Paralimpici: Piancavallo trampolino per Sochi
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Tradizionalmente le Olimpiadi invernali non scaldano i cuori del pubblico se non quando entrano davero nel vivo. Fino a pochi giorni prima non se ne parla, poi partono a reti unificate (stavolta quelle di Sky). E' così anche per questi strani Giochi russi di Sochi, pieni di contraddizioni, di rischi e di eccessi. Li hanno già ribattezzati i Giochi di Putin, una specie di "spottone" per il presidente russo impegnato a rifarsi una verginità democratica dopo gli scandali degli ultimi anni. Il piglio megalomane e prevaricatore tipico degli ex dittatori tuttavia non glielo toglie nessuno. La sfida arrogante di organizzare le Olimpiadi invernali più costose della storia, sul Mar Nero e a due passi dal confine ceceno, la dicono lunga sulle logiche che oggi governano lo sport. La squadra azzurra parte in sordina senza grandi aspettative. Fu così anche a Calgary nel 1988 dove esplose per la prima volta Tomba la "Bomba", Oro sia in Slalom che in Gigante. Un trionfo che solo chi l'ha vissuto può capire. Perfino il Festival di Sanremo si fermò con i suoi 20 milioni di spettatori per vedere all'opera il più grande talento della storia dello sci. Anche questa volta le Olimpiadi incrociano il Festival, ma riteniamo si continuerà a cantare. Pure la neve di casa nostra ospita in questi giorni dei campioni di livello internazionale. Si tratta degli atleti paralimpici che si contenderanno le finali di Coppa Europa a Piancavallo (9-10 febbraio, pista Sauc), per molti un prezioso test in vista delle Paralimpiadi in programma a Sochi nel mese di marzo. Successivamente, gli sciatori speciali si daranno battaglia a Tarvisio (24-27 febbraio) nelle gare di Coppa del Mondo di sci alpino. Una bella occasione per conoscere da vicino una disciplina spettacolare e nel contempo maestra di vita.
Domenica Sport ANNO XVII - N. 9 - 9 Febbraio 2014 (Stagione sportiva 2013-2014) - Quindicinale di informazione sportiva Direttore responsabile: Flavio Mariuzzo - Registrazione presso il Tribunale di Pordenone n. 438 del 15/09/1997 Costo di abbonamento annuale 10 Euro - Spedizione in a. p. - 45% - art.2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Pordenone SEDE: Pordenone, Viale Trieste, 15 - Telefono 0434.240000 - Fax 0434.208445 - e-mail:info@domenicasport.org
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AI NASTRI DI PARTENZA PER UN'ALTRA STAGIONE AL TOP SPORT INVERNALI
MAESTRI DI SCI A PIANCAVALLO
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L'APPROFONDIMENTO
PORDENONESI GLOBETROTTER
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SOTTO LA LENTE
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UNA DONNA ALLA GUIDA DEL PANATHLON
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ATLETICA LEGGERA a cura della Redazione
LA VENTISETTESIMA EDIZIONE DEL CIRCUITO DI GARE SU STRADA PRENDERÀ IL VIA IL 16 MARZO A BRUGNERA PER CONCLUDERSI IL 14 SETTEMBRE A PORDENONE
COPPA PROVINCIA DI PORDENONE,
11 TOP EVENT NEL FRIULI OCCIDENTALE Ezio Rover (Fidal): “E' il fiore all'occhiello di tutto il nostro movimento”. Organizza la Fidal provinciale con il sostegno della Provincia di Pordenone
