La Pesca Mosca e Spinning 3/2016 anteprima

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www.lapescamoscaespinning.it

GIUGNO-LUGLIO 2016

€ 5,90




FOTO COPERTINA: NADICA E IGOR STANCEV

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SPINNING AL TONNO: L’ATTREZZATURA

di Antonio Napolitano

di Riccardo Tamburini

Direttore responsabile Eugenio Ortali

CARPE A VISTA

Canne, mulinelli, artificiali: un aggiornamento tecnico su quello che serve realmente, dopo che lo spinning al tonno è diventato una realtà consolidata e che l’offerta delle aziende si è molto arricchita rispetto a pochi anni fa.

A mosca le carpe non si pescano solo con la Bread Fly: è possibile farlo a vista, come si fa con i predatori, utilizzando imitazioni specifiche e curando tutti gli aspetti relativi all’avvicinamento, al lancio, alla ferrata ecc. Ed è meglio farlo in coppia, per vari motivi.

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redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscanews.it www.lapescaspinningnews.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.youtube.com/user/MoscaeSpinning www.flickr.com/photos/moscaespinning

Hanno collaborato a questo numero Moreno Bartoli, Renzo Della Valle, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Piero Letizia, Mauro Marzi, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Antonio Napolitano, Angelo Piller, Armando Quazzo, Federico Renzi, Marco Sammicheli, Nadica e Igor Stancev, Riccardo Tamburini, T2 Tribe

Amministrazione, pubblicità, abbonamenti e arretrati Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/321.02.42 segreteria@lapescamoscaespinning.it

LUCCI NEL LAGO DI CENTRO CADORE

GROSSI CAVEDANI A SPINNING

di Angelo Piller

di Giorgio Montagna

Dopo le avvisaglie degli anni scorsi, e a dispetto di alcune previsioni scientifiche, lo scorso anno si è avuta la conferma definitiva che i lucci sono arrivati anche nel lago di Centro Cadore, per la gioia degli appassionati. Accessi consigliati, attrezzatura e tecniche per la pesca a mosca.

La presenza del cavedano nei laghi e nei grandi fiumi del nord, purtroppo, non è più quella di una volta, ma può capitare in certi ambienti di trovare popolazioni indenni fra le quali non mancano esemplari di taglia. Ecco i consigli per avere successo e non lasciarsi cogliere di sorpresa.

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Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle renzo.dellavalle@gmail.com

Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29 settembre 2014 Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl Direttore editoriale Giulio Fascetti Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano

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HEAVY COVER PER MR. BASS

DUE NUOVE CODE A CONFRONTO

di Renzo Della Valle

di Armando Quazzo

Terminata la fase della riproduzione, il bass dà inizio a una fase di caccia sfruttando gli ostacoli del fondo e della riva per tendere agguati alle sue prede. È giocoforza andare a cercarlo nella vegetazione acquatica e portare le nostre esche il più vicino possibile alle sue tane.

Sono recentemente apparse sul mercato due code innovative – una statunitense, l’altra scandinava – che semplificano non poco la tecnica di lancio con canna a due mani. Armando le ha provate sul campo e ne illustra qui caratteristiche e differenze.


RUBRICHE 04

NOTIZIE

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SHOW ROOM

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RECENSIONI

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SOFT SEABASS

TENKARA. CONFERME DALLA PATAGONIA

di T2 Tribe La pesca della spigola con le esche siliconiche è diffusa da tempo, garantendo buoni e costanti risultati. Uno dei temi più interessanti in materia è quello degli inneschi, essendo possibile ricorrere a tipologie diverse. Qui in particolare si parla delle tecniche mutuate dal bassfishing.

di Piero Letizia L’originale tecnica Tenkara, nata per piccoli torrenti e pesci di limitate dimensioni, può essere modificata per estenderla ad ambienti diversi e con maggiori complessità di pesca. L’ultima conferma viene dalle sessioni di pesca in Patagonia.

QuALCHE PAROLA SuL NuOVO FORMATO

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VESPA

WALKING THE DOG

di Nadica e Igor Stancev

di Moreno Bartoli

Una bella imitazione di vespa con corpo in foam, ali in punte di hackle di gallo, torace e testa in dubbing e foam, zampe in pelo di cervo giallo o elastici. Un modello veloce da costruire ed estremamente efficace, da lasciar derivare inerte sulla corrente dei fiumi estivi.

Facili da lanciare, più difficili da recuperare, i wtd hanno progressivamente conquistato gli spinner del nostro paese, che hanno imparato a impiegarli con successo in molte situazioni diverse, ma soprattutto in mare alla ricerca di spigole, serra, lecce e barracuda.

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LUCCI A MILANO

GERMANO

di Mauro Marzi

di Ivano Mongatti

Tre grossi artificiali da usare con varie montature per catturare i lucci più grossi. L’autore ne illustra in dettaglio funzionamento e utilizzo per aver successo con gli esemplari della Cava Cabassi a Milano, ma le tecniche sono evidentemente esportabili anche altrove.

Le diverse caratteristiche delle piume di germano maschio, morbide e screziate, e di quello femmina, adatte alla realizzazione di perfette soft hackles. Le mosche classiche, gli impieghi più recenti. Con ventuno mosche inviate dai lettori partecipanti al Contest.

