Imprese & Territorio 04 2022 - La Gestione del Valore, il nostro primo bilancio di sostenibilità

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Periodico di informazione di Lapam Confartigianato

Smart working: più autonomia e si valorizza la meritocrazia Intervista a Mariano Corso

Le ricette vincenti dei comuni che si sono aggiudicati il bando borghi del PNRR Le proposte presentate, illustrate dai primi cittadini

Focus Emergenza Idrica Siccità e gestione dell'acqua nelle nostre province

La Gestione del Valore, il nostro primo bilancio di sostenibilità contiene gli obiettivi futuri e i traguardi raggiunti

04 LUGLIO/AGOSTO 2022

Noi impresa - periodico di informazione di Lapam Confartigianato Imprese - Poste italiane SPA - Sped. in abb. post. D.L 353/2003 - (Conv. IN L.27/02/2004 N°46) - art.1, Comma 1, DCB (Modena C.P.O) - Euro 2


COSTRUTTORI DI FUTURO, SIAMO NOI. Il valore artigiano protagonista del domani.

2022 Il mondo corre veloce, noi con lui: artigiani, imprese, commercianti e professionisti siamo chiamati tutti insieme a costruire il nostro domani, per affrontare le grandi sfide che verranno. Per questo ci impegniamo ogni giorno a rendere migliore il nostro Paese, favorendo la crescita e lo sviluppo economico nel rispetto dell'ambiente e gettando le basi per un futuro sostenibile, a misura d'uomo.

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EDITORIALE

La gestione del valore Un bilancio che unisce la sostenibilità al capitale intellettuale, per far cogliere appieno il valore di Lapam Confartigianato secondo i criteri ESG (economici, ambientali e sociali). Questo numero di Imprese e Territorio è fortemente sbilanciato sulla sostenibilità, come tema strategico per il futuro anche delle piccole imprese. In quest’estate, del resto, ce ne stiamo rendendo conto: i cambiamenti climatici non sono più un motivo di dibattito tra esperti; la necessità di una transizione energetica verso fonti rinnovabili e pulite non è più solo un caso di scuola; il passaggio da un’economia lineare a una circolare, col recupero di materie prime e la creazione delle cosid-

dette ‘materie prime seconde’ non è una questione che interessa qualche ecologista della prima ora. È sempre più evidente che i temi caratterizzati dalle tre lettere ESG, ovvero l’attenzione all’ambiente, quello alle dinamiche sociali e, naturalmente, il focus sulla governance e sulla necessità di fondamentali economici sani (perché è sempre bene ricordare che la prima sostenibilità per un’impresa è quella economica), sono strategici non solo per le grandi aziende ma anche per le piccole e medie imprese quelle che, numeri alla mano, fanno già molto per la sostenibilità ma spesso senza raccontarlo. Ecco allora l’importanza del Bilancio del Valore di Lapam e, anche,

l’attenzione data alla convention del personale dipendente alle tematiche del lavoro agile, del cosiddetto smart working, come dinamica che può aiutare a superare alcune delle crisi in atto. Per il resto sappiamo bene che, purtroppo, ci attende un autunno caldo sul fronte dell’energia, delle materie prime, delle dinamiche del lavoro, dell’inflazione che galoppa. È un periodo di scelte fondamentali per il Paese e per le singole imprese. Lapam continua a lavorare per restare al passo coi tempi che cambiano e per accompagnare imprenditori e imprese. Questo è il nostro compito.

Carlo Alberto Rossi Segretario Generale Lapam Confartigianato

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LUGLIO AGOSTO 2022

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

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pagina Smart working: più autonomia e si valorizza la meritocrazia

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pagina Fattura elettronica per i forfettari: dal 1º luglio è scattato l'obbligo

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pagina 8

Chi è Mariano Corso

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pagina Nel 2021 lavora un giovane modenese su tre

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pagina #CREAFUTURO per la carriera di consulenti

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pagina Luppi: “Garantire governabilità. Con la crisi a rischio imprese e posti di lavoro”

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pagina A dieci anni dal sisma IN COPERTINA

pagina Novi, Castelnuovo Rangone e Bomporto. Le interviste ai sindaci eletti

23

pagina I cambiamenti climatici spiegati a più di 400 giovani

16

pagina Ambiente, cultura e digitale. Le ricette vincenti dei tre comuni che si sono aggiudicati il bando borghi del PNRR

18

pagina Comunità energetiche, un modello innovativo anche per le imprese

24

pagina La Gestione del Valore, il nostro primo bilancio di sostenibilità

FOCUS

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pagina Emergenza idrica in Emilia Romagna

COMMERCIO

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pagina I saldi a inizio luglio non ci piacciono, il rischio flop è alto

BENESSERE

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pagina La Luna, molto più di un semplice salone

IMPIANTISTI

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pagina Cosa sta succedendo alle nostre TV?

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari. Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Monica Salvioli, Narumi Giovanelli, Elena Baraldi, Matteo Roversi, Enzo Fanì, Laura Roncaglia. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie di Riccardo Nora e Luca Monelli, archivio fotografico Lapam, Freepik, PixBay, Shutterstock - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu tel. 059 893 111

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ALIMENTAZIONE

MECCANICA

FORMAZIONE

pagina Etichettatura alimenti: cosa dice la normativa

pagina Germania e Svizzera: i partner della meccanica made in Italy

pagina Corsi e Formazione organizzata da FORMart

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MOVIMENTO DONNE IMPRESA

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pagina Summer camp 2022 Movimento Donne Impresa

MODA

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pagina Moda al Futuro 14a edizione

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pagina Moda: il rimbalzo dell’export

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CASSETTA DEGLI ATTREZZI

SCUOLE E ISTRUZIONE

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pagina Premio per la formazione in “Eccellenza Duale” 2022 FOTONOTIZIA

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pagina Convention del Personale Lapam e premiazionI del Trofeo Noi Impresa

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pagina • Fisco • Lavoro • Bandi

DELIBERE CONSIGLIO DIRETTIVO GENERALE Su www.lapam.eu è possibile consultare gli estratti delle delibere dei verbali del Consiglio Direttivo Generale di Lapam Confartigianato Imprese Modena, Reggio Emilia.

EXPORT

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pagina Performance dell’export nei primi tre mesi del 2022

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Smart working: più autonomia e si valorizza la meritocrazia Intervista a Mariano Corso, professore di Leadership e Innovazione alla School of Management del Politecnico di Milano, ospite della Convention dei dipendenti 2022

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a quando il suo gruppo di ricerca coniò il termine “smart working”, nel lontano 2012, le cose sono cambiate e non poco. Mariano Corso, professore di Leadership and Innovation alla School of Management del Politecnico di Milano, tra i massimi esperti in Italia di organizzazione aziendale è il primo ad esserne consapevole. Oggi, dopo quasi tre anni di pandemia, il termine è familiare a tutti, eppure il senso profondo di questo modello, sembra sfuggire ai più. Almeno nel nostro Paese. Ospite della Convention dei dipendenti 2022, abbiamo scambiato alcune

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riflessioni con il professor Corso, partendo dalla trasformazione in atto nel mondo del lavoro. Professor Corso, la School of Management del Politecnico di Milano ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio HR Innovation Practice. Nello studio è emersa la criticità da parte delle imprese intervistate nell’attrarre candidati. Cosa sta succedendo? «Siamo nel pieno di una difficoltà del mercato del lavoro a trovare e trattenere talenti. Il 70% delle aziende ne sono molto consape-

voli, d’altra parte in molti casi sono le persone stesse che hanno voglia di cambiare. È un desiderio, un bisogno di trovare maggiore senso al loro essere parte di un’organizzazione». Un altro dato contenuto nella ricerca è quello relativo al livello di engagement espresso dai lavoratori. Solo il 14% degli intervistati si sente pienamente coinvolto nell’attività aziendale e solo il 17% si sente incluso e valorizzato all’interno dell’organizzazione. Quali sono i fattori che causano questo distacco? «Sono dati molto preoccupanti,


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di flessibilità individuale, cercando anche di ricostruire il tessuto sociale che si è allentato - per tutta una serie di motivi - in quest’ultimo periodo».

tra l’altro è un fenomeno mondiale ma in Italia ci sta investendo con particolare intensità. Le persone si sentono sempre meno identificate nell’azienda in cui lavorano e in molti casi le aziende stesse non riescono a comprendere le nuove necessità, le nuove domande che i lavoratori fanno. Assistiamo quindi ad un progressivo allentamento del legame tra persone e organizzazioni. A tutto ciò si aggiungono anche fenomeni esterni, come il forte aumento di ansie e incertezze e i traumi legati alla pandemia. Questi fattori spingono le persone a porsi sempre più domande sul lavoro,

sulla loro vita e queste incertezze non aiutano nel sentirsi parte di un progetto». Dunque, come si migliorano benessere ed engagement dei lavoratori? «Le persone chiedono sempre più equilibrio e benessere. C’è sempre più bisogno di star meglio all’interno della propria organizzazione. A seguito poi dell’allentamento delle reti sociali, oggi molti chiedono di ritrovare un equilibrio che dia loro anche un senso di appartenenza. Allora bisogna investire molto nell’ascolto delle persone e nel venire incontro all'esigenza

Dalla “persona al centro” al fenomeno delle grandi dimissioni. Quali sono le cause che hanno prodotto il fenomeno e quali differenze rispetto a ciò che sta avvenendo negli Stati Uniti? «Le cause sono molteplici, le differenze rispetto a quanto sta avvenendo negli Stati Uniti, ma anche in altri paesi, se ne parla ad esempio anche in Cina, è che noi abbiamo un mercato del lavoro particolarmente rigido, sia in entrata che in uscita. Quindi i numeri delle dimissioni volontarie, per quanto importanti da noi, non sono al livello che hanno toccato negli USA, ma questo in realtà nasconde un malessere molto più profondo. Da noi infatti le rigidità del mercato del lavoro fanno sì che siano meno le persone che cambiano, ma sono tantissime invece quelle che dichiarano di non stare bene e vorrebbero cambiare. Una nostra recente ricerca ha messo in evidenza come il 45% dei lavoratori o ha già cambiato lavoro, o vorrebbe farlo nei prossimi mesi». Può darci una definizione corretta di smart working? «Be’ lo smart working così come lo avevamo definito nel 2012, è un modello organizzativo che si basa su un concetto molto semplice:

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Cosa c’entra la meritocrazia con lo smart working? «È il centro, molto più di quanto non lo sia il lavoro da remoto, perché lo smart working è uno scambio, una proposta di autonomia in cambio di responsabilizzazione sui risultati. Quindi questo fa perno sulla fiducia e sulla meritocrazia. Valutare le persone in funzione dei risultati vuol dire applicare una maggiore meritocrazia».

dare ai lavoratori maggiore autonomia nella scelta del modo di lavorare (dove e quando), chiedendo in cambio la disponibilità a misurarsi sui risultati». La possibilità di lavorare da remoto, in qualche modo, agevola o accelera la scelta di cambiare lavoro? «Sicuramente oggi è un fenomeno particolarmente forte nei settori ad alta intensità di conoscenza. In questi settori le reti dei talenti si sono allungate, proprio perché si è visto che è possibile lavorare da ogni luogo. Questo fa sì che le persone oggi abbiano più opportunità e le aziende abbiano opportunità di competere per i talenti in un perimetro molto più ampio. Quindi

questo provoca sicuramente una maggiore fluidità del mercato del lavoro». Questo modello organizzativo è alla portata di tutte le imprese e di tutti i lavoratori? «Sì, nei fatti sì. Lo smart working non ha un problema di massa critica, anzi in questi anni abbiamo visto come micro imprese o studi di professionisti con profili ad alta intensità di conoscenza, se ne siano avvantaggiati. C’è invece un tema di cultura manageriale perché introdurre lo smart working, quello fatto bene, non semplicemente il lavoro da remoto, è un progetto complesso che richiede attenzione, cultura e visione».

Giovedì 30 giugno governo e parti sociali hanno aggiornato il protocollo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le parti sociali hanno auspicato un prolungamento dello smart working cosiddetto emergenziale. Secondo lei un auspicio è sufficiente per accelerare l’utilizzo di questo strumento? «No. Bisogna passare dagli auspici ad un sostegno vero e bisogna anche aiutare le imprese a passare da un modello emergenziale, che non è un modello sostenibile, a un modello più vero, più profondo, che sia una scelta dei lavoratori e delle imprese. Questo può essere agevolato, può essere incentivato perché poi sono tantissimi i vantaggi che ne derivano. Uno è la riduzione degli incidenti, ma ci sono enormi benefici a livello ambientale, di sviluppo di competenze tecnologiche, di sostenibilità del lavoro. Insomma ripensare il lavoro è un po’ il fulcro delle grandi transizioni, la transizione ecologica, digitale, financo quella demografica. Quindi in ballo c’è un grande benessere a livello sociale e dagli auspici bisogna evidentemente passare a qualcosa di più concreto».

Chi è Mariano Corso Mariano Corso è Professore Ordinario di Leadership e Innovazione presso la School of Management del Politecnico di Milano e fa parte della core faculty della Polimi Graduate School of Management,

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dove insegna Innovazione digitale, Knowledge Management, Change Management e Teoria e Design delle organizzazioni. È co-fondatore e membro del Comitato Scientifico degli Osservatori dell'Innovazione

Digitale. Ha promosso e coordinato ricerche a livello italiano e internazionale su Innovation Management, Digital Innovation e Knowledge Management.


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Nel 2021 lavora un giovane modenese su tre Il tasso di occupazione tra i 15 e i 29 anni infatti è del 34,9%, più basso rispetto al 37,8% regionale

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opo la battuta di arresto provocata dalla pandemia, il mercato del lavoro modenese non è ancora tornato a pieno regime: rispetto al 2019, anno pre crisi, il tasso di occupazione per questa fascia di età è crollato di 8,6 punti in provincia di Modena, a fronte di un calo medio di 3 punti in regione. In due anni Modena passa da terza provincia in regione per maggior tasso di occupazione giovanile a ultima posizione. Aumenta contestualmente il tasso di inattività, cioè quella percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni al di fuori del mondo del lavoro, che passa dal 49,9% del 2019 al 59,7% nel 2021 (+9,8 punti) in provincia di Modena. I dati sono elaborati dall’Ufficio Studi Lapam Confartigianato e mostrano, nel dettaglio nazionale, un aumento dei giovani in studio o formazione

49,9% 2019

professionale, che nell’ultimo anno rappresentano l’88,4% dei giovani inattivi tra i 15 e i 24 anni. Rispetto a un tasso di disoccupazione provinciale del 4,5%, la disoccupazione giovanile (15-24 anni) a Modena è al 21,9%. A livello nazionale raggiunge il 29,7%. L’inserimento di giovani sul posto di lavoro, specifica ancora Lapam Confartigianato nell’analisi, oltre che portare nuova linfa vitale e assicurare il necessario ricambio generazionale, spesso comporta anche un aumento del livello di istruzione del personale: l’incidenza di diplomati tra i lavoratori con 25-34 anni è del 49,3% in Italia, a fronte del 44,2% tra gli occupati con 35 anni o più, e il 31,7% dei giovani ha almeno una laurea rispetto al 23,5% dei colleghi senior.

