C a r i a t i d i
Giampiero Raspetti
N° 8 - Ottobre 2007 (48)
Adoro, come tutti, la politica. Disprezzo, come molti, chi l’ha ridotta a incapacità, privilegio, corruzione. L’editoriale di ottobre non trae, come il precedente, ispirazione dalla chambre DeMaistriana, ma dalla grotta cumana ove incappo in vaticini inquietanti sul futuro della politica: 4 formazioni, vecchie quanto il cucco, di identico peso elettorale, il 22,9%, fedelissime al mai abbandonato ordinamento, quello della prima repubblica. Le denoterò D, O, O’, S con D ed S alle estremità, D alle colonne d’Ercole, S all’altro confine, posto da Alessandro Magno nella terra degli Indi. Per questi praticoni di lungo corso la Terra è infatti sempre piatta; la geometria esclusivamente euclidea, l’asse di riferimento cartesiano, delle ascisse (+ o -, credito o debito... bene o male). L’universo ha un solo centro e questo è, c’è da dirlo?, il nostro pianeta, che, a sua volta, ha un unico centro (... dalle parti di Foligno). Chi è nel mezzo è protetto, benedetto, moderato, bello, intelligente, casto, pio, a una spanna dalla santità, vive come un pascià e a piedi caldi se ne sta. Gli altri? Bruttini e cattivelli, sono gli opposti, e gli opposti si toccano, ad infinitum o nell’utopia, terra di nessuno, durante le calende greche in particolare! La gente per bene non può che andare al centro (in medio stat virtus... o… virus, non ricordo bene), non vorrà mica confondersi con gli estremisti, che sono, come dice la parola, capaci di gesti estremi! Le 4 formazioni, con forte piglio, riproporranno ritualità allarmanti e stantie, parate di natura varia, e, über alles, la veneranda politica assiale. Già Malcom X diceva, molto propriamente, che da uova di gallina nascono galline, non oche! Ed anche diverse galline idiote, aggiungerei. La politica nuova deve essere, alfine, assiologica, dei valori condivisi cioè, quella che seppellisce bizantinismi su centro geografico e difesa di interessi personali o corporativi, la politica ove si respira dignità, trionfa il senso della responsabilità personale ed intensissimi sono i sentimenti di solidarietà umana. Speranze e comportamenti diversi, anche opposti, determinano due chiare e divergenti visioni sociali e quindi una vera, matura politica bipolare! Da una parte fedina penale e coscienza immacolate, dall’altra i rimanenti; laici oppure confessionali; chi accetta solo quello che può guadagnarsi onestamente e con le sole proprie forze o i cultori di privilegi, i servi; da una parte la tunica lacera e polverosa di Gesù, dall’altra l’ostentazione di lusso e lussuria di alcuni sedicenti seguaci; in un polo chi incessantemente ed umilmente si impegna, come Cristo dettò in modo inequivocabile, a favore degli umili (Gino Strada, Don Luigi Ciotti e tantissimi altri uomini veri), nell’altro chi scodinzola ai ricchi, comunque lo siano, purché potenti. Nella politica assiologica le attuali cariatidi politiche, quelle che per esalare il loro debole pensiero sanno solo sparlare degli altri, non esistono, figure senza senso. Hanno solo saputo portare corruzione, mafie e privilegi super omnia. Il vero bipolarismo è nei valori, nelle verità accertate, non nelle chiacchiere, nelle offese, nelle facce di bronzo. Non è bipolarismo quello delle armate schierate a destra o a sinistra, intente a stringere al centro per camuffarsi da moderate, ma che, nella realtà, operano in modo spudoratamente estremo. O e O’ saranno di certo centrali rispetto a D e ad S e stabilmente piantati a Roma, città eterna. Si rabbrividisca pure al pensiero che taluni, nella attuale barbarie politica, vorrebbero collocare la capitale d’Italia e del mondo intero (Roma, caput mundi) nel paesino, magari, che dette i natali al Sig. Borghezio! Esco dalla grotta e rabbrividisco davvero: i 4 raggruppamenti sono identici a quelli di prima, anzi più sono uguali e più sono potenti! Il centro O è il centro assoluto e quindi il buco nero, il grande risucchiatore. All’inizio, però, insieme all’altro centrino O’ non supera il 50%. Sappiamo allora tutti come riandrà a finire. Assisteremo di nuovo a fasti norcini-negromanti della città di San Benedetto, vicinissima a Foligno. Che fare? Andrò, Guerriero Sfinito, sul Lago di Pilato, sotto la cima del Vettore, per lavarmene definitivamente le mani o farò visita, Guerrin Meschino, ad Alcina, esperta di magia nera, nella vicinissima grotta delle fate, sul Monte Sibilla, per continuare a sperare nella Politica?
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L e t t e r a a u n a p r o f e s s o r e s s a , A . Melas ecch e E v e n t i a l G a n d h i d i N a r n i , G. At an as i D i r i t t i u m a n i , M. R i cci U n a m o b i l i t à s o s t e n i b i l e , J . D ’ A nd ria U n l i b r o s f i z i o s o , B. Ratini S l o g a n , P. F a b b ri C o g i t o , e r g o s u m , C . Ma n t i l a cci U n d i b a t t i t o i n f i n i t o , A . R o sci n i L a f e s t a n o n è q u i , F. P a t ri zi S e s s o e p i a c e r e , C . C a rd i n a l i P o l i s , F. Ma si n i Vi g n e t t e , J . D a n i el i
STEFANO ZAVKA 7 8-9 10
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Scuola elementare , a cura di S. Raspetti LICEI Scuola media, a cura di P. Giani
L a P r o v i n c i a d i Te r n i p e r l ’ i s t r u z i o n e : ISTITUTI SUPERIORI Daniele Di Deodato U n b a r a t t o l o d i l a t t a , G. R i t o Circuito dell’acciaio OSPEDALE DI TERNI Te r n i , l a f a v o l a : F U C AT , a cura di G. Raspetti Dalla A alla V , F. M. B i l o t t i L’ A g e n d a TA FA Z Z I ! , F. M. B i l o t t i
PROFILICENTROCUCINE PROFILIARREDAMENTI
Tra di noi I NCI VI L I Che paese è quello che abbandona delle disperate nelle grinfie di immonde bestie, le confina lungo le strade, tra i rifiuti, accanto a divani e materassi bisunti, a fianco di rottami di lavatrici e di frigoriferi? Un paese civile abolisce radicalmente tali pubbliche oscenità. Riusciremo a far sì che tutti abbiano dignità lavorativa e libertà di scelta? A VOLT E ... A volte ho l’impressione che ci impietocisca di più il carnefice, le sue insanità, la sua dolorosa infanzia, piuttosto che l’atroce sorte della vittima e il dolore che perennemente strazierà la sua famiglia. GI UST I Z I A I neonazisti esaltano Dacau. Accontentiamoli, ospitiamoli lì. Lentamente svaniranno i loro bollori.