Imprese & Territorio 01 2024 - Legge di Bilancio 2024

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WWW.LAPAM.EU Periodico di informazione di Lapam Confartigianato

ARTICOLO DI COPERTINA

La Legge di bilancio 2024 sotto la lente di ingrandimento dell’associazione

Analizziamo i principali punti della Legge di bilancio 2024 per imprese e privati APPROFONDIMENTI

Inizio 2024: a che punto siamo? Riforma degli istituti tecnici e professionali Crisi Mar Rosso: a rischio l’export di Modena e Reggio Emilia

01

gennaio febbraio

2024

Noi impresa - periodico di informazione di Lapam Confartigianato Imprese - Poste italiane SPA - Sped. in abb. post. D.L 353/2003 - (Conv. IN L.27/02/2004 N°46) - art.1, Comma 1, DCB (Modena C.P.O) - Euro 2


Date

LEGGE DI BILANCIO 4 appuntamenti per presentare le novità del 2024

Dai fringe benefit alla riforma dell’aliquota irpef. Dalla Nuova Sabatini al rifinanziamento delle misure per le imprese.

Tutti gli incontri si terranno alle

20:30 Contattaci per maggiori info: 059 893 111 contattaci@lapam.eu

7 FEB

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15 FEB

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EDITORIALE

L’intelligenza artigiana per imprese e territori sostenibili I primi mesi di un nuovo anno rappresentano sempre uno snodo importante: si traccia un bilancio dell’anno appena passato, ma, soprattutto, si guarda al futuro e a quello che ci riserverà l’anno attualmente in corso. È con questo spirito che tutti noi di Lapam Confartigianato affrontiamo questi giorni di riflessione e programmazione. Nel 2023 l’economia ha mostrato un alto grado di resilienza rispetto alle recenti crisi. Le micro, piccole e medie imprese del territorio ne sono l’emblema e esercitano un ruolo chiave nel tessuto produttivo, economico e sociale della

comunità. I numeri evidenziati e analizzati dal nostro ufficio studi fotografano territori in ripresa, dove il lavoro non manca e dove le realtà produttive vengono valorizzate da imprenditori capaci. Aumentano le figure con contratti a tempo indeterminato: sinonimo che le imprese credono nel valore e nel ruolo delle persone. Il numero di assunzioni è tornato sui livelli pre pandemia. L’export traina il nostro paese. Ma non è tutto rose e fiori: i problemi sono ben noti e bisogna agire per limitarli. Il costo del denaro in Italia è più marcato rispetto agli altri paesi europei e nel 2023 è

aumentato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La stretta monetaria, la troppa burocrazia, l’irrigidimento da parte degli istituti finanziari: tutti aspetti che, oltre ad altri fattori, frenano gli investimenti e su cui i decisori politici dovranno apportare modifiche. I primi mesi, quindi, sono un crocevia tra ieri e oggi. Un momento capace di rappresentare al meglio quel senso di “Intelligenza Artigiana”, slogan adottato per la nostra campagna di tesseramento 2024. L’analisi e lo studio del passato, con uno sguardo costantemente rivolto e proiettato al futuro.

Carlo Alberto Rossi Segretario Generale Lapam Confartigianato

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Imprese & Territorio

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GENNAIO FEBBRAIO 2024

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Investimenti in Intelligenza Artificiale: Modena e Reggio Emilia tra le prime in EmiliaRomagna

Lapam Confartigianato e Coldiretti consegnano le statuine del presepe ai Vescovi di Modena e Reggio Emilia

La Legge di bilancio 2024 sotto la lente di ingrandimento

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Ddl Made in Italy: «Passo importante per tutelare l’eccellenza italiana»

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Cambiano i segretari per le sedi di Modena 3, Serramazzoni, Prignano, Castelnuovo Rangone e Castelvetro

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Decreto Milleproroghe: le novità della misura

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IN COPERTINA

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Sono 6,3 i miliardi di euro messi a disposizione dal programma RePower EU per incentivare la transizione energetica

Crisi Mar Rosso: a rischio l’export di Modena e Reggio Emilia A causa della crisi del Mar Rosso anche l'export di Modena e Reggio Emilia potrebbe avere conseguenze. Le stime sono state analizzate dal nostro ufficio studi

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Tutti i numeri di Imprese & Territorio

Giornata mondiale della neve, Casolari: “Importante superare la stagionalità”

16 Delibere Consiglio Direttivo GENERALE

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Imprese & Territorio n° 01 - 2024

FOCUS

IN COPERTINA

Inizio 2024: a che punto siamo?

IN COPERTINA

LEGGE DI BILANCIO 2024

Analizziamo i principali punti della Legge di bilancio 2024 per imprese e privati

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IN COPERTINA

LEGGE DI BILANCIO 2024

Legge di bilancio 2024: il commento del nostro presidente Gilberto Luppi Anche il nostro presidente Gilberto Luppi ha commentato la Legge di bilancio 2024

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IN COPERTINA

LEGGE DI BILANCIO 2024

«Misura positiva, investire su competenze e formazione delle professionalità» Abbiamo analizzato la Legge di bilancio grazie al parere esperto di Riccardo Giovani, Direttore Politiche Sindacali e del Lavoro Confartigianato

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IN COPERTINA

LEGGE DI BILANCIO 2024

Bruno Panieri: «Giusto l’atteggiamento prudente, ma non deve tramutarsi in pessimismo» Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche di Confartigianato Imprese, dà uno sguardo ampio della Legge di bilancio 2024


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IN COPERTINA

LEGGE DI BILANCIO 2024

Andrea Trevisani: «Alcune misure devono diventare strutturali» Anche Andrea Trevisani, Direttore Politiche Fiscali Confartigianato Imprese, ha illustrato le principali novità di settore contenute nella Legge di bilancio 2024

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COMMERCIO

Saldi invernali 2024: «Avvio timido, il sistema è da rivedere»

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ALIMENTAZIONE

International Street food: Chef su strada a Modena, Carpi e Reggio Emilia

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Vallauri Knitwear Lab: inaugurato al Vallauri di Carpi il nuovo laboratorio di maglieria

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BENESSERE

Position Paper della Camera Italiana dell’Acconciatura

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MECCANICA

Meccanica: siglato un primo accordo per rispondere all'emergenza salariale

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Stanziati 25 milioni di euro per l’acquisto di mezzi ecologici

Dal 2024 nuove condizioni per il ritiro di apparecchiature elettroniche

IMPIANTISTI

TRASPORTI

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IN COPERTINA

43 EDILIZIA

SCUOLE E ISTRUZIONE

Riforma degli istituti tecnici e professionalI

Energie rinnovabili: l'Unione Europea velocizza l'iter autorizzativo

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IMPRESE DEL VERDE

MOVIMENTO DONNE IMPRESA

Intervista al dott. Marco Assirelli, Responsabile Italia della Forza Vendita Bottos

Il futuro in equilibrio: Donne, Lavoro e Artigianato nell'Italia di oggi

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Centri revisioni: rinviato al 2024 l'aggiornamento degli ispettori

Reddito di inclusione: le novità della misura che sostituisce il Reddito di cittadinanza. Incentivi alle imprese che assumono i percettori del reddito

AUTORIPARAZIONE

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LEGNO E ARREDO

Materie prime e ritenute d’acconto, Monica Telleri presidente Legno e Arredo: «C’è molta incertezza, troppi costi sulle imprese»

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GRAFICA E COMUNICAZIONE

Il Parlamento Europeo approva la proposta di regolamento sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio

CONTRATTUALISTICA

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Corsi e Formazione organizzata da FORMart

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CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Fisco Lavoro Bandi

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari. Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Marco Lodi, Monica Salvioli, Narumì Giovanelli, Elena Baraldi, Fabio Sala, Laura Roncaglia, Matteo Vezzani, Enzo Fanì. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie di Riccardo Nora, Luca Monelli, Luca Pellacani, archivio fotografico Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu - 059 893 111

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Imprese & Territorio

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ASSOCIAZIONE & TERRITORIO

Investimenti in Intelligenza Artificiale: Modena e Reggio Emilia tra le prime in EmiliaRomagna

seguito della trasformazione digitale, facendo registrare un 30,3%.

Modena e Reggio Emilia sono tra le prime province in Regione per investimenti in Intelligenza Artificiale

«La tecnologia non deve essere vista come il nemico, tutt’altro – conclude il Segretario Generale Rossi –. I sistemi di IA sono un prezioso alleato nel proprio lavoro e per la propria impresa. Siamo tutti consapevoli di quanto nell’artigianato sia necessario ancora l’impiego di lavoro manuale, in quantità e modalità differenti a seconda del mestiere, per garantire qualità e personalizzazione nel servizio. E la buona riuscita è permessa solo dal rapporto umano e diretto tra cliente e artigianato. La tecnologia, però, permette uno snellimento del lavoro e un abbattimento dei costi di impresa e, di questi tempi, anche un supporto vista la carenza di personale e la difficoltà nel reperire figure professionali specializzate. Saper cogliere le sfide poste dalla transizione digitale mossa dall’IA sarà necessario per ampliare gli investimenti e rimanere competitivi sul mercato nazionale e internazionale, visto che le nostre imprese producono eccellenze, simbolo del Made in Italy, molto ambite all’estero. È fondamentale, poi, credere nella formazione del personale per permettere una migliore messa a terra dell’investimento grazie alle giuste competenze». ■

«L

a diffusione dei sistemi di Intelligenza Artificiale delinea un cambio di paradigma nel mondo del lavoro, ma questo non significa che la tecnologia sostituirà le persone. Anzi, grazie al progresso della tecnologia avremo molte più possibilità di creatività e di innovazione per far sì che le imprese rimangano competitive sul mercato». Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale della nostra associazione, analizza la ricerca elaborata dall’ufficio studi associativo che evidenzia come, a livello regionale, negli ultimi quattro anni solo una micro e piccola impresa su 10 che lavora in subfornitura dichiara di aver perso commesse a seguito di processi di automazione e/o robotizzazione di uno o più dei principali committenti.

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Modena e l’intelligenza artificiale Secondo lo studio ricavato da un sondaggio svolto nel mese di ottobre 2023 (i cui risultati sono stati analizzati recentemente), Modena è la prima provincia in Emilia-Romagna per maggior propensione a investire nei vari ambiti della trasformazione digitale tra le MPI con una quota del 70,3%. Il territorio all’ombra della Ghirlandina è anche la prima provincia per investimenti nella formazione a seguito della trasformazione digitale, facendo registrare un 30,5%, al pari di Bologna.

Reggio Emilia e gli investimenti in IA Reggio Emilia si piazza al quarto posto tra le province dell’Emilia-Romagna per maggior propensione a investire nei vari ambiti della trasformazione digitale tra le MPI con una quota del 67,8%. Il territorio reggiano è sul gradino più basso del podio invece per quanto concerne gli investimenti nella formazione a

Sempre secondo l’analisi, tra i principali rischi identificati dalle micro e piccole imprese come conseguenza dello sviluppo dell’IA vi sono la perdita di posti di lavoro, un rischio di minor capacità creative e un appiattimento della fantasia.


ASSOCIAZIONE & TERRITORIO

Ddl Made in Italy: «Passo importante per tutelare l’eccellenza italiana» Esprime parere positivo sul Ddl “Made in Italy” Roberto Guaitoli, presidente della categoria Moda per Lapam Confartigianato e presidente nazionale di Confartigianato Abbigliamento

«U

n passo importante, perché si apre la strada al rilancio di una politica economica e industriale finalizzata a valorizzare le imprese che realizzano qualità ed eccellenza italiana». Roberto Guaitoli, presidente della categoria Moda per Lapam Confartigianato e presidente nazionale di Confartigianato Abbigliamento, commenta positivamente l’approvazione definitiva del Disegno di Legge “Made in Italy”. «Molti degli aspetti contenuti nel provvedimento – prosegue e conclude Guaitoli – soddisfano le nostre aspettative per sostenere l’attività d’impresa e tutelarne le peculiarità: dalla formazione dei giovani alla promozione dell’imprenditoria passando per il sostegno dei singoli settori, la difesa dei marchi e il contrasto alla contraffazione. Si tratta di un cambiamento culturale importante anche per quanto riguarda i percorsi di orientamento scolastico, che ancora oggi pongono scarsa attenzione all’autoimprenditorialità, facendo pure rivalutare

gli istituti tecnici e professionali». Come evidenziato dai dati, a livello nazionale il 96,7% delle imprese che realizzano il made in Italy sono micro e piccole, creano il 46,7% dell’occupazione complessiva e producono il 40% del valore aggiunto e il 77% sono artigiane. In particolare, spicca l’istituzione del liceo del made in Italy, con l’obiettivo di promuovere le conoscenze e le abilità connesse al made in Italy, individuando quelle nuove ‘competenze della contemporaneità’ utili ad attrarre i giovani ed ad orientarne il percorso di studi, l’apertura all’export e all’innovazione e l’importanza delle competenze gestionali e manageriali necessarie a chi intende diventare un imprenditore. ■

Decreto Milleproroghe: le novità della misura Dall’economia agli spettacoli, passando per trasporti e infrastrutture. Sono numerose le novità contenute nel decreto Milleproroghe

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l Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge noto come “Milleproroghe” (D.L. n.215/2023), un atto normativo cruciale che estende e regola una serie di disposizioni fondamentali. Lavoratori socialmente utili e Pubblica Amministrazione Il decreto proroga le convenzioni per i lavoratori socialmente utili fino al 30 giugno 2024, insieme alle assunzioni a tempo indeterminato in deroga. Si estende anche la validità delle procedure concorsuali

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Imprese & Territorio

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ASSOCIAZIONE & TERRITORIO autorizzate.

Economia e finanze Il decreto interviene sulle questioni fiscali, prorogando il divieto di fatturazione elettronica per gli operatori sanitari e concedendo deroghe su atti di recupero. Inoltre, offre un’allentamento delle restrizioni per alcune società cooperative fino al 31 dicembre 2024.

Patrimonio culturale e spettacoli dal vivo Le disposizioni puntano a tutelare il patrimonio culturale colpito da eventi sismici, estendendo la durata della segreteria tecnica di progettazione e prorogando il regime semplificato per spettacoli dal vivo fino al 31 dicembre 2024.

Infrastrutture e trasporti Il decreto proroga i termini relativi agli interventi finanziati con risorse del PNRR e del PNC, garantendo una pianificazione adeguata e la continuità delle iniziative. Inoltre, estende la validità del divieto di circolazione di veicoli di categoria M2 e M3 (veicoli Euro 2 alimentati a gasolio o benzina ndr.), utilizzati per il trasporto pubblico locale.

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Sostegno alle imprese Un aspetto chiave è la proroga delle misure di sostegno a favore delle imprese esportatrici colpite dalle conseguenze della guerra russa in Ucraina, fornendo un sostegno finanziario vitale fino al 30 giugno 2024.

Ambiente ed energia Il decreto si occupa di questioni ambientali ed energetiche, prorogando i termini per la ricognizione dei siti contaminati e favorendo il riutilizzo di acque reflue depurate per scopi irrigui fino al 30 giugno 2024.

Agricoltura Con un’attenzione particolare all’agricoltura, il decreto proroga il regime di sostegno agricolo fino al 31 dicembre 2024, affrontando le sfide derivanti dalla crisi energetica e da eventi meteorologici eccezionali.

Regionalismo differenziato Il decreto estende il termine per l’individuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) e dei relativi costi e fabbisogni standard nel contesto del Regionalismo Differenziato fino al 31 dicembre 2024. ■

Industria 5.0: le agevolazioni introdotte con le modifiche al Pnrr Sono 6,3 i miliardi di euro messi a disposizione dal programma RePower EU per incentivare la transizione energetica

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'approvazione di significative modifiche del Pnrr italiano ha introdotto delle considerevoli agevolazioni per la Transizione 5.0. Mettendo a disposizione 6,3 miliardi di euro a valere sulle risorse del programma RePower EU per incentivare la transizione energetica dei processi produttivi, il piano permetterà un passaggio verso un modello di produzione efficiente dal punto di vista energetico e sostenibile. Tale incentivo per il biennio 20242025 si va a integrare con gli incentivi del Piano Transizione 4.0. Il primo continuerà a sussistere, mentre il nuovo piano prevederà aliquote maggiorate per investimenti in un’ottica


ASSOCIAZIONE & TERRITORIO green quali risparmio energetico e miglioramento dell’efficienza energetica, anche grazie alle tecnologie digitali. Vediamo all’interno di questa notizia le principali novità.

