n.3
dicembre 2015
anno 29
N LA X
Ephemeris discipulorum licei gymnasiique M. Foscarini
IN QUESTO NUMERO
Panis aureus aut panis tonis, di Anyway Picture Studios pag. 2 Fuga natalizia, di Pietro Busolin pag. 3 Il secondo sesso, di Caterina d’Angelo, pag. 4 Dare significato alla musica, di Piero Pes, pag. 5 Il circolo dei lettori, di Tommaso Gottardo, pag. 7 Black Friday, di Luca Baldin, pag. 8 Giugurta, di Teodora Valerio, pag. 9 Expo prima e dopo, di Fabiana Ranieri, pag. 10 Le carceri della vergogna, di Stefano Pravato, pag. 13 La felicità è...?, di Fabiana Ranieri, pag. 12 Cronache del Mondo Emerso, di Franco Gambaro, pag. 12 disegno in copertina di Kamil Sanders
Editoriale Negli ultimi tempi la città di Parigi ha, per tristi ragioni, mantenuto una posizione di primo piano nell’attenzione dei media di tutto il mondo. Già tanto si è detto riguardo ai vili attacchi terroristici che l’hanno scossa; e non pochi li hanno considerati un momento di rottura, un punto di svolta nel panorama contemporaneo. C’è però un altro evento che ha tutte le carte in regola per provocare un terremoto potentissimo a livello mondiale e che proprio a Parigi si è svolto negli scorsi giorni: si tratta della “COP21”, la Conferenza delle Parti della Convenzione ONU sui cambiamenti climatici firmata nel corso del summit di Rio de Janeiro nel 1992. Alle tematiche ambientali non capita spesso di essere in cima all’agenda internazionale: era quindi necessario ed urgente che se ne discutesse, e soprattutto era urgente che venisse stipulato un accordo come quello di Parigi, che a differenza di tanti precedenti sarà vincolante per gli stati firmatari. L’innalzamento delle temperature non è più un’ipotesi, ma una realtà concreta che preme perché troviamo alternative al nostro stile di consumo: l’accordo prodotto dalla COP, finalmente, rende imperativa questa necessità, imponendo ad un massimo di +1,5 gradi l'aumento climatico da qui a fine secolo. I passi da muovere in questa direzione restano però ancora molti; soprattutto, è da formare una nuova cultura della sostenibilità e del rispetto ambientale. Forse quest’anno, piuttosto che tanti regali, dovremmo chiedere a Babbo Natale di cederci la sua slitta - di sicuro emette poco CO2.
Francesca Ballin
1
lanx - direttrice: francesca Ballin 5De, vicedirettrice: leonarda artale 3ae
cvrrenti calamo
X
LAN
Panis aureus aut Panis Tonis Uno è di origine milanese, l’altro ha radici venete. Si tratta del panettone e del pandoro, i dolci natalizi italiani più famosi. Mentre sappiamo che il pandoro è probabilmente l’evoluzione del nadalin, una specialità veronese che risale addirittura al 1200, le origini del panettone sono molto più incerte, e vi ruotano attorno diverse leggende. La prima narra che verso la fine del Quattrocento messer Ughetto degli Atellani, falconiere di Milano, si fece assumere come aiutante da Toni, panettiere e padre della giovane di cui era innamorato. Un giorno, impastando acqua, farina, lievito ed altri ingredienti, creò un dolce che ebbe moltissimo successo, e che venne battezzato “pan del Toni”, da cui panettone. Un’altra leggenda racconta che per la vigilia di Natale, alla corte del duca Ludovico, vi era in serbo un dessert da favola che avrebbe dovuto conquistare il palato dei commensali, ma tradizione vuole che questo pane a cupola con dentro chicchi d’uva finì per bruciarsi. Il cuoco, preso dalla disperazione, ascoltò i consigli del suo giovane aiutante Toni. Il ragazzo gli disse di servire il dolce ugualmente e di giustificare la crosta come parte integrante del dessert. La ricetta ebbe un tale successo che fu rinominata il “pan del Toni” fra applausi e complimenti. L’antenato del pandoro è, invece, il nadalin, dolce veneziano a forma di stella a otto punte non particolarmente alto, che veniva ricoperto da sottili foglie di oro zecchino, creato per festeggiare il primo Natale dopo l’investitura dei nobili Della Scala a signori di Verona. Nell’Ottocento questa specialità prese la forma del pandoro di oggi: cinque punte, anziché otto, impasto morbido e alto, zucchero al posto della glassa. Da quel momento il dolce divenne il simbolo di Verona. Un altro racconto vuole che il pandoro si sia Altroispirato alla brioche francese: il dessert per eccellenza della corte dei Dogi. Nonostante le diverse credenze, si può attribuire alla nascita di questa delizia veronese una data precisa: il 14 ottobre 1894, quando Domenico Melegatti depositò il brevetto ufficiale di un dolce dall’impasto morbido e dalla caratteristica forma a stella troncoconica. Quella del pandoro e del panettone è dunque una tradizione storica che non ha mai abbandonato le tavole degli italiani, e, nonostante la sua preparazione richieda molto tempo, si può dire che ne vale davvero la pena.Ma qui che cosa ne pensano gli studenti del Liceo M.Foscarini??? Abbiamo intervistato un campione di 100 persone diverse per classe, corso, età. Com’è chiaramente visibile dal grafico, la maggioranza degli intervistati preferisce di gran lunga il pandoro (79%) al panettone (16%), mentre una piccola ma non insignificante percentuale (5%) si discosta dai simboli del Natale gastronomico italiano per altri dolci natalizi. Pandoro o panettone, la redazione di Anyway Picture Studios augura a tutti Buon Natale!
