La Pesca Mosca e Spinning 2/2016 anteprima

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APRILE-MAGGIO 2016

www.lapescamoscaespinning.it

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Spedizione in abbonamento postale 70% - Roma - anno XVI, numero 2 - APRILE-MAGGIO 2016

Street fishing a Torino Inchiku in Adriatico Lipless crankbait Craw & creature Trota laghetto Float tubing Bass & jig Friuli Cervidi Pesca in Islanda Adige, Fibbio & C. La livrea dei pesci Fly Tying Experience Yamagata-Sendai Kebari




FOTO COPERTINA: ALESSANDRO MIRANDOLA - SEASPIN

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Direttore responsabile Eugenio Ortali

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CRAW & CREATURE

ADIGE, FIBBIO & C.

di Renzo Della Valle

di Matteo Menghini

Spinning e bass fishing sono legati da due gruppi di esche molto efficaci in tutte le acque interne: le imitazioni di gambero e le fantasiose ‘creature’. Sono entrambe scelte ideali in tutte le occasioni in cui il pesce foraggio non ha ancora raggiunto il sottoriva.

Una rassegna dei principali tratti delle acque in concessione all’A.P.P.V., Associazione Pescatori della Provincia di Verona, ovvero di tutte le zone salmonicole del Veronese: il fiume Adige, il bacino del Fibbio-Antanello e i torrenti Tramigna e Alpone.

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1° PESCARE SHOW FLY TYING EXPERIENCE

SPINNING IN LAGHETTO: NOVITÀ E CONFERME

redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscanews.it www.lapescaspinningnews.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.youtube.com/user/MoscaeSpinning www.flickr.com/photos/moscaespinning

Hanno collaborato a questo numero Moreno Bartoli, Diego Bedetti, Luca Ciuffardi, Renzo Della Valle, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Davide Mazzesi, Matteo Menghini, Alessandro Mirandola, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Adriano Piazzesi, Armando Quazzo, Luca Quintavalla, Federico Renzi, Marco Sammicheli, Alessandro Stefani, Paolo Trabucchi

Amministrazione, pubblicità e abbonamenti Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/321.02.42 segreteria@lapescamoscaespinning.it

a cura della redazione

di Giorgio Montagna

La foto di gruppo dei partecipanti alla manifestazione internazionale di costruzione testimonia l’atmosfera di grande affiatamento e di amichevole, appassionato scambio culturale che ha caratterizzato le due giornate vicentine.

Vecchi e nuovi artificiali che funzionano davvero nelle acque dei laghetti, nell’esperienza recente di Giorgio e del suo gruppo di amici: dai minnow ai rotanti, dai lipless ai ‘metallici’, fino agli ondulantini da Area Trout.

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STREET FISHING A TORINO

IL TEGUMENTO E LA LIVREA DEI PESCI

Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle renzo.dellavalle@gmail.com

Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29 settembre 2014 Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl Direttore editoriale Giulio Fascetti Stampa: Arti grafiche Boccia Spa, Salerno Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano

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di Davide Mazzesi Il tratto cittadino del Po nella capitale subalpina ha molto da offrire allo street fisher. Davide, che per una volta scende dalle sue montagne per tornare sulle acque dove pesca sin da bambino, illustra i principali spot, tutti raggiungibili con i mezzi pubblici e poi a piedi.

di Luca Ciuffardi Oltre all’elemento estetico – più o meno accattivante per il pescatore – la livrea rivela molto delle caratteristiche dei pesci, sia in relazione agli ambienti abitati, sia alle sue funzioni, spesso fondamentali per la sopravvivenza.


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BASS & JIG: THE EVOLUTION

FRIULI. A PESCA NEL PAESE DEI TEMPORALI E DELLE PRIMULE

TROTA LAGHETTO: PARLIAMONE BENE

Tecniche e consigli per l’uso dei jig, artificiali che negli ultimi anni hanno acquistato sempre maggior diffusione nelle scatole dei pescatori di black bass, anche e soprattutto per la progressiva modulazione delle sue misure, fino ai recenti modelli ‘micro’.

di Adriano Piazzesi

di Alessandro Mirandola

In Friuli l’acqua «domina incontrastata una scena fatta di magia e di concretezza, di modernità, talvolta ostentata come rito esorcistico contro la passata miseria, e di struggenti rimpianti per il tempo che se ne è andato per sempre».

I pescatori più esperti hanno spesso una considerazione negativa degli impianti di pesca sportiva, ma è innegabile che essi possano svolgere varie funzioni positive anche per un angler evoluto. Specie in ambienti curati e magari dedicati.

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di Luca Quintavalla

ISLANDA

FLOAT TUBING

CERVIDI

di Armando Quazzo

di Alessandro Stefani

di Federico Renzi

In questa intervista ad Árni Baldursson emergono tutti i vantaggi della pesca al salmone in Islanda, con pesci di buona misura, non troppo difficili e in un ambiente che garantisce di trascorrere sempre delle memorabili vacanze di pesca. Attrezzatura e artificiali.

Paragonata a com’era solo dieci anni fa, la pesca del black bass in belly boat ha subito un’incredibile evoluzione, non solo tecnologica. L’accresciuta sicurezza, la maggiore funzionalità e la possibilità di portare con sé più canne agevola sicuramente il pescatore nella sua azione.

Cervo, alce, capriolo, camoscio, caribou. In un unico articolo un’utile carrellata su caratteristiche comuni e differenze di questi materiali, fra i più utilizzati da sempre. Con tre mosche storiche e alcune tecniche di montaggio. 17 le mosche scelte fra le numerose inviate dai lettori.

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INCHIKU vs SOFT BAITS IN ADRIATICO CENTRALE

YAMAGATA-SENDAI KEBARI

LIPLESS CRANKBAIT

di Paolo Trabucchi

di Moreno Bartoli

Terza proposta di mosca da Tenkara da parte di Paolo. Si tratta questa volta di un modello che ha caratteristiche imitative che lo rendono più simile a quelli della pesca a mosca di tipo anglosassone, pur rimanendo un Kebari, adatto alla pesca sia di superficie, sia sommersa.

«La realizzazione di un lipless crankbait presenta una difficoltà costruttiva medio-alta, dovuta soprattutto alla creazione interna di due camere separate in cui alloggiare la zavorra vera e propria e il rattle, con la doppia funzione di bilanciare i pesi ed emanare frequenze sonore».

di Diego Bedetti Prima parte dell’intervento di Diego che mette a confronto due tipologie di artificiali per la pesca dalla barca in Adriatico. In questo numero si parla di inchiku: pesci insidiabili, spot e avvicinamento, attrezzatura e tecniche.

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fish facts

a cura di Marco Sammicheli

a Catania il 9 e 10 febbraio

SEMINARIO SUL MEDITERRANEO Si è svolto il 9 e 10 febbraio a Catania, organizzato da Commissione Europea DG Mare, Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e MEDAC, un seminario di alto livello sullo stato degli stock del Mediterraneo e sulla Politica Comune della Pesca. Lo stato degli stock ittici del Mediterraneo è preoccupante: quelli oggetto di valutazione (poche specie rispetto al totale) risultano sovrasfruttati di circa il 95% e la situazione può essere peggiore, perché si ipotizza una buona fetta di catture ‘non dichiarate’, imputabili a diversi fattori, da quelli illegale a quelle senza obbligo di dichiarazione della pesca di piccola scala a quelle della pesca ricreativa. Il Commissario europeo Karmenu Vella, in apertura del seminario, ha fatto intendere che occorrono ‘misure di emergenza’. Le associazioni di pesca sportiva e ricreativa – EAA, CIPS, IFSUA, EFSA, FIPSAS, BGI – hanno presentato un documento formale nel quale si pone l’accento sull’importanza della raccolta dati della pesca ricreativa, non solo dei dati di cattura (voce di spesa tra l’altro prevista anche nel FEAMP, Fondo Europeo per le attività marittime e la pesca) ma anche di quelli socioeconomici. Si chiede inoltre la valutazione degli stock delle specie di pregio della fascia costiera che non sono attualmente tra quelli valutati e una gestione specifica della primissima fascia costiera.

gli eventi italiani

WORLD FISH MIGRATION DAY 2016 Il prossimo 21 maggio si svolgerà la seconda edizione dell’iniziativa internazionale World Fish Migration Day, Giornata mondiale delle migrazione dei pesci. Il WFMD vede la partecipazione di istituzioni pubbliche, enti di ricerca e associazioni, in una mobilitazione per sollevare l’attenzione sugli ostacoli posti dagli interventi umani alle migrazioni dei pesci e sui problemi che ne derivano e per promuovere soluzioni. La prima edizione ha visto un evento in Italia, organizzato da APR a Grosseto sul fiume Ombrone. Questa seconda edizione vede programmati, al momento in cui scriviamo, due eventi. A Verona, per iniziativa del Silver Salmon Club, si svolgerà l’evento Dam&Fish, che consisterà nella proiezione del film DamNation, che ha per tema i problemi creati dalle dighe. Proiezione dalle ore 15 presso il Museo di Storia Naturale. A Ripafratta, in provincia di Pisa, si terrà invece l’evento WFMD Fiume Serchio, organizzato da APR. L’occasione è quella della lunga e fallimentare storia del progetto per la realizzazione di un passaggio per pesci dove una briglia impedisce a risalita dal mare delle specie eurialine e in special modo della cheppia. Dopo anni di lavoro per la progettazione, con tutti i soggetti istituzionali dichiaratamente favorevoli alla realizzazione del passaggio, il progetto resta abbandonato da quasi un decennio. Nonostante quello del Serchio sia per legge definito ‘Bacino pilota’, nell’ambito della sua gestione il problema della tutela della biodiversità, in questo caso una delle emergenze maggiori anche a livello regionale, viene ancora completamente trascurato. L’evento di Ripafratta vedrà un incontro pubbli-

co (Via Ripafratta, Vecchiano-Pisa, ore 11) al quale sono stati formalmente invitati le autorità competenti, i portatori di interessi e i mezzi di informazione. Il programma di tutti gli eventi è disponibile sul sito del WFMD www.worldfishmigrationday.com.

l’esigenza di una normativa unitaria

ITTIOFAUNA IN NORD ITALIA Venerdì 12 febbraio si è svolto a Vicenza, presso la sede Acque Vicentine S.p.a., organizzato dall’ A.I.I.A.D., Associazione Ittiologi Italiani Acque Dolci, il primo workshop «La gestione dell’ittiofauna in Nord Italia: aspetti normativi e gestionali locali inseriti nel contesto della legislazione nazionale e comunitaria». Lo scopo è stato quello di mettere a confronto le normative regionali sulla pesca in acque dolci delle regioni del nord Italia, in relazione alle normative nazionali e alle direttive europee. Hanno accettato il confronto le regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Valle d’Aosta, la Provincia Autonoma di Trento e la Provincia Autonoma di Bolzano. Nell’intenzione dell’AIIAD questo dovrebbe essere il primo di una serie di incontri che verranno effettuati anche per il centro e sud Italia, al fine di trovare un percorso per una normativa che abbia dei fondamenti omogenei, pur rispettando le specificità dei bacini idrografici, coinvolgendo le amministrazioni regionali, le concessioni di pesca, i tecnici ittiologi e le associazioni di pesca. L’intervento introduttivo di Massimo Pascale ha evidenziato che la normativa nazionale per la pesca è sostanzialmente assente, facendo riferimento al RD n. 1604 del 1931, Testo Unico delle leggi sulla pesca, e successive modifiche, e al DL 9 gennaio 2012, n. 4, che per la pesca ricreativa riafferma il divieto di vendita del pescato e prevede l’istituzione di agenti giurati da adibire al controllo della pesca. Mentre vi sono riferimenti molto stringenti in materia ambientale nel DPR 357/97 ‘Direttiva habitat’, modificata dal 120/03 (es. art. 13 c. 3: «Sono vietate la reintroduzione, l’introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone»), nella Direttiva 2000/60 WFD (Direttiva Acque, recepita dalla 152/2006), nel D.M. 260/2010 e in alcune sentenze della Corte Costituzionale, prima fra tutte la 30/2009 avversa alla regione Veneto. Già dalla carrellata riassuntiva delle leggi e regolamenti delle regioni del nord Italia è emersa l’eterogeneità di provvedimenti: specie considerate autoctone in una regione non lo sono in altre, lo stesso per semine e misure restrittive di specie alloctone. In negativo è emerso che a parte la provincia autonoma di Bolzano, gli strumenti tecnici (leggasi carte ittiche) non sono redatti con campionamenti conformi con la 2000/60 WFD, come logica vorrebbe. Nel confronto finale è stato evidenziato il disagio con cui le concessioni devono ‘gestire’ le acque con regolamenti che sono nei casi migliori contraddittori quando non esplicitamente contrari alla normativa nazionale vigente. Stante questa incertezza dovuta all’oggettiva difficoltà, per non dire impossibilità, di regolamentare la pesca sportiva e ricreativa, l’AIIAD chiede alle amministrazioni pubbliche e alle associazioni di pescatori di creare un ‘gruppo di pressione’ al fine di porre rimedio a questa situazione agendo per la modifica delle leggi nazionali vigenti (357/97 in primis), proponendo regolamenti attuativi, pensando a una legge quadro sulla pesca nelle acque interne.

