DICEMBRE 2015 - GENNAIO 2016 â‚Ź 5,90
Spedizione in abbonamento postale 70% - Roma - anno XV, numero 6 - DICEMBRE 2015 - GENNAIO 2016
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Popper Lacustri Trout area Lucci in cava Soft swimbait Tunnidi e pelagici Bassfishing vintage A pesca con Iaconelli
Ally Gowans Seabass C.S.I. 2 Ieri, oggi, domani Streamer oversize Polipropilene [14 pp.] A mosca in inverno La respirazione nei pesci
Direttore responsabile Eugenio Ortali redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscanews.it www.lapescaspinningnews.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.youtube.com/user/MoscaeSpinning www.flickr.com/photos/moscaespinning
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SOFT SWIMBAIT
STREAMER OVERSIZE
di Luca Dal Cer
di Fabio Federighi
Utilizzabili per l’insidia di diversi pesci con svariate tecniche, le soft swimbait trovano un importante impiego nella pesca del bass e del luccio. Luca presenta alcuni dei modelli più recenti, illustrandone l’uso come trailer, nell’Alabama rig, in open water, come buzzbait e a finesse.
Non molto praticata in Italia, la pesca con grossi streamer può riservare notevoli emozioni negli ambienti e nei momenti giusti. Fabio illustra tecniche e attrezzature, mostrando nelle foto alcune delle sue più recenti imitazioni, realizzate con diverse tipologie di materiali.
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Hanno collaborato a questo numero Giorgio Baldo, Moreno Bartoli, Mauro Borselli, Luca Ciuffardi Luca Dal Cer, Renzo Della Valle, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Max Mughini, Antonio Napolitano, Antonio Pozzolini, Armando Quazzo, Federico Renzi, Marco Sammicheli, Riccardo Tamburini, T2 Tribe.
Amministrazione, pubblicità e abbonamenti Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/321.02.42 segreteria@lapescamoscaespinning.it
A MOSCA ANCHE IN INVERNO
BASSFISHING VINTAGE
di Antonio Napolitano
di Renzo Della Valle
Inverno non vuol dire solo laghetti: esistono realtà fluviali nelle quali è possibile insidiare a mosca le trote anche nei mesi più freddi dell’anno. Così è nell’ARS Tronto di Ascoli Piceno, dove, seguendo i consigli dell’autore, si può pescare con successo a secca, streamer e ninfa.
L’evoluzione tecnologica nel settore degli artificiali ha portato all’abitudine di impiegarne sempre nuovi nelle proprie uscite di pesca. Esistono tuttavia alcuni gloriosi modelli che alla prova dei fatti risultano ancora molto, ma molto adescanti... Con alcuni considerazioni sulla memoria dei pesci.
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TROUT AREA
LA RESPIRAZIONE NEI PESCI
di T2 Tribe
di Luca Ciuffardi
Una panoramica quanto mai esaustiva su tutti gli aspetti della nuova tecnica che ha rivitalizzato l’interesse di giovani e meno giovani per la pesca in laghetti selezionati. Dalla filosofia agli ambienti, dall’attrezzatura all’azione di pesca, con un cenno all’agonismo.
La grande efficienza dell’apparato branchiale dipende soprattutto dal meccanismo di scorrimento tra sangue e acqua in controcorrente. Scopriamone morfologia e funzionamento e impariamo a essere consapevoli della sua vulnerabilità, per lo più a causa di emorragie.
Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle renzo.dellavalle@gmail.com
Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29 settembre 2014 Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl Direttore editoriale Giulio Fascetti Stampa: Arti grafiche Boccia spa, Salerno Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano
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A PESCA CON MIKE IACONELLI
IERI, OGGI, DOMANI
di Max Mughini
seconda parte
TUNNIDI E PELAGICI. SPINNING CON RISPETTO
di Antonio Pozzolini
di Riccardo Tamburini
L’evoluzione della pesca a mosca dalla sua ‘era moderna’ ad oggi. Dalla mancanza di informazioni alla più grande diffusione di ogni conoscenza, dall’individualismo alla condivisione dei momenti di pesca nei no kill. Fino al ‘Social Fishing’.
In autunno piccoli tonni rossi, tombarelli e alletterati, a volte mischiati a qualche palamita e a piccole lampughe, si affollanno intorno ai banchi di alici. È un momento d’oro per lo spinner, che deve tuttavia attuare una pesca consapevole e rispettosa.
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Il resoconto della giornata trascorsa da Max in barca con uno dei più grandi miti del bassfishing mondiale, che grazie a Molix è venuto in Italia per tenere una delle lezioni della sua famosa Bass University. Un contatto diretto con l’incredibile mondo del professionismo americano.
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ALLY GOWANS
LACUSTRI
POLIPROPILENE IN FIBRA
di Armando Quazzo
di Giorgio Montagna
di Ivano Mongatti
La genesi della celebre Ally’s Shrimp nelle parole del suo creatore, che nell’intervista parla anche dei molti vantaggi della pesca in Scozia, dell’insegnamento della tecnica di lancio e dei principali errori che vengono commessi dagli allievi, dei suoi luoghi di pesca preferiti.
La grande passione di Giorgio per le trote lacustri lo spinge ancora una volta a descrivere la bellezza delle uscite invernali dedicate alla loro ricerca, circondati dal silenzio e immersi nel freddo pungente. Questa volta con l’ausilio di quattro artificiali dalla forte valenza artigianale.
Come il cdc, il polipropilene è un materiale estremamente versatile, che rischia di ‘affossare’ il mondo della costruzione. Ivano mostra come realizzare in PPP alcune parti delle mosche (soprattutto le ali), che possono essere poi completate anche con materiali naturali.
98 POPPER di Moreno Bartoli La semplicità della costruzione del PopperTap di Moreno sconfina quasi nell’umorismo. Per i lettori, ultimo appuntamento dell’anno; nel prossimo numero designazione del vincitore 2015 e nuovi premi.
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LUCCI IN CAVA
C.S.I. SEABASS CRIME SCENE INVESTIGATION
di Giorgio Baldo Anche se non facile, la pesca invernale del luccio dalla riva dei piccoli bacini artificiali può riservare delle sorprese. Bisogna ricorrere a tutta la propria esperienza, selezionare con cura gli spot e imparare a usare varie tipologie di esche, da quelle più tradizionali a crank e swimbait.
di Mauro Borselli Dopo aver spiegato come l’esame del contenuto stomacale delle spigole sia utile a fare casistica, garantendo di pescare in modo più consapevole nelle uscite successive nei medesimi spot, Mauro mostra e racconta alcuni esempi di tale casistica.
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NOTIZIE SHOW ROOM MERCATINO 6/2015
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fish facts
a cura di Marco Sammicheli
marginalità e subordinazione della pesca ricreativa
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE connecting fish, rivers and people
WFMD 2016 Il World Fish Migration Day è un’iniziativa internazionale per i problemi di interruzione degli spostamenti dei pesci a causa di opere e attività umane. La prima edizione, tenutasi nel 2014, ha visto in tutto il mondo la partecipazione di più di mille organizzazioni in 50 diverse nazioni e 270 eventi tra cui uno anche in Italia, organizzato da APR Alleanza Pescatori Ricreativi a Grosseto sul fiume Ombrone per uno sbarramento che impediva la risalita delle cheppie. Nel 2015 la Giornata si è svolta con una conferenza internazionale, mentre nel 2016 si terrà la seconda edizione sul territorio con la data fissata per il 21 maggio. Istituzioni scientifiche, enti, associazioni, gruppi di interesse, sono chiamati a organizzare eventi per risolvere problemi locali e per creare consapevolezza dell’importanza della continuità delle vie d’acqua per lo spostamento della fauna ittica e in particolare dei pesci migratori. Il nostro territorio è assediato dagli interventi sui corsi d’acqua con la proliferazione delle centraline idroelettriche e pesantemente gravato dal mancato intervento sulla miriade di briglie che frammentano il nostro reticolo idrografico con un impatto fortemente negativo sulla biodiversità. Sotto il motto «Connecting fish, rivers and people», l’iniziativa invita associazioni e gruppi a organizzare un evento nella loro area collegandolo alla rete mondiale del WFMD. Il sito è www.worldfishmigrationday.com.
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La pesca ricreativa in Italia sta subendo, tanto per le acque interne che per il mare, le conseguenze della sua disorganizzazione e dei suoi ritardi culturali, che si manifestano tanto con la mancanza di azione amministrativa quanto con una precisa azione penalizzante da parte delle istituzioni. Nelle acque interne l’abolizione delle Provincie è arrivata senza che ci sia stata programmazione e preparazione e sta lasciando in sospeso la possibilità di superare tutti problemi legati alla frammentazione della gestione ittica dei bacini sulla base dei confini amministrativi. Un problema di metodo ma anche di sostanza, se si vuole che la gestione abbia basi scientifiche e sia partecipata. Non meno desolante la situazione della pesca ricreativa in mare. A fronte di una serie di problemi aperti e di urgenze di intervento, di richieste e prese di posizione per la valorizzazione del settore ricreativo, le sedi politiche restano un castello kafkiano dove istituzioni e lobby della pesca commerciale adottano misure che confermano marginalità e subordinazione della pesca ricreativa. Il Testo Unificato di Interventi per il settore Ittico (che include una proposta di legge del deputato democratico Oliverio del marzo 2013) sembra essere una pietra miliare per il consolidamento di questo approccio, attraverso la creazione di un fondo per il sostegno alla pesca commerciale che viene finanziato con una tassa, in forma di licenza onerosa, alla pesca ricreativa. Le autorità scientifiche richiedono un sistema di licenze che permetta di conoscere il settore e noi già lo abbiamo con la Comunicazione Obbligatoria, alla quale dovrebbe fare seguito un programma di ricerca, annunciato e mai intrapreso. Al contrario, sen-
APR
in omaggio un’esca ProQ 90 di Seaspin
za fare niente per la ricerca scientifica, viene applicata una tassa, in forma di licenza, destinandone i proventi alla pesca commerciale. Se la pesca ricreativa ha un impatto sulle risorse, con questo tipo di licenza invece che misurarlo si sceglie di farlo pagare in modo orizzontale per darne i proventi ai pescatori professionisti, suggerendo così chiaramente una compensazione per risorse sottratte all’uso commerciale. La stessa proposta era già stata avanzata più di un anno fa e la maggiore novità nella nuova proposta è la destinazione di una quota del 10% dei proventi della tassa alla pesca sportiva affidandone la gestione al Coni. Quello che occorre evidenziare è che sportiva, letteralmente e normativamente, non significa ricreativa ma solo agonistica e che il destinatario è un unico soggetto; se ne può fantasticare quanto si vuole e la sigla lo favorisce. Un intervento maldestro che se avesse indicato una diversa destinazione dei soldi non sarebbe stato migliore, offrendo al settore ricreativo una piccola fetta di torta per ingoiare il rospo di una licenza fatta solo per destinare soldi alla pesca commerciale e istituita da una norma espressamente finalizzata a «promuovere la crescita … delle imprese di pesca».
interrogazione UE
MISURA MINIMA DELLA SPIGOLA Dopo l’adozione delle nuove misure di tutela della spigola nella acque del nord Europa, è sempre più evidente il problema delle gestione della specie nel Mediterraneo. In particolare il Regolamento Mediterraneo CE 1967/2006 prevede una misura minima di soli 25cm, nettamente inferiore a quella che permette alla spigola di riprodursi, quando nelle acque atlantiche la misura minima è stata alzata da 36 a 42 cm e si discute sulla necessità di alzarla ulteriormente. Su questa base il parlamentare europeo Marco Affronte, insieme ad altri suoi colleghi, ha inoltrato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta. Ecco il testo integrale, riportato sul sito dell’Unione Europea. Interrogazioni parlamentari - 2 settembre 2015 - E-012362-15 Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione Articolo 130 del regolamento Marco Affronte (EFDD), Linnéa Engström (Verts/ALE), Norica Nicolai (ALDE), Marco Valli (EFDD), Fabio Massimo Castaldo (EFDD), Peter Lundgren (EFDD), Raymond Finch (EFDD) Oggetto: Gestione delle popolazioni di spigola Le popolazioni di Dicentrarchus labrax nel Mediterraneo sono considerate al di sotto dei limiti biologici di sicurezza. Inoltre, uno studio condotto nel 1995 dal ministero britannico per l’Agricoltura, la pesca e l’alimentazione dal titolo «An appraisal of the UK bass fishery and its management» (Una valutazione della pesca di spigola e della sua gestione nel Regno Unito) afferma nelle conclusioni che il problema principale della taglia minima di sbarco deriva dalla presenza nel Regno Unito di pesci sotto taglia provenienti dall’estero, per lo più pesci di allevamento, e suggerisce, come possibile soluzione del problema, l’introduzione dell’obbligo di indicazione del paese d’origine per le importazioni di pesci di allevamento e l’incremento della taglia minima di sbarco nel Mediterraneo. Il regolamento (CE) n. 1967/2006 prevede per la spigola una taglia minima di sbarco di 25 cm; tuttavia, secondo uno studio dell’Università di Bangor, la femmina della spigola mediterranea raggiunge la maturità sessuale all’età di 3 anni (Kara 1997), corrispondente a una taglia di 40 cm. 1. Conviene la Commissione sulla necessità e l’urgenza di aumentare la taglia minima di sbarco della spigola al fine di consentire alla maggior parte degli esemplari di riprodursi almeno una volta e di pervenire a una maggiore equità nel mercato europeo? 2. Può la Commissione far sapere quali misure intende predisporre per affrontare la questione?