Tasso di inattività giovanile percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni al di fuori del mondo del lavoro

59,7% 2021

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#CREAFUTURO per la carriera di consulenti Diego Mattioli: «Il progetto è rivolto a diplomati e neolaureati»

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apam Crea Futuro è un progetto di formazione e inserimento nel mondo del lavoro “Si tratta di un’opportunità di formazione unica, sviluppata dalla nostra associazione in collaborazione con FORMart per i giovani che desiderano entrare nel mondo del lavoro e avviare la carriera di consulenti aziendali diventando un punto di riferimento nella consulenza alle imprese”. Diego Mattioli, responsabile dei servizi e gestione risorse umane Lapam Confartigianato, tratteggia così la quarta edizione di Lapam Crea Futuro, un progetto che era andato in stand by anche a causa della pandemia e che torna quest’anno, con modalità differenti e aggiorna-

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te per conseguire le competenze più adatte. “Il progetto è rivolto a giovani con o senza esperienza, diplomati o neo laureati, preferibilmente in materie economiche o giuridiche, che non abbiano superato i 28 anni di età – sottolinea Mattioli -. Per partecipare al progetto di formazione è sufficiente accedere alla pagina dedicata e presentare la propria candidatura entro giovedì 15 settembre. I percorsi sono due: consulente aziendale, specializzato in ambito fisco contabile e payroll specialist. È prevista una prima fase di formazione con la partecipazione al corso gratuito relativo al percorso scelto, i corsi – ricorda Mattioli – avranno la durata indicativa di 100 ore, si svolgeranno tra ottobre e

novembre e tratteranno gli argomenti dal punto di vista sia teorico che pratico. Dopo il corso di formazione, le persone più idonee saranno inserite in una delle sedi territoriali Lapam per un percorso ‘on the job’ finalizzato all’acquisizione di competenze e crescita professionale che inizierà con un tirocinio formativo retribuito di 3 mesi. Al termine del tirocinio retribuito coloro che avranno dimostrato impegno e passione verranno inseriti stabilmente nel nostro organico con un contratto di apprendistato. L’obiettivo – conclude Diego Mattioli – è quello di formare e assumere giovani ambiziosi, persone che possano crescere e rappresentare il futuro dell’associazione”.


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4ª edizione

A chi si rivolge

Si rivolge a giovani diplomati o neo laureati, preferibilmente in materie economiche o giuridiche, che non abbiano superato i 28 anni di età.

Obiettivo

Vogliamo formare giovani diplomati e laureati, con o senza esperienza per le posizoni di: Consulente aziendale Payroll specialist

Come si svolge

Partecipazione al corso di formazione gratuito Tirocinio formativo presso una sede Lapam Possibilità di inserimento Per ulteriori informazioni o per inviare il tuo CV, scansiona il QrCode

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Novi, Castelnuovo Rangone e Bomporto. Le interviste ai sindaci eletti Enrico Diacci, Massimo Paradisi e Tania Meschiari, eletti durante l’ultima tornata amministrativa, hanno risposto alle nostre domande

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e elezioni amministrative del 2022 hanno interessato tre comuni nella provincia di Modena: Novi, Castelnuovo Rangone e Bomporto. Tre appuntamenti elettorali preceduti da altrettanti momenti di confronto aperti al pubblico, organizzati dalla nostra associazione insieme alle altre principali organizzazioni datoriali locali, per fare il punto sulle priorità di cittadini e, soprattutto, delle imprese. A qualche settimana dal voto, abbiamo raggiunto i tre sindaci per capire quali punti dei rispettivi programmi elettorali, avranno la precedenza nella loro agenda.

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Novi di Modena, sindaco eletto: Enrico Diacci per il 2° mandato Sindaco Diacci, quali priorità si dà per questo suo secondo mandato? «Abbiamo presentato quattro progetti, condividendoli in campagna elettorale con i nostri concittadini. Il primo riguarda l’energia, quindi la necessità di modificare le nostre abitudini ed


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO essere più sostenibili. Mi riferisco alle Comunità energetiche rinnovabili, uno strumento utile per rendere il territorio più attrattivo per le aziende e sostenibile a livello ambientale. Come ente pubblico stiamo già facendo la nostra parte con l’efficientamento energetico Il secondo riguarda la sanità. Vogliamo rendere più accessibile la Casa della Salute di Novi e continuare a sviluppare modelli di fruizione dei servizi di sanità pubblica per i cittadini, come quelli che vivono in frazione Sant’Antonio, che non hanno più un medico di base vicino a casa. Il terzo progetto propone un modello di “città in 15 minuti”. Vorremmo migliorare le nostre frazioni con maggiori servizi utili alla comunità, per il lavoro, per lo studio e per il tempo libero. L’ultimo tema è poi quella dell’agricoltura. Vogliamo parlare a questo fondamentale settore dell’economia locale, sostenendo e incentivando progetti di agricoltura 4.0». Un tema emerso durante il confronto elettorale organizzato insieme alle associazioni di categoria, è il rapporto con AIMAG. Cosa può dirci su questo fronte? «Vorremmo davvero che AIMAG diventasse un partner delle amministrazioni locali, esercitando un ruolo di acceleratore degli investimenti sul nostro territorio. Penso alle risorse del PNRR, ma anche alle Comunità energetiche o alle opportunità offerte dagli ecobonus per la riqualificazione edilizia. Manca a nostro avviso un coordinamento efficace tra enti locali e azienda di servizi». Un tema che interessa tutti i comuni, riguarda la sopravvivenza delle piccole attività di commercio al dettaglio. Quali possono essere le soluzioni che il Comune mette a disposizione dei commercianti per sostenerle? «Già con la precedente amministrazione abbiamo promosso vari bandi. Uno di questi riguardava

proprio le attività di commercio al dettaglio, con la possibilità di offrire finanziamenti a fondo perduto a quelle attività escluse dal bando regionale per la rivitalizzazione dei centri colpiti dal sisma 2012. Anche per evitare che ci fossero “attività di serie A” e altre di “serie B”, escluse dal bando regionale. Per loro il bando è tutt’ora aperto e a disposizione di chi vuole aprire o riqualificare il proprio negozio. Riteniamo questa categoria economica fondamentale per la nostra comunità: non a caso siamo stati tra i Comuni che per primi hanno messo a disposizione detrazioni e contributi per contrastare la crisi Covid, questo anche anticipando le tempistiche del governo. Vogliamo poi recuperare le associazioni e i gruppi di promozione locale che hanno affievolito la loro attività dopo il terremoto e la pandemia». Tema ricostruzione, a che punto siamo? «Devo fare una distinzione tra la parte pubblica e quella privata. Sulla parte privata sono state assegnate tutte le risorse e le pratiche sono concluse. Rimane il grande tema di far partire i cantieri che hanno le risorse assegnate, ma che a causa del caro materiali, sono oggi in enorme difficoltà. Sulla parte della ricostruzione pubblica questi ultimi anni di pandemia prima e di rincaro dei materiali poi, hanno messo a dura prova l’iter dei cantieri. Siamo riusciti a completare quelli che erano partiti, mentre quelli che dovevano cominciare i lavori l’anno scorso, sono bloccati. Abbiamo quindi la necessità di ripartire con slancio per provare a chiudere in questi 5 anni di mandato la ricostruzione». Ultimo tema, la viabilità. Sono previsti degli interventi sulla strada che collega Novi a Carpi? «Sulla viabilità ci sono due interventi a cui teniamo molto. Realizzare una piccola variante tra Novi e Rolo, per migliorare l’accesso

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO autostradale anche della nostra zona artigianale. Il secondo è avere un consolidamento della provinciale 413 che collega Carpi e Novi, a completamento di quell’intervento che era già stato effettuato negli anni scorsi che tutto sommato ha dato buoni risultati. Questi due interventi sono inseriti tra le priorità dei progetti presentati dalla Provincia di Modena ad Autobrennero, nel caso di rinnovo della concessione dell’A22. Sono quindi tra le prime opere richieste al concessionario nel momento in cui verrà riconosciuto il nuovo mandato».

Castelnuovo Rangone, sindaco eletto: Massimo Paradisi per il 2° mandato Sindaco Paradisi, quali priorità si dà per questo suo secondo mandato? «La prima e più importante tra le nostre priorità è quella di essere un sostegno al territorio. Ci troviamo in un momento storico molto particolare, nel quale l’inflazione da un lato e il caro energia e materie prime dall’altro, incidono profondamente anche nella realtà locale. Quindi dobbiamo sostenere le famiglie e le attività economiche per superare questo momento di difficoltà che non migliorerà quasi certamente nella seconda parte dell’anno. L’obiettivo principale deve essere quello di guidare e sostenere la comunità locale in questo nuovo scenario». Un tema che interessa tutti i comuni riguarda la sopravvivenza delle piccole attività di commercio al dettaglio. Quali possono essere le soluzioni che il Comune mette a disposizione dei commer-

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cianti per sostenerle? «Nel 2021 avevamo predisposto due iniziative. Un sostengo diretto alle attività economiche in relazione al calo del fatturato e un bando, ribattezzato “Connessioni”, con il quale abbiamo distribuito 250mila euro agli under-18 da spendere in attività del territorio, quindi rimettendo nel circuito locale le risorse messe a disposizione dal Comune. Ora dobbiamo valutare anche le soluzioni che verranno adottate dal governo, anche per non sovrapporci con esse. Ad ogni modo intendiamo sostenere le attività commerciali attraverso iniziative che valorizzino i centri storici di Castelnuovo e Montale. Già durante la pandemia infatti avevamo lanciato un progetto denominato “Compra da Noi”, proprio per valorizzare il commercio e, in vista del Natale 2022, uno dei periodi più importanti per le attività economiche, rilanceremo un’attività di marketing territoriale ad hoc, proprio per andare in questa direzione». Può dirci qualcosa sui progetti di riqualificazione che interesseranno il paese, in particolare quelli di via Zanasi e dell’ex cinema Verdi? «Su via Zanasi procederemo nei prossimi mesi con la riqualificazione di un tratto di questa arteria fondamentale per Castelnuovo Rangone. Qui interverremo per rendere più funzionale sia il transito, sia la sosta dei veicoli. Per quanto riguarda l’ex cinema Verdi, non più in attività dagli anni ’80, questo mese procederemo alla demolizione del vecchio stabile e stiamo valutando le varie idee per renderlo uno spazio polifunzionale a disposizione della comunità. Oltre a questi due progetti, a settembre, inaugureremo i nuovi spazi di Villa Ferrari che ospiterà il nuovo polo culturale e la nuova biblioteca del paese». Parliamo di viabilità. Nel documento presentato dalle associazioni si parla del problema che

interessa Montale, tagliato in due dalla Nuova Estense. Su questa tema quali sono i progetti in cantiere? «Sulla viabilità abbiamo due elementi. Il primo è il completamento della pedemontana, che riguarda Castelnuovo. Manca l’ultimo tratto che è proprio sul nostro territorio ed è un’infrastruttura fondamentale alle attività locali, perché da un lato collega Casalecchio, dall’altro Sassuolo. A fine maggio sono stati aggiudicati i lavori per un’opera da quasi 16 milioni di euro, che entro il mese di settembre dovrebbe prendere il via. Il secondo è la tangenziale di Montale, un progetto da anni sul tavolo che non è di competenza comunale, perché la nuova estense è una strada statale, quindi gestita da ANAS, e che comporta un investimento importante. A questo proposito a fine 2021 la Regione ha firmato una convenzione con ANAS per la realizzazione di un progetto aggiornato. C’è stato un incontro anche lo scorso 23 giugno e ci sono varie soluzioni sul tavolo. Mi preme sottolineare però che se la tangenziale è un’opera utile per Montale, altrettanto utile è parlare di valorizzazione del centro storico, perché se non facciamo un progetto adeguato rischiamo che la strada tagli fuori dal flusso il centro abitato, finendo per impoverirlo. Quindi dobbiamo fare qualcosa che diminuisca il traffico, senza isolare il centro». Ultima domanda. In questi anni si è parlato molto del problema delle cooperative carni e dei “contratti pirata”. Quali aggiornamenti può darci su questo fronte? «Ovviamente non abbiamo competenza normativa in materia. Quello che manca è un intervento legislativo che governi bene l’appalto di manodopera. Quello che però può fare il Comune è tenere alta l’attenzione sul problema. Per questo abbiamo costituito un osservatorio sulla legalità e il lavoro nell’Unione


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Terre dei Castelli. Lavoriamo poi con la Regione per realizzare degli strumenti a disposizione delle imprese per valutare preventivamente gli interlocutori prima di appaltare il lavoro. Quindi lavorare insieme alle imprese e ai sindacati per tenere alta la guardia ed evitare che determinati soggetti possano inserirsi all’interno del mondo produttivo. In questi anni anche la consapevolezza delle imprese è molto aumentata e questo aiuta ad avere un approccio diverso al tema».

Bomporto, sindaco eletto: Tania Meschiari Quali priorità si dà per questo suo primo mandato? «Come ho sempre affermato in campagna elettorale, la priorità della nostra azione di governo del territorio, sarà sempre improntata a mettere al centro le persone ed i loro bisogni. Sarà necessario partire dallo studio dell’esistente per intervenire dove necessario per l’inserimento di nuovi servizi o ottimizzare quelli attivi. L’attenzione ai giovani sarà fondamentale per contrastare i disagi subiti durante il periodo della pandemia, partiremo cercando di costruire con loro un piano di politiche giovanili che passi anche attraverso l’individuazione di spazi aggregativi e riempirli di attività e progettualità studiate con loro. Bomporto deve ancora approvare il PUG, in questo momento è in corso l’aggiornamento del Quadro Conoscitivo rispetto a quello predisposto per il PSC. Le priorità di questa legislatura, sono coerenti con quelli con gli obiettivi strategici previsti con la L.R. 24/2017. Nel Quadro Conoscitivo Diagnostico, assumono

rilevanza le problematiche relative alla mobilità, anche ciclabile; alla sicurezza idraulica; i cambiamenti climatici. Con il PUG andremo a definire le conseguenti azioni da mettere in campo. Vogliamo che questa sia l’occasione per porre l’accento sulla rigenerazione del nostro territorio, in un’ottica green e sostenibile». Viabilità. Le associazioni di categoria hanno proposto una rotatoria per snellire il traffico che caratterizza l’incrocio tra la statale 12 e il bivio per Carpi e richiesto una soluzione per il bivio con “Navicello” sulla Panaria. Cos’è fattibile? «Ritengo realizzabile la rotatoria del Belfiore a Sorbara con svincolo verso Carpi per velocizzare lo scorrimento dei veicoli. A questo proposito, è aperto un dialogo con la Provincia. La richiesta della Rotatoria è stata tolta dagli interventi richiesti ad Anas e inserita in convenzione con Autobrennero. Sull’adeguamento del bivio di Navicello è importante un dialogo con i comuni limitrofi. Si dovrebbe tentare di allargare di una corsia il tratto che dal ponte sul Panaro, arriva alla rotonda. Questo consentirebbe di far defluire meglio il traffico proveniente dalla Panaria Bassa». Nel suo programma elettorale, la sicurezza idrogeologica occupa un posto importante. Può riassumerci gli obiettivi che si è data la sua giunta? «Con gli Enti preposti, si è intrapreso un percorso che ha lo scopo di aggiornare gli amministratori sullo stato delle opere. Negli anni precedenti erano stati presentati diversi progetti, come le casse di espansione del Naviglio, l’impianto di sollevamento delle acque dal Naviglio al Panaro, le casse di espansione di Secchia e di Panaro. Alcuni progetti sono in fase di completamento, altri non sono ancora iniziati. Saremo vigili per far sì

che tutto proceda nel migliore dei modi. Sosterremo la formazione dei nostri volontari e valorizzeremo con i ragazzi la cultura del rispetto dei fiumi che ci circondano». Le associazioni chiedono una maggiore integrazione tra i comuni e un’azione incisiva da parte dell'Unione Terre del Sorbara. Oltre alla semplificazione amministrativa non permetterebbe anche una migliore promozione ed attrattività territoriale? «In Unione è in corso uno studio per valutare l’efficienza dei servizi trasferiti e definire le soluzioni ideali per trasferirne eventualmente altri. Sarà indispensabile anche attuare una semplificazione amministrativa, come la creazione di regolamenti unificati nei diversi Comuni che la compongono». Un tema che interessa tutti i comuni, riguarda la sopravvivenza delle piccole attività di commercio al dettaglio. Quali possono essere le soluzioni che il Comune mette a disposizione dei commercianti per sostenerle? «Vorremmo accompagnare i nostri operatori del commercio, a costruire le proprie competenze di base per posizionare le loro attività per essere individuabili sul web, costruirsi una vetrina virtuale accattivante e in grado di riscuotere curiosità, posizionarsi nelle prime posizioni dei motori di ricerca ed essere identificabili nei sistemi di navigazione. Saranno previsti bandi per la creazione di siti per le vendite on-line dei prodotti, sia in forma singola che associata. Attraverso il Consorzio Fidi, verificheremo la possibilità di destinare risorse che possano agevolare il ricorso al credito delle nostre imprese. Verificheremo gli ambiti commerciali a cui destinare risorse attraverso bandi per agevolare l’apertura di nuove attività che rispondano all’esigenza dei diversi centri».

