Juggling Magazine # 97 - december 2022

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CIRCO VERTICALE NUMERO 97 DICEMBRE 2O22 JUGGLINGMAGAZINE.IT ASSOCIAZIONE GIOCOLIERI & DINTORNI
issn 1591-0164 Poste Italiane SpA sped. in a.p. 70% DCB Viterbo. Contiene allegato P. e allegato R. € 3,00

bollettino informativo dell’Ass. Giocolieri e Dintorni Pubblicazione trimestrale Anno XXV, n. 97, dicembre 2022 Registrazione Tribunale di Civitavecchia n. 9 del 21 novembre 2002

Associazione

Giocolieri & Dintorni viale della Vittoria, 25 00053 Civitavecchia (RM) h jugglingmagazine.it h progettoquintaparete.it e jugglingmagazine@hotmail.com f 0766 673952 m 340 6748826

Direttore responsabile

Luigi Marinoni

Direttore editoriale

Adolfo Rossomando Content Manager Valentina Barone Social Media Manager Stefania Grilli

Grafica e impaginazione Studio Ruggieri Poggi h ruggieripoggi.it m 339 5850916

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Stampa Pixartprinting Finito di stampare il 20 dicembre 2022

In copertina Rosina Spehr, Handstand Extravaganza 2022, Menfi (AG), foto di Vincent Lammert Con il sostegno di

Arrivi e Partenze. Stanziali, per un giorno o per una stagione, in cammino, attraversando una provincia o un oceano. Per chi viaggia con il circo, che lo porti con sé o sia intento a raggiungerlo, l’alternarsi incessante di “attracchi” e “decolli” scandisce i ritmi di una continua itineranza, geografica e concettuale, fisica ed intellettuale.

Un moto continuo, “pendolare” o “ciclico”, accompagna le vite degli artisti e del pubblico, accomunandoli nella stretta relazione che non permette all’uno di vivere senza la presenza dell’altro. In scena, con riflettori e occhi del pubblico puntati addosso, in platea, ad assorbire le emozioni dello spettacolo. Così in questo numero, con uno speciale dedicato alla partecipazione attiva del pubblico negli eventi dal vivo, cominciamo ad allargare le maglie di quella terra di confine dove artisti e pubblico si incontrano, condividendo esperienze, scambiandosi i ruoli, tessendo relazioni, entrambi protagonisti.

Arrivi e Partenze. Le “mobilità trasversali” sono un’altra costante all’interno delle compagnie di circo, o dei differenti cast messi insieme di volta in volta. Ma anche dei team che supportano la produzione di spettacoli, o dello staff che organizza eventi dal vivo. Artisti, tecnici, programmatori, volontari, al pari degli artisti, si muovono vivacemente in una community che ha gran voglia di crescere e gran fame di risorse umane, di ogni genere. E più il settore cresce, più aumentano le “opportunità di carriera”, maggiore diventa la necessità di formare figure professionali. Un orizzonte dove anche il MIC sta investendo da qualche anno, come attraverso il programma Boarding Pass, di cui presentiamo i vincitori per il settore circo della call più recente.

Arrivi e Partenze. In questo inclusivo terminal del circo diamo il benvenuto a Luigi Marinoni, nuovo direttore responsabile di Juggling Magazine, che succede a Marcello Baraghini, cui sono infinitamente grato per tutta la fiducia e simpatia dimostrata verso Juggling Magazine. Al nuovo direttore responsabile affidiamo la chiusura di que -

sto editoriale all’alba di un “celebrativo” anno nuovo che ci attende:

“L’avvicinarsi del numero cento rappresenta un bel traguardo per Juggling Magazine, che per anni ha avuto come direttore responsabile Marcello Baraghini, con cui abbiamo condiviso tante esperienze e un cammino comune nella casa editrice Stampa Alternativa. Un’amicizia che si estende naturalmente ad Adolfo Rossomando, “anema e core” di Juggling Magazine, e Leone Angelo, anche lui elemento (im)portante di Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, che ha prodotto Juggling Magazine sul nascere.

Come diceva Charlie Chaplin “Il circo è la concentrazione silenziosa dell'arte di giocare senza dire nessuna parola, l'antiteatro, la tecnica dei sordi e dei muti, i grandi attori del mondo.”

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Adolfo Rossomando direttore editoriale Juggling Magazine artwork di Edoardo Marconi
EDITORIALE

FOCUS SULLA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEL

PUBBLICO

Il “pubblico” del circo contemporaneo, ovvero quella variegata moltitudine di persone che animano le platee e i cerchi dello spettacolo dal vivo a tema circense, sta dimostrando di essere una risorsa incredibile, al pari delle schiere di artisti, programmatori e staff, nel rendere questo settore uno dei più vivaci nel panorama dello spettacolo dal vivo. Cresciuto e invogliato negli anni a mettersi in gioco e contribuire al successo dell’evento, ben oltre la presenza entusiasta agli spettacoli e i generosi scrosci di applausi che gli artisti scatenano, non smette mai di soprenderci. L’esperienza che gli eventi dal vivo offrono al pubblico vira così oggi ben oltre la visione di spettacoli. Su questo versante si gioca gran parte del loro successo, della capacità di trasformare l’evento in un’occasione di incontro, di festa, di scambio, di partecipazione. La possibilità di fidelizzare e coinvolgere un pubblico sempre più vasto e affezionato. Audiobus, Enrosadira, ClownFactor, Sartoria Sociale, Passeggiate Someggiate, Stay with Mamma, Drum Circle, Fire Space, Officina Clandestina, … nel leggere il programma di un evento dal vivo di circo contemporaneo assistiamo al proliferare di iniziative per il pubblico che vanno oltre la proposta laboratoriale.

Gli stessi luoghi dove il pubblico viene invitato allargano il loro spettro. Alle tradizionali piazze, parchi e angoli dei centri storici, alle sale teatrali o agli chapiteau, si affiancano oggi luoghi alternativi in cui recarsi e “accomodarsi”: dalle vallate alle montagne, dalle spiagge alle piscine comunali, dalle cave di alabastro alle abitazioni private dei residenti, dai quartieri periferici agli edifici scolastici, la lista è lunga e piena di sorprese. E per arrivarci e accomodarsi il pubblico dovrà indossare un visore 3D, auricolari bluetooth, caschetti antiurto, oppure saltare in sella ad una bici o vestirsi per affrontare un trekking. Gathering, Extravaganza, Convention… sono diversi anche i format alternativi al sempreverde Festival. Spesso rivolti a community specifiche di appassionati del circo, disposti ad una partecipazione collettiva e residenziale che implica anche una dimensione di grande condivisione degli spazi, del quotidiano e spesso anche della gestione

dell’evento. Incontri con gli artisti, tavole rotonde, Watch & talk, programma Pro… non mancano nemmeno per gli operatori e gli artisti del settore momenti importanti e ben strutturati per facilitare una riflessione collettiva sullo sviluppo del settore, l’incontro coi colleghi, aprendo spesso anche al pubblico la possibilità di interagire ed entrare in relazione.

In questo numero di JM proviamo a valorizzare questo mondo di possibilità che sta fiorendo, con il proposito di stimolare l’intero settore ad implementare iniziative di coinvolgimento e formazione del pubblico. L’ampio servizio che ospitiamo su festival ed eventi dal vivo di circo contemporaneo in Italia, preceduto da due esempi di festival all’estero, è stato realizzato invitando oltre 40 eventi dal vivo, programmati in Italia nella scorsa primavera/estate, ad inviare il loro contributo.

Per questo abbiamo chiesto alle direzioni artistiche, che pur sappiamo impegnate con successo nel creare ogni anno programmazioni di spettacoli dal forte impatto, di raccontare il loro evento da un’altra angolazione, quella del pubblico. Come spunti alla loro narrazione abbiamo fornito una griglia di indicazioni all’interno della quale sviluppare il loro contributo:

• Come strutturate gli spazi non deputati allo spettacolo per accogliere e intrattenere il pubblico;

• Quali attività parallele alla programmazione di spettacoli offrite per trascorrere una bellissima giornata al vostro evento;

• Quali spettacoli specifici producete o programmate che prevedano il coinvolgimento del pubblico e vadano oltre il classicone sempreverde del volontario chiamato in scena;

• Quali opportunità offrite al pubblico per approfondire la conoscenza degli artisti presenti al festival e la conoscenza del circo contemporaneo in generale;

• Quali iniziative, live o digital, offrite al pubblico perché possano giocare un ruolo attivo nel festival.

Quello che segue è il risultato di questa prima perlustrazione che da sud a nord sorvola la penisola.

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ph Andrea Macchia
POPCORNFESTI VAL2022 POP CORN FESTI VAL2022 I I

di Milan Manić CirkoBalkana intro di MagdaClan

Serbia, settembre 2022, un freddo cane. Arriviamo con i camion a Belgrado alle 3 del mattino, dopo 5 giorni di viaggio e 9 ore di frontiera. Milan, direttore artistico di CirkoBalkana, si sveglia, ci mostra parcheggi, bagni, cucina e subito ci offre una rakija di benvenuto. Inizia così la nostra avventura alla decima edizione di CirkoBalkana. Due settimane di festival strapiene di gente. Durante l’ingresso sotto chapiteau “l’amatissimo” è rumoroso, disordinato. Li fai accomodare e non ti ascoltano, commentano, fanno foto. Al discorso di apertura rispondono, in spettacolo ridono rumorosamente e si entusiasmano come bambini. L’amatissimo di Belgrado ci travolge: dopo un mese di pubblico belga, un calore cosi ci era mancato tanto.

L’accoglienza degli organizzatori è incredibile: son davvero degli eroi, hanno fatto di tutto per portare il tendone qua e ce l’hanno fatta, gli brillano gli occhi di felicità sempre.

C’è voglia di circo, di cultura, di scambio puro che rare volte abbiamo incontrato nel nostro cammino. Diventiamo spettatori e partecipanti alle attività del festival: guardiamo spettacoli, ascoltiamo concerti, ci godiamo la fascinazione di Belgrado e della sua gente. CirkoBalkana diventa un’ondata rigenerante di calore, follia…e di rakija. Shivali!

“Sessanta, andati.”

“Sessanta litri?”

“Sì, sessanta, tutti spariti.

Il team probabilmente ne ha bevuto metà, ma comunque... è sparito tutto”

Una conversazione sulle forniture di rakija fatta in casa, la cui metà è ancora da qualche parte, alla decima edizione del festival di circo contemporaneo CirkoBalkana. E non è una conversazione destinata ad allarmare nessuno, è semplicemente un fatto divertente degno di nota. Perché, la verità è che organizziamo un festival regionale di circo contemporaneo nel modo in cui vorremmo che fosse se fossimo il pubblico, quindi per goderci il programma dentro e fuori i tendoni - vedere gli spettacoli, incontrare gli artisti, imparare cose nuove, fare amicizia e divertirsi. In altre parole, organizziamo il festival per noi stessi e poi invitiamo molto pubblico per renderlo una festa ancora più grande. E se questo comporta che tutta la rakija sia finita dal bar prima della fine, così sia - è andata via con buono spirito e condividendo grandi momenti. Sicuramente, ciò che ha reso così speciale l'edizione del festival

di quest'anno non era la rakija, e nemmeno la programmazione artistica principale, ma il programma di attività parallele e il pubblico che era così felice di farne parte.

In realtà, non c'è una strategia specifica e precisa dietro l'organizzazione del programma collaterale. O perlomeno una strategia esiste solo in una forma vaga di “cosa possiamo fare questa volta?” Poiché ogni anno le circostanze sono in qualche modo diverse, persino imprevedibili, e comunque non vogliamo ripetere le cose anno dopo anno. L'obiettivo principale è offrire al pubblico un motivo in più per venire al festival e rimanerci, poiché loro SONO il festival, una parte grande e importante di esso. E nel caso di CirkoBalkana, metà di quel pubblico sono amici e familiari, presenti fin dalle prime edizioni, sostenendo, aiutando, facendolo crescere da una piccola festa di circolo ristretto ad una di grandi proporzioni. Pertanto possiamo solo ringraziare il pubblico esistente e attirare di nuovo, proponendo idee che divertano tutti, come abbiamo fatto finora, che si tratti di un open day del trapezio volante, un bazar domenicale, i laboratori per bambini, serigrafia su magliette che hai portato da casa, serata quiz, mostre, giornata del croquis, battaglia di break dance, jam sui roller, giornata del taglio di capelli gratuito, concerti, serate con DJ o una torta di compleanno da condividere con il pubblico nell'evento di apertura.

Cosa accadrà il prossimo anno non possiamo prevederlo, ma sappiamo che faremo del nostro meglio per realizzare un altro festival che miri a far sentire il pubblico a casa e benvenuto, divertendosi molto. E sì, non mancherà anche la rakija.

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foto di Strahinja Aćimović
CIRKOBALKANA #RAKIJA_CONNECTING_PEOPLE
20 SETTEMBRE - 1 OTTOBRE 2022 - BELGRADO
cirkobalkana.org/en/

CIRCA

intervista di A.R. a Stéphanie Bulteau direttrice artistica

IL PUBBLICO

Credo che un festival come Circa non potrebbe esistere se non ad Auch. Siamo alla 35ima edizione del festival e non possiamo non notare i rapporti estremamente forti tra il festival, il suo territorio, e i suoi abitanti. Ora che sta invecchiando la generazione di residenti che ha visto nascere il festival, sostenendola con una moltitudine di generosi volontari e un pubblico fedele, assistiamo all’emergere di una generazione di trentenni, nata insieme al festival, che continua a seguirci e sostenerci come la generazione precedente. In questi 35 anni, pur non avendo statistiche precise, possiamo dire che ognuno dei 25.000 abitanti di Auch è entrato in una qualche forma di relazione con il festival. Un ruolo importante lo giocano tutti quelli che ogni anno si rendono disponibili come volontari del festival, e quest’anno ne abbiamo contato più di 190. Alcuni di loro sono anche i conduttori di Radio Circa, un’iniziativa nata nel 2009 che propone nei giorni del festival reportage, interviste agli artisti, impressioni del pubblico. Tutto questo, oltre a costituire una risorsa preziosa, è per noi certamente commovente. Gli strumenti che abbiamo per conoscere provenienza e composizione del pubblico non sono molto efficaci, e contiamo di cambiarli. Ma sappiamo che durante il festival vendiamo circa 24.000 biglietti. Considerando che ci raggiungono in media 300 professionisti del settore provenienti da tutto il mondo, circa 350 studenti della FFEC, 70 della FEDEC, tutto il resto è nella stragrande maggioranza pubblico,

nazionale e internazionale. Sappiamo anche che il pubblico del dipartimento di Gers rappresenta più o meno la metà del pubblico del festival. L’altra metà proviene da altre regioni francesi, che in buona parte approfitta dei festival per organizzare una vacanza nella regione.

LA PROGRAMMAZIONE

Per quanto riguarda la programmazione artistica del festival il nostro intento principale è sempre quello di presentare le creazioni recenti in tutta la loro diversità e pluralità. Non partiamo da tipologie specifiche di pubblico sui cui orientamenti cucire la programmazione artistica. La nostra sfida è mostrare realmente cosa la creazione ha di più ricco, e siamo convinti che poi ogni segmento di pubblico potrà trovare in questa varietà delle proposte che lo attirano. Certamente ci possono essere eccezioni. Per esempio lo spettacolo Terces di Johann le Guillem, che avevo visto già a gennaio scorso e mi era piaciuto molto. Dal mese di settembre il lavoro di Johann le Guillerm è una delle materie in Francia dell'opzione circo al liceo e, consi-

derato che abbiamo tanti giovani che vengono ad Auch, ci siamo detti che aveva ancora più senso programmarlo, per dare ai giovani la possibilità di vederlo dal vivo, oltre che di studiarlo al liceo. Ma questa considerazione non ha influenzato la programmazione, semplicemente ha contribuito a confermare scelte fatte a monte. Altra storia sono le programmazioni della FFEC e della FEDEC, realizzate in piena autonomia dalle due federazioni per i loro allievi, e la cui programmazione rendiamo accessibile anche al pubblico di Circa, che mostra sempre di gradirla.

In ogni caso per il pubblico del festival offriamo sempre tante proposte collaterali alla programmazione degli spettacoli. A partire per esempio da tutta una serie di workshop: il Baby Circo, che sono degli atelier che coinvolgono insieme genitori e bambini, poi workshop per i giovani e anche, ovviamente, tutti i workshop rivolti agli allievi della FFEC o della FEDEC. Ci interessa anche facilitare l’incontro del pubblico con gli artisti in programma al festi-

20/29 OTTOBRE, AUCH (FRANCIA) circa.auch.fr
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foto archivio Circa

val, e per questo programmiamo una lunga serie di incontri a mezzogiorno, sotto il nostro chapiteau, facilitato da Jean Michel Guy. Sul palco anche una traduttrice della conversazione in corso nel linguaggio dei segni. La piena fruizione degli spettacoli può diventare un problema in un festival come Circa a cui arriva anche un pubblico internazionale. Osserviamo la tendenza a realizzare spettacoli di circo dove la parola e il testo assumono un ruolo importante. Una tendenza in crescita, soprattutto in Francia, apparentemente in contrasto con la convinzione che il circo sia un’arte che abbatte le barriere linguistiche. Dove possibile prepariamo un piccolo

modo di stringere legami con il territorio e i suoi abitanti.

