Lanx n°10

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L AN X

10!

Ephemeris discipulorum licei gymnasiique M.Foscarini


APRILE 2013 - Numero 10 - Anno 26 “Nessuno è nato sotto una cattiva stella: ci sono semmai uomini che guardano male il cielo.” Dalai Lama Tenzin Gyatso

Sommario TELEGRAFICO TELEGRAMMA Viaggi tema troppo generico. Stop. Esistenti tanti tipi di viaggio: mentale, nel regno della fantasia (Geronimo Stilton), turistico organizzato con pullman e giapponesi, interrail, in vaporettob(fare 3 volte dormendo P.le Roma-Lido e ritorno). Stop. Indecisione su quale trattare. Stop. Zamprogno nega titoli. Stop. Dirò quello che mi passa per la testa (come sempre). Stop. Penso a Il giro della prigione di M. Yourcenar. Stop. Viaggiare sarebbe fare il giro della prigione (prigione=mondo). Stop. Fa ansia. Stop. Correttore non mette le maiuscole automaticamente. Stop. Ma imposta corsivo automaticamente. Stop. Questo mi infastidisce. Stop. Cose concrete dette: nessuna. Stop. Sono brava a “vaneggiarmela”. Stop. Maddalena vieta articoli “come il tema delle elementari sulla gita”. Stop. Mai fatto temi su gita. Stop. Infanzia deprimente. Stop. Venuto in mente viaggio aereo intercontinentale. Stop. Non bello: alla fine occhi doloranti (troppi film) e tutti puzzano. Stop. Rimembrato viaggio in Francia senza prenotare. Stop. Incubo. Stop. Rifletto su turisti a Venezia: non esprimo elucubrazioni. Stop. Venuto mal di testa elucubrando. Stop. Necessito di urgente vacanza alle Bahamas. Stop. Presenti due problemi in vacanze e viaggi. Stop. Ritorno noto come problema più grave. Stop. Adattarsi con altri cibi e culture (=igiene) però spesso impresa ardua. Stop. Tre soluzioni: stare casa, riempire valigia con amuchina+barrette energetiche, adattarsi. Stop. Non vi dico quale scelgo, ho finito parole. Stop.

Benedetta Favaro

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Lanx / aprile 2013

IL LANX È DISPONIBILE ANCHE ONLINE SU ISSUU.COM ALLA VOCE lanxfoscarini

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Editoriale

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Fantasia: Le avventure dello Studente Tipo

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Rubrica: Cinema

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Rubrica: Wonderland 6

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Pensieri: Sì, viaggiare!

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O.O.B.E.

Giacomo Zamprogno Lisa La Marra

Zoe Innocenti Silvia Fregonese Francesca Ballin

Silvia Fregonese

Viaggio nelle città più....

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Curiosità: Sconosciuto è bello

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Giochi

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Oroscopo Posta

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Ipse Dixit

Magda Berto

Max Ebbasta

Ulisse (Nessuno)


Lanx Direttori:

Maddalena Casanova Zoe Innocenti

Redazione:

EDITORIALE Quello che i viaggi (non) dicono

Siamo giunti al numero 10, molto probabilmente qualche Santo è Magda Berto (4AO) dalla nostra parte, non me lo Francesca Ballin (2DE) spiego in altro modo. Beatrice Campisi (3AE) Silvia Fregonese (3AE) Sulla base di Walk of life degli Lisa La Marra (3AE) intramontabili Dire Straits scriBenedetta Favaro (IIB) vere di viaggi risulta più faMarco Vianelli (IIIA) cile. Dopo mesi di spietata Gioia Stefinlongo (IIIB) dittatura, è lo stesso Dittatore Giacomo Criniti (IIIC) Zamprogno ad esAndrea Tortato (IIIC) sere vittima dei Lucia Buricelli (IIID) temi più o meno assurdi che mensilDisegni: mente concordiamo Alizée Rekettyei (3CE) per il Lanx. Samuele Lotter (IIB) Riccardo Bianco (Liceo Artistico) “Il viaggio”, suggerisce bonariamente Furio Visintin (Veterano) Bruce Chatwin in una frase de AnatoImpaginazione: mia dell'irrequieMaddalena Casanova (IIID) tezza, “non soltanto Giacomo Zamprogno (IIB) allarga la mente: le da’ forma” e proResponsabili di prio il lungo viagproduzione: gio che la Giacomo Zamprogno (IIB) Redazione e noi Alvise Dolcetta (IIB) quattro rappresentanti abbiamo fatto Per info e quest'anno, consuggerimenti ferma la teoria rivolgersi a: dello scrittore briMaddalena Casanova e tannico. Abbiamo Zoe Innocenti (IIID); compiuto un viagSilvia Fregonese e gio diverso dall'imLisa La Marra (3AE) m a g i n a r i o Oppure potete contatcollettivo, fatto di macchine fotarci all’indirizzo tografiche e zainetti ricolmi di provviste, ma comunque avvine-mail: cente. foscarini.lanx@gmail.com I viaggi sono delle porte sul Hanno collaborato mondo, delle opportunità per in questo numero: molte persone di trovare o ritrovare se stessi. Noi non possiamo Max Ebbasta Ulisse (Nessuno) certo paragonarci a sperduti viaggiatori in cerca del loro esDisegno di copertina: sere, ma l'avventura di queFurio Visintin st'anno ha, in qualche modo, cambiato anche ognuno di noi. Il sottoscritto, dopo la scorsa au-

togestione, ha leggermente ridimensionato le sue idee sui tempi di preparazione di grandi eventi all'interno della scuola. Con il passare del tempo e delle uscite le Direttrici sono diventate (quasi) perfette con l'amministrazione del giornalino. Nessun viaggio sarebbe stato in grado di apportare un cambiamento così grande. Credo molto nei viaggi veri, e nelle avventure dei viaggiatori. Credo, come ha detto qualcuno di cui puntualmente non ricordo il nome, che si torni sempre diversi da un viaggio, che qualcosa cambi ogni volta che prendiamo una borsa, una valigia, un baule, se volete, e carichi di aspettative ci dirigiamo verso mete più o meno sconosciute. I viaggi poi dicono molte cose, basta saperli ascoltare. Spiegano, lo dico in maniera forse troppo utopistica, i nostri limiti e le nostre speranze. Spiegano che c'è sempre qualcos'altro oltre a quello che conosciamo, fortunatamente. In attesa di un viaggio ancora da compiere, questa volta sul serio, penso agli ultimi appuntamenti che ci separano dalla fine della scuola e auguro a tutti di finire l'anno senza essere affetti da schizofrenia, malattia molto diffusa tra i corridoi della nostra scuola.

Giacomo Zamprogno Lanx / aprile 2013

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Fantasia

Le avventure dello Studente Tipo

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n the town when I was born, lived a man who sailed to sea…nell’Italia comunale del XII secolo…and he told us of his life…Federico Barbarossa…in the land of submarine…

Submarine? Sottomarino? Chissà cosa farei se potessi girare il mondo in un sottomarino!

