«Tutto inizia nel 1975» racconta Andrea Morgante «in piazza De Angeli a Milano, dove compro una Canon EF usata».
Ben prima della Notte della Taranta, delle battaglie sociali del Sud Sound System, del cinema di Edoardo Winspeare, delle sfilate di Costume National e di tutto quanto fa oggi del Salento un brand riconosciuto a livello internazionale, qualcuno già si era accorto del potenziale di questa ‘terra promessa’. Fin da allora, il giovane fotografo, si aggirava furtivo nei luoghi più ameni di questa penisola estrema e fin nelle rughe più profonde di questa terra antica, ricomponendo poco alla volta, uno scatto dopo l’altro, il formidabile affresco che oggi tutti celebriamo.
Era doveroso, dunque, che – nel momento del suo massimo splendore – il Salento restituisse in qualche modo il giusto riconoscimento a uno dei suoi figli più fedeli, che qui hanno avuto il coraggio di restare, con un libro che rappresenta il compendio di trent’anni della sua attività artistica.