ADERISCI AD APR

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in omaggio un’esca Buginu 55 di Seaspin


notizie 13.000 i visitatori

PESCARE SHOW 2016 La seconda edizione autonoma di Pescare Show, organizzata da Fiera di Vicenza nei giorni 20 e 21 febbraio 2016, ha registrato una forte crescita e riunito una numerosa e qualificata community di appassionati, sportivi e operatori del mondo della pesca sportiva. La manifestazione ha visto la partecipazione di 13.100 visitatori, in aumento del 14% rispetto al 2015, nonostante quest’anno si sia svolta una giornata di manifestazione in meno. Molto positiva la presenza di buyer stranieri, provenienti in particolare da Austria, Francia, Germania, Ungheria, Olanda, Russia, Serbia, Slovenia e Spagna. Il trend di crescita di questa edizione ha riguardato anche il numero degli espositori, arrivati a 185, in aumento di quasi il 18% rispetto ai 157 dell’anno scorso e più che raddoppiati se confrontati al 2011. Il Salone ha ospitato i più importanti brand del mercato: produttori e retailer di attrezzature per la pesca sportiva, di componentistica per la realizzazione di prodotti finiti, di accessori e abbigliamento tecnico, hanno potuto presentare le ultime novità e guidare i visitatori all’acquisto all’interno dell’area shop. Spazio anche ai produttori e agli importatori di imbarcazioni, motori e relativa componentistica e accessori, all’interno del Boating Show, salone dedicato alla nautica da pesca e da diporto, giunto alla terza edizione e molto seguito dal pubblico. Pescare Show ha coinvolto le principali associazioni di categoria e federazioni sportive, scuole di pesca, aziende del turismo alieutico ed editoria specializzata, proponendo inoltre diversi convegni di approfondimento, corsi, dimostrazioni e premiazioni. La manifestazione si è imposta quindi come punto di riferimento per un comparto che in Italia conta 1.650.000 pescatori, di cui gran parte di età compresa tra il 25 e i 54 anni, oltre 150 aziende nel solo settore della pesca sportiva, il cui ricavo complessivo è stimato in 420 milioni di euro, e 1481 negozi specializzati presenti sul territorio. Corrado Facco, Direttore Generale di Fiera di Vicenza, ha dichiarato: «Dopo la crescita di Hit Show, questo successo di Pescare Show evidenzia come la nostra società rappresenti sempre più un autorevole polo d’attrazione per il mondo delle attività outdoor. La scelta, quindi, di dedicare dal 2015 al Salone della pesca sportiva uno spazio autonomo si è rivelata strategica. Ci ha consentito di valorizzare una manifestazione che già cresceva anno dopo anno, e renderla così una vera e propria piattaforma di business e d’informazione molto apprezzata da aziende, operatori e appassionati. Pescare Show è un format capace da un lato di attrarre domanda e offerta nazionale e internazionale, creando network all’interno di mercati chiave per lo sviluppo del settore; dall’altro di svolgere il ruolo di ‘opinion leader’, offrendo contenuti di valore sulle declinazioni tecniche e sportive, turistiche e ambientali di questo variegato mondo. Il tutto per soddisfare i tanti cultori della pesca sportiva sempre più attenti ed esigenti». Tra i principali convegni svolti si segnalano: «Pesca, turismo e disabilità», a cura della Confederazione Regionale Pesca sportiva Ricreati, con la partecipazione di Assi Onlus; «La promozione della Pesca ricreativa moderna e la gestione degli habitat, quali prospettive?», a cura di FIPSAS, Spinning Club Italia, Esox Italia, Lanciatori Bassa Trevigiana; «I Contratti di fiume del Veneto dal Piave al Brenta», a cura della Federazione Bacini di Pesca delle Dolomiti Bellunesi; «Light Game», a cura di FIPSAS, Spinning Club Italia, Esox Italia, Lanciatori Bassa Trevigiana. Pescare Show ha offerto un ampio ventaglio di opportunità, con spazi dedicati a tutte le tecniche e con ampia presenza dei settori dello spinning e della mosca. Per tutti gli appassionati di quest’ultima tecnica la manifestazione ha proposto il seguitissimo «Pescare Show Fly Tying Experience», per il quale rimandiamo all’articolo pubblicato in questo numero. Per i neofiti del mondo della pesca sportiva, la S.I.M, Scuola Italiana di Pesca a mosca, ha offerto un minicorso di pesca a mosca nelle due casting pools, le vasche di lancio appositamente allestite a Pescare Show. Gli appassionati hanno inoltre potuto sperimentare le migliori tecniche di pesca, classiche e all’avanguardia. Per i più piccoli, invece, presso lo stand della FIPSAS, l’ASD Nuoto Pinnato Vicenza ha proposto un interessante workshop sulla costruzione di esche artificiali per lo spinning e la pesca a mosca.

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notizie Tra le novità di questa edizione, la presenza dell’acquario mobile più grande d’Europa, l’Acquademo, con una capacità di 22.400 litri d’acqua, dove gli appassionati hanno potuto partecipare a dimostrazioni di pesca a spinning. Nuova anche l’iniziativa del «Fishing Cine», che ha proposto ai visitatori una serie di documentari di Sky Caccia&Pesca, HFChannel e Italian Fishing TV su alcune splendide destinazioni alieutiche come Argentina, Cuba, Costa Rica. In occasione della manifestazione si sono poi svolte le premiazioni dell’Amo d’oro FIPO 2015, dedicato ai migliori agonisti delle discipline ittiche. Si sono aggiudicati il premio Alex Sottilotta per la specialità canna da riva e Marco Volpi per la specialità canna da natante. Il paese partner di Pescare Show 2016 è stato la Slovenia, a cui è stata riservata un’area di 100 mq dedicata all’offerta turistica, culinaria, alieutica di questa terra, rappresentata dal direttore dell’Ente sloveno per il Turismo, Maja Pak, dal direttore dell’Istituto della pesca della Slovenia, Dejan Pehar e dal presidente della Federazione di pesca slovena. Sono state presentate le più belle acque locali adatte alla pesca a mosca, alla pesca ai ciprinidi e ai predatori.

nei giorni 9 e 10 aprile al Parco Laghi

DAIWA CLASSIC 2016 Ritorna i prossimi 9 e 10 aprile il Daiwa Classic, la manifestazione di pesca a spinning con esche artificiali dedicata ai pesci predatori. I campi gara saranno, come per la passata edizione, i laghi Pontini e Lungo, situati nel comprensorio Parco Laghi in provincia di Forlì-Cesena. Ai partecipanti, con estrazione casuale, verrà assegnato il lago di partenza e si scambieranno successivamente il campo gara nella seconda giornata di pesca. Sono attesi lanciatori da tutta Italia, che naturalmente si contenderanno il magnifico trofeo e il prestigioso titolo di Campione del Daiwa Classic 2016, ma anche i fantastici viaggi premio e l’attrezzatura del brand Daiwa. Al termine della manifestazione i risultati dei due giorni di

competizione, rispettivamente ottenuti sui due campi gara, si sommeranno per dare vita alla classifica finale e decretare così i vincitori. È prevista anche una classifica a squadre secondo le modalità espletate nel regolamento. I partecipanti si affronteranno pertanto in due sessioni di pesca, entrambe con rotazione di settori, insidiando tutti i predatori dei laghi, quali trote fario, lacustri e iridee, salmerini, lucci, black bass, persici reali e lucioperca. Per i soli salmonidi verranno attuate due considerevoli semine, una il giorno antecedente la prima sessione di pesca e la seconda di sabato nel tardo pomeriggio. Poiché la manifestazione verterà completamente sul no kill, la classifica finale prevede l’assegnazione di un punteggio a capo differenziato per specie catturata e per turno di pesca. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito web www.insidefishing.it, da dove potrà essere scaricata la modulistica, oppure scrivere direttamente a info@insidefishing.it o ancora telefonare a Silvio Smania al recapito 049/8055746 durante le ore serali.

dal 13 al 15 maggio a Sansepolcro

XII RADUNO DEI COSTRUTTORI DI CANNE IN BAMBÙ Nei giorni 14 e 15 maggio IBRA organizza a Sansepolcro in provincia di Arezzo, presso il Podere Violino, il dodicesimo raduno dei costruttori di canne in bambù, ripetendo l’esperienza del 2015 del Big Shop. Saranno allestiti diversi banchi di lavoro ai quali i soci e ospiti IBRA si alterneranno nella dimostrazione delle fasi di costruzione delle canne in bambù. Come ospite speciale, sarà presente Angelo Droetto, grande conoscitore e collezionista di canne storiche. Sarà altresì allestita una grande mostra di canne antiche e moderne. Il giorno 13 maggio si terrà invece la tradizionale giornata di pesca sulla tail water Tevere «Bamboo only», nel corso della quale verranno messe a disposizione dei pescatori – a cura dei soci IBRA – attrezzature in bambù equipaggiate con code in seta. Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare Moreno Borriero alla mail press@rodmakers.it o telefonicamente al n. 340/4963582. Sul nostro sito sono pubblicate le varie locandine con i programmi.

Trout Area a Potenza

PRIMO FREE TIME CHALLENGE Si è tenuto nei giorni 31 gennaio e 28 febbraio presso il lago di Caffaro a Potenza il primo Free Time Challenge, gara di Trout Area. Organizzata dal negozio Free Time di Potenza, la competizione si è articolata in due prove con classifica generale, alla quale hanno partecipato trenta concorrenti, provenienti da varie parti della Basilicata. È la prima volta che nella regione viene organizzata una manifestazione del genere e gli appassionati si sono dati battaglia nelle due domeniche fino all’ultima trota. Alla fine è risultato vincitore Carmine Costaro, dell’A.S.D. Fishing

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Bass Potenza, che ha totalizzato due primi posti, seguito da Antonio Masini e Raffaele Silipo, che è stato anche l’organizzatore delle gare. Alla fine della premiazione, un ricco buffet ha rifocillato i garisti, che si sono dati appuntamento a una prossima gara.

le novità per il bimestre

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PESCA (SKY CANALE 236) A partire da venerdì 8 aprile alle 21.00 Pesca (Sky canale 236) presenta la trasmissione inedita Cento30. Si tratta di un nuovo programma interamente dedicato alla pesca del luccio a mosca, i cui protagonisti, Matteo De Falco ed Enrico Pini, affrontano alcuni degli spot più interessanti in Italia e in Europa con l’obiettivo dichiarato di catturare ‘il luccio della vita’. Il viaggio inizia da uno degli spot più famosi d’Italia per la pesca al luccio, il lago di Santa Croce in provincia di Belluno, dove Matteo ed Enrico insidieranno il luccio dal belly boat. Proseguiamo nel Lago di Centro Cadore, noto per gli splendidi lucci che abitano le sue profondissime acque, passando per il lago di Corlo, una vera università per la pesca al luccio, e il Salto, ‘casa’ di lucci di taglia veramente gigantesca. Fuori dall’Italia vedremo un episodio nella patria della pesca al luccio, la Svezia, per poi tornare a casa nostra e realizzare catture mozzafiato sul Brenta, riconosciuto come uno dei più bei fiumi italiani, e sul Brentella, un canale di derivazione piccolo e velocissimo, che sarà teatro di un’avventura di pesca davvero insolita. Lunedì 4 aprile alle 22.00 comincia invece In Liguria con Walter 2. Si tratta degli episodi inediti della seconda stagione per la trasmissione che segue Walter Ferraro nelle sue avventure di pesca nelle difficili acque del Mar Ligure. Nei primi otto episodi lo spettatore potrà seguire molte diverse esperienze di pesca, rese anche più appassionanti dalle innovative tecniche di ripresa con cui sono state realizzate. Seguiamo Walter che va a pesca di ricciole e dentici con la traina del vivo, mostrando grazie a straordinarie riprese subacquee i comportamenti dei predatori davanti alle esche. Poi lo vedremo impegnato in uno spinning costiero dalla barca in un episodio dedicato alle mangianze di piccoli pelagici. In un’altra occasione seguiremo Walter in una bella serata estiva col mare calmo a caccia di totani insieme a un gruppo di amici. Per finire non mancheranno esperienze con la traina d’altura e la traina costiera, e un appuntamento dedicato alla traina ai dentici.

Risparmia sul prezzo, non sulla qualità!

• • 1/2016 7200 chilometri di riserve esclusive per tutti i tipi di pesca in Austria MOSCA e SPINNING


notizie

a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it

il rilancio dello SCI Milano

RIPARTE LA PIÙ VECCHIA SEDE LOMBARDA Correva il 1980 quando Roberto Cazzola, tra i padri del moderno spinning all’italiana, ebbe la felice idea di fondare la prima associazione interamente mirata all’impiego delle esche artificiali con la canna da lancio. Nato a Pavia, lo Spinning Club Italia ebbe subito una rapida espansione verso nord, trovando nuovi iscritti a Milano e nell’hinterland del capoluogo lombardo. In quegli anni la pesca sportiva stava conoscendo una seconda giovinezza sul nostro territorio e anche lo spinning ebbe un boom di praticanti davvero incredibile. Erano gli anni della riscoperta del bass con le esche di provenienza americana, dell’affinamento dei sistemi convenzionali di pesca ai nostri pesci predatori classici come il cavedano, la trota marmorata, il luccio. Gli inquinamenti avevano già fatto grossi danni nei venti anni precedenti, ma ciononostante di pesce ce n’era ancora parecchio nelle nostre acque interne e con esso la voglia di pescarlo con sistemi altamente sportivi come lo spinning era davvero tanta. Ma servivano nozioni tecniche, consigli e trucchi e solo un club di pesca altamente specializzato come lo Spinning Club Italia poteva funzionare in tal senso. In un’epoca in cui Internet era una parola sconosciuta, gli unici mezzi per divulgare la pesca sportiva erano la stampa, la televisione e l’associazionismo. In pochissimi anni lo SCI, con sede a Milano, raggiunse un numero incredibile di iscritti, tale da rendere problematica la corretta gestione del club su territorio nazionale. Si rese così necessario riformare lo statuto per rendere questa bella realtà sociale al passo con i tempi e con le richieste dei suoi associati. Lentamente, ma inesorabilmente, il club cominciò a schierarsi sempre più dalla parte della difesa delle acque, consapevole del fatto che a nulla può servire una tecnica sportiva se vengono a mancare i pesci cui essa si rivolge. Così, a fianco di opere di tutela ittica ormai decennali come il Progetto marmorata, nato proprio in

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ambito milanese per la tutela di questo pregiato endemismo sul fiume Adda e poi accolto anche in altre province limitrofe, lo Spinning Club Italia ha promosso la salvaguardia di altre specie oggi a rischio come il luccio, per il quale gestisce due incubatoi, uno lombardo e l’altro veneto. Notevole è anche il lavoro del club come affiancamento all’interno di enti e istituzioni per promuovere leggi e normative no kill in ambito provinciale o regionale, una necessità sempre più improrogabile in molti fiumi e torrenti ancora popolati dalle specie nostrane compromesse dai mali di sempre: inquinamento, bracconaggio e, oggi, specie alloctone. Al suo interno, la sede milanese del club intende affiancarsi alle altre sezioni in questa importantissima opera di tutela. Oltre ad essere informato e supportato con nozioni tecniche per svolgere al meglio la sua passione preferita, chi intende iscriversi allo SCI e alla sede di Milano diventa quindi, assieme agli altri soci del club, ‘sentinella ambientale’ delle acque che frequenta, con la certezza di contribuire fattivamente alla difesa dell’ambiente e dei pesci che lo popolano. Un ruolo sociale ormai irrinunciabile per chiunque abbia deciso di fare spinning in maniera responsabile sul nostro territorio.

