GIOVANNI PRESUTTI _________________________________________________________________________________________________
Le Opere Giovanni Presutti
HIPSTA.NOTHING
di Giovanni Presutti 2014
hipsta.sex
hipsta.sunset
hipsta.snow
hipsta.selfie
hipsta.art
hipsta.sea
hipsta.nothing
hipsta.monument
hipsta.friends
hipsta.food
hipsta.flowers
hipsta.feet
hipsta.dog
hipsta.cloud
hipsta.city
hipsta.car
hipsta.beach
hipsta.baby
SATORI Fotografie: edizione 1/9 + 1PA in carta Cotone Hahnemuhle 100x100, 1.000 euro 50x50, 500 euro 25x25, 250 euro Libro d’artista: edizione 1/9 + 1PA in carta Bamboo Hahnemuhle, 10 foto 12x12 in foglio 20x25, 1 polaroid pezzo unico, 7 petali originali di satori # 10, 750 euro satori #1
satori #2
satori #3
SATORI Fotografie: edizione 1/9 + 1PA in carta Cotone Hahnemuhle 100x100, 1.000 euro 50x50, 500 euro 25x25, 250 euro Libro d’artista: edizione 1/9 + 1PA in carta Bamboo Hahnemuhle, 10 foto 12x12 in foglio 20x25, 1 polaroid pezzo unico, 7 petali originali di satori # 10, 750 euro satori #4
satori #5
satori #6
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satori #8
satori #9
SATORI Fotografie: edizione 1/9 + 1PA in carta Cotone Hahnemuhle 100x100, 1.000 euro 50x50, 500 euro 25x25, 250 euro Libro d’artista: edizione 1/9 + 1PA in carta Bamboo Hahnemuhle, 10 foto 12x12 in foglio 20x25, 1 polaroid pezzo unico, 7 petali originali di satori # 10, 750 euro satori #10
DEPENDENCY di Giovanni Presutti – 2010/2012
Il mondo che viene a delinearsi richiede di essere esplorato con linguaggi artistici differenti, nell’ambizione di cogliere in profondità le più estreme frontiere del reale. La fotografia italiana degli ultimi vent'anni sta rinnovando il suo atteggiamento nei confronti di una realtà in continua evoluzione, distaccandosi dai cliché del passato e maturando nuovi impulsi che oggi trovano opportunità d'espressione proprio nel mezzo fotografico. Ironia e spiazzamento, strategie di comunicazione sempre più diffuse nella cultura attuale, sono quelle scelte da Giovanni Presutti in Dependency, opere fotografiche che riflettono sulla dipendenza come strumento di sopravvivenza alla vita contemporanea. Con grande capacità di sintesi l'autore restituisce un ritratto veritiero della nostra società, facendoci sorridere di fronte alle singole immagini, ma soprattutto favorendo un'accurata riflessione d'insieme sull'uomo che, attraverso un eccesso di comportamenti e la conseguente assuefazione, mette a nudo le proprie debolezze, quella fragilità di fondo che nonostante cerchi di mascherare si delinea come suo tratto distintivo. L'autore è capace di penetrare nel vivo di una situazione restituendo informazioni su chi siamo e su ciò che contraddistingue l'epoca odierna. Dopotutto la fotografia continua a rimanere un racconto di luoghi e di persone, di continue e sistematiche esplorazioni intorno a una realtà in continua mutazione. Che siano le medicine o il fumo, l'alcol o la televisione, il sesso oppure lo shopping, non importa, ognuno ha la propria dipendenza, un'occupazione ossessiva che si manifesta in modo compulsivo, da leggersi come un campanello d'allarme, il sintomo d'esordio di un malessere che aleggia sul singolo e si estende sull'intera società. Presutti però non sceglie l'approccio drammatico, non vuole appesantire il discorso come invece fanno alcuni fotografi della sua generazione, non c'è retorica nelle sue fotografie, il suo sguardo è ironico ma profondo, divertito ma critico, le immagini sono impaginate con grande rigore e pulizia, i colori, dove presenti, sono accesi e calibrati in modo da guidare lo sguardo del fruitore sugli aspetti più significativi. Il linguaggio utilizzato da Presutti è affine a quello della moda e della pubblicità, entra nel dibattito sociale senza enfasi come Oliviero Toscani in alcune sue celebri fotografie, privo però di quello stile dissacrante a tutti i costi. Mette in scena i suoi sogni, le idee e gli incubi come fa Maurizio Cattelan nel progetto editoriale Toilet Paper attraverso l'obiettivo di Pierpaolo Ferrari. A Giovanni Presutti piace divertirsi con le immagini costruendo senza timore un collegamento tra fotografia commerciale e arte. Luca Panaro
DEPENDENCY Edizione 1/4 del 50x70 e 1/4 del 70x100 + 1 PA, Stampa Lambda cromogenica su carta fotografica 100x70, 1.400 euro 50x70, 900 euro
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HELLO DOLLY! di Giovanni Presutti – 2013
La cementificazione del territorio sta consumando una quota sempre maggiore di superficie agricola. Le nostre periferie sono ormai delle città cloni in cui centri commerciali, multisale, capannoni industriali, parcheggi e alloggi popolari si susseguono senza soluzione di continuità erodendo sempre più lo spazio vitale dal quale deriva il nostro sostentamento. In un futuro prossimo Dolly, una bambola di dimensioni umane unica sopravvissuta, vaga in uno scenario di degrado che ha ridotto la Terra ad un cumulo di edifici vuoti e dismessi. La protagonista ha ·una rilevanza me tafisica ispirata ai manichini antropomorfi di De Chirico. E' una forma vuota, un contenitore senza anima di immagini, ricordi e sensazioni vagamente umane; è la proiezione intellettuale dell'uomo. Le sue forme plastiche anonime rendono ancor più forte il senso di perdita dell'umanità, divenendo simbolo di un'era vuota e consumista. Suggestioni cinematografiche e letterarie sono alla base di ogni immagine, in cui spicca il richiamo· al cromatismo dei quadri di Edward Hopper e alle ambientazioni fantascientifiche di Philip Dick e del filone che ha ispirato. I simboli del consumo della nostra epoca,· spogliati della loro funzione, diventano dei totem adorati solo da una bambola, senza anima e senza intelletto, mostrando uno spaccato su un futuro verso il quale ci stiamo inesorabilmente avviando.
