La Pesca Mosca e Spinning 1/2016 anteprima

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FEBBRAIO-MARZO 2016

Spedizione in abbonamento postale 70% - Roma - anno XVI, numero 1 - FEBBRAIO-MARZO 2016

www.lapescamoscaespinning.it

Alto Chiese Polipropilene 2 I segreti delle code Klinkhåmer Special Triggerfish paradise Plecotteri Italian style PESCAVVENTURA 8 LAST MINNOW TOUR 5 a febbraio su

€ 5,90

Totanare Lucci inattesi Magica gomma Spigole e soft shad Foss fishing invernale Lipless e trote in laghetto




Direttore responsabile Eugenio Ortali redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscanews.it www.lapescaspinningnews.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.youtube.com/user/MoscaeSpinning www.flickr.com/photos/moscaespinning

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KLINKHÅMER SPECIAL

FOSS FISHING INVERNALE

di Hans van Klinken

di T2 Tribe

La traduzione integrale della più completa e aggiornata guida alla Klinkhåmer. Tutte le fasi di montaggio, tutti gli aspetti costruttivi – materiali, tecniche, varianti – per chiarire in modo definitivo storia, errori e fraintendimenti che la riguardano.

In giro per fossi e canaletti alla ricerca di carpe e carassi, ma anche di breme, scardole, cefali, pesci gatto di varie specie: il foss fishing è sempre in grado di dare qualche soddisfazione, anche nella stagione più fredda dell’anno. Attrezzature e artificiali.

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Hanno collaborato a questo numero Moreno Bartoli, Luca Dal Cer, Renzo Della Valle, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Matteo Menghini, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Francesco Paolini, Armando Quazzo, Federico Renzi, Boris M. Salnicoff, Marco Sammicheli, Riccardo Tamburini, T2 Tribe, Hans van Klinken

Amministrazione, pubblicità e abbonamenti Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/321.02.42 segreteria@lapescamoscaespinning.it

LIPLESS E TROTE IN LAGHETTO

TRIGGERFISH PARADISE

di Renzo Della Valle

di Boris M. Salnicoff

I minnow senza paletta si sono guadagnati la fiducia dei pescatori prima nella pesca ai cavedani di lago e fiume, poi nei laghetti per la trota iridea, dove hanno conosciuto una seconda giovinezza e oggi rappresentano una valida alternativa alle esche metalliche.

Tutti i consigli necessari per pescare a mosca il triggerfish – delle specie yellowmargin e titan – nel Mar Rosso sudanese, meta che consente di avvistare molti più esemplari rispetto ad altri luoghi, insieme naturalmente a varie altre prede, anche per gli amanti dello spinning.

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I SEGRETI DELLE CODE

MAGICA GOMMA

di Armando Quazzo

di Giorgio Montagna

A confronto, in un’intervista ragionata, le opinioni dei progettisti delle maggiori aziende produttrici di code, interrogati su tradizione e innovazione, differenze fra diverse tipologie di materiali, asole termosaldate, anime a ridotto allungamento, prospettive future.

«Quando i ‘veloci’ minnow affondanti, o i cucchiai rotanti richiamati a regola d’arte ma pur sempre troppo ‘rapidi’, o gli amati ondulanti falliscono, l’impiego di esche di gomma richiamate lentamente e con rilasci e ripartenze accattivanti può portare alla cattura sospirata da tempo».

Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle renzo.dellavalle@gmail.com

Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29 settembre 2014 Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl Direttore editoriale Giulio Fascetti Stampa: Arti grafiche Boccia spa, Salerno Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano

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MOSCA e SPINNING

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96 BLACK MINNOW

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ITALIAN STYLE. PLECOTTERI

SPIGOLE E SOFT SHAD

di Fabio Federighi

di Francesco Paolini

Terza parte della serie dedicata dall’autore alle varie tipologie di insetti imitabili con la tecnica costruttiva che si rifà alla grande lezione di Francesco Palù, tendente a dare movimento e parvenza di vita alle proprie creazioni grazie a una scelta e a un impiego particolari dei vari materiali.

L’impiego delle esche siliconiche per la cattura della spigola ha segnato l’inizio di una nuova epoca. I soft shad rappresentano la categoria più adatta per questa pesca, sia nelle diverse versioni tradizionali, sia nell’evoluzione rappresentata dal Pendolino System Rig.

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IL LUCCIO CHE NON TI ASPETTI

POLIPROPILENE IN FIBRA

di Riccardo Tamburini e Luca Dal Cer Più spesso di quanto si immagini, artificiali espressamente concepiti per la cattura del black bass vengono golosamente appetiti dal luccio. Ecco le diverse esperienze, con varie tipologie di artificiali, di due esperti pescatori. Con qualche tentativo ermeneutico.

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NOTIZIE SHOW ROOM MERCATINO

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seconda parte

di Ivano Mongatti Vediamo questa volta l’impiego delle fibre di polipropilene per la costruzione di artificiali adatti alla pesca saltwater. Dalle realizzazioni più semplici a Surf Candy, Clouser, montaggi in asola. Con consigli sulla finitura e sulle colle.

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ALTO CHIESE

EGI

di Matteo Menghini

di Moreno Bartoli

«Fiume rapido e profondo che scaturisce dai monti del Tirolo, e che serpeggiando fra le gole, ora più largo ora più angusto, a volte diritto per qualche miglio, tal’altra volta a sghimbescio e a zig zag come fossero le lucide spire di un gigantesco serpente, veniva giù per un lunghissimo tratto di campagna».

Grande partecipazione dei lettori al Contest sugli egi, che temevamo invece poco frequentato: undici modelli in legno o resina, con o senza finitura in tessuto competono sulle pagine che seguono le fasi di montaggio dell’egi proposto dal maestro Moreno Bartoli.

partecipa ai nostri contest e vinci i premi su ogni numero

vieni a trovarci al nostro stand a vicenza il 20-21 febbraio


fish facts

a cura di Marco Sammicheli

la risposta del Commissario europeo Vella

INTERROGAZIONE UE SULLA MISURA MINIMA DELLA SPIGOLA Il Commissario europeo Karmenu Vella ha risposto alla interrogazione di un gruppo di europarlamentari – Marco Affronte (EFDD), Linnéa Engström (Verts/ALE), Norica Nicolai (ALDE), Marco Valli (EFDD), Fabio Massimo Castaldo (EFDD), Peter Lundgren (EFDD), Raymond Finch (EFDD) – sulla misura minima della spigola nel Mediterraneo. Questo il testo dell’interrogazione. «Le popolazioni di Dicentrarchus labrax nel Mediterraneo sono considerate al di sotto dei limiti biologici di sicurezza. Inoltre, uno studio condotto nel 1995 dal ministero britannico per l’Agricoltura, la pesca e l’alimentazione dal titolo “An appraisal of the UK bass fishery and its management” (Una valutazione della pesca di spigola e della sua gestione nel Regno Unito) afferma nelle conclusioni che il problema principale della taglia minima di sbarco deriva dalla presenza nel Regno Unito di pesci sotto taglia provenienti dall’estero, per lo più pesci di allevamento, e suggerisce, come possibile soluzione del problema, l’introduzione dell’obbligo di indicazione del paese d’origine per le importazioni di pesci di allevamento e l’incremento della taglia minima di sbarco nel Mediterraneo. Il regolamento (CE) n. 1967/2006 prevede per la spigola una taglia minima di sbarco di 25 cm; tuttavia, secondo uno studio dell’Università di Bangor, la femmina della spigola mediterranea raggiunge la maturità sessuale all’età di 3 anni (Kara 1997), corrispondente a una taglia di 40 cm. 1. Conviene la Commissione sulla necessità e l’urgenza di aumentare la taglia minima di sbarco della spigola al fine di consentire alla maggior parte degli esemplari di riprodursi almeno una volta e di pervenire a una maggiore equità nel mercato europeo? 2. Può la Commissione far sapere quali misure intende predisporre per affrontare la questione?» Ed ecco la risposta del Commissario Vella a nome della Commissione E-012362/2015 (25.11.2015). «Lo stato di conservazione dello/degli stock di spigola (Dicentrarchus labrax) nel Mar Mediterraneo rimane incerto, dato che né il comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (CSTEP), né il comitato scientifico consultivo della CGPM hanno effettuato una valutazione di questa specie. Inoltre, le informazioni aggiornate disponibili sulla taglia della spigola mediterranea al raggiungimento della prima maturità sessuale sono attualmente molto limitate. Al momento dell’adozione del regolamento (CE) n.

1967/2006 del Consiglio, del 21 dicembre 2006, relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo e recante modifica del regolamento (CEE) n. 2847/93 e che abroga il regolamento (CE) n. 1626/94, la taglia minima di riferimento per la conservazione della spigola mediterranea è stata fissata a 25 cm sulla base delle migliori informazioni scientifiche disponibili. Un’eventuale modifica delle taglie minime di riferimento per la conservazione di cui all’allegato III del regolamento sopra menzionato potrebbe essere presa in considerazione a condizione che siano rispettati gli obiettivi della politica comune della pesca. Gli Stati membri sono tenuti a trasmettere informazioni nell’ambito dei loro obblighi in materia di raccolta dei dati. Ciononostante, le informazioni fornite sono state scarse e frammentarie. La disponibilità di dati trasmessi dagli Stati membri è indispensabile per i lavori dei comitati scientifici che forniscono consulenza alla Commissione». Il succo della risposta è che si tratta di un caso nel quale gli Stati Membri non ottemperano agli impegni di raccolta dati e quindi non forniscono dati utili a sostenere richieste di cambiamento delle norme. Purtroppo occorre evidenziare come il richiamo all’uso delle «migliori informazioni scientifiche disponibili» per la misura minima di 25 cm, non testimoni a favore della loro qualità e renda poco consistente che le informazioni citate nell’interrogazione, vengano considerate insufficienti perché «molto limitate». La risposta del Commissario Vella dice che la UE non intende fare niente in proposito fino a che non riceva dati scientifici che, si può pensare, servano a dimostrare, più che il contenuto tecnico, la volontà di intervento degli Stati Membri. La conseguenza logica è che l’unica strada percorribile per l’aumento della misura minima della spigola nei nostri mari è quella di una ricerca scientifica promossa dal nostro Ministero che fornisca dati sufficienti a giustificare la richiesta di revisione del Regolamento Mediterraneo.

comunicato congiunto delle associazioni della pesca ricreativa

CONTRO LA TASSAZIONE DELLA LICENZA PER LA PESCA RICREATIVA IN MARE La associazioni della pesca ricreativa F.I.P.S.A.S. - F.I.P.O. - F.I.P.I.A. - A.P.R. - Big Game Italia - Ass.ne per il Mare - EFSA Italia - F.I.Te.L hanno emesso lo scorso dicembre un comunicato stampa congiunto sulla proposta di Testo Unificato di Interventi per il settore

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in omaggio un’esca Buginu 55 di Seaspin


Ittico che conteneva varie misure penalizzanti tra le quali l’istituzione di una licenza onerosa per la pesca ricreativa in mare e la destinazione dei relativi proventi a favore della pesca commerciale. Il problema della licenza per il mare deve essere inquadrato nel sistema di gestione della pesca marittima e della sua economia che non può essere semplicemente paragonato a quello delle acque interne. La pesca ricreativa in mare del resto ha già una licenza gratuita che non ha svolto fino ad oggi la funzione per la quale era stata istituita e che resta un progetto abbandonato, in sintonia con il generale contesto di mancata gestione, sostituito da ripetuti tentativi di tassazione, motivati esclusivamente dalla destinazione dei proventi a favore della pesca commerciale. Ecco il testo del comunicato stampa. «Dal gennaio 2016 è a rischio il normale avvio dell’attività della pesca sportiva e ricreativa, alla luce della proposta di legge in cui è prevista l’introduzione di una tassa per la pesca non professionale (pesca sportiva e ricreativa). Si tratterebbe di un atto che, qualora entrasse in vigore così come mal formulato, provocherebbe conseguenze talmente dannose da porre in serio rischio l’esistenza stessa del settore. A tale proposito, le sottostanti organizzazioni della pesca non professionale (PNP) si sono riunite per affrontare il problema della scarsa attenzione che la ‘politica’ ha avuto e ha tutt’ora per le loro istanze. Questa ‘sordità’ e non conoscenza del settore si è resa più evidente nell’iter di avanzamento della proposta di legge «Interventi per il settore ittico», con la quale oltre alla prevista licenza onerosa per la pesca non professionale in mare, i cui proventi vengono destinati per la quasi totalità a beneficio della pesca professionale e delle Autorità preposte ai controlli, nulla viene proposto per sviluppo della pesca non professionale e del comparto economico conseguente e neppure per integrare e, se del caso, convertire una parte della piccola pesca artigianale costiera con il settore della pesca non professionale. Nella stessa proposta di legge, nata per sostenere ‘esclusivamente’ la pesca professionale, sono toccati in modo disorganico anche alcuni argomenti che riguardano la pesca non professionale che altro non possono essere che inutili divieti od obblighi che possono arrecare solo ulteriori gravi e irreparabili danni al comparto della pesca non professionale. Le organizzazioni della pesca non professionale che sottoscrivono il presente documento, contrarie alla metodologia che alla sostanza adottate per la stesura di questo provvedimento, si rivolgono a tutte le forze politiche chiedendo • che dalla proposta di legge «Interventi per il settore ittico», siano enucleati tutti gli articoli e i riferimenti che riguardano la pesca non professionale, con particolare riferimento all’articolo 22 e 23 (introduzione di una licenza a titolo oneroso - attrezzi consentiti per la pesca sportiva e ricreativa); • che il tema della pesca non professionale venga affrontato nell’ambito della discussione sulla giacente proposta di legge n. 2928 presentata alla Camera dei Deputati il 12 novembre 2009, d’iniziativa dei deputati Luciano Rossi, Ceroni, Germanà, Mazzucca, Minardo, Pizzolante o, in alternativa, su una nuova proposta di legge che interessi la pesca non professionale e che le organizzazioni sottoscrittrici di questo comunicato sono disponibili a preparare e discutere; • che qualsivoglia provvedimento venga preso a riguardo della pesca non professionale avvenga di concerto con il «tavolo consultivo per la pesca non professionale» istituito con Decreto Ministeriale o, in alternativa, con un nuovo tavolo, appositamente istituito, previo aggiornamento delle organizzazioni che ne fanno parte».

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notizie a Vicenza, nei giorni 20-21 febbraio

PESCARE SHOW 2016

Aktiv Hotel GARGAntini www.trophyclub.it albertogargantini@libero.it 0043/6641736341

Risparmia sul prezzo, non sulla qualità!

