N 10 ds 23 02 2014

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L'ultima tentazione del rugby E se i nostri eroi fossero tutti dopati? Compresi gli All Blacks con tutta la prosopopea dei guerrieri maori, della Haka e della squadra che porta il lutto per i propri avversari? Se anche il rugby di colpo si svegliasse infognato fino al collo nel doping, come e peggio del ciclismo, dell'atletica, del sollevamento pesi e di tutti gli altri sport che convivono da anni con questo cancro. Sarebbe un crollo d'immagine devastante, la fine di tutto, l'addio ai nostri sogni di popolarità. Gli sponsor giustamente taglierebbero la corda, la gente si disinnamorerebbe, il mondo della scuola ci sbatterebbe la porta in faccia. Sarebbe la più grande truffa sportiva della storia. Il rugby, sport di valori, della lealtà e del fair play, di gente vera e onesta, si rivelerebbe marcio come tutti gli altri con l'aggravante di aver imbrogliato tutti millantando la sua nobiltà. Il rugby professionale richiede doti atletiche e strutture muscolari non comuni. E' lo scotto da pagare per avere un gioco sempre più spettacolare e televisivo. I giocatori sono professionisti a tempo pieno; quelli dell'ultima generazione non hanno mai fatto altro nella vita che giocare a rugby. Se la loro carriera sportiva si fermasse prima dell'ora, si troverebbero su una strada perché non hanno studiato e non hanno imparato un mestiere. E' in questa realtà che si innesta il fenomeno del doping. Quando un atleta non ha alternative all'infuori dello sport, per restare a galla e mantenere se stesso e la famiglia può anche essere costretto alle volte ad accettare certi compromessi. E' la tragedia dello sport professionale, pallovale compresa. Il doping oggigiorno è l'ultima tentazione del rugby. Ultima perché, una volta ceduto a questa, come detto sopra, per il nostro sport sarebbe la fine. C'è chi dice che l'unicità della pallovale dipendesse solo dal fatto che fosse rimasto fino all'altro ieri uno sport dilettantistico. Personalmente sono convinto che non sia così e spero di non dovermi ricredere. Di sicuro, a scanso di dubbi e di illazioni, è quantomai opportuno che il rugby vigili in maniera severissima sui propri atleti, perché le tentazioni, ora che abbiamo perso l'innocenza di quando eravamo degli amatori, sono sempre di più. Ne parleremo diffusamente nei prossimi numeri, con gli atti del convegno sul doping nello sport, tenutosi di recente a Fontanafredda.

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Domenica Sport ANNO XVII - N. 10 - 23 Febbraio 2014 (Stagione sportiva 2013-2014) - Quindicinale di informazione sportiva Direttore responsabile: Flavio Mariuzzo - Registrazione presso il Tribunale di Pordenone n. 438 del 15/09/1997 Costo di abbonamento annuale 10 Euro - Spedizione in a. p. - 45% - art.2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Pordenone SEDE: Pordenone, Viale Trieste, 15 - Telefono 0434.240000 - Fax 0434.208445 - e-mail:info@domenicasport.org

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L'ITALRUGBY RITORNA IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Piergiorgio Grizzo

10 E con soli

SOTTO LA LENTE

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IL NUOVO COMITATO FVG DELLA FEDERUGBY

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L'APPROFONDIMENTO

LA SOCIETÀ

PORDENONE PROVINCIA OVALE

FONTANA RUGBY POTERE AI PICCOLI

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PUOI RICEVERE IL GIORNALE A CASA TUTTO L’ANNO! Conto Corrente postale intestato a:

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L'EVENTO a cura della Redazione

VENERDÌ 21 FEBBRAIO, ORE 19, ALLO STADIO “OMERO TOGNON” DI FONTANAFREDDA, RITORNA LA NAZIONALE DELLA PALLOVALE. QUESTA VOLTA TOCCA ALLA SELEZIONE UNDER 20, CHE SFIDERÀ LA SCOZIA NEL TORNEO DELLE SEI NAZIONI DI CATEGORIA

RUGBY FVG, AD MAIORA

Galles-Italia, Sei Nazioni 2014

Francesco Silvestri (Fir Fvg): “La partita degli Azzurrini è solo un warm up. L'obbiettivo del comitato è quello di riportare la Nazionale maggiore in regione nel giro di un paio d'anni”

