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Pubblicazione sostenuta dal
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
foto di ARCHIVIO SORINSIRKUS.FI
bollettino informativo dell’Ass. Giocolieri e Dintorni Pubblicazione trimestrale Anno XII, n. 61, dicembre 2013 Registrazione Tribunale di Civitavecchia n. 9 del 21 novembre 2002 ©2002 Associazione Giocolieri & Dintorni viale della Vittoria, 25 00053 Civitavecchia (RM) h www.jugglingmagazine.it e jugglingmagazine@hotmail.com f 0766 673952 m 347 6597732 Direttore Responsabile Marcello Baraghini Direttore Editoriale Adolfo Rossomando Grafica e impaginazione Studio Ruggieri Poggi h www.ruggieripoggi.it t 06 57305105 Distribuzione Nuovi Equilibri t 0761 352277 f 0761 352751 Stampa Spedim via Serranti, 137 h www.spedim.it Stampato il 20 dicembre 2013 In copertina Circa festival de cirque actuel, Auch, Francia, Cirque Aïtal_Pour le Meilleur et pour le pire foto di Mario Del Curto
EDITORIALE Time of changes… dalla nostra navicella orbitante intercettiamo bagliori che fanno pensare ad un 2014 molto intenso per l’intera galassia legata alle arti circensi; e di sicuro lo sarà per il nostro progetto! In Italia è in corso un radicale cambiamento nelle modalità di valutazione e assegnazione dei contributi ministeriali ai settori della cultura, con una inedita attenzione ed incentivi per il “circo senza impiego di animali”, e per le nuove generazioni di artisti. Se allarghiamo l’orizzonte scopriamo grosse novità anche su scala europea, con la ristrutturazione del programma Circostrada e il recente varo dei nuovi programmi di finanziamento comunitario per cultura ed educazione. Nuove opportunità che stimolano l’intero settore legato al concetto di circo contemporaneo ad un confronto più ampio, alla definizione di obiettivi comuni, collaborazioni, forme di rappresentanza, che possano amplificarne portata e riconoscimento. Juggling Magazine non mancherà di dedicare uno spazio aperto e molta attenzione a questo processo. Il vivace settore, che va sotto il nome di “circo sociale”, dopo il seminar internazionale “Circus has an Impact!” tenutosi in Finlandia, apre un nuovo, epocale corso per il riconoscimento dell’impatto positivo che il circo sociale registra sulla cittadinanza attiva, sulla prevenzione/integrazione del disagio e del “differentemente abile”. Giocolieri e Dintorni, sempre attento alle nuove sfide, partecipa a questo corso con un gruppo di lavoro e una serie di attività di rilievo, tese alla costituzione di un network nazionale per lo sviluppo dei progetti di circo sociale in Italia. Allo stesso modo, per dare maggiore impulso alla rete di scuole di circo ludico-educative già presente su tutto il territorio nazionale, abbiamo affidato al neonato Osservatorio Nazionale per lo Sviluppo del Circo Ludico-Educativo, il compito di elaborare e fornire al settore strumenti e spunti di lavoro, occasioni di incontro e di collaborazione. Lo sviluppo del digitale e dei social network stanno ridefinendo contenuti, modalità, frequenza e pubblico delle informazioni. L’intero media project di Juggling Magazine è in fibrillazione e in procinto di mutare pelle, di implementare la sua presenza sui social network e di offrire la rivista anche in versione digitale e interattiva alle nuove generazioni e a un pubblico ancora più vasto. Un work in progress legato alla conferma dei contributi istituzionali, del supporto e dell’entusiasmo degli sponsor, delle scuole, dei praticanti, degli appassionati, dei collaboratori e dei lettori tutti. Con queste premesse vi chiediamo di seguirci e supportarci ancora, con l’augurio che il nuovo anno sia anche per voi straordinariamente intenso! Adolfo Rossomando Direttore editoriale Juggling Magazine
intervista a MARC FOUILLAND direttore artistico L’inaugurazione delle nuove strutture lo scorso anno non ci ha permesso di ospitare al festival molti chapiteau, ma attualmente questo settore registra nuovi impulsi artistici, ed il filo conduttore nella scelta delle compagnie invitate quest’anno è stato proprio dare priorità alle attuali creazioni sotto chapiteau. Proporre un circo attuale significa per noi permettere alle scuole e al pubblico di scoprire l’attualità e il panorama estetico del circo creato negli ultimi 12 mesi, questa edizione del festival ha dimostrato che queste creazioni incontrano l’interesse del pubblico. Inoltre siamo molto lieti di vedere come crescono le due importanti federazioni di scuole di arti circensi che ad Auch ritrovano nel corso degli anni il senso di un crocevia pedagogico da noi fortemente sostenuto.
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foto di AUDE POIROT
foto di MISS DOLLY
18/27 OTTOBRE, AUCH (FRANCIA) www.festival-circa.auch.fr
foto di CHRISTOPHE RAYNAUD DE LAGE
XXVI CIRCA FESTIVAL DU CIRQUE ACTUEL
Un sole radioso, lunghe passeggiate lungo le rive del fiume Gers, un eco-festival che cresce, le scuole di circo venute in massa a celebrare il 25° anniversario della FFEC e il 15° anniversario della FEDEC, un pubblico affascinato, che ha risposto in massa al richiamo dei tanti chapiteaux. Per dare un’idea delle dimensioni e del successo
del festival ecco in sintesi alcune cifre di questa edizione di Circa: 28 spettacoli per 82 performance/rappresentazioni; 11 location per gli spettacoli; 25.531 biglietti venduti, con un tasso di riempimento del 98%; 12 compagnie professionali per un totale di 130 artisti; 42 scuole della Federazione Francese delle Scuole di Circo (FFEC) con 372 tra studenti e accompagnatori; 15 scuole della Federazione Europea delle Scuole di Circo (FEDEC) con 159 tra studenti e accompagnatori; 303 programmatori provenienti da 17 paesi diversi;
foto di GRÉGOIRE DENIS
foto di NIELS BENOIST
foto di AGNÈS MELLON Midi-Pyrénées è la regione francese che registra il maggior numero di compagnie e imprese circensi: tra il 2002 e il 2012 sono state recensite ben 186 compagnie. La prima spiegazione è l’influenza e la storia di due scuole: le Lido di Toulouse, che ha appena celebrato il suo 30° anniversario e Pop Circus in Auch , che il prossimo anno celebrerà il suo 40° anniversario. Il clima meno inclemente di questa regione può anche aver giocato un ruolo, rafforzando l’attrattiva del territorio per artisti provenienti da altrove. Anche CIRCA festival ad Auch nei suoi 26 anni di
attività ha dio sicuro contribuito a dare visibilità a questo territorio. La collaborazione tra le Lido, la Grainerie e Circ ha nel tempo offerto strumenti sempre più adeguati per gli artisti. Lo sviluppo delle arti circensi in questa regione è stata costruito sullo slancio di queste 3 strutture, diverse nei loro progetti, ma ben consapevoli dell’interesse comune per un riconoscimento collettivo di queste arti, a lungo considerate minori, qui come altrove. È con questa volontà comune, per esempio, che da 7 anni organizziamo insieme il festival “Midi-Pyrénées fait soin
cirque en Avignon“ un evento off all’interno della gigantesca programmazine del festival di Avignon. Abbiamo sempre sostenuto che Circa è in primo luogo un progetto, e per molti anni abbiamo lavorato per ottenere strutture degne per le arti circensi e per questo progetto. Oggi Le Circ è una struttura bella e funzionale e ne siamo orgogliosi, ma sappiamo che la nostra missione si spinge oltre i confini di questo perimetro. Per oltre un anno abbiamo investito risorse per far vivere Circ, per accogliere gli artisti e il pubblico, per mantenere in piedi un’attività aperta al territorio. Ecco perché in questa stagione abbiamo ripreso il nostro programma “Les Nomades de Circa”, vale a dire l’itineranza del nostro chapiteau sul territorio. Ma aver attivato questo programma in tempi di crisi economica ha i suoi contrattempi, e ora siamo costretti a fare delle scelte per ridurre le dimensioni di alcune delle nostre attività, perché i finanziamenti a disposizione non sono sufficienti.
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foto di MICHEL CORBIERE
CIE RASPOSO - MORSURE www.rasposo.net
foto di MICHEL CORBIERE intervista a MARIE MOLLIENS direttrice artistica della Cie Rasposo traduzione di LUCA FORTE
La Cie Rasposo nasce in Borgogna nel 1987 come compagnia di teatro di strada ad opera dei miei genitori Fanny e Jospeh Molliens. Io e mio fratello Vincent, cresciuti in un contesto di teatro di strada e circo, dopo aver frequentato la Fratellini raccogliamo il testimone “di famiglia” e decidiamo di dedicarci al circo, prendendo un tendone e coinvolgendo la famiglia e artisti esterni nel progetto. In questo graduale processo mi sono affiancata a mia madre, per anni direttrice artistica di Rasposo, nella regia degli spettacoli come assistente alla creazione, fino a quando mi sono state concesse una serie di carte blanche, dalle quali è nato col tempo questo spettacolo. La compagnia funziona oggi come un collettivo nella gestione del tendone e dell’itineranza, mentre nello spettacolo sono tutti interpreti delle mie proposizioni artistiche. Mia sorella Helene si occupa della promozione degli spettacoli e delle riprese video + video editing, mentre mio fratello ha la responsabilità dello chapiteau e progetta, realizza e modifica le attrezzature. Tutti gli artisti hanno il loro camperino dove allog-
giano, e la carovana ai muove su strada con una dozzina di veicoli. Il nucleo di questa compagnia, quando i fondatori hanno smesso di calcare le scene, si è costituito intorno agli artisti storici: i due musicisti, qui da 7 anni e al loro terzo spettacolo, e Luca Forte, qui da 5 anni e al suo secondo spettacolo. Gli spettacoli di Rasposo si potevano inizialmente rappresentare sotto tendone, in teatro e in strada. Ma col tempo abbiamo preferito creazioni sempre più specifiche per il tendone, le cui dimensioni di 16 x 22, con 7 metri di altezza sulla cupola e una capienza di circa 340 posti, sottolineano il desiderio di facilitare la prossimità col pubblico, e la nostra preferenza per spettacoli che offrano una dimensione intimista. Lo spettacolo Morsure nasce da una mia esperienza personale e dal desiderio di portare in scena le mie emozioni legate al tema della violenza e della ferocia nei rapporti umani. È uno spettacolo creato da una donna per le donne ma, pur risultando più accessibile in termini di sentimenti e comprensione alle donne, desidera coin-
volgere una platea quanto mai ampia su un tema universale e molto attuale. Nella drammaturgia tutti i sentimenti in fuga sono spesso causati degli uomini che sono al fianco della protagonista, e anche per questo volevo un cast con tanti uomini in scena, per alimentare queste dinamiche di violenza e ferocia di cui volevo parlare. Volevo inoltre che il mano a mano e il volteggio acrobatico caratterizzasse l’estetica circense dello spettacolo, e alla ricerca di porteur che ci facessero volteggiare abbiamo selezionato artisti che provenivano da formazioni professionali in Quebec, Belgio e Francia. Per questa creazione ho inoltre richiesto l’aiuto di un coreografo/ballerino, mentre l’occhio esterno è stato affidato a Fanny che, pur non più in scena, rimane una persona di
LUCA FORTE acroluca@excite.it Ho cominciato a praticare ginnastica artistica a 5 anni, arrivando a partecipare ai campionati mondiali. Poi a 20 anni a causa di un infortunio ho dovuto abbandonare l’agonistica e ho cominciato a guardarmi intorno. La cosa bella è che la soluzione mi è arrivata proprio sotto il naso, quando all’interno della Reale Societò Ginnstica di Torino è nata la Flic. Mi sono subito appassionato alle arti circensi, ho seguito la formazione - in parte da allievo e in parte come insegnante! – e dopo aver incontrato Roberto Magro sono entrato nel cast di Littra. Ed è stato proprio durante una presentazione di Littra in Francia che i Rasposo mi hanno notato, proponendomi di lavorare per loro. Ho accettato e ormai da 5 anni sono con loro; lavorare in Francia è una condizione ideale perché qui l’arte è forte-
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mente sostenuta dallo Stato, la scena del circo contemporaneo si è sviluppata da decenni e ci sono tanti artisti e tante idee in circolazione. Per me che venivo da una mentalità “quadrata” come ginansta, ci sono voluti diversi anni per sentirmi davvero un artista circense e non più solo un ginnasta. Devo questo ai miei insegnanti alla Flic, a Roberto Magro e poi qui a Fanny e alla cie Rasposo, che considero la mia seconda esperienza formativa dopo la Flic. La trasformazione del mio bagaglio sportivo in qualcosa di artistico è stata una grande sfida. Da ginnasta riuscivo già a fare tante cose, anche con estrema facilità, per cui ho scelto una disciplina in cui non riuscivo subito, le verticali, e questo mi ha dato lo spunto per impegnarmi e per creare qualcosa che stesse al di
grandissima esperienza e talento. Tutto lo spettacolo è costruito su scene di ispirazione prettamente cinematografica. Mi sono ispirata molto al cinema italiano degli anni ‘60 - Fellini, Visconti - al cinema di Wong Kar Wai di Hong Kong, con citazioni anche al lavoro di Edward Hoper. Ai fini della rappresentazione del tema scelto trovo che la scena circense sia già fortemente evocativa. La prodezza dell’artista di circo già da sola racconta la violenza e la ferocia dei rapporti umani. Tutto quello che facciamo come artisti circensi è sempre border line, ci mettiamo veramente in pericolo, pur gestendo con ragionevolezza il rischio, e questo è ragione di violenza, che è il tema che voleva trattare con questo spettacolo. Amo il circo nella sua essenza e non definisco i miei lavori né tradizionali né contemporanei. Sicuramente sono stata influenzata fin da piccola dal circo tradizionale, a cui mi sono spesso ispirata, e forse anche per questo negli spettacoli di Rasposo ci sono sempre stati degli animali in scena. È stata una scommessa venire qui in un contesto di circo contemporaneo dove gli animali non sono ben visti in scena, così come individuare l‘animale che meglio rappresentasse ed esprimesse il tema della violenza e la ferocia. Una ricerca ancora più ardua perché oltre all’animale bisognava trovare un addestratore che volesse mettersi in gioco in questo contesto, che volesse scommettere su una messa in scena diversa, basata sulla dolcezza e la libertà. Naturalmente tutto questo all’interno di misure di sicurezza, detenzione e cura per gli animali che sono ben regolamentate dalle normative vigenti. C’è una controversia e dibattito molto forte sull’utilizzo degli animali all’interno del circo contemporaneo da parte della critica e degli operatori di settore. Sicuramente le reazioni allo spettacolo sono molto forti e contrastanti; il pubblico è diviso in chi lo accetta e gli piace e chi invece ha una reazione di dissenso. La mia vuole essere una provocazione, ma anche una citazione sulle origini del circo da cui tutti discendiamo. Inoltre capovolgere tutto è uno dei principi estetici fondanti del mio lavoro, per cui ben venga la controversia. Speriamo di poter girare per almeno due/tre anni con questo spettacolo, uscito ad aprile. Nel frattempo sono già al lavoro su una nuova carte blanche. Il mio sogno con i giusti mezzi è di realizzare uno spettacolo ancora più totale, dove inserire addirittura degli elefanti all’interno di uno spettacolo di circo contemporaneo!
