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Bangla la serie

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Tra due mondi

Tra due mondi

di Phaim Bhuiyan, Emanuele Scaringi

EPISODIO 1 - NO SEX

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LLa voce narrante del protagonista fin dai primi istanti ci presenta non solo lui, come una vera e propria carta d’identità, ma anche il ritmo leggero e ironico della serie. Phaim, giovane musulmano di ventitre anni che parla con accento romanesco si autodefinisce “50% Bangla 50% Italia”, infatti è nato in Italia da genitori bengalesi arrivati nel 1989 ed è cresciuto a Roma. Lo troviamo alle prese con la tentazione di cedere al desiderio nei confronti della bella fidanzata Asia, a casa di lei, salvato in corner come racconta lui dall’improvvisa telefonata della madre che lo fa tornare a casa di gran carriera. Lo vediamo quindi attraversare la città per arrivare nel quartiere a suo dire più multietnico di Roma, Tor Pignattara, dove vede i genitori e sua sorella per strada in mezzo a bagagli e scatoloni vari. I piani della famiglia sono cambiati da un momento all’altro, da quando cioè lo zio paterno ha deciso di non aprire più un ristorante bengalese a Londra ma uno italiano in Bangladesh. Questo significa che la famiglia di Phaim resterà a Roma ma, avendo disdetto casa, deve accettare la soluzione provvisoria di trasferirsi da una cugina della madre e inoltre tutti i componenti hanno perso il loro lavoro e devono rimettersi a cercarne da zero. Phaim si sente in trappola non appena vede la casa dove la parente subaffitta illegalmente loro una stanza, uno spazio davvero troppo piccolo in compagnia di parecchie regole da rispettare e di Sumaya, la figlia della padrona di casa, che da subito mette in chiaro la difesa dei propri confini. Nel trambusto generale Phaim non trova il tempo per spiegare quanto sta accadendo alla fidanzata, visibilmente un po’ delusa e seccata dietro al banco del bar di suo padre, cinquantenne separato che tiene molto alla forma fisica e che ha con la figlia un rapporto molto amichevole e giocoso. Mentre Asia è ancora convinta che Phaim di lì a non molto sarebbe dovuto partire per Londra, lui si tormenta senza venirne a capo su come comportarsi in futuro con lei. Partire infatti avrebbe rappresentato dal suo punto di vista una soluzione al problema di mantenersi fedele ai suoi principi e al valore della castità, non partire invece lo mette in crisi. Dapprima si confida con la sua guida spirituale del Centro Culturale Islamico, figura sicuramente di esperienza ma non estraneo a simili problemi di cuore: l’uomo gli consiglia di staccarsi completamente da quella frequentazione ma con stupore del ragazzo gli racconta anche di essere pazzo per un’italiana che si sposerà di lì a tre settimane con un altro. Successivamente Phaim si confida con l’amico Matteo, uno spacciatore che cerca a fatica di sbarcare il lunario, che lo esorta ad avere più coraggio e a fare esperienza della vita. Poi lo ritroviamo intento a suonare in una sorta di sala prove allestita in un retrobottega con tre amici, fra cui uno di nome Tangir conosciuto ai tempi dell’asilo. Sopraggiunge a sorpresa Asia e lui la mette brevemente al corrente delle novità. Lei è felice di sapere che la partenza per Londra è sfumata e i due cenano insieme agli amici presso una paninoteca ambulante. Quando si salutano e Asia sale a bordo del suo scooter a un tratto esclama «Tu mi piaci perché non ti sforzi mai di sembrare diverso da quello che sei», esplicitando una caratteristica del modo di essere del ragazzo che non è passata inosservata agli occhi degli spettatori fin dalle prime scene.

Prima di dormire Phaim sale sul terrazzo per prendere un po’ d’aria ma ci trova Sumaya intenta ad ascoltare musica e la ragazza precisa subito che quello è suo territorio e di fronte alla seconda richiesta della password del wifi risponde che è ancora presto. Phaim intuisce però l’intelligenza silenziosa della ragazza e le domanda come farebbe lei a prendere una decisione se i pro e i contro fossero in condizione di parità; Sumaya non si sottrae all’interrogativo e lo pone davanti a un nuovo bivio,

