potenzialità che aspettava solo di essere innescata?

www.jugglingmagazine.it

Ancora a ritroso nel tempo; altri segnali e altri rimandi. Siamo nel 1997, e nella prestigiosa collana dei Millelire di Stampa Alternativa pubblico (e 30.000 persone acquistano nell’arco di pochi anni) un piccolo manuale dal titolo “Juggling, l’arte della giocoleria” che, tra cenni alle neuroscienze e citazioni di Enrico Rastelli, insegnava la cascata a tre palline, allora popolare porticina di ingresso nelle arti del circo. Ma la matrioska chiede altri disvelamenti. Siamo nel 1996, in collaborazione con l’Ass. El Are, sviluppiamo un percorso che affiancava la giocoleria alle Danze Sacre di Gurdjeff, mentre concepisco “Jugglenglish”, metodo di apprendimento in parallelo di lingua straniera e giocoleria. Prima ancora con “The Zen of Juggling” scopriamo la possibilità di una crescita interiore (formazione anche quel-

foto di Andrea Vanni

QUALE FORMAZIONE PER UN CIRCO GIOIOSO?

la...) guidata da un maestro capace di coniugare l’arte della giocoleria con l’autocoscienza. Opera “cult” di Dave Finnigan, maestro indiscusso in quegli anni nella divulgazione della pratica della giocoleria. Un libro datato 1993, vera illuminazione per diverse generazioni di giocolieri, che abbiamo pubblicato in italiano nel 1999, ristampandolo a più riprese. Ci stiamo avvicinando alle sorgenti. L’incontro casuale con il movimento dei giocolieri sul finire degli anni ‘80 aveva contagiato anche me. “The Joy of Juggling”, condivisa già allora con migliaia di neoappassionati di giocoleria, gettava le basi di un percorso cresciuto esponenzialmente fin da allora, e allargatosi poi dalla giocoleria a tutte le arti del circo, grazie al contributo, entusiasmo ed interesse di tanti altri folgorati “sulla via di Damasco”, provenienti dai più disparati percorsi di vita e di lavoro. Tutti convinti che la condivisione dei saperi, la libera espressione, il rispetto per tutti, lo sviluppo della creatività, la metafora del circo, fossero tra i pilastri di un nuovo modello di crescita, di formazione, di società. È con questo vissuto alle spalle che, per


la conduzione nel 1999 di quel primo corso per operatori di progetti di circo, avviato in collaborazione con la Fondazione El Are, all’interno del loro programma di Pedagogia del Terzo Millennio, avevo scelto proprio “Sepp” di Animativa, e Sigrid Federspiel (poi fondatrice della scuola Circomix di Vandoies, BZ). Entrambi impegnati da un decennio in progetti di circo nelle loro città, e pionieri, insieme a Camilla Peluso della Piccola Scuola di Circo di Milano, di un genere in Italia ancora circoscritto a Milano e Bolzano. Traghettatori d’eccezione, in questa nuova stagione formativa in Italia, la mitica coppia “Sepp & Sigrid” portavano in Italia l’esperienza di circo educativo maturata in Germania, già 20 anni prima. Dieci anni di stage introduttivi, è più di 300 persone passate sotto i loro, oserei dire “amorevoli”, insegnamenti. Dopo di loro il testimone arriva a Patrick Pinchon & Patrice Jorrey, altra coppia vincente, approdati nel 2008 in Italia – per amore (ah... le donne italiane!) – “portatori sani” dell’esperienza francese, dal BIAC al BPJEPS, ancora più articolata e tra le più sviluppate in Europa. Un ciclo quinquennale che ha

visto altri 200 persone scegliere i panni del provetto “neo-operatore di circo”. Nel frattempo ci siamo rivolti anche al mondo dello sport, del teatro, della sociologia e della psicologia, per trarre beneficio dalle loro esperienze, cercando approcci metodologici e proposte formative affini. Nel 2002 fondiamo l’Ass. Giocolieri e Dintorni e inauguriamo il Meeting Annuale degli Operatori di Circo, arrivato oggi alla sua XVI edizione, e nel 2003 istituiamo il Registro Nazionale delle Scuole di Circo Educative, che oggi conta circa 70 scuole sparse in tutta Italia. Infine dal 2006, grazie alle opportunità offerte dai programmi europei per la cultura, ci agganciamo al circuito delle scuole di circo educativo di mezza Europa, per condividere i reciproci saperi e creare insieme nuove opportunità e percorsi formativi. Dappertutto in questi ultimi dieci anni, abbiamo incontrato un settore che condivideva gli stessi orientamenti pedagogici, frutto di un lavoro di scambio partito da lontano, e a tutte le latitudini. Scoprivamo insegnanti e formatori che ai quattro angoli del mondo stavano da anni sviluppando quello che noi avevamo avviato in Italia.