HELLO DOLLY! Edizione 1/ 5 + 1PA in carta Baryta Hahnemuhle 100x150, 3.000 euro 60x90, 1.400 euro 40x60, 800 euro
hello dolly! #01
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HELLO DOLLY! Edizione 1/ 5 + 1PA in carta Baryta Hahnemuhle 100x150, 3.000 euro 60x90, 1.400 euro 40x60, 800 euro hello dolly! #04
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EOLO
di Giovanni Presutti 2011
Fin da bambino la mia immaginazione è stata colpita dai moderni mulini a vento, vedevo in televisione documentari sui primi parchi eolici americani e rimanevo ammaliato dal loro fascino. Quando col mio collettivo Synap(see) abbiamo deciso di affrontare il tema ambientale in Italia (il progetto complessivo poi si chiamerà Terra Nostra) la mia idea di come interpretarlo è stata istantanea, andare alla scoperta dei parchi eolici italiani. Predomina infatti nella mia ricerca personale da sempre il tema della contemporaneità, sia nell’osservazione delle sue devianze (come nei progetti Dependency ed Hello Dolly!) che nell’analisi del territorio (come in Contemporanea, lavoro sulle architetture europee dell’ultimo decennio). Ho avuto fin da subito chiaro anche il modo in cui l’avrei svolto, avrei visitato tutti gli impianti esistenti, ad uno ad uno, per potere poi capire e valutare quale impatto essi hanno sul territorio italiano non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche dal punto di vista della relazione con l’uomo e la sua vita quotidiana. Le maggiori opposizioni alla loro realizzazione si basano infatti sul fatto che deturperebbero l’ambiente in cui vengono posti (Vittorio Sgarbi, notoriamente contrario al fenomeno, nel testo di un catalogo di una mostra itinerante in cui Eolo è stato esposto, “Cultura+legalita'=libertà”, scrive: ”Giovanni Presutti ricerca le affinità tra il sublime e l’orrido”). Visitandoli capillarmente avrei potuto così finalmente fare chiarezza su quale fosse davvero questo impatto. Ho svolto quindi una ricerca online accurata su dove fossero gli impianti scoprendo che la maggior parte (almeno il 95% di essi) si trova nelle regioni del sud e ho quindi programmato viaggi nelle varie regioni portando con me una mappa dettagliata. Alla fine del mio percorso ho potuto finalmente farmi una idea più chiara sull’argomento. Ho visto impianti funzionare in modo costante a grande velocità in zone fortemente ventose e di scarso valore paesaggistico, dove le torri valorizzavano il contesto come manufatti spettacolari dell’uomo, quasi nuove e futuriste architetture, e impianti invece restare tristemente immobili in aeree senza un filo di vento dove la loro presenza appariva evidentemente fuori luogo anche da un punto di vista visivo. Non esistono quindi a mio parere pale “buone” o pale “cattive”, esiste la volontà e l’onestà dell’Uomo che le pone.
EOLO Edizione 1/ 5 + 1PA in carta Cotone Hahnemuhle 100X100, 2.000 euro 70X70, 1.000 euro 30X30, 400 euro
Ulassai, OG, Sardegna
isola di Capo Rizzuto, KR, Calabria
Pabillonis, VS, Sardegna
EOLO Edizione 1/ 5 + 1PA in carta Cotone Hahnemuhle 100X100, 2.000 euro 70X70, 1.000 euro 30X30, 400 euro
isola di Capo Rizzuto, KR, Calabria
Troia, FG, Puglia
Castiglion Messer Marino, CH, Abruzzo
Listino riassuntivo
La Rassegna Stampa Giovanni Presutti
La Biografia Giovanni Presutti
LABottega - viale Apua, 188 - 55045 Marina di Pietrasanta www.labottegalab.com - info@labottegalab.com +39 0584 22502 - +39 349 6063597