Regia: Phaim Bhuiyan, Emanuele Scaringi Produzione: Fandango, Rai Fiction Paese: Italia, 2022 Sceneggiatura: Phaim Bhuiyan, Emanuele Scaringi, Vanessa Picciarelli, D. D’Amato, G. Gianni, G. Carrieri Struttura: prima stagione - 8 episodi di 30 minuti ciascuno trasmessi in 8 puntate su RaiTre Cast: Phaim Bhuiyan (Phaim), Carlotta Antonelli (Asia), Pietro Sermonti (Olmo), Nilima Mittal (Sumaya), Martina Gatti (Fede), Sahila Maiuhddin (Navila), Simone Liberati (Matteo), Tangir Ahammed Miah (Tangir), Alessia Giuliani (Carla), Tiziano Sgarbi (Bob Corn), Eva Grieco (Marzia) Durata: 6 episodi Uscita: 13 aprile 2022 Raiplay e Rai3

dicendogli che deve capire se lui è più tipo da rimpianti o da rimorsi. La prima puntata si conclude tornando al luogo di partenza: la camera di Asia. Phaim le dice di desiderarla fortemente ma di ritenere importante il valore della castità e lei per rassicurarlo prende una lavagna e scrive le regole che insieme stabiliscono di darsi in materia, salvo poi ricominciare scherzosamente a fare il diavolo tentatore.

EPISODIO 2 - TI PRESENTO I MIEI

I Moon Star Studio, complesso musicale cui partecipa Phaim, si esibiscono una sera nel bar di Olmo, il padre di Asia, con un discreto successo di pubblico. Fra i presenti c’è anche Fede, amica della ragazza appena rientrata dall’Erasmus, alla quale corre a presentarsi Tangir, l’indomani in partenza per Londra. Olmo è entusiasta della trovata dell’“aperibangla” e invita Phaim con i suoi genitori a pranzo domenica, ventiquattro ore prima dell’inizio del Ramadan. Lì per lì il ragazzo accetta volentieri ma poco dopo, in compagnia dell’amico Tangir vicino alla consueta paninoteca gli confida le sue preoccupazioni, dato che i suoi ignorano perfino l’esistenza della ragazza. Nel frattempo l’amica di Asia si mostra un po’ perplessa per la sua storia con un bengalese musulmano, ricordandole che aveva avuto fino a poco tempo prima uno stile di vita molto libero.

L’indomani a ora di pranzo la famiglia di Phaim è tutta riunita e il padre rievoca qualche ricordo di gioventù, quando si era innamorato di una ragazza che gli aveva preferito un altro, prima di conoscere la mamma di Phaim, in un matrimonio combinato che si era rivelato felice e fortunato. Il ragazzo coglie al volo l’occasione per cercare di capire l’opinione dei suoi nei confronti della sua storia sentimentale e fa un discorso molto alla larga temendo la più accesa contrarietà. I genitori allora gli dicono di essere al corrente della sua storia con Asia e proprio la madre, la più tradizionalista, gli dice che è giusto che sia lui a compiere le sue scelte, dato che è nato in un Paese diverso e da sempre si è trovato a vivere in modo più moderno rispetto a loro. Phaim è stupito di tanta apertura perché sa quanto i suoi siano legati alla religione mentre la famiglia di Asia all’opposto ha una visione decisamente laica della vita e per certi aspetti proprio agli antipodi. La tensione si alleggerisce quando la madre, dopo essersi detta convinta nell’accettare l’invito di Olmo, manda il ragazzo a lavare i piatti per dimostrare di essere coerente con le sue idee moderne, cosa che diverte decisamente la sorella. Tempo dopo ritroviamo il ragazzo fra le braccia della fidanzata, in camera di lei, dove irrompe Olmo che come un fiume in piena descrive l’idea che gli è venuta per il pranzo con gli ospiti, cioè cucinare piatti tipici bengalesi e corredare il tutto con un’intonata colonna sonora. I ragazzi però non gli danno molta soddisfazione e lui si scusa per averli disturbati, poi si reca in compagnia di Phaim in un grande mercato per acquistare gli ingredienti necessari. Strada facendo dice apertamente al ragazzo che è il primo dei fidanzati della figlia verso cui nutra una spontanea simpatia, senza saperne trovare un motivo preciso. Una volta alle prese con la cucina però le cose si dimostrano molto più complicate del previsto, il tempo stringe e Olmo si dichiara sconfitto; Phaim per risolvere la situazione telefona alla sorella Navila che arriva a portare soccorso. Asia percepisce lo scetticismo di lei nei confronti della loro unione per via delle innumerevoli differenze che separano le rispettive famiglie, ma Phaim la rassicura infondendole fiducia. Arrivano i genitori bengalesi, eleganti per l’occasione, ed è il momento delle presentazioni con la famiglia allargata di Asia: sono presenti infatti anche la madre di lei, Carla, con la sua nuova compagna Marzia e con il figlio Ivan (che Olmo spiegherà essere nato da una provetta danese). Il pranzo ha inizio in un accogliente spazio all’aperto e Olmo senza tante introduzioni si mette subito a raccontare vicende private, da cui emerge una delusione ancora non svanita per la separazione da Carla. Di fronte agli atteggiamenti esuberanti di lei e Marzia e al loro bacio, la madre di Phaim non dissimula degli sguardi di disapprovazione che non sfuggono ad Asia. La ragazza prende Phaim per mano e lo porta in casa per parlare a tu per tu: teme che il pranzo si riveli un disastro senza ritorno. Ancora una volta lui le infonde speranza e effettivamente quando ritornano dai parenti trovano un clima di armonia. A parlare con aria amichevole fra loro sono soprattutto Olmo e il padre di Phaim, che dopo aver raccontato del matrimonio combinato con sua moglie ricorda i tempi in cui ha fatto in nave per tre volte il giro del mondo e poi chiede a quello che potrebbe diventare il futuro suocero di lasciargli suonare la chitarra. Sulle note di “Libiamo nei lieti calici” sembra che ogni differenza etnica e culturale svanisca.

