Lanx 3/28

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NUMERO 3

DICEMBRE 2014

L AN X

ANNO 28

Ephemeris discipulorum licei gymnasiique M. Foscarini


dicembre 2014

TRE

Un uomo può essere un determinista pessimista prima di pranzo e un credente che confida nel libero arbitrio subito dopo. Aldous Huxley

SomMario LANX

INDICE

Direttore

Lisa La Marra (5AE)

Vicedirettore

Marco Scalabrino (5CE)

Direttore Lanx TV

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Estetica culinaria Editoriale

LISA LA MARRA GIORGIO BOMBASSEI

4

La buona scuola in pillole

SILVIA FREGONESE

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Fast o slow?

FRANCESACA BALLIN

6

La puzza sotto il naso... Fast food facts

LEONARDA ARTALE STEFANO PRAVATO

7

Caramelle a volontà Un viaggio nel gusto

AURORA MARTELLA DALLA ZONCA, ILLING

8

Cibo & Expo Scopri il finger food

MARCO SCALABRINO CARLOTTA DAGNINO

9

Ipse dixit Nos diximus

ULISSE (NESSUNO)

Silvia Fregonese (5AE)

Redazione

Leonarda Artale (2AE) Francesca Ballin (4DE) Gaia Dalla Zonca (1AE) Silvia Fregonese (5AE) Bianca Illing (1BE) Aurora Martella (1DE) Giulia Polesel (1BE) Stefano Pravato (2CE) Laura Ruggi (1DE) Marco Scalabrino (5CE) Filippo Semenzato (1CE) Ludovica Violato (1DE) Marco Zecchillo (2CE)

Disegni

Marco Ciacci (1BE) Giulia Muzzati (1BE) Silvia Fregonese (5AE) Julia Vio (5CE)

Impaginazione Lisa La Marra (5AE)

Responsabile di produzione

10 E tu, lo vuoi un consiglio? La gazzetta sportiva

LUDOVICA VIOLATO FILIPPO SEMENZATO

Fondatori nuova edizione

11 Playlist

PIETRO HAAS

Nuovo progetto grafico

12 Non la sapevi Oroscopo

Pietro Haas (5CE)

Responsabile della stampa Prof. Turchetto Furio Visintin Alex Talon

Giacomo Zamprogno

PABLO ZORRO

Numero dal rilancio del periodico dell’autunno 2011: 21 Per informazioni e suggerimenti potete rivolgervi ai membri della redazione o scrivere alla mail foscarini.lanx@gmail.com. Il Lanx è disponibile anche online su issuu.com alla voce lanxfoscarini. La copertina di questo numero è opera di Julia Vio.

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L’edizione del mensile è a cura del Liceo Marco Foscarini con la collaborazione della Cassa di Risparmio di Venezia.

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OPINIONI ESTETICA CULINARIA Lisa La Marra

Come potrete vedere, cari lettori, il tema 'cibo' si è quasi del tutto impossessato di questo numero. Non c'è stato nulla da fare, quando i nostri cervelli hanno cominciato a pensare a leccornie e intingoli più o meno sani, anche le parole ci sono uscite senza sforzo. Proprio sull'onda di quest'ispirazione, tanto primitiva quanto appagante, mi è venuta in mente una curiosità che riguarda da vicino tutti quelli che usufruiscono della mensa scolastica. Cari lettori, avete mai prestato attenzione agli abbinamenti cromatici dei cibi? Io sì, e la conclusione che ho tratto da ciò è che il menù viene ideato seguendo la più importante regola di ogni fashion addicted: la concordanza delle tonalità cromatiche. Potrà sembrare impossibile, ma è proprio così: se il primo piatto è riso o pasta all'olio, secondo e contorno saranno sicuramente di colore bianco o giallo pallido; se ci sono gli gnocchi al pomodoro, poi, il ton sur ton è d'obbligo. Lo si ottiene abbinando prosciutto cotto e ovviamente altri pomodori. “E con la pasta al pesto?” penserete voi, “cosa si possono inventare?”. La risposta è semplice: bistecca al limone perchè il beige sta con tutto e insalata verde per riprendere il tema dell’outfit. Et voilà, il pranzo è servito!