Così inizia il viaggio mentale quotidiano dello Studente Tipo. E così (come è probabile capiti anche a qualcuno di voi) si esaurisce definitivamente ed irreparabilmente l’attenzione alla lezione in corso. Al nostro Studente Tipo, infatti, non servono parole d’ordine, né tantomeno comunicazioni scritte per far partire il treno dell’immaginazione: lui, il Tipo, ha soltanto bisogno di sentire il suono di una parola per perdere la coscienza di se stesso. Una sola parola e il professore che sta ascoltando si trasforma in un baffuto nostromo che cerca di salvare la sua bagnarola dalla tempesta infuriante, una sola parola e la penna con cui sta giochicchiando diventa improvvisamente la scimitarra di un temibile mamelucco egiziano, una sola parola e tutto il mondo reale svanisce. Tutto sfuma e si aprono i sipari della fantasia, dove si mettono in scena solo per il fortunato Studente Tipo infinite avventure ai confini dell’inverosimile: avvincenti safari nella sterminata savana africana, folli arrampicate sulle cime più alte del mondo, disastrose esperienze di rafting sul Rio delle Amazzoni, vivaci chiacchierate nei suk di Istanbul o, più semplicemente, tranquille passeggiate lungo la Senna. Che dire poi di quando al nostro Tipo successe di venir catapultato nel bel mezzo degli scontri a fuoco tra Americani e Vietkong? Fu una ricostruzione talmente realistica che, quando il ragazzo ne uscì, prestò attenzione ad ogni singolo attimo delle successive lezioni pur di non tornare più ad immaginarsi la scioccante avventura appena vissuta. Il giorno successivo, fortunatamente, i “viaggi” furono più facili da gestire per lo Studente: mentre veniva fatto l’appello fece un salto sull’isola di Pasqua per ammirare un’altra volta gli splendidi Moai, poi, durante l’interrogazione di chimica si regalò un giretto all’Avana per ballare una sensualissima salsa cubana in compagnia di un’altrettanto sensuale ragazza di nome Lola ed infine, per l’ora di letteratura latina decise di dedicarsi alla visita del Metropolitan Musem of Art. Una grande disgrazia però stava per abbattersi sul povero Tipo, il quale, ignaro del suo destino, stava ancora ammirando un bellissimo Van Gogh. Non fece in tempo ad accorgersene e… “M, mi riassumeresti con parole tue ciò che ho appena detto?” tuonò la professoressa. Ecco, la frittata era fatta, e allo sciagurato non restò che arrendersi alla tanto odiata scena muta con il conseguente (ancora più sofferto) terzo grado della docente infuriata. Qui finisce la storia del nostro Studente Tipo e qui inizia la vostra. Preparatevi psicologicamente alla partenza perché in fondo… We all live in a yellow submarine!

Lisa la Marra

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Rubrica

ZoeAZonzo nel Cinema

TITOLO: On the Road REGIA: Walter Salles; INTERPRETI: Sam Riley, Garrett Hedlund, Kristen Stewart, Kirsten Dunst, Amy Adams, Viggo Mortensen; PAESE DI PRODUZIONE: USA, Regno Unito, Francia; ANNO: 2012 Basato sul romanzo autobiografico del 1951 Sulla strada di Jack Kerouac, On the road racconta l’incredibile e rocambolesco viaggio di due giovani americani “ribelli” nella seconda metà degli Anni Quaranta: Sal (Sam Riley), newyorkese amante della letteratura e con aspirazioni da scrittore e Dean (Garrett Hedlund), “bello e dannato”, che oltre all’appassionata relazione matrimoniale con la disinibita e seducente Marylou (Kristen Stewart), ha numerose altre frequentazioni tra cui quella con la più “borghese” Camille (Kirsten Dunst), da cui avrà due figli. Entrambi desiderano una vita senza regole e senza limiti con l’obiettivo di trovare se stessi nel disincantato mondo del Dopoguerra americano, non colpito direttamente dal conflitto mondiale, ma profondamente segnato dai cambiamenti che ne sono derivati. Questo desiderio di ricerca si traduce subito nel desiderio di sperimentazione (con il sesso, la droga, ma anche la nuova musica jazz e la letteratura) e soprattutto del viaggio, tema conduttore di tutto il film. Così i due protagonisti iniziano un’incredibile avventura, che li porterà, con la compagnia di diversi compagni di viaggio, a scoprire luoghi incredibili e meravigliosi (guidando dall’Est all’Ovest degli Stati Uniti e poi fino in Messico) e a incontrare strani personaggi dalle storie tristi e complicate, ripercorrendo anche le proprie origini (come Dean, che cerca il padre, che mai troverà). Sal e Dean, poi, non sono uniti solo da una grande affinità e da interessi comuni, ma anche, e soprattutto, dall’amore per la stessa donna, Marylou, che li accompagnerà per buona parte delle loro peregrinazioni. Questo film mostra come il viaggio, che può sembrare un elemento così comune nel nostro mondo globalizzato e che sta andando sempre più perdendo il suo significato, in realtà sia un’occasione di crescita, di rinnovamento e di scoperta di noi stessi. Attraverso la conoscenza di nuovi luoghi, nuove usanze, nuove persone e quindi nuove sensazioni si può giungere a un vero arricchimento dell’anima e a una trasformazione. E questa pellicola lo dimostra: i protagonisti alla fine della loro avventura sono cambiati, l’uno raggiungendo i propri obiettivi (Sal), l’altro cadendo nella disperazione (Dean).

