Juggling Magazine #57 - december 2012

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NUMERO

57 DICEMBRE2012

JUGGLINGMAGAZINE.IT A S S O C I A Z I O N E G I O C O L I E R I & D I N TO R N I issn 1591-0164 Poste Italiane SpA sped. in a.p. 70% DCB Viterbo Contiene allegato P. e allegato R. â‚Ź 3,00


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bollettino informativo dell’Ass. Giocolieri e Dintorni Pubblicazione trimestrale Anno XI, n. 57, dicembre 2012 Registrazione Tribunale di Civitavecchia n. 9 del 21 novembre 2002 ©2002 Associazione Giocolieri & Dintorni viale della Vittoria, 25 00053 Civitavecchia (RM) h www.jugglingmagazine.it e jugglingmagazine@hotmail.com f 0766 673952 m 347 6597732 Direttore Responsabile Marcello Baraghini Direttore Editoriale Adolfo Rossomando Grafica e impaginazione Studio Ruggieri Poggi h www.ruggieripoggi.it t 06 57305105 Distribuzione Nuovi Equilibri t 0761 352277 f 0761 352751 Stampa Spedim via Serranti, 137 h www.spedim.it Stampato il 20 dicembre 2012 In copertina Secret - Cirque Ici al festival Circa foto di Philippe Cibille

Pubblicazione sostenuta dal

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Giancarlo Fiorentini

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Capodanno, tempo di consuntivi, ma soprattutto il momento giusto per scrutare l’orizzonte, prima di lanciarsi con entusiasmo nel nuovo anno! E in questo salto a braccia aperte portiamo con noi una nuova serie di ambiziosi progetti: Circosfera, programma biennale di sviluppo e integrazione delle attività legate ai progetti di circo ludico-educativi, nel quale coinvolgeremo i tanti operatori e formatori che ci hanno seguito/affiancato in questo ultimo decennio; Circonferenze, progetto di sviluppo della critica sul mondo delle arti circensi e dello spettacolo dal vivo contemporaneo, coordinato da un esperto del calibro di Raffaele De Ritis; CATE, progetto biennale europeo per la definizione di un curriculum professionale per insegnanti di circo, condotto con i nostri partner europei EYCO; Juggling Video Magazine che, dopo un primo anno di rodaggio, partirà con una serrata programmazione mensile, curata da K-Production. Sono questi solo alcuni dei tanti progetti che si affiancheranno ai tanti già in corso e nei quali investiremo le nostre risorse. Lo faremo ancora una volta, con passione e professionalità, chiedendo a istituzioni, sponsor, scuole, associazioni, soci di darci una pacca sulla spalla. Di offrire un piccolo grande contributo, proporzionato alla loro dimensione, ruolo, competenza, entusiasmo. Di alimentare un progetto che nel 2013 si appresta a celebrare il suo 15° anno di vita al servizio delle arti della strada e della pista! Adolfo Rossomando Direttore editoriale Juggling Magazine


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Circa fef stival di circo attuale 26 ottobre / 3 novembre, Auch (Francia) www.circa.auch.fr intervista a Mark Fouilland direttore artistico

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Justin Nicholas Atmosphere Photography

Alexandra Fleurantin

Melissa Stein

Jean Pierre Etournet

Philippe Deutsch

Benoit Nochy

Organizzando quest’anno gran parte della programmazione al Circ desideravamo ritrovare lo spirito del festival degli inizi, che si svolgeva in un villaggio di chapiteau, dove tutti si incontravano e trascorrevano il tempo. Qualcosa che avevamo forse perso nelle edizioni in cui il festival si svolgeva per lo più in centro, con la Maison de Guascogne come perno e luogo molto rumoroso, dove la gente restava un po’, disperdendosi poi nei bar limitrofi. Qui al Circ godiamo ora di uno spazio più vivibile, dove ci si può incrociare più facilmente.

Contrariamente agli altri anni, dove gli spettacoli proposti erano tutte creazioni con meno di 6/7 mesi di vita, questa volta abbiamo programmato qualche spettacolo un po più “datato”; volevamo invitare gli artisti che sono stati i “fedelissimi del” festival, come Nikolaus, Les Acrostiches, Remi Ballague…; l’altra cosa importante per questo anniversario è che le scuole di circo della FFEC e della FEDEC siano al centro della nuova struttura e della programmazione del festival. Per noi era molto importante simbolicamente avere lo spettacolo della FFEC a metà settimana, nel Dome de Guascogne, e le CERCLE (gli spettacoli della FEDEC) rappresentati tutta la settimana in uno chapiteau attiguo; le scuole sono state presenti a Circa fin dalle primissime edizioni e sono le realtà che caratterizzano fortemente e fanno vivere il festival. È sulla loro presenza e ruolo che il festival è stato concepito e le abbiamo volute molto presenti in questa edizione. A volte si è rischiato di fare un festival con troppi spettacoli professionali, non abbastanza centrato sulle scuole... e quest’anno sono stato contento di vedere che le scuole di circo hanno ricevuto un loro spazio importante.

Vincent « c@ctus » Vanhecke

Dopo alcune edizioni del festival, quest’anno al suo XXV anniversario, abbiamo deciso dal 2001 di dare il via ad una programmazione continuativa di spettacoli di circo, ma anche di residenze artistiche. Abbiamo quindi subito avvertito la necessità di una struttura che accogliesse adeguatamente sia artisti che stanno lavorando su creazioni per la sala sia quelli che creano per poi esibirsi negli chapiteau, con le loro caravane o senza. La scelta del sito è caduta su questa zona della città, non lontana dal centro, che abbiamo battezzato CIRC e che diventa un nuovo polo nazionale per lo sviluppo delle arti circensi. È qui che abbiamo fatto realizzare il Dome de Guascogne, luogo per la diffusione di spettacoli di circo, ma anche di teatro, danza e musica nell’ambito della stagione culturale annuale che si tiene ad Auch.


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Per la scelta del design del Dome de Guascogne abbiamo indetto un concorso per architetti, richiedendo uno chapiteau dove fosse possibile la configurazione sia frontale sia circolare, con una capienza di pubblico di 500/600 persone. Delle 60 proposte arrivate, 4 hanno lavorato su progetti interessanti, ma solamente una, quella che è stata poi scelta, ha proposto uno chapiteau originale, molto originale, senza piloni all’interno. Tutto è supportato dalla struttura portante in legno, rivestito da doppia tela con un’isolante tra le due superfici, che lo rendono molto confortevole, a livello termico e acustico. È uno chapiteau che evoca curiosità, che potrebbe essere il simbolo dello chapiteau del XXI secolo. Per noi è importante avere questo chapiteau all’interno del CIRC, poterlo condividerlo con altri, permettendoci di presentare spettacoli elaborati che non potevamo accogliere prima. Rispetto alla grande sala che utilizzavamo prima, l’Hall du Muzon, il Dome apre nuove possibiltà, e siamo spiacenti che lo spettacolo Sinué della compagnia Feria Musica non abbia potuto aver luogo, perché avrebbe potuto mostrare il vero potenziale tecnico della sala.

Vivo ad Auch da 15 anni, e da 15 anni lavoro su questo progetto. Ho scoperto il circo arrivando ad Auch, e quello che mi ha molto toccato è notare quanto il circo si sia evoluto, come la sua estetica sia mutata.10 anni fa tutti ricalcavano molto lo stile francese del CNAC, oggi il panorama è completamente esploso, le forme oggi sono differenti e trovo questo molto stimolante ed eccitante. Quello che trovo stimolante e bello è che a nostro modo, con il lavoro che abbiamo fatto qui ad Auch, contribuiamo veramente allo sviluppo del circo. Lo facciamo per favorire le opportunità di lavoro per gli artisti, per far nascere delle idee, dei sogni agli artisti, agli operatori professionali, e forse anche ai politici! Tutto questo è interessante perché mostra che nel 2012, in un periodo di crisi, progetti come questo sono possibili. Ho una frase che mi ripeto spesso, che mi fa andare avanti: “quando cominciamo a dire che questa cosa è impossibile, è per non provare a farla; e questa cosa diventa impossibile proprio perché non l’abbiamo provata”. Ecco, penso che quello che abbiamo fatto possa servire per mostrare alle persone che bisogna provare. Poi certo occorre del tempo, è difficile, noi stessi abbiamo cambiato 16 location per il festival, e abbiamo impiegato 15 anni per arrivare a questa ultima, ma oggi eccoci qui ad inaugurare CIRC!!

Philippe Cibille

Sinué H Amiel

Vincent « c@ctus » Vanhecke

Il festival ha visto la partecipazione di 150 artisti, 500 persone delle scuole di circo tra allievi, insegnanti e assistenti, 40 tecnici, 200 volontari, 15 persone a tempo pieno dell’equipe di CIRCA, 15 stagisti, 28.000 ingressi agli spettacoli, più gli spettacoli gratuiti, per un totale di 30/32.000 ingressi, tanto cibo e tanta birra! 7 luoghi di spettacolo, 80 rappresentazioni, 15 spettacoli professionali più gli spettacoli delle scuole... 350 operatori professionali del settore, almeno 25 nazionalità differenti rappresentate, quest’anno abbiamo inoltre invitato 12 giornalisti europei che partecipano ad una tappa del progetto Unpack The Arts, destinato a far evolvere il settore della critica sul circo, e infine anche molti incontri professionali.

Circa vuole essere una reunion della famiglia del circo la più larga possibile, con incontri, organizzazioni, network, dove gli artisti abbiano la possibilità di esporre i loro progetti agli operatori e parlarne in pubblico; cerchiamo di rendere tutto ciò possibile, con uno spazio importante dedicato alla presentazione dei progetti. Il circo negli ultimi 25 anni si è molto evoluto; oggi ci sono molti artisti, non troppi, ma le condizioni economiche sono difficili. Questo festival vuole mostrare che possiamo nutrire progetti ambiziosi. Mi sembra importante dire agli artisti che, anche se le cose sono difficili, non siete obbligati a fare dei solo show e dei duetti. Potete anche immaginare delle opere più grandi, e luoghi come questo possono donarvi il desiderio di provarci e di realizzarle.

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Sean Young Photography

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Pier Camarda

Circa fef stival di circo attuale

BL BL

www.flicscuoladicirco.it Quest’anno la scuola di circo Flic, in occasione dei festeggiamenti per i suoi 10 anni, ha deciso di prenderne parte affidando una nuova creazione, intitolata “BL BL”, a cinque neodiplomati ed alla direzione del docente/regista Francesco Sgrò: “Partecipare a questo festival è stato un grande piacere, sia per lo scambio che si crea tra studenti, insegnanti e artisti di tutto il mondo, sia perché ci ha permesso come scuola di dare ai ragazzi la possibilità di creare uno spettacolo al di fuori dell’ambiente scolastico, un primo passo verso l’attività lavorativa. Lo spettacolo, una forma breve di 25 minuti, è nato tra Torino e Plzén (Repubblica Ceca), città dove risiede l’università di arte e design con cui la FLIC ha iniziato una proficua collaborazione. Abbiamo cercato di mettere in scena quelli che sono i principi artistici della scuola di circo, il lavoro in collettivo, la qualità del movimento, la naturalità dei personaggi e la commistione tra le varie specialità circensi. La Francia ci ha accolto benissimo; Auch è un festival estremamente ben organizzato, e “BL BL” è stato molto apprezzato sia dal pubblico sia da insegnanti, studenti e direttori delle altre scuole. E stato bello vedere quante sfaccettature diverse ha il circo in questo momento, quanta differenza esiste tra le varie scuole dal punto di vista tecnico e nell’approccio artistico. Una differenza di cui era possibile parlare nelle utilissime discussioni post-spettacolo in cui ci si scambiava informazioni e opinioni tra studenti e professori. Una bella esperienza, ricca di umanità e professionalmente preziosa, anche perchè i 5 interpreti, Ania Buraczynska, Carolina Braus, Stephen Boyd, Jakub Zielinski e Veronica Rossetto Piccini, hanno deciso di continuare a lavorare sulla creazione per portarla in tourneè il prossimo anno, e come scuola non possiamo che essere ulteriormente orgogliosi.

Betti Combo

Marlon Brando

http://betticombo.blogspot.it

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Tutto è cominciato da una ricerca di manipolazione d’oggetti e palo cinese nel settembre 2011 alla Central del Circ a Barcellona. La dimensione assurda, giocherellona e comica che costituiva l’originalità dell’elaborato ci ha affascinato da subito. L’oggetto secchio ha unito tre attori circensi con fisicità e movenze molto diverse; è diventato il nostro mezzo di comunicazione e linguaggio, stimolandoci ad approfondire la ricerca sulle possibilità comunicative dell’oggetto, sulle modalità di intendere la manipolazione, sul rapporto tra attore e oggetto. Il palo cinese, espandendo lo spazio scenico in verticale, ha aperto nuove interessanti possibilità di lavoro su un altro livello. Da questi viaggi creativi nasce la volontà di trasformare la nostra ricerca in uno spettacolo per la sala o luoghi protetti. Ci ritroviamo a gennaio in residenza artistica a Toulouse. L’elaborato di 15 minuti viene presentato a febbraio al Circo Price di Madrid in occasione della maratona di circo contemporaneo “Al Filo” e ad una “prova aperta” alla scuola Le Lido di Toulouse. Questa prima bozza di ricerca colpisce i coordinatori del terzo anno della scuola, tanto che veniamo integrati nella promozione. Trascorrono così mesi intensi di ricerca, teatro, danza, giocoleria, impegni su creazioni collettive e numerose presentazioni al pubblico. Ci confrontiamo con artisti, vediamo tanti spettacoli, collaboriamo con professionisti di vario genere, complice l’ambiente culturalmente fertile di Tolouse e le offerte multidisciplinari della scuola. La strada della creazione appare a tratti infinita, non sempre coronata di rose e fiori, e insieme abbiamo superato numerosi ostacoli; oltre a stimarci professionalmente abbiamo imparato a volerci bene e a capire quando è il momento di fare una pausa per ricominciare con nuove energie. A Circa abbiamo presentato una forma breve da 25 minuti dello spettacolo, e per terminare la creazione vagabonderemo, nonostante la base rimanga Toulouse, fino alla data (da precisare) del debutto nel 2013. L’augurio è di presentare il lavoro in situazioni e Paesi diversi, sperando di condividere momenti divertenti anche con il pubblico italiano.


www.scuoladicirko.it Quest’anno ricorre il X anniversario della Scuola di Cirko Vertigo e l’affermazione professionale dei suoi giovani artisti è il modo migliore per festeggiare questa ricorrenza. A settembre undici allievi della Vertigo sono stati ammessi negli istituti superiori di Chalons en Champagne, Toulouse, Parigi, Rotterdam, Bruxelles e Chambery. Tra i risultati più lusinghieri, l’ammissione di tre giovani artisti al CNAC dove, in 25 anni di attività, non erano mai stati ammessi candidati italiani: è Chiara Marchese di Catania, abile equilibrista alla corda molle, a poter vantare questo primato. Molto soddisfacenti anche gli inserimenti professionali nell’ambito della danza contemporanea. I neodiplomati Edoardo Ramojno e Fadi Zmorrod sono stati contattati dalle compagnie di Avi Kaiser e Sergio Antonino e di Alain Platel. Il decennale è stato festeggiato ufficialmente il 13 ottobre al Teatro Colosseo di Torino; in scena alcuni degli artisti storici della Vertigo, impegnati in un galà di attrazioni; nella prima parte della serata tutto il secondo anno del corso professionale ha presentato una creazione sul tema dell’Afasia curata dal regista Eric Angelier. L’afasia è un disturbo del linguaggio dovuto a lesioni alle aree del cer-

vello deputate alla sua elaborazione, in conseguenza di ictus, ischemie cerebrali e altre patologie. Elementi sui quali gli allievi sono stati chiamati a creare momenti che in qualche modo sensibilizzassero, senza perdere lo spirito e l’humor del circo contemporaneo, su questa patologia. Un estratto di questo spettacolo, intitolato “Afasia”, è stato proposto ad Auch all’interno della vetrine dedicate alle scuole europee da Diego Contreras, Yves Chevallier e Alessio Motta coordinati da Silvia Francioni. Una creazione basata prevalentemente sulle tecniche del palo cinese, della corda molle, della roue cyr e del verticalismo.