Abbiamo così partecipato alla lunga serie dei NICE meeting (Network of International Circus Exchange) e poi nel 2010 fondato insieme ad altri partner europei la EYCO (European Youth Circus Organization), dando spazio al loro interno ad un gruppo di lavoro sulla pedagogia del circo. Da questo gruppo sono poi nate una formazione di base in lingua inglese per insegnanti di circo (CATE project) realizzata nel 2012/2014, ed una formazione avanzata, centrata su una serie di masterclass per insegnanti esperti e direttori di circo (PEYC project 2015/2017). Entrambe le esperienze sono confluite in un resource center online con tanto materiale utile http://www.peyc.eu/masterclasses/ Nel frattempo qui in Italia avevamo avviato collaborazioni illustri, con l’Università di Tor Vergata, la fondazione Patrizio Paoletti, il programma Cirque du Monde del Cirque du Soleil (con un’altra coppia vincente Karine Lavoie & Mariano Lopez...). Il parco dei nostri formatori si arricchisce delle esperienze che ciascun partner portava con sè e le nostre proposte formative cominciavano a svilupparsi su orizzonti annuali e sulle “convergenze parallele” del circo educativo e del circo sociale. Per le specificità del circo sociale nel 2014 strutturiamo “AltroCirco”, un progetto di sviluppo che, come già per il circo educativo, propone formazione, networking, scambi europei, comunicazione, ricerca e una conferenza internazionale annuale “Altra Risorsa”, giunta alla sua terza edizione. Oggi le nostre due più complementari e articolate proposte formative, legate alla formazione di operatori di circo, sono condotte all’interno dei due progetti CircoSfera (circo educativo) e AltroCirco (circo sociale), capitanati da una nuova coppia di giovani direttori pedagogici, rispettivamente Stefano Bertelli e Tommaso Negri. Testimoni entrambi di una nuova generazione di formatori “made in Europe”, cresciuti grazie ad una fitta serie di esperienze e scambi con l’estero, candidata a coordinare le nostre proposte formative, e le sfide che il settore dovrà affrontare in Italia nel prossimo decennio. Ma cosa caratterizza la nostra proposta formativa? Cosa la lega, nel tempo e nello spazio, a quelle attive da oltre 30 anni in

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tutti i paesi del mondo ad alto tasso di “istruzione circense”, incardinate sul concetto di formazione come trasmissione dei sapere, sviluppo dei potenziali e condivisione delle esperienze? Facilitare le dinamiche di gruppo, prediligere una Person Centered Education, adottare validi modelli di apprendimento, concepire un “circo per tutti”. Creare un ambiente in cui la collaborazione, la partecipazione, la

condivisone, lo scambio e l’apprendimento, la creatività, l’inclusione possano guidare l’intera esperienza, amalgamata dal linguaggio delle arti circensi, gioioso terreno e spunto di crescita. Formare operatori capaci di ricreare a loro volta queste stesse condizioni per i loro allievi, piccoli o adulti che siano, rimane alla base del successo della nostra formazione, ma anche dei corsi, delle scuole e dei progetti che

quegli operatori hanno fondato e oggi dirigono. Sono queste le competenze pedagogiche che ci interessa costruire negli operatori di circo, affiancandole ad un bagaglio tecnico di base, per avvicinare il pubblico al mondo del circo, per appassionare in tenera età i futuri talenti, per costruire un ambiente che favorisca l’apprendimento con gioia e in sicurezza, sia fisica sia emotiva.

SFERA FORMAZIONE ITALIANA IN CIRCO EDUCATIVO E PEDAGOGICO Ad otto anni di distanza dal primo “Corso Universitario per lo Studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi”, e forti dell’esperienza maturata da allora in Italia e in Europa, CircoSfera lancia il nuovo programma formativo “SFERA - Formazione Italiana in Circo Educativo e pedagogico”, rivolto ad operatori interessati ad insegnare circo in vari contesti. Una proposta formativa che affianchiamo a quella in circo sociale denominata “FICS - Formazione Italiana in Circo Sociale”, ad essa complementare, che completa ed integra la nostra offerta per operatori/insegnanti di circo. Tra i contenuti di “SFERA”: basi tecniche e pedagogiche in tutte le discipline del circo, gestione dei gruppi, un focus sul lavoro con l’infanzia, progressione didattica nell”età evolutiva, sviluppo della creatività, tecniche