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Ambiente, cultura e digitale. Le ricette vincenti dei tre comuni che si sono aggiudicati il bando borghi del PNRR Le proposte presentate da Fanano, Montecreto e Ventasso, illustrate dai primi cittadini

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na sfida importante quella vinta da tre comuni del nostro Appennino: Fanano, Montecreto e Ventasso, che hanno partecipato - insieme a molti altri - al bando borghi (linea di finanziamento B) emanato dal Ministero dei Beni Culturali lo scorso marzo. Il bando ha portato in dote 364 milioni di euro del PNRR, destinati a 289 comuni che hanno presentato progetti di “rigenerazione culturale, sociale ed economica” da attuare entro il 2026. A ciascuno dei nostri tre comuni spettano ora 1,6 milioni di euro. Risorse cui andranno a sommarsi ulteriori fondi, rivolti alle imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, localizzate nel territorio comunale, per un totale complessivo di circa 2,5 milioni di euro ciascuno.

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Fanano «Una grande soddisfazione, considerando le migliaia di borghi italiani, ricchi di storia e luoghi meravigliosi che hanno partecipato al bando» racconta Stefano Muzzarelli, sindaco di Fanano. «Abbiamo lavorato anche di notte per aggiudicarci queste risorse, presentando un progetto coerente con la vocazione turistica e naturalistica del nostro territorio». Il progetto di cui parla Muzzarelli è articolato in dieci linee d’intervento. Al centro la riqualificazione e ristrutturazione del Centro visite del parco del Frignano, inutilizzato da ormai cinque anni e ora destinato a diventare un Centro Formativo sull’Eco Compatibilità tra uomo e ambiente. Un’idea nata dalla

collaborazione con ISAC (Institute of Atmospheric Sciences and Climate) e CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). «Qui nascerà il museo sull’ambiente - spiega il primo cittadino di Fanano - un luogo utile per capire quali saranno gli effetti del cambiamento climatico sulla natura e sull’uomo». Il museo sarà anche il punto di partenza per le escursioni che interesseranno l’area. Ma non è tutto. «Grazie al lavoro della giunta comunale e alla consulenza del professor Eugenio De Caro, esperto in progettazione europea, abbiamo presentato un progetto che non considera solo l’aspetto naturalistico, ma mira anche a rilanciare e promuovere alcune filiere locali. Mi riferisco al mirtillo nero, alle piante officinali e a quella dell’ortica per il comparto tessile».


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interamente restaurati e potremo potenziare l’offerta educativa nata dalla collaborazione con Fondazione Brodolini e con alcune imprese locali». Il primo cittadino fa riferimento a “Maker Dojo”, l’interessante campo estivo rivolto a ragazzi e ragazze dagli 8 ai 17 anni che, da due anni a questa parte, da giugno ad agosto, porta decine di giovani a Montecreto per approfondire, divertendosi, le proprie competenze digitali. Dal coding - la scrittura di codice informatico - alla programmazione, dalla robotica ai primi rudimenti di intelligenza artificiale. Anche qui non ci si limita ad un solo intervento. Oltre alla riqualificazione del monastero infatti è previsto il restauro del teatro parrocchiale e una serie di interventi collaterali per potenziare l’offerta culturale e promozionale del comune. «Da circa due mesi Montecreto è interamente servito dalla banda larga - continua Bonucchi - questo è un ulteriore elemento di attrattività del nostro comune».

Ventasso Montecreto E se Fanano punta su natura, ambiente e filiere locali, Montecreto si distingue per originalità e visione. «La vittoria di questo bando è un risultato importante per la nostra comunità, che conta circa 900 abitanti. Ma attenzione, non è nato ieri. È da anni che ci lavoriamo, anche grazie alla collaborazione con la Fondazione di Modena, con cui abbiamo scritto anche quest’ultimo progetto», spiega con soddisfazione il sindaco, Leandro Bonucchi. Qui il perno ruota intorno all’ex monastero del paese, che nel 2015 ha perso la sua originaria funzione, ma che rimane il bene storico più importante del borgo. «Grazie alle risorse del PNRR i duemila m² dell’edificio verranno

Spostandoci nella provincia di Reggio Emilia, il comune che si è aggiudicato il bando è Ventasso, nato nel 2016 dalla fusione di Ligonchio, Collagna, Busana e Ramiseto. Il progetto qui mette al centro il Teatro Comunale di Ligonchio, ma non solo. «Prevediamo di riqualificare la centrale idroelettrica gestita da Enel» spiega il sindaco, Enrico Ferretti. «Così come alcuni locali dell’ex municipio di Ligonchio verranno restaurati e resi nuovamente fruibili alla comunità. In particolare con il progetto denominato “Dove l’energia diventa cultura”, stiamo sviluppato una proposta educativa in collaborazione con Reggio Children e stiamo lavorando ad una collaborazione con il dipartimento di ingegneria dell’Università di Modena e

Reggio Emilia». Ma come si è giunti all’aggiudicazione delle risorse? «Il progetto è stato portato avanti dall’Ufficio Europa del Comune, in particolare grazie al lavoro dell’ingegner Alessandro Tacchini, capogruppo di maggioranza e delegato alle politiche europee del Comune e a Claudio Poletti, progettista del bando ed esperto in materia. Ora dobbiamo lavorare per rispettare fino in fondo i termini e le scadenze stringenti previste dal bando».

Le prossime sfide Un aspetto, quelle dello tempistiche e dei termini previsti dal bando, su cui si gioca la prossima sfida dei tre comuni delle nostre due province. Le risorse devono infatti essere impiegate e rendicontate entro il 2026. Un lasso di tempo relativamente breve, entro cui concentrare gli sforzi di un’intera comunità. «Non sarà semplice rispettare i tempi - prosegue Ferretti - proprio per questo è necessario un approccio manageriale alla materia». Anche il sindaco di Fanano la pensa così. «Che tu sia un piccolo comune montano o un grande città, la burocrazia dietro a questi bandi rimane la stessa», spiega Muzzarelli. «Proprio per questo vogliamo costituire una cabina di regia per coordinare il lavoro nel migliore dei modi». Un coordinamento reso necessario anche dalla prospettiva di ulteriori risorse destinate alle imprese locali e su cui - tuttavia - grava una nuova incognita. Il caro materiali e l’aumento dei prezzi dell’energia rischiano di ridimensionare le proposte presentate dai comuni italiani che, come i nostri tre, hanno lavorato per dare nuovo slancio alle proprie comunità e che ora rischiano di dover ridimensionare le loro ambizioni.

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Comunità energetiche, un modello innovativo anche per le imprese Un incontro pubblico a Reggio Emilia insieme ad Aess, Iren e Comune

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on solo per condomìni. Le Comunità energetiche rinnovabili (CER) rappresentano un modello innovativo anche per le imprese. È quanto emerso lo scorso 29 giugno, in un incontro pubblico organizzato dalla nostra associazione. Relatori della serata che si è svolta nell’aula magna di Palazzo Dossetti (Unimore), il vicesindaco di Reggio Emilia, Alex Pratissoli, Giacomo Loscalzo di Aess, Agenzia per l’energia e lo Sviluppo Sostenibile e Lorenzo Sessa, direttore prodotti innovativi Iren. Un’occasione utile - e partecipata per capire a che punto è la normativa, quali CER sono già attive in

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Italia e quali progetti potrebbero essere avviati entro breve sul nostro territorio.

Percorso ad ostacoli Ma se l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili e l’abbattimento di oltre la metà delle emissioni di CO2 prodotte dagli Stati membri entro il 2030, rappresentano due obiettivi centrali nella politica climatica ed energetica dell’Unione Europea, gli ostacoli al pieno raggiungimento di entrambi non mancano. Ma partiamo dall’inizio.

Come spiegato sulle colonne di questo giornale (vedi I&T n°2/2022), le CER sono coalizioni di utenti che tramite la volontaria adesione ad un contratto, collaborano con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti di energia rinnovabile (FER). La normativa di riferimento europea (una delle otto direttive CEP, Clean energy package) risale al 2018. Solo due anni dopo, nel decreto Milleproroghe 2020, si è avuto un primo recepimento nel nostro ordinamento. Oggi siamo ancora in attesa dei decreti attuativi del decreto legislativo n.199/2021 che ha corretto una delle principali anomalie presenti nel Milleproroghe 2020, innalzando la potenza di ciascun impianto alimentato da fonti rinnovabili da 200 kW a 1MW, rendendo più appetibili gli investimenti da parte di privati ed operatori. Nonostante ciò, secondo l’ultimo rapporto “Comunità rinnovabili” di Legambiente, le CER attive in Italia sono 35, altre 41 sono in progetto e 24 si stanno costituendo mentre scriviamo. Impianti piccoli secondo le stime del Renwable energy report del Politecnico di Milano, per cui le CER italiane sono 26, tutte basate su impianti fotovoltaici con potenza media di 40 kW. Numeri che testimoniano l’attivi-


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smo di alcuni territori italiani e che, tuttavia, non si avvicinano neanche lontanamente dagli obiettivi del PNIEC (il Piano nazionale energia e clima) che prevede di raddoppiare da qui al 2030 la potenza generata da fonti rinnovabili, arrivando a 60 GW di nuova potenza FER installata, per un investimento complessivo compreso tra i 40 e i 50 miliardi di euro (in Europa l’obiettivo complessivo è di 700 GW da FER entro il 2030). Numeri che permetterebbero all’Italia di affrancarsi da buona parte della sua dipendenza da fornitori esteri. Per fare un raffronto utile la potenza generata da fonti fossili in Italia ogni anno è pari a 62,8 GW e a cui le comunità energetiche rinnovabili potrebbero dare un contributo essenziale. Sempre secondo Legambiente, le CER potrebbero contribuire con 17 GW di potenza (il 30%), per un investimento stimato in 13,4 miliardi di euro, contribuendo a creare 19mila nuovi posti di lavoro e 47 milioni di tonnellate in meno di CO2 emessa in atmosfera. Un piano ambizioso a cui vuole dare un contributo anche

Regione Emilia Romagna che, lo scorso maggio, ha approvato una legge regionale sulle comunità energetiche e sull’autoconsumo collettivo.

Il contributo del territorio Proprio dalla legge regionale è arrivato l’input verso gli enti locali. All’art.3 viene infatti chiesto ai comuni emiliano romagnoli di individuare entro 12 mesi i tetti degli edifici pubblici e le aree pubbliche da mettere a disposizione “anche di terzi”, per l’installazione degli impianti a servizio delle CER. A questo proposito il vicesindaco Alex Pratissoli ha affermato che il Comune di Reggio Emilia ha già individuato una trentina di edifici pubblici su cui sarebbe possibile installare impianti fotovoltaici, con una precisazione. Sul comune grava una pesante eredità, quella dell’amianto. Nel territorio comunale - riporta il vicesindaco Pratissoli - le coperture in amianto coprono una superficie di 1 milio-

ne di m2. Un problema che deve essere affrontato attraverso strumenti di incentivazione (pensiamo al bando INAIL per la rimozione dell’amianto), e di comunicazione e sensibilizzazione al tema. Secondo Giacomo Loscalzo di Aess, l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile che insieme ad altri attori sta realizzando a Bologna, nei quartieri di Pilastro e Roveri, la più grande comunità energetica italiana, ribattezzata “GECO”, è urgente semplificare e sistematizzare la normativa, facilitando il coinvolgimento dei soggetti energy, che possono fornire supporto tecnico e finanziario a soggetti pubblici e privati, come le imprese. Un punto questo condiviso da Lorenzo Sessa, direttore marketing e prodotti innovativi di Iren, multiutility attiva sul territorio di Reggio Emilia, che stando alla normativa europea non può essere membro della comunità energetica, ma può studiare e realizzare CER ed essere remunerata nel tempo attraverso un canone, mensile o annuale, corrisposto dalla comunità energetica.

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Fattura elettronica per i forfettari: dal 1º luglio è scattato l'obbligo Le novità per i contribuenti che hanno optato per il regime forfettario e cosa prevede la normativa Da venerdì 1° luglio 2022 anche le P.IVA in regime forfettario devono emettere fatture elettroniche. I contribuenti forfettari sono coloro che hanno optato per il regime fiscale previsto dalla cosiddetta flat tax (tassa piatta) al 15%, cioè coloro che dichiarano redditi fino a 65mila euro e che da luglio 2022 dovranno emettere fattura elettronica secondo quanto previsto dal decreto legge PNRR 2 (D.L 36/2022). La legge tuttavia prevede un’eccezione, almeno sino al 31 dicembre 2023, per i soggetti con ricavi e compensi compresi entro i 25mila euro all’anno.

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Per adeguarsi alla nuova normativa, senza incappare in sanzioni, il governo concede tre mesi di tempo. Entro settembre 2022, quindi, chi non si adegua rischia una sanzione amministrativa.

IVA e regime forfettario Ma chi paga l’IVA nel regime forfettario? Con l’introduzione del nuovo obbligo le regole fiscali sull’IVA non cambiano. Chi applica il regime forfettario non addebita l’IVA in fattura ai clienti, non la detrae sugli acquisti e non liquida l’imposta, né la versa. In pratica per emettere fattura elettronica, questa tipologia di contribuenti - cioè quelli con ricavi o compensi compresi tra 25 e 65mila euro - deve dotarsi semplicemente di un applicativo che permetta di emettere, consegnare e conservare le fatture elettroniche.