A sera, il padre di Phaim ha già ripreso il suo lavoro di rider in bicicletta, in attesa di miglior collocazione. In camera di Asia, lei appare un po’ sconfortata per tutte le

difficoltà che dovranno superare ma Phaim non è preoccupato e accetta di restare a dormire insieme.

EPISODIO 3 - IL RASOIO DI OCCAM

Asia vuole provare a vivere esperienze che le permettano di capire in concreto lo stile di vita di Phaim e così le amiche di lui la preparano per entrare in una moschea, con il velo, per ascoltare un rito di preghiera. Al termine i ragazzi parlano fra loro davanti alla solita paninoteca-kebab e si scambiano pareri seri e scherzosi sul digiuno tipico del Ramadan, che aiuta a sviluppare l’autocontrollo.

A casa di Phaim la famiglia si riunisce a tavola sul fare dell’alba mentre lui dorme ancora e la madre non lo sveglia di proposito, perché pensa che debba diventare più responsabile e attento ai suoi doveri. Così il ragazzo si trova a dover affrontare a stomaco vuoto una lunga giornata dedicata alla ricerca di lavoro, peregrinando da una parte all’altra di Roma. Non lascia nulla di intentato, dal cartello “cercasi dog sitter” a un colloquio in banca, dal negozio di un barbiere al banco alimentare di un mercato ma ogni tentativo va a vuoto. Contemporaneamente Asia fa compagnia all’amica Fede che pranza sull’erba, ma senza toccare cibo per vedere se è capace di resistere come il fidanzato. Asia confida all’amica di non aver mai detto a Phaim di aver fatto domanda per l’Erasmus prima di conoscerlo e di essere stata presa; con una sorta di telepatia, di lì a non molto, quando i due si raggiungono in un appuntamento per le strade della città, il giovane le chiede proprio di raccontargli le novità di Fede e se non abbia intenzione di scomparire anche lei per dirigersi verso qualche meta lontana. Lei taglia corto e non accenna minimamente al discorso dell’Erasmus, lui la informa di essere riuscito a trovare un lavoretto che inizierà la sera stessa. Poi Phaim va a parlare, ai tavolini di un bar, con la sua guida spirituale del Centro Culturale, guida che sembra però alquanto inquieta e confusa L’uomo non smette di osservare la sua ex che esce da un altro bar in compagnia del futuro sposo. A un tratto esclama: «II rasoio di Occam! La soluzione più semplice è sempre quella giusta», parole su cui Phaim continuerà a riflettere da solo.

Di notte il ragazzo lavora per la prima volta presso un fiorista ma si spaventa quando alcuni teppisti lo sorprendono con fumogeni e miccette, quindi telefona al vecchio amico Tangir dicendo di aver riconsiderato l’ipotesi del lavoro in un Kebab. Al rientro a casa però lo attende un imprevisto: trova la famiglia radunata attorno a suo papà che ha una fasciatura al braccio, è caduto dalla bicicletta in un tratto di strada bagnata. Nonostante le perplessità dell’uomo, la madre dice al figlio con un tono che non ammette repliche che sarà lui a doverlo sostituire fin quando il braccio non guarirà. Phaim, che non è mai stato un tipo sportivo, sa di non potersi tirare indietro e l’indomani mattina si presenta al punto di ritrovo dei rider. In giornata mentre pedala senza sosta si accorge che vedere quartieri nuovi lo diverte, ed è buffo sentire la sua voce narrante dire «Il lavoro è semplice, l’importante è non morire», il tutto per tre euro a consegna, quarantacinque centesimi al km.