Le modifiche al Pnrr Il programma vuole sostenere gli investimenti in efficientamento energetico, l’uso di energie rinnovabili e la formazione del personale per una maggiore efficienza energetica e la tutela dell’ambiente nella transizione verso un’economia a zero emissioni. L’obiettivo è ottenere un significativo risparmio energetico in due anni, anche perle industrie ad alto consumo energetico.

La ripartizione dei 6,3 miliardi di euro Con una dotazione di 320 milioni di euro, la misura vuole fornire alle piccole e medie imprese sostegno finanziario per l’acquisto di beni necessari all’autoproduzione, all’autoconsumo o allo stoccaggio e accumulo di energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili. 852 milioni di euro di risorse aggiuntive per il “Parco Agrisolare”. La misura punta a sostenere l’installazione di pannelli fotovoltaici, sistemi di gestione intelligente dei consumi elettrici e accumulatori, incentivare il rinnovo dei tetti per aumentare il risparmio energetico da parte delle aziende agricole e di allevamento. 50 milioni di euro sono volti a sostenere la ricerca e lo sviluppo delle materie prime critiche necessarie al rilancio della crescita e della competitività del sistema produttivo. 2,5 miliardi di euro, invece, vanno a supporto del sistema produttivo per la transizione ecologica, tecnologie net zero e competitività e resilienza delle filiere produttive strategiche. 2 miliardi di euro per il finanziamento dei Contratti di Filiera nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura,floricoltura e vivaismo e 1,2 miliardi di euro per i territori colpiti dagli eventi alluvionali del 2023. ■

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ASSOCIAZIONE & TERRITORIO

Lapam Confartigianato e Coldiretti consegnano le statuine del presepe ai Vescovi di Modena e Reggio Emilia Come ormai da tradizione, Lapam Confartigianato e Coldiretti hanno incontrato Mons. Erio Castellucci e Mons. Giacomo Morandi per consegnare le statuine del Presepe 2023

e Nonantola e Vescovo di Carpi. La delegazione reggiana, composta da Marcello Zanetti segretario di zona per Coldiretti, da Stefano Cestari segretario di zona per Lapam Confartigianato e dal presidente Lapam Confartigianato di Reggio Emilia Guido Gasparini, ha incontrato invece Mons. Giacomo Morandi, Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla.

tradizione ormai da diversi anni che Confartigianato e Coldiretti a livello nazionale, di concerto con Fondazione Symbola, consegnino una statuina del Presepe a tutti i vescovi del territorio nazionale. Un appuntamento che si è ripetuto anche a Modena e Reggio Emilia. La delegazione modenese delle due associazioni, composta dal presidente Lapam Confartigianato Gilberto Luppi, dal nostro Segretario Generale Carlo Alberto Rossi, dal presidente di Coldiretti Modena Luca Borsari e dal direttore Marco Zanni, ha incontrato Mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena

Dopo l’infermiera, donata nel 2020 ai tempi del Covid, l’imprenditore tecnologico del 2021 e la florovivaista del 2022, quest’anno la statuina del Presepe raffigurava, attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista, il passaggio di competenze tra le generazioni. Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. La consegna è stata anche l’occasione per riflettere insieme sul cambiamento del modo di occuparsi della comunità e dell’ambiente, presentando agricoltori e artigiani come protagonisti di un modello di

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Una delegazione Lapam Confartigianato e Coldiretti consegna ai vescovi di Modena e Reggio Emilia le statuine del Presepe 2023

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Il passaggio generazionale

economia integrale e di sostenibilità sociale. «Abbiamo voluto evocare, attraverso una sola immagine, aspetti fondamentali e costitutivi del “saper fare” – sottolinea Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato –: apprendistato, formazione, competenze, passaggio generazionale nell’impresa familiare, attrattività per i giovani. È un’immagine che rappresenta il cuore della cultura artigiana e del lavoro italiano, la vicinanza al territorio e ai suoi prodotti, la trasmissione del sapere attraverso le generazioni». «La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e si sta dimostrando fondamentale anche per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini in un momento di grandi tensioni internazionali – affermano i presidenti Coldiretti Modena e Reggio Emilia – sostenere l’ingresso dei giovani nelle imprese del Paese con l’agricoltura che rappresenta un esempio prezioso, con oltre il 98% delle nostre aziende che ha al suo interno manodopera familiare, parte della quale destinata a prendere le redini dell’attività. Il risultato è che nelle nostre campagne esiste oggi un esercito di oltre 50 mila giovani under 40 alla guida di aziende agricole dove hanno portato innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, creatività e nuove opportunità occupazionali». ■


ASSOCIAZIONE & TERRITORIO

Cambiano i segretari per le sedi di Modena 3, Serramazzoni, Prignano, Castelnuovo Rangone e Castelvetro Salvatore Panariello è il nuovo segretario delle nostre sedi di Castelnuovo Rangone e Castelvetro, mentre Stefano Gelmuzzi è il neo responsabile della sede Modena 3. Cambio anche a Serrammazzoni con Alessandro Venturelli Cambia il segretario anche a Modena 3 ambio al vertice anche per quanto riguarda la nostra sede di Modena 3. Stefano Gelmuzzi, precedentemente segretario della sede di Serramazzoni, è il nuovo responsabile, prendendo il posto di Davide Brusini che torna presso la nostra sede centrale. «Un’opportunità di crescita, di confronto e un grande stimolo – le prime parole da neo segretario di Gelmuzzi –. Anche io devo ringraziare il mio collega e predecessore Davide per l’ottimo lavoro svolto e il percorso tracciato che sicuramente continuerò a seguire. Modena è una realtà sfidante, fatta di grandi

C

occasioni e di numerosi argomenti da poter affrontare. Sono convinto che, grazie in primis all’aiuto dei miei colleghi e insieme alle nostre imprese, potremo far crescere l’identità Lapam Confartigianato in un contesto molto forte come quello modenese». Novità anche per le sedi di Serramazzoni e Prignano Cambia anche il vertice per quanto riguarda le nostre sedi di Serramazzoni e Prignano. Al posto di Stefano Gelmuzzi subentra Alessandro Venturelli, già da diversi anni in associazione. «Una nuova opportunità – afferma Venturelli – che accolgo con grande entusiasmo. Ringrazio Stefano per l’ottimo lavoro svolto fino a oggi e so che dovrò impegnarmi molto per proseguire nella strada da lui indicata. La tutela delle nostre imprese associate, la loro valorizzazione e l’impegno nella capillarità sul territorio sono i primi obiettivi che mi sono posto in questo nuovo ruolo. Grazie alla collaborazione con i colleghi sono sicuro che riusciremo a raggiungere traguardi importanti per la crescita di tutta l’associazione». Nuovo responsabile anche per Castelnuovo Rangone e Castelvetro È Salvatore Panariello il nuovo responsabile per le sedi Lapam Confartigianato di Castelnuovo Rangone e di Castelvetro da inizio 2024. Panariello, che prende il posto di Luca Tinti, lavorava già all’interno dell’associazione nelle due rispettive sedi nel ruolo di consulente aziendale. «Affronto con grande entusiasmo questo nuovo incarico – spiega Panariello –. Ci tengo personalmente a ringraziare Luca Tinti per quanto fatto in questi anni e per questo periodo di affiancamento che è stato utile e formativo. Il mio compito sarà proseguire sulla strada da lui tracciata e contribuire allo sviluppo di due aree, quella di Castelnuovo Rangone e di Castelvetro, che offrono terreno fertile per la nascita di nuove opportunità per le imprese».

Consiglio di sede Castelnuovo Rangone e Castelvetro Il cambio al vertice ha coinciso con il consiglio di sede della nostra associazione di Castelnuovo Rangone e Castelvetro, dove oltre alla comunicazione del nuovo responsabile, sono stati affrontati temi rilevanti per gli imprenditori locali. Al consiglio di sede ha partecipato anche Carlo Alberto Rossi, nostro Segretario Generale, oltre al presidente Lapam Confartigianato di Castelvetro Sauro Gibertini. Al centro della discussione il bando del commercio del Comune di Castelnuovo che ha visto quattro imprese associate Lapam Confartigianato ottenere dei contributi. Si tratta di un risultato estremamente soddisfacente che testimonia la presenza e la rappresentatività dell’associazione sul territorio. Grazie al lavoro del nostro ufficio credito e finanza agevolata, permettiamo alle imprese di poter partecipare a bandi e, come in questo caso, di ottenere contributi che permettono alle attività di crescere e svilupparsi sempre maggiormente. Ciò non nasconde, però, che in questi ultimi anni il commercio stia faticando, complice sicuramente l’online che sta assumendo il ruolo di concorrente sempre più spietato. In questo senso servono regole chiare e precise per le vendite dei colossi del web, che possano aiutare a risollevare la rete del commercio locale, che rimane una fonte di ricchezza importante per un territorio. Sotto i riflettori del consiglio anche il successo della 4^ edizione del MoRe Impresa Festival e della 2^ edizione di Manifatture Aperte per connettere sempre maggiormente mondo scolastico e mondo lavorativo. All’iniziativa 2023 sono stati coinvolti oltre 2500 studenti che hanno visitato più di 60 imprese dislocate su tutto il territorio provinciale. ■

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ASSOCIAZIONE & TERRITORIO

Crisi Mar Rosso: a rischio l’export di Modena e Reggio Emilia A causa della crisi del Mar Rosso anche l'export di Modena e Reggio Emilia potrebbe avere conseguenze. Le stime sono state analizzate dal nostro ufficio studi

«L’

allargamento al Mar Rosso della crisi in Medio Oriente potrebbe aggravare la flessione del commercio internazionale, mettendo a rischio una quota rilevante dell’import-export dell’Italia». È quanto sostengono dall’associazione: secondo gli ultimi dati del nostro ufficio studi, infatti, l’espansione del conflitto andrebbe a danneggiare una fetta importante dei prodotti Made in Italy, andando a compromettere la ripresa del commercio internazionale prevista in questo 2024. A risentirne

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maggiormente sarebbe proprio l’Emilia-Romagna e quindi anche Modena e Reggio Emilia, che sull’export delle proprie eccellenze basano buona parte dello sviluppo economico del territorio.

I dati per Modena A livello provinciale Modena è prima in regione per maggiore esposizione alla crisi di Suez: l’export trasportato via mare attraverso il Canale di Suez vale l’8,7% del valore aggiunto per il territorio della Ghirlandina. Secondo i dati infatti l’export modenese che attraversa il Mar Rosso vale 2.270 milioni di euro.


ASSOCIAZIONE & TERRITORIO

I dati per Reggio Emilia Reggio Emilia è quarta in regione per maggiore esposizione alla crisi di Suez: l’export trasportato via mare attraverso il Canale di Suez vale il 6,6% del valore aggiunto per il territorio reggiano. Secondo i dati, infatti, l’export reggiano che attraversa il Mar Rosso vale 1.204 milioni di euro.

I dati dell’EmiliaRomagna In chiave regionale, l’Emilia-Romagna è la seconda regione italiana per valore delle esportazioni trasportate via mare attraverso il Canale di Suez e il Mar Rosso con 9.371 milioni di euro. La maggiore esposizione regionale alla crisi di Suez, con l’export regionale trasportato via mare attraverso il Canale di Suez che in rapporto al PIL è superiore o uguale alla media nazionale del 2,8%, si osserva in Emilia-Romagna con 5,3% del PIL.

«L’escalation della crisi in Medio Oriente penalizza il sistema del made in Italy – concludono dall’associazione –, aggravando la frenata del commercio internazionale. Gli effetti della crisi del Mar Rosso, sommati alla stretta monetaria in corso e alla riattivazione delle regole europee di bilancio, potrebbero avere conseguenze sulla crescita, riducendo la fiducia e la propensione ad investire delle imprese e frenando il ciclo espansivo dell’occupazione». ■

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ASSOCIAZIONE & TERRITORIO

Giornata mondiale della neve, Casolari: “Importante superare la stagionalità” In occasione della Giornata Mondiale della Neve che ricorre il 21 gennaio, il nostro ufficio studi ha analizzato i principali dati dell’Appennino sia per il versante reggiano che per quello modenese

«I

l turismo rimane un traino importante per l’Appennino, come dimostrano le ultime analisi. Ampliare le opportunità in termini di servizi e investire nelle strutture deve essere un must per gli imprenditori, ma gli stessi hanno bisogno di incentivi per garantire e aumentare una qualità dell’offerta che ora è eccellente». Daniele Casolari, responsabile sindacale e delle categorie della nostra associazione, commenta un’analisi dell’ufficio studi associativo sulle dinamiche del turismo nelle province di Modena e Reggio Emilia, facendo un focus sul turismo montano in occasione della giornata mondiale della neve che ricorre ogni 21 gennaio.

Focus sul territorio modenese Prendendo in esame tutto il territorio della provincia di Modena, nei primi 11 mesi del 2023, da gennaio a novembre, i turisti hanno scelto di alloggiare nell’84% dei casi in strutture alberghiere, per un totale di 621 mila turisti e 1,2 milioni di pernotti. L’afflusso di turisti che prediligono gli alberghi è cresciuto del 13,2% rispetto ai primi 11 mesi dell’anno precedente, e del +7,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, superando quindi i livelli pre pandemia. Focalizzandosi esclusivamente sui comuni dell’Appennino modenese, qui si accoglie un turista su dieci (il

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10,3%). Nei primi 11 mesi del 2023 si sono registrati 76 mila turisti per un totale di 254 mila pernotti. Due turisti su tre (il 66,3%) hanno scelto di soggiornare in strutture alberghiere, superando gli arrivi registrati un anno prima (+2,2% rispetto ai primi 11 mesi 2022), segnando tuttavia un lieve calo rispetto al 2019 (-2,9%). Nel 2022 (ultimo dato disponibile) gli esercizi ricettivi in provincia di Modena sono complessivamente 892, di cui un terzo situati nei comuni dell’Appennino, pari al 30,2%, con una capienza di 8.506 posti letto. Gli alberghi e pensioni risultano più diffusi in Appennino, dove rappresentano il 30,5% delle attività ricettive. Rispetto a 10 anni prima è aumentato il numero di esercizi ricettivi. Nel dettaglio, in Appennino si perdono 29 strutture alberghiere, con un calo di 1.126 posti letto (-26% sul 2012), e in particolare si dimezzano le fasce più economiche di hotel a una e due stelle. Rispetto a 10 anni fa, cala il numero di strutture alberghiere di fascia più economica mentre aumentano gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale e gli agriturismi.