La partenza maschile e femminile all'ultima edizione del giro podistico "Città di Pordenone"
E' la 27esima edizione. Il primo squillo di tromba della “Coppa Provincia – Gran Premio Gioielleria Basso” è ormai alle porte. Le tappe saranno complessivamente undici e,
dai 6 ai 99 anni
come sempre, saranno itineranti nel contesto del Friuli Occidentale. Si comincerà il 16 marzo, da Brugnera, con la 15. Maratonina dell'Alto Livenza, manifestazione a
UN VIAGGIO RTE SCIENTIFICHE TRA LE SCOPEAMBIATO C CHE HANNO IA LA SUA STOR E À IT AN L’UM
La presentazione della Coppa Provincia – Gran Premio Gioielleria Basso” 2014
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carattere nazionale che per diversi podisti fungerà da test in vista della seconda ''Unesco City Maratothon'' del 30 marzo. Le novità, rispetto all'edizione 2013 della Coppa, non mancano. A cominciare dall'uscita di San Vito e dall'ingresso di Porcia. Le Fiamme Cremisi, che hanno deciso di prendersi un anno di pausa, hanno lasciato il posto alla Libertas Porcia, che venerdì 13 giugno organizzerà l'ottava prova della competizione podistica. Dopo la Maratonina del Comune di Brugnera, il 6 aprile toccherà all'Atletica San Martino CoopCasarsa organizzare la propria gara. Importanti novità riguardano anche il regolamento. Le classifiche finali saranno ottenute dalla somma degli otto migliori punteggi acquisiti nelle undici prove previste, considerando cinque punteggi nelle prime sette prove e tre nelle restanti quattro (più la somma dei bonus, che sono tre
per ogni tappa con un massimo di 33 punti). Per rientrare nella classifica finale individuale l’atleta dovrà completare almeno otto gare, di cui cinque nelle prime sette prove e tre nelle restanti quattro. A livello giovanile, invece, le prove passano da sei a sette. “Ci accingiamo a festeggiare con la Coppa Provincia - sostiene Ezio Rover, presidente della Fidal provinciale - il 27esimo anno. Si tratta, senza dubbio, di un traguardo importante, che testimonia come questa manifestazione podistica negli anni sia cresciuta a vista d'occhio, sia dal punto di vista organizzativo che nel numero dei concorrenti. E' il Comitato provinciale, appoggiato come sempre dalla Provincia e dagli sponsor, a sostenere in primis la corsa su strada. Perché, a livello di Coppa Pordenone, rappresenta un po' il fiore all'occhiello di tutto il movimento attirando anche atleti dal vicino Veneto”.
I NOSTRI ATLETI PRONTI >> A DOMINARE LA SCENA
ATLETICA LEGGERA a cura della Redazione
NON SOLO ALESSIA TROST E MARZIA CARAVELLI SONO ATTESI A GRANDI RISULTATI. TRA INDOOR E GARE ALL'APERTO LA STAGIONE SI ANNUNCIA PARTICOLARMENTE INTERESSANTE PER I PORTACOLORI DEI CLUB PROVINCIALI
Alessandro Iurig
L'Atletica Brugnera FriulIntagli punta ancora una volta ad un ruolo da protagonista ai campionati italiani assoluti di società in programma a fine settembre
Joyce Mattagliano
(800 e 1500). Senza dimenticare Mirco Basso (asta) ed Enrico Luciano (200 e 400). A luglio, dal 18 al 22, sarà Rovereto, in Trentino, ad ospitare i Campionati italiani Assoluti. Qui sarà il caso di tenere
d'occhio le pordenonesi Trost e Caravelli. A fine settembre, invece, sarà tempo di Campionati nazionali Assoluti di società. La FriulIntagli è pronta a prendersi ancora una volta la scena.
