La nuova scuola 1/2017

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tutte le informazioni scolastiche qui e adesso! DICEMBRE 2016| Anno III | Numero 1

la nuova scuola giornale online dell’Istituto Comprensivo Statale “Leonardo da Vinci”, Mestre-Venezia

Quasi alla fine del primo quadrimestre Le attività della nostra scuola in questi primi mesi del 2016 I laboratori di potenziameneto alla secondaria La sperimentazione partita lo scorso anno scolastico ha dato buoni risultati, soprattutto in termini di partecipazione e gradimento da parte dei ragazzi. Nel secondo semestre anche quest’anno saranno attivati numerosi laboratori di potenziamento che riguarderanno sia ambiti artistiDalla redazione

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iniziato da tre mesi un nuovo anno di scuola per il comprensivo Leonardo da Vinci. Alcuni cambiamenti hanno accolto studenti e personale delle scuole quest’anno, primo tra tutti il cambio del dirigente scolastico. La prof.ssa Paola Consoli ha lasciato l’istituto per andare a dirigere il Liceo Artistico Michelangelo Guggenheim di Venezia ed al suo posto è arrivato il Prof. Paolo Andrea Buzzelli, che dirige anche il Liceo Morin di Mestre Venezia. Qualche insegnante alla scuola primaria e alla scuola secondaria è andato in pensione e sono arrivati nuovi docenti. Ma come sempre il cambiamento più significativo riguarda i nostri studenti che sono passati da un grado all’altro delle nostre scuole o ci hanno lasciato al termine del terzo anno della scuola secondaria. Per tutti loro si tratta di punti di svolta: il passaggio dall’ infanzia alla puerizia e alla preadolescenza. Sono tappe fondamentali del processo evolutivo sia sul piano fisico, sia su quello psicologico e mentale. I docenti di ogni ordine e grado del nostro Istituto si impegnano perchè questi momenti tanto significativi nella vita del ragazzi avvengano in modo armonico. Sempre a proprosito della crescita, ricordiamo, tra breve sarà il momento di iscrivere i ragazzi alla scuola successi-

ci (teatro, musica, arte ad

va. Molte le iniziative che hanno visto partecipi sia ragazzi degli ultimi anni delle scuole primarie, che hanno visitato la secondaria e accolto poi i professori nelle loro classi nel progetto continuità didattica, sia gli studenti dell’ulitmo anno della secondaria. Questi ultimi hanno partecipato a stage, laboratori, incontri per le notizie operare la scelta dedi questi primi lla scuola secondaria di secondo grado con mesi serenità. Ottimo il lavoro in questo senso svolta dalla Professoressa Saccone che si occupa di Orientamento, che ha raccolto la cospicua eredità della sua predecessora Professoressa Celeste Maria Nicolanti. Per aiutare i nostri nuovi studenti è stato predisposto un modello online, qui.

esempio) sia ambiti più strettamente lagati alla didattica o ad attività di tipo pratico- tecnologico. Già nel primo semestre sono stati attivati laboratori di montaggio video, danze popolari e musica d’insieme. Naturalmente vi saranno anche i laboratori di recupero per gli alunni in difficoltà.

indice notizie pag 2 Uscite a Venezia

pag 8 - 12 lavori creativi con le

pag 4 Visita alla Collezione Cini

fiabe e le favole

pag 5 - 6 esercizi di scrittura

pag 13 Esercizi di scrittura

creativa

creativa

pag 7 Musica d’insieme


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Notizie

La nuova scuola, GENNAIO 2017

dalla scuola dell’infanzia - usita didattica

Alla Biennale Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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na quarantina di bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia Il Piccolo Principe si sono recati a Venezia, accompagnati da alcune insegnanti del plesso, per visitare parte dei padiglioni espositivi della Biennale di architettura. Dopo la visita hanno partecipato ad un laboratorio didattico realizzando la casa di “Joao de barro” un uccellino che si costruisce una casa ovoidale di fango. I bambini hanno gradito molto l’uscita, soprattutto il tragitto in motoscafo, e la visita in questo particolare “museo”. L’esperienza riportata a scuola ai compagni ha favorito lo sviluppo di altre attività creative collegiali.

