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Ephemeris discipulorum licei gymnasiique M.Foscarini
NOVEMBRE 2013 - Numero 12 - Anno 27 ““Lascia dormire il futuro come merita. Se lo si sveglia prima del tempo, si ottiene un presente assonnato.” Franz Kafka
Sommario FIGURIAMOCI IL FUTURO [Tutti, credo, detestiamo almeno una parola o un’espressione. In questo articolo ho cercato di raccogliere quelle che io, i miei amici, parenti o professori non sopportiamo. Con la speranza che in futuro vengano usate un po’ di meno.] Il futuro è un tema SQUISITAMENTE affasciante. DA SEMPRE l’uomo ha cercato di prevederlo in vari modi. Immagino l’odore ACRE delle interiora animali che i sacerdoti etruschi analizzavano per predire la sorte; mi riferisco però anche a certi campi della MATEMATICA come la statistica. Il futuro raccoglie speranze e timori, lasciando spazio alla nostra immaginazione. Il futuro è una grande risorsa e un grande rifugio: un bambino seduto nell’ OBROBRIOSO SGABUZZINO di casa sua, invece che piangere per il suo BERNOCCOLO, fantastica sul futuro OLTREMODO DELIZIOSO che lo attende. A volte però viene da pensare “ se le cose vanno cosi oggi, cosa succederà tra qualche anno?” c’è chi spera in un mondo senza CHIESA, senza BUROCRAZIA, o senza EYELINER. I catastrofisti immaginano città pullulanti di GOZZOVIGLIE un ATTIMINO puzzolenti come il GORGONZOLA scaduto. Altri ritengono che si tratti solo di UNA QUESTIONE DI ETICA e che serva METTERE, COME DIRE, DEI PALETTI. Io invece credo serva fare una VERIFICA su quali siano davvero i valori, appendendo al CHIODO la DISCRIMINAZIONE e le OMOLOGAZIONI per avviaci verso un CROGIOLO di BUONISMO GRATIS e di TOLLERANZA.
di Benedetta Favaro
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Lanx / novembre 2013
IL LANX È DISPONIBILE ANCHE ONLINE SU ISSUU.COM ALLA VOCE lanxfoscarini
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Editoriale
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Storia: La divinazione Stefano Pravato
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Giacomo Zamprogno
Opinioni: studenti, una luce infondo al tunnel?
Leonarda Artale
Rubrica: Riflessioni
Francesca Ballin
Ipse Dixit
Ulisse (Nessuno)
Pensieri: Il bus del futuro
Marco Zecchillo
Sfrondando nel futuro Beth Ulla
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Cucina: Manuale di cuSilvia Fregonese cina spaziale
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Curiosità: Cartomanti, nonnine e fondi di caffè
Stella Oran
La tassa del futuro
Lisa La Marra
Oroscopo
René De’ Ecarte
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Posta
Lanx Direttore:
Benedetta Favaro (3B)
Redazione:
Francesca Ballin (3DE) Beatrice Campisi (4AE) Silvia Fregonese (4AE) Lisa La Marra (4AE) Leonarda Artale (1AE) Marina Brecchia (3B) Stefano Pravato (1CE) Stella Oran (1CE) Marco Zecchillo (1CE)
Disegni:
Silvia Fregonese (4AE) Furio Visintin (Veterano)
Impaginazione:
Benedetta Favaro (3B) marco Ciotola (Veterano)
Responsabili di produzione:
Giacomo Zamprogno (3B)
Per info e suggerimenti rivolgersi a:
Benedetta Favaro (3B) Silvia Fregonese e Lisa La Marra (4AE)
Oppure potete contattarci all’indirizzo e-mail: foscarini.lanx@gmail.com
Hanno collaborato in questo numero: René De’ Ecarte Ulisse (Nessuno)
Disegno di copertina: Silvia Fregonese (4AE)
EDITORIALE