di regia e messa in scena, sicurezza attiva e passiva, con uno specifico approfondimento sui dispositivi di sicurezza e il rilascio di un attestato sull’uso dei DPI. Il corpo docente è composto da formatori italiani e formatori provenienti dal Belgio, paese all’avanguardia nel circo educativo e sociale, sotto l’egida accademica dell’Università di Tor Vergata di Roma. Il corso prevede 180 ore di lezioni in frontale, una fase di tirocinio presso scuole di circo educativo, la compilazione di una tesina, il rilascio di un attestato di frequenza e certificazione delle competenze acquisite.

Modalità di partecipazione su www.circosfera.it

Moduli

Contenuti

Durata

Date

Basi Tecniche e Pedagogiche I modulo Giocoleria I

Valori pedagogici del circo educativo; codice etico e deontologico; basi tecniche e pedagogiche delle arti circensi

40 ore

ottobre 2017

Equilibrismo I Acrobatica I

Propedeutica e progressioni didattiche; differenziazioni nell’età evolutiva

16 ore

Direzione didattica e amministrativa Acrobatica Aerea I

Programmazione e strutturazione didattica di un corso di circo, a berve, medio, e lungo termine, cenni di gestione amministrativa. Basi tecniche e pedagogiche di acrobatica Aerea

16 ore

Acrobatica Aerea II

Propedeutica e progressioni didattiche; differenziazioni nell’età evolutiva, approccio ludico esperienziale

16 ore

Equilibrismo II Acrobatica II

Tecniche e attrezzi specifici, propedeutica e progressioni didattiche, avanzamento tecnico, cenni di messa in scena

16 ore

Buone pratiche e teoria dello sviluppo fisico

Basi teoriche di Anatomia Funzionale, Biomeccanica e Metodologia dell’Allenamento applicate alle arti circensi

16 ore

Basi Tecniche e Pedagogiche II Giocoleria II Circo nell’età evolutiva

Il gioco come strumento di crescita psicofisica; sviluppo delle capacità coordinative nel’età evolutiva; creatività, messa in scena, sicurezza.

40 ore

Esami

Esami di fine corso

20 ore

5 giorni

dicembre 2017

2 giorni

gennaio 2018

2 giorni

febbraio 2018

2 giorni

marzo 2018

2 giorni

aprile 2018

5 giorni

3 giorni www.jugglingmagazine.it

novembre 2017

2 giorni

giugno 2018


REGISTRO NAZIONALE CORSI/SCUOLE DI CIRCO EDUCATIVO Il Registro nasce con l’intento di fornire informazioni sul lavoro delle scuole, promuovere e facilitare le collaborazioni, gettare le premesse per un riconoscimento del settore e la creazione di un network nazionale. Le modalità per esservi inseriti sono disponibili su www.circosfera.it

Piemonte Arcobaleno via delle Fontane 60, 13011 Borgosesia (VC) Ilaria Sitzia 348 8123417 www.sportarcobaleno.it