Simone Paparella

Afasia

Monale

Milan Szypura

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Circonferenze1.1 a cura di Raffaele De Ritis

Il catalogo è questo (?).

Dell’insieme (se esiste) di pratiche di cui si occupa questa rivista (quali? Quante?), comuni denominatori sfuggevoli e insidiosi sembrano l’infedeltà alle usuali nozioni e luoghi di “spettacolo” e un dialogo interrogativo con l’ambiente metropolitano. Varie suggestioni sono nate dal fertile incontro “Inter(r)iviste”, promosso dall’Institut Francais di Napoli, in cui la collaborazione tra i periodici Juggling Magazine (Italia) e Stradda (Francia), ha dato vita a un’esplorazione sui legami tra arti di strada e urbanistica. Poi, il gioco delle relazioni, delle teorie identitarie, fino alle circonvoluzioni attorno al sentirsi “contemporaneo” e a qual grado, può scatenarsi infinito. Il catalogare può servire ad affermare identità, a rafforzare riconoscimenti giuridici o istituzionali, a distinguersi da alterità sempre troppo vicine e lontane, a illudere su sicurezze. Il dubbio invece, generando domande, fomenta dialogo ed energia creativa. Se giocolieri, clown, acrobati possono rassicurare come una primordiale trinità, essa è solo l’inizio di incroci incerti e definizioni trasversali: compagnia, collettivo, scuola, corso, associazione, residenza, federazione, festival, happening, concorso, raduno, infanzia, clown-dottore, tecniche aeree, regolamenti, parkour, writers, skaters, operatore, formatore, stage, medicina circense, arti aeree, teatro-circo, intensivo, avanzato, intermedio, principiante…: tanto per buttare qualche termine per aria, di quelli che potrebbe riunire l’utopica etichetta “arte urbana”. Viceversa, il gioco delle appartenenze può porsi come risposta rassicurante nel tentativo di catalogazione concreta dello “spettacolo popolare”, definizione di

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recente usata per un’udienza in Vaticano: settemila tra famiglie circensi, madonnari, bande municipali, domatori, padroni di circhi, imprenditori di noleggio strutture, circoli magici, giostre a cavalli, burattinai, pupari, mestieri itineranti, migranti. Una coesione sotto l’ala del culto religioso dominante, forse necessaria a chi vuol ribadire un rapporto con la società da minoranza quasi martire, in un gioco contraddittorio con la necessaria anarchia spirituale dell’”arte urbana”. La festosa circostanza, partendo dall’ecumenico invito di utopia di appartenenza ad un unico mondo, ha determinato, con l’assenza (naturale e non polemica) dell’”arte urbana” di cui sopra, due universi paralleli, probabilmente connotati da distinte problematiche, da diverse forme di relazione con la società e quindi di senso della propria arte. Se in questa millenaria galassia c’è stata una novità recente, da mezzo secolo e più ciò si ha nel diverso rapporto dell’artista circense/di strada/popolare/(dis)urbano con la collettività. Egli è stato per secoli corpo estraneo alla comunità, dunque in un rapporto acritico, apolitico e parassitario rispetto a una società verso le cui tensioni e problematiche il nomade non provava grande interesse: non a caso in varie epoche si deve alla borghesia, nei panni dell’avanguardia o della drammaturgia, la trasformazione del saltimbanco in disegno artistico, satira, segno politico. Ma dagli anni ’60 circa, la novità è che il rinnovamento delle arti circensi ha come suo principale segno la trasmissione non dinastica e la genesi dei suoi protagonisti all’interno della realtà urbana: borghese,

Andrea Macchia

Prove di dialogo tra artista e città

ma anche proletaria, nelle sue varie espressioni ludico/artistiche (studentesca, sportiva, intellettuale). Da quell’epoca, circo e spettacolo di strada diventano anche un atto critico, per il semplice fatto che, oltre al virtuosismo, tentano di veicolare contenuti artistici compiuti, poiché per la prima volta ad opera di membri della società costituita: il bisogno primario di rapporto interrogativo con la società proprio a qualunque artista; un’estetica del dubbio che invece non diviene mai una necessità per la popolazione dello spettacolo nomade dinastico. Essa al contrario ha sempre coltivato profili e progetti apolitici, determinando anche una


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immutabilità del dialogo artistico, e tale sicurezza, in quanto “tradizione” e trasmissione di valori “universali”, ne ha garantito la sopravvivenza fino allo status giuridico di “funzione sociale”. In realtà l’universo del circo e del saltimbanco è stato detentore per secoli della trasgressione e del dubbio (ne riparleremo). La trasgressione temporanea del tendone diviene oggi di circostanza, quanto la prevedibilità/irregolarità di una ricorrenza stagionale o religiosa, e non coltiva consapevolmente dubbi; il circo canonico resta trasgressivo al massimo nella visione ancora malintesa di una para-etnia incontrollabile a cui si attribuiscono strascichi di illegalità o i sensi di colpa dell’integralismo animalista (ne riparleremo); mentre la trasgressione dei writer, di un raduno di giocolieri, di una scuola di piccolo circo o di un gruppo di skater rompicoglioni, che la città la abitano, è invece una volontà di dialogo politico/creativo con lo spazio e i contenuti urbani, la consapevolezza di interrogare il paesaggio sociale con la costruzione di un linguaggio o di un genere, attorno ad altre scale di “valori”. E forse per quello che da una parte c’è il tentativo volenteroso, e molto italiano, di unificare tutto nell’edificazione cristiana di una cosmologia dello spettacolo “popolare”, sotto l’egida della Chiesa (anche

qui concretizzando uno scambio politico nella protezione dell’universo itinerante e fragile); dall’altra il rifiuto gentile da parte dei nuovi dei saltimbanchi “urbani”, per i quali il laicismo è valore garante del dialogo critico e creativo con la città, garanzia dello status di artista. L’espressione “arte urbana” ha in sé un implicita dichiarazione critica e di dialogo nella volontà di interrogare e inventare, quanto rassicurante è quella di “spettacolo popolare” in quella di proteggere e conservare. Entrambe ricchezze necessarie, l’una coltiva un’autodeterminazione creativa, eventualmente clandestina, l’altra ambisce al riconoscimento ufficiale e a una mai sufficiente “dignità”. Involontario paradosso è la coincidenza, nel giorno di tale udienza papale, del lancio del nuovo sito da parte di Leo Bassi di una religione laica strutturata sui princìpi del buffone e avente come dogma il dubbio (www.paticano.com), in qualche modo riaffermato come energia primaria dell’arte, nel guidare il dialogo tra l’artista urbano e la città; pur sempre quel Bassi che fa della tradizione circense, in tutta la sua fierezza, il motore del proprio progetto. Ma ne riparleremo. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 57 d i c e m b r e 2012

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Luke Wilson master jugglerr a cura di Salvatore Fraasca

Il mondo della giocoleria si rabbuia. Ci ha lasciato Luke Wilson originale manipolatore, giocoliere di rara qualità vincitore del Festival Mondial du Cirque de Demain nel 2003 e già precedentemente, nel 1995, del South of England Close-up Championship. Radiato dai casinó inglesi, trasferitosi in Germania sarebbe diventato uno dei piú esperti nel campo della manipolazione del panorama mondiale. Lo incontrai per la prima volta nel 1998 a Edinburgo, EJC. Il clima era fresco e la convention europea cominciava a sfoggiare grandi numeri. Nel pieno delle sue forze Luke sfoggiava la sua particolare tecnica. Potevi incontrarlo dappertutto: in palestra (in tutte le palestre) ad allenarsi, in centro città ad esibirsi su un palco aperto con una delle sue mirabolanti routine con 3 clave, alla sera al Gran Galà in un numero con il duo LukaLuke. Lo ricordo alle prese con i kick-up: il suo modo sciolto e ricco di varianti ci impressionò e ci spinse certamente a lavorare di più con i piedi. Era spesso presentatore di grandi eventi. Lo rividi a York in occasione della convention inglese nel 2001. Quell’anno Anthony Gatto partecipava con il suo

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numero al galà. Un giorno giunse in palestra per allenarsi e tutti ovviamente si fermarono a guardarlo. Dopo un pò nauseati dai tanti oggetti ci concedemmo una pausa dal prodigio ed uscimmo dalla palestra. Fuori, in un sottoscala, c’era Luke Wilson e le sue 3 clave. Notammo l’enorme differenza tecnica e ci schiarimmo le idee su come si può essere immensi su territori diversi della tecnica. Era la ripetizione contro la pura ricerca. A Millstreet nel 2004 lo vidi esibirsi in un numero con 3 bastoni. L’originale routine quella volta si basava sullo studio dei mezzi’ giri che a differenza delle clave quell’attrezzo gli permetteva naturalmente. Alternava momenti di giocoleria alla manipoalzione del cubo di Rubik di cui era esperto risolutore, il tutto a tempo di musica… Prolifico, dall atteggiamento metodico, ha animato discussioni sugli sviluppi della giocoleria e del circo dal punto di vista artistico e tecnico. Il suo approccio scientifico alla giocoleria lo ha portato a investigare e a ricercare espandendo le sue teorie ad altre discipline del circo e alla danza. Ha fatto parte del RenegaDesignLab un progetto di ricerca e

sviluppo di nuovi attrezzi per la giocoleria. Essendo vivamente interessato al mondo dello spettacolo nella sua totalità, molte sono state le sue collaborazioni con musicisti o attori ed artisti circensi di ogni disciplina. Ultima delle sue fatiche è stata, nientemeno, che la direzione dello spettacolo “Mortale” al Krystallpalast Variety Theatre a Leipzig, in Germania.

Perennemente al lavoro con i suoi numeri e spettacoli e regie, anche in collaborazione con il Gandini Project e come insegnante in molte scuole di circo, Luke ha girato il mondo incessantemente ponendo/si importanti domande sugli sviluppi dell’enorme fenomeno circo che sta accadendo… Molte delle riflessioni di Luke Wilson, per fortuna, sono raccolte nel blog circusgeeks.co.uk

in cui generosamente le pubblicava e dal quale ho tradotto alcuni suoi articoli che ho riportato on-line sulla rubrica La Tigre di Peluche di JM, su gentile concessione di Aron. Luke è stato definito come uno dei primi giocolieri moderni, uno dei primi a smarcarsi dalla gabbia infertile della tradizione e lanciare sguardi su nuovi orizzonti oggi assai percorsi. Le sue routine sono indimenticabili e i suoi articoli sono illuminanti sulla trasmissione della tecnica e le possibilità che offre un insegnamento moderno e funzionale alla creazione ed alla originalità. A 35 anni, vinto dal male terribile, Luke ha lasciato cadere le sue clave, per sempre. Ma i suoi video e i suoi scritti e il suo ricordo rimangono, preziosi. Per sempre. Ha scritto, una volta: “Juggling is risk. And that risk is what makes it unique and precious and valuable. And that is something we should celebrate.” La sua profondità intellettuale e la perizia tecnica, la sua passione per la giocoleria e le sue mani abili ci mancheranno. Ciao Luke.


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q ua d e r n i d i

illustrazione di Sara Colautti

magazine


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XI Meeting Nazionale

10/14 settembre, Castelfiorentino (FI)

degli Operatori di Arti Circensi per Bambini e Ragazzi

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ffo oto di Andrea V Vaanni e Simona Mezzapesa Selvaggia


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Il Meeting è rivolto agli operatori del settore e fornisce loro da più di un decennio l’occasione unica in Italia per un aggiornamento professionale e per un reciproco scambio sulle metodologie e le tecniche acquisite. La formula prescelta vede il gruppo degli operatori partecipanti, provenienti da tutta Italia in rappresentanza di varie associazioni e riuniti nella caratteristica e stimolante atmosfera conviviale che caratterizza questi incontri, concentrarsi per cinque giornate su un intenso programma di interventi, workshop, laboratori con bambini, confronti e allenamenti.

Le novità di quest’anno Nella familiare cornice del campus scolastico, allietato dalla presenza dello chapiteau di Spazio Bizzarro e coadiuvati dalla task force di Kappaerre, che insieme a Giocolieri e Dintorni si fa carico dell’organizzazione dell’evento, è cominciata la XI edizione del Meeting. Tra i principali focus della programmazione quest’anno sono stati messi in evidenza una serie di attività e laboratori legati al tema del circo sociale, una serie di attività legate all’acrobatica aerea e alle sue applicazioni, un focus sulle attività internazionali (festival e training). Il programma ha visto

come sempre la tradizionale griglia di laboratori con le scuole, workshop pratici e teorici, spettacoli serali, integrata con una serie di incursioni in ambiti e territori diversi, ma anche con più tempo libero per facilitare l’incontro, la conoscenza, lo scambio reciproco. Il Meeting, insieme ad altri eventi, è diventato dalla scorsa edizione parte costituente di un momento di aggregazione e confronto più ampio gestito dall’Ass. Kappaerre. Un nuovo contenitore dal titolo Meethink, un evento rivolto a persone che lavorano o sono impegnate volontariamente in ambienti educativi e formativi, culturali e di animazione sociale.

Dettagli programma Percorsi nelle scuole Quest’anno i laboratori nelle scuole a cura dei relatori erano dedicati a classi della scuola materna e della scuola primaria. 5 proposte di percorsi diversi, ognuno della durata di due incontri e ognuno con una sua specificità, + 1 percorso di due giorni con i ragazzi del Centro Diurno di Castelfiorentino. Elenco dei percorsi: Andrè Casaca (Teatro C’Art / Centro

Diurno): Identità Comica del Corpo; Stefania Garaccioni (Ludica Circo - VR): Il bambino Competente; Elena Giussani (MI): Minicirco: non è un gioco per grandi!; Marco Grillo (UD): A scuola di... Circo!; Michele Diana (Un Clown per Amico BA): Insegnare ed apprendere attraverso modelli collaborativi.