Καμύλλας Ὑπατίος
2
X
LAN
natale & co.
Pandoro o Panettone 79%
16%
5%
Pandoro Panettone Altro
S eguici su Facebook, Twitter, YouTube, Instagram e Google+. Cerca: Anyway Picture Studios. Appuntamento ogni settimana con un nuovo Breaking News! Interviste, arte, natura, salute, cinema, cucina, sondaggi e molto altro! Contattaci per ulteriori informazioni: la nostra email è anywaypicturestudios.contact@gmail.com
Fuga natalizia Finalmente sono arrivate le vacanze che tanto abbiamo desiderato, ma ora la domanda è dove scappare per passare qualche settimana in compagnia? Nelle vostre vacanze ideali vedete le calde spiagge delle Maldive o le piste innevate di Cortina? Ecco qualche consiglio utile per scegliere al meglio il luogo ideale per la vostra "fuga natalizia". Nel caso siate stanchi del freddo che caratterizza questa stagione le spiagge tropicali fanno propio al caso vostro; tra le mete più gettonate troviamo le bianche spiagge di Sharm el Sheik, subito seguite dalle esotiche coste thailandesi; non si può dimenticare la splendida Copacabana a Rio de Janeiro. Infine, per una vacanza all'insegna del divertimento, ecco per voi Cuba e Miami. Per gli amanti del freddo, l'intramontabile località sciistica di Saint Moritz seguita da Chamonix. In Italia troviamo le Dolomiti e la loro regina Cortina d'Ampezzo. Per i fan dei mercatini di natale e delle cioccolate calde, invece, località come Merano, Trento e Innsbruck , che sapranno lasciarvi fantastici ricordi. Insomma approfittate di questo Natale per organizzare la vostra fuga perfetta dal caos di tutti i giorni.
Pietro Busolin 4BO
3
#vienuove
X
LAN
"IL SECONDO SESSO": la donna, l’uomo e la società
Personalmente ho sempre guardato con ammirazione più mio padre che mia madre, più mio nonno che mia nonna e considerato più “figo”, più emozionante, essere un maschio. Probabilmente se lo fossi stata non mi sarei mai interrogata sul ruolo della donna, ma è impossibile negare l’evidenza e da che mi si è presentata l’occasione mi sono chiesta perché nei film l’uomo guidi la macchina, o lavori, o si candidi alle elezioni o faccia il professore universitario e la donna, nel suo ruolo d’inferiorità, sottomissione, stia a casa, non legga mai il giornale, non dica una parola su ciò che non riguardi il bucato o i bebè. Penserete che abbia guardato film datati se non “antichi” ma il problema è che queste situazioni ancora oggi, mentre scrivo, le vedo. Così da semplici e innocenti domande infantili la questione donna, uomo e società è diventata per me motivo di discussione e interesse. Crescendo ho conosciuto donne, mie coetanee, insegnanti, personaggi pubblici, dalle attrici, alle scrittrici ai premi nobel, che mi hanno spinta e lo fanno tuttora a studiare, conoscere, informarmi, in quanto essere umano e per questo sociale, e, spesso maggiormente, in quanto donna. Le donne, per quanto ancora ci siano liceali ma anche adulti che non lo credano, sono essere umani con pari diritti e capacità del uomo; non potrò sollevare un banco sopra la testa come magari un vostro compagno di scuola maschio fa senza battere ciglio, ma sono in grado di prendere lo stesso dieci di un uomo, la stessa laurea, potrei essere in grado di ricoprire la carica di ministro o anche di presidente della repubblica, non perché sia una mente brillante, ma per il semplice motivo che possiedo anche io un cervello. Nel libro “Dalla parte delle bambine” di Gianini Belotti si legge che fin dalla nascita, se non dal desiderio di avere un figlio, nel caso esso nasca sventuratamente di sesso femminile, lo s’indirizza ad un particolare tipo di educazione. Tutto ciò mi ricorda in modo inquietante la vicenda de ”l’infelice” di Manzoni, di cui ricordo la figura nel mio libro per bambini con in mano bamboline vestite da monache che il gentil principe non aveva tardato a donarle. Vicende passate, direste voi, ma forse non sapete che non tutte le giovani fanciulle di questo mondo frequentano una scuola e non per loro fortuna semmai perché destinate ad un matrimonio e relativi figli alla tenera età di 12/14 anni. La giovanissima Malala Yousafzai, premio nobel per la pace nel 2014, classe 1997 (!) ci ricorda che meno di dieci anni fa sono state distrutte nel suo villaggio 400 scuole, è stato impedito alle ragazze di andare a scuola e sono state picchiate le donne; così per l’ennesima volta nel mondo “l’istruzione da diritto è diventato crimine.” Più di 66 milioni di ragazze non possono andare a scuola, ricevere un’istruzione; potremmo