La pagina settembre 2006

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Ceppaloni party

Politici

F ra nces co Patr izi

Giampiero Raspetti

L’estate dei politici si divide storicamente tra due stili di vacanza che potremmo riassumere in: l’ombrellone e l’alto mare. Il primo si colloca tra Capalbio e Ansedonia, nella lussureggiante maremma toscana, dove si arriva in spiaggia con fasci di giornali sotto il braccio e la sera si balla in antiche ville (centrosinistra, off course). Il secondo tocca le sponde della Gallura, dove sfrecciano offshore con veline catarifrangenti (centrodestra docet). O come sintetizza l’onorevole Santanché: loro vanno a rompersi le balle a Capalbio, io mi diverto in barca. L’alternativa al radical chic in salsa di cinghiale o di caviale ci è offerto dai politici più

Il significato della parola è chiaro: rappresentanti dei cittadini, eletti per realizzare il miglior governo possibile. Per estensione, il politico è uomo accorto, sagace, pater familias dell’intera sua comunità. Legiferare adeguatamente implica quindi saper prevedere l’effetto delle misure adottate, altrimenti è meglio giocarsi il tutto a scaracoccia. Bush and B&, quando hanno esportato la democrazia in Iraq, rompendo il fronte comune di tutta la comunità internazionale, poiché, è bene ricordarlo, hanno contrastato e violato le indicazioni dell’ONU, hanno ragionato o sono partiti e via? Avevano previsto tutto? Allora sarebbero dei mostri! segue a pag. 2

N° 7 - Settembre 2006 (37)

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Viva il re!

Il lavoro difficile

Vi n cenz o Policreti

Lore lla Giuliv i

Niente di meglio che una boccata d’aria all’estero per rendersi conto di quanto nel nostro Paese la libertà vada scemando di anno in anno. Noi siamo da sempre abituati a pensare di essere fin troppo liberi; l’aforisma In Italia è permesso tutto, anche ciò che è proibito ci ha reso persuasi per anni - e da principio giustamente - di essere un popolo, che faceva il comodo suo nel contesto politico di un sistema sì ladro e truffaldino, ma che in cambio consentiva a tutti la propria anarchia. Insomma, fondata o no sul lavoro, eravamo e siamo ancora convinti che la nostra sia comunque una repubblica. In realtà la lotta alla libertà è cominciata, in modo subdolo e sotterraneo, una quarantina d’anni fa con leggi da poco, per carità anche giuste, una ogni tanto, che avevano tutte in comune una cosa: limitavano comportamenti o prescrivevano obblighi. Ciascuna in sé, queste leggi avevano una

Se il pensiero dominante è il vostro Kapo e bello non è, se ammorbate la famiglia con le vostre questioni lavorative, se l’idea di andare al lavoro vi dà il voltastomaco, se vi svegliate nel cuore della notte affetti da palpitazioni, se ingrassate o dimagrite a seconda di quel che vi è più scomodo, se il sesso non vi attira e vi viene l’orticaria, l’herpes, la gastrite, l’ipertensione, il mal di fegato

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Hina, Kaur e le altre

Un paese fermo al bivio

Giuliana Orsini Cervelli

Alessia Melasecche

E’ bella, giovane, allegra, tanti capelli neri le cadono morbidi e mossi su un viso d’ambra, i suoi occhi scuri risplendono di gioia, una maglietta color fucsia esalta le sue forme perfette, un jeans basso scopre un ventre intatto. Italiana, spagnola, libanese? Le sue mani lunghe e affusolate, dono di una femminilità antica, non lasciano dubbi sul-

La pratica dello spoil system è tipica dei sistemi politici anglosassoni e nasce nell’800 negli appena costituiti Stati Uniti d’America. Prende il nome da una dichiarazione del senatore William L. Marcy che, durante un discorso del 1832, affermò che to the victors go the spoils (ai vincitori va il bottino) e indica la pratica di assegnare importanti incari-

Chiunque abbia a cuore le sorti di questa Italia, non solo quella calcistica, non può non preoccuparsi quando vede in modo ricorrente nel comportamento di chi governa la demonizzazione dell’odiato nemico, che si chiami Prodi o Berlusconi, con l’imposizione da parte della metà della classe politica all’intera comunità nazionale di provvedimenti, spesso manichei o ad personam, persino nel campo della definizione delle regole fondamentali del funzionamento dello Stato. Il presupposto sbandierato sarebbe quello per cui in democrazia, chiunque vinca, con lo 0,3% o con il 35%, possa fare ciò che vuole, in primis smantellare quanto legiferato in precedenza. Il Paese procede allora a suon di automobilistici stop and go. Si pensi alla modifica del Titolo V della Costituzione sul tema del federalismo, deciso nel 2000 dal centrosinistra,

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Cos’è l’indulto

Lo spoil system

Se re n a B attist i

Claudia Mantilacci

Il 29 luglio scorso è stato definitivamente approvato dal Parlamento il provvedimento di indulto. L’indulto è una causa di estinzione della pena prevista dall’art. 174 del codice penale, che cancella in tutto o in parte la pena principale, che viene condonata o commutata in altra specie. L’indulto si differenzia dall’amnistia perché non estingue

TICCIH 2006

pagine 8-9


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