La Scozia in un'immagine di repertorio

metri avversari L'Italrugby e pochissimi ritorna in palloni a Friuli Venezia disposizione Giulia. Dopo della linea la nazionale arretrata, maggiore nel diretta dalla 2006 contro regia Azzoliniil Canada a Buscema. Fontanafredda Contro la e nel 2009 Scozia servirà nientemeno che una strenua contro gli allora Il coach azzurro Alessandro Troncon difesa, ma anche più coraggio ed campioni del mondo del Sud Africa a Udine, questa volta tocca alla selezione intraprendenza in attacco. Il ritorno dei colori azzurri in Friuli Under 20, che, nuovamente allo stadio Venezia Giulia non è casuale. E' una Omero Tognon di Fontanafredda, sorta di riconoscimento che la sfiderà la Scozia del terzo turno del Federazione ha attribuito al giovane Torneo delle Sei Nazioni di categoria. comitato regionale (costituitosi Facendo gli scongiuri di prammatica, poco più di un anno fa), presieduto quella di venerdì 21 febbraio (calcio da Francesco Silvestri, per l'ottimo d'inizio alle ore 19, diretta su RaiSport) lavoro finora svolto nella diffusione potrebbe essere la partita del riscatto della pallovale sul territorio (con per gli Azzurrini. La squadra, allenata il sostegno alle società neonate), da Alessandro Troncon, segue lo stesso nell'innalzamento della qualità calendario della nazionale maggiore tecnica (con il lavoro svolto con le (e spesso anche lo stesso destino). varie rappresentative giovanili) e Quindi, dopo aver affrontato il Galles nell'organizzazione dei campionati e la Francia (rimediando una sconfitta (dalla stagione 2013-'14 il comitato di misura e una molto più netta, Fvg ha anche la gestione di un esattamente come la prima squadra), girone di serie C). Il Friuli Venezia dovrà incrociare i ferri contro gli Highlanders, per quella che è da sempre Giulia è un territorio di grandi vocazioni sportive e di grande la sfida più delicata, equilibrata ed interesse strategico per la Fir”, interessante del torneo. Quella dove spiega lo stesso Silvestri. l'Italia non gioca da outsider, con una “La partita dell'Under 20 – continua duplice conseguenza: il match è il Silvestri - è solo un warm up. più alla portata per i nostri atleti, che L'obbiettivo del comitato è quello di però in questo frangente subiscono la riportare la Nazionale maggiore in pressione di una partita da vincere a regione nel giro di un paio d'anni”. tutti i costi. Si parla del test match pre mondiale Contro la Francia, venerdì 7 febbraio, che l'Italia sosterrà nell'estate 2015, è stata una batosta: 34 a 0. Gli Azzurri sempre contro la Scozia. Lo stadio sono stati protagonisti di una discreta designato, in questo caso, sarebbe il prova in difesa, ma hanno faticato Nereo Rocco di Trieste. Ne parleremo a rendersi pericolosi in attacco, con diffusamente nei prossimi numeri. pochissime incursioni nei ventidue


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SOTTO LA LENTE

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a cura della Redazione

IL BOOM DI PRATICANTI IN FRIULI VENEZIA GIULIA HA PORTATO ALLA NASCITA, POCO PIÙ DI UN ANNO FA, DEL COMITATO REGIONALE DELLA FEDERUGBY, PRESIEDUTO DA FRANCESCO SILVESTRI, EX TREQUARTI ALA DEL PORDENONE RUGBY

Da sinistra: il presidente del comitato friulgiuliano, Francesco Silvestri, con il tecnico regionale, Federico Dalla Nora

RUGBY, NUOVI ORIZZONTI A NORD EST “Il nostro obbiettivo è quello di promuovere il più possibile la pallovale tra i giovani della regione, diffondendo allo stesso tempo quella piattaforma di valori che sono la sua caratteristica più pregnante: fair play, spirito di squadra, rispetto delle regole” Fino a dieci anni fa era uno sport quasi “clandestino”, oggi è una disciplina di tendenza, anche in provincia di Pordenone. Il rugby sta vivendo un boom di interesse e praticanti vertiginoso di cui sono sorpresi gli stessi addetti ai lavori. La crescita numerica delle squadre in Friuli Venezia Giulia ha portato alla nascita poco più di un anno fa del comitato regionale (guidato da Francesco Silvestri, ex trequarti ala del Pordenone Rugby, oggi avvocato), che prima era un tutt'uno con quello Veneto. “Il nostro obbiettivo principale – spiega Silvestri – è quello di promuovere il più possibile la disciplina del rugby tra i giovani della regione, diffondendo allo stesso tempo quella piattaforma di valori che sono la sua caratteristica più pregnante: fair play, spirito di squadra, rispetto delle regole”. “E' normale poi – continua - che l'allargamento della base dei praticanti possa portare anche ad un innalzamento della qualità. Un ulteriore step per il quale è necessario un altro requisito: la presenza sul territorio di educatori e tecnici preparati e motivati”. Per alzare la qualità degli allenatori il comitato si avvale del tecnico federale territoriale, che per la nostra regione è Federico Dalla Nora, ex atleta di San