Focus sul territorio reggiano Nei primi 11 mesi del 2023, da gennaio a novembre, i turisti hanno scelto di alloggiare nell’82% dei casi in strutture alberghiere, per un totale


ASSOCIAZIONE & TERRITORIO di 245 mila turisti e 505 mila pernotti. L’afflusso di turisti che prediligono gli alberghi è cresciuto del 3,4% rispetto ai primi 11 mesi dell’anno precedente, restando tuttavia inferiore del 23,3% rispetto allo stesso periodo del 2019, mostrando un grave ritardo sui livelli pre pandemia. Focalizzandosi esclusivamente sui comuni dell’Appennino reggiano, qui si accoglie il 5,9% del turismo provinciale. Nei primi 11 mesi del 2023 hanno ospitato 17 mila turisti per un totale di 90 mila pernotti. Oltre la metà dei turisti (il 55,4%) ha scelto di soggiornare in strutture alberghiere, numero in lieve flessione rispetto agli arrivi registrati un anno prima (-0,8% rispetto ai primi 11 mesi 2022) ma in forte calo rispetto al 2019 (-16,5%). Nel 2022 (ultimo dato disponibile) gli esercizi ricettivi in provincia di Reggio Emilia sono complessivamente 461 di cui un quarto situati nei comuni dell’Appennino, pari al 25,2%, con una capienza di 4.139 posti letto. Gli alberghi e pensioni in Appennino rappresentano il 29,3% delle attività ricettive. Rispetto al 2012, è aumentato il numero di esercizi ricettivi in provincia, mentre si osserva un calo sul territorio montano. Nel dettaglio in Appennino si perdono 10 strutture alberghiere, con un calo di 410 posti letto (-29% sul 2012). «La montagna è un territorio strategico per tutta la provincia e contribuisce allo sviluppo sostenibile dell’area – conclude Casolari –, grazie anche alle sue eccellenze enogastronomiche. L’Appennino è ricco di bellezze naturali, culturali e storiche e rappresenta un patrimonio da valorizzare perché in grado di generare anche opportunità occupazionali. È in questa direzione che si deve agire per contribuire allo sviluppo di tutta l’area, attraverso iniziative mirate e collaborazioni che possano migliorare accessibilità, promuovere esperienze autentiche che attirino turisti anche internazionali. È importante investire in un turismo slow e sostenibile, facendo riscoprire al turista la bellezza dei luoghi e delle terre appenniniche, superando la stagionalità». ■

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FOCUS REATI INFORMATICI E CYBERSICUREZZA genti ha comportato una minore domanda di finanziamenti destinati agli investimenti e alla flessione dei prestiti alle imprese. Anche il mercato del lavoro rallenta la sua crescita, mentre persiste il problema della difficoltà di reperimento di manodopera. Difficoltà questa che quando si fa più complessa, determinando una ricerca superiore ai sei mesi, comporta maggiori costi per le MPI di Modena e Reggio pari a 340 miliardi di euro. Il 2023 è stato un annus horribilis anche per la fase di rallentamento del commercio internazionale, che si intreccia con situazioni destabilizzanti come il protrarsi della guerra in Ucraina e l’inasprimento del conflitto in Medio Oriente che rendono il contesto più turbolento e le prospettive più incerte. ■

Inizio 2024: a che punto siamo? Un’analisi del nostro Ufficio Studi

caro tassi e difficoltà di reperimento del personale - maggiori costi pari al 2,7% del valore aggiunto del territorio.

dati a nostra disposizione tratteggiano un quadro in chiaroscuro, con diversi indicatori che mostrano un rallentamento dell’economia. Le nostre imprese - per il 99% micro e piccole (MPI) - hanno finora trainato la ripresa post pandemia: l’Emilia-Romagna ha recuperato e superato il PIL del 2019 e per il prossimo anno si attende la maggior crescita tra le regioni italiane. Ciò accade nonostante il sistema di MPI abbia sostenuto - tra crisi energetica,

Tra i fattori che stanno rallentando il passo dell’economia rientra il calo degli investimenti, che nel lungo periodo potrà determinare l’affievolimento della capacità del sistema d’impresa di affrontare le transizioni in atto, da quella demografica a quella digitale fino a quella correlata al tema della sostenibilità. Il calo degli investimenti scaturisce dal caro tassi che ha comportato l’innalzamento del costo del credito. Tale situazione assieme a criteri di offerta più strin-

I

Emilia Romagna Italia

Emilia-Romagna prima regione per crescita PIL nel 2024, superando del +5,8% il 2019 pre pandemia.

Emilia Romagna Italia

Fonte dati: Svimez, Istat

2023 2024

Crescita e inflazione: l’Emilia-Romagna leader nel 2024

+1 +0,7 +1,1 +0,7

Trend inflazione dal 2021 al 2023 L’inflazione rallenta: questo darà respiro a famiglie ed economia. Prezzi al consumo (indice NIC)

120 115

Modena Reggio Emilia Emilia Romagna

110 105 100 Fonte dati: Svimez, Istat

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2020

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2021

2022

2023


FOCUS REATI INFORMATICI E CYBERSICUREZZA

Credit crunch Minor credito alle imprese, dovuto a maggiori tassi di interesse e criteri di erogazione del credito più selettivi Le MPI infatti pagano in media tassi di interesse più elevati Meno soldi a fronte di maggiori costi sostenuti dalle MPI per il caro-tassi

Modena

-904 mln €

Reggio Emilia

-556 mln €

MPI Emilia Romagna

8%

Totale imprese Emilia Romagna

5,5%

-6,9% -5,2%

Modena +118 mln € Reggio Emilia

+90 mln €

Fonte dati: Banca d’Italia

Difficoltà di reperimento del personale Rimane alta la domanda di lavoro Entrate previste dalle imprese Modena

150.000 100.000 50.000 0

Reggio Emilia Emilia Romagna

Mentre continua a crescere la difficoltà ad assumere nuovo personale, che nel 2023 raggiunge livelli record: % entrate di difficile reperimento

2021

2022

2023

2021

2022

2023

50 40 30 20 10 0

Fonte dati: Unioncamere ANPAL, Sistema Informativo Excelsior 2023

Export

Modena

4

Reggio Emilia

3

Nel 2023 cresce il valore delle esportazioni manifatturiere gonfiato dall’inflazione dei prezzi, mentre cala il volume effettivamente esportato

Emilia Romagna

2 1 0

Variazione dei primi 9 mesi 2023 su stesso periodo

-1

dell’anno precedente

-2

4,7

2

1,1 -1,3

-2,2

-3,4

-3 -4 Fonte dati: Istat

Variazione % in valore

Variazione % in volume

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IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO 2024

La Legge di bilancio 2024 sotto la lente di ingrandimento Analizziamo i principali punti della Legge di bilancio 2024 per imprese e privati

L

a manovra di bilancio sul 2024 prevede interventi per 34,7 miliardi di euro, finanziati con 19 miliardi di risorse e generando un maggiore deficit per 15,7 miliardi di euro. Nel 2024, la manovra è espansiva per 0,7 punti di PIL di maggiore deficit e determina un impulso sul PIL di 0,2 punti di maggiore crescita. Il reperimento delle risorse è centrato sulla minori spese (+10,8 miliardi di euro) rispetto alle maggiori entrate

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(+8,3 miliardi, che scendono a 2,7 miliardi al netto degli effetti riflessi della decontribuzione e dell’aumento dei contratti pubblici). In tal modo è mantenuto il calo della pressione fiscale delineato nel quadro tendenziale del bilancio delle Amministrazioni pubbliche, che dal 42,7% nel 2022 passa al 42,5% nel 2023 per scendere progressivamente fino al 41,8% nel 2026, cumulando un calo di 0,9 punti in quattro anni. Gli inter-

venti sul lavoro nel 2024 ammontano a 12,4 miliardi di euro, pari al 40,2% degli impieghi del disegno di legge di bilancio. La politica fiscale non è ancora normalizzata: agli ingenti interventi per contrastare la pandemia e la crisi energetica, seguono gli effetti della più intensa stretta monetaria della storia dell'Eurozona, con il costo del debito che si sbilancia rispetto alle altre componenti della spesa: nel 2023 la spesa per interessi vale il 58,2% della spesa sanitaria, nel 2024 sale al 66,9%, nel 2025 al 69,1% e nel 2026 al 74,5%. Persistono i rischi legati al rallentamento della crescita e ai riflessi sul rapporto debito/PIL. Con la riattivazione delle riformate regole europee di bilancio, in contesto di bassa crescita, l’Italia è più esposta a politiche fiscali restrittive, presentando un livello degli indicatori di bilancio più critici: tra i maggiori paesi europei, l’Italia detiene, con la Francia, il più ampio rapporto deficit/PIL e risulta al 2° posto nell’Ue a 27, dietro alla Grecia, per rapporto debito/PIL.


IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO 2024

Rimodulazione aliquote irpef Modificate le aliquote e gli scaglioni dell’IRPEF con accorpamento dei primi due scaglioni e conferma dell’aliquota minima del 23% anche per lo scaglione intermedio da 15.000 a 28.000 euro, che viene interamente assorbito nel primo scaglione. Vengono mantenute le aliquote già vigenti del 35% per lo scaglione dai 28.000 euro ai 50.000 euro, e l’aliquota del 43% oltre i 50.000 euro. Prevista una riduzione di 260 euro della detrazione in relazione a taluni oneri sostenuti dai contribuenti che hanno un reddito complessivo superiore a 50.000 euro (esclusione delle spese sanitarie).

Rideterminazione costo terreni e partecipazione

Riduzione della pressione fiscale Misure fiscali per il “Welfare Aziendale” Incremento del limite di non imponibilità di fringe benefits e ulteriori benefici (pagamento utenze, affitto prima casa, interessi su mutuo prima casa) erogati ai lavoratori dipendenti: il limite di non imponibilità ordinario sale da 258,23 euro a 1.000 euro per tutti i dipendenti; Incremento a 2.000 euro in presenza di figli a carico e/o di età ≤ 24 anni con reddito ≤ a 4.000 euro. Detassazione Premi Di Risultato Per i premi di produttività e le somme di partecipazione agli utili dell’impresa erogati nel 2024 entro il limite di 3.000 euro lordi. Riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota dell'imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali regionali e comunali.

Riapre la possibilità di rivalutare il costo dei terreni e partecipazioni negoziate e non negoziate posseduti al 1° gennaio 2024 e detenuti al di fuori dell’esercizio dell’impresa, sostituendolo con il valore normale degli stessi. Per il 2024 sarà consentito a persone fisiche, società semplici, enti non commerciali e soggetti non residenti privi di stabile organizzazione in Italia di rivalutare il costo o valore di acquisto delle partecipazioni e dei terreni posseduti al 1° gennaio 2024, al di fuori del regime d'impresa, affrancando in tutto o in parte le plusvalenze conseguite, allorché le partecipazioni o i terreni vengano ceduti a titolo oneroso. Entro il 30 giugno 2024 è necessario: presentare perizia di stima asseverata; versare l’imposta sostitutiva del 16% per l'intero suo ammontare, ovvero la prima delle tre rate annuali maggiorate degli interessi del 3% annuo.

Adeguamento delle esistenze iniziali di magazzino Gli esercenti attività d'impresa, per il periodo in corso al 30 settembre 2023, possono adeguare le esistenze iniziali dei beni alla cui produzione o al cui scambio è diretta l'attività

dell'impresa, delle materie prime e sussidiarie, dei semilavorati e degli altri beni mobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione. Adeguamento effettuato tramite il pagamento: imposta sostitutiva delle IIDD e Irap (indeducibile) pari al 18%, da versare in due rate (entro 30/6/2024 e 30/11/2024); IVA in caso di eliminazione dei valori.

Incremento ritenuta bоnifici “parlanti” Aumento dell’aliquota della ritenuta a titolo di acconto dall’8% all’11% operata sui bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d’imposta.

Rinvio “plastic tax” e “sugar tax” Differita di un ulteriore anno l’entrata in vigore di sugar e plastic tax.

Proroga versamenti acconti Solo per persone fisiche titolari di partita IVA con ricavi/compensi ≤ 170.000 euro è prorogato il versamento della seconda rata di acconto. Anziché 30 novembre 2023, l’acconto va versato: entro il 16 gennaio 2024; ovvero in 5 rate mensili a decorrere dal 16 gennaio, oltre agli interessi del 4% annui.

Maggiorazione della detrazione del costo del lavoro dei neo assunti Per i titolari di reddito d’impresa e lavoratori autonomi: incremento del 20% del costo del personale di nuova assunzione a tempo indeterminato; l’incremento del costo del lavoro può essere elevato fino al 30% per l’assunzione di specifiche categorie svantaggiate.

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IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO 2024

Proroga riversamento ricerca & sviluppo Riversamento del credito d’imposta Ricerca & Sviluppo, indebitamente utilizzato in compensazione: proroga del termine di presentazione dell’istanza all’Agenzia delle entrate al 30 luglio 2024 (anziché entro il 30 giugno 2024); proroga del riversamento del credito al 16 dicembre 2024 (versamento unico o prima rata); successive rate entro il 16/12/2025 e 16/12/2026.

Esоnero parziale dei cоntributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti Per il 2024 viene confermato l’esonero parziale del 6% sulla quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori con redditi fino a 35.000 euro annui. L’esonero viene incrementato al 7% per i lavoratori con reddito fino a 20.000 euro.

Misure in materia di rischi catastrofali Introduzione di un obbligo generalizzato, a carico delle imprese, di stipulare una specifica polizza assicurativa a copertura dei rischi legati ai danni cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.

Ape sociale Viene prorogato il trattamento di APE sociale per tutto il 2024, con conferma della platea dei destinatari ed innalzamento del requisito anagrafico da 63 anni a 63 anni e 5 mesi. Viene confermato l’impianto normativo precedente per cui restano esclusi dalla misura i lavoratori autonomi impegnati nelle lavorazioni gravose.

Opzione donna Viene estesa al 2024 “Opzione donna” con una soglia anagrafica unica per dipendenti e autonome di accesso a 61 anni (elevata rispetto ai 60 anni previsti in precedenza) e un’anzianità contributiva pari o

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superiore a 35 anni. L’accesso alla misura è tuttavia riservato alle donne che si trovino in una delle seguenti condizioni: cargiver; invalide almeno al 74%; licenziate o dipendenti da imprese in crisi.

Finanziamento formazione nel sistema duale Si incrementano di 50 milioni di euro per il 2024 le risorse destinate ai percorsi formativi relativi ai contratti di apprendistato duale e ai percorsi di alternanza scuola – lavoro.

Rifinanziamento misure in favore delle imprese Contratti di sviluppo Rifinanziamento dei contratti di sviluppo: spesa complessiva di 190 milioni di euro per l’anno 2024 e di 210 milioni di euro per l’anno 2025. Necessarie le direttive del Ministro delle imprese e del Made in Italy per l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse. Nuova Sabatini Rifinanziamento della cosiddetta “Nuova Sabatini”. L’incremento previsto di 100 milioni di euro insufficiente a coprire il 2024. L’ulteriore rifinanziamento andrà garantito con le risorse del PNRR. Fondo Crescita Sostenibile Rifinanziamento del Fondo per la Crescita Sostenibile, incrementato per il biennio 2024 e 2025 con 110 milioni di euro per l’anno 2024 e 220 milioni di euro per l’anno 2025.

Riforma del fondo centrale di garanzia Approvato a margine della legge di bilancio un emendamento al cosiddetto DL Anticipi che fissa le nuove regole per il Fondo di Garanzia per le Pmi che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2024, primo passo verso una revisione ormai non più procrastinabile della disciplina della garanzia

pubblica. Numerosi gli aspetti da evidenziare: dalla gratuità del costo della garanzia per le microimprese; costituzione di un Comitato di indirizzo costituito dai rappresentanti delle associazioni rappresentative dell’impresa; riconoscimento di una maggiore complementarietà tra la garanzia pubblica e quella privata dei Confidi.

