La Pesca Mosca e Spinning Febbraio-Marzo 2023

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S h o r e j i g g i n g d a l l a s c o g l ie r a

Un invito allo Street fishing

N i n f a s p in f l y p e r l a tr o t a

L a p e s c a è u na

C ave da ni d ’ in v e r n o

V T r o f e o B o g i a N e n

V a l e r i o S a nt a g o s t i no

S p i g o l e n e g l i s t r a t i

M e t a l j i g s u l P o

J i g h e a d s

L a n c i o : d r it t o c o m e un a s p a d a

C a n a le d e l n o r d , g e n n a i o , l uc c i [ 8 p p . ]

FEBBRAIO-MARZO 2023 € 7,90 www lapescamoscaespinning it
P o s t e I t a l i a n e S p A –S p e d i z i o n e i n a b b o n a m e n t o p o s t a l e –A U T / C E N T R O / 1 2 9 1 / 0 4 . 2 0 2 1 P e r i o d i c o R O Ca n n o X X I I I , n . 3 7F e b b r a i oM a r z o 2 0 2 3 VERONAFIERE 11-13 FEBBRAIO 2023
I l m o n d o d e l l o S p i n n i n g n e l c u o r e d e l l a L o m b a r d i a C A N O N I C A D ’ A D DA • V I A T R E N T O 4 www.addapesca.com • tel. 02 90965403 • 329 2397852 T U T T I I M I G L I O R I M A R C H I P E R I L P I K E F I S H I N G V A S T O A S S O R T I M E N T O P E R L O S P I N N I N G S A LT W AT E R V I A S P E T T I A M O N E L N O S T R O M E G A S T O R E s e g u i c i s u

Direttore responsabile

Eugenio Ortali

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Hanno collaborato a questo numero Luca Barosselli Moreno Bartoli Mauro Borselli, Renzo Della Valle, Emanuele Donati, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Massimo Ginanneschi, Davide Lugato, Alessio Marrone, Gianmarco Mondini, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Armando Quazzo, Federico Renzi, Marco Sammicheli, Massimo Scicchitano

ZONA FRANCA EDITRICE SRL

Sede legale: Via P Colagrande 1, 67100 L’Aquila

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Disponibile anche in versione digitale

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LA PESCA MOSCA E SPINNING

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Registrazione presso il Tribunale di Roma

n 225 del 29 9 2014

Direttore editoriale

Giulio Fascetti

Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola

Distribuzione: Pieroni Distribuzione srl

Via Carlo Cazzaniga 19, 20132 Milano

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PESCARE SHOW 2022 a

cura della redazione

Il resoconto della manifestazione tenutasi a Vicenza lo scorso novembre, con le foto delle mosche presentate nel corso del Fly Fishing Experience Con un successo di pubblico che ha confermato la voglia di incontro e partecipazione da parte dei pescatori delle due discipline

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SHORE JIGGING DALLA SCOGLIERA di Alessio Marrone

C o m e c a m b i a r e l ’ a p p r o c c i o t r a d i z i o n a l e a l l o shore jigging, un po’ troppo monotono e passivo, con uno più dinamico e consapevole, che recuperi le varie sfaccettature di questa tecnica e soprattutto l’elemento dell’esplorazione, per aumentare le possibilità di ingannare il pesce

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JIG HEAD.

PICCOLA GRANDE INVENZIONE di Renzo Della Valle

Geniale invenzione da applicare a una serie di artificiali anch’essi geniali come i siliconici, le jig head hanno subito nel tempo una costante evoluzione che non si è ancora fermata e che promette anzi importanti novità

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CAVEDANI IN TORRENTI E SORGIVE D’INVERNO di Gianmarco Mondini

L’autore condivide le proprie esperienze nella pesca invernale del cavedano, dando una serie di consigli e di suggerimenti su tecniche da sperimentare e artificiali da impiegare per un pesce certo non facile in questa stagione

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DRITTO COME UNA SPADA di Massimo Magliocco

Tecnica classica britannica e moderna tecnica italiana a confronto sul lancio angolato. Dalla differenza di base fra stop e spinta, all’evoluzione di quest’ultima nelle varie scuole di pensiero nelle quali si è ripartita la TNT Con la personale posizione dell’autore sul tema

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SPIGOLE NEGLI STRATI di Davide Lugato

Facendo seguito all’articolo pubblicato lo scorso anno, Davide approfondisce il concetto di pesca negli strati, che corrisponde a una modalità di preparazione attenta e capillare dell’uscita di pesca, per un approccio più consapevole alla ricerca della spigola in foce

2 • MOSCA e SPINNING • 1/2023 (37)

42 VALERIO SANTAGOSTINO di Armando Quazzo

Protagonista di una stagione di fantastici successi nazionali e internazionali, dallo Spey-oRama di San Francisco al Mondiale in Norvegia, Valerio ha fatto inorgoglire tutti i pescatori a mosca italiani amanti delle competizioni di lancio Ecco alcune sue considerazioni

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METAL JIG SUL PO di Giorgio Montagna

Giorgio spiega come impiegare i metal jig – generalmente relegati al saltwater – per insidiare i predatori del Po: avendo fatto diverse esperienze fruttuose nell’ultimo mese, illustra i vari recuperi cui ricorrere a seconda della specie insidiata e della situazione che si presenta

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UN INVITO ALLO STREET FISHING di Emanuele Donati

Tecnica sempre più diffusa, specie fra i giovani, lo street può e deve esserlo ancora di più. Ecco il motivo di questo articolo, che fa una carrellata sulla sua origine e ne dà una definizione moderna ed esaustiva, legata, più che alla ‘strada’, all’antropizzazione dell’ambiente

RUBRICHE 4 NOTIZIE

74 SHOW ROOM

80 MERCATINO

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CANALE DEL NORD, GENNAIO, LUCCI di Luca Barosselli

Le mosche per insidiare il luccio nel periodo del pre-frega (ma anche in quello successivo, alla riapertura) si dividono fra artificiali imitativi del pesce foraggio e artificiali di predazione attrattiva, più sgargianti e con maggiori vibrazioni

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LA PESCA È

UNA

L’esperienza più che trentennale di Mauro nella progettazione di nuovi artificiali da mosca, derivanti dalle sue acute osservazioni sul comportamento delle varie specie, lo ha portato a verificare come alcuni di essi, con gli opportuni adattamenti, possano essere impiegati anche a spinning

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NINFA SPINFLY PER LA TROTA di Massimo Scicchitano

Prima apparizione sulle pagine del contest di autocostruzione della nostra rivista di un artificiale da spinfly – tecnica che raccoglie sempre più numerosi appassionati di spinning ultraleggero –, la ninfa è un adattamento dei classici modelli da fly fishing

F L Y T Y I N G C O N T E S T

G U A R D A I P R E M I P E R I L 2 0 2 3 !

L U R E B U I L D I N G C O N T E S T

1/2023 (37) • MOSCA e SPINNING • 3
di Mauro Borselli
S P E D I Z I O N E E N T R O I L 2 0 . 2 . 2 0 2 3 : A G U G L I A P E R I L B A R R A C U D A
S P E D I Z I O N E E N T R O I L 2 0 . 2 . 2 0 2 3 : F I U M E D E L P I A N O , M A G G I O , C A V E D A N I p a r t e c i p a a i n o s t r i c o n t e s t : p u o i v i n c e r e s u o g n i n u m e r o
M a o r C r a f t F r s t c a s t F C S6 3 2 M L L e n g t h 6 3 ” 1 9 2 c m ) L u r e 1 / 8 –3 / 8 o z 3 5 –1 0 5 g )

fish facts

vuoto normativo anche per l’inizio di quest’anno

RINNOVO ‘LICENZA’ PESCA IN MARE

Ci pensavo già da dicembre, che stava davvero per scadere la mia ‘licenza’ per pescare in mare! Dovevo informarmi e fare il rinnovo, ma informarmi dove? Certo sul sito del Ministero e anche su qualche sito di associazioni di pescatori, ma non trovavo niente Anno nuovo, licenza scaduta, ancora niente! Panico: e se mi beccano? Sono un bracconiere, anzi, quasi, peccato veniale A parte che è colpa loro, nel peggiore dei casi la sanzione consisterebbe nell’andare a fare la Comunicazione (licenza). E a dirsela tutta sono io paranoico e certo non ce ne saranno, per fortuna, molti altri in giro In ogni caso non è la prima volta Sembra che la cosa che interessa al Gestore (lo Stato) sia la pesca ricreativa estiva, per cui è già successo che si sia provveduto a coprire il vuoto normativo nell’arco di qualche mese e comunque prima della bella stag i o n e P o s s i a m o a s p e t t a r c e l o d a u n m o m e n t o a l l ’ a l t r o , p i ù p r o b a b i lmente all’inizio della primavera