fuori dei canoni estetici e tecnici dello sport, grazie anche ai registi che mi hanno guidato nel percorso. Sicuramente conservo alcuni aspetti importanti della mia esperienza sportiva e li riverso in questa esperienza artistica. La generosità per esempio, che nello sport è condizione indispensabile per il successo, qui viene messa al servizio della performance artistica e viene integrata dal mestiere d’autore. Dopo 8 anni mi sento un ibrido, sicuramente più artista di circo, ma ringrazio il mio passato da ginnasta che mi permette di affrontare questo nuovo percorso con il giusto approccio. È stata una fortuna poter entrare nei Rapsoso, perché mi ha fatto capire cosa significa gestire una compagnia di successo, sia artisticamente sia economicamente. In futuro vorrei fondare una compagnia con amici che stimo e con i quali mi piacerebbe lavorare insieme, una compagnia che possa nel tempo riscuotere il successo delle grandi compagnie francesi. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 61 d i c e m b r e 2013
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XV FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CIRCO
CITTÀ DI LATINA 17/21 OTTOBRE, LATINA www.festivalcircolatina.com
intervista a ROCCO LIGUORI Responsabile Sviluppo Culturale e Assistente Direzione
Il Festival Internazionale del Circo “Città di Latina” nasce con l’obiettivo di contribuire ad incrementare l’attenzione di un vasto pubblico nei confronti del Circo e delle sue discipline. L’evento è strutturato come una competizione a premi tra giovani artisti che vengono selezionati tra centinaia di candidati, in modo da rappresentare differenti Paesi del mondo. Le discipline presenti al Festival sono prevalentemente quelle tipiche della tradizione circense; quando facciamo casting ci interessa costruire uno spettacolo sostanzialmente tradizionale, che però riservi particolare attenzione anche alle discipline più innovative e sperimentali, purché in sintonia con le più tipiche atmosfere del Circo. Ci interessa intercettare forme di espressione artistiche mai viste prima, soprattutto la contaminazione di forme espressive con tratti innovativi legati alla coreografia, agli accompagnamenti musicali, etc. Così sulla stessa pista dove si esibiscono le eccellenze delle arti circensi di tutto il mondo trovano spazio anche numeri come Mr. Fantastic, un contorsionista di talento, senza nessun legame con la tradi-
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foto di ARCHIVIO FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CIRCO CITTÀ DI LATINA
zione circense, che ha colpito nel segno la critica e il pubblico, oppure il numero degli Spanish Xtreme Laser, che hanno trasformato un presidio di raffinatissima tecnologia in uno strumento per lo spettacolo unico e sorprendente, o ancora la russa Kristina Baulina, per la direzione artistica di Alexandre Grimaillo, premiata dalla Giuria della Critica per una performance al trapezio ricca di innovativi elementi coreografici. Il successo di questo festival non è però dovuto solo alla qualità dei numeri in programma; una buona parte del successo viene dall’immenso lavoro prodotto dietro le quinte. Un composito team organizzativo vede lavorare insieme una famiglia del circo, professionisti del circo e professionisti esterni, una giusta miscela di saperi e competenze per far crescer il festival e a farlo diventare quello che è oggi. In questo organigramma la prima componente è quella della famiglia Montico, che esprimono la massima e totale dedizione verso questo festival: la Signora Mirella Iuliano, i suoi quattro figli Fabio, Fabiola, Fabrizio e Flavia, a cui si aggiungono le nuore Ales-
sandra e Tiziana: ciascuno di loro ricopre precisi incarichi di responsabilità e di management; la seconda componente è costituita da un gruppo di giovani professionisti che, animati da grande passione per il mondo del Circo e dello spettacolo dal vivo, prestano le loro specifiche competenze per lo sviluppo culturale e organizzativo del festival, anche attraverso una fitta serie di eventi collaterali. Terza componente è quella dei professionisti del Circo e dello spettacolo dal vivo che, a titolo di collaborazione, mettono a disposizione del Festival la loro ricca esperienza in pista e nel back stage. Altro grande punto di forza del festival è la fitta rete di contatti che legano il festival da lunga data ad altre realtà internazionali come il Rosgoscirk, il Ringling, il Fovarosi Nagycirkusz, per nominarne solo alcune - last but not least il Cirque du Soleil - e che costituiscono la conferma di un interesse e un’attenzione sempre crescente verso il nostro festival. Un’attenzione che porta tutte queste realtà a selezionare ogni anno numeri sempre migliori da portare al festival e a individuare in Latina
una prestigiosa vetrina europea per le loro produzioni. Ovviamente anche le implicazioni culturali di un evento delle dimensioni del nostro Festival sono notevoli. Gli eventi paralleli rispondono all’esigenza di avvicinare il circo alle altre forme espressive e alle forme della cultura ufficiale, e lo facciamo con un novero di eventi sempre più sostenuti. Il Foyer e l’atmosfera cordiale del festival sono altri punti forte del Festival, non si trova facilmente un altro luogo dove gli operatori possano incontrarsi. E all’interno del foyer anche l‘area espositiva dell‘Expo diventa sempre più frequentato. È proprio partendo dall’Expo che ci siamo detti: ma perché occuparci solo di modellismo, libri, fotografie, stand di servizi, e non aprire spazi anche ad altro. Il caffè letterario abbiamo capito che piace tanto; quest’anno ne abbiamo fatti due, uno addirittura in pista, con ospiti illustri; e nonostante tutte le avversità contingenti c’erano almeno 150 persone a seguirlo, un prodotto che è piaciuto a tutti e che intendiamo valorizzare e riproporre.
Siamo impegnati ad abbattere le barriere che separano le Arti, alla ricerca di un’Arte che accolga tutte le forme espressive; è nata così l’interessante collaborazione tra il nostro Festival e Extreme Dance Championship, organizzato da Davide Zongoli e DanazSì, ed è per questo che nella Giuria della Critica abbiamo inserito esperti di danza, musica e canto, affiancati a giornalisti della stampa di settore e di quella del territorio. Una convenzione viene orami stipulata ogni anno tra le Università degli Studi di Roma “Sapienza” e “Torvergata”, e l’Associazione Culturale “Giulio Montico” per la realizzazione di tirocini formativi che studenti e laureati degli Atenei romani possono condurre all’interno della macchina organizzativa del Festival, implementando le proprie competenze. Il coinvolgimento del territorio è un altro ambito di sviluppo al quale prestiamo molta attenzione. Innanzitutto va segnalato che quest’anno il Comune di Latina è passato da ente patrocinante a ente organizzatore, e questo, oltre ad aggiungere prestigio al festival, ha facilitato molto gli iter buro-
cratici e amministrativi. Inoltre il territorio è entrato direttamente in pista con i diplomati al conservatorio di Latina, mentre al caffè letterario ha partecipato la band del Liceo Muscale di Latina, così come le parti recitate sono state affidate ad un’accademia di recitazione di Latina. Anche le maestranze sono tutte di Latina, e così i volontari in sala. La componente volontaria è sempre più importante, dall’accoglienza ai disabili ad altro abbiamo avuto almeno 30 volontari ogni giorno attivi all’interno del Festival per l’accoglienza e i servizi, uno spiegamento di forze di giovani del territorio molto entusiasmante. Nel corso dell’anno le nostre attività sul territorio ci vedono impegnati inoltre in visite a classi scolastiche di ogni ordine e grado, dove facciamo una lezione per bambini della primaria che introducono elementi di meteorologia, geografia, zoologia, facendo riferimento ad elementi del festival, per poi presentare un piccolo video dove si vede il lavoro degli artisti. Una lezione molto richiesta da tutti gli istituti. Come risultato abbiamo avuto il pienone dei bambini, e quest’anno non sapevamo dove metterli! j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 61 d i c e m b r e 2013
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www.vaikuttavasirkus.fi 12/15 dicembre 2013 Tampere (Finlandia)
foto di STEPHEN CADWELL
CULTURE HAS AN IMPACT! CELEBRATION SEMINAR OF EFFECTIVE CIRCUS PROJECT
intervista a SOFIA CHARLOTTA KAKKO Project Manager Il lavoro per sviluppare il settore del circo sociale in Finlandia, avviato con il Social Circus Project (2009-2011), è proseguito nel 2011/2014 con Effective Circus Project, progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo e amministrato dal Centre for Practise and Research in Theatre della University of Tampere. Altro supporto è arrivato dal Lapland Centre per lo Sviluppo Economico, Ambientale e del Trasporto, dalle città di Tampere, Turku, Vantaa, Lempäälä, Oulu e dai progetti pilota delle scuole Sorin Sirkus, SirkusUnioni, Sirkus Magenta, Culture Centre Pii Poo, Oulun Tähtisirkus e Monitaideyhdistys Piste. L‘importante entità del supporto e del partenariato ci hanno permesso di concepire un progetto molto ampio e di lunga durata, che potesse coinvolgere centinaia di persone, pagare le attività degli insegnanti, offrire i laboratori di circo gratuitamente, monitorare l’impatto di queste attività sui partecipanti, elaborare metodi di valutazione degli effetti del circo sul benessere della sociaetà. Il progetto ha inoltre ampliato la visibilità del circo sociale in Finlandia, e tutti coloro che sono stati coinvolti ne sono rimasti affascinati. Diventa sempre più chiaro alla comunità che il circo sociale è un valido strumento di prevenzione che può far risparmiare alla comunità le ingenti risorse oggi impiegate nella cura del disagio. All’inizio del progetto avevamo già programmato che avremmo organizzato un seminar di un certo rilievo, che si sarebbe svolto al termine del progetto, nel dicembre del 2013, e in collaborazione con Alladin’s Lamp. E’ in questa ottica che Pia, mia stretta collaboratrice, partecipa a fine 2011 alla conferenza AYCO (Seattle, USA), dove
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incontra ricercatori stranieri molto attivi nello studio dell’impatto dei progetti di circo sociale. Al tempo non c’era molto di simile in Finlandia, oppure se esisteva noi non ne eravamo a conoscenza. Nella primavera 2013 abbiamo quindi messo insieme tutti i contatti raccolti in questi ultimi anni e abbiamo avviato l’organizzazione di un seminar internazionale, in collaborazione con Tampere University’s Centre for Practise as Research in Theatre e Aladdin’s Lamp, network finlandese di 11 art center per bambini e ragazzi. Il primo passo fu lanciare nella primavera 2013 una call per i relatori, stimando che avremmo ricevuto qualche proposta... ma fummo letteralmente sorpresi dal numero delle risposte e dalla qualità dei lavori proposti, al punto da inserire nel programma del seminar circa 20 interventi di relatori provenienti dall’estero. Avevamo ricercatori universitari, ma anche ricercatori che venivano dal lavoro sul campo, e abbiamo cercato di farli incontrare, interagire, dibattere, presentare diversi modelli culturali operativi, illustrando il loro impatto sul benessere sociale, mentale e fisico su gruppi di diversa età. Ricercatori e rappresentanti della National Circus School di Montreal, University of British Columbia, Ecole de Cirque du Bruxelles, University of Manitoba, Centre de réadapta-
tion Lucie Bruneau, Streetwise Community Circus, Cirque du Monde / Cirque du Soleil che qui hanno presentato il nuovo programma di mappatura mondiale del settore una lista troppo lunga da riportare qui per intero. Un panel di relatori così prestigioso ha fatto poi da volano per tutte le realtà finlandesi, che sono arrivate numerose. Nessuno si aspettava che il seminar potesse raggiungere queste proporzioni, con ben 150 partecipanti, e lo stesso responsabile dell’Università e quelli del Comune sono rimasti felicemente sorpresi. Il successo di questo seminar, il cui svolgimento ha richiesto sul posto un team di supporto di una decina di persone, mostra che c’era bisogno di un incontro del genere. Sono sicura che ci saranno altri seminar come questi e che le persone riunite qui faranno molto per continuare la ricerca, instaurando collaborazioni e creando un network internazionale. Al seminar ha partecipato anche una delegazione italiana dell’Ass. Giocolieri e Dintorni, composta dal presidente Adolfo Rossomando e dalla ricercatrice Ilaria Bessone, coordinatrice del gruppo di lavoro sul Circo Sociale supportato da G&D, che ha presentato al seminar le metodologie di valutazione adottate da alcuni progetti di circo sociale italiani (n.d.r.).
www.sorinsirkus.fi
foto di KRISTIAN WANVIK intervista a TAINA KOPRA direttrice della scuola e dello spettacolo
Il Xmas Show al Sorin Sirkus è un appuntamento ormai importante e tradizionale per le famiglie, che si prodigano anche alla reception o al bar, e per il performing group della nostra scuola. L’intero spettacolo è un lavoro collettivo dove il gruppo è fortemente coinvolto; in genere a maggio di ogni anno ci riuniamo per decidere il tema dello show (quest’anno legato al volo, alla possibilità di precipitare, ma anche di aprirsi a nuove esperienze) e quale idea artistica o disciplina tecnica inserire. In quel tempo dobbiamo decidere anche il titolo e un’immagine da cominciare a promuovere, prima di passare in estate alla scrittura e alle prime sedute di improvvisazione. Poi in autunno è il momento di definire i dettagli e cominciare le prove, mentre costumisti, scenografi e tecnici cominciano a lavorare alla scena e ai costumi. Nello spettacolo Syoksy vanno in scena 18 ragazzi, tutti provenienti dai nostri corsi, di età compresa dai 14 ai 22 anni, tra cui 6 “debuttanti”.
