La Pesca Mosca e Spinning 1/2017 anteprima

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Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, c. 1 C/SA/40/2016 - anno XVII, n. 1 - Febbraio-Marzo 2017

FEBBRAIO-MARZO 2017 € 5,90

BASS ZONE EXTRA con Max Mughini

dal 17 febbraio tutti i venerdÌ alle 21

Barracuda Slow pitching Trote per l’apertura Lipless di profondità Ondulanti per il luccio Spinnerbait negli abissi Autocostruzione: propeller Il finale III Bugia Nen Night Caperer Ciniglia [12 pp.] Yvon Chouinard Sakakikabara kebari




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TROTE PER L’APERTURA

IL FINALE: SOLO UNA CINGHIA DI TRASMISSIONE?

di Renzo Della Valle

Direttore responsabile Eugenio Ortali

Riaprire le ostilità dopo l’inverno ha un fascino tutto particolare per chi sa apprezzare lo spirito più puro dello spinning, ossia la ricerca di pesci selvatici nelle acque libere dei fiumi del piano. Nonostante le scarse probabilità di trovare pesci di taglia attivi in questo inizio di stagione...

di Massimo Magliocco

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Elemento considerato ancora oggi, da molti, come semplice bypass tra coda e mosca, il finale rappresenta invece l’elemento dell’attrezzatura al quale è delegata la maggior parte delle soluzioni dei problemi pertinenti il dragaggio.

redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.flickr.com/photos/moscaespinning www.youtube.com/user/MoscaeSpinning

Hanno collaborato a questo numero Moreno Bartoli, Renzo Della Valle, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Massimo Magliocco, Mauro Marzi, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Max Mughini, Francesco Paolini, Armando Quazzo, Federico Renzi, Nadica Stanceva e Igor Stancev, Riccardo Tamburini, Paolo Trabucchi

III BUGIA NEN

LIPLESS DI PROFONDITÀ

di Ivano Mongatti

di Giorgio Montagna

Il resoconto della manifestazione piemontese di costruzione, con le foto delle tre mosche dei primi tre classificati e del premio speciale. Nelle parole di uno che c’era e che – da organizzatore con il suo club del gemellato Trofeo Bisenzio – ne ha saputo apprezzare appieno l’atmosfera.

In questo primo articolo sui lipless, Giorgio valorizza i modelli di profondità, da utilizzare per esplorare fondali profondi come quelli dei grandi laghi prealpini ma anche in tutte le situazioni nelle quali i predatori devono essere ricercati tassativamente sul fondo.

Iscrizione ROC n. 26695 del 22.9.2016

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Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29.9.2014

BARRACUDA. VAMPIRI NELLA NOTTE

di Nadica Stanceva e Igor Stancev

Direttore editoriale Giulio Fascetti

di Francesco Paolini

Amministrazione, pubblicità, abbonamenti e arretrati Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/42.90.38.54 abbonamenti@lapescamoscaespinning.it segreteria@lapescamoscaespinning.it Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle renzo.dellavalle@gmail.com

Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl

Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano

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MOSCA e SPINNING

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«Sono certo che se non fosse stato per lui, lo spinning nelle nostre acque salate non si sarebbe evoluto secondo le modalità che conosciamo, assumendo la forma in cui si manifesta al giorno d’oggi».

NIGHT CAPERER Con il nome Night Caperer gli inglesi designano i tricotteri Halesus radiatus e Halesus digitatus. L’imitazione qui proposta è concepita per essere mossa sulla superficie del fiume, per cui il corpo in foam assume un’importanza determinante, assicurando il buon galleggiamento.


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SPINNERBAIT NEGLI ABISSI

SAKAKIKABARA KEBARI

PROPELLER BAIT

di Max Mughini

di Paolo Trabucchi

di Moreno Bartoli

Max è tornato! Sulla rivista, dopo qualche mese di assenza, e in video, con i nuovi filmati di «Bass Zone Extra» sul canale Pesca (Sky 236). In quest’articolo narra i retroscena delle riprese effettuate in Spagna, dove è riuscito a risolvere una situazione difficile in modo anticonvenzionale.

Questa kebari costituisce una sorta di limite dimensionale alle mosche da Tenkara, venendo costruita su ami dall’ 8 al 4. A ciò si aggiunge la costruzione del corpo in lana, che influisce inevitabilmente sul suo comportamento in acqua rispetto ai modelli in seta.

«Con eliche singole o doppie, galleggiano sulla superficie dell’acqua e creano una grande cacofonia di onde sonore ritmiche e vibrazioni. Nessuno sa bene se i pesci li attaccano per istinto predatorio o semplicemente per farli tacere; in entrambi i casi, lavorano e funzionano bene».

RUBRICHE 04 NOTIZIE 86 SHOW ROOM 94 RECENSIONI 96 MERCATINO

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YVON CHOUINARD. PESCA A MOSCA E MINIMALISMO

di Mauro Marzi

di Armando Quazzo

ONDULANTI PER IL LUCCIO

Una preziosa intervista al fondatore di Patagonia, che parla della sua filosofia di pesca a mosca, di Tenkara, di pesca del salmone, di tutela dell’ambiente. Il tutto a partire dall’utilizzo per un intero anno di pesca di un solo dressing.

Terzo articolo sulla pesca del luccio di Mauro, che arriva finalmente a parlare della sua esca preferita, l’ondulante, illustrandone le varie tipologie: da modelli collaudati ad altri meno conosciuti, da artificiali più recenti – come quelli in resina – a elaborazioni personali.

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SLOW PITCHING: EVOLUZIONE O DECLINAZIONE?

di Ivano Mongatti

di Riccardo Tamburini Possibile che il grande entusiasmo suscitato dal vertical jigging si sia già spento? L’autore spiega come possa essere successo e come uno stile di pesca apparentemente nuovo come lo slow pitching ne costituisca un seguito.

CINIGLIA Filato nato agli inizi degli anni Settanta, probabilmente in Francia, per usi tessili, la chenille è da tempo impiegata nel fly tying in svariate versioni, fino alla ‘microciniglia’ resa nota da Mauro Borselli. Ma ne esistono sempre nuovi tipi, grazie al traino del mondo della moda.

1997-2017 Ebbene sì, sono passati venti anni da quel numero di febbraio-marzo 1997 nel quale – raccogliendo l’eredità di un gruppo di lavoro che aveva cominciato una nuova avventura nel settembre 1990 e che dal marzo 1996 era già riunito sotto questa testata – iniziavamo con la forma del bimestrale, e con la direzione di chi scrive, il discorso che prosegue ancora su queste pagine. Sono 118 numeri dei quali trovate nel nostro sito copertine, sommari e, a partire dal 2005, alcuni articoli da scaricare gratuitamente, comprese tre riviste complete. Molte cose sono cambiate da allora nel mondo dell’editoria – soprattutto a causa della crescente preminenza del ruolo informativo di alcuni strumenti forniti da Internet, che hanno eroso com’è noto vari spazi di fruizione della carta stampata –, ma ci piace sottolineare come il riconoscimento tributato a questa rivista per l’approfondimento tecnico degli argomenti affrontati, per l’affidabilità dei suoi collaboratori, per la ricerca di un livello qualitativo costante sia rimasto immutato. Cogliamo l’occasione di questo anniversario per ringraziare di tutto ciò i nostri lettori, invitandoli come sempre a comunicare e a interagire con noi attraverso ogni strumento disponibile, dal telefono alle e-mail, dal sito alle pagine dei social, fino alla partecipazione ai nostri contest. E in particolare in questo numero invitiamo tutti coloro che parteciperanno al Pescare show di Vicenza a venire a trovarci al nostro stand. Eugenio Ortali


fish facts

a cura di Marco Sammicheli

nuovo vuoto normativo

COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA PER LA PESCA RICREATIVA IN MARE Con l’inizio del nuovo anno è scaduta la validità della Comunicazione obbligatoria per la pesca ricreativa in mare senza che i pescatori abbiano ricevuto nessuna comunicazione dal Ministero, che ancora una volta non si è preoccupato di evitare un vuoto normativo. Un vuoto molto più teorico che pratico, mancando sia i controlli che l’utilizzo scientifico della Comunicazione ma che conferma e testimonia, se non altro, una disfunzione. Si può giustificare la disfunzione quando questa si verifica per cause contingenti, ma nel nostro caso è diventata il metodo standard di lavoro, lo specchio del rapporto con le istituzioni imposto al milione di pescatori ricreativi in mare dagli uffici competenti. Lo scorso anno è arrivata una proroga di validità dopo alcuni mesi dall’inizio dell’anno (goo.gl/ml7fCF) e c’è stato modo di sospettare un rapporto con i ripetuti tentativi di istituire un regime oneroso imponendo una licenza di pesca a pagamento. Quando nell’ormai lontano 2011 il Ministero varò la Comunicazione obbligatoria (goo.gl/xTQub5), era dichiarato che si trattava, in soldoni, di una licenza a fini scientifici ovvero del primo elemento di un programma nazionale di ricerca sulla pesca ricreativa in mare, ma tutta la pianificazione in questo senso è restata e ancora resta lettera morta. Ciò che acquista progressivamente evidenza è solo l’aumento della distanza tra l’ostruzionismo nazionale alla ricerca sulla pesca ricreativa e gli input provenienti dalla scienza, ripresi dalla UE e dagli altri organismi di coordinamento internazionale, come la GFCM, che insistono sulle necessità di una ricerca analitica sulla pesca non commerciale. La normativa in vigore per la pesca ricreativa è basata esclusivamente su scelte empiriche finalizzate a limitarla attraverso misure tecniche che non hanno nessun supporto in dati scientifici e servono principalmente a garantire la posizione di prelazione su tutte le risorse da parte della pesca commerciale. Se le stesse associazioni della pesca commerciale chiedono costantemente il monitoraggio dell’impatto della pesca ricreativa, questo sembra restare comunque in sott’ordine alla necessità di negare la possibilità di valutare l’economia del settore nel suo rapporto con la gestione degli stock ittici. L’evoluzione di questo contesto è legata al moltiplicarsi delle richieste di intervento che si ritrovano nei documenti recenti del MEDAC, nel lavoro specialistico della ICES e che sono ribadite nel recente annuncio di approvazione in sede di UE di un dossier sulla raccolta dati della pesca. L’impressione è che il Ministero si limiti a far evolvere gli eventi, evitando di dare seguito agli impegni presi, e che riproporrà la proroga della Comunicazione obbligatoria per fare da ponte con qualcosa di diverso suggerito dall’esterno. La speranza è che prevalgano gli impegni europei, visto che la politica nazionale ha saputo solo provare il trucco della licenza a pagamento senza finalità scientifiche (destinando peraltro i soldi alla pesca commerciale), contraddicendo completamente quanto era stato deciso e di cui eravamo stati convinti dalla propaganda istituzionale. Per quanto il tema possa impallidire di fronte alle tante emergenze nazionali, occorre sottolineare come

un bacino di utenza complessivo (mare e acque interne), stimato intorno ai due milioni di cittadini, continui a restare senza referenti politici. Le sedi romane come quelle periferiche si mostrano ad oggi allineate al politicamente scorretto di una posizione ideologica facile da sostenere ma priva di qualsiasi riscontro tecnico e arroccata sulla difesa dalla possibilità che siano davvero disponibili dati scientifici sulla pesca ricreativa che ne comprendano tutti gli aspetti, economico, ambientale e sociale, nel loro manifestarsi su scala sia locale che nazionale. Per quanto riguarda la Comunicazione, l’unica soluzione corretta resta quella del finanziamento della ricerca con gli strumenti destinati al comparto pesca di cui il settore ricreativo è parte integrante; l’appello al Ministro e a tutti i funzionari responsabili resta quello di farla finita con le proroghe strumentali e di attivarsi per la ricerca sul settore ricreativo.

limiti alla cattura

PESCE SPADA COME TONNO ROSSO Nella riunione annuale dello scorso novembre in Portogallo, l’ICCAT – International Commission for the Conservation of the Atlantic Tunas – ha per la prima volta introdotto dei limiti di cattura in forma di quote (TAC Total Allowable Catch) per il pesce spada (Xiphias gladius) del Mediterraneo, per il periodo che va dal 2017 al 2031, quindi per i prossimi quindici anni. I dati scientifici attualmente disponibili evidenziano lo stato di criticità della risorsa, la cui necessità di tutela è da diversi anni oggetto di campagne specifiche da parte di alcune tra le principali ONG ambientaliste internazionali. Già per il 2017 è definito un limite totale di cattura di 10.500 tonnellate, che sarà progressivamente ridotto del 3% annuo nel periodo 2018-2022 e che dovrà essere diviso tra gli stati. La flotta che pesca lo spada dovrà essere ulteriormente ridotta e l’UE come parte contraente della ICCAT dovrà decidere tra due opzioni per il periodo di chiusura della pesca sia commerciale che ricreativa (dal 1 ottobre al 30 novembre e dal 15 febbraio al 31 marzo o in alternativa dal 1 gennaio al 31 marzo di ogni anno). Inoltre, per proteggere gli spada giovani, verrà chiusa la pesca all’alalunga (Thunnus alalunga) dal 1 ottobre al 30 novembre di ogni anno. La pesca ricreativa e sportiva viene da ora regolata come per il tonno rosso. Nel rispetto della quota che si spera verrà destinata alla pesca ricreativa, occorrerà rispettare il periodo di chiusura e verrà istituita una lista di imbarcazioni autorizzate con specifica di: nome dell’imbarcazione o numero di registro; numero ICCAT (se applicabile); nome precedente dell’imbarcazione (se presente); lunghezza; nome e indirizzo del proprietario o di chi ne ha l’utilizzo continuativo. L’unico attrezzo autorizzato per la pesca sportiva e ricreativa al pesce spada è la canna da pesca ed è ovviamente vietata senza eccezioni la vendita dei pesci catturati. Il limite giornaliero è, come per il tonno, un pesce per imbarcazione con obbligo di compilare un apposito foglio di cattura e di sbarcare in un porto designato previa comunicazione con la capitaneria di competenza. In caso di cattura accidentale, in periodo di divieto, di esemplari sotto taglia o in mancanza di autorizzazione, è fatto obbligo di rilasciare il pesce vivo nelle migliori condizioni.

