Imprese & Territorio 02 2024 - Il nostro convegno imprenditori a Bardolino

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Periodico di informazione di Lapam Confartigianato WWW.LAPAM.EU Noi impresa - periodico di informazione di Lapam Confartigianato Imprese - Poste italiane SPA - Sped. in abb. post. D.L 353/2003 - (Conv. IN L.27/02/2004 N°46) - art.1, Comma 1, DCB (Modena C.P.O) - Euro 2 02 2024
marzo aprile
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Imprenditori a confronto per un’associazione sempre più vicina

Marzo è stato un mese importante per la nostra associazione. Abbiamo deciso di ritrovarci, assieme a un centinaio di nostri imprenditori associati, per un momento di confronto. L’appuntamento con l'ormai tradizionale Convegno degli Imprenditori che si è svolto a Bardolino, e che ritorna a distanza di due anni dall’ultima volta, ha rappresentato l’occasione di discutere e approfondire temi quali gestione del capitale umano, formazione, sostenibilità, intelligenza artificiale e comunicazione del valore d'impresa. Non sono concetti astratti, ma tangibili, misurabili e quanto mai necessari nell'attuale contesto socioeconomico. L’associazione ha voluto mettere al centro gli imprenditori per

capire quali fossero le loro esigenze e le loro necessità. Abbiamo ascoltato, abbiamo condiviso momenti anche al di fuori degli spazi lavorativi, che hanno permesso un miglior engagement tra gli attori coinvolti e un rafforzamento del team building aziendale, tra i colleghi, tra imprenditori che operano in settori diversi, che gestiscono attività differenti tra loro e che quindi hanno potuto scambiarsi esperienze e consigli. L'opportunità di poter ricevere un punto di vista diverso su una stessa tematica aiuta a crescere, a continuare il percorso evolutivo della propria persona ma anche della propria azienda e dell'associazione. Poter ascoltare l’opinione della nostra base associa-

tiva è stata un’opportunità per tutti i presenti: grazie alle testimonianze nei diversi gruppi di lavoro, capiamo come la nostra associazione si stia muovendo nella direzione giusta per rappresentare e tutelare i loro interessi. La nostra mission è questa: trasmettere alle nostre imprese associate il nostro know how, essere un modello da seguire e un punto di riferimento. Organizzare questi incontri ci aiuta a delineare la giusta strada nell'interesse delle nostre imprese associate. Ascoltando, capendo gli imprenditori per essere sempre più vicini a loro.

Carlo Alberto Rossi

Segretario Generale

Lapam Confartigianato

3 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 EDITORIALE

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Una delegazione Lapam Confartigianato a Roma dal Papa: «Momento emozionante»

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Discorso del Santo Padre

Francesco

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

5.000 euro per il Centro AÏDA, Luppi: «La generosità è motivo di orgoglio»

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Galà delle Imprese, Sabrina Bonomi: «L’economia del noi»

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

A Nonantola celebriamo la Santa Messa di San Giuseppe Artigiano

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MARZO APRILE 2024

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Impresa e Famiglia: il nostro evento con Mons. Manicardi e Giulio Sapelli

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

A Modena e Reggio Emilia le PMI trainano l’economia

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Il nostro consiglio di sede di Vignola un momento per riflettere sul tessuto economico del comune

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Barbara Galaverna nuova presidente di Novi: «Opportunità importante»

19

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Gianni Trovati ospite ai nostri eventi provinciali sulla Legge di bilancio 2024

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Tutti i numeri di Imprese & Territorio

Delibere Consiglio Direttivo GENERALE

IN COPERTINA

CONVEGNO IMPRENDITORI 2024

Il nostro Convegno Imprenditori a Bardolino

Il nostro Convegno Imprenditori a Bardolino è stato un momento per ragionare sulle sfide attuali e future del mondo associativo e imprenditoriale

IN COPERTINA

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CONVEGNO IMPRENDITORI 2024

Sara Pianori: «Diffondiamo online i valori dei prodotti artigiani»

Al Convegno Imprenditori di Bardolino Sara Pianori di TA-DAAN si è concentrata sul come comunicare i valori dell’artigianato

IN COPERTINA

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CONVEGNO IMPRENDITORI 2024

Matteo Cocco: «Ragioniamo su contesto, potenziale e approccio»

Consulente, si occupa di innovazione e modelli di business e strategia d'impresa, Matteo cocco è stato uno dei relatori del nostro Convegno Imprenditori a Bardolino

IN COPERTINA 20

FOCUS

Giovani e mondo del lavoro

Gli indirizzi di studio e le caratteristiche più richieste dalle imprese

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CONVEGNO IMPRENDITORI 2024

Emilio Salvatore Leo: «L’innovazione ha svoltato l’attività»

Lanificio Leo è il più antico lanificio calabrese e il titolare, Emilio Salvatore Leo, al Convegno Imprenditori ha raccontato la storia dell’attività

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CONVEGNO IMPRENDITORI 2024

La collection degli ospiti del nostro Convegno Imprenditori 2024

Da Alfonso Fuggetta a Lucio Poma, passando per Eugenio Massetti, Paolo Rolandi, Federico Ginato e Guido Radoani. Ecco tutti gli ospiti intervistati durante il nostro Convegno Imprenditori a Bardolino

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SCUOLE E ISTRUZIONE

Daniele Barca, preside

dell’IC3 Mattarella: «Non chiamatela “scuola tecnologica”»

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ALIMENTAZIONE

Lapam e Promos Italia insieme per favorire l’internazionalizzazione delle imprese

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Alla scoperta del turismo sostenibile, l’esperienza della Via Francigena

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EDILIZIA

Patente a crediti nei cantieri: no dell’associazione

“Moda

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Allarme PFU, Michelini: «Il cambio gomme rappresenterà un’ulteriore criticità» 39

Social Media Marketing: come comunicare con i social 40

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SCUOLE E ISTRUZIONE

Email aziendali: il Garante della privacy fissa a 7 giorni il limite di conservazione dei metadati

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MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI

COMUNICAZIONE

“Il Potere dei Social”: con Paolo Bovio approfondiamo i nuovi strumenti di comunicazione

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FORMAZIONE

Corsi e Formazione organizzata da FORMart

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CASSETTA DEGLI ATTREZZI Fisco Lavoro Bandi

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni. Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Marco Lodi, Monica Salvioli, Narumì Giovanelli, Elena Baraldi, Fabio Sala, Laura Roncaglia, Matteo Vezzani, Enzo Fanì. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie di Riccardo Nora, Luca Pellacani, archivio fotografico Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu - 059 893 111

IN COPERTINA
38 AUTORIPARAZIONE
TRASPORTI Pubblicato il bando del Comune di Modena per l’assegnazione di 11 licenze Taxi
MODA
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al Futuro”: 16a edizione del format di successo
IMPRESE DEL VERDE I frutti antichi e le loro potenzialità
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BENESSERE
DONNE IMPRESA La Taverna di via Pia
MOVIMENTO DONNE IMPRESA Zeroquarantasei Agos Rossana
comanda
nessuno
importanza»
MOVIMENTO DONNE IMPRESA Concorso “Educare alla parità”
MOVIMENTO
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Lusetti
tra gli uomini «All'inizio
mi dava
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TURISMO
Una delegazione Lapam Confartigianato a Roma dal Papa: «Momento emozionante»

Più di 160 tra imprenditori e funzionari dell’associazione si sono recati a Roma in occasione dell’udienza papale rivolta alla Confartigianato

stata sicuramente una grande emozione poter essere ricevuti dal Santo Padre. Siamo riconoscenti alla Santa Sede per questo momento di incontro, che ha rappresentato un’opportunità per l’associazione e per gli imprenditori di sentire la vicinanza del Papa». Carlo Alberto Rossi,

Segretario Generale Lapam Confartigianato, commenta con sentite parole di ringraziamento il momento di incontro con Papa Francesco. Organizzato dalla Confartigianato a livello nazionale e esteso a tutte le sedi provinciale dell’associazione, una delegazione di Lapam Confartigianato, composta dal Segretario

Generale Carlo Alberto Rossi e da più di 150 persone tra imprenditori associati e dipendenti dell’associazione, è stata ricevuta a Roma in udienza dal Santo Padre, presso la Sala Nervi in Vaticano. Durante l’incontro, il Pontefice ha toccato temi cari allo spirito umano e imprenditoriale.

«La vostra associazione ha contribuito allo sviluppo della comunità – ha dichiarato Papa Francesco durante l’incontro –. L’uso delle tecnologie è necessario per l’avanzamento della società, ma non deve sostituire la fantasia dell’uomo: le macchine aiutano il progresso, ma le persone inventano. Il lavoro è connesso con

«È
6 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 ASSOCIAZIONE & TERRITORIO
Un momento dell’udienza papale rivolta agli associati e ai collaboratori Confartigianato

tre membra del corpo: le mani, gli occhi e i piedi. Ma c’è soprattutto il cuore che unisce tutto. Il lavoro manuale rende partecipe l’artigiano dell’opera di Dio: fare non equivale a produrre, ma mette in gioco la capacità creativa che unisce mente, mani e la passione del cuore. Benedite e ringraziate il Signore per il dono delle mani e per il lavoro che vi consente di esprimere. Non abbiate timore di includere le categorie più fragili. Io vi ringrazio per il contributo che date per abbattere i muri delle disabilità. L’artigiano arriva prima di tutti a intuire il destino di bellezza che può avere la materia, e questo lo avvicina al Creatore. Grazie per il Bene che realizzate».

«Certamente un incontro che ci dà grande motivazione per continuare nella strada che abbiamo già tracciato – conclude il Segretario Generale Rossi –. Le parole di Papa Francesco hanno colto nel segno quella che è la mission di un’associazione come la nostra e rappresentano un punto di partenza verso cui dirigerci per un futuro di prosperità e serenità».

Discorso del Santo Padre Francesco

Alle delegazioni della Confartigianato

Aula Paolo VI - Sabato, 10 febbraio 2024

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Sono contento di accogliervi così numerosi, imprenditori e rappresentanti della Confederazione, venuti da ogni parte d’Italia. Saluto il Presidente e tutti voi che fate parte di Confartigianato.

Nata nel 1946 sulle ceneri della seconda guerra mondiale, la vostra Associazione ha contribuito alla rinascita e allo sviluppo dell’economia nazionale. In questi decenni l’artigianato ha conosciuto notevoli trasformazioni, passando dalle piccole botteghe ad aziende che producono beni e servizi anche su larga scala. L’uso delle tecnologie ha accresciuto le possibilità del settore, ma è importante che non finiscano

per sostituire la fantasia dell’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio. Le macchine replicano, anche con una rapidità eccezionale, mentre le persone inventano!

Le vostre attività valorizzano l’ingegno e la creatività umana. In particolare, vorrei sottolineare quanto il vostro lavoro sia connesso con tre membra del corpo: le mani, gli occhi e i piedi.

Le mani. Il lavoro manuale rende partecipe l’artigiano dell’opera creatrice di Dio. Fare non equivale a produrre. Mette in gioco la capacità creativa che sa tenere insieme l’abilità delle mani, la passione del cuore e le idee della mente. Le vostre mani sanno realizzare moltissime cose che vi rendono collaboratori di Dio. Dice il Signore: «Come l’argilla è

nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani» (Ger 18,6). Benedite e ringraziate il Signore per il dono delle mani e per il lavoro che vi consente di esprimere. Sappiamo che non tutti hanno questa fortuna: c’è chi sta con le mani in mano, c’è chi è disoccupato e chi è in cerca di occupazione. Tutte situazioni umane che hanno bisogno di essere guarite. A volte capita anche che le vostre aziende siano in ricerca di personale qualificato e non lo trovino: non scoraggiatevi nell’offrire posti di lavoro e non abbiate timore a includere le categorie più fragili, ossia i giovani, le donne e i migranti. Vi ringrazio per il contributo che date per abbattere i muri dell’esclusione verso chi ha gravi disabilità o è invalido magari proprio a causa di un incidente sul lavoro, verso chi è tenuto ai margini e sfruttato. Ogni persona va riconosciuta nella sua dignità di lavoratrice e lavoratore. Non tarpia-

7 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 ASSOCIAZIONE & TERRITORIO
Alcuni membri di giunta Lapam presenti a Roma

mo mai le ali ai sogni di chi intende migliorare il mondo attraverso il lavoro e servirsi delle mani per esprimere sé stesso.

Gli occhi. Le mani, adesso gli occhi. L’artigiano ha uno sguardo originale sulla realtà. Ha la capacità di riconoscere nella materia inerte un capolavoro prima ancora di realizzarlo. Quello che per tutti è un blocco di marmo, per l’artigiano è un elemento di arredo; quello che per tutti è un pezzo di legno, per un artigiano è un violino, una sedia, una cornice! L’artigiano arriva prima di tutti a intuire il destino di bellezza che può avere la materia. E questo lo avvicina al Creatore. Nel Vangelo di Marco Gesù è definito «il falegname» (6,3): il figlio di Dio è stato artigiano, ha imparato il mestiere da San Giuseppe nella bottega di Nazaret. Ha vissuto per diversi anni tra pialle, scalpelli e attrezzi di carpenteria. Ha imparato il valore delle cose e del lavoro. Il consumismo ha diffuso una brutta mentalità: la mentalità dell’“usa e getta”. Ma il creato non è una somma di cose, è dono, «un mistero gau-

dioso che contempliamo nella letizia e nella lode» (Enc. Laudato si’, 12).

E voi artigiani ci aiutate ad avere occhi diversi sulla realtà, a riconoscere il valore e la bellezza della materia che Dio ha messo nelle nostre mani. I piedi. Le mani, gli occhi… e ora i piedi. I prodotti che escono dalle vostre attività camminano per il mondo intero e lo abbelliscono, rispondendo ai bisogni della gente. L’artigianato è una strada per lavorare, per sviluppare la fantasia, per migliorare gli ambienti, le condizioni di vita, le relazioni. Per questo mi piace pensarvi anche come artigiani di fraternità. La parabola del buon samaritano (cfr Lc 10,29-37) ci ricorda questo artigianato delle relazioni, del condividere insieme. Il samaritano si è fatto prossimo, si è chinato e ha rialzato l’uomo ferito rimettendolo in piedi e ungendolo di dignità attraverso i gesti della cura. Così «la parabola ci mostra con quali iniziative si può rifare una comunità a partire da uomini e donne che fanno propria la fragilità degli altri, che non lasciano edificare una società di

esclusione, ma si fanno prossimi e rialzano e riabilitano l’uomo caduto, perché il bene sia comune» (Enc. Fratelli tutti, 67). I nostri piedi ci consentono di incontrare molte persone cadute lungo la strada: attraverso il lavoro possiamo permettere loro di camminare con noi. Possiamo diventare compagni di strada, in mezzo alla cultura dell’indifferenza. Ogni volta che facciamo un passo per avvicinarci al fratello, diventiamo artigiani di una nuova umanità.

Vi incoraggio ad essere artigiani di pace in un tempo in cui le guerre mietono vittime e i poveri non trovano ascolto. Le vostre mani, i vostri occhi, i vostri piedi siano segno di un’umanità creativa e generosa. E il vostro cuore sia sempre appassionato della bellezza. Grazie per il bene che realizzate. Vi affido alla protezione di San Giuseppe, che custodisca voi, le vostre famiglie e il vostro lavoro. Vi benedico di cuore. E vi chiedo per favore di pregare per me. Grazie!

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8 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 ASSOCIAZIONE & TERRITORIO
5.000 euro per il Centro AÏDA,

Luppi:

«La generosità è motivo di orgoglio»

A febbraio è stato inaugurato il Centro diurno AÏDA dedicato all’accoglienza di adolescenti con disagio. Lapam Confartigianato ha contribuito alla causa donando 5.000 euro.

Ha ufficialmente inaugurato il Centro diurno AÏDA, la struttura che ha l’obiettivo di offrire assistenza multidisciplinare e multiprofessionale agli adolescenti con disagi. Il progetto nasce dall’osservazione che la salute mentale degli adolescenti è stata messa a dura prova durante il periodo pandemico. A promuovere la progettazione del nuovo servizio è stata, in particolare, l’equipe della Struttura di Neuropsichiatria Infantile diretta dalla dr.ssa Gabriela Gildoni.

Anche la nostra associazione ha contribuito all’apertura e all’inaugurazione del Centro AÏDA: grazie alla generosità dei partecipanti al Concerto di Natale che si è svolto a dicembre presso il Teatro Valli di Reggio Emilia, abbiamo donato 5.000 euro, che saranno impiegati per dotare l’ambiente dedicato alle attività espressive e creative di strumenti musicali e di un mixer professionale.

