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Un’ancora nel mare di incertezze di Maria Guerrieri

È da ormai otto mesi che abbiamo trasformato la nostra vita in una continua ricerca di informazioni, di provvedimenti, di autorizzazioni. La nostra piccola quotidianità è radicalmente cambiata da quando una calamità ha investito tutto il mondo, e tutti i nostri piani, le nostre certezze, i nostri progetti sono diventati delle vaghe e lontane aspirazioni, delle possibilità, dei sogni irrealizzabili. Il contatto umano si è trasformato in un'arma, i nostri migliori amici in potenziali nemici. Nessuno se lo aspettava, nessuno avrebbe mai pensato che da un giorno all'altro ci saremmo trovati a dover scegliere tra la vita sociale e la vita stessa. Eppure è successo, e come accade in ogni tragica situazione, abbiamo imparato ad adattarci, a fare sacrifici e a navigare a vista.Ovviamente ognuno di noi ha vissuto questi mesi in modo diverso. Non voglio paragonare la mia situazione a chi è stato male, a chi ha perso amici o parenti o a chi si è ritrovato larmente divertente ma, d’altra parte, avrei dovuto Beh, che dire… 2020: che anno! Secondo il GGI durante questo specifico anno bisestile, è una tappa particolarmente quotata dai veri intenditori del turila pandemia, potrete assistere al famoso sacco della senza un lavoro. Ma penso che per tutti noi un mondo che già prima era privo di stabilità si sia trasformato in un mare di incertezze.Noi ragazzi siamo tornati tra i banchi, ma non sappiamo se ci resteremo, quanto ci resteremo; ogni giorno cambiano le linee guida, ogni settimana siamo in attesa di DPCM, di provvedimenti, di stabilità. A ciò si aggiunge per molti di noi la normale preoccupazione per l'esame e per la scelta del nostro futuro, entrambe tappe importantissime, che però risultano vaghe e sfumate dalla mancanza di conoscenza di come vivremo i prossimi mesi.Come sottostare a questa quotidiana incertezza? Semplice, aggrappandoci con tutte le nostre forze a ciò che ci dà stabilità e voglia di sognare il futuro.Alle nostre ambizioni, alla nostra voglia di crescere, ai nostri interessi. Alla scrittura, e nel nostro piccolo a questo giornale, che da anni consente a noi studenti di poter come ora possiamo solo sperare che nel futuro questa sventura ci aiuterà a rivalutare ciò che diamo per scontato: la salute, l'ambiente, i contatti umani, l'istruzione. E sperare che: per aspera ad astra.

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