ADERISCI AD APR

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MOSCA e SPINNING

g tiva.or aricrea c s e .p www • 2/2016

in omaggio un’esca Buginu 55 di Seaspin


notizie dal 25 al 27 febbraio a Vicenza

PESCARE SHOW 2017 Si terrà dal 25 al 27 febbraio, nel quartiere fieristico di Vicenza, Pescare Show, il salone internazionale della pesca sportiva e della nautica da diporto. Come segnalato nello scorso numero, Pescare Show sarà firmata quest’anno da Italian Exhibition Group Spa, la nuova società fieristica nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, presieduta da Lorenzo Cagnoni con la vicepresidenza di Matteo Marzotto. Il Gruppo eredita le competenze e il know-how sviluppati da Fiera di Vicenza, che nel corso degli anni ha investito nella manifestazione, rendendola dal 2015 un salone autonomo e consentendole una crescita significativa. La passata edizione ha infatti visto la partecipazione di 13.100 visitatori, in aumento del 14% rispetto al 2015. Pescare Show 2017 offrirà ai visitatori un percorso rinnovato, grazie a una più vasta superficie espositiva, in grado di coinvolgere appassionati di diverse età e di tutte le tecniche e specialità sportive, dallo spinning alla pesca a mosca, dal carp fishing alla pesca in mare, fino al surfcasting e al big game. Il nuovo, grande padiglione 7 guiderà i visitatori alla scoperta della migliore produzione italiana e internazionale della pesca sportiva: nuove attrezzature, accessori e abbigliamento tecnico, che potranno essere testati dal vivo attraverso le numerose aree demo. Tra queste è riconfermato anche lo scenografico Acquademo, l’acquario mobile più grande d’Europa, una struttura con una capacità di 22.400 litri d’acqua, con numerose dimostrazioni, seminari e presentazioni di novità del settore. Il padiglione 6, denominato «Fly Fishing World», sarà interamente dedicato al mondo della pesca a mosca, con la presenza dei migliori costruttori che, per il secondo anno consecutivo, daranno vita con le loro dimostrazioni al «Pescare Show Fly Tying Experience». Questo l’elenco definitivo dei costruttori presenti: Niklas Dahlin (Svezia), Espen André Eilertsen (Norvegia), Mikael Frödin (Svezia), David Gourong (Francia), Martie Van Den Brande (Olanda), Martin Westbeek (Olanda), Alessandro Casiglia, Giovanni De Pace, Stelio Di Manno, Enrico Fantasia, Fabio Federighi, Andrea Gasparini, Fabio Gasperoni, Matteo Ghizzo, Massimo Ginanneschi, Fabio Lommi, Walter Luzi, Sandro Mandrini, Adriano Mineo, Ivano Mongatti, Federico Renzi, Piero Sistino, Stefano Ticchiati, Nunzio Troisi, Loris Zecchinello. A partire dalla pagina www.lapescamoscaespinning.it/moscablog-news/eventi-mosca/fly-tying-experience-2017, sul sito di questa rivista, sono visibili le biografie di tutti i costruttori presenti. Di rilievo anche la presenza di «The Fly Fishing Nation», con più di 83.000 follower su Instagram, pronta a fornire ai visitatori consulenze di ogni tipo sul mondo della pesca a mosca tramite il Competence Center, nel quale saranno presenti Marina Gibson, Stephan Dombaj, Paulo Hoffmann, Peter Stark, Rupert Harvey, Sandro Mediani e Mauro Barbacci. Il padiglione 2 ospiterà istituzioni, associazioni, turismo e negozi, il padiglione 1 la shopping area, insieme alla piccola nautica. All’interno della manifestazione si terranno le presentazioni dei vari Campionati Italiani di Bassfishing, nonché, il giorno 25, sabato, la riunione nazionale dei club di bass, a cura del Comitato Italiano Bassfishing. Pescare Show ospiterà poi la Mostra delle antiche attrezzature, con il Raduno nazionale dei collezionisti. Confermati fin d’ora due convegni: «Lo spinning in mare dalla costa in Adriatico. Tecniche, stagioni e luoghi», con Marco Pasquato, e «Riqualificazione fluviale dei corsi di pianura. Ruolo degli enti e delle associazioni di pesca». Orari di apertura del Salone: sabato 25 febbraio e domenica 26 febbraio: dalle 9.00 alle 19.00, lunedì 27 febbraio: dalle 9.00 alle 16.00. www.pescareshow.it | www.facebook.com/pescare.show | www.iegexpo.it

il 12 febbraio la XIX edizione

TROFEO VILLA GUIDINI Nella bella cornice del parco e delle sale di Villa Guidini in località Zero Branco (Treviso), si terrà il prossimo 12 febbraio, organizzata dal Mosca Club Treviso, la XIX edizione del Trofeo Villa Guidini. La manifestazione avrà inizio alle ore 9 e si articolerà in una gara di costruzione e in una di lancio tecnico; tutti i partecipanti saranno premiati tramite sorteggio, mentre targhe speciali saranno assegnate al club e ai primi tre classificati fly tier e lanciatori. I giudici della gara saranno Giorgio Cavatorti, Roberto Messori e Antonio Pozzolini. Gli artificiali saranno selezionati tra Baetis rhodani subimago, femmina e ninfa, Chloroperla insetto adulto e ninfa. Durante lo svolgimento della gara sarà possibile assistere a dimostrazioni ed esibizioni di scuole di lancio italiane ed estere; ci sarà la presenza di artigiani del bamboo e di collezionisti, di esposizioni di ditte tra le più prestigiose del settore, di uno spazio costruzione, di concessionari di acque dell’estero. Numerosi autorevoli personaggi della pesca a mosca hanno garantito la loro presenza. Il programma aggiornato della manifestazione è visibile sul sito del Mosca Club Treviso www.moscaclubtreviso.it. Per le iscrizioni al trofeo di costruzione è possibile scrivere a info@moscaclubtreviso.it oppure chiamare Fabio (335/6245002) oppure Enos (338/3244239).

il primo polo della pesca a mosca in Italia

NASCE FLYFISHING 360 Non è facile muoversi nel variegato mondo della pesca a mosca senza fare spese e scelte sbagliate oppure avere consigli non proprio in linea con quelle che sono le realtà della pesca a mosca. Basta fare un giro in alcuni forum per rendersi conto che non di rado ai nuovi pescatori a mosca, ma anche ai ‘vecchi’, che chiedono notizie su una canna oppure su altri elementi, vengono date informazioni errate. È nata così l’idea di 1/2017

MOSCA e SPINNING

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notizie mettere insieme un gruppo di pescatori a mosca che dall’alto della loro pluriennale esperienza si mette a disposizione di chi vuole sapere di più oppure migliorarsi in questa ‘arte’. Flyfishing 360 è formato da un gruppo di ‘professionisti’ del settore che, gratuitamente, tenteranno di dare una risposta seria e professionale a tutti coloro che ne faranno richiesta. Verranno inoltre offerti tutti i servizi richiesti per approfondire e migliorare la pesca a mosca: corsi di ninfa, secca pratica, lancio, Tenkara, vendita di canne artigianali in bambù, forniture di prodotti di pesca a mosca, servizio guide sia in Italia che in Gran Bretagna, servizio dressing e corsi di costruzione. I nomi che attualmente operano sono quelli di: Moreno Borriero - canne in bambù; Massimo Magliocco, coadiuvato da Roberto Vercelli e Cristiano Serafino - secca, lancio, strategie in acque mosse e approfondimenti su canne e attrezzature; Giuseppe Re - ninfa e pesca a mosca in mare; Aldo Menghini - Tenkara; Luca Castellani - servizio guide in Italia centrale e approfondimenti; Philip Bailey - servizio guide in Gran Bretagna; Luca Barosselli e Marco Clari - servizio dressing e corsi di costruzione artificiali; Fabio Spisni e Alessio Giulioni - shop materiali di pesca a mosca. A questi nomi se ne aggiungeranno altri, sempre di provata esperienza. In definitiva, un vero e proprio ‘polo’ della pesca a mosca che in Italia mancava e al quale appoggiarsi per risposte fornite da esperti che hanno scritto pagine importanti della pesca a mosca in Italia e all’estero. Flyfishing360 sarà presente a Pescare Show, nei locali della Fiera di Vicenza, nei giorni 25-27 febbraio 2017. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito www.flyfishing360.org.

organizzato dal Silver Salmon Club

COSO DI LANCIO E COSTRUZIONE A VERONA Nel mese di febbraio 2017 si terrà il corso di lancio e costruzione di mosche artificiali annualmente organizzato dal Silver Salmon Club, storica realtà veronese della pesca a mosca, con ormai 27 anni di storia. Il corso, tenuto dagli istruttori del club, si compone di sei lezioni di costruzione, che si svolgeranno presso la sede in via Sasse 30 a Verona, e sei lezioni di lancio su prato. Le lezioni di costruzione avranno come finalità la spiegazione delle principali tecniche di montaggio per permettere ai partecipanti, una volta terminato il corso, di essere in grado di realizzare in autonomia alcuni dei dressing più semplici ma al contempo funzionali. Il corso di costruzione si svolgerà infrasettimanalmente con una lezione a settimana. Le lezioni di lancio, invece, si terranno il sabato pomeriggio e termineranno con una prova pratica di pesca. Il 1° febbraio alle ore 21 è prevista una serata divulgativa e di presentazione, sabato 4 si terrà la prima giornata del corso di lancio. Per maggiori informazioni è possibile scrivere a info@silversalmon.it, visitare il sito www.silversalmon.it o recarsi in sede tutti i venerdì dalle 21 alle 24.

il primo evento internazionale di pesca alla spigola da kayak con esche artificiali

BRANZINO «THE CHALLENGE» I prossimi 5, 6 e 7 maggio l’Italia sarà protagonista, per la prima volta, di una competizione di pesca sportiva internazionale con esche artificiali, da kayak, dedicata alla sola spigola. Branzino «The Challenge» – questo il nome accreditato all’evento, unico in Europa e alla sua prima edizione – si colloca ai livelli delle più prestigiose ‘fishing competition’ di carattere internazionale sia per il suo format organizzativo, sia per il montepremi complessivo in gioco, di oltre 15.000 euro, con un’importante componente economica a consolidare il payout per i primi tre classificati. La location che ospiterà questo grande evento non poteva essere che Orbetello, dove le due caratteristiche lagune, di Ponente e Levante, note per le potenzialità inerenti la pesca sportiva, vantano la presenza di uno stock ittico di spigole da sogno, con esemplari anche di taglia record. Patrocinata dall’amministrazione comunale di Orbetello e organizzata da Insidefishing e Galaxy Kayaks, la manifestazione si articolerà su tre giorni: il primo, ve-

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nerdì, sarà dedicato all’accoglienza, alla registrazione dei partecipanti e all’opportunità di esplorare i campi gara per acquisirne la conoscenza ambientale e dei punti di riferimento, mentre il secondo e terzo giorno, rispettivamente sabato e domenica, costituiranno le giornate di competizione, che chiameranno in causa entrambi gli specchi lagunari, gareggiando il primo giorno a Levante e la seconda giornata a Ponente. I risultati delle due sessioni di pesca, al termine della competizione, verranno sommati per stilare la classifica finale, che terrà conto sia della partecipazione per concorrente individuale, sia di una seconda classifica per team composti da due pescatori. Il punteggio si baserà sulla lunghezza delle spigole catturate, assegnando un punto per ogni centimetro secondo la sommatoria della misura delle varie prede. Poiché la vocazione della manifestazione verterà sul no kill, per facilitare il rapido rilascio delle spigole il termine di verifica della lunghezza si baserà sulle immagini fotografiche scattate direttamente dai concorrenti in gara mediante il proprio supporto telefonico, con trasmissione dell’immagine in tempo reale, tramite applicazione WhatsApp, direttamente al recapito di riferimento degli organizzatori. Con la finalità di agevolare coloro che saranno sprovvisti di kayak, vi sarà l’opportunità di noleggiarlo direttamente in loco (un modello appositamente realizzato per l’evento da Galaxy Kaykas e Railblaza, in edizione limitata) segnalandolo semplicemente in fase di iscrizione, fino ad esaurimento della disponibilità, pari comunque a circa 40 unità. Base operativa dell’evento sarà la piattaforma del circolo canottieri di Orbetello, alle porte della città, dove verrà allestita un’area espositiva dedicata a partner e sponsor che organizzeranno attività dimostrative rivolte anche al pubblico. Tra i brand più blasonati, appunto Galaxy Kayaks per il settore kayak e accessoristica, Pure Fishing, Tubertini e Fish Action per il settore delle attrezzature da pesca, Garmin per la componentistica strumentale, l’ente fieristico di Padova per gli eventi, e altre prestigiose realtà che animeranno la manifestazione ai margini e durante l’attività competitiva. Per consultare tutte le informazioni dettagliate, è possibile consultare il sito www.branzinothechallenge.com, all’interno del quale sarà possibile fare anche l’iscrizione diretta. In un contesto ambientale mozzafiato quale il territorio dell’Argentario, la sfida al branzino è aperta!