Rifinanziamento pluriennale del fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche 11.630 milioni di euro complessivi da suddividere per: 780 milioni per il 2024 1.035 milioni per il 2025 1.300 milioni per il 2026 1.780 milioni per il 2027 1885 milioni per il 2028 1.700 milioni per il 2029 1.430 milioni per il 2030 1.460 milioni per il 2031 260 milioni per il 2032

Transizione 5.0 Nel pnrr Positiva l’indicazione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy di revisione del programma in «Piano Transizione 5.0», con il ripristino dell’aliquota del 40% del credito di imposta e con l’innalzamento dei limiti agevolabili portati da 20 a 50 milioni di euro. L’intervento assorbe complessivamente quasi 15 miliardi del PNRR. 10 milioni di euro annui, a decorrere dal 2024, per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e dei luoghi della cultura nazionale, attraverso interventi di manutenzione ordinaria e programmata. ■


IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO 2024

Legge di bilancio 2024: il commento del nostro presidente Gilberto Luppi Anche il nostro presidente Gilberto Luppi ha commentato la Legge di bilancio 2024

«R

iconosciamo e condividiamo l’attenzione alla tenuta dei conti pubblici in questa Legge di bilancio. Ora però è necessario concentrarsi sull’impegno per alimentare la fiducia delle imprese e la crescita del Paese». Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato, esprime un giudizio complessivamente positivo sui provvedimenti contenuti nella Legge di Bilancio 2024. Tra le misure reputate più positive contenute dalla manovra 2024, composta non solo dalla Legge di bilancio ma da diversi provvedimenti legislativi e amministrativi, il calo della pressione fiscale e gli interventi sul lavoro, come l’esonero parziale dei contributi previdenziali per lavoratori dipendenti, l’abbattimento del 100% della quota di contributi previdenziali a carico di lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con 3 o più figli (fino a 18 anni) per il

triennio 2024-26 e, in via sperimentale, per le donne con 2 o più figli (fino a 10 anni) e la riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività. Resta necessario un intervento di detassazione e decontribuzione delle prestazioni della bilateralità e chiarire l’esclusione dal reddito da lavoro dipendente della relativa contribuzione. «Dobbiamo puntare sull’ambizione di una visione strategica – conclude Luppi – che valorizzi i punti di forza e rimuova le criticità. La Legge di bilancio 2024 contiene molte misure d’interesse per gli artigiani e le piccole imprese, risultato dell’azione di rappresentanza e delle battaglie condotte dalla nostra associazione. Non possiamo tornare a politiche di austerity, ma occorre sostenere gli investimenti, l’occupazione e le aree più deboli, mettendo a terra le risorse del Pnrr». ■

Approfondimenti ed eventi sulla Legge di Bilancio 2024 La nostra associazione ha organizzato una serie di eventi sul territorio per discutere delle principali novità introdotte dalle Legge di Bilancio. Guarda il calendario completo sul sito www.lapam.eu oppure scansiona questo QrCode

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IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO 2024

«Misura positiva, investire su competenze e formazione delle professionalità» Abbiamo analizzato la Legge di bilancio grazie al parere esperto di Riccardo Giovani, Direttore Politiche Sindacali e del Lavoro Confartigianato Cosa ne pensa dei provvedimenti adottati da questa Legge di bilancio 2024? l giudizio sulle misure in materia di lavoro è complessivamente positivo. Il provvedimento riconosce, infatti, la centralità del capitolo lavoro, ponendosi sia nell’ottica del recupero del potere di acquisto da parte dei redditi sia nella prospettiva di creare le condizioni per una crescita qualitativa, e non solo quantitativa, dell’occupazione. Come noto, infatti, il tema del lavoro di qualità è centrale per la nostra Confederazione. Da questo punto di vista apprezziamo, in primo luogo, le misure fiscali introdotte a favore delle nuove assunzioni, con la deduzione maggiorata del costo dei neoassunti a tempo indeterminato, ma in generale anche tutte quelle misure che intervengono sulla riduzione del costo del lavoro. Mi riferisco, in particolare, alle misure fiscali per il welfare aziendale, che in virtù dell’incremento del limite di non imponibilità dei fringe benefit rispondono alla necessità di sostenere i redditi reali dei lavoratori dipendenti rilanciandone i consumi, nonché alla conferma dell’aliquota del 5% relativamente alle somme erogate sotto forma di premi di

«I

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risultato o di partecipazione agli utili di impresa che riconosce l’importanza di incentivare la produttività delle imprese. In tale ottica va, inoltre, accolta con favore la proroga, a seguito dell’autorizzazione della Commissione Europea, della c.d. Decontribuzione Sud fino a giugno 2024. Si dà, infatti, continuità ad una misura introdotta dalla Legge di Bilancio per il 2021 e che sostiene l’ingresso nel mercato del lavoro in territori ancora caratterizzati da elevati tassi di disoccupazione. Anche in materia previdenziale, pur in un contesto che impone attenzione alla tenuta dei conti pubblici e comunque con qualche chiaroscuro, è possibile esprimere una valutazione complessivamente positiva per la proroga di un ulteriore anno sia dell’Ape Sociale che di Opzione Donna, relativamente alla quale ha trovato conferma la soglia anagrafica unica di accesso per lavoratrici dipendenti ed autonome. Un ultimo apprezzamento deve essere, infine, fatto per la disposizione con la quale vengono incrementate di 50 milioni di euro le risorse destinate per il 2024 al finanziamento dei percorsi formativi nei contratti di apprendistato duale e nell’alternanza scuola-lavoro. Si tratta di un segnale di attenzione verso gli strumenti cardine del sistema duale e che coglie le indicazioni di Confartigianato per ridurre il gap tra scuola ed impresa». Cosa si potrebbe fare per migliorare queste misure? «Sono diversi i possibili ambiti di miglioramento delle misure e noi stessi ne abbiamo segnalati alcuni nel corso dell’iter di approvazione del provvedimento. Il primo è certamente quello delle competenze di hanno bisogno le nostre imprese


IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO 2024 e del lavoro di qualità, motivo per il quale abbiamo ancora una volta richiamato l’attenzione sull’importanza dell’apprendistato professionalizzante come fondamentale canale incentivato di ingresso nel mondo del lavoro, rispetto al quale continuiamo a chiedere il ripristino della decontribuzione totale per i primi tre anni di contratto per le imprese artigiane e in ogni caso per quelle fino a 9 dipendenti, nonché la previsione di specifici e stabili incentivi per la copertura dei costi sostenuti dalle imprese per il tutoraggio dell’apprendista, molto spesso svolto nelle micro e piccole imprese direttamente dal titolare. Investire sulle competenze professionali e sull’apprendistato è infatti prioritario per aumentare i livelli di occupazione giovanile creando lavoro di qualità e per superare il mismatch delle competenze e le difficoltà di reperimento del personale. Appare poi necessario superare il carattere sperimentale di alcune misure in

favore di interventi di natura strutturale e di semplice gestione, al fine di restituire fiducia alle imprese e permettere alle stesse di programmare i propri investimenti, anche in nuova forza lavoro, in un’ottica di più ampio respiro. Mi riferisco, in particolare, a quelle misure operanti per il solo 2024 ovvero alla deduzione rafforzata del costo del lavoro, alla tassazione agevolata dei premi di produttività - per la quale abbiamo proposto di rendere strutturale l’aliquota del 5% e permettere alla contrattazione collettiva territoriale di individuare con maggiore semplicità le condizioni di accesso alla misura nonché ulteriori casistiche di fruizione – e all’innalzamento dei limiti di esenzione fiscale dei fringe benefit. Proprio con riferimento al welfare aziendale resta per noi necessario valorizzare e rafforzare il sistema della bilateralità artigiana attraverso un intervento di detassazione e decontribuzione delle prestazioni erogate e chiarendo

l’esclusione dal reddito da lavoro dipendente della relativa contribuzione. Sul fronte del costo del lavoro appare, invece, indispensabile un intervento strutturale che punti alla sua riduzione anche per i datori di lavoro, attraverso la revisione, quando non l’eliminazione, di voci di costo che incidono sull’attuale cuneo contributivo determinando altresì una forbice rilevante tra costo sostenuto dalle imprese e componente netta dei salari. Un’ultima sollecitazione riguarda, invece, le misure di carattere previdenziale, rispetto alle quali è opportuno ribadire la necessità dell’estensione dell’Ape Sociale anche ai lavoratori autonomi impegnati nelle lavorazioni gravose nonché di un intervento in materia di Opzione Donna che consenta di rendere strutturale la misura, ampliando la platea delle possibili beneficiarie e superando anche il diverso regime delle decorrenze tra lavoratrici dipendenti e autonome». ■

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IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO 2024

Bruno Panieri: «Giusto l’atteggiamento prudente, ma non deve tramutarsi in pessimismo» Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche di Confartigianato Imprese, dà uno sguardo ampio della Legge di bilancio 2024 Che opinione si è fatto di questa Legge di bilancio 2024? a legge di bilancio, quest’anno, ha dovuto inevitabilmente fare i conti con l’esigenza di preparare il Paese al rientro in vigore delle regole relative al patto di stabilità. Giustamente, a nostro avviso, è stato mantenuto un atteggiamento prudente, anche se questo ha comportato, da un lato la disponibilità di poche risorse da destinare alle politiche di sviluppo, dall’altro l’aver dovuto ancora una vota ricorrere al debito per far fronte alle misure ritenute prioritarie, come il taglio del cuneo fiscale. È chiaro che si tratta di una manovra “in attesa”, un po’ per leggere quello che sarà il nuovo assetto europeo dopo le modifiche al patto che sono state introdotte, che garantiscono certamente una maggiore flessibilità nel breve periodo, ma che, per gli automatismi introdotti, minacciano all’orizzonte la tenuta dei nostri conti se non si sarà una auspicata crescita nei prossimi mesi».

«L

Qual è la posizione dell'associazione sulla Legge di bilancio 2024? «Confartigianato ha dato un giudizio realisticamente positivo della manovra, soprattutto in relazione alle scelte contenute nella NADEF, che si si sono tradotte nelle disposizioni della manovra di Bilancio 2024, improntate alla prudenza e alla tenuta dei conti pubblici. Una manovra dai margini di intervento ristretti anche a causa dell’elevato spesa per interessi sul debito pubblico determinata dalle politiche monetarie restrittive introdotte dalla

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BCE. Come già detto, comprendiamo l’esigenza di mantenere la barra dritta sulle regole di bilancio europee specie in questo momento di forti tensioni internazionali con i conflitti in corso e sia sulla necessità di rassicurare i mercati. È una condizione che certamente, come parti sociali responsabili, abbiamo compreso, anche se questo comporta, necessariamente, un atteggiamento di assoluto realismo. La preoccupazione maggiore di Confartigianato, tuttavia, è che questo atteggiamento prudente possa tradursi in un ritorno al pessimismo delle imprese, già n qualche modo anticipato dallo stop degli investimenti privati, che ci preoccupa perché temiamo che il sentiment che ha orientato la manovra possa tradursi in un cambiamento del mood orientato alla ripresa, dei cui segnali positivi ci eravamo forse esageratamente illusi, ma che comunque continua in modo flebile a tenerci agganciati all’ottimismo. In ogni caso, una grossa responsabilità è in capo all’Europa, che deve sostenere la crescita, evitando che regole di bilancio restrittive impongano, a breve, agli Stati membri manovre correttive che in un contesto internazionale incerto limiterebbero ulteriormente gli spazi di crescita». Che cosa si aspetta nell'immediato futuro per aumentare il senso di fiducia da parte delle imprese? «Come detto, non possiamo permetterci di tornare ai mesti toni delle politiche di austerity, che ci hanno fortemente condizionato nel recente passato, imponendo al mercato una logica attendista; dobbiamo in qualche modo ritrovare la strada per

creare condizioni di sviluppo nel nostro tessuto produttivo e condizioni strutturali di sostegno all’occupazione e di rilancio dei consumi. Il mercato da solo non basta e serve una politica pubblica di accompagnamento che, ora più che mai, sia in grado di trascinamento gli investimenti e che utilizzi tutti gli spazi finanziari disponibili a sostegno di poche, precise e definite priorità in grado di sostenere le aree deboli e continuare a garantire pace sociale e, quindi, stabilità. Per questo, nel valutare la manovra, Confartigianato ha concentrato la sua attenzione non soltanto sul mero contenuto della legge di bilancio, ma su quello che abbiamo definito “pacchetto manovra”, le cui linee siano fondate su un insieme di provvedimenti complementari ed essenziali per la gestione delle politiche economiche in divenire: pensiamo, oltre alla legge finanziaria e ai suoi collegati (uno di questi, la legge per il “Made in Italy”, contiene importanti elementi orientati alla crescita, sia pure di carattere essenzialmente ordinamentale); ai provvedimenti attuativi della riforma fiscale; alla riprogrammazione e spesa integrale delle risorse del PNRR. Ciascuno di questi ambiti contiene pezzi importanti di politica economica che, portati a fattor comune, sono in grado di generare, nel breve periodo, un livello sufficiente di stimolo al mercato, nella speranza che una ripresa possibile possa essere agganciata stabilmente già dalla metà di quest’anno. In particolare, nell’ambito delle politiche di sostegno agli investimenti, una “coperta corta” ci induce a ben sperare per una riprogrammazione efficace delle risorse impegnate nel PNRR – come peraltro il Governo sta già facendo - a sostegno degli investimenti privati, così come essenziale risulta il rifinanziamento


IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO 2024 della cosiddetta “Nuova Sabatini”. In questo quadro riteniamo fondamentale dare piena attuazione ai programmi del PNRR ed immettere rapidamente nel sistema le risorse provenienti dall’Europa. Comprese quelle stanziate nel nuovo capitolo del RePowerEU. Obiettivo che potrà essere raggiunto attraverso più elevati livelli di sinergia e di complementarietà tra le risorse disponibili, una forte semplificazione delle procedure ed un necessario potenziamento della capacità amministrativa della pubblica amministrazione. Con tale finalità gli interventi del RePowerEU appaiono davvero una occasione da non perdere sia in termini di opportunità per integrare e implementare le misure in materia di energia contenute nel PNRR. Un ultimo richiamo di attenzione vogliamo farlo sulla necessità di continuare a lavorare con assiduità sul fronte delle riforme, sia in termini di semplificazione amministrativa sia i termini di efficientamento della macchina pubblica». ■

Andrea Trevisani: «Alcune misure devono diventare strutturali» Anche Andrea Trevisani, Direttore Politiche Fiscali Confartigianato Imprese, ha illustrato le principali novità di settore contenute nella Legge di bilancio 2024 Il primo modulo di riforma dell’IRPEF ha previsto l’accorpamento degli scaglioni di aliquota che passano da 4 a 3, qual è il giudizio di Confartigianato? onfartigianato, nelle diverse sedi istituzionali, ha espresso il proprio apprezzamento per la scelta del Governo di concentrare, nel primo modulo di riforma dell’IRPEF, parte delle limitate risorse previste per la Manovra 2024. In particolare, dal 2024 è ridotta la tassazione IRPEF

«C

per redditi complessivi fino a 50.000 euro attraverso l’ampliamento dell’applicazione dell’aliquota relativa al primo scaglione d’imposta (23%) per i redditi sino a 28.000 euro: in precedenza la medesima aliquota era applicabile sino a 15.000 euro di reddito, mentre nello scaglione successivo (da 15.000 a 28.000 euro) l’aliquota diveniva del 25%. La riduzione di 260 euro delle detrazioni per oneri spettanti in presenza di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro neutralizza, di fatto, il vantaggio derivante dalla rimodulazione delle

aliquote IRPEF per i percettori con reddito complessivo superiore a 50.000 euro. Pur comprendendo le ragioni di finanza pubblica per cui l’intervento sull’IRPEF è limitato al solo 2024, è pur altrettanto evidente che la misura deve essere rafforzata e resa strutturale. Solo gli interventi di carattere strutturale, riducendo l’area dell’incertezza, modificano i comportamenti dei contribuenti e possono rivitalizzare la domanda interna». Con la manovra è stata prevista la possibilità di versare il secondo acconto 2023 a gennaio 2024 (anziché novembre 2023) ed anche la sua rateizzazione. Quali effetti determina tale modifica? «Confartigianato ha apprezzato l’introduzione della possibilità, seppur limitata al solo secondo acconto

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IN COPERTINA LEGGE DI BILANCIO 2024

dovuto per il 2023, di versare il medesimo, anziché in unica soluzione, in cinque rate a decorrere dal 16 gennaio 2024. La scelta operata dal legislatore riscrive il calendario del versamento del secondo acconto limitatamente alle persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d'imposta precedente hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170.000 euro. Riteniamo che la scelta in discussione debba inserirsi, però, in un progetto più ampio di riscrittura del calendario fiscale e che la possibilità, oggi accordata solo a una parte di operatori economici, debba essere estesa alla totalità degli stessi. È evidente che con la facoltà di rateizzazione del secondo acconto viene meno la tensione finanziaria che si è finora concentrata nel mese di novembre ed è garantita una migliore pianificazione dei flussi finanziari. Inoltre, il rinvio del versamento al 16 gennaio 2024, quindi a periodo d’imposta 2023 chiuso, permette di evitare errori e sanzioni nell’ipotesi in cui il contribuente voglia effettuare il calcolo dell’importo dell’acconto dovuto con il cosiddetto metodo previsionale». Per le assunzione effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2024 è prevista una maggiorazione fiscale del costo. Come valuta Confartigianato la misura? «L’articolo 4 del D.Lgs. n. 216 del 2023 introduce per le imprese un nuovo incentivo fiscale al fine di favorire la nuova occupazione. In particolare, viene prevista una