sentirlo lontano tutto questo, in quanto occidentali, in quanto “ricchi”; ma il diritto di voto, il divorzio, l’aborto, il lavoro e l’istruzione, i diritti che ci devono essere garantiti, non hanno ancora stabilito un ordine delle cose in cui siamo tutti uguali, in cui posso candidarmi alle elezioni senza che un professore consigli agli studenti di votare solo uomini. Il 25 novembre, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, la presidente della Camera Laura Boldrini ha organizzato un convegno “La ripresa è donna”, perché “il lavoro accresce la possibilità di scelta della donna, e anche la sua capacità, se necessario, di sottrarsi ai soprusi. Produrre reddito migliora il suo ruolo sociale. E questo fa di lei una persona più rispettata, anche agli occhi del partner, quindi la espone meno al rischio di violenza.” Oggigiorno infatti i femminicidi sono ancora troppi - uno schiaffo in faccia alla nostra "società del progresso"; è aberrante pensare che un essere umano ritenga di potersi prendere la libertà di offendere così un altro. Questa pratica spesso porta la donna stessa a mettersi in una condizione di inferiorità. Spesso l’uomo, in quanto maschio, ritiene possibile, se non giusto, alzare le mani ai danni della donna, anche di quella amata, in quanto donna ovvero essere inferiore, ovvero stupida, ovvero da (ri)educare, anche con modalità violente.
4
X
LAN
musica
Il lavoro che oggi da donne dobbiamo fare è rendere noto al mondo, che finge ancora di ignorare e di non capire che siamo anche noi esseri viventi in grado di pensare, riflettere, esprimere le nostre opinioni; siamo indipendenti, forti e padrone del nostro futuro. Cerchiamo di sradicare dal pensiero comune tutto quello che ci fa unicamente portatrici di ovuli. Due studi recenti studi scientifici dimostrano come il cervello dell'uomo e nella donna sia uguale; ciò che cambia è il funzionamento. Se il cervello di un maschio dovesse essere più grande sarebbe dovuto esclusivamente al peso di questo e inoltre il cervello delle donne risulterebbe avere più materia grigia, che compone la parte più evoluta del cervello, la corteccia celebrale. Ecco dunque la prova che spesso le nostre scelte, i nostri comportamenti, non sono dovuti a quel che siamo ma a ciò che la società tenta di imporci; quel che siamo veramente dipende da come usiamo il cervello. Perciò, usiamolo.
Caterina D’Angelo 5AO
Dare significato alla musica Che vuol dire “dare significato alla musica”? È quando un autore di canzoni, insieme al cantante, riesce a comunicare un significato all’ascoltatore, rendendo testo e musica una cosa sola. Di solito quelli che riescono a condividere opinioni attraverso una ca]nzone, sono i cantautori che cantando di persona danno enfasi ai significati. Il genere che comunica facilmente e in modo diretto il concetto della canzone è il rap. Personalmente credo che il cantautore rapper più espressivo sia Michele Salvemini, in arte Caparezza. Caparezza, nei suoi testi, riesce a unire la comicità e i pensieri che vuole comunicare in una cosa sola. Un esempio è la canzone “chi se ne frega della musica” già il titolo dice tutto: come si fa a fregarsene della musica e cantare? Il testo parla della vita da cantante di Caparezza raccontando che lui “con la musica non c’entra niente” e che “canta così spesso che questo fa di lui una persona coerente”. Il significato che si cela dietro a questo testo è che ormai ai suoi fan “non interessano le note che registra, bensì le sue note sul registro”, ovvero che più che il suo lavoro di cantante vogliono sapere della sua vita privata. Ci sono tante altre canzoni che nascondono significati interessanti, perciò cercate di fare più attenzione ai testi delle canzoni che ascoltate! Ovviamente, oltre al rap ci sono altri generi espressivi, tra l’altro alcuni rapper cantano così velocemente che non si capisce niente. Ma alcune volte non serve ricevere un significato da una canzone, basta metterci le cuffiette ed entriamo in un mondo dove nessuno ci può disturbare. Piero Pes 1DE
5
IPSE DIXIT Avanzi: la pizza quando è stata inventata? Jacopo: Napoli Avanzi: David, guarda che ti mando al Parini!! Emanuele: prof, ma se ho dubbi durante la verifica mi può dare la sua email? risposta di Madaro: Ma hai sniffato cocaina stamattina? Avanzi: fate sfrigolare i neuroni che fa bene ai capelli! Salvagno: gli egizi sono solo tanti omini che costruivano piramidi con un faraone. Avanzi: avete scritto tutto quello che ho detto? Guardate che sono un oracolo!