Forse hanno ragione loro e ci resta difficile visualizzare l’impatto della pesca estiva, il che non toglie che per prorogare basta un giro di fogli su poche scrivanie La tiritera che ci si sarebbe aspettati un completo rinnovamento della Comunicazione e dei relativi questionari è diventata noiosa, visto che nessuno ne sta parlando Lo stesso quella del «magari ci fanno una sorpresa improvvisa» Che poi con tutto il tempo già passato dall’istituzione della Comunicazione ci si può ben sentire in diritto di ricordare al Gestore a cosa doveva servire e chiedergli a cosa sta servendo o se si preveda ancora che potrà tornare a servire a qualcosa in futuro. Vediamo: chi potrebbe chiederglielo? Magari qualche nostro rappresentante autorevole Magari già lo fa e non lo ascoltano, c’è sempre qualcuno che lavora duro dietro alle quinte, anche se a volte sembra strano che non ce lo facciano sapere

Se una cosa va detta è che almeno qualcosa continua lentamente a bollire in pentola, altrimenti per ridirci le stesse cose ci toccherebbe aspettare l’apertura della pesca al tonno o per le acque interne qualche bel divieto di immissione Di temi importanti ce ne sarebbero a iosa, sono sempre gli stessi, ma al momento tanto vale goderci il relax e andare a pesca senza pensieri, a parte che anche ad averne si sa quanto la pesca funzioni bene per distrarsi

notizie

4 dicembre scorso a Colorno V TROFEO BOGIA NEN

Finalmente, dopo gli anni nei quali la pandemia ha tolto il piacere di stare insieme e condividere le proprie passioni, il 4 dicembre scorso si è potuta tenere la quinta edizione del Trofeo Bugia Nen, organizzato da I.F.T.A. La manifestazione si è svolta nella cornice dell’Antica Grancia Benedettina, a Colorno in provincia di Parma, una struttura storica nello stile delle antiche corti parmensi che si è rivelata ottima per l’evento, con grandi spazi e camere per soggiornare senza che i partecipanti dovessero spostare La decisione di trasferire l’evento dal Piemonte all’Emilia Romagna è stata legata al desiderio di agevolare i fly tyer del centro e del sud Italia, evitando loro uno spostamento gravoso in termini di chilometraggio e di spese. L’idea è stata ben accolta e sono stati velocemente registrati 30 iscritti, che si sono poi ridotti a 28 causa malattia. I partecipanti hanno dovuto cimentarsi, in un tempo massimo di due ore, nella realizzazione delle imitazioni di tre insetti adulti: Phryganea grandis femmina, Oligoneuriella rhenana femmina spent, Taeniopterix nebulosa femmina Dopo l’accesso sala alle 9,30, hanno ricevuto il benvenuto da parte del presidente I F T A e un piccolo promemoria sul regolamento; dopo la distribuzione delle buste hanno avuto 15 minuti di tempo per studiare i materiali e alle 10 è stato dato il via al raduno. I due giudici di sala, Pierangelo Grillo e Osvaldo Gilli, hanno assicurato l’assistenza per ogni necessità. Visitatori e accompagnatori sono stati allietati dalla presenza delle varie scuole di lancio e dalle altre associazioni, che, anche se con un meteo avverso, sono riuscite a fare qualche dimostrazione e a far vedere le loro creazioni, il tutto nel consueto spirito di amicizia e serenità Sono stati ricordati due soci I F T A scomparsi dedicando loro due trofei: il Memorial Pierangelo Messoriano, giunto alla terza edizione, per la miglior imitazione di Taeniopteryx nebulosa, che è stato conferito al giovane e promettente Duccio Conforti, e la prima edizione del Memorial Stelio Di Manno, che è andato a Stefano Ticchiati per l’imitazione della Phryganea grandis Nella classifica generale sono saliti sul podio Federico Lunelio al terzo posto e Stefano Ticchiati in seconda posizione, mentre ha vinto il V Trofeo Bugia Nen Andrea Pegorin La classifica è stata stilata fino alla sedicesima posizione, mentre dalla diciassettesima alla ventottesima è s t a t o a s s e g n a t o i l p a r i m e r i t o I l v e r d e t t o è stato raggiunto grazie a una giuria per la quale quest’anno sono stati scelti tre noti personaggi con caratteristiche di giudizio differenti, il che ha permesso la massima equità nel giudizio: Mauro Borselli, Ivano Mongatti e Federic o R e n z i O g n i g i u d i c e h a d a t o p u n t e g g i a o g n i s i n g o l a m o s c a n e l l a m i s u r a d a 1 a 3 0 punti per la verosimiglianza dell’imitazione rispetto al reale, da 1 a 20 per la manualità del costruttore e da 1 a 50 punti per la presunta efficacia in pesca dell’imitazione.

4 • MOSCA e SPINNING • 1/2023 (37)
il

Com’è noto, per organizzare questi raduni è indispensabile il supporto degli sponsor e la manifestazione ha goduto di un sostegno eccellente, grazie al quale è stato possibile avere splendide premiazioni L’organizzazione ringrazia dunque calorosamente 1000 Mosche, 54 Dean Street, Aktiv Hotel di Gargantini, Alpi Fly Fishing, Brandazza, Cristiano Cesare, Errepi Udine, Fly Line, Fly Tyer World, La Gavala Fly Fishing, La Pesca a Mosca e Spinning, Like a River, Massimo Magliocco, Morsetti Cottarelli, Morsetti Magrini, Neon Adriano, Nino Casino, Textreme, The Fly

1

3 Federico Lunelio

4. Nicola Damaschi

5 Andrea Gasparini

6 Valerio Lazzari

7. Francesco Usai

8 Marco Naldi

9 Duccio Conforti

10 Ivan Tommaselli

11. Nicola Quaroni

12 Emiliano Bartolini

13 Cristiano Cesare

14. Giuseppe Casieri

15 Dennis Alberti

16 Marco Della Noce

I Memorial Stelio di Manno: Stefano Ticchiati

III Memorial P. Messoriano: Duccio Conforti

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V TROFEO BUGIA NEN • CLASSIFICA GENERALE Andrea Pegorin 2 Stefano Ticchiati 1 Andrea Pegorin Oligoneuriella rhenana femmina spent 1 Andrea Pegorin Phryganea grandis femmina 1 Andrea Pegorin Taeniopteryx nebulosa femmina Duccio Conforti Taeniopteryx nebulosa femmina Memorial Pierangelo Messoriano 2 Stefano Ticchiati Taeniopteryx nebulosa femmina 3 Federico Lunelio Taeniopteryx nebulosa femmina 2 Stefano Ticchiati Oligoneuriella rhenana femmina spent 2 Stefano Ticchiati Phryganea grandis femmina Memorial Stelio Di Manno 3 Federico Lunelio Phryganea grandis femmina 3 Federico Lunelio Oligoneuriella rhenana femmina spent 1. Andrea Pegorin 2 Stefano Ticchiati 3. Federico Lunelio Duccio Conforti

notizie

torna a Verona Fiere, nei giorni 11-13 Febbraio EOS SHOW

Si preannuncia un vero e proprio plebiscito per il mondo della pesca a mosca ad Eos Show! Sicuramente fra le tecniche di pesca più affascinanti, il fly fishing sarà assoluto protagonista a Verona Fiere dall’11 al 13 Febbraio C’è stata, infatti, una grande adesione da parte delle più importanti aziende del settore, che hanno abbracciato la filosofia proposta dagli organizzatori che credono fermamente in un evento come questo. Da non dimenticare la presenza di ben trenta fly tier provenienti dall’Italia e dall’estero, coordinati da Fabio Federighi e Federico Renzi, che sapranno, in un’area esclusivamente dedicata alla costruzione, regalare moltissimi spunti agli appassionati Ecco i nomi già confermati: Luca Barosselli, Emiliano Bartolini, Giampiero Bartolini, Mauro Borselli, Gianluca Capizzi, Karim Carloni, Marco Clari, Marco Crippa (Svizzera), Emmanuel Crosa, Nicola Damaschi, Fabio Federighi, Andrea Gasparini, Fab i o G a s p e r o n i , M a t t e o G h i z z o , M a s s i m o G i n a n n e s c h i , D a v i d G o u r o n g (Francia), Boštjan Jakopič (Slovenia), Adriano Mineo, Ivano Mongatti, Alex Nava, Andrea Nuti, Cristian Ottonetti, Andrea Pegorin, Federico R e n z i , R i c c a r d o S e n s i d o n i , S t e f a n o T i c c h i a t i , E r o s T o m m a s i , L a u r e n t Vallèe (Francia), Loris Zecchinello Dalla costruzione di mosche secche ai sempre più utilizzati streamer per andare alla ricerca di diversi predatori, senza dimenticare ovviamente le ninfe Non mancheranno poi altri costruttori nei vari stand, come Guido Scala in quello di questa rivista E così, grazie anche alla presenza di due casting pool e di un lago artificiale di oltre 600 metri quadri, EOS Show si propone di confermare il suo ruolo di riferimento nel mondo della pesca con le esche artificiali. Ovviamente anche la pesca a spinning in mare e in acqua dolce avrà un r u o l o d a p r o t a g o n i s t a , p o t e n d o c o n t a r e s u u n a n u t r i t a p r e s e n z a d i espositori che garantiranno profondità di contenuti per tutti i visitatori Non mancheranno proposte di viaggi che spazieranno dalla Slovenia alle Maldive e l’area shopping garantirà di poter toccare con mano i prodotti