Lombardia

Trentino Alto Adige Friuli Venenzia Giulia Veneto

Liguria

Emilia Romagna

Toscana

Marche

Abruzzo Umbria Lazio

Puglia Sicilia Sardegna

Chapitombolo via Baldichieri 18, 14013 Monale (AT) Olivia Ferraris 339 7740738 www.chapitombolo.it Circo Clap via Don Giovanni Minzoni 17, 28041 Arona (NO) Laura Cantù 328 8891533 www.circoclap.it Dimidimitri S.S. 299 c/o Cascina Cavallotta via Valsesia, 28100 Novara Marco Migliavacca 333 1866430 www.dimidimitri.com Flic Scuola di Circo via Magenta 11, 10128 Torino Dario Sant’Unione 339 8394275 www.flicscuolacirco.it Fuma che n’duma via dei Salici 16, 12035 Racconigi (CN) Giuseppe Porcu 333 2742858 bimbocirco.wordpress.com Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano (TO) Enrico Giacometto 328 7828323 www.jaqule.com Macramè Strada dei Sent 16, 12084 Mondovì (CN) Marco Donda 347 8251804 www.scuoledicircomacrame.blogspot.it Sportica via Cattaneo 41, 10064 Pinerolo (TO) Paola Martina 340 4644248 www.sportica.it Teatrazione via Artom, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 www.teatrazione.com UP Str. Salimau 1/E int. 1 12060 Pocapaglia (CN) Maria Grazia Ielapi 339 7532815 www.upscuoladicirco.com Vertigimn via Mottalciata 7, 10154 Torino Fabrizio Fanizzi 338 4189800 www.vertigimn.com Ambaradan viale Lombardia 53, 24020 Torre Boldone (BG) Lorenzo Baronchelli 339 5695570 www.ambaradan.org Campacavallo via F.lli Rizzardi 15, 20151 Milano Gabriella Baldoni 347 8571338 www.campacavallo.com Giocolarte via Acerbi 33, 27100 Pavia Marco Lam 393 8392809 giocolarte.wordpress.com Hops via Lanzi 51, 20872 Cornate (MB) Sara Papadato 348 0069417 hops.asd@gmail.com Kabum via Guicciardini 114, 20100 Varese Alessandra Pessina 349 4568018 www.spaziokabum.it Piccola Scuola di Circo via Messina 48, 20154 Milano Camilla Peluso 0234690170 www.piccolascuoladicirco.it Quattrox4 via Privata Pericle 16, 20126 Milano Elisa Angioni 346 0026972 www.quattrox4.com SBOCC via V. Veneto 1, 21010 Cardano al Campo (VA) Luana Facchetti 347 2785195 www.sbocc.it Spaziocirco via Carrobbio 6, 20093 Cologno Monzese (MI) Sonia Belotti 338 7813115 www.spaziocirco.it Spazio Circo Bergamo via Gaetano Scirea 11, 24060 Telgate (BG) Manlio Casali 393 0082506 www.spaziocircobergamo.it Teatro Circo Puzzle Str. Padana Superiore 28, 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Silvia Vetralla 348 7461009 www.teatrocircopuzzle.com Animativa via Max Valier 11, 39011 Lana (BZ) Reinhard Demetz 0473 239564 www.animativa.org Arteviva via Bari 73/5, 39100 Bolzano Mauro Astolfi 333 8596111 FB Arteviva Bolla di Sapone via S. Antonio 20, 38100 Trento Tommaso Brunelli 348 8852925 www.bolladisaponetrento.it Circo all’inCirca via Piemonte 84/8, 33100 Padernò (UD) Davide Perissutti 340 6052371 www.circoallincirca.it Skiribiz via Marinelli 6, 33033 Codroipo (UD) Marco Grillo 340 8304849 www.skiribiz.com Ancis Aureliano via Fogazzaro 12, 36030 Caldogno (VI) Giovanni Evaristo Arnaldi 347 2261288 www.dottorclownitalia.org Barbamoccolo via delle Motte 12/c2, 30020 Martellago (VE) Manuela Polacco 3394652122 www.barbamoccolo.it Circo in Valigia via Panzotti 6, 36040 Salcedo (VI) Nicoletta Grolla Cegalin 349 1632427 www.circoinvaligia.it Ludica Circo Loc. Corbellara, 37020 Marano di Valpolicella (VR) Stefania Garaccioni 347 9121866 www.ludicacirco.com A testa in giù Progetto circo via Ada Negri 9/A, 19126 La Spezia (SP) Chiara Martini 339 5772543 www.atestaingiu.it/progetto-teatro/progetto-circo Circo Mirtilla strada Ronchi Brighei 1/c, 18100 Imperia Nadir Spagnolo 329 2950023 www.2clown.com Facciamo Circo via Segalara 5, 19038 Sarzana (SP) Alina Lombardo 339 5878441 www.facciamocirco.it sYnergiKa piazza Palermo 12, 16129 Genova Annalisa Alcinesio 338 1172011 www.synergikaasd.com Arterego via Piave 19, 40132 Casalecchio di Reno (BO) Pietro Morea 347 7121221 www.arterego.org A testa in giù Compagnia Via Tolara di Sopra 90 40064 Ozzano dell’Emilia (BO) Nando e Maila 328 6493203 www.nandoemaila.it Body Studio via Paradisi 7a, 42100 Reggio Emilia Susi Alberini 338 1397924 www.bodystudio1.com Circolarmente via Mantova 4/b, 43100 Parma Albert Horvath 347 3131604 www.circolarmente.it Microcirco viale Colombo 18, 47042 Cesenatico (FC) Carla Acquarone 337 266505 www.microcirco.it Antitesi Scuola di Circo via Guidiccioni 6b, 56017 San Giuliano (PI) Martina Favilla 349 6304211 www.antitesiteatrocirco.it Badabam via Montarioso 9, 53100 Siena Margherita Gamberini 347 7856564 www.badabam.it Circo Libera Tutti via Marconi 108, 50056 Montelupo Fiorentino (FI) Samuele Mariotti 333 4022331 www.circoliberatutti.it Circo Libre via Sambre 32, 50014 Fiesole (FI) Raffaella Fileni 388 7439717 www.circolibre.it 100% Circo Casa la Marga 69, 52010 Subbiano (AR) Simona Serafini 339 3840294 centopercentocirco.wordpress.com Circo Tascabile P.zza Cairoli 4/c 50065 Pontassieve (FI) Claudia Brandani 380 3585691 www.circotascabile.com En Piste via Bocchi 32, 50126 Firenze Maria Luisa Liguoro 333 3733644 www.enpiste.it K-Circus piazza Viani 6, 55049 Viareggio (LU) Claudia Sodini 328 1447868 FB Claudia Sodini Mantica Scuola di Circo via del Terminillo 20, 58100 Grosseto Ilaria Signori 328 9089250 www.compagniamantica.it Saltimbanco Scuola arte del cirko via degli Acquaioli 60, 57121 Livorno Enrico Pellegrini 329 9523295 www.saltimbancoscuolacirko.it Aria di Circo via Goito 4, 60121 Ancona (AN) Caterina del Giudice 3887533247 FB Aria di Circo Circoplà piazza Nenni 8, 60030 Serra de Conti (AN) Elisa Mencarelli 338 1545063 www.circopla.it La Valigia delle Meraviglie v.le G. Bovio 73B, 60044 Fabriano (AN) Marco Censi 340 2380553 www.lavaligiadellemeraviglie.it TOC via Hermada 10, 61121 Pesaro (PU) Marco Coccioli 349 0967990 www.tocaps.it Visionaria via Maestri del Lavoro, Teatro Panettone, Ancona Valeria Mastropasqua 338 7587532 www.visionaria.org Il Circo della Luna via D’Aurelio, 66020 San Giovanni Teatino (CH) Valentina Caiano 347 0082304 FB Circo Della Luna Circo Instabile via Birago 4, 06124 Perugia Michele Paoletti 347 3867654 www.circoinstabile.it Sul Filo e Dintorni Località Padella 37, 05018 Orvieto Soledad Prieto 389 4318892 www.lastronauta.com Accademia Materia Viva via Camilla 44, 00181 Roma (RM) Roberta Castelluzzo 06 97616026 www.accademiamateriaviva.it Bigup Scuola di Circo piazza Lodi 10, 00182 Roma Leonardo Varriale 347 6531329 www.bigupcirco.it Catapulta Teatro Circo via Terme di Traiano 38, 00053 Civitavecchia (RM) Novella Morellini 333 2004091 FB Catapulta Teatro Circo Vola Voilà via Senofane 157, 00124 Roma Anna Paola Lorenzi 342 5451353 www.volavoila.it Circo Laboratorio Nomade via Serracavallo snc 74012 Crispiano (TA) Monia Pavone 333 4292637 FB Circo LaboratorioNomade Un Clown per Amico / Circo Botero strada Modugno Carbonaro 4/8, 70123 Bari Michele Diana 348 0535875 www.unclownperamico.com Circ’Opificio via Lanza di Scalea 960, 90100 Palermo Marika Riggio 340 3928905 www.circopificio.it Il Giglio c/da Baronia Capo Milazzo, 98057 Milazzo (ME) Alfredo D’Asdia 090 9281313 www.ilgiglio.org Edu Clown via Alghero 84, 07100 Sassari Daniele Zucca 320 0262024 asso.educlown@gmail.com

