Dea e Ilaria Bevilacqua
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i colori del bosco...
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Calabria gran bosco d’Italia La Calabria è una straordinaria terra, un eden forestale di immense bellezze caratterizzato da vari e contrastanti aspetti. Una grande eterogeneità di ambienti; bellissimi paesaggi mediterranei che, dopo pochissimi chilometri lasciano il posto a suggestivi scenari alpini; un grande mosaico di etnie succedutesi nei secoli ed antiche tradizioni ancora oggi ricche e vitali. È bagnata da due mari, il Tirreno e lo Jonio, con ben 780 km di coste che corrispondono al 19% del totale italiano. Il territorio della Calabria è in prevalenza montuoso (il Pollino, la Sila, l’Aspromonte e le Serre) per il 42%, collinare per il 49% e il rimanente 9% è classificato come
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Sila Grande (CS)
pianura (Piana di Sibari, di Gioia Tauro e di Lamezia Terme). Con i suoi 460 mila ettari di boschi è tra le regioni più verdi d’Italia. Ne sono testimonianza i Parchi Nazionali del Pollino, della Sila, dell’Aspromonte e le tante riserve forestali e marine. Come le riserve naturali statali in provincia di Catanzaro: Coturelle-Piccione, Gariglione-Pisarello, Poverella-Villaggio Mancuso. Le riserve naturali statali in provincia di Cosenza: Gallopane, Gole del Raganello, Golia Corvo, I Giganti della Sila, Iona-Serra della Guardia, Macchia della Giumenta-San Salvatore, Serra Nicolino-Pian d’Albero, Tasso-Camigliatello Silano, Trenta Coste, Valle del fiume Argentino, Valle del fiume Lao. Le riserve
naturali statali in provincia di Vibo Valentia: Cropani Micone, Marchesale. In queste aree protette, vere oasi di pace, si sentono i rumori incontaminati dei ruscelli, delle cascate e degli animali. In questo grande bosco d’Italia si scoprono i tanti sapori, profumi, colori e rarità botaniche uniche in Europa. In epoca classica i Greci ed i Romani nominavano le selve come hyle e sylva (foresta per antonomasia). E poi le riserve naturali regionali: Foce del Crati e lago di Tarsia in provincia di Cosenza, e la riserva naturale marina Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. Tre le oasi del WWF: il bacino dell’Angitola, gli Scogli di Isca e I Giganti della Sila Greca. Completano questo quadro ambientale il Parco Regionale delle Serre ed una serie di piccole riserve naturali.
Gariglione (CZ), grandi alberi
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Monte Pellegrino (CS)
Parco Nazionale del Pollino La Calabria è chiusa a Nord dai maestosi rilievi del Parco Nazionale del Pollino che s’affaccia sui due mari, il Tirreno e lo Jonio. Il Parco, con i suoi 192.565 ettari, è la più grande area protetta d’Italia, interessa l’Appennino Meridionale tra la Calabria e la Basilicata. L’area protetta offre paesaggi tra i più svariati, in queste aree domina incontrastato un vero e proprio gioiello naturale dalla corazza argentea: il Pino loricato (Pinus leucodermis). Il Pino loricato emblema del Parco, si abbarbica alle pareti rocciose e il vento ne modella la forma contorta, accanto ai paesaggi dolci delle valli, dei declivi lussureggianti di fiori a primavera, pianori estesi dove
si pratica ancora oggi l’antico mestiere della pastorizia. Il Piano di Campotenese segna il confine tra il Massiccio del Pollino e la lunga dorsale dei Monti dell’Orsomarso. Questi ultimi sono un insieme di aspri monti e profondi valli fluviali dove regna incontrastata la natura, le cosiddette aree wilderness. Costituiscono una delle aree più integre d’Italia ed occupano la parte più meridionale del Parco Nazionale del Pollino che culmina con il Cozzo del Pellegrino. La vetta più aspra del massiccio dell’Orsomarso è La Montea con le creste vertiginose ed i versanti dirupati. Il Parco comprende le aree da Cozzo del Pellegrino a Serra Dolcedorme, dai Piani di Campolongo, di La Mula (CS)
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San Donato di Ninea (CS), frazione di Policastrello
Le Vette Principali Serra Dolcedorme (alt. 2.267), Monte Pollino (alt. 2.248), Serra del Prete (alt.. 2.181), Serra delle Ciavole (alt. 2.127), Serra di Crispo (alt. 2.053), Cozzo del Pellegrino (alt. 1.987), La Mula (alt. 1.935), Monte Alpi (alt. 1.900), Monte Caramolo (alt. 1.827), La Montea (alt. 1.825), Monte La Caccia (alt. 1.744), Monte Sparviere (alt. 1.723), Timpa Falconara (alt. 1.656), Monte La Spina (alt. 1.652), Timpa di San Lorenzo (alt. 1.652), Monte Palanuda (alt. 1.632), Monte Sellaro (alt. 1.439). La Mula (CS)