Donà, Petrarca e Rovigo, Nazionale A e Seven, nel recente passato sulla panchina di San Donà e Udine Rfc. A lui è affidato anche il compito di tenere monitorati gli atleti regionali, in particolare quelli delle categorie Under 14 e 16 attraverso meeting periodici (che per i club della provincia di Pordenone si tengono negli impianti di Borgomeduna ogni martedì) e match di selezione. “Il terzo requisito fondamentale è quello degli impianti – riprende Silvestri - per il Friuli Occidentale il polo tecnico di riferimento sarà giocoforza il comprensoriale di via Mantegna a Borgomeduna, dove, grazie all'accordo con l'Aurora Calcio e con l'amministrazione comunale di Pordenone, ora la pallovale può disporre di ben quattro campi da gioco, collocati in un complesso moderno e funzionale. Quello che ci voleva un bacino di praticanti che sta crescendo esponenzialmente”. Nel frattempo le società della provincia di Pordenone, che svolgono attività a vari livelli, dal mini rugby ai Seniores sono oggi ben sette (senza contare le squadre Old). “Una crescita repentina – conclude Silvestri – ma siamo convinti che la pallovale abbia ancora tantissime potenzialità inespresse, anche in provincia di Pordenone”.

Da sinistra: il presidente Fir, Alfredo Gavazzi, con Silvestri

per lo sviluppo del territorio


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L'APPROFONDIMENTO a cura della Redazione

LA SOCIETÀ DI RIFERIMENTO È QUELLA DEL CAPOLUOGO, L'ORMAI STORICO PORDENONE RUGBY, CHE OGGI CONTA SU 230 TESSERATI E DISPONE DI 4 CAMPI DEDICATI ALLA PALLOVALE, NEL QUARTIERE DI BORGOMEDUNA. Portando il focus sulla provincia di Pordenone, va detto che la società di riferimento è quella del capoluogo, l'ormai storico Pordenone Rugby (35 anni di attività festeggiati nel 2013),oggi presieduta da Stefano Moruzzi. Il club cittadino conta ora su un impianto gioiello che si compone di ben 4 campi dedicati alla pallovale, in via Mantegna, nel quartiere di Borgomeduna. Una struttura indispensabile per una società che conta ormai oltre 230 tesserati giocatori e mette in campo squadre in tutte le categorie. Così il direttore sportivo Alberto Turrin: “Collaboriamo con le scuole del conurbamento e questo ci ha consentito in pochi anni di allargare il settore mini rugby, di schierare due formazioni Under 14, di avere un Under 16 e un Under 18 competitive a livello triveneto”. Ma il vice presidente Alessandro Nocente, responsabile marketing di una società per la quale la comunicazione riveste un ruolo fondamentale, sta mettendo in cantiere anche altre iniziative. “Pensiamo ad una promozione massiccia anche nei centri commerciali del territorio – spiega – attraverso un progetto di marketing pensato ad hoc per la pallovale”. La prima squadra, interamente composta da atleti della provincia, è attualmente prima nel girone triveneto della serie C e coltiva serie ambizioni di promozione in B. Alle sue spalle c'è la squadra cadetta, nata in collaborazione con il risorto Pedemontana Livenza Polcenigo, e a corollario c'è un'intensa attività amatoriale, grazie alla neonata formazione Old e ad un nucleo di entusiaste giocatrici, che presto o tardi si iscriveranno alla Coppa Italia di rugby seven. Ma oltre al capoluogo anche sul territorio la crescita è sensibile. A SAN VITO CRESCONO GLI UNDER 14 Già nel 2011 è nato, grazie all'interessamento di alcuni ex giocatori (con la collaborazione di Paolo Quirini,