«Sono felice di condividere proprio in questa occasione i risultati del Concerto di Natale organizzato da Lapam Confartigianato lo scorso 18 dicembre 2023 al Teatro Romolo Valli – ha dichiarato il nostro Presidente Gilberto Luppi –. L'evento ha riscontrato una partecipazione calorosa. Grazie alla generosità di chi ha preso parte alla serata, siamo riusciti a raccogliere 5.000 euro, interamente destinati al Centro AÏDA che si inaugura oggi. Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento a tutte le persone e le imprese che hanno contribuito a questo risultato che ha reso evidente l'importanza di unire le forze per sostenere le nuove generazioni, offrendo loro un ambiente di

supporto e crescita. Questa raccolta è un’importante conferma della solidarietà che lega la nostra comunità».

Il Centro AÏDA

La denominazione del servizio trae origine dalla lingua giapponese, nella quale il termine AÏDA designa il concetto di “tramite” come sviluppato dallo psichiatra e musicista giapponese Kimura Bin. Riassume le coordinate di spazio e tempo di incontro in cui una persona costrui-

sce un senso di identità in relazione con gli altri. La struttura è coordinata da neuropsichiatri, psicoterapeuti, infermieri, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori. Il suo funzionamento è previsto nelle ore diurne dalle 8 alle 18 e consentirà sino a 12 accessi al giorno di ragazzi e ragazze già in carico ai servizi neuropsichiatrici. L’adolescente e i suoi genitori saranno coinvolti nella progettazione terapeutica individualizzata che, insieme a interventi più tradizionali, vedrà considerate attività espressive e creative utili a favorire possibilmente il rapido ripristino dello stato di benessere. In particolare sarà promosso l’ascolto e l’esercizio della musica, linguaggio vitale per ogni età, in particolare per i ragazzi.

Un frame del concerto di Natale al Teatro Valli di Reggio Emilia
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La consegna dell’assegno con il ricavato del concerto natalizio devoluto al Centro AÏDA

Galà delle Imprese, Sabrina Bonomi: «L’economia del noi»

Sabrina Bonomi, docente di organizzazione aziendale all’università e-Campus e alla Scuola di Economia Civile, oltre che formatrice in diverse aziende, è stata ospite del Galà delle Imprese targato Lapam-Gazzetta presso l’istituto scolastico “Mattarella” di Modena

Veronese, ha iniziato a lavorare in una impresa di falegnameria di design a Cavezzo prima di intraprendere la carriera accademica: Sabrina Bonomi ha toccato molti punti strategici per le piccole imprese durante la serata. A partire dal ricambio generazionale: «Questa è la preoccupazione di tante imprese e imprenditori. Da una parte c’è il giusto desiderio di vedere i figli portare avanti l’impresa di famiglia, dall’altro il fatto che i genitori sperano nella felicità dei propri figli, che non sempre corrisponde a questo desiderio. La felicità e le attitudini sono importanti, permettere ai figli di scegliere quello che desiderano è rilevante, conoscendo però la storia

dell’impresa e acquisendo dai genitori conoscenze e competenze, oltre che la passione e l’amore per quello che si fa. La prima cosa è dare ai figli l’opportunità di restare in azienda, capendo che sono di un’altra generazione e dunque hanno idee innovative e soprattutto diverse sul modo di fare le cose. Se non dovessero poi rimanere in azienda, è giusto lasciare loro le quote dell’impresa, trovando qualcuno che se ne occupi. Un manager, ad esempio, anche temporaneo, ma soprattutto qualcuno che sa gestire l’impresa, come ad esempio un dipendente o un collaboratore. Oggi ci sono tanti strumenti e occorre creatività e innovazione nel passaggio generazionale».

Altra tematica essenziale è quella della trasformazione digitale e del gap tra lavoratori che possono cambiare il proprio mestiere e altri che fanno più fatica a farlo: «Ligabue canta che “Più ti opponi all’onda più ti tira giù”, non possiamo fermare il futuro ma possiamo pensare che non tutte le piattaforme digitali sono uguali: non sempre serve Amazon, ma per esempio ci sono realtà come Gioosto che nascono apposta per distribuire prodotti di piccole realtà e imprese innovative. Occorre tornare al locale, che non vuol dire negare la globalizzazione, ma dare nuova forza alle nostre comunità. Questo vale anche per il welfare aziendale, specie per le donne: non dobbiamo per forza rivolgersi alle grandi piattaforme, è importante usare una tecnologia che ci aiuta e ci agevola, non quella che ci schiaccia. È vero che c’è un digital divide dovuto all’età, però ci sono competenze da sviluppare, in questo le associazioni di categoria possono e devono essere di supporto perché tecnologia sia un’opportunità e non una minaccia. È vero – sottolinea Bonomi – che ci sono lavori eliminati dalla tecnologia, anche con grandi vantaggi in termini di fatica fisica, ma sono anche i lavori che si potevano fare con competenze limitate. Nel cercare alternative le piccole imprese vengono in aiuto, perché sono capaci di includere e di fare innovazione sociale, ovvero fare cose nuove con l’attenzione alle persone. I piccoli imprenditori spesso supportano persone di cui nessuno vuole farsi carico». Tutto questo si incrocia con mestieri artigiani rischiano di scomparire, perché poco attrattivi per i giovani. Il parere della professoressa è molto definito: «In prima battuta dobbiamo aver fiducia nei giovani, quando invecchiamo perdiamo un po’ la pazienza ma non dimentichiamo che con noi c’è stato chi ha avuto la pazienza di insegnarci e anche di farci sbagliare. C’è una sapienza che

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La consegna delle targhe di ringraziamento durante il Galà delle Imprese

passa dalle mani che va tramandata con la testimonianza. Secondo aspetto, occorre andare nelle scuole e fare orientamento, far capire che il mondo non è solo dei laureati, tanti lavori bellissimi si possono fare con passione e dedizione. Terza questione è pensare che la nostra forza di italiani, è proprio questo avere tante differenze e peculiarità. Dobbiamo mantenere la nostra storia e tradizioni e trasmetterle senza uniformarci. Non possiamo combattere sul prezzo, ma dobbiamo lavorare sulla qualità. Quarto, abbiamo una comunicazione non corretta, raccontiamo solo quello che non funziona e rendiamo attrattive solo le grandi aziende, ma occorre valorizzare anche la poliedricità delle piccole, far vivere la bellezza di lavorare in pochi, il rapporto umano, le relazioni. È necessario raccontare le belle storie d’impresa, come fate voi con questo bel progetto».

Da ultimo la professoressa Bonomi parla delle disparità, anche salariali, e di smart working: «Sogno l’equità, non l’uguaglianza. È normale che chi ha 30 anni di esperienza guadagni di più di chi comincia, come giusto che a parità di mansione si sia remunerati nello stesso modo, tra uomini e donne ad esempio. Le diversità culturali sono una ricchezza per le aziende. Gli stipendi, poi, devono permettere di vivere dignitosamente, non va bene che lavorando si stia peggio che se si sta a casa. I giovani si attraggono anche così, raccontando loro la verità e creando un ambiente di lavoro adeguato. Se vogliamo che i talenti ci scelgano dobbiamo metterli nelle condizioni di sceglierci. Lo smart working, per alcuni lavori, può servire ma possibilmente non per tutta la settimana, occorre equilibrio. Per chi non può si può ragionare di turnazione, orario flessibile, anche settimana corta al limite. I costi aumentano un po’ ma coinvolgere i dipendenti e collaboratori è fondamentale. Il segreto è lavorare per una economia del noi».

Che cos'è il Galà delle imprese

L’evento è stato organizzato dalla nostra associazione presso l’Istituto Comprensivo 3 “Mattarella” di Modena, una scuola secondaria di I grado innovativa e unica nel contesto modenese perché la formazione degli studenti si basa sul modello della didattica per ambienti di apprendimento. Le imprese partecipanti, insieme ai nostri dirigenti, hanno potuto visitare la scuola grazie alla disponibilità del Dirigente Scolastico, il dottor Daniele Barca, e toccare con mano una vera e propria eccellenza. Durante l’evento, l’associazione ha voluto ringraziare le imprese che hanno rilasciato l’intervista consegnando una targa di partecipazione.

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Cristiano Meoni intervista Sabrina Bonomi

A Nonantola celebriamo la Santa Messa di San Giuseppe Artigiano

Come tradizione la nostra associazione ha celebrato il 19 marzo la Festa di San Giuseppe Artigiano. Quest’anno la Santa Messa si è officiata all’Abbazia di Nonantola, a cui ha fatto seguito un momento di riflessione con Mons. Giuliano Gazzetti

«Grazie a Lapam, per aver voluto celebrare a Nonantola la festa di San Giuseppe Artigiano, questo è un luogo importante per il lavoro, basti

pensare ai monaci benedettini, e quindi molto adatto per una celebrazione come questa». Il “padrone di casa” don Alberto Zironi, parroco di Nonantola, ha accolto così l’inizia-

tiva voluta da Lapam Confartigianato lo scorso 19 marzo a margine della celebrazione eucaristica per la festività di San Giuseppe. La messa nella splendida Abbazia, presieduta da mons. Lino Pizzi (vescovo emerito di Forlì Bertinoro e già parroco di Nonantola) è stata partecipata da tanti imprenditori e funzionari Lapam, poi l’incontro con il vicario generale dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola, mons. Giuliano Gazzetti.

Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam, ha inquadrato il tema: «Questa è più di una tradizione per noi di Lapam, le radici dei padri fondatori sono indelebili e ci danno la possibilità di costruire il futuro. Ricordiamo con piacere l’udienza di papa Francesco concessa a Confartigianato nazionale poche settimane

12 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 ASSOCIAZIONE & TERRITORIO
All’Abbazia di Nonantola celebriamo la Santa Messa di San Giuseppe Artigiano

fa, dove eravamo davvero in tanti, ora abbiamo questa nuova occasione».

Mons. Giuliano Gazzetti ha parlato di eucarestia e lavoro. Tra i temi trattati quello dei monaci che a Nonantola hanno lasciato una traccia indelebile del loro passaggio: «Cosa è successo con i monaci? Intorno all’anno 1000 i monasteri come questo avevano i due terzi delle terre fertili d’Europa, terre guadagnate col sudore e delle bonifiche. C’era un paganesimo diffuso, ma i contadini dal rapporto con i monaci hanno imparato prima a lavorare poi a pregare e a entrare in chiesa. Arrivando al monastero trovavano una liturgia bellissima, cibi prelibati, medicinali, la bellezza dell’arte… questo ha convertito l’Europa. Il grande apporto dei monaci benedettini è sottovalutato, questa

evangelizzazione di quei tempi ha convertito l’Europa». Una conversione che, oggi, è affidata ai laici e ancora al lavoro: «Anche il lavoro deve e può diventare la via dell’evangelizzazione. Perché non pensare che i laici non possano diventare i nuovi evangelizzatori? Si sta a fianco a diverse persone tante ore al giorno, può nascere l’amicizia e poi il desiderio della vita nuova. Tante volte i cristiani sul lavoro si mettono a servizio, sanno ascoltare i colleghi e i dipendenti, non hanno gelosie… e allora gli altri chiederanno del perché un cristiano sul lavoro è una persona così pacificata, con una vita nuova che si manifesta. Nel mondo del lavoro può succedere questo, sono relazioni che portano avanti Cristo nella vita degli altri». Mons. Gazzetti ha svolto una vera e propria

catechesi sul rapporto tra la messa e il lavoro e ha posto il focus anche sulla differenza tra individuo e persona: «L’individuo è solo, la persona è in comunione, dal battesimo entra un individuo ed esce una persona e da quel momento siamo plasmati dallo Spirito per vivere una relazione. Quando celebriamo l’eucarestia possiamo entrare da individui, ma usciamo da persone che sanno vivere anche il lavoro con uno stile ben definito».

La chiusura è stata curata dal Presidente generale Lapam, Gilberto Luppi: «è stato un onore per noi essere qui e ascoltare queste parole, il lavoro è una via privilegiata per il cambiamento e per cogliere opportunità non solo professionali ma anche di crescita personale».

13 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 ASSOCIAZIONE & TERRITORIO

Impresa e Famiglia: il nostro evento con Mons. Manicardi e Giulio Sapelli

A Carpi la nostra associazione ha organizzato un’iniziativa per ragionare di impresa e di famiglia

«L’impresa familiare ha qui a Carpi una radice molto profonda». Mons. Gildo Manicardi, vicario generale della diocesi di Carpi, ha aperto così i lavori dell’appuntamento targato Lapam con il professor Giulio Sapelli sul tema dell’impresa familiare. «La Chiesa dice che più amore e relazioni serie ci sono, anche nell’impresa familiare, meglio è. La Dottrina Sociale della Chiesa è

particolarmente attenta ai rapporti tra le persone, all’impresa familiare, in particolare grazie a questi pilastri: sviluppo, solidarietà, sussidiarietà, proprietà privata con la destinazione universale dei beni, bene comune, che non è la somma dei beni individuali, ma l’atmosfera in cui tutti possono crescere e dare il meglio di sé. I valori dell’impresa familiare – ha concluso mons. Manicardisono importantissimi e non devono essere persi».

Il professor Sapelli ha aperto citando Benedetto XVI e la Caritas in Veritate: «La diversa allocazione delle forme di proprietà e i beni comuni, quelli che più si consumano meno si esauriscono, proprio per questo hanno bisogno di una governance attenta e sono in contrasto con l’estrattività capitalistica di questi ultimi anni. Benedetto XVI aveva capito che l’impresa familiare mette al centro una società naturale resiliente (la famiglia) che l’economia mainstream dà per morta». Sapelli ha proseguito: «Come mai quello che economia mainstream dice che non

14 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 ASSOCIAZIONE & TERRITORIO

dovrebbe esistere, esiste? In tutto il mondo ci sono imprese familiari, mettono insieme società naturali e un costrutto tecnologico-sociale che è, per l’appunto, l’impresa. Come si fa a tenere insieme tutto questo? La vulgata dice che la tecnologia ci batterà, ma la produttività è un frutto della crescita e se disponi di buone infrastrutture e buoni servizi sociali, la crescita economica non manca. Tutto questo, al contrario, non può avvenire se non c’è anche la crescita demografica. La piccola e media impresa è stata il frutto di un incrocio straordinario e nasce generalmente nel mondo dove c’erano rapporti agricoli mezzadrili o di piccola proprietà, non dove era presente il latifondo. Questa tipologia di attività economica è straordinaria perché mette insieme la società familiare e il patrimonio tecnologico, le possibilità di sviluppo non possono essere colte solo dalle grandi corporation, perché queste ultime sono basate sui ruoli e non sulle persone, mentre la piccola impresa (anche familiare) riesce a funzionare e a elaborare tecniche sull’uso della tecnologia». Il professore si è poi soffermato sulle giovani generazioni con qualche

digressione: «I giovani si ritirano dalle aziende perché abbiamo demonizzato il lavoro manuale, la piccola impresa e impresa artigiana sono realtà vicine alle personali e che usano tecnologie moderne: l’intelligenza artificiale, ad esempio, è formidabile se usata bene. Ma non dimentichiamo che se uno legge soltanto i social non saprà mai nulla, leggete i giornali! – ha tuonato Sapelli, aggiungendo - i figli vanno educati a fare gli imprenditori, se li facciamo studiare nella City di Londra poi è normale che vadano nell’alta finanza…. Perché le persone non vengono a lavorare nelle imprese di piccole dimensioni? Non tanto per i salari, ma per una questione ideologica. Per anni ci hanno spiegato che gli istituti tecnici non andavano bene, che se non ti laurei non vali nulla, questo è un problema di trasmissione della cultura, leggiamo i grandi classici, ma questo si può fare anche senza avere una laurea. Difendere l’impresa familiare è una rivoluzione culturale, così come per l’impresa femminile, che c’è da sempre, da secoli le imprese artigiane sono fatte da donne. Se sei piccolo e chini la testa, diventi ancora più piccolo, ma c’è bisogno

di tanta cultura. In Italia non esiste una scuola di assistenti sociali del territorio, ma stare assieme è un’arte, una tecnica, e senza tutto questo non c’è imprenditoria. Un tempo i partiti e le parrocchie insegnavano alle persone a stare insieme, è la diversità che fa la ricchezza».

Il finale è ancora dedicato a questo tema: «Basterebbe leggere, informarsi e guardare il mondo. Negli Stati Uniti la Federal Reserve è l’insieme delle banche centrali dei vari stati, ma c’è anche la Cooperative Union Banking e le Small Business Unit Banking per le piccole imprese e le cooperative. Il tessile Usa, per esempio, è fatto da piccole e medie imprese di alta qualità. Ma in Italia non abbiamo più una Banca Nazionale del Lavoro: per assurdo non abbiamo più grandi imprese, ma abbiamo grandi banche. È necessario chiedere che si rifaccia il credito per le Pmi e per i comuni, e ripartire anche la cultura. La piccola impresa c’è in tutto il mondo, la cooperazione c’è in tutto il mondo. Dovremmo fare una università per le imprese artigiane, e invece non facciamo niente».