• • 1/2016 6200 chilometri di riserve esclusive per tutti i tipi di pesca in Austria MOSCA e SPINNING

Dal 20 al 21 febbraio 2016 si terrà, in Fiera di Vicenza, la sedicesima edizione di «Pescare Show», il salone internazionale della pesca sportiva, che da quest’anno apre le porte alle molteplici tecniche di pesca in acqua dolce e salata. In costante crescita sia per numero di visitatori che di espositori, la manifestazione si presenta come tappa obbligata per tutti gli appassionati nonché vetrina senza confronti in Italia per tutte le discipline di questo sport. In tale contesto le maggiori aziende del settore, ospitate nei padiglioni 1 e 2, avranno la possibilità di presentare il meglio della loro produzione nonché le numerose novità in fatto di attrezzature, componentistica e abbigliamento tecnico, mentre il padiglione 4 sarà riservato alla vendita, con i numerosi negozi del settore e una grande vasca di prova dei prodotti. Dopo il successo della scorsa edizione tornerà il «Boating Show», il salone dedicato alla nautica da pesca e da diporto, dove le maggiori aziende del settore nautico esporranno le eccellenze in fatto di imbarcazioni per la pesca sportiva di mare. Altro grande evento da non perdere sarà il «Pescare Show Fly Tying Experience», che riunirà nell’area Fly Tying alcuni fra i migliori costruttori di mosche artificiali provenienti da tutto il mondo. Tra i grandi professionisti stranieri presenti sono confermati Ed Berg (USA), Hans Van Klinken (Olanda), Espen Eilertsen (Norvegia), David Gourong (Francia), Igor Stancev (Macedonia), Andres Touceda (Spagna), Niklas Dahiln (Svezia) e Stuart Hardy (Inghilterra). Inoltre, sabato 20 febbraio alle ore 11, nella sala convegni al padiglione 2, si svolgerà l’assegnazione dell’ambito premio Amo d’oro FIPO 2015 ai vincitori Alex Sottilotta per la specialità canna da riva e Marco Volpi per la specialità canna da natante. Come di consueto anche l’attività convegnistica sarà intensa: dedicato allo spinning, il convegno dal titolo «La pesca con le esche artificiali nell’ultimo decennio, tecniche di spinning in continua evoluzione» si terrà domenica 21 febbraio alle ore 11.30 e vedrà la partecipazione di Fabio Borsoi, uno dei pionieri di quest’affascinante disciplina; argomento di discussione del convegno «La promozione della pesca ricreativa moderna e la gestione degli habitat, quali prospettive?», organizzato per sabato 20 febbraio alle ore 12,30 da FIPSAS, Lanciatori Bassa trevigiana, Spinning Club Italia e Esox Italia con il patrocinio di Regione Veneto e Fiera di Vicenza, sarà invece la preservazione della fauna ittica dai nuovi impatti ambientali a cui è sottoposta. Diverse inoltre le iniziative pratiche pensate per esperti e meno esperti: dal minicorso di pesca a mosca organizzato da SIM, Scuola Italiana di Pesca a Mosca, all’angolo dell’esperto, dove un pool di professionisti della pesca al colpo sarà a disposizione per consigli e informazioni. Si preannuncia quindi un’edizione piena di novità e approfondimenti che sapranno di certo coinvolgere anche i visitatori più esigenti. Orario di apertura: sabato 20 e domenica 21 febbraio 9.00-19. Biglietto intero 15 euro, ticket on line 10 euro, biglietto ridotto 10 euro (per i possessori di regolare licenza di pesca).


successo di numeri e di contenuti

ARTIFICIALI - LURES EXPO 2015 Successo di numeri e di contenuti per la quinta edizione di Carp Show & Specialist / Artificiali - lures expo, il doppio evento sulla pesca specialistica tenutosi alla Fiera di Ferrara nei giorni 12-13 dicembre 2015. In un periodo di forte incertezza, in cui gli eventi fieristici sono spesso frenati dalla crisi e le attività di pesca sono compromesse dal bracconaggio (specie nel Ferrarese), aver mantenuto – e anzi, nella giornata di sabato, visto aumentare di qualche punto percentuale – un’affluenza di oltre diecimila visitatori, conferma l’attrattività di questa fiera, che ha ormai consolidato il proprio posizionamento tra le manifestazioni leader, grazie soprattutto alla presenza delle migliori aziende e negozi del settore e ad appuntamenti esclusivi come quello con l’«Italy B.A.S.S. Day 2015». Ma a decretare la buona riuscita dell’evento sono stati anche i contenuti espressi, quest’anno più che mai legati all’attualità, sia nel senso degli sviluppi hi-tech, sia nell’accezione della cronaca più scottante, che ha assunto le spoglie criminose della pesca di frodo, protagonista in negativo della manifestazione. Sold out infatti il convegno di sabato «Alloctonia: quando può essere una risorsa. Una corretta gestione anche come lotta al bracconaggio», organizzata dalla FIPSAS, con la partecipazione di politici e di rappresentanti delle associazioni più importanti del settore, moderati da Riccardo Galigani. Per quanto riguarda in particolare il padiglione 1, dedicato allo spinning, un grande spazio ha ospitato le vetrine e i tavoli nei quali sono state esposte le opere di alcuni dei più noti lure builder italiani, che hanno partecipato, in un clima di simpatica amicizia, alla seconda edizione del Contest «Artificiali Italy’s finest lures expo - Factory Made + Custom Made». Per alcuni dei partecipanti è stata l'occasione per conoscere personalmente i 'colleghi' con i quali lo scambio di informazioni era avvenuto finora solo su Facebook, per tutti i visitatori l'opportunità di ammirare le ultime creazioni uscite dalla testa e dalle mani dei grandi nomi dell'autocostruzione italiana. Domenica pomeriggio sono stati attribuiti da Project Handcrafted i premi nelle quattro categorie previste; questi i nominativi che sono andati a punti, vincendo i premi messi in palio dagli sponsor: cat. Minnow: Alessandro Spoonboy Hoban, Stifani, GB - Gianluca Bosio; cat. Swimbait: Gheller Enterprise, Blues Heart; cat. Topwater: Sebastiano Macciotta, Lorenzo Azimonti; cat. Siliconici: Cristiano Luraschi, Lunatic Lures. Attorno allo spazio Project Handcrafted - B2B Workshop erano raccolti gli stand di altri costruttori di artificiali artigianali, fra i quali Mario Borselli, Mahanina Lures, Damiano Durello, Oliffo Living Lures, Alles Lures - Vag, Edmont srl e altri. I negozi hanno avuto modo di richiamare l'attenzione dei visitatori con numerose offerte e con sconti promozionali ad hoc: citiamo i grandi stand di T2 Distribution - Black Flagg, AZ Shop, Clan, PescaMania, Z Fishing, Rekord Fishing. Molti i kayak presentati da Ozonekayak, dai modelli più completi e accessoriati a quelli entry level, mentre il settore barche e motori era curato dalle aziende Garmin, Motorguide, Porta-bote. Hanno destato interesse e curiosità gli stand di stampa 3d e nuove tecnologie di Treco 2.0, Kentstrapper, Gimax 3D, Giancarlo Raiteri. Fra i numerosi personaggi presenti nella due giorni, ricordiamo vari collaboratori della rivista oltre al già citato Mauro Borselli: Luca Dal Cer, Paolo Germani, Alessandro Massari, Max Mughini, Luca Quintavalla, Stefano Ruggi, Emanuele Turato. Ancora domenica pomeriggio, a completamento dell'Italy B.A.S.S. Day 2015, si sono tenute le premiazioni dei tornei TMT Trolling Motor Tournament e The Championship, alle quali hanno partecipato anche alcuni personaggi del settore, fra i quali Samuele Ferroni, che ha risposto alle domande sulla sua partecipazione al mitico B.A.S.S. Nation 2015. Rimandiamo a tre gallerie di immagini sul nostro sito.


notizie organizzata da Street Fishing Italia

PRIMA GARA DI PESCA URBANA Street Fishing Italia organizza nella giornata di 28 febbraio 2016, nel cuore cittadino di Adria, lungo le sponde del Canal Bianco, la prima gara italiana dedicata alla Pesca Urbana. Una serie di squadre di tre persone si sfideranno alla ricerca di perca, aspi, carpe e cavedani. Durante la manifestazione sarà presente HF Channel che riprenderà l'evento. Con questa data si aprirà un appuntamento fisso che ogni anno vedrà sfidarsi i numerosi streeters italiani. Per il regolamento e ulteriori informazioni: www.streetfishingitalia.it; www.facebook.com/StreetFishingItalia.

il 20 dicembre al lago Pesca Sportiva Campalto

TROUT AREA A VERONA La Trout Area è la pesca del momento in Italia. Ogni giorno raccoglie sempre più consensi avvicinando un pubblico giovane e meno giovane, a testimonianza del fatto che il vento sta cambiando. Che la pesca possa essere vista finalmente solo come uno sport in cui ci si diverte e ci si mette alla prova anche a prezzi contenuti? La moderna pesca in laghetto no kill nasce in Giappone e prima che in Italia ha riportato numerosi consensi tra tantissimi appassionati in altri paesi quali la Russia. Il suo avvento in Italia e la sua divulgazione risalgono circa al 2013, anno in cui alcuni ragazzi del centro Italia hanno iniziato a sperimentare le attrezzature e copiare i movimenti. Da qui l’idea di capire, divulgare e riunire i primi appassionati attraverso i social network e sotto il nome di una prima grande Community on-line: Trout Area Italy. L’ascesa della Trout Area è stata rapida ed è in corso. In breve tempo aziende del settore, società sportive e gestori dei laghetti sportivi, sempre più stanno apprezzando la bellezza, la pulizia e la sportività

estrema di questa tecnica proveniente dal sol levante. Manifestazioni, raduni e tornei non hanno atteso molto, dunque, ad approdare anche nel bel paese. Dopo Abruzzo, Toscana e Lazio, anche in tutto il nord Italia la nostra beneamata Trout Area sta vivendo una rapidissima espansione. Il 20 dicembre 2015 si è disputata a Verona presso il lago Pesca Sportiva Campalto, una manifestazione Trout Area in perfetto stile giapponese e con regolamento originale. Un plauso e sentiti ringraziamenti da parte di tutti quelli che amano e approfondiscono questa tecnica, va a questa bellissima struttura che può vantare, con rarissime altre, il primato in Italia di avere riservato una zona totalmente No-Kill per l’esercizio della Trout Area. Le adesioni alla manifestazione sono state abbondanti e oltre ogni aspettativa. Hanno partecipato all’ iniziativa ben 33 agonisti provenienti da diverse regioni italiane quali Veneto, Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna e Friuli. I concorrenti, divisi a coppie, si sono confrontati nel rispetto delle regole e dei pesci, in sfidini molto tecnici resi difficoltosi da un clima freddo e pungente. Dopo la prima parte di gara, così come prevede questo tipo di regolamento, 12 concorrenti hanno avuto accesso ai quarti di finale. Questa fase di gara, in cui la pressione piscatoria rendeva le piccole trote molto nervose, ha favorito il passaggio in semifinale solo dei 6 atleti più allenati. L’ ultima fase della manifestazione ha visto tre concorrenti finalisti. Simone Fioravanti, Gianni Scagnet e Gianfranco Delicato sono i nomi, in ordine di piazzamento finale, dei concorrenti che si sono aggiudicati i premi messi in palio dall’organizzazione tra gli applausi di tutti i presenti. Ad avere vinto con loro sono stati, però, tutti quelli che stanno mettendo impegno per la diffusione, anche a livello federale, di questa magnifica disciplina che diverte, non lascia nulla al caso, ma soprattutto rispetta maggiormente i pesci che ci fanno divertire.

organizzato dal Fly Angling Club Bergamo

CORSO DI PESCA A MOSCA Il Fly Angling Club Bergamo organizza anche per l’anno 2016 il tradizionale corso di pesca a Mosca. durante il corso verranno esposte le principali tematiche legate alla pesca a mosca. Le lezioni teoriche spiegheranno i concetti che sono alla base di questa pesca, le lezioni pratiche, svolte sia su prato che su fiume, permetteranno di apprendere i lanci base necessari per poter pescare. Verranno poi svolte lezioni di costruzione dei primi artificiali. A fine corso verrà organizzata una gita sociale in cui gli allievi saranno affiancati dagli istruttori in una reale situazione di pesca. Il corso è aperto a tutti, sia pescatori che non pescatori. Tutto il materiale necessario verrà fornito dal club. Per ogni informazione è possibile visitare il sito www.flyangling.it oppure la pagina Facebook flyanglingclubbergamo.

le novità per il bimestre

PESCA (SKY CANALE 236) A partire da martedì 2 febbraio alle 22.00 Pesca (Sky canale 236) presenta, in prima visione e in esclusiva, «Cronache di pesca dalla barca» 5. Come sempre il Capitano Sandro Onofaro porterà con sé lo spettatore in giro per le acque d’Italia: location mozzafiato, catture con le tecniche di pesca più diffuse, spiegazioni sempre dettagliate e mai noiose. Come sempre, imperdibile l’appuntamento con questo classico del canale che grande successo ha tra gli appassionati. Mercoledì 3 febbraio alle 22.00 inizia, in prima visione e in esclusiva, «A tutto spinning», la serie dedicata alla più dinamica delle tecniche di pesca: nello spinning si muove il pescatore, l’attrezza-


tura e anche l’esca. Questa ‘movimentata’ metodica è la protagonista assoluta della trasmissione, mentre l’appassionato angler Raffaele Silipo condurrà lo spettatore a conoscerla meglio. Nelle diverse puntate vedremo il nostro pescatore all’opera a caccia di cavedani nell’alto Tevere, a serra sottocosta, all’inseguimento di black bass da riva, a trote sia in campagna che in città, a lucci italici nel Pantano. Venerdì 5 febbraio alle 22.00 torna «Pescavventura» con l’ottava stagione inedita della serie degli emozionanti viaggi in compagnia di Marica Cicoria e Alberto Salvini che, attraverso la pesca a mosca e la filosofia del catch and release, esplorano sempre nuove acque in Italia e nel mondo. Alla ricerca di emozioni, e sempre nel rispetto dello stile di vita e della cultura degli ospiti che di volta in volta incontrano, Marica e Alberto visitano nuovi e affascinanti spot per la pesca a mosca. I primi episodi avranno come scenario la regione svedese dello Jamtland, dove andremo a caccia di trote e temoli nei fiumi. Sempre in queste meravigliose zone Alberto, Marica e il loro amico Piero, responsabile dell’Advanced Fly Casting School Lodge, affronteranno anche una tecnica inusuale per le acque svedesi, il tenkara. Questa tecnica verrà poi affrontata in

Italia e anche in un affascinante viaggio in Giappone, dove i nostri due protagonisti avranno l’onore di pescare con il grande ‘Sensei’ Hiromici Fuji Ryu. Il viaggio continua in diversi paesi europei, dove come sempre verranno mescolate avventure dal vivo e nozioni tecniche, soprattutto indicazioni su come costruire ‘kebari’, le esche più efficaci con la tecnica del tenkara. A partire da sabato 6 febbraio alle 21.00 Pesca presenta in prima visione e in esclusiva «Last Minnow Tour» 4, con le nuove puntate inedite della serie che segue Valerio Morini nelle tappe del suo viaggio di pesca low cost. Senza troupe, senza cameraman, completamente solo con la telecamera e le sue canne da pesca, Valerio in ogni episodio parte con un biglietto in tasca per un nuovo itinerario e nient’altro. In questi episodi lo vedremo a New York e Buffalo a caccia di black bass e smallmouth, in Canada alla ricerca del musky, il predatore per eccellenza. Ma dopo un lungo ed economico viaggio, eccolo in Svezia presso un amico, a caccia di lucci del Nord Europa. E non finisce qui: Valerio stavolta si spinge davvero lontano, e lo vedremo addirittura in Cina e nella Patagonia argentina, dove lo aspettano avventure e pesci maestosi, ma anche incontri fuori dal comune e qualche disavventura divertente. Tra ironia, emozioni e tantissima pesca a spinning, dieci nuovi episodi da non perdere. Domenica 7 febbraio alle 21.00, infine, è la volta di «Pike On» 5, la quinta stagione della fortunata serie dedicata al re dei predatori delle nostre acque dolci, il luccio, con tante tecniche nuove per catturarlo nei posti più diversi e con le avventure più emozionanti. In questa nuova stagione seguiremo come sempre Sergio Ciarrocca e i suoi ospiti sia in Italia che in giro per l’Europa, dal Lago di Vico ai laghi del Canada, dall’Abruzzo alla Svezia; alla ricerca del musky o del northern pike; nelle condizioni ideali di meteo e acque e nei peggiori momenti dell’anno per arrivare fino alla preda. Niente mai è scontato per la trasmissione dedicata ai tanti appassionati del luccio.


