La Pesca Mosca e Spinning 4/2016 anteprima

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www.lapescamoscaespinning.it

AGOSTO-SETTEMBRE 2016

€ 5,90

SPECIALE

Spedizione in abbonamento postale 70% - Roma - anno XVI, numero 4 - AGOSTO-SETTEMBRE 2016

MARE & ITINERARI

Sarca Val d’Egua Una e Sanica Havørred Fyn Noce e Avisio

Leccia amia Spigole verticali Il piombo sul filo Light spinning mediterraneo Vertical soft baits in Adriatico

• Film sintetici per ali • Granchio Kabura




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NOCE E AVISIO: IL PARADISO DELLE MARMORATE

di Francesco Li Bianchi e Tonino Grillo

di Ivano Mongatti

Direttore responsabile Eugenio Ortali

LIGHT SPINNING MEDITERRANEO

Il Noce nella Piana Rotaliana e nei pressi del bacino di Santa Giustina, l’Avisio in Val di Cembra: sono due dei migliori corsi d’acqua trentini, grazie alla competenza dei gestori e alla struttura organizzativa di Trentino Fishing.

Gli approcci light dello spinning marino di derivazione giapponese (mebaru e aji game in particolare) nel contesto mediterraneo si sono col tempo trasformati, prevedendo l’uso di attrezzature più robuste, con un eclettismo di applicazione ben diverso da quello originario.

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redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscanews.it www.lapescaspinningnews.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.youtube.com/user/MoscaeSpinning www.flickr.com/photos/moscaespinning

Hanno collaborato a questo numero Moreno Bartoli, Diego Bedetti, Renzo Della Valle, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Tonino Grillo, Francesco Li Bianchi, Matteo Menghini, Ettore Miletto, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Francesco Paolini, Marco Pasquato, Federico Renzi, Stefano Ticchiati

Amministrazione, pubblicità, abbonamenti e arretrati Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/321.02.42 segreteria@lapescamoscaespinning.it

LECCIA AMIA

SARCA: L’ALTO CORSO

di Francesco Paolini

di Matteo Menghini

Splendido carangide dei nostri mari, la leccia è insidiabile in molte zone d’Italia. L’ambiente nei quali il confronto è più vantaggioso per il pescatore è quello di foci e canali, ma non mancano le opportunità anche nei porti e nelle coste rocciose, come nelle isole.

L’Associazione Pescatori Alto Sarca gestisce un lungo e bel tratto del Sarca sul quale sono istituite varie zone no kill e cinque riserve, fra le quali in particolare Regorie e Maroc del Ghiro. Attrezzature, artificiali, notizie utili per pescare al meglio in questi splendidi ambienti.

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HAVØRRED FYN

INCHIKU vs SOFT BAITS IN ADRIATICO CENTRALE

Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle renzo.dellavalle@gmail.com

Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29 settembre 2014 Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl Direttore editoriale Giulio Fascetti Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano

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di Stefano Ticchiati Le trote di mare dell’isola danese Fyn – nel mar Baltico, caratterizzato da bassa salinità – sono prede selvagge la cui cattura dalla costa è sempre molto gratificante. Essendo la Danimarca facilmente raggiungibile con voli low cost, si tratta di una meta da non trascurare.

seconda parte di Diego Bedetti È la volta della disamina delle tecniche – fast e slow – che prevedono l’impiego delle soft bait in acque marine alla ricerca di prede che si muovono a diverse profondità.


RUBRICHE 04

NOTIZIE

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SHOW ROOM

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VAL D’EGUA

SPIGOLE VERTICALI

di Ettore Miletto

di Marco Pasquato

In Valsesia, l’Egua scorre per una trentina di chilometri prima di sfociare nel Sermenza. Diverse sono le possibilità di pesca, specie nei comuni di Carcoforo e Rimasco, dove i paesaggi sono incantevoli. A mosca e a spinning, in particolare ultraleggero e ‘fly style’.

L’evoluzione tecnologica delle attrezzature avvenuta nel corso degli ultimi anni ha riportato in auge la tecnica del light jigging alle spigole, nata nella laguna antistante Venezia e poi dimenticata. Tecniche, attrezzature e artificiali per praticarla al meglio.

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CHI HA PAURA DEL PIOMBO SUL FILO?

FILM SINTETICI PER ALI

di Giorgio Montagna

di Federico Renzi

Quella di anteporre un piombo sulla lenza alla quale si collega l’artificiale è una tecnica che trova pareri favorevoli ma anche nettamente contrari. Giorgio valorizza alcune catture in acque sia marine che dolci, portando un’interessante riflessione sull’argomento.

Rafia sintetica, Zing wing, Medallion sheeting, organza, tessuti stampati, cartene: sono innumerevoli le pellicole sintetiche che, nate per altri impieghi, sono state adottate dai costruttori per realizzare – in abbinamento magari a materiali naturali – ali robuste e imitative.

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BOSNIA: UNA E SANICA

GRANCHIO KABURA

di Federico Renzi

di Moreno Bartoli

Invitato da Patagonia per la campagna «Save the blue heart of Europe», Federico ha avuto modo di pescare con diversi ‘colleghi’ europei in due splendidi e ben organizzati corsi d’acqua, dove trote e temoli non mancano, stimolati da abbondanti e continue schiuse di insetti.

Indicati per insidiare tutte le specie ittiche che vivono sul fondo o in prossimità di esso, i granchi Kabura vanno manovrati lentamente, facendoli strisciare in terra in modo da sollevare nuvolette di sabbia o fango, oppure facendoli alzare per pochi metri con colpetti in verticale.

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fish facts

a cura di Marco Sammicheli

ro ammesso per la pesca ricreativa, questi attrezzi dovranno essere vietati, in modo da chiudere le falle normative che si venissero a creare.

chiarimenti in ordine alla pesca ricreativa

OBBLIGO DI SBARCO impugnata la legge regionale del Friuli Venezia Giulia La riforma della Politica Comune della Pesca, entrata in vigore con il Regolamento UE 1380/2013, istituisce per la prima volta l’obbligo di sbarco, cioè il divieto di rigettare in mare pesci morti, pratica comune e abbastanza consueta nelle attività di pesca professionale. Gli esemplari sotto taglia, ad esempio, prima non potevano essere sbarcati né commercializzati, per cui venivano rigettati morti in mare. Dal 2016 e progressivamente fino al 2019, tutte le specie oggetto di pesca nel Mediterraneo per le quali è prevista una taglia minima non potranno più essere rigettate a mare, ma dovranno essere obbligatoriamente sbarcate, contabilizzate e – se non hanno le caratteristiche di taglia opportune per essere destinate al consumo alimentare – utilizzate per altri scopi, come ad esempio concimi, farine di pesce, mangimi per animali. Lo scopo dell’obbligo di sbarco è duplice: da una parte evitare i comportamenti come il cosiddetto high grading, cioè pescare di più e rigettare morti i pesci che presumibilmente avrebbero un valore minore sul mercato, dall’altra quantificare lo ‘spreco’ di risorse, che deve essere contrastato tramite una maggiore selettività degli attrezzi. Citando il regolamento 1380/2013, l’obbligo di sbarco «non si applica alle … specie per le quali prove scientifiche dimostrano alti tassi di sopravvivenza, tenendo conto delle caratteristiche degli attrezzi, delle pratiche di pesca e dell’ecosistema». Fino a poco tempo fa non era chiaro, in Europa, se l’obbligo di sbarco dovesse applicarsi anche alla pesca ricreativa, in quanto la stessa è stata volutamente (con voto da parte del Consiglio dei ministri della pesca d’Europa) esclusa dal Regolamento di cui stiamo parlando e l’art. 15 che lo regola sembra non includere il nostro settore. Inoltre la pesca ricreativa differisce dalla pesca commerciale proprio per l’elevata possibilità del rilascio di pesci vivi dovuta alle caratteristiche degli attrezzi utilizzati e alle pratiche di pesca. A una richiesta di chiarimento da parte della European Anglers Alliance, in sede MEDAC, la Commissione EU ha risposto che «La lettura giuridica delle pertinenti disposizioni del regolamento 1380/2013 e la proposta della Commissione di misure tecniche implicano che l’obbligo di sbarco riguardi anche la pesca ricreativa – almeno per le specie che rientrano nell’obbligo di sbarco e con una taglia minima di riferimento stabilita». La risposta della Commissione è stata chiara, e riguarda pertanto quelle attività di pesca ricreativa che non consentono il rilascio di pesci vivi. Nel Mediterraneo questi attrezzi sono principalmente i palangari (o palamiti). Tutto il pescato sottotaglia che non può essere rilasciato vivo dovrà essere obbligatoriamente sbarcato anche dalla pesca ricreativa, dal 1 gennaio 2017 solo per sogliole, merluzzo e triglia, dal 1 gennaio 2019 per tutte le specie di cui esiste taglia minima. Si pone a questo punto il problema dello sbarco di un quantitativo di pesce superiore al consentito giornaliero per la pesca ricreativa che, ricordiamo, in Italia è 5 kg o 1 solo pesce di taglia superiore. È evidente che con 200 ami di palamito sarà facile sforare tale limite ed essere quindi costretti a sbarcare un quantitativo ‘illegale’ per i pescatori ricreativi. Il Comitato Esecutivo del MEDAC ha voluto affrontare anche questa questione, deliberando che, per gli attrezzi ricreativi per cui entra in vigore l’obbligo di sbarco, se il quantitativo di pescato eccede il limite giornalie-

IL FUTURO DELLE SPECIE ALLOCTONE Dopo il Veneto, anche il Friuli Venezia Giulia viene smentito dallo Stato sulla competenza per la gestione della fauna ittica. La legge del Friuli è stata infatti impugnata in sede di conferenza Stato-Regioni davanti alla Corte Costituzionale da parte del Ministro per gli affari regionali Costa, in merito all’utilizzo di specie alloctone rilasciate in acque pubbliche per la pesca, decretandone di fatto l’immediato divieto. Le sentenze avverse alle Regioni ribadiscono che è indispensabile e urgente un intervento normativo da parte dello Stato che regoli la materia senza assumere posizioni drastiche, che rischierebbero di far collassare una larga fetta della pesca ricreativa nelle acque interne. Recentemente per le strade di Madrid 300.000 pescatori hanno partecipato a una manifestazione di protesta per fare pressione sui politici spagnoli al fine di cambiare una norma sulle specie invasive che considera alcuni pesci non autoctoni di alto pregio per i pescatori quali specie da sradicare da tutte le acque della Spagna. Il dibattito è molto accesso anche in Italia, dove sta diventando sempre più concreto il rischio di dover rivedere le politiche di gestione andate avanti per decenni, favorendo quando non causando la diffusione di specie invasive. Il problema ha varie sfaccettature, ma è possibile immaginare cosa potrebbe significare l’adozione rigida di misure di drastico contrasto a tutte le specie non autoctone in tutte le acque pubbliche. Ci si potrebbe vedere improvvisamente imporre norme per l’eradicazione di alcune delle specie più popolari per la pesca ricreativa, come la carpa o il persico trota, delle quali potrebbe essere proibito il rilascio. Per non parlare delle trote fario fuori areale, largamente utilizzate per le gare di pesca e per le riserve, che evidenziano come la sinergia tra domanda di materiale da immissione, sua produzione e impostazione degli enti competenti per le scelte di gestione debba colmare un forte ritardo per il passaggio all’utilizzo (sostenibile) di specie e varietà ambientalmente compatibili, che esistono per tutte le nostre aree geografiche.

istituzione di un gruppo di lavoro CGPM

PICCOLA PESCA E PESCA RICREATIVA La quarantesima sessione della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneao (CGPM), conclusasi lo scorso 3 giugno a Malta, ha deciso di istituire un gruppo di lavoro su «piccola pesca e pesca ricreativa». Il risultato trova il suo maggiore riferimento nell’ottimo lavoro svolto dal gruppo di lavoro sulla pesca ricreativa del Consiglio Consultivo Regionale del Mediterraneo (MEDAC). Di non minore rilievo l’istituzione del gruppo di lavoro scientifico sugli «ecosistemi marini vulnerabili», tra i quali possiamo annoverare tutti quelli della primissima fascia costiera, tanto importanti per la pesca ricreativa quanto trascurati dalla gestione e soggetti allo sfruttamento indiscriminato, sia legale che illegale.