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ALTRARISORSA

CONVEGNO INTERNAZIONALE DEDICATO AL CIRCO SOCIALE 22/23 APRILE, FIRENZE

foto di José Franco Maria Rodriguez

www.altrocirco.it

La terza edizione del Convegno sul Circo Sociale: un’Altra Risorsa, organizzata da AltroCirco, si concentrerà su un tema attuale e complesso, quello dell’integrazione culturale, dell’identità e della diversità nell’epoca delle nuove migrazioni, avvalendosi del supporto di esperti di circo sociale del Cirque du Monde, del progetto PEYC (Professionalizing European Youth Circuses), di operatori locali ed internazionali nell’ambito dell’accoglienza e dell’integrazione. Il desiderio è anche quest’anno di contribuire ad un utilizzo critico dell’arte per la trasformazione sociale, stimolando la riflessione e

il dibattito su strumenti, metodologie e teorie per l’inclusione e la coesione sociale, in contesti di diversità etnica e culturale, e in condizioni di vita spesso precarie. Forti dell’esperienza degli anni passati, confidiamo che anche quest’anno AltraRisorsa possa fungere da incubatore di idee, relazioni e contatti, così come per le scorse edizioni. Pubblichiamo di seguito un estratto dell’intervento di Frederic Loiselle, Centro di Ricerca Interdisciplinare sulla Riabilitazione dell’Università di Montreal, disponibile in versione integrale, insieme agli interventi degli altri relatori di AltraRIsorsa 2016, su www.altrocirco.it