esteso a tutte le acque della provincia di Rovigo

NO KILL LUCCIO E PERSICO REALE L’oasi di salvaguardia più importante d’Italia per il luccio e il persico reale è diventato il Polesine. Il no kill per le due specie è stato esteso a tutte le acque della provincia dal 1 gennaio al 31 dicembre. È una vittoria storica della sede di Rovigo dello Spinning Club Italia presieduta da Emilio Destefani, che ha sollecitato e ottenuto dall’ente Provincia la modifica dell’articolo 29 del regolamento sulla pesca in acque interne con l’introduzione del no kill e l’obbligo di immediata reimmissione degli esemplari catturati. Va ricordato che la provincia di Rovigo si estende su una superficie di 1.789 km quadrati, viene considerata a buon titolo la più ‘umida’ d’Italia con i suoi confini naturali formati dai due maggiori fiumi nazionali, l’Adige a nord e il Po a sud, gli oltre 5.000 km di canali, le in-


numerevoli risorgive (gorghi), oltre alle immense valli e lagune del Delta. Un particolare ringraziamento per la sensibilità dimostrata sul tema della difesa di luccio e persico reale va al presidente della Provincia Marco Trombini e al consigliere provinciale Ivano Gibin, che si sono impegnati in prima persona ad accogliere le richieste dello Spinning Club Italia sede di Rovigo. (Franco Pavan)

in aprile, per i ragazzi dagli 8 ai 17 anni

CORSO DI PESCA A SPINNING A COMO A partire dal giorno 6 aprile 2016, si terrà presso la sede dello Spinning Club Italia - sede di Como, in via Sant’Abbondio 9, a Como, un corso di pesca dedicato ai ragazzi dagli 8 ai 17 anni. Le lezioni saranno sia teoriche che pratiche e verranno tenute da un Istruttore FIPSAS. Il numero è limitato, per cui è gradita la prenotazione. Per ulteriori informazioni e chiarimenti è possibile consultare il sito www.scicomo.it oppure contattare il responsabile della sede comasca Simone Carsetti tramite i seguenti recapiti: cell. 392.74.88.325, e-mail scicomo2007@gmail.com.

per il 25° anniversario della fondazione della sede

CORSI DI SPINNING GRATUITI A ROMA Lo Spinning Club Italia, per il 25° anniversario della fondazione della sede di Roma, a partire dal mese di marzo organizza nella capitale dei corsi gratuiti di spinning di avviamento e di tecnica avanzata. Le lezioni saranno presidiate da alcuni Istruttori Federali FIPSAS e si protrarranno fino a primavera inoltrata. Il numero dei partecipanti è limitato. Per informazioni e prenotazioni: Daniele 347/4589790; Gianluca 333/8080540; Alessandro 338/9013674.

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ITINERARIO MOSCA

Esemplare di trota fario catturato a ninfa in zona A dell'Adige.

MATTEO MENGHINI [menghinim@gmail.com]

Quà, dove l’Adese, sensa fermarse rompe nei ponti la so canson, stao atento ai versi che pol negarse, li tiro a riva, col me baston...

Berto Barbarani (1872-1945)

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ata alla fine degli anni Novanta dall’unione di alcuni organismi alieutici locali, l’Associazione Pescatori della Provincia di Verona (A.P.P.V.) ha in concessione tutte le zone salmonicole del Veronese, ossia il fiume Adige, il bacino del Fibbio-Antanello e i torrenti Tramigna e Alpone. La prima zona no kill a essere stata creata fu quella dell’Adige, ad oggi compresa tra il confine con la provincia di Trento e il ponte di Rivalta.

l’Adige L’Adige nasce a Passo Resia, nell’alta Val Venosta. Dopo aver lambito le province di Bolzano, Trento, Verona, Rovigo e Venezia, sfocia nell’Adriatico nei pressi di Rosolina Mare. Pro-

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prio la città scaligera, posta fra la Val d’Adige e la pianura padano-veneta, può essere considerata il baricentro del fiume. Sulle sponde veronesi, alle pendici del colle di San Pietro, si insediarono le prime civiltà del Neolitico. Risale invece all’epoca romana la costruzione dei primi ponti, il pons lapideus, oggi noto come Ponte Pietra, e il pons marmoreus o Postumio, purtroppo scomparso. Secondo un’antica leggenda, l’attività piscatoria ‘dilettantistica’ fu introdotta a Verona da Zenone, ottavo episcopus veronensis e forse originario della Mauretania. Il vescovo moro – così chiamato dalla pietà del popolo veronese – si procurava lui stesso il pasto di ogni giorno, trote o temoli, pescando lungo le rive dell’Adige. Per questo, al pastorale, simbolo della sua autorità episcopale, venne ben presto associata la trota, regina delle acque atesine. Le acque ‘atesine’ in concessione all’A.P.P.V. si estendono per ben 63 km, suddivise in due zone: la zona A, dal confine con la provincia di Trento (Borghetto) al ponte in località Sega di Cavaion; la zona B, dal ponte della Sega a valle fino alla diga del Pestrino (Sorio I). Grazie a una deroga provinciale, l’esercizio della stagione alieutica ha inizio il giorno dopo il primo sabato di febbraio, un mese in cui, salvo eccezioni, i livelli e la trasparenza dell’acqua consentono un qualsiasi approccio di pesca. Mentre, però, in zona B la pesca in acqua è consentita sin dall’apertura, in zona A vige l’obbligo della pe-


sca a piede asciutto fino al 31 marzo. La zona A, incastonata nella splendida cornice della Val d’Adige, è da sempre rinomata per una numerosa popolazione di temoli e di trote marmorate. La zona B, che attraversa il centro storico della città scaligera, benché presenti una conformazione idrogeologica del tutto differente, quanto a numero di catture e di taglia di esemplari presenti non ha nulla da invidiare alla più pregiata zona A: risale, infatti, a poco più di due anni fa la cattura di un esemplare di marmorata di oltre dieci chili. Per quanto riguarda l’esercizio della pesca a mosca, è soprattutto la zona A che offre al pescatore un rapporto più diretto con la natura circostante e un approccio al fiume a tutto tondo. Tuttavia, a causa dell’ingente portata d’acqua dell’Adige, dei suoi numerosi affluenti e del disgelo delle nevi, i periodi più favorevoli per la pesca con la mosca si riducono all’inizio della primavera (febbraio, marzo e aprile) e, ultimamente, all’autunno inoltrato (ottobre). Tenendo però conto della scarsità di precipitazioni di quest’inverno, è ragionevole sperare in una stagione simile alla scorsa, con acqua e livelli ottimali fino a giugno. All’inizio della stagione alieutica, le tecniche più redditizie sono lo streamer e la ninfa. Non è, però, raro, soprattutto nelle ore centrali della giornata, assistere a qualche schiusa. Lo scorso marzo, ad esempio, ho assistito quasi quotidianamente ad abbondanti schiuse di Baetis rhodani, cui il pesce ha risposto con una buona attività di superficie. Recandomi piuttosto spesso in Valle – sono queste le acque che m’hanno visto «nascere e crescere e ardere d’inconsapevolezza» – la canna che prediligo è una 9’ #5, la cosiddetta all rounder rod, che permette di pescare sia a secca che a ninfa e, talora, di lanciare piccoli streamer. Quanto al finale, sono so-

Zona no kill dell'Adige nei pressi di Ossenigo.

lito ricorrere a finali di tipo conico di dodici piedi, cui poi applico un tip di almeno 80-90 cm, senza mai scendere sotto lo 0,14 (non di rado, anche in bollata, è facile allamare pesci di oltre 50 cm). Fra le secche che mi hanno dato maggiori soddisfazioni, soprattutto nei mesi di marzo e di aprile, al primo posto c’è sicuramente l’imitazione della sopraccitata Baetis rhodani e la più nota effimera da caccia, la March brown. In qualche caso, mi è capitato di catturare temoli pescando in caccia con emergenti di effimera o con le classiche Arpo rosa, una tonalità alquanto adescante per i timallidi. La celebre

Zona catch and release dell'Adige nei pressi di Ceraino.

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TECNICA SPINNING

Una bella cattura effettuata con minnow galleggiante Yo-Zuri. La canna è una Gamakatsu Destrada 7,7 (potenza 3-15 g), il mulinello un Daiwa Freams 3000 caricato con monofilo dello 0,22 di Vanguard.

SPINNING IN LAGHETTO

novità e conferme

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GIORGIO MONTAGNA [ jomontagna@tiscalinet.it ]

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egli impianti di pesca sportiva nei quali vengono immesse trote di alta qualità – confermata da pinne ben sviluppate, forma slanciata e reazione in canna che ricorda quella delle consorelle di fiume – la cattura è sempre sinonimo di soddisfazione. Occorre però dedicare anche a questi ambienti tutta l’attenzione e la concentrazione necessarie, ovvero impegnarsi sempre a ‘pescare bene’, non trascurando dettagli importanti. Fondamentale, per esempio, è ricorrere a un buon equilibrio tra l’artificiale impiegato e il monofilo imbobinato nel mulinello: se state lanciando un minnow di pochi grammi, per esempio, un diametro dello 0,18-0,20 mm è più che sufficiente a consentire lanci apprezzabili anche controvento. Ciò consentirà di ottenere buoni risultati con i salmonidi di allevamento, che risultano spesso apatici nei confronti di ogni artificiale presentato, soprattutto se le acque sono piatte e magari alquanto trasparenti. Chi ha la possibilità di visitare questi luoghi durante la settimana, inoltre, potrà ancor meglio spaziare nella ricerca, con un po’ di tranquillità in più in ragione del minore afflusso di pescatori, avendo maggiori chance di incocciare in qualche trota di bella stazza, magari più smaliziata e più restia ad avvicinarsi a riva quando il rumore è assordante. D’altra parte non è una scoperta o un’illusione il fatto che noi lanciatori vorremmo laghi dedicati esclusivamente alla nostra tecnica, dal momento che troppo spesso siamo costretti a evitare i lanci a centro lago degli appassionati di altre tecniche, che con le loro ‘bombarde’ di precisione ci surclassano nella gittata, svolgendo un’azione di disturbo soprattutto per chi predilige uno spinning silenzioso, richiamando il minnow poche spanne sotto la superficie. A seconda della situazione climatica, o semplicemente dal periodo stagionale, comunque, le trote iridee tengono un comportamento lunatico e a volte poco aggressivo nei confronti degli artificiali, mentre al contrario in determinati momenti di euforia le abboccate possono capitare anche consecutivamente. A volte prediligono una presentazione quasi a galla, mentre in altre situazioni stazionano a mezz’acqua o addirittura, a causa di una temperatura delle acque più elevata della norma, verso il fondo. Dovrete pertanto essere in grado di assecondarle presentando artificiali con differenti caratteristiche, sfruttandole con intelligenza e sensibilità. A tal proposito, anche in risposta alle continue richieste dei lettori, propongo di seguito una carrellata degli artificiali che sto utilizzando in laghetto, selezionati fra quelli meglio rifiniti e con dettagli di alta qualità, che mi hanno confermato in pesca una resa più che apprezzabile, con catture degne di nota.

Minnow Yo-Zuri Cominciamo con una serie di pesciolini finti della giapponese Yo-Zuri, distribuiti in Italia da Fassa, con diverse peculiarità specifiche. Mag Minnow F (floating). La misura da 70 mm di questo modello si presta in modo perfetto per svariati predatori che necessitano di una ricerca piuttosto superficiale; questo minnow galleggiante, infatti, lavora a meraviglia poco sotto il pelo dell’acqua, interessando nella stagione attuale sia i salmo-

Dall’alto verso il basso: Mag Crystal Minnow S, Sashimi Jerkbait e Mag Minnow F di Yo-Zuri.

nidi dei laghetti, sia il bass e altri predatori, come gli aspi in fiume. Recentemente gli ingegneri Yo-Zuri l’hanno dotato di un sistema di bilanciamento magnetico che consente di perlustrare ampie zone di lago aperto grazie a una gittata più che apprezzabile nonostante i soli 5,5 g. Con un lancio adeguato e impiegando un monofilo sottile dello 0,18 mm può perlustrare una profondità sino a un metro circa al massimo. Interessanti le colorazioni sia naturali che sgargianti per le acque opache tipiche di canali a corrente moderata. 3DS Minnow SP (suspending). Anche questo artificiale misura 70 mm, ma ha un peso di ben 7 g. Il corpo allungato e con profilo superiore piuttosto sottile, inoltre, permettono, grazie anche alla paletta di esigue dimensioni, un movimento sinuoso da sfruttare alternando brevi strappetti per un’ulteriore chance di attacco da parte del predatore di turno. L’assetto di minnow galleggiante ma anche suspending, consente nel richiamo di alternare delle soste per renderlo ancor più realistico nel movimento, specie quando le trote dei laghetti risultano apatiche e poco propense ad attacchi veementi. Anche questo modello copre un range d’azione a meno di un metro di profondità e si presta quindi a un impiego ottimale dalla primavera a tutta l’estate, anche se i salmonidi dei laghetti lo attaccano specialmente nei mesi invernali. La sua iridescenza, riscontrabile nelle varie livree proposte, costituisce un’altra peculiarità di questo artificiale veramente valido. Sashimi Jerkbait FW. L’unico artificiale che cambia colore a seconda dei movimenti in pesca è questo modello di punta della gamma Yo-Zuri, che nella misura da 70 mm diventa interessante anche per molti carnivori delle acque dolci. L’azione ‘stop and go’ di questo micidiale jerkbait risulta accattivante per molti pesci attivi che transitano a mezz’acqua o sulle bassure di lanche e canali. Ottimo anche per le distanze che raggiunge nel lancio, è dotato di ancoretta di coda piumata, particolarmente gradita da persici reali, bass e altri pesci da spinning. Come i precedenti modelli citati, lavora in strati superficiali. 2/2016

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TECNICA SPINNING

BASS & JIG : the evolution

LUCA QUINTAVALLA [ quintabass@alice.it]

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egli ultimi anni il jig è diventato un’arma molto ambita tra gli angler italiani, sempre più presente nella tackle box di tutti i bassmen da nord a sud, mentre tempo addietro era un’esca poco utilizzata e dedicata esclusivamente alla ricerca dei big bass. Lo si montava (spesso senza trailer...) quando si doveva prendere un pesce grosso e davvero in pochi lo utilizzavano con convinzione, fiducia e al meglio delle proprie possibilità, lasciando il posto a tecniche più comuni come texas rig o jighead. Cosa è cambiato in questi anni per far diventare il jig una delle esche più popolari in assoluto? Credo che la risposta risieda per buona parte nella dimensione, che ogni anno è diventata più ridotta fino ad arrivare ai microjig attuali, fra le esche più vendute del mercato. In pochi anni le aziende hanno ristretto e non di poco le dimensioni dei jig rendendoli molto più catturanti anche su pesci di piccole dimensioni e