Giada Carmassi
La stagione indoor dell'atletica è ormai entrata nel vivo. Nel weekend, ad Ancona, si assegneranno già i primi titoli italiani di quest'anno: a scendere in pista saranno le categorie Juniores e Promesse. Sarà come sempre il Brugnera Friulintagli a riporre le maggiori speranze di successo, dal momento che diversi dei suoi alfieri si trovano ai primissimi posti del ranking nazionale. Possono sognare in grande gli ostacolisti Giada Carmassi ed Alessandro Iurig. Ma anche Joyce Mattagliano ed Elisa Paiero. I primi due saranno impegnati tra le barriere dei 60 metri: Carmassi, da gennaio alla corte del direttore tecnico Ezio Rover, lotta per la medaglia d'oro con Silvia Zuin (Fiamme Oro); Iurig, invece, allo stato varrebbe un terzo posto. Mattagliano, lo scorso anno maglia azzurra agli Europei Juniores, punta a salire sul primo scranno del podio nella gara degli 800 metri, mentre la sprinter Elisa Paiero vale sicuramente la finale dei 60. Ad Ancona si vedrà anche la
''fiamma gialla'' Alessia Trost: la pluricampionessa mondiale, che per la stagione indoor non ha riposto grandi aspettative, potrebbe concorrere sia nel lungo che nell'alto. L'obiettivo stagionale della pupilla di Gianfranco Chessa restano i Campionati europei Assoluti su pista: appuntamento ad agosto a Zurigo. Il 22 e 23 marzo, invece, i riflettori si accenderanno sul settore Assoluto. L'appuntamento sarà ancora ad Ancona. Qui, oltre a Francesca Paiero (lungo), Erica Franzolini (800 metri) e Steve Bibalo (3000) - solo per citarne alcuni -, la naoniana Marzia Caravelli (Aeronautica militare) potrebbe conquistare due medaglie d'oro (60 ostacoli e 200 metri). Chiuso il capitolo indoor, si comincerà a lavorare per la stagione all'aperto. Dal 6 a l'8 giugno, a Torino, sarà già tempo di assegnare i Tricolori per quanto riguarda la categoria Juniores e Promesse. Ai protagonisti di adesso andranno ad aggiungersi i vari Massimo Ros (giavellotto), Giorgia Barbazza (martello) e Luca Paludetto
per lo sviluppo del territorio
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SPORT INVERNALI a cura di Piergiorgio Grizzo
MARCO BRISOTTO E PAOLA ZANON SONO STATI NEL RECENTISSIMO PASSATO ATLETI DI ALTO LIVELLO CON UN INTERESSANTE PUNTEGGIO FIS E TANTI ALLORI IN BACHECA. OGGI SI DEDICANO ALLA CARRIERA DI MAESTRI DI SCI
IERI CAMPIONCINI, OGGI MAESTRI DI SCI “Una località sciistica non è fatta solo di piste. Servono alberghi, locali, intrattenimento, attività alternative. A Piancavallo serve più collaborazione tra i vari comparti degli addetti ai lavoratori”
Paola Zanon
gare, respirare di nuovo l'atmosfera dell'agonismo”. Marco e Paola sono addetti ai lavori. Per giunta frequentano Piancavallo da quando erano in fasce. Il loro parere quindi “pesa” parecchio. “Piancavallo è una bellissima meta turistica – commenta Brisotto - con alcune tra le piste più belle del Triveneto, un patrimonio che va valorizzato perché una località sciistica non è fatta solo di piste. Servono alberghi, locali, intrattenimento, attività alternative. Per capirci, una buona ristorazione aiuterebbe molto e più collaborazione tra i vari comparti degli addetti ai lavoratori”. “In meritò a ciò vorrei evidenziare l'ottima gestione dell'Arneri e della baita del Tremol 2 di Riki che conosce il significato di attualità, competitività e iniziativa. Bene anche il nuovo Hotel 1301, anche se potrebbe proporre pacchetti che coinvolgano i maestri di Piancavallo invece di farne arrivare di stranieri... Anche qui bisognerebbe sviluppare il PREZZI concetto di collaborazione”. € 6,00
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bambini sotto i 12 anni & gruppi di almeno 15 persone accompagnate
Palaghiaccio Palapredieri
RIDUZIONI: bambini sotto i 12 anni & gruppi di almeno 15 persone accompagnate