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notizie
il 12 e 13 dicembre a Ferrara aziende e negozi leader, B.A.S.S. DAY 2015 e grande evento di autocostruzione
ARTIFICIALI - LURES EXPO Nel 2014 è stato il fiore all’occhiello di «Artificiali lures expo», la mostra mercato di Ferrara Fiere sulla pesca con le esche artificiali, dove ha ottenuto ottimi riscontri. E ora sta per tornare, più in grande e con tante novità, ma sempre e solo alla Fiera di Ferrara. È «Artificiali Italy’s finest lures expo - Factory Made + Custom Made», l’esposizione-laboratorio di esche artificiali interamente costruite a mano da artigiani italiani e stranieri, in programma sabato 12 e domenica 13 dicembre. Qualche numero? Sono già 85 – e destinati ad aumentare – i partecipanti al contest che eleggerà le migliori lures artigianali, in base all’insindacabile giudizio dell’autorevolissimo gruppo facebook Project Handcrafted. E ammontano a otto, e tutti di grande prestigio, i marchi che patrocinano l’iniziativa: Bardahl, Herakles by Colmic, Lucky Lures, T2 Distribution, Edmond, Armeria il Gatto e la Volpe, Clan - Il meglio per la pesca, Outdoor International, QPS Shop e Hero Fishing Tackle. Contest a parte – chi fosse interessato a partecipare (gratuitamente) troverà tutti i dettagli nel regolamento presente sul sito www.artificialishow.it –, lo sviluppo di Artificiali Italy’s finest lures expo - Factory Made + Custom Made è testimoniato anche dal numero e dal profilo altamente qualificato dei partecipanti: oltre alle conferme degli espositori 2014, l’area potrà vantare lo storico e premiato forum Black Bass & Co., che presenterà al pubblico video dimostrativi, foto e altro materiale multimediale amatoriale sull’autocostruzione degli artificiali, e realizzerà riprese subacquee in vasca, e il Fly Fishing Team Bologna, che sarà protagonista, insieme ai Project Handcrafted, di dimostrazioni pratiche di stile sia di hard bait che di Fly Fishing. Tra le new entry, il portale fishingcreations.com, dove gli artigiani della pesca possono presentare e vendere le proprie creazioni, e la guest star Pettri Mutturotta, pioniere della costruzione di artificiali con la pelle di pesce. Accanto alle aziende e ai negozi specializzati, Artificiali - lures expo offrirà al pubblico il B.A.S.S. DAY 2015, il prestigioso evento organizzato da Italy B.A.S.S. Federation Nation, con il corso di lancio a casting, le premiazioni dei campioni di categoria e la presentazione dei programmi per il 2016. Biglietto di ingresso ridotto sul sito www.artificialishow.it; gratuiti sia la navetta da e per la stazione ferroviaria che l’ampio parcheggio della Fiera.
a Montichiari dal 23 al 24 gennaio
4° POZZOLINI FLY FESTIVAL Il 23 e 24 gennaio 2016, presso il Centro Fiere del Garda di Montichiari (BS), statale Brescia-Mantova, Antonio Pozzolini, come da consuetudine, organizza il 4° Pozzolini Fly Festival, l’unico appuntamento italiano riservato esclusivamente ai praticanti e ai simpa-
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tizzanti della pesca con la mosca artificiale. La manifestazione, unica del suo genere, è un’occasione ideale per provare tutti i prodotti messi a punto da Pozzolini, tra cui la nuova canna TRT 7’6” #3-4 in tre pezzi leggermente più rigida delle ormai affermate ICT3 (Italian Casting Technique) in tre sezioni disegnate per il lancio di code leggere e leggerissime, le TC4 - travel in quattro pezzi con doppio cimino di serie tra cui le modernissime 10’ #2-3 e 4-5 destinate alla pesca sia a secca che a ninfa, le potentissime e leggerissime AC4 in quattro pezzi destinate al saltwater, le Carbolux, Precision, Realcast e le nove Xpeed e TC2 in due sezioni offerte a prezzi vantaggiosissimi, la telescopica Minitrek e le canne in bambù refendù e tutta una vasta gamma di articoli innovativi per la pesca con la mosca artificiale. Gli appassionati avranno l’opportunità di incontrarsi, scambiarsi idee ed esperienze, discutere delle nuove tendenze, provare ed eventualmente acquistare, con lo sconto fiera del 10%, le attrezzature più aggiornate e sofisticate, ottenere notizie su itinerari e viaggi. L’entrata è libera, con orario continuato dalle 9 alle 18 e un simpatico rinfresco verrà offerto a tutti gli intervenuti. Vasto il programma della manifestazione, aperta anche ad altri espositori del settore dell’outdoor, gestori di riserve e tour operator, che comprende anche: Ieri , oggi… domani, excursus su 50 anni di pesca a mosca in Italia, con esposizione di materiali, fotografie, filmati d’epoca e documenti sull’evoluzione e le mode che hanno caratterizzato, caratterizzano e probabilmente caratterizzeranno la pesca a mosca; Spazio Costruzione, dove si alterneranno al morsetto i migliori fly tier, che illustreranno le tecniche più avanzate e raffinate; Spazio Lancio e Scuole, con esibizioni di lancio e intervento degli istruttori delle varie scuole; Spazio Viaggi-Itinerari, riserve di pesca ecc. in Italia e all’estero; Spazio Associazioni, dove incontrare i rappresentanti dei pescatori a mosca; Spazio Libri e Riviste, con la presenza delle maggiori testate e degli editori specializzati tra cui Fly Line, che presenterà i suoi nuovi libri; Spazio Refendu e Antiquariato… e altro ancora, tra cui giochi e omaggi. Il programma dettagliato e aggiornato potrà essere visionato nella sezione Eventi sul sito www.pozzolinifly.com.
A Vicenza nei giorni 20-21 febbraio
PESCARE SHOW 2016 Dal 20 al 21 febbraio 2016 si terrà, nei locali della Fiera di Vicenza, Pescare Show, Salone Internazionale della pesca sportiva, che da quest’anno aprirà le porte a tutte le specialità della pesca sportiva in acqua dolce e salata. La manifestazione, in costante crescita negli anni per numero sia di visitatori che di espositori, rappresenta una tappa obbligata per tutti gli appassionati del settore, offrendo una vetrina senza confronti in Italia sulla pesca con tutte le tecniche di pesca. Quest’anno i padiglioni 1 e 2 saranno riservati alle aziende, mentre il padiglione 4 sarà dedicato alla vendita, con i migliori negozi italiani di pesca e una grande vasca di prova dei prodotti. Il padiglione 4, inoltre, ospiterà AquaDemo, il più grande acquario mobile d’Europa, con una grande struttura di 14x2,60x3,25 metri e una capacità di 22.400 litri d’acqua; al suo interno verranno organizzati seminari, dimostrazioni, prove e presentazioni dei prodotti delle maggiori aziende del settore. Intensa, come di consueto, l’attività convegnistica prevista, per la quale sono fin d’ora confermati i programmi di due incontri. Nella giornata di sabato si terrà il convegno «La promozione della pesca ricreativa moderna e la gestione degli habitat, quali prospettive?» organizzato da FIPSAS, Lanciatori Bassa Trevigiana, Spinning Club Italia, Esox Italia, col patrocinio di Regione del Veneto e Fiera di Vicenza, conduttore e moderatore Corrado Forlani, consigliere FIPSAS LBT, presidente Esox Italia. Interverranno: Giustino
Mezzalira, Veneto Agricoltura (Progetti Life e contributi comunitari e il nuovo partnerariato della pesca nella riqualificazione fluviale), Marco Mancini, ittiologo (Verso la pianura, i centri ittogenici, necessità per riportare la fauna nelle acque, l’incubatoio di Treviso e i primi successi), Marco Milardi, ittiologo, Università di Helsinki (Cambiano i tempi, cambia la pesca, ricordare il passato per migliorare il futuro), Stefano Salviati, ittiologo, Aquaprogramm Vicenza (Il grande territorio delle acque di resorgiva e la sua fauna ittica, un patrimonio di biodiversità da preservare). Per domenica, invece, è previsto il convegno «La pesca con le esche artificiali nell’ultimo decennio. Tecniche di spinning in continua evoluzione», organizzato da FIPSAS, Lanciatori Bassa Trevigiana, Spinning Club Italia, col patrocinio di Regione del Veneto e Fiera di Vicenza, condotto da Fabio Borsoi, Istruttore Federale di Spinning, assieme ad alcuni dei suoi più esperti collaboratori. Verrà illustrata la tecnica dello spinning con particolare riguardo all’alta tecnologia sempre più presente sul mercato: saranno illustrati i più rilevanti cambiamenti degli ultimi anni – nelle attrezzature come negli artificiali – e verranno delineati i nuovi orizzonti che si aprono per lo spinning moderno. Il tutto accompagnato da dimostrazioni nella casting pool con materiali, esche e attrezzature di ultima generazione. Come tradizione, al termine dei due convegni i presenti verranno accompagnati al mitico stand dei Lanciatori Bassa Trevigiana per un rinfresco e un brindisi in compagnia. Per quanto riguarda la pesca a mosca, Pescare Show ospiterà quest’anno per la prima volta «Pescare Show Fly Tying Experience», una grande manifestazione internazionale di costruzione mosca organizzata dalla Fiera di Vicenza insieme alla rivista «La Pesca Mosca e Spinning», alla quale parteciperanno una trentina di costruttori provenienti da tutto il mondo. Fra i costruttori stranieri hanno già confermato la loro adesione Ed Berg (USA), Hans van Klinken (Olanda), Espen Eilertsen (Norvegia), David Gourong (Francia), Igor Stancev e Nadica Stanceva (Macedonia), Niklas Dahiln (Svezia), Stuart Hardy (Gran Bretagna). Maggiori informazioni e un costante aggiornamento sugli eventi programmati sono reperibili sul sito www.pescareshow.it. Orario di apertura: sabato 20 e domenica 21 febbraio 9.00-19.00. Biglietto intero 15 euro, ticket on line 10 euro, biglietto ridotto (per i possessori di regolare licenza di pesca) 10 euro.
Diodoro Colarusso campione italiano
Aktiv Hotel GARGAntini www.trophyclub.it albertogargantini@libero.it 0043/6641736341
PESCA AL BLACK BASS DA BELLY BOAT 2015 Quella di Cingoli verrà ricordata tra le finali più belle mai organizzate nell’ambito del circuito agonistico del CIBB, una finale che testimonia quanto bene si possa fare in modo semplice e serio, raggiungendo un duplice obiettivo: da una parte far divertire e commuovere i partecipanti e dall’altra dimostrare che un’attenta gestione delle acque e specifici interventi a tutela delle specie ittiche presenti da parte dei club locali possano letteralmente far rinascere un lago. La finalissima si è svolta sulla diga di Castreccioni il 26 e 27 settembre ed è stata organizzata ottimamente in sinergia tra i club Carpi Bass Anglers e Bass Fishing Marche, che a conclusione della manifestazione hanno raccolto il meritato plauso degli agonisti e quello della Federazione rappresentata dall’instancabile Anfredo Santoni, GdG. Come di consueto la finale si è ‘consumata’ in due manches: quella del 26 con partenza nel primo pomeriggio e quella del 27 il cui fischio d’inizio è stato dato la mattina. L’organizzazione ha però deciso quest’anno di allestire due diversi punti di partenza (uno per ogni giorno), ottenendo il doppio risultato di sfruttare al massimo i grandi spazi offerti dall’invaso e far insidiare al secondo giorno pesci non disturbati durante la prima manche, con l’ovvia conseguenza di aumentare il numero delle catturare, soprattutto quelle di pregio. Per questo
Risparmia sul prezzo, non sulla qualità! 200 chilometri di riserve esclusive per tutti i tipi di pesca in Austria
notizie motivo la gara è stata ‘aperta’ fino alla fine e la tensione che serpeggiava tra gli anglers palpabile... In vetta alla classifica assoluta il fortissimo Diodoro Colarusso, del Fishing Bass Potenza, che con 7,963 kg è stato proclamato nuovo Campione italiano di pesca al black bass dal belly boat. Sommando i pesi delle due manches, troviamo sul podio in terza posizione Simone Cortopassi del Lucca Spinning Crew con 6,539 kg, al secondo posto Federico Agostini del GPS Candelara con 6,627 kg. La gara si è conclusa con la premiazione ufficiale del podio da parte del GdG, presidenti del club organizzatori e istituzioni locali che hanno consegnato i titoli federali e i premi offerti da Pro Tackles. La vittoria di Colarusso per la Basilicata e per tutto il sud in generale è stata una vittoria davvero inaspettata, poiché mai nessuno aveva raggiunto questo traguardo così prestigioso. Immensa la gioia di tutti i pescasportivi della regione, ma soprattutto degli amici appartenenti allo stesso club del vincitore. Il presidente Carmine Costaro ha evidenziato che il risultato ottenuto non è certo casuale, ma come avviene in tutti gli sport è frutto di impegno e sacrificio: prova ne sia il fatto che già alcuni anni fa Colarusso era andato molto vicino al titolo classificandosi al 3° posto. Questo bravo atleta, esempio di serietà e sportività, con la sua impresa ha ripagato degli sforzi economici e logistici che i piccoli club del sud fanno per mantenere viva la loro realtà. Un ringraziamento particolare va anche a chi lo ha sostenuto, in particolare il negozio Hobby Pesca di Potenza e la Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Per il resoconto completo dell’evento, si rimanda alla pagina del sito della rivista nella sezione BLOG Spinning. (Alessandro Stefani)
offerto da Like a river (belly boat Guideline Drifter, waders Laxa, pinne Guideline e pompa), grazie al black che ha bloccato l’ago della bilancia a 1,856 kg catturato nella prima giornata di gara. Si ringrazia Pro Tackles per aver fornito tutti i premi Molix per le prime tre squadre classificate. Per il resoconto completo dell’evento, si rimanda alla pagina del sito della rivista nella sezione BLOG Spinning.
innovazioni tecnologiche, sconti, nuova programmazione
HFCHANNEL REVOLUTION BEGINS! Nuova piattaforma, nuova grafica e nuove App studiate per ottimizzare i consumi internet, pensando a tutti coloro che vogliono vedere HFChannel in mezzo a un fiume, in riva a un lago o su una barca in mezzo al mare… Tante novità in arrivo per gli abbonati annuali, che per appena 69,90 € avranno, oltre alla certezza di risparmiare e non perdere nemmeno un giorno di HFChannel, anche tanti vantaggi e sconti in collaborazione con i partner del canale! Volete sapere quali sono? Date un’occhiata al nuovo sito, che permette ora la visualizzazione free di tutti i trailer dei documentari e tutorial. Sul sito si trova l’elenco di tutti gli HFPoint, negozi di pesca che vendono le scratch card annuali. L’abbonamento a HFChannel è anche mensile a 7,90 € e, poiché il canale è certo della qualità del suo lavoro, lascia liberi di disdire l’abbonamento quando si vuole. Queste le novità della programmazione di novembre e dicembre: I mondiali di bass fishing a Bolsena, Mike Jaconelli Italian tour, Paolo Pacchiarini in The Silver Giant, Angelo Piller alla Fine della stagione, il secondo episodio di Lost in Tocantins con Boris M. Salnicoff e un po’ di tutorial. HFChannel è la casa della pesca a mosca e dello spinning.