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questo ha reso la pesca a jig più divertente e di più facile utilizzo per tutti. Si dimentica spesso, poi, che gli amici americani ritengono il jig un’esca fondamentale per la ricerca del pesce di taglia: molti professionisti hanno vinto diverse competizioni con il jig, diffondendo le potenzialità di quest’esca nel mondo. Le dimensioni medie dei jig utilizzati dagli angler d’oltreoceano, in questo caso, sono decisamente più elevate delle ‘nostre’: spazi più ampi e maggiore competizione alimentare spesso ne fanno un’esca dedicata appunto alle prede di grandi dimensioni. Ho iniziato a usare con continuità e fiducia il jig leggendo alcuni articoli pubblicati sulle maggiori riviste del settore italiane e estere diversi anni fa, incuriosito da foto con bass fantastici. Le prime uscite furono tragiche: non capivo come utilizzarlo, se mettere il trailer o no, che tipo di trailer montare… Poi, pian piano ho iniziato a capire e a usare il jig con maggiore convinzione, arrivando addirittura a impiegarlo per intere giornate di pesca. I risultati, come potete capire,


non si sono fatti attendere! Ora, a diversi anni di distanza, il jig è una delle mie esche preferite, un’arma letale che risolve giornate dure e che mi regala spesso belle soddisfazioni, con bass di qualità.

caratteristiche Il jig è semplicemente un amo montato su una testa piombata al quale viene aggiunto un gonnellino in silicone, o ‘rubber’. Dalla testa piombata spuntano alcuni cilindretti che hanno una funzione antialga durante la pesca per evitare fastidiosi incagli. La testa in piombo o tungsteno può avere diverse forme, dal football al classico proiettile o addirittura flat. È un’esca compatta, che può essere fatta lavorare sia a stretto contatto con il fondo che a mezz’acqua e spesso anche all’interno di anfratti più o meno intricati. Viene quasi sempre abbinato a un trailer (ne parleremo in seguito) per ricordare le sembianze di un gambero, un piccolo pesce o di molte prede di cui si nutre il centrarchide durante tutto l’arco dell’anno. Si tratta di un’esca molto versatile, che può essere fatta lavorare in tutta la colonna d’acqua, per cui imita alla perfezione tutto ciò di cui il bass si nutre durante l’intero arco dell’anno. Si può usare sulle sassaie, tra il canneto, a ridosso di ostacoli emergenti, sul fondo, a mezz’acqua, veramente ovunque. Personalmente l’ho trovato letale per i big bass all’interno di grossi alberi sommersi e a grandi profondità in alternativa al finesse.

tecniche Le tecniche più comuni per l’uso del jig sono il pitching e il flipping, seguite a ruote dallo swim jig, un metodo che permette di recuperarlo a mezz’acqua in maniera molto adescante. Scegliere la grammatura giusta per le vostre esigenze è fondamentale, da adattare alle cover nelle quali pescate senza lasciare nulla al caso. Il peso dovrà inoltre essere in relazione alla profondità dell’acqua; un peso polivalente è sicuramente il 3/8 oz, perché permette di sondare diversi tipi di fondali, restando sempre catturante e discreto. Con l’aumento della profondità, aumenterete proporzionalmente il peso (anche 1 oz.), per cercare mangiate di reazione in caduta o per sondare lunghi tratti di fondale.

Nella stagione fredda le piccole dimensioni (1/8 o 1/4 oz.) fanno la differenza, perché i pesci sono apatici e infreddoliti e preferiscono prede di piccole dimensioni. A inizio stagione, nel pieno della prefrega, il jig di dimensioni più generose (1/2 o 3/4 oz.) smuove i big bass affamati; in estate se fatto lavorare tra cover intricate o recuperato in profondità a stretto contatto col fondo può regalare grosse sorprese; in autunno recuperato swimming jig (recupero a saltelli a mezz’acqua sopra o attorno a zone di caccia) imita perfettamente il foraggio che in quel periodo migra verso le zone di svernamento. Ricordate che più il jig è pesante, più velocemente scende e viceversa, ma più leggero è, meno riuscirà a infiltrarsi nelle zone più intricate, per cui vi esorto a scegliere il peso con attenzione e in base a fattori ben definiti. La forma della testa è un altro fattore da tenere in considerazione: più è affusolata, più è indicata per penetrare cover anche molto fitte; più è larga, più è indicata per pescare sassaie o ostacoli di grandi dimensioni. Ci sono diversi tipi di recupero per il jig in base alle diverse condizioni di pesca e all’attività del bass. In caso di pesci apatici, un ottimo approccio è quello di lanciarlo nel modo più silenzioso possibile e di lasciarlo immobile per qualche secondo, prima di scuoterlo in loco e di lasciarlo di nuovo fermo. Inizierete quindi il recupero, facendo strisciare o saltellare l’esca sul fondo, sempre in maniera molto delicata e soprattutto lentissima. L’abboccata è spesso impercettibile: si vede solo il filo muoversi verso una certa direzione. In caso di pesci attivi, appena il jig toccherà il fondo (se lo toccherà…) inizierete un recupero a saltelli secchi e decisi di modo che l’esca si sollevi dal fondo di una ventina di centimetri invitando il bass ad abboccate di reazione, puntando sul suo istinto predatorio. Proseguirete il recupero a saltelli fin sotto la barca/riva/belly boat. L’abboccata sarà secca e decisa, ‘strappacanna’ direi, per cui dovete essere pronti a ferrare con decisione, altrimenti vedrete il filo sussultare e partire deciso lateralmente. Attenzione, in caso di pesci attivi buona parte delle mangiate avverrà in caduta, quindi occhio al filo e pronti a ferrare! Questi sono i due recuperi più comuni, ma come sappiamo non c’è limite alla fantasia. In presenza di piloni, reti, sassi ecc. è consigliabile – come accennato – provare il jig a swimming, cioè lanciando l’esca e recuperandola a saliscendi a mezz’acqua e a ridosso di queste strutture, creando un movimento invitante per i bass sospesi in caccia. 2/2016

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ITINERARIO MOSCA

FRIULI

A pesca nel paese dei temporali e delle primule ADRIANO PIAZZESI [adrianopiazzesi@yahoo.it]

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utte le volte che, dopo tre ore di viaggio, mi accingo a uscire dall’autostrada monotona e sonnolenta, a Portogruaro, comincio già ad assaporare l’atmosfera rilassante delle vacanze. Finalmente sto per arrivare nel paese che Pier Paolo Pasolini definì «di temporali e di primule», nella terra dove l’acqua, in tutte le sue multiformi manifestazioni, domina incontrastata una scena fatta di passato e di presente, di magia e di concretezza, di modernità, talvolta ostentata come rito esorcistico contro

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la passata miseria, e di struggenti rimpianti per il tempo che se ne è andato per sempre. In poche terre come in Friuli si avverte questa contraddizione e questa dialettica nostalgica e lacerante che alimenta una quantità di iniziative volte a evocare e celebrare il vecchio mondo rurale e contadino di cui questa regione era considerata immutabile depositaria. Sul comodino della mia camera da letto, nella casa di mia moglie a San Vito al Tagliamento, ho vari libri che ricordano la vita rurale del Friuli e che leggo sempre con piacere ed emozione, anche se molti si ripetono negli argomenti e nelle considera-


Un tratto del Rio Bianco (affluente dell’Uccea).

zioni. Quello che ho letto di recente parla della vita di un tempo in val di Cosa (Gianni Colledani, Le voci della val Cosa, edizioni Biblioteca dell’immagine, Pordenone). Ma potrei citare anche i due libri di Giacomo Miniutti sulla valle del Meduna (Fermiti un lamp, Guardaci dal peggio, presso lo stesso editore), o quello bellissimo sull’alta valle dell’Arzino e in particolare sul paese di Pozzis, ‘ultimo avamposto del mondo’, come è definito nel titolo dall’autore Mauro Daltin. Pozzis è un paese sperduto in una valle abbastanza fuori dal mondo dove si sono succedute nei secoli vicende scabrose e paurose come è ricordato nel libro. Ora però è divenuto un po’ troppo famoso e frequentato, cosa da un lato senza dubbio positiva. Molte case sono state risistemate da friulani che si sono trasferiti da decenni in pianura e che desiderano trascorrere in estate qualche periodo di ferie lontani dalla confusione della modernità. Dal mio punto di vista, però, ha perso un po’ del fascino sinistro che lo caratterizzava fino a una ventina di anni fa, quando era un paese fantasma fatto di case mezzo diroccate e nella chiesetta sconsacrata del paese faceva bella mostra di sé un biliardino di calcio balilla… A Pozzis abita ancora una sorta di eremita moderno, ormai abbastanza in là con gli anni, che una ventina di anni fa (1996) si rese protagonista di una vicenda di cronaca nera che fece notevole scalpore sulla stampa locale friulana. Dopo un litigio furibondo con un’amica della sua compagna, ex prostituta che aveva levato dalla strada a Udine, in un momento di follia le sparò e la uccise (pare perché la donna, prostituta anch’essa, non voleva rivelargli il nome dei comuni protettori albanesi, che lui avrebbe voluto ammazzare). Il ‘Cocco’, come viene chiamato nella vallata, è una sorta di romantico guerrigliero della montagna, trasgressivo e antagonista. Ama i suoi animali che alleva allo stato brado e la sua Harley Davidson che custodisce con grande cura. Ogni anno, a settembre, organizza un raduno di bikers che arrivano da mezza Europa per raggiungere questo piccolo paese sperduto nella valle dell’alto Arzino.

A pesca sul Glagnò.

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skirmjan roDs

Premio su oGni numero: skirmjan trout Hunter series msk-t-732HH

Length: 7’3” (220 cm) Lure: 3/8-1.1/2 oz (10-45 g) Line: 10-30 lb Action: Regular Fast Canna destinata ai grandi fiumi o ai torrentoni di fondovalle dove stazionano i pesci più grandi e smaliziati. Controlla cucchiaini fino al n. 6 e addirittura martin da 28 g usati in lame di forte corrente. Non presenta nessuna difficoltà con minnow e jerkbait fino a 15 cm e pesi vicino ai 30 g, o soft bait dai 9 ai 15 cm, montate con testine piombate fino a 14 g. Il vettino risponde senza andare in crisi. Possiede una schiena robusta e potente, capace di contrastare anche le forti marmorate.

Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, grazie alla tecnica costruttiva che riesce a combinare due differenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hyper Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad alta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e progettate per la moderna pesca con le esche artificiali. Ogni modello ha caratteristiche specifiche per tecnica e tipo di artificiale. www.molix.com/product/rods/skirmjan-freshwater-rods www.youtube.com/watch?v=UGNlL-dZVXU


A scelta fra: • MOLIX JUBAR SMART Suspending + MOLIX AUDACE 65 Suspending • STONFO CREATIVE DUBBING KIT + STONFO POLYMULTIFIL 16 colori moliX juBar smart Suspending 8,5 cm (3-3/8 in) 9 g (5/16 oz) col. Lugano Shad Perfetta combinazione tra performance di lancio, movimento ed efficacia. L’interno dell’esca è stato disegnato con una nuova partizione dei pesi, che bilancia l’artificiale in ogni condizione di pesca. I numerosi test effettuati hanno dimostrato che il Jubar Smart reagisce in scioltezza a ogni categoria di recupero, sia regolare e costante che ritmato da jerkate lunghe e decise. moliX auDaCe 65 Suspending 6,5 cm (2-1/2 in) 3,5 g (1/8 oz) col. Brown Trout Il ‘baby’ Audace, fortemente voluto dai pescatori, ha caratteristiche studiate per la pesca alla trota, sia in acque mosse e veloci che in lago o cava. Ma è efficace e da provare anche per cavedani, persici, aspi e black bass. In mare è un’esca talismano per gli appassionati di rockfishing e light spinning. Adatto a un recupero ordinato, sopporta anche jerkate decise o recuperi con ripetuti stop & go, che ne evidenziano l’effetto slow sinking. stonfo CreatiVe DuBBinG kit (art. 648) Il kit comprende due pinze per dubbing + una forcella + istruzioni d’uso. Permette la realizzazione di dubbing in varie dimensioni, sia nei diametri che nelle lunghezze. Utilizzando filati di colore diverso si possono ottenere corpi multicolore a forte impatto adescante e imitativo. Effetti particolari possono essere inoltre creati miscelando materiali di diversa tipologia, come polipropilene, flashabou, cristal flash ecc. stonfo PolYmultifil 16 Colori (art. 649) 16 buste – una per colore, con l’assortimento completo dei colori disponibili – di filato multifibra in polipropilene: leggerissimo, idrorepellente, ideale per l'imitazione di ali, la realizzazione di dubbing in asola, dubbing brush ecc.

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show room

due serie di canne dallo straordinario rapporto qualità/prezzo

FASSA ESA SPIN ED ESA EGI La Fassa, che senza dubbio è l’azienda più longeva nel settore della pesca ricreativa in Italia, si è lanciata in una vera e propria campagna di rilancio del proprio marchio. Come tutti sanno, la prestigiosa azienda milanese, per oltre 35 anni, ha collaborato in rapporto strettissimo con Daiwa Japan, per lanciare sul territorio nazionale prodotti che hanno reso l’azienda nipponica punto di riferimento in numerose tecniche di pesca, tra cui la trota lago e la bolognese. Per non disperdere tutto questo bagaglio di esperienze, relativo allo sviluppo di attrezzatura da pesca, Fassa ha deciso di creare prodotti per quelle tecniche di pesca che oggi rappresentano, più di altre, i gusti del pescatore Italiano. Dopo aver lanciato sul mercato la serie di canne da spinning in mare Spinster, ognuna dedicata a uno specifico predatore oppure a una tecnica particolare, quest’anno Fassa propone sul mercato un’interessantissima serie di canne da spinning ed eging economiche, che certamente cattureranno l’interesse del pescatore. La serie da spinning è composta da nove modelli, dalla 6 piedi ultra light con azione 1-10 g fino alla 9 piedi con azione H e casting weight 20-60 g. Accanto a queste, anche per offrire un prodotto capace di massimizzare le prestazioni degli artificiali Yo Zuri di cui Fassa è distributore in esclusiva per l’Italia, sono state creati tre modelli da eging, quindi per uso esclusivo nella pesca dei cefalopodi da riva, come seppie e calamari. In questo caso le tre canne hanno tutte la medesima lunghezza, ossia 8 piedi (circa 2,4 m) con differenti potenze, evidenziate non tanto in grammi quanto nella misura propria degli artificiali creati per questa tecnica di pesca, ossia #2.5, #3.0 e #3.5. Questa versione dedicata alla pesca in mare, oltre ad affiancare le più prestigiose Spinster nell’offerta dedicata a predatori specifici, è prodotta in una cosmetica leggermente differente rispetto a quella delle sorelle Esa Spin: serigrafia color argento anziché oro, con simbolo del calamaro ben in evidenza e legature sugli anelli nella combinazione azzurro e nero anziché rosso/nero. Entrambi i modelli sono offerti in un’originale cosmetica azzurro metallizzato, con grip in neoprene e anelli in SiC. Veramente sorprendente il prezzo in virtù della qualità del prodotto. Per visionare i prezzi consigliati, vi invitiamo a richiedere il nuovissimo catalogo Fassa presso il vostro rivenditore di fiducia. Per ulteriori informazioni: tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it.