ADERISCI AD APR

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g tiva.or aricrea c s e .p www • 2/2016

in omaggio un’esca Buginu 55 di Seaspin


notizie a Chialamberto nei giorni 29-30 ottobre 2016

III SALONE NAZIONALE DELLA PESCA A MOSCA Il Comune di Chialamberto (TO), in collaborazione con la Pro loco, replica anche quest’anno, nei giorni si sabato 29 e domenica 30 ottobre 2016, il Salone Nazionale della Pesca a Mosca, mostra mercato con la rappresentanza dei migliori marchi di attrezzature e di abbigliamento per la pesca a mosca, giunto alla terza edizione. Al suo interno: gara di costruzione mosche artificiali (III Trofeo Bogia Nen; sarà presente una giuria internazionale) e gara di lancio (II Memorial Albano Barbiani). A fare cornice a tutto ciò, nell’ambiente unico delle Valli di Lanzo, una cena di gala con menù tipico piemontese, e per i più forti… bagna cauda! Nel prossimo numero tutti i dettagli del programma.

numerosi gli eventi tecnici, artistici, di politica ambientale

XIII SIM FLY FESTIVAL Con il tredicesimo SIM Fly Festival che si è concluso domenica 26 giugno 2016 nell’ex convento della Maddalena a Castel di Sangro, in Abruzzo, è stato ufficializzato il coinvolgimento dei pescatori a mosca nella concretizzazione del Contratto di fiume. È stato il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso in persona a rivolgere, ai partecipanti del Sim Fly Festival, l’evento di punta della Scuola italiana di pesca a mosca, l’invito ad aggiungersi al tavolo politico, scientifico e sociale avviato nei mesi scorsi con l’obiettivo di recuperare, riconvertire e valorizzare il fiume Sangro. «Rivolte al Contratto di fiume esistono specifiche direttive e risorse comunitarie», ha spiegato il presidente della Sim Osvaldo Galizia. «Con questa maggiore consapevolezza riusciremo a tutelare la qualità delle acque e a conferire al fiume un valore economico: vedere gli operatori lavorare insieme in maniera tanto efficiente da costituire un volano territoriale basato sul turismo sportivo è un obiettivo che la Sim persegue da diversi anni, con il progetto “Le strade della pesca a mosca” (“Fly fishing roads”)». In occasione della tavola rotonda «Il contratto di fiume» è stato anche presentato il libro di Paolo Morelli Racconto del fiume Sangro ed è stata portata la testimonianza della Cooperativa Pescatori della Laguna di Orbetello, che con la pesca a mosca ha contribuito notevolmente al rilancio dell’immagine della laguna, precedentemente colpita da un fenomeno naturale. La Scuola italiana di pesca a mosca si schiera inoltre con le associazioni del territorio di Alfedena, come quella dei pescatori presieduta da Lino Spada, contro la realizzazione della minicentrale idroelettrica in progettazione sul fiume Sangro. Il Festival ha dato a tutti i partecipanti la possibilità di avvicinarsi a questo sport ambientalista grazie ai laboratori gratuiti di costruzione delle canne di bamboo tenuti dai rod maker IBRA e di mosche artificiali con i migliori fly tyier, italiani e stranieri, e ai mini corsi di tecniche di lancio a cura degli istruttori Sim. Realizzato grazie alla collaborazione del Comune di Castel di Sangro, dell’associazione sportiva Sangro e dell’Archeoclub di Castel di Sangro, la manifestazione ha costituito il momento conclusivo di una settimana di corsi per aspiranti istruttori e di perfezionamento, con uno stage che ha visto coinvolti istruttori di pesca a mosca italiani e stranieri. I migliori costruttori di mosche straniero e italiano 2016 sono stati il norvegese Barry Ord Clarke e Walter Luzi, per l’occasione insigniti dell’annuale premio «Claudio D’Angelo Awards». «La pesca a mosca non è solo una tipologia di pesca, è una filosofia di vita, un discorso culturale». Così il presidente della Sim Osvaldo Galizia ha aperto il tredicesimo Sim Fly Festival la sera di venerdì 24 giugno, introducendo la sesta edizione dell’iniziativa enogastronomica «La trota sul palco». Il pescatore a mosca, infatti, rilascia in acqua i pesci che cattura, in quanto l’amo che usa è senza ardiglione. È per questo che la serata inaugurale ha inteso valorizzare la necessità di proteggere la trota anche in relazione al suo valore culinario: sono state utilizzate infatti esclusivamente trote di allevamento, fornite anche quest’anno dallo stabilimento a Bussi della troticoltura marchigiana ‘Eredi Rossi’. La ma4/2016

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notizie nifestazione culinaria è stata realizzata anche in collaborazione con l’associazione Cuochi Val di Sangro e Valle Peligna, la Cantina Miglianico e il pastificio Rustichella d’Abruzzo di Pianella (PE). Dalla cultura gastronomica a quella artistica: durante il Festival è stata inaugurata la sedicesima Mostra internazionale di arte contemporanea «L’arte della pesca… la pesca nell’arte», curata da Lino Alviani, maestro e direttore artistico del Museo della pesca a mosca di Castel di Sangro, con la partecipazione dell’artista olandese Ad Swier e dell’abruzzese Valeria De Cecco. Fondata nel 1987 a Castel di Sangro, la Scuola italiana di pesca a mosca fa casa base all’ex convento della Maddalena. Qui è ospitato il primo e unico museo in Italia dedicato alla pesca a mosca, lo «Stanislao Kuckiewicz», diretto da Giorgio Cavatorti e gemellato con l’«American Museum of Fly Fishing» (AMFF) di Manchester (Vermont, USA), con il Catskill Fly Fishing Center and Museum (CFFCM) di Livingston Manor (New York, USA) e con il Museo svizzero di Caslano. La SIM è presente in Italia, in Svizzera e in Australia con le sue sedi estere, dove operano istruttori SIM abilitati a insegnare la tecnica di lancio SIM-TS. Nell’ottobre 2013 ha firmato un importante protocollo di intesa con l’associazione GAIA (Game Angling Instructor’s Association) per il riconoscimento reciproco dei brevetti di base e delle certificazioni rilasciati dalle rispettive associazioni, nei rispettivi paesi. Per ulteriori informazioni: http://simfly.it.

a maggio, a cura del club nautico locale

RADUNO KAYAK FISHING A VARAZZE Sì è svolto il 28 e 29 maggio scorso il primo raduno della sezione Kayak Fishing del Varazze Club Nautico, aperto anche ad altri circoli e a tutti coloro che hanno voluto provare questa disciplina, che sta prendendo sempre più piede sia in mare che nelle acque interne. Dopo le minuziose preparazioni – dall’allestimento del kayak alla verifica delle dotazioni di sicurezza, prestando la massima attenzione alla sistemazione del materiale da pesca che servirà poi in mare aperto – entrata in acqua alle ore 7.00, complice un mare piatto e un sole già alto che hanno regalato una giornata spettacolare ai sedici equipaggi che hanno scandagliato ogni metro di mare antistante la località di Varazze. Emozionanti le catture, e anche inaspettate: un piccolo tonno e uno squalo volpe che sono stati prontamente rilasciati con tutte le cure del caso, ma anche una bella tanuta pescata con tecniche verticali. Dopo una pausa pranzo rigenerante, con la supervisione di Gabriele Alemanno, pro staff Galaxy Italia, sono stati visionati e testati alcuni nuovi modelli di kayak. I più temerari hanno chiuso la giornata riprendendo il mare per pescare su mangianze createsi nel tardo pomeriggio ma con pochi successi, in quanto l’arrivo di una grossa perturbazione ha fatto poi rientrare tutti. Arrivederci al secondo raduno, previsto in autunno, che vedrà sicuramente una partecipazione ancor più numerosa. Per informazioni: segreteria@varazzeclubnautico.it; 342/5922372. (Flavio Maselli)

al via la seconda edizione del videocontest

DIVENTA UNO DI NOI Dopo il grande successo ottenuto con la prima edizione nel 2015, torna il videocontest «Diventa uno di Noi». Anche in questa seconda edizione i canali Caccia e Pesca (Sky 235-236) offriranno agli amanti di entrambi gli sport l’occasione di raccontare la propria passione e vincere la possibilità di diventare protagonisti del palinsesto dei rispettivi canali televisivi. «Cosa cerchiamo? Cerchiamo film-maker, volti nuovi e appassionati cacciatori e pescatori che con i loro video ci facciano emozionare tra-

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smettendo la loro passione, la loro capacità tecnica e ci facciano sognare di essere lì con loro». Per partecipare basterà inviare dal 1° luglio fino al 30 novembre 2016 il proprio filmato inedito e originale all’indirizzo info@cacciaepesca.tv. I filmati, che possono essere al massimo di cinque minuti, comunicheranno i modi di vivere e interpretare le due discipline da parte di chi le pratica e saranno visibili sul sito cacciaepesca.tv. Per supportare gli appassionati, la redazione di Caccia e Pesca ha messo a disposizione sui rispettivi canali YouTube alcune clip con i consigli degli esperti su regia e produzione. Per le musiche, i partecipanti potranno inoltre avvalersi della library musicale di Orla Music, offerta gratuitamente da Caccia e Pesca, mentre non si potranno utilizzare musiche coperte da copyright. Dal 12 dicembre 2016 al 31 gennaio 2017, tutti i filmati pervenuti saranno disponibili nel minisito dedicato all’interno di cacciaepesca.tv, dove gli utenti potranno esprimere le proprie preferenze. Successivamente la giuria, composta da membri della redazione dei due canali, si riunirà per la valutazione finale e decreterà i vincitori, che saranno proclamati nella prima settimana di febbraio. Ai vincitori, uno per il canale Caccia e uno per il canale Pesca, verrà offerto un contratto per la realizzazione di una miniserie della durata complessiva di due ore, che sarà trasmessa sui canali Sky 235-236. Per ulteriori informazioni: Media Relations Digicast, tel. 02/25843995.


notizie

a cura dello

le novità per il bimestre

presentazione e attività

PESCA (SKY CANALE 236)

SEDE PROVINCIALE DI ROVIGO

Torna Fishing Parade con nuovi episodi e nuovi temi. Grazie ad alcune delle più belle immagini di pesca che abbiate mai visto, la redazione di canale Pesca Tv ha stilato una vera e propria Hit Parade dei pesci più potenti e più belli che un pescatore ricreativo possa incontrare nelle acque di casa nostra. Tonni, lucci, ricciole, trote, barbi, orate si sfideranno per aggiudicarsi la palma del migliore! A partire da sabato 6 agosto alle ore 22.00 su Pesca (Sky canale 236). Domenica 21 agosto alle ore 22.30 Pesca presenta Spinning alle canarie, un documentario dedicato a un’esperienza di pesca estrema, lo spinning dalle scogliere atlantiche: rocce vulcaniche, mare aperto e assenza di barriera corallina trasformano l’esperienza di pesca in un’avventura dove tutto può accadere. L’appassionante filmato segue una di queste avventure di pesca alle Isole Canarie, dove, tra i tanti fantastici scenari, ci si fermerà ad Alegranza, l’isola più a nord dell’arcipelago: uno scoglio difficile e disabitato di sei chilometri quadrati, inaccessibile e bellissimo, dove i pescatori potranno andare a caccia di dentici, cernie e barracuda. Inizia lunedì 8 agosto alle ore 21.00 Ami esche e inneschi, una serie inedita dedicata al meraviglioso mondo degli ami e presentata da uno dei più grandi pescatori italiani e volto noto agli affezionati del canale: Riccardo Galigani guida lo spettatore alla scoperta di tutti i trucchi per conoscere meglio ami, esche e inneschi. In una serie di cinque episodi, vediamo approfonditamente quello che ogni pescatore già sa, e cioè come ogni esca diversa voglia il suo tipo di amo, e soprattutto come ogni esca sul suo amo debba essere innescata in modo corretto. Da non perdere per gli appassionati.

