Babbo Natale precario
Il PIL e l’ansia
Fr a nces co Patr izi
Vi n c e n z o P o l i c r e t i
Da qualche anno a questa parte Babbo Natale non se la passa troppo bene. Economicamente parlando, è entrato a far parte del mondo del precariato, quello che è sceso in piazza il mese scorso per lanciare un allarme sul futuro incerto delle nuove e attuali (e prossime) generazioni. Da quello che possiamo dedurre, Babbo Natale deve avere un contratto di co.co.pro., ovvero è un collaboratore a progetto, viene assunto solo in un determinato periodo di tempo per svolgere la mansione che tutti noi conosciamo. Il suo lavoro finisce quando porta a termine il progetto, cioè
Tragedia, se il Prodotto interno lordo non dovesse aumentare! Ogni stima economica parte da questo assioma e quando la crescita è, non si dice zero, ma inferiore al 2%, tutti gli economisti vedono nero (e talvolta, vedendolo, lo producono). Io sono uno psicologo e non un economista; è pertanto del tutto naturale che non capisca perché, se un Paese sta bene, sia tanto assiomatico che debba stare ancora meglio. Non parlo qui dei Paesi poveri; ma se i cittadini di un Paese ricco hanno tutto ciò che serve, quale impellenza li deve costringere ad avere di più? Invece è pacifico che in economia debba essere così e segue a pag. 4
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PAESAGGIO: tradimento della costituzione?
Il bullismo tra allarmismo e omertà
G i a nf r anco M addoli
Maurizio Bechi Gabrielli
Chi viaggia in treno o in auto fra Terni e Perugia e oltre, e volge lo sguardo intorno a sé, non può sottrarsi in molti tratti all’impressione sgradevole che nasce dal contrasto fra l’armonia generale di un paesaggio globale e la volgare qualità di un edificato recente che per lo più ha fatto violenza a quel paesaggio da sempre offerto dalla natura e integrato da una
Gli atti di bullismo, portati alla ribalta da recenti fatti di cronaca, non sono nuovi nello scenario dei comportamenti antisociali in Italia. Il termine, nato negli anni ’70 in Scandinavia per descrivere questo particolare fenomeno, è stato importato in Italia negli anni ’90, quasi vent’anni fa! Il fatto è che prima questi eventi non sono stati presi nella
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Note a margine del delirio dell’efficacia
Viva la satira Claudia Mantilacci
N° 10 - Dicembre 2006 (40)
Ra ff aele Feder ici Gli sforzi di alcuni economisti per sostenere la neutralità etica della moneta in considerazione della sua funzionalità non sembrano ingannare gli attori sociali, sempre più in grado di percepire una vita in una società sotto assedio (Bauman), in cui chi ha drammaticamente più bisogno di denaro sembra percepire che
È di qualche giorno fa la polemica, scatenata dall’Avvenire, organo della Conferenza episcopale, tra il mondo cattolico ed alcuni personaggi televisivi che fanno della satira il loro massimo ingegno; il quotidiano, infatti, ha pesantemente condannato le battute di Luciana Littizzetto e Fabio Fazio sul Cardinale Eminence Ruini e le imitazioni del Papa
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NATALE: Santi e Coca Cola Lorella Giulivi
Il business degli inceneritori B ep p e Gr i l l o Non potevo far passare inosservata l’iniziativa degli Amici di Beppe Grillo, che hanno lanciato l’idea della Giornata Nazionale contro gli inceneritori (Sabato 2 Dicembre). Parliamo di inceneritori. Respiriamo veleni. Costruiamo fabbriche di veleni. Seppelliamo rifiuti tossici in mezza Italia. Trasformiamo le città in parcheggi e l’aria in ossido di segue a pag. 4
Le mura di Roma e il traffico di Baghdad Francesco Borzini
Natale. Dies natalis: giorno che l’antica Roma dedicava al sol invictus, tra banchetti e scambi di doni. Giorno della nascita di Gesù, per i Cristiani. Tempo di sospensione. Di pace. D’amore. Di santi proditoriamente sconsacrati e Coca Cola. Viveva un tempo, circa 1700 anni fa, in Licia, vicino alle coste dell’attuale Turchia, un
E’ vicino il giorno in cui gli eserciti dell’Islam distruggeranno le mura di Roma. Con queste roboanti parole veniva chiosato un comunicato farneticante di non so quale fantomatico movimento islamista (vero o farlocco: chi lo può dire?), che minacciava la malvagia capitale dei crociati. Ne è seguita la consueta allerta delle forze di polizia, mentre
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Chi è Gesù? Gi a m p i e r o R a s p e t t i
La Pagina... senza frontiere Alessia Melasecche
Sguardo fisso, inanime. Fa molto freddo, di mattina: Danilo riavvolge la sciarpa al collo, gesto abituale, ma non serve. Il freddo è dentro: lama di ghiaccio. Il suo uomo, l’unica persona per cui desiderava vivere, l’ha lasciato. Per chi e in chi sentire la vita, adesso?
Esprimere su un mensile giovane e aperto come La Pagina, rivolto a tutta l’Umbria e non solo, le proprie opinioni ed i propri valori di riferimento, consente di confrontarsi con un gruppo vivace ed attento ai mille fenomeni che la società di oggi esprime, pur nella diversità spesso profonda di esperienze e culture,
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