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EDITORIALE Giorgio Bombassei Ciao a tutti, oggi 25 novembre non vi scrivo dalla scrivania dove solitamente studio ma da un'altra città, Amsterdam, dove la cultura del cibo è... diversa dalla nostra. L'italiano medio all'estero perde sempre qualche kilo proprio per le differenti abitudini alimentari, dal momento che qui non vivono per mangiare ma mangiano per vivere; per questo lo stesso pranzo è sostituito da piccoli pasti che si susseguono per tutta la durata del giorno. Questa differenza è parte di una cultura gastronomica total-

mente diversa da quella italiana che comprende sì una grande varietà di piatti tipici, ma che in città multietniche come Amsterdam è influenzata dalle cucine straniere (l'italiana, in primis, è ovunque) che vanno a sostituire la cucina tradizionale. Tuttavia, nonostante la presenza di così tante culture diverse,il vuoto causato dall'assenza di cibi come pizza e pasta mi sta letteralmente deteriorando e, una volta tornato a Venezia, nessuno mi vieterà di ingozzarmi come un animale.

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APPROFONDIMENTI

LA BUONA SCUOLA in pillole

Un approfondimento in tre puntate sulle novità del sistema scolastico Silvia Fregonese

Sapete di cosa si parla quando si nomina la Buona Scuola di Renzi? Ho tentato di spiegare e di riassumere per voi i 12 punti che formano questa riforma scolastica. Se avete voglia di proporre idee o di criticare alcuni punti della riforma, siete invitati a spedirci le vostre opinioni! 1. MAI PIÙ PRECARI NELLA SCUOLA Il piano sarebbe di assumere circa 148.000 docenti precari: quelli che hanno maturato già 3 anni di servizio e gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento (GaE), che verrebbero chiuse. Questo dovrebbe risolvere problemi di supplenza e sostituzioni, che non aiutano certo la continuità didattica, nonchè aumentare le risorse di personale grazie alle quali le scuole potrebbero incrementare l’offerta formativa . Al momento le cattedre scoperte sono solo 50.000, altri 18.800 docenti andrebbero a coprire i corsi di educazione motoria, musicale e storia dell’arte, infine i restanti finiranno nell'organico funzionale (un team di docenti che aiuta la scuola a gestire da sola, o in rete con altre, le molte attività complementari all’ordinaria attività didattica). Purtroppo in questo tentativo di sbarazzarsi in massa dei precari "storici" delle GaE (parliamo letteralmente di precari permanenti, alcuni dei quali non hanno mai insegnato nè svolto tirocinio e che a volte si trovano in età avanzata) si rischia di assumere docenti che non sempre presentano i requisiti necessari per insegnare, lasciando invece senza posto quei 100.000 docenti precari, comunque abilitati e con anni d'insegnamento alle spalle, iscritti nella seconda fascia delle graduatorie d'istituto, che per ora non vengono presi in considerazione dalla riforma. 2-3. ENTRATA PER CONCORSO E SUPPLENZE Gli ingressi nella scuola avverranno solo per concorso e con cadenza regolare, così da evitare che si crei precariato. Nel 2015 sarà emanato un bando da 40.000 posti circa. A coprire le supplenze non saranno più docenti estranei alla scuola, bensì quelli facenti parte dell'organico funzionale, magari anche più familiari con gli alunni. Con l'eliminazione delle supplenze brevi si risparmieranno 55 milioni di euro. 4. LA SCUOLA FA CARRIERA: QUALITÀ, VALUTAZIONE, MERITO Abolite le classi di anzianità, dal 2015 gli scatti stipendiali avverranno per merito ogni 3 anni. La valutazione degli insegnanti avverrà attraverso i crediti didattici (si riferiscono alla qualità dell'insegnamento in classe e alla capacità di migliorare il livello di apprendimento degli studenti), i crediti formativi (si riferiscono a percorsi valutati e certificati di formazione in servizio, attività di ricerca e produzione scientifica), i crediti professionali ( si riferiscono alla partecipazione attiva nell'organico funzionale, sia nella sua attività ordinaria sia nella sua attività progettuale). Si prefigura un risparmio per lo stato di 200 milioni di euro. Purtroppo la riforma prevede uno stanziamento di risorse che andrà a premiare massimo il 66% dei docenti che riusciranno a raggiungere determinati tetti nei crediti. Insomma, si prefigura un sistema che vorrebbe il 66% di docenti costantemente meritevole e il 34% costantemente "non meritevole". Questo 34%, se anche presentasse tra le sue file insegnanti meritevoli in eccesso rispetto al limite imposto dal sistema, si vedrà privato degli aumenti di stipendio determinati dall'anzianità, che verranno impiegati per finanziare gli aumenti dei cosiddetti "meritevoli". Che tradotto significa togliere a tutti, per poi dare solo ad alcuni.