nei giorni 8 e 9 aprile nel comprensorio Nuova Parco Laghi

DAIWA CLASSIC 2017 C’è molta attesa per la decima edizione del Daiwa Classic, che questo anno – nei giorni 8 e 9 aprile – vedrà i partecipanti dell’evento contendersi il titolo di Campione e il trofeo emblema dell’evento. Riconosciuta come la principale manifestazione nazionale di pesca a spinning con esche artificiali dedicata ai predatori, riconferma anche in questo appuntamento i campi gara del lago Pontini e del Lago Lungo (comprensorio Nuova Parco Laghi), nota location sull’Appennino toscoromagnolo in provincia di Forlì-Cesena. Secondo il profilo organizzativo dell’evento, ai concorrenti verrà assegnato il campo gara nel lago di partenza con sistema ad estrazione e i due gruppi di lanciatori si scambieranno il lago nella seconda giornata di pesca. Come per le scorse edizioni, sono attesi lanciatori provenienti da tutta Italia, che avranno la possibilità di gareggiare per disputarsi anche gli ambiti viaggi all’estero e l’attrezzatura del brand Daiwa. Al termine della manifestazione i risultati delle due giornate di competizione, rispettivamente ottenuti sui due campi gara, si sommeranno per generare la classifica finale e decretare i vincitori. È riconfermata anche la classifica a squadre, che per il suo format riscontra un interesse crescente a ogni edizione. I partecipanti si affronteranno pertanto in due sessioni di pesca, entrambe con rotazione di settori, insidiando tutti i predatori dei laghi, come trote fario, lacustri e iridee, salmerini, lucci, black bass, persici reali e lucioperca. Per i soli salmonidi


verranno attuate due considerevoli semine, una il giorno antecedente la prima sessione di pesca e la seconda di sabato nel tardo pomeriggio. Secondo la vocazione no kill della manifestazione, la classifica finale prevede l’assegnazione di un punteggio a capo differenziato per specie catturata e per turno di pesca. Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito www.insidefishing.it, dove potrà essere scaricata la modulistica, oppure scrivere direttamente a info@insidefishing.it o ancora telefonare a Silvio Smania al recapito 049/8055746 durante le ore serali.

il bilancio della manifestazione

ARTIFICIALI - LURES EXPO 2016 Il bilancio della sesta edizione di «Carp Show & Specialist» e «Artificiali Lures expo», il doppio evento sulla pesca specialistica tenutosi alla Fiera di Ferrara nei giorni 17-18 dicembre 2016, ha evidenziato numeri in linea con quelli dell’anno passato e soddisfazione tra gli espositori. «In un periodo in cui il settore della pesca vive una profonda incertezza, che compromette fortemente le aziende, i negozi e gli stessi appuntamenti fieristici – ha osservato Filippo Parisini, presidente di Ferrara Fiere –, aver mantenuto un’affluenza di circa diecimila visitatori è un indicatore molto positivo dell’attrattività di Carp Show e Artificiali, che hanno consolidato il proprio posizionamento tra le manifestazioni leader». A decretarne la buona riuscita, i migliori marchi, italiani e stranieri, le associazioni più attive e trainanti, specie nel settore del carpfishing, nonché i contenuti espressi, con alcune esclusive assolute nel settore dello spinning: il B.A.S.S. Day 2016, che l’Italy B.A.S.S. Federation Nation ha scelto di festeggiare a Ferrara per il terzo anno consecutivo, e la grande area dedicata agli autocostruttori di esche artificiali, riuniti in particolare nello stand di Projectbait, che ha visto convergere in Fiera i più noti artigiani e appassionati italiani. Per quanto riguarda il primo, domenica 18 si sono tenute le premiazioni dei campionati B.A.S.S. tenutisi nel corso dell’anno. Ricordiamo qui i primi tre classificati di ogni manifestazione.

• Italy B.A.S.S. Nation Championship 2016 1. Franceso Nucciarelli - Luigi Papa, che potranno partecipare al B.A.S.S. Nation Championship 2017 negli USA, 2. Enrico Zancanaro - Mattia Palli, 3. Vincenzo Battaglia - Franco Mancini • TMT Bracciano 1. Claudio Pierdomenico - Italo Ricci; 2. Rudi Bartolini - Marco Cambi; 3. Nicholas Micheletti - Samuele Nicosia • TMT Varese 1. Marco Gambato - Gianni Menotti; 2. Luca Santenini - Luca Russo; 3. Stefano Ruggi - Francesco Guazzi • TMT Massaciuccoli - Finale 1. Rudi Bartolini - Marco Cambi; 2. Nicholas Micheletti - Samuele Nicosia; 3. Simone Cortopassi - Leonardo Fantini • The Planet Mercury Bolsena 1. Vincenzo Battaglia - Franco Mancini; 2. Federico Centi - Simone Forina; 3. Andrej Zhivin - Sergej Lobas Quanto all’area dell’autocostruzione, erano stati organizzati due contest, il primo dei quali da parte di Projectbait, e in particolare degli infaticabili Enriko Piola ed Enea Tentoni, che coronava la due giorni di esposizioni, presentazioni, prove in acqua di artificiali dei più noti personaggi del mondo dell’autocostruzione italiana, che anche quest’anno hanno colto l’appuntamento ferrarese come occasione per confrontarsi fra loro in maniera diretta, al di là del rapporto sulle pagine di Facebook. Le targhe per le cinque categorie previste quest’anno sono state così attribuite: premio generale «Project Handcrafted» a Simone Boesso e Lorenzo Rocchigiani di Jack Fin, premio «Lipless» a Lorenzo Azimonti (Azi74), premio «Gomma» ad Andrea Zovatto (Zaza), premio «Swimbait» ad Alessio Notarangelo e Carloemi Bass (A.C. Factory), premio «Topwater» a Riccardo Dessì. Il secondo contest, ospitato ancora nello stand Projectbait, era quello fotografico organizzato da Black Bass & Co., nel quale era richiesto di rappresentare con uno o più scatti un insieme visivo che avesse come soggetto il mondo dell’autocostruzione artificiali a 360°, attraverso ‘nature morte’ di artificiali, catture (in cui fosse chiaro l’utilizzo di artificiali autocostruiti), momenti di lavoro, paesaggi ecc. La classifica finale ha visto al primo po-


notizie

a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it

gli esiti del convegno milanese

TUTELA DELLE SPECIE ITTICHE AUTOCTONE E RECUPERO AMBIENTALE Nella giornata di sabato 26 novembre 2016, presso la sala Colucci di corso Venezia 47 a Milano, si è tenuto il Convegno «Tutela delle specie ittiche autoctone e recupero ambientale. Esperienze a confronto», organizzato da Spinning Club Italia a.s.d., al quale hanno partecipato esponenti di Fipsas, UNPeM, Fly Angling Club, Comitato Centro Adda, riserva Somin, Spinning Brugherio, Ticini Linea, Novara Anglers Club, Anonima Cucchiaino. Le relazioni hanno proposto i significativi e positivi esiti di attività di recupero di specie pregiate autoctone a rischio di estinzione, dimostrando la concreta possibilità di azioni volte alla conservazione e alla tutela della biodiversità a cui ciascuna specie concorre. In particolare le esperienze messe in campo nell’alto Sesia dalla Società Valsesia Pescatori Sportivi e nel fiume Sile da Spinning Club Italia hanno documentato l’efficacia di interventi diretti a due specie autoctone: il temolo ‘pinna blu’ (Thimallus Aeliani) e il luccio (Esox flaviae), patrimonio della biodiversità che caratterizza le specie ittiche italiane. A fronte dei successi documentati, il convegno, in particolare con la relazione di Andrea Agapito del WWF, ha denunciato come ormai da troppi anni la gestione delle acque e dei fiumi italiani sia prevista da buone leggi che spesso non sono applicate a sufficienza, a fronte di interventi concreti che, talora in violazione delle norme, contribuiscono a un prevedibile e progressivo dissesto idrogeologico del territorio. Il convegno ha sottolineato la necessità di avviare una progettazione del territorio e delle sue acque che realizzi una progressiva ri-naturalizzazione delle aree, perché laddove possibile il dissesto idrogeologico venga affrontato con modalità già altrove sperimentate e ormai diffuse nella pratica di altri paesi europei recuperando in tal modo anche il patrimonio faunistico autoctono. In questa direzione Spinning Club Italia procederà con particolare attenzione per il fiume Adda a predisporre alla Regione Lombardia e alle istituzioni locali pubbliche e private progetti di recupero delle

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zone umide laterali al fiume Adda, sapendo di poter contare sulle associazioni di pescatori che, per affrontare e sostenere la tutela ambientale del fiume, si sono riunite in comitati come il Centro Adda e l’Adda Sud. Al termine del convegno Mario Narducci, presidente di Spinning Club Italia, e Andrea Agapito Ludovici, in rappresentanza del WWF, hanno rinnovato il protocollo d’intesa che impegna le due associazioni a un lavoro comune a tutela dell’ambiente e della fauna ittica (il testo può essere letto nel sito di questa rivista, nella sezione Spinning Blog&News).

notizie dalla sede dello Spinning Club Italia

MONZA BRIANZA La sede Spinning Club Italia di Monza Brianza, nata diversi anni fa, ha oggi sede presso il Circolo «Il Veliero» a Lissone in via Rossini 13, dove i soci si ritrovano tutti i lunedì sera alle ore 21. Di norma il primo lunedì del mese si svolge la riunione ufficiale, nel corso della quale vengono trattati argomenti riguardanti sia la pesca a spinning che problematiche ambientali, con incontri con ittiologi o rappresentanti di aziende del settore, mentre gli altri lunedì consistono più che altro in serate tra amici pescatori. In sede si possono trovare appassionati dello spinning di tutti i tipi: dall’amante del torrente che pesca ultraleggero al più estremo spinnofilo che insidia il siluro con esche pesanti. Un buon numero di soci è amante del belly boat e vengono spesso organizzate uscite dedicate a questo tipo di natante oltre a uscite a piede asciutto e raduni per i pesci della stagione. Per ulteriori informazioni potete contattare il responsabile della sede organizzativa Ettore Ghezzi al n. tel. 347 0914733.


La foto di Simone Marchetti vincitrice del Contest fotografico.

sto Simone Marchetti, al secondo Edy Durofil, al terzo Alessandro Hoban a pari merito con Andrea Zovatto. Fra i personaggi presenti citiamo in particolare il nostro collaboratore Mauro Borselli, che ha presentato in esclusiva l’ultima versione del suo geniale topo: lo Spinning Maxi Mouse. Non solo spinning comunque ad «Artificiali - Lures expo»: nello stand di «Carp on the Fly» sono state illustrate mosche e attrezzature a tutti coloro che volevano accostarsi al mondo della carpa a mosca: molti i giovani presenti, spesso provenienti dal light spinning, curiosi di avvicinarsi a questa tecnica e avidi di indicazioni, suggerimenti, consigli. Da ricordare poi le attività in vasca coordinate dalla Fipsas, con le dimostrazioni e la didattica subacquea a cura del Gruppo Subacqueo Ferrarese, comprese le prove di belly boat. Come ogni anno, infine, ampio spazio è stato dato all’attualità, non solo nel senso dei prodotti per la pesca a più alto contenuto tecnologico, ma anche nell’accezione della cronaca più scottante. Se lo stand della Polizia Provinciale di Ferrara ha mostrato al pubblico, attraverso filmati e materiale sequestrato, l’intensità e i risultati della propria azione di contrasto alla pesca di frodo, il convegno sull’«Ottimizzazione del sistema idroviario ferrarese», organizzato con Assonautica Italiana, ha acceso i riflettori su come le vie d’acqua possano mettersi al servizio dell’ambiente, del turismo e degli sport. Da segnalare l’apporto del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, intervenuto con il presidente Franco Dalle Vacche, e di Delta 2000, presieduto da Lorenzo Marchesini: due importanti realtà con le quali la Fiera ha intensificato le relazioni, per puntare insieme alla promozione del territorio, con un occhio di riguardo alla pesca.

condizioni di adottare strategie differenti in base alla tipologia di habitat. Sistema, questo, che è valso il podio ai tre vincitori con la cattura dei pesci più belli; il primo ad andare a segno su un bell’esemplare di sei chili e duecento grammi è stato Andrea Barillani, che con uno spinnerbait di colore chiaro ha agganciato e combattuto la sua preda. Quando mancava un’ora al termine della competizione, è stata la volta di Alberto Bortot, che si è trovato alle prese con un bestione che sicuramente ricorderà per un bel pezzo. Ma nel frattempo anche Giuseppe Capezzuto grida «pesce in canna» e si assiste a una fenomenale doppietta, anche se ai due lati opposti delle sponde più lunghe; Capezzuto fa a tempo a salpare il suo pesce, che alla bilancia portatile del giudice di gara farà registrare un peso di 4,5 kg spaccati, regalandogli un meritato terzo posto. Ma Bortot è ancora alle prese col suo pesce e con tanta pazienza e capacità di gestione riesce a portarlo con la testa fuori dall’acqua: ormai l’esocide è stremato e si fa trascinare senza fatica all’interno dello specchio del capiente guadino. È fatta! Con questo magnifico esemplare di quasi dieci chili (per l’esattezza 9,940 kg) e altre tre catture decisamente più piccole, Alberto Bortot ha conquistato il titolo di campione dell’edizione 2016 del Golden Pike, alzando con orgoglio il prestigioso trofeo che, come tradizione vuole, gli è stato passato in consegna da Alessandro Faggion nella veste di campione della trascorsa edizione. A questi tre bravi pike angler, durante la premiazione, sono stati assegnati anche altrettanti soggiorni di pesca in Svezia offerti dal tour operator PescainSvezia.it per vivere un’indimenticabile avventura all’estero in una delle mete europee più gettonate per la ricerca di grossi lucci. Sono inoltre stati premiati altri 27 lanciatori, tra cui 15 regolarmente in classifica e i restanti sorteggiati, con attrezzature da pesca ed esche artificiali offerte dagli sponsor dell’evento tra cui MD Distribution per i marchi Fish Action e Jackson, Vista per il brand Crony, Pure Fishing per i marchi Abu Garcia, Berkley, Penn e Spiderwire, e l’hotel Sport di Levico Terme, che come premio per il big pike, assegnato ad Alberto Bortot, ha offerto un fine settimana in trattamento di pensione completa in occasione della manifestazione Champions Pike che si svolgerà a giugno 2017. Un ringraziamento particolare per la sinergica collaborazione è stato inoltre rivolto al Predator Fishing Club di Bergamo e alla RF Spinning di Milano ai cui responsabili, rispettivamente Fausto Scaravaggi e Riccardo Felli, è stata consegnata una targa in ricordo della manifestazione. Per maggiori informazioni e la classifica completa, è possibile consultare il sito www.insidefishing.it.