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deduzione maggiorata del 20% del costo del lavoro per le assunzione del 2024 di dipendenti a tempo indeterminato. Al fine di beneficiare dell’agevolazione, va verificato che nell’esercizio 2024 il numero dei dipendenti a tempo indeterminato risulti superiore rispetto a quello mediamente occupato nell’esercizio 2023. Nell’ambito delle nuove assunzioni, sono privilegiate particolari categorie di dipendenti che necessitino di maggiore tutela, elencate in un apposto allegato al decreto: in caso di assunzione di tali lavoratori svantaggiati, la deduzione del costo è maggiorata di un ulteriore 10% (la maggiorazione quindi potrà arrivare al 30%). Confartigianato ha valutato in maniera positiva la misura, sollecitando però un rafforzamento dell’intensità del beneficio ma ancor di più è indispensabile che la previsione, limitata al solo anno 2024, sia quanto meno garantita per un triennio: l’impresa che investe nell’assunzione di nuovo personale deve poter fare affidamento sulla continuità almeno triennale dell’agevolazione ed è necessario che la durata dell’incentivo sia conosciuta sin da subito, in modo da poter programmare gli investimenti e la destinazione delle risorse». Dal 2024 per le piccole imprese dovrebbe entrare in vigore il concordato preventivo biennale: cosa devono attendersi le imprese? «È in corso di emanazione un Decreto legislativo, attuativo della Riforma fiscale, in cui verrà prevista la possibilità per le imprese e lavora-

tori autonomi con ricavi/compensi sino a 5.164.569 di euro di definire in via preventiva, per un biennio, la tassazione del reddito d’impresa o di lavoro autonomo. La proposta verrà formulata sulla base dei dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria e impegnerà il contribuente, che decide di accettarla, per un biennio. Logicamente, buona parte del successo dell’operazione dipende dalla capacità dell’Amministrazione di formulare corrette proposte ai contribuenti. Confartigianato valuta positivamente il cambio di paradigma in materia di contrasto all’evasione che scaturisce dall’introduzione del nuovo istituto del concordato preventivo biennale. In pratica, viene favorita una interlocuzione preventiva con l’Amministrazione finanziaria finalizzata a ridurre o addirittura annullare i successivi controlli. Appare evidente la scelta di voler limitare i controlli ex post favorendo, al contempo, la compliance attraverso definizioni anticipate del tributo evitando futuri contenziosi. Per i contribuenti il vantaggio, oltre che nella “tranquillità” fiscale, si concretizzerà anche nella non tassazione dei redditi eccedenti quelli concordati. Attenzione, però, una volta accettato l’impegno, il reddito concordato, tranne per alcune eccezioni che dovranno essere definite con un apposito atto regolamentare, va dichiarato anche se l’effettivo dovesse risultare di ammontare inferiore». ■


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COMMERCIO E PUBBLICI ESERCIZI

Saldi invernali 2024: «Avvio timido, il sistema è da rivedere» Cinzia Ligabue, presidente Licom, esprime il suo parere sull’avvio dei saldi

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opo un mese di dicembre in cui le famiglie hanno avuto più spese, proporre immediatamente dei saldi sembra un controsenso. Urge un ripensamento dell’intero sistema di scontistiche, che ormai appartiene a un pensiero

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superato del consumatore». Cinzia Ligabue, presidente Licom, si esprime con queste parole a poche ore dall’avvio dei saldi invernali, che nella nostra regione scatteranno venerdì 5 gennaio e dureranno 60 giorni, cessando il 4 marzo. «Tra Covid, inflazione e anche cambiamento climatico, basti pensare al clima mite nei giorni natalizi – rimarca la presidente Ligabue – sono cambiate le stagioni e le abitudini del consumatore. Come Lapam Confartigianato da anni ormai chiediamo di ripensare il sistema saldi, slittando i periodi di sconti che sono ad oggi appartenenti a un modello ormai desueto del pensiero di fare

acquisti. Dopo il periodo di Natale, in cui le famiglie hanno fatto compere per i regali, sono poche le famiglie che hanno ancora voglia e, soprattutto, possibilità di comprare, visto anche il costo della vita che è andato notevolmente verso l’alto. Sarebbe opportuno posticipare i saldi almeno di un mese, per permettere anche a noi commercianti di vendere prima di iniziare a svendere. Siamo aperti al confronto con i decisori politici per rivedere il sistema sconti italiano, così da poter mettere in campo soluzioni concrete che vadano nella direzione di una maggior fruizione dei negozi tradizionali, minacciati, come spesso ribadiamo, da un online sregolato e che la fa da padrone». ■ Referente Categoria Commercio Laura Roncaglia 059 893 111 laura.roncaglia@lapam.eu


ALIMENTAZIONE

International Street food: Chef su strada a Modena, Carpi e Reggio Emilia Una chiacchierata con Alfredo Orofino, presidente dell’Associazione Italiana Ristoratori di strada, che promuove un evento dedicato allo street food tra Modena, Carpi e Reggio Emilia

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a anni l’International Street Food porta sulle strade d’Italia il meglio del cibo nazionale e internazionale. Anche il territorio emiliano-romagnolo è tappa prediletta di questa iniziativa e da ormai 4 anni, l’appuntamento con questa iniziativa è diventato un must per i cittadini della regione. Ora Alfredo Orofino, promotore dell’evento e presidente dell’Associazione Italia-

na Ristoratori di strada, è pronto a portare l’International Street Food anche a Carpi e Reggio Emilia, dopo l’ottimo riscontro ottenuto con le manifestazioni in terra modenese. L’evento ha come protagonisti gli Chef di strada, capaci di impastare, friggere e bollire le specialità di un territorio come fossero all’interno delle mura del loro laboratorio d’origine. Una ristorazione mobile, in grado di portare il visitatore in giro per il mondo solo grazie al palato. Orofino, perché la necessità di creare una associazione di Ristoratori di strada? «La nostra categoria, che rientra tra gli ambulanti, è stata una delle meno tutelate durante il periodo della pandemia. Chi opera nel settore dell street food può “solamente” partecipare a eventi e iniziative: chiaramente all’epoca del Covid non si organizzavano manifestazioni, per cui il nostro comparto a risentito moltissimo».

Dopo Modena, ora state ipotizzando di portare la manifestazione anche a Carpi e a Reggio Emilia? «Avendo un buon numero di associati e creando nuove opportunità lavorative, stiamo cercando nuove città per dare alle aziende maggior possibilità di mettersi in mostra e di essere visibili, partecipando a questa iniziativa. A Modena, per esempio, è da quattro anni che ormai realizziamo l’International Street Food e devo dire che il riscontro è sempre stato molto positivo, con una grande partecipazione. Speriamo che si di buon auspicio e ci auguriamo che le nuove città a cui abbiamo richiesto di poter organizzare l’evento possano portare benefici agli operatori e confermino lo stesso buon riscontro di pubblico». ■

Chi è Alfredo Orofino Alfredo Orofino è un giovane imprenditore torinese, definito dai media come “Il Re dello Street food”. Da molti anni organizza l’International Street Food che prevede 150 tappe. Dopo un passato nel settore manageriale dello spettacolo e del food & beverage sia a Torino che a Roma, ha iniziato il suo percorso nello street food. Nel febbraio del 2021 ha fondato l’Associazione Italiana Ristoratori di Strada di cui è presidente.

Alcuni stand dello street food

Responsabile Categoria Alimentazione Daniele Casolari 059 893 111 daniele.casolari@lapam.eu

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MODA

Il taglio del nastro per inaugurare il laboratorio

Vallauri Knitwear Lab: inaugurato al Vallauri di Carpi il nuovo laboratorio di maglieria Grazie al contributo di una rete sinergica tra attori pubblici e privati tra cui la nostra associazione, nasce la nuova aula didattica per la formazione dei futuri tecnici dell’abbigliamento

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n altro passo avanti nel segno di potenziare l’offerta didattica per la formazione di tecnici di maglieria specializzati nel Distretto di Carpi, territorio che vanta una

storica tradizione per questo tipo di lavorazione nel campo dell’abbigliamento: sabato 20 gennaio ha inaugurato il “Vallauri Knitwear Lab”, la nuova aula didattica di maglieria

presso l’Istituto “G. Vallauri”. Il taglio del nastro ha avuto luogo presso la sede dell’Istituto, in un evento aperto a tutta la cittadinanza. Frutto di una sinergia virtuosa tra attori pubblici e privati che hanno collaborato con l’Istituto Vallauri tra cui la nostra associazione, il nuovo spazio didattico è stato creato allo scopo di aiutare le future generazioni di tecnici dell’abbigliamento ad acquisire maggiori competenze riguardanti la struttura del prodotto di maglieria e di tutto ciò che lo riguarda, sia per quanto concerne la composizione dei filati, le nuove tecniche di progettazione, di creazione dei capi in maglia e del loro confezionamento. Grazie a importanti collaborazioni sul territorio intraprese dalla Dirigente Scolastica Silvia De Vitis, insieme alle docenti referenti di maglieria dell’Istituto, le professoresse Lara Pozzetti e Diana Dimiddio, si è creata un’aula in cui sono presenti 18 macchine rettilinee da maglieria e tre macchine rimagliatrici, le cosiddette “puntino”. La nuova aula è stata installata a fianco a quella, già esistente, di confezione e modello.

Alcune attrezzature presenti nel laboratorio

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Nel giugno dello scorso anno sono arrivate le strumentazioni, che nel corso dell’estate sono state sottoposte a un processo di manutenzione


MODA dalla tecnica magliaia puntinista Cristiana Sassi, che vanta molti anni di esperienza nel settore, e dipinte e portate a nuova vita dalle professoresse Dimiddio, Pozzetti, Barletta e Di Nauta. Ora l’aula è finalmente a disposizione soprattutto per gli studenti dell’indirizzo Moda del Vallauri, ma anche per chiunque avesse piacere di attivare corsi specifici dedicati alla maglieria. «L’inaugurazione di questo nuovo spazio – commenta la Dirigente scolastica Silvia De Vitis – rappresenta uno splendido esempio della collaborazione che un territorio vasto, con realtà che operano sia nel modenese che nel reggiano, ha saputo mettere in campo per creare un luogo capace di arricchire in maniera significativa l’offerta formativa del territorio. Il laboratorio si affianca ai corsi realizzati in collaborazione con Carpi Fashion System, segno, questo, di una comunità che sa concepire una visione strategica per l’avvenire, fare sistema per realizzarla e garantire così sia un possibile futuro professionale agli studenti che la continuità produttiva per le aziende della moda della Fashion valley. Questo significa investire concretamente nel futuro: sia delle nuove generazioni che del sistema produttivo che potrà accoglierle. Sono certa che questa alleanza virtuosa tra scuola, mondo dell’impresa e istituzioni darà buoni frutti».

Fotografie realizzate da Giulia Mantovani©

«Si tratta di un investimento importante che va nella direzione di una professionalizzazione degli studenti - aggiunge il nostro presidente della categoria Moda e presidente di Confartigianato Abbigliamento Roberto Guaitoli -. Noi imprenditori da tempo lamentiamo la difficoltà di reperire figure specializzate fa inserire nelle nostre aziende. La formazione sui banchi di scuola è quindi un aspetto prioritario e come associazione lo abbiamo dimostrato da tempo. Questo è solo uno dei tanti tasselli che aggiungiamo. Il nostro obiettivo è continuare a promuovere l'avvicinamento tra mondo della scuola e mondo del lavoro». ■

Referente Categoria Moda Laura Roncaglia 059 893 111 laura.roncaglia@lapam.eu

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BENESSERE

Position Paper della Camera Italiana dell’Acconciatura Le proposte per rinnovare e consolidare un comparto in crescita

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amera Italiana dell'Acconciatura (d’ora in poi CIA ndr) rappresenta gli interessi dell'intera filiera dell’acconciatura e opera per garantire la crescita, la qualità, la sicurezza del servizio delle oltre 100 mila imprese di acconciatura e del totale delle imprese di produzione di cosmetici per acconciatura professionale presenti in Italia. Agisce come attivo interlocutore, sia per le industrie sia per i professionisti, a livello nazionale ed internazionale. Fondata il 9 aprile 2001 è l'unica rappresentanza italiana presso le istituzioni europee, presente nella direzione generale per il dialogo sociale della Commissione Europea. La mission che persegue da oltre vent’anni consiste nello sviluppare l’immagine del mondo dell’acconciatura italiana; tutelare e rappresentare presso le autorità competenti e verso le istituzioni nazionali ed internazionali gli interessi delle imprese di acconciatura; coordinare, favorire e tutelare l’aggiornamento professionale degli acconciatori italiani; promuovere convegni di studio, organizzare la partecipazione a manifestazioni fieristiche in tutto il mondo, creare iniziative di promozione della “moda capelli”; rappresentare gli interessi dell’acconciatura italiana nei corrispondenti organismi internazionali.

Attività e proposte Il settore dell’acconciatura conta 102.784 imprese di acconciatura, che occupano circa 200mila addetti e generano un fatturato di oltre 3 miliardi di euro (dati Infocamere aggiornati a dicembre 2022), e circa 90 imprese di produzione. Si tratta di un settore molto dinamico che negli

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ultimi anni ha conosciuto continue innovazioni dovute all’utilizzo di tecniche e di prodotti all’avanguardia e all’introduzione di nuovi servizi. Queste imprese, tuttavia, hanno le potenzialità per reagire positivamente agli shock a cui l’economia è attualmente sottoposta e allo stesso tempo hanno precise strategie che intendono adottare per accrescere la loro competitività nonostante la complessità dello scenario e l’incertezza del periodo. Gli operatori del settore manifestano da tempo l’esigenza di un contesto normativo aggiornato che consenta loro di offrire risposte adeguate al proprio mercato di riferimento. I tempi pertanto sono maturi per affrontare un percorso di condivisione e interlocuzione con le istituzioni a partire dall’apertura di un tavolo istituzionale per l’aggiornamento della legge di settore per introdurre nuove modalità di lavoro, nuovi profili professionali e percorsi formativi adeguati alle mutate esigenze del mercato.

Formazione e competenze Il tema della formazione e delle competenze è al centro delle strategie e dei programmi di investimento delle imprese di acconciatura. Tra le principali preoccupazioni delle imprese di acconciatura emerge, infatti, la difficoltà di trovare lavoratori qualificati. Tale carenza va affrontata con un approccio sistemico e coordinato, attraverso interventi di politica economica e misure che possano contribuire a riattivare il mercato del lavoro. Per arginare almeno in parte questo fenomeno, CIA sostiene: la diffusione di una cultura d’impresa orientata ad attrarre e trattenere i giovani talenti; l’adozione di interventi volti ad offrire ai giovani percorsi formativi maggiormente attrattivi e qualificanti; l’individuazione di un sistema di reclutamento


BENESSERE dei docenti maggiormente selettivo, proseguendo l’interlocuzione con la Conferenza Stato Regioni; l’adozione di percorsi formativi che prevedano un reale sistema duale di apprendimento che riconosca nelle imprese i primi soggetti formativi e preveda un numero maggiore di ore in azienda; una maggiore diffusione dello strumento dell’apprendistato.

Riduzione dell’aliquota iva Il tema della riduzione dell’Aliquota IVA è stato affrontato da CIA anche a livello di proposta legislativa. Al riguardo, è importante chiarire che l’Europa già consente agli Stati membri di prevedere un’aliquota agevolata sui servizi di acconciatura fino a un minimo del 5%. CIA ritiene che una riduzione dell’aliquota IVA per i servizi di acconciatura vada nella direzione giusta se, a fronte di un intervento in tal senso, sarà possibile registrare una riduzione del prezzo dei servizi con un conseguente aumento della domanda e quindi della redditività e del tasso di occupazione del settore.