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INFORMAZIONE

FAST O SLOW?

notizie, riflessioni e un punti di vista sul consumo di “fast food”

Francesca Ballin

Era il 2004 e sugli schermi di tutto il mondo Morgan Spurlock si sottoponeva alla “dieta McDonald’s” di fronte a spettatori increduli di come la promessa del titolo “Super Size Me” si traducesse in realtà. Sembrava fosse bastato; ma se da un lato per una generazione di bambini incantati dai cheeseburger delle famiglie americane in TV quella al fast food è diventata una gita sporadica perché “chissà che schifezze ci sono dentro quei panini”, per tanti altri è rimasto un premio concesso generosamente - forse troppo? Le percentuali di obesità infantile e in età adulta crescono; nel frattempo, in Italia approda a grande richiesta Kentucky Fried Chicken, catena statunitense oggetto di controversie internazionali riguardo al trattamento che riserva agli animali, non per ultima l’accusa rivoltale dalla PETA (People for Ethical Treatment of Animals). A proposito di sigle, non possiamo dimenticare il TTIP; no, non è una nuova applicazione di messaggistica che ancora non avete, ma un trattato che potrebbe entrare in vigore tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti riguardo alla circolazione libera di beni e servizi. E ovviamente anche di catene multinazionali con i loro prodotti regolamentati non secondo la normativa europea ma come previsto nel testo dell’accordo. Verrebbe da chiedersi cosa sia davvero il cibo in questo vortice di contratti, clausole, statistiche e cifre (basta citare gli 1,3 miliardi di tonnellate di spreco alimentare all’anno secondo la FAO). “Nutrire il pianeta” (non ce lo ricorda soltanto Expo 2015, ma anche il Worldwatch Insitute che prevede che la domanda alimentare crescerà del 60% per il 2050) è una sfida in un mondo dove il settore agroalimentare è in mano alle industrie e l’economia ci ha convinto che la fame è un’equazione matematica ed un fatto di mercato. Siamo tranquilli nell’affermare di non aver ridotto tutto semplicemente a “merce di scambio” di fronte a termini come “biopirateria” o “agricoltura massiva”? Per Carlo Petrini, fondatore nel 1986 di Slow Food, “siamo ancora in tempo” per “ridimensionare questa follia”. Biodiversità, sovranità alimentare, lotta alle manipolazioni genetiche ma anche e soprattutto formazione ed informazione sono i termini chiave delle iniziative promosse dall’ente no-profit. Si è chiuso il 27 ottobre scorso il Salone del Gusto a Torino, di cui Slow Food è promotore tramite il progetto Terra Madre, una rete mondiale di piccoli produttori alimentari in lotta per la propria sopravvivenza e per la tutela dell’ambiente; tra i temi affrontati, la necessità di ridefinire l’approccio all’agricoltura e alla dignità del cibo. Accusata di elitarismo, la rete risponde con eventi che sottolineano la dimensione collettiva della cultura gastronomica: se fast food è appiattimento e omologazione, il cibo “lento” permette di riscoprire i valori del gusto, per tutti; oggi, per il problema del cibo, una soluzione è urgente. E di sicuro non la troveremo dentro all’ happy meal.

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OPINIONI

LA PUZZA SOTTO IL NASO DI CHI SENTE SOLO PROFUMO Un approfondimento sul rapporto tra Italiani, cibo italiano e il resto del mondo