BUON NATALE! Cari lettori, a nome di tutta la redazione vi auguro di passare buone feste. colgo l’occasione per ringraziare tutti quanti hanno collaborato finora alla realizzazione del lanx. la direttrice
6
X
LAN
moda
Black Friday Ah, le vacanze, quel periodo dell’anno in cui tutti si agghindano per Natale: la stagione della gioia, dell’amore e dei regali, in cui ricorre la più bella festività dell’anno (dopo il mio compleanno ovviamente): Il Black Friday! ll Black Friday, ossia Venerd Nero, è il giorno successivo al Thanksgiving: la festa in cui gli americani si strangolano con tacchino per ringraziare chissà chi. Il Black Friday è la giornata in cui si da inizio al periodo di shopping natalizio compulsivo, cioè il periodo in cui si comprano regali da due soldi e dimenticabili per gli amici; seguito dal Cyber Monday, il quale non è il giorno dedicato al cyber bullismo ma il giorno dedicato allo shopping online. La bassa qualità del regalo, li farà mettere in dubbio la vostra amicizia e sarà più facile manipolarli mentre cercano disperatamente di rientrare nelle vostre grazie. Perché non prendere ad un’amica delle borchie in ottone da 99cent che le faranno diventare i lobi delle orecchie verdi e le regaleranno un’infezione? Oppure degli orecchini a ciondolo da 1.50€, che le si impiglieranno nel maglione, strappandole il lobo? Ovviamente dopo aver comprato quei regali da schifo, che mineranno la loro autostima, ci compreremo un regalo bellissimo tutto per noi; ad esempio dei fantastici guanti in visone color albino. Il posto migliore dove vedere dei pazzi prendersi a pugni per un paio di Ugg (più piccoli di cinque numeri) è il buon vecchio outlet con i saldi. Parlo di quegli assalti ai negozi che spopolano su Youtube, che mi fanno ridere a crepapelle. Magari l’anno prossimo potrei corrompere il commesso che spaccia nella zona di scarico per farmi entrare prima; questo farebbe impazzire tutti quei disperati. Torturare quei trichechi senz’anima, comprando cose senza senso, mi darebbe tanta felicità; dopotutto la stagione natalizia non serve proprio a questo? Anche se il Black Friday è finito, fare shopping non è mai abbastanza! Quindi andate subito al centro, tirate fuori la prepagata, e non pensate ai futuri debiti che vi faranno ipotecare la casa. Buon Luchristmas! Luca Baldin 4CE
la posta dei lettori ti aspetta! scrivici a foscarini.lanx@gmail.com 7
notizie dal foscarini
X
LAN
Dalle medie alle superiori, nasce il circolo dei lettori Ed ecco che Romana Girelli, un'educatrice che riesce a comunicare e trasmettere valori molto significativi ai ragazzi, avvia un'importante attività: il circolo dei lettori! Questo circolo non è, come vi può sembrare dal titolo, un banale e semplice appuntamento che io e i miei compagni di prima stabiliamo ogni settimana per parlare di libri; ma anzi, è una riunione - se mi permettete, "segreta" - che ci consente di parlare, oltre di libri, anche di cose importanti che a noi ragazzi piacerebbe confidare ad un adulto. Ad esempio: quante volte ci è capitato di trascorrere un difficile periodo scolastico e volerne parlare? Noi possiamo farlo liberamente, ascoltando l'opinione onestissima, e per la maggior parte delle volte anche comica, di Romana. Ma oltre a lei, anche i nostri compagni possono benissimo discutere e dare la loro opinione. Questo è anche un modo per conoscerci e parlare liberamente con le persone che amano quello che noi amiamo: la lettura. Ora cominciamo anche a parlare delle nostre preferenze riguardo ai libri che abbiamo letto, li consigliamo ai compagni e ci scambiamo pareri su romanzi; anche classici. Non c'è volta in cui noi non ridiamo grazie ai divertenti racconti di Romana. Ha pensato anche di portarci dei cioccolatini per Natale e di andare a fare una piccola visita ad un museo (o altro ancora non definito dato che è in programma