W rkshop e interventi Wo dei Relatori La prima fascia oraria pomeridiana e quella precedente il break della cena è stata dedicata agli interventi e ai workshop dei relatori. I partecipanti hanno potuto scegliere tra proposte di workshop sulla tecnica circense, esperienze di lavoro illustrate dai relatori, presentazioni/workshop di discipline particolari. Elenco degli interventi: (Workshop Pratici Arti Circensi) - Giulivo’s Break + Sbrock (Circo Tascabile - FI); Nicola Bruni (Spazio Bizzarro LC): Roue Cyr; Andrea Martina (Sportica - TO): Hip-Cirque-Hop fusione di linguaggi; Paolo Danesi (En Piste - FI): Corda Molle; Tommaso Negri (MI): Competizione forza e collaborazione nel Circo Sociale; Stefania Garaccioni (Luden’s Circus VR): Manipolazione e creazione con le clave; Giussani Elena (MI): Gioco, giochi, gioca!; Lapo Botteri (Circo Tascabile - FI): Le

Buone Vecchie 3 palline… Spazio Acrobatica Aerea e Dintorni, a cura di Martina Favilla (Antitesi Circo Teatro - Pontedera, PI): Firenza Guidi (Elan Frantoi - FI) Masterclass/Laboratorio sulla creazione: Davide Riminucci (Acro - GE) - Sicurezza, Corretto Montaggio e Normativa sulle discipline aeree. Circo Sociale: Maria Teresa Cesaroni (Circo Corsaro - NA): Il Gioco dell’Integrazione; Daniele Giangreco (Circo Instabile - PG): Hanche Noi Circo; Luca Marzini Uniti per Crescere - TO): Tra Gioco, Competizione e Cooperazione; Marco Grillo (UD): Circo e interazione sociale con soggetti autistici; Ass. Straniamenti (RC): Laboratorio sull’integrazione etnica

Interventi dei relatori e gruppi pp di lav pp a oro av in mod dalità Open Space Una seconda fascia oraria è stata dedicata esclusivamente ad interventi di natura teorica e gruppi di lavoro su temi di carattere generale o specifico di interesse comune per l’intero settore, condotte con modalità open space. Ecco un elenco degli interventi e dei gruppi di lavoro. Pedagogia del Circo: Michele Paoletti (Circo Instabile - PG) e Stefano Bertelli (Apriti Circo -

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PI): Non Formal Teaching Methodoolgies; Michele Paoletti (Circo Instabile - PG) e Stefano Bertelli (Apriti Circo PI) : Reflection Notes & Release; Giuseppe Porcu (Fuma che n’duma - CN): L’esperienza dei Performing Group. Circo Sociale: Maria Teresa Cesaroni (Circo Corsaro - NA): L’adozione di un Codice Etico; Daniele Giangreco e Tania Fiorini (Circo Instabile - PG): Hanche Noi Circo; Daniele Giangreco (Circo Instabile - PG): La

Meethink www.meethink.org

Fabrica dei Fantasmi; Luca Marzini (Uniti per Crescere TO): L’esperienza nei Carceri; Festival, Progetti Internazionali, Network: Michele Paoletti (Circo Instabile - PG), Stefano Bertelli (Apriti Circo - PI): European Youth Circus Training Camp, Edinburgo; Elena Giussani (Campacavallo - MI): Bridges for Youth Festival Brema; Maria Teresa Cesaroni (Circo Corsaro - NA): Arcikaos - Menorca; Adolfo Rossomando (Giocolieri e Dintorni -

FB Spazio Bizzarro www.spaziobizzarro.com

Nicola Bruni e Cecilia Fumanelli, insieme alla loro associazione TraLeNuvole, sono riusciti a realizzare il loro progetto: un tendone rosso e bianco, uno spazio scenico stabile dedicato agli artisti, in cui operare e creare spettacoli di circo, musica, teatro, e ogni forma di espressione artistica, nel cuore della verde Brianza, presso il Parco Vivo di Casatenovo (LC), a soli trenta minuti da Milano. Spazio Bizzarro è un progetto totalmente autoprodotto ed ecosostenibile, un nuovo centro culturale attivo che si propone come w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t

Spettacoli Durante il Meeting sono stati programmati spettacoli serali ospitati nelle strutture del Meeting e sotto il tendone di Spazio Bizzarro.

9/11 happening teatrale nei luoghi del Meeting, a conclusione del percorso laboratoriale tenuto da Firenza Guidi, seguito con grande entusiasmo e interesse dagli operatori; il tradizionale Open stage degli Operatori; Cabaret Bizzarro, uno spettacolo ad alto tasso di arti circensi curato dello Spazio Bizzarro. Al termine degli spettacoli la festa è continuata negli spazi del campus allestiti per ospitare musica live e dj set.

Il Meeting è una importante occasione di promozione delle attività di Circo per Bambini e Ragazzi sul territorio. Per questa ragione l’Ass. KappaErre, in corrispondenza delle date del Meeting, ha organizzato in questi anni, con l’Amministrazione Comunale di Castelfiorentino, un calendario di appuntamenti e incontri aperto a tutta la cittadinanza e ad altre realtà che si occupano di attività con i giovani. Anche quest’anno Kappaerre, con una progettualità coerente e innovativa, si è fatta promotrice di un contenitore più ampio, dal titolo “Meethink”, un evento di portata nazionale rivolto a persone che lavorano o sono impegnate volontariamente in ambienti educativi e formativi, culturali e di animazione sociale, all’interno del quale Arciragazzi ha tenuto una programmazione di incontri e momenti formativi per i propri operatori. Un’occasione interessante per attivare scambi e collaborazione tra più mondi, affacciandosi l’uno negli spazi dell’altro, partecipando alle rispettive attività, oppure semplicemente facendo nuove conoscenze e scoperte nei break di lavoro.

Spazio Bizzarro

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RM): Arti Circensi per Adulti Progetto Europeo Programma Grundtvig; Lapo Botteri (Circo Tascabile - FI) - UISP e Dintorni, nuove collaborazioni; Martina Favilla (FISAC) – Attività e prospettive di sviluppo della FISAC.

opportunità di crescita e formazione artistica propedeutica, amatoriale e professionale aperta a tutti: bambini, adolescenti, adulti, famiglie, professionisti del settore, amatori. Arte e artisti si potranno così incontrare e confrontare anche in Brianza, smuovendo le acque del territorio locale. Verranno organizzati stage di tecniche circensi, giocoleria, teatro, danza e musica; verrà data la possibilità di utilizzare lo spazio per creazioni e per residenze di compagnie esterne; vi saranno organizzati rassegne ed eventi culturali e, oltre ai corsi settimanali, il tendone e l’area circostante si faranno location per un mercatino biologico a km 0, e centro estivo per bambini durante

l’estate. Sarà fisso per tutto l’anno e sarà riscaldato con un impianto a bio-massa. All’interno dell’area ci sarà uno spazio bar con prodotti biologici del territorio locale. È periodo di crisi, ma lo staff di Spazio Bizzarro va controcorrente, cercando persone che abbiano voglia di collaborare come insegnanti di corsi e stage per bambini e adulti. L’inaugurazione di Spazio Bizzarro si terrà a primavera 2013, in data da definirsi, con una tre giorni di spettacoli, performance, installazioni e musica: ci saranno ospiti brianzoli e internazionali e chiunque abbia voglia di partecipare. Spazio Bizzarro sarà di nuovo presente alla Convention di Giocoleria della Brianza del 2013, Stay Bizzarro!


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Programma CircoSfera Il Programma Circosfera prevede nel biennio 2013/1014 di integrare e raccordare la fitta serie di iniziative coordinate da Giocolieri e Dintorni e legate ai progetti di circo ludico educativi (nuova definizione che introdurremo, per sostituirla a “circo per bambini e ragazzi”) e ai progetti di circo sociale. Il programma si occuperà di definire/promuovere i seguenti centri di attività:

Curriculum degli operatori di progetti di circo Fornire indicazioni forti sul percorso formativo necessario e sufficiente per raggiungere le competenze richieste. Per farlo utilizzeremo i risultati raggiunte dal gruppo di lavoro dell’EYCO e le indicazioni che verranno fuori dal progetto CATE (programma Grundtvig) che nei prossimi due anni si occuperà proprio di questo, e al quale partecipiamo in partenariato con le federazioni di altri 8 paesi europei.

Curriculum degli operatori di progetti di circo sociale e terapeutico Integreremo il curriculum degli operatori di circo ludico educativo con un curriculum specifico per chi opera in progetti di circo sociale. Il gruppo di lavoro sul circo sociale, coordinato da Maria Teresa Cesaroni, partendo dalle proprie esperienze, consultandosi con altri esperti e valutando tutti i percorsi formativi già in atto all’estero, elaborerà un curriculum specifico.

Codice Deontologico per gli operatori di circo ludico educativo e circo sociale Partendo dai documenti già elaborati da realtà come FEDEC e Cirque du Soleil, renderemo disponibile un codice deontologico e solleciteremo scuole e operatori ad adottarlo.

Progetto Pedagogico Strumento già elaborato e utilizzato dalle scuole professionali e dalle maggiori federazioni e scuole di circo per bambini e ragazzi. Ne pubblicheremo uno nostro e solleciteremo le scuole ad elaborarne/adottarne uno proprio.

Norme e procedure di sicurezza La normativa vigente in materia di pronto soccorso e altri adempimenti sulla sicurezza regolamenta una gestione ben precisa del rischio. Faremo il punto su tutto questo e proporremo dei percorsi formativi, nostri interni, o presso altri enti. Il topic riguarderà anche gli standard di sicurezza delle strutture che ospitano le attività.

Registro delle Scuole Continueremo a promuovere le scuole, aiutandole a marcare la differenza rispetto alle tante proposte di animazione ormai attive in Italia. Una rete che si impegnerà ad adottare un codi-

ce deontologico, rendere noto agli utenti un progetto pedagogico chiaro, garantire il curriculum degli operatori e gli standard di sicurezza. Forniremo un tempo e strumenti a tutti per adeguarsi.

Lobbying e rappresentanza Continueremo ad impegnarci e candidarci per rappresentare le scuole italiane presso le istituzioni nazionali ed internazionali, per creare collaborazioni con altre reti e realtà attive sul territorio (FISAC, UISP, etc.).

Formazione e Registro degli Operatori Continueremo ad aggiornare la nostra proposta formativa, adeguandola alle ultime ricerche e sperimentazioni nel campo della pedagogia del circo. In attesa di un riconoscimento professionale delle esperienze maturate, forniremo agli associati un “passport” sul quale verranno certificati i percorsi formativi effettuati con noi o presso altre realtà ad indirizzo pedagogico.

Meeting Nazionale Per la programmazione e la conduzione del Meeting coinvolgeremo un gruppo di lavoro, formato da operatori che negli anni hanno dimostrato capacità e disponibilità a rendere il Meeting un importante appuntamento per tutto il settore.

Progetti Internazionali Stage, seminari, percorsi formativi, schemi di scambio tra giovani, festival di circo per bambini e ragazzi. Con sempre maggiore frequenza partecipiamo a partenariati europei e inviamo gli operatori italiani all’estero, e ora anche i ragazzi! Continueremo a farlo. Tra i prossimi impegni anche la candidatura ad oganizzare in Italia il NICE Meeting nel 2014.

CaroCircoBus Riparte con maggiore slancio la promozione di CaroCircoBus, laboratori itineranti di piazza (o di scuola) che possano essere tenuti nell’arco di una giornata o di poche ore. Uno strumento di grande percussione e potenzialità sviluppato negli anni, e che si avvalerà della disponibilità e competenza degli operatori CircoBus-forniti!

Circonfe f renze fe Organizzeremo momenti di confronto, dibattito, scambio tra gli addetti ai lavori, ma anche cicli di conferenze nelle scuole e negli atenei, dove illustreremo il valore pedagogico dei progetti di circo. Queste iniziative si inseriranno in un programma più vasto, legato questa volta ai temi dello sviluppo artistico e critico delle arti circensi, coordinato con la collaborazione di Raffaele De Ritis.

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Circo Circolo Festival

alta qualità), Circolo Active (circo sociale e sviluppo dei talenti); Circolo Extra (network e programmi di formazione per professionisti).

11/21 ottobre, Liempde / Brabant (Paesi Bassi) www.circocircolo.nl W m Claessen direttore artistico Wi

Dal ‘Central Park’ di BrabantStad, Circo Circolo offre un luogo ideale per abbandonarsi all’incanto. Il grande prato aperto della tenuta è costellato di una serie di chapiteau grandi e piccoli, disposti in circolo e comodamente riscaldati, che ospitano mostre, presentazioni, ma anche workshop, conferenze e dibattiti. Una location e uno scenario fantastico che alimentano il clima magico e fiabesco del festival. Circo Circolo, un evento biennale, si presenta come un festival internazionale di tendenza, dedicato al circo teatro, e intende giocare un ruolo importante come un festival speciale genere nei paesi Bassi e in Europa. Il festival si rivolge ad un pubblico vasto, dove diverse generazioni possono godere insieme degli spettacoli, creando un ponte tra le persone che vanno spesso a teatro e quelli che non fanno mai. Ogni due anni, il festival presenta una programmazione artistica di alta qualità, che quest’anno offriva tra l’altro Cirque Éloize, con Cirkopolis; Wu Wei Vivaldi, con The Four Seasons; Compania de Circa Eia, con Capas; Un loup pour l’homme, con Face Nord; Cirque Inextremiste, con Extrêmités; Cie Circ’ombelico, con Da/Fort. Un programma internazionale condito anche con anteprime di compagnie olandesi e basato su tre pilastri importanti: Circo Teatro Festival (programma internazionale di

www.circoeia.com

Cie Eia, CAPAS

Marta GC

a cura di Francesca Lissia

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La location del festival si trova all’interno del triangolo delle città Eindhoven - Tilburg-Hertogenbosch, e fa parte della regione nota come Het Groene Woud (La foresta verde). Il festival contribuisce al profilo regionale e nazionale di questo paesaggio speciale, con l’obiettivo di sviluppare programmi per le edizioni a venire che utilizzino la natura nel parco come scenografia e background. Circo Circolo è anche impegnato in una innovativa cooperazione con i festival del Brabant, tra cui Dutch Design Week, Glow, STRPfestival, Folkwoods, Gipsy Festival, November Music, Theatre Festival Boulevard, Graphic Design Festival, Incubate and Circo Circolo. La provincia del Brabante settentrionale è il finanziatore più importante di Circo Circolo, che a sua volta è uno degli eventi di rilievo inseriti per la candidatura della città a Capitale Europea della Cultura 2018.

f to di Dietmar Haatesuer fo

La Compagnia di Circo “eia” (“Sì” in sardo, o anche “espulsioni impreviste accordate”) nasce nel 2010 dalla fusione di due gruppi: Fabrizio Giannini, Armando Rabanera, Cristiano della Monica (Circo de la Sombra), Celso Pereira e Francesca Lissia (Compagnia Celso y Frana), grazie al desiderio di esplorare e confrontare i nostri modi di intendere il circo, la musica e la vita. La nostra passione per il circo inizia sotto lo stesso tendone, la scuola di circo Carampa, a Madrid. Da lì le nostre strade si separano e per quattro anni ci

portano ai poli opposti d’Europa, Fabrizio Armando e Cristiano, scelgono la vita professionale per continuare a formarsi come artisti, mentre io e Celso partiamo in Svezia, per frequentare l’Università di Danza e Circo di Stoccolma. Inutile dire che percorrendo cammini così diversi si arriva a punti molto diversi. Durante questi anni sviluppiamo forme differenti di lavorare la nostra specialità, l’acrobatica di coppia. Ed è proprio il desiderio di condividere questi punti di vista, che ci ha portati a ritrovarci, per cercare insieme un linguaggio artistico comune e personale al tempo stesso. Più passava il tempo e più capivamo insieme che le differenze che la nostra formazione e i nostri percorsi

artistici avevano creato, in realtà rappresentavano il punto forte del nostro gruppo. Questa consapevolezza si rafforza durante il processo creativo del nostro primo spettacolo insieme: Capas. Uno spettacolo basato, sull’accoglienza, intesa come ospitalità, valore che nelle nostre culture è quasi una forma d’arte; ma anche intesa come accoglienza di se stessi e degli altri. Capas, prende il nome dalla parola spagnola che tradotta in Italiano significa “strati”. La creazione è durata un anno, durante il quale ci siamo dedicati a visitare i luoghi d’origine di ognuno dei componenti dello spettacolo. Napoli, Cagliari, La Galizia, al nord est della Spagna e la Rioja al centro della stessa. Abbiamo presenta-


