n. 9
giugno 2015
anno 28
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Ephemeris discipulorum licei gymnasiique M. Foscarini
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EDITORIALE
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Ultima cronaca dal fronte
Ala Est, 03.06.2015 Sono le 8 e tutto va bene. O meglio, tutto va come al solito: la scuola è più vuota della pancia di uno studente dell’europeo a metà della sesta ora e l’unico rumore udibile è quello dell’asciugamani ad aria che un mattiniero come me sta usando dopo aver inaugurato il gabinetto di fine corridoio. La temperatura in classe ha già raggiunto livelli tropicali, ma qui all’Europeo non si demorde. Mi dirigo verso il distributore automatico, anche oggi rifornito come un supermercato in fallimento, in cerca di acqua ma non appena mi trovo faccia a faccia con il signor Opera mi convinco che la cosa di cui ho veramente bisogno è un caffè. Mi faccio cambiare la moneta da due euro dal buon vecchio Samba (perché si sa, il piccolo Opera non sa ancora distinguerla dai cinquanta centesimi) e procedo all’ordine. Nel frattempo il secondo piano comincia a popolarsi: per ogni dieci che salgono la temperatura si alza di mezzo grado e in men che non si dica suona l’indecisissima campanella e in classe si nuota in un buon ottanta percento di umidità. Improvvisamente dimentico il motivo per il quale ho scelto il macchiato invece della frizzante, ma che importa? Ci sono cose molto più serie a cui pensare, prima fra tutte la questione menu: oggi gli scommettitori danno il riso al pomodoro per dieci a uno, mentre il tonno si stabilizza sul sette a uno (pare che ci sia stata una soffiata riguardo un possibile avanzo di mezzo quintale dalla fornitura di due giorni fa). Per la merenda poi è tutta un’altra storia: nella mia classe-serra si aspetta da molto la fine della carestia e, siccome questa volta alcuni di noi hanno avuto un buon presentimento, preferiamo che l’entità dello spuntino sia una sorpresa. Poco sorprendente è invece la reazione del proiettore alla calura: dopo un servi-
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zio di cinque lunghi anni gli basta poco per surriscaldarsi, bisogna farlo riposare. Che la procedura possa essere applicata anche alle terze liceo/quinte? Arriverà mai il congedo ufficiale per noi brillanti, sfaticati liceali? Forse aspettano la fine dei sessanta mesi di garanzia per regalarci al primo ateneo di turno, o forse addirittura non vogliono che leviamo le tende... E come biasimarli d’altronde? Se non siamo più chiusi nella nostra crisalide forse un po’ di merito dobbiamo darlo a loro, come pure ai nostri compagni di scuola, di afa e di avventure, che dovremmo ringraziare ogni giorno se non per il loro supporto, almeno per il fatto di tollerarci olfattivamente anche a giugno. Sì, parlo anche di voi, membri della redazione! Grazie!
Lisa La Marra
ATTUALITA’ LANX
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La sfida di “Podemos”
ablo Iglesias è un professore universitario spagnolo di scienze politiche. Il trentaseienne estimatore dei governi di sinistra latinoamericani è diventato famoso il 17 gennaio del 2014 quando, assieme ai suoi colleghi ed ex studenti della facoltà ha fondato un nuovo partito politico di sinistra, per molti versi simile a syriza in Grecia. Allora nessuno lo prese sul serio. Oggi invece è il leader del secondo partito spagnolo, padrone di Madrid e Barcellona. Podemos prende spunto dal movimento degli indignados, che nel 2011 portò migliaia di giovani in piazza a protestare contro le misure di austerità. Il programma di podemos (che significa "possiamo") è di sinistra radicale, ambientalista e per un rinnovamento totale della politica spagnola: in questo molti commentatori italiani vedono un'analisi con l'Italico movimento 5 stelle, che però è in molti punti molto meno ideologico di podemos. Il partito è per l'introduzione di un reddito minimo, la nazionalizzazione di molti servizi del paese, la limitazione del ruolo delle banche nell'economia. In Europa si è schierato con il gruppo sinistra unitaria europea, di cui fanno parte syriza in Grecia, i tedeschi di Linke e SEL in Italia. Secondo il New York Times, lo scenario lo scacchiere politico europeo si sta evolvendo in una lotta tra populismo di destra e di sinistra. Infatti, secondo il famoso quotidiano americano, il programma di podemos è solo una "lista di desideri irrealizzabili". Resta il fatto che, nelle recenti elezioni amministrative del 24 maggio, podemos abbia raggiunto un buon risultato, conquistando il governo di Barcellona e Madrid alleandosi con il partito socialista. Probabilmente questo sarà il modello di governo che dovremmo aspettarci la Spagna intraprenda: un governo di coalizione tra podemos e i vecchi partiti, che se vogliono continuare a governare dovranno accettare le proposte di Iglesias. Stefano Pravato