Gli spettacoli gratuiti all’aperto nel centro di Auch sono un progetto che funziona molto bene. Però il festival ha veramente bisogno dei ricavi della biglietteria e non possiamo permetterci di programmare troppi spettacoli gratuiti. Un’altra iniziativa gratuita che si è sviluppata molto bene negli ultimi due anni è il “palco aperto”, sotto uno dei nostri chapiteau. Ci stiamo rendendo conto che diventa sempre più seguito dal pubblico, e la gente fa 45 minuti di coda per potervi accedere. Infine notiamo con piacere che durante la serata vediamo arrivare tanto pubblico nell’area centrale del festival, dove è possibile mangiare e bere qualcosa in compagnia, e dove si tengono anche dei concerti. Non è necessariamente la stessa gente che viene a vedere degli spettacoli, ma tutti vengono per approfittare dell’atmosfera, della vita notturna e di un ambiente piacevole per vivere il festival con noi anche così.

I BUONI VICINI

libretto in inglese per il pubblico internazionale. Però è vero che questa tendenza ci pone delle domande per il futuro.

Spostandoci negli spazi pubblici della città vorrei menzionare un gran progetto partecipativo realizzato con la compagnia Basinga per gli abitanti del quartiere Garros. Lì la compagnia ha formato dei funambuli in erba, e con loro anche una fanfara effimera di musicisti del quartiere, mentre alcuni residenti si erano occupati di cucire dei costumi e così via, fino ad arrivare al culmine del progetto nelle giornate del festival, con lo spettacolo partecipativo realizzato davanti alla cattedrale. E a noi più il tempo passa e più questa storia dei progetti partecipativi ci interessa. Sono due anni che presentiamo un progetto nello spazio pubblico sul piazzale della cattedrale, in forma di spettacolo gratuito, e vediamo che tocchiamo dei pubblici differenti, che non sono la stessa gente che vede spettacoli acquistando biglietti. Posizionarsi con queste iniziative, realizzarle in orari buoni e nel cuore della città, che è lontano dall’area dove si svolge la gran parte del festival, ci permette di raggiungere tanto pubblico che solitamente non segue il festival. Anche questo è un

Due anni fa, nel parco adiacente all’area che ospita le nostre strutture, è stato costruito il Pump Track, uno spazio gratuito dedicato ai monopattini e alle BMX, frequentato da centinaia di ragazzin* e adolescenti. Questo luogo per la pratica fisica e sportiva nel tempo libero si sposa perfettamente con la nostra mission e nel corso dell’anno gli artisti che sono in residenza artistica da noi adorano andare anche al pump track per fare dello skateboard o del BMX. Chiaramente è nell’aria una creazione site specific nel parco che possa valorizzare questa vicinanza, fisica e culturale.

Altra storica realtà culturale adiacente è il Ciné 32, che quest’anno in occasione di Circa ha montato una programmazione, denominata CineCirca, con la proiezione di 4 documentari sulle arti circensi. Abbiamo un buon legame con loro e li consideriamo dei buoni vicini.

Ma la relazione con il territorio, con gli abitanti e con il pubblico non si ferma quando il festival finisce, Nel corso di tutto l’anno abbiamo una stagione multidisciplinare

dove programmiamo teatro, danza, circo e facciamo un lavoro destinato al giovane pubblico. Gli artisti in residenza che accogliamo nel corso dell'anno nelle sale di creazione e nei nostri appartamenti, propongono regolarmente delle “uscite di residenza”, dei momenti di rappresentazione aperti gratuitamente al pubblico. E poi c'è tutto il nostro lavoro culturale con il pubblico scolastico, non scolastico, con associazioni, con i comitati aziendali, etc. Al pubblico scolastico in particolare offriamo un percorso di educazione artistica e culturale nel corso di tutto l’anno. Ad Auch è presente uno dei dieci licei francesi dove è attiva l’opzione circo. Una inziativa che abbiamo contribuito ad attivare, strutturare ed alimentare. Inoltre conduciamo interventi nelle scuole medie, dal titolo Collégien du Gers en Piste. Infine gestiamo un bel progetto che si chiama La Classe Au Cirque. In questo caso è una classe di CM1, giusto prima delle scuole medie, in cui intere classi vengono a trascorrere un giorno intero qui da noi. Arrivano la mattinata, fanno workshop di circo, mangiano qui, incontrano gli artisti in residenza e poi fanno un piccolo atelier di pratica artistica.

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PIC ph Jean Pierre Estournet

URSINO BUSKERS

Da otto anni, ogni settembre, culture lontane e vicine convergono ai piedi del Castello Ursino e meravigliosi artisti trasformano in palcoscenico strade, piazze, vicoli, cortili abbandonati e vanedde di un quartiere popolare, ricco di bellezza e molte contraddizioni. Il quartiere laboriosamente si reinventa, ognuno secondo le proprie capacità e seguendo la propria fantasiosa operosità, gli abitanti spalancano le porte di casa per accogliere artisti e organizzatori. In cambio gli artisti sono pronti a donarsi pur di strappare un sorriso.

Ursino Buskers, organizzato dall’Ass.Cult.

Gammazita, è il festival dei catanesi perché sin dalla sua prima edizione si basa solo sulla volontaria disponibilità delle persone che ne hanno compreso ed abbracciato lo spirito, animate dal comune desiderio di far crescere una città più unita, inclusiva, curiosa, colorata, senza confini. Il festival si nutre solo dei contributi dal basso e di tutto il loro impegno. Oltre agli spettacoli, promuove numerose attività sempre più partecipate e conosciute, tra cui tantissimi laboratori rivolti ai bambini, che partecipano a centinaia. Ursino Kids è la sezione dedicata al pubblico più giovane che si svolge nelle piazze e nei cortili del quartiere, nei pomeriggi del week end: dalla falegnameria creativa alla promozione della lettura, dai drum-circle ai progetti artistici, passando dalle immancabili bolle di sapone e dagli hula-hoop.

Ursino Buskers è anche una preziosa occasione di crescita e scambio, con artisti nazionali e internazionali che ogni anno si trattengono a Catania per tenere workshop e laboratori. Il pubblico del festival ha così la possibilità di apprendere discipline e arti circensi direttamente dagli artisti che ha ammirato durante il festival. Un’occasione più unica che rara in Sicilia, e la risposta è ogni anno più forte.

per decine di bambini e ragazzi del quartiere e non solo. Tra queste:

• “Sambazita, Scuola Popolare di Percussioni” che coinvolge abitanti del quartiere e cittadini è un vero punto d’incontro, libero e inclusivo che favorisce il confronto tra persone.

• Il “Circo Midulla – Gammazita”, accoglie numerosi bambini del quartiere e della città che ogni anno, proprio durante il Festival, hanno la possibilità di esibirsi in uno degli spettacoli più seguiti dell’evento. Coinvolge adolescenti e giovani con appuntamenti settimanali dedicati all’allenamento libero e allo scambio di tecniche di giocoleria e produce spettacoli di circo.

Ma Ursino Buskers è un progetto ampio, che va oltre il festival e dura tutto l’anno grazie alle tante attività in programma tra il Centro Polifunzionale Midulla e le strade di San Cristoforo, diventate un'alternativa

• “Sartoria Sociale Midulla San Cristoforo”, unisce sarte e donne del quartiere per offrire lavoro e competenze nell'ambito della sartoria, un percorso professionalizzante da cui negli ultimi anni sono nati costumi di scena per compagnie di circensi tra gli ospiti delle diverse edizioni del festival, provenienti da tutto il mondo.

gammazita.it QUARTIERE DEL CASTELLO URSINO SAN CRISTOFORO 29 SETTEMBRE/2 OTTOBRE CATANIA di Veronica Palmeri attivista associazione culturale Gammazita
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ph Rosario Claudio La Placa per FLashmood ph Giovanna Morello per Flashmood

CIRCONAUTA

circonauta.it

di Marinella Mazzotta responsabile comunicazione

Circonauta Festival, nato nel 2015, si è affermato per la ricca programmazione artistica, gli eventi paralleli, la capacità di creare rete con altre realtà, ed una particolare cura nel sollecitare la partecipazione attraverso la realizzazione di grafiche e materiali promozionali particolarmente curati e apprezzati dal pubblico. Di fatto apripista alle grandi manifestazioni estive del Salento, il festival è ospitato dalla città di Nardò ed ha come scenografia a cielo aperto il bellissimo centro storico barocco, con spettacoli e attività che si spingono sul territorio neretino fino alla costa del mar Jonio (ad esempio il parco di Porto Selvaggio) stimolando i numerosi turisti che vengono al festival a godersi le bellezze del territorio.

Circonauta dedica ogni edizione a temi sociali che possano alimentare una riflessione, creando stimoli educativi e formativi, spunti di programmazione e collaborazioni con settori apparentemente lontani dal mondo circense, e invece pronti a veicolare informazione e cultura. Così negli anni il festival si è concentrato su temi legati al mondo del lavoro, dell’ambiente, del rispetto della donna in tutti i campi: dalla parità di genere al rifiuto della violenza.

L’edizione 2022 è stata dedicata al #femminile ed ha dato la possibilità di far conoscere grandissime artiste, oltre ad aver coinvolto l’80% di collaborazioni femminili. La parola d’ordine di quest’anno è stata “Tabù”, con la presenza di compagnie che hanno focalizzato il loro lavoro sul tema, e una serie di attività collaterali come mostre fotografiche, video proiezioni, istallazioni, talk, etc.

Grande attenzione viene sempre dedicata alla formazione dei giovani. Grazie ai partenariati con l’Atelier di Teatro Fisico di Philip Radice, la FLIC, la scuola di circo Cirknos, una ricca serie di workshop hanno consentito la circolazione di conoscenze, senza costringere gli appassionati locali ad affrontare lunghi viaggi per poter affinare le proprie competenze. La città di Nardò, che ospita il festival ormai da otto anni, registra una presenza di turismo sempre crescente proprio grazie all’evento, e quest’anno ha raggiunto il 40% di presenze in più rispetto al 2019, cioè prima della pandemia, con circa 30.000 presenze. Un importante attrattore culturale per la valorizzazione del territorio e anche veicolo di cultura di qualità, anche per questo sostenuto dal MIC, Regione Puglia, Consiglio Regionale Pugliese, Teatro Pubblico Pugliese, Città di Nardò. Notevole anche il coinvolgimento delle circa 60 fra aziende, partner, lavoratori in proprio e ditte private pugliesi che riconoscono nel festival un forte momento di aggregazione.

Infine, volendoci identificare come vetrina per nuovi spettacoli e prime nazionali ed internazionali, sono numerosi anche gli organizzatori e direttori artistici che intervengono all’evento in previsione delle loro programmazioni invernali, creando spontaneamente occasioni di incontro e conoscenza per i professionisti del settore.

foto di Marinella Mazzotta e Piero Di Silvestro
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24 GIUGNO/3 LUGLIO, NARDÒ (LECCE)

Si è conclusa la terza edizione della Handstand Extravaganza Convention ed è stata, anche questa volta, se non di più, un’esplosione di emozioni e di talenti. Extravaganza è un evento che unisce artisti, professionisti, studenti, insegnanti e amanti del mondo delle verticali in un unico posto.

Un festival in cui tutti hanno la possibilità di imparare da esperti nel settore, da insegnanti internazionali e, al contempo, divertirsi respirando un’aria di unione, coinvolgimento, presenza e condivisione.

Extravaganza vuole essere un luogo dove chiunque può sentirsi integrato condividendo e imparando ciò che ama in uno spazio sicuro e privo di giudizio. Soprattutto Handstand Extravaganza non è solo un luogo dove si impara e migliora la propria verticale con workshop condotti da professionisti, ma è anche un’esperienza di vita.

Nell'ultima edizione avevamo 7 spazi di allenamento, con la possibilità di condurre sino a 7 workshop in simultanea, dando ad ogni participante la possibilità di scegliere in base al proprio livello, gusto e ambizione. Abbiamo anche allestito uno spazio di 200 metri quadrati, chiamato “The Main Stage”, dove venivano condotte le attività che coinvolgevano tutti i partecipanti.

EXTRAVAGANZA

L’evento è contornato da una serie di attività che lo rendono speciale, pieno di sfumature e di colori, Extravagante. Ne elenchiamo alcune: musicisti che suonano du-

rante i warm-up collettivi, permettendo ai partecipanti di riscaldarsi e muoversi al ritmo di musica live; momenti di scambio

e di jam dove partecipanti ed insegnanti possono allenarsi, condividere e divertirsi insieme; not-talent cabaret night, dove chiunque è libero di condividere il proprio “not” talent, ne viene fuori uno spettacolo di un paio d’ore con restituzioni piene di talento e coinvolgimento, sia fisico che emotivo!; giochi olimpici, dove vengono proposte sfide a tutti e per tutti; colazione, pranzo e cene comuni; bagni e tuffi a mare; e... un mondo di verticali!

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HANDSTAND
1-5 SETTEMBRE MENFI (AG) handstandconvention.com
di Samuele D’Alcantari direzione artistica foto di Vincent Lammert

ARTEMISIA FIRE GATHERING

19-22 GIUGNO, VAGLIO BASILICATA (PZ) artemisiagathering.org

Arrivato alla sua settima edizione, Artemisia Fire Gathering è ad oggi, in Italia, l’evento definitivo per l’appassionato della giocoleria e delle arti performative col fuoco. Un esperimento nato nel 2016, che ogni anno si reinventa e cambia leggermente la sua forma espressiva, ma conservando alla base un’idea semplice: ogni anno, ad inizio estate, amanti della giocoleria col fuoco provenienti da tutto il mondo si incontrano vicino Potenza per 4 giorni e 4 notti di campeggio, workshop, musica e spettacoli. Al centro di tutto questo c’è il pilastro principale del festival, il “Fire Space”, l’area dove poter giocare col fuoco. Il combustibile è a completa disposizione dei partecipanti, I DJ si alternano per tutta la notte così da aver sempre musica sulla quale poter giocare e tutti gli attrezzi sono benvenuti: poi, bastoni, torce, diaboli, flowerstick, ma anche prop non convenzionali e oggetti di stampo più teatrale. Ad animare tutto questo sono chiaramente i partecipanti al festival, vero cuore di Artemisia: oramai una vera e propria Community internazionale che conta centinaia di individui che prendono parte al raduno

non solo come pubblico, ma anche assumendo posizioni rilevanti affinchè tutto funzioni al meglio, mettendo a disposizione le proprie skill al servizio della community. Artemisia è un vero e proprio evento comunitario al quale tutti possono accedere e trovare un ruolo. Qualcuno copre uno slot da DJ, molti si rendono disponibili nel ruolo di Fire Safety, controllando per turni tipicamente di un’ora il Fire Space e

assicurandosi che non ci siano problemi e incidenti, intervenendo nel caso ci siano fiamme da spegnere o attrezzi difettosi. Negli ultimi 2 anni anche gli spettacoli sono stati organizzati con una formula ibrida che mete insieme ospiti e partecipanti reclutati direttamente durante la convention, con ottimi risultati.

Artemisia non potrebbe esistere così com’è senza il volontariato coscenzioso dei partecipanti. Un evento dove il pubblico non solo è spettatore ma può intervenire, ampliandone il potenziale. Questa formula permette inoltre di mantenere il prezzo del biglietto abbastanza basso. Ovviamente se tutto questo è possibile è anche grazie ai ragazzi dell’Agriturismo Costa San Bernardo, che ogni anno ci ospitano nella loro fantastica struttura e si mettono a completa disposizione affinchè l’evento possa non solo svolgersi al meglio, ma crescere e migliorare! Ci si vede nel Fire Space all’edizione 2023, che si terrà dal 1 al 4 giugno!

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foto archivio Artemisia Gathering di Rocco Toscano co-direzione artistica

COLMARE AERIAL CAMP

23-28 AGOSTO

PORTONOVO, ANCONA

Q Colmare Aerial Camp

Giunto alla sua 4* edizione, il Colmare Aerial Camp è un evento nato dalla necessità di creare un raduno dove artisti professionisti e appassionati delle arti circensi potessero incontrarsi e stare a stretto contatto, allenarsi, scambiarsi tecniche, creare nuovo materiale, mettere in scena uno spettacolo e portarsi a casa un’esperienza ricca di emozioni.

L’obiettivo di Colmare Aerial Camp è che i due mondi, quello dei professionisti e quello amatoriale, possano incontrarsi, non soltanto come spesso accade attraverso workshop e laboratori, ma soprattutto grazie alla convivenza durante l’evento. Il tutto in un luogo che concilia la voglia di stare insieme: un camping immerso nella natura, dove spontaneamente ci si ritrova a condividere momenti più intimi, dormendo in tenda sotto le stelle e svegliandosi con il suono del mare. La parola d’ordine a Colmare è “condivisione” con l’intento di aumentare l’offerta di eventi come festival e convention, in cui le occasioni di confronto e scambio sono molteplici.

Colmare Aerial Camp non è soltanto un susseguirsi di workshop e laboratori con un ritmo serrato ma è soprattutto convivialità, confronto, arricchimento che deriva dal trascorrere del tempo insieme per conoscersi, scambiarsi non solo skill tecniche, ma anche raccontarsi esperienze personali. Molti infatti sono i momenti pensati all’interno dell’evento per permettere ai partecipanti di trascorrere del tempo insieme e conoscersi anche personalmente.

L’evento è reso possibile grazie ad AirON Strutture che finanzia parte delle attività e mette a disposizione numerose strutture aeree attraverso le quali i workshop possono realizzarsi.