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Collaborazioni sono state sviluppate anche con Productions Mundial, con l’intento di creare vasi comunicanti nelle rispettive programmazioni e co-produzioni con compagnie provenienti da Africa, Asia o America Latina. Anche il recente avvicinamento tra la danza e il circo-teatro vede in questa stessa regione la Panama Pictures, della coreografa Pia Meuthen, attivamente impegnata nei corsi di formazione circense in Olanda e nelle Fiandre. Circo Circolo sostiene e incoraggia inoltre la partecipazione attiva nel circo a diversi livelli. Insieme a MIK Kunsteducatie, un programma di formazione per le scuole primarie della provincia di Brabante e Kunstbalie, incoraggia i Centri Locali per Arte Educazione ad inserire il circo nei loro programmi. Il festival fornisce una vetrina e un pubblico ideale per gli artisti di circo provenienti dalle due scuole di formazione professionale di Tilburg (AcaPA) e Rotterdam (Codarts), così come per i talenti internazionali selezionati all’interno della rete internmazionale CircusNext. Circo Circolo organizza e facilita infine workshop per giovani talenti e per i dilettanti. Circolo Active fornisce nuovi strumenti nel campo del circo sociale, con progetti in preparazione a Tilburg e Eindhoven, e ha ospitato quest’anno un lungo seminario con esperti dei settori del welfare, cultura e circo. Infine Circo Circolo ha gentilmente offerto spazi e disponibilità per ospitare una parte del programma Meeting NICE 2012, regalando una meravigliosa atmosfera (oltre agli ingressi per gli spettacoli!) a più di 60 operatori di circo provenienti da tutta Europa.

ri profondi e le storie intime, a volte brillanti, a volte catastrofiche, ma sempre sincere e ironiche. La cosa che più ci rende felici è accompagnare il pubblico all’uscita dello spettacolo, vedere le facce raggianti e sentirci dire che la cosa bella di Capas è che sia uno spettacolo generoso. Prego! Prima di tutto, possiamo offrirvi un caffè? Benvenuti, inizia lo spettacolo!

Manel Sala “Ulls”

to le nostre famiglie, amici, luoghi cari al resto del gruppo, invitandoli a entrare tra gli strati delle nostre vite. Da questo viaggio nasce Capas, un miscuglio di acrobazie, tradizioni, mare, caffè, ricordi, canti popolari …vita insomma. Con Capas vogliamo portare lo spettatore in un luogo che odora di casa, che ha la musica della memoria, dove si raccontano i deside-

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f to di Dietmar Hatesuer fo

VII NICE meeting 14/16 ottobre, Brabant, Olanda www.ejco.org a cura dii Ilaria Bessone

Il mio primo (very) NICE meeting Pochi giorni prima del NICE meeting ho ricevuto la proposta da parte dell’Associazione Giocolieri e Dintorni di partire per l’Olanda e partecipare all’incontro. Così, grazie all’appoggio di fidati colleghi che si sono offerti di sostituirmi sul lavoro, ho potuto cogliere al volo l’occasione ed entrare, per la prima volta, nel fantastico Dream Team italiano insieme a Gabriella, Tommaso, e, naturalmente, Adolfo. Ammetto che non sapevo esattamente cosa aspettarmi: a spingermi c’era soprattutto la voglia di conoscere la realtà europea dei progetti di piccolo circo e circo sociale, e le persone che hanno

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contribuito a crearla e svilupparla. In realtà, il programma fitto di impegni e l’impeccabile organizzazione hanno dato spazio a molto altro. Così, ho riportato a casa un bagaglio arricchito sia dal punto di vista tecnico che umano. Intanto, l’opportunità di vedere quanto in alcuni paesi europei il valore sociale ed educativo del circo sia da anni riconosciuto anche a livello istituzionale, rappresenta un forte incoraggiamento a crescere e proseguire il lavoro. Anche le idee innovative e l’entusiasmo che ho scoperto, e la possibilità di ascoltare le esperienze di chi raggiunge

risultati importantissimi in contesti davvero complessi, come il community circus di Belfast, è servita da grande stimolo. Grazie ai nuovi contatti, la possibilità di visitare e collaborare con altre realtà in Europa mi sembra molto più concreta! Il meeting ha poi contribuito a chiarirmi le idee sugli schemi di finanziamento dell’Unione Europea e dei progetti che è possibile realizzare. D’altra parte, nuove idee per reperire fondi sono arrivate dalle iniziative di crowd funding di alcune scuole di piccolo circo. Inoltre, anche se non è questa la sede adatta per un argomento così complesso, il fatto che in alcuni paesi europei (primo fra tutti il Regno Unito) esistano protocolli rigidamente definiti su questioni che in Italia ancora non vengono nemmeno discusse, quali la prevenzione e

l’intervento in caso di denuncia di molestie sessuali nei corsi di circo, mi ha dato da riflettere. Grazie ai workshop ho poi avuto modo di confrontarmi, mettermi in gioco e ricevere feedback specifici sui miei metodi di insegnamento. Una volta rientrata, questa esperienza si è spesso rivelata utile nella pianificazione e nella conduzione delle lezioni. Insomma, la partecipazione al NICE meeting 2012 si è rivelata un’esperienza proficua e stimolante. E non ho ancora menzionato la ciliegina sulla torta, ovvero la magica atmosfera e gli spettacoli di fama internazionale offerti dal concomitante festival di circo contemporaneo Circo Circolo! Ora non resta che augurarsi che le nuove idee nate al meeting si realizzino e che nascano nuovi progetti in tutta Europa. E naturalmente, che in un futuro prossimo il NICE meeting possa arrivare in Italia.


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i ri Giocol& Dintorni

Formazione per Operatori di Progetti di Circo per Bambini e Ragazzi

con il sostegno del

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

L’Ass. Giocolieri e Dintorni promuove ed organizza meeting, stage, e un corso universitario per operatori dell’infanzia che vogliano introdurre nelle scuole, nelle palestre, nelle associazioni, l’insegnamento per bambini e ragazzi in ambito pedagogico delle arti circensi. Dopo un lungo confronto con le federazioni nazionali europee oggi confluite nella European Youth Circus Organization (EYCO), alla quale l’Ass. Giocolieri e Dintorni aderisce rappresentando l’Italia, abbiamo elaborato un programma formativo che permetta a tutti gli operatori italiani di acquisire le competenze specifiche per i Progetti di Circo, aggiornate al nuovo scenario europeo e in linea con la ricerca sull’evoluzione fisica e psichica del bambino. Su jugglingmagazine.it tutti i dettagli dell’articolata proposta formativa che ogni anno coinvolge circa 200 insegnanti ed operatori su tutto il territorio nazionale.

Circo Sociale e Handy Cirque: formazioni mirate allo sviluppo dell’operatore circense Castelfiorentino (FI) 22/24 febbraio 2013 Handy Cirque - Hanche noi Circo

Pedagogia del Circo: stage introduttivi di base e di approfondimento monodiciplinare

conduttori Daniele Giangreco e Tania Fiorini Implementare le competenze per la gestione di un percorso introduttivo per l’utilizzo delle arti circensi con persone disabili e offrire le basi teoriche e metodologiche, scientificamente fondate, sulle quali legittimare gli interventi che si propongo.

Castelfiorentino (FI) - 12/14 aprile 2013 Le basi tecniche e pedagogiche delle arti circensi 1° livello conduttori To T mmaso Negri e Michele Paoletti

Castelfiorentino (FI) - 15/17 marzo 2013 Circo Sociale e Integrazione conduttrice Maria Teresa Cesaroni - Circo Corsaro Fornire strumenti, mediante giochi e dinamiche, che possono essere applicati nei nostri corsi di circo in contesti “fragili” (con un focus anche sulle abilità aeree). Inoltre affronteremo i temi della formazione in circo sociale, del lavoro d'equipe, di come creare e svolgere un progetto, del codice deontologico.

Roma, ottobre 2013 / giugno 2014 3° Corso Universitario per lo Studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi in collaborazione con Corso di Laurea in Scienze Motorie, Facoltà

Medicina e Chirurgia Università Studi di Roma “Tor Vergata” Il Corso, indirizzato ad operatori di arti circensi, operatori dell’infanzia, insegnanti e studenti di Scienze Motorie, prevede di far acquisire le più moderne conoscenze generali, pedagogiche, sociologiche e tecniche per l’applicazione delle attività circensi in ambito di circo sociale e terapeutico. Iscrizioni aperte fino a giugno 2013

Stage introduttivo aperto a tutti coloro che desiderano scoprire le arti circensi e svilupparne l’insegnamento in ambito pedagogico nelle scuole, nelle palestre e nelle associazioni. Un approccio ludico e pedagogico e le differenti modalità d’insegnamento della relativa progressione tecnica.

Castelfiorentino (FI) - 13/15 o 21/23 settembre 2013 Le basi tecniche e pedagogiche delle arti circensi 2° livello conduttori To T mmaso Negri e Michele Paoletti Approfondimento della metodologia ludica e pedagogica nell’insegnamento delle tecniche di circo. Giochi per la gestione delle dinamiche di gruppo, collaborazione e cooperazione. Sviluppo della progressione tecnica. Messa in scena. Simulazione del ruolo di formatore. Metodologia della didattica circense.

Castelfiorentino (FI) ottobre 2013 (data da definire) Il Gioco del Circo: strumenti ludici e pedagogici per una didattica creativa e sociale conduttore Tommaso Negri

Giocoleria e altre tecniche circensi sono spesso presentate come discipline rigide che rischiano di annoiare e frustrare i meno capaci e volenterosi. Il nostro obiettivo è permettere a tutti di accostarsi a queste tecniche dando la precedenza alla sensibilità di ogni allievo e al divertimento dell’intero gruppo.

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Clown & Clown Festival 30 settembre / 7 ottobre, Monte San Giusto (MC) www.clowneclown.org a cura di Luigi Piga uff ffi ff ficio stampa del Festivall f to di Andrea Macchia fo

Almeno 25.000 spettatori, 20 tra artisti singoli e compagnie italiane ed internazionali, 200 persone tra volontari, staff ed organizzatori. Ecco alcuni dei numeri della VII edizione del Clown&Clown Festival, che ha confermato il format delle precedenti edizioni, con l’inaugurazione del PalaFabi la domenica e l’avvio degli spettacoli di artisti nazionali ed internazionali a partire dal giovedì successivo. La manifestazione attrae sempre maggior pubblico, soprattutto per “Rimbalzi di gioia”, l’evento finale per il quale quest’anno erano presenti circa 15.000 persone, ed alta è l’attenzione e lo studio per renderlo fruibile a più persone possibili nel rispetto della sicurezza. La direzione artistica ha dato spazio ad artisti che si distinguessero tra loro per formazione e per tipologia, di rilevanza internazionale, i cui spettacoli fossero il più possibile accessibili al grande pubblico, soprattutto ai bambini che, come sempre, sono stati scelti come destinatari principali. Per la prima volta la direzione artistica è stata affidata a Peppe Nuciari, direttore artistico del Veregra Street festival della vicinissima Montegranaro, coadiuvato dalla Mabo Band, ideatori del festival otto anni fa, e dall’Ente Clown&Clown che lo produce. Il nome del festival “Clown&Clown”, nella sua duplicità ripetitiva, ha proprio l’intento di declinare la figure del clown in tutte le sue sfaccettature: dalla clownerie ai clown dottori, passando per comici televisivi che nella loro carriera hanno sempre mantenuto uno spirito clownesco autentico. Il messaggio che il festival lancia è quello dell’importanza della risata e del suo valore terapeutico, e lo fa attraverso le testimonianze di chi ha fatto di questo una professione, di chi lo fa come volontario in corsia, ma anche di personaggi famosi che ogni anno si prestano come testimonial per dare una risonanza ancora più grande al festival, ma soprattutto alla sua filosofia…

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Da sempre il festival propone molti generi diversi di clownerie, dalla classica alla moderna, da quella mimica a quella parlata, etc.. le compagnie ospitate al festival negli ultimi anni dimostrano come la clownerie si evolva continuamente in molte direzioni grazie all’uso di varie tecniche e discipline, come la magia e l’arte circense… Al contempo, ci sono molti artisti che, invece di cercare una evoluzione moderna, ricercano l’essenza del clown classico per presentare al pubblico un clown credibile, più che originale. Il Clown&Clown Festival è da sempre impegnato a coinvolgere tutta la cittadinanza, e i tanti addobbi ‘fai da te’ presenti ormai nella maggior parte delle case sangiustesi sono un segno tangibile di questa integrazione. Ma il coinvolgimento va oltre le mura cittadine e raggiunge il territorio limitrofo. Quest’anno nello specifico è stato sottoscritto un Protocollo di Intesa con la Provincia di Macerata declinato su due punti: la sensibilizzazione nelle scuole tramite appositi incontri che hanno favorito la diffusione della cultura del sorriso contro l’indifferenza e l’esclusione sociale; il coinvolgimento di enti locali e di soggetti pubblico – privati, nonché di sostenitori e sponsor che crescono di anno in anno, vista la visibilità acquisita dal Festival. I sogni nel cassetto sono sempre tanti… così come il numero di artisti che si vorrebbe invitare. Il format rimarrà molto probabilmente lo stesso, cercando di riservare sempre più spazio alle iniziative ludico-didattiche per bambini e ragazzi perché l’apporto del Clown&Clown alla costruzione di un mondo migliore e più solidale parte proprio dai più piccoli, attori principali del futuro.