Dal 3 maggio 2014, l’Associazione Nazionale dello Spinning Club Italia è rappresentata localmente dalla Sede Provinciale di Rovigo. La Sede è attualmente guidata da un direttivo locale, formato da un responsabile di sede, Emilio Destefani, e due consiglieri di sede, Andrea Baracco e Filippo Roccatello. Durante il primo anno di attività, su iniziativa dei soci, sono state realizzate due assemblee ordinarie presso la sala civica del comune di Villamarzana. Nel luglio 2014, nel corso della prima assemblea, il tema della serata è stato l’autocostruzione di esche artificiali. Un appassionato ed esperto autocostruttore polesano, Michele in arte ‘El Greco’, ha illustrato e spiegato ai partecipanti le basi e gli approcci per una corretta realizzazione di un’esca, partendo da un grezzo in balsa. Nel dicembre 2014 il tema dell’assemblea è stato invece «La pesca d’altri tempi». Nell’occasione un’ospite d’eccezione, nonché socio dagli albori dello Spinning Club Italia e a tutti gli effetti il primo della provincia rodigina, Franco Pavan, ha narrato ed esposto la tecnica (esche, canne, mulinelli) di quello che negli anni ’80 fu lo spinning per il Polesine. Rispettivamente nell’aprile 2015 e a gennaio 2016, la Sede di Rovigo ha riproposto nel corso di assemblee ordinarie parentesi storico-didattiche sempre a cura di Franco Pavan, il quale ha mostrato ai partecipanti la corretta realizzazione di una legatura di un anello in un grezzo da spinning e, in seconda battuta, ha esposto in rassegna la propria collezione di mulinelli d’epoca. La sede provinciale di Rovigo è stata promotrice nel 2015 di una richiesta di tutela delle specie autoctone Luccio e Persico reale su tutto il territorio provinciale, la cui domanda è stata accolta favorevolmente e, con delibera del Consiglio Provinciale del 29 ottobre 2015, la pesca di entrambe le specie è ora in divieto per tutto il periodo dell’anno nell’intera provincia di Rovigo. Grazie alla collaborazione sia con enti pubblici preposti alla gestione delle acque, sia con altre associazioni di pescasportivi locali, la sede di Rovigo ha dato il proprio supporto e contributo nella lotta contro il bracconaggio. Supporto che si è concretizzato da marzo 2016 con il divieto permanente alla pesca di professione nel fiume Po e nel Canal Bianco dai confini mantovani sino ai comuni di Polesella e Adria rispettivamente, provvedimento che si somma al già presente divieto alla pesca di professione dal tramonto all’alba in tutte le acque interne della provincia. Tra le iniziative più nobili della sede provinciale di Rovigo vi è in essere il progetto di realizzazione di una riserva per le specie autoctone all’interno di un vecchio ramo del fiume Tartaro, distaccato da decenni dall’attuale corso principale. Il progetto, interamente curato dai soci e affiancato dal comune di Pincara, prevede un progressivo inserimento di specie autoctone a 360 gradi, quali pesci, anfibi, uccelli e piante, il tutto inserito in un contesto di parco, con divieto sia di caccia che di pesca. Oltre all’attenta tutela dell’area, il progetto rappresenta un’importante occasione sia per sensibilizzare le giovani leve in visita, sia per arricchire il territorio di una piccola nicchia di incontaminata biodiversità polesana. Nel mese di maggio la sede di Rovigo ha attivato un corso di avviamento allo spinning sotto l’egida di Fipsas volto alla tecnica e alla cattura dell’aspio nel Grande Fiume. Il corso, strutturato in due lezioni (teoria e pratica), ha avvicinato gli allievi alla disciplina dello spinning nelle acque interne e ha permesso al responsabile della sede di consolidare il proprio brevetto di istruttore federale di pesca – specialità spinning.

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Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it

Grazie al sostegno e alla passione che in primo luogo unisce tutti i soci, molteplici e svariate sono state le microattività realizzate nel territorio dal 2014 ad oggi, tra le quali la recente raccolta di rifiuti lungo il corso del Canal Bianco, il raduno di pesca a light rock fishing in foce del fiume Adige, la visita presso il centro di recupero degli animali selvatici di Rovigo, il rilievo delle profondità all’interno di un’area umida e il coinvolgimento di un neobiologo per la messa a punto di una prima campagna di cattura e debellamento del gamberone della Louisiana. I verbali delle assemblee svolte dalla Sede Provinciale di Rovigo sono pubblici e consultabili nel sito spinningclubitalia.it alla voce ‘Verbali’ nell’area dedicata alle singole realtà provinciali. Un ringraziamento particolare è doveroso verso tutti i soci dello Spinning Club Italia, i quali, nel loro piccolo, compongono un importante mosaico, il cui volto, grazie agli sforzi dei singoli, rappresenta ciò per cui la maggior parte di noi è qui a leggere: la pesca e la salvaguardia delle nostre acque.

organizzato dalla sezione di Forlì Cesena

3° RADUNO «BELLY BOAT MONSTER BASS ROMAGNA Si è tenuto domenica 3 luglio presso il lago ex-Foma di Forlì il 3° raduno «Belly Boat Monster Bass Romagna», organizzato dallo Spinning Club sezione di Forlì Cesena, che ha visto la partecipazione di numerosi pescatori provenienti da tutta la regione. Molteplici gli spot a disposizione dei partecipanti, dal canneto all’erbaio più fitto; strutture abbondanti e acqua cristallina fanno infatti della Foma un luogo ideale per dedicarsi alla ricerca dei predatori. Oltre cinque ore nell’estenuante ricerca della tanto sperata quota e finalmente il verdetto di alcune belle pesate: en-

tusiasmo a mille e tutti con i piedi sotto alla tavola! Al momento della premiazione, vinti e vincitori si sono ritrovati in un unico grande gruppo, con molta ironia, per una bella giornata da ricordare. Il ringraziamento va a tutti i partecipanti, ai ragazzi di Ravenna per la partecipazione massiva, agli sponsor Molix, Vizon e Outdoor International per l’apporto di premi e all’ospitalità di Iader, gestore della struttura. Ancora una volta si conferma che la pesca è condivisione e può rappresentare un momento importante per fare del bene agli altri: il ricavato dagli sforzi del club sarà devoluto in beneficenza.

dedicato ai bambini

CORSO DI PESCA A COMO Si è concluso in una bella giornata di sole presso il lago di pesca sportiva La Geretta di Eupilio il primo corso di Pesca a Spinning realizzato in Italia da FIPSAS in collaborazione con Spinning Club Italia a.s.d. I partecipanti, tutti bambini di età compresa tra i 9 e i 13 anni, sono stati seguiti dall’Istruttore federale Simone Carsetti in un percorso di tipo sia teorico che pratico, che si è concluso con il ricevimento di un attestato di partecipazione. Sicuramente, vista la buona riuscita dell’iniziativa, sarà riorganizzato nei prossimi mesi. L’organizzazione ringrazia l’azienda Molix per aver dato in prestito l’attrezzatura per la prova pratica.

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notizie

PIPAM è il più vasto portale di pesca a mosca in Italia. Per approfondimenti sui vari argomenti vi invitiamo a visitare il sito www.pipam.it e a iscrivervi nel forum per partecipare attivamente alle discussioni, pubblicare articoli e foto (di tecnica, di fly tying, di recensioni di materiali ecc.), inviare informazioni sugli itinerari, che saranno inseriti nella rubrica «Dove Pescare» del sito. PIPAM ha anche aperto una pagina Facebook (https://www.facebook.com/ groups/41688482011/) dove poter condividere foto, impressioni, pareri, ecc. Anche in questo caso l’invito è quello di iscrivervi numerosi.

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MOBILE APP DEL FORUM Finalmente disponibile gratuitamente la App per smartphone PIPAM Forum che permetterà agli utenti registrati di poter pubblicare da dove e quando vorranno foto e resoconti anche in tempo reale. Con quest’App potrete condividere sensazioni e competenze con estrema semplicità. Ad oggi su Android ma nel giro di pochi giorni sarà disponibile anche su IOS. Per scaricare l’applicazione entrate nel sito di PIPAM dove troverete le indicazioni. Nuova release della App sia su Andorid che su IOS!

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Red Jig UV

Tenkara Fishing Dolomiti

Esildo Morresi Interessante video di costruzione di una ninfa stile Perdigones molto catturante: pochi e semplici passaggi ed ecco un modello davvero molto performante per le nostre acque.

Stefano Mandelli Due video girati ai piedi delle Dolomiti praticando la tecnica della Tenkara.

Val di Sole

B. bioculatus Subimago No Hackles

Walter Luzi (wmangusta) Una videoricetta estremamente interessante: anche in questo caso vengono descritti minuziosamente tutti i passaggi costruttivi.

Paolo Fortunati (Pablo) Il resoconto della visita di una parte della redazione di PIPAM a una delle più interessanti realtà del nord Italia in tema di pesca: il Trentino Fishing con le sue acque in gestione. L’articolo costituisce un buono spunto di partenza per chi cerca informazioni per andare a pescare in questi deliziosi posti montani.

Ninfa Pavoncella Spring Creek

PIPAM SUI SOCIAL Ricordiamo a tutti gli utenti del sito e a tutti coloro che sono interessati a entrare nel mondo di PIPAM la sua presenza su Facebook, Instagram, Vimeo e You tube. Per partecipare o vedere cliccate il social che preferite direttamente dalla home page di PIPAM.

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Dressing Italiano – Diego Riggi Un dressing interessante e sicuramente catturante. La ninfa Pavoncella non ha nulla di innovativo, ma resta una buona alternativa alle ninfe in pavone come la Red Tag. In più, dà la possibilità di fare qualcosa di nuovo al morsetto.

Angelo Piller (Angelo) e Antonio Napolitano (Flyenne) Le splendide immagini video di un viaggio realizzato nella lontana Nuova Zelanda, alla ricerca di grosse trote in un ambiente da favola.


I CERCHI PIÙ INTERESSANTI Cavallette

sa più importante è individuare la bollata giusta, quella del trotone o del grosso temolo. Spesso, la grossa trota è l’ultima a entrare in attività e l’errore più comune che un pam possa fare è quello di smettere di pescare troppo presto. Ovviamente la torcia modello minatore non è un optional!

Entomologia, questa... conosciuta o sconosciuta scienza Angelo Piller (Angelo) Una mosca estiva e autunnale molto usata negli USA. Qui da noi forse un po’ bistrattata, ma non sottovalutatela troppo. E poi è un piacere da usare!

Tempo di coup Angelo Piller (Angelo) Ecco l’estate ed ecco che possiamo finalmente parlare di quel magico momento in cui, poco prima del buio, i nostri amici pinnuti vanno quasi in frenesia alimentare. Il fiume offre di tutto: effimere allo stadio di subimago, spinner, spent, pupe di tricottero emergenti, tricotteri allo stadio adulto, plecotteri, chironomi... sono attimi in cui la co-

Aktiv Hotel

Gianfranco Baudone (Gi.Bi.) Sono nato, dal punto di vista della pesca a mosca, in un periodo (ormai lontano) in cui abbinata alla cura del lancio vi era una conoscenza, seppur basica, delle specie di insetti acquatici e del loro ciclo vitale. Erano i tempi in cui le informazioni le ricevevi nei corsi e dalla lettura delle riviste specializzate, nelle quali scrivevano fior fiore di pescatori a mosca forgiati da esperienze sui fiumi. Oggigiorno per quanto le informazioni siano più facilmente reperibili (vedi il web) ho la sensazione che la maggior parte dei PAM non conoscano e neanche siano interessati all’entomologia. Sbaglio? Forse sì... o forse no se quando fai osservare (come è capitato) che c’è un’importante presenza di chironomi ti senti rispondere: «chiro che?»…

I THREAD PIÙ SEGUITI La ninfa e la taglia Raul Montanari (Raulmont) Tutto nasce dal quesito posto dal noto giallista italiano nonché pescatore a mosca: è possibile tentare di selezionare la taglia delle prede con le tecniche sommerse? Un bel thread tecnico molto seguito .

A cosa serve una canna 8’?

appleby La canna più usata dai pescatori a mosca è quella da 9’, ma molti pescatori usano misure inferiori nelle più varie situazioni di pesca, con notevole soddisfazione. In questo interessante thread si parla appunto di una misura diversa e della sua effettiva importanza in pesca.