notizie

a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it

per il progetto Marmorata e per le altre iniziative

AMBIENTE: LA PAROLA DELL’UNITÀ Si avvia l’inizio della stagione 2015-2016 del progetto Marmorata realizzato da Spinning Club Italia in collaborazione con le Province di Cremona, Lodi e le sezioni provinciali Fipsas di Cremona, Lodi e Milano. Ogni gesto, anche il migliore, è importante sia compiuto con pienezza di significato, altrimenti rischia di restare legato a un fugace momento emotivo che poi passa, senza contribuire a costruire qualcosa che duri, almeno come coscienza del singolo e come patrimonio del gruppo, premesse necessarie per lo sviluppo di un cammino comunque di crescita. In questo senso mi pare doveroso cercare di comunicare meglio possibile il senso ultimo di quanto con un pugno di amici decisi e generosi stiamo portando avanti in quelle acque e per farlo non posso fare a meno di raccontarvi anche qualcosa di personale, perché il progetto Marmorata e i rapporti umani e tecnici che ne sono derivati ormai fanno parte integrante della mia vita. Non posso prendere alcuna distanza da essi. Anche la pesca e lo spinning hanno una loro storia, magari minore rispetto a quella che si scrive con la ‘S’ maiuscola, eppure non meno degna e meritevole di essere conosciuta, del pari rappresentabile con personaggi ed eventi. La mia inizia nel 1974 quando insieme a tanti altri – la nostra disciplina allora era ancora giovane e poco diversificata – fui travolto dalla bellezza degli scritti di G.D. Bocchi, che facevano capire come tale tecnica, in maniera analoga ad altre, potesse non solo essere un modo per catturare pesci, bensì un approccio di conoscenza verso gli abitanti delle acque, i loro ambienti e la Natura in genere. Qualche anno dopo è stata l’azione di Roberto Cazzola e Renzo Della Valle a dare maggiore concretezza a tale movimento di pensiero, avendo rispettivamente creato e diffuso uno strumento associativo – lo Spinning Club Italia – pensato con due finalità: la diffusione dello spinning in ogni sua forma, tutelandone l’esperienza maturata e la difesa degli ecosistemi acquatici che ne sono l’indispensabile presupposto. Tali scopi restano ancora oggi l’oggetto principale della nostra mission e le ventotto sezioni in cui si articola il Club offrono a chi lo desideri la possibilità di trovare amici con cui condividere la propria passione, praticandola e approfondendola in ogni accezione possibile come dimostra ad esempio il testo Pescare a spinning nelle acque interne italiane pubblicato lo scorso anno col concorso di 25 autori di ‘area’ SCI, sotto l’egida Fipsas, per i tipi de La Mandragora. In altri termini non solo apprezziamo il confronto con nuovi predatori come siluro, aspio e perca, verso cui per certi versi siamo stati anche precursori, ma manteniamo chiaro il rilievo di aspetti dello spinning talora in crisi per motivi di alterazione ambientale eppure di grande spessore alieutico come lo spinning alla marmorata, al luccio di fiume e risorgiva, al persico reale e al cavedano nei grandi fiumi, alla cheppia, al bass di lanca e acque correnti… Siamo convinti infatti che sarebbe un grave fallimento per tutti se i valori acquisiti da una generazione di lanciatori non diventassero parte integrante delle successive e l’unico modo per farlo consiste nel salvaguardare la possibilità di vivere tali esperienze per chi non le abbia ancora sperimentate. Da qui nascono le opere di molte nostre sezioni, indirizzate in vario modo alla tutela di specie a rischio e dei relativi habitat, fra cui appunto il progetto Marmorata.

Tuttavia intervenire concretamente su una realtà complessa, oggetto di molteplici interessi talora contrastanti come il mondo delle acque, impone di riferirsi a un punto di sintesi il più possibile unitario che noi – e non solo noi – giudichiamo di aver individuato nel concetto di ‘ambiente’. Se ogni soggetto puntasse a estendere all’infinito il proprio punto di vista, nessun accordo sarebbe mai possibile. Invece se con pazienza per ciascun territorio e ambiente si accettasse di stabilire di comune accordo, magari con l’aiuto della scienza, quale sia il massimo obiettivo raggiungibile, si potrebbero mettere in campo sinergie ampie e impensabili. Non per nulla Spinning Club Italia ha in essere dal 2011 un’intesa nazionale col WWF. Per questo manifestiamo disponibilità al confronto con chiunque e ci rivolgiamo alla coscienza di ciascun singolo e gruppo lanciando la sfida affinché si moltiplichino sinergie operative che portino frutti concreti di salvaguardia dei pesci e degli ambienti che ci stanno a cuore. (Mario Narducci)

l’attività della sede

SEZIONE PROVINCIALE DI RIMINI La sede provinciale di Rimini dello Spinning Club Italia è attiva da più di 20 anni. Nonostante la città di Rimini sia una località di mare, la sua attenzione è rivolta anche a tutti i predatori d’acqua dolce. Sono zone avare di acque pescose e questo ‘costringe’ a fare trasferte a volte lunghe. Una pesca che interessa in modo particolare i soci, perché piuttosto divertente, è quella rivolta alla cheppia (Alosa fallax), per la quale occorre battere fiumi quali il Taro, il Piave, l’Adda e il grande Po. Non viene disdegnata la pesca al siluro (Taro, Adda, Po, Reno) ma è maggiormente apprezzata quella al luccio, specie in Toscana nel Lago di Montedoglio, bacino artificiale ottenuto sbarrando il fiume Tevere. A proposito di bacini artificiali, piace menzionare il lago di Ridracoli (presso l’omonima frazione del comune di Bagno di Romagna), ove è presente la trota lacustre, tanto ambita (e di taglia anche notevole) quanto difficile da catturare. I non pochi ‘cappotti’ sono però ampiamente compensati dalla bellezza del luogo, inserito nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Tornando al mare, nel tempo si è imparato a catturare da riva/scogliera grossi esemplari adulti di leccia (Lichia amia) e di pesci serra (Pomatomus saltatrix). Questo restando in zona o allontanandosi di poco. Come ogni club o sezione di club che si rispetti, l’abilità complessiva è merito di alcuni soci ‘pionieri/sperimentatori’ che per primi hanno speso tempo, fatica e anche denaro per imparare come catturare, per esempio, la cheppia, la trota lacustre e soprattutto la leccia. Il 14 dicembre si è svolta presso il Club Nautico di Rimini una serata dedicata alla pesca del tonno. È stata organizzata dalla Sezione di Rimini dello S.C.I. assieme al Fisheye, un negozio di attrezzature da pesca di Rimini che ha una predilezione per la pesca in mare. Grazie ad appassionati della pesca al tonno a spinning, semiprofessionisti e dilettanti, si è appreso come, dove e quando catturare il pesce più ambito dell’Adriatico: il tonno rosso. Assieme a un pubblico tanto numeroso quanto interessato e appassionato, che non ha esitato a fare domande agli esperti, si è parlato di attrezzature (canne, mulinelli, esche, fili, shock leader compresi, pancere ecc.); nodi (argomento fondamentale quando si tratta di combattere con un pesce col quale poco o niente si può lasciare al caso); imbarcazioni (e uso delle stesse) che meglio possono portare il più vicino e silenziosamente possibile alle mangianze, in prossimità delle quali si ha la possibilità di allamare un tonno; vari accorgimenti per non fare troppa fatica durante il combattimento; slamatura, riossigenazione e rilascio della preda; il ‘dove’ (dalle 12 alle 24 miglia e oltre dalla costa, affidandosi alla fortuna anche per il ‘verso nord o verso sud’); il ‘quando’ (orientativamente nei mesi più freddi). Per qualsiasi informazione sull’attività della sezione potete contattare Delio Bologna telefonicamente allo 335.6355091 oppure tramite e-mail: delio.bologna@infotelmail.it



notizie

PIPAM è il più vasto portale di pesca a mosca in Italia. Per approfondimenti sui vari argomenti vi invitiamo a visitare il sito www.pipam.it e a iscrivervi nel forum per partecipare attivamente alle discussioni, pubblicare articoli e foto (di tecnica, di fly tying, di recensioni di materiali ecc.), inviare informazioni sugli itinerari, che saranno inseriti nella rubrica «Dove Pescare» del sito.PIPAM ha anche aperto una pagina Facebook (https:// www.facebook.com/groups/41688482011/) dove poter condividere foto, impressioni , pareri, ecc. Anche in questo caso l’invito è quello di iscrivervi numerosi. PIPAM NEWSLETTER

K.K. Emerger

e resoconti anche in tempo reale. Con quest’App potrete condividere sensazioni e competenze con estrema semplicità. Ad oggi su Android ma a breve sarà disponibile anche su IOS. Per scaricare l’applicazione entrate nel sito di PIPAM dove troverete le indicazioni.

PIPAM SUI SOCIAL Si ricorda a tutti gli utenti del sito e a tutti coloro che sono interessati ad entrare nel mondo di PIPAM la sua presenza su Facebook, Instagram, Vimeo e You tube. Per partecipare o vedere cliccate il social che preferite direttamente dalla home page di PIPAM.

Video di DRESSING ITALIANO – by Diego Riggi La mosca emergente K.K Emerger è per me una delle migliori mosche da caccia che ho usato quest’anno. Come sempre andrò a mostrare il montaggio della mosca artificiale sia con un tutorial fotografico, adatto per chi già costruisce mosche da tempo, e quindi ha bisogno di visionare solo i passaggi per prenderne ispirazione, sia con un video tutorial, molto utile ai neofiti del morsetto, per vedere come effettivamente si esegue quel tipo di passaggio. È un montaggio klinkhammer che costruisco sempre in grosse dimensioni, su ami da #8 a #12 ed è molto adatta per la pesca in caccia in torrente e piccoli fiumi con correnti sostenute o mosse. Il folto parachute con pallina di polistirolo, cul de canard e pelo di cervo la rendono molto galleggiante e ben visibile. (...)

COSTRUZIONE

Dal mese di dicembre 2015 è iniziato l’invio della Newsletter di PIPAM a cadenza mensile. Nel notiziario, diffuso per posta elettronica, troverete notizie dal mondo di PIPAM, novità da parte degli inserzionisti, immagini e tante altre cose. Per essere sempre aggiornati sulle novità nel mondo della pesca a mosca registratevi alla PIPAM NewsLetter: iscriversi è semplicissimo e gratuito: basta andare sulla home page di PIPAM cliccare sul banner NewsLetter PIPAM e scrivere il proprio nickname e la propria email nel format che comparirà.

MOBILE APP DEL FORUM Finalmente disponibile gratuitamente la App per Smartphone PIPAM Forum, che permetterà agli utenti registrati di pubblicare da dove e quando vorranno foto

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MOSCA e SPINNING

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Arpo in asola

Stonefly Di2 Video di DRESSING ITALIANO – by Diego Riggi La Stonefly Di2 è la seconda di una versione realizzata l’anno scorso che ha dato tantissime soddisfazioni in pesca. In questa versione, la ninfa Stonefly Di2, oltre al cambio di colore, cambierà anche i materiali di costruzione, riducendoli. Vedrete nel video che questo tipo di ninfa artificiale, come la precedente, è abbastanza pesantina, dato che andremo a mettere una perlina di tungsteno, ma si consiglia di farne versioni anche più leggere, mettendo solo del piombo avvolto in modo da preformare la silhouette dell’artificiale, per pescare in acque meno profonde con correnti non troppo sostenute.

Video di DRESSING ITALIANO – by Diego Riggi L’Arpo è una mosca da pesca tanto semplice quanto efficace. Basta un amo, del filo di montaggio e, in questo caso, se la montiamo ad asola, una bella mezza piuma di cul de canard xl (almeno 5 cm di lunghezza). Potete costruirla nei colori che volete e io, di solito le monto su amo #12-14-16. Logico che le dimensioni della piuma devono essere adatte alla misura dell’amo su cui costruiamo. Vi propongo il montaggio ad asola per risparmiare materiale, a patto che la piuma di cul de canard sia di gran qualità. (...) Per quello che so io, la mosca Arpo è una creazione di Armando Polenghi, istruttore del conosciutissimo Pam Angelo Piller ed è grazie ad Angelo, comunque, che moltissimi pam conoscono questo artificiale.


FLY FISHING MAGAZINE

I CERCHI PIÙ INTERESSANTI

Salwater STRIKE!

Utili opere in alveo

Angelo Piller (Angelo) La pesca a mosca nel mare ‘nostrum’ non è più una novità! Soprattutto in questi ultimi dieci anni il periodo delle mangianze viene atteso con trepidazione e, da settembre a gennaio, sono tanti i pescatori a mosca che si dedicano a tombarelli e c. La classica domanda: «c’è schiusa?» viene sostituita temporaneamente da: «c’è la mangianza?». Quando la risposta è affermativa, il pescatore a mosca inizia a entrare in uno stato di frenesia curabile solo con un’imminente uscita in barca. Quando in acqua dolce manca la schiusa di insetti, spesso si può pescare in caccia, ma se in mare manca la mangianza, allora la giornata può veramente diventare avvilente: ore e ore a cercare e seguire gabbiani dal volo stanco, avviliti anch’essi forse ancora di più dell’ equipaggio che li sta ‘pedinando’. Se però tonni e tombarelli incontrano branchi di acciughe, allora si può veramente scatenare l’inferno: grosse palle di povere acciughe che vengono sistematicamente attaccate... per non parlare dei gabbiani che si dedicano a veloci attacchi devastanti provenienti dal cielo. È risaputo che la vita dell’acciuga non sia proprio il massimo!

Gianfranco Baudone (Gi.Bi.) Una volta tanto documentiamo un intervento non devastante effettuato nell’alveo di un torrente: una scala di monta laterale fatta a regola d’arte.

Dovrebbero. Spesso, in realtà, molti di questi passeggiano avanti e indietro nel fiume calpestando i nidi e se glielo fai notare sono anche capaci di dirti che «No, non è vero non ci sono letti di frega dove sto pescando…». Episodio capitato recentemente…

I THREAD PIÙ SEGUITI Della frega me ne frego?

Ultralight Fly Fishing

Gianfranco Baudone (Gi.Bi.) Tra novembre e dicembre la trota marmorata e tra dicembre e febbraio la trota fario vanno in frega: la femmina scava un letto di frega verso la zona terminale di una buca dove l’acqua rallenta prima del raschio e la struttura granulometrica è costituita soprattutto da ghiaia e ciottoli. Qui opera una vera e propria pulizia del fondale, creando una depressione che, una volta avvenuta l’ovodeposizione, sarà ricoperta con il materiale spostato precedentemente. Il letto di frega è abbastanza facile da riconoscere: nel solito colore verde/marrone del fondo del fiume all’improvviso appaiono delle macchie bianche. Nel nostro paese ci sono acque ancora aperte ( o acque sempre aperte di Cat. C) dove marmorate e fario stanno creando nidi di frega. I pescatori dovrebbero essere attenti se pescano in queste acque…

JP Cosa si intende con Ultralight Fly Fishing? Pesca a mosca di qualsiasi pesce, con mosche secche/sommerse/ninfe con un’attrezzatura che non superi la coda 2 compresa. Questo thread aperto nel settembre 2014 continua a essere oggetto di interventi tecnici molto interessanti. Un vero evergreen.

E se ci provassimo anno secondo Gianfranco Baudone (Gi.Bi.) Per il secondo anno consecutivo gli utenti e i lettori del forum di PIPAM sono chiamati a fornire un contributo per un concreto aiuto di un progetto di salvaguardia ambientale: quest’anno il progetto da finanziare è il Progetto MarmoAdda volto alla tutela della marmorata dell’Adda.