Fondamentale inoltre il team organizzativo di Aria di Circo che produce il Camp, allestisce l’aerea training e tutto ciò che renda favorevoli le condizioni per trascorrere piacevolmente quel preziosissimo tempo insieme. In questo modo al Colmare, giorno dopo giorno, la distanza tra chi l’artista lo fa per professione e chi per hobby scompare. Il Camp si conclude con uno spettacolo finale il cui palco, ancora una volta, è aperto non

solo ai professionisti ma anche agli amatori. L’evento ha ormai raggiunto un’eco internazionale. I partecipanti arrivano dai paesi più lontani come Stati Uniti, Messico, Argentina, e da tutta Europa ma soprattutto tornano per partecipare alle edizioni successive. Ciò conferisce al territorio della regione Marche un lustro importante da punto di vista del turismo e della cultura e regala al pubblico e ai partecipanti l’occasione non solo di vedere artisti incredibili, ma di conoscerli da vicino.

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di Caterina Del Giudice direzione artistica foto archivio Colmare

Il Clown&Clown - Festival internazionale di clownerie e clownterapia, è un appuntamento fisso per un vastissimo e variegato pubblico su scala nazionale. Nato 18 anni fa da un’idea della Mabò Band, ogni anno tra fine settembre e inizio ottobre trasforma Monte San Giusto nella “Città del Sorriso”.

Il pubblico viene accolto in una dimensione onirica fatta di colori, suoni ed emozioni. La cornice ideale per godere della meraviglia delle arti circensi, lasciarsi stupire dal talento di artisti di fama nazionale e internazionale, partecipare a incontri formativi e divulgativi.

Gli spazi del piccolo borgo marchigiano diventano un vero e proprio circo a cielo aperto, con spettacoli nel centro storico e non solo! Tutto il paese si veste a festa, dando vita a una eccezionale opera di arredo urbano, grazie alla collaborazione dei cittadini e dei volontari, la vera forza del Festival. Centinaia di addobbi compaiono su case, strade e negozi, tra cui spiccano l’enorme naso rosso montato sul campanile della chiesa principale e il portale

firmato da Stefano Calisti all’ingresso del borgo antico.

Non ci sono solo spettacoli dal vivo. Il Clown&Clown Festival è un contenitore variegato e colorato di workshop, conferenze e mostre per studenti, artisti e appassionati delle arti circensi, clowndottori e clown umanitari. Un solo scopo: diffondere il messaggio universale del sorriso, attraverso il lato artistico e sociale del clown, sensibilizzando ed educando il pubblico.

Svariati sono i workshop di clownerie e di clownterapia, molti dei quali organizzati in collaborazione con la Federazione Nazio-

nale Clowndottori. Nel corso della 18esima edizione, il Festival ha avuto l’onore di ospitare un evento senza precedenti: il primo incontro tra Patch Adams e Michael Christensen. I due padri fondatori della clownterapia si sono abbracciati durante “Rimbalzi di Gioia…in un abbraccio che vale!”. L’evento che ha chiuso il festival ha visto il coinvolgimento entusiasta della piazza gremita da oltre 5000 persone, che hanno cantato insieme la canzone dell’edizione ed hanno dato vita a spettacolari coreografie, sino al caratteristico gioco dei rimbalzi, con centinaia di palloni colorati, in un tripudio di gioia e divertimento.

Uno dei progetti a cui il Festival tiene particolarmente è il ClownFactor. Nato come talent per giovani artisti circensi, negli ultimi anni ha acquisito una dimensione spiccatamente formativa grazie al coinvolgimento di diversi pubblici: studenti e giovani professionisti delle arti performative di Open Circus in collegamento da Milano, ragazzi con disturbi neurologi di ANFFAS Macerata, il pubblico di affezionati presenti allo chapiteau Galizio Torresi Circus e i seguaci dei profili social del festival.

Un altro progetto di successo, in questo senso, è il Progetto Scuole: un programma formativo interamente dedicato agli alunni di tutte le scuole di ordine e grado, con lo scopo di sensibilizzarli su temi di stampo sociale e umanitario e per avvicinarli all’arte circense.

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CLOWN&CLOWN 25 SETTEMBRE/2 OTTOBRE MONTE SAN GIUSTO (MC) clowneclown.org
ph Pierpaolo Curini ph Andrea Macchia

EQUILIBRI

20-29 MAGGIO CASALECCHIO DI RENO (BO) arterego.org/equilibri-festival

“Non solo un festival” ogni tanto ci piace ricordarlo, perché Equilibri nasce per offrire al pubblico uno spaccato del circo contemporaneo e l’associazione Arterego in dieci anni di esperienza ha capito che le possibilità e le necessità del pubblico e degli organizzatori sono tante e di ampio respiro.

Partendo dall'idea che un festival sia uno spazio pubblico dedicato all'arte ed inviti la cittadinanza alla partecipazione e alla riflessione, negli anni è cresciuta in noi la consapevolezza che questa sua natura si può incentivare con proposte specifiche. Il coinvolgimento del pubblico è l’obiettivo primario che perseguiamo a nostro modo, con amore, accoglienza e costanza. Per noi la parte più importante è il luogo: costruire un vero e proprio “villaggio” permette al pubblico di vivere un ambiente accogliente in cui tornare. Lo chapiteau e il punto ristoro immersi nel giardino di “Casa delle acque”, dove si è svolto il festival quest’anno, sono diventati una piazza in cui le persone potevano trascorrere una giornata all'aperto in un clima diverso, con musica dal vivo e la primavera che

sbocciava. In questa cornice, aperta tutti i giorni, potevi trovare la mostra fotografica del Festival che celebrava i suoi dieci anni attraverso le immagini emozionali che hanno commosso noi organizzatori per primi, riscontrando attenzione nei curiosi che si fermavano.

femminicidio.

In questo contesto non potevano mancare i laboratori di circo gratuiti per bambini e bambine: ogni weekend veniva proposto un laboratorio aperto e gratuito a cura degli insegnanti della Scuola di circo di Arterego, che si concludeva con una merenda collettiva in cui stare insieme e confrontarsi. Sempre legato alla formazione abbiamo ospitato l'incontro delle Scuole di circo dell'Emilia Romagna aderenti al progetto Circo Sfera, con cui da quest'anno manteniamo un dialogo aperto e di scambio continuo. Una novità del festival è stata la giornata “Magò presente” atto artistico contro il

Magò Presente è dedicata a Maria Gloria Poltronieri Borges una donna, un'artista, una ballerina e un'amica, vittima di femminicidio nel 2020 in Brasile. Magò è diventata un simbolo sia in Brasile che per noi qui in Italia. Pensando a lei abbiamo proposto una giornata in cui l'arte diventasse un mezzo per parlare di femmincidio, di ricordi, di storie di uomini e di donne, costruendo una riflessione e un confronto aperto. Il ricavato di questa giornata è stato devoluto a “Casa delle donne” realtà attiva da oltre trent'anni sul territorio bolognese.

Equilibri non è “solo un festival”, ma anche un modo per ricordare che l'arte è il mezzo per rispondere a bisogni molto più semplici e fondamentali, come lo scambio, l’incontro, la riflessione, la necessità di sentirsi parte di una comunità. Aspetti che ci spingono ogni anno ad organizzare il festival.

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di Agnese Valentini e Rossella Consoli ufficio comunicazione

TUTTI MATTI PER COLORNO

26 AGOSTO 4 SETTEMBRE 2022, COLORNO (PR) tuttimattipercolorno.it teatronecessario.it

comunicazione

Il nome Tutti Matti per Colorno nasce da un detto dialettale: “I dventén tut mat par gnir a Colorni” (diventano tutti matti per venire a Colorno). La cittadina ha ospitato

per tutto il secolo scorso, un grande centro di igiene mentale che ne ha fortemente caratterizzato l’identità collettiva. Da allora Colorno è considerata “un po’ matta” e il festival ha fatto di questo aspetto la sua forza, sfruttando la potenza comunicativa del circo contemporaneo e delle arti di strada per esorcizzare il passato, celebrarlo e condividere con la comunità la follia sana, quella che produce bellezza grazie al talento di artiste e artisti di tutto il mondo.

L’offerta artistica di TMPC si caratterizza per l’alta qualità delle compagnie pro-

grammate, coinvolgendo artisti tra i più significativi del panorama nazionale e internazionale. Inoltre, elemento cruciale è la forte inclusività della proposta, capace di attrarre un pubblico dagli 0 ai 99 anni, con prezzi popolari, basse o scarse barriere d’accesso, sia in termini logistici che economici, con un’offerta che include spettacoli, concerti, installazioni, ma anche buon cibo di strada, mercatino dell’artigianato, laboratori e altre attrazioni. Centrale da sempre è l’utilizzo dello spazio pubblico come luogo di rappresentazione, includendo uno dei siti di maggior valore architettonico e naturalistico della provincia: la Reggia di Colorno e il suo splendido Giardino.

Il pubblico di riferimento è vasto quanto l’offerta di ogni edizione e la sua partecipazione è cresciuta con lo svilupparsi dell’organizzazione, passando dalla prima edizione che includeva una sola serata, alla quindicesima che si estende nell’arco di 10 giorni. Il pubblico registrato nel 2019, prima della pandemia, si è attestato intorno alle 30 mila presenze e nel 2022 questi numeri si sono mantenuti grazie all’estensione della programmazione. Gran-

de attenzione viene dedicata alla partecipazione attiva del pubblico, incluso nella macchina organizzativa del festival grazie a un massiccio coinvolgimento di realtà del territorio, volontari, collaboratori, che costituiscono una rete informale di produzione culturale. Sono ogni anno un centinaio i ragazzi e le ragazze che aderiscono al Festival come volontari e ogni edizione il gruppo di lavoro si allarga riuscendo a rinnovarsi e includere nuove energie.

Da sempre tutto si svolge all’aperto nello splendido contesto della Reggia Ducale che accoglie, insieme al piccolo centro storico del paese, le quasi 15 postazioni di spettacolo. Una zona del Festival è tradizionalmente dedicata allo svago con due tendoni, uno adibito a bar e uno a punto relax per staff e artisti, e il ristorante del festival con il grande palco per i concerti.

In piazza vengono posizionati info-point, biglietteria, mercatino dell’artigianato e altri punti di offerta culinaria, oltre a spettacoli itineranti e installazioni-attrazioni.

L’ingresso al festival è a offerta libera e consapevole. Il 70% degli spettacoli sono gratuiti e solo 2 o 3 titoli a weekend richiedono un biglietto; gli spettacoli della scena OFF sono a cappello.

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di Gulia Guiducci responsabile
ph Roberto Perotti
ph Elisa Contini

CIRCEN DOLOMITES

Il Circen Dolomites Festival e i suoi palcoscenici naturali tra le Dolomiti sono la meta perfetta per le famiglie curiose del posto e di quelle in vacanza. L’ultima edizione ne è stata la riprova, partendo dall’anteprima primaverile al festival, tenutasi nel piccolo borgo incantato di Tamion e spostandosi alla settimana di eventi ad inizio agosto.

La peculiarità del Circen Festival è la possibilità di raggiungere gli spettacoli in quota a piedi immergendosi nella natura maestosa delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. Una gita in famiglia, un pranzo in compagnia e uno spettacolo di circo sono la ricetta perfetta per un’esperienza indimenticabile.

L’Anteprima del festival a maggio ha avvicinato le famiglie fassane all’evento, coinvolgendole in pomeriggio di giochi e attività per grandi, ma soprattutto per i piccoli. Il borgo si è vestito a festa, con giochi in legno, le fortae i dolci tipici e laboratori di avvicinamento al circo per tutti. Infine, un tipico fienile in legno ha accolto un cabaret di circo degli artisti fassani e trentini, dando una nuova interpretazione ad un luogo significativo nella cultura ladina-fassana della fienagione.

Il Circen Dolomites Festival 22 è stato a tema ENROSADIRA, il fenomeno geologico che tinge le vette dolomitiche di tutte le sfumature del rosso all’alba e al tramonto. La settimana di eventi è iniziata con tutta la comunità di Fassa al Museo Ladino, con l’inaugurazione e la visita della mostra Enrosadira dell’artista fassano Giuseppe Soraperra,

che è rimasta aperta tutto il mese di agosto. Il pubblico è stato coinvolto per tutta la settimana di festival in un percorso attraverso le mille sfumature dell’enrosadira, assieme al Museo Ladino il Circen Staff ha organizzato laboratori di ceramica sulla leggenda di

Re Laurino e il suo giardino di rose rosse, la caccia di indizi e giocolieri nella sale con il GiraMuseo, ed un laboratorio a tema ecologia con i bimbi del progetto di animazione estiva di Istagran, all’interno del piano che il Circen Staff ha previsto per ottenere il marchio Eco Evento Trentino PRO.

Tra queste azioni nel libretto informativo è stato inserito un quiz per proporre in modo leggero e divertente il tema dell’impronta ambientale. Questa pagina una volta compilata poteva essere consegnata al Circen Staff per confrontarsi e analizzare in modo costruttivo le difficoltà in termini di sostenibilità che il pubblico ha ri-

scontrato nel raggiungerci.

L’evento più vicino al pubblico al Circen Festival è stato “In punta di piedi”Spettacolo itinerante nel bosco in località Pianac. Una passeggiata in compagnia al calar della notte dove è il pubblico che anima la foresta incantata. Performance artistiche ad hoc prendono vita nel momento di incontro tra pubblico e artisti, nascono così situazioni sempre diverse e l’arte è il frutto dell’interazione con il pubblico.

“La natura può allestire spettacoli straordinari. Il palcoscenico è immenso, le luci strabilianti, le comparse infinite e il budget per gli effetti speciali illimitato.” (Yann Martel, La vita di Pi). Che questa frase sia d’ispirazione al Circen Staff per trovare sempre nuovi modi di vivere lo spettacolo.

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di Thomas Pederiva Circen Staff foto di Irene Tabanelli
29 LUGLIO/6 AGOSTO VAL DI FASSA – TRENTINO circendolomitesfestival.com

TERMINAL

Terminal si configura sin dai propri inizi come un festival che intende trasformare la piccola città di Udine e l’antico concetto di arte di strada che l’abitava. Abbandonato il retaggio del classicone sempreverde con il volontario chiamato in scena, rimane attuale e decisamente urgente la formazione del pubblico nei confronti dello spettacolo dal vivo. È per questo che il festival rimane in strada, nello spazio pubblico, dove può ancora incontrare spettatori occasionali. Certo, le infrastrutture montate per i tre giorni di festival non sono affatto occasionali e basterebbe osservare lo sforzo logistico-organizzativo nelle fasi di montaggio per capire che non ci sarà un artista al centro di un cerchio creato dai passanti. Terminal arriva in città e letteralmente trasforma gli spazi cittadini grazie alla collabora-

zione tra Circo all’inCirca e Zero Idee, un collettivo di architetti e artisti visivi, il cui scopo precipuo è appunto far cambiare allo spettatore il proprio punto di vista sullo spazio pubblico. Questa è un’azione determinante per la formazione dello

mate e agli incontri che si svolgono lungo il viaggio. Fuori, lungo il tragitto dell’autobus, artisti circensi, teatranti, danzatori si mescolano con la realtà e lo spettatore inizia a confondere la finzione con il mondo di ogni giorno. Questo è stato il primo progetto prodotto da Terminal per accompagnare il pubblico dentro una dimensione altra

sguardo. Il nome del festival racconta un’altra vocazione: far sì che il pubblico si incontri, si racconti e riparta per altre esperienze, come fa chi è pronto a partire da un terminal aeroportuale, dove c’è chi parte per una vacanza e chi per mille altri motivi. Dall’epicentro dell’evento, con la sua programmazione circense, si dipanano varie esperienze itineranti che accompagnano lo spettatore a vivere il momento di festa, il bar, le attività pomeridiane da un’altra prospettiva. È nato così il progetto Audiobus: un bus cittadino trasporta trenta spettatori muniti di cuffie wireless. Dietro l’autobus, in una macchina che lo segue, un regista manda le tracce in cuffia, che non sono una colonna sonora pre-registrata, bensì suggestioni scelte in base al percorso, alle fer-

rispetto al semplice “spettare”. Un progetto che viene ripetuto ogni anno e che ha dato vita ad altre proposte simili, itineranti e interattive per il pubblico che si prepara agli spettacoli circensi serali. Un altro importante fattore di crescita e formazione del pubblico proviene dalla natura di Circo all’inCirca, che non è solo organizzatore di festival, ma anzi è principalmente uno spazio di allenamento e di formazione. Durante l’anno chi frequenta Circo all’inCirca viene invitato alla visione di vari spettacoli/work in progress e successivi incontri con gli artisti in residenza. L’apice di questo lavoro di scambio tra amatori e professionisti è l’invito al festival ogni anno di una classe di studenti appartenenti ad una scuola circense professionalizzante.

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foto di Bartolomeo Rossi di Davide Perissutti direttore artistico
24-26 GIUGNO, UDINE terminal-festival.com

I FESTIVAL DI DUETTI E ½

I festival organizzati dall’associazione Duetti e ½ hanno avuto sempre un occhio di riguardo verso il coinvolgimento del pubblico e del territorio. Fin dalla prima edizione la finalità è stata di seminare bellezza nei territori dei festival attraverso la proposta artistica ed il coinvolgimento diretto delle tante associazioni, scuole e singoli soggetti che operano nei comuni coinvolti. Negli spazi dei festival rientra sempre il centro storico, dove poter intercettare un pubblico di passaggio non ancora a conoscenza dell’iniziativa, mentre per il pubblico fidelizzato costruito negli anni proponiamo anche spazi non convenzionali fuori dal centro, come parchi, corti e strutture sportive. All’interno dei festival, a parte Arese dove siamo solo alla seconda edizione, non manca mai un punto ristoro che funge da luogo di socializzazione e scambio tra artisti e pubblico. Nei nostri festival abbiamo inoltre sempre dato risalto agli eventi collaterali, in primis segnandoli sul programma in una pagina dedicata, che potessero coinvolgere il pubblico rendendolo parte attiva del festival. Tra questi eventi non manca mai una zona ludobus o circobus, dove cimentarsi in prima persona con giochi di destrezza ed attrezzi circensi. Negli anni ab-

biamo allestito mostre e spettacoli interattivi, dove tutto il pubblico diventa protagonista della proposta artistica. Per diffondere la mobilità sostenibile abbiamo organizzato biciclettate per raggiungere

25esimo anno della morte di Paolo Borsellino e ricordare che la cultura è la prima risorsa nella lotta alla mafia.