Abusivismo

Referente Categoria Benessere Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu

Le imprese del settore avvertono con forza la necessità di interventi incisivi anche rispetto al tema del lavoro irregolare. La “concorrenza sleale” degli operatori abusivi è ormai un fenomeno diffuso e radicato. L’abusivismo nei comparti della cura della persona, oltre a mettere a repentaglio la salute dei clienti, getta discredito sulle imprese che operano nel rispetto della legalità. Il contrasto all’abusivismo è necessario per fornire alle imprese regolari un segnale tangibile della vicinanza delle istituzioni con campagne di sensibilizzazione. È importante l’attuazione di politiche che non siano basate solo su attività di contrasto/repressione, ma che incoraggino l’emersione del sommerso, ribadendo il valore della legalità. Ne beneficerebbero soprattutto le aree depresse del nostro Paese dove il mancato sviluppo economico è determinato anche dalla diffusa illegalità.

Affitto di poltrona Allo stesso modo anche il potenziamento di strumenti, come, per esempio, l’affitto di poltrona, potrà rappresentare un incentivo e un sostegno per tutti i giovani che intendono inserirsi nel mercato del lavoro attraverso una propria attività. È quindi fondamentale aprire con gli interlocutori istituzionali sul territorio dei tavoli di lavoro affinché vengano rimossi dai Regolamenti comunali/regionali i vincoli che ne limitano l’applicazione.

Strumenti di welfare È necessario prevedere un sistema di welfare che comprenda e valorizzi anche la dimensione del lavoro autonomo. Il settore dell’acconciatura rappresenta un importante volano per l’imprenditorialità giovanile e femminile, pertanto, una particolare attenzione va dedicata a questo tema: i giovani e le imprenditrici devono, infatti, fare i conti con la carenza di politiche e strumenti di welfare e di conciliazione vita lavoro. Al riguardo CIA sollecita un intervento urgente anche a valere sulle risorse del PNRR.

Sostenibilità d’impresa Il tema della sostenibilità è ineludibile. Riposizionare l’azione nei confronti delle imprese in termini di sostenibilità economica, ambientale, energetica e sociale significa occuparsi del benessere delle persone e cercare di lavorare con l’obiettivo di preparare il terreno per uno sviluppo duraturo nel tempo, capace di dare risposte non solo al presente ma anche e soprattutto ai giovani ed alle generazioni future. CIA intende quindi intensificare le iniziative, come Green Saloon, che possono creare attenzione e interesse nei confronti della “professione acconciatura”, creando occasioni di visibilità che consentano agli acconciatori di comunicare la cultura della bellezza e il valore dell’artigianalità e della creatività di cui i professionisti della bellezza sono depositari. ■

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MECCANICA

Meccanica: siglato un primo accordo per rispondere all'emergenza salariale L'accordo siglato in vista del rinnovo contrattuale, prevede un primo acconto economico ai lavoratori

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n attesa del rinnovo complessivo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area Meccanica per il quadriennio 2023-2026, il 21 dicembre 2023 Confartigianato Autoriparazione, Confartigianato Metalmeccanica di produzione, Confartigianato Impianti, Confartigianato Orafi, Confartigianato Odontotecnici, Confartigianato Restauro, le altre organizzazioni datoriali e i sindacati dei lavoratori Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil hanno sottoscritto un accordo per l’erogazione di un acconto economico ai lavoratori.

I dettagli dell'accordo Le principali novità contenute in questo accordo includono l'introduzione di un Acconto su Futuri Aumenti Contrattuali (AFAC) a regime. Questo acconto, pari a 96 euro per i lavoratori del 4° livello del settore metalmeccanico e di installazione di impianti, sarà distribuito in due tranches: 50 euro dal 1° dicembre 2023 e 46 euro dal 1° aprile 2024. Referente Categoria Meccanica Alberto Belluzzi 059 893 111 alberto.belluzzi@lapam.eu

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L'ambito dell'accordo copre diversi settori dell'area meccanica, tra cui metalmeccanica e installazione di impianti, orafi, argentieri, odon-

totecnici e restauro artistico. La flessibilità dell'accordo si riflette anche nell'applicazione alle diverse categorie di lavoratori, come gli apprendisti, i cui importi saranno determinati applicando le percentuali di calcolo della retribuzione vigenti al momento dell'erogazione. L'erogazione anticipata degli aumenti salariali rappresenta un'anticipazione significativa sulle spettanze economiche che saranno definite durante i negoziati che avranno inizio a gennaio 2024. Mentre questo acconto fornisce un sollievo immediato ai lavoratori, si prevede che il negoziato successivo si concentrerà sulla parte normativa del contratto, con il rinnovo della parte economica programmato a settembre 2024. Alla firma dell'accordo hanno partecipato rappresentanti di importanti organizzazioni, tra cui Paolo Rolandi, capo delegazione e Consigliere di Confartigianato Meccanica e Subfornitura, Dario Dalla Costa, Presidente di Confartigianato Impianti, Barbara Ramaioli, Presidente di Confartigianato Carpenteria Meccanica, e Roberto Borgogno, Presidente di Confartigianato Restauro. Questi rappresentanti hanno sottolineato l'accordo come un segnale tangibile della qualità del lavoro nell'artigianato e come una risposta significativa alle attuali discussioni sulla politica economica. In un contesto economico dinamico, l'accordo rappresenta un passo avanti nell'assicurare il benessere dei lavoratori nel settore meccanico. L'erogazione anticipata degli aumenti salariali offre un supporto immediato, mentre il prossimo negoziato si concentrerà sulla creazione di un quadro normativo ed economico che rifletta le esigenze e le sfide in continua evoluzione di questo settore cruciale. ■


TRASPORTI

Stanziati 25 milioni di euro per l’acquisto di mezzi ecologici Pronti nuovi contributi per l’acquisto di mezzi ecologici e tecnologicamente avanzati

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enticinque milioni di euro. È la somma che il Ministero dei Trasporti stanzia per incentivare l’acquisto di mezzi ecologici e tecnologicamente avanzati, favorendo il processo di rinnovo del parco veicolare in senso maggiormente eco sostenibile e valorizzando l'eliminazione dal mercato dei veicoli più obsoleti. A beneficiare della misura di incentivazione sono le imprese di autotrasporto merci in regola con i requisiti di iscrizione al Registro Elettronico Nazionale (REN) e all’Albo degli autotrasportatori. La dotazione finanziaria complessiva si suddivide come segue: 2,5 milioni per l’acquisto di automezzi ecologici nuovi, adibiti al trasporto merci di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate; 15 milioni per la rottamazione (con contestuale acquisizione); 7,5 milioni per acquisizione di rimorchi o semi rimorchi adibiti al trasporto combinato ferroviario o dotati di ganci nave per il trasporto combinato marittimo. Sono finanziabili le seguenti tipologie di investimenti:

tipologia (3.000 euro); acquisto di veicoli a trazione alternativa ibridi, elettrici, CNG e LNG (da un minimo di 4.000 a un massimo di 24.000 euro, a cui si aggiungono 1.000 euro in caso di rottamazione contestuale di un mezzo obsoleto); acquisto di rimorchi e semirimorchi adibiti al trasporto combinato ferroviario o marittimo; acquisizione di rimorchi, semirimorchi e equipaggiamento per autoveicoli speciali superiori alle 7 tonnellate allestiti per trasporti ATP e sostituzione delle unità frigorifere/calorifere. L’impresa di autotrasporto può presentare una sola domanda relativa a ciascun periodo e può comprendere diversi tipi d’investimento nel limite massimo finanziabile fissato complessivamente in 550.000 euro per azienda. L'importo massimo ammissibile è omnicomprensivo per la totalità dei veicoli acquisiti dall'impresa che richiede il beneficio. Sono incentivabili tutti gli acquisti di mezzi effettuati a partire dal 18 gennaio 2024. ■

acquisto di veicoli diesel Euro 6 solo a fronte di una contestuale rottamazione di automezzi commerciali vecchi pari o superiore a 7 tonnellate (da un minimo di 7.000 euro a un massimo di 15.000 euro); acquisto di veicoli commerciali leggeri Euro 6 step E ed Euro 6 E di massa complessiva a pieno carico pari o superiore alle 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate, con contestuale rottamazione dei veicoli della medesima

Referente Categoria Trasporti Matteo Vezzani 059 893 111 matteo.vezzani@lapam.eu

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SCUOLE E ISTRUZIONE

Riforma degli istituti tecnici e professionali Le principali novità

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a riforma della formazione tecnico-professionale prevede un percorso di istruzione superiore ridotto da 5 a 4 anni, seguito da 2 anni di specializzazione presso gli ITS. Questa riforma prevede una maggior flessibilità dei programmi e una correlazione più stretta con il tessuto produttivo del territorio. Si tratta di una revisione dei piani di studio e dei quadri orari per l’istruzione tecnica, che resterà nel canale ordinario dei 5 anni delle superiori. Per l’iter sperimentale, invece, si prospetta una riduzione della durata del ciclo scolastico da 5 a 4 anni, mantenendo invariato l’organico, seguiti da due anni di specializzazione presso gli ITS. La riforma, promossa dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, punta a rafforzare le competenze di base in italiano, matematica e inglese, dando maggiore peso alle materie tecniche e di

Referente Rapporti con scuole e istituti Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu

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laboratorio. Una novità significativa è l’introduzione del campus, una comunità composta da scuole, centri di formazione professionale e Its Academy. Questo modello si concentra sulla centralità dello studente, offrendo percorsi di istruzione personalizzati e flessibili. Inoltre, sono previsti accordi di partenariato per la co-progettazione dell’offerta formativa e l’implementazione di percorsi specifici. Interessante è la proposta di collaborazione a tempo determinato con docenti esterni, provenienti dal mondo delle imprese, per colmare eventuali lacune di competenze tecniche. Questa maggiore specificità nei corsi non dovrebbe compromettere il raggiungimento delle competenze del profilo educativo, culturale e professionale previsto per ciascun indirizzo di studi.

iniziativa educativa. Con il decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, saranno definite le modalità di adesione alle reti, le condizioni di avvio, l’integrazione e l’ampliamento dell’offerta formativa, e le relative attività di monitoraggio e valutazione. La riforma propone anche la promozione di accordi di partenariato per incrementare l’alternanza scuola-lavoro e i contratti di apprendistato, valorizzando altresì le opere soggette a diritto d’autore e proprietà industriale realizzate nel corso dei percorsi tecnici e professionali. È previsto anche l’eventuale trasferimento tecnologico alle imprese locali, un’opportunità che potrebbe rivelarsi vantaggiosa per l’ecosistema produttivo locale. Si prevede, inoltre, che i sistemi di formazione regionale possano aderire alla sperimentazione, a condizione che i percorsi siano validati dall’Invalsi per garantire una formazione equiparabile a quella statale. È una passerella che non si limita solo all’accesso agli ITS, ma estende la possibilità per gli studenti di iscriversi anche all’università. ■

Gli studenti, che hanno concluso i percorsi quadriennali previsti potranno accedere ai percorsi formativi degli ITS Academy, e potranno sostenere l’esame di Stato presso l’istituto professionale assegnato, in deroga al previo sostenimento dell’esame preliminare. L’adeguamento e l’ampliamento dell’offerta formativa, la promoGli ITS acronimo di “Istituti Tecnici Superiori” zione dei passaggi fra rappresentano percorsi di due anni che si percorsi diversi e la cersviluppano in parallelo al sistema universitario tificazione delle come che consentono di acquisire conoscenze, petenze acquisite sono abilità e competenze per lavorare in contesti alcuni degli aspetti all'avanguardia perché progettati anche insieme salienti di questa nuova

Cosa sono gli ITS?

alle imprese.


IMPRESE DEL VERDE

Intervista al dott. Marco Assirelli, Responsabile Italia della Forza Vendita Bottos Un corso per appassionati e imprese del verde, un percorso all’interno nel mondo del giardinaggio

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l Gruppo Giardinieri di Lapam ha organizzato un corso per appassionati e imprese del verde, un percorso all’interno nel mondo del giardinaggio in grado di approfondire numerosi argomenti: dalla coltivazioni dei prati alla manutenzione dell’attrezzatura, dalla biodiversità alla sostenibilità ambientale. Numerosi anche gli incontri incentrati sulla cultura del verde, saranno presenti infatti: paesaggisti, scrittori e artisti. I primi 3 incontri sono affidati al dott. Marco Assirelli che, dopo aver conseguito la Laurea in Scienze Forestali e Ambientali all’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Agraria, dal 2007 segue il settore professionistico, specializzandosi nell’analisi e cura dei tappeti erbosi naturali. La sua affidabilità, disponibilità, professionalità e capacità di crescita sono confermate da un pronto servizio di consulenza tecnica, che è in grado di soddisfare e risolvere le più svariate problematiche. Con il tempo, la sua professionalità ha ben presto suscitato l’interesse da parte di aziende fra le più conosciute e

affermate del settore verde a livello nazionale ed europeo. In pochi anni il dott. Assirelli è diventato un punto di riferimento per molti suoi collaboratori, che ora possono disporre di consulenza, prodotti e servizi di primissima qualità a supporto del proprio lavoro. Abbiamo colto l’occasione di averlo nel nostro corso per porgli alcune domande circa l’argomento della sua presentazione.

abbiamo due patologie abbastanza gravi. La prima è il Fusarium o Microdochium nivale, viene chiamato anche marciume rosa e si riconosce proprio dal micelio rosastro al mattino presto, yellow speck rhizoctonia cerealis qui molto presente e d’estate invece il pythium è devastante si denota da un micelio cotonoso al mattino presto, biancastro o la Rhizoctonia solani che invece fa un cerchio, e si denota il contorno di colore brunastro. ■

Manutenzioni del tappeto erboso, 3 consigli utili alle imprese del verde? Sicuramente l’impianto di irrigazione è basilare va sempre fatto, l’altezza di taglio: 7-8 cm per quanto riguarda i miscugli a microterme e un buon piano di gestione: concimazioni granulare a integrazioni liquidi. Il secondo incontro tratta il come e quando irrigare il tappeto erboso, quando è meglio irrigare e quali sono le migliori modalità? Nei miscugli di microterme è meglio irrigare il mattino presto sempre partendo dall’alba e andando a ritroso e calcolare i mm giornalieri non i minuti di acqua perchè non è utile. Quali sono le principali patologie del tappeto erboso e come riconoscerle? In questo momento

Referente Categoria Giardinieri

Un momento del corso di formazione per imprese del verde tenuto dal dott. Marco Assirelli

Marco Lodi 059 893 111 marco.lodi@lapam.eu

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AUTORIPARATORI

Centri revisioni: rinviato al 2024 l'aggiornamento degli ispettori Rinviato il termine per l'aggiornamento professionale degli ispettori al 31 dicembre 2024

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l Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS) ha pubblicato una circolare (n.32982 del 3/11/2023) che apporta significativi cambiamenti al regime di autorizzazione degli ispettori dei centri di controllo privati. La circolare, allegata a questo articolo, rimarca l'importanza dei requisiti tecnici, della formazione professionale e dell'iscrizione al Registro Unico degli Ispettori (RUI). In questo articolo riportiamo una sintesi delle principali novità. L'aspetto più rilevante è il rinvio del termine per l'adempimento dell'obbligo di aggiornamento professionale da parte degli ispettori e alla conseguente registrazione al RUI. Inizialmente previsto per il 2022, il Ministero ha accolto le nostre sollecitazioni, posticipando la scadenza al 31 dicembre 2024 per gli abilitati prima del 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2025 per gli abilitati tra il 1° gennaio 2011 e il 31 agosto 2018.

