L’ a m b i e n t e ? Viene dopo!...
Testa e Croce
Non c’è trippa per gatti Egidio Pentiraro
Gianfranco Maddoli
Testa C’era una volta un sindaco…, parliamo di Ernesto Nathan che fu il primo sindaco di Roma Capitale. D’origine inglese, sulla sua famiglia ebbe una grande influenza Giuseppe Mazzini negli anni dell’esilio londinese. Fu un’ascendenza determinante che continuò anche quando Ernesto Nathan si trasferì in Italia. Nel 1888 prese la cittadinanza italiana; fu progressista, laico, massone, parlamentare della sinistra storica e figura preminente in una capitale che contava poco più di duecentomila abitanti, in una realtà locale e italiana in gran parte
A more
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Il matrimonio in prova dellavoratore aprogetto
N° 2 - Febbraio 2007 (42)
Francesco Borzini
Dedicato al mondo del
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’Sti ppagliacciate
Sa n Va l en t i n o
Accendendo la radio, in una distratta mattina di gennaio, subito vengo colpito da un’onda d’urto di parole biascicate ad una velocità da rapper, pronunciate in un accento romagnolo che riporta le mie reveries ancora «adagiate sul cuscino» ad un sapore dolce di spiagge di riviera e di piadine rosolate. Il mantra è così coinvolgente ed inebriante, pur nel suo incedere aggressivo di implacabile marcia, che solo dopo pochi
’Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive … La morte è ’na livella, si giustifica nella poesia di Totò il netturbino sepolto accanto al Marchese offeso per l’ignobile vicinanza, ricordandogli che discriminare è una fesseria che fanno solo i vivi. Parole sagge. Tutti noi, intendo dire quelli
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Futuro dei giovani... ????
La curios i t à non è d on na
Alessia Melasecche
Claudia Mantilacci
Nel breve volgere di un decennio alcune certezze del welfare tradizionale dell’Italia del secolo scorso stanno crollando. La maggiore scolarizzazione, fino alla Laurea o al Master successivo, unita alla difficoltà della società odierna di inserire in modo stabile milioni di giovani, hanno spostato di circa dieci anni la data in cui si va via
La curiosità è donna recita un detto popolare, quasi a voler denigrare questo stato d’animo relegandolo a mero passatempo femminile di scarso valore che non può assurgere al rango di occupazioni più blasonate come l’informazione, la politica o altre attività ritenute più degne per l’universo maschile di quanto essa non possa essere.
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Amore
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Verità: sost. femm. inv. sing. Piero Fabbri
Sconcerta la constatazione, negli anni, in occasione del 14 febbraio, dell’opera da apprendisti impresari teatrali di “amministratori” volta ad assoldare, con quattrini pubblici, cantanti che cantano canzoni d’amore! Che immane, geniale rivoluzione quella di ingaggiare chi chiede solo di essere ingaggiato!
Il giornalista c’è poi davvero andato, in quel carcere d’alta Lombardia, a vedere la cella e gli occhi del signor Romano da Erba. E avrà certo provato anche a registrare le parole e i respiri della di lui consorte. E io leggo, mentre bevo il caffè amaro della mattina, dei loro sguardi, delle loro paure, delle sbarre fitte e rigide, della loro verità. Verità come sempre legata ad un possessivo, come è ormai
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AMORE paradossale ma reale
La mano del consigliere e la tecnica della toilette
Adelaide Roscini
Francesco Patrizi
Giampiero Raspetti
Giocondo Talamonti
Un attento osservatore e critico delle trasformazioni ambientali in corso, Francesco Erbani, in un recente libro di cui consiglio a tutti la lettura, L’Italia maltrattata (ed. Laterza), si chiede se dobbiamo arrenderci al fatto che la storia, con le ragioni oggi vincenti della tecnica e della economia, continui a sottomettere e consumare la natura, o se siamo ancora in grado di ristabilire un circuito di arricchimento reciproco fra la storia e la natura, fra l’intervento dell’uomo e il secolare equilibrio ambientale raggiunto nel corso dei secoli. Nel numero di dicembre di questo mensile ho iniziato ad
Pagina 162 di Velvet, rivista di moda mensile che esce con La Repubblica. Foto grandissima di Simone de Beauvoir e Sartre anziani, seduti ad un caffè di Parigi. Che cosa ci fanno i due filosofi in una rivista di moda, accanto alla gigantografia dei neuroni e dopo la Rotatine Tower e il jazzista Akosh S.?
I componenti della Giunta Comunale di Terni si sono visti recapitare delle multe per aver deliberato un impiego dei BOC (i buoni ordinari del comune) che, secondo la Corte dei Conti, non è lecito. Il caso è finito sulla stampa nazionale, accompagnato dai coloriti commenti dei diretti interessati: chi ha gridato al
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