per il prossimo aprile) a Padova. Restando al nostro circolo, credo che sia uno dei momenti più rilassanti che passo a scuola. Noi non rinunceremo a niente pur di goderci quest'ultima ora del venerdì pomeriggio in compagnia. Questo, come dice Romana, è un piccolo gruppo dove si condividono le cose belle. Ed ha perfettamente ragione: la lettura deve essere un piacere, non un obbligo. Quando ci si sente obbligati a leggere un libro non lo si legge più volentieri e questo fa perdere tutta la magia della lettura. E accade la stessa cosa nel nostro gruppo. Non ci dobbiamo sentire obbligati a sedere composti nei banchi di scuola, non dobbiamo per forza fare silenzio, non dobbiamo necessariamente alzare la mano per parlare... Tutto però ha solo una regola: non urlare. Infatti il nostro è un circolo segreto e come tale non posso rivelarvi tutto ciò che accade all'interno della stanza blindata del Foscarini...
Tommaso Gottardo 1DE Al cinema 5 BUONI MOTIVI PER VEDERE STAR WARS: THE FORCE AWAKENS 1. perchè è star wars 2. c’è il vecchio cast 3. c’è un cattivo con la maschera 4. la spada laser ha l’elsa 5. ci sarà tanto lens flare (vi spieghiamo nella prossima puntata cosa vuol dire) l’Imperatore
8
X
LAN
racconti
GIUGURTA
Giugurta. Che nome stupido che era; oltre a essere stupido era anche un altro pretesto per essere preso in giro dai compagni di classe. Ma che lo volesse o no si chiamava Giugurta , e si doveva tenere. Giugurta,il piccolo bambino basso e mal nutrito, che sedeva nel banco in ultima fila, accanto alla finestra. Quella finestra che dava sull'ampio cortile della scuola e che faceva vedere tutto dall'alto visto che quell'anno la loro classe era al secondo piano. Quel piccolo occhio che gli permetteva di vedere tutto il mondo circostante. Il piccolo Giugurta, quel bambino che non aveva mai voglia di ascoltare la maestra, ma adorava ascoltare i rumori del mondo, come la pioggia, il motore delle automobili, il vociare delle persone nella grande via sottostante. Giugurta che non guardava mai la lavagna, ma che con la testa appoggiata al braccio volgeva il suo sguardo fuori dalla finestra, e aveva ormai imparato i volti delle persone che passavano per la strada, i nomi degli uomini e delle donne che vivevano nelle case vicine. Bellissima era l'espressione di curiosità di Giugurta quando vedeva un volto nuovo o sentiva una voce diversa dalla altre, come se fosse un amico in più con cui passare le sue giornate, come se ora avesse la possibilità di conoscere un mondo, una personalità, una vita, che prima ignorava. Fu la noia quotidiana che quel giorno portò il bambino a estraniarsi per l'ennesima volta dalla classe per entrare nel suo piccolo, grande mondo di adulti che faceva ancora un po' fatica a comprendere. Ormai, a grandi linee, molte cose le aveva capite, sembrava in effetti che bastasse seguire determinate regole e comportamenti per arrivare ad uno specifico risultato. In un certo senso, la società seguiva leggi fisse, matematiche, obbligatorie. Azione-reazione: tutto era classificato, già predisposto, e gli adulti lo rispettavano questo ordine, anche a costo di sembrare buffi e stupidi. Si era spesso chiesto Giugurta che cosa sarebbe successo se qualcuno quelle leggi non le avesse rispettate, se le avesse infrante senza alcun ritegno. Ma Giugurta, per il momento, era solo un bambino, e non sarebbe stato in grado di darsi una risposta. Guardando la strada vide tante persone andare a lavoro, prendere l'autobus, affrettarsi di qua e di là, vide anche una gatta nera sul muretto di una casa giocherellare con un uccellino."Chissà" pensò Giugurta "Se una di quelle persone ha mai pensato di uscire dai suoi schemi e di vivere secondo leggi proprie". L'incanto finì con il suonare della campanella . Sospirando, Giugurta si preparò ad essere preso in giro dai compagni, come ogni giorno.