Oltre al coinvolgimento delle varie associazioni che operano sul territorio come scuole di teatro, bande civiche, mercato contadino a km. Zero, un discorso a parte lo rivestono i volontari, che creano la vera anima del festival. Sul territorio abbiamo la fortuna di collaborare con associazioni che hanno un loro bacino di volontari già attivi, entusiasti di collaborano anche con noi, ai quali si aggiungono quelli che si aggregano per passaparola.

Per i prossimi anni, avendo vinto un bando biennale di Cariplo, con il progetto “Innesti” il nostro focus sarà il coinvolgimento dei giovani, una fascia di età che facciamo più fatica ad agganciare.

gli spettacoli, e negli ultimi anni delle passeggiate someggiate, ovvero accompagnati da asini, con letture, e spettacoli in natura. Tar le tante cito una biciclettata particolare, organizzata insieme agli amici dell’Orablu nel 2018, per commemorare il

Per loro attiveremo laboratori nelle scuole superiori sui mestieri dello spettacolo, uno scambio con un festival estero, produzione di opere artistiche da collocare nei festival, con la possibilità per questi giovani di diventare volontari e sperimentarsi in quello che avranno appreso nei laboratori. Contiamo nei prossimi anni di sviluppare sempre di più questo aspetto, per creare un pubblico sempre più attivo e non solo spettatore di un evento.

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di Alessandro Vallin co-direzione artistica GIUGNO, CIRCONFERENZE RHO (MI) SETTEMBRE, CAMERA D’ARIA ARESE (MI) SETTEMBRE, ALILUNA ARLUNO (MI)
duettiemezzo.it circonferenze.org

TENDENZA CLOWN

di Emanuela Giovannelli responsabile comunicazione

Circuito CLAPS annovera tra le sue arti –primo tra i Circuiti ministeriali multidisciplinari - il nouveau cirque sin dal 2008: la sua storia di si intreccia con l’evoluzione del circo contemporaneo. Dal desiderio di scardinare il pregiudizio che vede come unico clown il personaggio con scarponi e naso rosso, nasce la voglia di coinvolgere un pubblico variegato per età, provenienze, interessi per morstrare le nuove tendenze del circo contemporaneo. Un costante monitoraggio del mercato internazionale, la presenza ai più importanti festival di circo e l’attivazione di reti hanno permesso al Circuito di portare in Lombardia la migliore produzione mondiale di circo contemporaneo. Così, sulla scia del

co Parenti, una sede storica unica che diventa un villaggio del Nouveau cirque in una dimensione festiva e immersiva, ospitando una non stop di performance ed eventi inclusivi adatti a tutti. I suoi 6.000 metri quadrati e i titoli scelti garantiscono l’accessibilità sia a livello logistico che socioculturale. Rispetto all’offerta culturale cittadina, i prezzi medio-bassi permettono l’avvicinamento di pubblici diversi. Tendenza Clown accoglie gli spettatori in ogni ambiente del teatro: tra la biglietteria e il foyer, una marching band li accompagna da uno spettacolo all’altro. Il foyer diventa una sala che cambia veste, di volta in volta ospitando uno chapiteau o alcune tribune, includendo i clienti del bar e i visitatori. I Bagni Misteriosi, meravi-

longevo La Strada Festival a Brescia, il festival Tendenza Clown arriva a Milano e la rende un crocevia internazionale di spettacoli di altissimo livello.

Se con La Strada il circo esce dal tendone e riempie il centro storico, con Tendenza Clown entra nel tempio del teatro: il Fran-

gliosa cornice del nostro cartellone, invita alla fruizione anche i bagnanti, grazie a biglietti dedicati.

I momenti performativi si alternano a iniziative che permettono al pubblico non solo di vedere circo ma di “fare circo”: da incontri e convegni con gli artisti a uno scambio in-

formale tra i performer e l’audience in foyer e dopo gli spettacoli; da tavole rotonde e conferenze tenute da esperti di settore, a mostre e installazioni; da workshop per professionisti (che richiamano numerosi clown da tutta Italia) alla masterclass internazionale dedicata ai giovani artisti del progetto ministeriale CirkAround (con l’arrivo di docenti da tutto il mondo). Grazie ai laboratori di cinema per bambini e proiezioni di film cult in collaborazione con la Cineteca di Bologna, i più piccoli si cimentano nel backstage, nelle riprese e nel montaggio di alcune sequenze cinematografiche di Chaplin e Keaton. Non mancano collaborazioni con realtà del territorio: biblioteche, scuole, università, ristoranti e negozi, oltre al Comune di Milano e allo stesso Teatro Parenti. Il pubblico ha risposto positivamente alla proposta, sin dal 2018, resistendo – nei numeri – anche alla pandemia, dimostrando che l’evento è utile per il territorio, per i suoi utenti e per aggiungere valore alla sua offerta artistica.

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foto di Sara Meliti

FANTASY

15-17 APRILE COLLINE DEL MONFERRATO fantasyfestivalcirco.it magdaclan.com

Da sempre, da 12 anni e mezzo, nell’istante prima di aprire le porte dello chapiteau, le parole che si sentono al MagdaClan sono “Entra l’amatissimo”. “Pubblico” è per noi quasi riduttivo. “L’amatissimo” rende onore a quella fiducia, a quella magia che ogni volta, ritualmente, avviene nello spettacolo dal vivo. Racconta la cura che proviamo a mettere in ogni azione che è rivolta e coinvolge l’amatissimo. Una cura che continua anche nel post-spettacolo, fornendo online contenuti di approfondimento (documentari, interviste, backstage, questionari) a completamento di un’esperienza che è soprattutto dal vivo e dove i loro feed back e consigli sono per noi preziosi. MagdaClan da anni non è più solo una compagnia ma organizza festival e progetti. Dal 2016 la culla dei progetti sul territorio è il Monferrato piemontese. In queste colline proviamo a mettere a frutto nelle edizioni di MonCirco e del Fantasy tutto quello che incontriamo in giro per l’Europa.

L’edizione 2022 del Fantasy si è svolta tra Frassinello M.to e Olivola, con l’idea di voler abitare un contesto bucolico, dove l’amatissimo potesse stendersi sui prati, viversi i primi giorni primaverili, godendo del circo contemporaneo come pretesto per incontrarsi. Quello che solitamente è un campo sportivo, è stato trasformato dalla squadra Magda nella culla del festival: il tendone al centro del campo, la stretch tent alle-

stita come zona chillout, l’area circo-teca con libri e JugglingMagazine in consultazione per poter approfondire la letteratura sul circo, un palco per i concerti, l'area di Officina Clandestina con giochi artigianali per tutti i tipi di età, attività di yoga, trackfood dove gustare i prodotti locali a orario aperitivo. Il tutto con il panorama delle colline nello sfondo.

strade e giardini da un altro punto di vista, in un’atmosfera magica. Come guide di un museo, li abbiamo condotti da una via all’altra, come tra un’opera e l’altra, scorgendo immagini viventi create dagli artisti negli angoli più improbabili. È stato magico, autentico.

Nel 2022, si è scelto di inaugurare il festival con un site-specific itinerante a Olivola, dove gli scorci del paese sono diventati palco a cielo aperto. Abbiamo regalato agli auotoctoni la possibilità di rivivere le proprie

Al Fantasy, giravamo indaffarati tra l’amatissimo ma ci siamo goduti anche momenti liberi fatti di chiacchiere e scambi informarli. L’atmosfera del Festival crea incontri sinceri e meno strutturati che riescono ad aprire ponti tra gli artisti e l’amatissimo. L’artista che hai visto in scena il giorno prima, lo ritrovi a darti i pop-corn, quell’altro risponde al telefono delle prenotazioni, l’altro si prende una birretta sotto stretch tent. Tra l’amatissimo c’è sempre qualche avventuriero curioso che arriva in accampamento: lì si trova sempre un artista, o il cuoco\a, che con un caffè o un bicchiere di vino, si aprono a chiacchiere. Non ci sono le porte al circo, nè tanto meno citofoni.

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di Elena Bosco e Annalisa Bonvicini MagdaClan foto di Filippo Ciccone

ISTANTANEA

Istantanea è un’idea che ci è balzata in testa durante il primo lockdown. La prima edizione, a luglio 2021, alla riapertura degli eventi di spettacolo dal vivo, è stata una festa e un abbraccio. Innanzitutto per noi di Cordata F.O.R. che, non vivendo in clan come altre compagnie, ci eravamo trovati molto lontani tra noi e sentivamo forte la necessità di trascorrere del tempo insieme. Anche il pubblico aveva bisogno di ritrovarsi, riunirsi nel rituale magico dello spettacolo dal vivo, per liberarsi dal timore dello stare vicini e ritrovare quella voglia di ridere di cui era stato lungamente privato.

Abbiamo deciso di tenere gli spettacoli all’aperto, con un biglietto d’ingresso, ma felici di far finta di non vedere chi timidamente incuriosito sbirciava da oltre le transenne. La prima edizione è durata tre giorni. La gioia più grande è stato un padre disperato perché per la terza sera la figlia cinquenne lo obbligava a venire a vedere anche l’ultimo dei sei spettacoli proposti. Gli abbiamo offerto il biglietto e una birra.

Nel 2022, potendo finalmente ragionare in termini di prospettive, abbiamo deciso che Istantanea sarebbe diventato il momento annuale in cui i soci di Cordata F.O.R. sospendono tutti i loro progetti personali e lavorano insieme ad un progetto comune al servizio dello sviluppo del settore.

Abbiamo montato due arene di spettacolo. Da una parte della piazza l’arena Parade78 ha ospitato spettacoli di strada e dj set, diventando il nostro “salotto” in cui gli

spettatori potevano accomodarsi per chiacchierare, sorseggiare birra, mangiare pop corn, visitare la nostra bancarella di abiti vintage e divertirsi con i giochi in legno di play tra uno spettacolo e l’altro. Dall’altro lato della piazza l’Arena di Antilia ha ospitato gli spettacoli “da sala” all’interno del nostro chapiteau a cielo aperto.

Abbiamo scelto questo territorio del cunense per collaborare con la scuola di circo Fuma che’nduma, che da 15 anni propone corsi di circo nelle scuole. Con Istan-

tanea riusciamo ad inserirci in un contesto in cui c’è già una comunità pronta a vedere spettacoli di circo e gradualmente vogliamo proporre spettacoli “per palati più fini”. Uno degli obiettivi di Cordata F.O.R. è quello di creare una linea di congiunzione tra l’offerta formativa e il mondo del lavoro. Etti di circo è una residenza che organizziamo tutti gli anni prima del Festival: cinque o sei alunni delle scuole di circo lavorano in duetto con un artista di Cordata F.O.R., l’esito è uno spettacolo. La collaborazione e il supporto delle mamme del territorio che quest’anno si sono proposte di gestire i pranzi dei bambini coinvolti nel progetto è stata una gioia. Nel 2022 abbiamo offerto anche una residenza ad una compagnia francese. La terza edizione si terrà ad aprile 2023, attualmente stiamo ragionando per coinvolgere sempre di più la comunità in modo che il nostro appuntamento annuale diventi imprescindibile anche per loro.

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di Giuseppina Francia Cordata F.O.R. 19-22 MAGGIO CAVALLERMAGGIORE (CN) cordatafor.com/istantanea ph Loris Salussolia ph Andrea Macchia ph Alex Bufalo

SUL FILO DEL CIRCO

Uscire dal teatro per tornare in teatro: è questa l’anima della prossima edizione del Festival internazionale e multidisciplinare Sul Filo del Circo di Grugliasco (TO) che nel 2023 giungerà alla sua 22esima edizione. La manifestazione, a cura del centro di produzione blucinQue/Nice in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo e con il sostegno del Comune di Grugliasco, dal prossimo anno si amplierà nei tempi e negli spazi. Dopo due edizioni brevi, di una

decina di giorni in totale, pensati per fronteggiare la crisi di settore indotta dalla pandemia, la prossima edizione tornerà a una versione estesa da fine giugno a metà luglio per un totale di tre settimane di programmazione. Sul Filo del Circo 2023 sarà caratterizzato inoltre da differenti location che porteranno spettacoli e workshop all’esterno del Parco Culturale Le Serre di Grugliasco, che ha ospitato il festival fin dalla sua prima edizione. Spazio, quindi, a spettacoli in chapiteau, teatro e strada per avvicinarsi al pubblico e coinvolgerlo direttamente. Il festival avrà un’anteprima a Torino e poi si trasferirà nel centro di Grugliasco per estendersi a tre borgate periferiche del Comune, ovvero Paradiso, Gerbido e Lesna, e richiamare il pubblico della periferia torinese e dei Comuni confinanti con Grugliasco. Al parco Le Serre, nei giorni di festival, bancarelle con prodotti e cibi multietnici: sostenibilità, e apertura a culture da tutto il mondo sono i concetti che legheranno spettacoli e mercatino. Uno chapiteau sarà allestito all’esterno del parco per ospitare alcuni degli spettacoli in programma; la maggior parte degli artisti in cartellone, tuttavia, si esibirà all’aperto. Sono previsti workshop outdoor, rivolti sia ad adulti che a bambini e ragazzi, per avvicinare il pubblico alle arti circensi. I partecipanti vivranno un’esperienza a 360 gradi nel mondo del circo contemporaneo, sentendosi protagonisti. I rapporti con le scuole locali, coltivati già durante l’anno grazie alla programmazione di repliche ad hoc in orario mattutino e infrasettimanale, saranno fucina di idee e porteranno a un ampio coinvolgimento dei più giovani, grazie a momenti di incontro con gli artisti delle compagnie in cartellone e all’organizzazione di visite guidate dallo staff di blucinQue/Nice agli chapiteau. Il pubblico potrà percepire il teatro nelle strade, svilupperà senso critico, comprenderà le difficoltà tecniche e il lavoro che si nascondono dietro a uno spettacolo, conoscerà le professionali-

tà che contribuiscono alla buona riuscita di un festival.

Accanto a compagnie internazionali di richiamo, come i canadesi Machine de Cirque, giovani formazioni, sia internazionali che italiane, offriranno al pubblico spettacoli accomunati da qualità, originalità e multidisciplinarità delle opere in scena. Identità, coerenza, armonia tra le arti performative (teatro, danza, circo contemporaneo, musica) e rinnovamento saranno i capisaldi delle prossime edizioni.

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di foto di Andrea Macchia 1-9 LUGLIO, PARCO CULTURALE LE SERRE DI GRUGLIASCO (TO) E CENTRO DI GRUGLIASCO sulfilodelcirco.com

CIRCUMNAVIGANDO

1/30 DICEMBRE, GENOVA circumnavigandofestival.it sarabanda-associazione.it

Architetture Circensi. Il Circo che abita tra Corpo e Città. Questo è il tema portante dell’edizione 2022 di Circumnavigando. Un itinerario che, partendo dal corpo che abitiamo, arriva alla città, dove abita ormai oltre la metà della popolazione mondiale. Un percorso di scoperta del potenziale espressivo del corpo negli ambienti urbani di Genova che è una e molte, è lunga e sottile, è verticale e sotterranea, tra tradizione e trasformazione in cui il pubblico viene stimolato a vedere ambienti noti con occhi nuovi.

Attraverso un programma con 19 eventi, tra spettacoli, proiezioni cinematografiche 35mm, visite guidate, laboratori, incontri, il festival coinvolge un pubblico ampio e plurale: partendo da spazi e ambienti frequentatati da persone differenti per età e consumi culturali, per arrivare agli operatori del settore e ai turisti, fino agli studenti delle scuole del territorio. Citiamo tra queste il Liceo Coreutico P. Gobetti di Sampierdarena (nella periferia di Genova), i cui studenti sono coinvolti fin dal 2020 nel progetto CIRCOSTANZE. Oltre a poter assistere all’interno dei locali della scuola allo spettacolo HIC della

compagnia francese Tanmis, i suoi studenti lavoreranno con i loro insegnanti di danza (ma anche di storia dell’arte e non solo) ad una rielaborazione performativa di uno spettacolo del festival, in forma di video (anch’esso totalmente realizzato dagli studenti).

La programmazione tocca tra le più prestigiose location della città, dai palcoscenici del Teatro Nazionale di Genova e del Teatro della Tosse, alle sale e ai cortili di Palazzo Ducale e del centro storico. Ma non mancano blitz e laboratori anche in periferia, con il progetto #CIRCODIQUARTIERE che dal 2019 porta spettacoli gratuiti e tout public nelle piazze e nelle periferie della città, come l’Area Archeologica di San Donato, il Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, in Via Sestri nel ponente cittadino, nella Casa nel Parco (Ex Caserma Gavoglio, oggi fulcro di un importante operazione di rigenerazione sociale ad

opera di una rete di organizzazioni radicate sul territorio, tra cui Sarabanda), ma anche in piccoli paesi come Campomorone quest’anno.