Una sala gremita a Carpi per il nostro evento con Sapelli e Mons. Manicardi per parlare di Impresa e Famiglia

15 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 ASSOCIAZIONE & TERRITORIO

A Modena e Reggio Emilia le PMI trainano l’economia

Un’indagine del nostro ufficio studi mostra come nel 2023 le PMI di Modena e Reggio Emilia abbiano trainato l’economia locale. Luppi: «Pmi asset strategico del territorio»

«La nostra economia ha mostrato un alto grado di resilienza rispetto alle recenti crisi, quella pandemica prima e quella energetica poi. Sostenere le micro e piccole imprese del territorio, che nel 2023 erano il 99,1% del totale complessivo delle imprese attive, è fondamentale perché tali attività rappresentano un asset strategico per lo sviluppo dell’intera collettività». Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato, rimarca l’importanza del ruolo che esercitano le micro, piccole e medie imprese all’interno del tessuto produttivo di Modena e Reggio Emilia, alla luce di un’analisi compiuta dall’ufficio studi Lapam Confartigianato che ha approfondito diversi aspetti, dall’impiego ai contratti di lavoro, passando dall’export fino alla pressione burocratica.

I dati di Modena

Come emerge dall’indagine, al 31 dicembre 2023 erano 70.170 le imprese attive in provincia di Modena e il 99,1% di queste sono micro e piccole imprese con meno di 50 addetti. Quasi due terzi degli addetti (il 58,2%) lavora in micro e piccole imprese. Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia regionale per il lavoro, in provincia di Modena si osserva un rallentamento della crescita del mercato del lavoro nel secondo e terzo trimestre 2023. Alla crescita di 4.991 posizioni dipendenti rilevata in provincia negli ultimi 12 mesi a disposizione (ottobre 2022 – settembre 2023) ha contribuito principalmente l’industria in senso stretto, responsabile da sola di oltre il 40% delle posizioni dipendenti create nell’economia

provinciale. Negli ultimi 12 mesi le posizioni lavorative a tempo indeterminato crescono di 7.738 unità, mentre il lavoro intermittente vede una crescita di 1.176 posizioni (dovuta interamente alla dinamica positiva del settore turistico). Le micro e piccole imprese sono protagoniste della ripresa del mercato del lavoro: a Modena determinano il 58% delle entrate previste per il primo trimestre gennaio-marzo 2024. In provincia di Modena il 35,7% dei lavoratori è occupato nel settore Manifatturiero (9^ provincia in Italia): si contano quasi 41 mila lavoratori nelle micro e piccole imprese manifatturiere con meno di 50 addetti.

L’Italia è al 1° posto nell’Unione europea per export diretto delle micro e piccole imprese manifatturiere. Le esportazioni nei settori di micro e piccola impresa alimentari, moda, mobili, legno, metalli e altre manifatture nei primi nove mesi del 2023 ammontano a 2,5 miliardi di euro in provincia di Modena: un calo del 2,2% rispetto alle esportazioni MPI dello stesso periodo 2022, in controtendenza rispetto al +4,9% del totale export modenese. A dicembre 2023 l’indice dei prezzi al consumo in provincia di Modena vede un lievissimo incremento dello 0,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Va tuttavia ricordato che a dicembre 2022 l’indice dei prezzi era già aumentato notevolmente rispetto allo stesso periodo del 2021 con un +12,3%. A settembre 2023 in provincia di Modena le imprese dell’artigianato digitale registrano un +0,8% rispetto allo stesso periodo 2022, in controtendenza rispetto al -1,6% registrato dall’artigianato complessivo.

Il caro-tassi è più marcato per le piccole imprese: a giugno 2023 il costo del credito bancario per le MPI emiliano-romagnole sale di 246 punti base rispetto a giugno 2022, pari ad un tasso dell’8% (è il 5,47% per il totale imprese). Questo ha un impatto sui bilanci delle MPI modenesi pari a 118 milioni di euro di maggiori oneri finanziari determinati dalla stretta monetaria, portando a un calo della domanda di credito da parte delle imprese, con conseguente diminuzione degli investimenti e un irrigidimento da parte degli istituti finanziari, che si traduce in un -6,9% dei prestiti alle imprese in provincia di Modena.

I dati di Reggio Emilia

Come emerge dall’indagine, al 31 dicembre 2023 erano 53.925 le imprese attive in provincia di Reggio Emilia e il 99,1% di queste sono micro e piccole imprese con meno di 50 addetti. Oltre la metà degli addetti (il 52,1%) lavora in MPI. Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia regionale per il lavoro, in provincia di Reggio Emilia si osserva un rallentamento della crescita del mercato del lavoro nel secondo e nel terzo trimestre 2023. Alla crescita di 3.287 posizioni dipendenti rilevata in provincia negli ultimi 12 mesi a disposizione (ottobre 2022 – settembre 2023) ha contribuito principalmente l’industria in senso stretto, responsabile da sola del 45,1% delle posizioni dipendenti create nell’economia provinciale. Crescono di 4.741 unità le posizioni a tempo indeterminato, mentre il lavoro intermittente vede una crescita di 407 posizioni (dovuta interamente alla dinamica positiva del settore turistico). Le micro e piccole imprese sono protagoniste della ripresa del mercato del lavoro: le MPI infatti determinano a Reggio il 54,6% delle entrate previste per il primo trimestre gennaio-marzo 2024. In provincia di Reggio il 32,4% dei lavoratori è occupato nel settore Manifatturiero (19^ provincia in Italia), valore superiore sia alla media regionale (27,7%) che nazionale (21,3%). In particolare si contano oltre 31 mila lavoratori nelle micro e piccole imprese mani-

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fatturiere con meno di 50 addetti.

Le esportazioni nei settori di micro e piccola impresa alimentari, moda, mobili, legno, metalli e altre manifatture nei primi nove mesi del 2023 ammontano a 2,9 miliardi di euro in provincia di Reggio Emilia, e nei primi nove mesi del 2023 segnano un aumento tendenziale del 7,4%, un ritmo triplo rispetto al +2,2% del totale export reggiano. A dicembre 2023 l’indice dei prezzi al consumo in provincia di Reggio Emilia vede per il secondo mese consecutivo un calo, pari al -0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, in controtendenza rispetto al +0,6% registrato a livello nazionale. Va tuttavia ricordato che a dicembre 2022 l’indice dei prezzi era già aumentato notevolmente rispetto allo stesso periodo del 2021 con un +11%. A settembre 2023 in provincia di Reggio Emilia le imprese dell’artigianato digitale segnano un calo -1,3%, meno marcato rispetto al -3,4% dell’artigianato complessivo.

Il caro-tassi è più marcato per le piccole imprese: a giugno 2023 il costo del credito bancario per le MPI emiliano-romagnole sale di 246 punti base rispetto a giugno 2022, pari ad un tasso dell’8% (è il 5,47% per il totale imprese). Questo ha un impatto sui bilanci delle MPI reggiane pari a 90 milioni di euro di maggiori oneri finanziari determinati dalla stretta monetaria, portando a un calo della domanda di credito da parte delle imprese, con conseguente diminuzione degli investimenti e un irrigidimento da parte degli istituti finanziari, che si tra-

duce in un -5,2% dei prestiti alle imprese in provincia di Reggio Emilia.

La pressione burocratica

Secondo l’indicatore di pressione burocratica sulle imprese elaborato da Confartigianato, l’Italia si colloca al 3° posto tra i 27 paesi Ue, dietro a Romania e Grecia e davanti alla Francia: l’impatto della burocrazia sugli investimenti delle imprese pesa lo 0,82% del PIL all’anno di mancata crescita, nel 2023 pari a 16.815 milioni di euro.

Il Segretario

Generale Carlo

Alberto Rossi conclude:

«Questi dati offrono una panoramica concreta e completa del quadro economico e sociale del territorio. È importante che le istituzioni politiche si rendano conto di quanto le micro e piccole imprese siano il motore vero del Paese. Bisogna dunque sostenerle e aiutarle nello sviluppo e nella crescita, da un lato riducendo burocrazia e tassazione, dall’altro con contributi e finanziamenti mirati: solo così, come intero sistema imprenditoriale nazionale, possiamo rimanere competitivi e al vertice per quanto riguarda l’export verso il resto dell’Europa. Il Made in Italy tanto rinomato è frutto del sapere degli artigiani, che mettono passione e orgoglio nella quotidianità della loro attività e riescono così a realizzare prodotti di eccellenza unica».

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Il nostro consiglio di sede di Vignola un momento per riflettere sul tessuto economico del comune

Presentati i dati delle imprese nel 2023, alla presenza della sindaca Emilia Muratori e dell’assessore Niccolò Pesci

La gestione dei rifiuti, i dati economici del territorio e gli investimenti previsti dall’amministrazione comunale e le linee guida del bilancio. Sono questi i temi affrontati durante il consiglio di sede di Vignola della nostra associazione a cui hanno partecipato Davide Gruppi, nostro presidente per Vignola, Antonio Bellettini, responsabile della locale sede associativa, la sindaca Emilia Muratori e l’assessore all'urbanistica, attività produttive e commercio Niccolò Pesci.

Il consiglio di sede di Vignola è stato un momento per presentare anche i dati economici comunali del 2023 elaborati dall’ufficio studi interno all’associazione. Secondo l’analisi, al 31 dicembre 2023 si contano 2.278 imprese attive nel comune vignolese, in linea con il dato del 2022 (erano lo 0,1% in più). Del totale

delle imprese, 688 sono artigiane (il 30,2%): le imprese artigiane di Vignola aumentano nell’ultimo anno di 9 unità (+1,3%) con una dinamica in controtendenza rispetto al -1,5% medio provinciale. Se si analizza il lungo periodo, dal quarto trimestre 2007 al quarto trimestre 2023, si sono perse complessivamente 78 imprese, pari a un -3,3% (meno marcato rispetto al -7,7% registrato in provincia). Sul totale complessivo delle imprese attive a Vignola nel 2023, 558 sono gestite a prevalenza da donne, 300 quelle a maggioranza gestite da stranieri e 199 quelle gestite prevalentemente da giovani under 35. Analizzando il territorio per macrosettori di attività, si nota una maggior concentrazione di imprese nei servizi alle imprese (27,7%), nel commercio e autoriparazione (23,2%) e nelle costruzioni (13,9%).

«I dati mostrano come le attività imprenditoriali che operano a Vignola rimangano sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente – afferma Davide Gruppi –. Questi momenti sono importanti per l’associazione per capire le dinamiche del territorio e mettere in campo soluzioni per migliorare sempre di più il tessuto economico e sociale della comunità. Ringrazio anche la presenza della sindaca e dell’assessore, è importante continuare la sinergia con il Comune per attuare politiche e investimenti che permettano alle attività di crescere ed evolversi, rimanendo competitive sul mercato».

«Ringrazio Lapam Confartigianato per l’invito – conclude la sindaca Emilia Muratori –, è sempre un momento utile di confronto costruttivo e di dialogo. Capire le necessità che l’associazione porta avanti nel territorio aiuta anche noi dell’amministrazione a focalizzare meglio le nostre risorse dove ce n’è davvero bisogno. Abbiamo in cantiere alcuni investimenti importanti che riguardano soprattutto adeguamento sismico delle scuole, la viabilità, la sanità, la sicurezza e la rigenerazione urbana. Vogliamo contribuire allo sviluppo delle realtà imprenditoriali locali. Siamo consapevoli che solo con un lavoro di squadra possiamo raggiungere questo obiettivo».

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Barbara Galaverna nuova presidente di Novi: «Opportunità importante»

Barbara Galaverna è la neo presidente della nostra associazione a Novi

Barbara Galaverna, socia assieme al marito Gabriele Frigeri dell’impresa G.B.M. con sede a Novi di Modena, la nuova presidente Lapam Confartigianato di Novi. L’attività è stata fondata come ditta individuale e nel 1997 è diventata, per un passaggio generazionale, GBM: l’impresa, associata a Lapam Confartgianato, opera nel settore della produzione di maglieria da donna e maglieria calata per brand italiani ed esteri.

«Assumo questo incarico con grande responsabilità e senso del dovere –commenta la neo presidente Lapam Confartigianato di Novi Galaverna –. Conosco bene il contesto locale, lavorando in un’azienda dell’area da diverso tempo, e questo mi permette di comprendere le dinamiche di un territorio che riserva diverse opportunità in termini occupazionali e di capacità imprenditoriale. Come presidente dell’associazione per il territorio locale mi impegnerò affinché possa svilupparsi e crescere sempre di più la capillarità della realtà Lapam Confartigianato a Novi, collaborando con gli altri enti per un avanzamento di tutta la collettività».

Gianni Trovati ospite ai nostri eventi provinciali sulla Legge di bilancio 2024
Il giornalista de Il Sole 24 Ore è stato nostro ospite per analizzare la Legge di bilancio 2024: «Fondamentale fare informazione per le imprese»

Medolla, Correggio, Vignola e Modena. Hanno riscosso grande successo di pubblico i quattro appuntamenti promossi dalla nostra associazione per analizzare e sviscerare le principali novità della Legge di bilancio 2024. Grazie agli esperti dell’associazione che hanno contribuito ad informare imprese e privati cittadini, abbiamo affrontato diversi aspetti della misura: dai fringe benefit alla rimodulazione aliquote IRPEF, dalla transizione 5.0 al rifinanziamento delle misure per le imprese. A illustrare le novità, sono stati Marcello Benassi e Massimo Benedetti, commercialisti e consulenti fiscali, Luca Fiorentini e Nicola Boschetti, rispettivamente responsabile e consulente area

lavoro, Federico Cantelli e Andrea Bonazzi, responsabile e consulente ufficio credito e finanza agevolata, Enzo Fanì, responsabile area fiscale e Gianluca Levratti, responsabile servizi alla persona. Per due appuntamenti, quello di Correggio e quello di Modena dell’8 e del 15 febbraio, l’associazione ha avuto il piacere di ospitare come moderatore Gianni Trovati, affermato e noto giornalista de Il Sole 24 Ore. «È importante per un’associazione informare privati e imprese sulle novità che ogni anno la Legge di bilancio porta con sé – spiega Gianni Trovati –, ma è importante anche per me venire sul territorio per confrontarmi con le persone. Il dibattito generale nazionale sulle manovre della riforma fiscale rischia sempre di essere molto teorico e molto politico. Il dibattito pubblico sembra molto lontano dai temi e dai problemi reali. Confrontarsi faccia a faccia, invece, con le imprese e con le persone che vivono nella loro attività lavorativa quotidiana questi temi è importante anche per uscire con degli spunti che magari parlando solo con i politici o con i grandi tecnici non si hanno. Faccio i complimenti a Lapam Confartigianato perché so che organizza costantemente questi incontri e ringrazio per avermi ospitato come moderatore. Sono momenti che aiutano a comprendere dei problemi che nella pratica territoriale sono molto più vivaci: spesso chi fa le norme non ha piena consapevolezza di come queste ricadano poi sul territorio. Appuntamenti come questo sono fondamentali per mettere insieme esperienze reali che purtroppo troppo spesso sono dimenticate e trascurate dal dibattito politico».

È
19 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 ASSOCIAZIONE & TERRITORIO
Il giornalista Gianni Trovati nostro ospite per moderare le iniziative sulla Legge di Bilancio

Giovani e mondo del lavoro

Gli indirizzi di studio e le caratteristiche più richieste dalle imprese

Nel 2023 le imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi avevano previsto di assumere 25.880 giovani con meno di 30 anni a Modena e 17.580 a Reggio Emilia. Al tempo stesso si prevedeva come difficile da reperire 1 lavoratore su 2.

Tra i titoli di studio più richiesti dalle imprese spiccano le qualifiche professionali a indirizzo meccanico, in linea con la vocazione manifatturiera dei nostri territori. Troviamo

Mismatch tra domanda e offerta lavorativa

inoltre anche indirizzi relativi a settori con forte presenza di lavoratori giovani (ristorazione, servizi di vendita) e l’indirizzo amministrativo poiché trasversalmente richiesto da tutti i tipi di imprese. Particolarmente difficili da reperire per le imprese modenesi – per mancanza o per inadeguatezza dei candidati – sono i giovani con qualifica professionale, mentre le imprese reggiane faticano a trovare anche personale con laurea o diploma di

Istituto Tecnico Superiore. Oltre al titolo di studio sono fondamentali per le imprese le cosiddette soft skill, ossia le competenze personali e trasversali (contrapposte alle hard skill, le competenze tecniche), come la capacità di lavorare in autonomia e in gruppo collaborando in modo costruttivo e flessibile. Infine, i trend futuri per il lavoro del domani sono digitalizzazione e sostenibilità. Dunque saranno richieste figure specializzate in automazione e robotica, analisi dei Big Data e commercio online, figure in grado di sviluppare strategie e soluzioni sostenibili per l’ambiente. Più in generale però la richiesta di competenze digitali di base e attitudini green sarà sempre più trasversale tra settori e livelli di specializzazione.