Il titolo di Campione ad Alberto Bortot

GOLDEN PIKE 2016 La temperatura nettamente sotto lo zero e una gelida nebbia hanno accompagnato lo scorso 18 dicembre i sessanta finalisti del Golden Pike, più il campione della scorsa edizione, per tutta la durata della gara, che fin dai primi lanci si è dimostra impegnativa sotto ogni profilo. Oltre a resistere per più di quattro ore a condizioni climatiche per nulla ottimali, nell’impianto di pesca sportiva Tre Laghi di Oscasale, in provincia di Cremona, i partecipanti si sono trovati alle prese con pesci molto difficili, poco attivi, che li hanno tecnicamente impegnati non poco. Nonostante la semina di esocidi immessi qualche giorno prima con lo scopo di aumentare la resa in pesca, le difficoltà sono state evidenti, ma non hanno fatto demordere i pike angler, che fino all’ultimo minuto di gara hanno lanciato e animato le proprie esche artificiali. Il trend delle catture, per tutta la durata della competizione, è stato altalenante, con momenti in cui si registravano brevi ma significative finestre di attività, anche con segnalazioni multiple, alternati a situazioni di stasi e calma piatta. Com’era prevedibile, quasi tutti i finalisti hanno iniziato a pescare con piccole esche di reazione, soprattutto cucchiaini rotanti, rivolti agli esocidi di taglia medio-piccola, con la speranza che presentassero una viva voracità anche rispetto alla semina dei pesci di nuova immissione. Le prime due ore hanno fatto registrare catture di predatori esclusivamente di medio-piccola taglia, dai cinquecento grammi al chilo e mezzo, e svariati inseguimenti notati soprattutto nel bacino più piccolo, caratterizzato da una buona trasparenza dell’acqua. Infatti, anche l’opportunità di esercitare l’azione di pesca su due laghi contigui ha favorito il contenimento della pressione di pesca, mettendo i finalisti nelle

le novità per il bimestre

PESCA (SKY CANALE 236) A partire da sabato 4 febbraio alle ore 21.30 Pesca (Sky canale 236) presenta «Fishing Veteran S2». Si tratta dei nuovi episodi inediti della seconda stagione per il programma condotto da Riccardo Fanelli. Il protagonista incontra in ogni episodio diversi ‘veterani’ della pesca dalla barca e insieme affrontano le acque alla ricerca di prede di grossa taglia. Ogni puntata mostra non solo trucchi e curiosità sulle diverse tecniche di pesca ma, con la goliardia tipica della trasmissione, presenta divertenti racconti di vera vita alieutica, che a loro volta saranno arricchiti con leggende, storie sentite, mormorii di banchina e miti e leggende di pesca. Domenica 12 febbraio alle ore 22.30 iniziano invece gli episodi della nuova stagione inedita di «A mosca nelle acque libere», in viaggio con il team di Fly Fishing Adventures alla ricerca delle acque libere del nostro paese: una serie di itinerari dedicati alle acque in cui è consentito pescare non solo a mosca ma con ogni tecnica. Dai grandi fiumi del nord Italia ai torrenti dell’Appennino, dai laghi a splendide sorgive, fino al Mar Adriatico. Antonio e Remo, accompagnati di volta in volta da esperti locali, andranno alla scoperta di alcuni fra gli spot più belli d’Italia. Un viaggio straordinario all’insegna della pesca e praticando un rigoroso catch and release, che porterà alla cattura di numerose prede: trote fario, iridee, marmorate, cavedani, lucci, lampughe… ce ne sarà veramente per tutti i gusti! Nel sito di questa rivista, alla pagina www.lapescamoscaespinning.it/news/pesca-sky-236-febbraio-2017, è presente l’elenco completo degli episodi, con un riassunto di ciascuno.

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notizie

PIPAM è il più vasto portale di pesca a mosca in Italia. Per approfondimenti sui vari argomenti vi invitiamo a visitare il sito www.pipam.it e a iscrivervi nel forum per partecipare attivamente alle discussioni, pubblicare articoli e foto (di tecnica, di fly tying, di recensioni di materiali ecc.), inviare informazioni sugli itinerari, che saranno inseriti nella rubrica «Dove Pescare» del sito. PIPAM ha anche aperto una pagina Facebook (https://www.facebook.com/ groups/41688482011/) dove poter condividere foto, impressioni, pareri, ecc. Anche in questo caso l’invito è quello di iscrivervi numerosi.

PIPAM NEWSLETTER Nel notiziario, diffuso per posta elettronica con cadenza mensile, troverete notizie dal mondo di PIPAM, novità da parte degli inserzionisti, immagini e tanto altro. Per essere sempre aggiornati sulle novità nel mondo della pesca a mosca registratevi alla PIPAM NewsLetter: iscriversi è semplicissimo e gratuito: basta andare sulla home page di PIPAM, cliccare sul banner NewsLetter PIPAM e scrivere il proprio nickname e la propria email nel format che comparirà.

FLY FISHING MAGAZINE

Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane Recensione a cura di Andrea Rossetti (ROX) Queste guide del CNR (Centro Nazionale Ricerche), pubblicate nella prima metà degli anni Ottanta, pur essendo molto scientifiche sono senza dubbio molto interessanti per quel che riguarda l’entomologia applicata alla pesca a mosca. Sono infatti indispensabili per il riconoscimento dello stadio ninfale dei vari ordini d’insetti e fonti importanti d’idee sulle silhouette delle ninfe da realizzare. Corredate da ottimi disegni, hanno un costo veramente irrisorio: circa 8 euro per guida.

pandosi l’uno dei testi e l’altro delle foto e dei relativi dressing. Marco e Antonio hanno una lunga esperienza di mosca nelle acque salate dei mari italiani, iniziata quando, ancora nei primi anni Novanta, in pochissimi cominciavano a sviluppare questa pesca. Attraverso lo studio delle tradizioni di dressing consolidatesi oltreoceano, il passaggio dalla mosca secca alle acque calde e infine all’acqua salata si è sviluppato con l’approfondimento delle tecniche di montaggio delle imitazioni delle prede naturali dei pesci di mare, del loro adattamento a diversi contesti e del loro utilizzo. Alberto Laidlaw

Mosche per il mare

MOBILE APP DEL FORUM Intervista a cura di Valerio BALBOA Santagostino Un’interessante intervista a uno dei più rappresentativi personaggi della pesca d’oltremanica: Alberto Laidlaw, past President di GAIA (Game Angling Instructors Association).

Finalmente disponibile gratuitamente la App per smartphone PIPAM Forum che permetterà agli utenti registrati di poter pubblicare da dove e quando vorranno foto e resoconti anche in tempo reale. Con quest’App potrete condividere sensazioni e competenze con estrema semplicità. Ad oggi su Android ma nel giro di pochi giorni sarà disponibile anche su IOS. Per scaricare l’applicazione entrate nel sito di PIPAM dove troverete le indicazioni. Nuova release della App sia su Andorid che su IOS!

PIPAM SUI SOCIAL Ricordiamo a tutti gli utenti del sito e a tutti coloro che sono interessati a entrare nel mondo di PIPAM la sua presenza su Facebook, Instagram, Vimeo e You tube. Per partecipare o vedere cliccate il social che preferite direttamente dalla home page di PIPAM.

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I THREAD PIÙ SEGUITI Veloci, semplici e funzionali

Recensione a cura di Valerio BALBOA Santagostino «Abbiamo pensato e realizzato questo libro come un manuale tecnico e insieme come antologia di stili codificati, scelta per la pesca nei nostri mari». Proprio in questa frase sta l’essenza del nuovo libro di Marco Sammicheli e Antonio Rinaldin. Amici da sempre, due tra i più raffinati esperti della pesca in mare, hanno scritto questo volume occu-

Andrea Cuccaro (WM) Nel thread si parla di mosche aventi come caratteristica la velocità di costruzione, la semplicità e la funzionalità in pesca.


I CERCHI PIÙ INTERESSANTI Nel frattempo in un luogo molto lontano 2016

I combo: vero affare?

Angelo Piller (Angelo) Il thread è in realtà il resoconto dell’ennesimo viaggio di pesca in Nuova Zelanda fatto da Angelo Piller e Antonio Napolitano: bellissime foto, paesaggi incantevoli e anche qualche insegnamento…

ca alare delle ninfe tradizionali: dopo aver realizzato la sacca alare con il fagiano o altri materiali, la copriamo con la colla UV per ottenere maggiore lucentezza e anche maggiore durata grazie allo strato di protezione che la stessa crea. Secondo voi è corretto tale utilizzo? Ci sono aspetti negativi che influiscono sull’assetto dell’artificiale? Quali sono le ninfe che voi realizzate con questo sistema?

Gianfranco Baudone (Gi.Bi.) Molti siti di vendita on line di prodotti per la pesca a mosca offrono questa soluzione, che in effetti risolve molti problemi soprattutto a chi si avvicina alla ‘nobile arte’. Cosa ne pensate: interessante soluzione o metodo per mettere insieme fondi di magazzino? La pesca in laghetto e i suoi artificiali

Mosca dell’anno 2016 Colla UV e sacca alare Antonio Napolitano (Flyenne) Con il 2016 ai titoli di coda, vi chiedo di postare quella che per voi è stata la mosca dell’anno. Una e soltanto una: la mosca che più di tutte, al di là della tecnica, della location o della specie di pesce, vi ha dato maggior soddisfazione.

Antonio Napolitano (Flyenne) Ormai la colla UV è entrata prepotentemente nel panorama della pesca a mosca: è molto versatile, pratica e ha un infinità di utilizzi. Uno di questi (prendendo spunto dai perdigones) è la realizzazione della sac-

Gianfranco Baudone (Gi.Bi.) Dopo la chiusura di fiumi e torrenti per il periodo di frega dei salmonidi, molti pescatori a mosca si dedicano alla pesca in laghetto. Vogliamo parlare di un aspetto di questa pesca non meno importante delle canne e delle code e cioè delle mosche da usare?

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ercare la trota in pianura, su un bel fiume dalle acque ancora pulite o in qualche grande torrente di fondovalle, dove le correnti tumultuose rallentano in lunghe e profonde spianate, ha un fascino molto particolare, cui i veri appassionati di spinning non sanno resistere. Per essi, affrontare duelli emozionanti con le trote selvatiche del piano il giorno dell’apertura è quasi un rito al quale non ci si può sottrarre, un’occasione che fa sentire intimamente legati alla natura e ai pesci selvatici che ne fanno parte. La trota marmorata, il salmonide per antonomasia che popola i fiumi del nord Italia da milioni di anni, è

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un simbolo di purezza, di forza, di bellezza e di rusticità, il premio meritato per chi affronta i freddi invernali arrancando lungo chilometri di sponde selvagge in attesa del tanto agognato ‘incontro’. Ma aprire alla trota in pianura significa anche tornare ad assaporare il profumo del fiume, sentire la sua forza che cerca di trascinarti a valle mentre tenti un guado con l’acqua al limite, riscoprire ancora una volta il piacere di muoversi in un ambiente naturale ancora integro. Sono sempre meno numerosi gli appassionati che rinnovano il rito dell’apertura in pianura ed è un vero peccato, perché si perdono tutte queste belle e genuine sensazioni che, in fondo, sono l’essenza della pesca a spinning.


dove Teatro classico delle operazioni per chi apre in pianura è il fiume a carattere torrentizio con discreta pendenza e acqua chiara e abbastanza ossigenata: corsi d’acqua importanti come il Ticino o l’Adda sublacuali, oppure fiumi che scendono direttamente dalla catena alpina come il Po nel tratto a monte di Torino, l’Adige trentino o il Piave veneto. Ma c’è anche l’alternativa di tutti i grandi torrenti e fiumi minori che scendono a fondovalle prima di giungere in pianura, unendosi magari con fiumi più importanti, dove la trota marmorata si ibrida con la fario oppure deve spartire il territorio con la più plebea iridea di semina. Ambienti, questi ultimi, più raccolti e meno dispersivi, che danno quasi la sensazione di pescare in torrente e dove forse l’incontro con la trota diventa più probabile. Comunque sia, tutti questi fiumi si presenteranno al-

l’apertura in condizioni non certo facili per la pesca: livelli ai minimi, acqua fredda o gelida, pesce foraggio raccolto nelle buche e incollato al fondo. La trota marmorata, reduce da una frega estenuante e dimagrita alquanto, deve affrontare queste situazioni in condizioni di stress fisiologico e convincerla ad attaccare i nostri artificiali può diventare una vera impresa. Certo, le condizioni potrebbero essere più favorevoli (e, forse, il riscaldamento globale del pianeta in questo caso ci darebbe una mano…) qualora trovassimo il nostro fiume in crescita e con acque opaline dopo un periodo tiepido e piovoso, con tempo coperto e un generale rialzo delle temperature. Condizioni che spingono la trota del piano a uscire allo scoperto portandosi nei sottoriva e in caccia. Ma attenzione: basterebbe un nulla per mettere il pesce in allarme qualora le condizioni fossero giuste, per cui esorto a raddoppiare le precauzioni nell’avvicinarsi all’acqua, con passo felpato, dopo avere selezionato un abbigliamento consono ai colori e alla tipologia della sponda in questo periodo.

spot Il punti ‘caldi’ (si fa per dire…) dove insistere con i nostri artificiali a inizio stagione non sono molto numerosi: anche se il fiume a fondovalle o in pianura si allarga in letti ampi formando situazioni e giochi di corrente molto vari, gli spot da battere con metodo centellinando i lanci sono piuttosto pochi. Terminata la frega, la grossa trota di pianura si ritira nelle buche a ridosso di lunghe prismate o massicciate, dove sa di trovare qualcosa di sostanzioso da mettere sotto i denti per ritemprarsi dal freddo e dalle fatiche riproduttive. Branchetti di alborelle, gruppi di vaironi, piccoli cavedani, barbi di varie 1/2017