di un enorme numero di aziende, fra cui: Airflo, Black Silver, Echo, Loop, Mikado, OPST, Redington, Sage, Vision, Pozzolini, Orvis, Simms, Patagonia, Rio, Hanak, Hardy, FlyTiersWorld, Greys, Loomis & Franklin, Scapin, Douglas, Vivarelli, Pozò Fly Fishing, Scott, Guideline, Fish Pond, Ahrex, Abel, Bauer, Waterworks Lamson, Dr Slick, Ross, Scientific Anglers, Fish Age, Molix, Trabucco, Stonfo, Rapture, Smith Optics, Wapsi, Hareline, Cortland, J.Parker, Soldarini, Textreme, Tiemco, Hends, Taylor.

L’elenco degli espositori è davvero lunghissimo e la sola pesca a mosca prevede la presenza di: Ale & Fly Fishing, Club Italiano Pescatori a Mosca, Fly Tiers World di Edy Donà, E Scapin, Fish Age, Fly Casting Club Verona, Fly Fishing 360, Fly Line Ecosistemi Fluviali, Fly Fish Dolomiti di Angelo Piller, Go-Fish, H20 Magazine, Hvala-Topli, Il Gatto con gli Stivali, Like a River, Loomis & Franklin, Mosca Club Treviso, Orvis Shop, Pozò Fly Fishing, Pozzolini Fly Fishing, Ribiska Druzina Idrjia, Ribiska Druzina Tolmin, Scuola Italiana di Pesca a Mosca, Silver Salmon Club, The Wandering Angler Fly Fishing Travels, Zavod Za Ribistvo Slovenije, Calm Waters, Trentino Fishing e molti altri

Indirizzo: V e r o n a f i e r e , v i a l e d e l l ’ I n d u s t r i a 3 2 / B , 3 7 1 3 5 V e r o n a I ng r e s s o d a l l a P o r t a E , I n g r e s s o R e T e o d o r i c o O r a r i : s a b a t o , 9 0 018 00; domenica 9 00 - 18 00; lunedì 9 00 - 16 00 Per arrivare in auto, dall’autostrada A22 uscire a Verona Nord, percorrere la tangenziale Sud in direzione Vicenza e dirigersi verso Verona, uscita n 6 Alpo, quindi seguire le indicazioni per «Fiera» (distanza: 7 Km); dall’autostrada A4 uscire a Verona Sud, seguire le indicazioni per «Fiera» (distanza: 1 Km); in treno la stazione ferroviaria principale è quella di Verona Porta Nuova, raggiungibile da Veronafiere in pochi minuti sia con l’autobus che con il taxi

Per effettuare il biglietto on line, per l’aggiornamento sugli espositori e la verifica del numero del loro stand, per novità e contenuti esclusivi, per ogni ulteriore informazione: www eos-show com Organizzazione: E.O.S. s.r.l., Via Misurina 4, 35035 Mestrino (PD), tel. 049/9004444.

il prossimo 26 febbraio

XXI TROFEO VILLA GUIDINI

Nella bella cornice del parco e nelle sale di Villa Guidini, il prossimo 26 febbraio 2023 si terrà organizzato dal Mosca Club Treviso la XXI edizione del Trofeo Villa Guidini La manifestazione avrà inizio alle ore 9 e sarà articolata su una gara di costruzione e una di lancio tecnico; tutti i

partecipanti saranno premiati tramite sorteggio, mentre targhe speciali saranno assegnate al club e ai primi tre classificati fly tier e lanciatori I giudici della gara sono: Alberto Calzolari, Antonio Fadda e Roberto Messori Gli artificiali saranno selezionati tra: secche: Ephefera danica (subimago maschio) e Limnephilus lunatus; ninfe: Heptagenia sulphurea e Perla grandis. Durante lo svolgimento della gara sarà possibile assistere a dimostrazioni ed esibizioni di scuole di lancio italiane, ci sarà la presenza di artigiani del bamboo e di collezionisti, di esposizioni di ditte tra le più prestigiose del settore, di uno spazio costruzione, di concessionari di acque dell’estero Numerosi autorevoli personaggi della pesca a mosca hanno garantito la loro presenza

Il programma aggiornato della manifestazione è visibile sulla pagina Facebook del Mosca Club Treviso; per informazioni e iscrizioni alle gare di costruzione e lancio tecnico chiamare Fabio (335/6245002) oppure Franco (347/5050784).

le novità per il bimestre PESCA (SKY CANALE 236)

A partire da mercoledì 1 febbraio alle ore 21.00 Pesca (Sky canale 236) presenta Racconti di pesca: torna con la sesta stagione e gli episodi inediti il programma che rappresenta una finestra aperta su tante e varie esperienze di pesca sia in mare che in acqua dolce Marcello Adamo, pescatore e regista, racconta in prima persona piaceri, dispiaceri, difficoltà e successi della sua esperienza Insieme a diversi ospiti ed esperti, il protagonista approfondisce anche aspetti tecnici e racconta tanti piccoli segreti utili all’appassionato di pesca.

Venerdì 3 febbraio alle ore 21.00 è la volta della prima stagione inedita di una nuova serie, 500 miglia, dedicata dall’esperto Walter Ferraro alla pesca dalla barca Si tratta della cronaca di un lungo viaggio di pesca, 500 miglia appunto, in cerca delle prede più ambite dai pescatori nelle stupende acque tra la Corsica e la Sardegna: occhioni, cernie, dentici, tonni, solo per nominare alcuni tra i pesci che finiranno nel bottino dei protagonisti

A partire da domenica 5 febbraio alle ore 21 00 Pesca inizia Storie di pescatori 6, la serie dedicata a quanti amano e vivono la pesca da protagonisti, che in questa sesta edizione cambia veste: tutta l’attenzione quest’anno verrà dedicata alla pesca nelle acque dolci. In un turbinare di avventure tra Veneto, Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige, Alex Puntin, Luca Pozzato e Umberto Romanini vanno a pesca di tante diverse prede con diverse tecniche, dalla caccia grossa alla pesca più leggera

Un vero e proprio vademecum in cui itinerari di pesca, consigli tecnici e divertimento sono i protagonisti assoluti

Lunedì 27 febbraio alle ore 21 00 Pesca presenta due episodi di A pesca nei carpodromi in Veneto. Si tratta dei primi episodi di una miniserie che vuol raccontare la realtà dei carpodromi, che non sono solo ameni specchi d’acqua dove andare a pesca, ma vere e proprie palestre dove ‘farsi le ossa’ e incrementare le proprie capacità tecniche E anche di più, i carpodromi rappresentano dei punti di ritrovo e aggregazione per tanti appassionati di ogni età Andremo quindi alla scoperta di un ambiente che molti pescatori conoscono in modo superficiale ma che può offrire moltissimo agli appassionati

I n fi n e , m a r t e d ì 2 8 f e b b r a i o a l l e o r e 2 2 0 0 e c c o P a s s i o n e a r t i fi c i a l e 2023: arriva alla diciottesima edizione il programma storico di Pesca Tv, condotto da Matteo De Falco e dedicato alla pesca con le esche artificiali, nelle sue molteplici e affascinanti declinazioni Tanti ambienti diversi, mille itinerari e mille prede diverse, per capire, scoprendolo da alcuni degli esperti più conosciuti, come affrontare al meglio ogni situazione di pesca con gli artificiali.