Non perdete i quattro workshop che si terranno nel corso della manifestazione sabato 20 ore 10,30 Hans van Klinken: Klinkhåmer Special sabato 20 ore 15,30 Andrés Touceda: Realistic fishing terrestrials domenica 21 ore 10,30 Igor Stancev: Tying of semirealistic fishing trout imitations domenica 21 ore 15,30 Espen André Eilertsen: Flies and fishing tecniques of a norwegian guide

Vicenza, 20-21 febbraio 2016, padiglione n. 3 di Pescare Show

Ed Berg

Niklas Dahiln

Espen Eilertsen

David Gourong

Stuart Hardy

Igor Stancev

Andrés Touceda

Hans Van Klinken

Alberto Calzolari

Alessandro Casiglia

Ezio Celeschi

Simone Chesi

Giovanni De Pace

Enrico Fantasia

Fabio Federighi

Fabrizio Gajardoni

Andrea Gasparini

Fabio Gasperoni

Massimo Ginanneschi

Fabio Mauri

Ivano Mongatti

Federico Renzi

Piero Sistino

Stefano Ticchiati

Nunzio Troisi

Loris Zecchinello


costruzione mosca

Hans van kLinken [hans.klinken@chello.nl]

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foto di Leon Links, ina stevens e Hans van kLinken • traduzione di federico renzi

ia via che divento più vecchio, leggo con maggior piacere i miei primi diari di pesca. Mi diverto a ripercorrere i commenti che facevo allora e a ricordare come mi ponevo rispetto ai risultati delle mie mosche. In particolare, rileggo volentieri i commenti riguardanti non tanto i motivi per i quali sceglievo certe mosche in pesca, quanto il tipo di materiali che avevo utilizzato nella costruzione. Allo stesso modo, in relazione alle tante mosche che possiedo non ho un atteggiamento da collezionista, ma sono interessato alle idee e alle tecniche che stanno dietro i vari montaggi. Ho molte pubblicazioni di pesca a mosca e ho cercato di leggere il maggior numero di informazioni possibile sulla costruzione. Ebbene, trovo che quel che è più difficile reperire è il materiale che riguarda la storia delle mosche: i pensieri dell’ideatore del singolo modello, il racconto delle sue prove e dei suoi errori, sia nelle tecniche di costruzione, sia nell’utilizzo dei materiali. Molto spesso, purtroppo, si perdono addirittura i nomi e i dressing originali.

fraintendimenti Non è un segreto che il montaggio parachute sia stato uno dei miei favoriti per più di trent’anni. Quando ho iniziato a pescare a mosca usavo vecchi modelli di artificiali inglesi con hackle prese da spalle di gallo. È stato l’incontro con un pescatore svedese che ha cambiato il mio modo di vedere le cose e mi ha costretto a pensare fuori dagli schemi. La prima volta che ho visto la Rackelhanen, infatti, mi sono sentito liberato dalle vecchie tradizioni, il che non

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solo mi ha permesso di diventare un innovatore, ma mi ha fatto iniziare a impiegare materiali che non avevo mai usato prima. In Scandinavia la Rackelhanen è ancora oggi una mosca molto popolare, ma nel resto del mondo non ha mai ricevuto le attenzioni che merita, tanto che non riesco a immaginare come sarebbero oggi i miei artificiali se non l’avessi conosciuta: è stata proprio questa mosca dall’aspetto bruttino che mi ha permesso di credere in me stesso tanto da creare un nuovo modo di pensare la costruzione. Lasciatemi dire che mi piace quando i costruttori sono innovativi e creativi, ma questa creatività non deve in nessun modo alterare la storia dello sviluppo dell’artificiale. Mi piace raccontare dove ho preso l’ispirazione per le mie mosche e ringrazio sempre chi mi permette, con le sue idee, di ideare nuovi modelli. Talvolta, però, le parole vengono mutate fino a stravolgerne il significato originario. Continuo a sperimentare questo fatto con le mie mosche, tanto che a volte non riesco a distinguere ciò che vedo e leggo dall’idea originale. Era il 27 giugno 1984 quando la mia prima Klinkhåmer Special toccò l’acqua del mitico fiume Glomma in Norvegia e in questi anni ho letto tanti interessanti articoli su questa mosca scritti da altri autori, insieme, purtroppo, a tanti altri articoli che sono il perfetto esempio di come alcuni autori e pescatori, pur dotati di grande esperienza, hanno male interpretato le mie idee, sviluppando mosche che nulla hanno in comune con ciò che intendevo realizzare. Ho visto la mia mosca costruita su ami dritti, con le code, con ali fatte con i più disparati materiali e con l’addome più grosso del torace: tutte modifiche che tendono solo a creare confusione, provocando incomprensioni e domande inutili, come è evidente dalle tante lettere che ricevo da persone che chiedono chiarimenti. Trovo tutto


Klinkhåmer Special La traduzione integrale della più completa e aggiornata guida alla Klinkhåmer scritta dal suo autore. Oltre a mostrare e commentare tutte le fasi di montaggio, l’articolo fa il punto sulla totalità degli aspetti costruttivi – materiali, tecniche, varianti – per chiarire in modo definitivo storia, errori e fraintendimenti riguardanti una delle mosche più ammirate e costruite dai fly tyier di tutto il mondo.

The Final Story


tecnica spinning

Lipless

e trote in laghetto Negli anni i minnow senza paletta si sono guadagnati la fiducia di tanti pescatori, prima nella pesca ai cavedani di lago e fiume, poi nei laghetti per la trota iridea. Proprio in questi particolari ambienti i lipless hanno conosciuto una seconda giovinezza e oggi rappresentano una valida alternativa alle esche metalliche nella pesca della trota in cava


Renzo della Valle [renzo.dellavalle@gmail.com ] foto di Renzo della Valle e daVide Valla lipless che, oltre a falcidiare i cavedanoni di lago, cominciò a fare vittime anche nei limpidi fiumi lombardi e in seguito nei laghetti a pagamento, che nel frattempo stavano sorgendo in tutto il nord Italia per la pesca alla trota. In breve queste esche diventarono di uso comune e ancora oggi ricoprono un posto importante nella dotazione degli artificiali da trota in laghetto, soprattutto quando vogliamo puntare a esemplari che superino i due chili. La produzione di lipless nazionali è molto vasta: si spazia dai modelli costruiti – in maniera artigianale ma quantitativamente limitata – da un numero considerevole di appassionati a quelli realizzati in modo industriale da poche ma qualificate aziende. Queste ultime, riconosciuta la notevole validità dei lipless nelle acque dell’intera penisola, hanno pensato di estendere la produzione anche alle acque marine e oggi c’è chi produce lipless per la spigola o il leggendario tonno rosso! Ma torniamo ai nostri laghetti e alle trote che vi vengono immesse soprattutto nel periodo invernale. L’iridea, al pari della sua più nobile ed elusiva cugina, la fantomatica lacustre dei grandi bacini prealpini, mostra di avere una notevole predilezione per i lipless. Pur non riconoscendoli per una fonte di cibo naturali (come potrebbe, visto che la trota di cava è cresciuta nei vasconi degli allevamenti?), in certi periodi l’iridea attacca con grande veemenza questi artificiali. Sarà forse l’istinto atavico di predatore, che in maniera latente è rimasto nel cervello di questi pesci… addomesticati, o più semplicemente il movimento sinuoso che incuriosisce e attira, è indubbio che i lipless vanno sempre tenuti presenti nella nostra dotazione. Tra l’altro, sono tra i pochi artificiali da laghetto capaci di selezionare la taglia delle trote e vanno tenuti in massima considerazione quando, nel nostro laghetto preferito, vengono immessi esemplari oltre i due chilogrammi di peso.

azione di nuoto

S

e c’è un gruppo di esche artificiali per le quali dovremmo andare fieri è quello dei pesciolini senza paletta, o lipless minnow che dir si voglia. Siamo infatti stati proprio noi italiani a inventare questa categoria di imitazioni, cercando di tararle sui nostri pesci predatori e sui nostri ambienti. I ‘veterani’ di questa pesca ricorderanno benissimo il mitico Filibustiere (oggi ribattezzato ‘Il Killer’), che venne ideato una trentina di anni addietro da un pescatore milanese che dava la caccia ai grossi e furbi cavedani del lago di Como. Cercava un’imitazione dell’alborella – a quei tempi abbondantissima sul bacino lombardo e preda preferita del cavedano lacustre – che svolgesse un movimento alternativo a quello dei minnow dotati di timone di nuoto. Nacque così il primo

Contrariamente ai minnow dotati di paletta, i lipless svolgono la loro particolare azione di nuoto tramite il posizionamento di una zavorra all’interno del corpo. Tale peso, assieme alla sagoma del pesciolino, è responsabile del movimento sinuoso di queste imitazioni, movimento che è dato dalle oscillazioni sull’asse/lunghezza del corpo e dall’effetto rollio del corpo stesso. Dei due movimenti il principale e più evidente è sempre il primo, quello dell’ondeggiamento sul proprio asse; l’effetto rollio può invece essere enfatizzato dall’aumento del peso della zavorra e dal suo posizionamento verso la base del corpo. In certi modelli, questa seconda componente di nuoto è molto evidente quando si rilasciano i lipless in verticale dopo un recupero regolare e l’effetto rollio che ne deriva può essere determinante per scatenare l’attacco di pesci carnivori come il persico, il luccio e, a volte, anche la trota di laghetto. Oltre alla posizione e al peso della zavorra interna, l’azione di nuoto è influenzata anche dal tipo di materiale usato per la costruzione del corpo. I lipless più ‘reattivi’ sono quelli realizzati con legni leggeri (balsa e obece): rispondo1/2016

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tecnica mosca

ArmAndo QUAZZo [armando.quazzo@gmail.com]

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li innovatori non dormono mai e i progettisti di code di topo non sono da meno: non c’è stagione nella quale non venga proposta una nuova coda o un nuovo profilo che minacci di rendere obsoleti i modelli precedenti. Per chi è nato (alieuticamente parlando) con due profili (DT doppio fuso e WF decentrato) e un solo tipo di coda – ovvero quella galleggiante – lo shock è grande e chi è affetto da manie di acquisto compulsivo di materiale da pesca può essere facile preda di entusiasmi tecnologici che, di anno in anno, fanno lievitare il numero delle lenze possedute in maniera esponenziale. Alla luce della centralità dello strumento coda di topo e considerata la sua inarrestabile evoluzione, abbiamo pensato di intervistare alcuni fra i guru dell’ingegneria delle code, ovvero lo svedese Leiv Stävmo, designer della Guideline e fra gli ideatori delle shooting head con multidensità, l’angloamericano Simon Gawesworth, progettista capo della statunitense Rio e ideatore di molti dei profili Spey della nota casa americana, lo scozzese (sebbene il nome tradisca origini mediterranee) Mike Barrio, titolare della omonima fabbrica di code di acclamata qualità, Gareth Jones, mente tecnologica dell’inglese Airflo, Brooks Robinson, sviluppatore della Cortland, Simon Kidd, specialista della Snowbe, e Andrew Bosway, con il doppio cappello delle statunitensi Orvis e Scientific Anglers. Ecco le risposte di questo indubbio parterre de rois.

Domanda. Come consumatori siamo testimoni tutti gli anni della continua evoluzione nel campo delle code di topo, ma cosa ha realmente rivoluzionato la tecnologia di produzione nell’ultima decade? Risposte. Gawesworth dice che la vera rivoluzione per Rio è stata l’introduzione delle anime con bassissimo allungamento (Connect Core), che hanno permesso di sviluppare le code In Touch, con prestazioni neanche sognabili fino a pochi anni a questa parte. Snowbee sostiene che la maggiore innovazione è dovuta ai sistemi di produzione computerizzati e all’adozione di componenti a nanotecnologie: ciò – unitamente alla scoperta di nuovi tipi di mordente – ha permesso da un lato di aumentare drasticamente la qualità, dall’altro di migliorare la durata del prodotto nel tempo e infine di sviluppare una serie di profili specialistici di indubbio interesse. Nello stesso solco Robinson, che afferma che la rivoluzione è stata principalmente tecnologica e di materiali che hanno consentito di realizzare profili specifici per rispondere alle nuove esigenze dettate da nuove destinazioni di pesca. Jones di Airflo rivendica un ruolo da pioniere nel campo dell’innovazione, ascrivendo alla sua azienda il primato di aver introdotto le anime anelastiche, i loop presaldati e la finitura differenziata. Stävmo ricorda che Guideline è stata la prima realtà ad aver introdotto le code a densità variabile che oggi fanno scuola per tutti, mentre Bosway di Orvis e Scientific Anglers sintetizza l’innovazione dell’ultimo decennio in: riduzione della frizione sugli anelli, galleggiabilità, durevolezza e basse tolleranze. Per finire, Mike Barrio dell’omonima ditta ta-

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glia corto sostenendo che non ci sono state delle effettive novità nell’ultimo decennio: secondo lui un buon profilo di dieci anni fa è valido anche oggi e ci sono delle code di topo di vecchia concezione e costruzione con caratteristiche persino migliori di quelle commercializzate oggi.


I segreti delle code

D. Come designer di code e pescatore a mosca, quanto ritieni che sia determinante il lato ingegneristico e quanto quello alieutico nello sviluppo di un nuovo prodotto? L’innovazione parte dalle necessità di pesca, dai nuovi materiali o dalla tecnologia?

R. Secondo Stävmo, il primo input deve venire dalle necessità di pesca: in Guideline cercano di creare strumenti che siano in grado di sintetizzare l’esperienza di pesca e il lancio. Ricorda che questo è stato il caso delle code a tripla densità, prime nel loro genere. Gareth di Airflo dice che tutti i fattori nominati contribuiscono all’innovazione: è il caso dell’uso delle nanotecnologie nella copertura Super Dri di alcune loro code, caratterizzate da un comportamento ultraidrofobico, oppure delle code Forty Plus il cui profilo è stato studiato per consentire di lanciare più lontano con meno sforzo. Il punto di vista di SA e Orvis è chiaro: è dalle necessità di pesca che parte sempre un’intensa attività ingegneristica e di produzione. Anche il profilo più complesso e specificamente studiato per la singola applicazione ha necessità di essere replicato in maniera costante e affidabile ed è lì dove conta l’esperienza, l’attitudine tecnica e la conoscenza di numeri, fisica e tecnologia dei materiali. Cortland replica che sono entrambi i fattori a dettare le scelte: le nuove destinazioni di pesca e le nuove tecnologie aprono la porta a nuove opportunità nello sviluppo di nuove code. Barrio sostiene che la sua innovazione è unicamente guidata dal tempo che passa 1/2016

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il luccio

che non ti aspetti RICCARDO TAMBURINI [ r.tamburini@fassa.it ] e LUCA DAL CeR [ luca.dalcer@gmail.com]

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o confesso: non essendo un super-esperto della pesca ai predatori d’acqua dolce con le esche artificiali mi sentivo un po’ a disagio nello scrivere un articolo sul tema, ma poi eventi recenti e memorie passate mi hanno dato lo spunto per affrontare il discorso da un punto di vista differente, che credo oggi sia sottovalutato, a causa dell’iper-specializzazione che viene ‘imposta’ dalle aziende che operano nel settore della pesca ricreativa. Molti pescatori saranno d’accordo con me: sembra che oggi sia impossibile andare a pesca di lucci oppure di black bass senza avere al seguito un certo numero di canne armate con fili specifici collegati ad esche

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artificiali di forma, colore, peso e movimento in acqua appositamente studiati per quel determinato predatore. Io stesso, che lavoro nel settore da molti anni, cado vittima di questo vero e proprio assioma che, per sua stessa definizione, non può essere dimostrato ma viene considerato vero dai più: «solo con l’esca giusta puoi prendere il pesce giusto». Diciamo piuttosto che, da perfetto pescatore tipo, sono spesso sopraffatto dalla mania di acquisto compulsivo che mi pervade nel momento in cui apro la porta di un negozio di pesca: la smania da shopping vince sulla consapevolezza del teorema che io stesso ho scoperto e ideato e che, a differenza del succitato assioma, posso dimostrare in ogni momento: «il primo pesce che abbocca ha sempre


due gambe». Gli effetti di questo vero e proprio epitaffio per tutti i pescatori malati di mente, sono però molteplici e imprevedibili, perché a volte proprio le aziende, studiando e sviluppando un’esca specifica, non si rendono conto di prestare il fianco alla volubilità dei pesci, che nella scala evolutiva vengono prima dei rettili, ma spesso ci vengono dipinti come esseri intelligenti, scaltri ed esperti ben più di noi umani. Basta aprire Wikipedia alla voce ‘Pesci’, per rendersi subito conto di come l’organo più importante di tutti i vertebrati, ossia il cervello, sia nei pesci assai più piccolo che in altri animali, delegato soprattutto a svolgere funzioni collegate ai sensi più sviluppati come olfatto e vista, tralasciando ovviamente il controllo delle funzioni vitali che permettono al pesce di sopravvivere nel mondo sommerso. Nessun accenno a intelligenza, memoria, paura o dolore, con buona pace di chi vuole convincerci del contrario. Anzi, nella mia continua ricerca tesa all’approfondimento, soprattutto del mondo marino, mio ambiente di elezione, ho scoperto che la memoria nei pesci esiste e non va oltre a pochi minuti passati, proprio per il minimo sviluppo della loro bio-CPU. Non dobbiamo confondere l’intelligenza con l’istinto, che invece è assai radicato in tutti gli animali (sempre meno nell’uomo civilizzato) e che consente loro di portare a casa la pelle alla fine di una lunga giornata trascorsa nel proprio ecosistema, disseminato di pericoli e trappole fatali. È per questo motivo che sono convinto che non esista, in assoluto, un’esca disegnata e sviluppata totalmente per una determinata specie di pesce. Possono sicuramente esistere esche che funzionano meglio con un predatore piuttosto che con un altro, ma la stessa esca è pronta a smentirci proprio sul più bello, ossia quando ormai ci siamo convinti che proprio lei è il miglior modo di fare selezione durante una battuta di pesca. Per cercare di convincere il malcapitato lettore, voglio citare due esempi concreti che hanno fatto riaffiorare i miei ricordi di quando, poco più che ragazzotto, cercavo la fortuna a bordo della

mia Canadian 375 sul lago di Varese. Molti anni fa questo bellissimo lago, sulla soglia dell’eutrofia per mancanza di un adeguato collettore che raccogliesse tutti gli inquinanti prodotti dalle fabbriche distribuite nei comuni limitrofi, era spesso meta delle mie battute di pesca, sia perché dovevo dividere l’auto con mia mamma, sia perché è veramente vicino a dove abito tutt’ora. La fase prima della morte totale di un lago è preceduta da un’apparente situazione di benessere, in cui sembra che tutto sia perfetto per l’incredibile quantità di pesce. Molti non sanno invece che proprio l’eccessiva produzione di ossigeno dovuta all’in-