Azzano Decimo, la neonata prima squadra

PORDENONE, UNA PROVINCIA SEMPRE PIÙ OVALE

Per molte società il nodo più urgente da sciogliere è quello degli impianti. Urgono terreni di gioco per uno sport in continua crescita. A Maniago, grazie all'amministrazione comunale, il problema sembra vicino ad una soluzione fondatore del Pordenone Rugby), il Rugby Club San Vito al Tagliamento. La società biancoazzurra lavora attivamente nelle scuole del comprensorio, intende completare al più presto il settore mini rugby ed ha già espresso una bella formazione Under 14, che di recente ha ottenuto anche la prima storica vittoria sui “cugini” del Pordenone. A guidare il club è Giorgio Saro, tra le “colonne” anche Franco Blaseotto, ex gloria del Rugby Portogruaro degli anni d'oro, oggi tecnico dei settori giovanili. Ad affiancarlo ci sono Rolando Biason, Massimiliano Favretto, Italo Popaiz, Vittorio Popaiz, Francesco De Luca Cicale. La società, che conta ormai una settantina di tesserati giocatori ed è in continua crescita, si appoggia per gli allenamenti al campo dell'oratorio “Don Bosco”. “Quello dell'impianto è il primo nodo da sciogliere – spiega lo stesso Blaseotto – al momento non abbiamo avuto l'auspicato aiuto dall'amministrazione comunale. Vedremo nei prossimi mesi come la situazione potrà evolversi”. (Per info 339 7903323 o 335 7457704).

Spilimbergo, foto d'archivio della serie C

A MANIAGO SI RITORNA ALLE ORIGINI Il rugby è rinato a Maniago la scorsa estate dopo un quarto di secolo. Nella cittadina delle coltellerie, dove nel lontano 1974, per opera dell'indimenticato Giuseppe Rusconi fu costituita la prima società ovale della provincia, lo sport della bislunga mancava dalla fine degli anni Ottanta. Ora la società è stata rifondata, per opera degli stessi allievi di Rusconi, con gli stessi colori (il bianco, il giallo e il nero) e lo stesso logo (il bulldog) degli anni d'oro. L'attività è iniziata ufficiosamente a giugno 2013 con i primi interventi nei punti verdi del comprensorio maniaghese a caccia di aspiranti rugbysti, che oggi sono già una quarantina. Gli allenamenti si tengono ogni mercoledì e venerdì dalle 17.45 alle 19 al comunale di Fanna, che ospita anche l'Rcs Spilimbergo. “Siamo appena partiti – spiega il presidente Francesco Rusconi - ma possiamo già contare su uno staff numeroso e affiatato di tecnici e di gente che ha voglia di rimboccarsi le maniche per far decollare questo progetto. Siamo presenti in tutti

Polcenigo, giovani atleti del mini rugby


5 MA OLTRE ALLA CITTÀ ANCHE SUL TERRITORIO LA CRESCITA È SENSIBILE. LA PALLOVALE È ORMAI PRATICATA A SAN VITO, MANIAGO, MONTEREALE, POLCENIGO, SPILIMBERGO, FONTANAFREDDA ED AZZANO DECIMO complete, mentre i giocatori dell'Under 14 giocano con l'Sfs Intec Fontana Rugby (per info: 334 3501422). SPILIMBERGO IN STAND BY Fondata nel 2007, l'Rcs Spilimbergo ha svolto attività Seniores per cinque stagioni. E' riuscita ad ottenere un terreno di gioco dismesso e a riqualificarlo a proprie spese per il rugby. Lo stesso impianto oggi è utilizzato dal Maniago Rugby e dal consorzio per lo sviluppo della pallovale giovanile in pedemontana di cui anche l'Rcs è parte. “I nostri giocatori Seniores giocano attualmente in altri club – spiega il presidente Federico Lenna – puntiamo a ripartire dal mini rugby . Con l'inizio della primavera faremo partire una serie di interventi nelle scuole di Spilimbergo”. (Per info 329 6923330). Mini rugbysti del Pordenone Rugby

i plessi scolastici: Maniago, Campagna, Fanna, Cavasso, Meduno. Cinquanta classi, dalla prima elementare alla terza media, praticano il rugby. Per il prossimo anno poi cercheremo di trovare un terreno di gioco nel comune di Maniago, grazie anche ai buoni rapporti con l'amministrazione comunale, che ci ha sempre sostenuto.” Il gruppo si compone di circa 25 elementi, tra tecnici e dirigenti, vecchie glorie del rugby pedemontano (tra i quali i vari Bellagamba, Benda, Filippuzzi, Bazzo, Pitton, Degan, Di Bin, Perazzolo) e nuovi ingressi provenienti da altre discipline. Tutti desiderosi di riportare il club ai fasti di un tempo e soprattutto di creare un ambiente sano e piacevole per i giovani del territorio e le loro famiglie. (Per info 335 7813090). MONTEREALE, DOVE OSANO LE AQUILE Da sempre inserito nella locale polisportiva, il Montereale Rugby esprime una prima squadra che milita nel girone friulgiuliano della serie C. Le “Aquile”, guidate dai veterani Remi Alzetta e Vittorino Roveredo sono da sempre una fucina di atleti, noti per le loro caratteristiche di tenacia ed aggressività agonistica, quasi un “marchio di fabbrica” del club. Di recente, anche in virtù delle collaborazioni con altre società del territorio e con la nascita del consorzio tra lo stesso Montereale, Maniago, Spilimbergo e Ravedis ( il sodalizio degli Old pedemontani), sta crescendo anche un buon settore giovanile, pronto a garantire il ricambio agli atleti della prima squadra per gli anni a venire. “La prima squadra conta su una rosa di 35 elementi – spiega il diesse Andrea Sponchiado – il ricambio è costante,