novità e calendario 2023

ALBERTO GARGANTINI FISHING

La nuova stagione di pesca è ormai alle porte con numerose novità: per quanto riguarda la pesca in Austria le principali news riguardano l'acquisizione di nuove riserve di pesca dedicate alla pesca a mosca e allo spinning in fiume e torrente e il perfezionamento dei servizi legati a guida e corsi, con un calendario ricco di appuntamenti da non perdere:

• 1 Aprile: apertura della stagione di pesca sui fiumi Möll, Drava, Gail e Sorgiva;

• 2 e 3 Giugno: in collaborazione con il Grayling Trophy Club e l'IFTA, la prima edizione del Dry Fly Grayling Trophy, raduno dedicato alla pesca a mosca secca e alla costruzione;

• 26, 27 e 28 Ottobre: in collaborazione con il Grayling Trophy Club; Hanàk Competition e l'IFTA, la terza edizione del Grayling Trophy;

• 9, 16 e 23 Dicembre si terranno i Grayling Days, giornate di pesca con con workshop dedicati alla pesca al temolo e alla costruzione mosche Da quest'anno, inoltre, chi vuole partire per realizzare il proprio sogno di pesca può segnarsi questi appuntamenti:

• 4-11 e 11-19 Marzo: pesca a mosca secca e ninfa nella Patagonia argentina;

• Agosto e Settembre: pesca a mosca e spinning nei migliori fiumi del Canada per la pesca delle cutthroat e bull trout;

• Novembre: temoli a mosca, alla scoperta dei fiumi di Galles e Scozia Per info e per restare sempre aggiornati, visitate www ag-fishing com e seguite le pagine social Alberto Gargantini Fishing Petri Heil per la stagione 2023!

notizie

tutti a pesca nel mare di Milano IDROSCALO FISHING CONTEST 2022

Domenica 27 novembre 2022 si è svolto il primo Fishing Contest organizzato dallo Spinning Club Italia nelle acque dell’Idroscalo, il mare di Milano. L’evento, a cui erano presenti oltre cinquanta partecipanti provenienti da diverse sedi (tra cui Monza e Brianza, Milano, Pavia, Torino, Cuneo, Bergamo, Lodi, Como e Ravenna) e aperto anche ai simpatizzanti non soci, è stato improntato alla ricerca di alcuni dei predatori che popolano le acque di questo bacino urbano: luccio, persico e black bass Seguendo la filosofia che contraddistingue lo Spinning Club Italia, tutto il pesce catturato è stato fotografato e immediatamente rilasciato Ritrovo alle ore 8 00, briefing iniziale e pronti via, tutti a pesca La giornata non è stata particolarmente generosa in termini di catture, ma si sa, la pesca è così e l’Idroscalo non è certamente un posto facile Nonostante tutto qualche bel pesce si è fatto vedere Terminata la manifestazione tutti i soci si sono trovati al punto di ristoro prefissato dove, tra un panino caldo e qualche chiacchiera, hanno ricevuto le meritate premiazioni. A tutti i partecipanti è stato fornito un gadget omaggio, messo a disposizione dagli sponsor Due premi speciali sono stati inoltre assegnati per il partecipante più giovane e per quello proveniente da più lontano A proposito di giovani, è stato bello vedere numerosi ragazzi, soci e simpatizzanti, partecipare all’evento e abbracciare la filosofia del catch and release e di rispetto per il pescato Il futuro della pesca dipende proprio dalle nuove generazioni, che dimostrano di avere sempre più a cuore queste tematiche Ciò dimostra ancora una volta come il mondo dell’associazionismo, il fare gruppo e condividere e vivere assieme una passione, sia fondamentale per la trasmissione di valori e principi a un pubblico sempre più ampio Come ricordato dal Presidente Mario Narducci, lo Spinning Club Italia non è solo un gruppo di pescatori, ma un’associazione che si batte da anni per la tutela dei predatori e delle specie autoctone presenti nelle nostre acque, portando avanti progetti strutturati e interfacciandosi con istituzione ed enti territoriali, riuscendo a ottenere risultati concreti e tangibili Tutto ciò è possibile grazie ai soci e ai simpatizzanti, che eventi come questo permettono di riunire I vincitori del

contest, con la cattura del pesce più grande per ogni categoria sono stati Gianluca Palamara per la categoria luccio, che ha ricevuto un bellissimo belly boat Rapala; per il black bass Germano Di Giuseppe e Matteo Mitta, a parimerito, i quali hanno ricevuto dei buoni d’acquisto e delle esche fornite dagli sponsor; per il persico Pierpaolo Boninelli e Luca Motta, anche loro parimerito, che hanno ricevuto buoni d’acquisto ed esche fornite dagli sponsor.

Si ringraziano gli sponsor: Normark Italia per aver fornito il belly boat e le esche da luccio, Boscolo Sport per aver fornito i buoni premio e Adda Pesca per i premi riservati per il partecipante più giovane e per quello che veniva da più lontano Un ringraziamento speciale va anche alla Fipsas Milano-Lodi per aver patrocinato l’evento e per l’assistenza fornita prima e durante la manifestazione, nonché a Città Metropolitana e Idroscalo: il mare di Milano per l’assistenza data con parte amministrativa e organizzativa e per aver condiviso l’evento sui loro canali

il 23 ottobre scorso a Firenze

CORSO DI PESCA A SPINNING PER BAMBINI

Come oggi anno, lo scorso 23 ottobre si è svolto a cura della sede Spinning Club Italia di Firenze in collaborazione con la locale Fipsas fiorentina il corso di pesca per bambini. A curarne l’organizzazione sono stati gli istruttori federali per lo spinning Matteo Morandi, Filippo Fuligni e Federico Giuntini, con l’obiettivo di riuscire a strappare i piccini dalla routine della modernità per portarli qualche ora sul fiume e/o sul lago, insegnando loro le tecniche base dello spinning e soprattutto il rispetto del pescato e dell’ambiente Come location 2022 è stata scelta la Troteria Giannini a Marliana (di cui ringraziamo il proprietario per la pazienza), un piccolo lago dedito al Trout Area con trote aggressive, dove è stato possibile fare divertire i piccini Sono state giornate intense di preparativi per attrezzare l’impianto, definire l’organizzazione logistica di pranzo e la premiazione, ma tutto è riuscito al meglio. Un ringraziamento speciale a Massimo Mecatti di Fipsas Firenze e Attilio della Troteria Giannini Le facce felici dei piccini ci ripagano di tutti gli sforzi Alla prossima

8 a cura dello Spinning Club Italia • www spinningclubitalia it

notizie

Ricapitoliamo le principali novità comparse su PIPAM negli ultimi periodi, invitandovi a leggere gli approfondimenti e novità dirett a m e n t e o n l i n e s u l s i t o w w w p i p a m i t S e volete partecipare alla nostra comunità nativa non dovete far altro che iscrivervi al FORUM e partecipare attivamente alle discussioni Ma PIPAM è anche altro troverete articoli di tecnica, di flytying, recensioni, test, filmati, fatti da pescatori a mosca per i pescatori a mosca e con il quarto di secolo online ormai nel mirino crediamo che di materiale ce ne sia per molto e per tutti i gusti. Siamo presenti anche su vari social come Facebook (https://www.facebook.com / g r o u p s / 4 1 6 8 8 4 8 2 0 1 1 ) , V i m e o ( h t t p s : / / www youtube com/user/wwwpipam/videos) e Instagram (https://www instagram com/ pipam it) per cui, anche in questo caso, l’invito è quello di iscrivervi e partecipare numerosi!