Leonarda Artale

“Noi italiani siamo lo 0,83% della popolazione mondiale, ma il rimanente 99,17% dei terrestri ci adora: vuole godere del nostro cibo” afferma l'imprenditore Oscar Farinetti, e come dargli torto? Non esiste metropoli con almeno una quarantina di ristoranti sulla cui insegna non si vedano campeggiare scritte come “pizza”, “spaghetti”... ed è per questo che forse noi italiani ci riveliamo prepotenti, saccenti appena ci appoggiamo il tovagliolo sulle ginocchia: questa estate in Spagna, quando la mia “mamà española” ci ha portato una pasta panna e prosciutto a tavola dicendoci tutta contenta “Vi ho preparato la carbonara!”, è inutile dire che qualsiasi italiano (tra cui ovviamente me) avrebbe letto questa azione come un'onta incredibile, un’offesa alla nostra buona, eccellente forchetta. Il mondo però non è (purtroppo e per fortuna) l'Italia, e ci tocca letteralmente ingoiare il boccone amaro del pregiudizio “mafia, spaghetti e mandolino”, apprezzando il tentativo di farci sentire a casa paragonando l'uovo alla panna e il guanciale al prosciutto e consolandoci con il fatto che, per descrivere l'atomo di Thomson gli inglesi abbiano scelto il “plum pudding model” e noi italiani il “modello a panettone”... Ergo? Ergo sì, è vero, siamo ciò che mangiamo e con tutti gli aspetti negativi del nostro Paese al fin dei conti all'estero veniamo ricordati per ciò che portiamo a tavola e veniamo citati in tutti quei maledetti programmi di cucina che pullulano come funghi in televisione... anche se mi sorge a questo punto un dubbio: la mensa del Foscarini, siamo sicuri che sia italiana?

FAST FOOD FACTS tutto ciò che non sapevi riguardo alle più famose catene di fast food

Stefano Pravato

Premetto che, per questa volta, scriverò un articolo serio, piaccia o non piaccia. Ammettiamolo, chi non ha mai ceduto alla tentazione costituita da un triplo cheeseburger particolarmente succulento? Secondo me vale la stessa regola per il fumo e per l’alcol: tutti sappiamo che non ci fa bene, ma nonostante ciò continuiamo a consumare queste schifezze. Sulla dubbia politica igienica di grandi catene di fast food come Mcdonald’s, Burger King, KFC o Wendy’s si è già detto talmente tanto che ci si potrebbero scrivere libri interi. Il problema è che andare a mangiare nei fast food non è solamente dannoso per la salute, è anche terribilmente antietico. Ogni anno, per nutrire le mucche che saranno il nostro succulento hamburger,scompare una superficie di foresta pari a quella della Gran Bretagna. Senza contare che 1 ettaro di coltivazioni destinate agli animali è 7 volte meno produttivo che uno destinato al consumo umano: quindi le mucche dei ricchi mangiano il pane dei poveri. Inoltre, Mcdonald’s è stata duramente criticata per denunce riguardanti la fabbricazione degli “happy meal” per la quale vengono utilizzati bambini da 10 a 13 anni pagati l’equivalente di 1,50 euro al giorno. Andare a mangiare da un fast food è quindi plurivergognoso. Che ne dite se mettessimo tra i buoni propositi per l’anno prossimo anche evitare di compiere questo empio misfatto?

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RUBRICHE

CARAMELLE A VOLONTA’ Aurora Martella

Periodo di stress, verifiche che aumentano, professori che non te ne risparmiano una, pioggia, umidità e ancora tanto stress. Ce l’hanno fatta in molti, ce la faremo anche noi al Foscarini. Nel frattempo, perché non assaporare qualche piccolo momento di felicità? Anneghiamo i nostri problemi, per quanto possibile, nelle caramelle! Delfini gommosi, gelatine, girelle di liquirizia, bastoncini di frutta, spaghetti alla fragola e chi più ne ha più ne metta. Abbiamo la prova che siano un valido antidolorifico; ce lo dimostra Dylan Lauren (sì, la figlia di Ralph) che dopo un periodo poco piacevole della sua vita e una storica passione per il dolce, fonda a New York il famosissimo “Dylan’s Candy Bar”, enorme negozio di dolciumi dalla bellezza di tre piani, frequentato da persone di tutte le età e provenienti da ogni dove. Direte voi, un negozio di caramelle non è simbolo d’innovazione, ma ciò che rende unico il Dylan’s Candy Bar è la classificazione di oltre settemila tipi di dolciumi, che rappresentano diverse culture e periodi storici. Non siate timorosi, mettiamo un po’ di dolce in questa vita amara.