Zoe Innocenti

«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati» «Dove andiamo?» «Non lo so, ma dobbiamo andare».

Lanx / aprile 2013

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Rubrica

Wonderland 6

F

inalmente è primavera! Dopo mesi di freddo e pioggia possiamo sentire il sole caldo sulla pelle e anche il mondo che ci circonda sembra irradiare nuova energia. Venezia non si può definire la patria del verde, ma anche qui si possono ammirare certe fioriture primaverili, che nel loro piccolo colorano il grigio della vita oberata di lavoro dello studente medio. Allora perché non parlare proprio dei fiori? - Keukenhof, un parco botanico olandese, è uno dei più grandi parchi di fiori a bulbo del mondo. Insomma, è il posto ideale per ammirare tulipani, di cui sono presenti 100 varietà diverse, ma anche narcisi, giacinti e altri fiori. I sentieri, passando fra alberi e laghetti, ti conducono in un viaggio tra disegni geometrici tinti di ogni colore, mentre per chi volesse un paesaggio più mozzafiato basta farsi un giretto fra le poco lontane e vastissime distese di tulipani colorati, accarezzati dal vento che spinge i mulini sullo sfondo. - Aro Titano, tra i fiori più grandi del mondo, può raggiungere i 3 metri di altezza. Esteticamente si presenta di colore porpora e giallo, mentre di forma assomiglia in parte ad un gigantesco fallo, ma la cosa che più colpisce di questa infiorescenza è l'odore. Infatti per attirare più insetti possibili per l'impollinazione, giacché il fiore ha breve vita, la fragranza ideale è quella di carne in putrefazione. Ma dopotutto il suo "profumo" è parte del suo fascino ribelle. - Rafflesia, anche questo tra i fiori più grandi del mondo, può raggiungere un metro di diametro ed è come l'Aro Titano molto puzzolente, infatti hanno la stessa necessità di attrarre insetti in breve tempo ed entrambe vengono chiamate piante-cadavere dagli indigeni. Presenta un meraviglioso colore rosso-arancio, screziato da macchie panna, ed ha ispirato per il suo aspetto particolare molti personaggi fantasy nei videogiochi, a partire da Pokémon fino a Final Fantasy XII. - Stapelia, un altro fiore puzzolente, sappiamo ormai perché, che però non si trova nelle foreste pluviali, bensì nella macchia mediterranea. Non è solo l'odore a renderlo particolare, ma si distingue anche esteticamente per la forma a stella e la varietà di colori dei petali: gialli tigrati di rosso e coperti parzialmente di pelo rossiccio oppure bianchi e viola con un po' di candida peluria, tanto che questo fiore sembra ogni tanto un animale, più che una pianta. - Strelitzia, detta comunemente uccello del paradiso, è una pianta i cui fiori, se non lo avete ancora intuito, ricordano proprio degli uccelli. È abbastanza diffusa, molti di voi l'avranno trovata recisa dal fioraio, ma con un po' di fortuna se ne vede qualche pianta in giro, in particolare in meridione e nelle isole. I suoi fiori sembrano proprio degli uccellini pronti a spiccare il volo, i petali, a volte bianchi ma più spesso arancioni con un tocco di blu, rievocano il frullio delle ali.