Molti di loro sono stati con noi per 7/8 anni, mentre altri possono entrare più facilmente nel gruppo se hanno un buon background artistico/sportivo. Riserviamo questo gruppo solo ai ragazzi più motivati, pronti ad allenarsi dalle 12 alle 20 ore a settimana, ad esibirsi in diversi contesti, a lavorare in gruppo, ad allenarsi in altre discipline oltre la loro preferita (danza, acrobatica, teatro...). Non offriamo loro compensi, perché non li consideriamo ancora dei professionisti, ma chi accetta ha la possibilità di allenarsi molto nella nostra struttura durante l’anno e a poco prezzo. In media il performing group è impegnato i circa 150 spettacoli l’anno in contesti diversi, ma non tutti fanno tutti gli spettacoli. E’ un gruppo che cambia col tempo; alcuni rimangono, altri lasciano, continuano il percorso in una scuola professionale, oppure entrano nell’organico della scuola come insegnanti, tecnici, costumisti. Il Xmas Show si replica circa 20 volte durante il periodo natalizio, davanti ad un pubblico pagante di circa 10.000 persone, nella sala spettacoli/creazioni della nostra struttura che ospita 450 persone. Il budget complessivo della produzione, variabile
negli anni, si aggira quest’anno sui 120.000 €, un investimento innanzitutto promozionale, oltre che l’opportunità per spingere al limite le nostre capacità e ambizioni artistiche (quest’anno abbiamo anche ingaggiato una live band sul palco!). Ma da direttrice anche della scuola devo sempre fare attenzione a mediare bene tra i tanti aspetti economici, artistici e promozionali. A Sorin Sirkus ci sono molte attività: corsi amatoriali, formazione professionale, curriculum scolastico, performing group... E’ incredibile constatare che sono trascorsi 30 anni, e non avrei mai potuto immaginare che sarebbe successo tutto questo. Da ragazza volevo essere un artista ma, dopo aver cominciato quasi per hobby ad insegnare, mi sono poi ritrovata completamente coinvolta nella direzione della scuola! Quando abbiamo cominciato 30 anni fa ero la sola insegnante e stavo con i ragazzi tutto il tempo; ora abbiamo 380 ragazzi e tanti altri insegnanti che si prendono cura di loro. Per questo il performing group è una delle mie maggiori passioni, un laboratorio per lo sviluppo della parte artistica ed estetica e, pur non riuscendo a dedicargli tutto il tempo che vorrei, è sempre bello poter lavorare con un gruppo che conosci bene, che si fida di te, che si sente parte del progetto.
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DRALION
www.cirquedusoleil.com foto di DANIEL DESMARAIS costumi di FRANÇOIS BARBEAU intervista a JULIE DESNARAIS responsabile comunicazione e MARK SHAUB direttore artistico
J u l i e Dralion è stato creato da Guy Caron nel 1999 con l’idea di offrire un omaggio alla millenaria arte acrobatica cinese, rappresentata con un’estetica e drammaturgia tipica del Cirque du Soleil, con coreografie, live music, costumi e grandi numeri. È la storia dei quattro elementi - acqua, aria, terra e fuoco - e della dicotomia tra le culture occidentali e orientali del pianeta, un contrasto che durante lo show si consuma e risolve. Lo stesso nome Dralion deriva dalla fusione di due creature emblematiche: il Dragone, che simbolizza l’Oriente, e il Leone, che simbolizza l’Occidente. Dralion, dopo aver girato sotto big top per 11 anni e registrato milioni di spettatori, è stato adattato nel 2010 per rappresentazioni all’interno di palasport, ed io lo seguo fin dall’inizio di questo suo secondo ciclo di vita. La divisione per le Arene è stata inaugurata al Soleil con Delirium e poi è proseguita con Saltimbanco, Alegria, Dralion e Kidam; il prossimo show a subire questa trasformazione sarà Varekai. Abbiamo 11 touring show e di questi Corteo, Annaluna, Kouza, Ovo e Totem sono ancora sotto tendone. È stato così che nel 2010 i creatori di Dralion si sono riuniti al tavolo in un processo che ha richiesto 9 mesi di lavoro. La logistica è cambiata e alcuni degli act sono cambiati, sono state inserite nuove coreografie, nuove musiche e nuovi costumi da adattare alla nuova versione per arena. Esibirsi nelle Arene richiede una premurosa organizzazione logistica, che per ognuno degli spettacoli on tour si è chiaramente affinata nel tempo. Tutto viene costruito per ottimizzare i tempi di allestimento e il palco, costituto di elementi modulari che non richiedono l’utilizzo di viti o chiodi, è montato su ruote per essere spostato più facilmente. Con noi portiamo molte facility: una piccola palestra attrezzata con materassi e attrezzature per l’allenamento, inclu-
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sa una postazione di area e una di trampolino elastico. Il forbito guardaroba e la sartoria viaggiano con 58 cassoni, incluse le macchine per cucire, tessuti e filati di tutti i colori per le riparazioni. Al seguito anche una batteria di lavatrici e asciugatrici per lavare e asciugare ogni giorno i delicati costumi che portiamo in scena. Per nutrirci predisponiamo un’intera cucina con fornelli, lavelli, frigoriferi, capace di 200 pasti al giorno di dieta bilanciata per gente che lavora e si allena duro. Gli artisti hanno poi sempre a disposizione un internet cafè e una postazione video dove poter rivedere le performance di ogni singolo spettacolo. Riadattare gli spettacoli per le Arene è una buona opportunità per tenere in vita quelli che hanno già girato tanto, per garantire allo show una circolazione più agile, tour che tocchino più città, con soste in ogni città anche di pochi giorni; una modalità che il tour sotto big top non permette, se consideri che solo per il montaggio un big top e strutture annesse richiede almeno 10 giorni, contro il massimo di 2 giorni e mezzo per gli show nelle arene. Gli show subiscono in questo caso una serie di cambiamenti, anche importanti, ma l’obiettivo principale è assicurare al pubblico la stessa esperienza che veniva offerta sotto un big top.
M a r k Vengo dalla danza contemporanea, ho ballato per 20 anni, poi coreografo e assistente, e quando è arrivato il momento di smettere di ballare ho inviato il mio cv al Cirque du Soleil. Sono entrato nel loro organico nel 2005, primo direttore a lavorare su Corteo dopo la sua creazione. A quel tempo la mia posizione era definita coordinatore artistico. Al Cirque du Soleil per ogni spettacolo c’è un team per la creazione, che realizza lo show: in genere un regista, un coreografo, un compositore, e poi light designer, costumisti, truccatori. Quando il processo è comple-
tato e lo show è pronto allora entra in scena un team artistico che si prende cura della sua rappresentazione, composto da un direttore artistico, stage manager, responsabili del guardaroba, allenatori, terapisti. Io sono a capo del team che segue Dralion. Ci prendiamo cura degli artisti ma anche della qualità globale dello spettacolo. Sono responsabile di 51 artisti e nel team artistico ho 3 stage manager, 4 al guardaroba, 2 terapisti e il coach. I tecnici fanno parte invece di un team tecnico con un direttore tecnico, responsabile di sistemare tutto il palco, farlo funzionare, fare la manutenzione, montare e smontare. Poi c’è un tour manager che è responsabile dell’amministrazione, delle finanze, dello svolgimento del tour, rapporti con la stampa, staff impegnato in office work. Ogni anno abbiamo una riunione per 5 giorni di tutti i direttori artistici di tutti gli show, e nel corso dell’anno abbiamo sempre la possibilità di essere in contatto con i nostri colleghi. L’atmosfera on tour dipende molto dai componenti del cast e dal team. 100 persone che vivono, lavorano e viaggiano insieme diventa una piccola comunità, che tra uno show e l’altro trova il tempo e i modi tutti suoi di conoscersi meglio. Qui a Dralion per esempio è tradizione darsi reciproche lezioni di lingua straniera, una consuetudine che mi ha colpito quando l’ho vista per la prima volta. Dralion, come altri show del Cirque du Soleil, è soggetto col tempo a cambiamenti ed evoluzioni, anche radicali, inseriti a volte dal direttore artistico che li segue, a volte suggeriti dagli stessi artisti; e anche all’interno di uno stesso numero vengono presentate multiple variazioni di spettacoli in spettacolo. Non devo fare di Dralion il mio show, ma ho una certa autonomia e posso introdurre piccoli cambiamenti per assicurare che uno show che è stato così tanto in giro rimanga sempre invitante.
Cambiamenti importanti invece vanno verificati con la divisione creazione, e anche se i creatori non hanno più tanta connessione con uno show creato 14 anni fa, in caso di grossi cambiamenti vengono sicuramente consultati. Questa estate il coreografo che aveva creato Dralion è venuto a trovarci, perché c’era un cambiamento in programma, e per me è stata
una enorme esperienza poter lavorare con lui e capire meglio cosa c’era dietro la creazione e la struttura di Dralion! In questi 14 anni sono cambiate tante cose, le arti circensi, le coreografie, le performance artistiche e di certo le nuove produzioni del Cirque du Soleil portano in scena show molto contemporanei rispetto a Dralion, che rimane una testimonianza molto forte
di quello che il Cirque du Soleil produceva sul finire degli anni ‘90, in cui creavano show che segnavano un’epoca e una rivoluzione estetica. Sono curioso di vedere dove il Cirque du Soleil spingerà le sue creazioni, ma sono contento di essere qui ora e di assicurare che Dralion sarà sempre un buon spettacolo “tutto esaurito”, da vedere fino alla sua ultima rappresentazione.
foto di CRISTIANO COINI
QUALE CIRCO CONTEMPORANEO IN ITALIA di A.R. foto di ANDREA MACCHIA
“Indubbiamente esiste da tempo una pratica delle arti circensi che origina nuove forme espressive, nuovi linguaggi artistici. Anche in Italia. In queste pagine ricorreranno termini quali Nuovo Circo, Nouveau Cirque, Circo Contemporaneo, Circo Teatro, Circo d’Innovazione ed altri ancora. Per capire quale sia il minimo comune denominatore di queste definizioni, per delineare i contorni italiani di questo fenomeno e per favorire la nascita di nuove, proficue collaborazioni abbiamo chiesto ad alcuni degli operatori italiani del settore di illustrare brevemente il loro pensiero, il loro lavoro ed i loro progetti.“
Introducevamo con queste parole sui numeri 20 e 21 di Juggling Magazine, nel lontano autunno del 2003, un ampio servizio dedicato al circo contemporaneo in Italia. Al suo interno trovavano spazio le riflessioni di Raffaele De Ritis, la carissima Alessandra Galante Garrone, Alessandro Serena, Gigi Cristoforetti, Valeria Campo, Paolo Stratta, Philip Radice, Alessandro Gigli, Roberto Bianchin, Livio Togni, Liana Orfei. Interventi molto interessanti e controversi al tempo, sintomatici dell’avvento di un nuovo genere che in Italia muoveva i suoi primi entusiasti, incerti passi. Erano gli anni in cui il Festival Internazionale di Circo Contemporaneo di Brescia, organizzato da Gigi Cristoforetti e forte di artisti provenienti da un già maturo circo contemporaneo francese, poteva considerarsi l’unico appuntamento/vetrina di rilievo internazionale del settore in Italia; intanto nascevano le prime produzioni e le prime scuole professionali aperte al nuovo gene-
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re, mentre il fenomeno mediatico del Cirque du Soleil era ancora lontano dal colpire l‘attenzione delle maggiori testate nazionali ed entrare nell’immaginario collettivo italiano. E sarebbe interessante andare a rileggere quegli interventi (disponibili su jugglingmagazine.it per consultazione), carichi di interesse, aspettative, intenti, per certi versi ancora attuali, per verificare cosa sia cambiato / successo / cresciuto in questi ultimi dieci anni. Eviteremo qui una lista dei tanti protagonisti di questi ultimi dieci anni (per proporla più avanti con maggiore spazio, dettaglio e completezza sotto forma di testimonianze e interventi), in cui abbiamo visto le scuole professionali crescere, fino ad entrare nella FEDEC e proiettarsi in un contesto internazionale; compagnie e artisti creare nuove opere, misurarsi con una nuova estetica e circuiti di assoluto rilievo, addirittura scommettere sull’acquisto di propri chapiteaux per favorire autonomia e itineranza; numeri di circo contemporaneo essere
corteggiati/ospitati e riscuotere successo anche nei festival più espressamente “di tradizione”; festival di teatro urbano abbracciare programmazioni di circo contemporaneo ed iscrivere il proprio nome nel novero degli appuntamenti europei, e in alcuni casi entrare in Circostrada e/o partecipare a progetti europei al fianco di prestigiosi partner; importanti teatri e istituzioni aprire le porte e le programmazioni a rassegne, regie, festival di circo contemporaneo, registrando il tutto esaurito e l’entusiasmo di pubblico e critica; le compagnie internazionali di maggior rilievo visitare sempre più spesso l’Italia e offrire al pubblico e alla stampa l’occasione di entrare in contatto con i vasti orizzonti, ormai planetari, del circo contemporaneo; il tessuto delle scuole di circo ludicoeducativo e dei progetti di circo sociale, vivaio di nuovi talenti e di nuovi pubblici, diventare sempre più capillare sul territorio nazionale e agganciarsi ai circuiti europei di NICE e EYCO. Ma quali prospettive si aprono
oggi per il circo contemporaneo in Italia? E cosa significa oggi parlare di “circo contemporaneo” in Italia e nel mondo? In questo “decennale” di servizi e reportage dedicati su Juggling Magazine al circo contemporaneo vorremmo sollecitare una nuova lettura del presente, per “mirare”, nel senso di perlustrarne gli oriz-
Un impegno che ci sembra improrogabile, per una serie di accadimenti e nodi che stanno venendo al proverbiale pettine; un sovrapporsi di spinte e istanze che lanciano segnali di fumo nelle praterie abitate e attraversate da una tribù nomade legata al circo contemporaneo e alle sue innumerevoli declinazioni. Improrogabile perché la massa critica di artisti / compagnie / organizzatori / diffusori comincia a innescare un processo di confronto, cui vogliamo dare spazio; perché il nostro ruolo di media project italiano legato al circo contemporaneo e le sollecitazioni che ci arrivano dal settore ci spingono a dedicare maggiore spazio e maggiore attenzione a quello che accade. Perché il dibattito sugli incentivi agli spettacoli che non utilizzano gli animali, in cui si utilizza per la prima volta espressamente l’accezione del circo contemporaneo, è approdato con un ordine del giorno e con il decreto “Valore Cultura” perfino in Parlamento, informando poi la ristrutturazione del FUS per i Circhi e lo Spettacolo Viaggiante; perché in questa crisi congiunturale diventano troppi gli eventi, le strutture, le compagnie, i progetti che rischiano di chiudere per mancanza di risorse. Perché anche in questo campo gli italiani dimostrano di avere del talento, e di dover purtroppo cercare all’estero il giusto supporto istituzionale e il successo di pubblico che meritano i loro potenziali.