i migliori prospetti dell'agonismo locale per poter affrontare allenamenti e competizioni più intensi e motivanti. Per entrambi grandi soddisfazioni e risultati tra gli Allievi-Ragazzi con anche una finale nazionale conquistata nel Trofeo Topolino (anche un 11esimo posto nell'Internazionale per Brisotto), e una lusinghiera sequela di risultati positivi tra i Giovani. Poi una serie di circostanze (impegni di studio in primis ed anche una scoraggiante sfilza di infortuni per Brisotto) li ha allontanati dal mondo dell'agonismo. Quindi, hanno affrontato l'anno (90 giorni effettivi di sciata) di corso propedeutico agli esami (4 in tutto) per diventare maestri. “Dopo due anni di insegnamento – spiega Brisotto, che studia Economia Aziendale a Trieste – si può sostenere il test per diventare allenatore, ossia la figura tecnica che segue gli atleti agonisti”. “L'attività di maestro mi piace – continua – ma il mio sogno sarebbe lavorare con gli atleti, prepararli alle
bambini sotto i 12 anni & gruppi di almeno 15 persone accompagnate
Dall'agonismo alla professione di maestri di sci. Un iter quasi naturale per molti atleti dello sci alpino, anche se appartengono ad una città di pianura come Pordenone. In questo senso la vicinanza di Piancavallo, vera e propria palestra sulla neve a mezz'ora di strada dal centro cittadino, è sicuramente determinante. Marco Brisotto (classe 1993) e Paola Zanon (classe '91) sono stati nel recentissimo passato atleti di alto livello con un interessante punteggio Fis e tanti allori in bacheca. Da quest'anno, complici una serie di fattori, hanno abbandonato le gare per dedicarsi alla carriera di maestri di sci nella Scuola Sci Piancavallo, la cosiddetta “Scuola Blu”, guidata da Pio Boccolini. “Una delle persone più attive nella promozione di Piancavallo – commentano in coro i due ragazzi – con la quale c'è stata subito grande sintonia”. Entrambi escono dal vivaio dello Sci Club 5 Cime e si sono perfezionati, una volta entrati nella categoria, nel Team Progetto Giovani, il super club che riunisce
Marco Brisotto
THAILANDIA E LAOS,
DUE GIOIELLI DI STORIA E NATURA
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L'APPROFONDIMENTO
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a cura di Piergiorgio Grizzo
CONTINUA IL GIRO DEL MONDO ZAINO IN SPALLA DEI CONIUGI PORDENONESI ANDREA SILVESTRIN E MICHAELA FERRAZZI. PARTITI LO SCORSO 27 LUGLIO, VIA AEREO DA VENEZIA, ALLA VOLTA DELL'INDIA, HANNO PREVISTO DI RESTARE LONTANI DA CASA PER BEN 18 MESI
Andrea Silvestrin e Michaela Ferrazzi in Laos alla cascata di Bolaven Plateau
Il loro viaggio toccherà alcuni degli angoli più affascinanti e remoti del pianeta, paradisi misconosciuti ancorché appartenenti a Paesi noti e frequentati. In questa pagina il diario del loro soggiorno in Indocina Continua il giro del mondo zaino in spalla dei coniugi pordenonesi Andrea Silvestrin e Michaela Ferrazzi. Partiti lo scorso 27 luglio, via aereo da Venezia, alla volta dell'India, hanno previsto di restare lontani da casa per ben 18 mesi. Il loro non è un viaggio standard, lungo le rotte canoniche delle transumanze turistiche, ma un giro del mondo studiato su misura, pensato e meditato da anni, che toccherà alcuni degli angoli più affascinanti e remoti del pianeta, paradisi misconosciuti ancorché appartenenti a Paesi noti e frequentati. Il loro diario di viaggio è partito quindi dall'India, dalla quale, zaino in spalla (due zaini e il bagaglio a mano; in tutto non più di 15 chili a testa), si sono poi mossi in direzione Est, seguendo il caldo e la bella stagione. Andrea e Michaela sono in costante contatto, attraverso Skype e la posta elettronica con i loro famigliari, gli amici e la redazione di Domenica Sport. Qui di seguito il loro resoconto sul soggiorno nella penisola indocinese. “Abbiamo visitato la Thailandia del nord e l’abbiamo trovata incantevole. La natura è rigogliosa con il colore verde che predomina in tutte le sue tonalità, l’acqua è presente in tutte le sue forme