REGISTRO NAZIONALE PROGETTI DI CIRCO SOCIALE Il Registro nasce con l’intento di fornire informazioni sul lavoro delle associazioni, promuovere e facilitare le collaborazioni, gettare le premesse per un riconoscimento del settore e la creazione di un network nazionale. Le modalità per esservi inseriti sono disponibili su www.altrocirco.it

Piemonte Fondazione Uniti per Crescere Insieme via Pacchiotti 79, 10146 Torino Sara Sibona 011 19836531www.unitipercrescereinsieme.it

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Fuma che n’duma via XX Settembre 30, 10022 Carmagnola (TO) Giuseppe Porcu 333 2742858 www.bimbocirco.wordpress.com Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano (TO) Enrico Giacometto 328 7828323 www.jaqule.com Teatrazione via Rismondo 39/f, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 www.teatrazione.com Giocolarte via Acerbi 133, 27100 Pavia Bruna Ventura 349 1470123 www.giocolarte.wordpress.com Campacavallo via F.lli Rizzardi 15, 20151 Milano Gabriella Baldoni 347 8571338 www.campacavallo.com Quattrox4 via Privata Pericle 16, 20126 Milano Elisa Angioni 348 2269315 quattrox4.com Spazio Bizzarro via del Portone 6, 23887 Olgiate Molgora (LC) Nicola Bruni 333 1903879 www.spaziobizzarro.com Spazio Kabum via Guicciardini 114, 21100 Varese Damiano Petitti Roreto 3494568018 www.spaziokabum.it Circo all’inCirca via Piemonte 84/8, località Padernò, Udine Davide Perissutti 340 6052371 www.circoallincirca.it Ancis Aureliano Onlus via Fogazzaro 12, 36030 Caldogno (VI) www.dottorclownitalia.org Circo in Valigia via Panzotti 6, 36040 Salcedo (VI) Nicoletta Grolla Cegalin 349 1632427 www.circoinvaligia.it Ludica Circo viale Verona 107, 37100 Fumane (VR) Stefania Garaccioni 347 9121866 www.hermete.it Badabam strada valacchio casella 30, 53018 Sovicille (SI) Margherita Gamberini 347 7856564 www.badabam.it Circo Libera Tutti via Marconi 108, 50056 Montelupo Fiorentino Samuele Mariotti 333 4022331 www.circoliberatutti.it Circo Tascabile via Filicaia 2, 50065 Pontassieve (FI) Claudia Brandani 380 3585691 www.circotascabile.com En Piste via Bocchi 32, 50126 Firenze Maria Luisa Liguoro 333 3733644 www.enpiste.it Scuola di Circo Antitesi via Guidiccioni 6b, San Giuliano Terme, Pisa Martina Favilla 349 6304211 www.antitesiteatrocirco.it Circostrass via Gilioli 48, 41012 Carpi (Modena) Cosetta Bottoni 347 1718894 www.circostrass.it Inerzia via Francesco Grimaldi 127, 00146 Roma Leonardo Varriale 347 6531329 www.inerzia.org Circo Corsaro via Dietro la Vigna 14, 80145 Scampia (NA) Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 FB Scuola di Circo Corsaro Social Circus quartiere Leuca, Lecce Dario Cadei 335 5407829 FB Social Circus Quartiere Leuca Un Clown per Amico/Circo Botero st. Modugno Carbonaro 4/8, 70123 Bari Michele Diana 348 0535875 www.unclownperamico.com Circ’Opificio via Giuseppe Lanza di Scalea 960, 90146 Palermo Marika Riggio 340 3928905 www.circopificio.it

