Sepolcri
Con affetto
Raffaela Trequattrini Motivati dalle tante manifestazioni di stima e consenso nei riguardi del nostro lavoro, noi de La Pagina abbiamo deciso di aderire, ospitandola anche presso la nostra sede, ad un’associazione culturale la cui finalità è quella di consentire ad un numero sempre maggiore di cittadini di potersi pronunciare pubblicamente su tematiche di attualità e cultura. L’associazione si chiama Free Words, parole libere e, chi volesse valutare l’eventualità di iscriversi, può trovare tutte le specifiche a pagina 4. L’associazione, che è apartitica e senza fini di lucro, ci aiuterà a raccogliere fondi per intraprendere una serie di iniziative sul territorio, relativamente alle quali sarà proprio La Pagina l’organo preposto alla divulgazione. L’essere svincolati da intenti di propaganda politica o comunque di sostegno ideologico rispetto a qualsivoglia centro di potere, infatti, da un lato ci penalizza, ovvero sotto il profilo economico, dall’altro ci ripaga ampiamente come segue a pag. 2
Maria de Gratias
Alessia Melasecche
Corrado Pani
Il fatto avvenuto all’uscita dalla scuola “L. Valli” di Narni scalo, in cui un ragazzino ha procurato fratture multiple al viso di un compagno di classe ci provoca, oltre che disgusto, qualche considerazione. Nelle cronache dei giornali locali s’è parlato di spintoni. Fonti attendibili ci hanno riferito una modalità assai più violenta, della quale qui non ci interessa parlare: cronaca non ne facciamo. Non abbiamo alcuna difficoltà a negare una responsabilità diretta della L. Valli se, come è stato riferito, il fatto è avvenuto fuori dai cancelli. Ma responsabilità indirette ce n’è più d’una. Un ragazzino di scuola media non arriva da un giorno all’altro a massacrare un compagno di classe. segue a pag. 2
segue a pag. 3
Vincenzo Policreti
Attrazione di investimenti: l’Umbria è in ritardo
I paradossi della politica nella cultura contemporanea In aria di pressante e continua campagna politico-elettorale sta tornando à la page condire le proprie arringhe con riferimenti strategici al mondo della cultura, all’importanza della diffusione del sapere, alla fondamentale riforma di sistemi didattici che appaiono sempre più obsoleti rispetto al sistema lavorativo e professionale del nuovo millennio. In verità sembra che l’attenzione al sistema cultura italiano rivesta un’importanza di primo piano nelle speculazioni ora di un ministro ora di un rappresentante illustre della così detta opposizione. I fatti, al contrario, dimostrano una tendenza opposta, poiché, se per cultura si intende appunto diffusione e restauro del sapere tradizionale, nonché valorizzazione ed evoluzione delle nuove e potenziali conoscenze artistiche, umanistiche e scientifiche, pare che negli ultimi anni si sia privilegiata la ricerca tecnologica, nell’illusione - quasi illuministica - che soltanto questa tipologia di
Il Capo di Buona Creanza
N° 9 - Novembre 2005 (29)
Giampiero Raspetti
A PAGINA 2
Civiltà Laica
4 4
TERNIMUSEI Associazione culturale FREE WORDS
6
Pollame
7
Giulio Viscione
8
Politica?
9
S. Egidio per l’Africa
12
Calce S. Pellegrino
13
L’angolo del grandangolo
14
Commercio equo e solidale
15
Stranieri DOC
Grazie di cuore a Bossi, il senatur; grazie anche agli altri sostenitori dell’italietta delle repubbliche, marinare, lacustri, fiumarole, palustri, pescollose. Grazie perché non avevo mai provato così tanto amore per la mia regione: a voi devo il mio attuale morboso attaccamento. Adesso mi sento avvolto nella cordialità dei miei conterranei, non appiccicosa, mai scostante. Ho nella mente i contadini, gli artigiani, gli operai, le maestranze del nostro territorio, definite più volte le migliori del mondo. E l’assistenza sociale e medica, di primissimo ordine. Ospedali ove sono stato sempre molto bene. Sto rivedendo il film dei luoghi, dei sentieri, dei monti, delle colline, delle valli, dei fiumi, dei laghi, del trionfo della natura che la nostra, e le regioni vicine, rappresentano. Voi beate, vo ripetendo, per le felici aure pregne di vita, e pe' lavacri che da' suoi gioghi a Voi versa Appennino! Le acque, l’oro blu del futuro, che rendono e renderanno segue a pag. 3
Uno dei problemi di cui si discute più frequentemente in Umbria ed a Terni in particolare è quello della difficoltà sempre maggiore da parte delle strutture produttive di dare lavoro a giovani sempre più qualificati, i quali sono spesso costretti ad adattarsi, ad essere sottoccupati, non di rado in settori diversi rispetto agli studi compiuti oppure emigrare, nella capitale, al Nord o all’estero. Questo accade soprattutto per i laureati. Ecco perché talvolta le statistiche, ad usum principii, non tenendo conto dei tanti soggetti che scompaiono dalle liste dei disoccupati, danno un’immagine della realtà molto più edulcorata rispetto a quella reale. Su questo fronte occorre fare molto di più e di meglio. L’affermazione di Schopenauer “ognuno prende i limiti del suo campo visivo per i confini del mondo” non può più trovare applicazione. Anche l’Umbria deve prenderne coscienza se non vuole essere
Il quotidiano La Repubblica ha ricostruito la storia di un falso dossier venduto ai francesi da una spia italiana e divenuto il pretesto per attaccare l’Iraq. La storia comincia nel 1999 quando Rocco Martino, un carabiniere fallito, pluricondannato per truffa, fiuta un affare: i francesi vogliono sapere chi estrae abusivamente uranio dalle loro miniere in Niger. Martino si mette all’opera, contatta un tizio dell’ambasciata del Niger e gli fa rubare la carta intestata dove simula un contratto di vendita di uranio all’Iraq. I francesi acquistano il documento a busta chiusa, poi scoprono che è una bufala, persino il nome del ministro è sbagliato! Tre anni dopo, un “tale del Sismi” chiama Rocco Martino e gli propone un affare: perché non rifilare il pacco agli americani?
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Dall’Italia le prove false per la guerra? Francesco Patrizi