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Qual è stato l'ultimo scontro tra Grecia e Turchia?

Qual è l’ ultimo scontro fra Grecia e Turchia? E perché è avvenuto?

Già da molto tempo vediamo Grecia e Turchia scontrarsi su diversi fronti, a partire dall’immigrazione tema che, dopotutto, interessa molto anche l’Europa Occidentale. Questa serie di eventi ci porta fino al più recente, ovvero la contesa di un pezzo di mare teoricamente di giurisdizione greca ma che essendo molto vicino alle coste turche viene rivendicato dalla Turchia; la disputa è stata scaturita dallo scontro di una nave di ricognizione turca con una nave da guerra greca, considerato dalla Turchia come un atto provocatorio e che ha rischiato di provocare lo scontro fra la marina turca e quella greca, presso le acque nella frazione fra Creta e Cipro, il ruolo della nave turca era quello scortare la Oruc Reis nave utilizzata per l’esplorazione della zona alla ricerca di giacimenti di petrolio o gas naturale. Prima dell’inizio dell’esplorazione laTurchia aveva emanato il Navtex, un avviso di restrizione della navigazione per avvisare della propria presenza fra Creta e Cipro, con l’inizio delle ricerche a fine Luglio avvenne la prima discussione fra i due stati, precisamente con l’arrivo della Oruc Reis a Kastellorizo isola greca, situata in un’area a 150 chilometri a est da Rodi ma a solo 2 chilometri di distanza dalle coste Turche, i Greci sentivano ciò come una violazione delle loro acque iTurchi continuavano a pensare fosse un’assurdità che la giurisdizione greca si estendesse così tanto e soprattutto così vicino al loro territorio. Con l’intervento della Germania che convoca a Berlino una riunione per due giorni di colloqui informali con i ministri degli Esteri della Ue, sperando nel tranquillo rientro del conflitto, purtroppo non fruttando quanto avrebbe dovuto, con questi segnali poco positivi si arriva alla conclusione, come dichiaraAn-

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negret Kramp-Karrenbauer, che il dialogo con laTurchia sia “abbastanza difficoltoso” .

La Grecia poi all’inizio di Agosto aveva firmato un accordo con l’Egitto per delimitare i confini di una zona di competenza territoriale a carattere esclusivo che però si andava a sovrapporre ad alcune aree utili alla Turchia, quest’ ultima in risposta cominciò ad aumentare notevolmente le operazioni in quel punto; minacciando se necessario il ricorso alle armi, data soprattutto la dichiarazione del presidente turco Recep Tayyip Erdoðan: «Il nostro Paese non cederà mai a un compromesso su ciò che ci appartiene. Siamo pronti a fare tutto il necessario in termini politici, economici e militari». Tutto ciò che ad ora sappiamo è semplicemente che la Oruc Reis ha ricominciato la sua nuova missione di prospezione petrolifera sempre nella zona a sud dell’isola di Kastellorizo. Non è sicuramente la prima volta che questi due stati battibeccano, un esempio lampante può essere Cipro da anni contesa da entrambi i nostri protagonisti, però per non andare troppo indietro vediamo quali sono le ragioni più radicate per cui anche Kastellorizo è molto voluta da entrambi. Quest’isola fa parte di territorio più vasto che da molto tempo sia Grecia che Turchia ritengono di loro appartenenza poiché entrambe pensano faccia parte della loro piattaforma continentale, e oltre al livello di appartenenza geografico rivendicano anche quello economico ovvero come zona economica esclusiva(ZEE), area dove chi detiene il potere decide cosa fare di tutte le risorse presenti sopra, o meglio in questo caso sotto, il territorio in questione. LaTurchia esclusa dall’accordo per la ZEE contenente la porzione di Kastellorizo ne ha firmato a fine 2019 uno con la Libia, che nel dettaglio consentiva allaTurchia di utilizzare le risorse energetiche presenti nel Mediterraneo Orientale e alla Libia di farsi dare una mano militarmente dalla Turchia nel momento del bisogno; fatto sta che quelle zone interessavano molto ad altri paesi, dando alla Turchia in un prossimo futuro potere sufficiente da poter avanzare pretese verso altri paesi interessati a quelle aree, come l’accordo stesso dice. Infatti molti analisti ritengono che questa mossa sia ricollegabile al “Mavi vatan” idea traslata in un’ambizione per cui laTurchia ha il potere assoluto su tutto il Mediterraneo Orientale, nella quale però è situata anche l’isola greca di Creta. L’accordo inoltre rivendica anche Cipro fra le sue zone di giurisdizione ignorando completamente tutto ciò che l’isola ha concordato con le varie compagnie con cui collabora per la distribuzione delle risorse energetiche e portando a gravi sanzioni dall’ Unione Europea per la Turchia del 2019 per aver trivellato in maniera illegale nelle zone di Cipro del nord. Quindi mai sapremo quando effettivamente questo gioco di potere fraTurchia e Grecia avrà una fine, nel mentre non ci resta che assistere a continue liti accessorie, anche se in fondo sempre importanti, mentre persiste il più celebre problema dell’immigrazione, con una Turchia che accoglie e usa i migranti sempre di più come arma di ricatto.

SERENAMAVROVIC

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