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Cupone (CS), Tramonto sul lago Cecita
Parco Nazionale della Sila Con i suoi 73.695 ettari è il terzo Parco Nazionale della Regione Calabria. Pendenze lievi, forme addolcite sono le caratteristiche morfologiche delle aree del Parco. I graniti silani, affiorano ben conservati, di colore chiaro lungo i corsi d’acqua del Parco. Su questo substrato si è insediata una fitta vegetazione di colore verde cupo che colpisce lo sguardo del visitatore al primo impatto col territorio del Parco. Il pino laricio (Pinus nigra var. calabrica) trova qui il suo habitat naturale, sia in formazione pura sia in associazione con il faggio ed il cerro. Man mano che si sale di quota, il faggio tende a sostituirsi al pino per occupare la fascia superiore della vegetazione forestale. Sono presenti
inoltre il cerro, il pioppo tremolo, il salicone, l’acero montano e, nelle aree più umide, gruppi d’ontano nero. I prati a primavera sono un tripudio di colori: la primula, l’asfodelo, il botton d’oro, l’orchidea sambucina, la margherita, la viola tricolor e il profumato narciso, fanno contrasto con i ciuffi di ciciarella (Astragalus calabrus), una specie endemica del Parco. Le distese pascolive ricavate in tempi remoti dall’utilizzazione del bosco, danno al paesaggio un particolare valore estetico con l’interruzione della copertura erbacea e la vivacità e varietà dei colori soprattutto in primavera. Tra i mammiferi, il lupo è certamente la specie più rappresentativa; ridotto a pochi esemplari per la caccia spietata a cui è stato sottoposto in
Granito silano
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La Riserva Naturale Statale I Giganti della Sila Nelle vicinanze della localitĂ di Croce di Magara, villaggio poderale sorto in seguito alla riforma agraria, oggi nota localitĂ d'interesse turistico ambientale, si trova la localitĂ di Fallistro (da scavato e/o luogo oscuro). In questa riserva recintata sono presenti I Giganti della Sila, splendidi esemplari monumentali di Pino laricio (Pinus laricio) che superano i 350 anni di etĂ ed hanno altezze comprese tra i 35 ed i 43 metri. Nella riserva, sono presenti 56 piante di Pino laricio e 7 di Acero di monte. In inverno lungo la strada che porta alla riserva di Fallistro si pratica sci di fondo su una pista naturale.
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Croce di Magara (CS), Fallistro I Giganti della Sila
L’Oasi WWF I Giganti della Sila Greca Nel territorio di Rossano Calabro, nella parte che ricade nella Sila Greca porzione più aspra dell’altipiano Silano, nella località Cozzo del Pesco (alt. 1.183) caratterizzato da impervi valloni ricchi di vegetazione e spettacolari cascate, si trovano circa 8 ettari di straordinario bosco che costituiscono l’Oasi WWF I Giganti della Sila Greca. L’area possiede un patrimonio boschivo di eccezionale valore: aceri monumentali si consociano con colossali castagni plurisecolari. Alcuni esemplari hanno una circonferenza basale di oltre 9 metri e un’altezza di oltre 30 metri.
Cozzo del Pesco (CS), albero monumentale
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Sersale (CZ), cascata Campanaro
Le Vette Principali Botte Donato (alt. 1.928), Montenero (alt. 1.881), Sorbello (alt. 1.853), Curcio (alt. 1.768), Gariglione (alt. 1.765), Volpintesta (alt. 1.730), Pettinascura (alt. 1.708), Cardoneto (alt. 1.684), Carlomagno (alt. 1.670), Altare (alt. 1.651), Monte Cristo (alt. 1.643), Spina (alt. 1.640), Montescuro (alt. 1.633), Sordillo (alt. 1.600), Melillo (alt. 1.599), Paganella (alt. 1.526), Rugiero (alt. 1.521), Zingomarro (alt. 1.506). San Giovanni in Fiore - Torre Zurlo (CS), Montenero
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Il Parco Nazionale dell’Aspromonte Il Parco istituito il 14 gennaio 1994, con i suoi 80.000 ettari è il secondo Parco Nazionale della regione Calabria. L’Aspromonte è l’anello finale della lunga catena granitica calabra che inizia con la Sila e continua con la Catena Costiera e con le Serre. Coesistono nella regione calabra due zone geologiche differenti: calcareadolomitica e granitico-cristallina. Il Passo dello Scalone segna il limite tra i due blocchi. L’Aspromonte (dal greco áspros cioè bianco) è un imponente massiccio simile ad un cono vulcanico sovrastato dal Montalto (alt. 1.955), la sua cima più alta: uno straordinario belvedere naturale da cui si può ammirare in tutta la sua bellezza lo stretto di Messina.