200 chilometri di riserve esclusive per tutti i tipi di pesca in Austria

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ITINERARIO MOSCA E SPINNING

Noce e Avisio

il paradiso delle marmorate

C’

ivano mongatti [ivanomongatti@libero.it]

è un posto nel bel mezzo del nord dell’Italia che è diventato il santuario delle marmorate. Non so come, ma non ne conoscevo l’esistenza e di ciò mi rammarico. Avevo visto il Noce, prima, solo una volta in estate, durante una vacanza in val di Sole, ma correva impetuoso e marrone, tanto da farmi sperare il meglio per quei pazzi in gommone, che lo solcavano. Poi mi porta a pesca Antonio Banal e mi mostra la Piana Rotaliana, dove il Noce scorre come una splendida e veloce risorgiva.

il Noce rotaliano Mi racconta della presenza di grandi trote, ibridi e marmorate e mi dice che non manca nemmeno il temolo, il quale anzi la fa da padrone da un certo sbarramento in poi, sin dove questo splendido fiume si dona all’Adige. La giornata è piovosa e il corso d’acqua abbastanza ingrossato, cosicché con la mosca

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stento a entrare in pesca, mentre Antonio, che si dà da fare dietro di me, a spinning, con un minnow di 5 cm dotato di monoamo, riesce a smuovere e catturare molte trote di taglia media e piccola. Risaliamo il fiume fino a incontrare una splendida lama larga circa 40 metri, molto lunga, con in mezzo alla corrente una stupenda formazione compatta di ranuncolo affiorante, che si muove sinuoso. Ecco, qui alcune trote le abbiamo trovate in attività ed è stato un piacere per me e per il mio compagno di pesca fregarne più di qualcuna a galla. Per lo più marmorate e ibridi, rare le fario, quasi tutte piccole, con un paio di punte sui 30 cm. Tutte trote vere, superpinnate e potenti. Pescando in questo tratto del Noce si capisce il duro lavoro gestionale che ci sta dietro. Si vedono ibridi con ormai latenti i segni tipici della fario, indicazione evidente che il ceppo di trota marmorata viene aiutato e rinforzato a danno del ceppo delle fario. La cosa che mi ha fatto pensare – e che mi ha fatto capire in quel momento che quel fiume era ben gestito davvero – è che il tratto che avevo visto era un tratto libero a tutte le tecniche, dove era consentito per giunta anche il prelievo; eppure, avevo visto


che finanche lì i pesci c’erano, compresi i temoli. Ne avevamo preso uno davvero grosso pescando a ninfa in un correntone profondo. A galla, con il fiume gonfio, sarebbe stato impossibile farli salire. Antonio mi racconta delle sue catture, mentre peschiamo, e mi mostra le foto di alcuni enormi esemplari che ha catturato

Il no kill del Noce rotaliano.

Marmorata di buona taglia catturata a spinning.

nei mesi passati, tutti rilasciati ancorché avesse potuto trattenerli. Ci spostiamo poco più a monte, nella zona no kill, che è, in verità, meno di un chilometro, dove è consentita la pesca solo a mosca e a spinning; peschiamo ancora, prendendo

qualche trota sia noi che Antonio. Mentre pesco penso che quel no kill ha poco senso, così piccolo, in un fiume così grande. Spero che sia un punto di partenza e non di arrivo, insomma. La pioggia si fa battente e dobbiamo dare forfait dopo un paio d’ore di pesca, fradici. Mentre andiamo a visitare l’incubatoio, rifletto ancora sul fiume che ho visto. L’ho immaginato bello e pieno di pesci come me lo ha raccontato Antonio, che mi ha detto: «Ivano, immaginatela in luglio questa piana, la sera alle 20, con l’acqua lenta, il ranuncolo fiorito… e tutti i pesci che bollano».

il Noce in C6 Più in alto, risalendo il Noce oltre la Piana Rotaliana, sino alla Val di Non, troviamo un tratto molto bello, in alcuni punti direi anzi spettacolare, gestito dalla Associazione Pescatori Sportivi in C6 - Cles che deriva dallo splendido Bacino di Santa Giustina, invaso ove trovano casa enormi marmorate. Il corso d’acqua è stretto in una valle che, risalendo, arriva a picco sull’eremo di Santa Giustina e poi, superato l’invaso, degrada sul lago. Il paesaggio prealpino con la valle fiorita di meleti è fenomenale e il fiume scorre là in fondo, nel mezzo. Pesco insieme a Marco Gilli, presidente della Associazione Pescatori Sportivi in C6, in differenti tratti di Noce, io a mosca e lui a spinning. Le condizioni per questa seconda tecnica so-

Una buca molto profonda che dà origine ad una splendida lama nel tratto medio del Noce rotaliano.

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TECNICA SPINNING MARE

FRANCESCO PAOLINI [francesco@utopiatackle.com]

LECCIA AMIA 20 •

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R

icordo ancora quel 2 giugno di tanti anni fa: mi trovavo sulla foce del mio amato fiume e stavo provando a pescare qualche spigola senza alcun risultato. In realtà ero più concentrato sulla nuova attrezzatura, avendo da poco acquistato una monopezzo americana, una Falcon, la mia prima ‘vera’ canna da spinning... Era il periodo della nascita della pesca con gli artificiali in acqua salata e, abituato a pescare la spigola in fiume, mi sembrava strano trovarmi in quel posto così ampio dove apparentemente non si scorgevano riferimenti certi per lanciare le esche. La giornata era perturbata, a tratti cupa e piovosa, ma ogni tanto il sole faceva capolino tra le nuvole, illuminando e creando strani riflessi sull’onda in scaduta, che con forza sbatteva sulla corrente del fiume formando una candida schiuma. La brezza ti faceva respirare il profumo del mare. Non molto distanti da me, sulla mia destra, c’erano due pescatori che, con canne vistosamente più potenti della mia, stavano lanciando senza mai fermarsi dei popper. Era già da un’ora che stavo pescando, erano lì da quando avevo iniziato e sinceramente non avevo fatto troppo caso a quello che stavano facendo, dal momento che ero tutto concentrato sulla

mia nuova attrezzatura ‘professionale’. Fino a quando sentii gridare e vidi uno di loro con la canna tutta piegata. Incuriosito, mi avvicinai ed ebbi la fortuna di assistere allo spettacolo: dopo pochi minuti una grande leccia amia era distesa sulla spiaggia. Nell’attimo preciso in cui venne accasciata sulla spiaggia il cielo si aprì e la luce ‘accese’ in tutto il suo splendore la sua livrea color acciaio. Lì per lì rimasi confuso: non riuscivo a capire come fosse possibile catturare un pesce, un animale di così rara bellezza... ma ricordo che poco dopo l’emozione lasciò spazio alla determinazione, alla voglia e alla consapevolezza di poter replicare una simile impresa. È in quel momento che iniziò il mio vero percorso di pescatore di spinning marino.

abitudini e stagioni Appartenente alla famiglia dei carangidi, la leccia è una specie pelagica con abitudini costiere nel periodo primaverile e autunnale. Si riproduce nel mese di giugno-luglio, ma il fattore dipende molto dalla posizione geografica e dalle condizioni stagionali. Nelle zone delle grandi foci fa la sua comparsa nei primi giorni di aprile, quando la temperatura dell’acqua inizia ad alzarsi e le ore di luce aumentano rispetto alla notte. Il periodo coincide anche con l’accostamento dei banchi di foraggio, che rappresentano in questo momento l’alimentazione base del predatore; successivamente la sua dieta varierà, concentrandosi maggiormente sui cefali che iniziano a risalire i corsi d’acqua dolce. La leccia rimane generalmente in questi ambienti fino a metà giugno o comunque finché il riscaldamento dell’acqua non la induce alla riproduzione, per poi ricomparire a luglio inoltrato e rimanere più

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TECNICA SPINNING MARE

Francesco Li Bianchi e Tonino GriLLo [francesco.libianchi@libero.it • tonino@spinningsicilianord.org]

Light spinning mediterraneo

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egli ultimi anni il lure fishing sembra aver stabilizzato un trend di utilizzo ‘moderno’ delle attrezzature che prevede l’impiego di articoli particolarmente tecnici e selezionati. Il Giappone è spesso la nazione leader per creatività, dove nascono idee e progetti che si diffondono poi in altre parti del globo. Basta ricordare il vertical jigging, la pesca a inchiku e kabura, ma anche la versione moderna dell’eging, op-

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pure approcci light come il mebaru o l’aji fishing. Prendendo in considerazione queste ultime, possiamo dire che vi è stato un buon riscontro tra i pescatori italiani, in quanto hanno aperto una via nuova all’utilizzo degli artificiali di piccola dimensione, dando opportunità di catturare prede abituali e non dello spinning. Molte delle tecniche ‘importate’ dal Giappone hanno comunque subito degli adattamenti, sia perché gli ambienti e i pesci sono diversi, sia perché il gusto del pescatore italiano non sempre coincide con quello del pescatore


Le prede e gli ambienti del nostro mare ben si prestano all’approccio light: il Mediterraneo è un bacino chiuso dove il moto ondoso è spesso attenuato per lunghi periodi e la taglia dei pesci, a causa dello sfruttamento eccessivo, spesso non raggiunge le dimensioni che animano i nostri sogni. Lo spinning ‘classico’, esercitato con attrezzature dotate di libraggio attorno alle 15-20 lb (giusto per dare un riferimento) ha necessità di condizioni, periodi e luoghi ideali, che purtroppo non si riscontrano frequentemente. Il light spinning ha dalla sua l’adattabilità ad ambienti e condizioni, oltre a presentare un’estrema efficacia per pesci che man mano si sono fatti sempre più selettivi. Capita non di rado di vedere predatori che seguono e rifiutano artificiali di taglia generosa: ciò può essere legato a più fattori, ma occorre sempre considerare che un artificiale di grosse dimensioni presenta una visualizzazione più ampia e meno credibile della finzione che stiamo proponendo. Un artificiale piccolo è meno ispezionabile dagli occhi del predatore e riesce talvolta a ingannare anche pesci di ottima taglia, che possono essere comunque combattuti e portati a terra in tempi rapidi, se si ha l’accortezza di scegliere un’attrezzatura light calibrata e di eccellente qualità.

In tutte le tecniche di pesca la scelta oculata dell’attrezzatura è fondamentale per ottenere buoni risultati. Nel light spinning mediterraneo, l’esigenza di avere un’attrezzatura solida e di qualità è ancora più evidente, perché non è insolito spingere il sistema al limite delle proprie possibilità. La scelta di ogni componente va fatta quindi sotto quest’ottica: dalla canna al moschettone tutto deve essere affidabile e polivalente. Occorre comprendere fin dall’inizio che ci si prefigge l’obiettivo di interporsi tra due dimensioni – il light game e lo spinning classico – e che non sapremo mai se la preda che abboccherà farà parte dell’uno o dell’altro universo.

Tonino con un bell‘esemplare di alletterato (Euthynnus alletteratus), catturato da una spiaggia profonda.

giapponese. Questa diversificazione ha spesso portato dei vantaggi notevoli, soprattutto nell’applicazione pratica e nei risultati finali sul campo. Sempre in relazione al mebaru e all’aji game (due approcci light che sono stati presentati più volte sulle pagine di questa rivista), nel contesto mediterraneo la tecnica si è trasformata sfumando sempre più in un approccio di light spinning ‘generico’, che prevede l’uso di attrezzature più robuste, con un eclettismo di applicazione ben diverso da quello originario.