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TECNICA MOSCA

IL FINALE : solo una cinghia di trasmissione? MASSIMO MAGLIOCCO  [max@massimomagliocco.it]

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ccovi pronti a lanciare la vostra mosca in una splendida lama dove sapete essere presenti belle trote che di solito bollano durante la schiusa la quale, poco dopo, comincia a liberare gli insetti. Ed ecco che iniziate a mandare la vostra mosca verso la prima bollata che rompe la calma superficie dell’acqua… Come sempre vi succede, tuttavia, la mosca va da un’altra parte, oppure si presenta in maniera sbagliata. La prima cosa che pensate è che dovreste migliorare il lancio. È possibile, naturalmente, ma avete mai pensato che magari state usando un finale sbagliato? In alcuni forum di pesca a mosca, italiani come ingle-

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si, sono spesso presenti post di pescatori che pongono domande in relazione all’uso di un buon finale da secca. Molti pensano di dare risposte giuste affermando che il proprio finale è perfetto in quanto riescono a distenderlo facilmente o asserendo di preferirne uno non molto lungo con una miriade di nodi, altri invece consigliano finali conici piuttosto che a nodi, altri ancora consigliano di lasciar perdere tutte queste chiacchiere sui finali e migliorare il proprio lancio. Insomma, una serie infinita di risposte fra le quali, a mio avviso, nessuna sostiene che in un’attrezzatura da mosca secca un finale dalle giuste proporzioni e dal corretto bilanciamento rappresenta la componente più importante. In effetti, si può essere dei


fatto che tutto dovrebbe essere gestito con un lancio adeguato. Sia esso conico o a nodi, per soddisfare questa esigenza il finale deve rispondere a requisiti ben precisi in relazione sia al materiale con cui è costruito, sia al profilo che ne delinea la sezione. Partiamo dalla lunghezza. La giusta lunghezza è quella che lo fa stendere con un minimo di difficoltà, almeno per provarlo, in quanto in pesca sono pochissime le situazioni in cui debba essere effettivamente steso. Un finale – come base di partenza della valutazione – dovrebbe essere lungo almeno il doppio della canna, quindi non meno di 4,5-5 m per una 7’6’’ e oltre per misure più lunghe, al fine di dare rispose adeguate a combattere il dragaggio. È chiaro che i novizi, specie in relazione a quest’ultimo elemento, potrebbero avere qualche problema, ma è meglio abituarsi subito a finali discretamente lunghi per non avere enormi difficoltà in seguito, quando la qualità del lancio è migliorata. Altra componente fondamentale è il materiale con cui è costruito. In primo luogo il nylon o fluorocarbon, oltre ad essere di ottima qualità, non deve essere troppo galleggiante (ne parleremo fra un po’), in secondo luogo deve essere il più morbido possibile, per essere malleabile in relazione all’adattamento alle varie circostanze. La morbidezza è in stretto rapporto anche alla memoria che può accumulare. Un buon filo deve stendersi solo con il tiraggio delle dita al massimo dopo quattro volte. È una considerazione che deve essere effettuata solo per le grosse sezioni. Per le piccole – 0,12-0,14 – come quelle del tip per esempio, il filo deve essere assolutamente rigido per facilitare la velocità nonché

draghi nel lancio, avere una canna e una coda ideali, ma se si usa un finale sbagliato tutto viene messo in discussione. Vediamo allora come dovrebbe essere prodotto un finale a nodi, quali caratteristiche dovrebbe avere un conico e in cosa consiste il nuovo finale ad asole che sta cambiando il modo di pensare il finale per pescare a secca.

riconoscere un buon finale Inizierei col dire che il finale non costituisce solo la componente cui legare la mosca, oppure la semplice cinghia di trasmissione dell’energia dalla coda alla mosca, quanto piuttosto il principale elemento per combattere il dragaggio, al di là del 1/2017

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TECNICA SPINNING

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GIORGIO MONTAGNA [ jomontagna@tiscalinet.it ]

L’

invasione delle specie alloctone che si sono acclimatate in molte acque della nostra penisola induce l’appassionato lanciatore a ricercare sempre nuovi artificiali per arrivare a tiro di questi predatori – lucioperca, aspi, barbi iberici – che hanno ‘silenziosamente’ occupato le postazioni di caccia che un tempo erano fissa dimora di specie autoctone. Si tratta di pesci che nelle nostre acque hanno raggiunto taglie notevoli, segno che gli equilibri di un tempo sono decisamente mutati e indubbio motivo di interesse per il moderno spinningofilo, consapevole che allamare con le esche finte prede relegate un tempo alle sole escursioni in terra straniera (di solito l’est europeo) oggi non è più un’utopia e che è possibile – e auspicabile – dedicare loro uscite mirate. I lipless protagonisti di questo articolo sono dunque quelli in grado di essere richiamati a stretto contatto del fondale, con strappetti, alternando soste nelle quali anche la fase di caduta sprigiona un alto potere attirante. Se le acque prescelte sono piuttosto limpide (come generalmente accade nei grandi bacini prealpini, per esempio) o leggermente opalescenti (se avete appena assistito a un’ondata di piena che ha reso le acque meno limpide della norma), un lipless di tipo ‘silent’, ossia privo rattle è la scelta migliore per non destare troppo ru-

more e per non far scaturire un effetto opposto a quello che volete ottenere. Non dimenticate che se un pesce ha raggiunto taglie da capogiro è perché ne ha già viste di tutti i colori nella sua vita e sarà meno propenso a farsi fregare facilmente. Un lipless che fa il suo dovere a giusta profondità imitando un pescetto in difficoltà in acque trasparenti non ha dunque bisogno di dover anche diffondere eccessive onde magnetiche. Se al contrario dovete pescare in condizioni di acque perennemente velate (tipiche per esempio del nostro maggior fiume padano, ricco tra l’altro di predatori alloctoni), la presenza di sferette di piombo (meglio di tungsteno) all’interno dell’artificiale è spesso determinante per ottenere uno strike degno di nota. Occorre poi adottare l’artificiale giusto in relazione alla profondità da perlustrare. Nella consueta selezione di modelli che hanno ottenuto la fiducia mia e dei compagni di pesca negli ultimi tempi, indicherò pertanto anche tale caratteristica. Per ciò che concerne il richiamo, nelle acque dolci va sempre eseguito in modo non troppo allegro (rispetto ad esempio a quando impieghiamo i lipless per certe prede marine), cercando di rimanere in zona strike il maggior tempo possibile, per stimolare anche il predatore meno attivo o più apatico. Una volta giunti sul fondo, vanno richiamati a canna alta alternando appunto fasi in cui si sfrutta l’adescabilità in fase di caduta, effettuando poi delle ripartenze anche momentaneamente brusche, in modo da scatenare l’ira di certi carnivori come ad esempio i famelici lucioperca, che a volte attaccano

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NADICA E IGOR STANCEV [ danicamk@t-home.mk] TRADuzIONE DI fEDERICO RENzI

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show room forti e veloci, leggere e ultrasensibili

SPORTEX HYDRA-SPEED Forza e velocità sono i marchi di fabbrica di questa nuovissima serie. Si tratta di canne caratterizzate da un’azione extrafast e da una poderosa schiena, che grazie al grezzo realizzato in carbonio alto modulo risultano leggere e ultrasensibili. Hydra-Speed ha un’incredibile capacità di caricare il lancio, permettendo di coprire lunghissime distanze con precisione millimetrica. La sua azione la rende ideale per l’utilizzo di minnow, long jerk, plug, popper o esche che hanno bisogno di una grande reattività per essere mosse, sia in freshwater che in saltwater. Con i suoi 140 € di partenza, questa serie si va a inserire tra le canne con il miglior rapporto qualità/prezzo presenti sul mercato. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

tredici modelli con azione velocissima e potente

REDINGTON PREDATOR

• portacanna in cordura • garanzia a vita Redington/Sage su qualsiasi rottura, anche accidentale Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

una nuova serie di canne e un nuovo mulinello

DAIWA PRESSO PER LA TROUT AREA

La serie Predator della Redington è stata progettata per lanciare grosse mosche, code pesanti e per combattere pesci aggressivi, in particolare tutti i predatori. Sono costruite con un’azione velocissima e potente. Molto intuitive, si usano facilmente. Si possono usare indifferentemente sia in mare che in acqua dolce. Tutti i componenti sono saltwater ready. La famiglia Predator parte dalla coda 5 per i bonefish più schizzinosi fino alla 12 per i tarpon o i tonni, perfetta con code Rio Leviathan 500600g. La serie presenta anche canne specifiche per alcune specie, perfette per i nostri laghi o per chi viaggia nel nord Europa per pescare grossi lucci. Come la Pike, bellissima canna da luccio 9’ coda 10 con manico allungato, code consigliate Rio Pike WF 9 Flating, o F/I ,o I/S6 a seconda della profondità di pesca. Prezzo: 324 euro. Altre caratteristiche: • azione veloce • perfetto bilanciamento con mulinello montato • portamulinello anodizzato saltwater • portamulinello serigrafato per identificare sempre la canna • rivestimento protettivo in colla epossidica sulle sezioni • stripping guide in alluminio, inserti in ceramica, passanti a S in hard steel • punti sulle sezioni per il perfetto allineamento

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È con estrema soddisfazione che Daiwa Italia introduce nel nostro mercato la serie di nuove canne Presso Limited Edition AGS e aggiunge la taglia 2000 del mulinello da Trout Area per eccellenza. A disposizione degli appassionati c’è ora la scelta tra i modelli Presso 1025 e Presso 2025 con corpo, rotore e pomello in Zaion: elevata resistenza a fronte di un peso quasi trascurabile. Entrambi montano la nuova frizione ATD, Advance Tournament Drag, che permette di gestire pesci anche di grandi dimensioni riducendo al minimo il rischio di slamata e di rottura nel peggiore dei casi. I mulinelli sono inoltre dotati di tecnologia Magsealed, che permette di sigillare completamente l’albero oscillante senza influire sulla scorrevolezza dello stesso, bensì mantenendo inalterata l’eccezionale fluidità del mulinello nel tempo.

Le canne, invece, rappresentano un contenuto di pura tecnologia, caratterizzate da blank sviluppati con ESS e anelli guidafilo AGS, entrambe esclusive Daiwa. La tecnologia Expert Sense Simulation utilizza un pro-


gramma informatico per l’ottimizzazione dell’azione della canna. La ripartizione dei carichi sul fusto è studiata su diversi gradi di tensione fino alla curva massima, simulando sia il recupero della preda, sia il lancio dell’esca. Il risultato è un blank perfettamente adattato al tipo di pesca, nella fattispecie la Trout Area. Gli anelli AGS, inoltre, forniscono una sensibilità all’abboccata senza eguali, trasmettendo le vibrazioni dal trecciato all’impugnatura quasi fosse un tutt’uno col blank. Il peso, di molto inferiore a confronto dei migliori anelli presenti sul mercato, garantisce una reattività della canna senza paragoni, con conseguente miglioramento anche della precisione di lancio. La combinazione di canna e mulinello Presso vi permetterà di percepire sensazioni mai provate prima! Per ulteriori informazioni: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, info@daiwaitaly.it.

una serie di canne per la pesca a mosca del luccio

BIG DADDY TI BY VISION Big Daddy identifica la gamma di prodotti sviluppati da Vision per la pesca a mosca a caccia di grossi lucci, una tecnica in forte espansione anche nelle nostre acque. Si tratta di prodotti progettati per usi estremi. In particolare le canne delle gamma Big Daddy sono ideate per lanciare grosse pike flies e gestire combattimenti con lucci di grossa taglia. La loro azione Medium Fast è molto piacevole e assecondante in fase di lancio, ma allo stesso tempo è in grado di sprigionare una forza brutale quando il gioco si fa duro.

Per assecondare ancor meglio le esigenze dei fanatici della pesca al luccio, Vision presenta Big Daddy Ti, una canna di 9 piedi per coda 9 che sicuramente non passerà inosservata. Gli anelli in titanio sono ideali per usi estremi, anche in saltwater. Il fusto in quattro pezzi in carbonio alto modulo è identico a ogni altra canna Big Daddy, tranne il colore, unico e inimitabile. Impugnatura in EVA con portamulinello multicolor in stile Big Daddy. Fornita con tubo in fibra di vetro e fodero in stoffa. Vision è distribuita in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.

due nuovi modelli per il saltwater

SKIRMJAN POWER SERIES TUNA STICK SPECIAL & SW GAME SPECIAL Due le nuove canne della linea ‘Power Series’, fiore all’occhiello della serie Skirmjan SW, frutto di studi su tecnologie e materiali innovativi. Si caratterizzano per il nuovo concetto del manico offset, per la particolare estetica del carbonio, le doppie legature per le guide e per l’indicazione del max drag sul fusto. Leggere e sensibili, la loro particolare conicità ne migliora efficacia e affidabilità. Il processo ‘Carbon Tape’, che riveste i grezzi, aumenta la reattività del fusto alle forti sollecitazioni e riduce lo stress meccanico da torsione. Due diversi modelli con potenze comprese tra i 130 e 160 g per le esigenze di pesca in Mediterraneo e nei mari tropicali.