MyLapam la nostra soluzione su misura Con MyLapam, la piattaforma di servizi digitali Lapam, puoi creare gestire e archiviare le tue fatture elettroniche, organizzando l’anagrafica dei tuoi clienti e fornitori in modo chiaro e semplice. Se le fatture elettroniche superano i 77 euro dovrai applicare l’imposta di bolla di 2 euro. Con My Lapam potrai gestire questo passaggio automaticamente. Che tu sia un professionista iscritto a un albo o alla gestione separata INPS oppure un artigiano, potrai gestire la tua contabilità ovunque ti trovi, da PC, smartphone e tablet e personalizzare il servizio in base alle tue esigenze, mantenendo un filo diretto con i nostri consulenti. In più, inserendo la tua firma digitale, potrai inviare le fatture al Sistema di Interscambio SDI senza correre il rischio di sbagliare


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Luppi: “Garantire governabilità. Con la crisi a rischio imprese e posti di lavoro” Il presidente Luppi esprime grave preoccupazione per gli effetti della situazione politica sul tessuto produttivo e sul rilancio dello sviluppo Il Paese e gli imprenditori rischiano di pagare un prezzo altissimo a causa dell’incertezza legata alla crisi di governo. Serve uno straordinario senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche per assicurare governabilità e stabilità, indispensabili in una fase economica e sociale così difficile. Veniamo da una pandemia devastante per le imprese, c’è una guerra che ha mandato alle stelle le materie prime (a patto di trovarle) e l’energia, abbiamo una siccità che mette in ginocchio l’agricoltura e siamo a questo punto? È questo l’appello del Presidente Gilberto Luppi, che esprime grave preoccupazione per gli effetti della situazione politica sul tessuto produttivo, in particolare delle micro e piccole imprese, e sul rilancio dello sviluppo. Sono a rischio gli impegni per risollevare gli imprenditori da questi due anni di crisi, per realizzare il Pnrr e le riforme, per affrontare il

drammatico impatto della guerra in Ucraina su famiglie e imprese.

Le possibili conseguenze della crisi politica La nostra associazione ha calcolato le conseguenze che potrebbero essere provocate dalla crisi di governo: gli otto differenti effetti mettono a rischio 49,5 miliardi di euro, pari a 2,5 punti di PIL e delineano un rischio occupazione per 253mila lavoratori. Secondo la nostra analisi, la crescita degli investimenti si ridurrebbe di 5 miliardi di euro. Verrebbero meno circa 11 miliardi di interventi contro il caro-energia per famiglie e imprese che pagherebbero anche 3 miliardi in più per il rialzo dei tassi di interesse sui prestiti bancari. Dovremmo

rinunciare a 3,9 miliardi di effetto espansivo della legge di bilancio 2023, mentre peserebbe per 3,6 miliardi la deviazione dal sentiero di riduzione della pressione fiscale. E ancora, un incompleto raggiungimento degli obiettivi del PNRR metterebbe a rischio 17,8 miliardi di finanziamenti Ue. Il blocco dei crediti fiscali per i bonus edilizia peserebbe per 5,2 miliardi sulle imprese con la perdita di 47mila occupati e la minore domanda di lavoro e i mancati effetti espansivi della politica fiscale potrebbero mettere a rischio oltre 206mila persone, con un effetto recessivo complessivo su 253mila posti di lavoro.

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A dieci anni dal sisma Gli eventi organizzati dalla nostra associazione e gli ospiti intervenuti in occasione del decennale

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012 - 2022, sono passati ormai dieci anni dal terribile sisma che colpì l’area nord della provincia di Modena, e per non dimenticare ciò la nostra Associazione si è impegnata organizzando in maniera attiva, e venendo coinvolta all’occorrenza, iniziative sul territorio ad hoc. Dopo l’apertura istituzionale degli eventi legati al sisma, venerdì 20 maggio, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è partiti dal 24 maggio con l'organizzazione attiva dove, insieme all’Amministrazione Comunale di San Felice, si era deciso di coinvolgere per questa importante ricorrenza il famoso psichiatra, sociologo e saggista Dott. Paolo Crepet. Questo in modo tale da trattare nel modo migliore ed in profondità il tema degli effetti psicologici del sisma dell'individuo come singolo e come comunità, come famiglia e come impresa. Abbiamo ritenuto importante in questo caso affrontare il tema da un punto di vista più psicologico e meno economico, pur essendo una Associazione datoriale, in quanto saremo coinvolti in altri convegni nell’arco dei 10 giorni dal 20 al 29

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maggio che affrontano il tema a livello economico. Spesso viene tralasciato l’effetto del sisma sulle persone a distanza di anni, per questo l’analisi del Dott. Crepet sarà fondamentale e molto interessante da riportare alla comunità sanfeliciana. Il 25 maggio eravamo presenti sempre in Piazza a San Felice, dove è andata in scena la serata chiamata "Imprenditoria e Resilienza", una tavola rotonda dove sono state riportate testimonianze di imprenditori colpiti dal sisma fra le quali Gilberto Luppi, Presidente Generale Lapam. Abbiamo cercato di sviluppare il ricordo del sisma anche dal punto di vista economico, per questo motivo, insieme alle altre tre associazioni di categoria (CNA, Confcommercio e Confesercenti), abbiamo organizzato presso i giardini ex cassa di risparmio a Mirandola la serata “2012 – 2022: l’economia non trema”: la situazione delle imprese a 10 anni dal sisma. Patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, dall’Unione dei comuni dell’Area Nord e dal comune di Mirandola, la tavola rotonda voleva essere un momento di confronto

sull’evoluzione delle imprese del territorio dopo il sisma del 2012 che ha “cambiato” per sempre non solo le vite di tanti cittadini ma anche le imprese dell’Area Nord. Si sono sviluppati i temi di burocrazia, quindi la situazione degli immobili civili e pubblici e le procedure amministrative sulla ricostruzione; gli interventi finanziari (bandi regionali, Mude, Sfinge); lo stato attuale della ricostruzione e come sta procedendo nonostante le problematiche attuali legate al reperimento di materie prime e al superbonus e infine un passaggio sui centri storici: delocalizzazioni e proposte per ricostruire la rete commerciale dei centri. Ultimo evento del decennale è stata la "The human library" - L’intraprendenza e l’attaccamento all'azienda - con l'intervento del collega Alberto Belluzzi e la testimonianza di Nicola Vincenzi (Gualdi Paolo srl, associato Lapam) presso Scuole Medie Montanari di Mirandola. Una testimonianza di resilienza verso il sisma e la ripresa della vita quotidiana e del lavoro da parte dell’imprenditore.


IN COPERTINA

I cambiamenti climatici spiegati a più di 400 giovani Educazione ambientale e lavoro del futuro al centro dell’evento organizzato dalla nostra associazione

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ambiamenti climatici e giovani: un binomio che negli ultimi anni è diventato sempre più inscindibile. La cosiddetta generazione Z, infatti, ha molto a cuore il futuro del pianeta, come dimostrano le tante manifestazioni ambientaliste sulla scia dei famosi Fridays for Future ispirati dall’attivista Greta Thunberg. Ne abbiamo parlato venerdì 27 maggio con le scuole medie di Pavullo riunite nel cinema Mac Mazzieri insieme allo scienziato e meteorologo Luca Lombroso e al Tenente Stefano Amendola del Centro Aeronautica Militare Monte Cimone. Luca Lombroso, presidente dell’Associazione Emilia-Romagna Meteo e divulgatore scientifico di grande fama, ha introdotto agli studenti concetti fondamentali per una corretta educazione ambientale, come l’Energy return on investment (EROI), ovvero l’energia ricavata su energia consumata, un coefficiente che, riferito a una data fonte di energia, ne indica la sua convenienza in termini di resa energetica e il paradosso di William Jevons, economista britannico secondo cui i miglioramenti tecnologici che aumentano l'efficienza di una risorsa

possono fare aumentare il consumo di quella risorsa, anziché diminuirlo. «Dobbiamo accelerare la consapevolezza generale sul cambiamento climatico - ha ricordato Lombroso - per consentire di prendere decisioni che ne limitino l’inevitabile impatto di cui ci stiamo tutti rendendo conto. Anche per questo il ruolo dei più giovani è indispensabile». Il Tenente Stefano Amendola ha illustrato l’attività di monitoraggio svolte dall’Aeronautica con la stazione meteo del Monte Cimone, mentre Monica Salvioli del centro studi dell’associazione ha presentato una serie di dati sul tessuto economico locale e sulle figure più richieste dalle imprese del territorio, aiutando i ragazzi e le ragazze a compiere la scelta migliore per il resto degli studi. «Con l’iniziativa di oggi ha ricordato Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam - rappresentiamo la vicinanza delle imprese ai più giovani. Insieme possiamo contribuire a sostenere un’economia più circolare e rispettosa dell’ambiente. Dobbiamo muoverci in questa direzione, senza indugi o ripensamenti per il bene di tutti».

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IN COPERTINA

La Gestione del Valore, il nostro primo bilancio di sostenibilità Presentato ai media locali il 21 giugno, contiene gli obiettivi futuri e i traguardi raggiunti dall’associazione

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uasi 11mila imprese associate, 653 tra dipendenti e collaboratori in 55 sedi, tra Modena e Reggio Emilia. Ma anche 64 anni di storia, 219 imprenditori dirigenti elettivi e 12.930 ore di formazione erogate ai dipendenti. Sono soltanto alcuni dei numeri che si ritrovano nel volume “La gestione del valore 2021”. Un mix riuscito del bilancio dell’intangibile e del bilancio di sostenibilità che analizza le tematiche ESG (ovvero quelle di natura ambientale, sociale e quelle economiche e di governance). Dal bilancio del Valore si evince quali sono gli ambiti d’intervento della nostra associazione ma anche il suo valore sociale. Un valore che si esplicita ad esempio nel proget-

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to di orientamento ‘Fare Futuro’ che coinvolge 16 istituti scolastici e 3.125 studenti. O che si esplicita anche nell'iniziativa ‘Lapam per il sociale’ con 263 computer rigenerati e donati a realtà del territorio. «La prima sostenibilità è quella economica, a partire da qui possiamo e, anzi, dobbiamo fare sostenibilità ambientale e sociale», ha sottolineato il Presidente Lapam, Gilberto Luppi, durante la conferenza stampa indetta per la presentazione del testo ai media locali. «Per questo motivo chiediamo al Governo e alla politica di sostenere questa transizione e di fare in modo che anche le piccole imprese possano essere coinvolte nel processo di sostenibilità. È importante stare al passo coi tempi.

Quando chiediamo agli imprenditori associati una certa sensibilità, o quando proponiamo incontri di approfondimento su queste tematiche, lo facciamo perché sentiamo una responsabilità nei confronti del territorio. Dare un esempio in modo autorevole per trasferire questa esperienza alle piccole imprese associate è importante. Quello che stiamo facendo e vogliamo continuare a fare è guidare le imprese in un percorso di consapevolezza. Vogliamo dare un contributo importante, e sappiamo che è necessario che le piccole imprese siano protagoniste del cambiamento. I piccoli imprenditori molto spesso fanno sostenibilità in modo naturale, sono i primi paladini dell’economia circolare. Essi


IN COPERTINA realizzato in modo unidirezionale, ma che coinvolge i 650 dipendenti Lapam e gli oltre 11.000 associati. La sensibilità della struttura, che ha innescato questo meccanismo virtuoso, si fonde con quella di tanti imprenditori che stanno facendo da sempre una ‘sostenibilità involontaria’, con le loro scelte».

Gli obiettivi per il 2022

vivono e lavorano sul territorio, avendone cura sia sotto il profilo ambientale che sociale. Vogliamo che questa consapevolezza cresca e che sia sempre più un patrimonio di tutti». «Il primo “Bilancio del Valore” prende in considerazione i tre grandi filoni ESG con una rendicontazione, basata sul sistema GRI Standards, il sistema più usato a livello globale, che mette al centro sia i cosiddetti intangibili che questi tre pilastri a cui si aggiunge una piccola, ma significativa, parte economica», ha aggiunto Carlo Alberto Rossi, Segretario generale Lapam. «Già, perché per fare sostenibilità vera e non solo di facciata, per evitare il green o il social washing,

Particolarmente stimolanti e interessanti sono gli obiettivi di sostenibilità che l'associazione si è data per il 2022. Tra questi è già stato raggiunto il passaggio al 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili. È in programma anche l’installazione di pannelli fotovoltaici nelle sedi di proprietà e l'implementazione della raccolta differenziata in tutte le sedi dell'associazione sul territorio. In via di ultimazione una piattaforma digitale per favorire l’incontro tra le imprese associate, la quarta edizione del progetto ‘Lapam crea futuro’ . Un percorso di formazione per neo diplomati e laureati finalizzato all'inserimento di 24 giovani nell'area lavoro e della consulenza aziendale. Il bilancio del Valore è stato realizzato con la consulenza tecnica di Mediamo società benefit, grazie alla formazione e al supporto fornito da Paolo Seghedoni e Andrea Cavallini.

è necessario partire da lì. È necessario partire da una sostenibilità economica che permetta di implementare le altre dimensioni e che tragga vantaggio dall'attenzione all'ambiente. È un processo che non si può più rinviare, le conseguenze della crisi ambientale sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Va posta attenzione anche al territorio in cui viviamo, e come associazione di piccole imprese, con imprenditori e collaboratori che vivono sul territori , questa La Gestione del attenzione è sempre versione stata particolarmente alta». Rossi conclude e Scansiona il QrCode rilancia: «Questo è per acceder alla pagina un bilancio che non è

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Valore online

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FOCUS EMERGENZA IDRICA

Emergenza idrica Siccità e gestione dell'acqua nelle nostre province L’attuale grave siccità causata dal cambiamento climatico ci porta a confrontarci con un sistema di gestione e distribuzione dell’acqua inefficiente, che disperde parte dell’acqua immessa. Un annoso problema già noto, e per cui il PNRR può essere un’opportuni-

tà, stanziando finanziamenti per l’efficientamento del sistema. Una necessità primaria per l’ambiente e la comunità, ma che arriva a colpire in prima istanza quelle imprese water intensive, ovvero che basano il proprio ciclo produttivo su una larga disponibilità di acqua. Reggio Emilia

Temperatura media annua

Basata sulla temperatura media registrata a Bologna

1.891

Imprese manifatturiere coinvolte dalla crisi idrica

Modena

2.418

17°

16°

Utilizzo dell'acqua per settore manifatturiero

15°

Litri usati per ogni euro di valore prodotto, principali settori 14,2°

15,5°

15,6°

14,9°

15,9°

14,8°

15,3°

16,4°

16,3°

16,5°

16,4°

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

14°

Estrattivo

0

Tessile

Fonte ISTAT

- 30%

Precipitazioni totali annue

precipitazioni cumulate da gennaio a maggio 2022

21,7 litri/¤

20,9 litri/¤

Petrolchimica

17,5 litri/¤

Farmaceutica

14,1 litri/¤

Gomme e plastica

12,4 litri/¤

600 mm

Ceramica

11,2 litri/¤

400 mm

Carta

10,1 litri/¤

Prodotti in metallo

7,4 litri/¤

mm rilevati a Bologna 1000 mm

Valore climatico 1971 / 2000

543

829

786

612

736

897

916

911

609

502

979

800 mm 755 mm

2020

2019

2018

Fonte EUROSTAT

Fonte ISTAT

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2017

2016

2015

2014

2013

2012

2011

2010

200 mm

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5

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FOCUS EMERGENZA IDRICA

Perdite idriche nelle reti comunali dell'acqua potabile

Anno 2020, differenza tra acqua immessa e acqua erogata, migliaia di metri cubi, perdite in percentuale sui volumi immessi in rete

Italia

36,2%

Emilia Romagna

29,9%

Ferrara

40,2%

Parma

38,0%

Modena

36,7%

Bologna

27,8%

Forlì

26,3%

Rimini

25,0%

Reggio Emilia

24,3%

Ravenna

24,1%

Piacenza

18,9%

spreco da 25 a 39 m3 al giorno per km di tubazioni

spreco fino a 14 m3 al giorno per km di tubazioni

10%

20%

30%

40%

Fonte ISTAT

PNRR - Spese e investimenti

Previsti nell'ambito della Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica

2.000 mln€

Infrastrutture idriche primarie

Investimenti nelle infrastrutture

600 mln€

Dinamica della spesa pubblica per la gestione dell'acqua dal 2010 al 2020 Germania

Francia

Spagna

Italia

Fognature e depurazione UE

4.380

880 mln€

Investimenti nell'agrosistema

milioni di €

30,6%

0,1%

70€ per ab.