e la religione buddhista è seguita con fervore e dedizione. Nelle pianure quasi ovunque si trova la coltivazione del riso, principale risorsa del paese, che talvolta lascia spazio a quella di tapioca. Nelle colline e montagne i bananeti ed i boschi di caucciù stanno prendendo il posto della foresta primordiale. I monasteri sono disseminati ovunque lungo il paese e nelle principali città sono EDITRICE: Associazione “La Voce”, Viale Trieste, 15 33170 Pordenone DIRETTORE RESPONSABILE: Flavio Mariuzzo COORDINAMENTO EDITORIALE: Piergiorgio Grizzo COLLABORATORI: Carlo Ragogna, Ferdi Terrazzani, Edi Morettin, Eugenia Presot, Stefano Boscariol, Claudio Deiuri, Emilio Felluga
ad ogni angolo di strada. Particolarmente suggestive ed emozionanti sono state alcune visite ed esperienze. Sicuramente per noi il momento più coinvolgente è stato l’invito a partecipare ad una festa buddhista, di rifugiati birmani di etnia Mon, in un remoto villaggio al confine con la Birmania. Noleggiando un motorino, come solitamente facciamo per poter esplorare in modo autonomo il paese, ci siamo ritrovati quasi per caso nella piazza, dove era in corso una cerimonia in un rustico e spartano monastero. Da diverse persone siamo stati sollecitati ad entrare ed invitati a prendere parte alla cerimonia. Accettando volentieri, noi unici forestieri presenti, abbiamo avuto l’onore ed il privilegio di condividere le loro pietanze, di conoscere i loro usi e costumi nonché di visitare le case di due piccole bambine che, terminato il pranzo, ci hanno preso per mano e portato a conoscere le loro famiglie. Trekking talvolta impegnativi ci hanno portato a visitare i principali parchi nazionali, con giungla primordiale fitta ed inaccessibile, tanto da non dover mai lasciare i sentieri segnati, torrenti di acque cristalline color smeraldo, il tutto conservato e preservato in modo impeccabile. Un tuffo nella storia recente l’abbiamo fatto a Kanchanaburi dove si trova il famoso ponte sul fiume Kwai e dove è ancora viva l’amarezza della seconda guerra mondiale. Salendo all’estremo nord, con un rapido attraversamento del Mekong, siamo
PROGETTO GRAFICO: Francesca Salvalajo FOTO: Andrea Deiuri, Elio Eberle, Pierpaolo Gianfreda, Claudia Marzano, B. Missinato, Ferdi Terrazzani, Mario Tomadini, Piergiorgio Grizzo, Archivio Domenica Sport IMPIANTI STAMPA: Visual Studio-PN STAMPA: Tipografia Sartor Pordenone Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
sbarcati in Laos. Siamo rimasti affascinati da questo Paese che con la sua natura ed il suo popolo ci ha colpito e coinvolto particolarmente. Qui abbiamo incontrato vere e proprie montagne con picchi che sfiorano i tremila metri dove talvolta la vegetazione lascia spazio a pareti di roccia calcarea, i fiumi diventano impetuosi sfociando tutti nel gigante Mekong e in pianura
si coltiva anche il caffè che è davvero eccezionale! (...)”. “Soggiornando sull’isola Don Khon ci siamo recati alle cascate Tat Somphamit, davvero imponenti, abbiamo avvistato i rari delfini rosa di fiume sconfinando con la barca in acque cambogiane ed abbiamo passato due giorni di assoluto relax sull’amaca in riva al fiume, la partenza per il Vietnam era ormai imminente”.
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L'APPUNTAMENTO a cura della Redazione
IL CENTRO EUROPEO DI FORMAZIONE SICUREZZA ACQUATICA, NATO QUALCHE TEMPO FA IN SENO ALLA GYMNASIUM NUOTO DI PORDENONE, ORGANIZZA UNA GIORNATA SULL'ARGOMENTO A SACILE IL PROSSIMO 23 FEBBRAIO
SOPRAVVIVERE IN ACQUA FREDDA, UN CORSO INSEGNA COME Il Centro organizza incontri di studio, seminari, corsi di specializzazione ed approfondimento. Collabora attivamente con varie istituzioni del territorio che si occupano di sicurezza acquatica e tra queste in primis con i Vigili del Fuoco
NZA E V I V V A R P O S I D CORSO A IN ACQUA FREDD
23 02 2014
S A C IL E
>> Sopra: Claudio Deiuri, fondatore del Cefsa.