Circa 1 giovane su 10 non trova lavoro



Il tasso di disoccupazione dei giovani dai 15* ai 34 anni

Le imprese non riescono a trovare quasi la metà dei lavoratori che vorrebbero assumere 

*InItaliaunminore,chesiacittadinoitalianoostraniero,puòlavoraresolosehacompiutoi16annidietà ehaassoltoilcosiddettoobbligodiistruzione (art.1,comma622,dellalegge27.12.2006n.296).

previste
reperire Modena 46,7% Reggio Emilia 45,7%
Percentuale di assunzioni
di giovani difficili da
Modena 10,3% Reggio Emilia 7% 20 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 FOCUS GIOVANI E MONDO DEL LAVORO

Gli indirizzi di studio più richiesti dalle imprese

Assunzioni previste di giovani con meno di 30 anni

Qualifica professionale indirizzo meccanico

Modena

Reggio

Emilia

Qualifica professionale indirizzo ristorazione

Qualifica professionale indirizzo servizi di vendita

Qualifica professionale indirizzo ristorazione

Qualifica professionale indirizzo meccanico

Diploma indirizzo amministrazione, finanza, marketing

Gli indirizzi di studio più difficili da trovare per le imprese

Percentuale di assunzioni di giovani con meno di 30 anni difficili da reperire

Qualifica professionale indirizzo impianti termoidraulici

Modena

Reggio

Emilia

Qualifica professionale indirizzo lavorazioni artistiche

Qualifica professionale indirizzo elettrico

Diploma indirizzo costruzioni, ambiente e territorio

Laurea indirizzo ingegneria elettronica e dell’informazione

Diploma ITS indirizzo meccanica

Le soft skill richieste ai giovani dalle imprese

Per 2 assunzione su 3 è importante avere

Per 1 assunzione su 2 è importante avere

Per 1 assunzione su 3 è importante avere

 Flessibilità e adattamento

 Capacità di lavorare in gruppo

Capacità di lavorare in autonomia  Capacità di risolvere problemi

2.400 2.380 2.260
  
2.030 2.000 1.530
  
100% 96% 93%
  
88% 82% 82%
  


 21 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 FOCUS GIOVANI E MONDO DEL LAVORO

I membri di giunta durante il Convegno Imprenditori assieme al Vice Presidente Vicario di Confartigianato Eugenio Massetti

Il nostro Convegno

Imprenditori a Bardolino

Il nostro Convegno Imprenditori a Bardolino è stato un momento per ragionare sulle sfide attuali e future del mondo associativo e imprenditoriale

Quasi 90 imprenditori associati che si sono confrontati per tre giorni a Bardolino durante il Convegno Imprenditori promosso e organizzato dalla nostra associazione. Grande successo e partecipa-

zione per l’appuntamento 2024 del Convegno, che all’Hotel Caesius ha visto la partecipazione di oltre 150 persone tra imprenditori associati e dirigenti e collaboratori Lapam Confartigianato. Ricco il program-

ma di appuntamenti del Convegno

Imprenditori: venerdì la mattinata ha visto il saluto introduttivo del Presidente Gilberto Luppi a cui è seguito un momento culturale con la presentazione delle ultime due opere editoriali del professor Alfonso Fuggetta, rispettivamente “Un bel lavoro” e “Alla ricerca del buon management”. Al mattino e nel primo pomeriggio i partecipanti hanno potuto ascoltare le testimonianze di tre imprenditori, coordinati da Paolo Manfredi, consulente per la trasformazione digitale di Confartigianato Imprese, che hanno raccontato la loro storia d’impresa. Matteo Cocco, consulente di strategia d’impresa, Sara Pianori, CCO & Co-Founder di TA-DAAN e Emilio Leo Salvatore, titolare di Lanificio Leo, hanno spiegato le caratteristiche e le peculiarità delle loro attività, raccontando

22 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 IN COPERTINA CONVEGNO IMPRENDITORI

aneddoti, esperienze e suggerendo alcune strategie da adottare per un business sempre al passo con i tempi. Sul finire del venerdì è stato il momento di dividersi all’interno dei gruppi di lavoro: “Imprese sostenibili”, “Il valore nel rapporto di lavoro”, “Formarsi per crescere”, “Consulenza per lo sviluppo delle imprese”, “Intelligenza artigiana per le nuove generazioni” e “Divulgare il valore d’impresa”. Questi i temi su cui colleghi e imprenditori hanno ragionato per definire le linee guida da sviluppare nel domani. Sabato si è continuato con i lavori di gruppo per tutta la mattinata, mentre nel pomeriggio una delegazione ristretta di ciascun gruppo ha tratto le sintesi delle considerazioni e delle idee emerse. Domenica, nella giornata conclusiva, le sintesi sono state presentate in plenaria da Roberto Guaitoli, Alber-

to Belluzzi, Cinzia Ligabue, Guido Gasparini, Daniele Mazzini e Davide Gruppi, in rappresentanza rispettivamente dei team di lavoro “Imprese sostenibili”, “Il valore nel rapporto di lavoro”, “Formarsi per crescere”, “Consulenza per lo sviluppo delle imprese”, “Intelligenza artigiana per le nuove generazioni” e “Divulgare il valore d’impresa”. Successivamente il momento istituzionale conclusivo, con l’intervista al Prof. Lucio Poma, Capo Economista di Nomisma e a Eugenio Massetti, Vice Presidente Vicario Nazionale di Confartigianato Imprese, per un commento alle sintesi e uno sguardo al futuro.

Sara Pianori: «Diffondiamo online i valori dei prodotti artigiani»

Al Convegno Imprenditori di Bardolino Sara Pianori di TA-DAAN si è concentrata sul come comunicare i valori dell’artigianato

Raccontare e vendere online l'artigianato moderno. È con questo spirito che Sara Pianori, classe 1995, ha dato vita a TA-DAAN di cui CCO & Co-Founder, insieme a Roberta Ligossi, Costanza Tomba e Valeria Zanirato. «Ho provato spesso a fare questo esperimento e chiedere a coloro con cui mi relazionavo quale fosse la prima immagine che venisse in mente quando chiedevo di rappresentare un artigiano - afferma Sara Pianori - e spesso mi sentivo rispondere con la figura del "Geppetto" di Pinocchio. Ora non è così: ora gli artigiani sono cool, sono anche donne, e sono giovani. Per noi fare artigianato significa veicolare dei valori. In un mondo sempre più standardizzato, l'artigianato è capace di trasmettere e tramandare valori come l'unicità, la sostenibilità e la consapevolezza».

E come le più grandi rivoluzioni della storia, anche TA-DAAN è voluta partire da un manifesto. «TA-DAAN è nato da una domanda, cioè come poter definire un manifesto - aggiunge Pianori -. Abbiamo stilato un manifesto, sedute attorno al tavolo, per definire una serie di valori spesso associati all'artigianato che si colorano di rosso e hanno accezioni

23 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 IN COPERTINA CONVEGNO IMPRENDITORI

che vanno a cambiare un po' il senso delle parole. La tradizione viene associata all'innovazione, la perfezione diventa imperfezione, il lusso diventa accessibile, la competenza si lega alla personalità, il prodotto si associa alle emozioni e la produzione artigianale deve avere un approccio globale. L'artigianato è in forte crescita e, secondo quello che dicono i numeri, è destinato a crescere. Tant'è che anche le nuove generazioni stanno riscoprendo il ruolo e il valore dell'artigianato». «TA-DAAN ha una forte impronta di storytelling - continua Sara Pianori - per parlarne alle nuove generazioni attraverso i nuovi strumenti di comunicazione

dei valori che porta avanti un artigiano. Siamo partite nel 2020 con un canale su Instagram incontrando gli artigiani. Nessuno ci conosceva inizialmente. La conoscenza approfondita e da vicino di una community di artigiani ci ha consentito di mettere a punto un e-commerce, venendo una selezione di prodotti da oltre 150 artigiani di tutta Europa». Ciò che si può trovare su TA-DAAN è frutto di riflessioni su quale tipo di artigianato volessero promuovere. «Si tratta di prodotti che sono di elevata qualità, sostenibili e tutti rigorosamente fatti a mano - conclude Pianori -. Il nostro vantaggio è stato partire dalla conoscenza degli artigiani, entrando

in contatto con loro e acquisendo la loro fiducia. Un aspetto di grande aiuto per noi è stato il fatto di essere partiti con un'attività molto legata allo storytelling e alla comunicazione. La parte online si declina per noi anche in una strategia che è un mix di parte digitale e parte fisica: sappiamo le potenzialità della parte digitale, ma l'aspetto di toccare con mano è cruciale per il prodotto artigianale. Inoltre organizziamo temporary store per esporre una selezione dei prodotti dal vivo, creando occasioni per coinvolgere la community e di metterli al centro dell'esperienza».

Matteo Cocco: «Ragioniamo su contesto, potenziale e approccio»
Consulente, si occupa di innovazione e modelli di business e strategia d'impresa, Matteo cocco è stato uno dei relatori del nostro Convegno Imprenditori a Bardolino

Matteo Cocco ha iniziato proprio dopo il lancio di ChatGPT la sua mission al servizio delle attività, recependo la necessità di informazioni e domande che ponevano le aziende sul tema dell'Intelligenza Artificiale. «Proprio di questi tempi sto lavorando con le aziende su e con l'Intelligenza Artificiale - spiega Cocco -. Le domande che sorgevano alle aziende non erano: "Devo investire?" ma piuttosto "Perché devo adottare

24 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 IN COPERTINA CONVEGNO IMPRENDITORI
Alcuni scatti del nostro Convegno Imprenditori a Bardolino

questi sistemi?". Contesto, potenziale e approccio. Sono questi i tre temi che analizzo per capire all'interno di ogni impresa come valutare l'utilizzo dell'IA.

Partiamo dal presupposto che tutto ruota attorno all'uomo». E poi uno sguardo anche ai dati. «In Italia negli ultimi 30 anni la produttività è rimasta ferma - afferma Matteo Cocco - e questo è il principale fattore che determina la frenata. Ci sono delle sfide da affrontare, questo certamente.

Ma il dato che emerge è che chi ha investito ha visto aumenti di produttività molto forti». Per analizzare l'intelligenza artificiale forse è utile partire da un po' di storia. è per quello che Cocco, durante il suo intervento, ha introdotto il tema illustrando il background. «L'Intelligenza Artificiale è con noi da molto tempo, ma forse non ce ne siamo mai accorti - continua Cocco -. Quando siti online consigliano acquisti suggeriti è intelligenza artificiale, nei nostri smartphone ci sono tecnologie di IA. Partiamo anche qua da alcune ricerche: su un campione di 30 mila persone è stata fatta un'indagine sull'introduzione di ChatGPT, o comunque sui sistemi di Intelligenza Artificiale, e i dati emersi sono che il 49% presenta timore, il 33% si aspettava più qualità e meno tempo. Il 43% usa ChatGPT sul posto

di lavoro spesso all'oscuro dell'azienda, per paura di una diffusione del knowhow per l'addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale. Un'altra ricerca presenta un rischio omologazione, cioè la diversità delle idee diminuisce del 41% e la cosiddetta "Turning Transformation": la performance dei consulenti sotto la media è aumentata, mentre quella dei consulenti sopra la media è diminuita. Sostanzialmente chi non era bravo è migliorato, mentre che era bravo ha offerto prestazioni più basse». E infine uno sguardo ai cosiddetti tools, le applicazioni, ma con una visione futura e un'analisi di visione. «Ci sono numerose applicazioni - conclude Cocco - che permettono di analizzare file excel, scrivere una mail, leggere e sintetizzare report, leggere e analizzare grafici, analizzare documenti legislativi e può anche essere utile per comprendere meglio il linguaggio burocratico. è importante l'approccio, che è il cuore e la vera sfida che mi trovo ad affrontare nei confronti delle aziende. La tecnologia è sempre stata e deve continuare a essere al servizio dell'uomo. Ci sono 4 ambiti che ho individuato: il primo è la produttività individuale, il secondo è ottimizzare i nostri processi, il terzo è valorizzare il nostro knowhow, le nostre conoscenze. Ultimo, ma non certamente meno importante, pensare a come applicare il nostro modello di

business, proponendo nuovi servizi e generando nuovo valore. Più si investe più lavoro c'è, non dimentichiamoci di questo aspetto che è davvero fondamentale per il presente ma soprattutto per il futuro».

Emilio Salvatore Leo: «L’innovazione ha svoltato l’attività»

Lanificio Leo è il più antico lanificio calabrese e il titolare, Emilio Salvatore Leo, al Convegno Imprenditori ha raccontato la storia dell’attività

«Siamo in una periferia della periferia, nella montagna della Sila. Praticamente in un luogo dove per

25 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 IN COPERTINA CONVEGNO IMPRENDITORI

l'immaginario collettivo la parola impresa è un ossimoro - dichiara Leo -. La storia della mia impresa è la storia della mia famiglia. La presenza cospicua della migliore qualità laniera in Italia nel territorio della Sila fece scattare al mio bisnonno la volontà di avviare questa realtà, offrendo un servizio quasi come fosse un frantoio della lana. L'idea fu interessante: offrire un servizio di produzione meccanica del filo aumentava il tempo per chi doveva andare a coltivare nei campi e forniva un prodotto molto più performante che anche intrecciato a mano offriva materiale più raffinato». E dire che lui non avrebbe dovuto avere futuro in azienda. «Il mio percorso lo definirei abbastanza eccentrico, per utilizzare un eufemismo - prosegue Leo - sono un architetto. Mio padre e mia madre mi hanno mandato a studiare per allontanarmi dall'azienda. Per quasi

vent'anni mio padre tenne in vita l'azienda da solo. Arrivando da studi di architettura ho lavorato molto sull'immagine e sull'aspetto legato alla comunicazione. Probabilmente, se fossi arrivato da studi di economia, non avrei mai accettato questa scommessa ragionando troppo con i numeri. Nel corso di questi anni ho imparato anche a pensare ai numeri, ma i numeri meri e puri non possono essere solo l'unico algoritmo per prendere delle decisioni. La prima idea quindi non è stata quella di aprire un capannone, ma lavorare sull'immagine. Il logo è passato dal leone, che richiamava il cognome, alla pecora. Questo ha suscitato una serie di questioni certamente legate alla tradizione, ma si capiva che qualcosa si stesse muovendo verso una strada innovativa. La nostra leva strategica è stata investire nella cultura». Portando avanti quei concetti di cultura e impresa così

imprescindibili. «Abbiamo unito cultura e impresa - continua Emilio salvatore Leo -. A questo meccanismo si è creata un'amplificazione del messaggio importantissima. Il primo strumento di potenziamento del messaggio è stato un Festival dal titolo "Dinamismi Museali" in cui abbiamo dimostrato come in una vecchia fabbrica si potesse creare un prodotto contemporaneo. L'idea era usare la vecchia tecnologia per fare sperimentazione, usarla in una maniera non convenzionale quasi fosse un laboratorio per innovare. è stato così possibile reinterpretare il potenziale di questi macchinari ormai vecchi. Si badi che il processo non era trasformare la vecchia fabbrica in un museo, ma utilizzare il patrimonio industriale come un concime per fare impresa». Senza dimenticare la ricerca, fondamentale per crescere. «Ogni pezzettino di racconto è stato un pretesto per

Il prof. Lucio Poma con Eugenio Massetti per parlare di ESG e Intelligenza Artigiana

26 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 IN COPERTINA CONVEGNO IMPRENDITORI

aggiungere un pezzettino di ricerca tra tradizione e innovazione - conclude Leo -. Quando nel 2001 fummo finalisti al Guggenheim stavamo costruendo il nostro brand, perché ci rivelò che in quel momento storico non erano importanti solo i soldi, quanto il cambio di paradigma».

La collection degli ospiti del nostro Convegno

Imprenditori

2024

Da Alfonso Fuggetta a Lucio Poma, passando per Eugenio Massetti, Paolo Rolandi, Federico Ginato e Guido Radoani. Ecco tutti gli ospiti intervistati durante il nostro Convegno Imprenditori a Bardolino

Alfonso Fuggetta, Professore ordinario di Informatica presso il Politecnico di Milano: «Ho scritto due libri basati sulle mie esperienze di questi anni: il primo, “Un bel lavoro”, a valle del periodo Covid e della pandemia proprio perché ho discusso anche con i miei colleghi e con i giovani proprio per capire come è cambiato il mondo dal loro punto di vista e come sono cambiate le loro esigenze dopo questo periodo. Il secondo, “Alla ricerca del buon management” racconta le esperienze vissute negli ultimi 25 anni lavorando con le imprese

vedendo come funzionano, come lavorano e i problemi che vivono riconducendo queste esperienze con la mia attività professionale e anche accademica come ricercatore, trovando diversi punti di contatto e sinergia».