Teodora Valerio 1AE
9
opinioni
X
LAN
“EXPO PRIMA E DOPO”
“Ogni giorno i numerosi visitatori che arrivavano rappresentavano un premio per il nostro grande sforzo” dice Bruno Antonio Pasquino, Commissario Generale di Expo Milano 2015.
Come tutti sapete l’Italia quest’anno è stata selezionata per ospitare “Expo 2015”. L’Esposizione universale, tenutasi a Milano, è durata ben sei mesi, dal 1 maggio al 31 ottobre , e il tema centrale era “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Expo è stata una piattaforma d’incontro per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: la fame che colpisce i paesi meno sviluppati, e l’obesità che riguarda invece quelli più sviluppati. È stata l’occasione di ogni singolo paese per esporre i propri problemi attraverso immagini, oggetti, racconti e rappresentazioni. I visitatori durante questo semestre sono stati 21milioni, tra cui molti vip, capi di Stato e del governo e vari ministri. Il pubblico è stato coinvolto con eventi culturali e di intrattenimento, come spettacoli, concerti, convegni, show cooking, laboratori didattici e mostre. Expo ha pensato anche ai più piccoli creando dei “Children’s Park” per far apprendere loro l’importanza di questo evento divertendosi. Per poter realizzare tutto ciò, più di 7mila persone - senza contare poi i militari dell’esercito - hanno lavorato e garantito la sicurezza dentro e fuori Expo. Uno splendido lavoro è stato eseguito anche dalla postazione di Primo Soccorso, che ha saputo fronteggiare i malori causati dalle alte temperature registratesi quest’estate. Expo Milano 2015 non è frutto di un’idea moderna: infatti la prima edizione si è tenuta a Londra, nel 1851, all’interno del Crystal Palace. È stata l’opportunità per condividere, per la prima volta, innovazioni tecnologiche, scoperte di grande importanza, movimenti artistici e progetti architettonici. Da allora si sono susseguite tante esposizioni universali, ed ognuna ha lasciato al paese ospitante un simbolo, basti pensare alla Tour Eiffel di Parigi (1889) o all’Albero della Vita, che è stato realizzato per l’Esposizione di quest’anno. Qualcosa però è cambiato in tutti questi anni. All’inizio l’Esposizione era una mostra per dimostrare ciò che un paese era riuscito a fare; oggi invece le manifestazioni vertono su un problema che affligge l’intera umanità. Un esempio è l’esposizione di Shanghai, dove il tema affrontato è stato “la qualità della vita nelle metropoli”. Ora Milano passa il testimone a Dubai dove si terrà Expo 2020.
Come verrà riutilizzata l’area vicino a Rho dopo Expo? Il Governo ha dichiarato che continuerà ad investire per un dopo Expo. “Questi sei mesi sono stati la stagione della semina: ora dobbiamo custodire e coltivare…i frutti arriveranno! Fare qui una grande città della conoscenza e dell’innovazione è una bella opzione”, afferma il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Quindi, cari lettori, ecco quello che accadrà al sito di Rho: diventerà un centro di ricerca. In un’intervista tenutasi il giorno 9 novembre 2015 al Piccolo Teatro Grassi di Milano, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato che vuole far diventare l’Italia un polo d’attrazione per le “Human Technologies”.
10
X
LAN
opinioni
LavoreranSecondo Renzi lo stato italiano non dovrebbe piangere per la “fuga dei cervelli”, ma farli collaborare con intelligenze provenienti da tutto il mondo. L’Human Technopole si estenderà su 70mila metri quadri dell’area Expo, mentre la restante parte sarà utilizzata per nuovi immobili e per creare zone verdi. no qui oltre mille scienziati, ricercatori e tecnici. Le attività all’interno del Polo si suddivideranno in cinque categorie: 1.Tecnologie per welfare e per fronteggiare l’invecchiamento 2.Medicina di precisione contro cancro e malattie neurodegenerative 3.Tecnologie multidisciplinari applicate all’alimentazione 4. Nanotecnologie ambientali 5. Soluzioni innovative per preservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale dell’Italia Tutto quanto sarà diretto dall’Istituto italiano di tecnologia, con la collaborazione dell’Institute for International Interchange (Torino) e l’Edmund Mach Foundation (Trento). Questo Polo, insomma, racchiuderà tutto ciò che l’Italia è in grado di presentare.