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MOSCA e SPINNING

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flY tYIng contest spedIZIone entro Il 15.2.16: cervIdI (cervo, caprIolo, alce, camoscIo)

InvIacI la tua mosca: potraI vIncere 7 Buste dI cdc super select In tInte naturalI dI sWIsscdc

InvIacI la tua mosca: potraI vIncere

7 Buste dI cdc super select In tInte naturalI

Il materiale del prossimo numero è CERVIDI (PELO DI CERVO, CAPRIOLO, ALCE, CAMOSCIO)

Spedizione entro il 15 febbraio 2016 a La Pesca Mosca e Spinning, via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Dressing e note di commento in un file di testo a redazione@lapescamoscaespinning.it

Regolamento completo su www.lapescamoscaespinning.it Premio su oGni numero: 7 Buste Da 1 g Di CDC suPer seleCt tinto Con Colori naturali CDCsWiss

Premio annuale: nuoVo morsetto stonfo transformer

Il Transformer è il più recente e prestigioso morsetto prodotto dalla Stonfo. Il nome deriva dal fatto che il morsetto, di altissima qualità, può trasformarsi in tre moduli diversi a seconda del tipo di artificiale che si vuole costruire, cambiando dall’uno all’altro istantaneamente. In sostanza, tre morsetti in uno. Si ha infatti un modulo per tutti i montaggi classici di tipo standard, con la possibilità di lavorare in linea, un secondo modulo per i montaggi tubefly, un terzo modulo per il montaggio specifico di grossi streamer. Tutto ciò è reso possibile da un ingegnoso e innovativo sistema, che permette di intercambiare rapidamente i tre moduli con un click. Il morsetto è poi munito di una nuova base con portautensili integrato. Maggiori informazioni su www.stonfo.com.

lure BuIldIng contest spedIZIone entro Il 15.2.2016: lIpless crankBaIt

TRANSFORMER

Ogni busta da 1 g contiene 120-140 piume di cdc di prima scelta selezionate a mano, con una misura che varia da 1 a 4,5 cm. I colori impiegati sono di origine vegetale a forte connotazione ecologica e vengono ricavati da coltivazioni rinnovabili. Si tratta in genere di prodotti interi o polverizzati, o in estratto, dai quali si ottiene il colorante da impiegare nella tintura; le tonalità che ne derivano sono calde e molto vicine alla natura. Le buste di cdc 100% biologically dyed - Super Select prodotte da CDCSWISS sono una novità assolu6 sono per ora presenti in colori naturali solo le Standard). ta (nel sito www.swisscdc.com

InvIacI Il tuo artIfIcIale autocostruIto: potraI vIncere una canna molIx skIrmjan

L’artificiale del prossimo numero è

LIPLESS CRANKBAIT InvIacI Il tuo artIfIcIale autocostruIto: potraI vIncere una canna skIrmjan

Spedizione entro il 15 febbraio 2016 a La Pesca Mosca e Spinning, via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Dressing e note di commento in un file di testo a redazione@lapescamoscaespinning.it

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skirmjan roDs

Premio su oGni numero: skirmjan trout Hunter series msk-t-732HH

Length: 7’3” (220 cm) Lure: 3/8-1.1/2 oz (10-45 g) Line: 10-30 lb Action: Regular Fast Canna destinata ai grandi fiumi o ai torrentoni di fondovalle dove stazionano i pesci più grandi e smaliziati. Controlla cucchiaini fino al n. 6 e addirittura martin da 28 g usati in lame di forte corrente. Non presenta nessuna difficoltà con minnow e jerkbait fino a 15 cm e pesi vicino ai 30 g, o soft bait dai 9 ai 15 cm, montate con testine piombate fino a 14 g. Il vettino risponde senza andare in crisi. Possiede una schiena robusta e potente, capace di contrastare anche le forti marmorate.

Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, grazie alla tecnica costruttiva che riesce a combinare due differenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hyper Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad alta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e progettate per la moderna pesca con le esche artificiali. Ogni modello ha caratteristiche specifiche per tecnica e tipo di artificiale. www.molix.com/product/rods/skirmjan-freshwater-rods www.youtube.com/watch?v=UGNlL-dZVXU


A scelta fra: MOLIX JUBAR SMART Suspending + MOLIX AUDACE 65 Suspending TREAD SPLITTER STONFO + PETTINE COMBO STONFO moliX juBar smart Suspending 8,5 cm (3-3/8 in) 9 g (5/16 oz) col. Lugano Shad Perfetta combinazione tra performance di lancio, movimento ed efficacia. L’interno dell’esca è stato disegnato con una nuova partizione dei pesi, che bilancia l’artificiale in ogni condizione di pesca. I numerosi test effettuati hanno dimostrato che il Jubar Smart reagisce in scioltezza a ogni categoria di recupero, sia regolare e costante che ritmato da jerkate lunghe e decise. moliX auDaCe 65 Suspending 6,5 cm (2-1/2 in) 3,5 g (1/8 oz) col. Brown Trout Il ‘baby’ Audace, fortemente voluto dai pescatori, ha caratteristiche studiate per la pesca alla trota, sia in acque mosse e veloci che in lago o cava. Ma è efficace e da provare anche per cavedani, persici, aspi e black bass. In mare è un’esca talismano per gli appassionati di rockfishing e light spinning. Adatto a un recupero ordinato, sopporta anche jerkate decise o recuperi con ripetuti stop & go, che ne evidenziano l’effetto slow sinking. treaD sPlitter stonfo (art. 635) Geniale accessorio ad altissima tecnologia che consente di dividere filati ultrasottili multifibra. L'operazione di divisione del filo – indispensabile laddove si debbano effettuare dubbing in asola su imitazioni di piccola dimensione – risulta con questo attrezzo estremamente facilitata. Pettine ComBo Per mosCHe e streamer stonfo (art. 645) Realizzato con materiale plastico ad alta resistenza, comprende un piccolo pettine a denti fitti e una spazzolina in velcro, ideale per dare una finitura maggiore agli artificiali e per renderli più vaporosi e adescanti.

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MOSCA e SPINNING

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show room il meglio delle canne freshwater & saltwater by Shimano

SHIMANO LESATH CX

un modello di alta qualità per lago e laghetto

GAMAKATSU DESTRADA MINI CRANK & MEDIUM JIG Già dallo scorso anno l’azienda milanese Fassa ha iniziato a introdurre sul nostro mercato una nutrita serie di canne da spinning Gamakatsu, con l’intento di rivolgersi agli estimatori di predatori diversi e di svolgere una selezione mirata a soddisfare i gusti e le aspettative degli appassionati italiani. La serie denominata «Destrada», oggetto di questo redazionale, esalta il top di gamma sia per il carbonio Toray impiegato, tassativamente made in Japan, con elevato modulo e pre-impregnato con preziose resine, sia per la tecnologia intrinseca utilizzata dagli ingegneri di Gamakatsu (Cross Carbon), che consente di realizzare attrezzi senza spina, determinando l’assenza sul fusto di quelle torsioni che di norma si generano in fase di lancio e che sono tra l’altro responsabili dei lanci più corti (e sovente anche imprecisi). La disposizione degli anelli è stata effettuata sui consigli di Fuji; alcuni modelli seguono il concetto «KR», che diminuisce enormemente ogni sbandamento prodotto dal filo durante il lancio, consentendo per esempio il raggiungimento di gittate più che apprezzabili a centro lago, con l’optional non trascurabile di ottenere anche grande precisione di lancio. La canna che ho avuto modo di provare è la Destrada S77ML Mini Crank & Medium Jig, in due pezzi, con capacità di lancio da 3 a 15 g, lunga 232 cm. Gli anelli sono 9, rigorosamente Fuji-K-RConcept. L’ho personalmente testata in laghetto e posso confermare la straordinaria facilità nel lanciare a debita distanza esche di pochi grammi. Si è poi rivelata eccellente nella manovrabilità e nella prontezza di reazione all’abboccata di alcune belle iridee che hanno messo a prova anche la resistenza e l’affidabilità della canna sotto sforzo. Si tratta di un modello rivolto principalmente a predatori di taglia medio-piccola, come ad esempio persici reali e cavedani insidiabili nei grandi bacini prealpini, ma, come detto, anche alle trote dei laghetti privati, così pure nello specifico (con mini crank e medium jig) al bass. Ovviamente, a seconda delle esigenze di pesca, può essere di grande aiuto ad esempio in una pesca da natante a drop shot per rispondere alle più leggere sollecitazioni avvertite a debita profondità. In pesca, dopo ore di lanci non stanca minimamente il braccio; spicca sempre l’estrema sensibilità del blank, che consente di avvertire anche le mangiate meno veementi del predatore di turno. Il portamulinello, di pregevole estetica e pratico nel contenere il piede del mulinello, è un Fuji TVS. Per ulteriori informazioni: Fassa Spa, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it. (Giorgio Montagna)

Robustezza, leggerezza, affidabilità anche nelle situazioni estreme: la Shimano Lesath CX assolve al meglio a tutte queste funzioni. L’ultima generazione delle Lesath CX è infatti stata realizzata con fibre di carbonio che seguono un processo di lavorazione da cui si ottengono fusti resistenti e sensibili. Con la tecnologia High Pressure Carbon la pressione viene applicata alla superficie del fusto durante la fase di trattamento in forni speciali, distribuendo uniformemente la resina attraverso la matrice di fibra di carbonio. Il quantitativo di resina inserita nelle fibre di carbonio è in questo modo attentamente dosato per ridurre il peso complessivo della canna, mantenendo elevata la resistenza alla flessione e allo schiacciamento. Tutta la serie delle Lesath CX è ottenuta con questo procedimento, chiamato Shimano Low Resin Carbon. Resistenza e durata nel tempo sono assicurate anche dalla tecnologia Nanoalloy, grazie alla quale la resina in nanoframmenti di silice può distribuirsi tra le fibre di carbonio in maniera più omogenea, un procedimento di cui poche aziende al mondo possono avvalersi. Ovviamente, le fibre di carbonio fanno parte della migliore produzione, che assicura a queste canne scatto, potenza e sensibilità: per le Lesath CX si è usato carbonio XT500, sigla che denota il miglior carbonio ad alto modulo in commercio. Canne di livello tanto elevato non potevano poi non essere abbinate a componenti altrettanto validi. I passanti sono originali della giapponese Fuji, tra le principali aziende produttrici componenti, che da anni ha rapporti di stretta collaborazione con Shimano. I passanti montati sulle Lesath CX sono i nuovi Fuji Torzite con ponte in titanio, leggerissimi, poco ingombranti e super resistenti all’abrasione. Completano la componentistica impugnature in sughero di altissima qualità, portamulinelli in legno fossile e rifiniture personalizzate realizzate solo per il marchio Shimano. Per ulteriori informazioni: Shimano Italy Fishing, via privata Maestri del Lavoro 29, Legnano (MI), tel. 0331/742711, www.shimano.com, www.shimanofishnetwork.it.

la nuova serie di canne ad azione veloce

SAGE PULSE Pulse è la serie Sage in cui il rapporto qualità/prezzo la fa da padrone: 450 € con garanzia a vita per una canna potentissima e leggerissima costruita in GIIIe, disponibile in 14 modelli, dalla coda 3 alla coda 8. Queste le caratteristiche: • made in U.s.a. Bainbridge Island WA • costruzione in GIIIe • azione veloce • colore verde muschio • legature verdi con profili neri • stripping guide Fuji • passanti a serpentina e puntale cromati coda 3-6 da fiume • portamulinello in legno di rosa e alluminio nero anodizzato • impugnatura a mezzo tulipano in sughero portoghese di altissima qualità, sub nose half wells coda 6-8 da mare e fiume/lago • portamulinello in alluminio anodizzato nero • impugnatura a tulipano full wells Tutte fornite con tubo in cordura. Garanzia a vita Sage su qualsiasi rottura.


Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, www.garue.it, info@garue.it.

due canne allround per il casting

BLACK PEARL CASTING Black Pearl è una delle serie che ha fatto avvicinare numerosi pescatori al marchio Sportex e che oggi cambia volto con canne alleggerite, dalle azioni migliorate e con un nuovo look elegante. Insomma, in Germania sono riusciti un’altra volta a rendere migliori delle canne che già da anni facevano del rapporto qualità/prezzo il loro punto forte. Notando poi quanto i giovani pescatori in questi ultimi anni si stiano avvicinando alla pesca a casting, la richiesta che Majora non ha potuto non fare alla casa tedesca è stata quella di creare due canne che coprissero la pesca generica a ca-

sting sulle azioni e la qualità della serie Black Pearl. Ed ecco le prime due canne da casting della serie, una 190 cm per 14-39 g e una 210 cm 36-49 g, due azioni allround che messe insieme coprono un po’ tutte le pesche che si possono fare a casting per black bass, lucci e, perché no, magari qualche piccolo siluro in canale. Come detto, non vogliono essere canne specifiche, ma alternative valide a quello che offre il mercato sul casting allround. In vendita da gennaio 2016, saranno un alleato fedele, forti della garanzia di 10 anni sul grezzo di Sportex. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

tubi trasparenti per i modelli in due pezzi

NOVITÀ POZZOLINI 2016 La Pozzolini Fly Fishing di Castenedolo presenta per il 2016 alcune novità, tra le quali le seguenti. Le canne in due sezioni hanno subito negli ultimi anni un calo di popolarità dovuto all’ingombro. I loro vantaggi sono tuttavia indubbi: maggior leggerezza, robustezza e affidabilità. L’unica ghiera, inoltre, favorisce una migliore continuità di azione, oltre a garantire una migliore tenuta rispetto alle canne multisezione, nelle quali è consigliato verificare frequentemente l’innesto. La lunghezza, tuttavia, costringe a trasportare queste canne all’interno dell’abitacolo lasciando in vista il tubo, con il rischio che la vettura venga aperta da qualche malintenzionato. Per ovviare a questo

problema, tutte le canne in due pezzi Carbolux, Precision, Realcast, TC2 e Xpeed saranno fornite di un pratico e poco vistoso tubo in plastica trasparente. Per chi lo desiderasse sarà comunque disponibile il tubo lusso ricoperto in cordura con etichetta in pelle (+ 20 euro). Verrà inoltre prorogata fino al 30/4 la promozione con sconto del 30%, per cui sarà possibile acquistare queste fantastiche canne moderne, leggere, performanti e con garanzia di 5 anni a un prezzo particolarmente competitivo (prezzi a partire da 133 euro). La canna in bambù refendù Pozzolini Hollotip è una canna di 7’8” #4-5 con il cimino cavo più lungo del tallone e costruita a mano in Italia. Con il particolare disegno e la tecnica costruttiva che ne riduce il peso è stato possibile diminuirne l’inerzia, migliorandone il bilanciamento, la rapidità e la progressione. La canna è ideale per chi vuole un attrezzo con il fascino, la sensibilità, la piacevolezza e l’eleganza del bambù ma gestibile con le moderne tecniche di lancio e ideale per ogni ambiente e stile di pesca. Finiture di gran classe con impugnatura Half Wells short in sughero extra quality, portamulinello in radica di tuya, ghiere in nickel silver, fodero e tubo. Prezzo 500 euro. I prodotti potranno essere provati e acquistati al 4° Pozzolini Fly Festival il 23-24 gennaio 2016 presso il Centro Fiere del Garda di Montichiari (BS) oppure presso Pozzolini Fly Fishing by A. Pozzolini, Via Trento 2a, 25014 Castenedolo, tel/fax 030/2131002, mobile 33476317910, www.pozzolinifly.com, info@pozzolinifly.com.