UN VIAGGIO NEL GUSTO Gaia Dalla Zonca e Bianca Illing

Italia. Piccolo territorio, grande cultura! Eppure noi che ci viviamo non riusciamo ad apprezzare tutto ciò che la nostra terra ha da offrirci. Prendiamo il cibo. Anni di tradizioni culinarie spiazzati via da ristoranti a 5 stelle tendenti al raffinato. Se riuscissimo ad accorgerci che i piatti da noi ritenuti semplici e rustici in realtà sono considerati vere e proprie opere d’arte dal resto del mondo forse partiremmo col piede giusto nell’iniziare il nostro viaggio. 3 tappe,3 italie, 3 cucine diverse che ci faranno assaporare tutta la cultura italiana. Partiamo dalle fredde Alpi, precisamente dalle Dolomiti. In questi luoghi troviamo piatti caldi dai colori autunnali. Spätzle, canederli e casunziei che con i loro nomi dialettali ci riportano a storie montanare sussurrate davanti ad un camino. Scendiamo al centro, nella nostra capitale: proprio per le strade dell’amatissima Roma, in mezzo a monumenti e palazzi di ogni genere, nasce una ricetta semplice negli ingredienti ma ricca di sapore. Gli spaghetti alla carbonara, preparati con uova,pancetta e formaggio hanno preso piede sia in Italia che nel resto del mondo. Arriviamo infine in Campania, dove troviamo un piatto che ci ha resi famosi in tutto il mondo: la Pizza. Guarnita con i più svariati gusti, copiata e reinventata da tutti, soffice come panettone e alta per tradizione. Cosa dire? Vale la pena perdersi tutta questa bontà per semplice pigrizia? Muoviamo le gambe e andiamo a viaggiare!

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ATTUALITA’

cibo & expo Marco Scalabrino

Il cibo è sempre stato una prerogativa per un italiano, l’elemento per antonomasia che connota la nostra cultura. Per queste ragioni L’EXPO 2015 di Milano è un’occasione unica, con cui il nostro paese può, e deve, rilanciarsi sotto molteplici aspetti tramite la sua inesauribile e variegata risorsa. Non mi soffermerò sui noiosi dettagli inerenti al caos creatosi intorno all’esposizione, che ci ha tediati facendo emergere i difetti cronici dell’Italia, ma voglio illustrarvi la valenza di quest’evento. Innanzitutto vorrei spegnere un po’ di polemiche, poiché dovremmo solo che essere onorati di poter ospitare una tale manifestazione dopo che i nostri emissari hanno arduamente vinto la concorrenza di Smirne nel 2007. Da elogiare, dunque, questa nuova propulsione del nostro paese di mettersi in luce in un’esposizione universale cui parteciperanno 145 paesi. La scelta della tematica è frutto di una lungimirante analisi che è riuscita a coniugare una delle eccellenze del nostro paese assieme allo sviluppo tecnologico inerente a questo settore; il soggetto stabilito sarà “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. L’obiettivo sarà quello di insinuare un’accurata riflessione negli oltre 20 milioni di visitatori previsti, tramite un vero e proprio “viaggio di sapori”, affinché il genere umano inizi a valutare la sostenibilità delle risorse a disposizione. Cito dal sito ufficiale “Expo Milano 2015 coglie l’urgenza di descrivere e confrontarsi sulla storia dell’uomo e sulla produzione di cibo, nella sua doppia accezione di valorizzazione delle tradizioni culturali e di ricerca di nuove applicazioni tecnologiche.” È chiaro, dunque, che in questo nuovo panorama globalizzato e largamente cosmopolita, anche il settore agro-alimentare sia divenuto argomento di discussione per uno sviluppo sociale ed economico.

SCOPRI IL FINGER FOOD la nuova invenzione culinaria che rende ogni antipasto piu divertente

Carlotta Dagnino

Per finger food s'intendono portate che, per essere gustate, non necessitano l'uso delle posate. Infatti tradotto letteralmente, questo termine significa "cibo da dita". In alcune culture però, come ad esempio in quella Etiope, l' uso delle posate non è richiesto e a tavola si mangia solo con le mani. Allora perché il finger food lo chiamiamo così? Perché ci riferiamo a tutto il cibo che rientra in quella categoria che tutti definiscono "stuzzichini", per intenderci, gli antipasti. Generalmente nella categoria finger food troviamo salatini, involtini e formaggi, ma vengono considerati tali anche le amate patatine fritte, gli hot-dog, la frutta e la pizza. In questo tipo di cucina rientrano i cibi da buffet come tartine e tramezzini ma anche la nota frittura all'italiana. Da poco tempo è possibile vedere su Real Time (canale 31 del digitale terrestre) un programma intitolato "finger food factory", nel quale lo chef Sebastiano Rovida presenta le sue ricette per creare semplici, originali e creativi esempi di finger food, fatti apposta per essere mangiati in un solo boccone! Nel corso delle puntate Sebastiano presenta menu completi (dall'antipasto al dolce) dove spiega tutti gli step della preparazione di ciascuna pietanza, quindi se anche voi volete provare a cimentarvi con questa vera e propria arte, seguite i consigli dello chef e scatenate la vostra creatività!