A I S O LO N U O T A R E? S O A U Q C A IN E S A I S O P R A V V IV ER
A destra: la locandina dell'evento
FISIOTERAPIA
TERAPIE
STRUMENTALI
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MANUALI
PORDENONE Via Turati 2 Tel. 0434 364150
RIABILITAZIONE
RIEDUCAZIONE
MOTORIA
CORDENONS Via Nogaredo 80 Tel. 0434 542283
Il Cefsa, ossia Centro Europeo di Formazione Sicurezza Acquatica, è nato qualche tempo fa in seno alla Gymnasium Nuoto di Pordenone, realtà che vanta quasi quaranta anni di esperienza nella didattica del nuoto in tutte le sue declinazioni. Il Centro si prefigge come obbietti la riduzione delle morti e degli infortuni gravi che abbiano come scenario l'acqua; l'aumento del rispetto e della conoscenza degli ambienti acquatici naturali e artificiali contemporaneamente all'insegnamento dei principi minimi di sicurezza per poterne godere a pieno della loro esplorazione. E' formato da istruttori di nuoto e specialisti del soccorso acquatico di superficie che sviluppano protocolli didattici innovativi di autosalvamento in acqua per bambini e ragazzi in età scolare, praticanti di diverse discipline sportive in ambiente acquatico, volontari di protezione civile, agenti di pubblica sicurezza e militari. I percorsi formativi comprendono una parte teorica ed una parte pratica che si svolge in piscina grazie all'applicazione di specifiche tecniche di simulazione dell'ambiente naturale. Il Cefsa organizza incontri di studio, seminari, corsi di specializzazione ed approfondimento. Collabora attivamente con varie istituzioni del
territorio che si occupano di sicurezza acquatica e tra queste in primis con i Vigili del Fuoco. Lo scorso ottobre a Spilimbergo Cefsa ha collaborato con i locali Vigili del Fuoco e personale del 118 in un convegno riguardante nello specifico il soccorso di persone bloccate in forra (la parte pratica si è tenuta lungo il corso del torrente Arzino in comune di Vito D'Asio). Questa volta il Cefsa organizza un corso base di sopravvivenza in acqua fredda, che si terrà a Sacile, presso l'Agriturismo Acero Rosso (via dei Masi) il prossimo 23 febbraio (dalle 8.30 alle 17). Obiettivi del corso sono il raggiungimento di una migliore consapevolezza della reazione del nostro corpo in caso di caduta accidentale in acqua fredda e l’insegnamento delle tecniche di sopravvivenza. Relatore sarà Claudio Deiuri, direttore Centro Europeo Formazione Sicurezza Acquatica Gymnasium Per l’iscrizione al corso non sono richiesti requisiti minimi di capacità acquatico-natatoria. La parte pratica in ambiente prevede prove di immersione controllata, caduta accidentale e sostentamento verticale. L’addestramento in acqua si svolgerà senza l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Per info e iscrizioni è possibile contattare lo 0434 364150.
Dopo 47 anni, alla guida del sodalizio pordenonese è stata eletta una rappresentante del gentil sesso. Romanina Santin, proveniente dal mondo degli sport equestri, sarà la presidente del biennio 2014-'15
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SOTTO LA LENTE
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a cura di Piergiorgio Grizzo
PANATHLON CLUB, IL FUTURO È DONNA Come insegnante ortofonista, specializzata nell’insegnamento ai bambini audiolesi, è stata tra le prime insegnanti in provincia ad avvicinare i suoi piccoli allievi all’ippoterapia Romanina Santin tra i past president Giuseppe Muto (a sinistra) e Paolo Perin
Romanina Santin è il nuovo presidente del Panathlon Club di Pordenone. Dopo 47 ani dalla nascita del sodalizio, che annovera tra i soci ex sportivi, dirigenti dello sport, medici, insegnanti, giudici di gara, giornalisti, tutti a rappresentare innumerevoli attività sportive, una donna è finalmente alla guida del Club di Pordenone, subentrando a Giuseppe Muto, che lo ha guidato negli ultimi anni. Romanina Santin è entrata nel circolo nel 1998, in rappresentanza degli sport equestri. Come insegnante ortofonista, specializzata nell’insegnamento ai bambini audiolesi, è stata tra le prime insegnanti in provincia ad avvicinare i suoi piccoli allievi al mondo dell’equitazione con l’ippoterapia, che si presta in maniera straordinaria all’educazione e alla rieducazione di tutte le aree cognitive,
relazionali e psicomotorie, in modo particolare per i ragazzi con deficit uditivi. “Costante sarà il nostro impegno per la promozione degli ideali panathletici, come il Fair Play, l’etica, l’educazione dei giovani attraverso lo sport, i valori culturali e promozionali con l’inserimento nel tessuto sociale della nostra città e dobbiamo volare in alto”, ha affermato la neo presidentessa. Il rinnovo degli organi ha riguardato anche il Consiglio Direttivo, che ha visto eletti Carlo Chersovani, Duilio Chiandussi, Dario Codermatz, Maria Grazia Del Savio, Fiorella Gelsomino, Paolo Perin e Adriana Predonzan. Al Collegio dei Revisori dei conti sono stati eletti Lucio Marcandella, Gian Nereo Mazzocco e Pierluigi Zambon Bertoja, mentre al Collegio Arbitrale sono stati eletti Flavia Brisotto, Giancarlo Del Zotto e Giancarlo Zannier.