Lo stesso concetto di “abitare” il palcoscenico viene messo in discussione. Tra le esperienze in prima nazionale offerte al pubblico quest’anno La Veilleuse Cabaret Holographique della Compagnia 14:20. La crisi sanitaria ha spalancato le porte al virtuale nelle arti dello spettacolo. Le registrazioni e le trasmissioni digitali si sono moltiplicate, sollevando la questione della necessità di una presenza reale del pubblico. La Veilleuse ribalta maliziosamente il problema proponendo uno spettacolo fatto di ologrammi di artisti, inducendo il cervello del pubblico a credere che gli artisti siano realmente lì, presenti sul palco, davanti a noi. Circo, danza, musica e canto diventano magia attraverso la suggestione dell’ologramma, per restituire presenza all’invisibile.

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di Barbara Vecchio responsabile comunicazione foto di Chiara Spano

MIRABILIA

Il coinvolgimento del pubblico, di pubblici diversi, dei non pubblici e la creazione di percorsi partecipati sono concetti su cui Mirabilia si è a lungo focalizzata, crescendo tanto nel corso degli anni. Già nel 2014 per esempio avevamo coinvolto le Ciclofficine di Torino con punti per la riparazione delle biciclette nei luoghi del Festival, programmando spettacoli con biciclette in scena. Un’attrazione per la comunità dei biker che, senza neanche sapere dell'esistenza del teatro di strada, vennero fino a Fossano con le bici, richiamati dall’idea di bei percorsi, o per farsela riparare, ed hanno conosciuto Mirabilia. Un filone che ancora alimentiamo, fino al bellissimo spettacolo itinerante per pubblico su bicicletta di Faber Teater, dedicato a Fausto Coppi, programmato in questi ultimi due anni.

Poi il lavoro nelle case di riposo per anziani con Mattatoio Sospeso, dove abbiamo tutti scoperto un mondo. Ancora più forte l’esperienza laboratorial-performativa guidata dall’artista irlandese

Tom Campbell, che ha iniziato centinaia di adulti e bambini a lavorare la cartapesta, per poi ritrovarsi tutti protagonisti del Festival con le loro creazioni: i 100 dogs!

Altra iniziativa recente molto efficace è stata “Stay with Mamma”, con residenti che ospitano direttori di grandi festival europei nelle proprie case e posti gratuiti in primissima fila per entrambi, invitandoli a

scambiarsi opinioni su cosa si stava vedendo e vivendo a Mirabilia: sono nate delle vere e proprie amicizie! Quello delle performance site specific è un altro fronte che ci ha appassionato. Con il coreografo Marco Chenevier, che ha coinvolto alla piscina comunale di Fossano squadre di nuoto agonistico, nuotatori amatoriali, artisti di circo e utenti della piscina in uno spettacolo di danza, acrobatica, circo e nuoto di grande impatto. Oppure quando abbiamo collaborato con il Comune di Busca per riaprire la cava di alabastro che aveva fornito per secoli materiali per le chiese del territorio, “attirando” con uno spettacolo site

specific della Compagnia EgriBiancoDanza persone che magari avevano avuto i genitori o i nonni lì cavatori. Un luogo poi dimenticato e ora ritrovato. Approdati a Cuneo da tre edizioni, avevamo provato a promuovere gli spettacoli di Mirabilia fra gli ospiti del campeggio cittadino, un luogo molto particolare con pochi turisti esterni e dove migrano molti cu-

neesi in estate. Ma senza successo. Poi quest'anno, attraverso il laboratorio e lo spettacolo Moby Dick di Teatro dei

Venti, siamo riusciti a coinvolgere alcuni bambini e over 65 del campeggio come volontari, e ora abbiamo un seguito incredibile tra i campeggiatori di Cuneo!

Altra leva incredibile sono proprio i volontari. Ogni anno aumentano e nel ‘22 erano quasi 90. Col tempo abbiamo imparato che coinvolgere i volontari del territorio ha una grande ricaduta. Molti di loro sono oggi nello staff: Matteo, inizialmente spuntato per frequentare un workshop; Giulia, diventata poi anche attrice; le Marte (sono due!) o Federico, anche lui prima tra le “magliette arancioni” (i nostri volontari), un gruppo ora ben strutturato che entra anche nei processi decisionali. A loro affidiamo la creazione di un bando, Mirabilia Awards, con cui selezionano una parte degli spettacoli, scegliendo anche dove e come programmarli.

Con la pandemia abbiamo sviluppato poi una App per le prenotazioni, oggi piena di contenuti e proposte extra. Come nel 2020 lo spettacolo di danza fruibile solo con lo smartphone, con decine di telecamere sul corpo dei danzatori, che offriva una prospettiva inedita e ha registrato migliaia di visualizzazioni.

L'orientamento per i prossimi anni rimane ancorato nella direzione dell'audience engagement, dell’intervento nel sociale, nelle aree considerate difficili, come quest’anno nel quartiere Centro con il progetto Diagonale. Un’esperienza bellissima e senza dubbio da ripetere.

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di Fabrizio Gavosto direzione artistica 31 AGOSTO – 4 SETTEMBRE, CUNEO festivalmirabilia.it foto di Andrea Macchia

LUNATHICA

Lunathica è un festival che culmina in una settimana di spettacoli nel mese di luglio, ma che nel corso dell’anno propone una serie di attività curate dall’associazione I Lunatici che fidelizzano il pubblico, attraverso laboratori teatrali per bambini, ragazzi e adulti oltre che letture, interventi animativi, progetti formativi con le scuole e organizzazione di eventi.

Anche se oggi è molto in voga il termine “engagement”, la parola “coinvolgimen-

stival preposta ad includere, coinvolgere e integrare attraverso il teatro fasce della popolazione a rischio di marginalizzazione. Tra gli esiti di questo progetto spettacoli portati in scena dai ragazzi dei centri diurni che trovano spazio anche nella programmazione del festival.

to” è molto ricorrente da tempo in tutti i progetti de i Lunatici. Il festival infatti non è un’iniziativa privata, bensì coinvolge fattivamente gli amministratori, gli uffici comunali e le comunità locali di 8 comuni della provincia di Torino, creando una vera e propria rete di collaborazione.

Un ruolo fondamentale è svolto dal progetto Fili Sottili, la sezione sociale del fe-

Il festival, che in occasione dell’edizione dei 20 anni ha proposto 70 spettacoli di 13 compagnie in 8 comuni del torinese, seguito da oltre 14.000 spettatori, propone anche un ricco cartellone di eventi collaterali rivolti al pubblico, per mantener vive le piazze e colorare i comuni lungo tutta la durata della manifestazione. A Villanova Canavese, per esempio, in un suggestivo parco verde tra laghetti, alberi e prati verdi, in uno dei punti nevralgici del festival, si colloca il Circus Village con un ristorante gestito dallo staff del festival, supportato da una grande squadra di volontari. Nel parco è possibile anche beneficiare di sedute di massaggi, ascoltare concerti sotto le stelle o riparati dallo chapiteau. Da qui prendevano il via anche le passeggiate teatrali nella foresta fossile a cura del progetto Trame - Rete piemontese teatro e diversità: un evento artistico di condivi-

sione aperto a tutti.

Tutte le attività di Lunathica sono rese possibili, oltre che dal lavoro dello staff, dall’impegno di una grande squadra di volontari che durante tutto l’anno partecipa con raro entusiasmo alle iniziative proposte. Soprattutto nell’attuale versione del festival, che vede attive fino a 9 piazze contemporaneamente, il ruolo dei volontari è fondamentale per l’accoglienza e la gestione dei grandi flussi di pubblico. A loro anche il ruolo di introdurre e presentare gli spettacoli, mansione a cui sono stati preparati da un apposito laboratorio di comunicazione tenuto da Cristiano Falcomer, direttore artistico di Lunathica, che già nel corso dell’anno segue tutta la parte laboratoriale e formazione teatrale.

Il rapporto col pubblico non si limita ai soli giorni della manifestazione e, anche quando il festival va in vacanza, gli spettatori e i volontari sono invitati a postare le foto dei propri viaggi, indossando la famosa maglietta blu con la luna gialla, in un gruppo Facebook intitolato “Lunathica nel mondo”. Un modo originale per non perdersi mai di vista, seppur virtualmente!

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di Dario Duranti ufficio stampa 7-10 LUGLIO 2022, NEL TORINESE: CIRIÈ, SAN MAURIZIO, FIANO, MATHI, NOLE, LANZO, LEINÌ, VILLANOVA CANAVESE lunathica.it
Convegno Trame 60 ph
Compagnia Tac o tac ph Opera
Klak

PAGLIACCE

Pagliaccia perché? Una domanda che si è ripetuta spesso durante il festival e ogni volta ha aperto larghi sorrisi e riflessioni ancora più ampie.

Pagliacce Festival è arrivato a Torino, una prima edizione che fin da subito ha manifestato il suo carattere internazionale e trasversale, con una programmazione ampia e variegata, che ha visto sfilare sotto il tendone del Circo Madera, venticinque compagnie tra cui grandi nomi internazionali: Gardi Hutter, Hilary Chaplain, Joanna Bassi e Rita Pelusio.

Internazionale e trasversale è stata anche la risposta del pubblico. Oltre a coinvolgere la città di Torino, il festival ha richiamato spettatori, operatori e artisti da tutta Italia, attraversando territori, età ed estrazioni sociali differenti. Un’opportunità d’incontro colta in primis dalle pagliacce del network che dopo aver fatto squadra in lunghe riunioni (in remoto e in presenza), sono accorse da ogni regione italiana per partecipare e sostenere volontariamente il festival.

Nato dalla volontà del collettivo Pagliacce Network, il festival è stato creato per ispirare le pagliacce di oggi e di domani e ampliare il dibattito sul clown contemporaneo e sulla relazione tra femminilità e comicità.

Una riflessione già nata in seno al Network che abbiamo voluto estendere includendo il pubblico, ragionando insieme, mediante diverse attività, sull’importanza della risata e del mettere in discussione, ridendo, standard e cliché legati alla società e ai ruoli che in essa ricopre (o no) la donna.

Molteplici i progetti di audience engagement e development: il Biblioclown, dedicato ai più piccoli ha coinvolto ogni giorno tanti bambini, che tramite letture sul circo rivolte all’infanzia e giochi clowneschi con attrezzi circensi si sono avvicinati, in un

modo coinvolgente e divertente, al mondo del clown, tutti indossando il naso rosso!

Un progetto pensato, invece, per tutta la famiglia è stato quello delle Visite circospaziali, visite guidate dentro e intorno al tendone alla scoperta del mondo del circo e delle figure professionali coinvolte nella vita sotto tenda. Lo scopo ultimo, oltre a sensibilizzare alla vita circense scoprendone

Questi e tanti altri i progetti del Festival Pagliacce collaterali agli spettacoli e altrettanto fondamentali per accendere la curiosità degli spettatori verso il mondo del clown contemporaneo, nutrire conoscenza intorno alla comicità femminile, ispirare le artiste e permetterci di essere più consapevoli di come circo e clown sono percepiti dal pubblico.

Un momento divulgativo importante che ha fornito l’opportunità a spettatori e operatori del settore di vedere spettacoli completamente al femminile, ancora oggi una minoranza all’interno della programmazione di festival e rassegne.

la sua dimensione più umana, è stato quello di promuovere la cooperazione tra individui come strumento fondamentale per la realizzazione di un progetto collettivo, partendo proprio dall’esempio del circo. Infine, tutto il pubblico, adulti e bambini, professionisti e spettatori, artiste pagliacce e non, è stato protagonista di una serie di interviste che saranno raccolte nel documentario Parola di pagliaccia, con l’intenzione di offrire una nuova prospettiva sull’arte comica.

La prorompente femminilità del Pagliacce Festival ha trascinato con sé, clownescamente, tutti i partecipanti. L’attitudine femminile si è sviluppata e fatta sentire ad ogni livello, in scena, nell’organizzazione e nell’accoglienza. Una novità di cui adesso percepiamo, con ancor più consapevolezza, la precedente mancanza. In questi dieci giorni si è respirata un’aria nuova e diversa che ha reso questo festival una bella sorpresa per tutte le artiste donne e non solo.

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di Margherita Cortopassi e Martina Soragna Pagliacce Network 11-20 NOVEMBRE 2022, TORINO ledueunquarto.it/pagliacce Biblioclown ph Camilla Poli

STORIA DI INCONTRI, SOGNI, VISIONI

“Tutto ebbe inizio negli anni ‘97/98, in occasione delle mie prime formazioni teatrali in Italia al Ridotto del Teatro del Popolo, a Castelfiorentino, dove ho conosciuto Stefano Marzuoli e Teresa Bruno. Dal nostro incontro è nata una profonda intesa a livello artistico e la necessità di condividere un percorso di ricerca sul teatro fisico e sul clown che ha portato alla nascita di Teatro C’art” racconta André Casaca, direttore artistico.

André si è formato in Brasile al Lume, centro di ricerca e creazione teatrale dell'università di Campinas-São Paulo. È stato allievo e assistente del mimo francese Lebreton.

Teresa invece ha un passato nella ginnastica artistica agonistica, che l’ha portata ad una consapevolezza del corpo e a una voglia di lavorare sulla sua espressività corporea.

L’entusiasmo del terzetto di lavorare insieme ci motiva ad approfondire il lavoro fisico attraverso una metodologia sulla figura del clown, sviluppata negli anni dallo stesso André Casaca.

PENSIERO E AZIONE

AL SERVIZIO

DELL’ARTE DEL CLOWN

La storia di C’art è diretta espressione del metodo sviluppato da André e portato avanti dalla Compagnia. Una metodologia sempre più ramificata, che ha creato 2 linee di

azione fortemente interconnesse tra loro:

“Identità comica del corpo”, che segue la linea artistica. Affonda le sue radici nella comicità del clown sviluppando un percorso basato sulla de-costruzione della gestualità ordinaria e prevedibile lontana dall’interpretazione. Si accompagna l’attore in un viaggio nell’incertezza che, una volta accettato, porterà a conoscere la forza creativa della fragilità. Le emozioni generate alimentano l’indagine della Compagnia, ponendo così le basi affinché la clownerie si apra a tutte le discipline del Circo e della Contemporaneità.

“Educazione comica relazionale”, applicata nel settore educativo e scolastico. Un lavoro che modifica l’approccio formativo e mette al centro l’allievo, i suoi desideri e la sua crescita personale. Basato su instabilità e verità usa la comicità come veicolo-guida verso il nucleo del proprio essere. “Quando vediamo un clown in scena, ridiamo della sua verità prima di tutto, e non del suo virtuosismo. È il fallimento l’aspetto che avvicina l’arte del clown all’innocenza, e l’innocenza rende la presenza del clown poetica” dice André. Una ricerca quella della Compagnia che porta a una comicità personale, vera, che tocca lo spettatore, basata sul rischio, l’instabilità e la provocazione.

IL CENTRO INTERNAZIONALE TEATRO C’ART

Nel 2002 ci siamo lanciati in un'impresa folle. Abbiamo acquistato un capannone nella zona artigianale e dato vita all’associazione Teatro C’art. L'obiettivo era di fondare, all'interno di Castelfiorentino, una realtà dedicata al mondo della clownerie e del teatro fisico in tutti i suoi aspetti, dalla ricerca artistica, alla funzione pedagogica fino ad arrivare a quella sociale. Un piccolo seme che con gli anni si è consolidato fino a divenire punto di riferimento per il territorio ma anche nucleo artistico di riconoscimento internazionale. “Più il Teatro C’art fortificava la sua visione artistica, più c’era la necessità di ampliare la “sua casa”, una sede che, in un futuro non troppo lontano, potesse accogliere il Centro Internazionale. Ci stiamo proprio riuscendo direi” ci sorride sopra Teresa.

Nel 2015 infatti, grazie al supporto della Fondazione CR Firenze e ad una campagna di raccolta fondi, riusciamo ad acquistare l’appartamento al piano superiore del centro, dove creiamo un’altra sala teatrale, foresteria e uffici. E oggi? Investiamo nuovamente in cultura e dando continuità

al progetto creiamo la “Scuola Internazionale di Teatro Comico Contemporaneo” per la formazione professionale continua e lo sviluppo del teatro comico legato al Circo Con-

temporaneo, puntando all’acquisto di un capannone di circa 280 mq adiacente al nostro spazio. Iniziativa supportata dalla raccolta fondi “AbbracciaARTE”, cui è possibile contribuire con una donazione.

Ad oggi la Compagnia conta su un collettivo di 6 artisti/formatori, 3 figure organizzative, 2 coproduzioni e 3 collaboratori esterni. Dal 2002 siamo cresciuti e l'equipe presente ha dato forza, stabilità e linfa a nuove progettualità. L’anniversario dei 20 anni celebra un consolidamento e uno sviluppo reso possibile grazie al nostro territorio e al supporto di migliaia di sostenitori, attraverso i loro contributi artistici, professionali e umani. Quindi Grazieeee!!!

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20 ANNI TRA CREAZIONE
RICERCA teatrocart.com Zona Franca Juliet
TEATRO C’ART
E
Sempre Woow
Felici per

dello spettacolo “70 anni” andato in scena all’edizione 2022 di Tendenza Clown, organizzato da Circuito CLAPS al Teatro Parenti di Milano

IL

HA ATTRAVERSATO TANTI CAMBIAMENTI E TU CON LUI. COSA SIGNIFICA PER TE “CIRCO” OGGI.