ha vinto il CR Black Zone
COPPA ITALIA BELLY BOAT 2015 Il 17 e 18 ottobre si è svolta la quinta edizione della Coppa Italia per società di pesca al black bass da belly boat, per la prima volta sulla splendida diga del Coghinas in Sardegna. Il solo fatto di portare una competizione del genere sulla bellissima isola è stata una sfida. La scelta di tale location va ricercata da una parte nella richiesta della Federazione alle società impegnate nel float tubing di valorizzare le acque sarde anche da un punto di vista agonistico, dall’altra dalla volontà del ‘movimento’ del bass fishing da belly boat di portare per primi una finale di campionato nazionale in Sardegna. Due le giornate di gara e undici le società che hanno risposto all’appello. Una buona risposta, visto l’impegno economico richiesto. I tre settori individuati dalla società organizzatrice, il Sardinia Bass Team, comprendevano la zona della Diga (settore C) e quella del ponte Frassu (zone A e B). Tutti si aspettavano grandi pesate in questa gara, tanto che la quota giornaliera utile ai fini della classifica era stata portata da 4 a 3 pesci, così da poter stressare il meno possibile i presunti centrarchidi di grossa taglia. Purtroppo così non è stato e questo dimostra quanto non proprio semplice sia insidiare il bocca larga, non sempre disposto a collaborare anche in acque dove è particolarmente presente. Ogni squadra, come di consueto, era formata da tre anglers. Il titolo di società campione d’Italia per questa bella disciplina sarebbe andato al team che nelle due manches avesse ottenuto il punteggio migliore dato dalla somma dei pesi ottenuti nelle due giornate dai tre componenti nei singoli settori. Al termine della seconda giornata di gara la società Le Lontre, prima nel Day 1, si è vista scavalcare per solo mezzo punto, cedendo il passo a quella che è stata proclamata con merito la società Campione di specialità per il 2015: il CR Black Zone. Al terzo posto si è classificata la società Bass Defenders (Lanzi, Facchinetti e Fadigatti) con 15 penalità e mezzo, 7 catture per 3,395 kg. Tommasi del Basser si è aggiudicato il premio Big Bass
spostata in Toscana la sede operativa
SEASPIN SBARCA IN CONTINENTE Come direbbero in Sardegna, Seaspin «sbarca in continente», nello specifico in provincia di Pisa. I vertici di Utopia Tackle hanno deciso di spostare in Toscana la sola sede operativa, mentre quelle amministrativa, legale e progettuale continuano ovviamente a rimanere sull’isola, che da sempre ha caratterizzato e ha dato l’imprinting al marchio. Tutto questo in seguito alla continua crescita di Seaspin e a un conseguente processo di ottimizzazione del personale e di razionalizzazione di tutta la filiera di distribuzione commerciale. La Toscana, come sappiamo, ha una posizione geografica più centrale rispetto alla Sardegna e lo spostamento del magazzino permetterà una maggiore velocità di gestione degli ordini e di ottimizzare il servizio alla clientela cui il marchio ha prestato da sempre grande attenzione. La stessa centralità geografica, con la conseguente possibilità da parte di un maggior numero di appassionati di raggiungere facilmente la sede, permetterà loro, inoltre, di partecipare agli incontri tecnici con i professionisti di Seaspin che si svolgeranno in corrispondenza dell’ingresso sul mercato dei nuovi modelli, o in occasione di giornate dimostrative preventivamente organizzate. Allo stesso modo la presenza in sede di uno specifico show room consentirà ai negozianti che vorranno sfruttare questa occasione, previo appuntamento, di andare direttamente sul posto a effettuare i propri ordini. Potranno così confrontare con calma i prodotti e ritagliarsi del tempo specifico per pianificare correttamente e ottimizzare i loro ordinativi stagionali al di fuori della consueta confusione nei normali orari dei loro negozi. Sempre a tutela di questi ultimi, non sarà effettuata vendita al dettaglio in magazzino. Per ulteriori informazioni: Utopia Tackle s.r.l., Via Lenin 216/e, loc. San Martino Ulmiano, 56017 San Giuliano Terme (PI), tel. 347/8519369, info@seaspin.com, www.seaspin.com.
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notizie
a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it
nella Regione Friuli Venezia Giulia
NO KILL AL LUCCIO Una rilevante novità normativa giunge dalla Regione Friuli Venezia Giulia: l’istituzione sull’intero territorio dell’obbligo del rilascio del luccio. Non si tratta di una decisione scontata o già attesa bensì il frutto dell’efficace e intelligente lavoro partito dalla locale neocostituita sezione friulana dello Spinning Club Italia con sede a Codroipo, che è stato man mano proposto e condiviso da altri soggetti fino a coinvolgere il Consiglio Direttivo dell’Ente Tutela Pesca (ETP). Il progetto è nato in contrasto con un precedente provvedimento che aveva abolito i cosiddetti Regimi Particolari Ciprinicoli (RPC), ossia tratti di corsi di pianura e laghi soggetti a particolare tutela, dove vigeva fra l’altro l’obbligo di rilascio del luccio. Emanuele Bighin, Rudy Cordovado e Michele Moro del direttivo della nuova sezione incardinata nella provincia di Udine, col consiglio di Luca Passarella, responsabile SCI per il Veneto, hanno perciò elaborato una piattaforma di proposte presentata all’ETP, che oltre alla tutela del luccio comprendeva la trasformazione in zone no kill per la trota della maggior parte delle aree a Regime Particolare Salmonicolo (RPS). L’iniziativa ha trovato il sostegno del rappresentante del Collegio 14 Codroipo-Latisana Federico Odorico e la fattiva collaborazione dell’Associazione Fiume Isonzo nella persona del presidente Alessandro Hoban, che coinvolgeva anche il rappresentante del Collegio 1 Gorizia Valter Princi. Le mozioni alla fine trovavano accoglienza nel Consiglio Direttivo ETP e sono divenute parte del regolamento regionale che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2016. L’esito positivo dell’iniziativa è da ricondursi alla ragionevolezza delle proposte, calate nel contesto in cui sono state fatte, e all’impegno personale di quanti si sono adoperati per renderne evidente la positività ai rappresentanti di Collegio sulla base di un rapporto di reciproca fiducia e di leale collaborazione. Un simile percorso dimostra ancora una volta come sia possibile riuscire a incidere in senso migliorativo sull’attuale situazione della pesca italiana e come la via maestra per conseguire tali risultati passi dalla capacità di rappresentare nei modi e nelle sedi opportune i valori che ci stanno a cuore. Si tratta di una strada che richiede comprensione della situazione, disponibilità a un lavoro personale e che va proseguita nel tempo per non rischiare di per-
dere i risultati raggiunti. Una strada su cui lo Spinning Club Italia si trova da sempre, disposto a condividere la propria trentennale esperienza con chiunque intenda percorrerla.
la manifestazione organizzata dalla locale sezione dello SCI
STREET FISHING A TORINO Domenica 27 settembre 44 lanciatori si sono confrontati nelle acque del Po cittadino in corrispondenza della centralissima piazza Vittorio Veneto a Torino. Per chi c’era, ha suscitato un certo effetto vedere tanti pescatori riprendere possesso in maniera massiccia delle sponde del fiume, circondati da imponenti edifici e dal traffico caotico, suscitando fra l’altro la curiosa incredulità dei pedoni a passeggio sui ‘Murazzi’. L’organizzazione dell’evento, gestito dalla sezione di Torino di Spinning Club Italia coordinata dal responsabile Cesare Barbieri, si è rivelata impeccabile, suscitando, nonostante un numero di catture non elevato, grande soddisfazione fra i partecipanti. I maggiori strike della giornata sono avvenuti in termini numerici a spese di cavedani, ma non sono mancate specie impreviste come il persico reale e la trota fario. Il primo premio è consistito in un quadro realizzato dall’artista-pescatore Davide Andreazza, a cui è seguita la premiazione di altri 30 concorrenti con gadget messi a disposizione dall’azienda Molix e da alcuni negozi di pesca torinesi. Nella graduatoria al primo posto si è classificato Diego Guidotti con quattro catture, seguito al secondo posto da Luca Centonze e al terzo da Luigi Lo Guasto. La manifestazione, aperta a tutti e senza quota di iscrizione, intendeva contribuire alla diffusione della conoscenza dello spinning dentro e fuori il mondo della pesca e il suo successo pone le premesse per essere replicata in futuro.
per la Fipsas di Lodi
SEI NUOVE GUARDIE GIURATE Al termine di un impegnativo corso di formazione e dopo aver superato l’esame di abilitazione della Provincia di Lodi, sei nuove guardie giurate del Servizio di Vigilanza Ittica Volontaria hanno preso servizio per la Fipsas di Lodi. Con i tre esperti agenti che già prestavano servizio, l’organico della Sezione Provinciale conta ora nove operatori, coordinati dalla Polizia Provinciale di Lodi. Fanno parte dello SCI sezione di Lodi: Fabrizio Dallera, Cesare Lorandi, Giovanni Maffina, Alessandro Ravarelli, Stefano Deligyous.
la vittoria a Nicola Barillani
PIKE DEFENDER CUP 2015 Spinning Club Italia a.s.d. vuole ringraziare pubblicamente tutti i partecipanti di domenica 25 ottobre presso il Parcolaghi, che si sono sfidati in un clima di grandissima sportività, uniti dalla passione per il luccio e per la sua tutela. Un immenso ringraziamento va agli sponsor che hanno reso possibile l’ottima riuscita della manifestazione e quindi a Molix con tutta la sua linea Pike series e a Fishingteam by Lapland Lodge di Marino Rota per il viaggio premio nel Mar Baltico svedese ad Arkosund. Grazie alla collaborazione con LBT/Spinning club Italia, Molix contribuisce alla tutela e salvaguardia del luccio. Questa la classifica finale: 1. Nicola Barillani, 2. Fabian Ronconi, 3. Andrea Cavalletti, 4. Andrea Tosi, 5. Roberto Bertozzi, 6. Enrico Tiberini, 7. Gianluca Mambor, 8. Giuseppe Marrafini, 9. Federico Abati, 10. Andrea Barillani, 11. Tommaso Veronese, 12. Enzo Venturini.
le novità per il bimestre
PESCA (SKY CANALE 236) A partire da domenica 6 dicembre alle 22.00 Pesca (Sky canale 236) presenta A pesca con Cyril. La trasmissione, inedita e in esclusiva, segue le avventurose esperienze di Cyril Chaquet, pescatore appassionato e dinamico viaggiatore: insieme a lui lo spettatore andrà a caccia di grandi e grandissimi predatori nei luoghi più remoti ed esotici della Terra. Seguiremo il pescatore-viaggiatore prima di tutto in India, dove va a caccia di barramundi e di un leggendario pesce locale, il mahseer. In un altro appassionante episodio Cyril è invece nell’Oceano Indiano e nello splendido scenario della barriera corallina di Barren Island e delle isole Andamane, dove va alla ricerca dei grandi tonni ‘dente di cane’ (dogtooth tuna) e di guaracupa (wahoo). Negli ultimi due appuntamenti vedremo l’intrepido pescatore dedicarsi alla Patagonia, sperando di catturare le trote ‘monster’, le più grandi del mondo, e poi arrivare nel sud della Florida e incontrare squali, tarpon e coccodrilli. Sabato 12 dicembre alle 21.00 iniziano gli episodi inediti della quinta stagione di Fishing Adventures, la trasmissione dedicata alle più belle avventure di pesca in giro per il mondo. Un nuovo format, ancora più appassionante, permetterà di seguire tante situazioni di pesca sia in mare che nelle acque interne davvero da vicino. Seguendo le telecamere lo spettatore andrà a pesca di salmoni e lucci nelle acque d’Irlanda battute da venti e pioggia incessanti, oppure a caccia di trote affrontando laghi gelidi. Mercoledì 16 dicembre alle 21.00 è la volta della prima puntata di Serata Super Fly Fishing. Il primo appuntamento è con Catture da sogno: seguiamo i pescatori a mosca prima in Nuova Zelanda, alla ricerca dei giganteschi esemplari di trota fario che vivono nelle giungle della Bay of Plenty, poi in Patagonia, nel leggendario e remoto Jurassic Lake, dove hanno dimora le più grandi trote di tutto il Pianeta, per finire nelle Barriere Coralline della Polinesia Francese e dall’Australia a caccia dei possenti e aggressivi giant trevally. Il 23 dicembre vedremo A mosca in Nuova Zelanda, appassionante documento che segue sette pescatori ‘kiwi’ appassionati di flyfishing mentre praticano il ‘passatempo’ nazionale, cioè attraversare il remoto backcountry, la prateria del nord dell’isola, alla ricerca di posti meravigliosi e incontaminati dove incontrare e possibilmente catturare trote giganti. Predator è l’appuntamento del 30 dicembre, un documentario ambientato ancora in Nuova Zelanda e interamente dedicato alla conoscenza dei grandi e grandissimi predatori che dominano fiumi, laghi e oceani e che possono essere catturati con la canna da mosca: seguiremo predatori destinati a essere presi mentre loro stessi vanno a caccia di prede e di cibo, scoprendo come la forza, la velocità e in alcuni casi anche l’astuzia permettano a tanti di loro di essere ottimi pescatori. L’ultimo appuntamento, il 6 gennaio, è con La schiusa: condotto dall’esperto Greg French, il programma documenta visivamente le più straordinarie schiuse di insetti, e il fantastico flyfishing che ne consegue, facendoci viaggiare dalla Slovenia alla Gran Bretagna alla nuova Zelanda. A partire da venerdì 4 dicembre dalle 21.00, infine, Pesca presenta Serata Aspi. Nel primo appuntamento vedremo due programmi: prima una puntata di Soul fishing, Nuovi ospiti – L’aspio, in cui Boris pescherà a mosca e a spinning aspi in Veneto e Piemonte, e a seguire un divertente episodio di Passione artificiale intitolato Aspi a mosca. Nella serata dell’11 dicembre vedremo Aspi a Jerk, episodio ancora di Passione artificiale e a seguire una puntata di Soul Fishing dedicata a Gli aspi del Canal Bianco. Il 18 dicembre si inizia con un divertente episodio di Passione artificiale, Aspi in belly boat, dove vedremo Matteo De Falco e Max Mughini calare i loro ciambelloni in un torrente veneto per pescare l’aspio a spinning, per proseguire con una puntata di Fishing Adventures intitolata semplicemente Aspi, in cui seguiremo una sessione di spinning ad aspi in un magnifico lago del centro Italia. A concludere gli appuntamenti, il 25 dicembre, A caccia di aspi, dove incontreremo un esperto con oltre 30 anni di esperienza con la pesca agli aspi, che ci spiegherà tutti i trucchi per ‘interpretare’ il fiume e trovare i migliori spot per questo tipo di preda.
notizie
PIPAM è il più vasto portale di pesca a mosca in Italia. Per approfondimenti sui vari argomenti vi invitiamo a visitare il sito www.pipam.it e a iscrivervi nel forum per partecipare attivamente alle discussioni, pubblicare articoli e foto (di tecnica, di fly tying, di recensioni di materiali ecc.), inviare informazioni sugli itinerari, che saranno inseriti nella rubrica «Dove Pescare» del sito.PIPAM ha anche aperto una pagina Facebook (https:// www.facebook.com/groups/41688482011/) dove poter condividere foto, impressioni , pareri, ecc. Anche in questo caso l’invito è quello di iscrivervi numerosi. COSTRUZIONE Black JIG Nymph
FLY FISHING MAGAZINE
Klinkhamer Oliva Video di DRESSING ITALIANO - by Diego Riggi La Klinkhamer è l’imitazione di una mosca emergente ideata nei primi anni ’80 da un pescatore olandese, il mitico Hans van Klinken. La mosca emergente Klinkhamer a oggi ha subito non so quante varianti, ma tutte, quale più quale meno, funzionano benissimo, a patto che si seguano delle regole principali. L’importante è dare un assetto all’artificiale che permetta all’addome di stare immerso nell’acqua. Infatti, è proprio l’addome che, rimanendo molto visibile al pesce anche a grandi distanze, lo rende molto attrattivo. Mosquito
Video di PIPAM Video Tying - Antonio Napolitano Un’eccellente ninfa di facile costruzione che non dovrebbe mai mancare nel corredo di ninfe di un pescatore a mosca. Questo video si rivolge soprattutto ai nuovi costruttori che talvolta hanno bisogno qualche spunto per completare le loro scatole di ninfe. È una ninfa molto semplice da eseguire, una buona base per imparare a prendere confidenza con il morsetto, ma soprattutto una ninfa molto efficace in pesca. Big Ant Video di PIPAM Video Tying In assenza di schiuse, usata in caccia, risolve molte giornate di pesca. È opportuno crearne di varie misure per avere più chance in pesca. Un artificiale da costruire con pochi passaggi costruttivi.
