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6.2.1 CasI studIo

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CONTRIBUTO ALL’AUTOSUFFICIenzA energETICA

Il tema dell’ amministrazione e gestione parsimoniosa dell’energia prodotta dallo sfruttamento di risorse energetiche esauribili, cosi come l’impiego e l’incremento di efficienza nell’uso di energia ottenibile da risorse rinnovabili, sta assumendo un ruolo fondamentale nelle linee di sviluppo della società, divenendo elemento centrale del processo progettuale nel settore dell’edilizia. Bisogna quindi ripensare al concetto stesso dell’atto costruttivo nella sua globalità di aspetti e implicazioni, deve tornare a fondarsi su valori non solo esclusivamente economici, bensi anche etici, in una visione che potremmo definire più “democratica”, ossia maggiormente rispettosa nei confronti di tutti, ciascun essere umano cosi come tutto il mondo animale e vegetale che ci circonda. La sostenibilità è un importante criterio dell’architettura attuale, che supera di gran lunga qualsiasi caratteristica contemplata da una lista di priorità o da uno stile architettonico. Purtroppo negli ultimi cinquanta anni abbiamo sfruttato le apparenti risorse illimitate e quindi a buon mercato piuttosto che valorizzare l’osservazione del ciclo vitale. L’architettura deve però rimanere emozionante e ricollegarsi alla terra; deve riappropriarsi dell’aderenza alla terra. Mario Cucinella riassume la condizione attuale dell’architettura con queste parole:

“e’ come se per decenni avessimo tenuto gli edifici attaccatti alla macchina di respirazione artificiale; e se la macchina non può più funzionare? E quanto costa tenere la macchina sempre accessa?1”

Andando a risolvere le problematiche realizzative e funzionali attraverso l’introduzione di soluzioni semplici e facilmente replicabili in maniera diffusa alla scala globale, si costruiscono le migliori architetture. Non solo l’edificio dovrà essere sostenibile ma anche il processo costruttivo che lo precede si deve basare su un ciclo ecologico e razionale in tutti i suoi aspetti, dalla

1 Periccioli M., a cura di, Atti di incontri dell’Annunziata-Giornate di studio sull’innovazione tecnologica, facoltà di architettura Ascoli Piceno, Ascoli Piceno 2002.

qualità della vita

sostenibilità qualità dell’ambiente

sviluppo economico

Il concetto di sostenibilità deve essere inteso come il raggiungimento di un equilibrio fra benessere sociale diffuso, produzione e tutela delle risorse

scelta dei materiali e delle loro modalità applicative fino alle procedure di dismissione. Inoltre per sostenibilità si intende anche il rispetto del contesto esistente e dei valori sociali di una comunità. Scriveva Alvar AAlto :

“l’architettura coinvolge tutti gli aspetti della vita umana, un’architettura veramente funzionale deve essere funzionale dal punto di vista umano. La sua missione è ancora di armonizzare il mondo materiale con la vita”.

Lo sviluppo progettuale innovativo fondato sull’attenta analisi economica e sulla pianificazione corretta del ciclo di vita, l’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili, l’uso passivo dell’energia solare, lo sfruttamento di incentivi fiscali e di risorse finanziarie destinate allo sviluppo di progetti efficienti, non solo possono rendere fattibile la realizzazione di un’architettura sostenibile, ma possono farla divenire una scelta preferenziale di investimento economico nel lungo periodo. E’ necessario progettare e realizzare costruzioni come sistemi edificio/ impianto sempre più integrati e sempre meno energivori, attraverso la migliore integrazione funzionale e costruttiva tra involucro edilizio, che si riappropria della primaria funzionale di filtro protettivo e sistemi impiantistici innovativi alimentati da fonti energetiche alternative), chiamati a svolgere una funzione di supporto e di regolazione dei flussi energetici naturali. Bisogna partire da un concetto di energia un’impostazione in cui l’obbiettivo energetico assume un’importanza paritaria agli altri aspetti funzionali, tecnologici ed estetici ordinariamente considerati. Le strade percorribili sono quelle dell’uso diretto della radiazione solare o quella di un uso indiretto in cui l’irraggiamento viene sfruttato attraverso dispositivi appropriati per produrre varie forme di energia. Nel caso dell’utilizzo indiretto della radiazione solare la produzione di energia può

abitazione lavoro

tempo libero

la distanza induce all’uso dell’auto e al pendolarismo.

la distanza ridotta consente di essere percorsa a piedi o in bici.