FLY FISHING MAGAZINE

co distante da Rügen, in un clima molto simile a quello che stavamo affrontando, e sicuramente fattore determinante di una delle maggiori disfatte subite dall’impero romano, la XVII, XVIII e XIX legione dell’esercito imperiale, con la scorta di sei coorti e tre ali di cavalleria per un totale di 25.000 uomini, al comando di Publio Quintilio Varo, v e n i v a n o a n n i e n t a t e d a o r d e g e r m a n i c h e nella foresta di Teutoburgo

I lucci di Rügen 2°

a cura di Valerio Santagostino (Balboa)

Spetta spetta com’era il mantra del pescat o r e a m o s c a ? M i s e m b r a c h e r e c i t i « L a settimana migliore è sempre quella prima e quella dopo la tua» Ok, ci sta, ma che la s e t t i m a n a , o l t r e c h e d i ffi c i l e i n t e r m i n i d i catture, sia anche (a detta della guida) la peggiore come meteo dell’anno ci sta meno accidenti Che avremmo trovato dei giorni piuttosto duri l’abbiamo capito subito, app e n a a t t e r r a t i a B e r l i n o , a t t r a v e r s a n d o i n m a c c h i n a l e c a m p a g n e d e l l a P o m e r a n i a , scialbe e spruzzate di neve Non a caso, agli inizi di settembre di oltre 2000 anni fa, po-

OFS My Tools - The Stings family

a cura di Andrea Cuccaro (wm)

Dopo aver assemblato Thorn mi è venuto l’insano desiderio di realizzare i ‘miei strumenti’ da costruzione per cui ho cominciato a rovistare nel mio ‘magazzino pezzi’ per farmi venire qualche idea Fin quando un tubicino d’alluminio, lungo mezzo metro, non mi è restato tra le mani Forse come manico potrebbe anche andare bene Ha un diametro esterno di 6 mm, uno spessore di 1 mm e di conseguenza un foro interno di 4 mm. Ma adesso?! Beh, il bobinatore è già stato fatto per cui mancano: il passafilo, lo spillo, il cutter ad asola, l’annodatore conico, il dubbing brusher, la pinza per hackle, il dubbing twister, il pack hair, il pareggia peli, l’annodatore a molla non sono pochi! Visto che il manico sarà comune a tutti, non mi dispiace l’idea di renderli una ‘serie’; li chiamerò the Stings. Ho anche la fortuna di avere un bel gruppetto di piccoli tappi in plastica tutti azzurrini che entrano alla perfezione nel foro Verranno utilizzati principalmente per bloccare gli strumenti nei manici, ma serviranno anche a dare a tutti uno stile simile

Déjà vu - Probabilmente la più elegante

a cura di Andrea Vidotto (Nino)

Baetis Niger Iron Blue Dun Nei primi anni ‘80 era la reginetta delle passerelle Uscire

senza lei, un mezzo disastro annunciato Imitarla un esercizio di abilità. Di certo funzionava... Indipendentemente se era presente l’ originale, se il cielo era plumbeo o cristallino, trota o temolo Un vero jolly Ora le schiuse sono assai rarefatte, ma qualcuna ancora svolazza elegante Se siete in una risorgiva, sarebbe un peccato non averne nelle scatole Su amo 16 old style, oppure 18 odierno. Di dressing ce ne sono parecchi, se n e p a r l a d a l 1 6 8 1 d a p a r t e d i u n t a l Cheatham Presentatela bene, se lo merita!

Fly fishing for pike, the Rügen experience

a cura di Andrea Mogliotti

Pipam Video Web Selection - EuroFlyAngler Pesca a mosca a Rügen! Durata: 5’30”

Pipam in fiera a Verona

a cura di Antonio Napolitano (Flyaenne)

Nei giorni 11-12-13 febbraio di terrà l’EOS 2023 (European Outdoor Show), la manifestazione fieristica già dichiarata «di rilevanz a i n t e r n a z i o n a l e » . L a r e d a z i o n e P I P A M sarà presente e vi aspetta al padiglione 10, stand 310 Sono 60 mila metri quadrati, dove la caccia, il tiro e l’outdoor e anche la pesca saranno rappresentati nelle loro anime più diverse Il padiglione 10, quello della pes c a e d e l l a n a u t i c a , m i s u r a 1 8 m i l a m e t r i q u a d r a t i , c o n u n s u o i n g r e s s o ‘ d e d i c a t o ’ , mentre il padiglione destinato allo shopping è il 9 e comprende sia la caccia sia la pesca:

10 • MOSCA e SPINNING •
(37)
1/2023

grazie alla presenza di molti fra i negozi più i m p o r t a n t i d ’ I t a l i a , s i p o t r a n n o a c q u i s t a r e direttamente abbigliamento e attrezzature

I THREAD PIÙ SEGUITI

Tempo di chiusura, che fare?

thread aperto da Valerio Santagostino (Balboa)

Leggo in altro trd (Friuli) una frase del mio amico Redcreek (il titolo di questo trd) che potrebbe suggerire degli spunti interessanti L’ho preso in parole e quindi riporto fed e l m e n t e : « P e r s o n a l m e n t e e q u e s t o p otrebbe essere lo spunto per un altro thread, ne approfitto per migliorare il lancio, mi dedico alla lettura dei libri e vecchie riviste di p e s c a , r i o r d i n o l e s c a t o l e d i m o s c h e e l e r e i n t e g r o , c o n t r o l l o l ’ a t t r e z z a t u r a c a n n emulinelli, frequento il club e faccio qualche acquisto Comunque per chi vuol pescare c’è sempre il laghetto » A voi

Tenkara ‘sotto’

thread aperto da Flyman56

Sto preparando un po’ di mosche per la prossima stagione a Tenkara e mi chiedevo se e quali materiali mi permettano di pescare in profondità Certamente non in buconi molto profondi e con corrente impetuosa, ma almeno scendere fino ad un metro dalla superficie. Immagino che la lana sia un materiale papabile, voi cosa usate o suggerite? Dimenticavo, senza usare piombi o tungsteno per evitare di danneggiare le delicate canne da Tenkara

I CERCHI PIÙ INTERESSANTI

Colazione sul fiume

a cura di Antonio Napolitano (Flyaenne)

È bello iniziare la giornata godendosi un bel caffè direttamente sul fiume; se poi il fiume si trova in Nuova Zelanda è tutto ancora più entusiasmante

La trota tra passato e futuro

a cura di Valerio Santagostino (Balboa)

Siluri in Po

a cura di Beppe Saglia (Beppe S )

Nel Po alto, Carmagnola per intenderci, sono stati trovati, con pesca elettrica, siluri di ogni taglia, sino a 7/8 Kg In piana zona temoli e marmorata

Su segnalazione del mio amico Sergio B , metto questo link relativo a un video incontro, dello scorso anno, sull’autoctonia delle fario piemontesi: https://youtu be/ SikaLvPQaw Argomenti interessanti, magari da seguire in un paio di sere, visto la lunghezza del servizio Inoltre, Marco Baltieri parla dei risultati del no kill di Oncino, sull’alto Po, proposto e istituito dall’ATAAI-Associazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna e dal DISIT-Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale

D R I T T O COME UNA SPADA

MASSIMO

Sono decenni che i pescatori a mosca si accapigliano sulla tecnica di lancio: si sono rotte amicizie, anche di vecchia data, solo per sostenere teorie che non collimavano con quelle dell’amico Ed è una cosa che avviene quasi solo per la tecnica italiana: chi lancia nel sistema classico non si pone problemi, in quanto dà tutto per scontato, cioè che le dinamiche, spesso molto semplici, che impiega servono a mandare la coda avanti e indietro: mai si sognerebbe di ‘litigare’ a causa delle eventuali opinioni differenti circa il punto in cui si effettuano gli stop per far sì che la coda formi il loop Nella tecnica italiana, teorie diverse si sono succedute e anche accavallate negli ultimi trent’anni In particolare, vorrei parlare qui del lancio ‘angolato’, cuore della tecnica in questione e dinamica estremamente importante per ottenere un elevato controllo della coda lanciata a grande velocità con lo scopo di far arrivare per prima la mosca, poi il finale e per ultimo la coda, il tutto disegnando, con la superficie dell’acqua, un angolo estremamente piccolo.

L’angolato, che ricordo essere stato messo a punto da Roberto Pragliola, è alla base della tecnica TLT, tecnica di lancio totale, di cui sono stato un esponente Non combatte il dragaggio come altri lanci nati per questo scopo, ma come detto è fondamentale, perché se si riesce a gestire una coda lanciata a velocità così alta, poi la gestione degli altri lanci più ‘da pesca ’ risulta molto facile. Il centro del lancio è quello che molti chiamano ‘momento spinta’, termine che a me piace poco perché dice tutto e niente; personalmente preferisco chiamarlo ‘spinta’, ma, specialmente quando si insegna il lancio, non riesce a interpretare il suo significato, in quanto molto generico. In ogni caso, cos’è questa benedetta spinta? Andiamo per ordine