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MOSCA e SPINNING
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Video di DRESSING ITALIANO - by Diego Riggi Questo artificiale contiene più o meno i materiali del mosquito, una mosca che ho sempre usato. Quest’anno, girovagando su internet ne ho trovato uno fatto come quello che vi propongo ora, costruito da un tyier straniero di cui non ricordo il nome ma ringrazio sempre quando guardo e uso questa moschina! Colpito da questa ala in poly bianco messa in diagonale, ho provato a riprodurla e devo dire che è fantastica in pesca. Costruita su amo #18-20-22 è diventata la mia mosca di punta per quando i pesci bollano. Usandola in queste situazioni ha sempre avuto un gran successo.
Raul Montanari Valerio Santagostino (Balboa) Raul Montanari è nato a Bergamo nel 1959, ma vive i suoi primi anni a Castro, nell’alto Sebino (dove ha tuttora la casa che fu dei suoi nonni), così diventando, di fatto, un ‘camuno’, come ama definirsi. A quattro anni la famiglia, seguendo il padre, si sposta a Milano, dove frequenta lo storico liceo classico Parini e l’università Cattolica, laureandosi in lettere antiche e prendendo un master in comunicazioni sociali. Pubblicitario alla TBWA fino all’86, si licenzia per inseguire il sogno di diventare scrittore e nell’88 firma il suo primo romanzo. Scapolo impenitente, si accompagna con Valeria, giovane affascinante pescatrice a mosca. Ha iniziato a pescare nel ’69 con una cannetta di bamboo regalata dalla nonna e una scatola di pasticche Valda dove teneva i cagnotti donati da un vecchio pescatore. È uno degli esponenti di spicco tra gli scrittori noir italiani. Nell’intervista Raul si presenta agli amici di PIPAM raccontando di se stesso come pescatore e come scrittore. Confronto tattiche Beppe Saglia (Beppe S.) foto di ORVIS Phil Monahan, nel sito ufficiale ORVIS, parla di approccio tecnico a una buca (con mosca secca su trote selvatiche) usando uno schema classico da lungo tempo presente su PIPAM. Viene pertanto naturale un confronto tra differenti approcci. Poco più che un giochino, ovviamente alla fine Pipam batte Orvis, in quanto con cinque lanci in meno gli vuotiamo la buca di tutte le trote!
I CERCHI PIÙ INTERESSANTI L... G... o F...?
traversando il suo periodo migliore e puntualmente si riparla di tecnica. Attrezzature, luoghi. Uno dei thread più seguiti in questo momento.
atti a evitare di arrecare danno permanente o letale alla fauna ittica, compreso l’obbligo di utilizzare ami (massimo due imitazioni), privi in origine di ardiglione o con lo stesso schiacciato o limato e l’utilizzo del guadino esclusivamente per salpare il pesce allamato. Fiume Bormida no kill Murialdo
Beppe Saglia (Beppe S.) Parlando di piccole effimere autunnali, che corpo preferite? Esile/imitativo tipo filo o quill? Vitale/d’insieme tipo dubbing? Metà e metà?
Avere più di quarantanni e non dimostrarli! Andrea Cuccaro (WM) Mi sono imbattuto in questa foto di Johnno (su www.flyshop.co.nz) e sono rimasto affascinato dalla modernità di queste ninfe. Johnno sostiene che probabilmente sono state costruite da Frank Sawyer stesso o da sua moglie, che spesso gli legava le mosche. Le trovo stupende!
Parliamo di DH? Magy L’occasione del riconoscimento di un revetto inglese di insegnamento della canna a due mani a Valerio Santagostino (Balboa) ha permesso l’apertura di un thread dedicato agli amanti del lancio a due mani. I vari tipi di lancio sono affrontati in maniera approfondita data la presenza, nel thread, di ottimi lanciatori e istruttori di lancio DH.
DOVE PESCARE Fiume Bormida no kill Carcare
Stretto in una fantastica valle ricca di castagni e faggi che fanno da cornice a un’alternanza di correntine, lame lunghe interrotte da grandi massi nel letto del fiume rendono questi 2 km di no kill una vera palestra per la pesca a mosca. Il fiume è alimentato da sorgenti e piogge, pertanto soffre la siccità garantendo comunque una sufficiente portata d’acqua per tutta la stagione. I confini del tratto sono: dal ponte in località Rio Freddo al ponte sulla S.P. N. 51 in località Isola Grande del Comune di Murialdo (SV).
I THREAD PIÙ SEGUITI Il più difficile da prendere a mosca Raul Montanari (Raulmont) Il nostro PAM-scrittore Raul Montanari pone un interessante quesito: qual è il pesce più difficile da prendere a mosca? Un bel thread che ha avuto un buon seguito e che tuttora si alimenta con interessanti interventi. Mare Autunno 2015 Angelo ( Angelo Piller) La stagione della pesca in mare sta at-
Il tratto è riservato ai pescatori a mosca (inglese, valsesiana e tenkara) ed è una riserva invernale: si potrà infatti pescare dal lunedì successivo alla chiusura della pesca alla trota al sabato antecedente l’apertura. Si pesca tutti i giorni escluso il venerdì. Per pescare basta essere in regola con il tesseramento e gli adempimenti F.I.P.S.A.S., senza il pagamento di permessi giornalieri. Nel tratto vengono immesse trote iridee. La pesca è consentita esclusivamente con l’obbligo del rilascio immediato del pescato, effettuato con i dovuti accorgimenti,
Fiume Magra ZRS 1 Magra-Aulla Fiume Magra - Terrarossa Z.R.S. 1 dalla confluenza del torrente Osca al ponte del casello autostradale di Aulla. In questo tratto il fiume Magra si presenta largo e privo di vegetazione che possa impedire la pesca. La riserva è gestita dal Mosca Club Apuano per conto del CO.GE.SER Pesca. Si tratta di un’interessante riserva di pesca aperta praticamente tutto l’anno e alimentata con pesce proveniente da allevamenti selezionati.
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MOSCA e SPINNING
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itinerario mosca
A MOSCA anche IN INVERNO
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er un pescatore a mosca di trote ci sono due momenti che determinano lo spazio e il tempo nel quale dare libero sfogo alle proprie mosche volteggiando code e finali: l’apertura e la chiusura della stagione di pesca, che solitamente coincidono con l’ultima settimana di febbraio e la prima di ottobre. Esistono tuttavia, in Italia, alcune realtà nelle quali è possibile addolcire quell’attesa che porta generalmente il pescatore a vivere l’astinenza alieutica con attività fatte
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MOSCA e SPINNING
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di piume, morsetti e qualche lancio sul prato: non mi riferisco alle cave o laghetti a pagamento, ma all’ambiente preferito dalle trote, il fiume! Una di queste realtà è la ARS Tronto, ad Ascoli Piceno nelle Marche, gestita dal Fly Fisherman Club, circolo di Legambiente, nel tratto no kill lungo circa 7 km che scorre letteralmente dentro la città. Nella ARS Tronto è possibile pescare tutto l’anno, perché il tratto di fiume è classificato ‘categoria C’, anche se, grazie alla temperatura dell’acqua costantemente bassa a causa dei rilasci delle dighe a monte e alla conformazione
ANTONIO NAPOLITANO [www.flyfishingadventures.it] nei mesi invernali, più o meno da novembre a febbraio, illustrando alcuni spot e soprattutto le tecniche e le mosche più indicate. Come accennato, la temperatura dell’acqua si mantiene costantemente bassa perché proveniente dalle dighe a monte, conferendo alla riserva, a tutti gli effetti, caratteristiche da tail water. L’alveo si presenta variegato, con buche, correntine, salti d’acqua e acqua lenta e bassa, proprio insomma di un fiume davvero completo, che di conseguenza offre la possibilità di cimentarsi con tutte ma proprio tutte le tecniche di pesca a mosca: streamer, ninfa in HS, ninfa con lo strike indicator, oltre all’immancabile pesca a secca. Ovviamente, tutto dipende dalle condizioni esistenti. Nei mesi invernali i livelli sono quasi sempre bassi, la vegetazione sommersa è ridotta e l’acqua si presenta abbastanza pulita, lasciando intravvedere sul fondo le trote e offrendo a volte la possibilità di praticare la ninfa a vista, a mio avviso una delle tecniche più belle. A proposito dei livelli, c’è da dire che a causa delle dighe a monte può capitare di subire un rilascio d’acqua improvviso, che potrebbe temporaneamente sporcare e innalzare i livelli, ma specie in inverno il fenomeno è ridotto e comunque non persistente, per cui, se dovesse capitare, il consiglio è quello di aspettare, perché solitamente il tutto torna a posto in poco tempo.
secca
del fiume, ebbene sì, ci sono le trote. Il tratto no kill è stato inaugurato nel 2007, ma i salmonidi hanno da sempre popolato questa parte di Tronto e da sempre i pescatori locali vi hanno praticato la pesca alla trota con tecniche tradizionali, tocco, passata e spinning, fino all’istituzione del no kill che ha trasformato un normalissimo fiume cittadino in una delle riserve di pesca a mosca più belle e frequentate del centro Italia. La riserva è stata già presentata su questa rivista (vedi il n. 3/2011), ma in questa occasione vorrei parlare in particolare della pesca a mosca praticata
Nel periodo che stiamo prendendo in esame l’attività si concentra nelle ore centrali, quando si può assistere a buone schiuse di plecotterini (Leuctra fusca) o di piccole effimere (Baetis), ma è comunque possibile, pescando in caccia a ninfa o a streamer, riuscire a coprire tutta la giornata con numerose catture e spesso con qualche sorpresa. La zona ‘2’, il tratto forse più famoso, quello tra i due ponti, situato nella parte alta che va dalla cascata delle Canterine alla fine della riserva verso monte, è quello che meglio si presta a pescare a secca, facendo attenzione però a tutti gli aspetti legati all’approccio al lancio e alla scelta della mosca. Abbiamo a che fare, infatti, con pesci molto sospettosi, che tendono a spaventarsi facilmente, oltre a essere piuttosto selettivi, mettendo a dura prova la nostra pazienza. Quando iniziano a bollare, vanno molto bene le emergenti in cdc o le Klinkhamer color nocciola su amo del 16-18, assecondando i vari stadi e il modo in cui si cibano; un momento molto emozionante è quello in cui le trote vanno a cercare le spent o le esuvie muovendosi con lo stesso timing e creando delle vere e proprie batterie in bollata: se vi capita di arrivare nei pressi dello spot in questi momenti è determinante evitare di entrare in acqua oppure, se proprio necessario, farlo lentamente e con molta discrezione: potremmo spaventare le piccole trote che si trovano sottoriva che, fuggendo spaventate, metterebbero in allerta quelle grandi. Spesso ci preoccupiamo solo del dragaggio o di scegliere la mosca più bella che abbiamo nella scatola, ma a mio avviso, se ci muoviamo bene sul fiume cercando di non atteggiarci da intrusi ma provando a essere in armonia con il contesto, al punto di 6/2015
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MOSCA e SPINNING
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tecnica spinning
t2 triBe [info@t2distribution.com] foto di Antonio CentorAme e miChele illiCeto
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l lure fishing in ‘laghetto’ alla ricerca di trote costituisce da sempre un ottimo modo per ritrovarsi la domenica mattina tra amici nelle fredde giornate invernali: pochi artificiali, canna morbida, filo sottile e via! Divertimento senza troppe pretese, artificiali molto ‘rudi’ e non sempre specifici per ciò che si intende insidiare sono sempre stati alla base di queste pescate. Ma l’evoluzione nei materiali e nei concept avvenute nel corso degli anni nel mondo della pesca, portando allo stremo e al massimo del rendimento e della sportività ogni tecnica, in acque interne e in mare, hanno raggiunto anche il mondo della pesca della trota in laghetto. Stanno così spopolando in tutta Italia attrezzature ultra-specifiche, dalla provenienza principalmente nipponica, per la pesca nelle cosiddette ‘area’, creando un movimento mai riscontrato prima verso questi ambienti, con un numero in costante aumento di appassionati, segno di un crescente interesse verso una pesca molto sportiva e accessibile a tutti, sia per le attrezzature utilizzate, sia per la praticità della tecnica e delle strutture che la ospitano. Con il termine ‘trout area’ si definisce il lago dedicato alla pesca dei salmonidi, in aree private e attrezzate per la pesca sportiva. Il periodo di fine autunno inizio inverno è perfetto per approcciare la pesca in tali strutture: le temperature in calo sono un toccasana per aumentare l’attività dei salmonidi e noi amanti della trota non aspettiamo altro!
ambienti È possibile praticare questa tecnica in qualsiasi impianto di pesca sportiva, ma per goderne appieno sono preferibili
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ambienti molto limitati, con profondità massime ottimali che non dovrebbero superare i 2,5 m e acqua cristallina preferibilmente risorgiva, in grado di fornire la massima ossigenazione dell’elemento liquido: ambienti con tali caratteristiche esaltano tutte le sfaccettature tecniche dell’angler, soprattutto in campo agonistico. Lo spettacolo che regala questa condizione è unico: un’oasi piena di prede a portata di lancio, nel massimo della sicurezza e della comodità. Grazie alla limpidezza dell’acqua e all’alta concentrazione di pesci nell’habitat, infatti, è spesso possibile ammirare gli spostamenti e gli attacchi delle trote, consentendo lo studio del loro comportamento e dei movimenti vincenti degli artificiali nei minimi particolari, ma oltre a permettere di orientarsi meglio nella fase di pesca. Praticando il catch and release si ha un drastico innalzamento dei pesci catturati all’interno del bacino idrico, che una volta tornati in acqua faranno più attenzione a cosa mordere la prossima volta. Ogni ecosistema in natura ha le sue regole ferree e quando l’uomo agisce su di esso è impossibile prevedere tutti i risvolti che possono scaturire nel tempo: questo fa del ‘trout area’ una tecnica tutt’altro che scontata.