zonti, lo scenario dei prossimi 10 anni. Lo faremo innanzitutto chiedendo e pubblicando i contributi di chi in Italia è oggi impegnato e attivo nel settore. Ma lo faremo anche strutturando in modo più articolato e continuativo l’informazione e promozione degli spettacoli e delle attività legate al circo contemporaneo in Italia.
Un invito a collaborare in questo processo, un invito a sostenere Juggling Magazine, che rivolgiamo a tutti gli artisti e operatori che in questi ultimi dieci anni hanno creato in Italia opportunità di formazione, residenze, creazione, diffusione, rappresentazione, analisi e critica di nuove forme espressive. Una moltitudine di persone che, partendo dal comune denominatore delle arti circensi, nutrendosi del nuovo e del tradizionale, si è messa coraggiosamente in gioco per l’affermazione di un nuovo genere. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 61 d i c e m b r e 2013
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ARMADA 2013 FESTIVAL ITINERANTE SU BARCHE A VELA www.armadafestival.com www.faaac.com
a cura di MATTIA FURLAN membro di Armada
La FAAAC (Fabrique Alternative et Autogérée des Arts et de la Création) è nata a La Chatre nell’Indre (Francia), nel 2006 dall’intenzione di un gruppo di giovani artisti di creare una formazione di circo contemporaneo internazionale autogestita e a misura d’uomo, dove gli artisti siano anche gli organizzatori. La FAAAC è oggi un’associazione e laboratorio artistico internazionale che raggruppa 200 artisti di nazionalità differenti provenienti da diversi ambienti, con la volontà comune di far viaggiare la pratica artistica in nuovi territori. Appoggiandosi sulla forza e sulla ricchezza del collettivo, la FAAAC attiva una dinamica di ricerca artistica costante, organizzando incontri tra artisti, eventi di diffusione ed “avventure collettive“ di durata variabile (da 5 minuti a due anni) in territori sempre differenti (Francia, Polonia, Portogallo…). Armada 2013 nasce come un progetto partecipativo di itineranza, incontri, creazione e diffusione artistica nel mare Mediterraneo, un luogo artistico inesauribile, uno spazio di viaggio disseminato di luoghi d’incontro e carico di storia; un terreno di scambi percorso da flotte di viaggiatori e mercanti. Il progetto muove i suoi primi passi nella metà del 2011. Svariati appuntamenti si susseguono tra Marsiglia, Gruisan, Sète, Chemillé e mini collettivi pronti a partecipare si formano in Bretagna ed in altri luoghi in Francia. Parola d’ordine: Autonomia. Il progetto si farà, con o senza sovvenzioni perché la voglia di portarlo a termine è molta!! All’origine di questo progetto il desiderio di alcuni artisti di unire il
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1°SETTEMBRE / 9 NOVEMBRE - MARE MEDITERRANEO
mondo artistico a quello della vela e più in generale del mare. Poco a poco gli equipaggi si costituiscono. Molti sono gli skipper interessati all’avventura, che si uniscono ad artisti desiderosi di salpare per scoprire e comprendere la vita sul mare. Alla fine siamo 11 equipaggi e altrettante barche: Jean Grignette che diventerà Saveur, Patchouli che diventerà Loop Loop, L’Oiseau de Passage, Païta, La Nine, La Maria Gilberte, Viva Binga, Laisse Dire, Cap de Lune, Terrain Vague, Zig et Zag. In parallelo l’organizzazione si affina per trovare gli scali e definire l’itinerario a colpi di telefono, internet, amicizie e strane connessioni circensi. Alla partenza 7 scali potenziali: Marsiglia, Girolata, Cagliari, Carloforte, Civitavecchia, Bastia, Calvi per il Festival del Vento. Sète si aggiungerà come tappa finale del festival. Ancor prima di iniziare il festival cominciano le peripezie: 7giorni prima dell’inizio, è la barca Patchouli che a causa di problemi tecnici rimane bloccata in Sardegna, barca KO, l’equipaggio in secca troverà un’altra barca qualche giorno prima dell’inizio... ouf!! Per Armada suona l’adunata e ci ritroviamo in 70 per una residenza iniziale di una settimana a Marsiglia, per testare l’ambiente. E contrarre l’Amibiasi! Un parassita che, viaggiando clandestinamente, provocherà febbri e coliche, Simpatico! La residenza a Yes WE Camp ci permette di creare “The Force”, opera collettiva per grandi spazi. Il festival inizia, cinque giorni di spettacoli a Marsiglia, che si concludono con una parata nel vecchio porto prima della grande traversata verso la Corsica. La navigazione è l’arte della scelta e la decisione o le varie rotte opzionali sono in ballo fino al momento della partenza. Siamo 11 barche diverse e i propositi su come affrontare il vento non sono mai gli stessi. Prima traversata: qualche barca passa prima della
tempesta. Le altre ci raggiungeranno nei giorni seguenti al secondo scalo. La Maria Gilberte, il vecchio veliero di 25 mt in mancanza di vento, salta la seconda tappa e ci raggiungerà al sud della Sardegna. Seconda tappa: Girolata, Corsica. Villaggio unicamente accessibile in barca o a piedi. Il festival ha luogo sulla spiaggia, tra l’accoglienza calorosissima degli abitanti, il va e vieni di vaporetti carichi di turisti e gli atelier per i bambini del villaggio. Un cabaret improvvisato nasce e si ripeterà, sempre rinnovato e differente, ad ogni scalo di Armada. Terza tappa: Cagliari. Il festival è più rodato e riceve, addirittura, la visita del Papa di passaggio nella blindata città! Quarta tappa: Carloforte. L’Armada è superbamente accolta dall’associazione Botti du Shcöggiu per il festival “Dall’isola dell’isola di una Penisola”. E qui abbiamo il piacere di imbatterci in concerti di strada improvvisati da vecchi artisti locali, di creare una festa nella piazza pubblica, di vivere deambulazioni improvvisate che unitesi a dei gruppi di turisti danno vita a scatenate danze di strada. A ogni scalo i forti incontri ci danno la voglia di imbarcare sempre più gente nell’impresa. La quinta tappa, prevista a Civitavecchia, viene inaspettatamente annullata per mancanza di fondi e permessi necessari a permanenza e attracco. Riposo. L’ARMADA decide di fare una tappa pirata; gettiamo l’ancora risalendo verso la Corsica nelle spiagge di Santa Manza. Tra riprese sottomarine, spettacoli pirata, serate mute attorno al fuoco, atelier di disegno e rilegatura e altre sperimentazioni tra Armadiani arriviamo al sesto scalo. Bastia, Corsica. Una nuova occasione di fare nuove proposizioni artistiche: riceviamo centinaia di studenti che vengono a visitare le imbarcazioni e partecipano agli atelier. Le sere sono gli artisti locali che vengono a farci visita facendo risuonare nel vecchi porto di Bastia i canti della polifonia Corsa. Settima tappa: Festival del vento, Calvi, Corsica. L’ARMADA trasforma la strada e le piazze del porto. I com-
mercianti e i visitatori scoprono e visitano luoghi pieni di vita. Ottava e ultima tappa, si ritorna al continente: Sète, Francia. È l’inizio di novembre e ARMADA si svolgerà stile festival di strada su due weekend e poco a poco gli Armadiani si separano, per questa volta, con la voglia nel cuore, forti di tutto quello che sono riusciti a realizzare, di continuare questo progetto, insieme. A conti fatti, un evento enorme, una ARMADA di barche che nel Mediterraneo ha concatenato spettacoli, navigazione, esperienze artistiche, momenti di libertà, momenti tragici e momenti magici. 83 persone per 2 mesi in 11 imbarcazioni di lunghezza compresa tra i 9 e i 25 mt., spettacoli in media ogni 10 giorni, 1500 miglia marine di navigazione. Non tutto è stato roseo. Se la ferita è un elemento che fa parte della vita di chi ogni giorno lavora con il proprio corpo, il mare è un deserto ostile al quale la barca offre un armamentario di piccole trappole. Onde impertinenti che fanno derapare l’ancora, raffiche a 110km/h, temporali in mare aperto. Fatica fisica e rischi a volte inutili. Incidente in mare aperto e richiesta di elisoccorso, un albero si spezza sotto il vento forza 9 e la barca termina il tour a motore, un uomo delfino smarrito in mare e un clown perso alla deriva. Svariate sensazioni e innumerevoli emozioni. Alla fine cosa ci resta? Certamente un’avventura umana. Gli occhi pieni di mare e anche le orecchie. Bestiole strane e formidabili: delfini, pesci, alghe elettroluminescenti, meduse, balene, acrobati, trapezisti, educatori, marinai, italiani, corsi, sardi, slackliner, ballerini, giocolieri, attori, sognatori, subacquei, cuochi, viaggiatori, disegnatori, barman, cineasti, capitani, tecnici audio, mozzi, etc. E una voglia enorme di realizzare altri progetti folli!!!
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illustrazione di Isabella Grott
XII MEETING NAZIONALE DEGLI OPERATORI DI CIRCO LUDICO-EDUCATIVO 16/20 SETTEMBRE 2013 - MONTELUPO FIORENTINO (FI)
foto di ANDREA VANNI
organizzato da
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Il Meeting è rivolto agli operatori del settore e fornisce loro l’occasione per un aggiornamento professionale e per un reciproco scambio sulle metodologie e le tecniche acquisite. La formula prescelta vede il gruppo dei operatori partecipanti, provenienti da tutta Italia in rappresentanza di varie associazioni e riuniti nella caratteristica e stimolante atmosfera conviviale che caratterizza questi incontri, concentrarsi per cinque giornate su un intenso programma di interventi, workshop, laboratori con bambini, confronti e allenamenti.
Quest’anno il Meeting ha cambiato location, team di supporto locale, titolo e in qualche modo anche pelle. Ne approfittiamo per salutare e ringraziare di cuore sia il Comune di Montelupo Fiorentino e l’Ass. Circo Libera Tutti, nuovi partner di progetto per questo nuovo corso, sia il Comune di Castelfiorentino e l’Ass. Kappaerre, che hanno ospitato e sostenuto nella crescita il Meeting nei 5 anni precedenti. Ad accogliere nella nuova location di Montelupo Fiorentino gli operatori hanno trovato quest’anno, oltre alla segreteria e allo staff di Giocolieri e Dintorni, la task force degli organizzatori locali di Circo Libera Tutti, capitanata dagli irriducibili Samuele Mariotti, Stefano Bertelli e Francesco Semino; un campus con due palestre, un colorato chapiteau da circo con tanto di palco attrezzato per gli spettacoli, un’arena Arci che ha ospitato momenti conviviali ed attività del Meeting. Anche la programmazione di quest’anno ha beneficiato del clima di cambiamento generale ed è stata affidata ad un collettivo diviso in due equipe: una per il circo ludico-educativo (Michele Paoletti, Stefano Bertelli, Elena Giussani e Giuseppe Porcu) e un’altra per il circo sociale (Maria Teresa Cesaroni, Daniele Giangreco e Ilaria Bessone).