La SW Game Special consente l’ottimale utilizzo di popper, stick bait e grandi minnow e si caratterizza per l’elevato max drag e gli alti libraggi di PE abbinabili in relazione alla potenza dichiarata. La Tuna Stick Special è un attrezzo specifico per la pesca del tonno rosso in Mediterraneo e la pesca sui grandi carangidi tropicali con stick bait, sia floating che sinking. L’azione è progressiva, caratterizzata da una vetta morbida, sensibile e una grande riserva di potenza, che consente l’utilizzo con PE da 100LBS e un max drag sino a 13 kg. La componentistica testata e calibrata su ogni singolo modello permette l’utilizzo di qualsiasi tipo di filato senza alcun rischio, tanto che Molix mette a disposizione dei propri clienti, oltre alla garanzia di 2 anni sulla canna, una garanzia di 10 anni sulla passanteria. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

con l’innovativo Reel Engine Design

NUOVI THROTTLE BY QUANTUM The Reel Engine Design è il nuovo processo produttivo brevettato Quantum che ha rivoluzionato il mercato USA e che da quest’anno sarà disponibile in Europa sui nuovi mulinelli Throttle. Reel Engine Design stravolge il tradizionale sistema di progettazione e assemblaggio dei mulinelli da spinning, permettendo di realizzare una scocca monoblocco in alluminio, più solida e resistente. Ciò assicura il perfetto allineamento degli ingranaggi, anche dopo un impiego prolungato. Performance e fluidità garantite nel tempo. Un sistema rivoluzionario applicato ai mulinelli Throttle, di prezzo medio, per renderlo accessibile a un’ampia massa di utenti. Oltre all’innovativo Reel Engine Design, i mulinelli Throttle sono dotati di 11 cuscinetti a sfera, rotore in grafite, frizione anteriore maggiorata a dischi, ingranaggi in acciaio inox, sistema di imbobinamento S-curve, antiritorno infinito e manovella ergonomica. Ideale per ogni tipo di tecnica a spinning, disponibile in tre taglie (10-20-30). Quantum è distribuito in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.


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fetto allineamento e la massima resistenza anche dopo utilizzi prolungati e gravosi. La frizione centrifuga può essere regolata facilmente dall’esterno del mulinello per adattarlo velocemente al tipo di esca impiegato. Rapporto di recupero 7.0:1. Importato e distribuito in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live. mulinelli Fassa 2017

YKOR 5500 POWER GEAR Nel 2016 Fassa srl ha presentato una serie di mulinelli, dedicati a diverse tecniche di pesca, che hanno subito riscontrato un ottimo successo di critica e di pubblico. Accanto a un paio di prodotti entry level, la produzione Fassa di mulinelli dedicati allo spinning ha riguardato soprattutto il modelli YKAST, prodotto di punta dell’offerta riguardante i classici mulinelli da spinning a frizione anteriore. Tralasciando i modelli dedicati al surfcasting e al carpfishing, che saranno affiancati da prodotti totalmente nuovi nel 2017, segnaliamo l’YKOR, un mulinello Big Pit, presentato al momento nell’unica taglia 5500 in versione Power Gear, ossia con meccanica rinforzata e recupero lento. Il design particolarmente accattivante ricorda la produzione più blasonata dei noti brand giapponesi ma Fassa, che progetta in sede i prodotti e solo per ovvie ragioni di prezzo si avvale della collaborazione di aziende del sud-est asiatico per la produzione, ha voluto che il prodotto fosse tanto bello fuori quanto buono dentro. A dispetto di un prezzo decisamente interessante, il mulinello prevede infatti ben 11 +1 cuscinetti in acciaio inox, una meccanica, anch’essa in acciaio inox, una buonissima capacità frenante superiore addirittura a 10 kg e il sistema a spire incrociate a garanzia di imbobinamenti perfetti. La capacità della bobina è decisamente buona, visto che è possibile immagazzinare oltre 250 m di multifibra di classe PE 4, ossia 40 libbre, che lo rende idoneo alle pesche in mare più gravose e anche alle tecniche classiche d’acqua dolce, come la pesca del siluro oppure lo spinning pesante al luccio. Il modello YKOR, trattato contro la corrosione, sarà presentato in anteprima nazionale alla fiera di Vicenza 2017, rappresentando assieme ad altri prodotti una delle novità più ghiotte introdotte in questo nuovo anno dalla storica azienda milanese. Per ulteriori informazioni: Fassa Spa, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it.

grandi performance di fluidità e resistenza

QUANTUM IKON Ecco un mulinello da casting di fascia media dalle incredibili performance di resistenza e affidabilità. I nuovi Icon by Quantum offrono una grandiosa fluidità grazie agli 11 cuscinetti a sfera di cui sono accessoriati. La scocca monoblocco in alluminio offre una notevolissima resistenza con un peso ultralight (220 g). Gli alloggiamenti degli ingranaggi sono realizzati con macchine a controllo numerico per garantire il per-

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distribuito da Carson, di completa affidabilità

MONOFILO HERON CRACK-1 Tra i monofili tecnici che ho provato con reale soddisfazione pescando sia nei mesi freddi che in primavera avanzata in acque dolci, ricercando differenti predatori, il monofilo Crack-1 di Heron ha superato a pieni voti i test di affidabilità, resistenza al nodo e memoria meccanica, evitandomi fastidiose parrucche. Composto con materiali made in Japan, il Crack1 è reperibile, per noi amanti dello spinning, in misure e relativi carichi di rottura rigorosamente testati ed effettivi. Si tratta di un monofilo specifico per chi, come me, predilige la tecnica dinamica dello spinning, di colore chiaro e quindi particolarmente indicato anche per acque trasparenti, considerate di norma le più difficili da affrontare, avendo il predatore di turno maggiori possibilità di scrutare bene la lenza. Ho testato per questo redazionale la misura da 0,25 mm, quella che impiego nella maggior parte dei casi sia ricercando trote lacustri nei grandi laghi del nord, sia insidiando ad esempio i combattivi aspi presenti in molti dei fiumi che comunicano con il Po. La gamma delle misure reperibili – in comode confezioni protette da 160 m – varia dalla misura dello 0,17 sino allo 0,30 mm. Eccezionale al tatto è la morbidezza, mentre la resistenza si avverte col pesce in canna e ogni volta che si incaglia accidentalmente l’artificiale sul fondo. Ottimo quando effettuiamo un lancio ragguardevole, nel quale il monofilo deve uscire dagli anelli della canna in modo uniforme e fluido: chi pesca abitualmente da riva su grandi estensioni lacuali conosce l’importanza di poter spaziare con l’artificiale a debita distanza senza intoppi. Ritengo quindi di poterlo consigliare specialmente ai pescatori più esigenti, che amano pescare consapevoli di aver affidato la sorte di un importante combattimento sportivo, magari con la preda sospirata da tempo, a un monofilo di comprovata validità. Per ulteriori informazioni potete contattare il distributore dei prodotti Heron in Italia che è Carson, tel. 011/4501668, www.carson.it, info@carson.it.


Ecco la nuova coda progettata da Vision per gli amanti della pesca a ninfa. Grazie al diametro ultrasottile (solo 0.58 mm) e al nuovo rivestimento esterno antiattrito, le performance di lancio di questa coda sono sorprendenti. La morbidezza e la totale assenza di memoria, inoltre, permetteranno di avvertire con grande facilità anche gli attacchi più timidi. Ai due capi della coda due piccoli loop facilitano il montaggio del finale e del backing. La coda è stata progettata in collaborazione con Pablo Casto Pinos, uno dei migliori angler europei, e sviluppata espressamente per adeguarsi agli standard di gara richiesti nelle competizioni europee (diametro minimo consentito 0.55 mm). Lunghezza 28 m. Vision è distribuita in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.

tempo gli studi più evidenti hanno riguardato le livree e gli abbinamenti con dressing in cervo oppure in piuma. Oggi Mepps, distribuita da Fassa srl, lancia sul mercato una nuovissima serie di cucchiaini con colorazioni UV, introdotte l’anno scorso in USA e subito divenute un bestseller di mercato. Nonostante la pesca col cucchiaino si pratichi a profondità ridotta, la colorazione UV permette al cucchiaino di mantenere una brillantezza di colori lungo tutto l’arco della giornata, dall’alba al tramonto attraverso le più disparate condizioni di luce. Come se non bastasse, l’ancoretta è provvista di una pallina del medesimo colore riportato sulla paletta e trattata anch’essa UV in modo da rendere visibile agli occhi del pesce un particolare che può tranquillamente essere scambiato proprio per un uovo di salmonide. Nonostante le differenze sostanziali rispetto ad altri cucchiaini della famiglia Aglia siano esclusivamente la colorazione UV e la presenza della pallina in morbida gomma UV, le prestazioni del prodotto in fase di field test sono stati disarmanti. Il potere catturante di questo cucchiaino, testato in una difficile giornata di pesca nelle acque del torrente Semenza in Val Sesia sono state sbalorditive. I nuovi cucchiani Aglia E UV sono disponibili nelle classiche misure dalla 1 alla 5 e in ben 4 colori: orange, red, pink e yellow, per poter affrontare i volubili gusti delle trote e degli altri predatori d’acqua dolce in totale tranquillità. Tutti i modelli e le colorazioni saranno presentate da Fassa presso il suo stand in occasione della prossima fiera di Vicenza, visto che rappresentano una delle novità più interessanti della nota casa milanese per il 2017. Per ulteriori informazioni: Fassa Spa, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it.

una nuova serie, con colorazioni UV

una soft bait moderna per il flipping e il pitching

CUCCHIAINI MEPPS

MOLIX CREATURE 4”

Come abbiamo già avuto modo di ribadire, il cucchiaino è forse l’esca artificiale che meglio ha resistito agli attacchi del tempo e della… concorrenza. Nonostante sia immutata da oltre 50 anni, la tecnologia di cui ci si avvale per la produzione di questa vera e propria icona della pesca con le esche artificiali deve essere estremamente precisa per permettere alla paletta di sfarfallare in qualsiasi condizione di recupero e con ogni corrente, da quella impetuosa di un torrente di montagna fino a quella praticamente nulla di un lago. Rispetto alla sua costruzione, nel

L’impegno di Molix nello sviluppo per ampliare la gamma di soft bait continua per le moderne tecniche di pesca ai predatori di qualsiasi tipo di acque. A debuttare sul mercato mondiale nel mese di febbraio 2017, novità per le acque interne, sarà la Creature 4”. La domanda, per le Officine Molix, era se si potesse aggiungere a un’esca specifica da flipping e pitching qualcosa da renderla unica nel suo genere. La ricerca della risposta ha spinto i progettisti a studiare le soluzioni tecniche che apportassero dettagli e design innovativi, funzionali all’efficacia dell’esca.

una nuova coda per la pesca a ninfa

ULTRA LIGHT NYMPH BY VISION

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show room Nella Creatura, ogni particolare possiede la sua piccola parte di questa ispirazione. La sezione del corpo è divisa in due: la parte inferiore è lamellare per trattenere bolle d’aria, che vengono rilasciate in caduta, ed è attraversata da un anima piena e una tasca longitudinale per l’alloggiamento dell’amo, senza ostacolare ferrate sicure e precise; la parte superiore, invece, rappresenta il carapace di un gambero, con sei piccole e mobilissime appendici, che emettono delle microvibrazioni e rendono l’esca molto realistica. Anteriormente l’esca è caratterizzata dal grande flap sezionabile, con le chele classiche del gambero, stilizzate e in rilievo. Due robuste appendici laterali aumentano ulteriormente le vibrazioni. Si notano microappendici che danno vitalità all’esca con piccole sollecitazioni e con la corrente naturale dell’acqua. Durante i test negli USA si è rivelata efficace in innumerevoli situazioni di pesca al bass, tra cover intricate o nella ricerca lenta sondando il fondo. Nelle fasi finali dello sviluppo è stata essenziale al Team Molix per aggiudicarsi il TMT Evolution 2016, sul lago di Massaciuccoli in Italia. In conclusione: la Creatura 4” è una soft bait moderna, versatile e realistica che può essere utilizzata per la pesca a flipping e pitching e si presta anche a inneschi finesse senza perdere mobilità ed efficacia grazie alle numerose e vitalissime appendici. È disponibile in 8 diverse colorazioni. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

un nuovo sistema di innesco, con accessori e zavorre intercambiabili

RA’IS HYDROSINK RIG La nota distintiva di RA’IS fishing, giovane e dinamica azienda italiana, è la metodologia progettuale di sviluppo dei prodotti e dello stile di pesca a cavallo tra tecnologia, ricerca e tradizione, all’insegna di un nuovo modo di interpretare il lure fishing con soft bait di ultima generazione, senza tralasciare un approccio che porta con sé l’esperienza della tradizione e dell’idea, tutta mediterranea, che le risposte e i criteri sui quali improntare il mood aziendale possano essere mutuate e ricercate direttamente dallo studio della natura. Dalla biomeccanica del nuoto dei pesci fino ad arrivare all’applicazione di modelli sviluppati in fluidodinamica computazionale. Sia le esche che i terminal tackles sono stati sviluppati in un’ottica unitaria e in collaborazione con ingegneri aeronautici e contemporaneamente riversati sul campo mediante accuratissimi test effettuati trasversalmente su diverse specie e diversi contesti ambientali. Di particolare spicco è il nuovo sistema di innesco con accessori e zavorre intercambiabili denominato Hydrosink Rig. Presentato in forma embrionale alla Fiera di Vicenza 2016, ha riscosso da subito l’interesse degli utenti e sarà rilasciato nella primavera del 2017. Il sistema si basa su una configurazione dell’amo, offset, che conta su un particolare alloggio solidarizzato sul gambo dell’amo stesso e pronto ad accogliere in modo semplice e immediato una serie di accessori. Il piombo della serie ‘sinkRo’, lanciato da RA’IS fishing in linea con un’idea

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che punta al massimo dinamismo e libertà dell’esca, può essere montato con due diversi orientamenti e presenta infatti delle particolari sfaccettature che conferiscono all’esca un’oscillazione durante il nuoto con una pressione negativa o positiva a seconda del verso. Questo consente all’angler di decidere se utilizzare una spinta verso l’alto o verso il basso durante l’animazione a prescindere dalla grammatura della zavorra. Con il piombo rivolto verso l’alto, ad esempio, l’esca se velocizzata, tende a risalire verso l’alto (il piombo fa un effetto ‘prua’) consentendo di anticipare gli incagli se si pesca sul fondo lentamente o addirittura ‘surfando’ sull’acqua nella pesca in top water. Lanci siderali con esche siliconiche e pesca in top water anche con zavorre generose: ora si può. È possibile inserire, sullo stesso amo e senza necessità di disinnescare lo stesso, ulteriori accessori dal design idrodinamico, come una serie di palette e dei coni deflettori che, in un attimo, trasformano l’esca in un popper o un minnow, aprendo il ventaglio di utilizzo addirittura alla traina. È da presumere che il ventaglio di accessori che l’azienda rilascerà sia praticamente aperto a molteplici soluzioni in futuro. Una nuova frontiera non solo nel campo dei rig, ma soprattutto nell’idea chiara che la personalizzazione totale dell’assetto dell’esca sia la base imprescindibile per un set up dedicato e diversificabile a seconda delle condizioni. Un’idea che centra la pesca sui principi di immedesimazione e interpretazione della natura. Per ulteriori informazioni, potete consultare: www.raisfishing.com, www.facebook.com/raisfishing e il canale YouTube RA’IS fishing.