Questo numero si presenta ai lettori in un nuovo formato, più grande, e con una carta migliore, che dà maggior risalto alle immagini e conferisce una più alta qualità alla rivista nel suo insieme. È un modo, anche, di sottolineare l’importanza della rivista cartacea nel periodo del digitale, che a nostro avviso deve accompagnare ma non sostituire la versione tradizionale del giornale. Seguendo questa logica, sul nostro sito i lettori possono trovare sia strumenti di servizio utili a effettuare ricerche su tutti i numeri della rivista (dal 1997), sia contenuti che – nelle due sezioni ‘blog’ – integrano ciò che è presente di volta in volta sulla carta e che magari su questa non possono trovare spazio. Tutto ruota dunque intorno al numero in edicola, che molti lettori collezionano gelosamente e la cui raccolta garantisce di avere sempre sottomano, anche a distanza di anni, notizie, suggerimenti, stimoli, ausili tecnici. Da questo numero, in una forma più prestigiosa e duratura, che ci auguriamo incontri l’apprezzamento del nostro affezionato pubblico. 3/2016

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fish facts

a cura di Marco Sammicheli

proroga della validità a tutto il 2016

la FAO ha pubblicato per la prima volta il documento

COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA PER LA PESCA RICREATIVA IN MARE

STATE OF MEDITERRANEAN AND BLACK SEA FISHERIES

La Comunicazione obbligatoria per la pesca ricreativa in mare vedeva scadere la seconda proroga di validità il 31 dicembre 2015 ed è stata prorogata a tutto il 2016 con un decreto pubblicato a inizio aprile. Il Ministero competente ha lasciato che passassero tre mesi per intervenire. Un vuoto che è difficile pensare causato dalle tradizionali complicazioni delle nostre burocrazie ministeriali o alla sbadataggine di qualche funzionario. Il problema era stato sollevato a più riprese prima e dopo la scadenza e si era arrivati a casi nei quali si lamentava che le AMP non avrebbero rilasciato autorizzazioni alla pesca ricreativa a causa della mancanza della Comunicazione obbligatoria in corso di validità nella documentazione dei richiedenti. Il problema che verosimilmente è intervenuto è stato quello che nelle intenzioni dei legislatori doveva (e dovrà) essere la soluzione al problema stesso, ovvero l’istituzione di una licenza onerosa, che avrebbe dovuto essere introdotta da inizio 2016, ma per la quale non è stato possibile completare per tempo l’iter legislativo, anche grazie alla forte opposizione del settore ricreativo. Una licenza definita come tale perché le verrebbe assegnata anche una funzione di autorizzazione alla pesca ma che nella sostanza sarebbe solo uno strumento per la contribuzione del settore ricreativo al sostegno della filiera commerciale. Il Ministero, dopo aver ignorato la scadenza, sembra così abbandonare le finalità scientifiche della Comunicazione, confermando il corto circuito istituzionale che chiede dati che dimostrino che lo sforzo di pesca ricreativo pesa sulla filiera commerciale ma si oppone alla realizzazione di una ricerca specifica sul settore ricreativo, verosimilmente temendo che i dati possano dimostrare il contrario. Sono infatti passati cinque anni dall’istituzione della Comunicazione senza che il Ministero abbia fatto niente (e abbia ignorato le numerose richieste in questo senso) per la ricerca che doveva seguire alla prima fase di raccolta di dati demografici. Che nel Decreto di proroga il sottosegretario Castiglione scriva che la finalità è di «garantire la prosecuzione dell’attività di monitoraggio sull’esercizio dell’attività di pesca sportiva e ricreativa», suggerisce che forse il Ministero intende il ‘monitoraggio’ finalizzato al perseguimento di altro che non della ricerca. La proroga alla fine è un atto dovuto, che il ritardo con cui è stata emessa ci presenta come una concessione fatta sospirare abbastanza da farcene essere contenti. Una proroga in attesa d’altro che, con molta probabilità e in barba a tutte le motivazioni originarie della Comunicazione obbligatoria, salutata a suo tempo come uno strumento a favore della pesca ricreativa, non sarà appunto un piano di ricerca ma solo una tassa imposta in modo arbitrario. Forse con la licenza ci saranno anche più controlli, molto probabilmente nella direzione sbagliata, ovvero solo per controllare che si sia pagato il balzello. Fino a capodanno, quindi, tutti liberi con la propria coscienza perché si pesca in regola con la legge e in caso contrario neanche si rischia niente: poi si vedrà. Pesca ricreativa sul sito del MIPAAF: https://www.politicheagricole.it/ flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/190

Il report serve da complemento e approfondimento della pubblicazione State of World Fisheries and Aquaculture del Dipartimento Pesca e Acquacoltura della FAO e risponde all’esigenza di fornire una lettura generale sulla pesca nel bacino del Mediterraneo, allo scopo di informare la gestione e di permettere una migliore lettura delle sfide per il futuro. Il rapporto è stato richiesto durante la trentottesima sessione della CGPM, Commissione Generale Pesca del Mediterraneo (www.gfcm.org) nel maggio del 2014 ed è stato realizzato a partire dai dati forniti dagli stati membri e dalle istituzioni scientifiche. Il documento considera anche la pesca ricreativa come fattore significativo del comparto pesca a livello di bacino, indicando che essa ha un considerevole impatto economico e sottolineando che è necessario che vengano svolte indagini specifiche per poter disporre di dati affidabili e accurati. Citiamo dal rapporto: «… nonostante che la pesca ricreativa non generi un reddito commerciale diretto, gli studi hanno mostrato che essa porta un significativo contributo alle economie costiere. … In particolare la pesca ricreativa genera un considerevole impatto economico sul settore turistico. Inoltre la pesca ricreativa ha un significativo valore non utilitaristico …». L’indicazione che si ricava dal Rapporto è che la pesca ricreativa è un’importante risorsa ancora non oggetto di una adeguata gestione e che il primo passo da fare è che le istituzioni che hanno competenza per gestirla acquisiscano dati e conoscenze attraverso indagini specifiche in modo da poterla valorizzare. Il documento in lingua inglese è disponibile sul sito della FAO alla pagina http://www.fao.org/3/a-i5496e.pdf

