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Privacy: l’emergenza insegna l’importanza di una corretta tenuta dei dati

L’aggiornamento del registro sul trattamento dei dati personali e la sua corretta manutenzione sono fondamentali. Lapam assiste le imprese

L’emergenza Covid-19 ha confermato come la protezione dei dati sia un elemento centrale dell’organizzazione aziendale, ad esempio per ciò che riguarda lo smart-working, o la gestione delle azioni di contrasto al rischio di contagio Coronavirus nei luoghi di lavoro. Problematiche come la rilevazione della temperatura in azienda e l’autocertificazione di assenza contatti con persone positive al Covid-19 hanno un impatto significativo sul trattamento dei dati personali e delle conseguenti responsabilità aziendali. È necessario pertanto tutelare i dati con strumenti informatici adeguati e approntando la necessaria modulistica (informative, nomine responsabili esterni, etc) ricordando come l’articolo 30 del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (n. 679/2016) prevede tra gli adempimenti del titolare del trattamento dati, la tenuta e l’aggiornamento del registro di tali attività. Ma chi è tenuto a redigere ed aggiornare il registro delle attività di trattamento? A titolo esemplificativo e non esaustivo fanno parte di questa categoria gli esercizi commerciali, esercizi pubblici o artigiani con almeno un dipendente (bar, ristoranti, officine, negozi, piccola distribuzione, etc.) , le attività che trattano dati sanitari dei clienti come i parrucchieri, estetisti, ottici, odontotecnici, tatuatori, etc. O ancora i liberi professionisti con almeno un dipendente che trattino dati relativi a condanne penali o reati come i commercialisti, notai, avvocati, osteopati, fisioterapisti, farmacisti, medici in generale. E poi associazioni, fondazioni e comitati che trattino “categorie particolari di dati”. Tutte le sedi Lapam sono in grado di fornire il servizio di adeguamento al Regolamento Europeo anche in modalità telematica.

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