Il programma ha visto come sempre integrata la tradizionale griglia di laboratori con le scuole, workshop pratici e teorici, spettacoli serali, con una serie di incursioni in ambiti e territori diversi, momenti di tempo libero per facilitare l’incontro, la conoscenza, lo scambio reciproco. L’articolato e ricco programma ha visto succedersi in ragionata successione:
6 percorsi laboratoriali con le scuole primarie, tenuti da relatori di grande esperienza, e seguiti da una platea di operatori-auditori: Espressivo Teatrale - Giuseppe Porcu (Fuma Che N’Duma - CN); Confini, alla scoperta dello spazio tramite il corpo Samuele Mariotti (Circo Libera Tutti - FI); Giocolare in Equilibrio sul filo del circo Luca Sartor (Fondazione UCI - TO); Acroj u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 61 d i c e m b r e 2013
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batica e Acroportee - Violetta Ravotto e Luca Andolfi; Equilibrio e Corpo Totale Paolo Danesi (En Piste - FI); Hula Hoppando - Bruna Ventura (Giocolarte - PV). Nel dopopranzo per riattivare i neuroni ci siamo affidati come ormai da tradizione ai Gulivo’s Break: condotti da Davide Bianchi (Circo Tascabile - FI) . Dopo il “caffè” ecco al via le attività che hanno visto gli operatori partecipare attivamente ad una serie di 6 percorsi formativi tematici, presentati in forma di laboratori e workshop; 1) Percorso sulle discipline aeree: Approccio metodologico nell’insegnamento delle discipline aeree ai bambini - Ombretta Di Simone - (compagnia le Takiti); Laboratorio di Aerea per Giovani a Rischio - Maria Teresa Cesaroni (Circo Corsaro - NA); Sicuramente, workshop sulla sicurezza nell’acrobatica aerea - Carlo Porrone (Orion Riggers) 2) Percorso sull’acrobatica, Acroporteur, acroyoga: Acrobatica e Actroportee - Violetta Ravotto e Luca Andolfi; Acro Yoga Francesco Semino e Valeria Maggiali (Circo Libera Tutti FI); Acrobatica nell’età evolutiva - Gioacchino Paci - (Università Tor Vergata RM) 3) Percorso sulla scrittura di spettacoli e messa in scena: Giochi e attività espressiva Giuseppe Porcu (Fuma Che N’Duma - CN); Manipolamima - Mario Levis 4) Percorso per una Pedagogia delle Arti Circensi: Spunti di riflessione per conduzioni consapevoli - Tommaso Negri (MI); Percorsi collettivi per un progetto pedagogico condiviso - Tommaso Negri (MI); Confronti e Riflessioni con l’attività fisica tradizionale - Lapo Botteri (Circo Tascabile - FI); Pedagogia del Circo - Luca Sartor (Fondazione UCI - TO) 5) Percorso sulle arti circensi: proposte per questo percorso erano contenute all’interno dei laboratori mattutini con le classi tenuti da Paolo Danesi, Bruna Ventura, Luca Sartor e sono stati integrati da workshop tenuti da loro ed altri operatori nella fascia pomeridiana 6) Percorso sul Circo Sociale: alla luce del lavoro svolto negli ultimi due anni per rappresentare e promuovere i progetti di Circo Sociale in Italia, e considerata la loro crescente diffusione, il Meeting quest’anno si è proposto come luogo e momento di incontro/confronto nazionale per imprimere un nuovo corso a questo progetto. Silenzio, Movimento, Ritmo! - Daniele Giangreco (PG); Laboratorio di Aerea per Giovani a Rischio - Maria Teresa Cesaroni (Circo Corsaro - NA) Al tavolo di lavoro che ogni giorno si è riunito si è dibattuto di molti temi di interesse nazionale: definizione dell’ambito di inter-
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vento dei progetti di circo sociale; rifondazione del gruppo di lavoro sul Circo Sociale su base partecipativa; aggiornamento della mappa dei progetti di circo sociale attivi sul territorio nazionale e degli strumenti per il sondaggio; presentazione del Quaderno di Circo Sociale frutto del seminar internazionale Circo Verso.... tenuto a Castelfiorentino nel marzo di quest’anno; presentazione e dibattito su un Codice Deontologico dell’Operatore di Circo Sociale; presentazione del programma del 3° Corso Universitario per lo studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi (formazione pedagogica
nel Sociale); presentazione dei progetti e seminar europei di Circo Sociale Reflection Notes & Release in modalità Open Space; Michele Paoletti e Stefano Bertelli hanno introdotto e coordinato al Meeting questo importante appuntamento quotidiano di chiusura giornata, condotto in modalità partecipative attive e non-formali, che vedeva tutti gli operatori riuniti per un momento di condivisione. Un bel modo di coinvolgere tutti gli operatori presenti al Meeting in una veloce valutazione e resumè delle varie attività svolte nell’arco della giornata. Ma anche la possibilità di parteci-
pare attivamente tutti insieme al confronto su temi cardine per il settore: 1) offerta formativa e progetto pedagogico - 2) progetti di scambio internazionali - 3) Circo Sociale Al termine delle intense attività pomeridiane un break per una doccia e il giusto pasto, ed ecco di nuovo tutti insieme a seguire una programmazione di spettacoli serali, coordinata da Circo Libera Tutti, che ha visto esibirsi sotto chapiteau Toby’s Orkestar (Compagnia Circo Libera Tutti); Mario Levis; “Vita da Marinai”, spettacolo degli allievi della scuola En Piste (FI); un’anteprima del Festival Cirk Fantastik,
con il quale il Meeting entrava in rete, interpretata dai Gemelli Inversi e da membri del Magda Clan; un allegro Open Stage degli Operatori a cui hanno preso parte anche molti bravi artisti locali. Il Meeting è da sempre anche un momento di aggregazione e confronto ampio con altre realtà attive sul territorio e impegnate nel lavoro con l’infanzia. Un’occasione interessante per attivare scambi e collaborazione tra più mondi, affacciandosi l’uno negli spazi dell’altro, partecipando alle rispettive attività, oppure semplicemente facendo nuove conoscenze e scoperte nei break di
lavoro. Per questa ragione l’Ass. Circo Libera Tutti, in corrispondenza delle date del Meeting, ha organizzato un calendario di appuntamenti e incontri aperto a tutta la cittadinanza e ad altre realtà che si occupano di attività con i giovani. In questo ambito è stato organizzato un Convegno di apertura su progetti di circo ludico educativo e sociale. Il Convegno, aperto a tutte le associazioni del territorio, è stata un’occasione di incontro e confronto sulle tematiche proprie dell’educativa e dei progetti per fasce giovanili / utenze diversamente abili e/o in situazioni di disagio. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 61 d i c e m b r e 2013
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REGISTRO NAZIONALE CORSI/SCUOLE DI CIRCO LUDICO EDUCATIVO Il Registro nasce con l’intento di fornire informazioni sul lavoro delle scuole, promuovere e facilitare le collaborazioni, gettare le premesse per un riconoscimento del settore e la creazione di un network nazionale. Le modalità per esservi inseriti sono disponibili su www.jugglingmagazine.it
Piemonte Chapitombolo via Baldichieri 18, 14013 Monale (AT) Olivia Ferraris 0141 1856269 www.chapitombolo.it
Lombardia
Trentino Alto Adige
Friuli Venenzia Giulia Veneto Liguria Emilia Romagna Toscana
Marche Abruzzo Umbria Lazio
Campania Puglia Sicilia Sardegna
Circo Clap via Don Giovanni Minzoni 17, 28041 Arona (NO) Pasquale di Palma 328 8891533 www.circoclap.it Dimidimitri via Gorizia18, 28100 Novara Marco Migliavacca 333 1866430 www.dimidimitri.com Flic Scuola di Circo via Magenta 11, 10128 Torino Dario Sant’Unione 338 8394275 www.flicscuolacirco.it Fuma che n’duma via XX Settembre 30, 10022 Carmagnola (TO) Giuseppe Porcu 333 2742858 fumachenduma@yahoo.it Jaqulè via Lazio 2, 10043 Orbassano (TO) Enrico Giacometto 328 7828323 www.jaqule.com Sportica via Cattaneo 41, 10064 Pinerolo (TO) Paola Martina 340 4644248 sportica@libero.it Teatrazione via Rismondo 39/f, 10127 Torino Italo Fazio 011 5889562 www.teatrazione.com Vertigimn via Mottalciata 7, 10154 Torino Fabrizio Fanizzi 338 4189800 www.vertigimn.it Quattrox4 ASdc via Privata Pericle 16 20126 Milano Elisa Angioni 348 2269315 associazionequattrox4@gmail.com Piccola Scuola di Circo via Elba 7, 20144 Milano Camilla Peluso 02 42290574 www.piccolascuoladicirco.it Piccolo Circo dei Sogni via Carducci 7/17, 20068 Peschiera (MI) Paride Orfei 02 5471337 www.piccolocircodeisogni.com Scuola di Arti Circensi e Teatrali via Sebenico 21 , 20124 Milano Maurizio Accattato 348 6054623 www.maurizioaccattato.org Spaziocirco via Carrobbio 6, 20093 Cologno Monzese (MI) Sonia Belotti 338 7813115 www.spaziocirco.it Ambaradan via Gaetano Donizetti 16, 24020 Torre Boldone (BG) Lorenzo Baronchelli 339 5695570 www.ambaradan.org La Valle dei Sogni via IV Novembre 77, 25068 Sarezzo Matteo Mazzini 393 9703004 lavalledeisogni@gmail.com Juggling Lab via della Querce 125, 21013 Gallarate (VA) Luana Facchetti 347 2785195 www.wix.com/improntecreative/gallarate Giocolarte via Acerbi 133, 27100 Pavia Meriadoc Monteverdi 339 1834889 giocolarte@yahoo.it Impronte Creative Via delle Querce 125, 21013 Gallarate (VA) Luana Facchetti 347 2785195 www.circolamento.it Teatro Circo Puzzle Str. Padana Superiore 28, 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Silvia Vetralla 348 7461009 www.puzzleasd.com Animativa via Max Valier 11, 39011 Lana (BZ) Reinhard Demetz 0473 239564 www.animativa.org Arteviva via Bari 73/5, 39100 Bolzano Mauro Astolfi 333 8596111 associazione.arteviva@virgiliio.it Circomix via Tulpe 1c 39030 Vandoies (BZ) Sigrid Federspiel 0472 869479 www.circomix.it Bolla di Sapone via S. Antonio 20, 38100 Trento Tommaso Brunelli 348 8852925 bolladisaponetrento@yahoo.it Oppetelà via Paganini 14, 38068 Rovereto (TN) Anna Cavarzan 338 8330532 oppetela.wordpress.com Ars Motus via dei Templari 1, 34015 Muggia (PD) Elisa Waldner 329 3711848 www.arsmotus.org Circo all’inCirca via Piemonte 84/8 - località Padernò, Udine Davide Perissutti 340 6052371 www.circoallincirca.it Ludica Circo c/o Hermete onlus v.le Verona 107, 37100 Fumane (VR) Stefania Garaccioni 347 9121866 www.hermete.it Facciamo Circo via Segalara 5, 19038 Sarzana (SP) Alina Lombardo 339 5878441 www.facciamocirco.it Circolarmente via Mantova 4/b, 43100 Parma Albert Horvath 347 3131604 www.circolarmente.it Microcirco viale Colombo 18, 47042 Cesenatico (FC) Carla Acquarone 337 266505 www.microcirco.it En Piste via Bocchi 32, 50126 Firenze Julien Morot 380 7560377 scuoladicircoenpiste@gmail.com Mantica Scuola di Circo via del Terminillo 20, 58100 Grosseto Ilaria Signori 328 9089250 www.compagniamantica.it Circo Tascabile via Belgio 12, 50126 Firenze Lapo Botteri 348 9241326 www.circotascabile.it Antitesi Scuola di Circo Trick via Don Mazzolari 25, 56025 Pontedera (PI) Martina Favilla 349 6304211 www.antitesiteatrocirco.it Chez Nous, …Le Cirque! via di Lupo Parra 151, 56023 S. Prospero, Cascina (PI) Cristiano Masi 339 3212486 www.museodelcirco.it Circo Sbarbacipolle Loc. Chiassa Superiore 296, 52100 Arezzo Simona Serafini 339 3840294 sbarbacipollecirco@gmail.com Circo Teatro Oblì Shalà c/o Teatro Verdi, 53036 Poggibonsi (SI) Viola Rosa Giamagli 333 6752130 www.timbreteatroverdi.it Scuola di circo Le Cavallette via Fortunato Garzelli 11, 57128 Livorno (LI) Silvia Poggianti 347 5138729 circocavallette@gmail.com A.S.D. Circo Libera Tutti via Marconi 108, 50056 Montelupo Fiorentino Samuele Mariotti 333 4022331 www.circoliberatutti.it La Valigia delle Meraviglie Via R. Sassi 6, 60044 Fabriano (AN) Maria Pia Santoro 340 2380553 www.lavaligiadellemeraviglie.com Circoplà P.zza Nenni 8, 60030 Serra de Conti (AN) Elisa Mencarelli 338 1545063 www.circopla.it Visionaria via Maestri del Lavoro, Teatro Panettone, Ancona Valeria Mastropasqua 338 7587532 www.visionaria.org Il Circo della Luna via D’Aurelio, San Giovanni Teatino (CH) Valentina Caiano 347 0082304 facebook.com/IlCircoDellaLuna Circo Instabile via Birago 4, 06124 Perugia Michele Paoletti 347 3867654 www.circoinstabile.it Sul Filo e Dintorni Località Padella 37, 05018 Orvieto Soledad Prieto 389 4318892 www.lastronauta.com Rataplan via dell’Artigianato 15 06083 Bastia Umbra (PG) Laura Ugolini 075 7980672 www.teatrodistradapnt.it Catapulta Teatro Circo via Terme di Traiano 38, 00053 Civitavecchia (RM) Novella Morellini 333 2004091 FB Catapulta Teatro Circo Circus Bosch piazza San Pancrazio, 7 00152 Roma Valeria Zurlo 333 6888554 www.circusbosch.com SIACC via Giorgio Perlasca 71, 00155 Roma Paolo Pristipino 06 21808595 www.scuolanazionaledicirco.com Vola Voilà via Senocrate snc (Axa-Palocco), 00125 Roma Anna Paola Lorenzi 06 83082739 www.volavoila.it Khiaradanza via San Filippo 10, 80122 Napoli Kio 081 2461173 www.khiaradanza.it Circo dei Sogni c/o Dedelife via Carlo De Marco, 80100 Napoli Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 www.dedelife.it Circo Laboratorio Nomade vico La Catena 9, 74012 Crispiano (TA) Monia Pavone 329 3909909 myspace.com\circolaboratorionomade Un Clown per Amico via Giulio Petroni 14, 70124 Bari Michele Diana 348 0535875 unclownperamico@libero.it Il Giglio c/da Baronia Capo Milazzo, 98057 Milazzo (ME) Alfredo D’Asdia 090 9281313 www.ilgiglio.org Le strade di Macondo via Goldoni 68, 09131 Cagliari Pietro Olla 338 2362816 www.pietroolla.it Un Chapiteau Parapluie loc. Sanalvò, Vacileddi, Loiri, Porto S.Paolo 07020 (OT) Daniela Bandinu 349 0831017 www.chapiteau-parapluie.blogspot.com
SCUOLE DI ARTI CIRCENSI PER BAMBINI E RAGAZZI CHE AVVIANO ANCHE AL VOLTEGGIO EQUESTRE Campacavallo via F.lli Rizzardi 15, 20151 Milano Gabriella Baldoni 347 8571338 www.cascinacampi.it/campacavallo sCavalcando via Campagna 157, 56030 Chianni (PI) Luisa Monico 349 5773202 scavalcando@poderecasavecchia.it A.I.T. La Casella strada Valacchio Casella 30, 53018 Sovicille (SI) Margherita Gamberini 0577 314323 www.lacasellacavalgiocare.it Bambini e cavalli via palazzi 40 Coltano, 56010 Pisa Silvia Poggianti 347 5138729 www.bambiniecavalli.blogspot.com
SCUOLE E PROGETTI DI CIRCO SOCIALE E/O TERAPEUTICO (ELENCO IN AGGIORNAMENTO, VEDI JUGGLINGMAGAZINE.IT > CIRCO SOCIALE E TERAPEUTICO)
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Fondazione Uniti per Crescere Insieme Via Pacchiotti 79, 10146 Torino Luca Marzini 011 19836531 www.unitipercrescereinsieme.it Car’t Teatro Via Giuseppe Brodoloni 9, 50051 Castelfiorentino (FI) Andrè Casaca 349 4700420 www.teatrocart.com A.M.I.G.A piazza G. Winckelmann 5, 00162 Roma Marina Maciocci 335 5282221 marinamaciocci@hotmail.it Circo Corsaro via Dietro la Vigna 14, 80145 Scampia (NA) Maria Teresa Cesaroni 339 3927461 sesa.lit@libero.it Ass. Cafè Neruda via Giachino 28/e, 10149 Torino Dario Cucco 338 4848254 myspace.com/clowndado w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t
FORMAZIONE PER OPERATORI DI CIRCO LUDICO-EDUCATIVO
i ri Giocol& Dintorni con il sostegno del
Ministero per i Beni
L’Ass. Giocolieri e Dintorni promuove ed organizza meeting, stage, e un corso universitario per l’ine le Attività Culturali segnamento a bambini e ragazzi in ambito pedagogico delle arti circensi. Dopo un lungo confronto con le federazioni nazionali europee e la European Youth Circus Organization (EYCO), alla quale l’Ass. Giocolieri e Dintorni aderisce rappresentando l’Italia, abbiamo elaborato un programma formativo che permetta di acquisire le competenze specifiche per i Progetti di Circo, aggiornate al nuovo scenario europeo e in linea con la ricerca sull’evoluzione fisica e psichica del bambino. Su jugglingmagazine.it tutti i dettagli dell’articolata proposta formativa che ogni anno coinvolge circa 200 insegnanti ed operatori su tutto il territorio nazionale.