il top di gamma per l’Area Trout

DAIWA PRESSO 1025 Da circa un paio d’anni in Italia si parla sempre più di Trout Area, una tecnica d’importazione che trova sempre più consensi tra gli appassionati dello spinning alla trota in laghetto. Il Trout Area è quanto di più finesse e ultralight esista in termini di attrezzature utilizzate, attrezzature per un approccio molto diverso rispetto ai vecchi standard, che eravamo abituati a definire ‘al limite’: line e terminali di diametri ridottissimi, che ricordano più la tecnica della bolognese, canne leggere e sottili come fuscelli, con azioni paraboliche studiate per compensare la delicatezza dei line e dei carichi utilizzati. Per il Trout Area Daiwa ha studiato e messo a punto un mulinello specifico: il Presso 1025. In Giappone Presso è sinonimo di Trout Area – Daiwa sviluppa e commercializza tutti i prodotti dedicati a questa tecnica utilizzando tale family brand name – e il 1025,


show room completamente realizzato in Giappone, è il top di gamma. Dopo averlo utilizzato, devo dire che può essere impiegato tranquillamente anche su altri predatori in acque interne, come persici reali e bass, ad esempio sondando lentamente il fondo a drop shot o con micro jig. Il rapporto di recupero lento 4,8:1 è di grande aiuto. L’estetica è curata nei dettagli, come ad esempio il piccolo pomello in Zaion montato su leva corta. Anche il corpo e il rotore sono in Zaion e rendono questo piccolo mulinello leggerissimo: solo 170 g. All’interno di questo solido guscio è custodita la più raffinata e prestante tecnologia Digigear di Daiwa. Il Sistema Magsealed sigilla la meccanica garantendo nel tempo gli altissimi standard di rotazione e fluidità, resi possibili dalla perfezione con cui gli ingranaggi sono forgiati e da ben dieci cuscinetti a sfera posizionati nei punti più critici. La frizione UTD Finesse Tune ha un max drag di 2 kg ed è ottimizzata per gestire al meglio nylon e trecciati ultrasottili, per fronteggiare anche prede importanti senza alcuna esitazione, con uno slittamento privo di inerzia e sempre preciso. Per migliorare la durata dei fili utilizzati e ridurre al massimo il rischio di fastidiose parrucche, il Presso è stato equipaggiato con la tecnologia Cross Wrap, che garantisce un perfetto imbobinamento a spire incrociate sulla bobina shallow, capace di ospitare circa 145 m di nylon da due lb. Infine, completa questo piccolo grande mulinello il rullino guidafilo Twistbuster II, conferendogli una scorrevolezza unica e senza intoppi. Per ulteriori informazioni: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, info@daiwaitaly.it. (Vincenzo Muscolo)

il massimo della tecnologia produttiva Shimano

SEMPRE PIÙ STELLA Da più di vent’anni il top della tecnologia applicata ai mulinelli Shimano si chiama Stella. Nel tempo, le generazioni di queste piccole grandi macchine da recupero si sono alternate per garantire ai pescatori di tutto il mondo affidabilità, potenza, sicurezza e divertimento infinito. L’ultima generazione in senso temporale è rappresentata da Stella Fl, che porta in sé la tecnologia Hagane, il massimo della capacità produttiva di Shimano. Nel concetto Hagane si racchiude infatti la massima innovazione in fatto di resistenza e durevolezza meccaniche, in combinazione con la precisione ingegneristica di Shimano. Ogni componente degli Stella di ultima generazione è stato curato sotto questo aspetto. A partire dal corpo rigido che riduce ogni tipo di flessione, consentendo agli ingranaggi interni di poggiare con notevole precisione e di esprimere il massimo del potenziale meccanico. L’efficienza del mulinello resta così garantita nel tempo e la solidità dei materiali usati per la carrozzeria aumenta anche la resistenza agli urti. Il ‘cuore’ dello Stella è anch’esso il risultato della tecnologia Hagane: la ruota di comando Drive Gear è in alluminio forgiato a freddo senza bisogno di ulteriori lavorazioni; ne derivano fluidità di movimento, resistenza, leggerezza e potenza che durano nel tempo. X-Ship è il perfetto allineamento tra la ruota di comando Drive Gear e il pignone; ne deriva una maggiore efficienza che aumenta la potenza scaricata dalla manovella. Due cuscinetti a sfere supportano il pignone su entrambi i lati mantenendo la rotazione del rotore stabile ed eccezionalmente fluida. La gamma Stella conta ben nove modelli, comprendendo versioni con una maggiore velocità di recupero, a parità di dimensioni, per impieghi specialistici. Per ulteriori informazioni: Shimano Italy Fishing, via privata Maestri del Lavoro 29, Legnano (MI), tel. 0331/742711, www.shimano.com, www.shimanofishnetwork.it.

nuova versione, più larga e leggera

SAGE CLICK Sviluppato dal famosissimo Click, è un mulinello più largo e leggero, a partire da soli 65 g, con frizione a cricchetto. Per chi desidera un’attrezzatura che più leggera non si può. Caratteristiche: • frizione a cricchetto regolabile per evitare l’overspooling • più largo del precedente Click, permette un migliore controllo nel palming e maggiore velocità nel recupero • Ultra Large Arbour concava più robusta e rigida • costruito in alluminio aerospaziale 6061-T6 • forgiato a freddo e temperato in seguito per maggiore rigidità e durezza • anodizzato contro le abrasioni e la corrosione • pomello ergonomico • convertibile da destro a sinistro e viceversa • fornito con portamulinello in nylon Ballistic Sage • disponibile in tre colori: l’innovativo Lime Verde Acido, Nero, Bronzo Tre i modelli disponibili: 0/1/2 - diametro 7,93 cm - 65 g - 259 € 3/4/5 - diametro 8,73 cm - 74,41 g - 279 € 4/5/6 - diametro 9,52 cm - 85 g - 299 € Tutti con garanzia a vita Sage. Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, www.garue.it, info@garue.it.

affidabile ed economico, distribuito da Carson

TEBEN ABS400 Il marchio Teben sta sempre più convincendo gli spinningofili italici. La scelta azzeccata del brand effettuata dal distributore Carson si rivela anzitutto nel rapporto qualità/prezzo, riscontrabile in modo concreto su tutti i prodotti della gamma, poi e soprattutto nell’utilizzo concreto in pesca, alla ricerca di svariati predatori a seconda dei modelli, nel quale si ha modo di apprezzare le caratteristiche di affidabilità e durata. Questo redazionale è dedicato a un mulinello di sicuro pregio quale il modello ABS400, che si contraddistingue per avere ben 10 cusci-


netti (9+1BB), una capienza ottimale per praticare uno spinning gravoso in acqua dolce e medio in mare, senza trascurare un’affidabilità non comune nell’eseguire tecniche piuttosto logoranti come ad esempio lo spinning in fiume a caccia di grosse trote marmorate, oppure di bei lucci nei grandi laghi prealpini come in acque minori, e l’idoneità a fronteggiare prede come tombarelli, alletterati, palamite ecc. nello spinning marino. Basta prendere in mano questo gioiello per rendersi subito conto che si tratta di un modello di punta, assemblato con materiali durevoli e resistenti, senza dimenticare alcuni dettagli di estetica e di manovrabilità in pesche gravose, come ad esempio la pregevole manovella sovradimensionata. Anche l’archetto non passa inosservato, rappresentando una delle più alte peculiarità riguardanti la tecnologia Teben. Il modello ABS400 viene fornito con elegante scatola e custodia in velluto, più bobina di ricambio, avente le medesime capacità di contenimento del monofilo, che sono, per esempio, di 160 m dello 0,35 mm. Il rapporto di recupero per giro di manovella è 5.2:1, per cui il mulinello si presta a un utilizzo polivante per differenti tecniche di pesca. La frizione, testata sotto sforzo, ha denotato grande fluidità, realmente affidabile per combattimenti con pesci che oppongono una difesa e una reazione energica. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it (Giorgio Montagna)

L’azienda americana ha poi rilanciato per il 2016 con un nuovo look, più accattivante, i modelli Smoke e Smoke Inshore, che continuano la grande tradizione dei predecessori assicurando prestazioni all’avanguardia, come ogni altro prodotto Quantum da casting. Entrambi i mulinelli sono low profile, con corpo in alluminio ultraleggero, frizione MegaDrag TM a dischi in acciaio inox e carbonio, bobina ultralight Skeleton Design, manovella in acciaio, sistema Cast Control centrifugo. Lo Smoke è disponibile in due versioni, recupero 7.3:1, sia destro che sinistro. Lo Smoke Inshore, disponibile sono nella versione sinistra con recupero 7.3:1, è schermato nei punti più delicati per permetterne l’impiego anche in saltwater. Tutti i prodotti Quantum sono importati in esclusiva per l’Italia dalla Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it.

Exo Ti, Smoke e Smoke Inshore

MULINELLI QUANTUM 2016 Sin dal loro primo lancio sul mercato, i mulinelli Exo della Quantum hanno ottenuto un enorme successo di pubblico per le incredibili proprietà di resistenza e leggerezza. Il design avveniristico brevettato dalla casa madre americana ‘Skeleton design’ ha permesso di raggiungere livelli di leggerezza inimmaginabili. Con la stagione 2016 la filiale Zebco Europe ha voluto dare continuità al progetto con il nuovo Exo Ti, che rilancia il look pur mantenendo le stesse proprietà del modello precedente. Questa nuova famiglia di mulinelli è composta da quattro taglie (20/30/40/50) per assecondare ogni tipo di impiego. Oltre al design Skeleton, che permette di realizzare un corpo in alluminio ultraleggero, offrono un rotore rinforzato, prodotto con lega esclusiva C4LF, frizione a dischi in carbonio CSC, una manovella ultraleggera in acciaio, un archetto indeformabile in titanio con rullino scorrifilo antitorsione, anch’esso rivestito in titanio. La bobina in alluminio è ultraleggera, con profilo Long Stroke per assicurare lanci lunghi e precisi. Tutti gli ingranaggi interni sono rinforzati per garantire la continuità delle performance.

con frizione a click

REDINGTON ZERO Incredibilmente bello e leggero, il nuovo Zero Redington è una novità 2016. Con frizione a click, come il fratello maggiore Sage è tutto in alluminio aeronautico, large arbour. Il cambio destro/sinistro è semplice e veloce. • Modello 2/3 per code leggere: diametro 7,62 cm, 76 g. Per lenza 3-4 WF con 100 m 20 lb Backing • Modello 4/5 per code da trota. Diametro 8,38 cm, 85 g. Per lenza 4-5 WF con 100 m 20 lb Backing Prezzo: 99 €. Tutti con garanzia a vita Sage/Redington. Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/ 86453590, www.garueshop.com, www.garue.it, info@garue.it.

ad alte prestazioni, disponibili in due tipologie

NEW MOLIX FLUOROCARBON I nuovi Fluorocarbon Molix made in Japan sono fili ad alte prestazioni, realizzati utilizzando le ultime tecnologie produttive e i migliori materiali disponibili. Tutto questo si traduce in maggior sensibilità e forza, in relazione a un allungamento ridotto al minimo, resistenza all’abrasione anche in condizioni di stress estremo e un’incredibile compattezza nella realizzazione dei nodi. I nuovi Fluorocarbon Molix si prestano a essere utilizzati in moltissime tipologie di pesca, sia in salt che fresh water senza nessun tipo di controindicazione. Due le tipologie disponibili in funzione di diametri e metraggi.


show room Il Molix Fluorocarbon in bobine da 70 metri e diametri compresi tra 0,218 mm (6 lbs) e 0,398 mm (19 lbs). Il nuovo ed esclusivo processo di imbobinamento a tensione controllata aiuta a preservare le caratteristiche straordinarie di questo filato sia che si decida di imbobinarlo su mulinelli a bobina fissa che a bobina rotante, come spesso avviene, ad esempio, nel bass fishing e nella pesca in fresh water. Si presta anche a essere utilizzato per la realizzazione di terminali per tutte le tecniche di pesca, sia light che hard. Il Super Offshore Shock Leader Fluorocarbon nasce invece per le esigenze più estreme, realizzato per i pescatori che richiedono un Fluorocarbon Premium di alta qualità per terminali sicuri e affidabili per i grandi predatori di mare e di acque interne. Dal tonno al luccio, per lo spinning, il vertical jigging, il big game e ovunque ci sia bisogno di un leader invisibile e resistente. Il tutto unito a una maggiore morbidezza rispetto agli standard su queste misure e libraggi. Disponibile in quattro diverse misure comprese tra le 30 e le 80 libre, in bobine da 25 metri comode e pratiche, che preservano il filo dai raggi UV e dallo sporco. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com. (Vincenzo Muscolo)

Flagg Raw Fishing Attitude lancia (nel vero senso della parola) la prima treccia specifica per affrontare i giganti d’acqua dolce europei. T.O.W. Jaws PE4 Big Bite Braid BF Tuned nasce dalla forte richiesta dei nostri BF Syndicate e T2 Tribe Big Fish Division di avere una treccia specifica per le nostre BF JAWS baits. Quattro generosi diametri che non hanno paura di finire a contatto coi grossi lucci o i grossi siluri che abboccheranno al vostro BF Bigg Shott fatto viaggiare a mezz’acqua, oppure a un BF Jaws Jigg o Jaws Raizer che scandagliando il fondo intercetteranno e si faranno mordere molto ruvidamente da questi Jaws Fish. Colore Wisdom Green, che consente un’ottima mimetizzazione e, come ormai da tradizione, T.O.W. Parallel Spoolin, di cui i vostri mulinelli vi ringraziano. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.

un’esclusiva Old Captain

GOSEN W8 SPECIAL TUNA La collaborazione tra la Old Captain srl e la Gosen Japan, azienda leader mondiale nella produzione di trecciati per la pesca, si evolve per meglio adattare la propria offerta alle esigenze del mercato italiano. La qualità assoluta del processo produttivo Gosen ha spinto le due aziende a lavorare in sinergia per sviluppare un trecciato 8 capi specifico per le pesche estreme, con un occhio di riguardo al popping al tonno rosso. Nasce così il nuovo Gosen W8 Special Edition totalmente prodotto in Giappone, dalla ricerca materiali (Multifibra Omega Grade PE) fino al processo produttivo al confezionamento. Il nuovo trecciato 8 capi sarà disponibile nelle versioni 65 lbs e 80 lbs. Ogni singolo capo, in fase di produzione, è trattato con una speciale resina che oltre ad assicurare la massima resistenza all’abrasione garantisce la massima fluidità, per ottenere lanci più lunghi e precisi. Lo stesso trattamento fa in modo che il colore blu intenso della treccia permanga inalterato anche dopo usi estremi e intensi. Il processo di intreccio delle fibre (sistema esclusivo SDE Process) permette di realizzare un trecciato più tondo rispetto agli altri prodotti disponibili sul mercato e allo stesso tempo molto sottile (65 lbs = 0,382 mm; 80 lbs = 0,418 mm) e resistente. Tutti i trecciati Gosen sono certificati EFTTA Line Charter. Disponibili in bobine da 300, 600 e 1200 m e distribuiti in esclusiva assoluta da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it.

una treccia per i giganti d’acqua dolce europei

JAWS PE4 BIG BITE BRAID BF TUNED Jaws è sinonimo di mascelle, grandi mascelle e quindi grandi morsi. La divisione di BF Jaws nasce per offrire ai nostri ruvidi e affezionati angler prodotti di qualità adatti a essere ‘messi in bocca’ ai grandi predatori d’acqua dolce europei. Come sempre T.O.W. non rimane insensibile alle richieste e in collaborazione con Black