115€ per ab.

-27,9% -32,9% 

59€ per ab.

26€ per ab.

900 mln€

+2% 

Fonte PNRR

72€ per ab.

Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione

40%

20%

0

-20%

68,2% della pop. in Emilia Romagna

Preoccupazione per il cambiamento climatico Percentuale di popolazione che si ritiene preoccupata per i cambiamenti climatici e l'effetto serra Fonte ISTAT

-40% Fonte EUROSTAT

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COMMERCIO

I saldi a inizio luglio non ci piacciono, il rischio flop è alto Cinzia Ligabue, presidente Licom, non nasconde le perplessità per l’avvio dei saldi ed evidenzia i limiti di questa consuetudine

“I

saldi a inizio luglio? Non ci piacciono, non rispondono alle esigenze dei commercianti e vanno incontro a un concreto rischio flop. Due anni fa il posticipo ai primi di agosto aveva avuto qualche effetto positivo, ma il ritorno già nel 2021 alla data del primo sabato di luglio non ha sortito i benefici auspicati. Onestamente non ci aspettiamo grandi risultati e, al tempo stesso, ribadiamo quello che abbiamo già avuto modo di dire: i saldi sono uno strumento anacronistico che andrebbe ripensato a fondo”. Cinzia Ligabue, presidente Licom, non nasconde le perplessità nei confronti dell’avvio dei saldi al 2 luglio e, più in generale, evidenzia i limiti di questa consuetudine. “Di fatto vendite promozionali e sconti si susseguono online e, di conseguenza, anche nei negozi e nel periodo immediatamente precedente i saldi molti clienti entrano, chiedono il prezzo e poi tornano a distanza di qualche settimana per acquistare la merce in saldo. È chiaro che arrivare a inizio agosto darebbe modo di avere il prezzo pieno per più tempo e porterebbe i saldi alla propria collocazione naturale, ovvero la vendita di fine stagione. Ma al 2 di luglio la stagione è ancora molto lunga…”. La presidente Ligabue prosegue il ragionamento e inserisce dati nuovi: Laura Roncaglia Referente categoria Commercio

In questi giorni si parla tanto del Pos, e capiamo che la moneta elettronica per i pagamenti è sempre più utilizzata, ma poi ci troviamo a dover fare i conti con la normativa che fa partire i saldi così presto. Delle due l’una, o pensiamo al futuro e quindi a forme di servizio sempre più personalizzate su misura per il cliente, a una formazione adeguata per i commercianti, a sistemi di comunicazione al passo coi tempi, oppure restiamo ancorati a riti anacronistici come i saldi. Quello che andrebbe regolamentata è la concorrenza dell’online, settore in cui fioccano sconti e vendite promozionali senza soluzione di continuità. Anche questo lo abbiamo detto tante volte: è necessario andare incontro a una regolamentazione sia dell’online che offline, per fare in modo che i negozi (che, lo ricordiamo, sono anche un presidio di carattere sociale e di sicurezza) possano vivere e che i commercianti riescano a guadagnare il denaro sufficiente a retribuire il lavoro e a pagare i costi. Come fa un piccolo commerciante a vivere se vende sempre in sconto?. La domanda di Ligabue ha una risposta… scontata: In questo modo possono prosperare solo i grandi gruppi o le catene, i piccoli negozi di vicinato non ce la fanno. E non è giusto che vengano trattati diversamente dai grandi gruppi del commercio elettronico.

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BENESSERE

La Luna, molto più di un semplice salone Galli: «il nostro è un lavoro sartoriale che nasce dall’esperienza e dal confronto con il cliente»

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a Luna è un salone di parrucchieri di Modena con cinquant’anni di storia. Fabio Rossi, Simone Galli e Tetyana Kulko sono la terza generazione di artisti della barba e del capello che lavorano qui. L'hair stylist creativo è Fabio Rossi mentre Simone Galli è il barber specialist. Fabio e Simone hanno rilevato il negozio nel 2014 e due anni fa, quando sono iniziati i lavori di ampliamento del locale, è entrata in società Tetyana Kulko. Un mese fa, una volta acquisito in proprietà l'immobile, La Luna si è

Elena Baraldi Referente categoria Benessere

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trasformata, rinnovandosi completamente e inaugurando la nuova veste con una festa, il 22 maggio scorso. «Il nostro salone punta molto sulla professionalità e sulla cura della clientela, cercando sempre soluzioni innovative - spiega Simone Galli - Vogliamo fare star bene i nostri clienti, curando la persona che entra regalandogli un momento di puro benessere. Ecco perché abbiamo pensato a un salone dentro il salone: l'Head spa, un privè dove il cliente, su appuntamento, verrà accolto da Tetyana che si dedi-

cherà esclusivamente al benessere del suo cuoio capelluto. Nell’Head spa Tetyana metterà a frutto anche le proprie competenze in aromaterapia e cromoterapia utilizzando prodotti naturali e made in Italy. La scelta di quali prodotti utilizzare viene fatta in base alle caratteristiche del cuoio capelluto della persona. Anche la musica e l'arredamento di questo spazio sono pensati ad hoc per il cliente, così che possa vivere un’esperienza unica e rilassante». Simone si prende almeno un'ora per servire al meglio il cliente nel

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BENESSERE "barber corner" dell'attività: «Con il cliente ci confrontiamo, studiamo una soluzione adatta al suo viso e alla sua personalità, diamo consigli su come mantenere il più a lungo possibile la sua barba a posto. Crediamo che oggi siano la qualità del servizio e il benessere della persona a contare di più rispetto alla semplice convenienza economica. Il nostro è un lavoro sartoriale. Ho l'ambizione di unire gli antichi rituali della barberia alle nuove forme della tecnologia». L’hair stylist Fabio Rossi, ad esempio, trova sempre nuovi stimoli e si aggiorna studiando il lavoro di colleghi esteri. Nel settore del benessere gli ultimi anni hanno visto un aumento delle attività in città, soprattutto in certe zone periferiche e residenziali. «Ovviamente – precisa Galli - ci dobbiamo confrontare con il problema dell'abusivismo. A questo proposito mi preme sottolineare che il ruolo di controllo degli organismi predisposti dovrebbe essere più capillare e attento. Il problema infatti è che spesso i parrucchieri o le estetiste abusive si fanno pubblicità sui social promuovendo le proprie attività abusive a domicilio, e nessuno fa niente. Chi invece, come noi, ha un negozio a volte purtroppo fa concorrenza al ribasso puntando sui prezzi bassi invece che su professionalità e innovazione. La cosa che dispiace è soprattutto la mentalità di chi, pur di accaparrarsi i clienti, fa prezzi molto bassi a scapito della cura del proprio servizio e dell’attenzione al cliente. Questo non aiuta la categoria a crescere in qualità. Crediamo comunque che ci sia posto per tutti, l’importante è che sia in regola». A domanda diretta Simone preferisce evitare di fare considerazioni sul look più attuale del momento o sulle tendenze per l'estate: «Quando arriva qualche cliente con la foto della cantante o dell'attrice più in voga, e ci dice "voglio un

taglio o un colore così", noi preferiamo discuterne con lei a 360%, senza limitare le sue idee. Anzi, abbiamo da poco una collaboratrice che si occupa non solo di prendere gli appuntamenti ma si integra con il nostro lavoro facendo accoglienza e iniziando il discorso su quello che desiderano». Visitando i profili social della loro attività si nota la grande varietà di stili, tagli e colorazioni applicate a teste e guance dei clienti, che si fanno volentieri ritrarre in foto per

una sorta di catalogo vivente. Un tempo si credeva che tagliare i capelli avesse a che fare con l'animo umano, chi lo faceva spazzava via il male accumulato: e chi svolgeva questa funzione godeva di alto prestigio sociale. «La barba è più importante della biancheria intima, è un biglietto da visita. Le mie guance - conclude Galli - non vedono la lama da quindici anni».

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IMPIANTISTI

Cosa sta succedendo alle nostre TV? Dal 9 marzo 2022 si susseguono i problemi di ricezione in provincia di Modena. Abbiamo chiesto i motivi dei disguidi ad un professionista del settore

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iampiero Barbieri, antennista e titolare di Elettronica 90 di Bomporto, membro del Consiglio degli Impiantisti Lapam, non aveva mai visto un caos simile. Ci riferiamo al cambio delle frequenze al nuovo sistema di trasmissione del segnale TV inaugurato quest’anno. Per capire cosa sta succedendo lo abbiamo intervistato. Signor Barbieri, cosa sta succedendo alle nostre TV e come è possibile ovviare ai problemi di ricezione che stanno interessando tanti consumatori? «I grossi cambiamenti sono iniziati dal 9 marzo 2022. Quel giorno è avvenuto il cosiddetto switch off dei canali TV che sono passati a un nuovo sistema di trasmissione in HD (alta definizione ndr.) e, oltre a questo, c’è stato il cambio delle frequenze, tra cui la più importante è quella che ha riguardato la RAI. Soprattutto RAI 1, RAI 2 e RAI 3 che ora sono sulla frequenza 37, schiacciata - per così dire - tra le frequenze 36 e 38 in concessione a Mediaset. Questo ha creato dei problemi di ricezione, perché il canale RAI è molto debole rispetto ai due Mediaset, quindi molto più instabile».

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IMPIANTISTI Lato antennisti, come risolvete il problema? «Montiamo degli impianti di nuova generazione con delle antenne molto performanti per la ricezione, con dei centralini elettronici programmabili che mantengono il livello costante in uscita anche se cambiano i segnali in ingresso. È bene però specificare un altro aspetto…». Quale? «A gennaio 2023 ci sarà un’altra novità, cambierà il sistema di trasmissione e si passerà ad una nuova tecnologia di compressione denominata T2. Quindi le antenne restano quelle, ma le TV dovranno essere di ultima generazione, per intenderci prodotte dopo il 2018. In alternativa sarà necessario dotarsi di un decoder». Quindi chi ha un TV prodotto dopo il 2018, riceverà senza problemi il segnale? «Non proprio. Il TV riceve quello che dà l’antenna. Se questa riceve un segnale di buona qualità chiaramente la televisione lavorerà correttamente, come è sempre stato anche con l’analogico, se però il segnale risulta debole potrebbe comunque avere dei problemi di ricezione». Elettronica 90 quante richieste di intervento ha registrato per risolvere questo genere di problema? «Consideri che nella sola giornata del 9 marzo abbiamo avuto 137 telefonate. Poi siamo passati ad una media di 30/40 richieste di intervento al giorno e oggi ci siamo stabilizzati intorno alle 10/15 telefonate quotidiane. Durante l’intervento verifichiamo le condizioni dell’antenna, se è funzionante; se è stata modificata dopo il 2011 (quando c’è stato l’altro cambio analogico/ digitale), e se non è stata danneggiata dalla forte grandinata del 2019, basta installare il centralino elettronico programmabile con un costo minimo che va dalle 350

Letizia Budri Referente categoria Impiantisti

euro più IVA ad un costo massimo di 750 euro più IVA, a seconda delle diverse esigenze». Non poco. Soprattutto per chi ha già acquistato un televisore di ultima generazione… «In effetti c’è stato un problema di comunicazione nazionale, nel senso che non sono state considerate alcune specificità territoriali. In molte zone d’Italia i segnali delle varie emittenti arrivano tutti dagli stessi ripetitori. Mentre in altre zone, come la provincia di Modena, la RAI ha fatto delle modifiche importanti, creando dei problemi ai consumatori. Per intenderci i ripetitori RAI per la nostra provincia sono vari; Fiorano per servire Sassuolo ed alcuni paesi limitrofi, mentre Barbiano, in provincia di Bologna dovrebbe servire la città ed alcuni paesi della pianura. È chiaro che quando un cliente ha acquistato un TV di ultima generazione e, per vedere correttamente, deve acquistare anche un nuovo centralino, non rimane contento. Questo però non dipende da noi». Sarebbe quindi necessario che la RAI migliorasse la qualità del segnale… «Senz’altro. In questo senso abbiamo già avuto un incontro con Regione Emilia Romagna e CNA per richiedere un intervento urgente. L’alternativa è quella di aggiungere nuovi ripetitori in posizioni strategiche. Il problema più grande è sorto il 19 marzo, quando in Veneto è stato acceso un ripetitore a Velo Veronese che ha iniziato a disturbare i canali RAI nella nostra zona. Stanno cercando di intervenire, ma il problema è di sincronizzazione tra i vari ripetitori, posizionati anche a distanze molto diverse è una cosa molto complessa. È questo il problema principale. L’alternativa è ricevere il segnale via satellite usando la piattaforma Tivùsat, ma non è possibile farlo per tutti».

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ALIMENTAZIONE

Etichettatura alimenti: cosa dice la normativa L’etichettatura degli alimenti fornisce un supporto fondamentale per il consumatore finale, perché possa prendere scelte consapevoli in fase di acquisto

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ali etichette, infatti, riportano una serie di informazioni (obbligatorie per legge) importanti non solo per tutelare la salute del cliente, ma anche per permettergli di avere indicazioni e parametri uniformi nella valutazione e diventano di fatto una sorta di “carta d’identità” che accompagna l’alimento. Per quanto riguarda l’etichettatura i riferimenti normativi sono essenzialmente due: il Regolamento UE 1169/2011 "relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori" per i prodotti pre imballati, destinati confezionati al consumatore finale il D.Lgs. 109/92 e alcuni riferimenti del regolamento Ue 1169/2011 per i prodotti sfusi o pre incartati Partiamo subito con la definizione di etichettatura, secondo quanto riportato all'articolo 2 del Regolamento 1169/2011: "qualunque menzione, indicazione, marchio di fabbrica o commerciale, immagine o simbolo che si riferisce a un alimento e che figura su qualunque imballaggio, documento,

Daniele Casolari Referente categoria Alimentazione

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avviso, etichetta, nastro o fascetta che accompagna o si riferisce a tale alimento". Come specificato all'articolo 2, comma 3, la normativa sull'etichettatura degli alimenti si applica agli operatori del settore alimentare, in tutte le fasi della catena alimentare, quando le loro attività riguardano la fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. In questo contesto, il Regolamento si applica a tutti gli alimenti destinati al consumatore finale. L'articolo 9 del Regolamento Europeo fornisce l'elenco delle indicazioni che ogni etichetta di prodotti alimentari è obbligata ad avere.

nome o ragione sociale e indirizzo dell'operatore del settore alimentare paese di origine o luogo di provenienza istruzioni per l'uso (nei casi in cui la mancanza di tale indicazione possa rendere difficile un uso adeguato dell'alimento); titolo alcolometrico volumico effettivo, per bevande che contengono più di 1,2% di alcol in volume dichiarazione nutrizionale (con valore energetico e quantità di grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale)

Si tratta di: denominazione dell'alimento elenco degli ingredienti indicazione di sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze quantità di tali ingredienti o categorie di ingredienti quantità netta dell'alimento termine minimo di conservazione o data di scadenza condizioni particolari di conservazione e/o condizioni di impiego

Come specificato all'articolo 13, inoltre, è importante che queste informazioni siano inserite in un punto facilmente visibile, che siano indelebili e leggibili in modo chiaro. Successivamente all’entrata in vigore del regolamento 1169/2011, è in vigore da maggio 2018 il riferimento italiano dal punto di vista sanzionatorio, il D.Lgs. 231/2017. Le sanzioni, scattate ufficialmente a partire dal 9 maggio 2018, possono prevedere multe da un minimo di 500 euro fino a un massimo di 40 mila euro.