Montelupo Fiorentino (FI) Stage di 1° livello (aprile 2014) e 2° livello (settembre 2014)
Le basi tecniche e pedagogiche delle arti circensi Stage introduttivo riservato a coloro che desiderino scoprire le discipline circensi e svilupparne l’insegnamento in ambito pedagogico nelle scuole, nelle palestre, nelle associazioni. Valore pedagogico, metodologia, didattica, preparazione e valutazione di una lezione/di un corso annuale; presentazione di progetti; basi tecniche delle discipline circensi. Lo stage di 2° livello è riservato a coloro che hanno già frequentato il 1° livello o che possiedano i requisiti di entrata.
Formazione in Circo Sociale Recepite le istanze degli operatori che in Italia si occupano di Circo Sociale e HandiCirque, e ispirandosi alle esperienze maturate da Cirque du Monde (programma di circo sociale del Cirque du Soleil), EYCO, Caravan, ed altri network o realtà che si occupano di Circo Sociale nel mondo, l’Ass. Giocolieri e Dintorni promuove e sostiene un percorso formativo per gli operatori italiani, la partecipazione a schemi di scambio europei e un tavolo di lavoro per lo sviluppo e la promozione dei progetti di circo sociale in Italia.
Montelupo Fiorentino (FI) 15 / 19 settembre 2014
Meeting Nazionale Operatori di Circo Ludico-Educativo in collaborazione con Circo
Libera Tutti e patrocinio del Comune di Montelupo Fiorentino Il Meeting, evento unico nel suo genere in Italia, è rivolto agli operatori del settore e fornisce loro l’occasione per un aggiornamento professionale e per un reciproco scambio sulle metodologie e le tecniche acquisite. La formula prescelta vede il gruppo dei operatori partecipanti, provenienti da tutta Italia in rappresentanza di varie associazioni, concentrarsi per cinque giorni su un intenso programma di interventi, workshop, laboratori con bambini, convegni, allenamento libero e spettacoli serali.
Roma, ottobre 2015 / giugno 2016
4° Corso Universitario per lo Studio delle Attività Motorie applicate alle Arti Circensi
in collaborazione con ll Corso di Laurea in Scienze Motorie, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Il corso, primo del suo genere in Italia, sottolinea l’apertura e l’interesse del mondo accademico verso la trasmissione delle arti circensi, antichissima e nobile arte, che fonde il brivido del gesto atletico all’emozione dell’interpretazione artistica. Articolato in 310 ore di lezioni frontali e tirocinio tenuti da docenti universitari dell’Università di Tor Vergata ed esperti di arti circensi.
Schemi di scambio internazionali e partecipazione a festival internazionali Grazie alla nostra puntuale partecipazione e adesione fin dal 2006 ai network internazionali del settore (NICE) e all’organizzazione europea che rappresenta il settore (EYCO) possiamo oggi offrire agli operatori affiliati ampie possibilità di partecipazione ai meeting annuali europei del settore, agli schemi di scambio, seminar e training specifici offerti dai partner europei. Sempre più numerose anche le opportunità di partecipare con i propri allievi agli schemi di scambio e ai festival internazionali di circo giovanile.
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GIORNATE DI STUDIO SULLE ARTI CIRCENSI
V EDIZIONE
18/24 NOVEMBRE, MILANO www.circoedintorni.it foto di STEFANIA CIOCCA
Quinta edizione di un’iniziativa fortemente voluta e impeccabilmente curata fin dalla sua nascita da Alessandro Serena, docente di Storia dello Spettacolo Circense e di Strada presso l’Università degli Studi di Milano che, nelle figure dei professori Paolo Inghilleri, Alberto Bentoglio e Paolo Bosisio, sostiene e permette lo svolgimento di questo importante evento. Completa l’organigramma l’apporto logistico ed organizzativo dell’Ass. Circo e Dintorni, realtà da anni attiva nel settore dell’ideazione e promozione delle arti della pista. Le Giornate di Studio, diventate quest’anno un’intera settimana, hanno offerto un ventaglio particolarmente vario e interessante di attività e interventi. Un’attesissima riconferma è stato il workshop di giocoleria mattutino per gli studenti della Statale, guidato dai generosi Daniel Romila e Alberto Fontanella, e parte integrante del percorso didattico e per il riconoscimento dei crediti formativi. Al brio dei conduttori si sono aggiunte delle piacevoli sorpre-
CORPO ANIMALI MERAVIGLIE LE ARTI CIRCENSI A VERONA TRA SETTE E NOVECENTO
a cura di ANTONIO GIAROLA e ALESSANDRO SERENA edizioni Equilibrando - ANSAC - pag. 616 - 260 illustrazioni formato 21 x 30 - euro 80,00 - ISBN-13: 97888954240507 Nella Verona del periodo neoclassico gli spettatori avevano a disposizione un vero e proprio menù degli incanti: compagnie equestri, giocolieri, equilibristi, trapezisti, acrobati e spericolati funamboli. Animali ammaestrati, fenomeni della natura e curiosità etnografiche. Maghi e illusionisti di ogni tipo. Infine un grande assortimen-
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se: per due mattine le lezioni si sono tenute alle Piccola Scuola di Circo di Claudio Madia e Camilla Peluso, sotto la magica cupola di un vero chapiteau. Una magia alimentata anche dalla partecipazione ed esibizione di ospiti di eccezione hanno riscaldato gli animi e gli entusiasmi: Krisztian Kristoff, gentleman juggler e neo vincitore di un bronzo al Festival des artistes de cirque de SaintPaul-Lès-Daix; la troupe africana Pamoja Acrobats del Sarakasi Trust, che hanno coinvolto tutti i partecipanti in un laboratorio di piramidi umane; e infine una rappresentanza del collettivo di giocolieri dei Gandini capitanata da Cecilia Zuchetti che, ora affermata professionista, proprio sotto quel tendone ha mosso i suoi primi “lanci” da giocoliera. L’apertura al territorio non si limita al tendone di via Messina, ma coinvolge anche due centralissime postazioni in Piazza del Duomo, dove i partecipanti alle Giornate, unitamente ad allievi provenienti dalle scuole di circo di Milano e artisti di strada, hanno dato vita la dimenica mattina ad una serie di spettacoli di/in strada. Partner dell’iniziativa la FNAS (Federazione Nazionale Artisti di Strada), che insieme al Comune di Milano ha varato in città da un anno un regolamento per la liberalizzazione delle arti di strada, predisponendo un software che gestisce la prenotazione delle postazioni. Ma le Giornate di Studio si caratterizzano da sempre per gli incontri e gli interventi di artisti e studiosi che nella prestigiosa sede universitaria gli studenti hanno la possibilità di seguire. Inaugura la carrellata un pezzo da 90, David Larible che tra le sue tournè in giro per il mondo trova il tempo di incontrare gli studenti e ammaliarli con le testimonianze di una vita spesa nel circo e al servizio dell’arte circense. Antonio Giarola, direttore del CEDAC e
to di spettacoli pseudoscientifici come i panorami, o le dimostrazioni della luce elettrica, del telegrafo e le molto amate ascensioni aerostatiche. Il tutto servito in un’inaspettata città scaligera, crogiolo di tendenze, humus di culture, punto di riferimento per compagnie di artisti di ogni genere. Con una serie assai variegata di spazi: dai teatri ufficiali, alle improvvisate baracche, sino all’Arena. È questo il mondo emerso dall’approfondito lavoro di ricerca ed analisi, svolto da un gruppo di titolate ricercatrici, coordinate da Antonio Giarola e Alessandro Serena, curatori del progetto e storiografi d’eccezione
regista che da anni si dedica al genere dello spettacolo equestre, porta con sè la platea in un viaggio dalle origini del circo fino ai giorni nostri, puntando l’attenzione su quell’eccezionale laboratorio di arti popolari cui è dedicata l’opera recentemente scritta insieme ad Alessandro Serena, dal titolo Corpo Animali Meraviglie. Le arti circensi a Verona tra Sette e Novecento. In cattedra salgono anche ex studenti laureati in circo, che espongono le loro tesi, insieme a professionisti del settore delle arti visuali, la fotografia in particolare, che nel circo hanno trovato linfa con cui nutrirsi. Non mancano incursioni sulle infinite declinazioni del circo, a partire da una ex studentessa di via Noto, ora performer di burlesque di grande successo, Janet Fischietto e i clown e artisti di strada Freak Clown. Adolfo Rossomando e Tommaso Negri illustrano lo sviluppo e la diffusione dei progetti di Circo Sociale in Italia e nel mondo, recente frontiera per le applicazioni nel sociale delle arti circensi. Il regista Nevio Casadio presenta il suo tributo ad uno dei simboli del cinema italiano per eccellenza con il documentario “Viva Fellini!”, seguito dalle tradizionali incursioni del Pronto Intervento Clown di Maurizio Accattato, e da un intervento di Francesco Mocellin, presidente del Club Amici del Circo. L’onore di chiude la fitta serie di incontri e riservato a Moira Orfei, regina del circo italiano e icona pop entrata ormai nell’immaginario popolare. È presso il suo circo in Piazzale Cuoco che tutti gli studenti vengono invitati a vedere lo spettacolo “Il leone Artù” e dove il CADEC si è riunito per la sua assemblea nazionale e per tributare a Moira Orfei un omaggio alla sua passione per il circo. Una settimana sapientemente programmata per soddisfare un ampio pubblico di neofiti e di esperti, ricca di spunti e suggestioni, della cui varietà proviamo a dare testimonianza nelle successive pagine di Juggling Magazine, offrendo maggiori dettagli sull’opera citata, Corpo Animali Meraviglie, e sull’affermazione del genere burlesque rivisitato in chiave contemporanea.