Federico Ginato, Direttore San.Arti: «Ho partecipato all’interno del gruppo “Il valore nei rapporti di lavoro” dove ho presentato il fondo di Sanità Integrativa dell’Artigianato, che è il fondo messo in campo dalla bilateralità per tutelare la salute degli

artigiani, non solo dei dipendenti ma anche di familiari, soci, titolari e collaboratori. San.Arti dà prestazioni sanitarie non solo nel campo della cura ma anche diagnostica e visite specialistiche. Rappresentiamo un grande aiuto al sistema artigianato e puntiamo forte sulla prevenzione. Ci occupiamo della salute degli artigiani a tutto tondo, sempre in collaborazione con la sanità pubblica, ma è un sistema messo in campo dal mondo artigiano ed è un grande aiuto e un grande supporto nel tutelare un bene fondamentale come il nostro benessere».

27 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 IN COPERTINA CONVEGNO IMPRENDITORI
Il prof. Alfonso Fuggetta presenta i suoi due libri

Paolo Rolandi, delegato nazionale Confartigianato alla contrattazione del contratto dei metalmeccanici e dei chimici:

«Sono state giornate davvero interessanti dal mio punto di vista e piena di spunti. Mi hanno chiesto di portare la mia esperienza per quanto riguarda le procedure standard di approccio ai tavoli della contrattazione e quali sono le dinamiche che muovono questi tavoli. Ho notato particolare interesse da parte degli imprenditori partecipanti al gruppo “Il valore nei rapporti di lavoro”, ma non poteva che essere altrimenti. Abbiamo chiarito alcuni aspetti e alcuni sono rimasti sorpresi da come ci si avvicina alla chiusura dei contratti, ma anche io ho colto da parte loro determinati spunti e diverse osservazioni per ammodernare il mio modo di lavorare ai tavoli».

Guido Radoani, Responsabile sistema imprese Confartigianato:

«Sono state giornate interessanti in cui abbiamo cercato di ragionare sul valore di impresa, sulla rappresentanza e sul brand Confartigianato. Ho portato la mia esperienza all’interno del gruppo di lavoro “Divulgare il valore d’impresa” raccontando quello che l’associazione svolge dal punto di vista nazionale su queste tematiche cercando di puntare su quelli che sono i nostri obiettivi principali: valorizzare il brand artigianato, il valore artigiano la rappresentanza a livello nazionale ed europeo. Sono stato felice di partecipare a questo evento organizzato da Lapam Confartigianato Modena e Reggio Emilia».

Lucio Poma, Capo economista

Nomisma:

«Gli scenari stanno cambiando in maniera radicale. Due grandissime rivoluzioni stanno modificando il nostro futuro: industria 4.0 e ESG e sostenibilità. Queste trasformazioni cambiano la dinamica e l’organizzazione della singola impresa, dell’impresa e dell’associa-

Il gruppo di lavoro: “Imprese sostenibili” Il gruppo di lavoro: “Il valore nei rapporti di lavoro”
28 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 IN COPERTINA CONVEGNO IMPRENDITORI
Il gruppo di lavoro: “Formarsi per crescere”

zione che li tutela. Si tratta di temi davvero interessanti da affrontare, approfondire e sviscerare e farlo all’interno del Convegno di Lapam Confartigianato dedicato proprio agli imprenditori credo sia il miglior modo per rendersi veramente conto delle necessità delle attività».

Eugenio Massetti, Vice Presidente Vicario Nazionale Confartigianato:

«Ringrazio Lapam Confartigianato per l’invito. Confartigianato avrà un rilancio rinnovato del suo ruolo istituzionale se saprà essere motore per il viaggio delle imprese nel futuro. Gli ESG rappresentano sicuramente una leva di crescita collettiva e come associazione da tempo siamo consapevoli dell'importanza di coinvolgere le imprese in questa sfida cruciale, convinti che il perseguimento della sostenibilità non solo beneficerà dell'ambiente, ma anche della crescita e della prosperità delle nostre stesse attività».

Le conclusioni del nostro presidente Gilberto Luppi:

«Dopo due anni abbiamo riorganizzato il Convegno Imprenditori ed è stato un momento davvero interessante. Il titolo che abbiamo voluto dare, “Intelligenza Artigiana al lavoro”, è stato centrato. Ricordo che anche il Papa, durante l’udienza rivolta ai collaboratori Confartigianato, specificò che mentre le macchine replicano gli artigiani inventano. Abbiamo toccato temi interessanti, dalla sostenibilità all’intelligenza artificiale passando per la consulenza e i rapporti di lavoro. È stato estremamente partecipato perché siamo andati in overbooking, si è lavorato tanto e da qui creeremo servizi per le nostre imprese per rimanere al passo con i tempi».

Il gruppo di lavoro: “Consulenza per lo sviluppo delle imprese” Il gruppo di lavoro: “Intelligenza artigiana per le nuove generazioni”
29 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 IN COPERTINA CONVEGNO IMPRENDITORI
Il gruppo di lavoro: “Divulgare il valore d’impresa”

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Daniele Barca, preside dell’IC3

Mattarella: «Non chiamatela “scuola tecnologica”»

Il Galà delle Imprese si è svolto presso l’IC3 di Modena Mattarella, una scuola innovativa. Ne abbiamo parlato con il preside Daniele Barca per farci spiegare in che cosa consiste

Nasce nel 2015 con l’inaugurazione della scuola media Mattarella dove fin da subito i docenti che si sono insediati hanno voluto impostare come una scuola della persona e dei talenti. Ogni aula ha un nome e un professore: sono i ragazzi che si spostano tra i vari dipartimenti dopo aver badgiato l’ingresso, aver messo le ciabatte, lasciato le proprie cose nell’armadietto e preso i pochi libri, il chromebook e i quaderni nella sacca colorata che distingue le sezioni. Siccome spesso si lavora in spazi ampi, sono i ragazzi ad allestire l’ambiente montando i tavoli e le sedie e creando il loro luogo di apprendimento. In orario extracurricolare sin dal primo anno abbiamo realizzato tante attività denominate club: dalla musica alle tecnologie, dall’arte all’arrampicata.

Quali sono le principali caratteristiche?

In questi 9 anni alcune scelte hanno caratterizzato in maniera forte l’offerta formativa della scuola media Mattarella. In primo luogo l’eliminazione dei libri delle educazioni a favore di una didattica attiva. Con il risparmio le famiglie adottano un chromebook, un pc senza sistema operativo ma che può andare nel cloud di Google. Chi non può o ha una certificazione viene dotato del dispositivo dalla scuola in comodato d’uso gratuito. Tutto questo in nome della didattica attiva, cioè di un apprendimento dove lo studente viene ingaggiato con tutto se stesso, non solo nella memorizzazione di pagine o righe. L’anno dopo abbiamo

iniziato con i due pomeriggi laboratoriali: ore curricolari in cui i ragazzi imparano non solo secondo le singole discipline separate, ma anche tramite le multidiscipline. Abbiamo creato le Steam’s sisters, le sorelle dello STEAM, al femminile per sviluppare tali competenze con le ragazze ma insieme ai ragazzi, quindi per tutti, che è un po' lo spirito della scuola. Sono Lucy (competenze di intelligenza artificiale), Mary (competenze sociali e relazionali), Maia (competenze della sostenibilità), Frida (competenze espressive), Marghe (competenze della comunicazione). L’ultima nata, Marghe, ha anche consolidato il canale Spotify della Matt@radio e il canale Youtube della Marghetv. Nei due pomeriggi gli studenti fanno anche due ore di tutoraggio con il docente di sostegno: automotivazione, autovalutazione, empowerment, public speaking, recupero nozioni, tutte attività mirate al potenziamento del talento, all’accoglienza della persona e alla valorizzazione del personale

di sostegno che, frequentemente, è relegato al ruolo di supporto al bimbo in difficoltà e non di accompagnamento della classe nel miglioramento degli apprendimenti. Avete particolari progetti in programma?

Pur rifuggendo dall’etichetta di scuola tecnologica, in un momento in cui a livello ministeriale con il PNRR gli investimenti sono notevoli, le prossime sfide sono il curricolo di intelligenza artificiale per ragazzi dalla prima alla terza media realizzato con la collaborazione pubblico-privato di un importante partner come Ammagamma e anche il curricolo digitale Digimetro realizzato ispirandoci alla metropolitana di Londra. Anno per anno le attività tecnologiche che si possono realizzare in classe con esempi e con il collegamento ai curricoli nazionali ed europei. Una webapp utilissima per capire che cosa succede nelle ore dedicate alle tecnologie nell’Istituto Comprensivo 3 di Modena, dai 3 ai 14 anni, sempre con un approccio da attori e non da semplici fruitori. Tutto questo si realizza grazie alla partecipazione dei docenti e della comunità, ed anche grazie ad una ricerca di risorse continua, perché la scuola è sempre aperta a sponsorizzazioni, collaborazioni, mettendo anche a disposizione i propri spazi e le proprie risorse, perché riteniamo importante che ciò che abbiamo diventi patrimonio del territorio e il territorio, anche con risorse economiche, possa accompagnare la scuola nel perseguimento dell’educazione al bello e al benessere.

Referente Rapporti con scuole e istituti

Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu

31 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 SCUOLE E ISTRUZIONE

Lapam e Promos Italia insieme per favorire l’internazionalizzazione delle imprese

Grazie alla nostra collaborazione con Promos Italia le imprese hanno la possibilità di usufruire di alcuni servizi per espandere i confini del proprio business

La nostra associazione ha iniziato a collaborare con Promos Italia, l'Agenzia Italiana per l'internazionalizzazione, partecipata dalla Camera di Commercio di Modena, indispensabile punto di riferimento nel supporto all'internazionalizzazione delle imprese italiane e nello specifico del nostro territorio. L’obiettivo della collaborazione è diffondere con modalità sempre più capillari il ventaglio di servizi a disposizione delle imprese modenesi per favorire o rafforzare il loro business internazionale. «Informazione specialistica, formazione qualificata, assistenza strategica per affrontare in modo consapevole i mercati esteri, organizzazione di

incontri b2b in Italia e all’estero con operatori qualificati per l’individuazione della giusta controparte, soluzioni per il digital export – spiegano da Promos Italia – sono solo alcuni dei servizi che Promos Italia, propone alle PMI del territorio per rendere internazionale il loro business».

Uno degli obiettivi primari di questa collaborazione è la diffusione dei servizi chiave di Assistenza specialistica all'internazionalizzazione "Incontri di Assistenza Specialistica Individuale" e "Infoexport", che consentono di richiedere appuntamenti con esperti qualificati di internazionalizzazione o di inviare quesiti scritti ricevendo una risposta entro 72 ore, per ottenere supporto personalizzato su una vasta gamma di tematiche cruciali: dall'interpretazione delle normative doganali alla gestione dei pagamenti internazionali, passando per la definizione

degli incoterms e la tutela della proprietà intellettuale. Questi servizi, consultabili sul sito della Camera di Commercio, offrono risposte immediate e soluzioni mirate per risolvere dubbi specifici legati all'export e alle sue sfaccettature.

Questi servizi, in sinergia con l'attività di formazione sui temi dell'internazionalizzazione progettati e organizzati da NIBI la Business School di Promos Italia, sono di primaria importanza per gli aspetti cruciali che le aziende devono considerare e conoscere anche alla luce dei frequenti aggiornamenti normativi spesso di non facile comprensione e applicazione.

Per le imprese questa collaborazione rappresenta un'opportunità unica di accedere a un supporto personalizzato per affrontare le sfide dell'export. L'expertise congiunta di Lapam e Promos Italia consentirà un'assistenza sulle questioni legate all'internazionalizzazione, consentendo alle imprese di navigare con più consapevolezza nel complesso e sfidante panorama dei mercati esteri.

La collaborazione tra la nostra associazione e Promos Italia è la dimostrazione tangibile di come la sinergia tra due entità a supporto del territorio possa portare a vantaggi significativi per le imprese in un contesto in cui l'internazionalizzazione rappresenta una leva fondamentale per la crescita economica e delle aziende stesse.

Casolari 059 893 111 daniele.casolari@lapam.eu 32 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 ALIMENTAZIONE
Responsabile Categoria Alimentazione Daniele

Alla scoperta del turismo sostenibile, l’esperienza

della Via Francigena

Con Sami Tawfik, Project manager dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, abbiamo parlato dei progetti per valorizzare l’itinerario culturale e del ruolo dell’associazione

Quest’anno si celebrano i 30 anni di riconoscimento della Via Francigena come itinerario culturale del Consiglio d’Europa. L’itinerario rappresenta un qualcosa di unico per i camminatori e gli appassionati del turismo all’aria aperta. Fa parte della famiglia degli itinerari del Consiglio d’Europa, nati nel 1987 con la dichiarazione di Santiago de Compostela. L’obiettivo del progetto è far conoscere l’Europa agli europei, facendoli camminare nei territori del continente. Nel 1994 la Via Francigena fu il quarto di questi cammini certificato. Il Consiglio d’Europa considera gli itinerari come un fenomeno articolato che comprende più sfaccettature (gastronomici, religiosi, artigiani ecc…) e che rientrano sotto il cappello di “itinerario culturale”.

Ci può spiegare nel dettaglio che cosa racconta la Via Francigena?

«La Via Francigena racconta la storia di 16 regioni europee e oltre 700 comuni in 3.200 km, da Canterbury fino a Roma e, dal 2019, fino a Santa Maria di Leuca. Nel 2001 è nata l’Associazione Europea delle Vie Francigene, che ha sede a Fidenza, in provincia di Parma. Dai 34 soci del 2001, oggi l’associazione raggruppa 241 soci pubblici che lavorano per promuovere la Via Francigena. La mission è far conoscere l’Itinerario a un pubblico mondiale. Non solo farlo conoscere, ma anche farlo rivivere e camminare, rendendolo fruibile per tutti. Quindi si tocca anche il tema dell’inclusione e dell’accessibilità. La Via Francigena è la principale

arteria di cammino che attraversa il nostro Paese, che accoglie anche cammini più locali che passano vicino all’itinerario e in esso confluiscono. Nel luglio del 2023 abbiamo firmato l’accordo con Confartigianato per far conoscere le peculiarità del territorio attraverso l’artigianalità e le varie eccellenze che si ritrovano nelle centinaia di comuni che sono attraversati dalla Via Francigena. L’incontro con Confartigianato è stato produttivo e sta iniziando ad avere effetti positivi nei territori per creare condizioni a livello locale per fare in modo che la Francigena abbia visibilità e chi opera sulla Via

possa avere sempre più opportunità».

Constatate una volontà di un ritorno al turismo slow e sostenibile?

«Registriamo questa tendenza, soprattutto dopo il Covid. La domanda di cammini è in costante aumento, rispetto a un’offerta che ancora non riesce a soddisfare pienamente le richieste. I camminatori vogliono poche informazioni ben precise. Vogliono percorsi accessibili, richiedono strutture per dormire con determinati standard di accoglienza. Dalle nostre analisi emerge che i camminatori sono persone curiose e acculturate, che vogliono fare un’esperienza di pellegrinaggio, ma che sono anche interessate a tornare nei territori vissuti da camminatori come turisti e quindi sono ottimi turisti di ritorno. Un pellegrino che si trova bene nei nostri cammini porta tanti altri camminatori e quindi molta visibilità a quel tragitto e a cascata a quell’artigiano, a quel luogo e a quelle eccellenze in particolare, creando un beneficio per tutta la comunità locale. Il nostro obiettivo è che non sia un fenomeno carsico, ma che sia omogeneo in tutta Europa».

Turismo Laura Roncaglia 059 893 111 laura.roncaglia@lapam.eu 33 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 TURISMO
Referente Categoria

“Moda al Futuro”: 16a edizione del format di successo

La nostra associazione ripropone insieme al Vallauri di Carpi l’appuntamento che permette agli studenti di realizzare e presentare il proprio capo di abbigliamento

«Riproponiamo con grande entusiasmo questo validissimo progetto anche nel 2024. Dopo i successi riscontrati negli anni precedenti, come Lapam Confartigianato vogliamo dare continuità a questo progetto che permette agli studenti di fare esperienza diretta nel mondo del lavoro». Roberto Guaitoli, presidente Lapam Confartigianato Moda, commenta con queste parole la 16esima edizione di “Moda al Futuro”, l’evento promosso dall’associazione e rivolto alle classi quinte dell’Istituto Vallauri di Carpi che ha l’obiettivo di avvicinare scuola e mondo dell’impresa.

Dopo un periodo di formazione all’interno dell’istituto in cui imprenditori hanno portato la loro testimonianza agli alunni sui banchi di scuola, sono già cominciate le esperienze all’interno delle aziende. Alunni e alunne delle classi 5^B e 5^D del Vallauri verranno inseriti nelle 33 imprese aderenti all’iniziativa e, grazie alla supervisione di tutor aziendali specializzati, seguiranno

passo dopo passo le studentesse e gli studenti nella realizzazione dell’abito.

Lo stage nelle imprese del distretto tessile di Carpi si completerà nel mese di febbraio.

Come avvenuto per le edizioni precedenti del progetto, i capi d’abbigliamento creati verranno esibiti all’interno di una sfilata pubblica dove una giuria, composta da esperti, premierà i ragazzi più meritevoli.