Ogni volta che stampiamo un libro sappiate che l’abbiamo anche ripiantato.

grazie a molti giovani che continuano ad avvicinarsi. Ora con il lavoro del rinato Rugby Maniago e con le altre realtà del consorzio, con il quale collaboriamo, stanno uscendo anche ottimi risultati nel mini rugby”. POLCENIGO, COVATA DI LUPI I “Lupi” di Polcenigo hanno intavolato una collaborazione fruttuosa con il Pordenone Rugby. Per la stagione 2013-'14 la squadra cadetta del club cittadino giocherà nel girone friulgiuliano della serie C con i colori del sodalizio pedemontano, utilizzando il campo “Santin” di via Gorgazzo. Una scelta lungimirante, quella operata dalla dirigenza guidata da Carlo Pellegrini, che consente di mantenere in attività i proprio giocatori Seniores, in attesa di poter tornare a costituire una prima squadra autonoma, concentrando nel frattempo impegno e risorse nel settore giovanile. I tecnici del Pedemontana Livenza Polcenigo (Ezio Bravin, Mara Della Fiorentina, Giorgio Mazzucco e Jacky Perfect) sono presenti nelle scuole di Polcenigo, Sacile e Caneva, conducendo un'opera di proselitismo che sta dando ottimi frutti. L'Under 6, 8 e 10 in collaborazione con Montereale e Fontana sono

Montereale, il veterano Igor Salvadori

Stampare Stam tampare tam pare è ilil nostro pare nostroo lavoro n lav avvoro e laa car avoro ca carta artaa è laa nostra n nost ossttraa risorsa ost risor sor sorsa oorsa p più iù ù p preziosa: rezzios rezi osa: a:: perr que qu questo u sto ue sto abb aabbi ab bbb am aamo mo scelto scel celto di di impegnarci impegn p gnarci pe arci ci ci abbiamo a fa vore re del de l’am am mbien bieente ttee otten oottenendo tten e end endo ndo la nd la favore dell’ambiente ccertificazione cer cert iifica fi zi zion iion one ne F FS FSC, C, iill si C, ssistema sstem st t a dii gestione tem ge tion ges tioone forestale responsabile. fore fo orestal sta t e re espon s onssabi ab bile. le offrire Per cont ccontinuare con n inua inuare nu ree a off offr ff iree un servi sservizio ervi v zio all’altezza delle vostre esigenze nel all’ all’alte ll’alte altezza l zza zza d dell ellle vvo ostre tre tr r es esi igenz g e ne el rispetto della natura delle risp spetto spetto tt de d del ella n aturaa e dell atur d lle ge ggenerazioni nera n erazion zionii future. futu ure. r.

AZZANO DECIMO, L'ULTIMO FIOCCO ROSA Ultima nata è l'Azzano Decimo Rugby Asd, società costituitasi a novembre 2013, su iniziativa del tecnico Mario Ferraiuolo. Il sodalizio, presieduto da Giulia De Luca, docente di educazione fisica della locale scuola media, punta direttamente a svolgere attività Seniores e ad iscriversi al campionato di serie C dalla stagione 2014-'15. Lo stesso Ferraiuolo, che oggi ricopre anche l'incarico di delegato provinciale Fir, è il coach di questa giovanissima realtà, che già conta su circa 35 atleti tra i 18 e i 35 anni, alcuni già con esperienze rugbystiche alle spalle, altri alle prime armi. Ad aiutare Ferraiuolo nell'incombenza tecnica è Paolo Bernardi, ex seconda linea di Pordenone e Udine. Il gruppo si ritrova per gli allenamenti il lunedì allo stadio di Tiezzo, il mercoledì e venerdì sul campetto contiguo al Palaverde di Azzano Decimo (dalle 19.30 alle 21.30). “A breve partirà anche l'attività giovanile – spiega Ferraiuolo – mentre siamo alla ricerca di un terreno di gioco che ci consenta di affrontare la stagione di serie C. Se non riusciremo a trovarlo nel territorio del comune, saremo costretti ad emigrare”. (Per info: 340 0034299)

