Lanx 8 - SATURA

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Alexandra Cieol Pelizza


Perché ti candidi a segretario generale del MUN? Per me candidarsi significa mettere in gioco le proprie capacità e competenze. A disposizione e a servizio dell’organizzazione del Foscamun. Grazie alla mia esperienza personale in questi anni, cominciando dal primo anno, quando ho fatto il fotografo, nel secondo, quando sono stato nominato capo dei servizi fotografici, e nel terzo anno, quando sono stato il delegato dell’Australia nella commissione in francese, non posso che riconoscere al foscamun quella organizzazione che consente a un giovane motivato di darsi da fare, crescere e anche far crescere l’organizzazione stessa. Per questo sono pronto a mettere a disposizione le mie capacità e le mie competenze maturate anche su nuovi argomenti. Lo sviluppo del foscamun stesso è molto importante perché, anche se non ha bisogno di essere diverso da quello che è, ma sicuramente, in quanto imitato, ha la necessità di crescere, e quindi bisogna partecipare tutti insieme alla crescita del foscamun, ad esempio in una estensione progettuale nelle lingue che non sono ancora presenti. Penso che questo sarebbe veramente un’opportunità senza pari per gli studenti, e anche un modo per il Foscamun di diventare ancora più grande, rendendolo accessibile anche a chi non ha ancora potuto parteciparci. Quindi metto la mia candidatura su un principio di apertura e di sviluppo, su qualcosa che è già consolidato, ripeto, su qualcosa che è già famoso e già imitato da molti. Ci sono altri licei che stanno provando a fare qualcosa come stiamo facendo noi, e questo ci dà lo stimolo per crescere, e a non godere degli allori maturati, ma anzi ad aprirsi ai cambiamenti e all’estensione, non certo per una mera ossessione per le novità. D’altronde, apertura, estensione, dialogo sono argomenti quanto mai importanti in questo periodo, come vediamo nell’ambito sociale, nell’ambito dell’accoglienza e in quello religioso, dove ci sono sì delle zone di conflitto, ma anche alcune di dialogo. Dialogo e conflitto a volte interagiscono fra loro, sono opposti complementari. Noi siamo per il dialogo, non per il conflitto, perciò siamo a favore dell’apertura. Quali sono le principali novità che vorresti introdurre nell'organizzazione del Foscamun? Per rendere il sistema ancora più motivante per i partecipanti, occorre in primo piano mettere l’accento sulla qualità dei rapporti interpersonali. A livello organizzativo, armonizzare i rapporti tra le funzioni e i ruoli, per esempio tra i Paggi e i Chair. Questo è uno dei miei obiettivi maggiori oltre all’ampliamento linguistico, non perché oggi i rapporti tra i partecipanti funzionino male, anzi! È proprio perché funzionano che devono funzionare meglio, rendendo i rapporti nel Foscamun davvero amichevoli, rinforzando lo spirito di squadra, entusiasmante e motivante. Un terzo pilastro del mio programma è costituito senza dubbio dai rapporti con la stampa, che vanno migliorati. Innanzitutto ci terrei a ringraziare il LANX per le segnalazioni che ha contribuito a diffondere. Il LANX svolge una funzione importante per noi, ringrazio tutti quello che nel LANX hanno portato la propria testimonianza, i propri commenti, le proprie critiche al Foscamun, sempre funzionali a un miglioramento. Credo che sia meglio focalizzarsi su pochi aspetti; puntare su alcuni punti ci permetterà di creare qualcosa di effettivamente fattibile. Io sono al terzo anno e ne ho teoricamente altri due


davanti. Quindi se io mi ponessi troppi obiettivi pochi alla fine verrebbero implementati, preferisco dunque avere pochi obiettivi che si possano ottenere con la mia squadra. Proporre dei miglioramenti per il Foscamun significa riconoscere l’ottimo lavoro finora svolto. Riconoscere il buono che dev’essere mantenuto. Sarebbe un’offesa a chi, negli anni scorsi, ha lavorato così bene per il successo di questo evento. Però è necessario aprirsi a più lingue, migliorare i rapporti tra le persone, e migliorare i rapporti con la Stampa. SONO COSE NECESSARIE! Stefano Pravato

Un petalo della triadica rosa dei candidati al ruolo di Secretary General per il FoscaMUN 2018 è Martino Sottana, 16 anni, classe 1aBo. È l’unico a candidarsi per il liceo ordinamentale e ciò rappresenta una vera sfida per la superiorità numerica dei partecipanti europeini sugli ordinamentalini. “Ma non è una sfida impossibile!” Sottana garantisce una esperta preparazione come delegato: ha partecipato al FoscaMUN 2017 rappresentando la Repubblica Democratica del Congo in UNICEF e all’OberMUN 2017, con la Russia in WHO. Sa certo come funziona il Model United Nations, lo schema della diplomazia e del dibattito del Delegate e sicuramente anche la mediazione della Chair. Non avendo però mai ricoperto una carica di questo tipo, Martino si affida al suo carisma, anche se con qualche modesta reticenza nell’ammetterlo. Certo chi lo conosce sa che può contare su di lui perché è organizzato, leale e integerrimo. Rispettare la parola data è il suo codice di base e ama controllare l’ordine delle res attentionem petendae. Le idee per il 2018 sono di mantenere la commissione in francese, rivelatasi particolarmente proficua e interessante. Convertire la UNODC dall’inglese allo spagnolo. Istituire la nuova commissione della UNCSD (United Nations Commission on Sustainable Development) incentrata sull’economia. Egli ha infatti notato quanto durante le sessioni si parli di funds, aids, development e ha pensato ad una committee ad hoc. Per quanto riguarda il System, colonna portante del MUN, Sottana propone una sistematica preparazione delle parti (paggi, fotografia, catering etc) viste le molte insicurezze dell’ultima edizione e le successive disorganizzazioni. Insomma, Martino potrebbe rivelarsi un ottimo Secretary General e, allo stesso modo, anche Maria e Pier Paolo. Solo giovedì lo sapremo, con il voto degli ex delegati che ancora una volta deciderà il destino del FoscaMUN. IPAZIO


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