La canna. Indipendentemente dalla grammatura scelta, la canna deve avere una tipica azione da spinning, sensibile in punta, capace di sentire ogni piccola interazione con l’ambiente, ma con una schiena robusta. Il carbonio deve essere molto reattivo, con azione fast, per garantire un ritorno immediato nella jerkata e una ferrata fulminea. Questa descrizione esclude categoricamente le canne con azione parabolica. La piega deve essere distribuita in modo non uniforme, accentuata sull’estremità e progressivamente meno curva fino a circa metà del fusto. Spesso capita di allamare prede impegnative in ambienti sfavorevoli, poco importa se si tratta delle asperità di uno scoglio o della cima di un molo. Si avrà l’esigenza di forzare la preda e di correggerne velocemente la sfuriata, per cui è evidente l’importanza di avere una canna dotata di una grande riserva di potenza. In modo analogo, si può estendere il concetto alla fase finale del recupero, quando è necessario chiudere velocemente il combattimento. La lunghezza consigliata è compresa tra 7’ e 7’6”, misura che garantisce un contatto diretto con l’esca e una grande maneggevolezza, sia nell’animazione degli artificiali che nel salpare la preda. La grammatura ideale si è rivelata 3/8 oz, ma in alcuni periodi dell’anno e in particolari modelli è possibile utilizzare anche canne da 1/4 oz. Abbiamo testato a lungo la St. Croix Eyecon monopezzo da 7’ per 3/8 oz, attrezzo estremamente 4/2016

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ITINERARIO MOSCA E SPINNING

Val d’Egua ETTORE MILETTO [ettore.miletto@gmail.com]

I

l sogno di ogni pescatore di trote è stanare esemplari selvatici in acque libere, in qualche posticino (miracolosamente) poco frequentato. La realtà, ovviamente, è che di oasi miracolose forse non ce ne sono più. O sono un segreto meglio custodito di quelli di Medjugorje. È invece necessario alzarsi la mattina presto, macinare una buona dose di chilometri, incappare nel livello dell’acqua giusto e nel meteo favorevole, arrampicarsi in posti improbabili ecc. per far venire ancora fuori qualche bella cattura. Se vogliamo la sicurezza che il

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pesce ci sia, per provare nuove esche o tecniche o, semplicemente, per prendercela più comoda, la soluzione è quella di cercare delle buone acque a gestione controllata. L’importante è che tale gestione sia buona, con un ripopolamento intelligente, di qualità e che tuteli la presenza di trote di ceppo locale. Queste caratteristiche si trovano sicuramente in Valsesia. Ci piace qui proporre un itinerario valsesiano in acque gestite dall’Azienda Faunistico Venatoria della Val d’Egua, in comune di Carcoforo e Rimasco. Carcoforo è uno dei più piccoli co-


L’Egua nel paese di Carcoforo.

muni d’Italia (ha meno di 80 abitanti) ed è situato a un’altezza di 1300 m circa. Si raggiunge da Borgosesia, poi Varallo: al paese di Balmuccia si imbocca a destra la SP 11 e a Rimasco la SP 10. Una parte del territorio comunale è compresa entro i confini del Parco naturale Alta Valsesia. Quello di Carcoforo è un ambiente aperto, luminoso, circondato da catene montuose alte, particolarmente quelle verso ovest in direzione del Monte Rosa, in un paesaggio nel complesso incantevole. L’Egua nasce dal Pizzo Tignaga a circa 2400 m s.l.m. e sfocia nel Sermenza dopo 32 km. Entrambi i torrenti alimentano il lago di Rimasco. I principali affluenti sono, alla sinistra, il rio Mazzuccone, alla destra il Lampone, il Trasinera, il Giovanchera e – a monte di Carcoforo – il Passone. L’Egua, dal punto di vista delle concessioni di pesca, a valle di Carcoforo è suddiviso in quattro tratti, tutti debitamente palinati: il primo dal lago di Rimasco a monte per circa un chilometro fa parte della riserva turistica che proponiamo in itinerario. Il secondo tratto è gestito dalla Società Valsesiana Pesca Sportiva. Il terzo tratto, all’incirca da frazione Molino fino alla confluenza con il rio Mazzuccone, fa nuovamente parte della riserva turistica. Il quarto tratto è riservato ai soci sostenitori, fino al paese di Carcoforo. Nel paese, poi, un tratto dell’Egua e del Trasinera sono zone di protezione. I laterali rio Lampone, rio Mazzuccone, torrente Trasinera e rio Giovanchera e l’Egua a monte di Carcoforo fanno parte della riserva turistica dell’itinerario che presentiamo. Il nostro consiglio è di arrivare al paese di Carcoforo e chiedere del guardiapesca, Stefano Pivetta (tel. 347/7417008), che sarà lieto di farvi il permesso, consegnarvi una piantina e darvi tutte le necessarie spiegazioni. Il permesso giornaliero a cattura per 5 trote costa 22 euro (20 per i soci della Società Valsesiana Pesca Sportiva); in alternativa, allo stesso costo è possibile pescare no kill, ciò che noi suggeriamo caldamente, sia per preservare il ceppo di trote locali, sia perché, in giornata buona, un pescatore di media abilità può fare quota davvero troppo in fretta! Ovviamente è raccomandato l’uso di esche ad amo singolo e senza

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skirmjan roDs

Premio su oGni numero: skirmjan trout Hunter series msk-t-732HH

Length: 7’3” (220 cm) Lure: 3/8-1.1/2 oz (10-45 g) Line: 10-30 lb Action: Regular Fast Canna destinata ai grandi fiumi o ai torrentoni di fondovalle dove stazionano i pesci più grandi e smaliziati. Controlla cucchiaini fino al n. 6 e addirittura martin da 28 g usati in lame di forte corrente. Non presenta nessuna difficoltà con minnow e jerkbait fino a 15 cm e pesi vicino ai 30 g, o soft bait dai 9 ai 15 cm, montate con testine piombate fino a 14 g. Il vettino risponde senza andare in crisi. Possiede una schiena robusta e potente, capace di contrastare anche le forti marmorate.

Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, grazie alla tecnica costruttiva che riesce a combinare due differenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hyper Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad alta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e progettate per la moderna pesca con le esche artificiali. Ogni modello ha caratteristiche specifiche per tecnica e tipo di artificiale. www.molix.com/product/rods/skirmjan-freshwater-rods www.youtube.com/watch?v=UGNlL-dZVXU





show room una canna dalle alte prestazioni in acqua dolce e in mare

DAIWA TOURNAMENT AGS 8’6” Prima di addentrarmi nella descrizione dei particolari di questa canna, che si pone ai vertici della tecnologia giapponese, mi preme subito evidenziare la eccellente manovrabilità di un attrezzo dedicato a uno spinning gravoso, rivolto per esempio in acqua dolce alla ricerca di grosse trote, oppure di aspi e luciperca da foto ricordo, ma anche a combattimenti col possente siluro. In acque salate è una perfetta scelta quando da riva si insidiano pesci robusti come lecce amia, serra di taglia, palamite e tunnidi in genere. La lunghezza di 8’6” piedi (2,60 m circa) dà la certezza di giostrare prede di ottima taglia e la sicurezza di lanciare i nostri artificiali a debita distanza grazie a una gittata energica. Non a caso la tecnologia AGS sfrutta una serie di anelli (otto in questo modello) che sono composti da un materiale e da una struttura unica e sono i più leggeri al mondo, determinando in modo concreto una miglioria generale del grezzo su cui vengono montati. A parità di diametro, un anello Daiwa AGS pesa il 42% in meno rispetto a un consimile in titanio ed è tre volte più rigido, portando a vantaggi indiscutibili, specie in riferimento alla bilanciatura della canna e anche al suo look. In pesca si ottiene un’incredibile sensibilità che si evidenzia sia quando si recupera ad esempio un voluminoso crank in mezzo al fiume, sia soprattutto nella fase di attacco del predatore all’artificiale. La Tournament AGS 8’6” monta, come i modelli di lunghezza inferiore, le nuovissime placche Fuji TVS, che esaltano sia il profilo ergonomico, sia la sensibilità del blank ai massimi livelli. Ideale l’abbinamento con un mulinello di taglia 4000/5000. L’ingombro nel trasporto è di 135 cm (la canna è in due sezioni), mentre la potenza di lancio dichiarata va da 15 a 50 grammi. L’attrezzo non teme la trazione di esche che oppongono resistenza alla corrente fluviale, come i crank dotati di palettone direzionale, e nei miei ripetuti test effettuati soprattutto in Po ha rivelato doti di alta resistenza a combattimenti impegnativi con siluri di media stazza. Gli amanti dello spinning freshwater e salwater che dedicano principalmente le loro uscite di pesca a lanci da rive basse o da scogliere frastagliate in mare aperto troveranno sicuramente in questa canna un alleato importante per la ricerca di svariati predatori.

Caratteristiche: • tessuto del carbonio del grezzo HVF, a basso contenuto di resina • anelli Daiwa AGS (Air Guide System) • apicale Fuji Titanium SIC • tecnologie X45 (Carbon Technology per ovviare agli inconvenienti della torsione), 3DX e V-Joint, esclusive di Daiwa • placca Fuji TVS • innesto a spigot • azione Fast • custodia in neoprene Sono tutti dettagli che collocano la canna in una fascia di prezzo medioalta, dato che il prodotto è rivolto ai lanciatori italiani che richiedono un attrezzo senza compromessi. È una canna destinata a chi ha una forte passione e predilige pescare bene con il massimo che sia attualmente messo a punto dal team di ricerca e sviluppo di Daiwa. Per ulteriori informazioni: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, info@daiwaitaly.it. (Giorgio Montagna)

una nuova serie top di gamma

CANNE VISION XO Il progetto è ambizioso, ma Vision è abituata a pensare in grande. Insidiare il mercato top di gamma con prodotti di qualità assoluta è ormai una delle priorità del gruppo finlandese e con il progetto XO i primi passi sono sicuramente nella direzione giusta. XO propone una collezione di canne da capogiro, realizzate in nanocarbonio della migliore qualità attualmente disponibile sul mercato. L’azione Fast è garantita sia dalla qualità dei materiali, sia dalla lavorazione con processo estremamente sofisticato. Gli anelli monoponte in nickel titanio assicurano al tempo stessa la massima resistenza e l’estrema leggerezza. L’impugnatura è realizzata in sughero alta densità della miglior qualità, abbinato a un portamulinello con ghiere in alluminio e inserto in legno di betulla. Fornite in fodero di stoffa ed elegante tubo in alluminio. La gamma è composta da cinque canne: 8’ #4, 9’ #5, 9’ #6, 9’6” #7, 10’ #4 e 10’ #7.

Tutti i prodotti Vision sono importati in esclusiva per l’Italia dalla Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.

in due pezzi, per coda 3-4

POZZOLINI CARBOLUX 8’ LIMITED La Pozzolini Fly Fishing ha messo in commercio la canna Carbolux 8’ Limited. Si tratta di una canna da mosca in due pezzi 8’ #3-4, prodotta in pochi esemplari, caratterizzata da un’estrema leggerezza – 58 g –, molto sottile, precisa, delicata e piacevole. È indicata per chi predilige una pesca fatta di pose accurate con terminali sottili e un attrezzo in grado di amplificare il piacere del combattimento. Raffinato allestimento con impugnatura di sughero super quality half wells short, portamulinello dorato con inserto in tuja, anelli monopiede dorati, fodero in tela e pratico tubo in plastica trasparente o a richiesta tubo cordura con etichetta in pelle. Graranzia 5 anni, prezzo 220 euro (+ 20 euro per eventuale tubo lusso).

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ideale per il luccio, in tre varianti

RIO PIKE/MUSKY

Per maggiori informazioni: Pozzolini Fly Fishing by A. Pozzolini, Via Trento 2a, 25014 Castenedolo, tel./fax 030/2131002, mobil +39. 3346317910, www.pozzolinifly.com, info@pozzolinifly.com.

un nuovo colore per le strutture degli anelli

FUJI FROSTED SILVER WHITE CC FRAME Un’importante novità per i rod builder italiani è rappresentata dall’introduzione da parte del top brand giapponese Fuji di una nuova colorazione per le strutture degli anelli in Alconite, il Frosted Silver White (argento bianco satinato), una struttura che darà un tocco di luce ai nostri montaggi, ideale sia per il saltwater che per il freshwater. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

La Rio Pike/Musky è la coda perfetta per la pesca del luccio, sia galleggiante che con punta intermedia o sinking. Più pesante rispetto alle tabelle AFTMA, ha un profilo fantastico, sviluppato dopo molti anni di studio, che permette di catapultare e lanciare a distanza esche molto voluminose come quelle da pike: spedire lontano streamer anche con doppio amo non è un problema grazie a questa coda. Lunga in totale 100 piedi (30,5 m), ha un belly di 29 piedi (8,8 m). È disponibile nelle misure WF 8.9.10.11 nelle tre versioni • floating; • floating e punta intermedia; • intermedia e punta sinking 6. Inoltre: • core in touch inestensibile; • dual tone (doppio colore); • loop sia anteriore che posteriore. Prezzo 84 euro. La coda è disponibile da Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

per cambiare velocemente la coda anche durante la pesca

CRANKY KIT

una monopezzo specifica per lo slow pitch

CANNA SMITH SLJ-C61M La tecnica dello slow pitch ormai spopola in gran parte dei nostri mari. La canna SLJ-C61M è la proposta che Smith offre per questa tecnica. Una canna monopezzo con impugnatura da rotante indicata per lo slow jigging fino a 160 g, ma che con artificiali da slow può permettere di gestire ‘saponette’ fino a 190 g. La montatura a spirare degli anelli permette di utilizzarne un minor numero rispetto alle normali canne da rotante, alleggerendo sensibilmente la canna. Gli anelli utilizzati sono Fuji doppio ponte. Anche il portamulinello è Fuji, con la classica impugnatura a pistola adatta ai rotanti. L’impugnatura è realizzata in resistente EVA. Il fusto è realizzato in carbonio alto modulo. L’azione progressiva della vetta permette di gestire gli artificiali con enorme facilità, mentre la base, rinforzata con inserti in kevlar, assicura la massima reattività durante le fasi di combattimento. I prodotti Smith sono importati in esclusiva per l’Italia dalla Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live

Cambiare le code con facilità in qualsiasi condizione, sul fiume o a casa: il Cranky kit si usa con le bobine originali delle code Rio e ne comprende una in dotazione. Grazie all’impiego della manovella è possibile cambiare le code facilmente durante la pesca, per esempio quando ne mutano le condizioni, per riporle senza il rischio di rovinarle e per identificarle senza problemi. Per vederne il funzionamento, potete riferirvi al filmato presente su Vimeo al link https://vimeo.com/134022774 e su YouTube al link https://www.youtube.com/watch?v=f7mr2BZ8PbA. Prezzo 9 euro.