Referente Categoria Autoriparazione Fabio Sala 059 893 111 fabio.sala@lapam.eu

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Vengono definite poi le caratteristiche degli ispettori ope legis, specificando che essi hanno un'abilitazione equiparata a quella ottenuta attraverso la formazione del modulo B

e il superamento dell'esame. Le scadenze per l'aggiornamento variano a seconda della data di abilitazione. Per gli ispettori ope legis abilitati per i veicoli "pesanti" (superiori a 3,5 ton e veicoli superiori a 16 posti compreso il conducente), il calcolo del triennio per l'aggiornamento inizia dalla data di superamento dell'esame di modulo C. Inoltre viene specificato che un corso di formazione di aggiornamento di modulo C assorbe l'obbligo di formazione di aggiornamento per il modulo B. Per diventare ispettore dei centri di controllo privati autorizzati, occorre frequentare un corso di formazione conforme agli accordi del 17 aprile 2019 e superare l'esame di abilitazione presso un Organismo di Supervisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questa proroga rappresenta un'opportunità per adeguarsi in modo più efficace e consapevole alle nuove linee guida, assicurando un'implementazione corretta del regime di autorizzazione e un continuo miglioramento delle competenze degli ispettori. ■


LEGNO E ARREDO

Materie prime e ritenute d’acconto, Monica Telleri presidente Legno e Arredo: «C’è molta incertezza, troppi costi sulle imprese» Con la presidente della nostra categoria Legno e Arredo Monica Telleri abbiamo fatto una panoramica del settore tra materie prime e ritenuta d’acconto sui bonifici ai fini delle agevolazioni fiscali

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rima della fine del 2023, l’associazione aveva ribadito come l’aumento della ritenuta d’acconto dall’8 all’11% fosse una misura ampiamente a sfavore delle imprese del settore, costrette a fare i conti con nuovi costi. Con Monica Telleri, presidente della categoria Legno e Arredo di Lapam Confartigianato, abbiamo provato a fare una panoramica del settore alla luce di questa nuova misura ma non solo, partendo anche dalla situazione del costo delle materie prime. Ci parli della situazione attuale per quanto riguarda il costo delle materie prime «Per adesso non abbiamo cali di reperimento delle materie prime. Probabilmente si devono ancora smaltire quelle che sono le rimanenze di magazzino. Sul lungo termine però non posso sbilanciarmi: purtroppo gli ultimi due anni hanno talmente tanto sconvolto, in così poco tempo, il costo delle materie prime che non posso sbilanciarmi. Se avessi ricevuto questa domanda prima del periodo pandemico avrei potuto fare previsioni, ad oggi è impossibile e siamo tutti in una situazione di incertezza. Un aumento così esponenziale del costo delle materie prime negli ultimi 20 anni non lo avevo mai registrato. Presumo, quindi, che l’esperienza degli ultimi anni porti

tutti noi imprenditori a essere molto prudenti». Nonostante i nostri appelli, non è cambiata la situazione legata all’aumento della ritenuta d’acconto legata alle spese agevolate… «Con questa misura le nostre imprese sono significativamente danneggiate. Il provvedimento appesantisce l’onere a carico delle imprese, per il quale l’associazione ha sempre chiesto la riduzione dall’8% al 4% riportandola alle percentuali originarie. Senza contare che alle imprese non viene riconosciuto alcun tipo di interesse o agevolazione. L’aspetto che però mi preme maggiormente sottolineare è che con la ritenuta d’acconto applicata sugli incassi ci viene detratta una parte importante di liquidità, calcolata sugli importi fatturati e non al netto anche solo dei costi più elementari come quelli di merci e materie prime. Così siamo obbligati a sostenere costi extra per la copertura di questa mancanza di fondi: costi, peraltro, sempre più alti a causa degli ultimi aumenti dei tassi e applicati per lunghi periodi, dato che tali crediti li possiamo utilizzare solo dopo la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo a distanza di un anno o più e, in molti casi, solo dopo aver pagato anche un visto di conformità». ■

Referente Categoria Legno e Arredo Alberto Belluzzi 059 893 111 alberto.belluzzi@lapam.eu

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GRAFICA E COMUNICAZIONE

Il Parlamento Europeo approva la proposta di regolamento sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio La Commissione ambiente – ENVI del Parlamento Europeo ha approvato la relazione sulla proposta di regolamento sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio

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uovi obblighi per rendere gli imballaggi più facili da riutilizzare e riciclare. Ridurre gli imballaggi superflui e i rifiuti. Promuovere l’uso di contenuti riciclati. Sono questi alcuni dei punti contenuti nella relazione sulla proposta di regolamento sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio approvata dal Parlamento Europeo. Le nuove disposizioni prevedono requisiti specifici per l’intero ciclo di vita degli imballaggi e mirano a incoraggiare l’utilizzo di imballaggi e contenitori riutilizzabili. Gli eurodeputati hanno votato a favore della definizione di obiettivi obbligatori sull’utilizzo di contenitori e imballaggi riutilizzabili in determinati settori come la vendita al dettaglio e online e la ristorazione.

Alcuni passaggi del nuovo regolamento Due anni dopo l’entrata in vigore del regolamento, gli operatori dei servizi di take-away nei settori del cibo e delle bevande dovranno consentire ai clienti di usare il proprio contenitore portato da casa. Referente Categoria Comunicazione Fabio Sala 059 893 111 fabio.sala@lapam.eu

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Si fa inoltre divieto di immissione sul mercato di diverse tipologie di mini-imballaggi, come ad esempio gli imballaggi monouso per frutta e verdura fresca, per condimenti, per alimenti e bevande riempiti e consumati all’interno dei locali del settore HORECA o i piccoli imballaggi monouso per gli hotel. Altre disposizioni approvate prevedono target specifici di contenuto minimo riciclato per gli imballaggi, divieto per le sostanze PFAS e bisfenolo A contenute intenzionalmente negli imballaggi a contatto con gli alimenti e target da raggiungere entro il 2030 per la raccolta differenziata di alcuni materiali.

Fondamentale l’intervento attivo dell’associazione Grazie all’intervento attivo dell’associazione, si riducono alcuni oneri e obblighi. Si esentano le microim-

prese da alcuni obblighi previsti o si introduce una maggiore flessibilità nel regolamento. Nello specifico, si prevede un’esenzione per le microimprese per quanto riguarda alcuni degli obblighi per il settore HORECA e per gli obblighi di contenuto minimo riciclato per gli imballaggi in plastica. Molti punti restano tuttavia ancora critici, primo fra tutti l’implementazione a livello nazionale dei nuovi obblighi di riuso e riutilizzo. L’associazione esprime preoccupazione rispetto al Regolamento che non tiene conto dei differenti contesti nazionali, dei sistemi di riciclaggio e raccolta che ciascun Stato Membro ha sviluppato negli ultimi anni, né degli impatti delle misure proposte sul nostro sistema produttivo. Il riuso non dovrebbe essere visto come l’unica opzione da percorrere, ma dovrebbe aggiungersi ai modelli positivi di riciclaggio già esistenti. Le Istituzioni Europee devono comprendere l’importanza di un buon senso e di un equilibrio nell’introduzione alla nuova disciplina in materia di imballaggi e rifiuti. Le nuove norme mettono a rischio il 30% del PIL, con conseguente danno per numerose imprese e centinaia di posti di lavoro. Una situazione che non ci si può permettere. ■



IMPIANTISTI

Dal 2024 nuove condizioni per il ritiro di apparecchiature elettroniche Dal 10 gennaio sono operative le nuove condizioni e si concentrano sull'ampliamento della gamma di AEE soggette al ritiro Referente Categoria Impiantisti Matteo Vezzani 059 893 111 matteo.vezzani@lapam.eu

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C

on l'avvento del 2024, gli installatori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) in Italia sono chiamati ad adottare nuove condizioni operative. Queste modifiche hanno l'obiettivo di ampliare le opportunità di ritiro per determinate categorie di AEE, promuovendo al contempo una gestione più responsabile dei rifiuti elettronici. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio le nuove disposizioni.

Ampliamento della gamma di AEE soggette al ritiro Le nuove condizioni sono operative dal 10 gennaio 2024 e si concentrano sull'ampliamento della gamma di AEE soggette al ritiro. Gli installatori hanno ora la possibilità di richiedere il ritiro di AEE di natura domestica, in conformità con la normativa vigente. La novità coinvolge diversi pro-

fessionisti, tra cui elettricisti, termo-idraulici, frigoristi, ascensoristi e riparatori di elettrodomestici. Questi operatori, pur non occupandosi della vendita di AEE, possono iscriversi come installatori al portale del Centro di Coordinamento RAEE.

Registrazione al portale del Centro di Coordinamento RAEE L'iscrizione al portale del CdC RAEE è fondamentale per usufruire del servizio di ritiro gratuito erogato dai Sistemi Collettivi. Gli installatori devono registrare il punto di raccolta e sottoscrivere la "Convenzione operativa" per iniziare a beneficiare di questa opportunità. Gli installatori devono garantire una quantità minima annua di rifiuti per i raggruppamenti gestiti, rispettando pesi


EDILIZIA

Energie rinnovabili: l'Unione Europea velocizza l'iter autorizzativo

specifici per le diverse categorie di AEE. Inoltre, è richiesta una suddivisione dei RAEE nei cinque raggruppamenti in conformità con il Decreto 40/2023. Un requisito chiave è l'iscrizione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali nella categoria 3bis per le attività di raccolta e trasporto dei RAEE domestici. È importante notare che le nuove condizioni operative non si applicano agli installatori di pannelli fotovoltaici. Per questa categoria, saranno definite regole specifiche in un contesto separato. Le nuove condizioni operative rappresentano un passo significativo verso una gestione più sostenibile dei rifiuti elettronici. ■

L'Unione Europea ha introdotto due innovazioni normative con i Regolamenti UE 2022/2577 e 2024/223, rivoluzionando il processo di autorizzazione per l'installazione di impianti dedicati alla produzione di energie rinnovabili. Questi cambiamenti, entrati in vigore l'11 gennaio 2024 e con applicazione dal 1° luglio 2024, si prefiggono di accelerare e semplificare le procedure, fungendo da volano per la diffusione massiccia di tecnologie sostenibili. Il Regolamento UE 2022/2577 stabilisce un quadro ambizioso per ridurre i tempi di autorizzazione. Le nuove regole, applicate a procedure avviate tra il 30 dicembre 2022 e il 30 giugno 2024, pongono limiti precisi per diverse categorie di impianti. Per gli impianti fotovoltaici, inclusi i sistemi di accumulo integrati negli edifici, il termine di autorizzazione è limitato a un mese. Analogamente, per le pompe di calore, si è fissato un limite massimo di tre mesi per

il rilascio delle autorizzazioni. Queste tempistiche mirano a incentivare la rapida adozione di tecnologie chiave per la transizione verso fonti energetiche sostenibili. Per il repowering degli impianti FER, ovvero l'incremento di potenza, il Regolamento stabilisce un periodo massimo di 6 mesi per la concessione delle autorizzazioni. Questa misura riflette l'impegno dell'UE nel potenziare gli impianti esistenti per massimizzare la produzione di energia rinnovabile. Il Regolamento UE 2024/223, entrato in vigore l'11 gennaio 2024, proroga l'applicazione di misure urgenti e mirate al fine di semplificare ulteriormente le procedure autorizzative. Questa proroga è valida fino al 30 giugno 2025, fornendo ulteriore spinta all'adozione di tecnologie rinnovabili. ■

Referente Categoria Edilizia Alberto Belluzzi 059 893 111 alberto.belluzzi@lapam.eu

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MOVIMENTO DONNE IMPRESA

Il futuro in equilibrio: Donne, Lavoro e Artigianato nell'Italia di oggi Le donne italiane nel 2023: protagoniste del cambiamento e pilastri delle piccole imprese, nonostante tutti gli ostacoli

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a Fondazione Germozzi ha recentemente affrontato un tema di grande attualità come quello della situazione femminile nel nostro Paese, riportando commenti autorevoli come quello del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, di Papa Francesco e del Presidente di Confartigianato Nazionale Marco Granelli. Leggiamole insieme. In occasione della prima edizione italiana del Women Economic Forum il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato: “(…) La Costituzione della Repubblica Italiana ha affermato, con decisione, il principio della parità tra donne e uomini, con particolare sottolineatura – all’art. 37 – della necessità di tutela dell’impegno di lavoro delle donne e, insieme, della maternità. La questione della compiuta parità è entrata, a buon diritto, tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile al 2030 delle Nazioni Unite.

Malgrado queste come tante altre solenni indicazioni è un percorso sempre arduo. In Italia il voto alle donne è stato riconosciuto soltanto nel 1946, alla vigilia della scelta repubblicana e della Costituzione. Da allora, a buon titolo, sono state, in modo crescente, protagoniste nelle istituzioni e nella vita sociale. Diverse donne sono state Presidenti del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, della Corte costituzionale. L’Italia ha, per la prima volta, un Primo Ministro donna. Donne guidano o presiedono i consigli d’amministrazione di importanti aziende. Una donna è Presidente della Corte Suprema di Cassazione, un’altra guida l’Avvocatura dello Stato.

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Il tema delle disuguaglianze di genere e del danno che queste recano alle comunità è parte fondamentale delle preoccupazioni delle istituzioni. In occasione della Giornata internazionale della Donna si è calcolato – secondo l’ultimo studio sulla parità di genere dell’ONU – che la mancata inclusione femminile nei progressi della tecnologia trasformativa e dell’educazione digitale, nell’ultimo decennio, abbia sottratto al Prodotto Interno Lordo, soltanto nei Paesi a basso e medio reddito, un trilione di dollari Usa. Quasi il 40% delle donne, a livello globale, si trova a non avere accesso, a non usare internet. Una perdita di grave peso per tutta la comunità. Uno strumento varato in Italia nel 2021, per affrontare le conseguenze sociali ed economiche della pandemia da COVID – il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha previsto interventi, sia sul terreno degli investimenti, sia della promozione di norme di diritto, in favore della parità di genere, insieme alla riduzione delle disuguaglianze intergenerazionali e territoriali. Oggi, secondo il Rapporto sul divario di genere del World Economic Forum, l’Italia si colloca al 79° posto dell’indice su 146 nazioni prese in esame. L’indice dell’European Institute for Gender Equality, invece, assegna all’Italia, nell’Unione Europea, un valore di 65 su 100, ovvero 3,6 punti al di sotto della media dell’Unione. La strategia ambiziosa del PNRR si propone di aumentare di cinque punti, entro il 2026, la posizione nella classifica elaborata da questo Istituto. Anche per questo è decisivo che il Piano trovi compiuta attuazione (…). Nulla sarebbe possibile, però, senza

un impegno diretto delle donne. Quell’impegno che ne ha suscitato leader nelle rispettive comunità e ha permesso straordinari cambiamenti sociali. (…) Non a caso, per indicare il processo di crescita che si realizza, si utilizza l’espressione empowerment: consapevolezza di essere una forza, di possedere risorse di sapienza, di avere capacità ed efficacia. Empowerment è un motore di crescita dell’intera società; e l’impegno, le lotte delle donne – soggetto plurale della storia, è stato osservato giustamente – coincidono con l’avanzamento delle battaglie più significative. (…) Per il settembre del 2024 le Nazioni Unite hanno indetto un Summit con il proposito di riunire i leader mondiali e costruire un consenso intorno


MOVIMENTO DONNE IMPRESA innovazione. È frutto della contaminazione dei saperi, delle visioni e delle diverse sensibilità espresse dalle persone in una combinazione di talento, passione e creatività. Sono valori inclusivi e universali che appartengono già al nostro mondo ma che bisogna continuare a perseguire con decisione e costanza. Infatti, nonostante tutti gli ostacoli, “ (…) le donne italiane sono le più intraprendenti d’Europa: il nostro Paese conta infatti 1.469.000 imprenditrici e lavoratrici autonome, il numero maggiore tra i Paesi Ue, con un grado di istruzione superiore ai colleghi maschi: il 41,1% è infatti laureato, una percentuale quasi doppia rispetto al 21,4% degli uomini(…).” Le nostre imprese sono un laboratorio avanzato sulla situazione femminile poiché: “(…) La nostra partecipazione diretta al lavoro in azienda e lo stretto rapporto con i nostri collaboratori ci consentono di comprendere, forse meglio che in altre realtà produttive, le situazioni di disagio e di abuso. Le nostre imprese devono quindi essere anche ‘laboratorio’ di educazione al rispetto dei diritti e della dignità delle donne, attraverso il lavoro come strumento di realizzazione personale, di indipendenza economica e di emancipazione sociale (…)”.

a un “Patto per il futuro” in grado di affrontare cinque capitoli: Sviluppo sostenibile e finanziamento allo sviluppo; Pace e sicurezza internazionale; Scienza, tecnologia e innovazione, cooperazione digitale; Giovani e future generazioni; Trasformazione della governance globale. Sembra utopia in tempi di guerre come quelli che stiamo attraversando. Eppure non soltanto è possibile, ma (…) non è difficile cogliere l’intreccio che esiste tra alcuni di questi temi e il ruolo delle donne. Ma se si desidera rendere attuali quegli obiettivi, occorre fare appello alla loro energia, alla loro solidità. Pace, tutela dell’ambiente, sviluppo, educazione. Affinché (…) i sogni delle bambine siano realtà”. In questo discorso sono citati temi

diversi ma interconnessi e che diventano centrali per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese. Come ci ricorda anche il Santo Padre Francesco “(…) Non si può perseguire un mondo migliore, più giusto, inclusivo e integralmente sostenibile senza l’apporto delle donne. Ecco allora che dobbiamo lavorare, tutti insieme, per aprire opportunità uguali per uomini e donne, in ogni contesto per perseguire una stabile e duratura situazione di parità nella diversità perché la strada dell’affermazione femminile è recente, travagliata e, purtroppo non definitiva (…)”.