Guardando in faccia il futuro Prendiamo armi, bagagli e una buona dose d'ottimismo e gettiamoci a capofitto in un nuovo anno di Lanx. Prometto di non invocare nessuna musa, anche se la precarietà di un progetto così arduo lo richiederebbe. Cercherò, quando finalmente la scuola si è decisa ad aiutarci in modo considerevole, di portare a termine un progetto degno dei mensili che si rispettino, e dei progetti che bramano un futuro compiacente. Futuro! Che bella parola. In tempi di crisi economica, culturale e permettetemi di dire, sopratutto politica, sembra l'ultima speranza per una società che sta cercando di raccogliere le spoglie di sogni bruscamente interrotti. A questo tema di speranza e di arduo lavoro, nostro e di tutti quelli che nel futuro vogliono ancora scommettere, è dedicato il primo numero di que-
st'anno scolastico. Finora è proprio grazie al futuro, e alle larghe vedute di coscienziosi ex-studenti che il Lanx sta vivendo una nuova vita, edito dalla scuola di cui racconta fatti dalla fine degli anni '80. In tempi difficili, in cui Dittatori ostili non permettono a redazioni di giornali affermati di scegliere il tema del mese e di scrivere ai giornalisti quel che di più congeniale hanno in serbo, ci auguriamo che spesso, nel futuro prossimo le brutte notizie possano spesso cedere il passo a qualche buona risata, esaudendo così i desideri della professoressa Galvan, paladina di un giornale all'insegna dell'ottimismo e della leggerezza, armi necessarie per combattere ciò che il futuro cela malvagiamente. di Giacomo Zamprogno Lanx / novembre 2013
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Storia
La divinazione
La divinazione, praticata nell’antichità da sedicenti indovini o presunti tali, è stata per secoli il modo migliore per disorientare la gente senza commettere reato. Il compito del vate era quello di raccontare al consultante una marea di panzane inventate, molto spesso vaghe, che costituissero dei consigli per il futuro. Secondo la tradizione le tecniche di predizione nascono in Mesopotamia, presso i Sumeri nel 6000 a.C. circa. La gente a quell’epoca non conosceva ancora la scienza come la si intende oggi perciò alcuni astuti ciaralatani si inventarono che la posizione delle stelle influenzava la vita delle persone. Gli antichi Greci e Romani invece non davano troppa importanza agli astri, ma avevano altri metodi per prevedere il futuro: pensavano che si potessero predire gli esiti di qualcosa, come una battaglia, sacrificando una pecora o una capra agli dei, per poi esaminarne gli intestini. In genere quanto più malsane erano le budella dello sfortunato ovino tanto più malsano si prospettava il futuro del consultante. Se invece le interiora erano sane allora la sorte dell’uomo era un po’ più rosea di quella della pecora. Quando non passavano il tempo a sviscerare ovini innocenti i Romani osservavano le aquile in volo. In base ad incomprensibili parametri si sbirciava nel futuro delle truppe: infatti erano soprattutto i soldati ad utilizzare questo strano metodo, mentre la gente comune si affidava ad oracoli. Un altro metodo adoperato dai militari era guardare le galline sacre mentre mangiavano. Se divoravano tutto era un buon segno, ma se per disgrazia il cibo non era invitante, allora si trattava di un brutto, ma bruttissimo segno. Sebbene in epoca cristiana le vecchie superstizioni pagane fossero state accantonate, proprio nel medioevo nacque la moderna astrologia. Allora e fino all’illuminismo questa disciplina assunse sempre più prestigio, fino a diventare una vera e propria scienza. Che sarebbe più o meno come dire che la visita degli UFO sulla terra è storia vera.