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Viviamo probabilmente nella più grande epoca di crisi dell'ultimo secolo. Se il 900 è stato il Periodo delle grandi rivendicazioni, dell'affermazione quasi universale dei principi rivoluzionari del 1789, se finalmente si percepiva l'umanitario senso di cittadinanza mondiale, cosa siamo noi ora! Gli ideali sono crollati: questo va dalla politica ( le scialbe elezioni di questi giorni con i loro battibecchi da 3^ elementare ne sono la testimonianza) alla quotidianità più basica dove automatismo e indifferenza la fanno da padroni.L'eroico furore, la strenua lotta sono ormai anacronistici, ma pare non ne sia rimasto nulla. Non sono un nostalgico, né un retore anacronistico, ma trovate forse voi qualcosa in cui identificarvi in questo caotico marasma? Marco Scalabrino
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OPINIONI
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Notizie dal progetto teatrale
ome di consueto, anche quest'anno si è tenuto il laboratorio teatrale presso il nostro liceo. Il rischio di non cogliere appieno il valore delle consuetudini è sempre in agguato; ma, per quanto adusi vi si possa essere, il teatro è un'arte d'eccezione in ogni sua forma: ben si capisce perciò come anche il modesto progetto di un liceo sia una valida occasione di riflessione e di apprendimento, ma soprattutto di meraviglia di fronte alla vastità di quanto una figura in piedi su di un palco possa esprimere. In primo luogo il teatro a scuola è un'occasione di crescita. Certo è una formula trita e ritrita, ma il suo significato non ne viene intaccato: se vi si presta orecchio, si spalanca lo spazio vastissimo dell'entusiasmo, delle speranze, dell'impegno degli studenti che lavorano insieme, che insieme partono alla ricerca di una chiave di lettura della realtà in parole spesso antiche ma mai sopite. Le rappresentazioni di quest'anno hanno messo in scena la nota Clitemnestra ed il testo di Arcifanfano re dei matti di Carlo Goldoni, entrambi rielaborati. Nell'ambito di una collaborazione con la cooperativa Macramé, i due spettacoli sono stati presentati all'hotel Hilton Molino Stucky nel corso di due serate di raccolta fondi. Ulteriori rappresentazioni si terranno al teatro all'Avogaria: l'invito è esteso a tutti, nella speranza che ognuno possa emozionarsi con la magia del teatro! Francesca Ballin
10 cose che non ti hanno mai detto
1. Tra tutti gli studenti d’Europa, gli Italiani sono gli unici che copiano durante le verifiche. 2. La serie “Tom & Jerry “ finisce col suicidio dei due, ma è stata censurata. 3. Ridere durante la giornata fa dormire meglio la notte. 4. Con Windows non si può nominare una cartella “con”. 5. Il nostro cervello vede le persone 5 volte più belle di quello che sono nella realtà. 6. Uno scarafaggio può vivere 7 giorni senza testa, poi muore di fame. 7. Il 2 agosto è la festa dell’uomo. 8. Per sfuggire a situazioni imbarazzanti, molte persone fanno finta di scrivere SMS con il cellulare. 9. La maggior parte delle persone magre deve la propria linea al fatto che esse ridono tanto e spesso. 10. Il cioccolato allunga la vita se mangiato spesso e in quantità moderate. Ludovica Violato
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IPSE DIXIT Mezzaroba: Tu non hai superato il numero di ritardi, l'hai travolto! Il tuo è un Vajont! Voi: Ci sono sempre meno eroi, ma tra questi c'è Castro, che parla e continua a restare in questa classe, nonostante in 3 secondi mi scaglierò su di lui! Mezzaroba: Giovanni, leggi. Giovanni: Anche l'introduzione? Mezzaroba: No, risparmiaci! Voi: Posso sapere che cosa succede lì dietro con Castro che accarezza la barba come un rabbino? Edouard: Faccio disegni così brutti che sembro Picasso! Mezzaroba: "I Puffini dell'Adriatico" non ha niente a che fare con Gargamella e cose del genere Mezzaroba: (parlando di pronuncia classica) Ecco Giulio, tu hai letto con la pronuncia classica e quando sarai grande diranno "Però questo Pereno! Legge in pronuncia classica! Cacchio! Che sarebbe caccio, ma in pronuncia classica si legge cacchio...