Silvia Fregonese

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S

Pensieri

Sì, viaggiare!

ul viaggio c’è talmente tanto da dire che neppure mettendo insieme tutte le parole che hanno speso i maggiori intellettuali, autori e filosofi a riguardo si riuscirebbe a tracciarne un quadro completo: sin dagli inizi della storia della civiltà, viaggiare ha affascinato l’umanità, che si è vista rispecchiata nella sua condizione di eterno pellegrino fra vita, morte e mistero del tempo e ne ha fatto un topos culturale. Quando viaggiamo, o anche solo partecipiamo a una gita scolastica, non scopriamo soltanto un altro posto, un’altra città, allarghiamo il nostro mondo e, soprattutto, la nostra concezione del mondo. Iniziano ad acquistare senso più cose intorno a noi, a partire dalle più piccole che fanno parte del nostro quotidiano. Viaggiare significa capire e senza comprendere ciò che ci circonda non viviamo, ma tiriamo avanti una mera e piatta sopravvivenza; ogni passo verso qualcosa di nuovo è un piccolo avvicinarsi alla vita, la vita vera, ed è accompagnato da un turbine di emozioni, da quella scintilla in grado di accendere in noi la linfa vitale. Il viaggio è un mattone e uno dopo l’altro costruiamo la nostra

identità; viaggiamo anche per crescere. Un viaggio può essere una pausa da prendersi quando il grigiore dell’abitudine ci sta per seppellire; squarciando il velo della noia opprimente può trascinare con sé un arcobaleno di colori e di nuova gioia. Certo, non si può andare avanti per euforie del momento; e in fondo non è scontato il lieto fine nel capitolo che un viaggio apre nella nostra vita. Ma se pure dovesse rivelarsi soltanto un buco nell’acqua, non è forse a spasmi ed inciampi che procede il nostro cuore? E scusatemi se nel mettere su carta queste poche righe mi lascio travolgere dalla frenesia di dover raccontare come mi sento di fronte alla grandezza, alla bellezza di questo mondo in cui siamo chiamati a vivere. In fondo non ho poi detto nulla, se non che viviamo per viaggiare, e viaggiamo per vivere; queste in fondo sono ovvietà, aforismi da poco, triti e ritriti. E poi, non sono nessun Signor Qualcuno perché le mie parole siano importanti, o particolarmente vere. Eppure sono viva e sento il mio viaggio che mi porta ogni giorno più lontano. Francesca Ballin

I NOSTRI ERRORI nello scorso numero: 1) Come tutti avranno notato, mancano le ultime parole dell’editoriale di Maria Vittoria: “L'ultima cosa che mi raccomando è che voi continuiate ad esserne parte attiva.” Chiediamo scusa; soprattutto all’autrice. 2) Nell’aforisma dello scorso numero mancano le virgolette.