059 893 111 daniele.casolari@lapam.eu



MOVIMENTO DONNE IMPRESA

Summer Camp 2022 Movimento Donne impresa In Emilia Romagna cresce l’imprenditoria femminile

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ll’ottava edizione del Summer Camp 2022 del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Emilia-Romagna è stato presentato il focus “Donne e imprese: le sfide della primavera 2022”, a cura dell’Osservatorio MPI Confartigianato regionale. Oltre quaranta imprenditrici si sono date appuntamento all’ormai tradizionale Summer camp che, come le precedenti edizioni, si è svolto a Milano Marittima, il 19 e 20 giugno. Il primo significativo dato che emerge dallo studio presentato è che torna a crescere l’imprenditoria femminile in Emilia-Romagna. Le imprese gestite da donne in regione nel primo trimestre 2022 sono 85.076, +1% rispetto allo stesso trimestre del 2021 quando erano 84.259. Restano tuttavia moderati i flussi di aperture e chiusure. Sono 21.221 le imprese artigiane femminili, il 22,5% del totale imprese femminili, di queste il 19,9% risultano gestite da straniere. Nei Servizi alla persona 2 artigiani su 5 sono donne. Servizi alla persona,

Guarda il video del Summer Camp 2022 Movimento Donne Impresa Scansiona il QrCode per acceder al Video

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Abbigliamento, Servizi di pulizia e Ristorazione sono i settori a maggior presenza femminile. “Ci sorprende positivamente il dato di crescita delle imprese femminili nel primo trimestre 2022, non solo rispetto al 2021, ma anche ai periodi pre pandemia – afferma Cinzia Ligabue, presidente del Gruppo Donne Impresa Emilia Romagna -. Si sta verificando una situazione per cui le donne sono ‘stanche’ di lavorare da dipendenti e decidono oggi, anche spronate dalle difficoltà della pandemia, di creare un proprio business in cui crescere. In tutto questo occorre dare atto alla Regione Emilia-Romagna che favorisce questi processi sia con finanziamenti ad hoc, sia con lo sviluppo di servizi che permettono alle donne di potere esprimersi al meglio anche sul lavoro”. Note dolenti arrivano dal mercato del lavoro con circa 34 mila occupate in meno nei due anni della pandemia con un calo del 3,8% rispetto al 2019, contro un – 1,2% in campo maschile. La crisi ha colpito più duramente i lavori indipendenti, anche se le donne crescono di più nella ripresa rispetto agli uomini. Altro dato da non sottovalutare: cresce l’inattività con le donne che segnano nel 2021 un tasso del 33,5%, +2,2 punti rispetto al 2019.


MOVIMENTO DONNE IMPRESA Tra i motivi certamente quelli famigliari, in particolare la gestione dei figli. Guardando al futuro le donne sono convinte che sia necessario investire per potere competere, in particolare le imprenditrici puntano sulla formazione personale e su sostenibilità ambientale e risparmio energetico, i due settori sui quali si prevedono i maggiori investimenti.

Il commento dalla presidente del Movimento Donne Impresa di Modena e Reggio Emilia, Rita Cavalieri: “Non bisogna abbassare la guardia sul versante occupazionale. E su questo aspetto i dati che riguardano formazione e investimenti lo dimostrano. Noi donne siamo combattive, non ci arrendiamo facilmente, siamo sempre pronte a reagire adottando una o più azioni di sviluppo per provare a restare sul mercato e competere. Non a caso investiamo sempre di più sulla crescita personale, puntando su settori di grande prospettiva come quelli legati alla transizione ecologica e mantenendo sempre una forte attenzione al benessere della

Elena Baraldi Referente Movimento Donne Impresa

comunità e della persona”. “Rispetto agli studi riferiti ai mesi precedenti, è importante evidenziare che l’imprenditoria femminile torna a crescere dopo i due anni della pandemia – sottolinea Davide Servadei, presidente Confartigianato Emilia Romagna, presente al Summer Camp -. I dati comunque confermano come i lavori indipendenti siano quelli che più hanno sofferto in questo periodo, così come preoccupa il calo dell’occupazione femminile e l’aumento delle inattività. Sono questi i due aspetti sui quali occorre un impegno congiunto associazioni e istituzioni per affrontare i nodi che impediscono uno sviluppo dell’imprenditoria femminile e, più in generale, della crescita delle occupate, a cominciare da politiche che promuovano forme di conciliazione vita-lavoro e di welfare territoriale. Le donne sono più attente ai temi della formazione personale e della sostenibilità ambientale e le imprese femminili crescono di più nella ripresa rispetto agli uomini. Non a caso le risorse per gli incentivi del Ministero dello Sviluppo economico a sostegno dello sviluppo e del consolidamento delle imprese femminili si sono esaurite in poche ore. L’elevato numero di domande presentate il 19 maggio e il 7 giugno ha istantaneamente prosciugato il plafond di 400 milioni. È quindi importante far sì che queste misure diventino strutturali”.

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MODA

Moda al Futuro 14a edizione l'iniziativa che mette in relazione studenti e imprese del settore, in collaborazione con l’Istituto Vallauri

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uest’anno ad ospitare la sfilata conclusiva del progetto “Moda al Futuro”, il concorso promosso da Lapam Confartigianato in collaborazione con l’Istituto Vallauri, è stata “Daniela Dallavalle” con la sua Baracca sul Mare. Questo evento continua a riscuotere un grande successo, in particolare questa 14° edizione che ha coinvolto le classi 5b e 5d dell’indirizzo moda. Evento che non si è mai fermato, nemmeno durante la pandemia, e quest’anno è finalmente tornato nella sua piena operatività. 33 studenti, 32 ragazze e un ragazzo, hanno presentato le loro creazioni, frutto dell’incontro tra scuola e imprese avvenuto

Laura Roncaglia Referente categoria Moda

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durante il corrente anno scolastico. Coinvolte 23 aziende del territorio. Presente alla premiazione, come ospite d’onore, anche Anna Molinari, fondatrice di Blumarine, che ha apprezzato il lavoro dei giovani ‘stilisti in erba’.

Jo, mentre terze, ancora a pari merito, si sono classificate Jennifer Liviero, seguita da Giovani Idee, e Lara Razzini, con A.Vi Stampe e RC Fashion Rosa Cipria, con i progetti “Violenza psicologica – un amore fatale” e “Cruella de vil”.

I vincitori del concorso

Menzioni speciali delle giuria

Vince Andrea Bonaccini con il suo abito denominato “Il Cinema”, seguito dall’azienda Twinset. Seconde ex aequo Anais Luongo con l’abito dal titolo “Femme” e Martina Depietri con “La rinascita dell’eleganza”, con l’appoggio rispettivamente da Twinset e Liu

Premio speciale come “capo di tendenza” è andato all’abito di Matilde Solieri, abbinata all’azienda Cristina Gavioli; la menzione per la “Creatività” è stata assegnata sia a Michelle Piazzola seguita da Adriana Mode Sartoria, che ad Annarita Renalto con Knitaly; menzione

059 893 111 laura.roncaglia@lapam.eu


MODA “Confezione” a Jessica Molino con Crea-Si e Chiara Perondi sempre con Knitaly; menzione “Progettazione grafica” per Amandeep Saini abbinata a Creazioni Miss Patty; “Sogno e teatralità” ad Asmaa Moughamir con Pretty Mode; infine menzione “Tema sociale” a Jennifer Liviero con Giovani Idee. I primi 5 premiati hanno avuto l’occasione di andare due giorni a Roma nel mese di luglio, dove hanno potuto visitare l’archivio della prestigiosa casa di moda delle Sorelle Fontana.

Importante sinergia tra scuole e imprese Vincenzo Cardarella, dirigente della scuola, spiega: “L’iniziativa rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di formazione dei nostri studenti e conferma ancora una volta l’importanza della sinergia pluriennale tra il nostro Istituto e Lapam Confartigianato. La costante collaborazione con le aziende del territorio consente all’Istituto Vallauri di essere un punto di riferimento per la formazione professionale, in particolare nell’ambito della moda, garantendo sempre livelli di eccellenza per qualità e innovazione della propria offerta curricolare”. “Lapam da anni ha fatto del rapporto scuola-mondo del lavoro uno dei tratti caratteristici del suo impegno in città – sottolinea il presidente Lapam Moda, Roberto Guaitoli – bisogna dare spazio ai giovani per permettere loro di dar sfogo alla creatività, con la creazione di loro capi di abbigliamento; inoltre è anche un modo per mettersi in gioco e far vedere il risultato dei loro lavori, nel connubio tra la scuola e il nostro mondo, perché abbiamo bisogno di persone professionali che sappiano essere più spendibili nel contesto lavorativo”.

Guarda l'intervista ad Andrea Bonaccini, vincitore del concorso e a Roberto Guiatoli, Presidente Lapam Moda Visita il canale Youtube di Lapam Confartigianato, oppure scansiona il QrCode con il tuo Smartphone

Nella pagina a fianco: i premiati di Moda al Futuro 14a edizione. In questa pagina in alto: l'abito di Andrea Bonaccini classificato al 1o posto. In questa pagina in basso: il Presidente della categoria Moda Roberto Guaitoli e Daniele Dallavalle

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MODA

Moda: il rimbalzo dell’export Nel 2022 Modena tra le poche realtà ad aver superato i livelli del 2019

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a Moda è il settore manifatturiero che nel corso del 2022 mostra il più forte rimbalzo della produzione, pur confermandosi quello che ha subito l’impatto più pesante della crisi innescata dalla pandemia, tanto da essere il settore più al di sotto rispetto al livello pre-crisi del 2019. Ma, per quanto riguarda l’export, la provincia di Modena è tra le poche (una decina in tutta Italia) ad aver recuperato e superato i livelli precedenti al Covid, con una crescita del 4,6% negli ultimi 12 mesi rispetto alla fine del 2019. Lo evidenzia un’indagine dell’Ufficio studi Confartigianato Lapam. Un dato incoraggiante, che comunque va preso con le molle, dato che le turbolenze dei mercati internazionali sono molto accentuate e che a un aumento delle esportazioni corrisponde un aumento dei prezzi, con la conseguente difficoltà per le imprese a mantenere i margini di profitto a livelli accettabili. A livello nazionale nei primi quattro mesi 2022 la produzione del settore cresce dell’11,2% in un anno e va meglio sia rispetto al +2,0%

del Manifatturiero sia al +8,2% del settore nella media Ue a 27. Nel 2022 la produzione del settore – media degli ultimi 12 mesi terminanti ad aprile 2022 – rimane del 18,4% sotto il livello pre-crisi del 2019, con un maggiore ritardo per l’Abbigliamento (-34,7%), mentre per la Pelle il calo è importante ma inferiore e pari al -14,3% e il Tessile si ferma sul -5,2%. Per quanto riguarda le esportazioni modenesi, sottolinea l'analisi Lapam, nei primi tre mesi del 2022 le vendite della Moda crescono dell’11,8% in un anno, valore dimezzato rispetto al +24,6% del Manifatturiero. Se si guarda agli ultimi 12 mesi, come detto, la Moda supera del +4,6% il valore del 2019, la peggior performance tra i comparti, mentre per il Manifatturiero le vendite all’estero superano del 17,5% il livello del 2019. Sul ritardo pesa il calo dell’export in Russia (-17,8% nel I trimestre del 2022 e -11,3% il dato annualizzato rispetto al 2019) e gli effetti della Brexit (l’UK è tra i principali 10 paesi partner, e vede un calo del -16,7% nel I trimestre 2022 e -55,8% sul 2019).

Crescita export di Moda e Manifattura

+4,6%

+11,8%

Moda Crescita export ultimi 12 mesi rispetto al 2019

+17,5%

Manifatturiero

Moda Crescita export o 1 trimestre 2022

+24,6%

Manifatturiero

Calo export di Moda e Manifattura verso Russia e Regno Unito

-11,3% Russia Calo export ultimi 12 mesi rispetto al 2019

-55,8% Regno Unito

-17,8% Calo export o 1 trimestre 2022

Russia

-16,7%

Regno Unito

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Sui mercati internazionali, a maggio 2022 il prezzo del cotone, valutato in euro raddoppia in un anno, avvicinandosi al massimo storico di marzo 2011. Sempre sul fronte degli scambi lungo le filiere globali, va segnata una crescente difficoltà per le imprese della moda determinata dalla insufficienza dei materiali, più accentuata nel Tessile. Inoltre, il costo dei container per trasporti via mare a giugno del 2022 è più che quadruplicato rispetto a due anni prima. Nonostante le criticità nell’arco degli ultimi due anni, la Moda lamenta una cronica mancanza di lavoratori soprattutto specializzati: a giugno 2022 le imprese modenesi, come evidenzia l'Ufficio Studi Lapam, segnalano difficoltà di reperimento di operai specializzati della Moda per il 57,3% delle entrate previste, di oltre dieci punti superiore al 46% del totale entrate. Le difficoltà che il settore ha attraversato durante la pandemia sono rese evidenti anche dal calo degli investimenti in innovazione: il 74% delle imprese del settore ha infatti dovuto sospendere o ridurre le proprie attività innovative nel 2020, con una contrazione degli investimenti più severa rispetto al totale attività manifatturiere (-7,2 punti). Nonostante ciò, oltre una impresa della moda su quattro nel triennio 2018-2020 ha introdotto innovazioni nei processi e metodi di produzione (il 26,5%) e/o innovato i propri prodotti (il 25,9%). Con un occhio di riguardo anche all’ambiente. Il settore tessile infatti è tra quelli con un maggior utilizzo d’acqua (sono necessari 20,9 litri per euro di produzione venduta). Anche per questo, è richiesta attitudine al risparmio energetico al 68,9% delle entrate previste dalle imprese del settore a Modena.


EXPORT

Performance dell’export nei primi tre mesi del 2022 I dati delle province di Modena e Reggio Emilia elaborati dal nostro Ufficio Studi

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e province di Modena e Reggio Emilia hanno visto durante i primi tre mesi di quest’anno notevoli risultati nel commercio internazionale. Entrambe le province infatti raggiungono in questo primo trimestre un record di export in

valore. Modena supera i 4 miliardi di euro, vale a dire un quinto (il 20,1%) del valore delle esportazioni regionali. Anche Reggio raggiunge un massimo storico superando i 3 miliardi, cifra che corrisponde al 16,1% del totale export Emilia-Ro-

magna. Complessivamente le due province coprono oltre un terzo delle esportazioni della nostra regione (36,2%) avvenute nel primo trimestre, quota che però è in calo rispetto allo stesso periodo del 2019 (era al 37,4%).