Il circo come l'ho conosciuto quando avevo 5 anni non esiste più. Migliaia di circhi, dal Barnum fino alla famiglia di poche persone con una gradinata all’aperto, e tra i due estremi una varietà infinita di circhi. In città c’erano ristoranti

come obiettivo il poter competere con i teatri, i grandi varietà. Invece il nuovo circo è nato con una immagine meno ambiziosa, con una estetica diversa, supportato da un nascente mondo dei festival di teatro di strada. Un mondo che nasce negli anni '70, che ha plasmato un’intera generazione di artisti e di pubblico, fino all’arrivo nel decennio successivo del Cirque du Soleil, che conquista il pubblico e propone una nuova dinamica e un nuovo modello. Il Cirque du Soleil non rappresenta niente del mondo del circo che io ho vissuto da piccolo, e la stessa cosa vale per

genere di circo possa perdere il grande pubblico che il circo di tradizione era riuscito a conquistare. Non voglio essere negativo, dico questo per amore del circo. Sono stato ad Aurillac in tanti altri festival, dove ho visto delle cose eccezionali, ma ho paura che si sia isolato, che si rivolga a pochi, che si rinchiuda nella forte protezione dei supporti istituzionali.

Grillo e Zelensky nella mia opinione non sono l'immagine della forza del comico in politica. In un mondo dove tutto è comunicazione rappresentano dei professionisti che hanno saputo usare i mezzi della comunicazione e conquistare un potere. Non credo che rappresentino cosa i clown potrebbero fare in politica.

A differenza di Grillo e Zelenski io non ho mai voluto essere un politico o fare politica. Sono un pessimo organizzatore, sono individualista e non voglio essere circondato tutta la

LEO BASSI

dove andava a mangiare la gente di circo, c'era il meccanico dove portare i mezzi per le riparazioni, c'era un indotto enorme, che ora non esiste più. Dopo la II guerra mondiale questo mondo esisteva ancora, poi probabilmente con l’avvento della televisione è cominciata la crisi. Il naufragio di questo mondo non deve essere considerato un evento tragico, ma un processo fisiologico di una società che va avanti, con cose che muoiono e tante altre nuove che nascono. Parallelamente al naufragio del circo di tradizione si affermava con forza lo spettacolo in strada. Anche io ho fatto la strada, e quando sei in strada cominci a creare valori differenti dal circo tradizionale, che aveva

il teatro di strada. A mio padre non piaceva che io mi esibissi per strada, gli sembrava povero, e non gradiva nemmeno il Cirque du Soleil, perchè lui voleva vedere il suo nome come artista sul manifesto, e questo con il Cirque du Soleil non era possibile.

Quello che poi è diventato il mondo del circo contemporaneo, sostenuto anche esso con forza da un vivace circuito di festival, è anche questo diverso dal circo che ho conosciuto da ragazzo. Nutro un sentimento ambivalente nei suoi confronti. Da un lato mi piace la sua creatività, lo sforzo di uscire dalle convenzioni, ma vedendolo da fuori ho paura che rimanga troppo isolato dal pubblico popolare. È più borghese, adotta un linguaggio di élite. Così come la sinistra si è allontanata dal popolo e ora abbiamo i sovranisti, temo che questo

CLOWN,

“CARRIERE”

PROVOCATORE, QUALE È IL TUO IMPEGNO NEL SOCIALE E COSA PENSI DELLE

POLITICHE DI COMICI COME BEPPE GRILLO O VOLODYMYR ZELENSKI.

Quando lavoro ad uno spettacolo non lo pianifico come un'iniziativa politica o sociale. Ma nella creazione, in modo sorprendente, mi accorgo che quello che sto dicendo va contro le convenzioni. Trascorro la vita a sorprendermi del perchè le cose sensate che dico non le dicono tutti. Credo che dipenda dalla povertà filosofica del mondo in cui viviamo.

vita da staff. Mi piace parlare, conversare, ma ho tante cose da fare e non voglio avere riunioni e responsabilità oltre quelle che decido di prendere per me. È anche la mia debolezza, perchè so che una società non può funzionare senza questo impegno. Mi vedo e desidero essere più come uno sciamano che una persona di potere. Anche nel mondo tribale gli sciamani non erano figure politiche. C’erano i capi tribù e c'erano gli sciamani, che davano consigli ma che non prendevano e non potevano prendere il potere. E poi c'era il consiglio degli anziani, ma neanche loro potevano avere il controllo totale. C'era un leader che aveva la forza di controllare tutto e essere il capo. Credo che il clown sia sciamano e non capo.

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leobassi.com

SPETTACOLO AFFRONTA

IL TEMA DEL TEMPO CHE SCORRE. COME QUESTA NUOVA ETÀ INFLUENZA

LA TUA VITA E IL TUO

LAVORO ARTISTICO?

La giovinezza è una condizione in cui vivi senza avere alcuna idea che il tempo sia limitato, l'ambiente stesso in cui ti muovi sembra avere un tempo infinito e illimitato. Poi il tempo passa, si accumulano tante cose, cominci a vedere che c'è una data di scadenza! Da un lato potrebbe essere visto come qualcosa di negativo, nel senso della paura del tempo che passa. Invece mi ha permesso di approfondire il senso della mia vita. All'inizio il

nuove. È bellissimo capire quanto grande e prezioso è questo tempo, quante cose puoi fare, fino ad avvertire misteri sempre più grandi, che rendono la sensazione del vissuto sempre più profonda.

La giovinezza come stato della vita può essere noiosa se durasse per sempre, invece avvicinarsi ad un momento in cui si aprono orizzonti più ampi e profondi ti porta su un altro piano. Meno male che esiste la morte altrimenti vivresti tutta la vita a preoccuparti per cose spicciole come le bollette da pagare! È complesso descrivere quanto di questo sta entrando nei miei spettacoli. La differenza

necessario farlo e non fare altro. Adesso passano gli anni e quello che porto in scena ha più riflessione alla base, ha ramificazioni dietro. Sono più ricchi i messsaggi che mi stano arrivando anche andando indietro nel tempo e ripercorrendo la mia vita e quella dei miei genitori. Scopro nuove cose rileggendo quello che hanno fatto, individuando delle ragioni che allora non capivo e che adesso comprendo. Ma la mia principale preoccupazione non è indagare nel passato, sono ancora proiettato in una dimensione del fare ora, di creare cose nuove, quindi per me un viaggio nel passato è sempre funzionale a qualcosa che voglio realizzare ora.

Mi sorprendo sempre della mia forza. Qualche anno fa avrei potuto immaginare che arrivata una certa età avrei potuto nutrire la paura della vecchiaia e della morte. Mi sto invece rendendo conto che non solo non ho paura della morte, ma la vedo come una cosa bellissima che mi sta facendo scoprire il fascino dei misteri, l’aspetto magico della morte. Mi sta aprendo a quesiti che non mi ponevo, e considero questo uno dei momenti più belli della mia vita. Di fronte a questo mistero ho sem-

tempo era lì e non ci pensavo neanche. Ora che ci penso provo delle sensazioni che non avevo vissuto prima. Sono più ricco ora di prima. Non solo non mi fa paura, e nemmeno ho rimorsi sul tempo che passa e che vola via, ma al contrario sto scoprendo cose

sostanziale è che prima quello che facevo in scena era intuitivo, istintivo. Arrivavo sul palco e portavo una provocazione, magari senza nemmeno pensarci tanto, ma sentivo che era

La sensazione in questo momento è che le cose che mi rimangono da fare sono molte di più di quelle realizzate finora. Le mie intuizioni e i miei progetti sono più complessi e profondi, mi sento un artista migliore oggi di quando lo ero 40 anni fa, e miglioro di continuo.

pre pensato che la risata fosse la contraddizione della morte, che tutto fosse lì per non pensare alla morte. Adesso sto cambiando idea. Forse la morte dà più forza alle risate, rende la risata più profonda.

IL TUO ULTIMO
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@ Tendenza Clown
RUGGIERIPOGGI.IT

BOARDING PASS

INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE CARRIERE E DEI PROCESSI CREATIVI

La nuova edizione del bando Boarding Pass Plus 2022/2023/2024 lanciato dal MiC continua a sostenere la creazione di modelli e relazioni tra operatori nazionali e stranieri, per dare slancio al processo di internazionalizzazione, scambio e confronto per la crescita delle imprese culturali, degli artisti e degli operatori. Il settore circo ha visto 7 progetti vincitori (suddivisi il Linea A biennale, Linea B annuale, Multidiciplinare) che presentiamo con brevi schede. La presentazione più dettagliata del progetto “Edera, intrecci di circo” (uno dei 3 progetti della linea B), il cui partenariato vede insieme Aria Network Culturale / Cirk Fantastik!, Teatro nelle Foglie e Giocolieri e Dintorni/Juggling Magazine è affidata qui alle riflessioni di Marta Finazzi, di Teatro nelle Foglie.

EDERA, INTRECCI DI CIRCO ederaintreccidicirco.eu

Il circo è nomade di nascita, itinerante per scelta, viaggiante perchè desideroso di scoprire e di farsi scoprire. Il circo, e ancora di più la componente contemporanea, è un universo multiforme, variegato, difficilmente definibile se non con concetti astratti. Questa ricchezza, questa molteplicità di sfaccettature, è per me rappresentabile come un giardino dove danza, teatro, musica e acrobatica crescono vicini, condividono l’humus, vengono impollinati dalle stesse api. L’edera abbraccia ogni pianta, si arrampica fin sui rami più alti, crea un tappeto vivo che affascina chi lo guarda, ma che deve essere potato sapientemente per non soffocare le piante che lo hanno sostenuto nella sua crescita.

“Edera, intrecci di circo” nasce da un doppio desiderio: il primo è l’internazionalizzazione delle nostre tre realtà, in rappresentanza del circo contemporaneo italiano. Creare sinergie, stringere rapporti nuovi e consolidarne di già esistenti sulla scena europea. Il secondo è accompagnare giovani artisti promettenti in un percorso di crescita, ogni partner nel proprio ambito: Teatro nelle Foglie farà l’accompagnamento artistico, Aria Network introdurrà agli aspetti organizzativi e di circuitazione, Giocolieri & Dintorni insegnerà ad essere efficaci sul piano comunicativo.

Per Teatro nelle Foglie questo passo verso l’estero è un pò un ritorno all’infanzia, perché pur essendosi costituito giuridicamente in Italia come cooperativa, come compagnia è nata invece a Barcellona, in seno allo spazio di creazione El Otto di Po-

blenou, in una continua relazione di scambi e confronti con la cooperativa artistica La Bonita, che è oggi uno dei partner del progetto Edera.

In sostanza quindi, cosa accadrà? A Bruxelles e Barcellona, le due tappe estere del progetto, saranno ospitate residenze nelle quali acquisire competenze nel campo della produzione, diffusione e

vendita di spettacoli oltre a strategie di networking, di audience development, che possano produrre una ricaduta e avviare collaborazioni per la co-progettazione in chiave europea.

Grazie a La Bonita e alla rete capillare di contatti in Catalunya, sarà possibile avviare collaborazioni con le realtà che riteniamo più interessanti in Catalunya. Allo stesso

di Marta Finazzi Teatro nelle Foglie
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Con il sostegno di ph Anton Bonura ph MasterGraphics Photography

solo but not alone

Il progetto mira a migliorare il posizionamento degli artist* italiani all’estero, rafforzando il settore del circo contemporaneo nazionale. È il naturale prosieguo della prima edizione, a cura di Quattrox4, Circo all’inCirca, Dinamico Festival, MagdaClan, con l’importante coinvolgimento del circuito multidisciplinare Fondazione Toscana Spettacolo onlus. Il partenariato europeo si allarga e si focalizza sulla Penisola Iberica e i Balcani: Circ Bover, Cirkorama, Cirkusfera, Cirkus Kolektiv, Erva Daninha, Fibló de Cap, INAC, PST - Priestor Súc�asného. Si prosegue nella valorizzazione degli assoli di circo degli artist* affermati già presenti nella prima edizione e si pone l’obbiettivo di accompagnare artist* emergenti in procinto di creare nuovi assoli attraverso un percorso di residenze artistiche. Questi artist* saranno selezionati con una call pubblica a inizio 2023. Si vuole inoltre porre l’attenzione sulla figura dei tecnic* del circo, inserendoli in un percorso formativo e lavorativo.

claps.lombardia.it

La 4^ edizione di CirkAround, progetto di Circuito CLAPS in partenariato con Teatro Comunale di Vicenza, Industria Scenica, Artemakìa e Madame Rebiné, offre esperienze, incontri e suggestioni per orientare in una direzione internazionale le carriere di 8 giovani artisti/operatori di circo contemporaneo under35 italiani, selezionati da una call. La rete di ben 12 partner internazionali - Alapista!, Companyia La Baldufa, Institut Ramon Llull (Catalogna/Spagna), André Casaca (Brasile), Circostrada, Cratère Surfaces, Daki Ling, ESACTO Le Lido (Francia), Move to Circus Academy (Israele), OMADA pira(g)ma (Grecia), UP – Circus & Performing Arts (Belgio), Teatr Brama (Polonia) - li farà entrare in contatto con esperienze di circo contemporaneo nel mondo. I partecipanti frequenteranno masterclass, saranno accompagnati nei più importanti festival europei, parteciperanno a workshop all’estero e faranno uno stage in alcuni festival italiani. Un’esperienza immersiva, professionalizzante, per i giovani che lavorano nel nouveau cirque.

teatronecessario.it È un percorso di sostegno alla creazione per artisti di circo contemporaneo all’inizio delle proprie carriere o che ancora non hanno avuto esperienze professionali internazionali significative. Il progetto si propone di accompagnarli alla scoperta della scena europea e di aiutarli a sviluppare nuovi processi di creazione, ponendo l’accento sulle pratiche artistiche che portano lo spettacolo in luoghi non convenzionali e includendo nelle proprie drammaturgie nuovi modelli di relazione con lo spazio e/o con il pubblico. Il programma biennale di mobilità ha la volontà di avviare un rapporto collaborativo tra partner e artisti coinvolti, che saranno accompagnati in un percorso di crescita professionale che implicherà la realizzazione di una propria creazione. Un progetto di Teatro Necessario con Ultimo Punto / Artisti in Piazza, Tony Clifton Circus, Gli Omini e con Riga Cirks (Lettonia), Bussola (Portogallo), Cirque Bidon (Francia), Los Galindos (Spagna), Animakt (Francia), Ludifico (Serbia).

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LINEA A

tempo a Bruxelles, con il supporto di AbJoy, sarà possibile fare altrettanto.

Come Teatro nelle Foglie, dopo varie esperienze di piccoli aiuti alla creazione, siamo desiderosi di affrontare la grande sfida di Boarding Pass e seguire gli artisti in un percorso di creazione che si svilupperà nell’arco di un anno. Gli altri due partner invece hanno già vissuto quest’esperienza lo scorso anno con il progetto “Bra-vo! Italian Circus on the Move”, realizzato in collaborazione con Circo El Grito, e di cui hanno fatto tesoro per proseguire con professionalità in uno nuovo percorso.

Dopo la tempesta di emozioni legata alla vincita di un bando e la gioia per tutte le cose belle sognate e ora realizzabili, raccogliamo la sfida che ci vede oggi a dettagliare un programma per l’estero

con l’obiettivo che possa trasformarsi nello sviluppo di una rete internazionale consolidata per favorire nel tempo una mobilità costante e fruttuosa in termini di ricaduta sul territorio.

Per noi partner e per le compagnie selezionate “Edera, intrecci di circo” rappresentata una grande occasione di crescita, e la più evidente opportunità di crescita ha a che fare con il termine “confine”. Partecipare a questo progetto sposta allarga le prospettive e amplifica le vedute, trasforma i limiti in scorciatoie e le frontiere in rampe di lancio. Vogliamo approfittare di questa occasione di incontro e di scambio per aprire un dialogo in chiave di autoanalisi sulla situazione del circo di oggi, una riflessione sul ruolo del circo italiano nel panorama internazionale, per dare ancora più voce alla rappresentanza italiana sulla scena europea.

nice23

Da gennaio prende il via il progetto NICE23 che coinvolgerà le compagnie blucinQue, Duo Kaos, Collettivo 6tu e il festival Tutti Matti per Colorno. Il progetto, di cui blucinQue è capofila, prevede due momenti di sviluppo: le residenze artistiche in contesti internazionali – tra i partner stranieri l’INAC (Portogallo), La Verrerie d'Alès di Avignone (Francia), Les Baladins du Miroir (Belgio), e la restituzione ai territori locali tramite i festival organizzati dal centro di produzione blucinQue/Nice e dall’Associazione Tutti Matti per Colorno. Gli artisti di blucinQue, Duo Kaos, Collettivo 6tu e Irene Michailidis porteranno in scena il frutto del loro lavoro nell’ambito dei Nice Festival di Settimo Torinese (9-14 maggio) e Chieri (9-11 giugno), del Festival Sul filo del Circo di Grugliasco (1-2 luglio), tutti nel torinese e organizzati da blucinQue/Nice e nell’ambito del Festival Tutti Matti per Colorno (810 settembre) in provincia di Parma.