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anche per la tecnica twitching. L’impugnatura ha la struttura divisa, con portamulinello separato dal calcio della canna, come ormai è abitudine per tutte le canne da spinning più tecniche. Realizzata in elegante sughero di prima qualità, ha riporti in acciaio di colore blu marine. Portamulinello a vite Fuji. Tutti gli anelli sono Fuji K-guides montati con struttura Fuji Concept per assicurare lanci lunghi ed estremamente pre-

cisi. Tutte le legature sono trattate antisalsedine. La gamma importata in esclusiva per l’Italia dalla Old Captain è composta da tre canne, tutte da 6,2 piedi con azioni ML (4-24 g) M (7-32 g) e MH (10-45 g). Per ulteriori informazioni: Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it., Facebook: Old Captain Live.

il top di gamma della casa tedesca

SPORTEX ABSOLUT La serie di canne Absolut di Sportex fa parte della categoria top di gamma della casa tedesca. Le sue caratteristiche principali sono l’estrema leggerezza, l’accentuata rapidità e il blank molto conico. Il peso ridotto è dovuto alla impressionante qualità dei materiali utilizzati per la costruzione del carbonio arricchito da resine 3M (marchio che ormai da decenni è garanzia di estrema qualità), che lo rendono virtualmente indistruttibile anche se sottoposto a sforzi estremi. La rapidità della canna, che non va confusa con la rigidità, perché la canna presenta una splendida azione progressiva, la rende tanto pronta e veloce nelle ferrate e nell’avvertire la mangiata, quanto pronta a flettersi fino al calcio durante il combattimento, per evitare fastidiose slamate, magari lottando col pesce della vita. La conicità del blank, invece, è studiata in modo da donare alla canna un’estrema sensibilità in punta ma anche una forza fuori dal comune nella schiena. L’insieme di queste tre caratteristiche, unita alla possibilità di scegliere tra nove azioni differenti, rende questa canna la scelta ideale per chi vuole affrontare la difficile pesca della trota di fondovalle o in larghi torrenti. Nei modelli AB2401 (240 cm, 12-24 g) e AB2402 (240 cm, 30-50 g) sono state riconosciute le migliori azioni per questa pesca, grazie alla loro capacità di gestire le classiche esche da marmorata, come minnow superaffondanti in mezzo a forti correntoni o addirittura i più recenti long jerk, che tanto stanno piacendo ai nuovi marmoratisti. Le rifiniture di elevata qualità, gli anelli Kigan e il portamulinello Fuji SKS ne aumentano ulteriormente il valore, rendendola la prima scelta di moltissimi pescatori. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.


disegnate da Kevin Van Dam

QUANTUM TEAM KVD Progettate da un mito del bass fishing mondiale, le Team KVD offrono performance all’avanguardia e leggerezza imbattibile a una fascia di prezzo ineguagliabile. Grazie alla collaborazione tra gli ingegneri Quantum e Kevin Van Dam è stato possibile realizzare una serie di canne per usi specifici ma alla portata di tutti. Il risultato è assolutamente impressionante e finalmente disponibile per il mercato italiano grazie all’importazione diretta della Old Captain srl. La gamma selezionata è composta da quattro canne: • KVD610F: studiata per il pitching, con potenza Extra Heavy. Considerata ‘la dura’ della serie Team KVD, è ideale per l’utilizzo di cover jig e Texas pesante. • KVDC747F: espressamente studiata per l’heavy Carolina, con potenza Med.Heavy 1/4-3/4 oz, 7’4” ad azione Fast. Ottima per tutti gli inneschi degli shad lures con ami wide gap piombati, per le chatterbait e per gli swimming jig, è ‘la tecnica’ della serie Team KVD. • KVDC706F: canna all round, potenza Med.Heavy 1/4-3/4 oz, 7 azione Fast. È la ‘tuttofare’ della gamma Team KVD, ottima per jerk, spinnerbait ed esche top water quali poppers wtd e frog di peso non eccessivo. • KVDC746M: specifica per la tecnica del cranking, potenza di lancio 1/4-1-1.2 oz per 7’4”, azione Moderate. Dotata di fusto conico per agevolare il lancio di esche a notevole distanza, è costruita con una buona percentuale di Fiberglass, che ne aumenta l’armonia e la dolcezza dell’azione sia nella progressione del lancio, sia durante il combattimento, il che significa lanci più lunghi e zero pesci slamati.

Caratteristiche tecniche: • fusto in grafite • impugnatura in solido EVA • portamulinello in grafite con ghiera in alluminio • anelli Dynaflow® Alimimium Oxide • prezzo di vendita consigliato: 99 euro Per ulteriori informazioni: Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it.

in mista fibra di vetro e con solid tip. Tutte le canne sono anellate con materiale Fuji Sic. Oltre a essere estremamente bilanciate e leggere, le Full Range sono anche molto gradevoli alla vista. Permettono inoltre un’esperienza emozionante in pesca, essendo molto potenti nei modelli dedicati alle pesche pesanti come jig, flipping o rana e delicate e sensibilissime nei modelli dedicati al finesse, come drop shot e wacky rig. La serie Full Range è già disponibile in diversi negozi italiani ed è distribuita in esclusiva per l’Italia da Blue Springs. Per ulteriori informazioni, contattare Blue Springs, tel. 0422/634083, www.bluesprings.it, info@bluesprings.it.

nelle misure 183 e 198 cm

MOLIX SKIRMJAN AREA FISHING Questa serie di canne Skirmjan nasce per l’uso specifico nell’Area Game, tecnica emergente d’importazione che sta riscontrando molto successo tra gli appassionati. La più leggera è adatta all’utilizzo di micro ondulanti da 0,5 a 2 g. La lunghezza dell’attrezzo, di 6” (183 cm), favorisce un utilizzo in diverse situazioni, dal riale al torrente, la cava o il laghetto. La più potente è stata invece progettata per l’utilizzo di ondulanti da 1 a 4 g. La lunghezza maggiore, di 6.6” (198 cm), è studiata per tutte le situazioni in cui serve cercare il pesce anche a lunga distanza. Leggere e sensibili, sono caratterizzate dall’azione morbida e regular che aiuta il pescatore a mantenere il controllo della preda soprattutto con l’utilizzo di fili sottili, limitando il rischio di slamatura o rottura del line nella ferrata. La componentistica è prima qualità; gli anelli sono ottimizzati per l’uso dei trecciati e per favorire un’uscita migliore del filo in fase di lancio. L’impugnatura, come in tutte le canne della serie Skirmjan da trota, è realizzata in sughero di prima qualità, che garantisce una presa sicura dell’attrezzo. Si consiglia l’utilizzo con trecciati o con Fluoro Coated.

MSK-AF-602XUL Length: 6’.0” (183 cm) - Lure: 0.5>2 g - Line: 1>3 Lbs Action: Regular MSK-AF-662UL Length: 6’.6” (198 cm) - Lure: 1>4 g - Line: 2>4 Lbs Action: Regular Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix. com, info@protackles.com. (Vincenzo Muscolo)

due modelli, con due o tre regolazioni dedicate al bass fishing

TAIWALK FULL RANGE

Tailwalk, azienda giapponese leader nel mercato per la produzione di esche, canne, mulinelli – per il mare come per l’acqua dolce – sbarca nel mondo bass fishing con una serie di canne che farà parlare di sé. Le nuove Full Range costituiscono un prodotto di altissima qualità, disponibile in diversi modelli sia da casting che da spinning e dedicato a tutte le tecniche di pesca, dalle swimbait al finesse più esasperato. La serie è costituita da 18 modelli, 12 da casting e 6 da spinning. Presentano manici splittati o ‘pieni’ in base alla tipologia della canna e alla tecnica per cui sono disegnati. Anche le azioni sono divise per tipologie e sono presenti modelli

POZZOLINI FLY FISHING TELETREK La Pozzolini Fly Fishing, oltre alle due, tre e quattro pezzi, per completare la sua vasta gamma di canne da mosca propone le nuove Teletrek. Si tratta di pratiche teleregolabili con le quali è possibile adattare la lunghezza in funzione dei diversi ambienti e delle diverse tecniche di pesca. In pochi istanti è possibile passare da 2,10 m per districarsi in una zona infrascata a misure più lunghe per ambienti più vasti o per tecniche quali la pesca con la ninfa. Leggerissime, sensibilissime e perfettamente bilanciate, sono realizzate in un composito di carbonio di ultima generazione, con boccole di bloccaggio in materiale plastico autolubrificante e meccanismo interno antivibrazione. Raffinate ed eleganti, hanno finiture con impugnature in sughero super quality, portamulinello con inserto in radica di tuya, anelli monopiede gunsmoke e tubo portacanna in cordura con finiture in pelle. Garanzia 5 anni. Due i modelli:

TT265 - due regolazioni - m 2,10 e 2,65 - #3-4 - 380,00 euro TT295 - tre regolazioni - m 2,10, 2,65 e 2,95 - #3-4-5 - 410,00 euro Per maggiori informazioni: Pozzolini Fly Fishing by A. Pozzolini, Via Trento 2a, 25014 Castenedolo, tel./fax 030/2131002, cellulare 334/6317910, www.pozzolinifly.com, info@pozzolinifly.com. 2/2016

MOSCA e SPINNING

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show room • antiritorno infinito • archetto Air Bail • imbobinamento a spire incrociate • bobina ABS II di ultima generazione • manovella monoblocco di alluminio Modello Molix Skirmjan Power Series

MSK-SW-77MH SPINNING-OFFSET Le canne Skirmjan ‘Power Series’ sono realizzate con tecnologie e materiali innovativi. Leggere e sensibili, la loro particolare conicità ne migliora efficacia e affidabilità. Il processo Carbon Tape che riveste i grezzi aumenta la reattività del fusto alle forti sollecitazioni e riduce lo stress meccanico da torsione. Il modello MSK-SW-77MH Spinning-Offset è quello intermedio della serie Power: versatile, leggero e potente. Ottimo per lo spinning mediopesante in Mediterraneo e medio-leggero in acque tropicali, ha azione progressiva che lo rende reattivo e adatto a gestire un’ampia gamma di artificiali sui pelagici e carangidi nostrani, quali serra, lecce amia, palamite, alletterati e lampughe. Grandi le potenzialità ai tropici nella ricerca di predatori come snapper e blue fin trevally, divertente nelle flat caraibiche a caccia di grandi snook, jack e tarpon. La lunghezza rappresenta il giusto compromesso per poter utilizzare la canna pescando sia in-shore che off-shore. Rapida e nervosa, si esprime al meglio con grandi jerk e popper. Length: 7’7” (231 cm) - Lure: 5/8>2.3/4 oz (20>80 g) - PE Line: 2>4 Action: Regular Fast 20/50 lbs Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix. com, info@protackles.com. (Vincenzo Muscolo)

Capacità Rapporto di Cuscinetti Freno bobina recupero a sfere (kg) EMMS3012H 0,23-200 m 5.6:1 (95 cm) 5 + 1 CRBB 7 EMMS4000H 0,33-250 m 5.7:1 (101 cm) 5 + 1 CRBB 8

Peso (g) 250 340

Per ulteriori informazioni, contattare: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, info@daiwaitaly.it. (Vincenzo Muscolo)

per lo spinning leggero

CARSON TEBEN JET 200

due nuovi mulinelli con tecnologia Magsealed

DAIWA EM-MS EM-MS è la sigla che dà il nome ai nuovi ‘Emblem Magsealed’, due mulinelli di ultima generazione sviluppati da Daiwa. La base di partenza è stata il Caldia A, da cui ereditano l’ottima solidità strutturale ma ne migliorano la fluidità di rotazione grazie a un maggior numero di cuscinetti a sfera e a una bobina più leggera. Gli ingranaggi di tipo Digigear II sono protetti da sporco e acqua salata attraverso l’utilizzo della tecnologia Magsealed con cui sono stati implementati, con l’utilizzo della classica piastra (Magnet Assembly) posta sotto il rotore a protezione della meccanica interna del mulinello. Il rapporto di recupero medio-veloce li rende ideali per numerose tecniche di pesca, soprattutto per lo spinning freshwater e saltwater in particolare. Si tratta di un nuovo piccolo gioiello dal look accattivante e moderno di casa Daiwa, che si contraddistingue per versatilità e robustezza. Caratteristiche tecniche: • corpo in Zaion • rotore Air Rotor • tecnologia Magsealed • tecnologia Digigear II • frizione ATD • rullino guidafilo Twistbuster • 6 cuscinetti a sfera

La vasta gamma dei mulinelli Teben, distribuiti nel nostro mercato dalla torinese Carson, copre praticamente ogni esigenza di pesca, in acque sia dolci che marine; questo redazionale vuole valorizzare un modello di fascia media, il Jet 200, indirizzato a uno spinning leggero come quello esercitato nei laghetti privati per le trote iridee, ma anche nei grandi laghi a caccia di cavedani e persici, come pure in tutte le circostanze nelle quali occorre un mulinello affidabile per ricercare predatori di stazza medio-piccola. Leggero e resistente, il Jet è dotato di due bobine, ha un perfetto avvolgimento del monofilo e nel lancio offre una gittata più che apprezzabile. La frizione sotto sforzo non soffre di alcuno strappo ma scorre fluida, parando anche le sfuriate di qualche grosso aspio allamato in fiume a corrente moderata. Il modello 200 ha una bobina in alluminio (come pure la sua manovella) ben capiente pur essendo indicato per lo spinning leggero, contenendo circa 300 m dello 0,18 mm. Ha un rapporto di recupero di 5,2:1 e pesa solo 240 g con un totale di cinque cuscinetti. Dalle prove che ho effettuato in pesca, si rivela un attrezzo decisamente affidabile, che per estetica e funzionamento complessivo ha un prezzo assai vantaggioso, non avendo nulla da invidiare a modelli ben più costosi di pari qualità. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it. (Giorgio Montagna)


code Skagit per canna a una o due mani

monoami per il no kill

RIO SKAGIT TROUT MAX

DAIKICHI 390/340

Lo speciale profilo delle code Rio Skagit Trout Max permette lanci con ancoraggio preciso con finali affondanti e streamer o mosche affondanti. Per pose più delicate potete aggiungere finali galleggianti o versileader. La loro compattezza le rende perfette dove c’è poco spazio; sono adatte a stripping, swinging, jigging. Progettate per le canne da switch leggere, sono perfette anche con le canna a una mano. In questo caso occorre aggiungere 3 punti: se per esempio si deve usare su una 9” coda 5, bisogna impiegare una 2 (+3=5), per una 9” coda 6 si impiega una 3 (+3=6). Costruite con il core in touch per la massima sensibilità nella ferrata e nel caricamento, sono lunghe poco più di 3 m. Vanno usate con una gripshooter prima o una running line. A questo indirizzo è possibile vedere un video di presentazione: https://vimeo.com/134019075. Prezzo: 39,95 euro. In esclusiva a Milano da Garue sas, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, www.garue.it, info@garue.it.