Il lancio classico, quello anglosassone per intenderci, che è ancora oggi il più praticato al mondo, prevede, come molti sanno, un movimento abbastanza elementare. Immaginate di mettere il pescatore al centro di un quadrante di un orologio con il suo braccio che funge da lancetta Parlando delle due fasi del lancio, cioè quella indietro e quella in avanti, per il

primo l’energia verrà data dalle ore 10 alle 13 o forse anche alle 12, per poi stoppare la canna. A questo punto il piegamento della vetta farà si che la coda formi il loop e si stenda all’indietro Sempre con la canna ferma, quando si sentirà la coda tirare sulla vetta, si ripartirà in avanti compiendo il percorso opposto fino ad arrivare alle ore 10 dove si stopperà e che, come per quello indietro, formerà il loop, il tutto eseguito in perfetta verticale, tant’è che ancora oggi molti, insegnando, fanno tenere all’allievo un libro sotto l’ascella per far aderire il gomito al corpo. Per sommi capi, il lancio verticale anglosassone, che chiamano ‘overhead’, è questo Per ottenere dei risultati, è necessario lanciare una coda di medio peso, 4-5, un finale non particolarmente lungo, 3,60 m, e avere una canna preferibilmente di 9 ’ non particolarmente rapida. Con la mia scuola in UK, ho avuto modo di approfondire le conoscenze di queste dinamiche che sono gelosamente custodite dai britannici, in quanto, pur avendo qualche centinaio di anni, le c o n s i d e r a n o l ’ e l e m e n t o d a l q u a l e n o n s i p u ò p r e s c i n d e r e : quello è stato detto all’inizio e quello deve essere oggi, guai a dire il contrario

Poi, come ormai noto, ci fu in Italia negli anni Settanta il cambiamento radicale effettuato da Roberto Pragliola, il quale intuì che se volevi pescare a secca anche in acque mosse e in fiumi le cui sponde non fossero prati all’inglese senza alberi, dovevi cambiare qualcosa, al fine di avere una coda estremamente veloce per far arrivare in acqua prima la mosca e poi tutto il resto Canne corte, code leggere e finali lunghi, ma fondamentalmente una tecnica che ‘sfruttasse’ al meglio le peculiarità dell’attrezzatura Si iniziò quindi a eliminare gli stop, ad avere un ’escursione del braccio molto lunga per aumentare l’accelerazione e, cosa più importante, ad effettuare l a s p i n t a , c o n u n r i s u l t a t o s t r a o r d i n a r i o c h e g e n e r a l o o p stretti, precisione e alta velocità L’obiettivo non è l’alta veloc i t à i n q u a n t o t a l e , m a è a t t r a v e r s o q u e s t a c h e s i r i e s c e a mantenere una coda tesa, che farà arrivare la mosca, per prima, con una delicatezza unica grazie a shooting molto lunghi E qui torniamo al discorso di cui sopra, la spinta o chiamatela come volete.

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A: inizio spinta B: fine spinta
A B

JIGHEAD piccola grande invenzione

Il successo mondiale delle softbait, la grande famiglia di esche morbide ricavate da gomma vinilica, non sarebbe tale se il loro funzionamento non fosse stato associato a un ’altra piccola grande invenzione: la jighead Sin dai primi anni del loro boom le softbait sono state infatti combinate a un particolar e a m o d a l l ’ o c c h i e l l o p i e g a t o a n o v a n t a g r a d i r ispetto al gambo e appesantito all’estremità da un piombo Dai pescatori americani, che lo hanno inventato più di cinquant’anni orsono, questo particolare amo piombato è stato chiamato jighead; noi italiani lo abbiamo ribattezzato ‘ amo piombato’ o ‘testa piombata’, facendogli perdere gran parte del suo significato originario e chiamando così anche semplici ami dritti muniti di piombi conici dietro l’occhiello, tipo quelli usati dai colleghi moschisti per dressare gli streamer. Niente di più concettualmente sbagliato! Le jighead vere e proprie hanno l’occhiello e parte iniziale del gambo perpendicolari alla lunghezza rimanente del gambo. Questo particolare, unitamente alla piombatura fusa sotto l’occhiello, fa restare la punta dell’amo sempre rivolta verso l’alto, con l’enorme vantaggio di ridurre i rischi di incaglio tra gli ostacoli del fondo. Nella jighead il piombo, oltre a stabilizzare l’amo

fac end ogli tener e la pu nta r i volta ver so l’alto, ha u n altr o ruolo importantissimo: aggiunge peso alle softbait e ne controlla il movimento, due funzioni che solo le jighead vere possono assicurare

Le prime jighead di forma classica, quelle acioè ideate alla fine degli anni Sessanta e combinate ai primi vermi di gomma dotati di coda a falce (ricordate i grub/worm della Mister Twister?), si riconoscono per la biglia di piombo dalla quale sporge l’occhiello rivolto verso l’alto, dalla stessa parte della punta Queste jighead avevano e hanno conservato ancora oggi questa struttura tipica: una volta innescato, l’amo piombato resta sempre con la punta rivolta verso l’alto e, nel contempo, si ha modo di presentare la softbait al pesce in maniera più naturale. Se si ferma il recupero a mezz ’ acqua, l’esca di gomma viene trascinata verso il fondo dal peso della jighead continuando a muoversi in maniera allettante e attirando l’attenzione del pesce Inoltre, se si innesca uno shad g o m m o s o c o l g i u s t o r a p p o r t o p e s o d e l p i o m b o / a z i o n e d i nuoto, è possibile ottenere un movimento dello shad anche nelle discese oblique a corpo morto verso il fondo, il massimo dell’effetto attirante, soprattutto quando cerchiamo lucci, bass o persici.

30 • MOSCA e SPINNING • 1/2023 (37) T
N N I N G
E C N I C A S P I
RENZO DELLA VALLE [ renzo dellavalle@gmail com]

indispensabile complemento

Col tempo la struttura della jighead, universalmente riconos c i u t a i n d i s p e n s a b i l e c o m p l e m e n t o a l l ’ e s c a d i g o m m a , h a subìto importanti modifiche che hanno portato ad avere tutta una serie di deformazioni della componente zavorra, studiate per integrare meglio la testa piombata rendendola più naturale, migliorare l’assetto dell’esca o farla nuotare nei modi più bizzarri, oltre che assicurare una presa più salda sulla ferrata Il primo passaggio è consistito nel dare alla zavorra di piombo una sagoma sempre più simile alla testa di un pesce Attraverso sistemi sofisticati di fusione e ricorrendo a leghe metalliche facili da stampare e modellare, si è passati dalle classiche forme a biglia del piombo a vere e proprie teste dei vari pinnuti, sagomate e verniciate con tutti i particolari anatomici: occhi tridimensionali, branchie esposte, bocca in evidenza. Queste jighead a testa di pesce vengono vendute in u n ’ i n fi n i t à d i c o l o r a z i o n i , a d a t t a n d o s i p e r f e t t a m e n t e a g l i shad gommosi del tipo con coda a pala o coda a falce Sono i n o l t r e d i s p o n i b i l i i n n u m e r o s e g r a m m a t u r e e d i m e n s i o n i dell’amo, permettendo di innescare i più piccoli shad di qualche centimetro sino a ‘shaddoni’ da luccio e siluro da 20 cm e oltre Un’ulteriore evoluzione di queste jighead è stata quella di integrarle nel corpo degli shad gommosi: la zavorra (in pratica il solo peso di struttura triangolare) collegata all’amo

viene inglobata nella parte anteriore del corpo e ricoperta con l’amo all’atto della fusione dello shad gommoso, con l’occhiello dell’amo e relativa punta che sporgono sulla testa e sul dorso dello shad Si sono così ottenuti repliche perfette di pesci di ogni specie, nelle grammature e misure più adatte a ogni genere di situazione. L’effetto finale è assai realistico e tale da convincere all’acquisto anche il più incontentabile dei pescatori Ma si sono scelte anche altre soluzioni, volte alla modifica della testa di pesce e relativo attacco all’amo La francese Fiiish, per esempio, con la sua serie di shad ultra morbidi Black Minnow, ha realizzato zavorre/teste di pesce che si collegano all’amo con un sofisticato sistema di aggancio, permettendo la sostituzione rapida della componente testa con altre più leggere o più pesanti, ma delle stesse dimensioni In questa maniera è possibile variare il peso della jighead a testa di pesce conservando la misura dello shad retrostante, e relativo amo. Nel contempo, l’amo resta alloggiato all’interno della gomma vinilica e migliora l’effetto weedless/anti incaglio della softbait Tale possibilità di rendere a n t i i n c a g l i o l ’ i n n e s c o c o n j i g h e a d / t e s t a p i o m b a t a è s t a t a perfezionata anche dall’americana Storm, che nella sua serie d i s h a d B i s c a y a d o t t a u n a m o o ff s e t s o l i d a l e c o n l a t e s t a piombata, la cui punta resta protetta all’interno del corpo vinilico: un ’ottima soluzione per sondare gli erbai o i fondali cosparsi di ostacoli delle acque dolci e, in mare, per passare indenni sui fondali di posidonia.