delle arti circensi. Un‘opera di ampio rilievo nel campo della storiografia dello spettacolo popolare che raccoglie materiale proveniente da molti archivi (tra i tanti citiamo il Centro Educativo Documentazione Arti Circensi, la Biblioteca Civica e l’Archivio di Stato di Verona, il museo Correr di Venezia e la raccolta Bertarelli di Milano), portando alla luce incredibili repertori, profili dei principali protagonisti, e dei luoghi deputati, modalità di fruizione e riscontro da parte del pubblico e della critica. j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 61 d i c e m b r e 2013
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BURLESQUEL’INTRATTENIMENTO RETRÒ SENZA TEMPO 1.1 A cura di JANET FISCHIETTO
tranti itineranti ed essendo cresciuta nel mondo del Parlare di Burlesque oggi? Nel 2013? È possibile e stivaudeville, grazie alla sua bellezza e classe dirommolante, nonché più attuale che mai! Abbiamo ormai pente diventò un’icona, ancora attuale, del Burlea disposizione testimonianze secolari per raccontare di questa incredibile disciplina performativa e contesque. Anche nelle capitali europee quali Londra, nitore di ogni tipo di espressione corporea. Ma partiaParigi e Berlino il Burlesque si diffuse velocemente, mo dall’inizio, da come è nato questo genere e quali e si suggella come momento di svolta il periodo a sono i motivi della sua inarrestabile crescita, tra picchi cavallo tra gli anni ‘20 e ‘30, in cui il mostrare corpi Performer Burlesque, più o meno significativi, fino ai giorni nostri. sempre più scoperti colmasse ciò che cinema, radio make up artist, e intrattenimento popolare non potevano offrire. fotomodella, ballerina. Il termine Burlesque deriva dalla parola italiana Diventava sempre di più uno spettacolo per adulti, In aggiunta a tutto “burla”, scherzo e si palesa come satira della contemuomini e donne indistintamente. questo il grande poraneità della metà dell’ 800 nell’ambito del Varietà amore per il passato o Vaudeville. L’artefice, se non la prima esponente di Il periodo della Golden Age del Burlesque si identie il circo si sono uniti ciò che noi ancora oggi intendiamo per Burlesque, è fica tra la fine dell’800 e gli anni ‘50 del ‘900, in dando vita a Janet una certa teatrante inglese di nome Lydia Thompson un’evoluzione del concetto di nudità che sfocerà Fischietto. con la sua troupe “The British Blondes”. I loro show poi verso un’erotismo voyeuristico decisamente più erano un misto di satira politica, sociale e popolare, esplicito, mandando totalmente in crisi l’intrattenimento del “Vedo non vedo” e del “tease”. mescolate a gag erotiche e doppisensi, danze esotiche e orientali, Il gap viene superato nei 2000, quando il genere riprende lentacanti e siparietti. Ovviamente nessuna nudità all’epoca era messa in mente piede, anche se di base non c’è mai stato una vera e proscena per intero, ci si atteneva a mostrare una gamba, sfilare un guanto, far cadere una spallina, sfilare la giarrettiera da sotto i gonpria fine del burlesque, soprattutto negli Stati Uniti. Famose vedetnelloni per poi regalarla a qualche fortunato. te dell’epoca ritornano in auge, riemanando i fasti dei tempi che Agli inizi del 1900 invece qualcosa di incredibile accadde; le ragazfurono, indicendo concorsi, come il più celebre Miss Exotic World a Las Vegas con Museo internazionale del Burlesque annesso. ze giungevano da ogni angolo dell’America per far parte di questo Ritorna la passione per il genere a larga scala, e nel mondo nell’ulmeraviglioso mondo, dai grandi Teatri di Broadway ai più fumosi timo decennio, l’intrattenimento retrò è attribuibile al burlesque e club e speak easy di una New York scintillante. Aspiranti attrici, ballerine, circensi, diventarono nomi importanti quali Ann Corio, Josedi conseguenza ad un fenomeno che ha riportato nei tempi phine Baker, Theda Bara, Sally Rand, Mata Hari, La Belle Otero, Ruth moderni canoni di un’estetica dimenticata. Oggi lo si tende a diviEtting, Louise Brooks e tante altre. Grandi impresari con Ziegfeld dere molto in generi, quello più classico e d’ispirazione alla Golden Era, quello precedente agli anni ‘20 quindi più ispirato al cinearruolavano moltissime talentuose e affascinanti ragazze per creare ma muto, al vittoriano addirittura, al circo o al mondo più estremo Revue e Tableu Vivant. Ognuna con le sue peculiarità e le proprie dei freak show. Tante altre derivazioni sono oggi attribuibili a queabilità da mettere in scena; era contemplato il canto, il ballo, il contorsionismo, la giocoleria, i giochi di prestigio, suonare strumenti, sto incredibile genere, senza mai perdere di vista raffinatezza e orietc., purché ci fosse sempre una componente ammiccante. ginalità dei numeri e dei personaggi creati. Le performer spesso La storia tipica delle ragazze dell’epoca che potevano fare successono artefici di ogni dettaglio dei propri numeri, mettendo in gioco ogni abilità per creare quel sogno che gli spettatori vedono in so in questo tipo di showbiz la possiamo leggere nel libro di scena sul palco. Racconteremo di come ha preso realmente piede recente pubblicato da Adelphi “Gypsy”, si tratta della biografia oggi il Burlesque nel prossimo numero di Juggling Magazine, della celebre ed emblematica performer Gypsy Rose Lee, in auge tra la fine degli anni ‘30 e ‘50. Proveniente da una famiglia di teacitando le migliori interpreti e tanto altro!
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Questa rubrica, a cura di Carlo Porrone, (www.orionriggers.com), non pretende di formare una competenza totale sulla sicurezza ma suggerire le basi per una consapevolezza che porti a minimizzare i rischi di essere coinvolti o creare incidenti, anche gravi, pur tenendo presente che a volte tali rischi non sono di per sé completamente eliminabili. Sia che si lavori da soli, sia che si faccia parte di una grossa produzione, non ci si deve mai illudere che la sicurezza sia un argomento destinato “ad altri”: si è sempre tutti coinvolti.
ANCORAGGI: LE FORZE IN GIOCO
SICURAMENTE 1.2 Continuiamo a proporre indicazioni semplici e affidabili per permettere al crescente numero di appassionati e allievi delle scuole di circo di usare i propri attrezzi aerei in sicurezza. L‘applicazione di questi suggerimenti avviene sempre sotto la propria responsabilità e possibilmente con la supervisione di una persona esperta. Pur evitando definizioni troppo teoriche o ristrette al campo del “lavoro in quota”, è necessario ricordare che, per ogni attività lavorativa (anche se non retribuita) praticata oltre ai 2 metri di altezza con rischio di caduta (art.107 D.Lgs.81/08), si deve prevedere una specifica formazione e l’uso di adeguati Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Spesso simili alle attrezzature sportive, i DPI sono strumenti di lavoro certificati da specifiche normative europee che ne indicano la funzione (ad esempio connettore, imbrago, ancoraggio, casco, etc), la portata massima e le particolari modalità d’uso e buon mantenimento, come la verifica visiva delle condizioni prima di ogni uso, la revisione annuale e la creazione di un registro con data di primo utilizzo, i numeri di serie e la data delle varie revisioni. Prima di affrontare gli aspetti pratici sulle attrezzature e l’applicazione di tecniche è utile familiarizzare con alcuni semplici concetti relativi alle forze. La forza è una grandezza fisica vettoriale ed è il rapporto tra massa e accelerazione; la sua unità di misura è il Newton: una massa statica di 1 kg (che subisce quindi solo la forza di gravità) corrisponde a 9,8 Newton. Gli ancoraggi dovranno dunque sostenere una forza corrispondente al peso del performer alla sua mas-
sima accelerazione (una tipica caduta arriva indicativamente a triplicare il valore) moltiplicato per un coefficiente di sicurezza. Questo coefficiente indica l’incremento di sicurezza ed è stabilito in base al materiale e al livello di protezione che si ritiene necessario; nel caso di movimento e sospensione di persone è normalmente 10. Non c’è nessuna particolare differenza fra sollecitare un ancoraggio con un carico statico piuttosto che dinamico: quest’ultimo non crea nessuna complicazione dato che a parità di massa è semplicemente un valore più alto applicato per un periodo breve. Potremmo dire che un tassello terrà fino ad un certo valore di Newton, sia che “stiano fermi” sia che si “muovano”! Riassumendo, la forza minima da prevedere si calcolerà così: peso del performer x moltiplicatore di accelerazione x fattore di sicurezza. Applicando valori realistici si potrà avere ad esempio: 80 kg x 3 x 10 = 2400 Kg, equivalenti a circa 24 KN . Tale valore si avvicina non a caso al carico di rottura minimo di molti dei DPI in commercio. Ci sono altre variabili da valutare, come gli angoli di applicazione della forza o le sollecitazioni da fatica (uso intensivo o ambiente avverso richiedono fattori di sicurezza maggiori e/o verifiche più frequenti). Per allestire il nostro punto di ancoraggio generico dovremo avere almeno: una struttura adeguata (una trave, un albero ad alto fusto, ecc), un dispositivo di ancoraggio temporaneo e portatile certificato a norma CE EN795:B, tipo un anello in fettuccia sintetica (a volte chiamato solo “fettuccia” o “fascetta”), un connettore certificato a norma CE EN362, come un moschettone a baionetta, una corda semistatica CE EN 1891-A, protezioni dagli spigoli vivi o superfici abrasive per le fettucce e le corde, ad esempio sacchi di juta o un pezzo di moquette. Per stabilire se la nostra “struttura adeguata” sia effettivamente adatta a tenere una persona, la legge richiede una relazione di calcolo redatta da un ingegnere che indichi il valore minimo di capacità di carico. Sicuramente un ponte potrà avere delle travi palesemente sovradimensionate alle nostre necessità mentre un albero non è certificabile, ma il buon senso, l’esperienza e i prossimi articoli aiuteranno a scoprire come valutare in autonomia al meglio e come montare e usare i nostri componenti in sicurezza.
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E.D.C.EXTREME DANCE CHAMPIONSHIP
22 NOVEMBRE - NOVEGRO (MI) www.extremedance.it
foto di FRANCO ARESI e ENRICO BATTAGLIA intervista a DAVIDE ZONGOLI direttore artistico dell’E.D.C.
Ho mosso i miei primi passi nello sport fin da piccolo, dove ho gareggiato nel nuoto con ottimi risultati per dieci anni. A 18 anni mi sono avvicinato alla danza per entrare poi in compagnie di danza acrobatica e cimentarMI nello studio dell’acrobatica aerea. La dimensione aerea mi ha subito rapito fino a vedermi ingaggiato nel cast artistico che accompagnava Leona Lewis nel suo primo tour europeo, durante il quale insieme ad altri tre performer americani ci esibivamo ai tessuti e al cerchio aereo. Dopo cinque mesi di spettacoli sono rientrato in Italia pieno di entusiasmo ed ho cominciato ad insegnare in alcune scuole, approcciandomi a didattiche diverse per avere una preparazione più ampia. E sull’onda di questo entusiasmo 3 anni fa, grazie all’invito di Giulia Piolanti, una mia amica che lavora per il Cirque du Soleil, ho partecipato ad un primo stage di pole dance. Lì mi sono appassionato a questa disciplina che ti mette davvero alla prova, dove la grazia di un ballerino può sposarsi alla forza di un atleta. Per me rappresentava il felice connubio delle esperienze fatte in precedenza, e dopo 3 mesi di studio con la mia attuale coach Titty Tamantini sono diventato il primo campione italiano maschile, per poi conquistare il titolo europeo nel 2012 e nel 2013 quello di vice campione mondiale. Quello che mi ha affascinato tantissimo della danza è proprio la fluidità dei movimenti, la ricerca continua, il creare una performance artistica e non solo una prestazione sportiva. Eppure la danza rimane vincolata al palcoscenico, mentre l’aerea mi permette di muovermi su tre dimensioni e realizzare un sogno che avevo fin da bambino, quello di volare. È un’esperienza impareggiabile, l’adrenalina che senti volteggiando a 10 metri di altezza è unica, ma lì in alto porto con me anche tutte le emozioni apprese e vissute nello sport e nella danza.
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E.D.C. è il primo concorso dedicato alla danza aerea ed acrobatica con particolare sviluppo coreografico. La direzione artistica dell’evento è affidata a Davide Zongoli - campione italiano dal 2011 ad oggi, europeo 2012 e vice campione mondiale 2013 di poledance - ed organizzato dall’Ass. DanzaSi, che da più di venti anni, nelle figure di Luana Luciani e Monica Ratti, promuove eventi di danza e pubblica l’omonima rivista di informazione coreutica.
Il sett o r e d e l l a d a n z a acrobatica è in continua crescita e conta oggi diverse federazioni nazionali, con competizioni nazionali ed internazionali. Per agganciare la realtà italiana a quella internazionale due anni fa ho cominciato a collaborare con l’Ass. Danza Sì. Volevo creare una sezione sulla loro rivista dedicata all’acrobatica, ma insieme a Luana Luciani e Monica Ratti abbiamo deciso che era altrettanto importante creare in Italia un evento che promuovesse queste nuove forme di espressone artistica. Nasce così nel 2012 a Rom a la prima edizione di E.D.C., le cui vincitrici Maria Agatiello e Claudia Cavalli hanno visto il loro talento confermato dai titoli conquistati quest’anno all’Aerial Performance Tournament, l’appuntamento internazionale di settore organizzato ad Hong Kong.
Quest’anno abbiamo portato E.D.C. al Milano Danza Expo, con una giura importante che ha visto rappresentanti dei vari settori dello spettacolo e di importanti eventi, come i festival del circo di Wiesbaden e quello di Latina, realtà con la quale abbiamo già avviato interessanti collaborazioni. Nei miei tanti viaggi ho stretto rapporti con altri eventi in Australia, Singapore, perchè desidero che E.D.C. acquisti un respiro sempre più internazionale e possa offrire ai partecipanti nuove possibilità di lavoro, di andare all’estero, di essere promossi, che è un aspetto molto importante di questi eventi. Ad E.D.C. possono essere rappresentate diverse forme di espressione della danza acrobatica senza alcuna preclusione verso forme innovative e sperimentali. La danza, insieme all’acrobatica al suolo e aerea, sono parte integrante di questa nuova arte espressiva. Qui abbiamo visto tanti attrezzi - tessuti, pole, rue cyr, cerchio aereo, corde - ma non è l’attrezzo che informa la performance bensì l’interpretazione artistica del performer. All’estero ci sono tante compagnie, tanto lavoro, questo genere di performance sono sempre più richieste, e tra i nomi di spicco ritroviamo molti nomi italiani, come Maria Agatiello, Claudia Cavalli, Giulia Piolanti, io stesso. Ed è bello veder tutti riuniti qui ad E.D.C., vincitori della scorsa edizione e nuovi partecipanti che hanno creduto nell’evento, iscrivendosi e gareggiando. Questa partecipazione dà forza al progetto che stiamo attivando, un progetto con il quale contiamo di poter crescere tutti insieme.