A sera Phaim fa un salto a casa di Asia che gli ricorda che ci sarà la festa per il ritorno di Fede e sarebbe un’ottima occasione per presentargli i suoi amici, poi riprende il giro delle consegne. Sul tardi, sotto una pioggia a dirotto, lui raggiunge il locale della festa, ancora con la bicicletta e con indosso la tenuta da ciclista. Dalle vetrate vede Asia ballare con allegria, ignaro del fatto che poco prima la ragazza aveva discusso con l’amica che l’aveva rimproverata di accanirsi in una relazione che a suo parere non la rendeva affatto felice. Phaim non se la sente di entrare e aspetta Asia sotto casa sua, al momento del rientro. Lei è delusa per non averlo visto arrivare alla festa, lui accenna al rasoio di Occam e la sorprende dicendo che ha deciso che è giusto fare esperienza mandando all’aria tutte quelle regole scritte sulla lavagna. La puntata si chiude con un bacio romantico fra i due.

EPISODIO 4 - BACI CON MODERAZIONE

Olmo suona la chitarra elettrica con i Moon Star Studio ma il risultato è poco promettente e i ragazzi gli fanno capire che preferiscono prendere in considerazione altri candidati. Al padre di Asia non passa inosservato lo strano stato d’animo di Phaim, che fissa il vuoto restando immobile, del tutto estraneo ai loro discorsi. Lo prende in disparte e gli parla al fine di rassicurarlo ma la conversazione si fonda su un equivoco: mentre il ragazzo è in ansia all’idea della prima volta con Asia, l’uomo pensa che abbia dei problemi legati all’uso di droga leggera. In seguito Phaim va in cerca dell’amico Matteo nel solito posto dei loro appuntamenti ma stavolta gli tocca correre perché quest’ultimo non ha intenzione di interrompere il suo nuovo quotidiano esercizio fisico. Matteo non mostra molta pazienza nei suoi confronti e risponde in maniera sbrigativa alle domande

di Phaim, in cerca di consigli per non fare brutta figura con la fidanzata.

Sia lui che lei, ciascuno nella propria camera, passano del tempo a guardarsi allo specchio, in cerca dei vestiti migliori e di trovare un modo per attutire l’emozione. A un tratto la sorella di Phaim entra in camera per prendere il ferro da stiro della madre e lui approfitta per chiederle il favore di coprirlo quando andrà a una festa con Asia e i suoi amici. Si tratta di mentire ai genitori e la ragazza accetta solo alla condizione di poter andare anche lei alla festa. Così li ritroviamo tutti a bordo dell’auto di Fede, incluso un amico di Phaim, che fa parte del gruppo musicale. Arrivati nel luogo della festa, iniziano le presentazioni e il giovane indiano finge di sentirsi a suo agio ma si sente preso di mira dagli sguardi di curiosità e dalle domande un po’ impertinenti delle vecchie conoscenze di lei. Anche il suo amico però, con cui si intrattiene in giardino davanti a un barbecue, ci mette del suo per dargli del filo da torcere, ripetendogli di quando in quando «Allah ti vede». Mentre è preda di tutti i suoi dubbi, Asia lo va a prendere e lo porta all’interno a ballare; lui non sa muoversi ma cerca di accontentarla, poi si siede e un ragazzo, di nome Luca, non perde l’occasione per dirgli che ci vuole molta energia per stare dietro ad Asia, che a volte può essere una furia. Phaim ha proprio l’impressione che tutti facciano il possibile per metterlo in crisi; vede che sua sorella sta esagerando con l’alcool e la ferma, interrompendo la conversazione fra lei e uno sconosciuto e dicendo a quest’ultimo che è sposata con un musulmano di cui è bene avere paura. Poi gli si para davanti Fede e i due si parlano schiettamente: Phaim ha capito di non esserle simpatico e lei gli mette tensione dicendo che Asia la tiene al corrente di tutto. Lui ci rimane male nel constatare che la loro vita privata è diventata di pubblico dominio. Mentre i presenti si danno alla pazza gioia, Phaim si chiude in uno stanzino inventando di dover fare una preghiera. Non molto tempo dopo Asia lo trova, gli dice che non deve sentirsi costretto a stare con lei se preferisce aspettare ma lui si dichiara convinto. Allora lei lo prende per mano e lo accompagna verso quella che definisce come “stanza migliore”, che però trovano già occupata. Il luogo è privo di privacy e allora i due si dirigono in giardino, trovando uno spazio solitario ed entrando in una barca. Ci entrano ma ben presto, con la scusa di andare a cercare una coperta, lui si dilegua e corre a svegliare la sorella, addormentata su un divano. Le chiede di fermarlo ma lei al contrario lo incoraggia a stare con la fidanzata, pensa che il contrario sarebbe un errore. Phaim torna da Asia ma lei lo vede molto preoccupato, del presente e del futuro, e le sembra che lui sia lì solo per farla contenta e non per libera scelta, quindi all’improvviso gli dice che di lì a due settimane partirà per l’Erasmus e dunque non è il caso di darsi tanto pensiero per il futuro. Poi si alza e se ne va.