pubblicato dal Consiglio Consultivo del Mediterraneo

PARERE MEDAC Pubblicato dal Consiglio Consultivo del Mediterraneo (www.med-ac.eu) il Parere MEDAC per un quadro normativo e una gestione efficace per la pesca ricreativa nel Mediterraneo in base alle Linee Guida Tecniche per una Pesca Ricreativa Responsabile della FAO. Il parere, realizzato dal Gruppo di Lavoro sulla Pesca Ricreativa del MEDAC, introduce per la prima volta nella UE, attraverso il suo organismo consultivo regionale, un documento tecnico sulla pesca ricreativa nel Mediterraneo. Il Gruppo di Lavoro ha realizzato il documento con la partecipazione diretta dei portatori di interessi del settore della pesca ricreativa e sportiva. Il testo approvato porta in forma organica all’attenzione delle istituzioni il tema della pesca ricreativa nell’area mediterranea e si auspica che costituisca una base di lavoro sulla quale possa svilupparsi un comune approccio di gestione e valorizzazione dell’attività a livello di bacino. Il documento in lingua inglese è disponibile sul sito del MEDAC alla pagina http:// www.med-ac.eu/files/documentazione_pareri_lettere/2016/04/155_ medac_advice_regulatory_framework_recreational_fisheries.pdf

ADERISCI AD APR

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g tiva.or aricrea c s e .p www • 2/2016

in omaggio un’esca Buginu 55 di Seaspin


notizie Tenkara Friuli ASD e Tenkara Club Bèrghem

DUE CLUB PER LA TECNICA TENKARA Tenkara Friuli ASD e Tenkara Club Bèrghem sono i primi club nati in Italia dedicati esclusivamente alla tecnica della Tenkara e si propongono di far conoscere e diffondere a livello regionale e nazionale questa tecnica di origine giapponese, già da qualche anno conosciuta e praticata in modo significativo a livello internazionale. Basata sulla semplicità e sul minimalismo dell’attrezzatura, necessita solo di una canna telescopica priva di mulinello, una lenza e una mosca artificiale. Caratterizzata da semplicità di apprendimento ed efficacia, è adatta a chiunque voglia avvicinarsi a una pesca sportiva sostenibile e rispettosa della fauna ittica. Adatta prevalentemente a corsi d’acqua montani, coniuga gli aspetti legati alla natura e all’ambiente, all’escursionismo e alla passione per la pesca sportiva. L’impiego di sole esche artificiali prive di ardiglione e la diffusa pratica del catch and release ne fanno un efficace strumento di interfaccia tra uomo e natura. Il prossimo appuntamento ufficiale organizzato da Tenkara Friuli ASD è previsto per i giorni 9 e 10 luglio 2016, con l’evento denominato ‘Tenkara & Camping’, mentre per l’anno 2017 (in data da definire) la stessa Tenkara Friuli ASD avrà l’onere e l’onore di organizzare e gestire la quinta edizione della European Tenkara Convention, evento itinerante che quest’anno in data 4 giugno si svolgerà a Bad Aussee in Austria (www.4theuropeantenkaraconvention.com). Per contattare il club: www.tenkarafriuli.it, https://tenkarafriuli.wordpress.com, tenkarafriuli @libero.it. Il Tenkara Club Berghem ha numerosi progetti in fase di studio e progettazione, tra cui la terza edizione dell’ormai consueto raduno in Val Brembana, la prima edizione raduno Val Seriana, corsi di formazione, uscite pratiche sul fiume ed eventi per far conoscere il mondo della Tenkara. Chi fosse interessato può contattare il club all’indirizzo mail tenkaraberghem@gmail.com oppure sulla pagina Facebook Tenkara club Bèrghem. Referente: Daniele Guerini, 346/2409557.

il 28 maggio, dedicato alla tecnica Tenkara

7° ALTA VALLE GESSO FISHING SHOW Il 28 maggio si terrà a Valdieri, Cuneo, nella Riserva Il Gesso della Regina, il 7° Alta Valle Gesso Fishing Show, che avrà quest’anno come tema «Tenkara e tecniche essenziali. Conoscere, condividere, pescare a mosca, con la partecipazione di Vito ‘Tsurikichi’ Rubino (Tenkara) e Michele Boccardo (Tecniche essenziali). Nel corso della giornata verranno illustrate le nozioni teoriche e verranno eseguite dimostrazioni pratiche su prato e sul fiume. È previsto un contributo di iscrizione 50 euro, con numero di posti limitati comprensivo di: quota associativa, assicurativa e accesso giornaliero alla riserva Il Gesso della Regina, pranzo in ristorante con prodotti tipici locali, corso con attrezzatura da pesca inclusa (con

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notizie possibilità di acquisto in loco per gli interessati), maglietta evento. Ogni partecipante deve essere munito di cosciali - waders e di abbigliamento consono all’uscita in torrente. Possibilità di pernottamento con convenzione anche dal venerdì sera. Per le prenotazioni e informazioni: Michele Boccardo, 333/4882916, michele@essenzapesca.com.

divieto di trattenere l’ibrido di marmorata

NEWS DAL BACINO DEL BRENTA A partire dal primo maggio è possibile acquistare i permessi giornalieri per poter pescare nel bacino delle acque del fiume Brenta. I punti di distribuzione dei permessi giornalieri sono indicati sia sul sito della concessione (www.bacinofiumebrenta.it) sia sul gruppo Facebook della concessione. Inutile descrivere le emozioni che questo fiume sta regalando tanto ai pescatori a spinning quanto agli amanti della coda di topo. All’interno della concessione, sono presenti una zona no kill e cinque zone trofeo (queste ultime aperte anche allo spinning). Già da alcuni anni, è fatto divieto di trattenere gli esemplari di trota marmorata e del temolo. A partire dalla stagione alieutica 2016, però, è stato introdotto il divieto di trattenere anche l’ibrido di marmorata. Se, ad alcuni tutto questo può sembrare un’inutile restrizione, a chi pratica il catch and release non può essere stato fatto regalo più grande. Ricordiamo che nelle zone no kill è concesso l’uso di un solo amo privo di ardiglione, mentre nelle zone trofeo è possibile l’utilizzo di minnow con due ami singoli privi d’ardiglione. Dal 2 maggio, per poter proseguire i lavori sul Ponte degli Alpini di Bassano, è vietato l’esercizio della pesca nel tratto compreso tra il traverso dell’uscita della roggia Margnan in SN Brenta a Nord e lo sbarramento imbocco canale Medoaco (fine zona Trofeo). (Matteo Menghini)