San Vito, la formazione Under 14

Via Gemelli, 6 33170 Pordenone marco@visual75.it


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IL PERSONAGGIO a cura della Redazione

EX PILONE DEL MONTEBELLUNA RUGBY, ALESSIO TELATIN HA FONDATO LA GLADIATORE SPORT. PRODUCE E COMMERCIA MATERIALE TECNICO ED ACCESSORI PER LA PALLOVALE, UN CATALOGO COMPOSTO AL NOVANTA PER CENTO DA PRODOTTI MADE IN ITALY

IL GLADIATORE CHE SFIDA LE MULTINAZIONALI Alessio Telatin al centro dell

a foto

La formazione dei Seven Sirs al "Roma Seven" del 2013

La nazionale sudafricana Under 20 in allenamento con la macchina di mischia Gladiatore

E' partner tecnico del Benetton Rugby e dei Seven Sirs, il dream team del rugby a sette, con base a Lugano. Un club ad inviti che si compone di fuoriclasse come il figiano William Ryder, forse il giocatore più spettacolare in attività. La realizzazione di macchine da mischia è la "specialità della casa" Chi gioca in prima linea è abituato alle sfide. Quelle vere, uno contro uno con il diretto avversario, senza alibi. E, spesso, l'imprinting lasciato da uno sport come il rugby ti accompagna anche nella vita e nella professione, diventa uno stile lavorativo, una filosofia aziendale. E' il caso della Gladiatore Sport, l'azienda specializzata in materiale tecnico per la pallovale, fondata da Alessio Telatin, ex pilone del Montebelluna Rugby. Una realtà, che sebbene abbia ormai da anni varcato i confini triveneti, agganciando mercati e partnership a livello europeo, mantiene una dimensione artigianale, quantomeno nella cura dedicata ai particolari,

alle rifiniture, alla scelta dei materiali. Una sfida non facile, perché la concorrenza delle grandi multinazionali del settore è spietata, ma anche stimolante per chi possiede passione, professionalità e know how. La Gladiatore Sport produce e commercia tutti gli articoli tecnici del rugby dalle macchine di mischia, ai pali delle porte, agli scudi e i sacchi da placcaggio, passando per i paradenti e le altre protezioni. Per il novanta per cento la produzione è tutta Made in Italy (solo i palloni provengono dall'estero) e per la più gran parte è realizzata dall'azienda stessa. Nell'ultimo triennio Gladiatore Sport

ha avviato anche la produzione di una gamma di articoli dedicati agli sport da ring e al football americano (è partner tecnico della Federazione italiana). Il ramo “Gladiatore Sportwear” realizza poi abbigliamento e accessori per il rugby, football americano e altri sport. Abbigliamento personalizzato, tecnico ed off field. Ma il core buisness resta la pallovale, un amore antico, suggellato anche dal ruolo di partner tecnico con la Benetton

Rugby e, da due anni con i Seven Sirs, il dream team del rugby a sette, con base a Lugano, che partecipa ai principali tornei europei della specialità, avvalendosi di fuoriclasse come il figiano William Ryder, forse il giocatore di seven più spettacolare oggi in attività. www.gladiatoresport.com info@gladiatoresport.com 0423 1950583 335 6490323

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Nata nel 2006, la società oggi presieduta da Virgilio Perin, è una realtà consolidata nel panorama sportivo di Fontanafredda e dintorni, con una vocazione da sempre orientata ai settori giovanili

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LA SOCIETÀ a cura della Redazione

SFS INTEC FONTANA RUGBY, POTERE AI PICCOLI

Da sinistra: una rappresentanza del Fontana Rugby nella sede del main sponsor, SFS intec. Due immagini della formazione Under 16