Lanx / aprile 2013

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Curiosità

O. O. B. E: the out-of-body experience

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arà scontato dirlo, ma un viaggio non deve essere per forza fisico per essere definito tale. No, non sto parlando dei libri, ma delle esperienze cosiddette extracorporee. Dalla droga ai sogni, dai funghi allucinogeni alla mistica, dalle intossicazioni alimentari ai cali di zucchero, le cause sono molteplici e anche i casi, difatti una persona su dieci afferma di aver vissuto un'esperienza extracorporea. Quasi tutti coloro che ne hanno provato una l'hanno definita un'esperienza incredibile se non rivelatoria. Ci sono molti tipi di esperienza extracorporea, alcuni sono stati presi seriamente in considerazione dalla scienza e poi accertati come fenomeni puramente mentali, altri sono ancora pratiche mistiche. I più conosciuti sono comunque i viaggi astrali, i sogni, le esperienze di premorte, l'onironautica, cioè riuscire ad esplorare i propri sogni, la psicosi, le allucinazioni e via dicendo. Carl Gustav Jung, psichiatra, in seguito ad un incidente ha provato personalmente un'esperienza di premorte, in cui egli aveva abbandonato il suo corpo fisico ed era giunto in un luogo di splendore indicibile, una realtà che noi non possiamo nè percepire nè immaginare da vivi. Anche Alexander Eben, neurochirurgo, narra del suo viaggio ultraterreno in seguito ad una meningite fulminante e racconta di aver visto il paradiso, un luogo ameno, ed aver incontrato un essere celestiale con le apparenze di sua sorella, che lui non aveva mai conosciuto. Inoltre l'area del suo cervello responsabile dei sogni non era attiva durante questa sua esperienza, il che rafforza la convinzione del dottore di aver vissuto un'esperienza di vera premorte. Ovviamente c'è una moltitudine di racconti di premorte e la cosa più affascinante è che tutti si assomigliano. Prima una possibile situazione di malessere, poi la luce e il benessere, una visione paradisiaca dalla quale si viene strappati quasi con fastidio per tornare alla mera vita. Anche le esperienze di viaggi astrali sono accomunate da caratteristiche simili, come la sensazione di fluttuare e di vedere il proprio corpo dall'esterno, senza provare più nessun attaccamento verso di esso. Insomma, la completa libertà da ogni restrizione fisica oltre alla capacità di vedere il mondo astrale, quindi anche gli spiriti dei morti. Molti dicono di essere tornati dal proprio viaggio con nuova capacità, come quella di guarire le persone grazie alla pranoterapia e all'energia bioradiante, di essere ambidestro, di parlare al contrario, di sentire suoni che gli altri non sentono, e tante altre stranezze, alcune volte anche accertate dal mondo scientifico e spiegate ovviamente con ragioni diverse da cause ultraterrene. Non credo ci sia bisogno di descrivere le esperienze di psicosi, le allucinazioni e l'onironautica, che è un sognare consenziente, anche perchè a volte il confine tra queste e i viaggi astrali è sottile. In ogni caso un viaggio astrale è un'esperienza che tutti possono fare, anche senza l'uso di sostanze come droghe o incensi, a detta di chi pratica questa esperienza quotidianamente. Dopotutto sperimentare di persona è il metodo migliore per decidere se credere o meno che l'anima possa staccarsi dal corpo e che ci sia tutto un mondo da scoprire, diverso da quello che noi conosciamo, e se non funziona non ci avremo perso nulla, ma potremo dire di non crederci su basi più o meno sicure e non per pregiudizi. Essere scettici non è sbagliato, ma dobbiamo sempre essere aperti alle nuove esperienze, non dobbiamo rifiutarle solo perchè è idea comune che siano fandonie. Inoltre se viene fuori che è vero potrete scoprire le risposte durante i compiti in classe! Chi sano di mente rifiuterebbe di almeno tentare di fare un'esperienza così rivelatoria?

Silvia Fregonese

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Lanx / aprile 2013

VIAGGIO NELLE CITTÀ PIÙ... VISITATE: 1) Roma 2) Firenze 3) Venezia PICCOLE: 1) Pedesina (SO) 2) Morterone (LC) 3) Moncenisio (TO) TRISTI: 1) Sassari 2) Palermo 3) Terni INQUINATE: 1) Torino 2) Frosinone 3) Asti FELICI: 1) Medio Campidano (VS) 2) Oristano 3) Ogliastra GRANDI: 1) Roma 2) Milano 3) Napoli ECOLOGICHE: 1) Matera 2) Sondrio 3) Lodi NOTTAMBULE: 1) Milano 2) Torino 3) Napoli GIOVANI: 1) Napoli 2) Caserta 3) Caltanissetta Fonti ISTAT 2013