Disponibile da Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

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show room per la pesca sulle mangianze

CORTLAND COLD WATER – BLITZ Youko Yakos

Niente batte l’adrenalina che si crea nel corpo di un pescatore alla vista delle mangianze, per cui Cortland ha deciso di fornire i pescatori a mosca di una coda studiata appositamente per questa pesca in acque considerate ‘fredde’ come il nostro Mediterraneo. Blitz, grazie alla nuova tecnologia Cortland HTx e alla testa compatta, permette di caricare lanci precisi a

tre modelli per acqua dolce e mare

MULINELLI FASSA Il team di ricerca e sviluppo Fassa è da tempo impegnato nel cercare di imporre sul mercato attrezzatura a proprio nome. Una scelta difficile, visti i tempi, ma che l’Azienda ha naturalmente deciso di percorrere dopo il distacco da Daiwa, anche per non perdere il notevole bagaglio di esperienze maturato sviluppando prodotti specifici per il mercato Italiano, per la grande e nota azienda giapponese. Il vanto di Fassa è quello di non avere partnership di tipo OEM (Original Equipment Manufacturer), ossia fornitori che disegnano il prodotto e li realizzano, lasciando all’Azienda distributrice solo la possibilità di modificare la cosmetica; i partner della nota Azienda milanese sono tutti ODM (Original Design Manufacturer), che realizzano prodotti su progetto interno Fassa; produrre nel sud-est asiatico ha l’innegabile e unico vantaggio di garantire un prezzo di acquisto con un rapporto qualità-prezzo il più attinente alle esigenze del consumatore finale, ma tutta la parte progettuale e di test sul campo è di pertinenza esclusiva del personale Fassa. Per questa ragione i mulinelli Fassa sono unici e non cloni di qualcosa già presente sul mercato. Ovviamente Fassa, con umiltà, ha preferito partire dal basso, sviluppando prodotti economici che garantiscano comunque buoni livelli di qualità. Tre le famiglie dei mulinelli da spinning, sia per l’acqua dolce che per il mare, dato che tutti i prodotti sono resistenti alla corrosione: lo YAKOS, il più economico, prodotto in taglia 3000, lo YOUKO, prodotto intermedio disponibile nelle taglie 3000 e 4000 e l’YKAST, il top di gamma, Ykast nonostante un prezzo decisamente contenuto, che si troverà nelle misure 4000 e 5000. Tutti i mulinelli si distinguono per meccanica interna inox, elevato numero di cuscinetti, superiore alla media dei prodotti reperibili sul mercato, doppia bobina in alluminio (per lo YAKOS in materiale plastico) e ovviamente garanzia di due anni attivabile direttamente con l’acquisto del prodotto, compilando una semplice scheda in negozio. Per ulteriori informazioni: Fassa Spa, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it.

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grandi distanze con pochissimi falsi lanci. La head clear rimarrà invisibile ai pesci appena sotto la superficie, permettendo però di tenerla sempre sotto controllo in mezzo al caos, mentre la running line blu indicherà quando sarà il momento di caricare un nuovo lancio. Disponibile in due misure, 275 e 350 g, rispettivamente per code 7-9 e 9-11. Utilizzabile anche in freshwater. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

in quattro diametri

T.O.W. CLASSIC FLUOROCARBON Il fluorocarbon nella pesca a spinning è sicuramente uno dei fili più utilizzati per le sue doti di invisibilità, resistenza e sensibilità. T.O.W. Fishing Tackles debutta con il suo Classic Fluorocarbon, disponibile in quattro diametri, che vanno a coprire tutte le tipologie dello spinning medio-pesante, e in bobine da 120 metri, con marker a 60 metri per poter imbobinare correttamente due mulinelli oppure solo uno evitando così gli sprechi. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.

nuovi colori e nuove pale per la chatterbait

BLACK FLAGG RK RAIZER Rivisitata nella cartella colori e nella scelta delle pale, torna disponibile la Black Flagg RK Raizer, la chatterbait di Black Flagg. Grazie alla forma della testa e all’antialga, si presta a un’infinita serie di applicazioni, po-


tendo essere utilizzata a ridosso degli ostacoli come un jig, ma anche recuperata a swimming come uno spinnerbait oppure in profondità come un crankbait. Disponibile in due misure, rispettivamente 5/16 oz e 7/16 oz e in sei colori per affrontare qualsiasi tipo di acqua. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.

tutte le novità per il 2017

SEASPIN MOMMOTTI Una volta c’erano solo loro: una scatolina verde acqua, made in Finland, un pesciolino di legno dipinto a mano, un occhio giallo piatto con la pupilla nera, tre ancorette, original floating, 11 cm, un foglietto ripiegato con immagini e testo. Fantastico per bass e lucci tra i loti del lago…. E tanto bastava nella mente di un bambino per entrare nel mondo fantastico di Lauri, leggendario capostipite della famiglia Rapala. Ti sembrava di vederlo, seduto sulle rive del fiume in mezzo alle betulle, a intagliare con un coltellino dei rametti per provare a dar loro vita. Erano gli anni ’60. In molti siamo partiti da lì, forse tutti. Quel nome, Rapala, grazie al fascino dell’esca e al fatto che in sostanza in Italia non si trovavano altri ‘pesciolini’, è diventato nel tempo sinonimo di esca artificiale a forma di pesce. Ricordo una volta in un negozio, ormai non più bambino, un collega pescatore chiedere: «Mi dai un Rapala della Yo-Zuri»? Potere del mito! La cosa che mi ha veramente sorpreso, però, è successa un paio di giorni fa. Altro negozio, altre mode, altro pescatore con lo stesso entusiasmo di un tempo che chiede al ragazzo del bancone: «Hai un Mommotti?». «No, mi spiace, sono finiti, arrivano domani». «Ma no, sono lì, dietro di te!». Il ragazzo del bancone si gira: «Quelli non sono Mommotti!» «Come no, sono lunghi e stretti, sono Mommotti». Seaspin dovrebbe essere veramente orgogliosa di quanto è riuscita a fare in pochi anni. Il suo long jerk Mommotti, un mito ormai per la nuova generazione di pescatori denominati ‘Jerk generation’, che hanno stravolto la

pesca a spinning in mare negli ultimi anni, ha avuto un successo tale che ha permesso si creasse con un solo artificiale lo stesso mito Rapala ricordato in apertura. Questa volta in pochissimo tempo e in mezzo a intere pareti di altri prodotti concorrenti. Credo che in azienda ne siano assolutamente consapevoli e si nota anche dall’ampliamento della gamma colori che stagionalmente propongono, sintomo di grande apprezzamento dei pescatori e di attenzione del marchio ad accontentare le loro richieste. Dall’inizio dell’anno, grazie alla collaborazione con pescatori dello staff Seaspin ormai noti in ambito nazionale e internazionale, come Paolo Germani (codice colore PG), Marcello Remondi (codice colore MR) ed Emanuele Turato (codice colore ET), sono uscite nuove livree sul Mommotti 180 LIP Light e altre ne usciranno, al punto tale che entro la primavera del 2017 il Mommotti 180 sarà disponibile in ben ventisette colorazioni, che in seguito saranno adottate dagli altri modelli di gamma. Parlando poi dei nuovi modelli della serie, le indiscrezioni dicono che entro l’anno usciranno il nuovo Mommotti 180 LIP SF e SS, disegno depositato a livello europeo, con una forma della paletta appositamente studiata per garantirne un impiego senza problemi anche alle basse temperature dei fiumi per la caccia alle marmorate. È in pratica finito, inoltre, l’iter progettuale del Mommotti 115 SF, per il quali si sentono pareri entusiastici, e del Mommotti 90 LIP suspending, il piccolo della gamma. Un altro modello molto interessante, la cui commercializzazione è prevista per la fine del prossimo anno, sarà il Mommotti 160 “O” lipless, uno stick bait dedicato anche ai grossi predatori che si presta a recuperi personalizzati molto vari e di grande efficacia, che vanno da un subwalking appena sotto la superficie a larghi sbandamenti vibrati durante le jerkate ampie. Un lipless caratterizzato nel nome da una, per ora misteriosa, sigla “O” della quale il marchio Seaspin garantisce che sentiremo parlare molto. Per ulteriori informazioni: Utopia Tackle srl, tel. 338/2278600, magazzino in Via Lenin 216/e, località San Martino Ulmiano, 56017 San Giuliano Terme (PI), tel. 347/8519369, info@seaspin.com, www.seaspin.com.. (Francesco Paolini)

in due misure, per il saltwater

DELALANDE FIRE EEL Novità 2016 della casa francese è la nuova esca Fire Eel, uno shad agugliforme realizzato in due misure, 13 e 18 cm, ideale per insidiare qualsiasi genere di predatore del nostro mare: tonni, palamite, alletterati, cernie, ricciole, dentici, corazzieri, serra, lecce ecc. Tutta la fase di progettazione è stata curata assieme a un folto numero di pescatori marini, così che l’artificiale fosse perfetto in ogni caratteristica, dall’idrodinamicità al nuoto, fino alla qualità della gomma. Questa esca presenta infatti un cuore centrale formato da gomma proteica, in grado di attirare i predatori anche sfruttando il senso dell’olfatto e non solo quello visivo e percettivo; inoltre, la piccola coda shad permette un movimento ultrafrenetico in grado di riprodurre le stesse vibrazioni create da un’aguglia in fuga, magari durante una mangianza. Nella coda l’artificiale presenta due fori realizzati per ospitare gli speciali rattlin’ di Delalande, così da avere un potere attrattivo ancora maggiore. I test sono stati effettuati in molteplici tecniche di pesca dando sempre ottimi risultati, specialmente nello spinning su mangianze o nella pesca in verticale dalla barca alla ricerca di dentici e pagri. Gli ami delle teste piombate sono stati testati fino a pesci da 10 kg; per catture di taglia superiore si consiglia un cambio di testa piombata. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

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show room ma può trovare ampio utilizzo anche in saltwater per approcci light e ultralight. La gamma Power Tail è composta da tre diverse taglie (30-38-40 mm), ognuna delle quali offre tre differenti grammature (slow - fast - extra fast) in grado di coprire un range da 2,2 a 18 g. Ogni taglia sarà disponibile in tre diverse colorazioni. I prodotti Fiiish sono importati in esclusiva per l’Italia dalla Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, www. oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.

distribuiti da Carson

TAMURA SHOT MINNOW

walking the dog

MOLIX WTD 90T Il WTD 90T (Tarpon) è un piccolo top water ‘walking the dog’ frutto della collaborazione tra Molix e Jack Fin, forte dell’esperienza fatta con la versione maggiore da 15 cm (WTD 150T). Anche in quel caso, l’esca era inizialmente artigianale; sviluppata industrialmente nel rispetto del disegno originale, si è trasformata in una sintesi tra il talento e le qualità artigianali e i vantaggi di una costruzione in ABS con tolleranze millimetriche tipiche della realizzazione in serie. L’azione walking the dog è tradizionale, ma nuova per fluidità e tipica azione da pencil bait, che permette molte personalizzazioni dell’azione di recupero. Alcuni dettagli importanti, come le squame in rilievo, sono degni di un’esca artigianale e da collezione. Armatura ‘full wire’ passante in acciaio inox e ancorette SW di alta qualità ne fanno un’esca affidabile e performante per i predatori mediterranei, quali pesci serra, spigole, lampughe e altri piccoli pelagici. Ottimi sono i risultati anche in fresh water, con predatori come black bass e aspi grazie alle dimensioni di quest’esca, che imita perfettamente un piccolo pesce foraggio in difficoltà. Deep range: Surface - Weight: 10 g - Length: 9 cm Floating - Rattlin. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