Opinioni
di Stefano Pravato
Studenti, una luce in fondo al tunnel? “Giovani precari a vita”: questa ormai è l’etichetta adottata per classificare la
nostra generazione di studenti italiani. Sfiducia, poco sostegno, frustrazione… ecco quello che vede e prova uno studente del nostro Paese che si sente estraneo in un sistema che non lo rispecchia. L’unica soluzione sembra espatriare in luoghi dove i giovani contano qualcosa (una tappa del momento sembra per esempio l’Australia), dando vita alla cosiddetta “fuga di cervelli”. Eh sì, perché in Italia ci sono molti ragazzi volenterosi e pronti ad ogni sacrificio… un esempio? Giandomenico Iannetti, nato nel 1974, ora è professore a Londra dopo aver elaborato una nuova teoria sulla cognizione dolore. Sembra proprio che per gli Italiani più avanti con gli anni (ma neanche troppo) noi ragazzi siamo una massa di corpi inermi e inutili… ma forse siamo anche noi giovani ad avere (o meglio, non avere) qualcosa: forse ci manca quella voglia, quel desiderio di sognare, di avere una prospettiva. Sta a noi cambiare queste e altre affermazioni… e questa volta, senza l’aiuto del tablet.
di Leonarda Artale
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Rubrica
Riflessioni Ancora una volta il Lanx è pronto a iniziare con noi un nuovo anno scolastico! Come sempre quando si parte, mi chiedo dove mi poterà questa strada, che cosa succederà mentre la percorro, chi incontrerò e cosa scoprirò. Ma soprattutto, mi chiedo chi sarò una volta arrivata. Come cambierò, dopo che avrò rincorso il tempo e con lui avrò giocato sul lungo sentiero che mi aspetta davanti? La risposta me la potrà dare soltanto il momento in cui, a destinazione ormai raggiunta, guarderò finalmente tutta la strada fatta; solo in quell’attimo potrò accarezzare di sfuggita l’ombra misteriosa che allaccia passato, presente e futuro. Su scala decisamente più ampia, è lo stesso che avviene nella storia del mondo. Si corre avanti verso un misterioso futuro che già è passato una volta che, dopo tanta fatica, lo si è raggiunto; e spesso si guarda alle spalle, come quando, finito di scrivere un testo, lo si rilegge dall’inizio e riga dopo riga, si osserva l’evoluzione delle idee fino ad arrivare all’ultimo punto dove le parole smettono di inseguirsi ed il pensiero finito, a sé stante, si erge fiero in piedi da solo. Spesso mi diverto a pensare a quando –prima o poi succederà- verrà il nostro turno di voltarci, e a quando poi chi camminerà dopo di noi a sua volta si girerà e osserverà come abbiamo percorso la nostra strada. Cosa lasceremo a chi ci seguirà sul sentiero? Gli consegneremo un pianeta martoriato, una società disfatta ed annegata nella sua stessa ipocrisia, dei valori vuoti di significato, o saremo in grado di rialzarci e di ricostruire tutto ciò che ha smesso di funzionare? Ce la faremo a camminare fino alla fine senza fermarci a polemizzare sulle più piccole sottigliezze, sul colore della terra o sulla forma dei sassi, alzando piuttosto la testa per goderci il panorama della vetta che staremo (soltanto se avanzeremo con buona volontà però) conquistando? Mi chiedo anche come saranno questi posteri. Non è una domanda ingenua da bambini; in qualche modo chi ci succederà dovrà aver acquisito parte di ciò che noi siamo, della nostra cultura, del nostro stile di vita. Per loro saremo soltanto una memoria sbiadita che è meglio dimenticare, a causa della sua meschinità, ottusità, arretratezza? Oppure ci guarderanno con occhi simili ai nostri, perché ce l’avremo fatta a cambiare le cose e a regalare loro il mondo migliore? Ma la risposta, anche questa, la conosce soltanto il mistero del tempo, e, senza la possibilità di decifrarlo, non ci resta che sederci con pazienza a contemplarne i contorni sfuggenti.