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dalla scuola secondaria - uscite didattiche

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Due uscite Redazione

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el mese di dicembre sono state realizzate due uscite nella città lagunare per i ragazzi che frequentano la scuola secondaria del nostro Istituto Comprensivo. Le classi terze, all’interno dei progetti orientamento ed educazione alla cittadinanza, hanno visitato l’Istituto Tecnico per il Turisimo Francesco Algarotti dove hanno potuto assistere ad una conferenza con la visione di un video sulla vita e l’impegno dei giudici Giuseppe Falcone e Paolo Borsellino. I ragazzi hanno anche potuto visitare la scuola, guidati dagli studenti del turistico. Non solo, la giornata si è poi conclusa con la visita al Ghetto di Venezia. I ragazzi della classe 1B, invece, hanno avuto l’occasione di ammirare gli splendidi codici miniati della Collezione Giorgio Cini, all’isola di San Giorgio.

Roberto Steri, 3B

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l 7 dicembre ci siamo recati in visita all’Istituto Algarotti di Venezia. Giunti a destinazione, una professoressa ci ha illustrato come è strutturata la scuola: innanzitutto è un Istituto Tecnico Economico caratterizzato da due indirizzi di studio: Turismo e Relazioni Internazionali per il Marketing. Esso offre la possibilità agli studenti di accedere sia al mondo del lavoro, con il conseguimento del diploma di istruzione tecnica, sia di proseguire gli studi a livello universitario. Tra le materie caratterizzanti ci sono le lingue straniere, tra cui l’inglese che è la prima lingua, che viene perfezionata utilizzando il laboratorio linguistico dell’aula video e strumenti tecnologici e multimediali e altri diversi laboratori e aule speciali. Al termine, ci hanno divisi in due gruppi affidati a due guide; mentre gli altri hanno proseguito la loro visita, noi siamo rimasti ad ascoltare il racconto da parte di alcuni ragazzi sulla vita di Falcone e Borsellino. Successivamente un ragazzo ci ha condotti ad una struttura adiacente chiamata ”Palazzo Testa”. Questo palazzo apparteneva ad una nobile famiglia di Venezia. Fu edificato nel quindicesimo secolo e, dopo numerosi rimaneggiamenti, è stato ristrutturato e adibito a scuola. All’interno vi è una stanza che ha la funzione di simulare una vera e propria agenzia di viaggi, nella quale viene insegnato a realizzare depliant e a prendere prenotazioni. Ritornati alla sede centrale, siamo entrati nell’aula video di lingue, dove vi erano disposti dei computer, con l’utilizzo dei quali il professore spiegava la lezione inserendo

ascolti, privilegiando, così, l’aspetto comunicativo della lingua. Rientrati in aula magna, abbiamo assistito alla visione del filmato su Falcone e Borsellino, che mostrava le testimonianze di parenti e conoscenti dei due magistrati. Terminato il nostro giro turistico, siamo andati al Ghetto di Venezia dove i professori ci hanno organizzato una particolare caccia al tesoro. E’ stata una gita che mi ha dato la possibilità di conoscere in che modo l’istituto Algarotti forma gli studenti a un futuro turistico, ma anche riflettere sulla storia di due grandi uomini uccisi ingiustamente dalla mafia.


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dalla scuola secondaria - uscita didatica

I manoscritti della collezione Cini Redazione

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n uno degli ultimi giorni d scuola prima delle vacanze per le festività natalizie la classe 1B della scuola “Giuseppe di Vittorio” ha visitato la mostra Mindful Hands. I capolavori miniati della Fondazione Giorgio Cini. Gli sudenti hanno potuto ammirare una selezione di oltre 120 delle miniature più significative e importanti della collezione, e un nucleo scelto di pregevoli codici miniati. E’ stata occasione per approfondire un argomento da poco trattato in classe: i monaci amanuensi e la trasmissione del sapere attraverso la copiatura dei codici. La mostra è stata pensata come un’installazione, nella prima parte, e ha permesso ai ragazzi di toccare ed interagire con delle riproduzioni in scala gigante di alcune pagine di un martirologio originario della città di Ferrara. Al termine della visita si è svolto un breve laboratorio per la creazione di iniziali in foglia d’oro.