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MOSCA e SPINNING

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per i grandi predatori marini

MOLIX SW JERK 140S Dopo gli ottimi riscontri ottenuti anche nella pesca in salt water della versione ‘Pike’, nasce l’SW Jerk 140S Limited Edition. L’idea è stata concepita durante gli ultimi test di quest’esca in versione Pike, test che sono stati effettuati a Cuba lo scorso dicembre con il solo obiettivo di verificarne la resistenza strutturale. Proprio dai grandi risultati ottenuti in quell’occasione, si è deciso di realizzare una serie limitata di tre colorazioni appositamente studiate per la pesca in mare ai grandi predatori come tonni rossi e pesci tropicali. Il Molix SW Jerk 140S è equipaggiato con robusti split ring e ancorette di qualità. È un’esca sinking dal profilo idrodinamico e dalla forma estremamente compatta, che permette di raggiungere grandi distanze sul lancio. Lungo 140 mm, peso 85 g, è realizzato con una spessa e resistente scocca in ABS che alloggia l’armatura in acciaio inox da 1,4 mm ‘full wire’, ovvero passante e lungo l’intera lunghezza dell’esca. Il bilanciamento interno e la distribuzione dei pesi è stata a lungo studiata per mantenere l’assetto orizzontale, conferendo così la caratteristica e accentuata oscillazione dell’esca sulla propria asse, che ne rende unico l’affondamento. Nel recupero lineare l’esca compie un’ampia e sinuosa ‘S’. L’azione di jerking, combinata a un recupero lineare, è altamente efficace: l’esca effettua un movimento side to side con lunghi cambi di direzione e spanciate. Quando viene recuperato lentamente, con continui strattoni regolari, l’esca rimane a lungo nella zona di pesca grazie al movimento ampio a destra e sinistra. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com. (Vincenzo Muscolo)


un ponte tra mondo spinning e mondo mosca

FLUMEN FLY STYLE SPINNING FLUMEN Fly Style Spinning, un nuovo marchio creato da Mauro Marsano ed Ettore Miletto, fa il suo esordio al Pescareshow di Vicenza (20-21 febbraio 2016). Il sogno di molti amanti dello spinning, soprattutto giovani, è quello di unire alle prerogative dello spinning – dinamismo, essenzialità, efficacia – i valori ‘nobili’ della pesca a mosca, come raffinatezza, paziente osservazione ispirata dalla natura, reale rispetto per l’ambiente e il pescato. Mission Impossible? No, FLUMEN Fly Style Spinning è nata proprio, pur rimanendo puro spinning, per creare un ponte con il mondo mosca. Le esche, tutte realizzate a mano, hanno pesi compresi tra 1 e 6 g e molte sono realizzate con tecniche costruttive proprie della mosca, ma con accorgimenti progettuali e costruttivi atti a incrementarne notevolmente il rapporto peso/dimensione e il dinamismo in acqua. La maggior parte di queste, infatti, si utilizzano esattamente come le classiche esche da spinning, potendo eseguire i più svariati tipi di lancio e di recupero, come stop & go, steady retrieve (lento e veloce), twitching e jerking. Secondo i momenti e le condizioni, il pescatore a Fly Style può ottenere i migliori risultati scegliendo un’imitazione in base alla frenesia alimentare del momento o cercando l’esca con quella good vibration che scateni l’aggressività del pesce. L’ampia gamma di esche da Fly Style Spinning proposte da FLUMEN permette di variare tra pesca di superficie e di profondità spaziando tra rotanti e ondulanti – rivisitati nei colori e dotati di eliche e dressaggi particolari, catturanti quindi sia in trazione, sia in fase di rilascio – ed esche espressamente dedicate al Fly Style, come: Jignymph, Spinnymph, Propstreamer, Minnowstreamer e molti altri. Per ottimizzare la tecnica Fly Style Spinning in termini di catture e divertimento, e apprezzarne appieno le potenzialità, è anche essenziale la scelta della canna. Ci vogliono canne da sei - sei piedi e mezzo ad azione parabolica, molto leggere e con ottima riserva di potenza. FLUMEN propone una gamma di canne perfette per il Fly Style. L’esca magica nella pesca (per fortuna!) non esiste. È l’esca giusta, al momento giusto, presentata nel modo giusto che fa la differenza. I pescatori troveranno nella gamma FLUMEN, secondo la loro esperienza e il loro intuito, l’esca per risolvere situazioni anche difficili. Illustriamo di seguito, nell’ambito della gamma FLUMEN, due tipologie di esche particolarmente innovative. La serie Spinnymph EVO vanta le tecnologie FLUMEN SHT e NRS. Progettata per il Fly Style Spinning, pone particolare attenzione sulla corretta pratica del catch and release. La sigla SHT, acronimo di Single Hook Tecnology (tecnologia ad amo singolo), indica che questo rotante è stato progettato fin dall’inizio per essere utilizzato con un solo amo; la sua particolare costruzione, infatti, garantisce le migliori performance possibili di ferrata e trattenuta del pesce mediante l’utilizzo di un’esca rotante ad amo singolo. Ricordiamo come numerosi studi degli enti di tutela dei salmonidi di Stati Uniti e Canada dimostrino in maniera inequivocabile come l’amo singolo sia l’unico sistema possibile per praticare un corretto catch and release. Le vibrazioni sono fondamentali nella pesca a spinning. Infatti è ampiamente dimostrato che sono queste a stimolare per

prime l’istinto predatorio dei nostri amici pinnuti. Le Spinnymph EVO sono costruite con il sistema Natural Rattling System NRS. La particolare costruzione del corpo tramite bead mobili e microfilo di acciaio a 49 capi, ultraresistente ma morbido come un normale filo di nylon, fa sì che queste muovendosi e scontrandosi producano vibrazioni del tutto simili ai sistemi rattling dei minnow più recenti, aggiungendo e variando in questo modo le vibrazioni dell’elica rotante. La serie dei JigNymph pone nuovi standard qualitativi nella costruzione e progettazione di microjig per la pesca light e ultralight in acque interne. Come suggerisce il nome e nel pieno rispetto dei concetti alla base del Fly Style Spinning, i JigNymph sono l’ideale fusione tra i microjig da spinning e le ninfe da mosca. Ogni qual volta i designer di FLUMEN iniziano a progettare un JigNymph partono sempre dal concetto di NOD ovvero di Natural Organic Design. L’attacco del predatore avviene per due motivi principali, territorialità e alimentazione, nel secondo caso gli attacchi sono sempre più decisi e sicuramente più proficui per noi pescatori come percentuali di allamate. Ed è per questo che nasce il concetto di NOD, ovvero cercare di creare esche che possano stimolare il più possibile nel predatore l’attacco per alimentazione con un design il più organico possibile. Materiali di altissimo livello e una accurata progettazione hanno permesso di miniaturizzare veramente i JigNymph, che hanno taglie che partono dalla costruzione su amo del 10 per arrivare fino al 4! La costruzione interamente in tungsteno ha permesso di non scendere sotto a 1,3 g anche nelle misure più piccole, oltre a mantenere corpi complessi, occhi in 3D e sistemi di rattling. Il tutto in microjig grossi come una moneta. FLUMEN nasce da appassionati per appassionati. Con l’obiettivo di dare ai clienti il massimo ‘value for money’, i prodotti FLUMEN sono acquistabili direttamente tramite il portale www.extrafg.com. L’obiettivo di FLUMEN è anche di creare, tramite i social media, una community in cui sia semplice e piacevole condividere e scambiarsi notizie, esperienze, suggerimenti sulla tecnica Fly Style Spinning, portando avanti i valori di una pesca ecosostenibile, di rispetto e conservazione della natura. https://www.facebook.com/flumenflystyle SAVE Y_OUR PASSION!

F49 e F50 sinking

REBEL TRACKDOWN I celebri minnow Rebel F49 e F50 diventano Sinking nella versione Trackdown, che espande la versatilità di questa esca già tanto catturante. Ora bass, persici, trote e lucciperca si potranno cercare in profondità anche con questa splendida esca, insieme, perché no, a qualche spigola in caccia su piccoli pesci foraggio. Perfetti da usare sia in corrente che in acqua ferma, sono disponibili in due modelli per quattro colorazioni differenti. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com, tel. 02/95364376.


show room

registrato in tutta la comunità europea. Un plauso particolare ai responsabili del marchio per aver avuto il coraggio di provare a modificare il loro modello di punta, in verità ormai clonato peggio della Settimana Enigmistica come citava una vecchia pubblicità, dimostrando così di cercare di essere sempre un passo avanti agli altri. Per ulteriori informazioni: Utopia Tackle srl, tel. 338/2278600, magazzino in Via Lenin 216/e, località San Martino Ulmiano, 56017 San Giuliano Terme (PI), tel. 347/8519369, info@seaspin.com, www.seaspin.com.

nuova grammatura ultralight una r-evolution nel mondo dei long jerk

MOMMOTTI 180 LIP SF LIGHT Seaspin continua a stupire. Dai primi di gennaio sarà sul mercato una nuova versione del Mommotti 180, il long jerk che sin dalla nascita, ma in particolare negli ultimi anni, ha creato una sorta di dipendenza nei tanti pescatori che sia in mare sia in acqua dolce l’hanno da qualche tempo nominato come un artificiale indispensabile da avere tra la loro attrezzatura di pesca. Nuova versione del modello, quindi, ma esattamente di cosa si tratta? Stiamo parlando del Mommotti 180 LIP SF LIGHT, la nuova freccia a disposizione del marchio Seaspin per colpire il bersaglio del mercato europeo. Cerchiamo di capire però in che cosa consiste questa piccola evoluzione-rivoluzione – nascosta in tutti i codici che abbiamo indicato –, che era già nell’aria da qualche tempo, perché i primi prototipi erano stati visti allo stand del marchio all’ICAST 2015 tenutosi a Orlando. Si tratta di una versione LIP del Mommotti 180 SF (SF=slow floating, quindi leggermente galleggiante), LIGHT perché è un modello di 25 g e di conseguenza più leggero del corrispondente modello Mommotti 180 SF originale. I responsabili del marchio dichiarano che con il termine inglese LIP saranno indicati tutti i modelli Seaspin che presenteranno una paletta non più in abs, come il resto del corpo dell’artificiale, ma in pcb (printed circuit board), in pratica lo stesso materiale dei circuiti stampati in elettronica, molto più resistente a parità di spessore del citato abs. I vantaggi dell’utilizzo di questo materiale sono molteplici e vanno dalla maggiore resistenza della paletta, soprattutto alle basse temperature, alla maggiore mobilità dell’artificiale, in particolare alle basse velocità, da una più accentuata reattività generale dell’esca a un nuoto che nel Mommotti 180 LIP SF LIGHT si manifesta in una jerkata più ampia e in un rollio più marcato rispetto al modello originale. Oltre al 180 nel prossimo futuro vedranno la luce altre taglie del noto long jerk caratterizzate da questa particolare paletta e identificate con il nome LIP: tra questi un piccolo Mommotti 90 LIP suspending e due modelli Mommotti 115 LIP, galleggiante e affondante, che sostituiranno il modello 115 SS ora presente in catalogo. Il modello Mommotti 180 LIP SF avrà un peso di 25 g, un’armatura passante com’è tradizione del marchio e presenterà tre ancorette resistenti alla corrosione marina di taglia #4 e resistenza 2x. Verrà commercializzato in ben diciassette diverse colorazioni per le esigenze di tutti i pescatori di acqua dolce e di mare. Il disegno del modello, a tutela e protezione, è attualmente

RW KILLER TROUT 3G Si amplia la gamma dei Killer Trout di Real Winner con la nuova grammatura ultralight di 3 g. Presentati in anteprima al Real Winner Day tenutosi il 13 dicembre, hanno già dato dimostrazione di poter fare la differenza nelle situazioni in cui il pesce è molto apatico (condizioni che hanno caratterizzato tutto l’andamento della gara). Perfetti per la Trout Area ma anche per pescare per-

sici o cavedani in lago, vengono forniti armati del resistentissimo mono-amo Daikichi da cucchiaino, presentato al mercato italiano montato su questo ondulante. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

molte le novità per il 2016

ECO PRO TUNGSTEN Eco Pro Tungsten, azienda leader nel mercato americano per la produzione di zavorre, jig e accessori in tungsteno sbarca in Italia con tantissime novità. La serie delle zavorre dedicate alla pesca al bass è veramente molto ampia, diverse sia nelle grammature che nelle colorazioni, ma anche nelle forme: i Worms weight, ideali per il texas rig, con una forma squadrata in testa che permettono anche presentazioni stand up, i Flipping weight, ideali per la pesca nelle cover più intricate con forma a proiettile molto accentuata; infine la serie da punching che permette la pesca in zone impraticabili con qualsiasi esca e a cui possono essere aggiunti skirt di diverse colorazioni grazie alla testa adatta allo scopo. Eco Pro produce inoltre diversi articoli estremamente popolari nella acque italiane, come i piombi da drop shot Full Contact e le Flick head, testa piombate dedicate alla pesca a wacky. Sempre


per il wacky Eco Pro produce un prodotto veramente innovativo che permette di piombare la nostra esca senza dover rovinare la gomma : il wacky weight. Questo piccolo accessorio, prodotto i diverse misure, mediante un innesco geniale permette di perdere pochissime esche durante la cattura dei pesci e di affrontare anche le zone più profonde. Altro prodotto veramente interessante è il Kyra Jig: testa in tungsteno disponibile in diverse piombature, skirt in tungsteno molto realistico e amo robusto ne fanno un prodotto di punta nel mercato dei jig. Disponibile in diverse misure, è un’arma letale per le acque italiane. Completano la gamma dei jig il nuovissimo Swim jig con la testa snodata, ottimo anche per l’acqua salata, e lo Gnat jig, piccolo e dedicato alla pesca finesse al bass o al persico reale. Da citare anche la serie dei wirebaits, come il Rapid Fire, spinnerbait molto versatile e dalle colorazioni molto invitanti, e il War Cry Bubait, ideale per recuperi anche molto veloci in superficie. I prodotti sono già disponibili nei migliori negozi di pesca e presto saranno in arrivo altre novità direttamente dal mondo dei tungsteno... Distribuito in esclusiva per l’Italia da Blue Springs, tel. 0422/634083, www.bluesprings.it, info@bluesprings.it.

srl, importatrice esclusiva per l’Italia dei prodotti Smith, ha deciso di investire nel lancio della gamma Native, progettata per la pesca della trota in fiume, proponendo le serie di punta dell’ampia produzione made in Japan: D-Contact, D-Compact, D-Incite, DContact Type II e AR-HD , tutti modelli sinking o fast sinking, con grammature da 3,5 a 14,5 g, realizzati in solido ABS nel rispetto dei migliori parametri produttivi. Per ulteriori informazioni: Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it.

un crank da profondità medie

MOLIX SCULPO DR ‘USA SPECIAL EDITION’ Il nome ‘Sculpo’ evoca agli amanti dei crank bait un’esca che negli anni si è presa ampio spazio all’interno delle tackle box dei pescatori europei. La nuova “USA Special Edition” dello Sculpo DR Rattlin comprenderà sei nuove colorazioni realizzate attraverso nuovi processi produttivi, che si possono riassumere nelle nuove tinte estremamente brillanti e in uno special coating di finissaggio che proteggerà come uno scudo le nuove e realistiche colorazioni della scocca in ABS e ora anche sul lip. È importante segnalare subito il prezzo, leggermente al di sotto dei 10 euro, con cui verrà venduto in Europa, grazie ai grandi numeri del mercato americano che contribuiranno appunto in maniera consistente al contenimento del prezzo al pubblico.

sei nuovi colori per l’artificiale Black Flagg

BACK DROP SPIN COLOR Il sodalizio tra Black Flagg Raw Fishing Attitude e ILBA si rafforza sempre più, con la creazione del Back Drop Spin Color. Ha le stesse caratteristiche del primogenito Back Drop Spin, ma va a implementare la gamma con sei nuove colorazioni. Tre le misure disponibili: #2 8,5 g; #3 11 g; #4 18 g. Per ulteriori informazioni, contattate T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.