di Francesca Ballin
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Ipse Dixit
Ipse Dixit
BONAVOGLIA: Smart Notebook si mangia i giga IOVANE: Dopo lo stronzio ecco il glucagone, la come noccioline! sostanza che fa più ridere! Ora ditemi a cosa serve! ONESTO: Meglio di no! STEFINLONGO: Ma la molarità cos’è? Quando ti fanno male i denti? IOVANE: Hanno dovuto organizzare bene il reticolo con meridiani e paralleli perché inizialmente avevano pensato “Fioi è un casino!” MEZZAROBA: Cotton floc alla mano, sturatevi bene le orecchie, sviluppate il padiglione e state attenti! MARINA: Prof, come si interpreta la geometria di Lobacevsky? BONAVOGLIA: Hai presente…devi prendere una MEZZAROBA: All’esame di maturità avviene un sella di cavallo e prolungarla all’infinito! processo di rincoglionimento totale! ANDREOLO: Essendo io stonato come una mucca IOVANE: Se vi siete spaventati che i torni non scozzese.. contavano.. MEZZAROBA: Per fare ciò mi toccherebbe corteggiare il professor Andreolo come se fosse una IOVANE: Sono cose che nessuno mette in dubbio… bella fanciulla! di mettere in dubbio! IOVANE: Il vostro regime alimentare è come MADARO: Verrete trattati come tratterete i vostri quello delle scimmie...mangiate in continuazione! libretti
Ipse Dixit Revival
VOI: Quando ero all’Orseolo facevo ogni mattina la strada col Preside, che era molto spiritoso, e tutte le volte c’era uno che ci fissava. Allora un giorno il preside mi fa “Ieri ho incontrato la prof XXX” e io “Ah, e come sta? È tanto che non la vedo” e lui “Eh, insomma, ha avuto un po’ di problemi in famiglia…La madre ha avuto un’apocope!” allora io ho capito che scherzava e sono
stata al gioco! “Oh, povera! Un’apocope!” e lui “Già! E poi la sorella un’aferesi e anche un chiasmo!”. Intanto quello, che stava leggendo il giornale, lo mette giù e incomincia a guardare dalla nostra parte con gli occhi sbarrati. Il Preside continua “E poi ha avuto anche una figura etimologica!” “Oh, no! Anche la figura etimologica!” E il signore era tutto preoccupato!!!!
Nos Diximus
ONESTO: Lei sta tossendo quindi lo dico io: boi- ANDREOLO: Galileo fa questo esperimento mencottare la Nestlè! tale… ci troviamo in una nave sotto coperta e ANDREOLO: …è un po’ difficile.. senza… ONESTO: Cosa? Tossire? ALVISE: Senza lenzuola! MEZZAROBA: Onesto! Perché non hai il libro? ONESTO: Non mi è ancora arrivato MEZZAROBA: Beh...strano...dato che stiamo ancora usando quello dell’anno scorso!
(primo giorno dell’europeo nel nuovo edificio) DE GASPARI: Prof, mi ha messo in ritardo? FASSINA: Certo, che ne so io che non sei andato a fare un furto? di Ulisse (Nessuno)
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Il bus del futuro
Pensieri
I mezzi di trasporto nel futuro? A questa domanda molti risponderebbero così: aerei supersonici in grado di fare il giro del mondo quasi alla velocità della luce, treni che viaggiano a migliaia di chilometri orari, teletrasporto modello Star Trek... Secondo la mia modesta opinione, niente di tutto ciò sarà reale nel futuro. Fantasticando, io vedo...io vedo....io vedo... DeLorean che sfrecciano da una decade all'altra trasportandoci ad ammirare il primo giorno di scuola di Albert Einstein o, perché no, chiarendoci finalmente come e da cosa si sia creato l'Universo. Oppure assistere in anteprima assoluta all'uscita del prossimo gioco di Zelda... No scusate, stiamo divagando! Io vorrei vedere la prima partita di tennis su Marte... Ah! ...quante cose vorrei vedere... Ma, rimanendo con i piedi per terra, forse è più probabile che, mentre rifletti su queste parole, tu , caro lettore, venga colpito da un fulmine! No, seriamente... senza scomodare salti temporali, io vedo piuttosto tecnologie aliene, scoperte in qualche recondito deserto, messe a disposizione dell'Actv per consentire a noi poveri studenti