La maggior parte degli spinningofili italiani che amano il saltwater praticato soprattutto da riva, sia su scogliere medio-alte che su spiagge rocciose che si prestano a lanci ragguardevoli, sa che i prodotti Tamura sono una distribuzione esclusiva sul nostro mercato dell’azienda torinese Carson, sempre attenta a selezionare prodotti caratterizzati da un ottimo rapporto qualità/prezzo. Quando la ricerca da riva si rivolge a predatori come serra, palamite e barracuda portuali, i modelli Shot Minnow di Tamura consentono lanci più che apprezzabili e catture sicure. Stiamo parlando di modelli lunghi 160 e 180 mm, in versione sia floating che sinking. A seconda della situazione e del momento di pesca, è possibile infatti alternare un modello galleggiante a uno più affondante in ben sei principali colorazioni differenti, che variano da una tonalità classica ad una più sgargiante, indicata per esempio in orari di pesca notturna. Grazie alle sfere poste all’interno dell’artificiale, che garantiscono un ottimo bilanciamento e movimento in pesca (Weight Moving System), si possono effettuare lanci ragguardevoli in mare aperto, sapendo di contare anche su una dotazione di tre ancorette made in Japan particolarmente affilate (Fudo hooks).

finalmente disponibili

FIIISH POWER TAIL Erano attesi ormai da molto tempo, ma Fiiish ci ha abituati a prodotti studiati fino ai minimi particolari e in questi casi la produzione finale spesso ritarda rispetto alle previsioni. L’attesa è ora finita e i nuovi Power Tail sono pronti a stupire il mercato. Il progetto Power Tail nasce dall’idea di offrire un artificiale lipless che possa offrire un assetto di nuoto inerte

Spettacolare e micidiale al contempo è il movimento che si ottiene jerkando gli Shot Minnow, a volte freneticamente per stimolare all’attacco il predatore più apatico o la più furba palamita di passaggio. Le misure da 16 cm pesano per la versione floating 23 g, 24,7 g per quella sinking, mentre il modello più lungo, di 18 cm, ha pesi di 31,5 g e ben 33 g per l’affondante. Molto interessante la colorazione con effetti olografici. Pur non avendo un prezzo troppo elevato, gli Shot Minnow, tra i cambi di luce, soddisferanno i palati dei pescatori più esigenti, che cercano artificiali realmente produttivi di catture. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it (Giorgio Montagna)

in tre misure

REAL WINNER KILLER SPOON stabile, naturale e adescante. Questo grazie alla particolare pinna posteriore in plastica antiurto in grado di produrre vibrazioni incredibili in fase sia di recupero, sia di caduta. Inoltre, la particolare conformazione del corpo, con profilo maggiorato nella parte anteriore, permette di realizzare lanci più lunghi e precisi. Power Tail è stato progettato specificatamente per l’utilizzo in freshwater per insidiare trote, persici e vari altri predatori,

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I Killer Spoon nascono dall’esigenza di ampliare il range di pesci catturabili con la classica e affermata serie di ondulanti Killer Trout di Real Winner. La forma rimane proporzionalmente la stessa, con la particolare curvatura che dona a questo artificiale il suo caratteristico e catturante nuoto, ma rispetto alle versioni studiate principalmente per lo spinning alla trota in


Cherry e DY-FR laghetto (5-8 g), i Killer Spoon sono stati sviluppati in tre misure differenti: 5 cm per 12 g, 6 cm per 18 g e 7 cm per 24 g, misure che permettono di stimolare specie altrimenti impossibili o molto difficili, come aspi, marmorate, lucci e siluri. La cromatura inattaccabile e le pellicole 3M ne fanno un prodotto di alto artigianato italiano e i severi test effettuati su ogni singolo prodotto, abbinati alle ancorine Daikichi, ne fanno un artificiale con cui andare sempre sicuri in pesca. Naturalmente per la pesca del siluro di consiglia di cambiare il set up di ancorine e split ring, al fine di evitare spiacevoli slamate a causa dell’enorme potenza che questi pesci sanno sprigionare durante il combattimento. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

UGLY DUCKLING 2016 COLORS La storica casa produttrice serba inserisce nel suo catalogo 2016 due nuove colorazioni studiate per adattarsi alle ultime tendenze che richiedono colori sempre più appariscenti, ma testate a lungo anche in pesca, confermando il potenziale catturante degli artificiali Ugly Duckling. La colorazione Cherry, con corpo bianco e schiena color ciliegia, diventerà un must have per tutti i pescatori di trote in laghetto, in quanto l’alto contrasto creato dal bianco in acqua e l’altissima visibilità della schiena rosa scatena attacchi furiosi da parte di trote di tutte le misure. Il colore DY-FR è invece molto apprezzato per la pesca in laghi e fiumi naturali per la ricerca di molteplici pesci, dai persici alle trote, senza escludere i lucci nelle misure più grosse, in quanto le tonalità di giallo scuro e rosso, unite a una finitura lucida, si mescolano alla perfezione tra il pesce foraggio, attirando, senza insospettirli troppo, i timidi predatori delle acque naturali. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

distribuiti da Old Captain

GRAUVELL JINZA KUME Una delle realtà più interessanti in gran parte del Mediterraneo è rappresentata dalla massiccia presenza di pesci serra anche di grossa taglia, che ha portato grandi vantaggi a molti appassionati che, cimentandosi nella cattura di questo predatore, riescono a godere di esperienze di pesca uniche. Tutto ciò ha spinto molte aziende a sviluppare artificiali specifici adatti alle tecniche spinning da terra o dalla barca. Una delle proposte più interessanti arriva da Grauvell, il marchio spagnolo da qualche anno importato in Italia da Old Captain. Gli artificiali Jinza Kume sono hardbait surface da 160 mm dal peso di 58 g, realizzati in polimero ultraresistente e dotati di armatura passante. Due le ancorette WMC stagne, una posta sulla coda, l’altra sulla pancia e montata su girella per assicurare la massima su progetto di Mike Iaconelli

LOVER SPINNERBAIT Prodotto innovativo che deriva dall’esperienza e dall’intuizione di Mike Iaconelli coniugata con il know how italiano di Molix, il Lover Spinnerbait (pat. p) è dotato di tripla pala orizzontale, che conferisce vibrazioni e luminosità eccezionali. L’insieme è perfettamente bilanciato durante il recupero e risulta catturante anche quando si usa come una drop bait. È equipaggiato con un amo singolo super resistente. Profilo, forma della testa, occhi naturali, finiture e gamma di colori ne fanno un’esca in grado di catturare molti predatori. Constatare che il Lover Spinnerbait ha un assetto ottimale in acqua recuperato in svariati modi, lento, veloce o con il ‘change direction’ alla Iaconelli; apprezzarne l’attrattività adescante in caduta, cogliere il rumore che producono (Original Blades Clinking Sound) le pale toccandosi secondo l’intensità del recupero va al di là dell’attesa di un successo puramente commerciale: è vera passione. È disponibile anche nelle speciali colorazioni ‘Ike’s Colors’ e con skirt legati a mano. Peso: 14 g (1/2 oz). Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.


show room mobilità. Recuperato con leggere jerkate a canna alta, produce un movimento con scarti laterali tipico di un wtd, irresistibile per serra, lecce e carangidi in generale. Quattro le colorazioni, estremamente adescanti. Per info: Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.

fast sinking, nelle misure da 42 e 52 g

MOLIX JUGULO FS Tra le recenti novità Molix molto interessanti sono le due nuove misure dello Jugulo FS ‘Fast Sinking’. Il casting jig Jugulo FS si differenzia dal classico Jugulo per la disposizione del peso, che nella versione FS è decentrato nella parte posteriore dell’esca. Questa caratteristica migliora notevolmente le distanze raggiungibili nel lancio, anche in condizioni di vento contrario, migliorando di conseguenza l’approccio nella pesca sulle mangianze a distanza, quando bisogna essere il meno invasivi possibile per non disturbare l’attività dei predatori. A parità di peso, Jugulo FS ha dimensioni più piccole, aumentando così il potere catturante dell’esca quando i predatori sono molto selettivi e abituati a cacciare su foraggio di piccola taglia. L’artificiale entra in pesca velocemente e staziona nella strike zone di tonni e pelagici a lungo. La distribuzione dei pesi ne fa un metal jig immediatamente efficace, pronto anche per recuperi ad alta velocità appena al di sotto della superficie dell’acqua. Il peso decentrato nella parte posteriore aumenta la velocità di affondamento dell’esca, permettendo così, se si pesca in verticale, di raggiungere più rapidamente la strike zone anche in presenza di forte corrente. Jugulo FS è disponibile in sei diverse colorazioni e in quattro misure: 6,5 cm - 22 g; 7,8 cm - 33 g; 8 cm - 42 g; 9 cm - 52 g. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

nati ami e inneschi specifici, per poterle sfruttare al 100%. Tra le esche metalliche, invece, si trovano diverse serie di microspoon da Trout Area, spinner armati di monoamo e alcuni ondulanti più classici, della dimensione massima di 11 g. La qualità assoluta di queste esche è tangibile dall’estremo successo che stanno riscuotendo in tutta Europa e grazie alla collaborazione con l’azienda Majora, da quest’anno saranno disponibili nei migliori negozi. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

la nuova distribuzione di Majora

CRAZY FISH Un nuovo marchio verrà da quest’anno distribuito dall’azienda Majora. Fresco e giovane, Crazy Fish è un brand che vanta una vasta gamma di esche siliconiche e metalliche, aggiunte a una ricercata serie di ami e teste piombate, specializzato nella pesca della trota, del persico reale e del perca, insomma di tutti quei pesci che adorano mangiare esche incredibilmente piccole. Il design delle esche è studiato a stretto contatto con i vari pro-staff europei (di cui fanno parte anche parecchi campioni, a livello internazionale, di spinning ai predatori), in modo tale che nessun elemento venga lasciato al caso e che ogni esca possa essere egualmente catturante alle altre nelle differenti situazioni di pesca. Tra le esche siliconiche si trovano piccolissimi grub, ninfe e creature, minuscoli worm da solo 1” e shad dalla forma innovativa, insomma una visione a 360° di tutto quello che è il mondo delle piccole softbait, nel quale a ognuna sono stati abbi-

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3/4 oz e 1 oz

BLACK FLAGG ALL IN RIGG MAG Dopo il successo della versione standard e della versione FNSS, e viste le continue richieste da parte degli appassionati che amano pescare negli erbai più fitti, Black Flagg Raw Fishing Attitude lancia il nuovo All In Rigg Mag in due nuovi pesi, rispettivamente da 3/4 oz e 1 oz, per poter penetrare nei pertugi più fitti. Corredano il nuovo All In Rigg Mag le nuove T.O.W. Qwikk Speed Skirtz Fnss. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.black flagg.com, info@t2distribution.com.


ambedue le mani. Leggero e pratico nell’uso, può essere fermato al gilè in qualsiasi punto grazie a un moschettone a pressione. Il Rod Holder consente il bloccaggio sicuro di canne aventi diametri diversi (da 7 a 10 mm); le piccole dimensioni e la forma, studiata nei minimi particolari, non rappresentano motivo di ingombro o intralcio durante l’azione di pesca. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.