L'esploratore pordenonese ha portato a termine la sua ultima impresa. Dopo aver tentato la conquista in solitaria del Shisha Pangma, in Himalaya, ha percorso in bicicletta tutta l'India per 5000 chilometri fino a Kanyakumary, nell'estremo Sud
DANILO CALLEGARI, PEDALANDO DAL TETTO DEL MONDO ALL'OCEANO “In questo lungo viaggio ho scalato montagne, ho combattuto contro una burocrazia folle, ho solcato foreste, ho attraversato aridi deserti, ho percorso lunghe strade su fertili pianure, mi sono tuffato nell’Oceano. Ho vissuto la popolazione, la gente con tutti i suoi usi e costumi, spesso scontrandomi, chiudendomi a loro per poi riaprirmi, litigandoci e subito dopo ridendo insieme. Ho sofferto la fatica, il caldo umido, le alte quote, il caldo secco, i forti venti, le strade tortuose. Ho visto e incontrato un’incredibile varietà di specie animali. Ma più di tutto ho avuto l’ennesima conferma che tenacia, forza di volontà e perseveranza portano inevitabilmente a ottenere dei grandi risultati.” Così Danilo Callegari, il trentenne esploratore pordenonese descrive la sua ultima avventura di oltre 5 mesi. Danilo è partito il 3 settembre per un’ ambiziosa avventura: raggiungere la vetta dello Shisha Pangma (8.027 m - Himalaya, Tibet) in stile alpino, senza avvalersi di ossigeno supplementare, di portatori d’alta quota, né di corde fisse, per poi percorrere in bici i quasi 5000 km che separano la catena Himalayana da Kanyakumary, all’estremo sud dell’India.
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Nel corso della sua permanenza in Tibet, Danilo ha tentato con tutte le sue forze di raggiungere la vetta dello Shisha Pangma, ma è stato costretto a rinunciare a causa delle pessime condizioni metereologiche e della grande quantità di neve lungo la via. Al suo rientro a Kathmandu, dopo una pausa forzata di circa venti giorni in attesa di un nuovo visto. Entrato in India, ha percorso in direzione ovest più di mille chilometri, attraverso le fertili pianure tra i fiumi sacri, passando per Agra, fino a inoltrarsi nel lontano e remoto Deserto del Thar al confine con il Pakistan. Ha affrontato 6 giorni nel deserto in completa autonomia, caricando sulla bici le scorte di acqua e di viveri necessari. Superato il deserto, Danilo Callegari è uscito dallo Stato del Rajastan ed è entrato in quello del Gujarat, raggiungendo per la prima volta il mare. Passando per gli stati del Karnataka e del Kerala ha pedalato su colline verdissime, affacciate sull’Oceano. Il 29 gennaio con l’arrivo a Kanyakumari (Stato del Tamil Nadu), Danilo Callegari ha ufficialmente portato a termine il suo progetto. Il 2 febbraio è quindi rientrato in Italia.