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riderepervivere.it homoridens.org laterradelsorriso.org

Clown dottori una nuova prospettiva p dell’I Care, un’entusiasmantte rivitalizzazione della fi f gura del clown

a cura di Leonardo Spina gelotologo

Il clown è una condizione dell’anima e non un personaggio da interpretare. Non è una maschera poiché non ha tipologia fissa. La sua essenza sta nella possibilità e nella volontà della persona-clown di accettare sé stessa e di operare sui/coi propri limiti, esponendoli al giudizio del mondo e, di conseguenza, fungere da capro espiatorio. La storia gloriosa del clown inizia nelle tribù neolitiche, presso le quali il “buffone rituale”1 non solo è capace di far ridere di sé o deridere gli altri, ma è anche sciamano e essere curandero, guaritore. “Colui che fa ridere”, con figure diverse, attraversa i secoli ed approda oggi nell’ospedale, di nuovo a prendersi cura delle persone. Un percorso circolare, che si chiude, oggi, mediante la figura del Clown Dottore. Il clown, da sempre ultimo nella scala sociale, si prende così una rivincita epocale. La scienza, infatti, dimostra che il frutto del suo lavoro, la risata, è un potente farmaco e che, di conseguenza, l’approccio del riso alle persone ammalate può dirsi terapeutico. La parola “terapia” accanto alla parola “clown” può far inorridire… Il termine è usato in medicina per indicare elementi (farmaci, chirurgia, fisioterapia), atti a curare la malattia sul piano fisico. Il concetto si è ampliato quando, per estenderlo alla cura del disagio psicologico, sono stati accettati come terapeutici strumenti

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Gilbero Mazzoleni il buffone rituale Bulzoni ed. Dal greco ghelos, riso; studio ed utilizzo del ridere e delle emozioni positive in funzione di prevenzione, terapia, riabilitazione, formazione. Come noi, la maggior parte della comunità scientifica denuncia questa sindrome come inesistente. …della Federazione Int.le Ridere per Vivere.

immateriali, quali le parole e la relazione. Così qualsiasi intervento che migliori lo stato psicofisico della persona, si intende terapeutico. Adottare senza speciose riserve questo concetto è molto utile, per la consapevolezza di ruolo del Clown Dottore. Nasce così la gelotologia2 che studia il ridere e le emozioni positive per applicarli, con appropriata metodologia, nei contesti sanitari, sociali e scolastici. Metà studioso metà clown, il Clown Dottore -compresi i motivi per cui l’uomo, unico nella scala evolutiva, ha sviluppato un comportamento così ricco di implicazioni psicosomatiche e relazionali - applica il riso per attivare il guaritore interno delle persone, in modo assai sorprendente. Antropologia, psicologia, psicofisiologia, PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI), pedagogia e sociologia stanno nel suo bagaglio, così come, da clown, la sua anima è aperta all’ascolto, all’improvvisazione istantanea di gag, alla magia, in una relazione con l’altro che è folle e pertinente al tempo stesso. Questo “altro” sarà di volta in volta un bambino, un adulto, una persona con disabilità, un anziano, un “matto”, un nomade, un bambino ADHD (iperattivo) 3. Costringere il clown dottore solo in pediatria è infatti assai riduttivo: è l’Umanità che, dimentica del valore del sorriso, ha bisogno del suo lavoro! Per raggiungere questo grado di consapevolezza olistica i Clown Dottori, secondo noi4, debbono formarsi con grande attenzione. La prima cosa da mettere in gioco è l’amore. La vicinanza emotiva alla persona è fondamentale, altrimenti l’intervento del clown dottore va ad aggiungersi alla lista delle terapie fatte con tecnicismo, e serve a poco. Il Clown

Dottore è catalizzatore di benessere, all’umile servizio della persona che soffrendo (e ridendo) cresce. La guarigione infatti avviene nell’anima della persona stessa e il Clown Dottore (e le buone emozioni che suscita) sono solo espedienti per avvicinarsi ad essa. Al di là dell’ospedale, è l’attività nel sociale ad essere molto interessante. Qui il Clown Dottore torna ad essere, come nell’antichità, un “creatore di Comunità”, elemento che integra, in grado di bypassare o distruggere le rigidità dei ruoli sociali, gli schemi culturali, le appartenenze etniche e religiose. I più attenti tra i Clown Dottori, scoprono poi oggi quanta spiritualità si nasconda dietro

le loro buffe azioni, in termini di energia vitale positiva ed in termini di pura trascendenza, secondo quanto asseriva Osho: il riso è sacro, la più alta vetta della consapevolezza umana. L’esempio più forte è il Cristo che, durante la passione, si fa dileggiare e trattare da matto. Ecco quale è la “materia” che stiamo plasmando: ecco da dove deriva il grande rispetto che si deve alla dignità della figura del clown. Su queste basi è nata la Scuola Europea di Alta Formazione per Clown Dottori, operatori della salute ed insegnanti “Norman Cousins”. Strutturata in moduli e laboratori ha sede presso la Comunità Ospitale “La Terra del Sorriso”, vicino ad Orvieto. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 57 d i c e m b r e 2012

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Circus Klezmer intervista al regista Adrian Schvarzstein fo f to di Jordi Bover

www.adrianschvarzstein.com Sono nato in Argentina e poi ci siamo trasferiti a Milano, a Barcellona e infine a studiare archeologia biblica in Israele dove, dopo scavi molto noiosi, ho trovato l’opportunità di andare a studiare commedia dell’arte in Italia e poi entrare a lavorare all’Opera di Tel Aviv come aiuto regista, traduttore, acrobata, mimo, etc. Grazie a un Barbiere di Siviglia diretto da Dario Fo sono poi fuggito con una troupe di circensi e artisti di strada finendo dopo varie peripezie nel Circus Ronaldo in Belgio, bella esperienza che mi ha aperto le porte del circo teatrale o circo contemporaneo, cioè con una chiara drammaturgia! Ho sempre avuto passione per il teatro non convenzionale, per la comicità dei clown non infantili, e sicuramente con l’utilizzazione dello spazio pubblico come scenografia teatrale. Un giorno mi hanno chiesto perchè non facevo un mio spetta-

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colo usando tutte le pazzie che solevo fare in continuazione, e così che è nato il Greenman, dove la provocazione innocente e la comicità a volte irriverente sono gli ingredienti principali! Circus Klezmer è nato dal bisogno di raccontare la storia di quando in Europa c’erano questi Shtetl, paesini a maggioranza ebraica, poi scomparsi durante la seconda guerra mondiale. La storia della vita quotidiana, del pazzo del villaggio, dei vicini che litigano; storie universali che ricordano epoche dove la solidarietà, l’amicizia, la gioia delle cose semplici erano il piatto quotidiano; storie di mia nonna, venuta in Argentina in fuga dall’Europa; volevo ricordare la normalità della vita che esisteva prima della barbarie nazista; con humor, allegria e sopratutto raccontando una storia che appartiene a tutte le culture del mondo. È forse questo il successo dello spettacolo, da 8 anni in giro per il mondo, meno che in Catalogna, dove è stato

creato: nemo profheta in patria! Vesto i panni dello sceneggiatore, del regista, dell’attore, vivendo una schizofrenia creativa al 100%. Dopo tanti anni di teatro di strada e circo credo di avere maturato la capacità di avere più di due occhi e due orecchie per vedere e ascoltare tutto quello che mi circonda, e quindi controllare e azionare le diverse situazioni che ci sono in scena; è difficile, non sempre ci riesci, ma devi avere fiducia e sopratutto collaboratori a cui affidarti! La varietà e la scoperta delle diverse possibilità che crea uno spazio sono la mia passione. Non ho preferenze: spettacolo di circo o in strada o in luoghi speciali (per esempio in una casa: Habitaculum del mio gruppo Kamchatka) o in opere barocche (Los Elementos con il gruppo barocco Le Tendre Amour), diversificare e provare significa allargare gli orizzonti dello spettacolo, e anche del pubblico! Nutro grande passione per quasi tutto quello che in questo mondo ci incuriosisce; per esempio ho scoperto un progetto fotografico degli inizi del sec XX, un filantropo (Arthur

Kahn) che ha ritratto a colori tutti i posti e le genti il mondo (72.000 foto). Luoghi e culture che sono scomparse, ecco che torna la mia passione archeologica! E allora, se facessimo uno spettacolo sulla cultura che scompare, sulle tradizioni che si perdono dalla globalizzazione? Infatti i progetti ai quali sto lavorando sono delle Opere Barrocche dove il circo, il teatro di strada e naturalmente la musica, sono protagonisti. Per giugno 2013 a Bron, in Francia, una parodia del Don Chisciotte, di un compositore del sec XVIII, all’interno di una fortezza, e poi facendo itinerare il pubblico al suo interno; una modalità di spettacolo che esisteva (le Teatre de la Foire) ma che il tempo e l’elitizzazione della musica ha fatto scomparire! O per l‘inverno del 2013 a Graz, dentro il programma del Cirque de Noel in quella città austriaca, un progetto di circo con musica antica basato sui quadri del pittore fiammingo Brueghel (padre e figlio); e perchè no anche la storia un personaggio che, accompagnato da decine di astucci di violino, ci racconta la storia delle pazzie caretteristiche nelle varie culture, un giufà internazionale, un pirlin, un meshugge!


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IV Giornate di Studio sulle Arti Circensi 5/9 novembre, Milano www.circoedintorni.it a cura di e fo f to di Stefa f nia Ciocca fa Le giornate di studio sulle arti circensi si sono fatte in quattro. Tante sono infatti le edizioni di questa iniziativa nata dal felice connubio di idee sviluppatesi grazie al Prof. Alessandro Serena e favorite dalla lungimiranza del Prof. Paolo Bosisio, presidente dell’ex dipartimento di Beni Culturali alla Statale di Milano, che trovano naturale continuazione nel dipartimento in Beni Culturali e Ambientali e con il benestare del Prof. Paolo Inghilleri, suo nuovo presidente. Anche quest’anno differenti esperienze si sono susseguite davanti agli studenti, coinvolti sia da storie appassionanti sia da personalità affascinanti. Un’importante novità ha riguardato invece il laboratorio di giocoleria tenuto da Daniel Romila e Alberto Fontanella, che ha coperto tutte e cinque le mattinate, confermandosi occasione di incontro, collaborazione, esplorazione del sé, per vivere l’ambiente universitario in un modo completamente diverso. Gli argomenti trattati sono stati il fenomeno Cirque du Soleil, grazie a Patrick Flynn, company manager dello spettacolo Corteo, e Agathe Alie, direttrice degli affari generali del CdS; le donne nel circo, con Maria Vittoria Vittori e Annamaria Crispino, direttrice della rivista Leggendaria, che ha dedicato un inserto speciale alle donne nel circo; infine l’arte di strada, che vede proprio Milano, coi consiglieri comunali Filippo Barberis e Luca Gibillini e il presidente della FNAS Alessio Michelotti, esporre il nuovo innovativo piano comunale di regolamentazione e promozione del teatro di strada. A seguire Thomas Blackthorne, fachiro e mangiaspade, che ha offerto un’esilarante e sbalorditiva dimostrazione a tutti gli studenti; Carlo Rossi, clown e attore delle Filarmonica Clown e protago-

nista dello spettacolo Casa Dolce Casa; lo studioso e regista circense Raffaele de Ritis che ha trattato in maniera originale il tema del varietà e del burlesque; il giornalista di Repubblica Roberto Bianchin, con l’ironica provocazione dal titolo “Il circo è di destra o di sinistra?”; Francesco Mocellin, avvocato e presidente del CADEC, ha argomentato e discusso con gli studenti le ragioni della permanenza o meno degli animali nel circo; Daniel Romila, che porta ai ragazzi la testimonianza diretta del fenomeno Parada. Numerosi anche i protagonisti delle realtà didattiche legate al circo come Paolo Stratta, Flavio d’Andrea, Marco Bizzozzero, Camilla Peluso, Maurizio Accattato e Adolfo Rossomando. Infine gli ex studenti laureatisi in Storia del Circo con il prof. Serena presentano i loro lavori, a dimostrazione che le strade del circo sono davvero infinite: Silvia Rizzini, Nicola Compostori, Alberto Fontanella, Alessandra Borghi, Valentina Ripa, Rebecca Magosso, Stefania Ciocca. Non solo nomi, elenchi e numeri ma soprattutto passioni; le Giornate di Studio si svolgono in un contesto accademico, ma il prof. Serena pone molta cura nell’evitare che ci si riduca ad una conversazione tra addetti del settore, ed invita ogni relatore ad aprirsi con testimonianze di vita vissuta, per trasmettere la passione che ancora li muove ed offrire agli studenti testimonianze utili per il loro orientamento professionale. Thomas Blackthorne ha mostrato, con tutta la sua vis comica e personalità esuberante, le foto di quando da bambino giocava già con un serpentello d’acqua o un piccolo gufo, e quelle di oggi, che lo vede a contatto con pitoni e rapaci! Patrick Flynn ha trasmesso la passione di lavorare per un gigante dell’intrattenimento quale è il CdS e ha invitato i ragazzi a fare tanta esperienza, a girare e magari sbagliare, e solo dopo tale peregrinare di proporsi al complesso canadese. Raffaele de Ritis affida alla provocazione l’invito ad apprendere le tecniche dello streap tease per imparare a gestire il pubblico; Paolo Stratta, Flavio d’Andrea, Adolfo Rossomando e Camilla Peluso presentano ai ragazzi, le nuove professionalità legate alle arti circensi. Carlo Rossi presenta il clown come un eroe tragico caduto che rimbalza. Daniel Romila ha condotto con passione i laboratori ed è sicuro che almeno la metà dei partecipanti proseguirà questo percorso. Gli stessi ex studenti, appena affacciatisi al mondo del lavoro, dimostrano come il loro bagaglio di conoscenze circensi si sia trasformato in un biglietto di sola andata per una nuova passione! j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 57 d i c e m b r e 2012

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CaroCirco/Busprogetti itineranti di circo per bambini e ragazzi Da oltre un decennio impegnata sul territorio nazionale nella promozione delle arti circensi e nella formazione dei suoi insegnanti l’Ass. Giocolieri e Dintorni, sulla base delle esperienze maturate nel settore, lancia nel 2006 Carocirco, e il suo modulo da piazza/scuola CaroCircoBus, un’iniziativa concepita per promuovere e diffondere nelle città italiane la pratica delle arti circensi come strumento ludico-educativo per gruppi di almeno 200 tra bambini e ragazzi. La realizzazione dell’iniziativa si avvale della collaborazione e dell’entusiasmo di formatori e operatori di grande esperienza che da varie città d’Italia si rendono disponibili per recarsi nella città ospitante per avviare le prime fasi del progetto. Le fasi del progetto prevedono: una serie di incontri con le istituzioni per illustrare gli obiettivi del progetto; uno stage di formazione aperto al personale docente e agli operatori per l’infanzia; laboratori e dimostrazioni di piccolo circo presso scuole e strutture sportive. Carocirco prevede un ampio sviluppo sul territorio a medio e lungo termine ed è stato concepito per poter essere adottato con facilità da scuole e istituzioni italiane.