La formazione Under 16 è il fiore all'occhiello. Numerose anche le iniziative extra agonistiche, per una proposta formativa completa del giovane atleta, che spesso coinvolge anche le famiglie Nata nel 2006, sull'onda dell'entusiasmo suscitato dal test match Italia – Canada, disputatosi allo stadio “Omero Tognon”, la Sfs Intec Fontana Rugby è ormai una realtà consolidata nel panorama sportivo di Fontanafredda e dintorni. Il sodalizio, guidato dalla fondazione fino all'estate 2013 da Claudio Peruch, si da subito concentrato sul settore giovanile. Molti dei giocatori dell'originaria Under 14 sono approdati fino ai campionati Under 23 e Seniores, vestendo la maglia del Conegliano, società con la quale si è instaurato un rapporto di collaborazione. A Claudio Peruch è poi succeduto Virgilio Perin, ex atleta di Polcenigo, Petrarca Padova e Villorba. “L’obiettivo attuale – spiega il neo presidente, che è affiancato da Sonia Chiarotto e Rosario Spartà - è di iniziare a strutturare la società con giocatori, allenatori, dirigenti, genitori e accompagnatori per ampliare le fasce d’età da noi direttamente schierate, dalla scuola primaria fino alla maggiore età dei giocatori, rafforzando quindi la partecipazione del territorio”. “La formazione Under 16 – continua - procede nel suo percorso di formazione agonistica partecipando al Campionato interregionale di categoria. Per una selezione dell’attuale formazione si prospetta un quadrangolare ad aprile 2014 con Newcastle Grammar School, Rugby Union Donau Wien e una eligenda formazione francese”. Le formazioni Under 14 e Under 18 invece non sono complete; i giocatori quindi sono in prestito a Conegliano e Pordenone. La società “orange” ha l’uso del campo parrocchiale di Vigonovo per i soli allenamenti, rinnovato per ulteriori 5 anni, mentre le partite di campionato si svolgono sul campo omologato di EDITRICE: Associazione “La Voce”, Viale Trieste, 15 33170 Pordenone DIRETTORE RESPONSABILE: Flavio Mariuzzo COORDINAMENTO EDITORIALE: Piergiorgio Grizzo COLLABORATORI: Carlo Ragogna, Ferdi Terrazzani, Edi Morettin, Eugenia Presot, Stefano Boscariol, Claudio Deiuri, Emilio Felluga

Conegliano, per il cui uso la scadenza dell’accordo è nel mese di giugno 2014. Anche per il Fontana perdura quindi l'annoso problema degli impianti, ancora ben lungi da una soluzione definitiva. Nel frattempo, comunque, il Fontana continua a tenere fede alla sua vocazione di società orientata al settore giovanile, collaborando attivamente con l'istituto comprensivo del preside Leonardi, dove operano i docenti Feltrin, Mosca e Marson e anche con le scuole di Sacile, grazie all'interessamento del direttore didattico, Morotto. Lo staff tecnico è composto dal coach dell'Under 16, Pablo Pivano (coadiuvato dallo stesso Virgilio Perin e da Giacomo Perin), da Roberto Tiveron, Claudio Pignat, Mattia Pagotto, Devis Bressan e Federico Giol. Ma il Fontana non si limita alla crescita sportiva dell'atleta. La proposta formativa della società si compone anche di numerose iniziative extra agonistiche. Spesso poi anche le famiglie sono coinvolte in tali progetti. Lunedì 24 febbraio e lunedì 3 marzo (alle ore 20, TERAPIE nella sala riunioni di via STRUMENTALI Verdi a Ranzano) sono in programma, con l'intervento dello studio di Pedagogia Clinica GD di Oderzo, due

PROGETTO GRAFICO: Francesca Salvalajo FOTO: Andrea Deiuri, Elio Eberle, Pierpaolo Gianfreda, Claudia Marzano, B. Missinato, Ferdi Terrazzani, Mario Tomadini, Piergiorgio Grizzo, Archivio Domenica Sport IMPIANTI STAMPA: Visual Studio-PN STAMPA: Tipografia Sartor Pordenone Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

serate di formazione rivolte a genitori, nonni, educatori, allenatori, insegnanti per riflettere insieme sui valori dello sport, sullo stile educativo, sulla comunicazione in famiglia e con gli educatori e allenatori attraverso un dialogo quotidiano. Per info: Tel. 333 8899108 e-mail: presidente@fontanarugby.com sito: www.fontanarugby.com

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sul canale 43

per il Friuli Venezia Giulia,

canale 66 per il Veneto

SPORT PARALIMPICI a cura della Redazione

La trasmissione sportiva dedicata al mondo sportivo del Triveneto, in onda tutte le domeniche alle 19.00

E' RIPARTITA DA SACILE L’AVVENTURA DELLA RAPPRESENTATIVA NAZIONALE ITALIANA DELLA DISCIPLINA PARALIMPICA DEL RUGBY IN CARROZZINA, CHE PUNTA A QUALIFICARSI ALLA PROSSIMA PARALIMPIADE DI RIO DE JANEIRO 2016

RUGBY IN CARROZZINA, TRA AGONISMO ED IMPEGNO SOCIALE

Tre immagini dai recenti raduni e dai test match della nazionale italiana di rugby in carrozzina