ERRATA CORRIGE Cari lettori, mi scuso con voi per i numerosi refusi nei numeri di quest’anno e soprattutto per la mia grave negligenza nel controllo dell’impaginazione dell’edizione di Maggio. Il Lanx è (e mi auguro sarà sempre) soltanto uno strumento neutrale di informazione e espressione per tutti gli studenti della nostra scuola. La Direttrice
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ARTE & CULTURA
La tavolozza dell’estate
Correva l'anno 1879 quando Claude Monet completò l'opera “Vetheuil in estate”, un vero e proprio paesaggio dorato e lontano, quasi irraggiungibile: ma d'altronde cosa può rappresentare l'estate, se non un vero e proprio miraggio, un'oasi nel deserto che sono quei restanti nove mesi dell'anno in cui i problemi sembrano solo moltiplicarsi e travolgerci senza pietà? L'animo sensibile dell'artista coglie forse ancor prima di tutti noi questo desiderio di evadere dagli schemi, di catapultarsi in una dimensione onirica che vorremmo durasse per sempre: la tela diventa la superficie su cui cristallizzare un momento passato e fuggito con la vivacità propria di questa stagione, ma anche su cui proiettare desideri e sentimenti capaci di trasportarci già nell'imminente pace estiva; si aggiungono così a Monet, tra i molti, anche Van Gogh, Goya, Vernon, Renoir, Potthast e Klimt che, tra le tante tematiche affrontate attraverso il proprio stile, mettono in luce ed esaltano ciò che l'estate significa. Dalle lunghe distese di campi dorati ai romantici tramonti in spiaggia, passando per un duro lavoro nei campi sotto il Sole cocente ma anche per un borghese bagno al mare, la rappresentazione dell'estate non è altro che la rappresentazione della vita all'apice della sua impalpabile bellezza, frizzante vivacità e inevitabile fugacità.
Leonarda Artale
Alle origini di un must: il tennis bracelet Spesso, ciò che più ci affascina di un oggetto è la sua storia. La storia di un quadro, di un'opera architettonica, di un libro o di un “tennis bracelet”, il famoso bracciale diventato un must intramontabile. Ma perché è stato chiamato proprio “tennis”? Com’è possibile che due mondi così diversi come quello dei gioielli e dello sport abbiano trovato una così forte unione? Semplice, la spiegazione si chiama Chris Evert. Esistono tenniste passate alla storia per la loro bravura e determinazione; altre invece per la loro bellezza e la loro inconfondibile eleganza nei movimenti; esistono poi tenniste diventate leggenda per entrambe le ragioni. Chris Evert rientra decisamente in quest'ultima categoria. La campionessa infatti usava sempre indossare durante ogni incontro un bracciale con una fila di diamanti che si susseguono, lo considerava un portafortuna. Nel 1987 durante un match degli US open, un rovescio forse troppo energico fece sfuggire il bracciale dal polso della Evert che non esitò a chiedere all’arbitro di interrompere la partita per poterlo cercare. Fu solo durante la conferenza stampa dopo la partita che spiegò il motivo dell’interruzione: dichiarò che non poteva permettersi di perdere il suo “tennis bracelet” dal quale non si separava mai. Da quel momento il bracciale a rivière di diamanti non si chiamò più in altro modo ma solo Tennis e ovviamente dopo quell’occasione, donne, attrici e tenniste pubblicizzarono questo bracciale. Qualche settimana fa, anche la famosa modella Cindy Crawford durante una premiere, ha indossato un tennis bracelet creato da un’artista veneziana. Ormai è un classico della gioielleria ed è proprio il suo nome che lo rende argomento di curiosità e parte integrante della storia del tennis.