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Sconosciuto è bello

Curiosità

oma, Venezia, Londra, New York, Dublino, Amsterdam, Madrid ecc. sono le città più rinomate e visitate in tutto il mondo. Ma quali sono i luoghi meno conosciuti nel mondo? Grazie a un’accurata ricerca, sono riuscita a trovarne ben sette:

GUJARAT è uno stato dell’India nord-occidentale, confina con il Pakistan e si affaccia sul Mare Arabico. Esso è costituito da un territorio fortemente legato ai suoi piccoli gioielli, come l’isola di Diu e le piane di sale del Kutch, popolate da bellissimi fenicotteri; CHONGQING, situata in Cina, è una città che si trova a metà tra antico e moderno: grattacieli di ultima costruzione e vecchie imbarcazioni esaltano il contrasto, ma al tempo stesso mettono in luce il fascino della cultura cinese; TAKAYAMA è una città giapponese dall’atmosfera pittoresca, grazie alle casette in legno tipiche della più radicata cultura nipponica. A dimostrazione del fatto che il Giappone non è solo grattacieli e super tecnologia; ABERDEEN è situata a picco sul mare, nella Scozia da favola . Questa città è poco distante dal castello di Dunottar, la rocca in cui il regista Zeffirelli diresse l’Amleto; ARRAS si trova in Francia ed è un paese caratteristico per l’architettura fiammingo-spagnola e per i suoi 22 km di gallerie sotterranee utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale; JEREZ DE LA FRONTERA, in Spagna, nel cuore dell’Andalusia precisamente, è una città non solo ricca di bellissime chiese, ma è soprattutto il cuore pulsante del flamenco. Qui potreste assistere alle più appassionate esibizioni della danza tipica spagnola; MEKNES in Marocco è probabilmente la meno conosciuta delle città imperiali. Essa ospita infatti chilometri di mura e moltissimi edifici di rilevanza storica. Inoltre è poco distante dal sito romano di Volubilis, sotto tutela dell’Unesco, il quale costituisce il più visitato sito archeologico marocchino. Questi luoghi sono tra i meno conosciuti nel mondo, ma non per questo non si possono visitare. Per di più un viaggio in queste località è molto meno costoso di uno in una qualsiasi città “famosa”. Quindi che stiamo aspettando? Una vacanza economica fa gola, no? Prepariamo le valige e…bon voyage!

Magda Berto

Lanx / aprile 2013

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Giochi

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Cruciverba

ORIZZONTALI:

VERTICALI:

1. Membro del governo che presiede un dicastero. 5. Manca ora all'Italia. 7. Avviene dopo la votazione. 8. Ha la statua a New York. 9. Un pezzo grosso della finanza. 11. Il Degli Uberti del X dell'inferno.

2. La tanto contestata revisione della spesa pubblica. 3. Ciò che opprime, asservisce. 4. Può esserlo un periodico. 6. Bighellonare, poltrire. 10. La capitale del Ghana.

Lanx / aprile 2013


Oroscopo! I salamini Beretta spariscono in fretta!

Rossa come il sangue, bianca come il latte, verde come un girasole.

Se sei felice e tu lo sai, buttati in canale, magari morirai.

Comprati una pizza e buttala, domani sarà più buona.

Vai a fare una gita in barca ad Oriago.

Vai alla polizia e di’ che hai nostalgia della zia.

Fai una capriola e buttati in acqua: un delfino ti salverà!

X come incognita, X come mistero, buttati in un buco nero.

È buono il melone con il torrone.

Le grù in Perù si buttano giù.

Vai in un negozio e ruba la cassierà così ti farà lo sconto.

I gabbiani sono i vostri amici felici.

Max Ebbasta

POSTA Luca Ca-na-li sei tutti noi! Grazie a tutti!