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PUNTI DI VISTA

IPSE DIXIT FURLANETTO: LegGetevi Svetonio, troverete particolari picCanti! NUZZO: Sapete di cosa avrei bisogno ogni tanto con voi? Di una campanelLa: dindindindin! Io con mia figlia la uso, mentre fa i compiti a volte fisSa il quaderno e si perde, alLora io: dindindindindin! DAL BO: RagazZi, lo so che questa è la fiera delL’ovvio. MAURIZIO: Un giorno lesSi una cosa su un’autorevole fonte scientifica... Vanity Fair. MARIA VITTORIA: Ma prof, lei ha mai pensato di fare l’atTore o il mimo? DAL BO’: Il mimo, sopratTutTo! A casa a volte mi dipingo la facCia, indosSo calzamaglia e cappelLo e mi metTo alLo specChio. Ma ora ho smesSo perché le righe orizZontali... mi alLargano! GOTTARDI: un certo Joseph De Maistre che... no, non veniva dalLa CipresSina!

MARIA VITTORIA: PosSo andare in bagno a piangere? ROSSI: Sì, veloce. DAL BO’: L’efFetTo Joule è l’efFetTo base delLe lampadine ad incandescenza, e del forno che ho comprato l’altro giorno. STEFINLONGO: Se vi calmate e vi rilasSate, e magari ecCezionalmente tacete, iniziamo CalLimaco. STEFINLONGO: Persio era di ceto equestre, lascia infatTi un’eredità a AnNeo Cornuto...sì beh, ognuno ha il cognome che si merita! VOI: PosSibile che tutTi dramMatizZino? NelLa mia famiglia dramMatizZano se uno perde un botTone o se qualcuno muore. AVANZI: Il mulino era già stato inventato dagli Egizi, ma a loro non serviva perché avevano... ALVISE: Il Nilo! AVANZI: Gli schiavi!

NOS DIXIMUS Gilda si taglia con la carta e starnutisce sul banco GOTTARDI: Vuole contagiarci tutTi! GILDA: Sì, di Lesbola.

DAL BO’: Giorgio ha un grande intuito, sia in matematica che in fisica. Solo che non lo coltiva. GIORGIO: Coltivo altro...

DAVID: Cosa? I vichinghi sono stati i primi a usare il lanciafiamMe?

GILDA: BonNie & Clyde, Alsazia & Lorena, Rhum & pera... Ulisse (Nessuno)

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PUNTI DI VISTA

E tu, lo vuoi un consiglio? Ludovica Violato

Oggi parliamo di felicità e di verdura, fondamentali per la nostra salute e per il nostro benessere. Le verdure sono i vostri peggiori incubi? Lo sapevate che il cioccolato è paragonabile all’insalata in quanto viene ricavato dal cacao, anch’esso frutto di una pianta? Tutti dicono che la felicità non si può comprare ed è vero ma.. Il cioccolato lo trovo al supermercato! Se poi sono indeciso se aggiungerlo al carrello dei miei acquisti, basta che io pensi che può essere molto utile al mio cervello perché aumenta le mie capacità logiche. In questo modo posso essere doppiamente soddisfatto: sono appagato psicologicamente e soprattutto vado molto meglio in matematica! CONSIGLIO DEL MESE: mangiate cioccolata!