Non dobbiamo sempre pensare all’Italia come ad un paese dove non si trova lavoro, la popolazione è schiacciata dalle tasse, dove si verificano fenomeni come Mafia Capitale... Noi cittadini italiani, in particolare noi giovani, abbiamo in mano il futuro del nostro paese. L’idea dell’Human Technopole è solo l’inizio di una lunga serie di opportunità che il nostro paese ci offre e noi, aderendo al progresso, possiamo dimostrare che l’Italia è un paese diverso e migliore rispetto all’opinione che molti ne hanno. Fabiana Ranieri 1DE
11
curiosita’ e letture
X
LAN
LA FELICITÀ È…? Cercare la felicità è sempre stata e sarà sempre una delle priorità più importanti per l’essere umano : come affermava Charlie Chaplin, “Un giorno senza sorriso è un giorno perso”. Ma allora come si fa a trovarla? Recenti studi hanno dimostrato che a causare quello strano sentimento di gioia improvvisa, quasi assimilabile ad una vaga idea di felicità è la cioccolata! Per anni gli studiosi hanno tentato di scoprire cosa renda il cioccolato così irresistibile. Una delle spiegazioni è la presenza in ess di alcune sostanze, come teobromina e metilxantina, che hanno effetti stimolanti simili alla caffeina, e della feniletilamina , che agisce sui centri umorali del cervello e genera una sensazione di buonumore perché stimola i recettori della serotonina, “l’ormone del benessere”. Queste sostanze riescono addirittura a creare in noi una sensazione simile all’innamoramento. Ma perché succede? La risposta è semplice: il cioccolato contiene una miscela unica di componenti in grado di “attivare” i nostri centri del piacere nel modo giusto. Ma è davvero sufficiente soltanto un po’ cioccolato ad alleviare tutte le nostre pene? La risposta sta in noi. Dati alla mano, questa fantomatica felicità è influenzata da fattori genetici, o dall’ambiente in cui ci troviamo... ma per la maggior parte, dipende solo da noi. Ritorniamo alla domanda iniziale allora: come possiamo essere felici? Certe volte la felicità sta davvero nelle piccole cose: un sorriso, un “buongiorno”, una semplice chiacchierata tra amici, avere delle passioni. Proprio coltivare delle passioni, sapere che al mondo esiste qualcosa che ha il potere di renderti allegro, ecco, questa è felicità. E quindi per quanto si possa cercare di razionalizzare con delle percentuali o una barretta di cioccolato questo sentimento così profondo, non si avrà mai una risposta chiarificatrice.
Carlotta Medic 1AE CRONACHE DEL MONDO EMERSO Nihal è una ragazzina davvero strana. E’ diversa dagli altri, ha i capelli blu, gli occhi viola e le orecchie a punta. Inoltre, un altro particolare la distingue dalle altre ragazzine: la sua passione per la guerra. E’ stata cresciuta da Livon, un fabbro della Terra del Vento, ed insieme vivono in una città-torre. Nihal vive un’infanzia spensierata fino a quando la Terra del Vento viene conquistata dal Tiranno, una potente e terribile creatura. La nostra protagonista decide quindi di realizzare il suo sogno prendendo parte all’ordine dei “cavalieri di drago”, il più prestigioso tra tutti. Da questo momento comincia la sua fantastica avventura tra battaglie, mostri e tradimenti in un mondo pericoloso e misterioso. Seppur questa trilogia sia stata molto criticata perché definita “noiosa”, a mio parere il linguaggio semplice e scorrevole della giovane scrittrice italiana Licia Troisi riesce comunque a coinvolgere i lettori. Probabilmente è stata definita noiosa da alcuni perché i racconti si soffermano troppo sull’aspetto interiore dei personaggi, evidenziandone i cambiamenti nel corso della storia. Ogni personaggio si trova costretto a crescere, perfino i draghi devono imparare a fidarsi dei nuovi padroni. Il finale della trilogia mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, mi sarei aspettato qualcosa di più, ma ho comunque apprezzato il messaggio che ha lasciato: il sacrificio per la pace non è inutile, ma neanche risolutivo: l’unica possibilità è andare avanti e tenere duro.