CaroCircoBus, agile modulo itinerante di CaroCirco, si propone di creare nelle piazze e scuole d’Italia un primo momento di gioioso e attivo incontro con le arti circensi. Il modulo CaroCircoBus è stato concepito per essere inserito con facilità all’interno di manifestazioni cittadine, festival, raduni, programmazioni scolastiche, vilaggi turistici. Un furgone opportunamente attrezzato e guidato da operatori esperti arriva in una piazza/scuola prescelta ed è in grado in brevissimo tempo di allestire lo spazio ed offrire a gruppi di bambini e ragazzi un gioioso, istruttivo e coinvolgente laboratorio centrato sulle discipline circensi della giocoleria, dell’equilibrismo e dell’acrobatica. Il format, lanciato con successo nell’estate 2007, è stato replicato numerose volte all’interno di varie manifestazioni e città italiane. per ulteriori informazioni: www.jugglingmagazine.it > circo per bambini e ragazzi > > carocirco e carocircobus giocolieriedintorni@hotmail.com - f. 0766 673952 - m. 347 6597732

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Registro Nazionale

Corsi/Scuole di Arti Circensi per bambini e ragazzi

Il Registro nasce con l’intento di fornire informazioni sul lavoro delle scuole, promuovere e facilitare le collaborazioni, gettare le premesse per un riconoscimento del settore e la creazione di un network nazionale. Le modalità per esservi inseriti sono disponibili su www.jugglingmagazine.it

Piemonte Chapitombolo via Baldichieri 18, 14013 Monale (AT) Olivia Ferraris 0141 1856269 www.chapitombolo.it

Lombardia

Trentino Alto Adige

Friuli Venenzia Giulia Veneto Liguria Emilia Romagna Toscana

Marche Abruzzo Molise Umbria Lazio Campania Puglia Basilicata Sicilia Sardegna

Circo Clap via Don Giovanni Minzoni 17, 28041 Arona (NO) Pasquale di Palma 328 8891533 www.circoclap.it Dimidimitri via Gorizia18, 28100 Novara Marco Migliavacca 333 1866430 www.dimidimitri.com Flic Scuola di Circo via Magenta 11, 10128 Torino Dario Sant’Unione 338 8394275 www.flicscuolacirco.it Fuma che n’duma via XX Settembre 30, 10022 Carmagnola (TO) Giuseppe Porcu 333 2742858 fumachenduma@yahoo.it Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano (TO) Enrico Giacometto 328 7828323 www.jaqule.com Sportica via Cattaneo 41, 10064 Pinerolo (TO) Paola Martina 340 4644248 sportica@libero.it Teatrazione via Rismondo 39/f, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 www.teatrazione.com Vertigimn via Mottalciata 7, 10154 Torino Fabrizio Fanizzi 338 4189800 www.vertigimn.it Circa Circo via Etiopia 6, 20146 Milano Pino Giuditta 02 47710541 www.ilgrafo.it Quattrox4 ASdc via Privata Pericle 16 20126 Milano Elisa Angioni 348 2269315 associazionequattrox4@gmail.com Piccola Scuola di Circo via Elba 7, 20144 Milano Camilla Peluso 02 42290574 www.piccolascuoladicirco.it Piccolo Circo dei Sogni via Carducci 7/17, 20068 Peschiera (MI) Paride Orfei 02 5471337 www.piccolocircodeisogni.com Scuola di Arti Circensi e Teatrali via Sebenico 21 , 20124 Milano Maurizio Accattato 348 6054623 www.maurizioaccattato.org Spaziocirco via Carrobbio 6, 20093 Cologno Monzese (MI) Sonia Belotti 338 7813115 www.spaziocirco.it Ambaradan via Gaetano Donizetti 16, 24020 Torre Boldone (BG) Lorenzo Baronchelli 339 5695570 www.ambaradan.org La Valle dei Sogni Centro Europa 2000 piazzale Europa 43, 25068 Sarezzo (BS) Elisa Serra 347 1012344 lavalledeisogni@gmail.com Juggling Lab via della Querce 125, 21013 Gallarate (VA) Luana Facchetti 347 2785195 www.wix.com/improntecreative/gallarate Giocolarte via Acerbi 133, 27100 Pavia Rita Vaz Pato 334 8192033 giocolarte@yahoo.it Animativa via Max Valier 11, 39011 Lana (BZ) Josef Marmsoler 0473 249564 www.animativa.org Arteviva via Bari 73/5, 39100 Bolzano Mauro Astolfi 333 8596111 associazione.arteviva@virgiliio.it Circomix via Tulpe 1c 39030 Vandoies (BZ) Sigrid Federspiel 0472 869479 www.circomix.it Bolla di Sapone via S. Antonio 20, 38100 Trento Tommaso Brunelli 348 8852925 bolladisaponetrento@yahoo.it Oppetelà via Paganini 14, 38068 Rovereto (TN) Anna Cavarzan 338 8330532 oppetela.wordpress.com Ars Motus via dei Templari 1, 34015 Muggia (PD) Elisa Waldner 329 3711848 www.arsmotus.org Ludica Circo c/o Hermete onlus v.le Verona 107, 37100 Fumane (VR) Stefania Garaccioni 347 9121866 www.hermete.it Facciamo Circo via Segalara 5, 19038 Sarzana (SP) Alina Lombardo 339 5878441 www.facciamocirco.it Body Studio via Paradisi 7a, 42100 Reggio Emilia Susi Alberini 338 1397924 www.bodystudio1.com Circolarmente via Mantova 4/b, 43100 Parma Albert Horvath 347 3131604 www.circolarmente.it Microcirco viale Colombo 18, 47042 Cesenatico (FC) Carla Acquarone 337 266505 www.microcirco.it Piccolo Circo KR scuola elementare Roosvelt, 50051 Castelfiorentino (FI) Sara Spini 349 5779462 www.kappaerre.org En Piste via Bocchi 32, 50126 Firenze Julien Morot 380 7560377 scuoladicircoenpiste@gmail.com Mantica Scuola di Circo via del Terminillo 20, 58100 Grosseto Ilaria Signori 328 9089250 www.compagniamantica.it Il Circo Aereo dei Maghi Incartati pz. Musignana 13, 50022 S. Polo in Chianti (FI) Elena Manni 334 1974550 www.elirudyzuli.it Circo Tascabile via Belgio 12, 50126 Firenze Lapo Botteri 348 9241326 www.circotascabile.it Circo Teatro Distratto via Magolo 1, 50053 Empoli Lorenzo Cecchi 340 4779455 www.circodistratto.it Antitesi Scuola di Circo Trick via Don Mazzolari 25, 56025 Pontedera (PI) Martina Favilla 349 6304211 www.antitesiteatrocirco.it Chez Nous, …Le Cirque! via di Lupo Parra 151, 56023 S. Prospero, Cascina (PI) Cristiano Masi 339 3212486 www.museodelcirco.it Circo Sbarbacipolle Loc. Chiassa Superiore 296, 52100 Arezzo Simona Serafini 339 3840294 sbarbacipollecirco@gmail.com Circo Teatro Oblì Shalà c/o Teatro Verdi, 53036 Poggibonsi (SI) Viola Rosa Giamagli 333 6752130 www.timbreteatroverdi.it Piccola Scuola di Circo del Gran Mastro via del Pastore, Viareggio (LU) Samuele Mariotti 333 4022331 piccolascuoladicirco@gmail.com La Valigia delle Meraviglie Via Frazione San Michele 28/A 60044 Fabriano (AN) Maria Pia Santoro 340 2380553 www.lavaligiadellemeraviglie.com Visonaria via Maestri del Lavoro, Teatro Panettone, Ancona Valeria Mastropasqua 338 7587532 www.visionaria.org Il Circo di Lana Anversa degli Abruzzi (AQ) Francesco Boschi 348 1433704 www.ilcircodeibambini.it Il Circo della Luna via D’Aurelio, San Giovanni Teatino (CH) Valentina Caiano 347 0082304 facebook.com/IlCircoDellaLuna Il Circo dei Bambini SS. S.Luca/Prato Gentile, 86080 Pescopennataro (IS) Francesco Boschi 348 1433704 www.ilcircodeibambini.it Circo Instabile via Birago 4, 06124 Perugia Michele Paoletti 347 3867654 www.circoinstabile.it Circus Bosch piazza San Pancrazio, 7 00152 Roma Valeria Zurlo 333 6888554 www.circusbosch.com SIACC via Giorgio Perlasca 71, 00155 Roma Paolo Pristipino 06 21808595 www.scuolanazionaledicirco.com Vola Voilà via Senocrate snc (Axa-Palocco), 00125 Roma Anna Paola Lorenzi 06 83082739 www.volavoila.it Chiaradanza via San Filippo 10, 80122 Napoli Linda Martinelli 081 2461173 www.chiaradanza.it Circo dei Sogni c/o Dedelife via Carlo De Marco, 80100 Napoli Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 www.dedelife.it Circo Laboratorio Nomade vico La Catena 9, 74012 Crispiano (TA) Monia Pavone 329 3909909 myspace.com\circolaboratorionomade Un Clown per Amico via Giulio Petroni 14, 70124 Bari Michele Diana 348 0535875 unclownperamico@libero.it Il Girotondo via Pizzilli 13, 75100 Matera Nicola Scoditti 339 2464721 girotondo.n@libero.it Il Giglio c/da Baronia Capo Milazzo, 98057 Milazzo (ME) Alfredo D’Asdia 090 9281313 www.ilgiglio.org Le strade di Macondo via Goldoni 68, 09131 Cagliari Pietro Olla 338 2362816 www.pietroolla.it Un Chapiteau Parapluie loc. Sanalvò, Vacileddi, Loiri, Porto S.Paolo 07020 (OT) Daniela Bandinu 349 0831017 www.chapiteau-parapluie.blogspot.com

Scuole di Arti Circensi per Bambini e Ragazzi che avviano anche al volteggio equestre Campacavallo via F.lli Rizzardi 15, 20151 Milano Gabriella Baldoni 347 8571338 www.cascinacampi.it/campacavallo sCavalcando via Campagna 157, 56030 Chianni (PI) Luisa Monico 349 5773202 scavalcando@poderecasavecchia.it A.I.T. La Casella strada Valacchio Casella 30, 53018 Sovicille (SI) Margherita Gamberini 0577 314323 www.lacasellacavalgiocare.it Bambini e cavalli via palazzi 40 Coltano, 56010 Pisa Silvia Poggianti 347 5138729 www.bambiniecavalli.blogspot.com

Progetti di Circo Sociale e Terapeutico (elenco in aggiornamento, vedi jugglingmagazine.it > circo sociale e terapeutico)

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Fondazione Uniti per Crescere Insieme Via Pacchiotti 79, 10146 Torino Luca Marzini 011 19836531 www.unitipercrescereinsieme.it Car’t Teatro Via Giuseppe Brodoloni 9, 50051 Castelfiorentino (FI) Andrè Casaca 349 4700420 www.teatrocart.com A.M.I.G.A piazza G. Winckelmann 5, 00162 Roma Marina Maciocci 335 5282221 marinamaciocci@hotmail.it w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . iCirco t Corsaro via Dietro la Vigna 14, 80145 Scampia (NA) Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 sesa.lit@libero.it


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Quando la performance va a caccia di Record http://member.guinnessworldrecords.com/it/ a cura di Laura Donzella Compagnia Endaxi fo f to di Massimo Palm mierri L’arte è esibizione, comunicazione, virtuosismo, talento, estetica. È un’esigenza che mette insieme una serie variegata di necessità ed abilità. A volte anche quella di superare un limite e/o superarsi. Quando tutto questo si incrocia con livelli “parossistici” di agonismo e mediaticità (aggiungerei, anche una buona dose di protagonismo), siamo al Guinness World Record! Del resto, gli artisti sono un pò egocentrici ed esibizionisti (io per prima) e i comuni mortali hanno una innata e morbosa curiosità e vojerismo. Così nel 1955 Sir Hugh Beaver ci vide giusto: l’idea di collezionare e mostrare al mondo in via cartacea qualsiasi forma di primato immaginabile, dal più virtuosistico al più goliardico, colpì nel segno. Il libro ebbe un successo istantaneo e da allora resta indiscutibilmente il più tradotto e venduto al mondo (dietro solo alla Bibbia ed al Corano). In seguito, al libro si è abbinata anche una fortunata e seguitissima variante televisiva, ormai ampiamente diffusa anche in Italia. L’arte circense, in quanto arte, non si è sottratta al fascino della sfida alla ricerca del primato. Molti sono stati infatti gli artisti che hanno ottenuto notevolissimi GWR in diverse specialità e varianti: si parte dalle più bizzarre, come il numero più alto di spade ingoiate simultaneamente, al maggior numero di lanci e prese con motoseghe; per passare al maggior numero di lanci e prese a testa in giù o sommersi in acqua; per arrivare a quelle più classiche e virtuosistiche che riguardano la maggior durata e resistenza in lanci e prese con clave, palline, da soli o in coppia. Incontriamo nomi come Anthony Gatto, che tutt’ora detiene da molti anni ben 12 record da lui più volte migliorati nel corso degli anni.

Sono suoi i record di 7, 8 e 9 palle, 6, 7 e 8 clave e 7, 8, 9, 10, 11 e 12 cerchi (quest’ultimo eguagliato da Albert Lucas). Senza dimenticarci Enrico Rastelli, Mark Hanson, Zdenek Bradac. Per arrivare a tempi decisamente più contemporanei con Wes Peden e Patrick Elmnert nel 2009 con 26 prese in passing con 13 clave. L’edizione del 2012 ospita alcuni italiani con performance alquanto estrose; tra questi Irene Croce e Irene Betti, impegnate in una gara di “corsa in spaccata frontale”, e Paolo Scannavino della Compagnia Endaxi, ormai detto l’uomo palloncino! “Ho sempre sognato di entrare nel GWR. Era già da qualche anno che meditavo qualcosa nel mio stile, pazzia più arte circense. Nella convention del 2006 ho visto il numero del pallone gigante. Me ne sono innamorato, l’ho imparato, fatto mio riadattandolo e poi ho capito. Dovevo portare il pallone gigante al GWR !” Abbiamo quindi studiato con Paolo diverse possibilità che fossero, al tempo stesso, atletiche ed accattivanti per il grande pubblico e solo dopo qualche mese è stata accettata la proposta di GWR nel suo formato attuale: “Entrare e far scoppiare il maggior numero di palloni giganti in 2 minuti”. Sono stati 11 palloni, un nuovo GWR! “Partecipare allo Show dei Record è stata un’esperienza Bizzarra: mi ha affiancato un team di amici e parenti capitanati da Laura, mia moglie ed artista, 3 giorni tra prove e riprese insieme a veri atleti e professionisti, ma anche fenomeni quasi paranormali. Un sogno da bambino che diventa realtà insomma e la cui eco mediatica, speriamo, porti anche qualche lavoro in più, visto come vanno le cose in Italia…”. Nel frattempo io ho appeso la medaglia e l’attestato GWR accanto alle nostre Lauree nella parete del bagno, il posto più rilassante e comodo per ammirarli!