in due misure

LOVER SPOON Il Lover Spoon, a firma Mike Iaconelli, è un artificiale di grandi dimensioni espressamente realizzato per la ricerca del pesce di taglia. Il nuovo progetto rafforza la collaborazione di Molix con il campione statunitense, che ha fortemente voluto questo prodotto. Il Lover Spoon si contraddistingue per la grande lanciabilità e per l’affondamento sfarfallante molto ampio e irregolare, conseguenza della specifica curvatura. Il movimento ondulatorio sul recupero determina un potente richiamo visivo, dovuto ai riflessi emanati dall’ampia superficie in metallo. Altre caratteristiche importanti sono il corpo battuto ‘a pelle di pesce’ e le colorazioni realistiche. Disponibile in due diverse misure (9,5 cm - 21 g [3/4 oz]; 10,8 cm - 28 g [1 oz]), è armato con doppio amo centrale, sistema di tenuta magnetico e resistente ancoretta posteriore. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

per appoggiare la canna durante le operazioni di pesca

STONFO ROD HOLDER Nell’esercizio della pesca, sia da riva che in wading, molte volte vi sarete trovati in difficoltà non sapendo dove appoggiare la canna per eseguire delle semplici operazioni, come cambiare la mosca, sostituire il finale, slamare un pesce e altro. In questi casi il pescatore cerca di arrangiarsi alla meno peggio, con il rischio che la canna finisca in acqua e venga trascinata via dalla corrente. Il Rod Holder (art. 679) della Stonfo risolve il problema. Si tratta di un piccolo accessorio realizzato in gomma ad alta elasticità che consente di appendere con sicurezza la canna al gilè durante tutte le operazioni che richiedono l’uso di

per gli amanti della pesca estrema

GUANTI DA COMBATTIMENTO HPA hPa si è imposta ormai da parecchi anni sul mercato europeo quale produttore di borse, zaini, marsupi e accessori progettati per la pesca, con particolare attenzione alle esigenze dei viaggiatori a medio e lungo raggio. Prodotti di qualità assoluta, impermeabili, resistenti e accessoriati per assecondare le esigenze di tutti gli appassionati. Per gli amanti della pesca estrema (popping, spinning estremo, traina ecc.) hPa ha sviluppato questi guanti da combattimento con taglio molto corto per assicurare il massimo confort e la perfetta sensibilità. Il palmo è realizzato in tessuto sintetico Amara. Ultraresistente, morbido e facile da pulire. Il pollice e l’indice sono rinforzati. Dorso realizzato in rete antistrappo e traspirante, con rinforzi antiabrasione. Chiusura in velcro con logo hPa. Tutti i prodotti hPa sono distribuiti in esclusiva per l’Italia dalla Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.

la riserva dell’Aktiv Hotel di Adriano Gargantini

TROTE E TEMOLI NELLA DRAVA AUSTRIACA Con i suoi 749 chilometri di lunghezza, la Drava (Drau in tedesco) è tra i principali affluenti del Danubio. Il suo percorso e le origini sono abbastanza singolari: nasce infatti in territorio italiano, nel comune di Dobbiaco, e dopo pochi chilometri entra in territorio austriaco in località Prato alla Drava. Dopo una trentina di chilometri, ormai nella valle della Drava (Drautal) e in piena Carinzia, a Lienz riceve l’Isel, bellissimo fiume dalle acque gelide. Altri affluenti importanti e pescosi sono il Moll e il Gail, altrettanto ricchi di salmonidi. Superate le cittadine di Spittal e Villach, la Drava si inoltra nella Rosental e, oltrepassata Klagenfurt, riceve il Gurk e il Lavant. Entra poi in Slovenia bagnando Maribor. Da diversi anni ormai l’organizzazione Trophy Club di Adriano Gargantini e il suo Aktiv Hotel gestiscono alcune riserve sulla Drava, delle quali quella posizionata nel tratto più a monte è denominata ‘Riserva Hucho’ per l’indiscussa presenza di salmoni

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più di 80 mosche per pescare nel Mediterraneo 176 pp. interamente a colori

DISPONIBILE SU WWW.AMAZON.IT hucho di taglia gigantesca. Ma il fiume, che qui ha ancora caratteristiche di grosso torrente di fondovalle con veloci correnti, prismate e lunghi raschi, ospita anche un’ottima popolazione di temoli, trote fario e iridee e presenta tutte le migliori caratteristiche per essere pescato a mosca. La

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MOSCA e SPINNING

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riserva è lunga sei chilometri, dal ponte di Greifenburg al ponte di legno di Radlach in sponda destra e dal ponte di Steinfeld a valle fino al cartello di confine (entrambe le sponde). Il periodo di pesca va dal primo di aprile al 31 gennaio. Verso la fine dell’estate, quando ormai i ghiacciai non rilasciano più acqua di neve, il fiume si presenta nelle condizioni migliori per il fly fishing, con livelli stabili e acqua dalla temperatura ottimale che favorisce la schiusa di moltissimi insetti. Si tratta di una riserva rigorosamente no kill e si possono usare fino a tre mosche o ninfe. I temoli della Drava sono proverbiali: non sono rari esemplari oltre i 50 cm, mentre la taglia media va da 30 a 40 cm. Interessante anche la popolazione di iridee, molte delle quali raggiungono taglie notevoli. Per l’attrezzatura da mosca si consigliano canne da 9-10 piedi, con code dal 4-5 a salire. La tecnica migliore è la ninfa, ma anche a secca ci si diverte parecchio, compatibilmente con gli orari e la presenza di schiuse. Tra le mosche più redditizie vanno ricordate le effimere, sedge da caccia, plecotteri e piccole stonefly. Per info e prenotazioni: albertogargantini@libero.it, www.trophyclub.it. Telefoni: 0043-664-9389096 Francesco - 0043-664-1736341 Alberto.


FRANCESCO GIORDANO • INTERPRETAZIONI SONORE SOFT

A scelta fra: • MOLIX JUBAR SMART Suspending + MOLIX AUDACE 65 Suspending • STONFO CREATIVE DUBBING KIT + STONFO POLYMULTIFIL 16 colori MOLIX JUBAR SMART Suspending 8,5 cm (3-3/8 in) 9 g (5/16 oz) col. Lugano Shad Perfetta combinazione tra performance di lancio, movimento ed efficacia. L’interno dell’esca è stato disegnato con una nuova partizione dei pesi, che bilancia l’artificiale in ogni condizione di pesca. I numerosi test effettuati hanno dimostrato che il Jubar Smart reagisce in scioltezza a ogni categoria di recupero, sia regolare e costante che ritmato da jerkate lunghe e decise. MOLIX AUDACE 65 Suspending 6,5 cm (2-1/2 in) 3,5 g (1/8 oz) col. Brown Trout Il ‘baby’ Audace, fortemente voluto dai pescatori, ha caratteristiche studiate per la pesca alla trota, sia in acque mosse e veloci che in lago o cava. Ma è efficace e da provare anche per cavedani, persici, aspi e black bass. In mare è un’esca talismano per gli appassionati di rockfishing e light spinning. Adatto a un recupero ordinato, sopporta anche jerkate decise o recuperi con ripetuti stop & go, che ne evidenziano l’effetto slow sinking. STONFO CREATIVE DUBBING KIT (art. 648) Il kit comprende due pinze per dubbing + una forcella + istruzioni d’uso. Permette la realizzazione di dubbing in varie dimensioni, sia nei diametri che nelle lunghezze. Utilizzando filati di colore diverso si possono ottenere corpi multicolore a forte impatto adescante e imitativo. Effetti particolari possono essere inoltre creati miscelando materiali di diversa tipologia, come polipropilene, flashabou, cristal flash ecc. STONFO POLYMULTIFIL 16 COLORI (art. 649) 16 buste – una per colore, con l’assortimento completo dei colori disponibili – di filato multifibra in polipropilene: leggerissimo, idrorepellente, ideale per l'imitazione di ali, la realizzazione di dubbing in asola, dubbing brush ecc.


mercatino CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI Vendo 2 Twin Power Shimano 6000, 4 bobine scatola mai usati, ottimi per spinning pesante o vertical, euro 200 l'uno. Vendo Daiwa Vertical Catfish mt 2.10 nuova mai usata causa errato acquisto euro 120 pagata euro 220. Vendo black cat 740 mulinello con scatola usato pochissimo nessun graffio euro 120. Emanuele, zona Mantova, 339/6646264, non spedisco. (D) Vendo canna da mosca Valsesiana (Tenkara italiana) 4,30 m in carbonio con lenza in crine, lenza sintetica, kit mosche (30 pezzi), fodero, garanzia 2 anni, nuova mai usata, vendo causa errato acquisto. Vero affare canna leggera e molto curata. 230,00 euro. Matteo, matteogarof@virgilio.it, tel.331/4931664. (C)

promozioni e viaggi personalizzati a mosca e a spinning in Patagonia

MIRADOR NIRES LODGE Il Mirador Nires Lodge a San Martin de los Andes (Patagonia - Argentina) continua la campagna di prenotazioni con tariffe in promozione per la stagione di pesca 2016/2017. Viaggi personalizzati possono essere creati ‘su misura’ sia per la pesca a mosca che per quella a spinning. In aggiunta al tradizionale soggiorno presso la propria struttura, il Mirador Nires Lodge consente di poter customizzare spedizioni di pesca secondo le preferenze dei propri ospiti. Oltre alle ‘flottade’ di due o più giorni sui fiumi più suggestivi della Patagonia in percorsi ormai divenuti dei classici (Rio Chimehuín, Rio Aluminè, Rio Limay ecc.), si possono organizzare spedizioni di esplorazione di fiumi, torrenti e laghi nelle zone più remote e provare l’emozione della pesca esplorando acque assolutamente sconosciute: la pesca ai confini del mondo… Per ogni informazione: www.patagoniafishinglodge.com, patagoniafishinglodge@gmail.com.

Vendo le seguenti Canne Falcon Low Rider usate: CASTING: LFC-4-166 Medium Action 6'6" 8/17lb 1/4-1/2oz; LFC-5-16P Medium heavy 6' 10/ 17 lb1/4-5-8oz manico a pistola, 70,00 euro cad.; SPINNING: LFS-4-16 Medium Action 6' 6-12lb 1/8-3-8 oz; LFS-3-16 Medium Light 6'2" 610lb 1/8-3/8oz, 80,00 euro cad. Prezzo da concordare se acquisto in blocco. Le canne sono state usate per prendere i pesci... ma tenute in ottimo stato. Stefano, idivvu@hotmail.it, 333/2619305. (C) Cerco mulinelli antichi di fabbricazione italiana o artigianali (no Japan, Korea, Taiwan). Per alcuni modelli offro fino a 100 euro. Inviare foto dei mulinelli, numero telefonico e sarete contattati. Franco, 333/4756168, francofr04@gmail.com. (B) Vendo mulinello Daiwa Caldia 2506 usato due-tre volte, come nuovo, 80,00 euro; vendo Orvis spinning Frequent Flyer 7’ 100 euro, Orvis spinning Frequent Flyer 6’ 100 euro, entrambe usate tre-quattro volte, come nuove. Enrico, silvestrini.enrico@alice.it, 348/8076342. (B) Vendo canna St. Croix Mojo Inshore 7’ 3/4 - 1 1/4 oz. monopezzo nuova, causa doppio regalo. La canna ha ancora il nailon nel sughero e i suoi cartellini originali! Prezzo di listino 150 euro, io vendo a 100 euro. Vendo canna Savagear Bushwacher 8’. 10-40 g. 2 pezzi, anche questa nuova con cartellini originali, 100 euro. Vendo canna G.Loomis lr 8445 7’ 10-20 lb. 3/8-2 1/4 oz. GL2 monopezzo. Canna con poche pescate all’attivo e normali segni di usura, 90 euro. Juri, Michelaeire@live.it, 338/2269704. (B) Vendo canna Sage VT2 9`#8 in 4 pezzi, con tubo originale in cordura. Utilizzata per pesca al bass, luccio e streamer in fiume. Ottime condizioni, con trattamento anticorrosione e utilizzabile quindi anche in mare. Visionabile a Milano, prezzo 230 euro; vendo mulinello Rapture Guide Master AMC # 7/8 acquistato marzo 2015 in scatola originale con backing e coda WF8F omaggio. 80,00 euro + s.s. Paolo, 335/8436130, iphone.paolofortunati@gmail.com. (B)

Se desiderate vedere pubblicato gratuitamente sulla rivista il vostro annuncio, potete effettuare l’inserzione online collegandovi al nostro sito www.lapescamoscaespinning.it. Potete altrimenti inviarlo completo dei vostri dati, del telefono e/o dell’indirizzo email a: «La Pesca Mosca e Spinning», Via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Il testo viene ripetuto per non più di due numeri consecutivi. Gli annunci sono riservati ai privati.




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