Serie storica dell'export delle provincie di Modena e Reggio I dati si riferiscono al 1o trimestre degli anni dal 1991 al 2022 Modena 4.154

Reggio Emilia 4.000 mln di ¤ 3.151

3.322

3.000 mln di ¤ 2.106

2.505

1.858

2.000 mln di ¤

1.709 1.274

1.000 mln di ¤

2022

2021

2020

2019

2018

2017

2016

2015

2014

2013

2012

2011

2010

2009

2008

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

2000

1999

1998

1997

1996

1995

1994

1993

1992

1991

0

1o trimestre

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EXPORT

Dinamica dei primi 10 prodotti esportati Variazioni percentuali 1o trimestre 2022 sul 1o trimestre 2021 Prodotti delle altre industrie manifatturiere

6,3%

Articoli di abbigliamento

6,8%

Apparecchiature elettriche e per uso domestico

12,9%

Prodotti in metallo

14,8%

Macchinari e apparecchiature

20,6%

Articoli in gomma e materie plastiche

22,1%

Ceramiche

23,5%

Prodotti alimentari

28,3%

Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi

32,3%

Prodotti chimici

44,8%

Apparecchiature elettriche e per uso domestico

3,4%

Prodotti alimentari

11,5%

Macchinari e apparecchiature

13,5%

Prodotti in metallo

19,3%

Computer, elettronica, apparecchi di misurazione e orologi

22,7%

Articoli di abbigliamento

25,1%

Ceramiche

28,3%

Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi

28,4%

Prodotti della metallurgia

44,1%

Prodotti chimici

46,7%

Modena Reggio Emilia

Il 50,8% delle esportazioni di manufatti made in Modena è diretto verso i paesi extra UE, mentre il restante 49,2% è destinato ai paesi dell’Unione Europea. La manifattu-

Matteo Roversi Referente internazionalizzazione e mercati esteri

42 Imprese & Territorio

I risultati sono positivi non solo in termini assoluti, ma anche in rapporto agli anni passati. Infatti le esportazioni della provincia di Modena nei primi 3 mesi del 2022 salgono del +24% rispetto al I trimestre dell’anno scorso, mentre l’export reggiano vede un incremento del +21,8%. I livelli sono superiori anche rispetto allo stesso periodo del 2019 (+27,1% a Modena e +20,4% a Reggio). È tuttavia da tenere in considerazione il contesto di crescente inflazione: l’aumento del valore delle esportazioni è influenzato dall’andamento dei prezzi all’esportazione che ad aprile 2022, per i prodotti manifatturieri no energy, salgono del +12,6%, in accelerazione rispetto al +11,5% registrato a marzo. Per la provincia di Modena, metà dell’export (il 50,1%) è costituito da prodotti del comparto meccanico, ossia autoveicoli (29,4%) e macchinari (20,7%). Seguono altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi – principalmente ceramiche – che costituiscono il 18,5% dell’export modenese totale. Oltre un terzo delle esportazioni reggiane (il 35,8%) è dovuto a macchinari e apparecchiature, a seguire vi sono articoli di abbigliamento (12,5%) e prodotti della metallurgia (10,9%). Tra i principali prodotti esportati, quelli che hanno visto una crescita maggiore rispetto al I trimestre del 2021 sono, nel caso di Modena, prodotti chimici (+44,8%), prodotti della metallurgia (+33,9%) e autoveicoli (+32,3%). A Reggio Emilia registrano un aumento più marcato le esportazioni di articoli in pelle (+89,1%), prodotti chimici (+46,7%) e prodotti della metallurgia (+44,1%).

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059 893 111 matteo.roversi@lapam.eu


EXPORT ra reggiana esporta verso i paesi al di fuori dell’UE per un più ridotto 37,6%, mentre la maggior parte (il 62,4%) rimane all’interno dell’Unione Europea. Nel dettaglio, Modena ha esportato maggiormente verso Germania (destinazione del 13,1% delle esportazioni manifatturiere modenesi), Stati Uniti (13%) e Francia (9,6%). Per Reggio al primo posto di nuovo la Germania (14,2%), a seguire Francia (12,8%) e Stati Uniti (9,2%). Tra i primi 10 paesi verso cui Modena esporta prodotti manifattu-

rieri, a crescere di più sono la Cina (+82,9% rispetto al I trimestre 2021 trainata da export di autoveicoli, più che quadruplicato), la Polonia (+41,3%) e la Spagna (+38,5%). Le esportazioni di Reggio crescono maggiormente verso Belgio (+45%), Spagna (+36%) e Polonia (+32,5%). Va precisato che la buona performance delle vendite del made in Italy sui mercati dell’America settentrionale è sostenuta dalla svalutazione del cambio, con l’euro che nei primi quattro mesi del 2022 si

è deprezzato sul dollaro del 7,6% su base annua. Questo andamento è influenzato dalle attese di una politica monetaria maggiormente deflazionistica negli Stati Uniti, oltre che una maggiore esposizione dell’Eurozona agli effetti della guerra in Ucraina. Le previsioni dell’Istat stimano un tasso di cambio di 1,07 dollari per euro nel 2022, con un deprezzamento del 9,3% rispetto all’1,18 dollari per euro del 2021.

un +19,2% mentre Reggio un +25,1% rispetto all’anno precedente; e rispettivamente un +23,8% e un +7,7% sullo stesso periodo 2019. Va inoltre notato che al I trimestre di quest’anno anche il comparto della moda (formato da tessile, abbigliamento e calzature) – che a Reggio non aveva ancora recuperato i livelli pre pandemia – supera il livello delle esportazioni pre Covid (+26,3% a Modena e +3,9% a Reggio). Nel dettaglio, a Modena quasi la metà dell’export MPI (il 46,7%) è dovuta a esportazioni di prodotti alimentari, mentre a Reggio la metà consiste in articoli di abbigliamento. Rispetto ai primi tre mesi del 2021 si registra una cresci-

ta maggiore a Modena per l’export di mobili (+70,1%), legno (+65,2%) e prodotti alimentari (+28,3%). A Reggio risultano sul podio gli articoli in pelle (+89,1%), il legno (+79,2%) e i prodotti tessili (+43,3%). Questi ultimi tuttavia sono ancora inferiori ai livelli delle esportazioni pre Covid del -3,1%, assieme ai prodotti delle altre industrie manifatturiere (-5,1%) e i mobili (-7,7%).

Focus export MPI I settori dell’alimentare, moda, legno e mobili, prodotti in metallo, gioielleria e occhialeria vedono oltre il 60% dei lavoratori impiegati in micro e piccole imprese. Le esportazioni di questi comparti vengono dunque definite “export di MPI” perché a concorrere al loro valore sono in larga parte proprio le MPI del territorio. Si tratta di settori che con i loro prodotti rappresentano quasi un quinto (il 19,7%) dell’export manifatturiero modenese e un quarto (25,1%) di quello reggiano. Nel suo complesso l’export di MPI registra nel I trimestre 2022 una performance positiva sia rispetto allo stesso periodo 2021 che rispetto agli stessi mesi del 2019. Infatti Modena segna

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MECCANICA

Germania e Svizzera: i partner della meccanica made in Italy Lo dimostrano gli ultimi dati sull'export. Un approfondimento sulle nostre province e un evento per ottenere nuovi contatti

G

ermania e Svizzera rappresentano due partner commerciali fondamentali per l'industria manifatturiera italiana. Secondo i dati rilasciati dal Ministero dell'economia e dell'energia tedesco, l'Italia è tra i primi 10 partner su scala mondiale della Repubblica federale. Mentre secondo i dati dell'Ufficio federale Svizzero di statistica, tra i paesi dell'Unione Europea, l'Italia rappresenta il secondo fornitore dopo la Germania. Secondo gli ultimi dati ISTAT sul commercio estero, relativi al primo trimestre 2022, dopo Stati Uniti (+40%) e Francia (+21%), Germania (+14,8%) e Svizzera (+32,2%) forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale, per cui i prodotti in metallo (esclusi macchine ed impianti ndr.) fanno la parte del leone (+34,9%).

Un fenomeno da monitorare Nonostante la crisi innescata dalla guerra Russa in Ucraina, insomma, le relazioni commerciali tra i nostri paesi tengono. Anzi, potrebbero rafforzarsi ulteriormente nel breve periodo. È quello che sostengono alcune analisi condotte negli ultimi mesi, secondo cui la pandemia prima e la guerra in Ucraina poi, hanno fatto emergere tra le "imprese

Livio Lazzari Referente categoria Meccanica

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059 893 111 livio.lazzari@lapam.eu


MECCANICA clienti" una maggiore consapevolezza dei rischi collegati a catene di fornitura troppo lunghe e soggette a turbolenze geopolitiche. Avere fornitori più vicini e che condividono una stessa area doganale o di libero scambio, rappresenta un elemento cruciale per garantire continuità aziendale in uno scenario instabile come quello attuale. Secondo un sondaggio condotto dalla società assicurativa Euler Hermes (gruppo Allianz ndr.), il 55% delle imprese tedesche sta valutando di trasferire la produzione in paesi più vicini e circa il 30% del campione sta valutando l'opzione del cosiddetto nearshoring. Soluzione condivisa anche dal centro studi tedesco IFO, secondo cui l'economia tedesca deve ridurre quanto prima la propria dipendenza da partner autoritari, ma anche da imprenditori dell'est Europa come Tomasz Gonsior, amministratore delegato dell'azienda manifatturiera polacca IMA Technik che - in un'intervista sul sito Trans.info. de - ha delineato alcuni possibili scenari per l'area centro europea innescati dalla pandemia e dall'incidente che ha bloccato il canale di Suez nella primavera del 2021.

L'export delle imprese meccaniche verso Germania e Svizzera A dover guardare con interesse queste dinamiche sono senz'altro le imprese italiane della subfornitura meccanica. Secondo l'ISTAT nel 2021 le aziende con codice ATECO 25 (fabbricazione di prodotti in metallo ndr.) e 28 (fabbricazione di macchine e apparecchiature ndr.) hanno esportato per oltre 12 miliardi di euro verso la Germania, segnando un +15,7% sul 2020 (su un totale di 67 miliardi di esportazioni complessive, +19% sul 2020 ndr.) e per oltre 2 miliardi verso la Svizzera, +8,4% sul 2020 (su un totale di 27 miliardi di esportazioni complessive, +8% sul 2020 ndr.). Se focalizziamo l'attenzione sulle nostre due province, grazie ad un'analisi realizzata dall'Ufficio Studi Lapam su dati ISTAT, rileviamo come il settore della subfornitura meccanica della provincia di

Modena abbia esportato nel 2021 prodotti in metallo, macchinari e apparecchiature verso la Germania per un valore complessivo di 355 milioni di euro, segnando un ottimo +17,6% sul 2020. Più timido, ma comunque positivo, l'incremento delle esportazioni verso la Confederazione Svizzera, con 37 milioni di euro e un +1,3% sul 2020. Le imprese della subfornitura meccanica reggiana fanno meglio rispetto alle vicine modenesi con oltre 571 milioni di euro di esportazioni verso la Germania e un brillante +19,6% sul 2020 e oltre 41 milioni di euro verso la Confederazione Svizzera, segnando un incremento sul 2020 di quasi il 6% (purtroppo ancora inferiore rispetto ai livelli pre-pandemia ndr.). I canali sono dunque aperti e pronti ad essere rafforzati, a patto che le imprese italiane siano disposte ad aumentare la propria capacità di interazione - sul fronte linguistico, ma anche delle certificazioni industriali - e che quelle d'oltralpe e tedesche sappiano privilegiare il know-how delle imprese italiane rispetto alla competitività di prezzo dell'est Europa.

Export comparto meccanica delle province di Modena e Reggio verso Germania e Svizzera

355 mln di € +17,6% Export meccanica verso la Germania

Provincia di Modena 2021 rispetto al 2020

571 mln di € +19,6%

37 mln di € +1,3% Export meccanica verso la Svizzera

Provincia di Reggio Emilia 2021 rispetto al 2020

Provincia di Modena 2021 rispetto al 2020

41 mln di € +6%

Provincia di Reggio Emilia 2021 rispetto al 2020

Un’opportunità per esportare in Germania e Svizzera Per cogliere le opportunità di questi due mercati, abbiamo organizzato un evento B2B rivolto alla subfornitura meccanica della pro-

vincia di Modena, in collaborazione con la Camera di Commercio Italo Tedesca e con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera. Per

maggiori informazioni e per aderire all’iniziativa è possibile contattare il collega Livio Lazzari, inviando una mail a livio.lazzari@lapam.eu.

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SCUOLE E ISTRUZIONE

Premio per la formazione in “Eccellenza Duale” 2022 Un premio dedicato alle aziende impegnate nella realizzazione di progetti di formazione duale o in alternanza All’interno del programma di iniziative di cooperazione bilaterale italo-tedesca in materia di politiche del lavoro e formazione professionale, Confartigianato è diventato partner istituzionale del bando di concorso “Premio di Eccellenza Duale”, dedicato alle aziende impegnate nella realizzazione di progetti di formazione duale o in alternanza. L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere la cultura duale in Italia valorizzando i migliori progetti realizzati dalle aziende. Il premio è organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica insieme al Ministero dell’Istruzione e della Ricerca tedesco e del German Office for International Cooperation in Vocational Education and Training (GOVET). Il concorso è rivolto a tutte le aziende che hanno realizzato progetti di formazione duale o in alternanza. In questa edizione, per la prima volta e grazie al nostro contributo, è stata introdotta la Elena Baraldi Referente rapporti con le scuole

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categoria di premio speciale per le microimprese. Una categoria diretta a premiare il particolare impegno e l’investimento nella formazione professionale duale delle imprese fino a 9 dipendenti. Le aziende che occupano fino a un massimo di 9 dipendenti possono quindi scegliere di accedere al bando sia attraverso il modulo di candidatura standard, quindi partecipando alla competizione che riguarda le imprese senza distinzione di dimensione, oppure tramite l’iscrizione a un modulo di candidatura dedicato alla categoria di premio speciale microimprese. Saranno premiati i progetti primi classificati per le seguenti categorie di premio che per l’edizione 2022 sono: progetti realizzati con contratto di apprendistato duale di 1° livello. Si tratta di progetti realizzati

059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu


SCUOLE E ISTRUZIONE

in collaborazione con scuole superiori o Centri di Formazione Professionale (CFP; percorsi IeFP o IFTS), con contratto di apprendistato finalizzato al conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore, della qualifica o diploma professionale o del certificato di specializzazione tecnica superiore progetti realizzati con contratto di apprendistato duale di 3° livello. In collaborazione con Istituti Tecnici Superiori (ITS) o Università, con contratto di apprendistato di Alta Formazione e Ricerca finalizzato al conseguimento del diploma ITS, di titoli universitari o di dottorati di ricerca progetti realizzati in Alternanza Scuola-Lavoro (PCTO) o in stage. Realizzati in collaborazione con scuole superiori o con Centri di Formazione professionale (CFP; percorsi IeFP o IFTS) o con Istituti Tecnici Superiori (ITS) o con Università È prevista inoltre una quarta categoria di premio dedicata ai progetti realizzati dalle microimprese.