le novità per il bimestre

PESCA (SKY CANALE 236) A partire da mercoledì 1 giugno alle ore 21.00 Pesca (Sky canale 236) presenta Wild Fishing Expedition. Matteo Temprendola e Daniele Vinci, giovani autori del fortunato Street Fisher, tornano con una nuova appassionante serie di pesca, orientata in modo completamente opposto a quella dedicata alla pesca in ambiente urbano. Wild Fishing Expedition, infatti, è una serie che segue le avventure di pesca dei due protagonisti in luoghi selvaggi e incontaminati, mentre affrontano laghi e fiumi più difficili nelle condizioni climatiche più avverse. Ogni episodio una nuova avventura emozionante, con i giovani angler che pescando con varie tecniche di spinning vanno alla ricerca di prede selvagge. Descrizione delle specie, disamina dell’ambiente, spiegazioni tecniche ed emozionanti catture saranno il menù servito dai due eclettici pescatori, giovani ma già molto esperti e appassionati. Mercoledì 1 giugno alle ore 21.30 Pesca inizia anche Selvatiche che passione, una nuova serie dedicata a uno dei pesci più amati dai pescatori italiani, la trota. Lorenzo Baldi e Silvio Fattori conducono lo spettatore in un appassionante viaggio lungo splendidi torrenti degli Appennini, alla ricerca delle trote selvatiche che questi preziosi corsi d’acqua ancora custodiscono e nutrono. Pescando

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con le esche naturali, praticando rigorosamente il catch and release, i due esperti pescatori si dedicheranno dunque alla pesca di queste meravigliose selvatiche, difficili da pescare sia con le lunghe teleregolabili che con le leggere canne da lancio: la passione e la maestria permetteranno comunque grandi catture! Sabato 25 giugno alle ore 21.00 è la volta di Gone Fishing 2. Si tratta degli episodi della nuova stagione inedita della serie dedicata alla pesca in mare dalla barca, una serie di avventure realizzate in Italia e all’estero, in cui il protagonista Riccardo Tamburini viene di volta in volta ospitato da un diverso appassionato di pesca, che lo accompagnerà in un’avventura di pesca dalla barca. L’ospite organizza secondo il suo gusto una o più uscite, giudicando in totale libertà lo spot da scegliere e le prede da catturare. Ogni episodio sarà arricchito da una rubrica tecnica, Tips&Tricks, che illustra in modo approfondito alcuni nodi e inneschi particolarmente utili per questa tecnica di pesca. Mercoledì 8 giugno alle ore 22.00 verrà presentato To Kill or not To Kill. Una volta sport per pochi, oggi il catch and release è diventato un vero fenomeno tra gli appassionati di pesca. Questo documentario inedito è dedicato alla storia del catch and release dagli inizi fino al suo stato attuale; il filmato presenta interviste a pescatori che lo praticano, ma anche contributi di appassionati che sono contro questo tipo di concetto moderno di pesca. Un documento interessante dedicato a un fenomeno di pesca cosiddetta ‘death-free’, che è destinata ad avere sempre più estimatori in un mondo sempre più attento alle esigenze dell’ambiente.

le nuove produzioni di mosca e spinning

HFCHANNEL

Aktiv Hotel GARGAntini www.trophyclub.it albertogargantini@libero.it 0043/6641736341

Il canale in streaming dedicato alla pesca in Italia continua a dedicarsi prevalentemente allo spinning e alla mosca, con particolare attenzione ai viaggi in spot da sogno. Tutte le produzioni sono originali e mai trasmesse prima, curate nel dettaglio e nella qualità. Tra le novità più golose di questo periodo troviamo l’ultimo episodio di Queen’s Garden Connection, la serie dedicata alla pesca a spinning ai Giardini della Regina (Cuba). Questa volta Nicola Zingarelli e Boris M. Salnicoff tenteranno di affrontare predatori tropicali con canne da 3/8oz e 1oz, in un documentario che non poteva non chiamarsi «Insanely Light». Ci si sposta poi nelle fredde isole Lofoten, dove si scopre quanto lo slow pitching possa essere efficace sui pesci nordici. Per la pesca a mosca, invece, si rientra in Italia, dove Gabriele Zingaro ci farà scoprire il Tenna. Questo e molto ancora su HFChannel, che con l’occasione vi vuole incuriosire preannunciandovi una grande sorpresa per l’autunno… Tutte le informazioni su www.hfchannel.tv.

Risparmia sul prezzo, non sulla qualità!