Con il diffondersi del no kill e della trout area, Daikichi ha prodotto la propria serie di ami singoli da cucchiaino. Gli ami, disponibili con e senza ardiglione, grazie alla loro resistenza nonostante il gambo molto fine sono l’ideale per sostituire le ancorette di cucchiaini ondulanti e rotanti. La curva ampia permette una ferrata migliore e abbassa notevolmente il rischio di slamare il pesce. Il tentativo di Daikichi è quello di offrire ai pescatori un’ampia gamma di monoami da artificiale, così da portare molti di loro verso una scelta più etica, nel maggior rispetto del pesce durante le battute di pesca. Gli ami sono venduti in bustine da 20 pezzi nelle misure 6-8-10. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

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MOSCA e SPINNING

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show room una nuova coda Cortland

PRECISION FINESSE TROUT L’innovativa coda Precision Finesse Trout è stata studiata per pescare con mosche molto piccole a lunghe distanze in correnti complesse. Le sue caratteristiche comprendono un running line molto liscio e dal diametro molto sottile, caratteristica che permette di lanciare ancora più distante in situazioni di vento sostenuto. Il rivestimento morbido della testa, invece, rende i lanci veloci più precisi e delicati. Tutti questi accorgimenti diminuiscono notevolmente il dragaggio della coda, permettendo al pescatore di rimanere in pesca più facilmente e più a lungo, rendendo anche i mending molto più facili da eseguire grazie al galleggiamento migliorato. Disponibile dalla WF2 alla WF6. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

con elevato carico di rottura

DAIKICHI BIG FIGHT FLUOROCARBON La casa giapponese Daikichi presenta la nuova serie di fluorocarbon da terminali per pesci di grossa taglia. Le misure partono dallo 0,40 mm per arrivare a 1 mm, vantando tutte un elevato carico di rottura. Disponibile in bobine da 25 m, rappresenta l’ideale per la realizzazione di leader o di montature per la pesca in saltwater, ma anche in acque dolci qualora sia richiesto un carico di rottura estremamente alto, come per la pesca del siluro, del luccio o della marmorata. Si potranno inoltre sfruttare al meglio le altre note caratteristiche del fluorocarbon, quali l’elasticità ridotta, la grande resistenza all’abrasione e l’invisibilità in acqua. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

nuova finitura lucida

PORTAMULINELLO FUJI DNPS Novità 2016 di Fuji è la colorazione con finitura lucida disponibile per i portamulinelli DNPS nelle misure 18-20-22, che donerà alle canne un aspetto realmente accattivante, consentendo di abbinare il portamulinello ad anelli con gambo

cromato senza timore che stoni. La praticità e la comodità del DNPS sono ormai testate e conosciuta da anni e da oggi potranno finalmente essere utilizzate nei montaggi più stravaganti. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

taglia unica 3,95”, in otto colorazioni

BLACK FLAGG BIGG BUTT SMALL Black Flagg® Raw Fishing Attitude mette alla luce il fratello maggiore del suo best seller invernale. È infatti ora disponibile il Black Flagg® Bigg Butt Small 3.95”. Lo shape del nuovo custom stick worm è identico al fratello minore Bigg Butt xs 3.25” ma più voluminoso, con conseguente movimento della coda evidente anche su recupero lineare.

Nell’Area Trout consente sia lanci veramente lunghi, sia di affondare a maggiore velocità qualora si stia pescando weightless e insidiando trote apatiche in prossimità del fondo, quando si rende necessaria una presentazione il più naturale possibile. Durante la stagione calda si rivela un ottimo alleato quando occorre ricercare il black bass con la tecnica dello skipping, innescato wacky e perfino punching grazie alle dimensioni contenute ma il peso elevato. More bass color coming soon! Persico reale e lucioperca, ghiotti di minnow, possono essere insidiati con il drop shot o il microjig, tecniche ed esche in cui il Bigg Butt Small 3.95” si trova perfettamente a suo agio. Recuperato ad alte velocità su testina piombata oppure sul fondo fatto letteralmente, strisciare sarà un ottimo ‘bocconcino’ anche per i predatori marini. Disponibile nell’unica taglia di 3,95” e in otto colorazioni per essere sempre pronti a qualsiasi tipo di acqua e di predatore. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.

disponibile la nuova misura

SEASPIN LEPPA 11 Dopo i Leppa 22, 33, 44 e 55, non poteva mancare la misura piccola del particolarissimo jig della casa sarda Seaspin. Nasce quindi Leppa 11 come risposta a tutti i lanciatori salt e freshwater che amano utilizzare attrezzature light per la ricerca dei loro predatori preferiti. Rimangono invariate le proporzioni e la forma dei fratelli maggiori: quella particolare ‘anatomia’ che rende i Leppa unici nel loro genere. Il corpo schiaccia-


to e aerodinamico, con il baricentro dell’esca spostato verso la parte posteriore, rende questo jig un vero ‘proiettile’. Il suo nuoto risulta nervoso e scodinzolante anche su recuperi lenti e lineari e l’artificiale risponde con prontezza alle jerkate producendo il classico movimento ‘side to side’, generalmente più comune nei classici jerk minnow. Durante la caduta verso il fondo il jig, grazie alla forma a coltello, lascia la traiettoria verticale per esibirsi in uno sfarfallio disordinato, accentuato dalla rifrazione della luce sul fianco dell’esca, formato da tre piani leggermente angolati tra loro. Proprio per questa caratteristica i progettisti del marchio hanno deciso di armare il metal con un singolo assist (formato da un resistente cordino e da un Gamu round Hook misura #1). Ecco perché: • l’assist hook è un elemento mobile aggiuntivo che crea interesse alla vista del predatore; • la ‘leggerezza’ dell’assist aumenta le probabilità di strike soprattutto sui predatori che aspirano l’esca; • se il jig viene utilizzato sul fondale, la ‘leggerezza’ dell’assist hook scongiura spiacevoli incagli; • il Gamu Hook facilita e velocizza le fasi di slamatura, rendendo possibile il rilascio della preda; • la mobilità dell’assist hook annulla completamente qualsiasi effetto leva o torsione, che spesso fa slamare la preda; • la robustezza dell’assist hook (massimo carico 55 lbs) rende un’esca piccola come questa performante anche su prede di ottima taglia. Si intuiscono così i numerosi scenari nei quali il Leppa 11 può essere impiegato con successo: dalle classiche mangianze offshore (alletterati, sugarelli, sgombri, occhiate, tombarelli, lampughe, palamite ecc.) alla ricerca di tutti i pesci di fondale, come paraghi, gallinelle, dentici, scorfani e tracine. Risulta ottimo, inoltre, per insidiare da terra negli schiumoni del sottoriva spigole, saraghi, occhiate, serra e barracuda. Grazie alla sua misura, si presta poi a essere impiegato anche in freshwater, per esempio lasciato cadere verso il fondale di un grande lago alla ricerca di un persico reale oppure fatto sfarfallare nella corrente di un torrente, pronto a incuriosire una bella trota in caccia. Per il resto, la vostra fantasia saprà trovargli impieghi altrettanto validi ed efficaci! Per ulteriori informazioni: Utopia Tackle srl, tel. 338/2278600, magazzino in Via Lenin 216/e, località San Martino Ulmiano, 56017 San Giuliano Terme (PI), tel. 347/8519369, info@seaspin.com, www.seaspin.com.

utilizzare come delle ninfe da mosca, quindi lasciandole trasportare dalla corrente e animandole leggermente di tanto in tanto. In contesti dove la corrente è minore, possono essere utilizzate a recupero come un qualsiasi rotante; in generale le Spinnymph prediligono recuperi lineari e lenti. Soprattutto nel periodo primavera/estate, questi artificiali sono estremamente catturanti anche in caduta e nella pesca in verticale, per cui negli ambienti più difficili e nelle buche più strette dei nostri torrenti riescono a catturare anche dove non si riuscirebbe a manovrare nessun altro tipo di rotante, o dove questi ultimi potrebbero insospettire il pesce. Un altro vantaggio delle Spinnymph è che con il loro favorevolissimo rapporto dimensione/peso hanno una lanciabilità e un grado di affondabilità estremamente elevati rispetto al loro peso. La gamma delle Spinnymph è attualmente composta da sette modelli per un totale di nove versioni, con ami dal n. 8 al n. 4 e pesi da 0,95 a 2,10 g. Alcuni modelli sono proposti su ami con microardiglione, altri su ami senza ardiglione. i prodotti Flumen sono acquistabili direttamente tramite il portale www.extrafg.com. Visitate anche la pagina Facebook: https://www. facebook.com/flumenflystyle.

ninfe rotanti ad alta tecnologia, estremamente catturanti

FLUMEN SPINNYMPH per la pesca dei grandi predatori d’acqua dolce e salata La tecnica del Fly Style Spinning si basa sul concetto di realizzare esche che siano una fusione tra il mondo spinning e quello mosca. Dando la possibilità ai pescatori a spinning di avere una varietà maggiore di artificiali, con esche più imitative, più naturali e in molti casi espressamente progettate ad amo singolo per praticare un corretto catch and release. Sicuramente uno degli artificiali che incarna meglio questa filosofia è la Spinnymph, ovvero la ninfa rotante. Adattando la costruzione delle ninfe da mosca, aumentandone il più possibile il rapporto peso-dimensione amo tramite l’utilizzo di materiali estremamente tecnici come il tungsteno e aggiungendo un’elica rotante, i designers Flumen sono riusciti a creare un’esca estremamente catturante, che si adatta perfettamente ai più disparati contesti di pesca. In zone a forte corrente si possono

MOLIX RA GRUB 8 La RA Grub 8 è una softbait sviluppata dal corpo della RA Shad 6’’ per la pesca dei grandi predatori d’acqua dolce e salata. L’ormai nota forma idrodinamica del corpo assicura stabilità e un movimento trasmesso dalla generosa coda a falcetto, che grazie alla nuova miscela di cui è composta la soft bait produce abbondanti vibrazioni già al primo accenno di recupero. Lungo la schiena e la pancia sono state ridisegnate le tasche, in modo da poter calzare voluminosi ami offset o swimbait e utilizzare l’esca tra gli ostacoli e la vegetazione. Si presta ottimamente

anche all’utilizzo su teste piombate o come trailer per grossi jig e spinnerbait. Arricchita con un nuovo scent, è disponibile in sei diverse colorazioni. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@ protackles.com. (Andrea Melloni)

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MOSCA e SPINNING

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show room

per lo spinning leggero e ultraleggero

PELICAN PINKY 3 E 5 CM AFFONDANTI Quando persici reali, cavedani, trote di ruscelli e fiumi si mettono in movimento in strati di mezz’acqua, o meglio ancora occupano postazioni di caccia vicini al fondo, i minnow affondanti giocano un ruolo determinante per accaparrarsi belle e divertenti catture. Perfetti nella colorazione che imita il pesce foraggio presente nei grandi laghi (alborelle, piccoli gardon) o nei fiumi (barbetti, vaironi ecc.) i Pinky da 3 e 5 cm di Pelican sono ideali per lo spinning leggero o ultraleggero, a seconda della situazione di pesca. Il 3 cm pesa ben 6 g e si lancia in modo apprezzabile mantenendo un movimento impeccabile nel richiamo anche a mezz’acqua, mentre il 5 cm ne pesa 9. Oltre a interessare svariati predatori di lago, il 3 cm può essere impiegato anche nella disciplina dell’Area Trout per le iridee d’allevamento. Sono prodotti in legno di balsa, trattati con i migliori materiali e tutti testati prima di essere confezionati per la vendita nei negozi specializzati. Montano piccole ancorette particolarmente affilate e affidabili per i predatori citati, mentre la paletta direzionale è sinonimo di garanzia anche contro gli urti presi accidentalmente, magari per un lancio poco preciso. Per ulteriori informazioni: Pelican snc, via Pasubio 34, 36034 Malo (VI), 0445/607518, mobile 328/1494293, 338/ 4083623, info@pelican-fishing.com, www.pelican-fishing.com. (Giorgio Montagna)

Crazy Plankton e My Turn

MINICRANK STRIKE PRO La filosofia dell’Area Trout sta prendendo piede ormai in ogni regione della nostra penisola, per cui le aziende più attente si stanno prodigando nell’offrire attrezzature e artificiali all’avanguardia per questa tecnica, che alcuni giudicano una semplice moda ma che a noi sembra invece

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rappresentare una prospettiva dinamica e divertente, che riguarda soprattutto i giovani spinningofili, ma non solo. L’azienda torinese Carson, della quale presento nel mio articolo su questo numero alcuni ondulantini da 3 g per la stessa tecnica, ha fra i suoi brand più importanti in campo artificiali il marchio Strike Pro, che ha recentissimamente immesso sul mercato dei nuovi minicrank particolarmente accattivanti, dotati di un movimento in acqua assolutamente impeccabile. Li abbiamo presi in consegna in occasione del Pescare Show di Vicenza e abbiamo avuto modo di provarli solo qualche ora prima di andare in stampa, ma vogliamo presentarli immediatamente per la loro relazione con l’articolo citato e per l’effettivo interesse che rivestono. Si tratta del Crazy Plankton, che misura 2,1 cm per soli 1,6 g, in versione ‘sinking’, e del My Turn, di 3,1 cm per 2,1 g (stessa versione sinking). Sono ovviamente dotati di amo singolo affilato ma privo di ardiglione, per promuovere, come tassativo per questa disciplina, il rilascio della preda. Una nota tecnica che mi preme subito evidenziare è che oltre ad apparire validissimi nello spinning ultralight alle trote iridee degli impianti che si sono organizzati per la pratica dell’Area Trout (di norma l’ambiente ideale è caratterizzato da dimensioni del laghetto esigue e di bassa profondità), possono interessare benissimo svariati predatori delle acque libere, come grosse scardole, cavedani, persici reali ecc. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it (Giorgio Montagna)

in esclusiva per l’Italia

BLACK MINNOW SPECIAL EDITION Ormai la Black Minnow mania dilaga in Italia… da ormai tre anni gli artificiali siliconici più famosi e innovativi d’Europa sono disponibili per gli appassionati di spinning di tutta Italia grazie alla lungimiranza della Old Captain srl. L’azienda di Busto Arsizio ha recentemente firmato un contratto di esclusiva con la FIIISH con sede a Brest - Bretagna. Un punto fondamentale di questo importante accordo è rappresentato dalla stretta collaborazione tra le due aziende per sviluppare anche prodotti specifici, progettati appositamente per il mercato italiano. Primo risultato il lancio, a partire dal mese di aprile, di un modello esclusivo di Black Minnow disponibile esclusivamente per il mercato italiano. Una opportunità che legittima indiscutibilmente i risultati conseguiti fino ad ora. Si tratta di un modello offshore della misura 2 (90 mm) con testa


da 10 g. La particolarità di questo modello, mai vista su nessun altro modello di Black Minnow, è la colorazione Fluo del ventre, che rende questo artificiale particolarmente indicato per l’uso notturno o nelle fasi crepuscolari. Al ventre Fluo è stata abbinata una schiena Red Glitter più efficace per utilizzi durante il giorno. I Black Minnow esclusivi saranno disponibili in edizione limitatissima e in una inconfondibile confezione rossa. Tutte le info sui prodotti FIIISH sono disponibili sul sito www.oldcaptain.it e su Facebook alla pagina ufficiale FIIISH Italia. in arrivo i nuovi colori massima qualità dei componenti