Claudio Da Ponte: “Tali iniziative sono finalizzate alla creazione di un polo di riferimento per lo sviluppo del rugby in carrozzina che porti, oltre ad un ampio reclutamento di atleti disabili, al coinvolgimento degli istituti scolastici” E' ripartita da Sacile l’avventura della rappresentativa nazionale italiana della disciplina paralimpica del rugby in carrozzina. La Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) ha dato il via ad un ambizioso progetto che la vedrà impegnata, nel corso dei prossimi due anni, in un intenso programma di sviluppo agonistico e promozionale della disciplina con il coinvolgimento di numerosi atleti nell’ottica di raggiungere al più presto un ranking mondiale tale da consentire l’acquisizione di un posto di rilievo tra le prime Nazioni europee. Il presidente Sandrino Porru, così come tutto l’apparato federale, non lascerà nulla di intentato per concretizzare il “progetto Rio 2016”, che si prefigge di portare alle prossime Paralimpiadi una rappresentativa nazionale. Il progetto stesso sarà portato avanti da uno staff tecnico e organizzativo competente e motivato che si è via via perfezionato nel corso della passata

stagione, affiancato dall’esperienza del consigliere federale Nicola Carabba, esperto conoscitore del settore agonistico paralimpico. Il primo raduno tecnico dell’anno ha visto la partecipazione di una ventina di atleti e si è svolto quindi a Sacile, dal 14 al 16 febbraio, presso le strutture sportive dell’istituto ITCS Marchesini che ha già ospitato con entusiasmo nel recente passato un paio di appuntamenti federali. “Tali iniziative spiega Claudio Da Ponte, uno dei principali artefici - sono finalizzate peraltro alla creazione di un polo interregionale di riferimento per lo sviluppo del rugby in carrozzina che porti, oltre che ad un ampio reclutamento di atleti disabili del territorio, anche al coinvolgimento degli istituti scolastici attraverso la interessata partecipazione degli studenti e dei docenti di educazione fisica, con la disponibilità all’uso delle strutture scolastiche sportive”.

“Il progetto sportivo – continua - assume una particolare valenza sociale e culturale, in quanto abbina i valori morali della pratica sportiva ad una visione aperta alla partecipazione condivisa tra ragazzi normodotati e atleti para/tetraplegici”. I buoni successi ottenuti ai Campionati Europei di Dublino e Anversa dello scorso anno hanno messo in moto tutta una serie di iniziative dedicate allo sviluppo dei vari programmi di preparazione tecnica e fisica, con un calendario di stage e un’attività di marketing con il coinvolgimento di alcune istituzioni e partner privati sui quali si conta molto per il sostegno ed il proseguimento dell’attività. L’Atap di Pordenone e la banca FriulAdria, assieme ad altri partner del territorio, non hanno voluto mancare alla prima tappa di quello che rappresenta un percorso fondamentale per lo sviluppo della disciplina paralimpica del rugby in carrozzina.

Sotto la lente il Tiki Touch Rugby di Fontanafredda TOUCH RUGBY, SOCIAL SPORT AD ALTO GRADIMENTO L’Asd Tiki Touch Rugby Fontanafredda apre il suo sesto anno di intensa attività, sia promuovendo la disciplina del Touch, che impegnandosi nell’organizzazione di eventi legati alla diffusione dei vari aspetti della palla ovale, dai convegni a contenuto etico-sportivo alla diffusione del rugby in carrozzina. Il sodalizio è affiliato all'Italia Touch, l’associazione che rappresenta il movimento nazionale della disciplina del Touch. Questo “social sport” vanta nel nostro Paese ormai numerosi praticanti. Claudio Da Ponte, fondatore assieme ad altri appassionati e praticanti, ne spiega brevemente i contenuti. “Sviluppare lo sport del Touch in un paese altamente pallonaro e non ancora abbastanza rugbystico, non sembra una facile missione. Eppure pensiamo che le peculiari caratteristiche del nostro sport possano rivelarsi un ottimo incentivo.

Possono giocare squadre formate sia da uomini che da donne, ma anche in formula mista (pochissimi sport lo consentono ndr). Poi non vi è contatto estremo, garanzia di massimo rispetto dell’avversario. Non vi sono limiti di età, basta essere in buona salute. E’ stato peraltro da sempre considerato, in tutti i paesi di grande storia rugbystica un ottimo mezzo propedeutico alla diffusione del rugby nell’età scolare”. Il gruppo agonistico è rappresentato dal Tiki Anzac Team, composto da una trentina di giocatori e giocatrici. Tra questi spiccano i nomi di alcuni giocatori professionisti australiani e neozelandesi, che hanno praticato fin da piccoli il Touch nei loro Paesi di origine. Tutte le info relative al regolamento ed alle prossime iniziative possono essere consultate su: www.italiatouch.it e su https:// www.facebook.com/ItaliaTouch


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