Franco Gambaro 4BO
12
X
LAN
opinioni
Le carceri della vergogna “Brigadiere, perché non hai fermato il tuo collega che mi stava picchiando?". "Fermarlo? Chi, a lui? No, io vengo e te ne do altre, ma siccome te le sta dando lui, non c'è bisogno che ti picchio anch'io". Botte, sevizie, violenza ingiustificata. Proprio da chi la legge dovrebbe difenderla ed essere ispirato dalla costituzione. A chiedere aiuto è Rachid Assarag, un 40enne marocchino che sconta una pena di 10 anni nelle carceri di Prato e Parma, perché nel 2008 ha stuprato due ragazze, una marocchina e una kossovara. A rispondergli è un brigadiere di PP che non si vergogna ad insistere sulla violenza a scopi rieducativi. Botte e ancora botte, e giustificazioni che sono peggio delle botte. Ma lui ha iniziato a registrare tutto. Quelle sono alcune delle frasi sbobinate. E anche questa: “Il detenuto esce dal carcere più delinquente di prima… non perché piglia gli schiaffi, ma perché è proprio il carcere che non funziona”. Giorni fa l’associazione “a buon diritto” ha denunciato le condizioni di salute di Rachid Assarag, che ora è in carcere a Lucca. Ormai non può più camminare e si spinge su una sedia a rotelle. Reputo che in una detenzione del genere non si pensi assolutamente al reintegro dell’individuo nella società. Il caso di Assarag, denunciato anche dal giornalista Gad Lerner, ha creato molte polemiche con gente che si è addirittura spinta fino a sostenere il ritorno dei campi di lavoro nazisti. Che stato è questo, che sevizia i detenuti (i più numerosi in Europa)? Che stato è questo, che usa metodi di tortura contro i giovani manifestanti e gli immigrati sospetti? Abolire il carcere, proprio ora che c’è da difendere noi stessi e l’occidente, è una proposta che probabilmente non passerà. Abolire questo tipo di carcere, medievale e fascista, però, è il minimo, se vogliamo salvare noi stessi.
Stefano Pravato 3CE
13
CRUCIVERBA
X
LAN
Crucifoscarini 1
2
3
4 5
7
6
8
9
10
11
12
13
14
15
1 5 8 9 10 11 13 14 15
Orizzontali europeo e... cortile interno alla scuola ci si va per fare ginnastica può essere di chimica o di informatica ci si prendono gli appunti la sezione più divertente del lanx aula dove si tengono gli eventi più importanti il nostro giornalino all'ultimo anno si sostiene quello di stato
Verticali quando gli studenti organizzano da sé le attività 3 serve per i permessi e le comunicazioni 4 "il" lo è della lingua latina 6 traduzione dal latino o dal greco 7 prove orali o scritte 12 offre una panoramica dei voti di un quadrimestre 2
14
OROSCOPO vi state distraendo dalle cose serie. Concentratevi di più sugli altri e sui vostri talenti. Quelli esistenti. E toglietevi dalla testa di diventare un virtuoso del controfagotto che un frase così se messa tra i “buoni propositi” vi farebbe dimenticare pure la dieta in programma per il 2014... sbaglio o non siete dimagriti? Siete troppo boriosi. Non pensate di poter far tutto solo perché siete grossi e con le corna. La renna non la potete fare e non state simpatici neanche a Rudolf...figuriamoci a quell’altro simpaticone! Certo che è faticoso fare tutti questi regali. E sapete bene che la prozia Ilga farà un solo regalo per tutti e due. Ringraziatela e gioite perchè ora avete un magnifico maglione di alce lappone!
Mutanda rossa e siete già pronti per la suinità d’addio 2015. Mi dispiace informarvi che in periodo natalizio si preferiscono i pesci. No, il fatto che viviate sott’acqua non vi allinea ai vostri amichetti pinnati. Arriverà l’estate, ma evitate lo stesso di sfoggiare quella mutanda. Non siete David Hasselhoff.
Questo freddo vi fa mancare le spiagge caraibiche della savana… Ah no, non c’è acqua lì. Beh in qualche modo sopravviverete a questo periodo grigio. Ah ma era un Woolrich quello, non una criniera! Ma non dicono tengano caldo, perché vi lamentate?
L’ottavo mese si fa sentire. La fatica vi sta stremando ma tenete duro. Natale è vicino e finalmente potrete riposarvi. Ah no. Dovete partorire. Ha già un nome?
In questo periodo sembra che nessuno vi badi. Maltrattate, a Gennaio avrete la vostra vendetta. E vi assicuro che farete notare pure quei panettoni senza canditi in più sui fianchi della vostra rivale (ci credete?! Panettoni senza canditi! Sì, scopro tardi le cose. Brutte per giunta) Non è meraviglioso come in mezzo a tutto il trambusto natalizio voi non centriate nulla. Infatti non so cosa scrivere su di voi. Un po’ di personalità non vi farebbe male, sapete? Avete letto fin qua aspettando che vi sia qualche notizia rivelatoria. Ma non avete notato che i consigli sono tutti uguali? Date meno peso a quello che dicono i ciarlatani. Va bene, va bene… Brutte scoperte sotto Natale mineranno la vostra gioia! (dovevo farvi delle previsioni più benevole, ma lo sapete che sono tutte inventate? Però Marte ce l’avete proprio contro)
Tutto è calmo. Forse troppo.Queste temperature vi hanno proprio congelato. Brutta la fisica eh? O era chimica?
Niente vi può fermare. E’ un periodo meraviglioso e siete convinti di potervi mangiare chiunque a colazione! costracei.