«Non è un caso che siamo giunti alla 16esima edizione – prosegue Guaitoli –. Ciò a dimostrazione della bontà dell’iniziativa portata avanti in tutti questi anni, facendo crescere sempre di più la collaborazione tra l’Istituto Vallauri e l’associazione. “Moda al Futuro” è un progetto rivolto non solo agli alunni, ma anche alle famiglie degli stessi studenti: vogliamo mettere al corrente i genitori che nel distretto carpigiano ci sono delle vere e proprie eccellenze che cercano manodopera e saper fare, creando posti di lavoro e occasioni per

Laura Roncaglia

059 893 111

laura.roncaglia@lapam.eu

coloro che vogliono intraprendere questo tipo di carriera. Un ringraziamento va, ovviamente, alle imprese che hanno deciso di collaborare con noi anche quest’anno aprendo le loro porte ai giovani».

«È un progetto estremamente importante per noi – conclude Silvia De Vitis, Dirigente Scolastica dell’Istituto Vallauri – perché niente come il toccare con mano il lavoro all’interno di aziende del comparto può aiutare i nostri ragazzi a farsi un’idea di come si “vive” un’azienda. Questo per loro è un primo approccio al mondo lavorativo: noi possiamo fornire gli strumenti teorici, che sono fondamentali per arrivare pronti, ma solo entrare in contatto diretto con gli imprenditori e con le realtà aziendali può formarli davvero e fargli capire le necessità del mondo del lavoro. Per questo il progetto è valido ed è uno strumento utile a questa finalità».

Le aziende partecipanti

„ Adriana Mode

„ Angelica Fashion

„ Anna Falk

„ Atelier Oggi Sposi

„ Bene Più

„ Black Sheep

„ Campagnola

„ Chez Moi

„ Confezioni Delfino

„ Crea Sì

„ Creazioni Miss Patty

„ Dedimax

„ GBM

„ Imax

„ Liu-Jo

„ Madrilena Italia

„ MDR

„ Model Basic

„ New Italy di Zanoli

„ Ninnoli

„ Owens Corp Italia

„ Pretty Mode

„ Sartoria Teresa Borriello

„ S’arte

„ Sartoria L’angolo Creativo

„ Sartoria Monica Creazioni

„ So.El. Service

„ Staff Jersey

„ Staff Ricami

„ Taglio Laser

„ Twinset

„ Ulisse Accessori

„ Wanda Mode

„ White Dogo

Referente Categoria Moda
34 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 MODA

Social Media Marketing: come comunicare con i social

L’utilizzo efficace dei social media per acconciatura ed estetica

Negli ultimi anni l'evoluzione dei social media ha rivoluzionato il modo in cui le imprese interagiscono con il loro pubblico e promuovono i propri servizi. Per acconciatura ed estetica l'utilizzo strategico dei social può diventare un'opportunità per promuovere il proprio lavoro e attrarre nuovi clienti. In questo contesto il corso "Social Media Marketing: come comunicare con i social" rappresenta - per le aziende del settore - un'occasione imperdibile per acquisire competenze fondamentali nel settore.

Il corso, organizzato da FORMart e promosso dalla nostra associazione che ha raccolto un’esigenza formativa della categoria, si propone di fornire ad acconciatori ed estetiste le conoscenze necessarie per utilizzare i social media in modo efficace, mirando a promuovere le loro attivi-

tà e aumentare la visibilità online.

Gli obiettivi principali del corso, iniziato il 4 marzo, includono: sviluppare una strategia di comunicazione aziendale: il corso guiderà i partecipanti nella creazione di una strategia di comunicazione aziendale mirata ai social media, focalizzandosi sull'identità del marchio e sui messaggi chiave da trasmettere.

Gestire campagne pubblicitarie: i partecipanti acquisiranno competenze pratiche nella gestione di campagne pubblicitarie sui social media, imparando a definire obiettivi, a targettizzare correttamente il pubblico e a monitorare le prestazioni delle campagne.

Utilizzare i principali canali social: il corso esplorerà i principali canali social, tra cui Facebook, Instagram e TikTok, fornendo suggerimenti specifici su come massimizzare l'efficacia della presenza online su ciascuna piattaforma.

Migliorare l'engagement e la visibilità:

i partecipanti impareranno a coinvolgere il loro pubblico target attraverso

contenuti creativi e coinvolgenti, nonché a utilizzare tecniche di ottimizzazione per migliorare la visibilità del proprio profilo sui social media.

L’obiettivo del corso consiste nel favorire una maggiore visibilità online delle aziende partecipanti, un aumento della clientela e l’acquisizione di competenze digitali, oltre che una migliore comprensione del proprio pubblico target per interagire con esso in modo più efficace.

In conclusione - afferma il presidente della categoria Benessere Giancarlo Santunione - il corso Social Media Marketing: come comunicare con i social rappresenta un'opportunità preziosa per gli acconciatori e le estetiste di acquisire competenze fondamentali nel campo del marketing digitale e di promuovere con successo le proprie attività attraverso i social media. Con una strategia di comunicazione aziendale ben definita e una presenza online consolidata, i partecipanti potranno distinguersi nella loro industria e ottenere risultati tangibili nel mercato competitivo di oggi.

Referente Categoria Benessere Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu

35 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 BENESSERE

Patente a crediti nei cantieri: no dell’associazione

Sull’istituzione di una patente a credito nei cantieri l’associazione si dimostra contraria e anche Stefano Crestini, Presidente ANAEPA Confartigianato Edilizia, ne analizza le criticità

Uno strumento farraginoso, pieno di incertezze e lacune applicative. Così Confartigianato esprime contrarietà all’istituzione di una ‘patente a crediti’ in edilizia, misura annunciata dal Governo durante il confronto con le parti sociali. Un meccanismo destinato a non produrre alcun risultato positivo in termini di riduzione degli infortuni, mentre rischia di trasformarsi nell’ennesimo balzello burocratico sulle spalle degli imprenditori edili, in particolare le piccole imprese, che duplica oneri economici e adempimenti amministrativi rispetto a quelli già esistenti. «Che sia necessario regolamentare il settore siamo tutti d’accordo – afferma Stefano Crestini Presidente ANAEPA – : andarlo a fare aumentando sia le

pene e sia tutti gli adempimenti, che già peraltro erano previsti, si corre il rischio di aumentare in maniera abnorme le norme sulle norme che esistono creando addirittura confusione, come poi succede. La patente a crediti lascia molti dubbi sull’effettivo risultato positivo non chiarendo nemmeno la spiegazione e la meritocrazia. Un esempio: un’impresa che è da 20 anni sul mercato e non ha avuto nessun incidente da 20 anni a questa parte riceve gli stessi punti di credito di un’azienda che magari è sul mercato da 2 giorni. Capisce che qui non c’è meritocrazia. Inoltre si fa riferimento a un’esenzione che è garantita alle imprese che hanno la SOA, quando la stessa fa uno screening sulle capacità tecniche, operative e finanziare di un’impresa e i lavori fatti, ma non ha alcun riferimento per quanto riguarda l’antinfortunistica. Non si capisce come mai chi abbia la SOA deve avere un salvacondotto

rispetto a chi non ce l’ha ma che magari per 20 anni non ha gravato l’INAIL di infortuni. C’è anche un grosso squilibrio per quanto riguarda perdita di punti e riacquisizione degli stessi. Aggiungo che la patente a punti non prevede una formazione a monte specifica per i rischi dell’edilizia per tutte le imprese, addetti e imprese non edili, ed anche per tutti i lavoratori autonomi che operano nei cantieri prima della concessione. Anche il concetto e la funzione di attività preventiva allo scopo di prevenire quanti più incidenti possibili viene a mancare. In questa situazione non si vedono nemmeno indirizzi su premialità di aziende virtuose. Non c’è un riferimento, visto che si parla solo di SOA, a una autoregolamentazione, chiamiamola così, per quanto riguarda le aziende virtuose in tema di sicurezza che il comparto artigiano ha già previsto istituendo la figura del “mastro formatore artigiano”, regolamentato nel contratto nazionale del settore. Questa figura identifica aziende virtuose e regolari sul tema della sicurezza, e purtroppo è stata completamente disattesa. Su questo si è bypassato un riferimento che è alla base della contrattazione: si parla di contratto maggiormente applicato anziché contratto firmato dai rappresentanti datoriali e sindacali comparativamente più rappresentativi sul territorio nazionale».

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Allarme PFU, Michelini: «Il cambio gomme rappresenterà un’ulteriore criticità»

Il presidente della categoria Autoriparatori Daniele Michelini fa il punto sull’annosa situazione della gestione e raccolta degli pneumatici fuori uso

«Èmolto critica la situazione della raccolta e gestione degli pneumatici fuori uso». A ribadire per l’ennesima volta un problema noto ormai da tempo è Daniele Michelini, presidente degli Autoriparatori della nostra associazione.

L’annoso problema della giacenza degli pneumatici si concentra in modo particolare durante i periodi del cambio gomme stagionale e sfocia nel blocco del ritiro degli pneumatici. La situazione di generalizzato disservizio è arrivata al livello di emergenza in tutta Italia, al punto da non essere più sostenibile dagli autoriparatori-gommisti che ne subiscono le conseguenze dirette.

Le proposte dell’associazione

Le proposte dell’associazione per rendere più efficiente il sistema in un’ottica di trasparenza, tracciabilità e legalità partono dalla necessità di intensificare e concentrare il controllo dei flussi degli pneumatici a monte della filiera da parte degli organi di vigilanza, con un’attenzio-

Fabio

059 893

ne particolare alle vendite on-line. Questo con l’obiettivo di intercettare i flussi illeciti e contrastare le aree di illegalità presenti sul mercato, snidare le forme di evasione fiscale e del contributo ambientale e recuperare risorse a beneficio dell’economia, dell’ambiente e dell’intera collettività. Contemporaneamente si chiede di sostenere e agevolare le imprese che operano regolarmente attraverso un meccanismo di raccolta PFU vincolato alla legittimità degli operatori in modo tale da garantire l’effettività del servizio ritiro a fronte del pagamento del contributo. Questo consentirebbe di contrastare fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale, evitando che i Consorzi procedano al ritiro presso operatori-gommisti che praticano irregolarmente la sostituzione di pneumatici, con i conseguenti rischi non solo per l’ambiente, ma anche ai fini della sicurezza stradale.

Tra le proposte avanzate anche quella di rendere pubblici i dati di raccolta degli pneumatici da parte dei soggetti autorizzati (con le rispettive quote), eventualmente attraverso un portale pubblico e di prevedere un nuovo Extra target, quale utile strumento di supporto per alleviare le difficoltà operative degli autoriparatori-gommisti legate all’accumulo degli pneumatici nelle officine che espone al rischio di incorrere in pesanti sanzioni amministrative.

Inoltre, si chiede al Ministero dell’Ambiente di rivedere il sistema di assegnazione dei quantitativi di PFU secondo criteri che rispondano alle effettive esigenze e specificità

Autoriparazione
Referente Categoria
Sala
111 fabio.sala@lapam.eu 38 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 AUTORIPARATORI

territoriali, superando i problemi di accorpamenti in macro-aree poco funzionali sul piano operativo come, ad esempio, quello delle Marche a Umbria e Toscana.

«I mesi di aprile e maggio sono quelli del cambio gomme – conclude Michelini –, quindi ci aspettiamo che la situazione, già ora difficilmente tollerabile, si aggravi maggiormente. Il problema non è più sostenibile e bisogna agire immediatamente. Colgo l’occasione, però, per ricordare a chi dovrà effettuare il cambio gomme di rivolgersi a officine specializzate e di non cimentarsi con il fai da te o fare affidamento su chi non è un professionista del settore. Il cambio gomme è un’occasione per valutare lo stato di salute degli pneumatici: solo gli esperti sanno giudicare adeguatamente lo stato del battistrada e molti altri fattori. Con la strada non si scherza, perché c’è in gioco la propria vita e quella degli altri».

Pubblicato il bando del Comune di Modena per l’assegnazione di 11 licenze

Taxi

Marco Genesini di Confartigianato Taxi: «Misura importante visto l’incremento della domanda»

Il Comune di Modena ha pubblicato il bando per l’assegnazione a persone fisiche, a titolo oneroso, di 11 licenze taxi, con autoveicoli a basso impatto ambientale da svolgere sul territorio comunale. Delle 11 licenze complessive, almeno 5

saranno vincolate all’utilizzo di veicoli appositamente allestiti per il trasporto di persone con disabilità. La scadenza per la presentazione delle domande è prevista per il prossimo 3 maggio, mentre sul sito www.lapam.eu è possibile consultare i dettagli del bando con i criteri richiesti per partecipare. Una misura gradita a livello locale dagli operatori del settore. Ne abbiamo parlato con Marco Genesini di Confartigianato Taxi, che ci ha espresso il suo parere a riguardo.

Come giudica la pubblicazione dell’avviso pubblico?

«La categoria ha recepito l’esigenza perché in effetti il mercato, negli ultimi anni, ha avuto un aumento significativo. Dopo il Covid c’è stata una rinascita del settore che ha superato anche gli anni pre pandemia. Questo dettato anche da un turismo in ripresa: sono state svolte una serie di operazioni di turismo che grazie alle eccellenze del territorio tra enogastronomia e motori hanno generato un volano di presenze non indifferente, anche di persone provenienti da tutto il mondo. A livello locale poi è aumentata perché c’è la tendenza delle nuove generazioni a utilizzare dei servizi piuttosto che l’auto privata. Si sente meno l’esigenze tra i 18 e i 25 anni di avere un’auto propria e questo fa aumentare la domanda di servizi. L’utilizzo del taxi ora è diventata quasi una consuetudine».

Se a livello locale un passo in avanti è stato fatto, a livello nazionale la situazione è ancora in stallo... «La popolazione ha cambiato abitudini e modalità: invece che acquistare autovetture che hanno costi di acquisto e gestione più alti preferiscono un pay per use, pago quando ne ho bisogno. Inoltre sfruttano altri mezzi come monopattino, bicicletta, autobus. Non è solo dettato dal turismo ma è proprio un nuovo punto di vista sociale e culturale».

Referente Categoria Trasporti Matteo Vezzani 059 893 111 matteo.vezzani@lapam.eu 39 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 TRASPORTI

La Taverna di via Pia

Desanka Plepci, titolare del ristorante "La Taverna di via Pia" racconta la sua determinazione nel mondo della ristorazione: «Ricordo a tutte le donne di lavorare sodo e non guardare l'orologio ci vuole sacrificio, dedizione e

sfida»

Plepci, a soli 38 anni, è la mente creativa dietro la rinomata Taverna di Via Pia, un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina da ben 14 anni. In un'intervista esclusiva, Desanka condivide la sua esperienza come imprenditrice nel settore della ristorazione e il suo ruolo all'interno del ristorante. Da giovane ha iniziato come cameriera, conciliando il lavoro con gli studi. La sua ascesa è stata rapida. La sua determinazione e la passione per il contatto con il pubblico hanno guidato ogni sua mossa lungo il percorso imprenditoriale. «Sono la titolare della taverna di Via Pia da ormai 14 anni. Inizio come cameriera all'età di 18 anni, in contemporanea, studiavo. Dopodiché divento caposala in breve tempo. Neanche tre anni dopo, rilevo il posto».

La sua giornata inizia con il ruolo di moglie e madre, ruoli che considera fondamentali e prioritari nella sua vita. L'equilibrio tra la vita familiare

e il lavoro non è mai stato facile, ma affronta ogni sfida con determinazione e dedizione. Tra le sfide più significative, cita l'impatto devastante della pandemia da COVID-19 sul settore della ristorazione. Nonostante le avversità, ha dimostrato di essere una leader capace, trovando modi creativi per adattarsi alle circostanze e mantenere viva la sua attività.

«Il Covid è stata la sfida più grande che ci ha proprio buttato per terra, un imprenditore non deve mollare. Anzi, proprio nel punto peggiore deve ricavare quello che può essere di positivo per rialzarsi ancora».

Con un team composto per l'80 per cento da donne che abbiamo incontrato grazie al progetto sulla parità di genere di Lapam, Desanka si impegna attivamente a promuovere la parità di genere all'interno del suo staff. Per lei, l'uguaglianza è un principio non negoziabile, e si assicura che ogni dipendente, indipendentemente dal genere, venga tratta-

to con rispetto e equità. Si batte con fermezza contro qualsiasi forma di discriminazione di genere, difendendo a spada tratta le sue dipendenti e garantendo un ambiente di lavoro inclusivo e accogliente per tutti. La determinazione, la dedizione e la voglia di sfidare se stesse sono fondamentali per il successo imprenditoriale. Sottolinea l'importanza del sacrificio e della fame di arrivare, incoraggiando le donne a perseguire i propri sogni con passione e tenacia. Il successo è il risultato di una combinazione di impegno costante e volontà ferrea. A tutte le donne che desiderano intraprendere un percorso imprenditoriale, Desanka offre un prezioso consiglio: «A prescindere dall'ambito della ristorazione, a tutte le donne direi di lavorare sodo e non guardare l'orologio, avanti tutta. Sacrificio, dedizione, sfida e fame. Vi deve uscire fumo dagli occhi. Fame di arrivare».