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’uscita è stata molto interessante, soprattutto quanmio parere questa uscita didatica è stata molto edudo abbiamo visto il video sulla creazione della percativa, perchè abbiamo potuto imparare cose nuogamena. ve ed interessanti. Soprattutto è stato educativo il E’ stato veramente bello anche quando abbiamo creato le laboratorio, perchè siamo risuciti a scrivere con la foglia miniature della lettera iniziale del nostro nome. (Alberto) d’oro. (Marta) econdo me è stata un bellissima esperienza perchè è una della collezioni più imprtanti del mondo, l’ambiente poi era caldo ed accogliente. Mi ha fatto capire che Venezia ha una storia molto antica. La parte più bella è stata il laboratorio per la riproduzione delle lettere miniate, mi ha fatto comprendere la pazienza, l’arte e la voglia di fare capolavori del genere. (Anna)

er me questa uscita didattica è stata molto interssante per scoprire cose nuove aumentando così la nostra conoscenza sugli argomenti storici. (Omar)


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dalla scuola secondaria - scrittura crativa

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alvolta anche un semplice esercizio proposto dall’antologa può dare dei risutati insperati in termini di creatività. Quello che segueè un racconto nato proprio a seguito di una lettura dal libro in adozione.

I sogni diventano realtà

Gaia Mezzaval, 1B

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i addormento ascoltando le goccioline di pioggia battere contro la finestra. Buio! Mi ritrovo in una piccola stanzetta. Non la mia. Ha delle pareti bianche raffiguranti un bambino. Aspetta … Quel bambino sono io! Sono attaccato ad un palloncino. Un palloncino sopra una montagna. Non ci arriverò mai la su! Eccomi di nuovo! Questa volta sto cadendo in un buco infinito. I mpossibile, niente è infinito a parte l’universo! L’ultima immagine mi mette paura! Sto correndo nel vuoto. Non c’è niente sotto i miei piedi. Noto anche la mia faccia spaventata. Ho gli occhi pieni di lacrime e la pelle di un colorito violaceo. Basta! Mi sono stufato di questa stanza piena di disegni idioti, me ne vado. Mi dirigo verso la porta, aprendola con molta forza. Mi trovo in una fabbrica. In una fabbrica di palloncini! Wow! Prendo un piccolo palloncino. Blu. Il mio colore preferito. Lo gonfio con una piccola bomboletta di elio e lo lego al mio polso. “Ehi tu!”. Sento questo richiamo a pochi metri da me. Mi volto e vedo un uomo alto con aria infuriata. Sta venendo verso di me … Il mio istinto mi dice di correre. Così faccio. Corro per tutta la fabbrica alla ricerca di una via di uscita. TROVATA! Apro una porta e la chiudo alle mie spalle. Senza rendermene conto sto volando. Si, volando! In pochi secondi mi ritrovo sopra la cima di una montagna. Il palloncino si buca, facendomi atterrare su essa. Mi distendo esausto sopra un piccolo precipizio. <<Che cosa sta succ->>. Sento una sensazione strana. Quella stretta allo stomaco quando … CADO. Sto cadendo! E dove?

Per una trentina di secondi mi ritrovo sospeso in aria. Cadendo in questo buco quasi infinito. Quella strana sensazione finisce. Tocco terra causando un grande boato. Niente dolore però. Mi alzo velocemente in piedi. Davanti a me tre porte. Una rossa, una gialla ed una blu. Senza riflettere apro quella blu. Ad accogliermi è una stanza buia. Sto per tornare indietro ma la porta si chiude davanti i miei occhi. <<Jason!>> delle voci inquietanti chiamano il mio nome. Un’altra volta ascolto il mio istinto mettendomi a correre. Il pavimento sotto di me si sgretola. Vorrei fermarmi ma non ci riesco. Le gambe continuano a correre. Sento il mancarmi il fiato. La gola secca… <<AAA!>>. Urlo. Sono di nuovo nella mia cameretta. Sotto le coperte. Che incubo! Non voglio mai più rivivere un esperienza come questa. Mi alzo dal letto, apro la porta per andare a raccontare tutto ai miei genitori ma l’unica cosa che faccio è cadere in un buco infinito…


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dalla scuola secondaria - scrittura crativa