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CAVEDANI IN T OR REN T I E S OR G IV E D’INVERNO

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T E C N I C A M O S C A

Durante la stagione fredda è difficile pensare di poter fare una pescata ‘ con il cuore ’ in una sorgiva o in un torrente, magari a secca: il ghiaccio, a volte la neve e la d i ffi c o l t à a e n t r a r e i n a c q u a s o n o e l ementi che portano il pescatore a mosca a scegliere con cura i luoghi e i pesci da insidiare durante l’inverno Se a tutto ciò aggiungiamo l’impossibilità quasi totale di pescare i salmonidi in molte acque a causa della frega e l’apatia di molte altre specie, poco ci rimane Forse, meglio pulire le code e leggere un buon libro Oppure, se siete come me e non riuscite a resistere a un ’uscita anche con le dita congelate, potete sperimentare il brivido di pescare i cavedani nelle sorgive o nei torrenti propensi a ‘mettere su chili’ per la riproduzione che sarà poco prima della primavera Il cavedano d’estate è un pesce come un altro e si può pescare in vari modi senza grosse difficoltà: mangia molti tipi di esche e non disdegna neppure grosse sedge. Con il freddo la situazione cambia e se di solito siamo abituati a vederli bollare e saltellare sotto la superficie dell’acqua, sarà sicuramente più complicato a gennaio o a febbraio quando saranno scesi al ‘caldo’ e mangeranno solo ciò che porta la corrente, sforzandosi a volte di salire per una portata più int e r e s s a n t e N o n l a s c i a t e v i s c o r a g g i a r e , d u n q u e , e p e n s a t e sempre che la voracità e la fame pre-primaverile portano i pesci ad adottare comportamenti periodici. Sarà necessario studiare l’ambiente e utilizzare imitazioni precise, soprattutto n i n f e e s o m m e r s e S e i l l u o g o l o c o n s e n t e , a n c h e q u a l c h e streamer scuro o ricco di riflessi andrà benissimo, senza superare i 4-5 cm di dimensione. La canna sarà mediamente una 7-8’ per coda 3-4-5 a seconda della distanza dei lanci e delle

dimensioni del fiume Importantissimo è invece il finale, soprattutto nelle sorgive, dove dovrà essere quanto più lungo e sottile nel tip possibile

I cavedani sono pesci difficili e con l’acqua trasparente dell’inverno non si faranno problemi a rifiutare le vostre imitazioni se non sono perfette. Personalmente cerco di evitare gli ami colorati o dorati che, secondo chiacchiere da bar, contrib u i r e b b e r o a r e n d e r e m e n o r e a li st i c i g li i n se t t i c on a c q u a chiara Uso spesso ami neri opachi che risolvono il problema La posa potrà essere delicata se peschiamo a mosca secca con piccole Blue Quill o altre effimere, ma anche più esplosiva se utilizziamo sedge o tricotteri di dimensioni importanti per attirare i pesci e farli venire sotto la superficie Nelle sorgive è importante camminare con calma senza fretta, perché i pesci si spaventeranno al primo passo o a un rumore eccessivo: prendete tempo e osservate l’acqua che saprà regalare qualche consiglio in una stagione così avara Le ore migliori per una pesca di questo tipo sono certamente le più calde, anche se, per i più equipaggiati, l’alba è sicuramente ottima Attenzione a non bagnarvi troppo e ad avere sempre un cambio in macchina: l’ipotermia per una scivolata è dietro l’angolo

Non lasciatevi tentare dalla sola secca: l’inverno è difficile e bisogna sapersi sempre adattare Molto spesso ho svoltato la giornata utilizzando sommerse o ninfe spiombate da far scendere seguendo la corrente, se volete con uno strike indicator Un altro trucco forse scontato è quello di cambiare spesso l’esca: se i pesci si accorgono dell’inganno in una zona, non è detto che scappino e potrete pescare qualche ‘amico’ vicino con un ’ esca diversa Concentrate i vostri lanci vicino alle rive e sotto gli alberi, senza tralasciare eventuali ostacoli sopra e sotto la superficie I pesci tendono a raggrupparsi in piccoli

GIANMARCO MONDINI [mondiniflyfishing@gmail.com]
FOTO DI DAVID E DANIEL GHIRIMOLDI

M E T A L J I G S U L P O

Nello scorso numero scorso della rivista ho avuto modo di evidenziare l’approccio di pesca necessario in seguito all’innalzamento dei livelli sul Po a valle della diga di Isola Serafini seguito al lungo per i o d o d i s i c c i t à c h e h a c a r a t t e r i z z a t o tutto il nord Italia, laghi compresi, nel periodo estivo In via generale, si è reso ovviamente necessario l’impiego di una canna più lunga, per pescare bene a centro fiume, e di artificiali più pesanti per tenere al meglio il flusso correntizio più sostenuto. Quando a metà novembre scorso si è rivisto muoversi a centro fiume il battello di navigazione, è stato chiaro che in quel tratto le acque potevano arrivare tranquillamente ai cinque metri di profondità e che finalmente il Po aveva riacquisito il suo corso, presentando una vasta area fluviale da sondare con i nostri artificiali La temperatura dell’acqua più bassa ha fatto sì che i pesci cominciassero a sostare in determinati punti del fondale e che per ricercarli per buona parte della giornata si dovesse pesca-

re con esche sinking; anche gli aspi, che sovente cacciano praticamente a galla, gradivano ora strati d’acqua intermedi, inducendo lo spinner a far affondare rapidamente la propria esca, richiamandola poi a strappetti per invogliare il predatore all’attacco Come ho spesso evidenziato in queste righe, avere la possibilità di allamare in acque libere molti predatori di varie dimensioni, per la maggior parte di provenienza alloctona, significa poter migliorare le proprie performance di strike, selezionando le imitazioni vincenti Per i lanciatori degli anni 70 ’ e 80’ che si recavano sul Po era un ’utopia avere in canna pesci quali siluri, aspi, breme, barbi iberici e anche lucioperca: erano per lo più i cavedani e le abbondanti risalite delle cheppie in tarda primavera a coronare le giornate di divertimento in quegli anni.

Uno dei problemi maggiori tuttavia, specie in relazione agli artificiali che raggiungono il contatto con il fondo, riguarda il fatto che la lunga siccità dell’estate scorsa ha fatto crescere molte piantine e aumentare le alghe, che essendo ora somm e r s e p r e g i u d i c a n o l a p a s s a t a d e l l ’ a r t i fi c i a l e , c h e r i m a n e

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GIORGIO MONTAGNA [ jomontagna@tiscali it]

spesso incagliato; nel migliore dei casi, i filamenti delle alghe sporcano l’ancoretta di coda evitando che il predatore possa cadere nella tentazione di aggredirlo È quanto documento nelle immagini di queste pagine Trascorrere qualche ora sul fiume lanciando da riva equivale dunque, quasi immancabilmente, a ‘sfoltire’ la nostra tackle-box di artificiali Per ridurre il problema, raccomando di ricorrere all’uso dell’amo singolo montato in coda dell’ondulante, che così facendo si aggancia meno facilmente agli ostacoli e alle erbe del fondale; l’abboccata dell’aspio, veloce e cruenta, consente comunque all’amo di favorire uno strike vincente

Come segnalato nello scorso articolo, inoltre, per giungere col lancio a buona distanza e al contempo rapidamente sul fondale, per stimolare qualche carnivoro poco incentivato a cacciare in superficie, abbiamo cominciato a impiegare alcuni metal jig, facendo compiere loro un movimento a balzelli con brevi rilasci e ripartenze nei pressi del fondo, in modo da emettere bagliori accattivanti Ebbene, nei giorni successivi a quelle prime prove abbiamo continuato a sperimentare l’uso dei metal e i risultati non si sono fatti attendere, neppure giunti in pieno inverno, quando è risaputo che di norma tutti i pesci rallentano le proprie attività di caccia Grazie alla forma affusolata e all’innata aerodinamicità, il metal jig consente lanci da primato, a volte di raggiungere persino la sponda o la prismata giacente sulla riva opposta, il che equivale a poter venire a tiro di ogni carnivoro alloctono presente Ho prov a t o m e t a l d i d i v e r s e m a r c h e , a n c h e p e r c h é l i u t i l i z z o d a sempre soprattutto nel mare della Liguria tra settembre e ottobre, quando dal natante rincorro le mangianze di tunnidi; l’idea inusuale di impiegarli in acqua corrente del Po e suoi immissari l’ho avuta insieme ad altri appassionati, appunto per giungere lontano col lancio ma soprattutto per arrivare in fretta sul fondo. Certo i risultati positivi sono avvenuti dopo vari tipi di richiamo; con l’aspio è un richiamo allegro a dare spesso buoni risultati, mentre con i perca e i barbi l’ideale è cercare di far rimanere il metal a contatto del fondo con repentine ripartenze e rilasci. Il classico ondulante viene risucchiato più velocemente del metal jig durante la passata fluviale e per questo in presenza di acque alte e veloci quest’ultimo diventa micidiale per farci scappottare, a volte dopo qualche ora di lanci improduttivi. I pesi provati con successo

