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NOTIZIE DAL MONDO
a cura della REDAZIONE
LE MASCHERINE CHIRURGICHE SU BAMBINI DAI 12 MESI IN SU NON HANNO CONTROINDICAZIONI
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Lo studio ‘Assesment of respiratory function in infantsand young children wearing face masks during the Covid-19 pandemic’ è stato pubblicato sulla rivista Jama Network e arriva dal Dipartimento Materno-Infantile della Sapienza Roma, Polo Pontino. Grazie ad esso, dice Riccardo Lubrano direttore del Dipartimento, anche i bambini più piccoli potranno indossare la mascherina. La ricerca nasce dal bisogno di verificare le linee guida, in cui si afferma che i bambini sotto i 6 anni non devono utilizzare le mascherine chirurgiche perché potrebbero essere dannose per la loro salute. Il campione di studio è stato costituito da oltre 40 bambini, dai 2 anni in giù: “Li abbiamo monitorati per 30 minuti per osservare i parametri di base, poi per altri 30 minuti li abbiamo tenuti con la mascherina mentre giocavano, come se stessero all’asilo. Infine, per altri 15 minuti li abbiamo fatti camminare velocemente, un walking test. In totale si è trattato di un percorso di un’ora e un quarto in cui abbiamo registrato l’andamento della saturazione, della frequenza cardiaca e della frequenza respiratoria, nonché la pressione parziale di fine espirazione per l’anidride carbonica”. Risultato: nessun parametro ha registrato cambiamenti. I bambini possono indossare la mascherina. (SIP)
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NUOVE TECNOLOGIE: PANCREAS ARTIFICIALE APPROVATO DA FDA
La nuova tecnologia è stata sviluppata dal Center for Diabetes technology dell’Università della Virgina, si chiama Control-IQ e permette il monitoraggio e il controllo dei livelli ematici di glucosio a livelli molto performanti. Il pancreas artificiale è prodotto da Tandem diabetes care e oltre a valutare la quantità di zuccheri nel sangue, è in grado di rilasciare insulina in modo automatico quando necessario (Dexcom G6 CGM). Lo studio è stato condotto con successo su 168 partecipanti dai 14 anni affetti da diabete tipo 1 selezionati in modo casuale. Di questi alcuni venivano trattati con il nuovo pancreas e altri con pompa aumentata con sensore (Sap). I ricercatori hanno rilevato miglioramenti nel gruppo trattato con il pancreas artificiale, rispetto al secondo gruppo che ha usato il Sap. In nessuno dei due gruppi, durante lo studio, si sono verificati episodi di ipoglicemia grave. (NEW ENGLAND JOURNAL OF MEDICINE)
OMS: EPATITE C, PASSI AVANTI DELLE CURE NEI PAESI A BASSO E MEDIO REDDITO
Il Rapporto globale sui progressi nella diagnosi e trattamento dell’epatite C, pubblicato dall’OMS, ha mostrato i grandi progressi fatti negli ultimi anni raggiunti grazie alla strategia globale dell’OMS sull’epatite virale 2016-2021. Il calo dei prezzi ha facilitato questo processo, ed è possibile ottenere un ciclo di trattamento per 12 settimane con sofosbuvir e daclatasvir generici ad un prezzo di 60 dollari a paziente. Le persone trattate con farmaci retrovirali ad azione diretta in questi paesi sono aumentate di 20 volte. Tuttavia, il trattamento dell’epatite C non ha raggiunto livelli sufficienti a raggiungere l’obiettivo globale di eliminazione entro il 2030. (ANSA)
PROMETTENTE STUDIO PER CONTRASTARE IL DISTURBO DISFORICO PREMESTRUALE
Alcuni ricercatori dell’Università di Uppsala, del Karolinska Institutet e dell’Università di Umeå (Svezia) hanno pubblicato il loro studio sull’American Journal of Psychiatry, in cui spiegano come un modulatore del recettore del progesterone possa ridurre i sintomi mentali della PMDD, come irritabilità e depressione. Nello studio clinico multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo, il 50% delle donne che hanno ricevuto il trattamento è migliorata completamente, il 21% per le donne che hanno ricevuto il placebo. “Gli effetti collaterali sono stati lievi e si spera che lo sviluppo in corso di modulatori del recettore del progesterone ben tollerati renderà questa opzione di trattamento per i pazienti con PMDD” sono le parole del professor Inger Sundström-Poromaa del Dipartimento per la salute delle donne e dei bambini e del Centro per la salute mentale delle donne per la durata della vita riproduttiva (WoMHeR), presso l’Università di Uppsala. (AMERICAN JOURNAL OF PSYCHIATRY 2020; 0:1–10; DOI: 10.1176/APPI.AJP.2020.20030286)
RIVOLUZIONE DEI VACCINI A MRNA: CONTRO TUMORI E MALATTIE AUTOIMMUNI NEL FUTURO?
La pubblicazione su Science di uno studio proviene proprio dalla BioNTech, in collaborazione con alcuni ricercatori della Johannes Gutenberg University Mainz (Germania), che hanno creato un vaccino sperimentale che usa una tecnologia analoga a quella messa in campo contro il covid. Il vaccino, per ora sperimentato su topi affetti da encefalomielite autoimmune -equivalente animale della sclerosi multipla umana- è stato n grado di bloccare la malattia; “In alcuni roditori erano già state osservate manifestazioni evidenti e avanzate, come paralisi della coda (...) In questi casi l’inoculazione ha portato ad un’inversione della paralisi, ripristinando le funzioni motorie” spiega Uğur Şahin, amministratore delegato di BioNTech “Saranno necessari approfondimenti prima di avviare studi clinici su partecipanti umani.” (SCIENCE)
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