La Principessa Generosa Classe 1D

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’era una volta una strega malvagia, Tunda, che aveva come serva una principessa di nome Bianca. Bianca però non sapeva di esserlo, perciò anche se stanca di venir maltrattata non si ribellava. Una notte però, sfinita del comportamento della strega, decise di scappare e portò via con sé solo un pezzo di pane. Durante la strada decise di fermarsi per riposare. La mattina seguente, appena si svegliò, vide una vecchia mendicante che le disse: “Mia cara fanciulla, sono povera, non ho nulla da mangiare, hai qualcosa da offrirmi?”. Bianca, dal cuore generoso, decise di donarle il suo unico pezzo di pane. La vecchia la ringraziò molto e le disse che era la ragazza più umile che avesse conosciuto. Proseguendo il suo viaggio senza meta, Bianca passò accanto ad un prato colmo di girasoli e, da quello con più petali, comparve all’improvviso una bellissima fata dai capelli celesti. “Sei una ragazza molto generosa”, disse la fata, “Hai donato tutto quello che avevi ad una persona più povera di te. Ho deciso di premiarti con questo anello: basta che tu lo scuota una volta ed esaudirà un tuo desiderio”. Il sogno più grande di Bianca era quello di possedere un incantevole cavallo bianco dalla criniera dorata. La fata esaudì questo desiderio e poi scomparve in quell’immensa distesa di fiori, senza dare a Bianca l’opportunità di salutarla. Quindi la bellissima ragazza proseguì il suo cammino. Sulla strada vide un piccolo cagnolino che si era perso; subito notò qualcosa di interessante, cioè che aveva un collare rosso rubino con lo stemma della famiglia reale. Dato il suo cuore tenero, decise di riportarlo a corte. Dopo un lungo cammino ci arrivò e tutti la riconobbero subito perché aveva una voglia sul collo, la stessa che avevano tutti i reali. Il re corse subito ad abbracciarla e le raccontò ogni cosa. Bianca era stordita, ma allo stesso tempo felice ed emozionata. La vita la compensò per le sue fatiche, facendole ritrovare la famiglia.

La montagna del drago invisibile Classe 2A

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n un tempo remoto e molto lontano, tutta la terra conosciuta era abitata non solo da esseri umani, ma anche da creature misteriose col cuore gelido che oggi chiamiamo draghi. Il mondo pullulava di queste bestie e ne esistevano di vari tipi: il drago più forte conosciuto era unico nel suo genere perché riusciva a diventare invisibile, ma anche perché si nascondeva nella montagna più alta della Scandinavia, tutt’oggi difficilissima da scalare. Tutti i giovani che abitavano nei dintorni di quella montagna andavano quasi ogni giorno a sfidare il drago, soprannominato Forzainvisibile. Ma un giorno molto freddo d’inverno a sfidare il drago si presentò un signore anziano che venne subito deriso da tutti i giovani che si trovavano là in quel momento.

Quando il vecchio signore arrivò in cima alla montagna prese subito la sua ascia magica, che poteva essere trasformata in qualsiasi cosa con la forza del pensiero. Visto che il drago era invisibile, l’anziano decise di prendere delle bacche, così da poter colorare il drago. Dopo aver individuato il punto in cui si trovava, l’anziano sparò con la sua ascia trasformata in cannone e riuscì a colorargli la zona del collo. Immediatamente trasformò l’ascia da cannone ad arco, e con dei colpi secchi riuscì finalmente ad uccidere il drago. Quando il drago morì, si alzò una potente luce rossa e da questa uscì fuori la moglie dell’anziano, morta quarant’anni prima durante un’invasione nemica. La moglie teneva in mano un biglietto con scritto “Hai liberato il mondo dal male e verrai ripagato col bene”.


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dalla scuola secondaria - perfoming arts

Musica d’Insieme a Natale

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ochi giorni prima delle vacanze invernali gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’istituto Loenardo da Vinci hanno salutato genitori, docenti e personale della scuola con un breve concerto di Natale. Ha formato i ragazzi, selezionato i brani, riducendoli per gli strumenti a disposizione, la Prof.ssa Maria Grazia Onesto, che cura da anni la realiazzazione delle performance musicali. Alla piccola orchestra, formata da alunni delle classi seconde e terze, si sono uniti i ragazzi della classe 1B che hanno letto alcuni brani divertenti. L’atmosfera festosa delle clas-

si ha coronato la chiusura della prima parte dell’anno scolastico. La serata del breve concerto alla scuola di Vittorio è stata inoltre occasione per ricordare ai genitori l’impegno dei docenti nella realizzazione di attività di arricchimento della didattica, come, appunto, la musica d’insieme. Nella seconda parte dell’anno, infatti, saranno numerosi i laboratori che verranno attivati per potenziere le capacità creative ed artistiche degli studenti, oltre agli incontri per il recupero disciplinare previsti per gli studenti che si vengano a trovare in difficoltà.

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dalla scuola secondaria - approccio creativo

Lavorando Classe 1A

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oi ragazzi della 1A, nei primi mesi di scuola abbiamo letto e analizzato le favole di Esopo e Fedro. Poi abbiamo letto alcune fiabe antiche e moderne, ne abbiamo studiato la struttura quindi abbiamo cominciato a inventarci delle piccole favole per crearne dei libretti divertenti. Abbiamo preso in mano penna, colori, forbici, carta marmorizzata fatta da noi con la tecnica della schiuma da barba, e abbiamo realizzato le nostre favole e fiabe.