Invia la tua candidatura entro venerdì 30 settembre 2022 È possibile scaricare il bando di concorso e il regolamento. I progetti vincitori di ogni categoria saranno premiati nel corso della cerimonia di premiazione prevista tra fine novembre e inizio dicembre 2022. Verrà riconosciuto loro un premio “fisico” (targa o trofeo) e un marchio o logo digitale “Premio di Eccellenza Duale – Vincitore Edizione 2022”. Per accedere al link scansiona il QrCode con il tuo Smartphone

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FOTONOTIZIA

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FOTONOTIZIA

Convention del Personale Lapam 1 luglio 2022 Premiazioni del Trofeo Noi Impresa Nella foto che porta la firma di ©Luca Monelli, i dipendenti Lapam premiati nell'ambito del Trofeo Noi Impresa in occasione della Convention del Personale Lapam, tenutasi al BPer Forum Monzani lo scorso 1 luglio Guarda il video scansiona il QrCode con il tuo Smartphone Oppure visita il canale Youtube Lapam

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Corsi e Formazione organizzata da FORMart Gestione d’Impresa

Il bilancio d'esercizio

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Gestione d’Impresa

Personal branding

Gestione d’Impresa Digital & green manager assistant

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Obiettivo: Il bilancio d'esercizio è il principale strumento della informativa esterna d'impresa e della valutazione dell'efficienza della gestione aziendale. Il Legislatore, con il Il D.Lgs 139/15 che recepisce la Dir. 2013/34, introduce nel nostro ordinamento numerose novità relative alla redazione del bilancio. Durata: 27 ore Periodo: 12/10  23/11 Costo: 550,00€ (+IVA)

Obiettivo: ampliare le proprie competenze per affiancare la direzione nello sviluppo di una maggiore sostenibilità del lavoro e della sensibilità verso le tematiche ambientali in azienda. I moduli dedicati alla Office Automation, alle piattaforme in cloud, all’impronta green e al risparmio energetico hanno l’obiettivo di introdurre nuove soluzioni in base alle differenti realtà aziendali. Durata: 48 ore Periodo: 06/10  05/12 Costo: 840,00€ (+IVA) FORMart Modena Via Emilia Ovest 693/8, 41123 M

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Obiettivo: un marchio personale ti consente di posizionarti meglio nel mercato del lavoro, e ti permette di “attrarre” il lavoro, ribaltando quindi il punto di vista: promuovo me stesso con efficacia online con il fine di rafforzare l'identità e attrarre prospettive lavorative e collaborazioni. Il corso vuole trasmettere le competenze che consentono di ideare, progettare e costruire un marchio personale. Durata: 18 ore Periodo: 20/09  25/10 Costo: 290,00€ (+IVA)

Gestione d’Impresa

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Modena

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Contatta le sedi Lapam per accedere a percorsi di formazione finanziata per la tua impresa

Corso base di contabilità generale Obiettivo: gestire in autonomia l’amministrazione d’azienda, dagli aspetti basilari della contabilità clienti e fornitori alla liquidazione e relativo versamento dell’IVA. Il taglio pratico e operativo lo rende adatto sia a coloro che non hanno basi di ragioneria sia a coloro che posseggono una formazione tecnica coerente e desiderano renderla concreta per maturare autonomia operativa.

Benessere Laminazione delle sopracciglia Obiettivo: perfezione naturale. La tecnica di laminazione delle sopracciglia dona un effetto immediato di precisione, ordine e pienezza, apprendila nei nostri laboratori per offrirla presto alle tue clienti. Un trattamento al mese consente di porre rimedio a sopracciglia ricce o poco folte. Nel corso scoprirai quali prodotti utilizzare e suggerire per un corretto rinfoltimento, guidata dalla nostra docente, farai pratica in laboratorio per apprendere la tecnica passo dopo passo. Durata: 6 ore Periodo: 03/10  04/10 Costo: 110,00€ (+IVA)

Autoriparatori Aggiornamento ispettore revisione Obiettivo: corso di aggiornamento triennale per dirigere le attività di controllo e revisione e confermare la tua iscrizione al Registro Unico Durata: 30 ore Periodo: 17/10  12/11 Costo: 450,00€ (esente IVA)

Durata: 42 ore Periodo: 20/10  15/12 Costo: 520,00€ (+IVA)

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Informatica

Fai conoscere la tua attività con i social e con google - corso base Obiettivo: saper gestire in autonomia l’amministrazione d’azienda, dagli aspetti basilari della contabilità clienti e fornitori alla liquidazione e relativo versamento dell’IVA. Il taglio pratico e operativo lo rende adatto sia a coloro che non hanno basi di ragioneria sia a coloro che posseggono una formazione tecnica coerente e desiderano renderla concreta per maturare autonomia operativa.

Autotrasporto Corso di preparazione agli esami per il conseguimento del titolo per l'esercizio di attività di autotrasporto Obiettivo: il corso prepara ad affrontare con successo l’esame per iscriversi nell’Albo Autotrasportatori con autoveicoli di massa superiore a 3,5t. Durata: 150 ore Periodo: 17/10  12/11 Costo: 450,00€ (esente IVA)

Durata: 16 ore Periodo: 24/10  21/11 Costo: 320,00€ (+IVA)

Impiantisti Corso ed esame sulle tecniche frigorifere per il conseguimento del patentino di trattamento gas fluorurati (Regolamento CE 303/2008) Obiettivo: preparati per superare con successo l’esame del patentino dei frigoristi: nel corso approfondirai anche in laboratorio le tecniche di corretta installazione e manutenzione dei sistemi frigoriferi, in vista della prova pratica. Le lezioni teoriche ti consentiranno di rispondere correttamente ai quesiti sulle normative nazionali ed europee sui gas refrigeranti fluorurati Durata: 12 ore Periodo: 28/09  29/09 Costo: 270,00€ (esente IVA)

Arredamenti

Lʼarte di arredare Una passione di famiglia Camere da letto moderne e classiche Letti imbottiti, in ferro e in legno. Armadi polifunzionali, anche a misura. Camerette per bambini e ragazzi. Zona giorno con composizioni moderne e classiche. Reti e materassi. Tende e accessori. Complementi dʼarredo. Tante idee regalo per la casa.

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Gestione d’Impresa Buste paga e contributi

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Obiettivo: il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l'elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge.

Informatica

Corso avanzato di contabilità

Montaggio video con Premiere

Obiettivo: saper gestire correttamente adempimenti amministrativi complessi sulla base delle scadenze fiscali annuali secondo la normativa vigente. Durata: 24 ore Periodo: 19/09  13/10 Costo: 310,00€ (+IVA)

Gestione d’Impresa

Durata: 42 ore Periodo: 13/09  22/11 Costo: 520,00€ (+IVA)

Corso base di contabilità generale con possibilità di stage

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Gestione d’Impresa

Gestione d’Impresa

Comunicazione telefonica efficace: incrementare le vendite potenziando le phone skills Obiettivo: usare meglio la tua voce; ad ascoltare e a percepire i dettagli della voce del tuo interlocutore; ad attirare l’attenzione del cliente e a mantenere alto l’interesse; ad usare le frasi giuste e a fare domande potenti ed efficaci; Trasformerai ogni telefonata in uscita e in entrata in un’occasione di contatto positivo col cliente. Imparerai a superare le obiezioni e le critiche e a gestire le telefonate a scopo commerciale.

Obiettivo: gestire in autonomia l’amministrazione d’azienda, dagli aspetti basilari della contabilità clienti e fornitori alla liquidazione e relativo versamento dell’IVA. Il taglio pratico e operativo lo rende adatto sia a coloro che non hanno basi di ragioneria sia a coloro che posseggono una formazione tecnica coerente e desiderano renderla concreta per maturare autonomia operativa. Durata: 60 ore + 40 ore Periodo: 10/10  14/12 Costo: 700,00€ (+IVA)

Lingue Straniere Power public speaking Obiettivo: creare una prima impressione positiva – Fornire le chiavi logiche e strutturare un intervento coerente, chiaro e incisivo – Riconoscere ed affinare il proprio stile comunicativo – Adottare gli accorgimenti efficaci per governare le emozioni

Durata: 10 ore Periodo: 13/10  03/11 Costo: 190,00€ (+IVA)

Obiettivo: al giorno d’oggi realizzare contenuti efficaci per il web è fondamentale per comunicare, fidelizzare e vendere un prodotto/servizio, oltre che per rafforzare l’immagine di un brand, e il contenuto video è sicuramente un mezzo efficace per creare coinvolgimento e parlare con il pubblico di riferimento. Il corso vuole trasmettere le competenze teorico-pratiche che consentono di realizzare ed editare video professionali, fondamentali per la promozione e la valorizzazione di un brand. Durata: 18 ore Periodo: 27/10  28/11 Costo: 290,00€ (+IVA)

Informatica Solid works modellazione meccanica 3D Obiettivo: conoscere le funzioni base del software; Realizzare un progetto meccanico con l’utilizzo di Solid Works; Gestire e progettare parti, insiemi e messe in tavola di componenti meccanici. Durata: 24 ore Periodo: 04/10  27/10 Costo: 390,00€ (+IVA)

Durata: 10 ore Periodo: 05/10  26/10 Costo: 220,00€ (+IVA)

FORMart Reggio ModenaEmilia Via Luigi EmiliaSani Ovest 7, 42121 693/8, RE41123 M

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Reggio Emilia

0522 059 336 2679911 411 info.reggio@formart.it info.modena@formart.it


Durata: 150 ore Periodo: 25/10  25/02 Costo: 990,00€ (esente IVA) Per accedere a questo percorso è necessario sostenere e superare una prova di accertamento dei prerequisiti, costo 70,00¤

Autoriparatori Aggiornamento ispettore revisione Obiettivo: corso di aggiornamento triennale per dirigere le attività di controllo e revisione e confermare la tua iscrizione al Registro Unico Durata: 30 ore Periodo: 26/09  26/10 Costo: 450,00€ (esente IVA)

Finanziati, per lavoratori dipendenti (compresi gli apprendisti) di aziende che aderiscono o intendono aderire a Fondartigianato

Set di competenze in scenari vuca e bani

Obiettivo: favorire la costruzione di un nuovo mindset, rinnovato e rigenerato, per allenare la mente contemporaneamente ad apprendere e “disapprendere”. Durata: 20 ore Periodo: 13/10  17/11

H2h web marketing: integrare le logiche umane alle logiche degli algoritmi

Obiettivo: impostare in azienda strategie di marketing fondate sul valore della relazione e saperle tempestivamente adattare in funzione dell’evoluzione del mercato, delle tecnologie, ma soprattutto del cliente

Digital identity aziendale: sito web, contenuti e social media

W EB IN A R

Obiettivo: Diventare una Guida Ambientale Escursionista, professionista in grado di condurre turisti o gruppi in ambienti montani, collinari, acquatici, parchi e aree protette.

Fondartigianato Corsi finanziati a Reggio Emilia

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Percorso formativo per guida ambientale escursionistica

W EB IN A R

Turismo

Obiettivo: organizzare, pubblicare e condividere contenuti per incrementare il coinvolgimento di clienti effettivi e potenziali - Aggiornare e organizzare i contenuti sulla pagina Web aziendale individuando le parole chiave di tendenza - Progettare e realizzare campagne crossmediali tra Sito Web aziendale e Social Media - Pianificare un piano editoriale Social basato sui dati analitici di traffico. Durata: 40 ore Periodo: 20/09  29/11

Durata: 20 ore Periodo: 13/10  27/11

FORMart Reggio Emilia Via Luigi Sani 7, 42121 RE

0522 267 411 info.reggio@formart.it n° 04 - 2022

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&

CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Fisco

Lavoro

Bandi

Contributo integrativo per le attività di ristorazione

Decreto aiuti

Bando a sostegno della transizione digitale

Con Decreto 29 aprile 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 5 luglio 2022, il MISE ha definito i criteri, le modalità e l'ammontare del contributo integrativo per le attività di ristorazione. In particolare l'art. 4 del Decreto dispone che il contributo di cui all'art. 1, comma 17-bis, D.L. n. 152/2021, c.d. Decreto PNRR, è previsto a favore dei soggetti esercenti con i seguenti codici ATECO: 56.10 "Ristoranti e attività di ristorazione mobile" 56.21 "Fornitura di pasti preparati (catering per eventi)" 56.30 "Bar e altri esercizi simili senza cucina" che hanno presentato entro il 23 giugno 2022 la domanda per il contributo a fondo perduto previsto dal c.d. Decreto Sostegni-bis a favore delle imprese operanti nel settore del wedding, dell'intrattenimento e dell'HORECA. Il contributo integrativo è riconosciuto in via automatica mediante accredito sul conto corrente indicato nella domanda.

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Il cosiddetto Decreto Aiuti (DL n.50/2022), tra le tante misure adottate per contrastare gli effetti della crisi innescata dalla guerra Russa in Ucraina e il conseguente aumento dei prezzi energetici, ha introdotto un bonus da 200 euro una tantum. Il bonus sarà erogato dai datori di lavoro nelle buste paga di luglio e sarà erogato ai lavoratori che hanno beneficiato, almeno per un mese, da gennaio 2022 ad aprile 2022, dello sconto contributivo dello 0,8% previsto dalla legge di Bilancio 2022. Ricordiamo che questo sconto spetta a chi ha una retribuzione imponibile mensile entro i 2.692 euro. Il datore di lavoro che erogherà il bonus compenserà gli importi versati con la denuncia Uniemens (le comunicazioni obbligatorie che i datori di lavoro devono inviare all’INPS su retribuzioni e contribuzioni dei propri dipendenti ndr.). I lavoratori dovranno dichiarare che non percepiscono trattamenti pensionistici e che non sono beneficiari del reddito di cittadinanza. Il bonus spetta una sola volta anche se il lavoratore è titolare di più rapporti di lavoro e nel caso di più rapporti di lavoro (pluralità di part time) sarà erogato da un solo datore di lavoro.

Regione Emilia-Romagna ha pubblicato un bando a sostegno della transizione digitale delle imprese. L’obiettivo è quello di supportare le PMI del territorio nella competitività sia a livello nazionale che internazionale. Il sostegno è rivolto alla realizzazione di progetti innovativi, finalizzati all’introduzione delle più moderne tecnologie digitali: nei processi produttivi e organizzativi, nei prodotti e servizi, nelle reti di distribuzione e vendita. Possono partecipare le micro, piccole e medie imprese, operanti in tutti i settori di attività economica. Sono escluse le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura e le imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli. Gli interventi devono essere finalizzati: alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi e organizzativi aziendali e dei prodotti, all’implementazione di soluzioni digitali: nelle catene di fornitura, vendita ed e-commerce, nella distribuzione di beni e logistica, nei processi di erogazione dei servizi, nei sistemi di comunicazione e di marketing. I progetti dovranno essere avviati a partire dalla data del 1° luglio 2022 e conclusi entro la data del 31 dicembre 2023 e avere un importo totale non inferiore a 20.000 euro.


Analisi di Bilancio

RM AZ

Marginalità Quanto guadagna la nostra impresa?

FO

Analisi dei costi aziendali Quanto impattano materie prime, energia, personale dipendente.. sul fatturato prodotto?

IN

?

Cosa ci permette di verificare

I

Analisi per business units Per verificare l’andamento delle diverse aree della nostra impresa

N IO

Determinazione del punto di pareggio Qual è il fatturato minimo da raggiungere per la copertura dei costi?

Inviare una email a: contattaci@lapam.eu

Proiezioni economiche Proiettiamo in anticipo la chiusura dell’esercizio Analisi dell’ impatto degli investimenti Food cost Per le aziende della ristorazione Analisi del costo orario Qual è la tariffa oraria da applicare per ottenere copertura dei costi e marginalità?

Telefonare allo: 059 893 111

WWW.LAPAM.EU


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