• • 1/2016 7200 chilometri di riserve esclusive per tutti i tipi di pesca in Austria MOSCA e SPINNING


notizie

a cura dello

attività e nuove iniziative

SPINNING CLUB ITALIA SEDE DI RAVENNA Il territorio della provincia di Ravenna, a ben guardare, è uno scrigno che racchiude un’impressionante eterogeneità di ambianti naturali; si va dalle colline di Casola Valsenio e Brisighella alle zone pianeggianti della ‘Bassa Romagna’, fino ad arrivare al territorio costiero. In una zona relativamente ristretta si concentrano molti fiumi: il Reno, il Lamone, il Santerno, il Senio, il Montone, il Ronco, il Bevano e il Savio; un dedalo di canali e canaletti, una miriade di piccoli laghi, zone a carattere lagunare e ovviamente il mare. Eppure questo scrigno non è facile da forzare, per cogliere le emozioni piscatorie in esso racchiuse; molte di queste acque sono di difficile praticabilità e ci vuole esperienza per avere successo. Inoltre, il loro tesoro è sempre più minacciato da un bracconaggio dilagante, dall’inquinamento e da varie altre attività umane. Per conoscerle e per proteggerle, non c’è cosa migliore che unirsi ai ragazzi dello Spinning Club Italia - sede di Ravenna. L’attuale responsabile Enzo Venturini, che si è da poco avvicendato a Paolo Zambelli (che curerà ora le questioni regionali e nazionali dell’associazione), insieme allo stesso Paolo e agli altri compagni di club vi aspettano alla consueta riunione del primo lunedì di ogni mese a Faenza, presso la sede del Rione Rosso, in via Campidori 28, per discutere di questi temi e per vivere la pesca a spin-

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Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it

ning insieme (per contatti: enzo.venturini81@gmail.com, tel. 347/8285999). Nel 2016 sono previsti vari eventi, fra i quali: un corso di avviamento alla pesca a spinning, gare per la diffusione della conoscenza dello spinning, collaborazioni con aziende del settore e attività volte a coadiuvare gli enti territoriali per la salvaguardia dei fiumi e il ripopolamento degli stessi.

a Piacenza nei giorni 23 e 30 maggio - 2 e 5 giugno

CORSO DI PESCA A SPINNING Nei giorni 23 e 30 maggio e 2 e 5 giugno si terrà un corso di pesca a spinning organizzato dallo Spinning Club Italia - sede di Piacenza. Il corso sarà struttrato in due lezioni teoriche tenute da tre istruttori FIPSAS di pesca a spinning. Per partecipare è obbligatorio il tesseramento FIPSAS e l’acquisto del testo didattico elaborato dallo Spinning Club Italia Pescare a spinning nelle acque interne italiane. Le attrezzature per le prove pratiche saranno messe a disposizione gratuitamente. Per informazioni: Vainer Mazzoni (tel. 338/4048841), Roberto Seminari (tel. 347/1034597).

Il 2 giugno all’Isola Serafini

RADUNO ALLA CHEPPIA Il prossimo 2 giugno lo Spinning Club Italia organizzerà per i propri soci un raduno alla cheppia nella zona di Isola Serafini. Durante la giornata sarà organizzato anche un rinfresco sulle sponde (prenotazione obbligatoria). Per condizioni meteo non adeguate la manifestazione verrà rinviata a data da destinarsi. Chiunque sia interessato o voglia maggiori informazioni può contattare il responsabile della sede di Monza e Brianza: Ettore Ghezzi, tel. 347/09.14.733.

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notizie

PIPAM è il più vasto portale di pesca a mosca in Italia. Per approfondimenti sui vari argomenti vi invitiamo a visitare il sito www.pipam.it e a iscrivervi nel forum per partecipare attivamente alle discussioni, pubblicare articoli e foto (di tecnica, di fly tying, di recensioni di materiali ecc.), inviare informazioni sugli itinerari, che saranno inseriti nella rubrica «Dove Pescare» del sito. PIPAM ha anche aperto una pagina Facebook (https://www.facebook.com/ groups/41688482011/) dove poter condividere foto, impressioni, pareri, ecc. Anche in questo caso l’invito è quello di iscrivervi numerosi.

PIPAM NEWSLETTER Dal mese di dicembre 2015 è iniziato l’invio della Newsletter a cadenza mensile. Nel notiziario, diffuso per posta elettronica, troverete notizie dal mondo di PIPAM, novità da parte degli inserzionisti, immagini e tanto altro. Per essere sempre aggiornati sulle novità nel mondo della pesca a mosca registratevi alla PIPAM NewsLetter: iscriversi è semplicissimo e gratuito: basta andare sulla home page di PIPAM, cliccare sul banner NewsLetter PIPAM e scrivere il proprio nickname e la propria email nel format che comparirà.

COSTRUZIONE

Pupa del cappotto light Walter Luzi (wmangusta) Interessante video di costruzione di una pupa molto catturante: pochi e semplici passaggi ed ecco un modello molto performante per le nostre acque.

FLY FISHING MAGAZINE

BRA - Gotico e amazonico (2)

MOBILE APP DEL FORUM Finalmente disponibile gratuitamente la App per Smartphone PIPAM Forum che permetterà agli utenti registrati di poter pubblicare da dove e quando vorranno foto e resoconti anche in tempo reale. Con quest’App potrete condividere sensazioni e competenze con estrema semplicità. Ad oggi su Android ma nel giro di pochi giorni sarà disponibile anche su IOS. Per scaricare l’applicazione entrate nel sito di PIPAM dove troverete le indicazioni.

Ricordiamo a tutti gli utenti del sito e a tutti coloro che sono interessati a entrare nel mondo di PIPAM la sua presenza su Facebook, Instagram, Vimeo e You tube. Per partecipare o vedere cliccate il social che preferite direttamente dalla home page di PIPAM.

Angelo “Angelo” Piller e Antonio Napolitano “Flyenne” Splendide immagini video di un viaggio nella lontana Nuova Zelanda alla ricerca di grosse trote in un ambiente da favola.

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Colla 21 Redazione PIPAM Abbiamo testato una colla cianoacrilica prodotta in Italia da due giovani imprenditori torinesi: è un cianoacrilato anaerobico, per cui cristallizza in mancanza di ossigeno; la sua composizione chimica lo rende molto più sensibile all’ossigeno, per cui ne basta poco perché non reagisca. Questa caratteristica, a noi, è molto utile in quanto ci permette di poter lavorare con la dovuta calma senza l’assillo che la colla cristallizzi.