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palestr39iocolieri Come da tradizione, con l’arrivo della stagione fredda, proviamo a stilare una lista delle Palestre Giocolieri, per dare indicazioni ai tanti giocolieri in cerca di un posto dove allenarsi. Le Palestre Giocolieri sono però una realtà in continua evoluzione, vi rimandiamo per futuri aggiornamenti a jugglingmagazine.it > > e al forum di giocoleria.org
ANCONA (Falconara Marittima) MARKINJUGGLERS mercoledì h 21,30/23,30 Elipucci 348 6711238 elipucci28@libero.it - FB the juggling of time ASCOLI PICENO S.B. del Tronto PALESTRA GIOCOLOSA ARTISTI VAGANTI lunedì e mercoledì dalle h 19.30/22.00 Andrea 329 4114883 www.artistivaganti.it > palestra giocolosa ASTI Monale CHAPITOMBOLO martedì e giovedì h 20/22 Milo e Olivia 339 7740738 www.chapitombolo.it AVELLINO venerdì 20.30 Carlo Stefanelli 392 0354329 www.carlosshow.it BERGAMO Treviolo PALESTRA MONOCICLO mercoledì h 18,30/20,30 AMT 334 1964203 amt@unicyclist.it BRESCIA Desenzano PALESTRA TREBESCHI martedì 21.00/23.00 Marco 377 1553457 http://cappellaiomattodesenzano.wordpress.com BOLZANO PALESTRA PESTALOZZI mercoledì 20/21,30 Adulti lunedì 16.30 18.00 martedì 17.00- 18.30 venerdì 16.30- 18.00 Bambini Mauro Astolfi 333 8596111 cooperativa.arteviva@virgilio.it Via Bari 32 L 38100 CAGLIARI PALESTRA GIOCOLIERI dal martedì al venerdì h 10/13 Ado Sanna 340 9470798 adoliere@gmail.com CUNEO Mondovì SCUOLE MEDIE S.GALLO martedì h 21/23 Gianluca Tomatis 327 2989976 info@nulladiserio.it www.nulladiserio.it CIVITAVECCHIA PALESTRA SCUOLA RODARI martedì e giovedì h 20/23 Diego Grimaldi 347 4032655 FIRENZE Coverciano Associazione Culturale “Vola Tutto” mercoledì h 21/23 Amir 3932696291 info@circotascabile.com GENOVA CIRCO BURIDDA martedì e giovedì dalle h 19.00 23.00 Agostino 349 8944153 agocori@libero.it GORIZIA Villesse IL CERCHIO MAGICO martedì h 20,30/23 Andrea Subani 333 4777548 andreasubani@live.it www.ilcerchiomagico.eu LIVORNO PALESTRA EDISON giovedì dalle h 21.30 Francesco checco_boni@hotmail.it MILANO MACAO mercoledì h 21.15/23.15 - Sergio 329 1586528 giocolieri.dei.mercanti@gmail.com - FB Giocolieri Milanesi MILANO Cernusco sul Naviglio TEATROCIRCOPUZZLE mercoledì h 20/23 Francesco 338 4534207 www.puzzleasd.com NAPOLI GIOCOLIERI STAZIONE MERGELLINA mercoledì dalle h 21,00 Carlo Stefanelli 392 0354329 www.carlosshow.it PADOVA PALESTRA GIOCOLIERI lunedì h 21/24 Luca 333 4152106 www.teatroinvisibile.it PARMA PARMA JUGGLING CREW martedì 21.30 23.00 giovedì h 20/22.30 Marcello Conti 327 8263085 www.pjc.parma.it PAVIA PALESTRA DEI GIOCOLIERI PAVESI martedì e giovedì h 21/23 Marco Lam 393 8392809 http://giocolarte.wordpress.com PERUGIA CIRCO IN-STABILE lunedì e giovedì h 19/21 Michele Paoletti 347 3867654 www.circoinstabile.it PISA IL PARCHEGGIONE mercoledì 21/23 Cristiana 328 6975651 www.ilparcheggione.altervista.org PRATO OFFICINA GIOVANI lunedì h 21/24 Amadeo Bacenetti 347 1678171 lorenzo.petri@hotmail.it - FB Open Space Juggling Prato RAGUSA TCH'I TCH'IAO mercoledì h 19/21 Giuseppe Buggea 338 1948181 Tchi-Tchiao@hotmail.it RIMINI GROTTA ROSSA martedì h 21/24 Kevin Gualandris 328 3536932 anarchycircus@gmail.com RIMINI CASA POMPOSA martedì h 18/20 Kevin Gualandris 328 3536932 anarchycircus@gmail.com ROMA CIRCOFFICINA martedì. giovedì, venerdì h 12/19 Warnes 333 1518550 FB Circofficina ROMA FORTE PRENESTINO spazio aerea e giocoleria I e III domenica di ogni mese, h 15/18 Virginia 328 1099847 - virgniabarone@yahoo.it ROMA Monterotondo SPAZIO LIBERO DI GIOCOLERIA lunedì h 15/17 e venerdì h 20/22 Bruno TORINO ISOLA CHE NON C'È mercoledì h 16/19 Davide 011 19508514 isolagiovani@libero.it TRENTO Piedicastello C.A.G. L’AREA lunedì e venerdì h 17/19 Piero Carotta 349 3113673 larea.teatro@appm.it UDINE Codroipo Ottagono venerdì h 21/23,30 Marco Grillo 340 8304849 www.ratatuie.com UDINE CIRCO ALL'INCIRCA Giovedì pomeriggio Davide Perissutti 340 6052371 www.circoallincirca.it VARESE Gallarate JUGGLING LAB mercoledì h 21,30/23 Marco Raparoli 339 5772901 www.improntecreative.wix.com/gallarate VARESE Gavirate PALESTRA SOLO MONOCICLO venerdì h 17.30/20 Marco Vitale 335 6042430 www.unicyclist.it VICENZA Schio SALA POLEO Lunedi h 21/22,30 circoinvaligia@gmail.com.
L’idea della Palestra dei Giocolieri Pavesi nasce dalle energie di 5 amici in cerca di uno spazio di incontro e di scambio sulle arti circensi, oltre il proprio quartiere, con l’intento di diffondere quest’arte ancora poco conosciuta in città, facendo i primi passi appoggiandosi ad alcune realtà locali. La Palestra, aperta dal 2000, consolida la sua attuale sede nel 2006 anche grazie al contributo del Comune di Pavia che, attraverso il Progetto SMS (Solo Messaggi Solidali, nell’ambito dell’educativa minorile), concesse alla neonata Associazione Arciragazzi Giocolarte l’utilizzo gratuito della struttura di Via Acerbi 33. Contando sulla partecipazione di
Dati aggiornati al 20 dicembre 2013
Buon allenamento!!!
un numero sempre crescente di soci, Giocolarte promuove nel territorio iniziative di animazione di piazza e progetti di circo sociale. Giocolarte aggiorna costantemente i propri operatori di circo ludico-educativo e di circo sociale con corsi di formazione specifici, promossi dall’associazione Giocolieri e Dintorni, e dal 2005 sono attivi i corsi della Scuola di Minicirco, con allievi dai 5 ai 14 anni, tra cui bambini e ragazzi assistiti dai Servizi Sociali, inclusi gratuitamente. La Palestra ospita anche gli allenamenti serali per i soci adulti, che, il martedì e il giovedì, dalle 21 a mezzanotte, hanno a disposizione lo spazio per allenarsi, apprendere nuove tecniche, scambiarsi idee e competenze, creare performance e spettacoli, potendo utilizzare le attrezzature circensi che l’associazione offre: dal filo teso ai materassi per l’acrobatica a terra, dalle giraffe alle sfere d’equilibrio, passando per tutti gli attrezzi di giocoleria. Vi si svolgono inoltre workshop di autocostruzione di attrezzi circensi ed è anche uno luogo di libera partecipazione in cui convergono diverse realtà artistiche afferenti al teatro, alla musica, alla danza, alla fotografia, alla pittura, che collaborano alla creazione di eventi in cui queste arti possano convivere, traendo sinergicamente forza e creatività.
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CIRCOCENTRICA VIII CONVENTION ROMANA DI GIOCOLERIA
Alla fine ce l’abbiamo fatta, l’hanno scorso durante l’Open Stage del venerdì era stato annunciato dal caro Simone Romanò, che la Convention Romana sarebbe diventata annuale, e contro tutte le aspettative, pur partendo in ritardo con l’organizzazione dell’evento, ci siamo riusciti! Il team inizia ad essere più unito e compatto, e il lavoro viene suddiviso in maniera più equa ed efficiente. A ognuno viene data la mansione che più gli risulta congeniale. Ad esempio Lorenzo Crivellari ed io ci siamo occupati della direzione artistica del Gala, impegnandoci a mantenere alta la qualità degli spettacoli, compito sempre difficile. Quest’anno abbiamo creato un Gala quasi unicamente con artisti italiani, pensavamo fosse un impresa titanica, invece è stato possibile, e il pubblico e gli addetti ai lavori hanno apprezzato molto questa scelta. Stiamo cercando anche di rendere il Gala più vario introducendo artisti di diverse discipline, perché crediamo che ormai la convention “monotematica” stia passando un po’ di moda, con l’incremento dei festival di qualità e scuole di circo in Italia, i ragazzi iniziano ad interessarsi ad altre tecniche oltre alla giocoleria. Scoprono che c’è altro, e spesso all’interno delle scuole i giocolieri sono una componente minima. Sarebbe bello che anche altri ragazzi/e con le loro rispettive discipline venissero alla convention, che da sempre è un punto di incontro, scambio e conoscenza. In Sud America, considerato “terzo mondo”, ma anche in paesi più vicino come Spagna e Francia, per esempio le convention sono sempre più di Circo e non solo di Giocoleria. Speriamo di riuscire anche noi a crescere in quella direzione. Infatti sul palco siamo riusciti ad invitare due componenti del Magda Clan, Giulio Lanfranco con le sue scale d’equilibrio e Alessandro Maida con la sfera d’equilibrio, le due ragazze (Philine ed Elske) della compagnia My!Laika con il loro numero di mano-mano accompagnato dal vivo dalla musica
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Roma 12 / 15 settembre http://convention.csalatorre.net foto di ENRICO BATTAGLIA testo a cura di SHAY WAPNIAZ
di Salvo Frasca. Per la felicità di tutti i giocolieri e non, abbiamo avuto il piacere di ospitare Stefan Sing e Cristiana Casadio con il loro numero estratto da Tangram, e con estrema gioia Stefan ci ha regalato anche il suo nuovo solo Melody. Anche Lorenzo Mastropietro ha accolto il nostro invito con il suo numero di cappelli, che è sempre bello rivedere. Sempre piacevolmente ironico invece l’inossidabile Edoardo Mirabella con le sue entrare clownesche. Ogni anno cerchiamo di dare spazio alle giovani promesse, anche se forse non sono più promesse, come Cecilia Zucchetti, Francesca Mari in arte Poppi e Pietro Selva Bonino, che insieme a Edoardo Demontis in arte Dodo (presentatore della serata), Lorenzo Crivellari e Victor Garmendia Torija (che non era presente in convention), fanno parte del progetto Untitled di Alessandro Sciarroni, spettacolo teatrale, basato sulla pratica della giocoleria, molto interessante, che consiglio a tutti di vedere. Con l’obiettivo di mostrare altro oltre la giocoleria, abbiamo dedicato il giovedì a uno spettacolo intero di una compagnia o di un artista. Quest’anno abbiamo scelto Tino Fimiani, eclettico e storico artista del panorama italiano. Il venerdì come sempre, per non stravolgere troppo il format convention, c’è stato l’Open Stage, che offre la possibilità di mostrare work in progress e nuovi pezzi a chi desidera esibirsi. Come ho fatto io, presentando il mio nuovo numero di giocoleria e scala d’equilibrio, peraltro molto apprezzato! Invece la domenica prima delle olimpiadi abbiamo invitato i Nafsi Africa
Acrobats con il loro spettacolo, un collettivo di quattro keniani che hanno scaldato le persone con la loro energia e tecnica acrobatica. E come da tradizione l’ultima notte c’è stato il Renegade Show, presentato dal consolidato Trio Sgambetto, che ogni volta regala momenti unici e irripetibili. Il cattivo tempo lo ha relegato all’interno della stalla, ma ritrovarsi in uno spazio ristretto, ha permesso l’attivazione di una energia intima e alti livelli di delirio che a volte non si riesce a creare. Cercheremo di mantenere questo formato che prevede spettacoli durante la convention, per dare spazio ad altri artisti e stimoli ai ragazzi. Per gli anni futuri abbiamo anche prospettato la possibilità di invitare compagnie con tendoni propri, per garantire più versatilità e visibilità all’evento, creando più punti spettacoli. Penso che si debba trovare un punto di incontro tra Convention e Festival, cercando di creare un equilibrio tra le due cose, prestando attenzione sia a chi viene in campeggio per tutta la convention, sia agli esterni che si affacciano per vedere gli spettacoli e conoscere il nostro mondo. Mi piacerebbe anche incrementare all’interno della convention istallazioni, attrazioni e giochi come al festival “Tutti Matti per Colorno”, dove si crea una grande interazione con i visitanti. Ovviamente durante l’evento diamo sempre spazio all’impegno nel sociale, e anche quest’anno ad allietare ed accompagnare la parata nel quartiere c’è stata la Carovana dei Sorrisi e la Murga. Un ringraziamento a tutti i ragazzi che permettono di fare questo e che ci aiutano. Motto della convention di quest’anno? Perfetto è Possibile! j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 61 d i c e m b r e 2013
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