LA GAZZETTA SPORTIVA Filippo Semenzato Le attività sportive del venerdì che il nostro liceo ci offre sono un' ottima occasione per divertirsi, fare attività fisica, conoscere compagni di altre classi e scaricare la tensione accumulata in una settimana intensa di scuola. Il Foscarini si è inoltre sempre distinto in tutte le discipline sportive inter-istituti, pallavolo e basket in particolare; infatti lo scorso anno la nostra squadra di basket è arrivata in finale del torneo extrascolastico e dopo una finale molto combattuta la squadra del liceo Benedetti gli ha negato la gioia della vittoria; stessa storia per la squadra di pallavolo, che dopo un campionato perfetto ha incontrato nuovamente il Benedetti in finale e pur mettendocela tutta non è riuscita a trionfare. Dunque il liceo Benedetti è diventato sportivamente il nostro primo avversario, e mercoledì scorso abbiamo avuto la nostra rivincita. Mercoledì 25 novembre, in occasione dei gironi qualificatori per il torneo “Sigalotti”, si è infatti giocata la partita di calcio Foscarini – Benedetti, conclusasi 1 – 0 per la nostra squadra dopo un match teso e combattuto dove però i nostri avversari non sono riusciti a valicare il nostro fortino anche grazie alla fantastica tattica catenacciara promossa dal nostro numero 10 Carlo Rigo. Tutti questi sforzi sono poi stati coronati dal liberatorio gol di Ranuffi. La seconda partita, disputata contro il Venier, si è conclusa com un sudato pareggio in rimonta: il risultato ci è stato assicurato dalle reti di Nogara e di Malnati. I Sigalottini si sono così qualificati alle fasi finali tra l'entusiasmo generale.

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t s x i l lan play

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James Blunt

Ex militare, per sei anni nei reggimenti inglesi, ritorna in patria dopo la partecipazione alla guerra in Kossovo e con il suo grande talento inizia a comporre e cantantare. Ed è solo in due anni dalla sua ufficale entrata nel “mondo discografico” che si trova gia a scalare la classifica dei singoli in Inghilterra. James elabora e raffina sempre di più la sua tecnica fino ad arrivare ai singoli come “Postcards” che in un solo brano riescono a unire generi molto differenti che si completano a vicenda per creare un insieme molto piacevole e orecchiabile.

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The Script

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Stevie Wonder

Beh che dire di fronte a una leggenda simile, non si puo che elogiare un simile personaggio che è veramente diventato una delle colonne portanti dellla musica, ha veramente superato ogni limite duettando con praticamente tutti i migliori cantanti del mondo da Michel Jackson a Whitney Houston passando per Luciano Pavarotti e John Legend. Ma nella sua immensa discografia spicca il singolo “I Just Called To Say I Love You” con il quale nel 1985 vince l’Oscar alla migliore canzone nel film “The Woman in Red” di Gene Wilder.

Anche questo mese abbiamo un’alro gruppo di ragazzi irlandesi, questa volta i giovani musicisti sono nel pieno della loro crescita le loro stupende canzioni rieccheggiano sulle radio dei cinque continenti riscontrado un immenso successo in Europa e in America , il sigolo che meglio rappresenta il loro carattere e senz’altro “Superhero” uscito nel Luglio 2014 alla canzone si abbina un bellissimo videoclip girato nella periferia di Johannesburg.

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AMMETTILO, NON LA SAPEVI

NonLaSai!

In Svezia è illegale chiamare il proprio bambino “Ikea”. Chi parla da solo ha un QI più alto. Mohamed è il nome più comune al mondo.

OROSCOPO

Pablo Zorro

Dikaiopolis ha smesso di sorriderti, vai a pagina 3 e offri un sacrificio in suo onore.

Di’ no al consumismo, ricicla i vecchi regali e ridonali a te stesso.

Marte è in posizione favorevole, iscriviti al corso pomeridiano di Kung Fu e impara l’arte del combattimento.

Dicembre porta grandi novità: tutti i soldi che le macchinette si sono mangiate ti verranno restituiti in monete da 1 centesimo.

La Luna ti guida verso nuovi orizzonti: diventa un Foscamooner e vola verso la prossima simulazione.

Non è il tuo mese fortunato: rassegnati al 4 in latino e comprati un cane da tartufi.

Si preannunciano giorni difficili in campo amoroso: non dichiararti o sarai friendzonato.

Fingiti Rudolph, la renna dal naso rosso, e galoppa per i corridoi augurando a tutti “Buon Natale”

Rapportarsi con altri del tuo segno ti riuscirà difficile, piazzati alle macchinette e ingurgita Parmareggio a volontà.

Naufragar t’è dolce nel tuo mare.

Con il tuo fascino riuscirai ottenere quello che vuoi. Ogni tuo sguardo ammiccante alla bidella ti frutterà 10 fotocopie gratis.

Quando sai che devi essere interrogato ti dissolvi come una bustina di Oki in una vasca olimpionica.


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