I CERCHI PIÙ INTERESSANTI

La canna giusta

Spring Creek

MOSCA e SPINNING

Recensione a cura di Andrea Rossetti (ROX) Recensione di un libro che, tra i cultori della nobile arte della pesca a mosca, non dovrebbe mancare. È il primo libro che tratta la costruzione e l’uso di imitazioni classiche adattate ai fiumi americani. James Leisenring dedica il libro al suo alterego/pigmalione in Inghilterra G.E.M. Skues, con cui mantenne per anni una costante corrispondenza postale.

Walter “Arcoiris” Maris Brugna L’emozionante pesca dei trairäo a vista con popper nelle pagine di racconto di Walter Brugna, che descrive anche attentamente, destando molto interesse, la vita delle popolazioni indigene dei fiumi brasiliani che ha frequentato.

PIPAM SUI SOCIAL

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The art of tying the wet fly

Rinaldo Morellato (Aldo42) La ricerca della prima canna ‘giusta’ da acquistare, per uno che comincia, è senza dubbio il primo grosso problema o dilemma che deve affrontare. Lo si avverte dalle richieste continue, dalle incertezze che i ‘nuovi Pam’ manifestano, chiedendo lumi sul forum. Le vie per risolvere al meglio il problema sono fondamentalmente due, anche se la seconda prevede tempi più lunghi e incerti: 1. affidarsi a un istruttore di lancio, che consiglio caldamente a ogni neofita, perché durante il corso avrà modo di studiare e ca-


pire il vostro temperamento, la personalità e di conseguenza saprà indicarvi il tipo di attrezzo idoneo da acquistare e, cosa fondamentale, vi imposterà nel modo giusto le fasi del lancio; 2. affidarsi all’amico pam, con più esperienza, che potrà consigliarvi, al meglio, il primo acquisto... anche se potrebbe rivelarsi la scelta non proprio precisa per voi, ma sarà già uno ‘sgrossamento’ del vostro primo percorso Pam, evitandovi, senza dubbio, di prendere delle fregature iniziali.

I THREAD PIÙ SEGUITI

Luccio 2016 ‘In Italia’ Antonio Napolitano (Flyenne) Un bel thread tecnico dove si discute di pesca al luccio con la canna da mosca. Numerosi i consigli e i dressing per la pesca all’esocide. Molto seguito.

manda: negli articoli sulla pesca a ninfa, nei libri e nella maggior parte dei contributi video, non solo italiani, si sente sempre dire che gli artificiali, per lavorare bene, dovrebbero radere il fondo. Che la canna dev’essere sensibile proprio per questo, per sentire quei confortanti ‘tic tic tic’ sul cimino, segno che la ninfa sta facendo il suo dovere. Che anzi se ogni tanto si attacca non bisogna dolersene, perché significa appunto che sta svolgendo l’azione giusta. È poi così vero? Nel thread si dibatte, appunto, se pescando a ninfa si debba toccare il fondo rasentando l’incaglio oppure le mosche debbano fluttuare a pochi centimetri da esso.

Cambiano i tempi, cambia la pesca: ricordare il passato per migliorare il futuro Gianfranco Baudone (Gi.Bi.) Ho scattato questa foto durante il Convegno «La promozione della Pesca ricreativa moderna e la gestione degli habitat, quali prospettive?» alla Fiera di Vicenza. Questo il titolo del tema: a voi lo svolgimento… (cioè la parola).

Iniziare con la DH (2 mani) Radere o fluttuare? Raulmontanari Argomento: la pesca a ninfa. Raul Montanari, noto autore di libri gialli, pone una do-

jp Vengono qui affrontati argomenti essenziali per chi vuole iniziare a pescare con la canna a due mani. Un thread veramente interessante.


TECNICA SPINNING MARE

SPINNING AL TONNO

l’attrezzatura RICCARDO tAmbuRInI [r.tamburini@fassa.it]

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ITINERARIO MOSCA

ANGELO PILLER [infoflyfishdolomiti@yahoo.it ]

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ratico la pesca del luccio a mosca da diversi anni, soprattutto nel lago di Santa Croce, a pochi chilometri da dove abito, ma per incontrarlo non ho rinunciato a lunghi viaggi in Germania, nella famosa zona di Rügen e ovviamente in Irlanda. Quando, quattro anni fa, mi fu riferito che nel lago di Centro Cadore, praticamente a cinque minuti da casa, pescando le trote a spinning era stato catturato un luccio, non detti troppo peso alla notizia, pensando a una cattura occasionale o anche a un pescatore che aveva preso lucciole per lanterne. In seguito gli episodi si ripeterono, più volte, tanto da spingermi a tentare un’uscita. Che si risolse in un sonoro cappotto. Un anno dopo volli ritentare, anche perché le voci di catture o presunte catture di lucci aumentavano. Diversi pescatori a spinning, ma anche coloro che pescavano i persici con il vivo, si lamentavano di attacchi improvvisi, subito seguiti dall’inesorabile taglio del finale. Durante quella seconda uscita di pesca avevo subito due attacchi allo streamer, senza riuscire a identificare il pesce. Luccio o grossa trota? Il dubbio rimase a lungo, anche perché l’anno seguente non feci uscite in lago, che peraltro rimase a lungo velato per via delle eccezionali nevicate dell’inverno precedente. Giungiamo così a giugno dell’anno scorso. Dopo diverse uscite dall’esito positivo nel lago di Santa Croce, arrivai a metà mese con ancora tanta ‘fame’ di lucci. Purtroppo la temperatura dell’acqua del lago si era alzata fino a superare i venticinque gradi e gli esocidi erano diventati apatici. Decisi allora di fare un ennesimo tentativo nel lago di Centro Cadore. Scesi in acqua verso le sei di sera per pescare fino al tramonto e portai finalmente a casa un risultato molto interessante, cioè tre lucci catturati e altri tre attacchi falliti. Chi pesca assiduamente l’amico esox sa benissimo di avere spesso a che fare con un pesce dai mille lanci. Ottenere sei attacchi da sei pesci diversi in meno di tre ore è un risultato molto significativo. Ora dovevo scoprire se si era trattato di un caso o se il numero delle catture sarebbe rimasto più o meno costante anche nelle seguenti uscite di pesca. Mi serviva quindi una conferma, per cui comunicai la notizia a una ristretta cerchia di amici, tutti appassionati lucciofili. Fu un’estate di fuoco! Non solo il numero delle catture rimase in media confermato, ma tra i tanti lucci catturati non mancarono i big, ovvero i lucci dal metro in su. Ovviamente la pesca è pesca e quindi ci sono state giornate con più catture e altre che invece hanno dato risultati inferiori, ma fondamentalmente durante l’estate 2015 fare cappotto nel lago di Centro Cadore è stato piuttosto difficile. Il numero delle catture è rimasto stabile fino a inizio settembre, quando il lago, il cui livello dell’acqua viene regolato da una diga, ha iniziato lentamente a scendere. Con il lago più basso la media giornaliera di attacchi e catture è calato, anche se numerosi lucci sono stati presi fino a fine settembre, data che ha coinciso con la chiusura della pesca.