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Montalto (RC), Reggio Calabria - Stretto di Messina
Il versante occidentale del Parco degrada verso il mare con una serie di scaloni separati da scarpate scoscese che conferiscono al paesaggio il peculiare aspetto aspro e scenograficamente spettacolare. Il Parco Nazionale dell’Aspromonte ricade nella provincia di Reggio Calabria, i centri storici interessati sono 37: Africo, Antonimina, Bagaladi, Bova, Bruzzano Zeffirino, Canolo, Cardeto, Careri, Ciminà, Cinquefrondi, Cittanova, Condofuri, Cosoleto, Delianuova, Gerace, Molochio, Mammola, Oppido
Mamertina, Palizzi, Platì, Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Roghudi, Samo, Sant’Agata del Bianco, Santa Cristina d’Aspromonte, Sant’Eufemia d’Aspromonte, San Giorgio Morgeto, San Lorenzo, San Luca, San Roberto, Santo Stefano in Aspromonte, Scido, Scilla, Sinopoli, Staiti, Varapodio. Le Comunità Montane sono 6 (Aspromonte Orientale, Versante Jonico Meridionale, della Limina, Versante dello Stretto, Versante Tirrenico Settentrionale, Versante Tirrenico Meridionale).
Gerace (RC), centro storico
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the colours of the wood…
Cozzo dell’Orso (The Bear’s Peak)
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The Pollino Park, falls into the districts of Calabria and Basilicata and in the provinces of Cosenza, Matera and Potenza; the municipalities involved are 24 in Basilicata and 32 in Calabria. 5 are the Comunità Montane of Calabria and 4 those of Basilicata. The historical centres in the province of Cosenza that come within the Park boundaries are: Acquaformosa, Aieta, Alessandria del Carretto, Belvedere Marittimo, Buonvicino, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Civita, Francavilla Marittima, Frascineto, Grisolia, Laino Borgo, Laino Castello, Lungro, Maierà, Morano Calabro, Mormanno, Mottafollone, Orsomanno, Papasidero, Plataci, Praia a Mare, San Basile, San Donato di Ninea, Sangineto, San Lorenzo Bellizzi, San Sosti, Sant’Agata d’Esaro, Santa
DomenicaTalao, Saracena, Tortora, Verbicaro. Within the perimeter of the Pollino National Park there are three natural habitats of great naturalistic importance, protected with the foundation of as many Natural Reserves: the river Argentino Valley, the river Lao Valley and the Raganello Gorges. The Argentino Valley Reserve offers refuge to an important autochthon group of roebuck. In the reserve rise the so-called Giganti di Palanuda (the giants of Palanuda); these are imposing specimen of loricated Pines that are over 38m high. The river Lao Valley Reserve is important not only naturalistically but also historically. The Romito Grotto is situated close by to Papasidero. Outside the cave, a shelter reveals itself; it’s a vast space protected by a rocky cliff. Here on a block of stone, the hand
Saint Angelo’s Peak, (CS), View of the Roggiano lake
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of prehistoric man engraved graffiti, that symbolise the form of the Bos primigenius. The Raganello canyon is one of the most suggestive naturalistic peculiarities of the Park, in fact in some places, the mountain walls several hundred metres high, are only a few metres away from each other. The Park vegetation distinguishes itself, in the species that are present, which bear witness to the diverse climatic conditions that influence it, in some endemic species and for the presence of rare combinations of plantlife that render the Park district, unique in all the Mediterranean. In the coastal zones, up to 700-800m, the Mediterranean undergrowth prevails, with the presence of holm oak, minor maple tree, arbutus, juniper, lentisk, myrtle, roverella(quercus puberen) and common broom. On rocky and arid grounds one can notice plant life made up aromatic species such as thyme,
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Mormanno (CS)
rockrose and arboreous chamaedrys. Above 800m and up to 1 100m, different varieties dominate there, such as turkey oak, roverella, oriental hornbeam, broad-leafed oak, chestnut, Neapolitan alder, and maple tree. On Mount Sparviero, on its Ionian side, there are five different types of maple tree: mountain maple, rustic maple, Hungarian maple, Lobel maple and the curly maple. Up at 2 000 m beech groves prevail, pure or in mixed formation together with turkey oaks, maples and chestnuts. Up at 1 700 m we have formations of black pine but it’s the loricated Pine (Pinus leucodermis/ Ant.) that renders unique the mountain vegetation of the Pollino. Having reached the Calabro-Lucana area in remote times, it is present on the mountain zone at 2 200 m, on the tips of the Pollino and in an exceptional way at 550 m on the south-western side of the Park.