nuovi artificiali per la trota in fiume

SMITH NATIVE TROUT FISHING Non molti sanno che la casa giapponese Smith è leader in Giappone per la produzione e la commercializzazione di prodotti per la pesca Native alla trota. In Italia, da molti anni il marchio Smith è sinonimo di qualità assoluta, prima in saltwater (essendo stato uno dei primi brand a lanciare in Italia la tecnica del popping al tonno), successivamente in freshwater, ponendosi al top nella proposta di spoon per l’Area Trout. Per il 2016 la Old Captain

Lo Sculpo DR è un crank floating lungo 5,5 cm per 14 g di peso. La particolare forma ‘low profile’ caratterizza l’esca donandole un wobbling molto ampio, ottenuto tramite un’accurata distribuzione e disposizione dei pesi interni. Il lip squadrato conferisce un grande potere antincaglio e permette di utilizzare lo Sculpo anche in spot fitti di ostacoli. La composizione in policarbonato ad alta densità del lip lo rende particolarmente resistente anche su fondali rocciosi o consistenti. Crank da profondità medie, lo Sculpo DR lavora agevolmente tra i due metri e i due metri e mezzo. Le nuove colorazioni USA Special Edition si contraddistinguono per la cura dei dettagli e l’alto realismo, come ad esempio nelle colorazioni Sunfish o Gill e Craw. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com. (Vincenzo Muscolo)

una nuova jighead unpainted

BLACK FLAGG SHADD HEADD La testa a shad è sicuramente la soluzione migliore quando occorre innescare le imitazioni di pesci in silicone destinate a predatori (e non) da insidiare pescando in acqua sia dolce che salata. Black Flagg Raw Fishing Attitude da sempre propone ai suoi ruvidi e affezionati fan prodotti di ottima fattura, con un rapporto qualità/prezzo veramente eccezionale: lo fa anche questa volta 1/2016

MOSCA e SPINNING

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show room con le Black Flagg Shadd Headd, le nuove jighead unpainted a testa Shadd, create appositamente per pescare con tale tipo di imitazione. Sono adatte per tutte le situazioni di pesca – dal Light Game alla pesca del siluro o in mare alla caccia di forti emozioni – e sono tutte corredate da ami Mustad di ottima affidabilità. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.

loro interno due cilindretti forati in gomma di diverso diametro che permettono di accogliere ami di qualsiasi dimensione. Le stesse ghiere, la cui superficie frontale di contatto col pelo è sagomata, fa in modo di facilitare la compattatura e l’allineamento del pelo durante il montaggio. Svitando le ghiere è possibile sostituire il cilindretto in gomma qualora questo si sia deteriorato con l’uso. L’uso di questo attrezzo è semplice e non richiede particolari accorgimenti. Usandolo se ne apprezzerano la praticità e gli indiscutibili vantaggi nel montaggio. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.

filo per legature in tre versioni undici modelli

IMPUGNATURE IN EVA MAJORA & FUJI Dopo 50 anni di collaborazione Majora e Fuji, la casa giapponese leader mondiale per qualità e quantità nella produzione di anelli per canne da pesca, hanno sviluppato assieme una serie di 11 modelli per un totale di 31 combinazioni di misure e diametri interni, di impugnature da spinning in EVA High Density preformate, così da rendere più facile la vita dei rod builder. Oltre a garantire l’assoluta qualità dei materiali utilizzati, alcune di queste sono state studiate su misura per prodotti Fuji, come i portamulinelli VSSD, KSKSS, KDPS oppure il Butt Plug BRP. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majora fishing.com, www.majoraspinning.com.

per il montaggio di mosche con pelo di cervo e simili

STONFO HAIR PACKER L’Hair Packer della Stonfo (art. 651) è stato espressamente progettato per il montaggio di esche artificiali utilizzando pelo di cervo e simili: popper, bug, streamer e mosche galleggianti di grossa taglia tipo ‘hair bodied’. Questo singolare accessorio, grazie a una geniale intuizione, rende più facile l’allineamento e la successione di montaggio del pelo. Si possono infatti eseguire montaggi di mosche artificiali di ogni dimensione senza dover sostituire o cambiare alcunché. È realizzato con un’impugnatura cilindrica cava alle cui estremità vi sono due ghiere filettate, il tutto lavorato con un alto grado di finitura. Le ghiere filettate alloggiano al

FUJI ULTRA-POLY Ci sono voluti due anni di studio alla celeberrima casa giapponese Fuji per riuscire a portare al risultato voluto questo filo per legature. Presentato nel 2015, è già da un anno diventato parte integrante della vita di numerosissimi rod builder. La qualità dei filati rispetta appieno il prestigio e la qualità da sempre offerta dal marchio giapponese e l’ampia color chart guiderà in una scelta che già da un anno è diventata molto più semplice per moltissimi amanti del montaggio canne, quando occorre scegliere a chi affidare la durata e la bellezza della propria canna da pesca. Sono disponibili in tre versioni: • Ultra, che rispecchia i classici fili da legature, dai colori brillanti e accesi, da utilizzare con il Color preserver. • NoCP, la serie che non ha bisogno di Color preserver e che rende molto più veloci e agevoli i montaggi. • Metal, la serie metallizzata, perfetta per dare piccoli tocchi di luce oppure accendere totalmente le legature. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com, tel. 02/95364376.

filato multifibra in polipropilene

STONFO POLYMULTIFIL Novità Stonfo per il 2016, il Polymultifil (art. 649) è un filato multifibra in polipropilene, leggerissimo, idrorepellente, ideale per l’imitazione di ali, la realizzazione di dubbing in asola, dubbing brush ecc. È disponibile in 16 colori. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.


al vertice della produzione per i professionisti

OCCHIALI COSTA DEL MAR Saranno finalmente disponibili in Italia, grazie a un accordo in esclusiva tra Fassa e la prestigiosa azienda americana, i famosi occhiali sportivi Costa del Mar, apprezzati dai pescatori professionisti di tutto il mondo per la indiscutibile qualità delle lenti 580P, che permette performance superiori e massima protezione dell’occhio in tutte le condizioni di luce: dall’alba al tramonto, passando tra le ore in cui il sole è allo zenith. Le eccezionali caratteristiche delle lenti 580P Costa sono racchiuse in un brevetto che permette l’abbattimento delle frequenze dello spettro nocive alla visione, con assorbimenti che arrivano al 100% sia per i raggi UV che per le lunghezze d’onda del blu alta energia e del giallo intenso. Questo risultato permette di incrementare notevolmente il contrasto e rendere visibile, grazie alla polarizzazione, ogni dettaglio del fondale, anche a svariati metri di profondità. Le peculiarità degli occhiali Costa però non si ferma alle lenti: le montature, infatti, sono costruite tutte in una speciale resina biologica ottenuta mescolando nylon e Hydrolite, un materiale di cui Costa è proprietaria e che garantisce aderenze perfette evitando fastidiosi scivolamenti ed eventuali allergie grazie alle sue pro-

prietà allergeniche. Grazie all’utilizzo di materiali fossili nella produzione della resina, Costa strizza anche l’occhio all’ambiente, visto che in produzione si riescono ad abbattere le emissioni di gas di ben il 40% rispetto alle comuni lavorazioni standard. Ovviamente anche le cerniere, vero e proprio punto debole di un occhiale sportivo, sono state progettate per offrire comfort e lunga durata con il design fino a 5 cardini, che permettono agli occhiali di non subire deformazioni. Oltretutto, vista la vocazione prettamente marina di alcune colorazioni di lente, le cerniere sono tutte in acciaio inox, e quindi resistenti agli attacchi della salsedine. Veramente impressionante l’offerta di combinazioni possibili tra colore della lente e della montatura. Fassa, infatti, è stata costretta ad effettuare una selezione iniziale sul catalogo, cercando di coprire gusti e necessità del pescatore, sia di acqua dolce che di mare. Veramente interessante l’offerta per i negozi che decideranno di diventare Rivenditore Autorizzato Costa, visto che avranno a disposizione un arredamento di ottima qualità per distinguersi tra tutti i punti vendita. Oltre agli occhiali, Fassa ha deciso di distribuire anche una selezione di cappellini, magliette e altri accessori, vista la richiesta di abbigliamento griffato proveniente dagli appassionati pescatori che vogliono fare di Costa uno stile di vita. Per ulteriori informazioni: Fassa Spa, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it.


mercatino con suola in feltro o gomma

CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI

REDINGTON PROWLER FELT

Vendo canna mosca Gatti fr 905 3pa 9 piedi coda 5 come nuova a 90 euro e canna Riccardi 8,6 coda 5 s4 cc in ottime condizioni a euro 80 entrambe con fodero e tubo alluminio. Non spedisco, disponibile a prove. Paolo, 0382/526511, pgatti49@tiscali.it. (A) Vendo le seguenti canne da spinning: G.Loomis Forcelite IMX 8.6 piedi 8-17lb 3/8-1 1/4oz MED-HEAW euro 200; G.Loomis per drop shot GLX DRS820 S 1/8-3/8oz 6’ 10 piedi 4-8 lb anelli recai euro 200; canna Fioretto Fss 70M 7’ piedi 3/16-1/2OZ 6-12lb euro 200. Mulinello a bobina rotante Daiwa SMAK 100L casting con leva TWITCHIN’BAR euro100. Il materiale è in condizioni pari al nuovo. Giorgio, sorad@libero.it, 347/1967340. (A) Vendo canna Sage RPL mod.890-4 pz.4 9 piedi coda 8 usata ma in ottime condizioni euro 220, canna Orvis T3 Tip-Flex mod. 911-4 pz. 4 9 piedi coda 11 usata una sola volta come nuova euro 250. Vendo mulinello Ross Momentum 6 LT con coda 11 galleggiante usato una sola volta euro 350, mulinello Tibor mod. Billy Pate Bonfish con coda 8 galleggiante usato ma in ottime condizioni euro 350. Andrea, 338/9645567. (A) Vendo per non uso set da spinning leggero super ben tenuto e usato poco, composto da: canna in due sezioni Shimano Aspire 180l 3-12g in grafite xt300/lrc con portamulinello a scomparsa in legno pregiato e manichetto tecnico in sughero, perfetta, fornita con tubo originale in cordura e pelle nera. Mulinello Shimano Stradic 1000fb color bianco, doppia manovella, ferno infinito, ratio 6:1 fluido e bilanciato, perfetto, fornito con scatola, manuale, bobina extra tutto d’origine. Esclusivamente in blocco € 225. Marco 328/6216130. (A) Vendo canna da mosca Hardy Demon tre sezioni 7 piedi coda 3 completa di fodero + tubo, usata tre volte, praticamente nuova, euro 230 (in omaggio coda Scientific Angler Supra DT3 usata una volta). Vendo canna da mosca Old Captain Iberia due sezioni, 8 piedi coda 3, completa di fodero, usata quattro volte, condizioni perfette, euro 120 (in omaggio mulinello + coda Scientific Angler DT3 usati una volta). Possibile consegna a mano nelle province di Siena, Arezzo, Grosseto, Firenze. Simone, 348/3811098, simonebartolinirap@gmail.com. (A) Vendo canne mosca Leonard Standard 7’6” m 5 - 39M5 - 1983 euro 800; Leonard Duracane 7’ m 4 2728 1985 euro 300; Leonard Tournament 7’6” rr 5, 49-5-8330, 1985 usata due volte pagata quasi tre milioni delle vecchie lire. Chiedo 3.000 euro. Valter, 349/7169545. (A) Vendo mulinelli Cardinal c4 code 903188 nuovo 80 euro; Mitchell 406 usato 70 euro; 498 nella confezione ottimo stato 150 euro; 488 nella confezione ottimo stato 120 euro; 496 senza scatola 80 euro; 300 senza scatola 50 euro. Valter, 349/7169545. (A) Vendo mulinello Shimano Stella 400X6FI nuovo causa inutilizzo a 500 euro. Valter, 349/7169545, valter.comand@mail.com. (A) Vendo mulinello Alcedo Micron Spinning Reel bicolore nuovo nella confezione originale. Chiedo 200 euro. Valter, 349/7169545. (A) Causa il tempo che passa sono costretto a cedere una canna da mosca unica nel suo genere e cioè la famosa Golden americana in grafite coda 5 6 85 grammi calcio in palissandro e pomello argento legature nuove e anelli nuovi comprata da Pragliola anni ’80 e adoprata molto poco.Trattasi ormai di antiquariato in quanto la Golden Americana non c’è più, ma vi assicuro che sul fiume sembra sia nata oggi. Io parto da un’asta di euro 200 poi vediamo. Andrea, 340/2848423, andrea.firenze49@gmail.com. (F) Canna mosca Loop Opti 11 piedi, quattro pezzi + tubo 250 euro; canna mosca Loomis GLX piedi 8,6 coda 5, due pezzi, con tubo, 250 euro. Tutto nuovo. Luigi, 334/1840037. (F) Vendo pontoon Fish cat modello ‘Streamer’ lunghezza: 2,15 m, larghezza: 1,00-1,10 m, corredato di remi, pompa per il gonfiaggio, giubbotto salvagente autogonfiabile, piccola ancora. Prezzo richiesto 250 €. Foto disponibili su richiesta. A causa del peso e delle dimensioni, non spedisco ma consegno esclusivamente a mano zona Roma e dintorni. Paolo, 328/9574008, pa.cacciotti@libero.it. (F)

I nuovissimi Redington Prowler sono scarponi da pesca costruiti con materiali robusti e duraturi, che si asciugano molto velocemente. Comodi e performanti, sono disponibili con suola in feltro o gomma. A entrambe possono essere avvitati chiodi Goat Head in tungsteno. Altre caratteristiche: rinforzi in gomma risvoltati, suola intermedia in polyuretano, base larga per il massimo grip interno, parti in metallo antiruggine. Prezzo: 149 euro. Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, www.garue.it, info@garue.it.

nuovi display a colori nei fishfinder

LOWRANCE HOOK-3X E HOOK-3X DSI Lowrance, brand leader a livello mondiale nell’elettronica per la pesca dal 1957, ha annunciato il lancio dei fishfinder HOOK-3x e HOOK-3x DSI, che uniscono le già note e comprovate tecnologie fishfinding con un display LED a colori, luminoso, retroilluminato e chiaramente visibile alla luce del sole. HOOK-3x è dotato di Broadband Sounder e Advanced Signal Processing (ASP) per un’eccellente separazione del bersaglio e una riduzione ancora migliore del disturbo, mentre HOOK-3x DSI con DownScan Imaging garantisce ai pescatori una visione chiara e fotografica delle strutture dove si nascondono i pesci al di sotto dell’imbarcazione. Per semplificare il funzionamento, entrambi i modelli HOOK-3x vengono controllati attraverso un’interfaccia di semplice utilizzo e un comodo menu di selezione delle pagine, che consente rapido accesso con funzionamento one-thumb. HOOK è impermeabile secondo lo standard IPx7 ed è disponibile anche nell’All Season Pack opzionale, con il quale i pescatori possono godere di una soluzione che offre tutti gli strumenti necessari per godersi la pesca a bordo di una piccola imbarcazione o da un punto fermo, come un lago ghiacciato o una banchina. All Season Pack include un trasduttore Skimmer a ventosa per l’installazione su piccole barche e un trasduttore per pesca su ghiaccio. Protetti dall’Advantage Service program di Lowrance, i fishfinder Hook possono essere acquistati presso i dealer e i distributori Lowrance autorizzati, ai seguenti prezzi: Fishfinder HOOK-3x – 3 pollici, RRP (IVA escl.) 101,00 euro Fishfinder HOOK-3x DSI – 3 pollici DownScan Imaging™, RRP (IVA escl.) 159,00 euro Fishfinder HOOK-3x – 3 pollici All Season Pack, RRP (IVA escl.) 279,00 euro Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.lowrance.com.

Se desiderate vedere pubblicato gratuitamente sulla rivista il vostro annuncio, potete effettuare l’inserzione online collegandovi al nostro sito www.lapescamoscaespinning.it. Potete altrimenti inviarlo completo dei vostri dati, del telefono e/o dell’indirizzo e-mail a: «La Pesca Mosca e Spinning», Via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Il testo viene ripetuto per non più di due numeri consecutivi. Gli annunci sono riservati ai privati.




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