L’indomani il ritorno in auto è silenziosissimo. Fede accompagna prima Phaim che scende dalla macchina senza dire una parola. Allora scende anche Asia e lui le chiede scusa. L’atmosfera sembra presagire un addio.

EPISODIO 5 - LOVE TURNS AROUND DRUNK VERSION

Sia Phaim sia Asia vanno ad ascoltare il concerto dell’attempato cantautore Tiziano, in arte Bob Corn, che si esibisce con la sua chitarra in un locale dalla frequentazione multietnica, ma stando ciascuno per conto proprio in compagnia dei loro amici. Entrambi vorrebbero che fosse l’altro a fare il primo passo e Phaim ne è tentato ma lo trattengono la sorella e un amico, spiegandogli che l’indifferenza in questo caso è la mossa migliore. Il ragazzo esce per stare un po’ da solo ma incontra Sumaya che lo esorta a reagire e lui sarebbe sul punto di fare qualcosa ma quando rientra nel locale vede che Luca, amico di Asia, ha decisamente accorciato le distanze con lei che non sembra esserne infastidita. Allora Phaim per la prima volta in vita sua si ubriaca e a un tratto inizia a ballare e cantare da solo, tanto che Asia non sopporta di vederlo in quello stato, discute brevemente con lui e se ne va. Non molto dopo Phaim si sente male per l’alcool e Sumaya lo assiste da vera amica; i due si ritrovano a camminare insieme fino ad arrivare a casa e lungo il tragitto parlano di tutto, dai ricordi d’infanzia alle loro opinioni su questioni di attualità alle loro frequentazioni. Sumaya viene così a sapere che lui non è mai uscito con una ragazza musulmana e lui che lei non è mai uscita con ragazzi italiani. Ancora un po’ frastornato dall’alcool Phaim esclama in tono autoironico e serio al tempo stesso che «Il bangla è meglio perché fa ogni cosa a suo tempo» ed è divertente trovare in lui tanta calma e sicurezza a fronte di tutte le paure che ha manifestato.

Luca nel frattempo ha portato Asia a ballare in un altro locale e lei appare compiaciuta delle sue attenzioni. A fine serata li vediamo fermi nella macchina di lui, che le

confessa di essere innamorato di lei da tanto tempo. Lei sulle prime si mostra diffidente, ma non si sottrae a un bacio appassionato, di cui però si pente immediatamente. Il giovane capisce che lei tiene davvero a Phaim e non insiste, lei scende dall’auto e torna a casa da sola.

La conclusione della puntata ha per protagonisti Phaim e Sumaya nella camera di lei: la giovane musulmana scopre che fra lui e la fidanzata non c’è ancora stata una prima volta e dice che a suo parere l’attesa può essere bella e romantica ma vuole anche iniziare a vivere la sua vita. Aggiunge che per stare bene con un’altra persona bisogna prima stare bene con se stessi. Phaim, improvvisamente, la bacia.

EPISODIO 6 - LE TRASMISSIONI SONO MOMENTANEAMENTE SOSPESE

Phaim si sveglia mezzo nudo nel letto di Sumaya che lo avverte che sua madre sta girando per casa e gli fa “da palo” per fargli raggiungere la sua stanza senza essere visto. Pochi istanti dopo la mamma di Phaim entra infatti in camera sua, un po’ stupita di trovarlo in piedi con il letto già rifatto; gli ricorda le sue responsabilità con il lavoro e lo osserva con sguardo esaminatore, ma senza poter immaginare quanto è accaduto. Successivamente vediamo Asia e Fede sedute sulla scalinata fuori dall’università, in attesa dell’inizio di una lezione. Asia prova a telefonare a Phaim che non risponde e l’amica continua a dissuaderla dall’insistere nella direzione sbagliata. Ma il pensiero del ragazzo è talmente forte in Asia che durante la lezione inizia a fondere realtà e immaginazione, e le sembra che il professore stia parlando delle probabilità di riuscita di loro due come coppia. Richiamata all’attenzione dal docente, sceglie di lasciare l’aula.