The Flora The loricated Pine, in its millenarian life, may reach a diameter of over one metre and a height of 40m. As a real and true live fossil from the last glacial Age, it vegetates in the rocky zones that are the most inaccessible of the Park. It’s a robust tree, stocky and twisted, modelled by the wind, by lightning, and frost. The not so thick foliage is dark green, the branches are greyish white, shaped characteristically as a flag, owing to the direction of the dominating wind, and in this way it offers less resistance to the winds. Its resinous fibres allow it to survive beyond its natural course of life and to transform itself into an arboreal monument; some specimens are sculptures of rare beauty. The pine needles from the branches are green, 2.5mm in width and up to 6-8cm in length. The bark is unmistakeable, cracked in great plaques trapezoidal
The Pollino (CS), Loricated pine
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rio, and runs for 45 km. The river Esaro is formed between mount Petricelle (alt 1 758m) and mount La Caccia (alt 1744m); right affluent of the river Coscile it flows for 47km. The river Sarmento springs forth into two branches from the Serra di Crispo (alt. 2 053m) in the Lucana side of the Park and is 32km long. The Raganello is very famous for its gorges, sprung forth from the combined action of tectonic movements and fluvial erosion. Of its 32km in length, it flows for over 13km in deep gorges, some arriving at a plumblessness of over 700m. The river Frido is formed on the Serra delle Ciavole (alt. 2 127m) in the Lucana part of the Park, but its source can be found at 1 040m. a.s.l. right affluent of the river Sinni in Francavilla in Sinni, and has a length of 30km. The Abatemarco arises from the Cozzo del Pellegrino (alt.1 987m), runs for 21km and opens into the proximity of Santa Maria del Cedro. Along the river, near the bridge Acqua della fame, one can admire an original rock that has the features of a monk, a real natural sculpture. The river Rosa originates near Capo Rosa crosses the Sanctuary Madonna del Pettoruto in San Sosti and flows through fantastic gorges for over 19 km. The river Argentino affluent of the river Lao, so called for the extraordinary transparency of its water. It is 19km long and crosses the homonymous Riserva Orientata, one of the most beautiful in the Pollino National Park. The river Peschiera, 17 km long, flows through the lucano side of the Park and is host to many species of rare and important animals one which is the otter.
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Civita (CS), river Raganello
Lake Tarsia (CS)
The Regional Natural Reserves Foce del Crati and Lago di Tarsia The two regional natural reserves, Foce del fiume Crati and Lago di Tarsia, fall into the territory of the Cosenza province; they are humid areas of great naturalistic interest that host a large number of migratory avifauna. The dam on the lake was built along the course of the river Crati, in its narrowest point, near Tarsia. The artificial basin that derived gave name to the reserve. The river Crati that originates from the timpone Bruno (alt.1 742 m) with its 81 km of course is the longest river in Calabria and opens up into the Ionian coast. Symbol of the reserves is the white stork (Ciconia ciconia) which indicates the affirmative nesting of the elegant wader in the nearby of the reserves. The Marine Natural Reserve Capo Rizzuto One of the most fascinating protected areas of all the Mediterranean is situated in the province of Crotone, on the Ionian coast. It is an important marine natural reserve whose depths are covered in widespread prairies of Posidonia (Posidonia oceanica), a species of great ecological importance, endemic in the Mediterranean. To make the marine habitat lively is up to the red castagnole and coloured donzelle. The reserve is also rich in important archaeological sites. Of great importance is Le Castella, an imposing Aragonese castle that arises scenically from a large rock.
White stork 1
Le Castella (KR), Aragonese castle
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ISBN 978-88-88557-18-2
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