attrezzatura La pesca in trout area è nata per affrontare al massimo della sportività e dell’enfatizzazione la cattura, per cui capisaldi fondamentali ne sono il rilascio immediato del pescato e l’utilizzo di ami singoli senza ardiglione. Tutto ciò che viene impiegato, poi, è ridotto ai minimi termini, dai libbraggi esigui dei fili alla lunghezza delle canne e alla grandezza degli ondulanti, per avere la possibilità di sentire più strike possibile durante l’azione di pesca. Ma questo affascinante mondo è caratterizzato anche da una serie di accessori specifici, la cui descrizione, per una volta, è bene anteporre a quella di canne, mulinelli ecc. Il più caratteristico degli accessori è sicuramente il releaser, ovvero uno strumento nato per slamare la trota direttamente in acqua, evitando il contatto con le mani e ottimizzando il tempo in pesca. Si tratta fondamentalmente
di un gancio di forma variabile in metallo, collegato a un manico per aumentarne la lunghezza e la praticità, che permette di slamare la trota dall’amo singolo senza ardiglione semplicemente mettendo a leva l’amo sulla curva del gancio. Molti sono i produttori e gli artigiani che si cimentano nella costruzione di questi attrezzi e se ne trovano di infinite forme e diversi materiali, per tutti i gusti, le esigenze e le tasche: si parte dall’utilizzo di materiali come plastica, gomma e alluminio per arrivare a legni pregiati incisi a mano e metalli nobili con prezzi da capogiro. La funzionalità in pesca, tuttavia, è pressoché invariata tra i vari modelli, per cui è possibile scegliere liberamente ciò che più aggrada. Altro strumento fondamentale per una corretta azione di pesca è il guadino, che permette di salpare in sicurezza la preda, soprattutto in caso di allamate poco fortunate o in caso di pesci di taglia. Come tutti gli accessori per questa tecnica di pesca, anche il guadino ha subito delle innova-
costruzione mosca
Streamer oversize
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FABIO FEDERIGHI [ fab.flies@virgilio.it ]
i solito, la pesca con streamer di grossa taglia non è contemplata dai pescatori a mosca italiani, che spesso snobbano anche quella con minnow e con streamer di dimensioni più contenute, considerando gli artificiali big size idonei solo alla ricerca di lucci o bass; al limite, vengono usati i classici Wolly bugger o piccoli Zonker per riuscire a scappottare una giornata infruttuosa. Eppure gli amici nordamericani e scandinavi non disdegnano affatto, in certi periodi dell’anno, di cacciare trote di grossa taglia con artificiali altrettanto big, e non solo in grandi fiumi, ma anche in piccoli torrenti. Si tratta naturalmente di una pesca da effettuare con attrezzature idonee, non con cannette da ninfa usate alla bisogna a tirare uno streamerino, insomma con canne coda 7, 8 o addirittura 9, cioè da caccia grossa. Fare un tipo di pesca del genere in Italia, tranne che in alcuni fiumi del nord, può indubbiamente risultare ardito e duro, anche perché non è certo detto che pescando a streamer si catturi per forza e si devono mettere in conto anche dei cappotti, ma può anche succedere di avere grosse emozioni non solo riguardo alle taglie catturate, ma anche per le situazioni che possono creare. Non mi riferisco, come è ovvio, a situazioni da classico no kill con pesci che attaccano lo streamer per ragioni e mo-
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dalità del tutto diverse, ma ad ambienti naturali con pesci selvatici, o quantomeno il più possibile inselvatichiti. Tra le varie teorie create nel tempo nella pesca a mosca c’è, com’è noto, quella ‘mosca grossa, pesce grosso’. A volte ciò corrisponde al vero, a volte no, e può valere anche il contrario, ovvero che grossi pesci inseguano piccole imitazioni di pesciolame senza però attaccarle, come se le seguissero solo per spaventarle, ma non solo: a volte capita anche che pesci di varia taglia stazionino vicini tra loro e che quelli più piccoli cerchino di ghermire insetti a galla o portati dalla corrente prima degli altri; all’improvviso una trota di grossa taglia fa un gran pulizia dei concorrenti inseguendoli e facendoli spostare, per poi riposizionarsi dove si trovava precedentemente, senza morderli. Forse in quel momento si cibava anche lei di insetti e il fattore territorialità ha preso il sopravvento rispetto alla possibilità di sfamarsi con un pesce. Oppure, nella stessa situazione di convivenza, un pesce più piccolo fa improvvisamente qualcosa di diverso dagli altri, scatenando l’immediato istinto predatorio del pesce grande, che vi si avventa. Sono questioni cui è difficile dare risposte certe, ma un pesciolotto in difficoltà è sempre considerato una preda facile da catturare senza grandi dispendi di energia e sarà capitato anche ad alcuni di voi di vedere grosse trote inseguire e magari attaccare la vostra trotina o il temo-
In apertura: uno streamer articolato in zonker di volpe e coda di volpe. A lato: pesce generico articolato, imitante un carassio o una carpetta.
lotto attaccati alla vostra mosca, cercando di portarveli via e lasciandoli poi con i segni dei denti sui fianchi. Chi pesca con grossi streamer deve avere l’istinto del predatore, con una mentalità e con stati d’animo particolari. La pesca a streamer è per definizione la pesca con qualcosa che nuota, con imitazioni di piccoli pesci, scazzoni, gamberi oppure sanguisughe, o addirittura trote, e l’uso di imitazioni del genere richiede un insieme di differenti abilità e conoscenze per avere una giusta azione di pesca: non basta lanciare e strippare. Gli streamer sono imitazioni dinamiche, create per nuotare e muoversi, diversamente dalle ninfe che rimbalzano sul fondale o dalle mosche secche statiche portate dalla corrente, per cui occorre sforzarsi di imprimere al proprio artificiale un movimento che ricordi il naturale che nuota o scappa verso il fondale o in superficie, a destra e sinistra, a valle o a monte, e il punto è che non esistono solo quattro o cinque metodi che possano coprire il panorama delle situazioni: quello che serve è inventiva ed esperienza, cercando di arrivare a capire da quale angolazione e a che profondità è bene presentare lo streamer. Una tecnica interessante può essere quella di pescare in dead drifting, imitando cioè un pesce morto o ferito, lasciando andare in deriva lo streamer e intervallando piccoli e appena accennati richiami: nel momento in cui creiamo una leggera tensione, e quindi un piccolo scodinzolio dell’artificiale, è facile sentire una grossa botta data dal predatore che seguiva l’imitazione. Anche la classica
azione jig su e giù, oppure un ripetuto pompaggio tramite la canna possono essere tentativi validi da provare. Insomma regole non ce ne sono, tranne quella di cercare di capire cosa desidera il pesce e come lo vuole presentato. Un fattore da tenere presente in questo senso è quello di non lanciare lo streamer in un punto che, una volta richiamato, nuoti direttamente contro la nostra preda, perché si potrebbe spaventare, dal momento che un predatore è abituato a veder scappare i pesci e non il contrario: occorre cercare di pensare come pesci, sia da predatori che da eventuali prede. Altro elemento da considerare è quello di mantenere una certa freddezza nell’azione: capita spesso che si senta la mangiata, anche potente, ma il pesce non rimanga agganciato. Sarebbe bene in questi casi non stoppare l’azione ma continuarla, magari rallentando e dando dei movimenti al nostro artificiale da pesce stordito; alcuni guru americani di queste tecniche asseriscono che anche la trota tende a colpire il pesce per poi tornare a ingoiarlo dalla parte della testa. Non so quanto sia veritiera questa informazione, ma tentar non nuoce. Mentre un lungo finale può essere vincente nella pesca a mosca secca o a ninfa, è spesso la rovina per la pesca a streamer. Finali da 9 piedi o anche leggermente più corti non hanno senso, perché nella pesca con streamer di grandi dimensioni è importante la connessione con l’artificiale, al fine di mantenere sempre il massimo controllo, e uno spezzone diretto da 3 o 4 piedi di un generoso diametro può garantirlo. Un’eccezione potrebbe essere data dal caso in cui si usasse una coda galleggiante, per cui un finale più lungo potrebbe dar modo allo streamer di affondare meglio, ma al giorno d’oggi, con le decine di code Imitazioni articolate di pesci vari, con inserimento di piume di fianco di germano su zonker di coniglio. 6/2015
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A pesca con Mike Iaconelli
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Max Mughini [ indian.rec@libero.it ]
R
icordate quante volte, in questi anni, ho parlato dell’essere sognatori? Da musicista in primis e da pescatore poi, ritengo sia una fortuna non perdere ‘l’arte di sognare’ nonostante gli anni che passano. Questa volta si è realizzato uno dei miei sogni più grandi: sono stato in pesca con quello che reputo il numero uno della pesca al bass a livello mondiale, un angler che seguo da anni, dal quale ho imparato davvero tanto grazie alla sua Bass University, per oltre due anni, poi in video, tutorial, gare live come il Bass Master Classic. Ed ecco che me lo trovo davanti agli occhi, che mi guarda, sorride e mi urla «Never give up»! Mike Iaconelli in Italia. Un evento impensabile per molti, reso possibile dal lavoro di più di due anni di organizzazione da parte di Stefano Sammarchi, Paolo Vannini e dello staff Molix. Nella fantastica cornice delle colline toscane si è così tenuto, nei primi giorni di ottobre, il Mike Iaconelli Italian Tour, per il quale Mike aveva preparato uno ‘speciale’ della sua Bass University, specifico per l’evento, dedicato a spinnerbait e metal vibrations, in relazione al Lover, uno degli artificiali che ha disegnato, studiato e voluto realizzare assieme a Molix. È tutto pronto: proiettore, audio, video… ed è tutto esaurito. Nessun posto disponibile. Mike scruta la sala piena di persone che lo aspettano da dietro a una porta, poi entra, accompagnato da un frastuono di applausi e urla. L’emozione è tangibile nell’aria. Appena inizia a parlare, illustrando le varie tematiche sui grafici che ha preparato, ci si rende subito conto di chi sia Mike Iaconelli. Un super professionista, che sa spiegare come nessun altro, che integra i concetti tecnici con battute, ironia, imitazioni. Ma la cosa che colpisce tutti i presenti è che Mike si mostra come uno di noi, uno del pubblico, uno che come tutti i presenti ama la pesca e tutto ciò che la circonda. Mike spiega, Paolo Vannini traduce. Poi mille foto, mille autografi, insomma una grande festa. E prima di andare in piscina per le prove in acqua, un buffet d’altri tempi dove tutti sorridono, parlano, ci si racconta giornate di pesca, viaggi. Mike ha portato veramente qualcosa di positivo… qualcosa di più che un seminario di pesca. Per tutti noi dello staff è stata una settimana intensa, con giornate trascorse intorno a un tavolo a discutere nuovi progetti, migliorie di prototipi, perfezionamenti di esche prossime a uscire sul mercato. Poi via in vasca a fare test e di nuovo in ufficio con carta e penna. Ma la cosa che più mi rimarrà nel cuore, nella mente, nel mio bagaglio personale, è la giornata passata con lui in pesca. Immaginavo che sarei stato ‘legnoso’, emozionato e impacciato (visto che non ci dormivo da due notti…), ma non pensavo di esserlo fino a quel punto! Insomma… è Iaconelli… salirà in barca con me… pescherà con me. Mi tremano le mani
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fLY tYing Contest
inviaCi La tua MosCa: potrai vinCere
7 Buste di CdC super seLeCt in tinte naturaLi
spediZione entro iL 15.12.15: poLipropiLene in fiBre - 2 - saLtWater
inviaCi La tua MosCa: potrai vinCere 7 Buste di CdC super seLeCt in tinte naturaLi di sWissCdC
Il materiale del prossimo numero è il polipropilene in fibre SECONDA PARTE:
salt water
Spedizione entro il 15 dicembre 2015 a La Pesca Mosca e Spinning, via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Dressing e note di commento in un file di testo a redazione@lapescamoscaespinning.it
Regolamento completo su www.lapescamoscaespinning.it PREMIO sU OGNI NUMERO: 7 BUstE Da 1 g DI CDC sUPER sElECt tINtO CON COlORI NatURalI CDCsWIss
PREMIO aNNUalE: NUOVO MORsEttO stONfO tRaNsfORMER
Il Transformer è il più recente e prestigioso morsetto prodotto dalla Stonfo. Il nome deriva dal fatto che il morsetto, di altissima qualità, può trasformarsi in tre moduli diversi a seconda del tipo di artificiale che si vuole costruire, cambiando dall’uno all’altro istantaneamente. In sostanza, tre morsetti in uno. Si ha infatti un modulo per tutti i montaggi classici di tipo standard, con la possibilità di lavorare in linea, un secondo modulo per i montaggi tubefly, un terzo modulo per il montaggio specifico di grossi streamer. Tutto ciò è reso possibile da un ingegnoso e innovativo sistema, che permette di intercambiare rapidamente i tre moduli con un click. Il morsetto è poi munito di una nuova base con portautensili integrato. Maggiori informazioni su www.stonfo.com.
PR I OV U N
Lure BuiLding Contest spediZione entro iL 15.12.2015: egi (totanara)
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Ogni busta da 1 g contiene 120-140 piume di cdc di prima scelta selezionate a mano, con una misura che varia da 1 a 4,5 cm. I colori impiegati sono di origine vegetale a forte connotazione ecologica e vengono ricavati da coltivazioni rinnovabili. Si tratta in genere di prodotti interi o polverizzati, o in estratto, dai quali si ottiene il colorante da impiegare nella tintura; le tonalità che ne derivano sono calde e molto vicine alla natura. Le buste di cdc 100% biologically dyed - Super Select prodotte da CDCSWISS sono una novità assolu6 sono per ora presenti in colori naturali solo le Standard). ta (nel sito www.swisscdc.com
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L’artificiale del prossimo numero è inviaCi iL tuo artifiCiaLe autoCostruito: potrai vinCere una Canna skirMjan
EGI (TOTANARA)
NU OVO PR
Spedizione entro il 15 dicembre 2015 a La Pesca Mosca e Spinning, via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Dressing e note di commento in un file di testo a redazione@lapescamoscaespinning.it
EM IO!
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skIRMjaN RODs
PREMIO sU OGNI NUMERO: skIRMjaN tROUt HUNtER sERIEs Msk-t-732HH
Length: 7’3” (220 cm) Lure: 3/8-1.1/2 oz (10-45 g) Line: 10-30 lb Action: Regular Fast Canna destinata ai grandi fiumi o ai torrentoni di fondovalle dove stazionano i pesci più grandi e smaliziati. Controlla cucchiaini fino al n. 6 e addirittura martin da 28 g usati in lame di forte corrente. Non presenta nessuna difficoltà con minnow e jerkbait fino a 15 cm e pesi vicino ai 30 g, o soft bait dai 9 ai 15 cm, montate con testine piombate fino a 14 g. Il vettino risponde senza andare in crisi. Possiede una schiena robusta e potente, capace di contrastare anche le forti marmorate.
Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, grazie alla tecnica costruttiva che riesce a combinare due differenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hyper Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad alta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e progettate per la moderna pesca con le esche artificiali. Ogni modello ha caratteristiche specifiche per tecnica e tipo di artificiale. www.molix.com/product/rods/skirmjan-freshwater-rods www.youtube.com/watch?v=UGNlL-dZVXU
A scelta fra: MOLIX JUBAR SMART Suspending + MOLIX AUDACE 65 Suspending TREAD SPLITTER STONFO + PETTINE COMBO STONFO MOlIX jUBaR sMaRt Suspending 8,5 cm (3-3/8 in) 9 g (5/16 oz) col. Lugano Shad Perfetta combinazione tra performance di lancio, movimento ed efficacia. L’interno dell’esca è stato disegnato con una nuova partizione dei pesi, che bilancia l’artificiale in ogni condizione di pesca. I numerosi test effettuati hanno dimostrato che il Jubar Smart reagisce in scioltezza a ogni categoria di recupero, sia regolare e costante che ritmato da jerkate lunghe e decise. MOlIX aUDaCE 65 Suspending 6,5 cm (2-1/2 in) 3,5 g (1/8 oz) col. Brown Trout Il ‘baby’ Audace, fortemente voluto dai pescatori, ha caratteristiche studiate per la pesca alla trota, sia in acque mosse e veloci che in lago o cava. Ma è efficace e da provare anche per cavedani, persici, aspi e black bass. In mare è un’esca talismano per gli appassionati di rockfishing e light spinning. Adatto a un recupero ordinato, sopporta anche jerkate decise o recuperi con ripetuti stop & go, che ne evidenziano l’effetto slow sinking. tREaD sPlIttER stONfO (art. 635) Geniale accessorio ad altissima tecnologia che consente di dividere filati ultrasottili multifibra. L'operazione di divisione del filo – indispensabile laddove si debbano effettuare dubbing in asola su imitazioni di piccola dimensione – risulta con questo attrezzo estremamente facilitata. PEttINE COMBO PER MOsCHE E stREaMER stONfO (art. 645) Realizzato con materiale plastico ad alta resistenza, comprende un piccolo pettine a denti fitti e una spazzolina in velcro, ideale per dare una finitura maggiore agli artificiali e per renderli più vaporosi e adescanti.
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MOSCA e SPINNING
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show room due nuove serie di canne importate da Garue
SAGE BOLT E MOD Sage BOLT. Ultra Fast Action Generazione 5. Bucare il vento, accelerare senza problemi: le Sage Bolt sono canne ad azione veloce di punta per grandi lanciatori. Costruite in Graphite 5, sono le canne ideali per chi desidera avere il massimo controllo in distanza e per chi cerca grandi e lunghi lanci e loop stretti. Disponibili in cinque modelli, tutti 9”, dalla coda 4 alla coda 8, in quattro pezzi. Colore Mattone Orange. Con tubo, fodero e garanzia a vita. Prezzo: 650 euro. Sage MOD. ‘The Mod’ è la canna perfetta per la pesca con la trota. Dall’azione Moderata e dalla perfezione incredibile, studiata per ottenere il massimo dalle nuove tecnologie e dai nuovi profili di code e materiali, garantisce presentazioni delicate a media distanza. Progettata tra le veloci One e le deep loading Circa, è costruita in Konnetic Tecnology by Sage. È disponibile in cinque modelli, tutti da 9” in quattro pezzi, dalla coda 2 alla 6. Colore Verde Smeraldo. Con tubo, fodero e garanzia a vita. Prezzo: 850 euro.
sensibilità fuori dal comune nonostante il tip sia tubolar e non solid, come vorrebbero le classiche canne da Ultra Light. Oltre all’utilizzo ultralight, è stato individuato nella 180 cm, ma anche nella 210 cm, un attrezzo perfetto per la Trout Area Game, in quanto nonostante la leggerezza estrema (102 g appena) è dotato di grande forza, capace di contrastare anche pesci di grossa taglia ma di far divertire anche con la più piccola delle trotelle. Gli anelli Fuji Alconite rifiniscono al meglio una canna da pesca curata nei minimi particolari. Come su ogni canna Sportex, vige la garanzia di 10 anni sul grezzo. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
custom service, canne Brook e Aurino
NOVITÀ POZZOLINI Varie le novità della Pozzolini Fly Fishing per la fine del 2015. Custom service. Per le canne Pozzolini in tre e quattro sezioni sarà possibile richiedere un montaggio personalizzato. Si potrà scegliere tra una vasta gamma di impugnature, portamulinelli di vario tipo, anelli sia monopiede che a serpentina, legature del colore preferito e nome del proprietario. Ciò consentirà di avere una canna assolutamente su misura, unica e rispondente ai gusti e alle esigenze personali. Il costo del servizio è di 50 euro.
Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, www.garue.it, info@ garue.it.
dall’ultralight all’area game
SPORTEX BLACK ARROW ULR All’inizio del 2015, Sportex aveva presentato un tris di canne (180, 210 e 240 cm) all’interno della serie Black Arrow che riportavano la sigla ULR, che sta per Ultra Light Rock. Questa serie ha infatti come range di lancio una grammatura da 1 a 7 g, che permette di lanciare esche leggerissime come testine piombate o piccolissimi ondulanti a distanze considerevoli e di avere una
Canne in bambou refendu. Si tratta di pezzi unici. Lavorate a mano in Italia con materiali selezionati, hanno azioni moderne e un prezzo accattivante che le rendono ideali per chi volesse accostarsi all’utilizzo di questi attrezzi dalla piacevolezza, dall’eleganza e dal fascino incontestabili. Pozzolini Brook 6’8” #3. Canna in due sezioni, dall’azione rapida e moderna, ideale per la pesca a mosca secca in ambienti di moderata ampiezza. Rifiniture estremamente raffinate con impugnatura a mezzo sigaro in sughero portoghese extra quality, portamulinello a vite interna con inserto in radica, ghiere in nickel silver, fodero e tubo. Prezzo: 450 euro. Pozzolini Aurino 7’6” #4-5. In due sezioni. Il cimino più lungo del tallone migliora il bilanciamento e la progressione di questa canna moderna dall’azione rapida e potente che la rendono ideale
uno straordinario rapporto qualità/prezzo
DAIWA REVROS E
per tutti gli ambienti e gli stili di pesca. Finiture di altissima qualità con impugnatura half wells short in sughero extra quality, portamulinello a vite con inserto in radica di tuya, ghiere in nickel silver, fodero e tubo. Prezzo: 470 euro. Per maggiori informazioni: Pozzolini Fly Fishing by A. Pozzolini, Via Trento 2a, 25014 Castenedolo, tel./fax 030/2131002, mobil +39.3346317910, www.pozzolinifly.com, info@pozzolinifly.com.
una nuova serie di canne in otto modelli
VISION TANE ‘Tane’ in finlandese significa trota fario e in tal modo l’azienda ha voluto identificare chiaramente l’utilizzo di questa serie di canne che affianca l’apprezzata serie Mag proponendo per il 2016 degli attrezzi con azione leggermente più parabolica. Il fusto in quattro sezioni è particolarmente leggero, con azione Medium Fast e realizzato in carbonio alto modulo. La gamma si adatta perfettamente a ogni tipo di impiego, dai piccoli torrenti ai grandi fiumi, proponendo una serie mirata di combinazioni lunghezza/azione che spazia in otto diversi modelli. Elegante impugnatura a sigaro in sughero con portamulinello a vita e inserto in prezioso legno. Tutte le canne vengono fornite in un elegante tubo in grafite. La gamma comprende due canne 8 ft (line 3 e line 4), due 9 ft (line 5 e line 6), due 9.6 ft (line 3 e line 7) e due 10 ft (line 4 e line 7). Tutti i prodotti Vision sono importati in esclusiva per l’Italia dalla Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it.
con frizione Hard testata
REDINGTON BEHEMOTH Behemoth è il mulinello più economico al mondo con frizione HARD testata, adatto alla pesca sia in fiume che in mare. Nuovissimo design, profilo bobina a ‘V’, dalla lenza 5 alla 13 per blue water. Colore: grigio canna di fucile o nero. Prezzo da 120 a 142 euro. 5/6: 125 Y - 20 LB. 5,7 oz. - 3,6 inch. (9,14 cm diametro - 102 g) 7/8: 200 Y - 20 LB. 7,5 oz. - 4 inch. (10,16 cm diametro - 212 g) 9/10: 200 Y - 30 LB. 10,8 oz. - 4,4 inch. (11,17 cm diametro - 306 g) 10/11: 200 Y - 30 LB. 11,4 oz. - 4,7 inch. (11,93 cm diametro - 323 g)
Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, www.garue.it, info@ garue.it.
Tra le tante novità che Daiwa propone costantemente, nella gamma dei mulinelli entry level fa il suo esordio il nuovo Revros E, un modello molto versatile e dal rapporto qualità prezzo straordinario. Fluido e preciso, grazie ai quattro cuscinetti a sfere posizionati nei punti più critici a favorire una rotazione dolce e senza incertezze insieme alla famosa e affidabile tecnologia Digigear. Il corpo del mulinello, dalle linee accattivanti tipiche di Daiwa, è realizzato in solida grafite. Infine l’archetto AirBail e il rotore Air Rotor ne ottimizzano la resistenza e le performance in tutte le condizioni di utilizzo sia in mare che in acque interne. Ho avuto modo di provare questo nuovo mulinello pescando a spinning carangidi, pelagici e a eging seppie e calamari. Mi ha colpito molto la frizione, che è dolce e micrometrica e permette di pescare in tutta tranquillità con PE e leader sottili, fattore importantissimo se si decide di utilizzare il Revros in tecniche di pesca ‘delicate’ quali l’Area Game in fresh water o l’ultra light game e l’eging in salt water. Il sistema di imbobinamento a spire incrociate garantisce un’uscita ‘pulita’ del nylon o del trecciato in fase di lancio aumentando le distanze raggiungibili e riducendo drasticamente il rischio di fastidiosi imparruccamenti. Insomma, un concentrato di tecnologia Daiwa in un mulinello alla portata di tutti. Quattro le taglie disponibili per il Revros: il piccolo 2000 dedicato alle bolognesi corte, l’Area Game e lo spinning ultra-light, i 2500 e 3000 per lo spinning SW e FW, la bolo e la pesca alla trota, per finire con la taglia 4000, robusto e capiente, con un ratio 4.9.1 ottimale per il feeder, pesca a bombarda, bolentino costiero e light jigging. Disponibile presso i migliori negozi di pesca a partire da 69 euro. Per ulteriori informazioni: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, info@daiwaitaly.it. (Vincenzo Muscolo)
quattro code specifiche per la pesca del luccio
VISION BIG MAMA La pesca a mosca a insidiare i grossi lucci sta spopolando in molte parti d’Europa e anche in Italia sta raccogliendo sempre più l’interesse di molti appassionati. La Vision ha da sempre prestato molta attenzione a questo mercato, prima con lo sviluppo della gamma Big Daddy, poi con l’integrazione dei prodotti Big Mama. Tra questi ultimi spicca per il 2016 una nuova coda espressamente sviluppata per esche particolarmente voluminose. Il profilo è reverse compound taper con font taper molto corto per tagliare meglio l’aria. Il rivestimento esterno estremamente morbido rende la coda assolutamente senza memoria. Il nucleo interno a bassissima elasticità permette un’incredibile sensibilità, una perfetta efficacia di ferrata e una precisione di lancio senza paragoni. La testa lunga (12,8 m) permette presentazioni dell’esca molto
show room più morbide e delicate. Fornita con loop per facilitare il collegamento del finale. La gamma è composta da sole code 9, in quattro versioni: Floating, Slomo, Intermediate e Sink3. Tutti i prodotti Vision sono importati in esclusiva per l’Italia dalla Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it.
la nuova treccia per acque dolci
T.O.W. R.E.A.L. PE 4PLY ROUGH GUERRILLA QUALITY BRAIDED LINE Non solo SW Specific: la divisione T.O.W. R.E.A.L. accontenta anche gli angler che praticano il Lurefishing FW. T.O.W. R.E.A.L. PE 4PLY Rough Guerrilla Quality Braided Line è la nuova treccia di T.O.W. specifica per tutti gli amanti delle braided line FW. Colore camo per non dare troppo nell’occhio durante l’azione di pesca a tutti i predatori che popolano le acque italiane e che sono sempre attenti a tutto ciò che si muove legato a un filo. Durante i gravosi test, operati come sempre dall’aiuto della BF Syndicate e di T2 Tribe (nostri preziossissimi guerrilleros all’interno dei campi di battaglia più ruvidi), sono emerse le qualità di un prodotto dalle ottime qualità di resistenza agli sforzi, per non avere paura di ‘tirare’ troppo mentre siamo in ‘guerra’ con il nostro avversario e per non lasciargli neanche un millimetro di possibilità di riuscire a vincere la battaglia. Quattro le misure disponibili, anche qui con il Parallel Spooling System, che come sempre consente di caricare al meglio i mulinelli, con il vantaggio di poter ‘sparare’ come cecchini le proprie insidie e centrare il bersaglio anche da distanze siderali. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.