arrivano i lucci La pesca ricreativa in generale teme i cambiamenti, perché questi hanno spesso risvolti negativi: la costruzione di centraline idroelettriche, gli svasi importanti, le modifiche del letto

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del fiume per la costruzione di ponti o per il ripristino delle sponde, per non parlare dell’arrivo di nuove specie infestanti che prendono il posto di quelle ‘italiane’: l’arrivo del siluro ne è la dimostrazione. In mezzo a questa miriade di ‘novità’ catastrofiche, capita anche di imbattersi in cambiamenti decisamente interessanti. La comparsa dei lucci nel lago di Centro Cadore ne è un esempio concreto. In questo lago i lucci sono una novità a cui non tutti si sono ancora abituati, anche perché fino a otto anni fa praticamente non esistevano. All’inizio il lago era popolato da trote fario, ibridi e marmorate, poi, durante gli anni Duemila, è stato riscontrato un aumento esagerato dei ciprinidi e del pesce bianco: cavedani, triotti, alborelle, pighi e savette stavano invadendo il lago, rendendo la cattura delle trote sempre più casuale. L’idea era quella di salvare il salmonide, di cercare di fare in modo che il lago rimanesse a vocazione salmonicola, anche perché per i pescatori locali la pesca della trota nel lago è da sempre stata una tradizione. Il primo tentativo per cercare di risolvere il problema fu quello di aumentare le immissioni di novellame di trota, ma i risultati non furono incoraggianti. I ciprinidi continuavano a


LUCCI

nel lago di Centro Cadore proliferare, aiutati probabilmente anche da un lieve aumento della temperatura media dell’acqua del lago. In accordo con un biologo, il secondo tentativo è stato quello dell’immissione di avannotti di luccio, materiale giovanile di circa sei centimetri di lunghezza. Da allora ne vengono immessi circa mille l’anno. Il ceppo è prevalentemente danubiano, mischiato anche a esemplari di luccio italico. È interessante notare come il biologo di allora avesse affermato che i lucci in questo lago dolomitico non sarebbero riusciti a riprodursi, previsione che (per nostra fortuna) non si è avverata. A partire dal primo anno di immissioni, la pesca del luccio è rimasta chiusa per quattro anni, poi aperta con una misura minima di ottanta centimetri e un massimo di due catture a stagione di pesca. Quest’anno, finalmente, si è deciso di intraprendere la strada del no kill nei confronti dell’esocide. La scelta non è stata priva di contestazioni da parte di coloro che credono ancora al mito del luccio ‘mangiatutto’, quando la verità è che con la comparsa del luccio c’è stato un netto calo dei pesci malati, cosa che ha confermato la funzione di pesce spazzino dell’esocide.

introito turistico Il passaggio a una gestione no kill nei confronti del luccio è un passo importante nella tutela dell’esocide, un pesce che in Italia in questi ultimi anni è diventato sempre più raro. Di seguito, non va assolutamente sottovalutato l’indotto turistico che il luccio è in grado di portare. Sono tanti i pescatori a mosca e a spinning che intraprendono tutti gli anni costosi viaggi all’estero a caccia del big pike. L’idea che per pescare con successo i lucci occorra per forza viaggiare lontano è diventata quasi un luogo comune. Certo, non si possono fare confronti con certi itinerari, come alcuni laghi dello Yukon in cui si possono catturare trenta e passa lucci al giorno, ma se restiamo in Europa anche la provincia di Belluno è in grado di giocarsi bene le sue carte. Questo grazie a una sorta di circuito che dà la possibilità di pescare lucci di taglia in tre laghi, tutti nella stessa provincia e a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro: il lago del Corlo, il lago di Santa Croce e adesso il lago di Centro Cadore. Non è un caso se Matteo De 3/2016

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TECNICA MOSCA

due nuove code

a confronto ArmAndo QUAZZo [armando.quazzo@gmail.com]

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l principio è semplice. Chi si è avvicinato al lancio con la canna a due mani si sarà certamente accorto che la destrezza necessaria per far volteggiare una coda di topo – specie se del tipo ‘long belly’, ovvero a profilo lungo – necessita di un’abilità superiore a quella che ci vuole per allacciarsi un paio di scarpe. Mantenere in trazione tutta la coda, orientando il loop posteriore affinché si trovi in posizione diametralmente opposta al punto in cui vogliamo che giunga la mosca, richiede doti di coordinamento motorio non proprio immediate e le delusioni sono all’ordine del giorno. La soluzione tradizionale è quella di ingaggiare un bravo istruttore, imparare come eseguire il movimento in maniera corretta, perseverare esercitandosi non tanto a pescare quanto a lanciare la coda di topo (modalità che si attaglia magnificamente alla triste realtà delle nostre acque, dove la limitatissima presenza di pesce le rende delle magnifiche palestre dove migliorare la tecnica – con la pressoché inviolata certezza che nessun pesce verrà a disturbare la nostra passata in attesa del lancio successivo). Gli americani sono dei semplificatori per definizione e, man-