Guardando al futuro, ha una visione ambiziosa per il suo ristorante e per sé stessa come imprenditrice. Sebbene le sfide possano essere molte e gli orari estenuanti, è determinata a realizzare i suoi obiettivi e a lasciare un'impronta indelebile nel mondo della ristorazione. Con il sostegno del suo partner, è pronta ad affrontare ogni sfida e a trasformare i suoi sogni in realtà.

Da giovane aveva molto chiara l'idea di volere essere qualcosa nel mondo, di volere raggiungere il suo posto nel mondo. La sua storia ispiratrice è un monito per tutte le donne che vogliono fare la differenza nel mondo degli affari: con passione e perseveranza, tutto è possibile. «Sono stata molto supportata da quella persona seduta lì, si dice dietro una grande donna c'è sempre un grande uomo e viceversa. Lui è mio marito».

Autrici dell’articolo le studentesse della classe 5AT Elsa Morante di Sassuolo

„ Hajar Assahli

„ Sonia Fontana

„ Dahi Doaa

„ Hajar Hasnaoui

DallaGazzettadiModenadivenerdì16febbraio.

40 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 MOVIMENTO DONNE IMPRESA

Zeroquarantasei Agos Rossana Lusetti comanda tra gli uomini

«All'inizio nessuno mi dava importanza»

Da 45 anni Rossana Lusetti è l'amministratrice unica dell'azienda Zeroquarantasei Agos, azienda che lavora nella meccanica nel cuore industriale di Sassuolo

Ripercorrendo il passato descrive l'inizio della sua carriera: «Ho studiato ragioneria e sono entrata come apprendista, con uno stipendio quasi a zero e da lì è iniziato il mio percorso lavorativo. Che cosa mi ha portata a voler lavorare in proprio? Sicuramente il mio spirito d'indipendenza e la voglia di crescere mi hanno fatto superare qualsiasi ostacolo io trovassi. Ero consapevole di non essere preparata per quel ruolo, cercavo di capire dove sbagliassi e come correggere la relazione tra uomo e donna per mantenere un rapporto professionale».

Una vera testimonianza del valore delle donne negli anni Settanta: «Io avevo 23/24 anni e molti uomini non volevano parlare con me quindi io dovevo chiamare un uomo che desse un'impronta visiva, e non intendo l'uomo minuto di corporatura, ma "l'omone". Lo mettevo a sedere vicino a me e lui accennava sempre ad essi mentre io parlavo con i clienti. Inoltre per sembrare più grande e per trasmettere più fiducia, mi vestivo in modo più rigido, mi sono dovuta dimenticare tutte le cose che mi piacevano: colori, trucco e fronzoli; dovevo somigliare ad una signora di mezza età. Piano piano hanno cominciato a venire volentieri da me ma facevano fatica a chiamarmi signora Lusetti o "la signora Rossana". Io ero "signora Agos"».

I suggerimenti da dare alle donne che hanno intenzione di fare carriera?

«I consigli sono delle gocce nel mare, perché vanno personalizzati sui caratteri di ognuna; io credo che prima si debba capire se si ama un lavoro indipendente o se si ama un lavoro da dipendente e bisogna partire da questo. È tutto personale, lo devi volere tu e non ti devi abbattere altrimenti cambia, perché soffri per niente».

Mentre Lusetti ci parla e ci racconta la sua storia ci fa anche visitare l'azienda, che siamo riusciti a coinvolgere grazie ai progetti di Lapam sulla parità di genere: lei, una impiegata per l'amministrazione e tutto il resto

accade in officina, dove lavorano solo uomini. E quando Rossana Lusetti entra tutti salutano e poi continuano a lavorare ai grandi camion che riempiono l'officina.

Secondo la sua esperienza gli uomini hanno sempre cercato di sminuirla e di metterla da parte perché intimoriti dalla determinazione e dalla precisione delle donne: «Nonostante i miei colleghi abbiano raggiunto il mio stesso ruolo in modo più facile io ho sempre fatto la mia strada, non ne ho mai fatto. un problema perché dopo si diventa "lagnosi" ed è proprio qui che dobbiamo credere in quello che vogliamo e perseguire il risultato finale.

Mi chiedete se è facile? No, non è facile, ma dà talmente tanta soddisfazione che io lo rifarei».

Autrici dell’articolo le studentesse della classe 5AT Elsa Morante di Sassuolo

„ Francesca Ghiddi

„ Giada Gagliano

„ Chiara Vecchi

DallaGazzettadiModenadivenerdì16febbraio.

41 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 MOVIMENTO DONNE IMPRESA
Referente Movimento Donne Impresa Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu

Concorso “Educare alla parità”

Il Movimento Donne Impresa Confartigianato Imprese ha bandito un Concorso nazionale per sensibilizzare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e delle Agenzie Formative sull'imprenditorialità femminile e sulla parità di genere nell'ambito delle imprese artigiane e delle micro e piccole imprese. Il concorso prevede la realizzazione di un video che rifletta sui valori dell'imprenditoria femminile e sulle peculiarità delle imprese artigiane e delle micro e piccole imprese, con l'obiettivo di creare maggiore interesse tra i giovani per questo settore. Gli studenti possono partecipare singolarmente o in gruppo, presentando un solo video per partecipante o gruppo.

I video devono rispettare criteri di originalità, comunicatività e coerenza con il tema proposto. Una commissione esaminatrice valuterà gli elaborati e assegnerà un premio al vincitore, che sarà annunciato durante la Convention Annuale del Movimento Donne Impresa il 23 aprile.

La nostra associazione propone la partecipazione della classe 5AT dell’istituto Elsa Morante di Sassuolo, che sul tema ha intervistato le imprenditrici associate Rossana Lusetti di ZeroQuarantasei Agos e Desanka Plepci della Taverna di via Pia.

42 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 MOVIMENTO DONNE IMPRESA

Email aziendali: il Garante della privacy fissa a 7 giorni il

limite di conservazione dei metadati

Il 6 febbraio, il Garante per la protezione dei dati personali ha introdotto novità riguardanti la gestione della posta elettronica in ambito lavorativo.

Particolare riferimento, nel dettaglio, si fa alla conservazione dei metadati email. Il documento di indirizzo, intitolato “Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati”, mira a stabilire nuovi limiti e fornire indicazioni precise sia ai datori di lavoro privati che pubblici. Proviamo ad approfondirle all’interno di questa notizia.

Cosa Sono i Metadati?

I metadati rappresentano le informazioni sensibili che accompagnano le email quali mittente, destinatario, data e orario di invio, indirizzi IP di mittente e server di trasmissione. Il Garante sottolinea la necessità di trattare questi dati con la massima riservatezza, limitandone la conservazione a tempi ben definiti. In base alle nuove direttive, ogni azienda è tenuta a verificare che i propri sistemi di gestione della posta elettronica permettano di modificare le impostazioni predefinite in modo da bloccare la raccolta dei metadati o, quantomeno, limitarne il periodo di conservazione a un massimo di 7 giorni. Solo in presenza di specifiche esigenze, questo termine può essere esteso di ulteriori 48 ore.

L’introduzione di queste nuove misure ha l’obiettivo di proteggere la privacy dei dipendenti, prevenendo la raccolta indiscriminata di dati sensibili e promuovendo una maggiore consapevolezza sui diritti e le responsabilità legate all’uso della posta elettronica in ambito lavo-

rativo. Le aziende sono chiamate a rivedere le proprie politiche di gestione dei dati email, adottando soluzioni tecnologiche e procedurali che garantiscano la conformità alle nuove disposizioni.

Obblighi per i Datori di Lavoro

I datori di lavoro dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni eliminando i metadati raccolti entro al massimo 9 giorni dalla loro generazione. Qualora si presentasse la necessità di conservare tali dati per un periodo più lungo, sarà indispensabile stipulare un accordo sindacale o ottenere l’autorizzazione dall’Ispettorato del Lavoro, in linea con le garanzie stabilite dallo Statuto dei Lavoratori.

Il Ministero del Lavoro ha espresso il proprio impegno nel supportare le aziende in questo processo di adeguamento, lavorando alla definizione di procedure operative semplificate che facilitino il rispetto delle nuove normative senza gravare eccessivamente sulle realtà aziendali.

Attualmente, e vi saranno ulteriori aggiornamenti in futuro, è in corso una fase di consultazione pubblica, a cui partecipa anche la nostra associazione, per raccogliere suggerimenti e proposte di modifica del provvedimento da proporre al Garante della Privacy, al fine di limitare l'impatto che può avere questo provvedimento sulle imprese.

43 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 PRIVACY

“Il Potere dei Social”: con Paolo

Bovio approfondiamo i nuovi strumenti di comunicazione

Grazie a Paolo Bovio, managing editori di Will Media, abbiamo approfondito i nuovi strumenti di comunicazione e come distinguersi nell’information overload

Come emergere in un contesto in cui siamo bombardati di informazioni? Come sfruttare l’enorme potenziale dei social? Sono solo alcune delle domande, e dei temi, che abbiamo affrontato insieme a Paolo Bovio, managing editor di Will, la community di informazione presente su 8 piattaforme differenti, durante un nostro evento.

Ci può spiegare l’idea che c’è alla base di Will?

«Will nasce come start up, lanciata a gennaio 2020, come spazio per i curiosi del mondo per scoprire ciò che ci circonda. La volontà è quella di creare una community di persone e organizzazioni consapevoli del proprio impatto sul futuro. A partire da un media presente sui social per trasformarli da uno spazio dove ti ci rifugi per distrarti a uno dove vai per imparare qualcosa e per attivarti. Il nostro motto è “Prendi parte al cambiamento”. L’intuizione è stata di andare direttamente sulle piattaforme e mettere lì tutto il valore del nostro racconto, piuttosto che magari partire aprendo un sito, così da andare direttamente incontro alle persone là dove le persone sono, e quindi sui social. Will nasce per raccontare il cambiamento, non siamo una testata giornalistica e non facciamo informazione, ma vogliamo generare consapevolezza, raccontando il cambiamento a partire da quelli che sono oggi secondo noi i 4 assi di cambiamenti principali: tecnologico, economico, quello nella sensibilità al cambiamento climatico e quello di sensibilità rispetto al consumismo».

Come cambia il modo di comunicare?

«La differenza principale è data dalla qualità del racconto e dalle sfide di racconto. Ciò che ci distingue di più è di provare a descrivere come cambiano le cose, non soltanto raccontarle. Questo implica una grossa selezione. Rispetto a magari altre testate nazionali che usano i social come lancio di notizie, noi non facciamo più di 3, massimo 4, contenuti, con l’idea che quello che leggerai da noi è un’informazione filtrata, di rilevanza. Non ti raccontiamo tutto ma solo quello che è d’impatto per te nella tua giornata. Se volessimo estremizzare questo concetto potrebbe capitare che qualche giorno non ci sia nulla da raccontare, cosa che ovviamente non succede. Noi vogliamo fare un filtro alla valanga di notizie che arrivano. La nostra idea è di mettere in fila ciò che conta e anche di ampio periodo, rispetto magari a qualcosa che è solo immediato».

Sui social ci sono milioni di informazioni. Come ci si distingue e come si fa a emergere e come ci si fa ascoltare in un ambiente informativo caratterizzato da information overload?

«Secondo noi la chiave è l’impatto. Questa cosa mi riguarda? Questo ha un impatto per me? Anche se fosse la notizia più importante del mondo, a me interessa nella misura in cui mi riguarda, se descrive qualcosa per cui mi interpella. Sia perché ha un impatto diretto, oppure perché mi attiva, mi emoziona, mi interessa. Il primo filtro è comun-

que l’impatto. E allora, all’interno di quello spazio che si apre, perché non dobbiamo dimentica che stiamo parlando comunque di ambienti informativi molto veloci e per loro natura distratti e frammentati, con un consumo veloce e un’attenzione media bassa, ecco in quella finestra molto ristretta ho la possibilità di far passare un racconto. Come me lo gioco? Questa è la domanda. La nostra chiave è provare a mettere in evidenza l’impatto delle persone che ci leggono ciò che scriviamo. Se una cosa è di grande risonanza mediatica, noi comunque ci chiediamo sempre se però ha un impatto sulle persone della nostra community. Questo è anche uno dei motivi per cui parliamo pochissimo di polemiche tra partiti. Raccontiamo di cose che cambiano concretamente. Per noi la differenza è proprio provare a fare una selezione di rilevanza. Se

MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI COMUNICAZIONE 44 Imprese & Territorio n° 02 - 2024

tu leggi i nostri contenuti, sai che troverai qualcosa che è rilevante, è già selezionato, è una priorità. Non è un “Ti do questo contenuto perché faccio clickbait, o ti indigna”, ma sai che a monte c’è una selezione, c’è un filtro. Non c’è tutto ma c’è quello che può essere utile per te. Non verrò bersagliato da molte informazioni ma troverò qualcosa che è un valore».

Come ti poni e come vi ponete nella community di Will nei confronti dell’Intelligenza Artificiale?

«Secondo noi è una risorsa da esplorare, con potenzialità straordinarie che vanno scoperte e costruite. Noi non la utilizziamo in modo diretto come progettazione di contenuti, nel breve non vedo neanche la possibilità di prevedere contenuti che siano AI generated, per noi il valore non sta nell’appaltare i contenuti all’Intelligenza Artificiale. Faccio

una premessa: siamo in una fase comunque molto embrionale e in via di sperimentazione. Nel nostro team ci sono persone che si occupano di capire come applicare i tools e come customizzarli. Questo per dire come siamo ancora in una fase iniziale molto esplorativa. Detto questo, la vedo come uno strumento per migliorare, arricchire e rafforzare il nostro lavoro. Faccio due esempi: come usiamo noi ChaGPT. Gli autori lo usano e sono stimolati a utilizzarlo: possiamo sfruttarlo nelle fasi iniziali di una ricerca per trovare

degli spunti ma poi non vengono mai riportati pari pari. Possono essere utilizzati per un brainstorming iniziale che poi devono essere rielaborati. Oppure quando si tratta di leggere report molto lunghi e quindi per questioni di tempo sfruttiamo questo canale per estrarne il significato. Si può sfruttare anche per generare immagini: dovevamo generare una cover per un podcast e quindi abbiamo sperimentato varie possibilità di immagini chiedendo all’intelligenza artificiale. Lo spunto creativo è però comunque umano».

Chi è Paolo Bovio

Paolo Bovio, classe 1989, di formazione classicista, social media manager con la passione per la politica e il vizio della scrittura. Un’esperienza da cronista locale nella provincia milanese e un periodo di formazione a Vienna. Da lì, tante campagne di comunicazione politica e istituzionale, da Milano al livello nazionale.

MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI COMUNICAZIONE
Referente Movimento Giovani Imprenditori Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu Referente Categoria Comunicazione
45 Imprese & Territorio n° 02 - 2024
Fabio Sala 059 893 111 fabio.sala@lapam.eu

I frutti antichi e le loro potenzialità

Enzo Maioli, uno dei relatori del nostro corso rivolto ai giardinieri dal titolo “Professione giardiniere”, racconta la passione che ogni giorno mette nel suo lavoro e spiega perché scegliere i frutti antichi.

Perchè scegliere i frutti antichi?

«I frutti antichi hanno molte potenzialità. Comprendono varietà di piante che sono molto più resistenti delle specie moderne sia per quanto riguarda il caldo e il freddo e specialmente per quanto riguarda i trattamenti. Hanno bisogno di pochissimi trattamenti al contrario delle varietà moderne che sono molto più sensibili a tutte le malattie e hanno bisogno di 30/35 trattamenti mentre i frutti antichi con 4/5 operazioni possono portare la frutta a buon fine».

Quali frutti antichi consiglierebbe ai giardinieri e quali non hanno bisogno di trattamenti?

A livello estetico quali sono i frutti antichi più utilizzati?

piante perchè le tratterà davvero poco, e questo, secondo me, è davvero un grosso vantaggio e soprattutto le persone che sceglieranno queste piante potranno mangiare un prodotto genuino».

Che consigli darebbe a un giovane che vorrebbe appassionarsi ai frutti antichi?

«E’ una passione molto profonda. La vedo come una missione che una persona compie nel recuperare le antiche varietà per evitare l’estinzione. Questa passione porta anche una grande soddisfazione perché un giorno si potrà dire che una certa varietà esiste solo grazie a quel giovane appassionato di frutti antichi che non ha permesso l’estinzione.

«I frutti antichi più utilizzati sono quelli locali, le varietà della nostra zona. Anche perché hanno secoli di vita e quindi è importante valorizzare le varietà autoctone».

Quanto i frutti antichi sono sostenibili?

«Il biricoccolo, ad esempio, è una varietà che non va trattata come anche il nespolo o il mirabolano. Anche il melo campanino e la mela Alpistella sono varietà che non hanno bisogno di essere trattate quasi per niente».