Anonimo

Maddalena Casanova, Zoe Innocenti

SCRIVETE NUMEROSI A foscarini.lanx@gmail.com Lanx / aprile 2013

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Ipse dixit

GHERARDI: Signorina, non sia così rigida, fredda, compressa. SILVIA: A dire il vero non mi sento compressa! GHERARDI: Avete sentito? La signorina oggi si sente più sciroppo!

CHIARO: Dire che la dichiarativa è una finale è come dire che il frigorifero è l’auto con cui partite ogni mattina.

GHERARDI: Michele spero ti vada di traverso il pranzo!

VOI: Non sono mai riuscita a far addormentare i miei nipoti, ma i miei allievi, tutti!

CHIARO: Il pubblico romano quando andava a vedere una commedia di Terenzio si spara.

MEZZAROBA: Uomo incitato e avvisato molto più che mezzo salvato! MEZZAROBA: Qui Dante usa un linguaggio sprezzante per definire ClementeV è come se io adesso chiamassi BeFASSINA: Non posso poter fare! nedettoXVI “il mastro birraio”. MICHELE: Abito a Sant’Erasmo. MAZZONI: Come vai a casa? Con un battello privato?

FILIPPA: Parlate in silenzio!

GOTTARDI: Cos’è la cotta per le investiture? La risposta MEZZAROBA: Se ti è andata bene una volta non fare la autoscontri non è accettata. pipì fuori dal vasino! GOTTARDI: Avete un lapsus freudiano quando dite il nome IRENE: I lost three kilos in one day! di una o uno al posto di un altro, quindi state attenti…soMACGABHANN: Did you have dysentery? prattutto in certi momenti. FASSINA: La dinamica è una branchia della fisica.

-La classe guarda l’operaioPALMIERI: Io mi sentirei a disagio a lavorare con 20 GHERARDI: Christian tu sei ignorante per antonomasia: persone che mi guardano. sei un calciatore! DAL BO: Avete presente quei sogni dove non riuscite a SALVAGNO: Quando Annibale ha attraversato le Alpi non correre? Ecco, io quando entro qui dentro mi sento così. c’erano i sentieri segnati del C.A.I.! Perché o ho a che fare con dei dementos o mi sembra di essere in un incubo. Non riesco a fare niente! CAVAGNIN: Cercavano di portare i teatri al di là del Tevere, conoscete Londra vero? MEZZAROBA: Questo lo può confermare solo Dante evocato da voi in una seduta spiritica. CRIVELLARI: Il biglietto del treno costa €4,00. BENATO: No, costa €3,55! VOI: Non so se avete letto quello che ha detto il professor CRIVELLARI: Ah, ho sbagliato di solo 5 centesimi. Mezzaroba sulla gerarchia della scuola...secondo me è diversa: al primo posto la Betty e la Manuela, poi Dolcetta SABBADIN: Il Galata qui sembra ballare la breakdance. e Zamprogno, il cestino e poi tutto il resto preside, vicepreside, docenti ecc.

Nos diximus

FASSINA: Perché stiamo in piedi? IRENE: Perché abbiamo i piedi!

-SilenzioDAL BO: Allora? Giacomo dimmi la password! GIACOMO. Ehm…beatopa94…

DAL BO: Questo è un errore da 2 non c’è bisogno di correggere il resto! DAL BO: Ma io devo andare a correre non posso venire a NICOLÒ : Eh prof, tanto non c’è un resto. insegnare! GIORGIO: Faccia lezione in tapis roulant. FILIPPO: Prof a proposito di Schopenhauer, a che epoca appartiene l’omonimo compositore? ALVISE: Freud ha scritto le 50 sfumature? ANDREOLO: Che compositore? FILIPPO: Schopenhauer! GOTTARDI: Le anime decidono di reincarnarsi negli animali ANDREOLO: Tu vorresti dire Chopin? più alti…il leone, l’aquila... FILIPPO: Ehm…no, un altro…me lo cercherò da solo. NICOLÒ: La giraffa! DAL BO: Ragazzi qual è la vostra password della lim?

Ulisse (Nessuno)


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