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14° Festival Internazionale del Circo Città di Latina 18/22 ottobre, Latina www.festivalcircolatina.com a cura di Rocco Liguori f to di Andrea Rizzi fo FB Andrea Bhò

Il Presidente del “Festival Internazionale del Circo – Città di Latina”, Fabio Montico, in occasione della 14^ edizione della nota manifestazione circense, ha rivolto al pubblico ed agli operatori di settore un saluto che esprime in modo efficace gli obiettivi suoi personali e del suo staff: “ogni debutto – ha dichiarato Montico – continua a suscitare in me un’emozione che le persone a me più vicine, familiari e collaboratori, non stentano a riconoscere nei tratti di una certa mia “frenesia”. Una naturale, e spero sana, agitazione che è il segno del carico di entusiasmo ed energia che tutto l’anno investo nell’immaginare, ideare e costruire un’edizione del Festival capace di sorprendere, emozionare e far sognare piccoli e grandi. Siamo arrivati fin qui tutti insieme! Noi tutti, la mia famiglia in testa, il mio collaudatissimo staff di giovani

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professionisti, le Istituzioni pubbliche, le Istituzioni di categoria, i Circhi, gli appassionati e tutti quanti, a vario titolo, hanno contribuito a portare avanti per ben 14 anni un progetto che, all’inizio, appariva quasi utopico (…). Oggi più che mai ci proponiamo di conseguire 6 importantissimi obiettivi: 1°, avvicinare il Circo alla cosiddetta “Cultura ufficiale”; 2°, portare il mondo del Circo, con tutti i mezzi, ad una visibilità più ampia, e non di nicchia; 3°, contribuire a portare in alto nel mondo la bandiera del Circo italiano; 4°, intercettare le esigenze delle nuove generazioni degli operatori del settore offrendo loro un ascolto adulto e foriero di adeguato sostegno; 5°, stabilire una “rete” sempre più ampia di relazioni costruttive tra quanti, in tutto il mondo, nelle forme più tradizionali come in quelle innovative, fanno del Circo la

propria forma di espressione; 6°, continuare a riconoscere nella pista, che è parte del nostro cuore, il sito privilegiato per l’incontro tra culture differenti”. Il Festival di Latina, con il passare degli anni, ha acquistato autorevolezza nel panorama delle manifestazioni dedicate al Circo in Europa e nel mondo: questo senso di “solidità”, da una parte ha visto la Produzione impegnata nel mettere insieme un programma capace di garantire il rispetto di quegli standard orami attesi dal pubblico e dagli operatori; dall’altra ha suggerito l’opportunità di costruire un’edizione, la 14^, conclusasi lo scorso 22 Ottobre, che, in qualche modo, facesse da “apripista” all’edizione 2013: una “Special Anniversary Edition” che celebrerà il 15° compleanno del Festival. Programmare il Festival di Lati-

na significa tenere d’occhio due grossi ambiti: l’evento di spettacolo in senso stretto e lo sviluppo culturale dell’evento. Lo spettacolo ha confermato la vocazione del Festival a creare una compartecipazione, opportuna ed equilibrata, tra i canoni cari alla più autentica tradizione circense e gli slanci propri delle nuove tendenze del Circo Contemporaneo. Ecco così sulla stessa pista esibirsi un classico numero di “giochi icariani”, presentato dagli etiopi “Addis Brothers”, ed il numero di giocoleria dei francesi Karen Bourre e Mike Leclair, ricco di accenti teatrali e coreografici. Altro esempio di integrazione tra le differenti anime del Circo potrebbe essere l’apparente antitesi tra il numero classico di “filo alto” della troupe colombiana “The Gerlings” ed i canoni dell’esibizione alla “ruota Cyr” dell’artista argentino Juanitula.


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Anche sul tema molto attuale della presenza degli animali negli spettacoli, il Festival rimarca con forza la necessità di vedere garantiti il rispetto, la cura ed il benessere agli animali dei circhi in tutto il mondo. La giostra equestre portata in pista da Vinicio Canestrelli Togni, nel presentare la più antica tradizione di una cultura nata con il nome di “Circo Equestre”, ha inteso esaltare il rapporto uomo-cavallo ed ha voluto ribadire come agli animali possa essere assegnato un ruolo determinante all’interno del Circo nell’assoluto rispetto della loro dignità. Una reale crescita culturale per il Circo, la sua cultura e la sua tradizione, può essere perseguita favorendo e promuovendo l’incontro tra il Circo ed altre forme di espressione artistica e culturale onde evitare una certa, e già protratta, “autoreferenzialità” che rischia di

condurre la cultura circense verso una forma di poco proficuo isolamento. A questo scopo il “Festival Internazionale del Circo – Città di Latina” ha ideato, organizzato e promosso una serie di iniziative. Con “Circus Expo”, spazio espositivo presente all’interno del Festival, artisti di varia estrazione hanno avuto la possibilità di esporre i propri lavori attraverso mostre fotografiche, dipinti, sculture, reportage, libri, riviste che potessero evocare o rappresentare il mondo del Circo e dello spettacolo dal vivo. Di particolare rilievo la partecipazione del Museo d’Arte Circense di San Pietroburgo. Il “Caffè letterario a tema circense” è una sorta di laboratorio di idee interno al Festival: attorno ai tavolini di un caffè, si è potuta sorseggiare una bevanda calda apprezzando lo sforzo letterario di alcuni auto-

ri che dal Circo si sono lasciati affascinare ed hanno prodotto testi che vanno dalla narrativa alla poesia, dalla saggistica alla divulgazione di settore: moderatrice del “Caffè letterario” è stata la giornalista Silvia Frisina de “Il Settimanale di Latina”. In questa edizione si sono realizzati l’incontro e la contaminazione tra la Danza, lo Sport e le discipline del Circo; degna di nota la partnership con il Concorso di Danza Acrobatica “E.D.C. – Extreme Dance Championship”: dapprima artisti del Circo, gli italiani Los Saly Brothers, hanno presentato la loro performance con le bolas all’interno di un Teatro romano dedicato alla danza; poi Davide Zongoli, campione europeo in carica di Pole Sport, con la compagnia di danza Baxtalo, hanno offerto al pubblico del Festival una performance fuori concorso nella quale sport, danza ed acrobatica erano

fuse insieme. Inoltre il Presidente della Giuria della Critica del Festival è stato per la prima volta in 14 edizioni un estraneo al mondo del Circo: il grande talento della Danza classica italiana Valerio Moro, ballerino professionista che ha già calcato i più prestigiosi palcoscenici del mondo. Per chiudere, alcune cifre significative: 26 numeri in competizione, 14 differenti nazioni da 4 continenti; giuria internazionale di 14 membri in rappresentanza di 11 nazioni; 500 le persone coinvolte, tra componente artistica, tecnica e della produzione; circa 2500 i pernottamenti pianificati dalla produzione; oltre 2000 i pasti confezionati e serviti nel rispetto delle differenze culturali/gastronomiche; oltre 4000mq. destinati a spettacoli ed attività collaterali; 15.000 spettatori per 9 spettacoli “sold out”!!

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Circocentrica VII Convention Romana di Giocoleria http://convention.csalatorre.net/

a cura di Shay a Wa ay W pniaz f to di Silvia Gallo fo

Dopo tre lunghi anni di attesa, ce l’abbiamo fatta: la Convention Romana è tornata. È partito tutto dall’idea di riportare a Roma un evento così bello e importante che per sei edizioni aveva coinvolto tanti giocolieri e non solo. A Roma sentivamo la mancanza di questo appuntamento a noi molto caro, soprattutto in un momento critico per l’arte di strada a causa della recente e restrittiva delibera comunale. Io e Lorenzo collaboriamo con la Palestra Popolare Corpi Pazzi, ed è stato bello trovare con loro la voglia e la passione per riprovarci, naturalmente in collaborazione con il centro sociale la Torre, di cui la Palestra Popolare è un progetto attivo, che ha ospitato tutte le precedenti edizioni della convention romana. Dopo varie riunioni, è arrivata la frase magica: la Convention si fa! Però questa volta non più a cura dei Saltimbanchi alla Romana, organizzatori insieme alla Torre delle edizioni precedenti, ma grazie ad un gruppo di insegnanti e artisti che gesti-

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sce la Palestra Popolare Corpi Pazzi. Tutti i proventi della convention, un evento del tutto autogestito ed autofinanziato, sono stati destinati infatti a migliorare e potenziare le strutture e le attività della Palestra Popolare, che organizza tutto l’anno corsi e stage intensivi di circo per bambini e adulti, danza contemporanea, yoga, tiro con l’altro e molto altro. Per sottolineare questo cambiamento nel gruppo organizzativo, abbiamo voluto anche nel nome dare alla convention una nuova identità, mantenendo allo stesso tempo continuità col lavoro fatto in passato: Circocentrica - VII Convention Romana di Giocoleria. Tutto questo ha portato piccoli e grandi cambiamenti all’interno dell’evento, come l’invito di realtà che si occupano di Circo Sociale nel mondo. All’interno della convention questi gruppi hanno allestito dei banchetti informativi e hanno raccontato le loro esperienze attraverso un momento di dibattito e scambio sulle tematiche del-

l’attività circense come strumento di aggregazione e di inclusione sociale. Tra i gruppi che hanno partecipato ricordiamo la prima Scuola di Circo Palestinese di Ramallah, impegnata a diffondere le arti circensi tra i bambini e i ragazzi palestinesi, l’Associazione Giullari Senza Frontiere, che organizza carovane internazionali di artisti di strada nei Paesi dei Sud del Mondo, la Carovana dei Sorrisi, associazione di clown dottori impegnata in diverse strutture ospedaliere di Roma e non solo, la Murga Patas Arriba, gruppo di Murga che unisce alle proprie performance artistiche un importante impegno sociale, Strada Libera Tutti, gruppo romano di artisti di strada nato in contrasto con la delibera comunale sull’arte di strada che tante difficoltà sta creando. Questa scelta ha influenzato anche la scaletta di un Gran Galà che ospitasse artisti validi ma coerenti con questo pensiero, a partire dai due presentatori, Daniele ed Emanuele (outta

Johnny Biscotto Extraordinary Caravan), tra i fondatori del Teatro de’ Merode a Roma, un’occupazione abitativa con spazio per allenamento e creazione artistica. Ricordiamo in breve tutti gli artisti che abbiamo invitato: Fadi Zmorrod, ragazzo palestinese che ha studiato circo in Italia e che proviene dalla Palestinian Circus School; Raul Garcia uno dei fondatori dell’occupazione La Virgule, che ospita artisti di passaggio a Toulouse, purtroppo è sotto minaccia di sgombero; la Sbrindola, con Leo e Macchio, che hanno partecipato ad un progetto in Marocco, il Circo Inzir. Con l’aiuto di Lorenzo, con il quale ho condiviso la direzione artistica, abbiamo cercato di invitare anche artisti noti ma ancora poco visti in Italia, come Isabelle du Bois, che ha presentato un numero di manipolazione e teatro fisico di ombrelli, Clement Dazin appena uscito dalla CNAC con un numero di palline e stop motion, e Walid El Yafi con il suo stile unico di manipolare e


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lanciare le clave. Abbiamo pensato inoltre a nuove giovani promesse come Alì Akbar Rahati Nover in arte Ghost e Chiara Marchese (prima italiana ad essere ammessa alla CNAC) nonché ai veterani del palco come Tommaso Panagrosso e la Compagnia Autonoma Tenenti. Abbiamo anche deciso di modificare il classico programma delle convention, togliendo il primo open stage del giovedì spesso scarno di numeri, per invitare una compagnia di circo contemporaneo a presentare il loro spettacolo. È stato scelto lo spettacolo CircoMusiComico, realizzato dal Consorzio, un collettivo nato alla Torre la primavera scorsa formato dal Circo 238, Pisy Kopat ica, Andrea Farnetani, Maurizio Mancini e Lorenzo ed io, in arte Fool’s Wing. Come ogni edizione la parata di sabato pomeriggio si è conclusa in prossimità del carcere di Rebibbia; la Murga Patas Arriba i clown dottori della Carovana dei sorrisi guidati dal Dott. Fischietto hanno animato tutto

il percorso rendendola coinvolgente, comunicativa e colorata. Grande attenzione è stata dedicata anche al Renegade di domenica notte, che non si è smentito grazie al trio Riccardo, Salvo e Ciccio. E per la prima volta nella storia dei Renegade, c’è stato un collegamento in diretta con un altro Renegade, quello della festa del fuoco a Stromboli. Un evento più unico che raro. Siamo contentissimi di aver organizzato la convention, ed è ancor più bello vedere le persone così felici perché questo appuntamento è tornato. Per colpa di Simone Romanò, che ringraziamo per aver condotto l’Open Stage e le Olimpiadi, ci toccherà fare la convention anche l’anno prossimo, perché dal palco ha azzardato l’ipotesi di una convention romana annuale. Noi ci crediamo e speriamo di riuscirci, con l’augurio che questo possa dare un forte impulso a tutto il movimento romano. Vi saluto con il nostro jingle preferito: Quanto è bella la convention romanaaaaaa! j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 57 d i c e m b r e 2012

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Tutti Matti p per Colorno

31 agosto / 2 settembre, Colorno

www.tuttimattipercolorno.it _ fo f to di Daisy Va V nicelli

“La follia è una condizione umana, in noi presente come lo è la ragione”, diceva Franco Basaglia, ormai celebre responsabile della rivoluzione del pensiero neuropsichiatrico in Italia che alla fine degli anni ‘70 portò alla riforma degli istituti psichiatrici. Dopo 35 anni a Colorno (PR), un tempo sede di un vasto manicomio, le cose sono molto cambiate, e oggi la follia, e l’arte vivono libere nelle strade, condivise e apprezzate grazie alla rassegna Tutti Matti Per Colorno – Festa Internazionale di Circo e Teatro di Strada. La rassegna, giunta alla sua quinta edizione, ha portato negli spazi cittadini l’energia eccentrica e contagiosa di artisti, acrobati, mimi, performer di circo contemporaneo provenienti da tutto il mondo. L’ospite di punta di questa edizione, in prima nazionale, è un artista unico e straordinario, un uomo che è riuscito a concentrare nel suo corpo le tante discipline e le molteplici anime del circo: David Dimitri, in una parola L’Homme Cirque, funambolo dalle doti impareggiabili, definito dal New York Times “Il Signore della Fune”. Uno sfolgorante spettacolo che

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allarga l’orizzonte narrativo tradizionale del circo: in scena c’è proprio lui, l’artista, con il suo bagaglio di sogni, di tic, di ossessioni. Ecco quindi la solenne ma esilarante vestizione dell’acrobata. Ecco la frenesia ridanciana del circo, lo spettacolo che deve continuare a tutti i costi, stigmatizzato da un tapis-roulant sempre più veloce e dispettoso. Ed ecco in scena gli animali del circo, rappresentati qui da un unico, donchisciottesco, disobbediente cavallo di legno. Nelle mirabolanti acrobazie funamboliche la fantasia corre nel tempo, indietro, fino alle origini stesse del circo. Si giunge al momento più struggente, quello dell’uomo cannone, l’uomo solo che vola alto nel cielo con l’ambizione di guardare negli occhi Dio, anche solo per un istante. Dimitri racconta l’uomo cannone attraverso la poesia del suo gesto, grazie a una messa in scena surreale che strizza l’occhio a certe invenzioni di Méliès. Al termine l’acrobata è solo coi suoi pensieri, lontano dal pubblico, in alto, sempre più in alto, fuori dalla gravità, fuori dal tempo, persino fuori dal tendone, e tutto il pubblico,

lì fuori con lui, minuscoli puntolini, il naso all’insù, mentre una sagoma sempre più piccola si staglia contro un cielo che sembra avere lo spessore dell’infinito. Imperdibile l’appuntamento, dopo l’incredibile successo della scorsa edizione, con il duo Murmuyo e Metrayeta - Teatro Gestual de Chile, richiamato a furor di popolo nelle strade di Colorno con due performance: La prima, Su – Seso Taladro, che l’anno passato ha tenuto tutti con il fiato sospeso, vigili urbani inclusi, e, in prima nazionale, il nuovo Fisura-dos. “Il nostro pubblico ha richiesto a gran voce la loro presenza – racconta Jacopo Maria Bianchini, direttore di scena – durante il primo spettacolo. Uno dei ricordi più cari di questa edizione è il momento in cui ho annunciato che i due avrebbero proseguito la loro esibizione all’incrocio, il loro incrocio, ed ho visto la gente esultare e precipitarsi di corsa per assicurarsi un posto”. “È un festival che lascia il segno sulla memoria del paese, che cambia i luoghi pur lasciandoli identici, per sempre - afferma Leonardo Adorni, direttore artistico – ed è

quanto accade ad esempio con i Cileni e il loro incrocio, dove il traffico viene convogliato in una sorta di sublimazione satirica del caos urbano moderno, rompendo ogni regola ed ogni convenzione. I cittadini ne parlano tutto l’anno. Nascono aneddoti che si tramandano e alla fine si crea un’aspettativa che cresce di edizione in edizione”. L’obiettivo dell’organizzazione Teatro Necessario è quello di portare artisti di eccellenza, che rappresentino la molteplicità delle discipline che il teatro di strada, e soprattutto il circo contemporaneo, racchiudono in sé. In questa quinta edizione si sono alternati momenti poetici, energia tribale e giullarate con Circo Pitanga, Quetzalcoatl e Giullari del Diavolo, per citarne solo alcuni, sorprese clamorosamente comiche con Subtropicana degli olandesi De Stijle Want e grandi conferme, come i giochi di abilità dei catalani Guixot de 8, ospiti fissi del festival, dove l’anno scorso hanno festeggiato i loro 20 anni di attività. Altrettanto importante è l’aspetto musicale, a cura di Alessandro Mori, il musicista della compagnia: “la musica