10 e 12 cm in quattro livree esclusive
REAL WINNER TUNA LIPLESS Esca collaudata per anni su qualsiasi genere di mangianze, il Tuna Lipless di Real Winner è pane quotidiano per il pescatore di tunnidi di tutto il Mediterraneo. Le versioni da 10 e 12 cm, studiate per essere lanciate su mangianze di tonni rossi, sono di semplicissimo utilizzo: dotati di straordinaria lanciabilità e peso consistente (40
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g il 10 cm, 60 g il 12 cm) mettono gran parte della loro forza nell’affondamento rallentato rispetto ai classici metal jig, che di solito costringono il pescatore di tonni a recuperi velocissimi pur di tenere l’artificiale all’altezza della mangianza. Il Tuna Lipless, invece, affonda più lentamente ma con un pronunciato movimento di wobbling, che gli regala un forte potere attrattivo anche in discesa. Il recupero può variare da un semplicissimo recupero lineare a un recupero allegro animato da leggeri colpetti della canna. Naturalmente, essendo un artificiale dotato di un suo assetto ma privo di paletta, il recupero non dovrà essere ultrarapido, altrimenti si rischierà di far perdere efficacia all’artificiale facendolo roteare. Novità del 2016 per questi artificiali sono le colorazioni, che comprendono quattro livree esclusive per questa serie di artificiali rispetto alle classiche colorazioni Real Winner; naturalmente, come vuole la politica del brand made in Italy, le nuove colorazioni sono state testate una per una, per assicurarsi e assicurare al pescatore che siano tutte perfettamente catturanti. Infine, pur chiamandosi Tuna Lipless, nessuno ha mai vietato di lanciarli da riva su serra o lecce amia, cosa che già molti pescatori hanno fatto ottenendo grossi e pesanti risultati. È consigliato l’abbinamento con ami Daikichi 266TI. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
nuovamente distribuiti da Fassa
CUCCHIAINI MEPPS Esistono prodotti che resistono al tempo, alle mode e che possono realmente essere definiti come veri e propri miti della pesca. Uno di questi è certamente il cucchiaino Mepps che, nonostante la sua semplicità costruttiva e il fatto che è tecnicamente immutato da decine di anni, resiste perfettamente all’assalto della sempre crescente offerta in termini di artificiali fatta dalle aziende del settore. Non c’è minnow o softbait che tenga: ancora oggi il cucchiaino rappresenta la scelta migliore in ambienti particolari come il torrente oppure il fiume, per non parlare del laghetto, ambienti in cui la trota, sia essa fario, iridea o marmorata, nutre per diverse classiche colorazioni ancora un amore profondo. Non solo i salmonidi, ma praticamente tutti i predatori d’acqua dolce subiscono il fascino di questa semplice ma micidiale esca: dal cavedano al persico, dal black bass al luccio, per finire con i sempre più numerosi pesci alloctoni presenti nelle nostre acque. Gli amanti dello spinning riconoscono al cucchiaino il suo elevato potere catturante e ritengono Mepps una vera e propria icona nel settore, tributandogli un successo di vendite che solo in minima parte è intaccato dai segni del tempo. Per affrontare gli anni a venire con rinnovato vigore e ottimismo, la nota azienda francese ha deciso di affidare la distribuzione dei suoi cucchiaini in Italia a Fassa, che da sempre rappresenta uno dei punti di riferimento tra le aziende del settore di pesca ricreativa in Italia, con una storia lunga ben sessant’anni fatta di successo e innovazione. A onor del vero in questo caso si dovrebbe parlare di ri-affidamento, visto che Fassa e Mepps sono già state legate da un accordo commerciale
alla fine degli anni Settanta, con una storia che rappresenta ancor oggi un successo di vendite imbattuto. Per l’imminente stagione di apertura della trota torrente, gli appassionati potranno contare su una rinnovata distribuzione capillare, attraverso gli oltre 900 negozi della rete Fassa, per permettere a chiunque di poter preparare al meglio la stagione ormai alle porte. Fassa comunica inoltre che sarà disponibile sul suo catalogo 2016 la gamma più richiesta sul territorio nazionale negli ultimi anni. Per ulteriori informazioni: Fassa Spa, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it.
per area game, torrente, light saltwater game
G3 SPOON Dopo il successo del G1 Spoon dello scorso inverno, Black Flagg Raw Fishing Attitude, sempre attenta alle richieste dei suoi ruvidi e appassionati fans, ingrandisce di fatto il suo primogenito e dà vita a G3 Spoon a.k.a.: 3 g di spoon specifico per l’Area Game ma con un alto potere catturante anche nella pesca in torrente e, perché no, nel light saltwater game. Con le stesse caratteristiche del fratello minore, monta anch’esso un amo Vanfook SP41MB microbarb di provata affidabilità per non danneggiare le catture ma avere la sicurezza di una giusta ferrata.
Per ulteriori informazioni, contattate T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.
in due pesi e tre combinazioni di palette
MOLIX PIKE SPINNERBAIT A completamento della serie ‘Pike Hunter’, Molix ha progettato e realizzato il Pike Spinnerbait. Per la pesca del luccio la qualità e la robustezza dei materiali sono indispensabili e si coniugano con l’ attenzione ai particolari, che caratterizza i prodotti del marchio. Il Pike Spinnerbait è infatti realizzato in acciaio armonico da 1,2 mm e armato con amo 6/0 in modo da assicurare la massima tenuta durante il combattimento. Il corpo è composto dal voluminoso skirt in silicone, arricchito dalle fibre di krystal flash disposte lungo la parte inferiore, che aumentano la luminosità e la percezione di vitalità da parte del predatore. L’esca viene proposta con peso da 1 oz (28 g) e 1.1/2 oz (42 g) e in cinque colori che vanno dalla tonalità natural del Pike allo sgargiante Jamaica, ognuna con tre differenti abbinamenti di palette per offrire la miglior soluzione permettendo di scegliere ben tren-
ta combinazioni disponibili. Potremo optare infatti per la versione single colorado, la double colorado oppure la tandem willow, tutte con palette di dimensioni generose e con colorazione abbinata all’esca, per un risultato finale di assoluto impatto e grande presenza. La rotazione della pala è affidata a una girella a sfera di qualità, che garantisce la massima rotazione, con velocità di recupero minime, rendendo estremamente catturante l’esca anche nelle fasi di caduta o nei recuperi lentissimi. Questa caratteristica, unitamente alla base piatta dell’accattivante testa a forma di luccio, lo rendono particolarmente adatto a presentazioni a contatto del fondo dove, nelle pause, manterrà l’assetto verticale, per ripartire con la rotazione al minimo cenno di recupero. Ottimo su erbai e strutture, la sua versatilità lo renderà efficace per molteplici utilizzi, come in acque torbide, dove le vibrazioni delle pale non lo lasceranno passare inosservato. Un’esca che non può mancare tra le preferite di ogni pescatore di lucci. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/ 887919, www.molix.com, info@protackles.com. (Andrea Melloni)
per la trota lago
YUM DINGER 3” Con l’iniziare della stagione della trota lago, Yum presenta una delle esche più interessanti per il periodo, il Dinger da 3 pollici, esca già ampiamente utilizzata nella versione da 4/5/6” per la pesca del black bass e considerata dai più una delle migliori in assoluto per consistenza, scent, potere attrattivo e prezzo. Da questa stagione sarà dunque finalmente disponibile la versione ridotta da 3”, ideale per la pesca a wacky rig nei laghetti, una tecnica divertente e funzionale che regalerà risultati sorprendenti durante tutto il periodo invernale. Finita la stagione della trota lago, si potranno utilizzare nuovamente sui bass, che sicuramente non disdegneranno la versione ridotta della loro esca preferita. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www. majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
15 cm per 45 g
MOLIX WTD150T WTD150T, acronimo di walking the dog Tarpon dove 150 sta a indicare le dimensioni dell’esca. All’origine era artigianale, poi, sviluppata industrialmente, mantenendo il disegno originale, si è trasformata in una sintesi ottimale tra talento artigiano e vantaggi di una costruzione in ABS con tolleranze millimetriche, tipiche della realizzazione in serie. Azione walking the dog tradizionale, ma nuova per fluidità, e tipica azione da pencil bait, che permette molte personalizzazioni dell’azione di recupero: dal lento e sinuoso zig zag molto ampio e morbido a recuperi più allegri e irregolari, 6/2015
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capaci di smuovere i predatori anche a grandi distanze. Dettagli importanti, come le squame in rilievo e il triplo strato finale di coating protettivo, sono tutte caratteristiche degne di un’esca artigianale e da collezione. L’armatura è passante, in acciaio inox di dimensioni generose, ben 1,6 mm. Il corpo dell’esca è realizzato in ABS spesso 2 mm, resistente e affidabile anche in condizioni di utilizzo estremo. All’interno di questo guscio, custoditi in apposite camere separate, sono alloggiati i pesi a garanzia di un movimento sempre impeccabile e di una ‘balistica’ senza eguali. L’esca è stata equipaggiata con ancorette e split ring di alta qualità. Sviluppato per i predatori mediterranei, quali serra, barracuda e lecce amia, si intuisce che è possibile utilizzarlo anche per prede tipiche del fresh water alla ricerca di grandi bass, lucci e, per i pescatori più estremi, peacock bass e snake head. Suggerisco anche per il tropical fishing, dove il ‘Tarpon’ è stato abbondantemente testato prima della commercializzazione. con risultati al di sopra delle aspettative. Disponibile in sei differenti colorazioni. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com. (Vincenzo Muscolo)
distribuiti da Fassa
SPRO CRANK Agli appassionati della pesca al bass non passeranno inosservati i crank della SPRO firmati dal professionista John Crews (Bassmaster Elite Series Angler), ideali per perlustrare differenti strati di
profondità e curati maniacalmente nei dettagli. Crews nel presentarli non manca di ricordare come chi abitualmente svolge gare al bass sa bene che in alcune competizioni incerte nel risultato finale solo chi ha determinate esche può capovolgere l’esito finale. Questa serie di crank vanta anzitutto ancorette Gamakatsu e una sferetta morbida di tungsteno che all’interno del corpo del crank si muove ‘correndo’ in modo da emanare particolari onde sonore. Impeccabile è poi il movimento dell’artificiale in acqua, sia regolare che alternato a brevi pause e ripartenze, nelle quali il crank mostra i suoi fianchi riproducendo il moto del pesce foraggio in difficoltà. Per ottenere le migliori performance in pesca è bene utilizzare un monofilo di diametro non eccessivo (ideale uno 0,22-0,24 mm) per sfruttare al meglio le capacità di affondamento di ogni modello a seconda del tipo di timone direzionale di cui è dotato. Esistono infatti modelli di media profondità come quelli presentati in questo redazionale, ma anche modelli idonei a raggiungere profondità più rilevanti. Il modello denominato ‘Little John’ consente di pescare su profondità da 1,5 sino a 3 m; a seconda della tonalità delle acque, è possibile spaziare su numerosi colori anche vivaci, grazie alla gamma estremamente varia di tonalità disponibili. L’ottimo bilanciamento consente poi di essere consapevoli di pescare bene con un artificiale realizzato senza compromessi. L’artificiale, impiegabile su bassi fondi (shallow water) ma anche in ogni scalino del lago ove le acque scure preludano a fondali più profondi, non è impie-
gabile solo per i bass, dal momento che anche nei tratti fluviali a corrente moderata il crank di SPRO mi ha impressionato nei miei test per gli attacchi ricevuti da lucioperca e in special modo da numerosi grossi aspi sia del Po che del Ticino. D’altronde la misura di soli 5 cm per un peso di mezza oncia (14 g) indica che stiamo parlando di crank indicati per svariati predatori, sia in assenza di corrente, sia in fiumi e canali dove le acque si muovano moderatamente. Li abbiamo provati in pesca lanciandoli anche controvento, e ci siamo resi conto dell’ottima lanciabilità, con distanze raggiunte più che apprezzabili. L’estrema affilatura e affidabilità delle ancorette di Gamakatsu permette un’ottima ferrata nella bocca del predatore di turno. Tutti i prodotti SPRO, visibili nel vasto catalogo 2016, sono distribuiti in Italia dall’azienda milanese Fassa. Per ulteriori informazioni: Fassa Spa, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it. (Giorgio Montagna)
per i cefalopodi
CARSON UV TAMURA Da sempre l’azienda italiana Carson fa affidamento sullo studio e sull’innovazione per le proprie novità inerenti la pesca sportiva e ciò avviene in particolar modo in relazione all’eging, una tecnica di pesca che affascina per il contrasto tra la semplicità d’esecuzione e la difficoltà nella ricerca degli spot e nella scelta delle numerose livree degli artificiali, variabile a seconda delle condizioni meteomarine, della quantità di luce presente al momento della pescata e
del predatore da ricercare. Carson è dunque lieta di presentare i nuovi Egi della serie UV Tamura, connotati da una forte componente tecnologica, anzitutto per la presenza di una innovativa variante di rattling contenuta all’interno del corpo, che grazie alla sua particolare configurazione ha la capacità di attrarre il predatore con efficacia incredibile, in secondo luogo per l’aggiunta di una metal head che permette di variare assetto e movimento dell’artificiale in pochi istanti. Per chi desidera invece cimentarsi nella ricerca di cefalopodi lontano dalla terra ferma, Carson propone i Letal Weapon MF-8001 Mini, ovvero dei piccoli tataki di 7 cm di lunghezza che innescati in sequenza diventano ‘letali’ per i nostri amati predatori muniti di tentacoli. Definite le innovazioni portate dagli UV Tamura e dai Letal Weapon MF-8001 Mini, spendiamo qualche parola riguardo alla nuovissima canna UL-Rider 3-18 g, con fusto di 240 cm divisibile in due sezioni. Si tratta di una canna pensata e prodotta per essere altamente performante, che oltre a gestire il range di grammature indicate è in grado di spingersi oltre, offrendo sensibilità estrema in ultralight ma con una progressione tale da ridurre al minimo la perdita dei cefalopodi a causa dello strapparsi dei tentacoli in fase di ferrata e nel recupero. Gli ottimi risultati dati dai test condotti sulla canna UL-Rider in combinazione con gli artificiali UV Tamura e Letal Weapon MF-8001 Mini sono stati ottenuti dall’utilizzo in combo con i mulinelli di taglia 3000 e 4000 prodotti da Teben e proposti con un rapporto qualità-prezzo senza pari sempre dall’azienda Carson. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it (Massimiliano Mione)
show room custom by Jack Fin
MOLIX FINDER JERK 150 LIMITED EDITION Il primo storico e ancora attualissimo jerk minnow prodotto da Molix, il Finder Jerk 150, si rifà il look e viene proposto a tutti gli appassionati di questa esca in edizione limitata. Come si intuisce dal nome, si tratta di un jerk minnow lungo 15 cm e 22 g di peso, realizzato con un guscio rinforzato in ABS e armatura passante ‘full wire’ in acciaio inox. Il Finder Jerk è sempre stato molto apprezzato dagli spinner per le sue caratteristiche tecniche e costruttive, che lo rendono versatile e resistentissimo. Un’esca da utilizzare sia in mare che acque interne su tantissimi predatori: dalle spigole alle marmorate, dai barracuda ai lucci. Le sue linee, il peso specifico e il particolare lip permettono a quest’esca di ‘pescare’ agevolmente in condizioni difficili caratterizzate da forti correnti o tra le onde e la risacca. Nello stesso tempo, anche in acque tranquille, il suo nuoto lento e lineare, personalizzabile con l’azione di jerking, risulta adescante ed efficace. Una limitatissima quantità di Finder Jerk 150 ‘grezzi’ sono finiti tra le mani dei ragazzi di Jack Fin, che ne hanno così realizzato quattro colori custom, 100% hand made. Non è tutto: queste nuove colorazioni Finder Jerk sono state equipaggiate da Decoy con solide e robustissime ancorette della serie Treble Y-S82 e montate con split ring Molix serie Hyper. Un mix esplosivo di bellezza, affidabilità ed efficacia per impreziosire un’esca senza tempo e senza limiti. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com. (Vincenzo Muscolo)
una testa snodata per il mare
BLACK FLAGG RK SWING JIGG HEAD SW Black Flagg Raw Fishing Attitude sostiene il concetto di swing jig portandolo sulle rive del mare, dove sono tante le richieste che giungono da chi è alla ricerca di una testa snodata capace di far muovere al meglio le softbait dedicate alla ricerca della spigola o del barracuda. La nuova RK Swing Jigg Head SW ha le stesse caratteristiche della sorella FW, ma senza skirt e con la testa nuda e ruvida: un amo wide gap connesso direttamente alla RK Headz, che consente un’ottima mobilità dell’esca e soprattutto
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un ottimo ‘hook ratio’ e, conseguentemente, minori rischi di slamatura grazie al fatto che l’amo, libero, accompagna le sfuriate del pesce. Le RK Swing Jigg Head sono propostein due pesi differenti, con due misure di amo diverse: • 1/4 oz amo #1; 1/4 oz amo #1/0 • 3/8 oz amo #1/0; 3/8 oz amo #2/0 Per ulteriori informazioni, contattate T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.