Aurora Martella
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GIOCHI
ABBRONZATURA CALDO ESTATE FELICITÀ MARE
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MATURITÀ PAGELLA PAURA SPIAGGIA STRESS
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STUDIO TABELLONI TOGAPARTY TORTURA VIAGGI
OROSCOPO Se non ora, quando? Sfruttate le occasioni che avete e siate più propositivi! La vita vi sorride, come questo giugno! La fine è vicina e l'odore di libertà sempre più vivido.
Cercate il bello e perseguite i grandi progetti ma soprattutto non accontentatevi. mai, ne di voi ne degli altri. Quello che non può diventare qualcosa di meraviglioso va lasciato andare. Non aggrappatevi al passato provate ad essere quello che avete sempre desiderato. Il vostro modo di fare vi rende unici ma spesso poco amabili! Addolcitevi, e vedrete di conseguenza il mondo intorno a voi diventare più roseo! In molti vi amano e vi stimano, tenete alto l'onore senza scadere nella banale antipatia. Basta autocommiserazione cancerini, risollevatevi... Piangere sul latte versato è inutile e controproducente, prendete in mano le redini della vostra vita e correte al galoppo, lasciate al passato quello che appartiene al passato!
Passione e fuoco. Siete tutto cuore e niente testa, troppo spesso! Calmatevi però leoncini, finirete per schiantarvi! Consiglio una doccia fredda, oppure provate con il primo bagno della stagione, potrebbe esservi d'aiuto! Amori finiti? Smettetela di piangerci sopra, inutile dire che il tempo cura tutte le ferite e poi, che ne sapete di cosa il desino ha in serbo per voi? Guardatevi intorno e riflettete sui vostri errori, la chiave di tutto sarà proprio l'autocritica.
LANX Direttore
Lisa La Marra (5AE)
Vicedirettore
Marco Scalabrino (5CE)
Direttore Creativo Pietro Haas (5CE)
Direttore Lanx TV Silvia Fregonese (5AE)
Redazione
Leonarda Artale (2AE) Francesca Ballin (4DE) Gaia Dalla Zonca (1AE) Silvia Fregonese (5AE) Bianca Illing (1BE) Aurora Martella (1DE) Giulia Polesel (1BE) Stefano Pravato (2CE) Laura Ruggi (1DE) Leonardo Torcellan (1DE) Marco Scalabrino (5CE) Filippo Semenzato (1CE) Ludovica Violato (1DE) Marco Zecchillo (2CE)
Emma Stefanello Qualcuno dal passato torna a farsi vivo: ma ancora una volta la scelta è nelle vostre mani, ma questa volta siate meno indulgenti del solito. Ponete dei limiti e degl ostacoli, solo così vi renderete conto per chi vale la pena rischiare e per chi no.
La vita è un monopoli, anche il vostro turno. pazienti e fate forza su avete seminato! Tutto dà i e nessuno sfrozo è vano.
e arriverà Cari, siate quello che suoi frutti,
Inquieti tutto il giorno ritrovate la pace solo durante la notte, buona musica e un libro possono aiutarvi a ristabilire la vostra pace interiore. Concedetevi qualche piacere in più e state sereni!
Smettetela di prendere tutto così sul serio, le cose finiranno per andare bene in ogni caso! E come insegnava Calvino: "Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore"
Il vostro posto speciale, dove vi sentite voi stessi e siete sereni? (e con posto intendo un luogo o delle braccia in cui sentirsi bene!) Se non lo avete ancora trovato, impegnatevi, le emozioni sono tutto quello che abbiamo. Smettetela di giocare il ruolo di un personaggio che non siete, più sincerità e purezza in questo giugno! E poi, come si dice, l'essenza del piacere è proprio la spontaneità.
Disegni
Marco Ciacci (1BE) Giulia Muzzati (1BE) Silvia Fregonese (5AE) Julia Vio (5CE)