di arrivare puntuali a scuola.Ma, in attesa di queste innovazioni epocali, mi sa che dovrò accontentarmi di prendere il solito 12 delle 7.09 nel quale trovare un posto a sedere libero meriterebbe uno speciale di “Mistero”! Nel futuro sì volerà! Sì, ne sono certo...vedo scope volanti alla Harry Potter librarsi verso cieli sconfinati e condurci, con il vento tra i capelli, verso le mete desiderate... Già immagino scope truccate, gare clandestine in puro stile Fast and furious e sfide all'ultimo filo di saggina. Anche se, probabilmente, questi sono solo i sogni di un ragazzo... Come sarebbe bello invece usufruire di mezzi di trasporto che non debbano sottostare alla dittatura del petrolio, scendere a patti con la CO2 e con le polveri sottili. Si sono già studiati metodi vantaggiosi per il nostro ambiente, ma le nostre coscienze forse non accettano di utilizzarli in quanto difficili da reperire o complicati da usare. Sto parlando delle fonti rinnovabili. Siamo circondati da così tanta energia: sole, vento, acqua... Ci sono tutti gli elementi per rivoluzionare il sistema dei trasporti... senza avere bisogno di navicelle, scope o macchine del tempo.. Il futuro dipende da noi stessi!
di Marco Zecchillo
Sfrondando nel successo Attualmente sono pieno di ANELLI, magro come un FUSCELLO, con una bella CHIOMA folta. Per questo sono ACCETTATO da tutti. Ho il terrore di diventare un FULMINATO un giorno e dunque di venir TAGLIATO fuori dal giro. Ma non mi ABBATTO. È assolutamente impossibile che qualcuno riesca SEGARMI le gambe e nessuno potrà mai SRADICARE questa mia convinzione. Quindi, in definitiva, come immagino il mio futuro? FRUTTUOSO, ovviamente!
di Beth Ulla Lanx / novembre 2013
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Cucina
Manuale di cucina spaziale La fantascienza, genere spesso sottovalutato, si è a volte dimostrata profetica, dalle vele solari alle armi laser, dalle protesi mioelettriche alla carne sintetica. Certo la tecnologia ha ancora molta strada da fare e l'hamburger artificiale non ha ricevuto l'approvazione dei gourmet, ma chissà che meraviglie ci riserva il futuro. E chissà che tipo di cibo mangeranno gli esseri umani nei prossimi anni. Fra OGM, carne non naturale e piante ibride come la Tomtato, senza dubbio la nostra alimentazione è destinata a cambiare di molto rispetto a quella dei nostri avi, dopotutto gli scienziati prevedono che l'umanità diventi prevalentemente vegetariana entro il 2050. Che questa sia un'ipotesi azzardata o meno ce lo svelerà solo il tempo, intanto possiamo goderci le ipotesi che gli scrittori di fantascienza hanno avanzato. In "Memorie di un cuoco d'astronave" M. Mongai ci illustra un mondo in cui l'alimentazione è basata sulla soia e le alghe.Il libro inizia con "La soia ha salvato l'umanità dalla fame”, per poi sarcasticamente continuare "E l'ha lasciata viva a chiedersi se ne valesse la pena". Ma il cuoco protagonista non si trattiene sulla Terra e affronta un'avventura gastronomica spaziale: prepara carpaccio di Tu-kk-ee-n-oo, degli esseri semisenzienti che passano il loro tempo a elaborare calcoli matematici complessi, ma che sostanzialmente sono poco più evoluti di un cane; ci rivela che esiste un formaggio, il phormujeenohkomounae, che non sa di niente, più o meno come il tofu, ed è tratto dal latte di un mammifero marino alieno, la "KK-uppruh"; assaggia l'insalata di poon-tahraelluh, che toglie ogni inibizione sessuale e ti catapulta in uno stato d'estasi; cucina souvlaki di Mmmyammhmn, una specie di talponi, senzienti solo quando si trovano in gruppo; infine si gode la marijuana marziana, esperienza che certo non poteva mancare. Invece V. Thalimon inventa un altro tipo di alimentazione, il "rinos", ovvero il cibo del popolo, di cui basta un piatto per soddisfare anche dieci persone, dato che