una softbait pensata per il mare

MOLIX JUGULO SOFT SHAD 15 E 25 G Dalle Officine Molix per questo inizio d’anno, nella categorie delle soft bait da utilizzare in mare, debutta lo Jugulo Soft Shad da 15 e 25 g: un piccolo shad innovativo, che riprende le caratteristiche della versione da 64 g realizzata appositamente per lo spinning sui grandi Bluefin Tuna. Le due nuove misure di questo mini shad in gomma sono state ideate per la ricerca dei predatori costieri o dei tunnidi e pelagici in mangianze, dalla barca. La mescola ultraresistente, che costituisce il corpo, è dotata di un paddle pieno e arrotondato, che conferisce un movimento stretto e vibrante anche a velocità di recupero sostenute. La Jig head dal profilo idrodinamico determina un ottimale bilanciamento dell’esca. È realizzata con armatura passante full wire in acciaio inox e dotata di un innovativo sistema che permette di fissare facilmente la coda shad, riducendo al massimo il rischio che quest’ultima si possa sfilare durante l’azione di pesca. L’anello posto nella parte inferiore della testa serve a montare un trebble hook o assist hook opzionale; caratteristica quest’ultima che permette di utilizzarlo con facilità anche su diversi predatori del fresh water, esattamente come la versione maggiore che, grazie a questa ca-


ratteristica, si è rivelata efficace anche su lucci e siluri. L’esca è equipaggiata con un amo OMTD Custom di dimensioni adeguate, fissato tramite un occhiello saldato direttamente nell’armatura della jig head, in modo da permetterne una mobilità unica e limitare accidentali slamate durante il recupero della preda. Presto verranno svelati altri interessanti prodotti che in questo momento sono in fase di sviluppo. • Jugulo Soft Shad 15, 10 cm, 15 g, disponibile in 6 diverse colorazioni. • Jugulo Soft Shad 25, 11 cm, 25 g, disponibile in 6 diverse colorazioni. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

quattro misure per il noto crank dall’accentuato peso specifico

PELICAN SUPER PINKY Super Pinky è un’esca specifica per lo spinning medio-pesante, un must per insidiare i grossi predatori. Per questo è armato con ancorine VMC Barbarian, progettate per sostenere combattimenti con pesci di taglia e molto valide anche private di ardiglione. È un minnow crank con un peso specifico superiore alla maggior parte degli artificiali in commercio, capace di sondare i fondali più profondi senza l’ausilio di palette sovradi-

un microshad dal corpo sottile e agile

CRAZY FISH NANO MINNOW Nano Minnow è un microshad dal corpo sottile e agile, utile a catturare spigole, persici, boccaloni o perca. Grazie alla coda XL, questa softbait offre il meglio delle sue prestazioni anche a velocità bassissime di recupero, permettendo di stimolare i pesci meno attivi; grazie al corpo molto sottile, sarà perfetta anche per recuperi ritmati e ad alte velocità, quando la coda muove una gran quantità d’acqua facendo sbandare l’artificiale a ogni stop. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

cromo & cromo-rosa

REAL WINNER TUNA LIPLESS mensionate. Il suo assetto ottimale lascia al pescatore varie possibilità di recupero: jerkato in corrente o nelle lente acque del piano, oppure recuperato in modo lineare grazie al suo nuoto ampio e all’eccellente tenuta del fondo. Super Pinky è in grado di attrarre anche il pesce più diffidente. Sei i colori disponibili, nelle misure di 7, 9, 11 e 13 cm, per un peso, rispettivamente, di 14, 22, 30 e 40 grammi. Per maggiori informazioni: Pelican, via Pasubio 36, 36034 Malo (VI), 388/8277660, info@pelican-fishing.com, www.pelican-fishing.com.

Dal 2017 i Tuna Lipless di Real Winner si rifanno il look, dicendo addio alla vecchia verniciatura argentata per dare il benvenuto alla nuovissima finitura cromata. La scelta è stata dettata dai migliori risultati ottenuti durante i test in pesca, nei quali la maggiore quantità di ‘flash’ emessa da questo nuovo modello ha fatto sì che si portasse sotto barca un maggior numero di tonni. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

un nuovo prodotto esclusivo, dal nuoto unico

DELALANDE NÉO SHAD Il Néo Shad è un nuovo concept studiato e realizzato a stretto contatto con il Team Delalande France. Questa piccola e cicciotta softbait dalla coda molto pronunciata ha un nuoto unico, introvabile sul mercato. Nasce per la pesca alla spigola, dove nei vari test si è dimostrata insuperabile, ma ha già fatto innamorare numerosi pescatori d’acqua dolce, specialmente per perca e persici. All’interno della mescola è presente la nuovissima gomma scentata, brevetto di Delalande. Provare per credere! Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

dall’artigianato alla produzione in serie

MOLIX POPPER 130T Ecco un popper innovativo, frutto della consolidata collaborazione tra Molix e Jack Fin. Inizialmente artigianale, l’esca è stata sviluppata industrialmente nel rispetto del disegno originale, trasformandosi in una sintesi tra talento e qualità artigiane e le virtù di una costruzione in ABS, con tolleranze millimetriche tipiche della realizzazione in serie. Nei test di sviluppo che hanno preceduto la produzione, il Popper 130T si è dimostrato un’esca atipica e versatile, dando ottimi risultati in molteplici situazioni; la sua versatilità e l’azione di nuoto è stata definita “Multi


show room Action”: Bubble Tray, Pop, WTD. Diverse tipologie di recupero che permettono al Popper 130T di adattarsi a molte situazioni di pesca e condizioni del mare. Nella pesca di ricerca, le jerkate decise creano potenti ‘pop’ in superficie; le jerkate più morbide e lineari producono tunnel di bolle, che richiamano i predatori da notevole distanza. Del tutto caratteristico il suono che l’artificiale emette durante l’azione di ‘popping’, ottenuto grazie all’innovativo design della bocca e alla forma affusolata del corpo. Un’attenta distribuzione dei volumi conferisce grande stabilità anche in condizioni di mare formato. Armatura interna passante full wire in acciaio inox da 1,2 mm, ancorette di qualità SW extra strong, corpo in ABS, coating e vernici extraresistenti ne consentono un utilizzo a 360°, in sicurezza anche su grandi predatori. Popper 130T: 13 cm, 38 g, Floating, disponibile in 6 diverse colorazioni. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

Flumen Stone Fly, Spinhead, trecciato, scatola portaesche

NOVITÀ EXTRA FISHING GEAR 2017 La mission di Extra Fishing Gear è di offrire agli appassionati italiani una finestra privilegiata sul mondo dello spinning più innovativo. L’anno di esordio, il 2016, ha confermato che le intuizioni alla base del progetto erano molto attese dal mercato. E già all’inizio del 2017 vi sono parecchie novità. Nella serie Spinnymph di Flumen Fly Style Spinning, si aggiunge una nuova Stone Fly iper-realistica. Dotata di elica turbospin, 1,8 g, è un’imitazione di alta qualità. Posata con delicatezza in una buchetta di riale montano, o recuperata in modo lento e uniforme in una corrente a fondovalle, risulta micidiale anche sui pesci più sospettosi. Sempre su design originale Flumen, dopo il lancio sul mercato delle soft baits ‘alta gamma’ Fishup e Nikko, che hanno destato molto interesse anche negli appassionati di trota lago, ecco le nuove Spinhead, una serie di testine piombate costruite interamente in tungsteno su ami giapponesi hi-tech Maruto. Perfette per l’utilizzo con microsiliconi imitativi tipo le Stonefly di FishUp oppure le Onichoro di Nikko, si adattano a tutti i tipi di esche siliconiche fino a 2 pollici. Semplici, versatili, efficacissime (anche per il light rock fishing in mare), le SpinHead potenziano il potere catturante dei siliconi aggiungendovi quello vibrazionale/imitativo classico delle Spinnymph. Sono disponibili in due misure di amo, 6 e 8, e in tre pesi diversi 1, 1.5 e 2.5 g. Le misure 6 e 8 sono disponibili con elica misura 0, la misura 6 anche con elica misura 1. Con esche di questo tipo, e in generale per un’impeccabile tecnica ultralight, il trecciato perfetto in bobina è il nuovo Flumen, disponibile nelle misure 0,04 mm, 0,06 mm e 0,08 mm. Questo prodotto è nato perché molti appassionati di ultralight non hanno trovato, fino ad oggi, un prodotto rispondente in modo davvero equilibrato a precise esigenze: carico di rottura, morbidezza, tenuta del nodo, resistenza all’abrasione, invisibilità. Per gli ‘incontentabili’ dell’ultralight è quindi nato il trecciato Flumen, prodotto in Germania con le tecnologie più avanzate. Anche nelle condizioni più impegnative, conquista ai primi lanci per piacevolezza e sicurezza di utilizzo. Infine, per custodire e avere sempre a portata di mano l’esca giusta in ogni momento, ecco la gamma delle scatole portaesche Flumen in tre diverse misure: compagne umili ma preziosissime delle nostre uscite di pesca. Per ulteriori informazioni: Extra Fishing Gear s.a.s., tel. 366 2114087, www.extrafg.it.

per i grandi predatori del fresh water

MOLIX RA TWIN 8” Realizzato sul corpo del Molix Ra Grub da 6”, il Ra Twin da 8” è una twin tail nella quale forma e volumi conferiscono all’esca, su diverse velocità di recupero, un assetto impeccabile. Dedicato alla pesca dei grandi predatori del fresh water come lucci e siluri, ha come caratteristica distintiva le due code, che emettono abbondanti e singolari vibrazioni, particolarmente adescanti anche grazie alla mescola morbida e resistente, che permette il loro movimento tipico anche a bassissime velocità. Le tasche presenti lungo il corpo la rendono utilizzabile anche con inneschi anti incaglio oltre ai classici montaggi su jig head. Ideale montata in abbinamento ai prodotti della serie OMTD Big Hook and Jighead. Ottima, infine la soluzione trailer. RA Twin 8”, 20 cm, è disponibile in 6 diverse colorazioni. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

una nuova stick bait da Jack Fin

PELAGUS 165-F Il Pelagus 165-F, la nuova stick bait di casa Jack Fin, sarà presentato e reso disponibile alla prossima fiera di Vicenza. Nasce dalle orme dell’ormai celebre Pelagus 165-S, che è divenuta una delle stick bait di maggior successo sull’attuale panorama della pesca al tonno. Questa versione è scaturita dall’esigenza di coprire diverse situazioni di pesca, quando il pesce è particolarmente apatico e si ha la necessita di rimanere più tempo nella stike zone. Si tratta di una stick bait floating che fa della facilità di utilizzo e della grande lanciabilità due dei maggiori punti di forza. È stata pluritestata sul campo con molteplici catture di tonno rosso sia nel Mar Adriatico che nel Mar Ligure, il che la rende un’esca immancabile per gli appassionati di tale disciplina; grazie alle proprie doti si rende ottima anche per la ricerca di predatori del sottocosta come lecce amia e pesci serra. Si presta a molti tipi di settaggio, sia con ami singoli che con ancorette, e a vari tipi di recupero: dal classico WTD a recuperi con jerkate lunghe o corte per far nuotare l’esca appena sotto la superficie. Si farà sicuramente apprezzare dagli angler, regalando bellissimi attacchi topwater. Il Pelagus 165-F pesa 50 g ed è lungo 16,5 cm; sarà disponibile in otto colori, tra i quali il nuovo #Aji, imitazione del sugherello (in foto). Per maggiori informazioni: www.jackfin.it.

nuova gamma di colori

NEW COLORS FUJI THREAD FLUO Per questo 2017 Fuji ha deciso di dare nelle mani dei rod builders una nuova gamma colori, dei quali fa parte una piccola serie di fili fluo, che da tanto venivano richiesti all’azienda giapponese. La qualità è la medesima di tutti i thread per legature di Fuji, ma l’effetto sulla canna sarà


sensazionale. Sono dedicati a tutti gli amanti delle legature che spiccano sul grezzo e a coloro che amano sfruttare la funzionalità dei colori, per legare gli ultimi anelli dei vettini e rendere le mangiate più evidenti, magari durante le ore notture. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

sità di avere artificiali di dimensioni relativamente ridotte ma montate su grandi ami. Con queste testine il montaggio viene semplificato al massimo, ottenendo risultati davvero sorprendenti. Le Streamer Soft Heads (art. 689) vengono prodotte in due misure (1 e 2), in confezione da 12 pezzi per misura. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.

nuova versione 2017

REDINGTON SONIC-PRO HDZ una testa piombata dal profilo a pancia piatta

NUOVA TESTA SEARCH BY FIIISH Ciò che distingue un’azienda innovativa è la continua ricerca di innovazione e sviluppo, a partire dai piccoli dettagli. FIIISH, con questa mentalità, ha sicuramente rivoluzionato il mercato delle esche siliconiche e, nonostante i ripetuti e maldestri tentativi di imitazione, continua con maniacale attenzione la propria opera di sviluppo, lanciando sul mercato sempre nuove evoluzioni per impreziosire sempre più la già consolidata efficacia dei Black Minnow. La nuova testa Search fa parte di questa evoluzione, proponendo una testa piombata dal profilo a pancia piatta che facilita la perfetta presentazione a 45° dell’esca, permettendo di sondare ancor meglio ogni tipo di fondale. Sia lo snodo interno per l’amo Krog, sia l’occhiello d’ancoraggio alla lenza sono di dimensione maggiorata, per facilitare l’eventuale applicazione di un assist hook, stratagemma ideale per la caccia di grossi predatori dentati. Le nuove teste Search sono disponibili nella versione 8 g (per i Black Minnow taglia 2) e 18 g (per la taglia 3). I prodotti FIIISH sono distribuiti in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.

