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Movimento Donne Impresa: “migliorare conciliazione vita lavoro”

Confartigianato Donne Impresa scrive alla Regione per riportare l’attenzione sul tema della conciliazione

Lo scorso 30 aprile Emanuela Bacchilega, presidente regionale di Confartigianato donne impresa, ha inviato una lettera a Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia Romagna, nella quale esprimeva il grande disagio in cui si trovano le madri imprenditrici, così come molte loro collaboratrici che in questo periodo hanno potuto riprendere le proprie attività lavorative, ma che, pur assicurando il proprio contributo all’economia e all’occupazione, non trovano adeguato supporto dal sistema scolastico e dalle strutture per l’infanzia, chiuse per rispetto alle misure di sicurezza anti-contagio da coronavirus. Se la questione della conciliazione vita lavoro è un problema molto sentito dalle donne lavoratrici, in questo periodo lo è ancora di più, perché gravato dalla chiusura delle scuole e di tutte le attività ricreative per i bambini.

In Emilia Romagna sono attive oltre 83mila aziende femminili, che rappresentano quasi il 27% del totale delle imprese. D’altronde, l’occupazione delle donne in Emilia Romagna, è a livelli molto alti, e da sempre: stiamo parlando di oltre 900mila occupate, ovvero il 45% degli occupati totali. Da questi dati si evince come sia essenziale, per la tenuta del nostro sistema economico e produttivo, dare alle donne la possibilità di tornare al lavoro.

Con questa lettera il comitato Donne impresa di Confartigianato Emilia Romagna ha voluto dare la propria disponibilità ad un confronto per la ricerca di soluzioni alternative che, al di là del congedo parentale, abbiano la finalità di assicurare la miglior serenità possibile alle famiglie, nell’attesa di una ripresa compiuta dei servizi dedicati all’infanzia. Non si è fatta attendere la risposta della Schlein che ha rilevato come la preoccupazione di tante donne imprenditrici sia anche quella della Regione. Per questo motivo l’Emilia-Romagna ha portato all’attenzione del Governo la necessità di accompagnare alla strategia di graduale ripresa delle attività un’idea di sostegno alle famiglie nella gestione del carico di cura e dei figli, con attenzione particolare ai bisogni dei bambini e dei ragazzi stessi, che hanno diritto ad una graduale ripresa della socialità e di tutti i loro percorsi educativi. Elly Schlein ha inoltre precisato che di concerto con l’assessore con delega alla scuola, Paola Salomoni, hanno convocato enti locali, esperti, enti gestori e coordinamenti pedagogici, ed hanno elaborato una serie di proposte concrete sulle modalità alternative per consentire lo svolgimento in sicurezza delle attività estive per minori, con l’intento di contribuire con esse anche alla riflessione sulla riapertura dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole. Proposte che sono state portate direttamente ai ministri Azzolina, Bonetti e Catalfo nel corso di due incontri organizzati proprio su questo tema. Il Governo ha assunto nelle sue bozze buona parte dei contributi portati dalla Regione, e l’auspicio è che fornisca rapidamente la cornice giuridica per far partire le prime sperimentazioni di attività in piccoli gruppi con tutte le misure di sicurezza e tutela della salute necessarie.

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