Gli amici del Moon Star Studio vedendo che Phaim non arriva per le prove decidono di andare a chiamarlo direttamente a casa sua e al cancello trovano Sumaya che dice che Phaim è in terrazza. Lo trovano in una condizione deleteria, ossia muto e immobile come una statua, condizione che ricordano essergli già capitata una volta in terza elementare ed essere rimasta immutata per una settimana intera. Qualunque tentativo da parte loro di farlo parlare si rivela del tutto vano, cosa che si ripete anche con i successivi visitatori. Sopraggiungono infatti uno dopo l’altro la guida spirituale del ragazzo, suo padre, l’amico Matteo, la sorella. La guida spirituale approfitta per parlare di sé, racconta di aver voluto conoscere il fidanzato della sua ex andandolo a incontrare sul posto di lavoro e dice di aver accettato la situazione anche se è evidente che ne soffre ancora. Il papà di Phaim ricorda l’episodio delle elementari e rispetta il silenzio del figlio come aveva fatto in passato. L’amico Matteo cerca di scuoterlo ma presto desiste, parla a ruota libera e dice che si sente migliore da quando si è innamorato di Mara, ha smesso di spacciare e ha trovato un lavoro fisso. La sorella lo esorta a fare delle scelte e prendersi delle responsabilità come ha fatto lei quando si è sposata, ormai non è più un ragazzino. Infine arriva la mamma di Phaim che dandogli uno schiaffo ottiene la reazione di una risposta; gli ricorda l’impegno di lavoro e gli dice di invitare per il tè la sua fidanzata.

Rimasto finalmente solo con i suoi tormentati pensieri, il ragazzo vede Sumaya stendere il bucato. Si alza e guarda il traffico in strada, lei gli si avvicina e lui dichiara di essere in collera con se stesso sia per aver tradito Asia sia per come si è comportato con lei. La ragazza gli propone tranquillamente di ritornare “amici come prima”, rendendosi facilmente conto di quanto lui tenga ancora alla fidanzata. In Phaim scatta un istinto di reazione: rapidamente scende in strada e in bicicletta passa dai colleghi rider chiedendo a uno di loro di coprirlo per il turno della sera senza nemmeno ascoltare la risposta, quindi arriva con un mazzo di rose rosse al portone di Asia. Citofona ma non risponde nessuno. Tornato a casa sua, trova lì al cancello la ragazza che gli dice di voler stare con lui ogni giorno perché, anche se un po’ complicata, la loro storia è bellissima. Quindi vediamo quella che Phaim ci rivela essere una sua proiezione mentale, cioè uno scambio di battute in cui mentre Asia lo informa che non partirà più per l’Erasmus lui le rivela di averla tradita. Ma nella realtà le cose vanno diversamente: mentre la ragazza lo informa di aver rinunciato all’Erasmus, lui le riferisce l’invito della madre, rivolto anche a Olmo, per la festa di fine Ramadan. Sul tradimento neanche una parola.

EPISODIO 7 - MOGLI E BUOI

La mamma di Phaim è molto indaffarata per preparare il pranzo della festa di conclusione del Ramadan e dà degli incarichi in cucina anche a Phaim. Tempo dopo lui va con un suo amico del gruppo musicale ad acquistare degli abiti indiani da cerimonia per l’occasione, mentre a casa di Asia Olmo cerca di informarsi su Internet sulle consuetudini di riti e preghiere, cosa che fa sorridere la ex moglie Carla che non vede la necessità di questa preparazione. Lungo il tragitto a pie-