Come espresso dal Presidente Nazionale Confartigianato Marco Granelli in occasione della recente Assemblea dell’Associazione “ (…) L’attività d’impresa, infatti, è spesso una tradizione di famiglia e si nutre del profondo legame con la comunità locale, si alimenta con la storia e le radici culturali del territorio, anche grazie alla presenza di tante donne, che fanno impresa o che sono figure preziose e insostituibili dentro l’impresa e che vanno valorizzate con interventi mirati e un welfare adeguato (…).” ■ Fonte magazine Spirito Artigiano

Il valore artigiano che Confartigianato esprime è fondato principalmente sulle relazioni, capaci di produrre cultura, tradizione ed al contempo

Referente Movimento Donne Impresa Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu

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CONTRATTUALE

Reddito di inclusione: le novità della misura che sostituisce il Reddito di cittadinanza. Incentivi alle imprese che assumono i percettori del reddito È in atto una modifica normativa che impatta principalmente i redditi medio bassi. Per le imprese sono previsti sgravi importanti

I

l documento tratta delle misure per l'occupazione entrate in vigore il 1° gennaio 2024, con particolare attenzione a un'iniziativa relativa ai lavoratori beneficiari dell'assegno di inclusione e del supporto alla formazione e lavoro. Questa iniziativa è derivata dalla norma che ha abrogato il reddito di cittadinanza. Le assunzioni possono avvenire con diversi tipi di contratto, e i datori di lavoro che assumono possono beneficiare di sgravi contributivi.

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8.000 euro per 12 mesi. Non rientra tra le assunzioni incentivabili, invece, il contratto di lavoro intermittente a tempo indeterminato, attesa la saltuarietà e la episodicità delle prestazioni che dipendono “unicamente” dalla chiamata del datore di lavoro. Ovviamente, resta fuori dal beneficio, anche il contratto di lavoro domestico a tempo indeterminato;

I principali benefici includono:

Contratto a tempo determinato: esonero del 50% dei contributi per un massimo di 4.000 euro per un massimo di 12 mesi;

Contratto a tempo indeterminato: esonero al 100% dei contributi previdenziali per un massimo di

Assunzione a tempo indeterminato per lavoratori percettori del reddito di inclusione: possibilità di usufruire di una maxi deduzio-

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ne fiscale, ma i dettagli operativi devono ancora essere definiti. La normativa prevede che il datore di lavoro debba rispettare determinati requisiti, come essere in regola con il DURC, non violare norme fondamentali sulle condizioni di lavoro, e rispettare i contratti collettivi di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o territoriale. Il documento affronta anche la questione della restituzione dell'agevolazione nel caso di licenziamento di dipendenti che beneficiano dell'assegno di inclusione. La restituzione è prevista se il licenziamento avviene entro i 24 mesi successivi all'assunzione, potrebbe includere sanzioni civili e si applica anche nel caso di dimissioni per giusta causa da parte del lavoratore. Il datore di lavoro interessato può presentare una richiesta di agevolazione attraverso il portale delle agevolazioni dell'INPS, e l'ammontare dell'agevolazione sarà calcolato in base alle informazioni fornite sulla situazione del lavoratore e sui contributi previdenziali del datore di lavoro. La richiesta sarà soggetta a verifica presso il Registro Nazionale degli aiuti di Stato. ■


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Social media marketing: come comunicare con i social modalità webinar

INFORMATICA

Edilizia sostenibile e digitale al servizio del cliente - base come comunicare con i social Obiettivo: Questo percorso vi fornirà tutte conoscenze necessarie per ottimizzare l’utilizzo dei principali social media per comunicare, promuovere e vendere. Durata: 32 ore Periodo: 26/02  01/04 Costo: Gratuito Sede: Modena INFORMATICA

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WEB E MARKETING

INFORMATICA

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Corsi finanziati

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Modellazione 3D con Inventor Obiettivo: La progettazione parametrica è una metodologia che consente rapidità e flessibilità nella gestione e nell’aggiornamento dei progetti. Questo corso insegna ad utilizzare Autodesk Inventor secondo le tecniche della modellazione tridimensionale parametrica sia di parti singole che di assieme, con la relativa messa in tavola 2D con quotature e annotazioni meccaniche. Durata: 24 ore Periodo: 19/03  08/05 Costo: Finanziato Sede: Reggio E./Correggio Rif. PA 2023-19487/RER prog. 1


Innovazione sostenibile nella produzione per le imprese del sistema building Obiettivo: l’attenzione al risparmio energetico non ha creato solo nuovi mercati e supportato lo sviluppo di nuove tecnologie, ma ha imposto anche l’aggiornamento del quadro normativo che presidia i processi di ideazione, installazione e gestione dei nuovi impianti. Durata: 24 ore Periodo: 28/02  26/03 Costo: Finanziato Sede: Reggio E./Correggio-

GESTIONE D’IMPRESA

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Rif.pa 2023-19488/RER prog. 2

Automotive sostenibile: autronica e motori ibridi

Obiettivo: questo corso ti permetterà di operare sui motori ibridi rispettandone le specifiche delle case costruttrici e garantendo una elevata qualità di servizio. Durata: 24 ore Periodo: 28/02  11/04 Costo: Finanziato Sede: Reggio E./Correggio W EB IN A R

Rif.pa 2023-19487/RER prog. 2

E-mobility sui sistemi di ricarica auto elettriche ed ibride plug-in Obiettivo: il mercato delle auto elettriche cresce ogni giorno e i sistemi di ricarica si diffondono in ogni città: con questo corso è possibile comprendere come procedere all'installazione e manutenzione delle stazioni di ricarica Durata: 24 ore Periodo: 06/03  23/04 Costo: Finanziato Sede: Reggio E./Correggio Rif.pa 2023-19488/RER prog. 2

Corso ed esame per il patentino F-Gas

Consulente automobilistico per agenzia pratiche auto

Obiettivo: Preparati per superare con successo l’esame per lavorare con i gas refrigeranti fluorurati. Durata: 15 ore Periodo: 13/02  14/02 Costo: 665,00€ (+ IVA) Sede: Modena

Obiettivo: preparati per superare con successo l’esame di consulente automobilistico per aprire un’agenzia di pratiche automobilistiche. Con l’esperto Stefano Giuli potrai apprendere tutte le conoscenze indispensabili per risolvere i 1000 quiz su circolazione stradale, trasporto merci, Pubblico Registro Automobilistico e regime tributario. Potrai esercitarti sull’esame finale in ogni lezione del corso. Durata: 30 ore Periodo: 19/02  25/03 Costo: 550,00€ (+IVA) Sede: Modena

IMPIANTISTI

Corso ed esame per il rinnovo del patentino F-Gas Obiettivo: superare con maggiore sicurezza l’esame per rinnovare il patentino da frigorista e continuare a lavorare con i gas refrigeranti fluorurati Durata: 7 ore Avvio: Febbraio Costo: 195,00€ (+ IVA) Sede: Reggio E./Correggio INFORMATICA

Innovazione sostenibile nella produzione delle imprese della filiera meccanica

GESTIONE D’IMPRESA

GESTIONE D’IMPRESA

Excel Funzionalità avanzate per l’analisi dei dati Obiettivo: Padroneggiare le funzioni avanzate e potenti di MS Excel quale strumento di business intelligence, per monitorare, pianificare e valorizzare i dati aziendali immagine e creare una comunicazione di successo su tutti i canali. Durata: 15 ore Periodo: 14/03  15/04 Costo: 190,00€ (+IVA) Sede: Reggio E./Correggio TURISMO

Percorso formativo per guida ambientale escursionistica Obiettivo: Diventare una Guida Ambientale Escursionista, professionista in grado di condurre turisti o gruppi in ambienti montani, collinari, acquatici, parchi e aree protette. Approfondire le tipicità dell’Emilia-Romagna per illustrare, durante l’escursione, gli aspetti ambientali, naturalisti e storici del territorio. Apprendere le basi di gestione economica e marketing turistico. Durata: 150 ore Periodo: 16/03  26/05 Costo: 990,00€ (no IVA) Sede: Modena

GESTIONE D’IMPRESA

Percorso formativo teorico di base per tutti gli operatori dell'impresa funebre Obiettivo: Il percorso formativo teorico di base per tutti gli operatori dell’impresa funebre è obbligatorio per tutte le figure professionali operanti nell’impresa funebre. Durata: 24 ore Periodo: 26/02  02/04 Costo: 450,00€ (no IVA) Sede: Modena GESTIONE D’IMPRESA

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Evoluzione normativa per il risparmio energetico e la mobilità sostenibile

IMPIANTISTI

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GESTIONE D’IMPRESA

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Corsi finanziati

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FORMAZIONE

Corso base di contabilità generale con possibilità di stage Obiettivo: La figura del contabile è sempre molto ricercata dalle aziende. Questo corso vuole essere un "ponte formativo" tra scuola/università e pratica amministrativa, con l'obiettivo di preparare professionisti capaci di gestire l'amministrazione d'impresa, attraverso lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e, per i partecipanti che lo desiderano, attraverso una esperienza diretta in studio o in azienda ("opzione stage”). Durata: 60 + 40 ore stage Avvio: 05/02  15/04 Costo: 700,00€ (+ IVA) Sede: Reggio E./Correggio

n° 01 - 2024

Imprese & Territorio

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CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Fisco

Lavoro

La riforma dell’IRPEF per il 2024

Fringe benefit, le novità per il 2024

Congedo parentale indennizzato al 60%

Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2023, il Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, di attuazione di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi.

Limitatamente al periodo d'imposta 2024, in deroga a quanto previsto dall'articolo 51, comma3, del TUIR DPR 22 dicembre 1986 n. 917 (258,23 euro), non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 1.000 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l'affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa. Il limite di esenzione è elevato a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e i figli adottivi o affidati, che si trovano nelle condizioni previste dall'articolo 12, comma 2, del citato testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986. I datori di lavoro che provvedono all'attuazione della presente disposizione devono preventivamente dare informativa alle rappresentanze sindacali unitarie laddove presenti.

L’INPS con circolare del 5/1/2024 n. 4 illustra la novità introdotta dalla Legge di Bilancio in materia di congedo parentale. Novellando l’articolo 34 del D.lgs 26 marzo 2001, n. 151, recante “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, dispone, per i genitori che fruiscono del congedo parentale, il riconoscimento di un’indennità in misura pari al 60% della retribuzione per un mese ulteriore al primo, da fruire entro il sesto anno di vita del bambino. Per il solo anno 2024, la misura dell’indennità di cui trattasi, è pari all’80% della retribuzione. La nuova misura di sostegno, che si aggiunge alla disposizione che prevede un’indennità pari all’80% della retribuzione per un mese entro il sesto anno di vita del bambino trova applicazione con riferimento ai lavoratori dipendenti che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, successivamente al 31 dicembre 2023. Con specifica successiva circolare saranno trattati gli aspetti connessi alla portata e agli effetti della nuova misura dell’indennità e verranno fornite le relative istruzioni operative.

fino a 28.000 euro, 23%; oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%; oltre 50.000 euro, 43%. Per l’anno 2024, nella determinazione dell’imposta sul reddito sulle persone fisiche, l’imposta lorda è calcolata applicando le seguenti aliquote per scaglioni di reddito: Per l’anno 2024 viene previsto l’innalzamento a 1.955 euro della detrazione prevista per i titolari di redditi da lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro. Per l'anno 2024 la somma di 1.200 euro a titolo di trattamento integrativo è riconosciuta a favore dei contribuenti con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro qualora l'imposta lorda determinata sui redditi sia di importo superiore a quello della detrazione spettante diminuita dell'importo di 75 euro rapportato al periodo di lavoro nell'anno. Per l’anno 2024, ai fini della determinazione del reddito delle persone fisiche, per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, l’ammontare della detrazione lorda spettante per i redditi da 120.000 a 240.000 euro è diminuito di un importo pari a 260 euro delle detrazioni complessivamente spettanti, in relazione a: oneri la cui detraibilità è fissata nella misura del 19%, fatta eccezione per le spese sanitarie; premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi.

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CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Bandi Il bando Isi INAIL 2023 per la sicurezza nei luoghi di lavoro

Le risorse finanziarie destinate ai progetti sono ripartite per regione/ provincia autonoma e per assi di finanziamento

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Italiana n. 296 del 20 dicembre 2023, è ora disponibile l'estratto dell'avviso pubblico relativo al bando Isi INAIL 2023.

Importo massimo erogabile e date del bando

L'Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro ha destinato una cifra di 500 milioni di euro in finanziamenti a fondo perduto, finalizzati alla realizzazione di progetti volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli incentivi sono rivolti alle imprese, inclusi gli imprenditori individuali, regolarmente iscritte alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. Per l'asse 1.1, specificamente per la tipologia di intervento d), sono ammissibili anche gli enti del terzo settore.

L'importo massimo erogabile per ciascun progetto ammissibile è fissato a 130.000 euro. È fondamentale prestare attenzione alle date relative alla procedura di presentazione delle domande attraverso la piattaforma informatica dedicata. Queste informazioni sono consultabili nella sezione appositamente dedicata al bando ISI 2023, e si ricorda che la scadenza per la presentazione è fissata entro il 21 febbraio 2024. Pertanto, gli interessati sono invitati a monitorare attentamente le tempistiche e a prepararsi adeguatamente per partecipare alla procedura entro il termine stabilito.

Obiettivo del bando Isi INAIL 2023 L'obiettivo primario è stimolare le imprese a sviluppare progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto allo stato preesistente. Al contempo, si mira a promuovere l'adozione di nuovi macchinari e attrezzature meno inquinanti da parte delle micro e piccole imprese attive nella produzione di beni agricoli, con l'obiettivo concomitante di ridurre il rischio di incidenti sul lavoro.

Le novità del bando Isi INAIL 2023 Il Bando Isi INAIL 2023 presenta diverse novità che riguardano i seguenti ambiti: risorse economiche requisiti soggettivi articolazione degli assi di finanziamento interventi prevenzionali ammessi innovazioni procedurali per favorire la digitalizzazione e la semplificazione degli adempimenti.

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Imprese & Territorio

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L'intelligenza artigiana costruisce il futuro sostenibile del made in Italy Lapam Confartigianato promuove ed esalta l'intelligenza artigiana per costruire un modello di sviluppo economico e sociale sostenibile e a misura d'uomo, ricco della creatività e delle competenze inimitabili delle piccole imprese italiane. Sapremo vincere le sfide del futuro con la forza del valore artigiano, capace di unire l'innovazione digitale con la tradizione manifatturiera per dare 'anima' a prodotti e servizi belli e ben fatti, simbolo del made in Italy e frutto della testa, delle mani e del cuore dei nostri imprenditori.

www.lapam.eu

#NoiConfartigianato #CostruttoridiFuturo


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