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“Con la riabilitazione interdisciplinare ci poniamo una missione molto nobile: reinventare la vita di questi giovani e anche delle loro famiglie. Questa è la vera e nuova sfida per noi, per le famiglie, per le scuole. Nel 2011 e nel 2012 abbiamo realizzato uno studio qualitativo, fenomenologico, esplorativo che coinvolgeva 9 giovani adulti con un età che variava tra i 18 e i 25 anni. Partecipazione e transizione sono due nodi fondamentali. La transizione dall’infanzia all’adolescenza/età adulta è un po’ una caduta nel vuoto, perché quando il giovane (anche normodotato) passa all’età adulta, i servizi pediatrici, come quelli di assistenza sanitaria si riducono di molto. Questo è ancor più vero, ad esempio, nei casi dei giovani affetti da qualche tipo di disabilità. Il passaggio all’età adulta dunque è veramente un salto nel vuoto, perché c’è un gap importante tra l’assistenza per i giovani, e quello che viene offerto all’adulto; è lì che noi interveniamo. La famiglia, gli ospedali, ma anche le scuole sono tutti contesti troppo protettivi e i nostri giovani vogliono una vita normale; voglio rapporti sessuali, vogliono un/a morosa/o, vogliono andare a bere una birra, ed invece la famiglia gli chiede solo scuola, scuola, scuola, nonostante molti di loro non potranno neanche conseguire il diploma […]. È fondamentale integrare queste persone, dare loro la possibilità di vivere una vita piena, farli collaborare, vivere insieme e dare loro la possibilità di approcciarsi alla risoluzione dei problemi. Dare loro più competenze per quanto riguarda l’autostima, la fiducia in se stessi, la capacità di risolvere i propri problemi, la capacità, quindi, di vivere, incrementare quelle abilità che daranno la possibilità a tutti di affrontare le sfide della vita quotidiana […]. Usare l’arte come strumento di intervento ci permette, in primo luogo, una maggiore accettazione della malattia ma anche una maggiore soddisfazione del paziente, una migliore socializzazione e una più spiccata capacità di stabilire rapporti interpersonali. Insomma le persone seguono le terapie con più gioia, migliorando l’integrazione con la comunità e la partecipazione attiva nella società. Il circo sociale dunque ha impatti sostanziali nella comunicazione, nei rapporti con se stessi, rapporti interpersonali, nella partecipazione alla vita in comunità. Questa sono capacità di base, gli esperti non ci dicono come svilupparle, dobbiamo capirlo noi. Gli esperti ci danno l’obiettivo e noi dobbiamo arrivarci. La ricetta magica è il circo sociale. Se solo dopo 8 mesi i partecipanti sono autonomi nel gestire i trasporti, la comunicazione, hanno un moroso/a è evidente che i risultati siano positivi: 8 mesi dopo ci sono dei sostanziali cambiamenti e questo vale anche per le persone che hanno lesioni al cervello. Abbiamo tuttavia, anche dati quantitativi che dimostrano che un miglioramento sostanziale anche ad 8 mesi dall’intervento. Ecco, dunque, perché l’aspetto clinico-terapeutico è fondamentale nel circo sociale. Dunque perché il circo sociale funziona? Beh perché è Gruppo, perché è divertimento, perché è vita reale e voi operatori di circo sociale siete davvero uno strumento potentissimo, siete preziosissimi, e lavorando in partnership vi darà la possibilità di risolvere più problemi”. Oltre all’importanza di divulgare e discutere i risultati di importanti ricerche come quella di Frederic, AltraRisorsa vuole essere un’occasione per sviluppare collaborazioni e contatti a livello nazionale e internazionale. Anche in questo l’edizione 2016 si è rivelata efficace, visto il ciclo di seminari inaugurati in tutta Italia dalla presentazione del metodo inclusivo elaborato da Craig Quat, per l’accesso a tutti alla pratica della giocoleria. Molti operatori hanno iniziato ad utilizzare la metodologia e i supporti tecnici presentati da Craig. Approfittare di questo spazio per invitare artisti, educatori e operatori sociali, insegnanti e ricercatori, migranti e passanti, e curiosi di ogni genere e provenienza a contribuire con la propria presenza, voce e visione, certi che anche quest’anno si potranno costruire insieme nuove occasioni di collaborazione e nuovi spunti in grado di promuovere il circo sociale come strategia elettiva nell’interventi con la Comunità. Tutte le info sulla pagina web e sui social di AltroCirco

CIRQUE DU SOLEIL ARRIVA A ROMA CON LO SPETTACOLO AMALUNA! ACQUISTA I BIGLIETTI DA ALTROCIRCO, PER SUPPORTARE IL CIRCO SOCIALE IN ITALIA. biglietti da 29€ (10€ di sconto per i ragazzi fino ai 12 anni)

9, 10, 11 maggio 2017, ore 21 Sotto il Gran Chapiteau del Cirque du Soleil - Tor di Quinto − Roma per maggiori info:

www.altrocirco.it - altrocirco@gmail.com 339-3927461 - 338-6746563 Cirque du Soleil donates tickets to organizations providing assistance to youth at risk, with 100% of the proceeds from ticket sales supporting their work with young people.

j u g g l i n g m a g a z i n e numero7 4 m a r z o 2 0 1 7


Rubrica a cura di Carlo Porrone con il proposito di minimizzare i rischi di incidenti, anche gravi. Sia che si lavori da soli, sia che si faccia parte di una grossa produzione, non ci si deve mai illudere che la sicurezza sia un argomento destinato “ad altri”: Si è sempre tutti coinvolti.

