La pagina ottobre 2005

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Interpretare

Lettera al clero Raffaela Trequattrini

Giampiero Raspetti

Gent.li Signori, vi siete accorti, per caso, che qualcosa sta cambiando? Un aspetto fondamentale nel nostro modo di vivere e pensare: la gente è sempre meno disposta a seguire norme che si giustificano alla luce di princìpi etici di parte; il che equivale a dire che non intende più ignorare le conclusioni tratte secondo la logica personale, qualora non si traducano in comportamenti oggettivamente lesivi rispetto agli interessi della società civile, ovvero in atti le cui ripercussioni negative sull’esterno siano concrete e soprattutto misurabili. Se io sottraggo un milione di euro al fisco, il danno che arreco è concreto e misurabile. Se uccido una persona, altrettanto. Ma se faccio un figlio ricorrendo alla procreazione assistita, la valutazione dell’eventuale danno non può fare riferimento a parametri dal valore oggettivo. La procreazione assistita, quindi, giacché non è dimostrabile che arrechi un danno reale, tant’è che è consentita in

L’interprete è un sensale, come spiega la sua composizione con inter (tra) e un derivato di pretium (prezzo). Tratta affari, è mediatore, ma anche volgarizzatore, traduttore. E’ colui che esplica il senso di un libro, di una legge, o spiega i sogni, i presagi, fa conoscere la volontà di un altro. E’ anche detto Turcimanno, sinonimo di Dragomanno, interprete cioè fra gli europei e i popoli del Medio Oriente, la cui sofisticata arte imbonitrice è conosciuta come bizantinismo. Ai primi del mese di ottobre il negoziato per l’adesione della Turchia alla Ue è stato raggiunto: Ankara ha detto sì alla bozza di intesa approvata in precedenza dai 25 paesi dell’Unione. Poi il testo è passato all’assemblea dei ministri degli Esteri dei 25, che lo ha ratificato. Il vicepremier turco, Abdullah Gul ha dichiarato entusiasticamente: per noi è l’inizio di una nuova era. E lo è anche per gli italiani, che hanno ormai assoluto e generale bisogno di Turcimanni. segue a pag. 3

N° 8 - Ottobre 2005 (28)

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Quando il rimedio è peggio del male!

Ciao Alfredo!

Vincenzo Policreti

Elettra Bertini

Molti lettori si sono meravigliati di ciò che ho scritto, di sfuggita, nel numero scorso e cioè che assai spesso i rimedi che si escogitano, anziché risolvere i mali li aggravino. Torno dunque più dettagliatamente sull’argomento con qualche esempio. La gelosia nasce dal desiderio di conservare per sé il bene che si ama; e di conservarlo a qualsiasi costo. Per ottenere ciò il geloso non trova di meglio da fare che scenate, aggressioni alla persona il cui affetto vuole conservare, in mille modi talvolta anche fisici, il fare insomma tutto il contrario del proverbio Se desideri essere amato cerca anzitutto di essere amabile. Inoltre il geloso controlla ossessivamente il partner fuggente, lo persegue in tutti i modi, non gli dà requie, né gli

Se è vero che utilizziamo solo una parte delle nostre energie, l’episodio di cui è protagonista Alfredo testimonia che possiamo farcela anche in situazioni difficili, se solo riscopriamo la grande forza che c’è in noi. Ciao, Alfredo! - Ciao - Come stai? - Come quando ero in piedi. Mi guarda dritto negli occhi e mi parla con aria di sfida Alfredo, giovane trentenne, vittima di un incidente stradale che lo ha lasciato in vita, ma paralizzato alle gambe. Ha risposto con un ciao al mio saluto, ma forse non mi ha riconosciuta. In fondo io chi sono? Soltanto la sua ex-insegnante d’italiano che gli ha corretto tanti compiti, ma che forse lui sentiva troppo severa, con in mano quella penna rossa sempre pronta a colpire.

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A PAGINA 4-5 8 9

La Serra delle meraviglie della S.M. L. Valli di Narni Un polittico per la chiesa di S. Francesco a Narni

Cooperativa Sociale ACTL Fondazione Casagrande: Concerto sinfonico Filarmonica di Arad

10 - 11 Comunità Montana -

Agrobioforest 14 15 16 17 19

La Terra L’angolo del grandangolo Lo Squillino nascosto Stranieri DOC Bacone da Terni

Internalizzazione della piccola impresa Alessia Melasecche

Se Yahoo controlla i cinesi... Francesco Patrizi

Tradizionalmente, l’impresa minore italiana ha limitato la propria presenza commerciale al mercato nazionale, inoltre, anche quando ha ritenuto di impegnarsi su scala internazionale, ha adottato forme deboli, quali l’esportazione indiretta. Questo non le ha consentito di dare vita a processi di learning by doing. La scelta di percorrere la via dell’internazionalizzazione richiede comunque l’acquisizione di nuove capacità a diverso livello. Una prima disamina dei bisogni emergenti interessa fattori culturali (capacità di apprendimento rapido per acquisire velocemente le informazioni che servono per sfruttare le opportunità di business; capacità di relazione con altri per sfruttare al massimo i vantaggi della condivisione della

Internet è la libertà. Internet è la prima vera comunità globale… un cinese ci ha creduto e oggi sta in galera! Si dice che il web abbia creato una comunità globale: un italiano può scriversi in tempo reale con un americano, scambiarsi musica con un indiano, flirtare con una ragazza russa… tutti sono liberi di fare e di dire quello che vogliono. Chi controlla il web, cioè la rete di internet? Praticamente nessuno. Così credeva Shi Tao, 37 anni, redattore di un giornale economico di Changsha (Cina meridionale). Cosa gli è capitato? Per tuffarti nell’oceano del web, hai bisogno di una barca, un mezzo per muoverti, questo mezzo lo puoi scegliere tra i migliori offerenti. In Cina lo ha scelto il governo.

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