di verso il luogo della preghiera collettiva e del pranzo, la madre di Phaim gli fa notare che il suo eccessivo silenzio fa preoccupare ma il ragazzo minimizza e non dà spiegazioni. Per rassicurarlo lei aggiunge che le piace Asia e trova Olmo simpatico, benché un po’ matto. La sorella però non si accontenta e fa rivelare a Phaim il suo tradimento, parlandogli in disparte; non lo rimprovera, anzi gli confida che ogni tanto si sente pentita per essersi sposata troppo presto e non poter più vivere da ragazza spensierata. Quando si trova a percorrere un tratto con suo papà, chiuso in uno strano silenzio, Phaim gli dice che pensa che lui abbia capito tutto e ora non può che giudicarlo male, come uomo e come figlio. Il papà non risponde nulla e saluta la famiglia di Asia indicando a Olmo un luogo da dove poter assistere al rito religioso. Di lì a poco ha inizio il pranzo e anche questa volta oltre a Carla sono presenti anche suo figlio e Marzia. A raccontare aneddoti è soprattutto Olmo; Asia e Phaim stanno vicino ma un po’ in disparte, seduti sul prato. La ragazza vede l’amica indiana che canta nel gruppo musicale Moon Star Studio e va a salutarla, venendo così presentata a Sumaya. Phaim osserva la scena alla distanza e raggiunge i suoi due amici di vecchia data ai quali finisce col rivelare l’accaduto, come fa anche con la guida spirituale che lo convince a confessare subito la verità a Asia. Phaim lo ascolta e trova il coraggio per agire: porta la fidanzata in un punto più appartato del giardino e le racconta ciò che pensa sia successo, o meglio che ritiene altamente probabile sia successo non avendone un ricordo sicuro. La delusione per la ragazza è cocente, si sente tradita e soprattutto umiliata. Lui non le rivela l’identità di Sumaya ma dice con sincerità qual è stata la motivazione del misfatto, cioè quella voce che lo tormenta costantemente dicendogli «Sarai pure mezzo bangla e mezzo italiano, ma non sarai mai come noi». Mentre lui vorrebbe una seconda possibilità, lei vuole solo un addio definitivo ma senza farlo sapere subito alle due famiglie. Non riesce però a trattenere la collera quando vede Tangir andare a parlare con Sumaya e capisce che proprio con lei è stato Phaim. Esclama di volersene andare e di aver fatto un errore a rinunciare all’Erasmus. Interviene allora Olmo sorpreso e infastidito da una simile rinuncia, sapendo quanto la cosa fosse importante per la figlia. Da lì in breve si accende un’animata discussione che trascende in litigio fra tutti i componenti delle famiglie. La famiglia di Asia se ne va a passo molto deciso mentre i presenti osservano la situazione e Phaim rimane un po’ interdetto. In seguito lo vediamo recarsi al punto di ritrovo dei rider dove uno di loro è stato picchiato da alcuni italiani e gli altri cercano di dargli soccorso. Una volta di ritorno a casa Phaim chiama suo padre in terrazza e gli dice che ha capito che la caduta dalla bicicletta è stata una bugia per coprire un atto di violenza; il genitore non può smentire, ammette di sentirsi più in pericolo adesso di quando ha fatto il giro del mondo, e invita il giovane alla calma e alla sopportazione, nell’attesa di un futuro migliore.

Scende il tramonto su Roma e Asia è alle prese con la prenotazione online di un viaggio per Siviglia.

EPISODIO 8 - LOVE TURNS AROUND UNPLUGGED

La prima immagine della puntata ci mostra Phaim ammanettato e seduto sul sedile posteriore di un’auto della polizia. Da lì inizia il racconto in flashback condotto come di consueto dalla sua voce fuori campo e si riparte da quando il ragazzo con Matteo e la guida spirituale si confortavano reciprocamente sulle sventurate situazioni sentimentali, dato che Matteo era stato lasciato dalla partner per la sua dipendenza dalle droghe leggere e la guida spirituale aveva tentato invano l’ultima disperata mossa di interrompere il matrimonio della sua ex. In seguito, mentre Asia con i bagagli pronti telefona all’amica Fede per avere un passaggio in macchina fino all’aeroporto, Phaim terribilmente giù di morale cammina inquieto in terrazza e lì non tarda a raggiungerlo Sumaya. Gli rivela che fra loro non c’è stato assolutamente niente poiché lui si è addormentato di piombo per via dell’alcool bevuto e lei è andata a dormire nella vasca da bagno. Sollevato e un po’ perplesso, Phaim le domanda per quale motivo non gliel’abbia detto prima e lei glielo lascia intuire. Quindi va di corsa a telefonare ad Asia che non vuole saperne di rispondere e allora chiama Fede da cui viene a sapere che alle cinque del pomeriggio la ragazza decollerà per Siviglia. Poco dopo ritroviamo Phaim e Matteo a bordo dell’auto della guida, diretti verso un’imprecisata località sperduta nel nulla dove vive Bob Corn con le sue mucche. Phaim vorrebbe essere molto sbrigativo ma gli altri due accettano volentieri l’ospitalità del bizzarro soggetto che offre vino e formaggio. Quando sono sul punto di rimettersi in macchina alla volta dell’aeroporto, il motore