Questa esperienza a noi è piaciuta molto,ma ancora più bello è stato lavorare con i nostri compagni e la professoressa di sostegno. E’ stata un lavoro divertente, utile per collaborare un Alcuni compagni scrivevano,altri disegnava, altri ritagliapo’ insieme! E’ stato simpatico elaborare le nostre vano. Dopo un po’ di settimane abbiamo finito il lavoro. fiabe, abbiamo lavorato con impegno . Anche se alcuni gruppi hanno litigato,alla fine hanno fatto La parte che ci e’ piaciuta di piu’ e’ stata quella di tagliare pace e si sono divertiti tutti ” e incollare le vignette sul foglio. Speriamo di ripetere questa esperienza.”


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con le fiabe Classe 1B

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o storytelling è l’arte del narrare, la narrazione, che nell’era digitale, può avvenure anche attraverso l’utilizzo di piattaforme, siti web, app etc. La valenza didattica della narrazione è evidente: impone agli studenti di organizzare elementi digitali (immagini, brevi filmati, brani musicali o altro ancora) in un quadro logico e coerente in modo da costituire un racconto. Nella classe 2.0 anche questa attività può esser svolta gra-

zie ad un servizio del web che offre immagini dal sapore magico delle illustrazioni per l’infanzia: Storybird. Consigliato soprattutto alla scuola primaria per il forte impatto visivo, può, comunque, essere utilizzato per stimolare un gioco di narrazione, partendo dalle immagini. Questo di seguito è il risultato del lavoro di una delle ragazze della classe.

continua nelle pagine successive


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Esercizi di scrittura creativa

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Una favola la volpe e il cacciatore Sofia Carnio, Federico Rizzo, Arianna Ruggiero classe 1A

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n un bosco viveva una volpe. All’animale venne sete così si incamminò ad un fiume lì vicino. Al fiume vide un uomo che stava pescando dei pesci. La volpe aveva fame e le venne un’idea: voleva fingersi morta cosi il pescatore l’avrebbe presa per utilizzare la sua pelliccia . Per trasportarla l’ avrebbe messa nella sacca dei pesci e cosi se ne sarebbe fatta una bella scorpacciata. E cosi fece, si finse morta, il pescatore la mise nella sacca dei pesci e . . .La Volpe furba si mangiò tutta la cattura del pescatore. Poi fece un buco nel sacco e scappò. Il pescatore tornando a casa non vide piu né i pesci. né la volpe e se ne disperò . Morale: questa favola insegna che l’ apparenza spesso ci può ingannare !

Una pagina di diario verava. Finito il primo giorno di scuola, mi ero già fatta tema di Marta dei Rossi, 1B degli amici e anche molto simpatici. Sono tornata a casa, con il sorriso, perché finalmente anche il mio primo giorno di scuola Secondaria era finito. Ancora adesso che ormai è passato un mese e un po’ di giorni, sono contenta di aver scelto questa aro diario, oggi ho voglia di raccontarti come è andato il mio scuola, con degli amici fantastici e dei professori molto simpatici. primo giorno di scuola. Mi ricordo ancora la prima volta che sono entrata, “piccola” e con tutte quelle domande che mi ponevo:<I professori saranno severi?, Riuscirò a trovarmi degli amici?>, ecc... Adesso tutte quelle domande che mi ponevo sono sparite: mi sono trovata degli amici e ho capito che i professori non sempre sono severi, difatti quelli che mi sono ritrovata io sono molto simpatici, ma se li fai arrabbiare,… meglio che non lo fai!! La scuola in cui mi trovo adesso, la “Di Vittorio”, è una scuola stupenda, molto grande e spaziosa, quando entri è come se fossi a casa tua.(eccetto certe volte)!! Il mio primo giorno di scuola, è stato bellissimo, appena entrata in classe, per timore mi sono messa nei banchi dell’ultima fila. Dopo pochi secondi è entrata la mia prima professoressa. Appena entrata, avevo il cuore che batteva fortissimo, ma dopo poco, la mia paura dei professori è svanita ed è solo diventata un sogno che si av-

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la nuova scuola

Arrivederci al prossimo numero!

Contatti: Prof. Chiara Borgonovi, scuola secondaria di primo grado “G. Di Vittorio� e-mail: chiara.borgonovi@icleonardodavinci.org


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