se ne assimila il nutrimento tramite l'odore. Nel film "2022: I sopravvissuti" l'unico cibo disponibile sono le gallette Soylent Green, ufficialmente composte da plancton, ma in realtà fatte con la carne umana dei suicidi e in generale dei morti, che sono numerosi. Che dire poi di "Futurama", nell'episodio "Il cibo parlante" l'equipaggio della Planet Express trova su un pianeta quelli che sembrano deliziosi e croccanti snack, da loro chiamati "scrocchiazeppi", che però si scopriranno essere la fase embrionale degli Omicroniani, temibili alieni ben più evoluti degli umani. Insomma, la gastronomia fantascientifica ci riserva davvero piatti per tutti i gusti! di Silvia Fregonese
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Lanx / novembre 2013
Curiosità
Cartomanti, nonnine e fondi di caffè Per predire il futuro al giorno d’oggi, ci sono molte tecniche come la chiromanzia, la cartomanzia e la lettura dei fondi di caffè. Si tratta però di tecniche usate fin dall'antichità che ora, purtroppo, vengono sfruttate da ciarlatani che mentre “leggono” la mano pensano: “Ahahah, che stupido questo!”. Buffoni che vogliono solo i vostri soldi, mentre voi sperate che vi riferiscano un buon voto nel compito di matematica del giorno dopo oppure che vi dicano che lì fuori c’è qualcuno che vi aspetta. Possono ingannarvi in vari modi (ma magari è magia vera) come con le carte e le linee della mano che, con una buona spiegazione sembrano antiche magie di posti lontani. Eppure qualcuno potrebbe anche dire la verità, chi lo sa? Magari qualche chiromante aveva un bisnonno stregone che prediceva il futuro con vari metodi. Scherzi a parte, a parer mio potrebbero esistere queste cose, dipende da chi e da come vengono usate! In effetti credere alla vecchietta che abita affianco a voi che sulle scale vi dice con tono misterioso di stare attenti non è molto intelligente, ma al momento è la predizione migliore che potete avere. Infatti non sono ancora stati trovati fondamenti scientifici per queste stregonerie, quindi bevete qualche caffè e cimentatevi nella lettura dei fondi!
Attualità for dummies la tassa del futuro
di Stella Oran
Questa rubrica è dedicata ai pochi coraggiosi che praticano più o meno abitualmente la nobile arte di sfogliare il contenuto interno del Lanx. Proprio a loro desidero dare tre sensazionali notizie: la prima è che siamo ad Ottobre, l’autunno è iniziato ma non è ancora tempo di berretti di lana; la seconda è che ai quei mattacchioni del Governo piace (come a me) giocare con il vostro quoziente intellettivo; e la terza è che da oggi in poi, per la gioia dei vostri neuroni, io potrò semplificarvi la vita. In questi giorni in TV si parla spesso di Service Tax, ma che cos’è? Per spiegarvelo vi propongo questa situazione : immaginate di abitare in un palazzo con più interni e di partecipare ad una riunione condominiale. L’amministratore apre l’incontro dicendo che, indipendentemente dal fatto che voi possediate l’appartamento dove vivete, dal prossimo anno dovrete pagare delle spese condominiali differenti. Naturalmente le vostre vecchie uscite verranno annullate, ma al posto di queste dovrete versare una cifra decisa dall’amministratore stesso. Indovinate un po’? Sarà superiore alla precedente. Di quanto? Non si sa! Per pagare cosa? Il fatto che voi occupiate il vostro appartamento e che produciate rifiuti. Ora sostituite all’amministratore il Consiglio del comune in cui vivete, aggiungete una vaga linea-guida fornita dal Governo, interpretabile in almeno due modi diversi, e condite il tutto con abbondanti bilanci comunali in rosso. Et voilà, l’imposta è servita!
di Lisa La Marra Lanx / novembre 2013
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OROSCOPO
Giochi
Beeeh, beee-beeeh! Bbbeee beh beh beeeh: bbbbeeeh? Beh… beheheheh beh behe beee.