abitazione lavoro

tempo libero

essere risolta nella definizione dell’involucro edilizio (funzionamento attivo dell’involucro) attraverso l’utilizzo di collettori termici (ad aria o acqua) e moduli fotovoltaici. I sistemi a collettori solari possono essere impiegati per riscaldare acqua e aria per il condzionamento degli ambienti interni o per integrare il riscaldamento dell’acqua a uso sanitario. Combinando i collettori solari con sistemi a pompa di calore si può anche ottenere energia per il raffrescamento. I sistemi fotovoltaici sono utilizzati invece per ottenere energia elettrica, sfruttando un processo fotoelettrico, caratteristico del silicio, che consente di trasformare la radiazione solare direttamente in energia - elettrica. La particolare angolazione d’installazione necessaria per ottenere rendimenti elevati e la considerevole dimensione superficiale indispensabile ( in particolare per i sistemi fotovoltaici), per raggiungere un livello di produzione energetica accettabile, diviene uno dei principali problemi progettuali da affrontare.

L’AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA DELLA RSV

Dallo studio, promozione e gestione di interventi atti a promuovere le produzioni di energie da fonti rinnovabili a livello locale, in modo particolare, impianti di cogenerazione, tecnologie fotovoltaiche, impianti di biomassa, sistemi micro-eolici, impianti geotermici, sistemi di energia solare concentrata, alla redazione del bilancio energetico ed ambientale comunale, abbiamo pensato di rendere autosufficiente dal punto di vista energetico la filiera agro-alimentare stabilita dalla strategia. L’obbiettivo principale è difatti far sì che la nostra strategia gravi il meno possibile sui finanziamenti regionali e privati e possa invece aiutarsi economicamente non solo con la produzione di energia per l’autosostentamento del microclima delle serre ma anche e soprattutto con i finanziamenti statali ricavabili dall’utilizzo di impianti fotovoltaici. L’idea di realizzare delle serre che grazie ad una copertura fotovoltaica siano in grado di produrre anche energia elettrica risolve pertanto il problema del forte consumo energetico necessario per la produzione serricola.

Rientrano nella tipologia di serre fotovoltaiche tutte le installazioni nelle quali i moduli fotovoltaici costituiscono gli elementi costruttivi della copertura o delle pareti di manufatti adibiti, permanentemente per tutta la durata degli incentivi, a serre dedicate alle coltivazioni agricole o alla floricoltura. Le colture protette, quelle la cui produzione avviene in ambiente protetto, in massima parte ortofloricola e vivaistica, hanno necessità di determinate condizioni climatiche, in particolare luce e temperatura. Le serre fotovoltaiche devono quindi essere studiate per garantire il corretto equilibrio fra un adeguato irraggiamento interno nel periodo invernale e una sufficiente protezione da eccessivo irraggiamento durante il periodo estivo.

I vantaggi generati dalla realizzazione e dall’utilizzo di serre fotovoltaiche sono quindi

numerosi e sono soprattutto legati a diversi aspetti, come : - sviluppo di vasti impianti evitando la sottrazione di terreni per le attività agricole; - possibilità di accedere alla tariffa massima prevista dal Conto Energia (0,44 €/kWh); - svolgimento di un iter per l’autorizzazione più rapido rispetto a quello previsto per i normali impianti; - maggiore possibilità di creare occupazione; - capacità delle serre di sfruttare al massimo il poco spazio a disposizione e di rendere la struttura energeticamente indipendente, nonché di immettere il surplus di elettricità in rete. Inoltre bisogna sottolineare un ulteriore aspetto economico di notevole importanza ovvero che la serra è accatastabile come edificio agricolo, ed in quanto tale è esente da qualsiasi imposta comunale sugli immobili, compresa l’ICI. Un impianto fotovoltaico a terra, invece, sulla base dell’interpretazione corrente dell’Agenzia del Territorio, è assoggettabile all’ICI.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa, c’è soprattutto il rilancio della multifunzionalità energetica, per permettere così alla filiera di avere un’integrazione del reddito, ma anche l’abbattimento dei costi di produzione, che sono alti soprattutto nelle fasi di riscaldamento e raffreddamento delle serre, e il risultato decisamente positivo a livello di impatto ambientale. A regolare la nostra iniziativa vi è il D.M. 5 maggio 2011 - QUARTO CONTO ENERGIA che finanzia la costruzione, rifacimento totale o potenziamento, di impianti fotovoltaici di potenza nominale non inferiore a 1 Kw, collegati alla rete elettrica esterna o a piccole reti isolate.