SportNordEst www.telepordenone.tv - telepordenone@iol.it
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MOTORI a cura della Redazione
sul canale 43
per il Friuli Venezia Giulia,
canale 66 per il Veneto
La trasmissione sportiva dedicata al mondo sportivo del Triveneto, in onda tutte le domeniche alle 19.00
IL 2013 DELL'ABARTH CLUB È STATO PARTICOLARMENTE RICCO DI INIZIATIVE ED APPUNTAMENTI. DAI GIRI TURISTICI, AI RADUNI, ALLE SERATE A TEMA. AFFOLLATISSIMA QUELLA DI FINE ANNO, CHE HA AVUTO COME OSPITE D'ECCEZIONE L'EX FUORICLASSE DEI RALLY, MIKI BIASION
UN ANNO INTENSO NEL SEGNO DELLO SCORPIONE Il 2013 è stato un anno particolarmente ricco di appuntamenti ed incontri per gli amici dell’Abarth Club. Ripercorriamo assieme a loro gli eventi che lo hanno caratterizzato. In una piovosa e fredda serata di fine marzo si sono ritrovati davanti ad una pizza in compagnia per pianificare i vari incontri che si sarebbero dovuti tenere durante l'annata. Si è cominciato il 5 maggio con un giro turistico del pian Cansiglio e successivo sconfinamento nella provincia di Belluno per il pranzo. Al rientro una tappa d’obbligo presso la diga del Vajont in concomitanza con il 50esimo anniversario della terribile tragedia. Si è proseguito poi il 9 giugno con la seconda edizione del Raduno di Pradipozzo, edizione questa caratterizzata da un minor numero di partecipanti rispetto all’anno precedente e da un ridotto giro turistico lungo la Strada dei Vini, complici divieti di circolazione in diversi paesi limitrofi. Una calda domenica di fine giugno ha fatto da cornice invece alla kermesse, che si è svolta presso il Bufalo Ranch di Maniago , in occasione dell’inaugurazione del Museo Abarth del più grosso collezionista d’Italia del marchio dello Scorpione. Un numero massiccio di partecipanti ha monopolizzato la piazza del centro pedemontano per festeggiare assieme a personaggi illustri del mondo Abarth. Siamo giunti così al periodo estivo, durante il quale i vari membri del club, ad ogni occasione sempre più numerosi, si prendono una vacanza, promettendo di ritrovarsi a fine settembre per la seconda edizione del Raduno organizzato in Comune di Caorle dal locale Abarth Club. Quest'ultima festa purtroppo è stata rovinata dalla pioggia, che nella giornata di
domenica è scesa copiosa durante quasi tutta la manifestazione; nonostante molte defezioni, causa appunto il maltempo, una trentina di vetture si sono ritrovate per il giro turistico di Caorle e dintorni. Domenica 20 Ottobre, graziati dal meteo, ben 70 auto si sono ritrovate in quel di Villa D’Arco per la quarta edizione dell’omonimo raduno, organizzato nell’ambito dei locali festeggiamenti. Una riuscita manifestazione, conclusasi con una formidabile torta commemorativa e la consegna di uno spiritoso gadget. Domenica 24 novembre alcuni membri del club si sono ritrovati “ a tavola” presso una nota trattoria di Gorizia per affrontare il “mostro” Lubianska , un cordon bleu dalle dimensioni abnormi. L'appuntamento di fine anno, tenutosi in collaborazione con le associazioni della città di Maniago, RinnovaMente e Knife Racing, è stato una splendida serata in compagnia di Miki Biasion, pilota rally originario di Bassano del Grappa, entrato non di straforo nella storia dell'automobilismo italiano, grazie ai successi ottenuti alla guida della “mitica” Lancia Delta Integrale. Il fuoriclasse veneto, campione italiano, europeo e due volte iridato negli anni 1988 e ’89, ha incantato il numeroso pubblico raccontando aneddoti e ricordi della sua lunga carriera agonistica. Foto ricordo ed autografi, prima della cena a buffet, hanno ulteriormente dimostrato il grande affetto dei presenti per il campionissimo di Bassano. Ed ora, per tutti gli appassionati dello Scorpione, l'appuntamento è ovviamente rinnovato per il 2014.
CASARSA CERCA IL NUOVO LEBRON JAMES! I gruppi Esordienti e Aquilotti della ASD Polisportiva Basket Casarsa con i coach Vincenzo, Donatella e Daniela. In campo una squadra di combattenti, fuori dalla palestra amici e compagni di classe. L'impegno preso all'inizio della stagione sportiva è stato quello di imparare divertendosi, come nello spirito del minibasket. Ma qui i talenti sono davvero tanti e dopo l'esaltante vittoria degli Under 14 a Pesaro (campioni italiani di categoria) non è escluso che proprio dalla terra di Pasolini escano i nuovi LeBron James, Koby Briant e Bargnani!