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che ha accompagnato questi cinque anni di festival è stata un vero e proprio dono al mondo dell’arte. Molti sono i gruppi di caratura internazionale che hanno suonato e intense le emozioni che hanno portato. I generi rappresentati sono stati numerosi, caratterizzati, naturalmente, non solo dalla musica. Un palco è allestito nel cuore del festival e tutte le sere il concerto è il gran finale inebriante della giornate di spettacoli, il saluto finale per ogni buona notte. La scelta si basa sulla bellezza suscitata al primo ascolto, ed è accolta solo se lo sguardo dei tre del Teatro Necessario si illumina e si incrocia per assenso”. Quest’anno si sono esibiti FiftyNiners, rockabilli graffiante dai riff esplosivi, Classycool, sound classico in armonia comica e Orchestre International du Vetex, brassmusic di ispirazione balcanica, klezmer ed anche un po’ ska. A loro il compito di chiudere la piovosa serata di sabato, con un concerto improvvisato sotto la tettoia del punto ristoro dell’aera circo, dove sfilavano piatti fumanti a suon di tarantelle, gighe e colpi di cumbia. “La sorpresa – commenta Adorni – sono le grandi conferme, avere un seguito così numeroso da riempire il ten-

done per quattro giorni con una replica straordinaria, un pubblico così appassionato da non farsi scoraggiare dalla pioggia, che ha trasformato parte della serata di sabato in un evento intimo, ombrelli aperti, scarpe umide e voglia di esserci, di partecipare”. Bianchini aggiunge con un pizzico di orgoglio: “pioveva a dirotto e una famigliola mi chiede speranzosa: “ma lo spettacolo del burattinaio si fa lo stesso, vero?” Certo! Ed ecco allestito un piccolo teatrino nel tendone, dove anche i Classycool si fanno coinvolgere per un estemporanea colonna sonora dal vivo, permettendo alle marionette de maestro bulgaro Teodor Borisov un’improvvisazione ilare e poetica, sulle note folli del quartetto inglese. Novità dell’edizione 2012 di Tutti Matti per Colorno è la Piccola Scuola di Circo, che durante i giorni del festival ha introdotto i bambini dai 6 ai 12 anni all’arte circense, con una breve carrellata delle tecniche acrobatiche e di giocoleria presenti nei numeri in programma. Alcuni artisti del Festival hanno portato le loro testimonianze nella rispettive discipline e i bambini hanno potuto mettersi alla prova in sicurezza e divertendosi. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 57 d i c e m b r e 2012

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palestre e 39iocolieri Ciao carissimi/e Palestrati, come da tradizione, con l’arrivo della stagione fredda, proviamo a stilare una lista delle Palestre Giocolieri, per dare indicazioni ai tanti giocolieri in cerca di un posto dove allenarsi. Dati aggiornati al 20 dicembre 2012. Con un asterisco sono segnate le palestre i cui dati 2012/2013 non ci sono ancora pervenuti. Le Palestre Giocolieri sono però una realtà in continua evoluzione, per cui vi rimandiamo per futuri aggiornamenti alla sezione Giocolieri e Convention > Palestre Giocolieri di jugglingmagazine.it e al forum Allenamenti e Palestre di giocoleria.org

Buon allenamento!!!

ANCONA (Falconara Marittima) MARKINJUGGLERS mercoledì h 21,30/23,30 Elipucci 348 6711238 elipucci28@libero.it - FB the juggling of time ASCOLI PICENO S.B. del Tronto PALESTRA GIOCOLOSA ARTISTI VAGANTI martedì e giovedì dalle h 21/23 Andrea 329 4114883 www.artistivaganti.it > palestra giocolosa ASTI Monale CHAPITOMBOLO mercoledi h 20/22 Milo e Olivia 339 7740738 www.chapitombolo.it BERGAMO Treviolo PALESTRA MONOCICLO mercoledì h 18/20,30 AMT 334 1964203 www.unicyclist.it - amt@unicyclist.it BRESCIA Desenzano PALESTRA TREBESCHI martedì 21/23 Marco 377 1553457 http://cappellaiomatto09.wordpress.com BRESCIA GIOKOLABO lunedì 21/24 Ivanone pierced@libero.it, FB Palestra di Giocoleria Padova BOLZANO PALESTRA PESTALOZZI mercoledì h 20/21,30 Mauro Astolfi 333 8596111 associazione.arteviva@virgilio.it CAGLIARI * PALESTRA GIOCOLIERI dal martedì al venerdì h 10/13 Ado Sanna 340 9470798 adoliere@gmail.com CATANIA Giarre PALESTRERIA dal lunedì al venerdì h 16/21 Daniela Previtera 328 7780283 lapelestreria@gmail.com - FB Palestreria CUNEO Mondovì SCUOLE MEDIE S.GALLO martedì h 21/23 Gianluca Tomatis 327 2989976 info@nulladiserio.it www.nulladiserio.it CIVITAVECCHIA EX-MATTATOIO martedì e mercoledì h 21/23,30 Diego Grimaldi 347 4032655 FIRENZE Coverciano CIRCO TASCABILE mercoledì h 21/23 Nicanor 339 3362210 info@circotascabile.com GENOVA BURIDDA CIRCUS martedì e giovedì dalle h 18 Agostino 349 8944153 agocori@libero.it GORIZIA Villesse IL CERCHIO MAGICO martedì h 20,30/23 Andrea Subani 333 4777548 andreasubani@live.it - www.ilcerchiomagico.eu LECCO Pagnano DRAGONFLY lunedì h 21/00,00 Francesca 346 2882490 dragonflypagnano@gmail.com LECCO Cernusco Lombardone mercoledì h 21/23,30 Francesca 346 2882490 niniel14@hotmail.com LIVORNO * PALESTRA EDISON giovedì dalle h 21.30 Francesco checco_boni@hotmail.it MILANO MACAO giovedì h 21/23 - Sergio 329 1586528 giocolieri.dei.mercanti@gmail.com - FB Giocolieri Milanesi MILANO Cernusco sul Naviglio TEATROCIRCOPUZZLE mercoledì h 20/23 Francesco 338 4534207 www.puzzleasd.com - infopuzzle05@yahoo.it MILANO Lissona CUBOTTO venerdì h 21/23 - vitaminaeci@gmail.com NAPOLI GIOCOLIERI STAZIONE MERGELLINA mercoledì dalle h 21,00 Carlo Stefanelli 392 0354329 www.carlosshow.it PADOVA PALESTRA GIOCOLIERI lunedì h 21/24 Luca 333 4152106 www.teatroinvisibile.it PARMA PARMA JUGGLING CREW giovedì h 20/22 Marcello Conti 327 8263085 info@pjc.parma.it www.pjc.parma.it PAVIA PALESTRA DEI GIOCOLIERI PAVESI martedì e giovedì h 21/23 Marco Lam 393 8392809 http://giocolarte.wordpress.com PERUGIA CIRCO IN-STABILE lunedì e giovedì h 18/20 Michele Paoletti 347 3867654 www.circoinstabile.it PESARO ARTE DELLA FENICE DI STRADA mercoledì h 21/00,00 Isabella Giogini 349 1634816 silwen@tele2.it PISA IL PARCHEGGIONE mercoledì e venerdì 21/23 Cristiana 328 6975651 ilparcheggione@inventati.org - FB Il Parcheggione & friends PISTOIA TECNICO AGRARIO PESCIA venerdì dalle h 21 Domenico Basile 334 3912430 dome44@hotmail.com PRATO OFFICINA GIOVANI lunedì h 21/24 Lorenzo Petri 334 7023344 lorenzo.petri@hotmail.it- FB Open Space Juggling Prato RAGUSA TCH’I TCH’IAO mercoledì h 19/21 Giuseppe Buggea 338 1948181 Tchi-Tchiao@Hotmail.It RIMINI GROTTA ROSSA martedì h 21/24 Kevin Gualandris 328 3536932 anarchycircus@gmail.com RIMINI * CASA POMPOSA martedì h 18/20 Kevin Gualandris 328 3536932 anarchycircus@gmail.com ROMA CIRCOFFICINA martedì. giovedì, venerdì h 12/19 Warnes 333 1518550 FB Circofficina ROMA * GENERAZIONE P sabato e domenica h 17/20 Alessandro Carocci 333 7606337 alessandrocarocci88@gmail.com ROMA Monterotondo * SPAZIO LIBERO DI GIOCOLERIA lunedì h 15/17 e venerdì h 20/22 Bruno TORINO * ISOLA CHE NON C’È mercoledì h 16/19 Davide 011 19508514 isolagiovani@libero.it TORINO Orbassano PALESTRA C.PAVESE martedì h 20/22,30 www.jaqule.com TRIESTE Muggia ARTS MOTUS giovedì h 18/19.30 Stefano Maestroni 329 3233323 stefano.mestroni@hotmail.com - www.arsmotus.org TRENTO Piedicastello C.A.G. L’AREA lunedì, mercoledì e venerdì h 17/19 Piero Carotta 349 3113673 larea.teatro@appm.it UDINE Codroipo PALESTRA DI PIAZZA DANTE venerdì h 21/23,30 Marco Grillo 340 8304849 www.ratatuie.com VARESE Gallarate JUGGLING LAB martedì, mercoledì, giovedì h 21,30/23 Marco Raparoli 339 5772901 www.circolamento.it VARESE Gavirate PALESTRA SOLO MONOCICLO venerdì h 17.30/20 Marco Vitale 335 6042430 www.unicyclist.it VARESE Sumirago PALESTRA VICINO CAMPO DI CALCIO lunedì h 21,30/23,30 Andrea 340 6056828 VITERBO GIOCOLOCO martedì h 21.30/24 Mordicchio 392 7156590 www.facebook.com/groups/248582735155134/

il terzo anno consecutivo riapre i battenti a Gallarate (VA) il “Juggling Lab”, Juggling Lab Pergestito dall’Ass. Impronte Creative, che dal 2009 organizza eventi formativi (corsi e centri estivi) e culturali (rassegne e manifestazioni). Durante il MAST, festival internazionale di teatro di strada, l’associazione ha partecipato attivamente iniziando all’arte della giocoleria i curiosi che volevano esplorare questo mondo magico. In collaborazione con Marco Raparoli l’associazione organizza inoltre una rassegna di spettacoli di circo teatro mensile presso il circolo Quarto Stato di Cardano al Campo. L’associazione, il cui obiettivo è lo sviluppo della personalità attraverso l’espressione e la creatività, ha tra i suoi obiettivi l’apertura sul territorio di una scuola di circo la creazione di nuovi spettacoli. Info: Marco Raparoli 339 5772901 www.circolamento.it


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Associazioni che sostengono Juggling Magazine Modalità per sostenerci su

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ADOLIERE via Corsica 22 > 09126 Cagliari > Aldo Sanna 340 9470798 www.adoliere.com AL-KIMIYA via Pienza 11 > 20155 Milano > Olivia F. Mancino 392 9282507 www.al-kimiya.eu ANTICO BAULE via Cavour 85 > 09124 Cagliari > Andrea Tiana 328 4176656 anticobaule@gmail.com ARTEREGO ASS. c/o Blogos via Mille > 40033 Casalecchio di Reno > Sandro Sassi 333 2800913 www.arterego.org ARTI DISTRATTE via Valtellina 1 > 50053 Empoli (FI) > Tiziana Taraballi 392 2119082 www.artidistratte.it IL CERCHIO MAGICO ASS. via Tomadini 3 > 34070 Villesse (GO) > Andrea Subani 333 4777548 www.ilcerchiomagico.eu CLOWN & CLOWN ASS. via Vittorio Emanuele 24 > 62015 Monte S.Giusto (MC) > Paola Sabbatini 331 9996765 www.clown&clown.org CORPI CIRCO DINAMICO A.S.D. Via Pedicate 33 > 00040 Montecompatri (RM) > Irene Croce 347 1606294 www.irenecroce.com L’AREA Ass. Prov. per i Minori ONLUS L.go Nazario Sauro 12 > 38122 Trento > Paolo Romito 0461 829896 www.appim.it LA CITÈ LIBRERIACAFÈ borgo San Frediano 20r > 50124 Firenze > Natalia Bavar 349 1723770 www.lacitelibreria.info ENDAXI ASS. via G.di Montpellier 52 > 00166 Roma > Paolo Scannavino 328 9473371 www.spazioendaxi.it KAPPAERRE ARCIRAGAZZI ASS. via della Repubblica 34 > 50051 Castelfiorentino (FI) > Sara Spini 349 5779462 www.kappaerre.org I MALAVOGLIA via C. Chimienti 60 > 70020 Cassano delle Murge (BA) > Giuseppe Carrasso 334 9701335 malavoglia@gmx.com PARMA JUGGLING CREW c/o MU via del Taglio 2 > 43126 Parma > martedì e giovedì h 21,30 > Marcello Conti 327 8263085 www.pjc.parma.it IL POSTO cannaregio 3136 > 30121 Venezia > Wanda Moretti 347 8050819 www.ilposto.org SPAZIO NU via Firenze 42 > 56025 Pontedera (PI) > Massimo Pierini 329 0908119 www.spazionu.com TCH’I TCH’IAO Via Ioppolo 17 > 97100 Ragusa ibla > Giuseppe Buggea 338 1948181 tchi-tchiao@hotmail.it TOC TEATRI DI ORIGINE CONTROLLATA Via Frua 18 > 20146 Milano > Fabio Ridolfi www.toc-teatro.it VERONAINLINE via Roma 3 > 37060 Castel D’Azzano (VE) > Andrea Tomelleri 045 2223784 www.veronainline.it

ri Giocoli& Dintorni

viale della Vittoria, 25 - 00053 Civitavecchia (RM) t/f +39 0766 673952 m +39 347 6597732 mail giocolieriedintorni@hotmail.com web www.jugglingmagazine.it


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