ROUNDTRIP 2023

sarabanda-associazione.it L'Ass. Sarabanda, capofila del progetto Roundtrip, attiva sinergie con partner stranieri consolidati negli anni anni e un network nazionale che lo rappresenti dal nord al sud. Roundtrip presenta un focus tematico sulla “nuova drammaturgia nel circo” e mira all’internazionalizzazione delle strutture coinvolte attraverso azioni di mobilità artistica di 4 organizzazioni Italiane alla conduzione artistica di festival di caratura internazionale - Sarabanda (Genova) , Clown&Clown (Monte San Giusto, MC), Santa Briganti (Vittoria, RG), Tida - Teatro Instabile (Aosta) - e 3 strutture straniere con altrettante manifestazioni all’attivo - Teatro da Didascàlia (Portogallo), Le Sirque - Pôle National Cirque (Francia), Scuola di Circo Shams’y (Marocco).

Un panorama geografico interessante per una programmazione orientata all’innovazione attraverso la ricerca di nuovi autori del circo di oggi. Non solo incontri: il progetto prevede il coinvolgimento di cinque autori emergenti under 35 del circo nell’ambito di un’importante esperienza internazionale.

interspazi.eu

InterSpazi è una progettualità pensata per stimolare, creare e cementare collegamenti e interazioni in Europa: un ponte generazionale, una via d’accesso oltre i confini nazionali che sostiene sul mercato internazionale compagnie italiane innovative e valorizza il lavoro di giovani operatori/operatrici culturali nella promozione e curatela delle arti performative.

Il progetto, di cui il Festival Mirabilia è capofila, è sviluppato in collaborazione con Cie Twain, Mamatita Festival e FNAS italia, mentre i partner stranieri sono Fitcarrer Vila-Reral (Spagna), Spoffin Street Arts Festival e Deventer Stads Festival (Olanda), Passage Festival (Danimarca)

InterSpazi punta sulla costruzione di una rete alternativa che permetta di non omologare i linguaggi con focus sulla forte trans disciplinarietà. InterSpzi promuove l’interscambio di competenze e professionalità con più giovani e la loro formazione attraverso esperienze di collaborazione e integrazione presso i partner stranieri.

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MULTIDISCIPLINARE LINEA B
ph Loris Salussolia

2022: 365 GIORNI DI GIOCOLERIA SU WEB

Un altro anno è trascorso ed è il momento di fare qualche bilancio sulla produzione di contenuti mediatici per i social e sugli effetti che questi hanno avuto nella nostra comunità.

Quali sono stati i video più iconici e innovativi? Chi si è distinto maggiormente per la condivisione di trick e creazioni? Quanti e quali record sono stati infranti? E quale è stato il contributo italiano?

Come redazione del TG Juggling abbiamo avuto il privilegio di seguire da vicino l’attività dei giocolieri e delle giocoliere sulle varie piattaforme, che mensilmente abbiamo raccolto e raccontato. Ecco quindi un concentrato dei contenuti più salienti pubblicati durante il 2022!

Iniziamo dai migliori videoclip, ovvero quei montaggi che non si limitano a raccogliere una carrellata di trick, ma che presentano anche un grande lavoro di ricerca per location, riprese ed editing.

A farla da padrone in questa tipologia è il canale Youtube dell’International Juggling Association “IJA Jugglers”, che ogni mese pubblica dai due ai quattro video “Trick of the month”, normalmente compresi fra i 3 e i 7 minuti, realizzati da giocolieri emergenti o particolarmente in voga in questo periodo. Fra i tanti, meritano una menzione per originalità e livello di tecnica i video di Nicolas “Pajarito” Fuentes, Batist Van Baekel, Brian Simoncin e Isidora Adeley con le clave, Christofer Silva, Mariam Ahmed e km_juggler con le palline, Theo Scarito con il diabolo, Cinthia Buitron, Callum Baker e Emma Hornell con gli hula hoop, per non parlare di chicche come il poi jug-

gling di Bow e Armin, la giocoleria orizzontale (o pendulum juggling) di Viktor Moiseev, le sequenze surreali tra bouncing, magneti e fili di Flotep e lo skuggling (ski+juggling) di Joe Cronquist aka Teton Juggler

2022” realizzato da ON per una competizione online giapponese; “Variations” e “Beneath the streetlights” del giovanissimo giocoliere canadese Luca Haase ; “Yume” dell’attuale campione europeo di flowerstick Krzysztof Czarski; “Otterwordly spirits” con tanto di commento tecni-

Non solo IJA, alcuni dei filmati più visti e chiacchierati sono stati diffusi dai canali youtube personali: “me juggling” del pupillo della DOCH Domenyk La Terra, diventato famoso per la ricerca con gli schemi a piramide e le 9 palline; “A beautiful place” del pallinaro messicano in terra francese Eyal Bor, uno dei giocolieri più tecnici e umili degli ultimi 10 anni; il delicatissimo “Spirit Orbs” di Julian Saether, dove le palline diventano delle piccole comete grazie ad una coda fatta con leggerissimi teli di plastica; “Zoe Bios” della giocoliera tedesca Anni Küpper, una simbiosi perfetta tra clave e natura; “Entrevue” del diabolista più innovativo di sempre Alexis Levillon ; il tecnicissimo “ ぞく オン 玉

co ai trick di Ameron Rosvall; e infine il lungometraggio “Joyride 2 Heaven” del giovane ma ormai veterano Zak Macallister, pubblicato su Vimeo.

Video artistici di questo tipo sono sempre di più e sempre più curati, indice di una maggiore attenzione sul lato estetico a supporto della tecnica. Ma il campione indiscusso per fotografia e livello di giocoleria espressa è Kouta Oohashi. I suoi cortometraggi sono dei veri capolavori e la frequenza con cui vengono pubblicati sul suo canale youtube è impressionante. “Line in last room”, “Karappo” e “Long time no practice” sono gioielli rari per chi ama i giochi di multiplex e geometrie con palline.

di Davide Quagliotto Geo TG Juggling
PROGETTOQUINTAPARETE.IT 34 JUGGLINGMAGAZINE. IT
Kouta Oohashi

Chiudiamo il capitolo videomontaggi citando il ruolo importante che hanno le collaborazioni. Spesso possibili in occasione di festival o convention, permettono di aggiornare lo stato dell’arte di un dato attrezzo e di avere un assaggio dei diversi artisti e stili del momento. Molto curate le giapponesi Jaggle 2022, Diabolo Collaboration 2021, le varie Japanese Ball Jugglers o le raccolte dei video preliminari per la JJF. Per gli amanti del devilstick c’è perfino una collaborazione nippo-cilena assolutamente pazzesca, OH STICK. In Europa ci difendiamo bene con la Hoop Jugglers e la Poi Jugglers riprese durante l’EJC a Tres Cantos e Diàbalamamagabe per i diabolisti.

Ma quali sono stati i “fenomeni del web” nel 2022 in termini anche di frequenza di pubblicazione di trick o routine, produzione di contenuti personali, approfondimenti, successo avuto su alcune piattaforme?

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Brian Simoncin Joe Cronquist Kouta Oohashi Zak Mcallister Bence Onodi world record Joe Cronquist Teton Juggler

Uno che incarna un po’ tutte queste caratteristiche è Kellin Quinn, che tra trick assurdi, vlog e estratti di spettacoli offre uno spaccato di sé e del suo lavoro davvero encomiabile. Teton Juggler, già nominato qualche riga sopra, si è guadagnato una meritata fama grazie agli incredibili video in cui giocola in condizioni estreme: sciando, pattinando o in equilibrio sulle highlines. Oltre a lui, sono in molti ad usare Instagram per diffondere le loro creazioni e i loro progressi, ecco alcuni dei più attivi: Delaney Bayles (palline, anelli, clave), Spencer Androli (palline, anelli, clave), Ricardo S. Mendes (palline), Valentin Lopez (clave), Erin justjugglingerin (palline), Josè Concha (diabolo), Daiki Utsumi (palline), Rachel hecral (hula hoop), Tetsu (devilstick) e gli organizzatori di challenge Mark Williams e Emma Hornell #balancechallenge2022 e Mike Moore #weeklytemoto. Poi ci sono le star: Zaila Avant-garde, la giovanissima giocoliera, cestista e campionessa di spelling capace di ammaliare con le sue incredibili skill con i palloni da basket pure i giocatori dell’NBA; e i fenomeni di Tiktok Michael Rayner aka brokenjuggler, Kaylin Meyers aka thatjugglinggirl e l’ultravirale Jacob Gregoire aka Jacob Acrobat.

Per altri versi c’è chi ha cercato la gloria non con l’algoritmo, ma spingendo fino al limite le proprie capacità. Parliamo di Record del mondo e il 2022 ci ha regalato

grandi emozioni, demolendo diversi primati che sembravano intaccabili. Dopo aver infranto quello delle 4 clave nel 2021, Alexandr Inozemtzev è riuscito nell’impresa di battere pure il record delle 3 clave, portandolo ad un tempo impressionante di 5:01:54. Il giovane Bence Onodi ha frantumato il record delle 5 palline aggiungendo un’ora in più al minutaggio e portandolo a 3:44:46. Un altro record che ha sconvolto la comunità circense è stato quello di Tom Whitfield, che dopo aver battuto quelli di passing con 18, 19 e 21 palline in coppia con Dan Wood, è riuscito a infrangere il precedente record di 11 palline agguantando una presa in più, chiudendolo a 34 prese. Ma il recordman per eccellenza è Max Kuschmierz , più di quindici record del mondo (ad oggi) battuti nel 2022, fra i quali spiccano quello dei 4 anelli e delle 4 palline rispettivamente di 1:20:55 e 3:00:34! Ci ha provato anche con i 5 anelli, contendendoselo per mesi con Eivind Dragsjø, che nel frattempo si è portato a casa quello di 6

anelli, fino all’arrivo di Caio Stevanovich che con i suoi 58:23 ha chiuso momentaneamente la corsa per il record più conteso del 2022.

Molto combattuti sono stati anche quelli con le palline bouncing (Alan Sulc, Oscar Carrillo e Leo James), su monociclo (impressionanti le 30 miglia percorse giocolando 3 palline di David Rush e 1:01:45 con 3 clave di David Piscoya), su rola bola (dove Chris Jost ha completato tutti quelli per palline e clave con rola bola traverso) e persino il record dei 3 cubi di Rubick risolti giocolando, prima da Angel Alvarado in 4:31 e poi da Lhi Zhihao in 3:29!

Nella lunga lista dei primati 2022 c’è anche Willy Colombaioni con un paio di record, unico rappresentante italiano. E, appunto, l’Italia in tutto questo?

Quando si parla di giocoleria a livello internazionale, soprattutto contemporanea, alcuni artisti nostrani si stanno particolarmente distinguendo sulla scena. Uno l’abbiamo già nominato, Brian Simoncin: originario di Venezia, ora in Spagna, sta spopolando per il suo stile pulitissimo e super ricercato con le clave, unico giocoliere italiano ad essere finito nella Top 40 Jugglers degli ultimi dieci anni. Cresciuto a Fumachenduma, formatosi alla Flic e perfezionatosi al CNAC, le creazioni con piume, girandole, cubi e multiprop di Carlo Cerato gli sono valse la partecipazione al prossimo Cirque Du Demain, dove ci sarà anche Caio Sorana con la compagnia Soralino. Sempre in Francia continua la ricerca di Marianna De Sanctis e Dario Rasia. La “scuola toscana” si sta facendo conoscere su Instagram grazie ai continui video di dropswap e body percussion di Stefano Bocciolini, i bodythrow ipnotici di Niccolò Piccioli e le idee innovative nella giocoleria funzionale di Lapo Botteri e Francesco Boni di Quat Props Italia. Infine, lo scettro come miglior giocoliere tecnico italiano va indubbiamente al giovanissimo Salvatore Stassi, già proiettato in avanti, per quando la giocoleria approderà alle olimpiadi. Per un buon prodotto mediatico, oltre alla qualità del contenuto, serve anche un bel lavoro di post produzione. Ecco che videomaker abili come Rocco Toscano di Circular Videos (tra l’altro uno dei poiari italiani più noti assieme a Fabrizio Giovenco) e Stefano Forno fanno la differenza.

Insomma, il 2022 è stato un altro anno fantastico per la giocoleria che, grazie alla qualità che gira in rete, continua ad essere stimolata a creare nuovi progetti e a spingersi oltre i propri limiti. Non ci resta che attendere e vedere di cosa saranno capaci le giocoliere e i giocolieri nel 2023!

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Brokenjuggler Maryam Ahmed 11 Balls, 34 Catches Tom Whitfield

Nel mese di ottobre, i nostri colleghi spagnoli dell’associazione “Mojo de Cana” hanno organizzato Circus for inclusionCircus to The Rescue e Circus for inclusion - CirCórdoba due scambi internazionali con l’obiettivo di incoraggiare la condivisione di conoscenze e buone pratiche sui temi del circo e dell’inclusione sociale. Due gruppi, di circa 30 giovani ciascuno, hanno preso parte agli scambi Erasmus+ a Cordoba e Gran Canaria, in rappresentanza di scuole di circo di Ungheria, Finlandia, Italia, Spagna e Grecia.

Ma cosa significa partecipare ad uno scambio europeo? Ci risponde Giorgio: “Sono partito per Cordoba con una sola aspettativa, migliorarmi. È stato un viaggio che mi ha permesso, oltre che migliorarmi, anche di riscoprirmi e riscoprire. Ho imparato quanto potere abbiano i progetti

racconta quanto si sia sentita accolta in un contesto di fiducia reciproca e come questo le abbia permesso di esprimersi al meglio, sentirsi partecipe e coinvolta totalmente. Inoltre il gruppo ha riflettuto sul significato di “Sociale” attraverso il circo: “Penso che sia un concetto del tutto non scontato, non oggettivo e per il quale non esiste una “definizione” o una “regola” e che quindi sia preziosissimo qualunque scambio di pensiero sul tema.”

Erasmus+ in termini di collaborazione, profitto, rete, utilità e formazione.”

Grazie alle parole di Francesca possiamo assaporare quale sia stata l’atmosfera: ci

Tra gli aspetti peculiari di questo progetto sono stati l’incontro e la realizzazione di laboratori e spettacoli con persone con la sindrome di Down e in situazioni di svantaggio sociale.

La consapevolezza è la parola chiave di questi scambi: Nicole racconta come si sia resa conto della forza e delle possibilità del circo sociale, capace di creare dei canali di comunicazione inaspettati, fatti di gesti e sguardi, così intensi da far rabbrividire: “Stare con persone che non parlano l'italiano ha fatto sì che io creassi dei legami ancora più profondi, è stato tutto il non detto ad unirci.”

PROGETTOQUINTAPARETE.IT 38 JUGGLINGMAGAZINE. IT REGISTRO NAZIONALE PROGETTI DI CIRCO SOCIALE Piemonte Fondazione Uniti per Crescere Insieme via Pacchiotti 79, 10146 Torino Sara Sibona 011 19836531 unitipercrescereinsieme.it Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano (TO) Enrico Giacometto 328 7828323 jaqule.com Pirilampo Regione Faule 7, 10060 Macello (TO) Ilaria Bessone 339 202288 E pirilamposcuoladicirco Teatrazione via Artom 23, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 teatrazione.com Lombardia Campacavallo via F.lli Rizzardi 15, 20151 Milano Gabriella Baldoni 347 8571338 campacavallo.com Hops via Lanzi 51, 20872 Comate d’Adda (MB) Sara Papadato 348 0069417 scuola-circo-hops.it Quattrox4 via Andolfato 10, 20126 Milano Elisa Angioni 348 2269315 quattrox4.com Spazio Circo Bergamo corso Roma 84 A, 24068 Seriate (BG) Manlio Casali 393 0082506 spaziocircobergamo.it Spazio Kabum via Guicciardini 114, 21100 Varese Alessandra Pessina 349 4568018 spaziokabum.it Veneto Circo in Valigia via Falgare 31, 36015 Schio (VI) Nicoletta Grolla Cegalin 0445 1716634 circoinvaligia.it Kervan-Circolarte via Fiorano1D, 35100 Padova Valentina Sperandio 351 2169653 E Associazione Kervan Ludika Loc. Corbellar 7, 37020 Marano di Valpolicella (VR) Sara Marchesini 345 2153828 ludicacirco.com Friuli Venezia Giulia Circo all’inCirca via Cividina 17, 33100 Udine (località Molin Nuovo) Alessandro Papa 340 6052371 circoallincirca.it Trentino-Alto Adige Animativa via Max Vailer 11, 39011 Lana (Bz) Reinhard Demetz 0473 239564 animativa.org Emilia Romagna Arterego via Piave 19, 40033 Casalecchio di Reno (BO) Roberto De Marchi 339 7508734 arterego.org Circo Sotto Sopra piazza dei colori, 40138 Bologna Mariagrazia Bazzicalupo 328 7312861 circosottosopra.com TaDam Circo via Allevi 13/A, 29122 Piacenza Dario Rigolli 333 1532976 tadamcirco.com CIRCO E INCLUSIONE RACCONTI E RIFLESSIONI DI PROGETTI EUROPEI altrocirco.it

“Innanzitutto, affinché un lavoro di gruppo risulti davvero arricchente, è necessario includere tuttə quellə che ne fanno parte, in un modo completo e costante. Nei lavori di questo tipo, l'inclusione è fondamentale anche se non è rivolta in modo specifico ai soggetti che normalmente vediamo come particolarmente bisognosi di essa, ma semplicemente a tuttə coloro che fanno parte del gruppo. Ho capito quanto mi piacerebbe essere parte di iniziative del genere anche sul territorio dove vivo e in generale essere più coinvolta in questo tipo di lavori.”

Il processo inclusivo tende proprio allo stato di equità e di pari opportunità, diffondendo benessere non solo tra i diretti beneficiari, ma anche tra i giovani partecipanti: “Come sempre queste esperienze danno

l’opportunità di essere se stessə e guadagnare con un po’ di sforzo quel briciolo di autostima in più ogni volta.”