La nostra filiera che comprende 42 serre per un totale di 3,5 ettari di serre; ogni serra produce una potenza massima di 45,71 kw che coincidono con 167.298 kwh di energia totale. Il quarto conto energia del 2011 prevede che per una tale potenza ci sia un

finanziamento di 0,266 euro per kwh e che in totale sia dunque di 44.501, 42 euro per serra. Il tutto moltiplicato per le 42 serre produce 1.869.059,64 euro di finanziamento statale totale. Tale produzione di energia ci consente dunque, sia di garantire il microclima interno di ciascuna serra, sia di ricavare un surplus di energia sfruttabile dalle auto elettriche necessarie al trasporto delle merci verso i punti vendita localizzati nei sei borghi delle rete. Tutto ciò a dimostrazione della fondamentale condivisione delle risorse da parte di tutti i borghi della Rete Solidale di Vicinanza.

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6.3.1

CASI STUDIO

Progetto_ “BORGO INTELLIGENTE”

Data e luogo_ 2010, Borghi Autentici Italiani

Parole chiave _ Sostenibilità, energia

Il Progetto “Borgo Intelligente” si pone l’obiettivo di accompagnare (Assistenza Tecnica, consulenza tecnologica, supporto alla progettazione, compreso assistenza per l’ottenimento delle agevolazioni) i comuni BAI, singoli o in rete, verso l’adozione di politiche pubbliche locali nella concezione e sviluppo di interventi per migliorare costantemente la PRESTAZIONE ENERGETICA (ambientale) della struttura urbana,

Il progetto prevede, altresì, la creazione a livello nazionale di un PLAFOND – MUTUI (tramite convenzione tra Associazione BAI e un primario istituto bancario nazionale) per il supporto finanziario agli interventi pubblici nonché l’assistenza tecnica per la richiesta e l’ottenimento delle agevolazioni finanziarie e fiscali concedibili a livello di leggi e programmi comunitari, nazionali e regionali. Il progetto “Borgo Intelligente”, nell’ambito del sistema nazionale Borghi Autentici, viene coordinato e gestito dal Consorzio Nazionale delle Comunità Ospitali.

1) miglioramento dell’efficienza energetica nelle strutture e patrimoni pubblici;

2) inclusione di criteri di efficienza energetica nella pianificazione urbanistica e nella gestione edilizia sia pubblica che privata; 3) studio, promozione e gestione di interventi atti a promuovere le produzioni di energie da fonti rinnovabili a livello locale, in modo particolare: impianti di cogenerazione, tecnologie fotovoltaiche, impianti di biomassa, sistemi micro-eolici, impianti geotermici, sistemi di energia solare concentrata; 4) redazione del bilancio energetico ed ambientale comunale; 5) realizzazione degli audit energetici degli immobili pubblici; 6) sviluppo percorsi per l’acquisizione delle certificazioni energetiche ed ambientali (ecolabel, ISO 14000, EMAS ecc...).

Progetto_ “SERRE FOTOVOLTAICHE”

Data e luogo_ 2010, Sardegna

Parole chiave _ Sostenibilità, energia

Per la prima volta nell’Isola, e prima regione in Italia, la Sardegna disciplina l’utilizzo e l’installazione di impianti di produzione di energia solare fotovoltaica nelle serre. Diversi gli obiettivi: favorire la multifunzionalità energetica (consentire cioè un’integrazione del reddito per gli agricoltori) e abbattere i costi di produzione (gasolio, riscaldamento e raffreddamento delle serre). Il decreto stabilisce inoltre che l’installazione di pannelli fotovoltaici sia autorizzata solo in serre produttive (ortofrutta e floro-vivaismo in primis) e che i servizi energetici debbano essere gestiti in prima persona dagli agricoltori o da società miste con capitale a maggioranza nelle mani dei contadini. Tutto questo per evitare speculazioni di vario genere, a danno del mondo agricolo.

L’obiettivo che la Regione Sardegna si pone in termini di sviluppo di 500 Mw in agricoltura con le serre fotovoltaiche, nasce dalla presa di coscienza dell’opportunità di promuovere la multifunzionalità agricola e il rilancio di un comparto vitale per la nostra economia. Ci sono poi altre ricadute da non sottovalutare: un impatto ambientale pari a zero (500 MW equivalgono a 181 tonnellate di petrolio e a una mancata emissione nell’atmosfera di Co2 pari a 543 tonnellate), una produzione agricola competitiva a costi più bassi e gli effetti positivi sull’occupazione visto che i nuovi lavoratori diretti sarebbero circa 6mila.

1) favorire la multifunzionalità energetica;

2) abbattere i costi di produzione (gasolio, riscaldamento e raffreddamento delle serre);

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