SICURAmente 1.4

FORMAZIONE PER LA SICUREZZA IN AEREA www.orionriggers.com

La formazione alla sicurezza, oltre ad essere una costante necessità di lavoratori e aziende tenute a seguire la legislazione e le procedure obbligatorie, è un importante valore aggiunto per chiunque debba compiere attività particolari: nel settore delle performance aeree non si può evitare di parlare di rischio di cadute dall’alto e la necessità di usare particolari procedure o dispositivi, soprattutto in relazione ai recenti incidenti occorsi ad artisti anche di grandi produzioni, separando però le fasi di spettacolo da quelle di allestimento. In Italia la salute e la sicurezza sul lavoro sono regolamentate dal Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, anche noto come Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, applicato a tutti i lavoratori, subordinati e autonomi; tutte le fasi di allestimento o smontaggio di uno spettacolo, oppure di manutenzione di attrezzature in una palestra sono oggetto di questa normativa. Si prevede che i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) debbano essere impiegati solo quando i rischi non possono essere www.jugglingmagazine.it

evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. Nel caso quindi di un utilizzo di DPI (ad esempi per il lavoro con accesso e posizionamento mediante funi) è obbligatorio che il datore di lavoro fornisca ai lavoratori interessati una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste. In Italia si incontrano diversi corsi organizzati da varie realtà o enti formativi: Corso “lavoro in altezza”, o più correttamente chiamato “uso dei Dispositivi di Protezione Individuale anticaduta”, normalmente di una giornata di formazione: serve a chiunque debba lavorare oltre i 2 metri dal piano stabile e debba usare DPI di 3a cat. anticaduta (imbrago, cordino di posizionamento, dispositivi anticaduta, ecc), quando nella valutazione del rischio si individua l’esigenza di proteggersi dal rischio di cadute in mancanza di dispositivi di protezione collettiva. È il caso tipico della maggioranza delle attività che si svolgono arrampicandosi su

tralicci, strutture, torri o americane senza altre protezioni oltre che i propri DPI. Tale formazione e addestramento dura mediamente 8 ore e permette alle persone di accedere e posizionarsi in quota usando in modo corretto i dispositivi, come imbrago, cordini di posizionamento, dispositivi anticaduta, dissipatori e linee vita. Non si deve confondere il “corso DPI” con il corso “revisore DPI”, previsto per chi deve imparare a effettuare le ispezioni periodiche obbligatorie previste almeno una volta all’anno ai DPI anticaduta. Alcune indispensabili indicazioni si possono trovare in tutti i manuali d’uso e su valide pubblicazioni consultabili online. “Corso funi”, nome abbreviato del corso per “lavoratori addetti ai sistemi di accesso e posizionamento mediante funi” destinato a chiunque debba lavorare in condizioni di totale sospensione su funi, che sia solo per accedere al luogo di lavoro, oppure per posizionarsi e lavorare. 4 giornate di formazione teorico-pratica; rinnovo obbligatorio ogni 5 anni. “Corso per PREPOSTI con funzioni di sorveglianza dei lavori temporanei in quota mediante funi” per effettuare le operazioni di programmazione, controllo e coordinamento dei lavori della squadra, rivolto a capisquadra, datori di lavoro, lavoratori autonomi, personale di vigilanza, ecc. Almeno una giornata di formazione, da rinnovare ogni 5 anni. Non esiste attualmente in Italia un “patentino rigger”, in quanto attualmente non è una professione riconosciuta e soggetta a una particolare normativa. Chiaramente i rigger (come qualunque altra figura professionale) sono tenuti ad avere la formazione obbligatoria sulla sicurezza, come previsto dalla legge. In altre nazioni alcune associazioni di categoria hanno definito il ruolo e una procedura formativa e di certificazione, creando quindi una formazione certificata e praticamente necessaria per accedere in molte location. Per maggiori info su corsi e workshop: www.orionriggers.com/formazione Linee guida sulle tecniche del lavoro in altezza e in fune: www.orionriggers.com/documentazione




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