dedicati i primi a catch and release e trout area game i secondi alla pesca del tonno
DAIKICHI BARBLESS HOOKS 238BN E DAIKICHI TUNA HOOKS 266TI La serie di monoami barbless da artificiale di Daikichi può contare su tutta la forza e la tecnologia del made in Japan. Ideati esclusivamente per gli amanti del catch and release e della Trout Area Game, i Barbless Hooks 238BN sono ideali per sostituire le ancorette ai propri artificiali per rendere quasi minimo l’impatto sul pesce e permettergli di riprendersi dalla lotta nel migliore dei modi. La pancia dell’amo è molto ampia, accorgimento che permette di portare a riva molti più pesci, rendendo più efficaci le ferrate e più difficili le slamature. La punta è ultra affilata e il filo dell’amo è molto resistente (testato anche su trote di svariati chili) ma sottilissimo per migliorarne la penetrazione. Nonostante la colorazione Black Nickel questi ami sono utilizzabili tranquillamente anche nel saltwater dagli amanti dell’ultralight. Disponibili nelle misure 04, 06 e 08. Con l’incrementare del numero di tonni nel mar Mediterraneo, anche la casa made in Japan Daikichi si è interessata alla pesca di questi pesci con artificiali. Forgiati, leggerissimi e dall’arco molto ampio, i Tuna Hooks 266TI sono pressoché indistruttibili e permetteranno di portare in barca un gran numero di pesci senza alcun bisogno di riaffilare la punta o addirittura di cambiare l’amo tra una battuta di pesca e l’altra. Testati sia in Adriatico che nel Mar Ligure, hanno lasciato il segno, vantando una quantità irrisoria di pesci slamati e anche a distanza di mesi, lasciati appositamente sporchi di salsedine, come potrebbe succedere in una normale situazione di pesca, non hanno presentato alcun segno di ruggine o corrosione. Gli ami perfetto per la vostra stagione di pesca a spinning al tonno. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
distribuiti da Carson, utilissimi per lo spinning
MOSCHETTONI X-POWER Praticità, affidabilità, robustezza: sono i semplici ma importantissimi dettagli che si riscontrano in pesca utilizzando questi moschettoni distribuiti da Carson, ideali per lo spinning qualora sia necessario cambiare spesso l’artificiale. In misure che si prestano a differenti tipi di pesca e a svariati predatori, la serie X-POWER Snap-B, in pratiche bustine da dodici pezzi l’una, rappresenta un sistema innovativo a cui affidare il nostro minnow. Grazie alla forma connotata da una baglia ampia, possiamo impiegarli sia con i classici pesciolini finti e ondulanti, sia con i lipless, che per il loro movimento intrinseco richiedono un gioco ampio per effettuare, durante il richiamo, le giuste sbandature laterali, che riproducono al meglio il pescetto in difficoltà motorie. Valido l’uso in acque sia interne che marine, adottando la misura più consona alla preda insidiata. In tema di caccia a cavedani, persici reali, bass ecc. la misura 000 (test: 6 kg /13 lbs), è perfetta, mentre per salire di grandezza ricercando grossi aspi in fiume, trote di lago, ecc. quella contrassegnata dalla taglia 0 (test: 10 kg /22 lbs) va più che bene. In ogni caso la gamma completa delle misure visionabile sul sito è più ampia di quella che ho avuto modo di testare. Oggi che il moderno spinningofilo ricerca ogni indicazione per pescare bene e affida la sorte di una bella cattura anche ai dettagli, questi moschettoni di Carson si collocano in uno spazio accessori a mio avviso imperdibile nelle nostre tackle-box. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it (Giorgio Montagna)
per la realizzazione di dubbing di varie dimensioni
STONFO CREATIVE DUBBING KIT Dalla ditta Stonfo arriva un piccolo strumento che porterà certamente molti vantaggi nella realizzazione di artificiali di media e grossa taglia utilizzando la tecnica del dubbing in asola con materiali multifibra e filanti di ogni tipo. Questo semplice accessorio permette infatti la realizzazione di dubbing in varie dimensioni, sia nei diametri che nelle lunghezze. Utilizzando materiali di colore diverso si possono realizzare corpi multicolore a forte impatto adescante e imitativo. Effetti particolari possono essere inoltre creati miscelando materiali di diversa tipologia come polyprop, flashbou, crystal flash ecc. Si tratta di una ‘forcella a U’ realizzata in materiale plastico ad alta resistenza. Sull’asta orizzontale, debitamente scanalata nella parte superiore
per permettere il passaggio delle forbici, sono alloggiate due mollette scorrevoli contrapposte che, oltre alla funzione di fermare i vari materiali, con il loro spostamento determineranno la lunghezza del dubbing che si vuole ottenere. Nelle due appendici laterali sono ricavati simmetricamente opposti tre fori a distanze variabili, dentro i quali troverà alloggiamento un’astina di acciaio inox che, in base alla posizione, determinerà la dimensione che dovrà avere il dubbing. L’accessorio viene venduto completo di due pinze per dubbing e relative istruzioni per l’uso. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.
wader, wading shoes, boat jacket
VISION HOPPER, SPRINTER E VANE Hopper è un wader estremamente elegante e completamente accessoriato, ma con un rapporto qualità/prezzo senza paragoni. Vision stupisce il mercato ancora una volta. I nuovi Hopper sono estremamente leggeri ma al tempo stesso resistenti e affidabili, realizzati in tessuto F3 a quattro strati, una nuova generazione di tessuti impermeabili e traspiranti. Un’ampia tasca frontale contiene all’interno degli alloggiamenti separati per ordinare scatole portaesche e accessori. I piedi sono realizzati in tessuto ad alta densità e sono modellati destro/sinistro. Ogni wader è fornito con cintura. Vasta selezione di taglie per accontentare ogni necessità. Sprinter è stato sviluppato per accontentare tutti gli amanti della pesca a mosca particolarmente attiva che cercano uno scarponcino pratico, confortevole e incredibilmente resistente. Lo scafo è realizzato in PVC ultraresistente, con profilo più basso rispetto ai comuni scarponcini da wading per permettere una calzata comoda e sicura. L’apertura frontale è generosa e permette di assicurare saldamente lo scarponcino con stringhe e passanti rinforzati. La suola Gummi assicura un grip senza paragoni, ma è possibile aggiungere chiodi in tungsteno venduti separatamente e da posizionare a seconda del gusto e delle esigenze dell’utente finale. Ampia gamma di taglie disponibili. Vane è la prima giacca espressamente sviluppata da Vision per la pesca dalla barca, aderendo a una richiesta avanzata da moltissimi amanti del marchio in tutta Europa. Realizzata in tessuto F4, impermeabile e traspirante, con uno strato esterno rinforzato per assicurare la massima resistenza all’usura e alle intemperie, la giacca Vane è ideale anche per l’utilizzo in saltwater. Il taglio è estremamente confortevole, con maniche preformate per facilitare i movimenti, collo alto e largo per la massima protezione senza ingombrare, polsini con regolazione velcro. Inoltre tasche frontali con scaldamani, due tasche al petto con cerniere impermeabili YKK, cappuccio con regolazioni elastiche e tasche interne portadocumenti e per gli accessori. All’interno delle tasche sono presenti alcuni accessori con
mercatino ganci in plastica per assicurare chiavi e altro e un pratico panno in microfibra per pulire gli occhiali. Il look è semplicemente fantastico, con un design moderno e scritte rifrangenti. Qualcosa di unico sul mercato… Tutti i prodotti Vision sono importati in esclusiva per l’Italia dalla Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it.
sistema di comunicazioni per bass boat ROSSO Racing
CUFFIE DA TRASFERIMENTO ROSSO Racing è un marchio giovane che rappresenta un’esperienza decennale nella comunicazione nell’ambito del MotorSport, dove rumore e criticità sono portati all’estremo. Scelte innovative con tecnologie all’avanguardia hanno permesso di realizzare soluzioni efficaci e flessibili, al punto di poter adattare i loro prodotti in ambiti diversi in cui la rumorosità deve lasciare spazio alla qualità della comunicazione. Oggi presenta una soluzione innovativa per la comunicazione nel mondo del bass fishing, disciplina nella quale spesso ci si trova a dover affrontare lunghi spostamenti navigando a forte velocità con qualsiasi condizione meteo. Con il sistema di cuffie ROSSO Racing, poter comunicare liberamente con il proprio equipaggio diventa non solo possibile, ma soprattutto confortevole e vantaggioso. Ma esattamente perché usare cuffie da trasferimento nel mondo della pesca e perché questo tipo di microfono? Lo stress uditivo, fisico e psicologico a cui viene sottoposto il corpo umano durante spostamenti ad alta velocita e pieno vento come quelli in una bass boat vengono spesso sottovalutati. Il non poter comunicare con il compagno di equipaggio se non urlando a squarciagola con il costante dubbio di non essere capiti genera inutili incertezze. I motivi che rendono fondamentale l’utilizzo di cuffie da trasferimento sono molteplici: • parlare con tranquillità con il compagno con la sicurezza della comprensione; • programmare la tattica per lo spot successivo durante un tempo altrimenti morto; • isolamento dai rumori esterni per restare comunque concentrati e rilassati; • defaticamento fisico e mentale dovuto all’isolamento ambientale; • eliminazione dello stress dell’apparato uditivo; • possibilità di collegarsi in qualsiasi momento al proprio smartphone per poter chiamare e ricevere usufruendo dello stesso isolamento acustico e delle stesse cancellazioni di rumore disponibili durante il collegamento tramite la centralina; • in generale, possibilità di disporre del tempo di trasferimento in modo costruttivo. Il microfono è a cancellazione di rumore e in modo attivo registra il rumore ambientale e lo sopprime dal segnale trasmesso, riducendo al massimo i disturbi percepiti dall’interlocutore; la spugnetta antivento, realizzata in dimensioni e materiali specifici, permette di evitare che il vento entri nel microfono e di conseguenza il suo disturbo arrivi all’interlocutore. Seaspin, noto brand nella produzione di attrezzature per lo spinning, è il distributore esclusivo di questi fantastici prodotti nel mondo della pesca sportiva. Presentati con grande successo in anteprima mondiale all’ ICAST 2015 ad Orlando in Florida, sono stati adottati dalla squadra Nazionale Italiana al Mondiale di Bassfishing a Bolsena che li ha visti vincitori. Potrete visionare e testare il sistema di comunicazione direttamente al nuovo magazzino Seaspin, previo appuntamento. Per ulteriori informazioni: Utopia Tackle s.r.l., Via Lenin 216/e, loc. San Martino Ulmiano, 56017 San Giuliano Terme (PI), tel. 347 8519369, info@seaspin.com, www.seaspin.com.
CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI Causa il tempo che passa sono costretto a cedere una canna da mosca unica nel suo genere e cioè la famosa Golden americana in grafite coda 5 6 85 grammi calcio in palissandro e pomello argento legature nuove e anelli nuovi comprata da Pragliola anni ’80 e adoprata molto poco.Trattasi ormai di antiquariato in quanto la Golden Americana non c’è più, ma vi assicuro che sul fiume sembra sia nata oggi. Io parto da un’asta di euro 200 poi vediamo. Andrea, 340/2848423, andrea.firenze49@gmail.com. (F) Canna mosca Loop Opti 11 piedi, quattro pezzi + tubo 250 euro; canna mosca Loomis GLX piedi 8,6 coda 5, due pezzi, con tubo, 250 euro. Tutto nuovo. Luigi, 334/1840037. (F) Realizzo mosche artificiali con materiali di prima qualità (ami Hends e Tiemco). Ampio e vario campionario di ninfe, secche, sommerse, streamer. Produco anche in base a vostra specifica esigenza o campione. Per ulteriori informazioni,contattatemi alla mail: steven.931@live.it. (F) Vendo pontoon Fish cat modello ‘Streamer’ lunghezza: 2,15 m, larghezza: 1,00-1,10 m, corredato di remi, pompa per il gonfiaggio, giubbotto salvagente autogonfiabile, piccola ancora. Prezzo richiesto 250 €. Foto disponibili su richiesta. A causa del peso e delle dimensioni, non spedisco ma consegno esclusivamente a mano zona Roma e dintorni. Paolo, 328/9574008, pa.cacciotti@libero.it. (F) Cerco canna da mosca Scierra HM 10 piedi coda 8 anche usata (anzi è meglio). Amedeo, 338/8718129, marisa.mot@libero.it. (E) Vendo il seguente materiale da mosca: Ghilardi Diamondback 13’# 8-9 3pz, due mani € 150; Ghilardi 7’6” # 4 2pz. € 100; Ghilardi 9’5” # 4 2pz. € 100. Scott “G” 9’ # 8 2pz. € 250; Scott “G” 6’ # 3 3pz. € 150. Thomas & Thomas hs 8’6” #5 4pz. € 250; Thomas & Thomas hs 9’ #10 4pz. € 400. Sage RPLX 890-3 9’# 8 4pz.€ 300; Sage RPL 790-4 9’6” # 7-8 4pz. € 200. Geologic FLY500 IM8 9’#8-9 3pz. € 80. Shimano Nexave 9’6”#6-8 2pz. € 100. Mitchell 8’6”# 6-7 4pz. € 80. Pozo’ 10’# 5 2pz. € 100. Carson fibra vetro 8’4” # 5-6 2pz. € 50. Sage SP+ 890-3 9’#8 4pz. € 200. F. Torrini Diamondback Snake 7’6”# 5 4pz. € 150. Sandro, 339/6533657, sandro.mandrini@coopcomin.it. (D) Vendo il seguente materiale da spinning: Browning Strong Cast 30 300 cm. 20-50 gr. € 100; Berkley Lightning Rod Pro-Series 6’6” 3/16 - 3/8 oz. € 50; Daiwa Samurai 110L; 183cm. 3-15 gr. € 50. Fenwick River Runner 7’6” 3/16- 3/8 oz. € 50. LMT Rambo 180 cm. 10-20 gr. € 50. Geologic Travel 240 cm. 5-20 g. € 30. Oltre a diversi artificiali da spinning (ondulanti, rotanti, minnows di diverse marche tutto a 1-2 € cadauno). Sandro, 339/6533657, sandro.mandrini@coopcomin.it. (D)
LIBRI, RIVISTE, VIDEO Vendo piccola collezione di libri antichi sulla pesca. Chiedere elenco a Vito, 393/0840772. (D)
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