Altra esperienza di cui vi vogliamo raccontare è Circus Overseas con l’ultimo incontro tenutosi a Parigi a settembre. Uno scambio per riflettere sul processo creativo, in un luogo incredibilmente affascinante come la Plus Petite Cirque du Monde dove si sono incontrati una quindicina di artistə provenienti da tutto il mondo. Un’esperienza che ha portato ad una lunga performance dal pomeriggio fino a sera inoltrata, coinvolgendo tutti i partecipantə all’interno della cattedrale del circo di Bagneux. Un luogo che ha portato me e Daniele Giangreco a riflettere sulla fruibilità e l’accessibilità degli spazi urbani. Nel quartiere periferico parigino, ricco di stimoli per la cittadinanza, si ha l’impressione di essere in un luogo ideale in cui lo sport, il vivere comune e l’impegno cittadino siano i pilastri di un vivere bene. Spazi funzionali curati, con eventi gratuiti e partecipazione attiva della cittadinanza sembrano la formula ideale per una società inclusiva che trova forza non solo nel lavoro e nel quotidiano ma sviluppa coesione e appartenenza proprio grazie all’arte e allo sport.

Queste brevi riflessioni speriamo possa-

no offrire ispirazione ed informazioni ai membri della nostra comunità circense per i quali le tematiche dell’inclusione non dovrebbero essere nuove o provocatorie. Quindi mi rivolgo direttamente a voi, lettori a capo o inseriti in qualsiasi realtà circense:

Quanto operate per costruire una realtà (azienda, associazione, comunità, rete) inclusiva? Come si presenta l’emarginazione all’interno o all’esterno del circo? Quali azioni si possono attuare per essere promotori di inclusione?

Ricercare i valori dell’inclusione sociale significa anche attuare un lavoro autentico e politico: se il circo sociale vuole farsi promotore di mezzi e metodi di cambiamento, miglioramento o nutrimento sociale, intervenendo sul tessuto sociale, anche Voi artisti e creativi lettori siete chiamati in causa.

La nostra realtà ha urgente bisogno di Noi, della nostra attenzione e delle nostre cure. Siamo capaci di essere promotori di pratiche sostenibili per il benessere di tutt ə coloro che gravitano intorno al mondo circense, per creare uno spazio più sicuro per se stess ə e per gli/le altr ə ?

Anita, Cecile e Fabiola, tornano a casa riscoprendo la meravigliosa varietà di culture, corpi e menti che le circondano e si soffermano sul significato di uno scambio sui temi dell’inclusione sociale:
39 JUGGLINGMAGAZIN3NUM3RO97DICEMBRE20 22 ALTROCIRCO.IT Toscana Antitesi Teatro Circo via Guidiccioni 6b, 56017 Ghezzano-San Giuliano Terme (PI) Martina Favilla 349 6304211 antitesicircoteatro.it Badabam strada valacchio casella 30, 53018 Sovicille (SI) Margherita Gamberini 347 7856564 badabam.it Circo Libera Tutti via Marconi 108, 50056 Montelupo Fiorentino Samuele Mariotti 333 4022331 circoliberatutti.it Circo Tascabile p.zza Cairoli 4/c, 50065 Pontassieve (FI) Claudia Brandani 380 3585691 circotascabile.com Contraerea Via Pasqui 58, 52100 Arezzo Nicoletta Martini 3391244235 contraerea.it En Piste via Bocchi 32, 50126 Firenze Maria Luisa Liguoro 333 3733644 enpiste.it Saltimbanco c/o Nuovo Teatro delle Commedie via G.M. Terreni 5, 57122 Livorno Enrico Pellegrini 329 9523295 saltimbancoscuolacirko.it Marche Circoplà c/o Spazioplà via Vanoni 11, 60030 Serra De Conti (AN) Elisa Mencarelli 338 1545063 circopla.it Abruzzo Cirque Brutal Via Stradonetto snc, 65128 Pescara Benedetta Cuzzi 3516273546 E Cirque Brutal Lazio Circosvago via delle Mole 32, Albano Laziale (Rm) Jacopo Beretta 331 868114 circosvago.it Campania Circo Corsaro via Dietro la Vigna 14, 80145 Scampia (NA) Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 E Scuola di Circo Corsaro Puglia CircoLaboratorioNomade via Sferra Cavallo Snc, loc. Crispiano (TA) Monia Pavone 333 4292637 E Circo.LaboratorioNomade Cirknos via vecchia Frigole 36, 73100 Lecce Giorgia Basilico 333 410 916 E cirknos Un Clown per Amico/Circo Botero st. Modugno Carbonaro 4/8, 70123 Bari Michele Diana 348 0535875 unclownperamico.com Sicilia Circ’Opificio via Ammiraglio denti di Piraino 1, 90142 Palermo Marika Riggio 340 3928905 circopificio.it Clatù via San Josè Maria Escrivà 3, 95030 Tremestieri (CT) Maria Elena Rubbino 340 1723934 E Clatù Sardegna Teatro Circo Maccus via dei Gerani s.n. Sant’Isidoro 09044 Quartucciu (CA) Virginia Viviano 347 9650413 teatrocircomaccus.com

GIOCOLERIA FUNZIONALE

1° CONVENTION ITALIANA

Siamo davvero felici della riuscita di questa prima edizione, e i numeri sono tutti dalla nostra parte: 60 partecipanti da tutta Italia, 10 Formatori di cui 5 dall’estero, 4 nazioni europee coinvolte, 34 Attrezzi messi a disposizione libera dei partecipanti, 14 Workshop in 2 giorni, 9 Partner dell'evento, 2 Comuni che ci hanno concesso il patrocinio, Firenze e Pontassieve.

L'evento ha avuto respiro internazionale grazie al supporto di 3 partner eccezionali come Germania, Ungheria e Polonia, oltre ovviamente al supporto del progetto Quat Props di Craig Quat.

zie soprattutto ai nuovi studi sulle neuroscienze che confermano il nostro approccio. È infatti possibile fare giocoleria funzionale con parkinsoniani, autistici, afasici, down, tetraplegici e tantissime altre patologie andando ad incrementare la loro capacità motoria a vari livelli, a seconda dei casi.

La prima cosa che faremo ora, nell’ottica di diffondere maggiormente la Giocoleria Funzionale, sarà fondare un’associazione che supporti il progetto. Intanto oltre a noi due sono entrati a far parte della squadra anche due bravissimi facilitatori: Edoadro Filaferro e Sara Papadato. Entrambi hanno già collaborato in questi mesi con noi per la realizzazione di alcuni progetti e sono da anni impegnati nella diffusione della Giocoleria Funzionale nelle loro realtà locali.

manualetto d’uso per introdurre i neofiti a divertirsi con questi attrezzi. Cogliamo l’occasione per ringraziare Davide Cattaneo che si è reso disponibile da subito a voler sperimentare con noi questi nuovi attrezzi e relativi manuali.

Grazie alla vittoria di un bando del programma Erasmus Plus, finanziato dalla Commissione europea, DG Istruzione e Cultura, abbiamo potuto organizzare un evento a partecipazione gratuita e offrire alla cittadinanza uno spettacolo completamente gratuito il sabato sera.

La Giocoleria Funzionale, questa nuova disciplina Inclusiva e Adattata per rivolgersi a persone con disabilità e non solo, sta prendendo piede in tutta Europa gra-

La Juggleboard è diventato ormai uno strumento conosciuto in ambito circense ma anche didattico ed educativo. Sicuramente è lo strumento più usato, anche se in realtà a breve usciremo con delle belle novità. Grazie alla Play Juggling, che metterà in campo la sua esperienza e tecnologia, cercheremo di realizzare altri attrezzi. Alcuni li avete già visti online, sono il Newton, le Rampe, l’Abacus, le Monocorsie… l’obiettivo è realizzare il modello “zero” da cui sviluppare una produzione, affiancata probabilmente anche da un piccolo

Ad occuparci di Giocoleria Funzionale nel mondo siamo tanti, per questo Craig ha creato un Collettivo in cui ogni membro si occupa di sviluppare un preciso aspetto del metodo. Sicuramente l’Italia è uno dei paesi più influenti, se non il più influente, nel mondo della Giocoleria Funzionale. Da noi sono partiti numerosi video di ricerca e siamo uno dei paesi dove il libro di Craig ha visto un abbondantissimo numero di download. Inoltre tutt’ora facciamo ricerca e ci piace confrontarci con gli altri paesi. Entrambi veniamo chiamati in vari eventi a livello europeo, sia online sia in presenza . Non ultimo l’ “Inclusive Juggling Symposium”, una serie di talk basata sui concetti di giocoleria funzionale e inclusione.

Per quanto riguarda la formazione degli operatori siamo in una fase delicata in cui abbiamo appena aggiornato la formazione. Un aspetto nuovo ed interessante è la divisione del seminario di 20 ore in due moduli da 15 ore ciascuno, per avere più tempo per approfondire meglio i concetti fondamentali del metodo.

PROGETTOQUINTAPARETE.IT 40 JUGGLINGMAGAZINE. IT
di Francesco Boni e Lapo Botteri
15/16
E Giocoleria
OTTOBRE 2022, PONTASSIEVE (FI)
funzionale

Piemonte Arcobaleno via delle Fontane 60, 13011 Borgosesia (VC) Ilaria Sitzia 348 8123417 sportarcobaleno.it

Flic via Magenta 11, 10128 Torino Matteo Lo Prete 011 530217 flicscuolacirco.it

Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano (TO) Enrico Giacometto 328 7828323 jaqule.com

Macramè Strada dei Sent 16, 12084 Mondovì (CN) Marco Donda 347 8251804 scuoledicircomacrame.blogspot.it

Pirilampo regione Faule 7, 10060 Macello (TO) Ilaria Bessone 339 2022881 E pirilamposcuolacirco Sportica Gym via Cattaneo 41, 10064 Pinerolo (TO) Paola Martina 0121 795590 sportica.it

Teatrazione via Artom 23, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 teatrazione.com

UP Via Mercantini 9,12042 Bra (CN) Maria Grazia Ielapi 339 7532815 upscuoladicirco.com

Lombardia Allincirco via Crispi 53, 22100 Como Fabio Giangreco 339 6657570 allincirco.it

Hops via Lanzi 51, 20872 Cornate D’Adda (MB) Sara Papadato 348 0069417 scuola-circo-hops.it

Kabum via Guicciardini 114, 21100 Varese Alessandra Pessina 349 4568018 spaziokabum.it

Quattrox4 Via Andolfato 10, 20126 Milano Elisa Angioni 02 36525176 quattrox4.com

Spaziocirco via Carrobbio 6, 20093 Cologno Monzese (MI) Sonia Belotti 338 7813115 spaziocirco.it Spazio Circo Bergamo c.so Roma 84/a, 24068 Seriate (BG) Manlio Casali 393 0082506 spaziocircobergamo.it Trillino Selvaggio via Tolstoj 14/a, 20146 Milano Giuditta Pino 334 2765052 trillinoselvaggio.it

Trentino Alto Adige Animativa via Max Valier 11, 39011 Lana (BZ) Reinhard Demetz 0473 239564 animativa.org Arteviva via Bari 32/L, 39100 Bolzano Mauro Astolfi 333 8596111 arteviva.bz.it

Friuli Venezia Giulia Circo all’inCirca via Cividina 17, 33100 Udine Irene Giacomello 340 6052371 circoallincirca.it

Veneto Barbamoccolo via Maestri del Lavoro 36, 30037 Scorze (VE) Manuela Polacco 339 4652122 barbamoccolo.it

Circo dell’Imprevisto via Fogazzaro 12, 36030 Caldogno (VI) Giovanni Evaristo Arnaldi 347 2261288 E Circo dell’imprevisto

Circo in Valigia via Falgare 31, 36015 Schio (VI) Nicoletta Grolla Cegalin 0445 1716634 circoinvaligia.it

Circo Volante via Pacinotti 5/c, 30034 Mira (VE) Laura Ugolini 329 3330986 circovolante.it Kervan-Circolarte via Fiorazzo 1D, 35136 Padova Valentina Sperandio 351 2169653 E Associazione Kervan

Liguria Circo Galleggiante via Castelfidardo 1, 19122 La Spezia Chiara Martini 339 5772543 circogalleggiante.it Circo Mirtilla Str. Ronchi Brighei 1/c, 18100 Imperia Arianna Pastorelli 338 9700357 femspettacoli.com SiRCUS c/o Teatro Internaz. di Quartiere, Pz.tta Cambiaso 1, 16123 Genova Barbara Vecchio 010 8600232 sarabanda-associazione.it sYnergiKa piazza Palermo 12, 16129 Genova Annalisa Alcinesio 338 1172011 synergikaasd.com

Emilia Romagna Arterego via Piave 19, 40033 Casalecchio di Reno (BO) Roberto De Marchi 339 7508734 arterego.org ArtinCirco via Tolara di Sopra 88, 40064 Ozzano dell’Emilia (BO) Maila Sparapani 328 6493203 artincirco.it Circolarmente via Mantova 4/b, 43123 Parma Albert Horvath 338 3939743 circolarmente.it

Circo Sotto Sopra p.zza dei Colori 28/a, 40138 Bologna Mariagrazia Bazzicalupo 328 7312861 circosottosopra.com OfficinAcrobatica via Stalingrado 12 c/o p.co Dopolavoro Ferrov., 40128 Bologna Barbara Vitangeli 347 1107367 officinacrobatica.com TaDaM Circo via Allevi 13, 29121 Piacenza Dario Rigolli 333 1532976 tadamcirco.com

Toscana Antitesi Teatro Circo via Guidiccioni 6b, 56017 Ghezzano-S. Giuliano Terme (PI) Martina Favilla 349 6304211 antitesiteatrocirco.it Badabam Str. della Tressa 5, 53100 Siena Margherita Gamberini 366 4811081 badabam.it Circo Libera Tutti via Marconi 108, 50056 Montelupo Fiorentino (FI) Stefano Bertelli 340 0810499 circoliberatutti.it Circo Tascabile p.zza Mosca c/o Giardini Montagnola, 50065 Pontassieve (FI) Claudia Brandani 380 3585691 E circotascabile En Piste via Bocchi 32, 50126 Firenze Maria Luisa Liguoro 333 3733644 enpiste.it K-production piazza Viani 6, 55049 Viareggio (LU) Claudia Sodini 328 1447868 E Kproduction - teatro circo scienza Passe-Passe via Sorripa 50, 50026 San Casciano in Val di Pesa (FI) Julien Morot 371 1287774 passepasse.it Saltimbanco c/o Nuovo Teatro delle Commedie via G.M. Terreni 5, 57122 Livorno Enrico Pellegrini 329 9523295 saltimbancoscuolacirko.it Sottosopra via Pievan Landi 42, 52100 Arezzo Simona Serafini 339 3840294 arezzosottosopra.it

Marche Aria di Circo via Achille Grandi 45, 60131 Ancona Caterina Del Giudice 388 7533247 ariadicirco.com Circoplà c/o Spazioplà Via Vanoni 11, 60030 Serra dÈ Conti (AN) Elisa Mencarelli 338 1545063 circopla.it Visionaria via Gabrielli, Teatro Panettone, 60131 Ancona Valeria Mastropasqua 338 7587532 visionaria.org Umbria

NAZIONALE CORSI/SCUOLE DI CIRCO EDUCATIVO

CIRCOSFERA.IT
REGISTRO
Circo Corsaro piazza Vanvitelli 1/a,
Foligno (PG) Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 E Scuola di Circo Foligno Circo Instabile via Birago 4,
Perugia Michele Paoletti 347 3867654 E Circoinstabile Sul Filo
Dintorni Località Padella 37,
Orvieto (TR) Soledad Prieto 335 389432 E Cirko
Accademia Materia Viva
M. Marulo 54, 00143 Roma Roberta Castelluzzo 06 45491296 accademiamateriaviva.it Circoraggio via Baccano 10, 00188 Roma Ombretta Di Simone 339 8258627 E ScuolaCirco Circoraggio Vola Voilà via dei Pescatori snc, 00124 Roma Anna Paola Lorenzi 342 5451353 volavoila.it Campania Circo Corsaro via Dietro la Vigna 14, 80145 Scampia (NA) Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 E Scuola di Circo Corsaro Puglia Circo Laboratorio Nomade via Sferracavallo snc, 74012 Crispiano (TA) Monia Pavone 333 4292637 circolaboratorionomade.com Circolare v.le Europa 99a, 72019 San Vito dei Normanni (BR) Anna Pinto 380 1274099 E CIRCOlareFestivaldelleArtiCircensi Cirknos via Vecchia Frigole 36, 73100 Lecce Giorgia Basilico 333 4100916 E Cirknos Un Clown per Amico / Circobotero Str. Modugno Carbonara 4/8, 70131 Bari Michele Diana 348 0535875 unclownperamico.com Sicilia Circ’Opificio via Ammiraglio denti di Piraino 1, 90142 Palermo Marika Riggio 329 7169258 circopificio.it Gigliopoli via S. Antonio 6 Capo Milazzo, 98057 Milazzo (ME) Alfredo D’Asdia 090 9281274 gigliopoli.org Spazio Kiklos via Esopo 20, 90011 Bagheria (PA) Mario Barnaba 328 1668183 E spaziokikloscoworkingart Sardegna Teatro Circo Maccus via dei Gerani s.n. Sant'Isidoro 09044 Quartucciu (CA) Virginia Viviano 347 9650413 teatrocircomaccus.com
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