in due misure, ideali per la pesca in mare

STONFO STREAMER SOFT HEADS Con la realizzazione delle testine rigide ‘Streamer Fish Heads’ la Stonfo ha realizzato un prodotto che ha colmato una grossa lacuna nel settore delle imitazioni di piccoli pesciolini e simili. Il successo, pertanto, è stato immediato e questo prodotto ha riscosso il consenso di una gran parte di costruttori. Ma come l’esperienza insegna, lo studio di un prodotto e l’esperienza sul campo portano a pensare a sempre nuove realizzazioni e ad ampliarne l’utilizzo. Sono nate così le ‘Streamer Soft Heads’, identiche nella forma e nelle dimensioni alle ‘Streamer Fish Heads’ ma con la particolarità di essere realizzate in un nuovissimo materiale elastico e perfettamente trasparente. L’elasticità del materiale consente di inserire in queste piccole testine grossi ami (1/0-2/0), aventi occhielli di diametro rilevante. Tale caratteristica si è dimostrata di vitale importanza soprattutto nella pesca in mare sulle mangianze, quando si debbano realizzare imitazioni di latterini, sardine e simili. In questi casi vi è la neces-

I Sonic Pro HDZ sono l’evoluzione dei precedenti Sonic, waders saldati con tecnologia a ultrasuoni, poi nastrati. Sono traspiranti, hanno una perfetta vestibilità e sono confortevoli in tutti i movimenti. La versione 2017 ha la zip frontale TIZIP waterproof, robusta e pratica. Ecco le altre caratteristiche: • DWR coated fabric 5 strati, traspirante • piedi in neoprene sagomati a spessore differenziato 3,5 e 4 mm • due tasconi frontali per le scatole • tasche laterali in pile per scaldare le mani, con cerniere waterproof • tascone centrale waterproof • ghette integrate sagomante con ganci • tasche interne laterali per le scatole più ingombranti • ganci per clippers e accessori • cintura regolabile • ganci bretelle invertiti, possibile usarli a vita. Disponibili in 13 misure con piedi diversi. Prezzo 549 euro. Si garantisce il perfetto fit in negozio da: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

in robustissima membrana a tre strati DWR

REDINGTON PALIX RIVER I Palix river wader della Redington sono costruiti con una membrana robustissima a tre strati DWR, con doppio strato sulle ginocchia per garantire maggiore durata, piedi in neoprene ad alta densità, tasche in fleece scaldamani e tasca waterproof ribaltabile con zip YKK. Hanno cintura a vita integrata e ghette per la massima sicurezza in acqua. Il tutto a un ottimo rapporto qualità/prezzo al pubblico: 186 euro. Caratteristiche: • 100% Polyester, 3-layer waterproof/breathable DWR coated fabric • ganci bretelle opposti, che si possono usare a vita • tasca centrale e tasca waterproof interna • doppia membrana sulle ginocchia • disponibili in 13 misure Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it. 1/2017

MOSCA e SPINNING

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show room recensioni con nuovi display widescreen e touchscreen

LOWRANCE ELITE-12 TI ED ELITE-9 TI I nuovi fishfinder/chartplotter touchscreen Elite-12 Ti ed Elite-9 Ti di Lowrance – leader mondiale nell’elettronica per la pesca dal 1957 – incorporano le stesse funzionalità che hanno suscitato tanto entusiasmo e che sono state tanto apprezzate nella Serie Elite-Ti, ma in display widescreen più grandi, da 12 e 9 pollici, ad alta risoluzione. Pur includendo funzioni premium come un’interfaccia touchscreen easy-to-use, tecnologia bluetooth e connettività wireless, note tecnologie Lowrance di navigazione e sonar dalle elevate prestazioni – come CHIRP, Broadband Sounder e StructureScan HD con SideScan e DownScan Imaging – i nuovi display sono comunque disponibili a un prezzo accessibile. Sonar CHIRP offre una migliorata separazione del bersaglio e una vista nitida e chiara, mentre il sistema di sonar imaging StructureScan HD con l’esclusivo DownScan Imaging di Lowrance garantisce immagini fotografiche delle strutture che nascondono i pesci da entrambi i lati della barca e sotto di essa. Per consentire la miglior navigazione possibile, i display Elite-12 Ti ed Elite-9 Ti sono dotati di una precisa antenna GPS incorporata che mostra la posizione dell’imbarcazione su una dettagliata Insight Map C-MAP, comprensiva di oltre 3.000 laghi, fiumi e dettagli di profili costieri fino a 300 m (1000 piedi). Upgrade opzionali della cartografia includono Lake Insight HD by C-MAP, C-MAP MAX-N, Navionics HotMaps® Premium, Navionics+ e Fishing Hotspots® PRO.

Massimo Magliocco, La mosca oltre la corrente, Youcanprint 2016, 20x25 cm, 192 pp., 37,40 euro. Parlare di pesca a mosca secca in un periodo in cui la stragrande maggioranza dei pescatori a mosca impiega la ninfa può sembrare azzardato. Anche coloro che usano la ninfa in maniera preponderante, tuttavia, ogni tanto a secca pescano, pur facendolo, secondo l’autore, in maniera errata, poiché l’uso della dry fly viene da loro messo in atto nelle lame solo quando i pesci bollano. È ciò che Massimo ha cercato di spiegare anche nell’articolo apparso sul numero scorso della rivista e che approfondisce in questo volume: l’uso della secca è possibile, con successo, anche in acque veloci, mosse. Nei sette capitoli del libro, preceduti dalle prefazioni di Roberto Messori e di Philip Bailey, Massimo scende nei particolari, analizzando in modo molto tecnico, ma con linguaggio accessibile, sia la giusta attrezzatura (è notoriamente anche progettista di canne e di code), sia l’approccio vero e proprio a questa tecnica, soffermandosi sul comportamento delle trote in funzione della loro alimentazione, sull’individuazione delle correnti e su come aggirarle, sull’avvicinamento del pescatore alla zona di pesca, sulle tattiche da seguire, su come affrontare una buca ecc., passando per la scelta della mosca giusta in funzione delle varie situazioni e, naturalmente, affrontando da par suo il tema del lancio. Si tratta insomma di un’analisi completa del mondo della mosca secca, uno spaccato del fiume con le sue innumerevoli diversità, che alla fine convincerà più di un lettore – come suggerisce l’autore – che non è impossibile imparare a far bollare le trote in acqua mossa. Il volume ha anche una versione inglese. Disponibile on-line.

Enzo Venturini, Il misterioso libro del nonno sulla pesca, StreetLib 2016, 120 pp., 15x21 cm, 7,99 euro.

Con connettività wireless integrata, gli Elite-12 Ti e Elite-9 Ti funzionano direttamente con GoFree Shop per il download di cartografia e aggiornamenti software. Elite Ti lavora anche perfettamente con il servizio di creazione di cartografia Insight Genesis, che consente agli utenti di realizzare mappe batimetriche personalizzate ad alta risoluzione, partendo dai sonar log registrati, con visualizzazione di struttura del fondale e strati di vegetazione, oltre a dare accesso al servizio di condivisione carte Insight Genesis Social Map. Connettività wireless e Bluetooth forniscono inoltre il controllo di installazioni singole o doppie Power-Pole di ancoraggio in acque poco profonde, oltre all’accesso a GoFree Link App, che permette ai pescatori di visualizzare e controllare il display da un iPad o un tablet Android. «Con l’aggiunta dei nostri nuovi fishfinder/chartplotters da 9- e 12-pollici, la famiglia Elite-Ti diventa ancora più ricca e prestigiosa», ha dichiarato Leif Ottosson, CEO di Navico. «Siamo certi che i nostri clienti apprezzeranno particolarmente le funzioni Premium e il prezzo di questi display widescreen». Protetti dal programma Lowrance Advantage Service, Elite-12 e Elite-9 Ti possono essere acquistati presso i dealer e distributori autorizzati Lowrance ai seguenti prezzi RRP: Elite-12 Ti da € 2199 (IVA escl.) Elite-9 Ti da € 899 (IVA escl.) Sia Elite-12 Ti sia Elite-9 Ti saranno disponibili a marzo 2017. Per ulteriori informazioni su Lowrance Elite-12 e Elite-9 Ti, la famiglia di prodotti Elite Ti product o l’intera linea di elettronica nautica Lowrance, è possibile visitare il sito www.lowrance.com.

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Enzo Venturini è noto alla maggior parte dei lettori come il responsabile per la provincia di Ravenna dello Spinning Club Italia. Di professione ingegnere nel settore del gas naturale, è anche presidente dell’Avis del suo paese, Sant’Agata sul Santerno, e ha molti interessi in campo linguistico e letterario, ambito quest’ultimo nel quale aveva scritto finora alcune poesie. Con questo agile volumetto, Enzo entra ora nel campo della narrativa, coniugando il suo amore per la scrittura con quello per la pesca. E lo fa in maniera sapiente, con un testo che unisce alla finzione letteraria del ritrovamento del manoscritto la forma di un genere letterario classico come il romanzo di formazione: formazione del giovane pescatore, anzitutto, ma anche del giovane uomo, dal momento che, come viene ricordato in più pagine, la pesca è metafora della vita. E come tutti i romanzi di formazione, il testo ha come destinatari ideali soprattutto gli adolescenti che si vogliono avvicinare al mondo della pesca a spinning, ma anche gli adulti che vogliano bearsi nel ripercorrere tappe certamente simili a quelle che anch’essi hanno percorso nella propria iniziazione alla pesca a lancio con gli artificiali. L’autore riesce assai bene, all’interno della forma romanzata, a introdurre i principali temi tecnici dello spinning, distinti in relazione ai principali pesci, ma anche quelli etici, dalla conservazione dell’ambiente al catch and release. Ne sortisce una guida affatto particolare, di immediata e coinvolgente lettura, che nonni e padri potranno regalare ai giovani ‘curiosi’ della famiglia, con l’intento e la speranza di alimentare in loro il sacro fuoco della pesca. Disponibile on-line, anche in formato Kindle.



mercatino CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI Vendo per inutilizzo canna da casting G.Loomis swimbait 7’11” ottimo stato, usata poco e con riguardo, € 150.00. Consegna a mano per le province di Lucca, Pisa, Massa Carrara, Livorno. Marco, 0584/341988, cell. 338/9289382. (A) Vendo varie code per pesca a mosca (misure 4/5/6/7/8 Wf e Dt) 19 € cadauna. Riccardo, riccardo.santagostin@alice.it. (A) Vendo, in ottime condizioni estetiche, canna da spinning St. Croix Legend Xtreme 7’, azione fast, line 4-8 lb, lure 1/16-1/4 oz. La canna è coperta da garanzia a vita St. Croix. Prezzo richiesto € 230. Carlo, 328/7651643, carlo_lino@libero.it. (F) Vendo 2 Twin Power Shimano 6000, 4 bobine scatola mai usati, ottimi per spinning pesante o vertical, euro 200 l'uno. Vendo Daiwa Vertical Catfish mt 2.10 nuova mai usata causa errato acquisto euro 120 pagata euro 220. Vendo black cat 740 mulinello con scatola usato pochissimo nessun graffio euro 120. Emanuele, zona Mantova, 339/6646264, non spedisco. (D) Vendo canna da mosca Valsesiana (Tenkara italiana) 4,30 m in carbonio con lenza in crine, lenza sintetica, kit mosche (30 pezzi), fodero, garanzia 2 anni, nuova mai usata, vendo causa errato acquisto. Vero affare canna leggera e molto curata. 230,00 euro. Matteo, matteogarof@virgilio.it, tel.331/4931664. (C) Vendo le seguenti Canne Falcon Low Rider usate: CASTING: LFC-4-166 Medium Action 6'6" 8/17lb 1/4-1/2oz; LFC-5-16P Medium heavy 6' 10/ 17 lb1/4-5-8oz manico a pistola, 70,00 euro cad.; SPINNING: LFS-4-16 Medium Action 6' 6-12lb 1/8-3-8 oz; LFS-3-16 Medium Light 6'2" 610lb 1/8-3/8oz, 80,00 euro cad. Prezzo da concordare se acquisto in

blocco. Le canne sono state usate per prendere i pesci... ma tenute in ottimo stato. Stefano, idivvu@hotmail.it, 333/2619305. (C) Cerco mulinelli antichi di fabbricazione italiana o artigianali (no Japan, Korea, Taiwan). Per alcuni modelli offro fino a 100 euro. Inviare foto dei mulinelli, numero telefonico e sarete contattati. Franco, 333/4756168, francofr04@gmail.com. (B) Vendo mulinello Daiwa Caldia 2506 usato due-tre volte, come nuovo, 80,00 euro; vendo Orvis spinning Frequent Flyer 7’ 100 euro, Orvis spinning Frequent Flyer 6’ 100 euro, entrambe usate tre-quattro volte, come nuove. Enrico, silvestrini.enrico@alice.it, 348/8076342. (B)

LIBRI, RIVISTE, DVD Vendo l’introvabile Trote e mosche in acque veloci di Roberto Pragliola al miglior offerente. Volendo, ho la disponibilità anche di Il pescatore a mosca sempre di Pragliola. Entrambi in ottimo stato. Silvano,tel. 327/4641497, silvano_fois@hotmail.it. (A)

Se desiderate vedere pubblicato gratuitamente sulla rivista il vostro annuncio, potete effettuare l’inserzione online collegandovi al nostro sito www.lapescamoscaespinning.it. Potete altrimenti inviarlo completo dei vostri dati, del telefono e/o dell’indirizzo e-mail a: «La Pesca Mosca e Spinning», Via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Il testo viene ripetuto per non più di due numeri consecutivi. Gli annunci sono riservati ai privati.




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