Sfortuna nel giuoco, fortuna in ammore. Approfittatene con la vostra dolce metà, ma prima di giocare la schedina recatevi dal rispettabile webmaster P. Bonavoglia per una consulenza sul calcolo probbbabbbilistico.
Sfogherete tutte le frustrazioni mangiando. Possedete ormai un’orbita tutta vostra e l’amico Galileo dimostra gratitudine a nome di tutta la comunità scientifica per il vostro contributo fondamentale al progresso. Non lasciatevi coinvolgere dalla moda del momento. Cosa sono le magliette con i baffi disegnati sopra, se non la manifestazione (CHIARA E DISTINTA) del male sulla Terra?
Aggrapparsi al cogito non è la soluzione alle crisi di identità causate dalla scelta dell’università (per i più vecchi) o dall’eccessivo studio dei pronomi personali latini.
Siete troppo mitologici quindi mi siete antipatici. Vi auguro di essere catapultati in una realtà non euclidea a forma di iperboloide parabolico.
Il divieto di fumo sarà per voi causa di crisi mistiche nonché di scompensi psicofisici a cui nessun Bifidus Actiregularis saprà rimediare. Siate forti, è tutta salute! Almeno non sarete stroncati brutalmente da una polmonite come un tale Renato Cartesio.
Le stelle medicee vi sono avverse, indipercui la vostra salute sarà cagionevole… e comunque fa proprio freddo, ascoltate la mamy se vi dice di coprirvi.
Ottimo rendimento scolastico questo mese. Assicuratevi però che il dio maligno e ingannatore non si prenda gioco dei vostri sensi, mentre studiate indossando una vestaglia davanti al focolare in salotto. Sorelle verginelle, mi ha detto Checco I che vi siete macchiate di peccati turpissimi. Non disperate! Abbonatevi al Lanx: sarete assolti seduta stante e la vostra purezza sarà preservata in saecula saeculorum.
Pessimo, pessimo mese per voi smemorati: dimenticherete le chiavi di casa nella toppa e lo stesso giorno perderete il portafogli. Inoltre ricorderete di prenotare la mensa soltanto alle 9:05 e sarete rincorsi da un’autorevolissima Signora Betty a bordo del carrellino del mocio. (Betty ci manchi, torna!) Se questo è stato un mese piatto come una sogliola, il prossimo lo vivrete sempre sulla cresta dell’onda, assaporando ogni momento, emozionandovi come neanche un filetto di branzino al cartoccio saprebbe mai fare-no nemmeno appena sfornato.
POSTA
di Rene’ De’Ecarte
ALLA 4AE Ciao marmaluotti del mio cuore, buon giorno affezionati professori, ciao Cosi. Come state tutti? Come è cominciato questo nuovo anno scolastico? Com'è il nuovo assetto della scuola? Quelli di voi non nati stanchi sono già stanchi? Scommetto che mi avete riservato un banco in prima fila...vero? Mi mancate muccammellini patatosi, vi penso spesso.....qui l'accento australiano è più incomprensibile di Erodoto, e il cibo è sano e dietetico come cinquanta panini di Franco al giorno:) cresco a vista d'occhio....non in altezza pensate che sono arrivata al punto di sentire la mancanza della mensa!!! Cos'altro dirvi...a scuola sono tutti un po' strani, ma voi rimanete imbattibili e unici nel vostro, nostro, genere. Quando facciamo uno Skype di gruppo? Mi farebbe tanto piacere. Un caro saluto a tutti da queste remote terre dell'altro capo del mondo, marmaluotti e professori, ci sentiremo presto! Beatrice Campisi ☺
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