va in fumo. Phaim si dispera ma Bob risolve la situazione con un vecchio maggiolone che, pur mettendoci i suoi tempi, li fa arrivare sotto casa di Asia. Bob inizia a cantare accompagnandosi con la chitarra ma la finestra di lei rimane ermeticamente chiusa. Matteo citofona con insistenza e allora scende in strada Olmo, seccato e ancora in collera con Phaim: spiega che Asia è già via e partirà entro quarantacinque minuti, sconsigliandoli fortemente di andare da lei. Loro non lo ascoltano e arrivano in aeroporto poco dopo che lei si è imbarcata. Phaim, rallentato dall’andatura di Bob, chiede in biglietteria due biglietti spiegando l’urgenza della situazione ma non ottiene nulla dato il limite orario ormai superato. Matteo telefona a un suo amico che lavora lì e riesce a far salire Phaim e Bob sull’aereo facendoli trasportare di nascosto da un camioncino portabagagli. A questo punto i due si accattivano la simpatia di una hostess che dice al microfono che c’è una comunicazione per la signorina Asia e permette a Bob di suonare e cantare, ma la ragazza non si accorge di nulla avendo indosso le cuffie. Phaim muove appena i primi passi in cerca di lei fra le file di passeggeri quando viene fermato a gran voce dalla polizia: Asia lo vede e lui, davanti a tutti i presenti, riesce almeno a dirle di non averla mai tradita. Poi si lascia condurre giù dai poliziotti ed ecco come finisce a bordo della loro auto.

Di certo non sarebbe stato questo il finale che si aspettava, ma con quella calma di fondo che non lo abbandona mai dice che anche se non è andata bene, sarebbe potuta andare peggio.

L’auto si mette in moto e se ne va.

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Una storia sull’integrazione, fra somiglianze, differenze e opposti che si attraggono, raccontata attraverso l’esperienza e la prospettiva personale del protagonista, Phaim Bhuiyan, giovane sceneggiatore, regista e attore di origini bengalesi. Come dice il sottotitolo Bangla - La serie racconta “L’amore ai tempi delle seconde generazioni”, cioè ci fa riflettere su un’esperienza universale contestualizzandola ai giorni nostri nella realtà multietnica del quartiere romano di Tor Pignattara. La fusione fra la delicatezza delle questioni trattate e la leggerezza della modalità di narrazione ha fatto sì che la serie, tratta da un omonimo film del 2019, abbia vinto ai Nastri d’Argento 2019 come miglior commedia e abbia visto la premiazione di Bhuiyan ai David di Donatello 2020 come miglior regista esordiente. Lo sguardo magnetico, enigmatico e sornione del personaggio protagonista - quasi in contrasto con lo slang giovanile di borgata da lui spesso utilizzato - incuriosisce lo spettatore in combinazione con un istintivo senso dei tempi comici e l’effetto suspense generato dai suoi lunghi, a volte lunghissimi silenzi. Il personaggio interpretato mette in scena con evidente naturalezza l’esperienza autobiografica di vita vissuta da Phaim, che in un’intervista ha affermato di sentirsi davvero un esempio di integrazione fra India e Italia, conservando della dimensione bangla il valore dello stacanovismo e apprezzando di Tor Pignattara la sua insostituibile spensieratezza. Con il suo originale equilibrio fra seriosità e ironia, una grande capacità di autoironia e qualche nota surreale sparpagliata qua e là, il regista e protagonista della vicenda racconta così, a modo suo, la realtà delle nuove generazioni di immigrati, nate e cresciute nel nostro paese. Non si può che apprezzare l’impegno nel far riflettere divertendo sul valore dell’inclusione e su quelle caratteristiche che accomunano tutti gli esseri umani, nel loro percorso di formazione, indipendentemente dall’etnia di appartenenza. Contemporaneamente si rileva che alcuni episodi hanno una sostanza narrativa piuttosto esile e il ritmo del racconto sembra fin troppo dilatato, quasi la sceneggiatura fosse alla ricerca di vuoti da lasciare tali al fine di farli colmare dalla riflessione del pubblico, invitato attraverso frequenti battute “a parte” e sguardi del protagonista rivolti verso la macchina da presa. Riflessione che viene spesso stimolata dalla scelta strategica di aver fatto incontrare e scontrare due stili di vita agli antipodi: tradizionalista e religioso quello della famiglia di Phaim, moderno e laico quello della famiglia della fidanzata Asia. La co-protagonista femminile tiene lo spettatore sulla corda con l’intensità dei suoi sguardi e la vivacità del suo carattere ed incarna i tipici desideri di scoperta ed esplorazione dei giovani della sua età, dalla dimensione affettiva a quella geografica rappresentata dall’esperienza Erasmus. Tutti gli altri personaggi, componenti delle rispettive famiglie e amici, restano decisamente sullo sfondo rispetto ad Asia e Phaim che, pur divisi da tante differenze, hanno senz’altro in comune la tenacia nel voler compiere da soli le proprie scelte e nel voler tracciare passo dopo passo la traiettoria della propria esistenza, non importa se a bordo di una bicicletta da rider o di un aereo per Siviglia.

Jleana cervai

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