BLACK FLAGG JAWS SPINNER Se chiedessimo a un pescatore qual è l’esca da luccio più efficace risponderebbe: ‘il rotante’. Come di consuetudine, Black Flagg® Raw Fishing Attitude è attenta alle richieste dei suoi ruvidi ed esigenti aficionados e, continuando ad avvalersi della manifattura di precisione di ILBA, ha creato il nuovo Jaws Spinner, un rotante 100% made in Italy. Dalla paletta al corpo, tutto è realizzato su specifiche richieste della Jaws Bunch per avere un prodotto performante e con la qualità italiana che ci contraddistingue nel mondo. Corredano il Black Flagg® Jaws Spinner le T.O.W. Qwikk Skirt XL per dare ancora più volume all’esca, uno split ring molto robusto e un’ancoretta Mustad di grande affidabilità. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.

la nuova colorazione Real Winner

VIOLA-CROMO-GIALLO Fra le tante novità 2016 di Real Winner segnaliamo la nuova colorazione per i suoi classici artificiali freshwater. Il colore con fianchi argento, schiena viola con dettagli neri e pancia gialla è stato testato per un anno intero su qualsiasi tipo di pesce, ottenendo risultati straordinari nella pesca dei salmonidi in acque libere e soprattutto sulla trota lacustre, senza dimenticare gli incredibili successi con le spigole, sia in mare che in fiume. Anche se i pescatori si sono spesso opposti a qualsiasi tipo di attrezzatura dal colore viola (in genere per scaramanzia), Real Winner ha notato che il contrasto tra viola e giallo, unito ai riflessi dell’argento, crea in acqua degli effetti difficilmente ottenibili con altri colori dello spettro, rendendo la nuova colorazione – indicata in tutte le condizioni di cielo e acqua – una delle più adescanti mai prodotte dalla casa lombarda, quindi una scelta obbligata per tutti gli amanti dei classici artificiali Real Winner e della pesca in acque dolci. Il colore è disponibile su ogni misura e tipologia di artificiale, dal floating al super casting. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

PELICAN BOMBIX E COLIBRÌ Sono in arrivo nuove colorazioni per due classici intramontabili di casa Pelican Bombix e Colibrì. Per chi ancora non li conoscesse, i due lipless dal rollio ultrarapido sono stati progettati per lo spinning in acque ferme ma sono da sempre utilizzati con successo in molti altri contesti, dal grande fiume al torrente, dall’ultralight a cavedani fino allo spinning pesante a siluri. L’impiego di questi artificiali sembra non conoscere limiti: si vocifera funzionino divinamente anche in ambiente salato, a spigole e non solo... Per saperne di più, seguite la pagina Facebook o visitate il sito internet www.pelican-fishing.com.

con le stesse caratteristiche dei modelli da Area Trout

BLACK FLAGG G4 PLUS Il successo degli ondulanti da Area Game, come il Black Flagg G1 Spoon e G3 Spoon, ha contagiato numerosi pescatori, che ricercano le stesse peculiarità di queste esche anche con pesi maggiori. Black Flagg. da anni attenta a tutte le richieste e tendenze di mercato. mette alla luce il nuovo G4 Spoon, con gli stessi features dei fratelli minori ma affidandosi ancora una volta a Ilba per la verniciatura del suo nuovo prodotto, che andrà a soddisfare sia gli amanti della trota in laghetto, sia tutti coloro che praticano la pesca in torrente con gli ondulanti: nel Black Flagg G4 Spoon troveranno un grande alleato. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, info@t2distribution.com, www. blackflagg.com.

in cinque misure

STONFO STREAMER FISH HEADS Ecco un altro prodotto interessante della ditta Stonfo, pensato questa volta per la realizzazione di streamer assimilabili a pesciolini. In commercio si trovano già prodotti similari di varie forme, colori e dimensioni, ma dalle prove effettuate le Streamer Fish Heads della Stonfo mostrano di avere qualcosa in più. Anzitutto queste teste sono caratterizzate dal loro profilo, che ricorda verosimilmente la testa di un pesciolino ed è stato disegnato per consentire una silhouette ‘filante’ dell’artificiale. Una volta completato il montaggio, poi, l’applicazione della testina è semplice e veloce grazie al disegno simmetrico che ne facilita la corretta posizione. L’inserimento della testina, inoltre, avendo questa una cavità profonda e pareti relativamente sottili, consente di allineare e compattare il materiale in modo da fargli assumere una forma omogenea e lineare. Ba-

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show room stano poi alcune gocce di collante rapido e alcuni giri di filo e nodi a ridosso dell’occhiello per stabilizzarne la posizione. Le testine hanno anteriormente una fessura orizzontale per il passaggio dell’occhiello proporzionata alla grandezza dell’amo che la stessa può sopportare, mentre apposite sedi ricavate lateralmente permettono un facile inserimento degli occhi comunemente reperibili in commercio. Con le Streamer Fish Heads si possono realizzare artificiali di tipo sia galleggiante che affondante. Questa la procedura di montaggio suggerita: completare l’artificiale realizzando un conetto con vari giri di filato e lasciando un piccolo spazio tra il conetto di filo e l’occhiello dell’amo al fine di alloggiare la Streamer Fish Head. Chiudere con alcuni nodi e recidere il filo. Versare alcune gocce di collante rapido sul conetto e oltre. Introdurre quindi a pressione la testina nella posizione voluta, facendo in modo che rimanga un piccolo spazio fra l’estremità della testina e l’occhiello per la chiusura definitiva. Fermare di nuovo il filo di montaggio nello spazio fra la testina e l’occhiello. Con vari giri realizzare un ringrosso a bloccare definitivamente la testina, quindi chiudere con alcuni nodi e gocce di collante. Terminare l’artificiale applicando gli occhi nelle apposite sedi. Le Streamer Fish Heads sono realizzate in materiale plastico ad alta resistenza e sono prodotte in cinque misure per ami dal n. 8 al 9/0 e nei colori cristallo, oro, argento, rosso, rame, nero, celeste chiaro. Questa la misura degli ami in relazione alle testine: XS #8-6; S #4-2; M #1-3/0; L #4/0-6/0; XL #7/0-9/0. Le misure XS e S sono commercializzate in confezioni da dodici pezzi, le altre in confezioni da sei pezzi. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.

in inox high quality 304

MOLIX HD PLIERS La HD Pliers è una pinza realizzata completamente in acciaio inox ‘high quality 304’. Ciò ne aumenta la robustezza e la resistenza alla salsedine, preservandone nel tempo le caratteristiche. Il piccolo ‘becco’ su uno dei due morsetti consente al pescatore di aprire agevolmente split ring anche di dimensioni generose senza grandi sforzi, mentre l’impugnatura ergonomica in gomma ne assicura una presa facile e solida anche con le mani bagnate. Il cutter, in speciale tungsteno, consente di tagliare trecciati e fluorocarbon in modo netto e pulito. Infine, la pratica custodia in robusta cordura, da fissare alla cintura, è dotata di molla di sicurezza e permette al pescatore di avere sempre con sé l’HD Pliers e di utilizzarla in sicurezza senza il rischio di perderla. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix. com, info@protackles.com. (Vincenzo Muscolo)

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con una ricca serie di dotazioni

GIACCA VISION KUST Kust (dal finlandese Costa) è una delle novità lanciate da Vision per il 2016 per quanto riguarda le giacche specifiche da wading. Come il modello Vene, recensito in un precedente numero, anche la Kust è una giacca impermeabile e traspirante di altissimo livello, progettata per un impiego versatile da riva o da barca. Include tutte le caratteristiche di una normale giacca da wading, come le maniche preformate, le tasche scaldamani sul petto (senza imbottitura pail), i polsini regolabili con Velcro, il cappuccio regolabile molto ampio per essere facilmente indossato con berretti, e gli elastici di regolazione in vita. In aggiunta, Kust ha alcune dotazioni speciali, come il collo maggiorato con interno pail, tasca interna al petto con asola per cuffie, tasche interne con D-ring di sicurezza. Inoltre, nella tasca esterna sinistra, è presente un panno pulisci occhiali con cordino di sicurezza. Caratteristiche tecniche • tessuto impermeabile e traspirante F4 fabric • zip YKK® AquaGuard® VISLON® arancioni • maniche preformate • due tasche esterne al petto con D-ring di sicurezza • una tasca interna con asola per cuffie • le tasche interne sono accessoriate con zip YKK antispruzzo • Pannllo pulisci occhiali con cordino e clip di sicurezza • collo maggiorato con interno pail • cappuccio regolabile e maggiorato • elastico di regolazione in vita Per ulteriori informazioni: Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it.

prezzo speciale sul combo

PATAGONIA: WADER RIO AZUL E ULTRALIGHT WADING BOOTS I Patagonia Rio Azul, novità 2016, sono wader realizzati in H2No™ Performance Standard impermeabile/traspirante, più leggeri e comprimibili, pensati per climi caldi o per pescatori che viaggiano molto. Quando tutto quello che vi serve per la pesca lo state portando sulle spalle o in un bagaglio destinato al check-in, ogni grammo è prezioso. I Rio Azul sono costruiti per offrire la massima leggerezza possibile e la migliore comprimibilità, caratteristiche che li rendono la scelta ideale da indossare con temperature e acque più calde. Il nuovo tessuto flessibile H2No™ Performance Standard in poliestere da 207 g/m² a 4 strati, con barriera impermeabile/traspirante e trattamento DWR (idrorepellente a lunga durata), si unisce efficacemente alla struttura SSC con cucitura singola che elimina le cuciture nei punti più alti maggiormente soggetti ad usura e che caratterizza ora tutta la linea di wader per incrementarne la resistenza. Per aggiungere ulteriore versatilità, la regolazione delle bretelle tramite fibbie specifiche per uomo/donna consente di indossare i Rio Azul come un normale paio di pantaloni, ad altezza vita. Il nuovo parasassi con struttura a inserti piatti drena l’acqua velocemente sia che peschiate da riva o dalla barca, pur mantenendo una grande resistenza alle abrasioni e all’usura durante guadi e camminate per raggiungere i migliori luoghi dove lanciare. Sotto i nuovi parasassi, i calzari sono caratterizzati da una migliorata vestibilità anatomica, più simile a quella di


una calza, e sono realizzati in un neoprene da 4 mm più denso, che non si compatta. La cintura da pesca elasticizzata con fibbia a basso profilo protegge dalle brutte sorprese se un guado dovesse rivelarsi più profondo di quanto immaginate. Con porta-attrezzature frontale per il pratico aggancio di accessori. Logo in rilievo con trota e Fitz Roy per completare il design. Kit per la riparazione rapida incluso. Riepilogo caratteristiche: • shell in poliestere ad armatura semplice H2No™ Performance Standard, con barriera impermeabile/traspirante e trattamento C6 DWR (idrorepellente a lunga durata); cuciture completamente termo nastrate; • innovativa struttura SSC con cucitura singola, che elimina completamente le cuciture nella parte interna della gamba, il punto più alto maggiormente soggetto a usura; • cintura completamente elasticizzata; specifica regolazione delle bretelle per uomo/donna tramite fibbie per indossare i wader anche come un normale paio di pantaloni; • porta-attrezzature in Hypalon™ con taglio laser per accedere in modo semplice a utensili, pinzette e altro; anelli di fettuccia (daisy chain) interni per agganciare l’equipaggiamento; asola interna nella parte centro-posteriore per appendere comodamente i waders ad asciugare; • gambe con struttura articolata; • i calzari sinistro e destro hanno vestibilità anatomica a volume ridotto, risultando avvolgenti come un paio di calze, e sono realizzati in resiliente neoprene da 4 mm che non si compatta, per una maggiore durata nel tempo; • parasassi con struttura essenziale a inserti piatti per minore abrasione e usura; • H2No™ Performance Standard shell: 100% microfibra di compatto poliestere tessuto in diagonale da 207 g/m² a 4 strati, con barriera impermeabile/ traspirante e trattamento C6 DWR (idrorepellente a lunga durata); • 879 g; • prodotto in Vietnam. Altra novità 2016 è quella degli scarponcini Patagonia Ultralight Wading Boots in gomma aderente, eccezionalmente leggeri e flessibili, che donano resistenza, stabilità e protezione al piede. Barche e pick-up possono solo portarvi a destinazione, ma per raggiungere i pesci migliori il resto del cammino dovete percorrerlo a piedi. Quando il sentiero è davvero lungo, gli Ultralight Wading Boots rendono più scattanti i vostri passi all’andata e al ritorno. La nuova tomaia in pelle sintetica ha una linea più essenziale, si asciuga rapidamente, è altamente flessibile e ha un’incredibile durata anche dopo anni di uso intensivo. La resistente rete in monofilo è ideale per il drenaggio del sottopiede, tenendo alla larga sabbia e sedimenti. La striscia protettiva esterna tra suola e tacco, il sostegno interno e il puntale rinforzato proteggono il piede dalla pressione dell’acqua durante i guadi e dal fondo sassoso dei fiumi. Il resistentissimo battistrada Rock Grip in gomma aderente può essere agganciato al cinturino delle pinne, è dotato di spazi per l’inserimento dei tacchetti (venduti separatamente) e può essere risuolato per una maggiore durata nel tempo. Riepilogo caratteristiche:

• la pelle sintetica a rapida asciugatura è comoda e leggera; la rete Venergy con filati Bionix è incredibilmente resistente e consente un veloce drenaggio, tenendo alla larga sabbia e sedimenti; • sostegno superiore interno e puntale rinforzato per una maggiore resistenza alla pressione dell’acqua durante i guadi; • vincitore del riconoscimento ‘Best Footwear’ nel 2012 all’EFFTEX; • tomaia in pelle sintetica con base del piede in polipropilene; intersuola sagomata in EVA, lunghezza intera; • 1077 g per paio. Suole in gomma o feltro, chiodabili. • suola Rock Grip resistente all’usura; i battistrada possono essere risuolati; design della suola che consente l’aggancio al cinturino delle pinne; possibilità di inserire i tacchetti, venduti separatamente. • suola feltrata in poliestere cucito resistente all’usura; battistrada completamente risuolabile; suola agganciabile al cinturino delle pinne. Il prezzo dei wader Rio Azul è di 275 euro, quello degli Ultralight Wading Boots di 200 euro. Sull’acquisto congiunto viene praticato uno sconto speciale: 390 euro anziché 475. I prodotti sono in vendita a Milano da Garue sas, via del Torchio 14, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, www.garue.it, info@garue.it.

fino al 30 giugno offerta speciale per due pescatori in Patagonia

MIRADOR NIRES LODGE Il Mirador Nires Lodge rappresenta la base ideale da cui partire alla scoperta della pesca in Patagonia. Situato a pochi chilometri dal centro di San Martin de los Andes, è immerso in un panorama mozzafiato e offre una spettacolare vista a 360°, nella tranquillità e nella privacy più assolute. Le acque raggiungibili in giornata sono molte e differenti tra loro. Senza considerare i torrenti, sono decine e decine i fiumi dalla media alla grande portata disponibili nella zona di San Martin de los Andes (Rio Chimehuin, Rio Malleo, Rio Limay ecc.). A questi si aggiungono i laghi, che per quantità, varietà ed estensione renderebbero necessari anni di esplorazioni per conoscerli tutti. Fino al 30 giugno 2016 (salvo verifica della disponibilità) è attiva l’offerta ‘Discovery Patagonia’, valida per due pescatori. Ecco il programma: Giorno 1: arrivo in aeroporto; transfer e sistemazione presso il lodge; coup de soir p/o il Rio Chimehuin. Cena di benvenuto in tarda serata. Giorno 2: servizio navetta A/R a scelta verso uno dei fiumi raggiungibili in giornata (pref. Rio Malleo). Giorno 3: pesca con guida argentina in luogo scelto al momento, in base alle condizioni delle acque. Giorno 4: servizio navetta A/R verso uno dei laghi della zona. Pesca con il pontoon o belly boat forniti dal lodge. Giorno 5: primo giorno di flottada con guida argentina; notte in tenda da due posti, con cena p/o il campo allestito sulle sponde del fiume. Giorno 6: secondo giorno di flottada con guida argentina; in tarda serata rientro e cena p/o il lodge. Giorno 7: servizio navetta A/R a scelta verso uno dei fiumi raggiungibili in giornata. Giorno 8: shopping in San Martin (2/3 ore), se gli orari del volo lo consentono; transfer in aeroporto. Tariffa a listino euro 2.030 (escluso voli), in promozione euro 1.680 cadauno (escluso voli). Per informazioni: www.patagoniafishinglodge.com, patagoniafishinglodge@gmail.com. 2/2016

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recensioni mercatino Moreno Bartoli, Advanced Custom Lures Building. Secondo manuale del costruttore di esche artificiali, 2016, pp. 192, € 30,00. Dopo il successo del suo primo manuale, Moreno ha deciso di riunire in volume le migliori ricette che uscirono a suo tempo sulla rivista «Pescare» in una sua rubrica. Così, a un breve riepilogo dei ‘fondamenti’ dell’autocostruzione, dedicato soprattutto a chiarire alcune tecniche di aerografia, all’uso di maschere crative e alla realizzazione di occhi, anelli e palette, fa seguito una lunga serie di costruzioni di artificiali da spinning (e da traina) organizzate secondo la suddivisione delle esche presentata nel primo volume. Se alcune categorie sono naturalmente molto rappresentate, con la previsione di più ricette costruttive, corrispondenti anche a varianti specifiche, come quelle di rotanti, ondulanti e minnow, non mancano tuttavia ricette di esche particolari e magari complesse. Tutte comunque rivelano la grande esperienza di Moreno come costuttore ma al tempo stesso la sua bravura nel condensarla in spiegazioni chiare e didascaliche. Non poteva essere diversamente nel caso del ‘Professore’, ma occorre ricordare come proprio questo stile di insegnamento abbia avuto un ruolo fondamentale nel formare più di una generazione di autocostruttori, in un periodo in cui la passione per il lure building non era certo diffusa come lo è – grazie a Moreno – adesso. Il volume, nonostante quanto si è detto, risulta molto utile anche a chi qualche esperienza già se l’è fatta e vuole approfondire aspetti determinati o tentare nuove esperienze, con nuovi artificiali. Per ordinare il libro: tel. 328/0937272, spliche@alice.it, www.morenobartoli.it. Luca Ciuffardi e Matteo Capurro, Pesci e crostacei dell’Appennino settentrionale e delle Alpi occidentali, Edizioni Il Piviere-Sagip, 2015, pp. 230, € 18,00. I lettori di questa rivista conoscono ormai il nome dell’ittiologo Luca Ciuffardi – su questo numero appare il suo secondo articolo – e hanno avuto modo di apprezzarne le qualità di divulgatore scientifico. In questo volume, scritto con lo zoologo Matteo Capurro, sono contenute approfondite schede sui pesci suddivisi secondo il criterio della zonazione ittica (zona dei salmonidi, dei ciprinidi a depisizione litofila, di quelli a deposizione fitofila, dei mugilidi), cui seguono due capitoli dedicati ai grandi migratori (lampreda, cheppia, anguilla) e ai crostacei decapodi d’acqua dolce. Non manca alla fine, per la gioia dei pescatori a mosca, un capitoletto sui macroinvertebrati, ovvero sugli organismi acquatici bentonici. Il volume, riccamente illustrato e dotato di una serie di belle tavole a colori dei pesci realizzate da Marco Cavassa, intende «incentivare una migliore conoscenza della vita nelle acque dolci, primo passo verso un maggior rispetto e una corretta gestione». La trattazione, seppure divulgativa, tiene sempre conto delle più recenti conoscenze scientifiche ed è particolarmente interessante per il pescatore grazie all’approfondita descrizione delle zone ittiche – e all’interno di queste dei vari habitat –, oltreche per l’attenzione data alle informazioni sulla diffusione dei vari pesci, sui rischi di conservazione delle singole specie, sugli aspetti gestionali. Per ordinare il volume: Il Piviere, tel. 014334627, info@ilpiviere.com, www.ilpiviere.com.

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CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI • Cerco mulinelli antichi di fabbricazione italiana o artigianali (no Japan, Korea, Taiwan). Per alcuni modelli offro fino a 100 euro. Inviare foto dei mulinelli, numero telefonico e sarete contattati. Franco, francofr04@gmail.com, 333/4756168. (B) • Vendo mulinello Daiwa Caldia 2506 usato due-tre volte, come nuovo, 80,00 euro; vendo Orvis spinning Frequent Flyer 7’ 100 euro, Orvis spinning Frequent Flyer 6’ 100 euro, entrambe usate tre-quattro volte, come nuove. Enrico, silvestrini.enrico@alice.it, 348/8076342. (B) • Vendo canna St. Croix Mojo Inshore 7’ 3/4 - 1 1/4 oz. monopezzo nuova, causa doppio regalo. La canna ha ancora il nailon nel sughero e i suoi cartellini originali! Prezzo di listino 150 euro, io vendo a 100 euro. Vendo canna Savagear Bushwacher 8’. 10-40 g. 2 pezzi, anche questa nuova con cartellini originali, 100 euro. Vendo canna G.Loomis lr 8445 7’ 10-20 lb. 3/8-2 1/4 oz. GL2 monopezzo. Canna con poche pescate all’attivo e normali segni di usura, 90 euro. Juri, Michelaeire@live.it, 338/2269704. (B) • Vendo causa inutilizzo mulinello Shimano Stradic 4000FA (made in Japan) in condizioni perfette pari al nuovo con due manovelle (una singola e una doppia) oltre a quella doppia in dotazione. Chiedo 100 euro spese escluse. Rudy, djrudyb@gmail.com, 347/2438368. (B) • Vendo canna Sage VT2 9`#8 in 4 pezzi, con tubo originale in cordura. Utilizzata per pesca al bass, luccio e streamer in fiume. Ottime condizioni, con trattamento anticorrosione e utilizzabile quindi anche in mare. Visionabile a Milano, prezzo 230 euro; vendo mulinello Rapture Guide Master AMC # 7/8 acquistato marzo 2015 in scatola originale con backing e coda WF8F omaggio. 80,00 euro + s.s. Paolo, iphone.paolofortunati@gmail.com, 335/8436130. (B) • Vendo le seguenti canne per sfoltimento attrezzatura: Loop Green Line LGL 3823A 8’,2’’ #3, in 3 pezzi con 2 cimini + 2 pezzi centrali, fodero + tubo cordura con tracolla 180 euro + s.s.; Loop Green Line LGL 593-3A 9’,3’’ #5 in 3 pezzi con 3 cimini, fodero + tubo cordura con tracolla 170 euro + s.s. Disponibile per vendita in blocco a 300 euro + s.s. Paolo, iphone.paolofortunati@gmail.com, 335/8436130. (B) • Vendo mulinello Abu Cardinal 3 a 100 euro; Abu Cardinal 4 a 70 euro. I mulinelli sono in ottime condizioni e invio foto a richiesta. Compro mulinelli antichi italiani, inviare foto. Franco, francofr04@gmail.com, 333/4756168. (B) • Vendo canna da mosca Guideline 7’ coda 3 in 4 pz completa di tubo e fodero originali. Trattasi del modello LPXe. Praticamente nuova, acquistata da Flies&Lies -Benecchi (Modena). Prezzo: 200 euro. Disponibili foto dettagliate. Spedisco o consegno a mano. Luca, cale1978@virgilio.it, 349/6375459. (B) • Vendo per fine attività spinning tre canne: Fenwick Eagle grafite 213 cm.e7o5 m2 112 grammi 1/4 5/8 lure 6/15 libbre line + Castiglioni mod. Suisse fibatube 2 metri e 40 + Hardy fibatube 2,18 cm con foderi. Tutto a euro 100 trattabili. A interessati invio foto; vendo canna mosca Gatti fr 905 3pa 9 piedi coda 5 come nuova a 90 euro e canna Riccardi 8,6 coda 5 s4 cc in ottime condizioni a euro 80 entrambe con fodero e tubo alluminio. Non spedisco, disponibile a prove. Paolo, 0382/526511, pgatti49@tiscali.it. (A) • Vendo le seguenti canne da spinning: G.Loomis Forcelite IMX 8.6 piedi 8-17lb 3/81 1/4oz MED-HEAW euro 200; G.Loomis per drop shot GLX DRS820 S 1/8-3/8oz 6’ 10 piedi 4-8 lb anelli recai euro 200; canna Fioretto Fss 70M 7’ piedi 3/16-1/2OZ 612lb euro 200. Mulinello a bobina rotante Daiwa SMAK 100L casting con leva TWITCHIN’BAR euro100. Il materiale è in condizioni pari al nuovo. Giorgio, sorad@libero.it, 347/1967340. (A) • Vendo canna Sage RPL mod.890-4 pz.4 9 piedi coda 8 usata ma in ottime condizioni euro 220, canna Orvis T3 Tip-Flex mod. 911-4 pz. 4 9 piedi coda 11 usata una sola volta come nuova euro 250. Vendo mulinello Ross Momentum 6 LT con coda 11 galleggiante usato una sola volta euro 350, mulinello Tibor mod. Billy Pate Bonfish con coda 8 galleggiante usato ma in ottime condizioni € 350. Andrea, 338/9645567. (A) • Vendo per non uso set da spinning leggero super ben tenuto e usato poco, composto da: canna in due sezioni Shimano Aspire 180l 3-12g in grafite xt300/lrc con portamulinello a scomparsa in legno pregiato e manichetto tecnico in sughero, perfetta, fornita con tubo originale in cordura e pelle nera. Mulinello Shimano Stradic 1000fb color bianco, doppia manovella, ferno infinito, ratio 6:1 fluido e bilanciato, perfetto, fornito con scatola, manuale, bobina extra tutto d’origine. Esclusivamente in blocco € 225. Marco 328/6216130. (A) • Vendo canna da mosca Hardy Demon tre sezioni 7 piedi coda 3 completa di fodero + tubo, usata tre volte, praticamente nuova, euro 230 (in omaggio coda Scientific Angler Supra DT3 usata una volta). Vendo canna da mosca Old Captain Iberia due sezioni, 8 piedi coda 3, completa di fodero, usata quattro volte, condizioni perfette, euro 120 (in omaggio mulinello + coda Scientific Angler DT3 usati una volta). Possibile consegna a mano nelle province di Siena, Arezzo, Grosseto, Firenze. Simone, 348/3811098, simonebartolinirap@gmail.com. (A) • Vendo canne mosca Leonard Standard 7’6” m 5 - 39M5 - 1983 euro 800; Leonard Duracane 7’ m 4 2728 1985 euro 300; Leonard Tournament 7’6” rr 5, 49-5-8330, 1985 usata due volte pagata quasi tre milioni delle vecchie lire. Chiedo 3.000 euro. Vendo mulinelli Cardinal c4 code 903188 nuovo 80 euro; Mitchell 406 usato 70 euro; 498 nella confezione ottimo stato 150 euro; 488 nella confezione ottimo stato 120 euro; 496 senza scatola 80 euro; 300 senza scatola 50 euro. Valter, 349/7169545. (A) • Vendo mulinello Shimano Stella 400X6FI nuovo causa inutilizzo a 500 euro. Vendo mulinello Alcedo Micron Spinning Reel bicolore nuovo nella confezione originale. Chiedo 200 euro. Valter, 349/7169545, valter.comand@mail.com. (A)

Se desiderate vedere pubblicato gratuitamente sulla rivista il vostro annuncio, potete effettuare l’inserzione online collegandovi al nostro sito www.lapescamoscaespinning.it. Potete altrimenti inviarlo completo dei vostri dati, del telefono e/o dell’indirizzo email a: «La Pesca Mosca e Spinning», Via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Il testo viene ripetuto per non più di due numeri consecutivi. Gli annunci sono riservati ai privati.




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