«I frutti antichi credo che possano davvero dire la loro in termini di sostenibilità. Non stravolgeranno la frutticoltura italiana e la grande distribuzione, però chi ha il pezzo di terra, il giardinetto o un orticello consiglio davvero di piantare queste

Il consiglio che do è quello di informarsi e visitare, specialmente nelle zone di montagna per conoscere e riscoprire questi vecchi esemplari, questi vecchi patriarchi che hanno sfamato i nostri padri e i nostri nonni. Perché un tempo il primo sostegno era la frutta, adesso si compra e spesso si spreca, mentre una volta era il primo sostentamento per le famiglie».

Referente Categoria Giardinieri
46 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 IMPRESE DEL VERDE
Marco Lodi 059 893 111 marco.lodi@lapam.eu

Corsi e Formazione organizzata da FORMart

OperazioneRif.PA2023-19488/RERapprovataconDGR 1379/2023indata07/08/2023erealizzatagrazieaiFondi EuropeidellaRegioneEmilia-Romagna

IA per i sistemi di videosorveglianza modalità webinar

Obiettivi: L’AI è una tecnologia pervasiva della quotidianità e con questo corso sarà possibile padroneggiare le tecniche per l’implementazione di algoritmi di AI nei sistemi di videosorveglianza, ponendo attenzione ad un dimensionamento del sistema che sia in conformità con le norme tecniche vige.

Durata: 24 ore webinar

Periodo: 14/05 – 02/07

Costo: Gratuito

Cad 3d e rendering

Obiettivi: L’occhio vuole la sua parte, e chi progetta abitazioni, ambienti, spazi e arredi lo sa bene. La fase di presentazione di un progetto è estremamente delicata e di norma chi acquista, utilizzerà, vivrà questi progetti non è un esperto ma un cliente, che deve poter almeno vedere, se non proprio toccare quel che acquista. Per questo il rendering non è solo uno strumento di virtualizzazione capace di ridurre i costi di prototipazione, ma è soprattutto un efficace strumento di marketing. Questo corso ti insegna ad utilizzare efficacemente i sistemi CAD nell'ambito della modellazione tridimensionale avanzata, animazione del modello tridimensionale e al rendering fotorealistico così da disporre di una visualizzazione tridimensionale avanzata, con una grafica realistica, moderna e accattivante

Durata: 24 ore presenza

Periodo: 16/05 – 20/06

Costo: Gratuito

Analisi dei dati con excel modalità webinar

Obiettivi: Questo percorso approfondisce le funzionalità di excel ed è pensato per chi, nella quotidianità del proprio lavoro, ha bisogno di strumento per fare analisi complesse dei dati, costruire report e sintesi utili all’analisi ed alle decisioni.

Durata: 24 ore webinar

Periodo: 09/05 – 20/06

Costo: Gratuito

OperazioneRif.PA2023-19489/RERapprovataconDGR 1379/2023indata07/08/2023erealizzatagrazieaiFondi EuropeidellaRegioneEmilia-Romagna

Social media marketing: come comunicare con i social modalità webinar

Obiettivi: Con questo corso potrai imparare a gestire campagne pubblicitarie e di promozione sui social network, impostando una strategia di comunicazione aziendale attraverso i principali canali social per promuovere e dare visibilità al tuo business.

Durata: 24 ore webinar

Periodo: Maggio / giugno

Costo: Gratuito

OperazioneRif.PA2023-19487/RERapprovataconDGR 1379/2023indata07/08/2023erealizzatagrazieaiFondi EuropeidellaRegioneEmilia-Romagna

Diagnosi e manutenzione autronica dell'autoveicolo

Obiettivi: Un percorso specialistico per affrontare tecniche e metodologie corrette nell’ambito della ricerca guasti attraverso dispositivi e sistemi autronici

Durata: 24 ore presenza

Periodo: 21/05 – 12/06

Costo: Gratuito

OperazioneRif.PA2023-20226/RERapprovataconDGR 1926/2023indata13/11/2023erealizzatagrazieaiFondi EuropeidellaRegioneEmilia-Romagna

Alfabeti digitali - office & google suite: la tua postazione digitale

Obiettivi: Un percorso completo per gestire la postazione di lavoro digitale sfruttando al meglio tutte le potenzialità offerte da Office e dalla Google Suite, trovando risposte ad ogni esigenza per gestire dati, testi, messaggi e tanto altro.

Durata: 40 ore webinar

Periodo: 05/04 – 10/05

Costo: Gratuito

Introduzione ai software per web e i 4.0 - Blog e siti con wordpress

Obiettivi: Questo corso affronta le potenzialità e le caratteristiche della piattaforma WordPress per realizzare contenuti per il web.

Durata: 20 ore

Periodo: 21/05 – 18/06

Costo: Gratuito

OperazioneRif.PA2023-20225/RERapprovataconDGR 1925/2023indata13/11/2023erealizzatagrazieaiFondi EuropeidellaRegioneEmilia-Romagna

Orientamento al digitale Le basi per utilizzare excel

Obiettivi: Per imparare ad utilizzare Microsoft Excel partendo dalle sue funzioni più semplici ed elementari, per organizzare e gestire i dati, ottenere report e creare grafici per la presentazione efficace delle informazioni.

Durata: 20 ore webinar

Periodo: 13/05 – 13/06

Costo: Gratuito

Specializzazione per estetista

Obiettivi: L’obiettivo del corso è diventare una estetista specializzata per aprire un centro estetico o ricoprire il ruolo di direttore tecnico.

Durata: 600 ore

Periodo: 15/04 – 20/12

Costo: € 3.400 esenti iva

Corso sul buon funzionamento del cronotachigrafo

Obiettivi: Il percorso, progettato in modo coerente alla normativa vigente, illustra il quadro normativo in materia, descrive l’evoluzione tecnologica dei cronotachigrafi e fornisce le competenze per un corretto uso degli stessi (analogici, digitali e intelligenti) e per interpretarne stampe e pittogrammi.

Durata: 8 ore presenza

Periodo: 04/05/2024

Costo: € 90 esenti iva

48 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 FORMAZIONE

Corso professionale per imprenditore commerciale e somministrazione alimenti e bevande (SAB)

Obiettivi: Il corso fornisce l’abilitazione SAB (ex REC) a tutte le persone che desiderano avviare un’attività commerciale che prevede la somministrazione di alimenti e bevande, come bar, ristoranti e negozi di articoli alimentari.

Durata: 100 ore

Periodo: 06/05 – 06/07

Costo: € 600 esenti iva

Percorso formativo teorico di base per tutti gli operatori dell'impresa funebre

Obiettivi; Il percorso formativo teorico di base per tutti gli operatori dell’impresa funebre è obbligatorio per tutte le figure professionali operanti nell’impresa funebre.

Durata: 24 ore

Periodo: 21/05 – 25/06

Costo: € 450 esenti iva

Corso ed esame per il rinnovo del patentino F-gas

Obiettivi: Vuoi superare con maggiore sicurezza l’esame per rinnovare il patentino da frigorista e continuare a lavorare con i gas refrigeranti fluorurati? FORMart e Xenex ti offrono un percorso teorico e pratico dedicato per risparmiare tempo prezioso da impiegare in attività di intervento e manutenzione. Con gli esperti di Xenex, azienda specializzata in formazione e consulenza per impiantisti termoidraulici, approfondisci in maniera mirata le tecniche più richieste nelle prove d’esame e approfondisci le nuove normative. Sono compresi nella quota di partecipazione l’iscrizione all’esame per il rinnovo della certificazione e il materiale didattico..

Durata: 7 ore

Periodo: 17/04 – 18/04

Costo: € 495 + iva

Consulente automobilistico per agenzia pratiche auto - webinar

Obiettivi: Preparati per superare con successo l’esame di consulente automobilistico per aprire un’agenzia di pratiche automobilistiche. Con l’esperto Stefano Giuli potrai apprendere tutte le conoscenze indispensabili per risolvere i 1000 quiz su circolazione stradale, trasporto merci, Pubblico Registro Automobilistico e regime tributario. Potrai esercitarti sull’esame finale in ogni lezione del corso.

Durata: 33 ore

Periodo: 07/05 – 13/06

Costo: € 700,00 + iva

Neurosales: attivare nella mente l'attenzione e il desiderio di acquisto

Obiettivi: È noto che la capacità di influenzare le scelte, nonché le decisioni dei clienti, sia di fondamentale importanza in un contesto come quello attuale e che saper padroneggiare le nuove tecniche di interazione con la mente rappresenti un’opportunità da cogliere senza indugi.

Durata: 8 ore

Periodo: 17/04/2024

Costo: € 170,00 + iva

Rhino per la modellazione 3d e il rendering

Obiettivi: Il corso insegna ad eseguire progettazioni tridimensionali di media complessità con il software di modellazione Rhinoceros, comunemente chiamato Rhino. I processi e le tempistiche progettuali saranno così ottimizzate, i progetti avranno un alto impatto fotorealistico e le presentazioni al cliente saranno semplificate

Durata: 15 ore

Periodo: 07/05 – 04/06

Costo: € 295,00 + iva

Ragiona da sportivo

Obiettivi: Lo sport ti insegna a non mollare, a rialzarti dopo una caduta e a non considerare gli errori solo dei fallimenti. Lo sport ti insegna la solidarietà verso i tuoi compagni di squadra e il rispetto per l’avversario. Ti insegna a gioire dei risultati raggiunti, ad accettare il verdetto del campo, a dare tutto. Ti insegna che se una partita dura 90 minuti tu devi correre per quei 90 minuti perché se ti fermi prima hai già perso in partenza.

Durata: 4 ore presenza

Periodo: 15/05/2024

Costo: € 110,00 + iva

Buste paga e contributi

Obiettivi: Il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l'elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge.

Durata: 42 ore

Periodo: 11/04 – 11/06

Costo: € 520,00 + iva

OperazioneRif.PA2023-20225/RERprog.7

Controllo di gestione

Obiettivi: Il corso ha l'obiettivo di fornire i principi generali del controllo di gestione ad un operatore non specialista, che necessiti di comprendere i principi generali del controllo di gestione per assumere le decisioni aziendali (titolare d'impresa / direttore generale), o che intenda affiancare a competenze tecnico / amministrative già presenti una focalizzazione sul controllo di gestione (responsabile di reparto, responsabile commerciale, responsabile amministrativo).

Durata: 30 ore

Periodo: 17/04 – 29/05

Costo: € 480,00 + iva

OperazioneRif.PA2023-19489/RERprog.1

Wordpress

Obiettivi: corso affronta le potenzialità e le caratteristiche della piattaforma WordPress per realizzare contenuti per il web.

Durata: 20 ore webinar

Periodo: 02/05 – 06/06

Costo: Gratuito

OperazioneRif.pa2023-19487/RERprog.2

Il potere dell’immagine applicato al marketing strategico

Obiettivi: Lavorare sull’immagine dell’azienda o degli imprenditori stessi è uno dei modi più efficaci per aumentare il proprio business: questo corso illustra come modellare la propria immagine e creare una comunicazione di successo su tutti i canali.

Durata: 24 ore webinar

Periodo: aprile – maggio

Costo: Finanziato

Sedi FORMart Modena 059 336 9911 info.modena@formart.it Reggio Emilia 0522 267 411 info.reggio@formart.it Correggio 0522 694 753 info.correggio@formart.it 49 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 FORMAZIONE

Fisco

Il concordato preventivo biennale

Il concordato preventivo biennale ha lo scopo di favorire l’adempimento spontaneo dei contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo, che svolgono attività nel territorio dello Stato.

L’istituto prevede la formulazione, da parte dell’Agenzia delle entrate, di una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio dell’attività d’impresa e di lavoro autonomo e del valore della produzione netta ai fini IRAP.

Le proposte di concordato preventivo biennale saranno formulate sulla base di una metodologia che valorizzerà i dati:

„ Forniti dai contribuenti attraverso una piattaforma informatica che sarà messa a disposizione dall’Agenzia entro il 15 giugno 2024

„ Relativi ai modelli ISA

„ Presenti nelle banche dati dell’Amministrazione finanziaria

Sono ammessi al concordato preventivo biennale i seguenti soggetti:

„ I contribuenti di minori dimensioni

„ Titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo

„ I contribuenti che aderisco al regime forfetario

„ Residenti nel territorio dello Stato.

La norma non opera alcuna distinzione in funzione della struttura giuridica del soggetto che consegue il reddito, per cui potrebbero avvalersi del concordato sia i soggetti IRPEF che i soggetti IRES.

Per l’applicazione del concordato preventivo biennale, l’Agenzia delle entrate formula una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni e del valore della produzione netta ai fini IRAP, in coerenza con i dati dichiarati dal contribuente e comun-

que nel rispetto della sua capacità contributiva.

Il contribuente può aderire alla proposta entro il termine del 30 giugno dell’anno di presentazione della dichiarazione.

Per il primo anno di applicazione il contribuente potrà aderire alla proposta di concordato entro il 15 ottobre 2024. Accettazione che obbliga il contribuente a dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e dell’IRAP, ferme restando le necessarie integrazioni (ad esempio le plusvalenze o le minusvalenze e i redditi di partecipazione). Eventuali maggiori o minori redditi effettivi o maggiori o minori valori della produzione netta effettivi conseguiti dal contribuente rispetto a quelli concordati con il fisco non assumono alcuna rilevanza né ai fini della determinazione delle imposte sui redditi e dell’IRAP, né dei contributi previdenziali obbligatori

Lavoro

Agenzia delle Entrate

Trattamento integrativo speciale per i lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e per quelli del comparto turistico, ricettivo e termale

La circolare 5/E del 2024 dell’AdE chiarisce la portata della disposizione prevista dall’ultima Legge di Bilancio, tesa a favorire operatori ed lavoratori di un settore che da tempo fatica a trovare risorse (la norma parla esplicitamente di “eccezionale mancanza di offerta di lavoro”). L’agevolazione si sostanzia nel riconoscimento ai lavoratori, limitatamente alle prestazioni di lavoro rese dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, di un ulteriore importo economico definito “trattamento integrativo speciale”, che non concorre alla formazione del reddito in capo al dipendente, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte per lavoro notturno e lavoro straordinario.

Ne hanno diritto i lavoratori che, nel corso del 2023, abbiano percepito un reddito di lavoro dipendente (indipendentemente dal settore in cui operavano) di importo non superiore a 40.000 €.

L’incentivo è riconosciuto al lavoratore direttamente dal datore di lavoro (che poi si sconta l’importo sotto forma di credito d’imposta sul modello F24), previa presentazione da parte dell’avente diritto di un’auto-dichiarazione che attesti per iscritto il reddito del 2023.

50 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 CASSETTA DEGLI ATTREZZI

INPS

L’esonero per l’assunzione di donne disoccupate vittime di violenza

Prime istruzioni INPS (mancano però ancora le note operative e procedurali) sull’incentivo, anch’esso previsto dall’ultima Legge di Bilancio, per i datori di lavoro che assumano donne disoccupate vittime di violenza, beneficiarie del Reddito di libertà.

L’esonero spetta sia per assunzioni a tempo indeterminato, sia a tempo determinato, sia per trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (per un massimo, rispettivamente, di 24, 12 e 18 mesi).

La misura dell’esonero, pari all’intera contribuzione a carico del datore di lavoro, è fruibile in quote mensili di importo non superiore a 250 €.

Bandi

Bonus colonnine per imprese e professionisti

Il Bonus Colonnine per imprese e professionisti sostiene l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici da parte di imprese e professionisti.

Il contributo in conto capitale è concesso ed erogato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - MASE (DM 25 agosto 2021) ed è gestito da Invitalia.

La dotazione è di 87,5 milioni di euro. le domande possono essere presentate dal 15 marzo 2024 fino al 20 giugno 2024.

Il contributo in conto capitale previsto è pari al 40% delle spese ammissibili. Sono ammissibili le spese sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e relative a:

„ A - L'acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica:

„ B - La connessione alla rete elettrica

„ C - Le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi

Bandi camera di commercio di modena

Bando internazionalizzazione

Le risorse disponibili per questo programma ammontano a 100.000,00 euro, con la possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 5.000,00 euro per progetto.

Le spese ammissibili possono riguardare quelle relative a:

„ Percorsi di rafforzamento della presenza all’estero

„ Lo sviluppo di canali e strumenti di promozione all’estero (a partire da quelli innovativi basati su tecnologie digitali).

Bando efficienza energetica

Il programma di incentivi prevede l’assegnazione di contributi a fondo perduto, destinati a finanziare progetti di consulenza e formazione mirati al miglioramento dell’efficienza energetica e alla minimizzazione dell’impatto ambientale delle aziende. La Camera di commercio ha destinato un fondo di 200.000 euro per questo scopo.

I contributi a fondo perduto coprono il 50% delle spese qualificate, fino a un massimo di 5.000 euro per azienda, richiedendo un investimento minimo di 3.000 euro.

51 Imprese & Territorio n° 02 - 2024 CASSETTA DEGLI ATTREZZI

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