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Fase finale di una cattura di aspio da parte dell’amico Vincenzo Un notevole aspio preso a metal jig a dicembre sul Po

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Gli Ahrex sono ami di qualità, resistenti e pronti a soddisfare le esigenze del costruttore e del pescatore più esigente Il Dry Fly Traditional Barbless è perfetto per le mosche secche Affilato chimicamente, è stato studiato in modo da mantenere il gap ideale per una presa corretta Confezione da 24 ami

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Il Transformer (art 654) è un prodotto di alta qualità che, grazie a un dispositivo innovativo di sgancio rapido dell albero, si trasforma in un attimo in un morsetto in-linea o in un morsetto per la costruzione di tube-fly oppure in un morsetto per la realizzazione di streamer Tre morsetti in uno con un semplice click Costruito in acciaio inox con albero rotante su cuscinetti per una fluida rotazione Tutti i componenti che compongono i tre morsetti sono inclusi con il Transformer La base molto stabile è munita di nicchie e di un pratico porta utensili integrato con attacco per lente d ingrandimento (art 642, utensili e lente non inclusi) Altre importanti caratteristiche del Transformer sono: intercambiabilità delle pinze, frizione progressiva sul movimento di rotazione, blocco della rotazione in qualsiasi posizione, blocco rapido della rotazione a step di 45°, regolazione in altezza, adattamento per mancini Altri accessori inclusi: supporto bobinatore-parachute in acciaio inox sagomato a U con pinzetta parachute e accessori, molla blocca-materiale regolabile, perno di supporto, chiavi a brugola e istruzioni d'uso

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Lure: 1/8–3/8 oz (3,5–10,5 g)

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L’artificiale del prossimo numero è

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Spedizione entro il 20 febbraio 2023 a La Pesca Mosca e Spinning, via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti Dressing e note di commento in un file di testo a redazione@lapescamoscaespinning.it

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Il blank delle canne Major Craft Firstcast è realizzato attraverso un grezzo in carbonio ad alto modulo, leggero, sensibile e reattivo, dall’ottimo bilanciamento Il look minimale è pulito e raffinato, con dettagli di qualità La canna è equipaggiata con guide Fuji Y con ponte in acciaio cromato e pietra idonea all'utilizzo dei trecciati. Placca porta mulinello Fuji con impugnatura in EVA. Il modello FCS-632-ML (1/8 - 3/8) è raccomandato per bassfishing finesse o per il light game in acque interne e mare

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Major Craft Firstcast FCS-632ML Length: 6 3 (192 cm) Lure: 1/8–3/8 oz (3 5–10 5 g)

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MOLIX JUBAR 70 SINKING

Il Jubar 70 è stato progettato per insidiare predatori di dimensioni contenute. Efficace sia in acqua dolce che in mare, grazie al particolare movimento sviluppato dall’equilibrio delle due sezioni di cui è composto non deluderà gli appassionati bait articolati Si muove in modo sinuoso anche con il recupero più lento e regolare, che si è dimo to micidiale nella pesca delle trote in laghetto; regge con disinvoltura le jerkate più decise, da alte nare a piccole pause che permettano all’esca di affondare leggermente, come un pesce morente

Sinking • Length: 7 cm • Weight: 5,5 g • Deep range: 80 to 120 cm

MOLIX SB120B StICKBAIt 120 BAItFISH

Lo Stick Bait 120 Baitfish è un esclusivo ‘subwalk’ sinking. Attraverso lo speciale profilo idrodinamico permette di ottenere un movimento ‘walking the dog’ sotto la superficie dell’acqua. Il trasferimento del peso mobile all’interno dell’esca è ottenuto tramite un particolare cilindro in metallo bl netico nella parte anteriore, che garantisce lanci lunghi, precisi e un assetto ottimale e ultra silenzioase di recupero L’SB120B è realizzato con armatura passante full wire in acciaio inox e monta due roe ancorette Le colorazioni sono realizzate con finitura UV coating

Sinking • Silent • Weight: 26 g • Length: 12 cm • Deep Range: sub-surface

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85 • MOSCA e SPINNING • 6/2021
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Alfeo Busilacchio, La Storia insegna Imitazioni di efemerotteri, in collaborazione con Roberto Brend a , c o n i l p a t r o c i n i o d e l l a S I M , Scuola Italiana di Pesca a Mosca, Fly Line ecosistemi fluviali 2022, 23x23 cm, 352 pp.

A l P e s c a r e S h o w d e l l o s c o r s o n ovembre, nello stand della SIM faceva bella mostra di sé, in anteprima, questo volume di Alfeo Busilacchio, c h e c o n l ’ a i u t o d e l l ’ a m i c o R o b e r t o Brenda ha trovato la forza di metter e a s s i e m e u n a d o c u m e n t a z i o n e che raccoglieva da più di vent’anni. Il volume costituisce un’utilissima guida alla determinazione sistematica degli insetti, in questo caso degli efemerotteri, grazie a numerose e preziose macrofotografie delle varie specie, accompagnate dalle loro imitazioni classiche dei grandi maestri, da Halford a De Boisset, da De Chamberet a Skues

Ci sembra allora che possa essere utile per i lettori trascrivere integralmente l’indice di questa parte del volume per farne comprendere l ’ i m p o r t a n z a e a l t e m p o s t e s s o i l l u s t r a r n e i n d e t t a g l i o i c o n t e n u t i : E p h e m e r i d a e ( Ephemera danica , E. vulgata , E. glaucops , E. paulae ) ; Baetidae (Baetis alpinus, B fuscatus, B muticus, B niger, B pseudoatrebatinus, B rhodani, B scambus, B vernus, Centroptilum luteol u m , C e n n u l a t u m , C l o e o n c o g n a t u m , C s i m i l e ) ; E p h e m e r e l l i d a e ( E ignita, E notata); Heptageniidae (Ecdyonurus fluminum, E forcipula, E helveticus, E torrentis, E venosus, Epeorus assimilis, Heptagenia sulphurea, Rhithrogena auriantica, R haarupi, R semicolorata); Leptophlebiidae (Choroterpes picteti, Habroleptoides modesta, H. fusca, Paraleptophlebia cincta, P. submarginata); Caenidae (Caenis macrura, C h o r a r i a ) ; O l i g o n e u r i i d a e ( O l i g o n e u r i e l l a r h e n a n a ) ; P o t a m a n t h i d a e (Potamanthus luteus) Il tutto è accompagnato da altri preziosi contenuti, a cominciare dalle 15 foto delle imitazioni della famosa serie «La Loue» di De Chamberet

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CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI ECC.

Vendo canna in bamboo refendu nuova, interamente fatta a mano con certificato di garanzia, fodero e tubo Lunghezza 7’ per coda 4, azione semiparabolica Materiali di primissima qualità made in USA Prezzo 400 euro, vero affare Renzo, tel 338/1365571 (A)

Vendo a 40 euro mulinello d’epoca Mitchell 408. Ingranaggeria interna e antiritorno malfunzionanti ma credo facilmente riparabili da un esperto Per il resto in buone condizioni Paolo, p cacciotti@alice it (A) Cerco Quantum Iron 301 HPT Mulinello tenuto bene, no botte no graffi, meccanicamente ok Completo della sua scatola originale con esploso, ecc Gianandrea, gbbasshunter@hotmail com, tel 349/5453960 (F)

Vendo canna in bambù Pezon & Michel 6' in 2 pezzi lancia gr 2-4 in condizioni quasi pari al nuovo Bellissima per torrenti e riali Fodero originale, certificato Euro 300 + spedizione Marco, marco cavicchi@alice it, tel 3386504431 (C)

Vendo coda di topo di Terenzio Zandri modello Revolution wf4 colore Orange bellissima nuova in confezione mai usata compreso grasso e 2 finali Certificato Euro 100 più spedizione da concordare Marco, marco cavicchi@alice it, tel 3386504431 (C)

Vendo mulinello vintage Pfluger 2 7/8 colore nero con finiture ivory modello 1492 recupero destro. Bellissimo su bambù o fibra di vetro. Compresa 1/2 coda dt 4 in seta naturale nuova della famosa società francese Peche a Soie Euro 100 più spedizione Marco, marco cavicchi@alice it, tel 3386504431 (C)

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