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tenendo fede a questa loro prerogativa, la Olympic Peninsula Skagit Tactics ha elaborato i profili disegnati dallo statunitense Ed Ward – nota guida del nord-ovest americano, specializzata nella pesca della steelhead, equivalente pacifico del salmone atlantico – e ha realizzato una linea di code di topo di nuova concezione, denominate ‘Commando Head’, molto corte e facili da lanciare, che permettono anche al neofita di proiettare mosche a distanze decenti, senza la necessità di apprendere preventivamente la sottile arte del lancio Spey. Dal nostro lato dell’Atlantico, i progettisti della nordica Guideline (e nello specifico il famoso Leif Stävmo) hanno studiato una shooting head chiamata ‘Ultra Compact’ di lunghezza intermedia fra una SH tradizionale e una Skagit che permette di mantenere la dinamica di lancio normale, con i vantaggi derivanti dalla massa più concentrata e mantenendo il profilo tipico delle code di concezione scandinava. In estrema sintesi, il lancio Spey consiste nel realizzare un lancio rotolato con un significativo cambio di direzione: nelle gare di lancio l’angolo formato dalla posizione della coda di topo nel momento del sollevamento dall’acqua e dalla posi-


FOTO BEN PAULL

zione una volta raggiunto l’obiettivo non deve essere inferiore a 45°. La meccanica del lancio è intuitivamente semplice: si solleva la canna liberando quanta più coda possibile dall’acqua, si torce contemporaneamente il busto facendo compiere alla punta della canna una traiettoria piana o lievemente ascendente (se tutto funziona come deve, la parte anteriore della coda o anche il solo finale si deposita a breve distanza dalla posizione di chi lancia, già in linea con l’obiettivo finale e la ‘pancia’ della coda disegna una grande ‘D’, dove la stanghetta verticale è rappresentata dalla canna e la linea curva dalla coda) e si esegue un lancio in avanti che assume la forma di un rotolato. All’aumentare della lunghezza della canna si incrementa lo stress fisico, ma nel contempo si riesce a gestire una quantità di lenza maggiore; all’aumentare della lunghezza della coda gestita, aumenta proporzionalmente la lunghezza del lancio che – quando eseguito da quelli bravi – può sorpassare i quaranta metri senza troppe difficoltà. Se si usa una lenza tipo WF (o DT) e si maneggia una lunghezza di belly superiore ai 60 piedi, si è di fronte al lancio Spey tradizionale. Gli scandinavi hanno elaborato una tecnica un po’ differente: sono partiti da canne più corte (inizialmente la regola era rappresentata da attrezzi di 13-14’) e le hanno accoppiate con shooting head di diverse densità e di lunghezza fra i 30 e i 40 piedi. Ne è derivato un sistema di lancio (underhand) che permette di presentare l’esca a distanza significativa, senza la necessità di molto spazio (diminuendo il loop che deve sempre essere formato alle spalle del lanciatore) e quindi molto adatto agli impetuosi fiumi del nord, spesso caratterizzati da acque profonde che necessitano di lenze molto affondanti e sponde scoscese dove il movimento del lancio deve essere il più contenuto possibile per evitare di impigliarsi fra gli arbusti della riva o di entrare troppo in acqua per evitare di sparire fra i flutti. Alcuni anni orsono, dei pescatori, pionieri del selvaggio West e più precisamente del quadrante idrico dello Skagit, dovendo far arrivare delle grosse mosche ad altezza occhio di trote apatiche (steelhead) incollate sul fondo e probabilmente stanchi di mulinare tutto il giorno canne a una mano con code superaffondanti non inferiori al numero 9, hanno ‘riscoperto’ il lancio Spey. Muniti di code ST (shooting taper) estremamente corte (20-25’), attaccate a una running line e provviste di un terminale pesantissimo, realizzato con uno spezzone di coda in tungsteno, hanno sviluppato un sistema di lancio semplice e molto efficace: mentre il lancio Spey classico è caratterizzato da un brevissimo permanere del finale sull’acqua prima del

lancio in avanti (kiss-and-go), lo Skagit si basa sul breve affondamento del finale per ancorare la parte bassa del loop (sustained anchor). La grande massa della coda concentrata in pochi metri permette di estrarre letteralmente dall’acqua finale e mosca e depositarla con un lancio che non ha le caratteristiche di lunghezza, bellezza e grazia del lancio Spey tradizionale, ma che consente di raggiungere egregiamente lo scopo prefissato, ovvero lanciare mosche molto pesanti e tenerle alla dovuta profondità grazie a un finale piombatissimo. Greg Parsons, guida di pesca del West e protagonista assieme a Thoper Browne e Way Yin di uno dei pochi DVD decenti sul lancio Spey, paragona il lancio classico a una Rolls Royce per l’eleganza, l’underhand scandinavo alla Ferrari per la potenza della sua accelerazione e lo Skagit a un bilico con rimorchio carico di birre: va piano, non è elegante, ma arriva a destinazione. Scoperta la canna a due mani per la pesca della steelhead, gli americani hanno espanso questa nuova frontiera, inventando ogni genere di variazione e adattamento: lanci con la canna di traverso al busto per evitare di cambiare mano, falsi lanci in avanti per ancorare il finale ecc., in un crescendo da brivido. Qualche ben informato e salace istruttore di lancio del lato europeo dell’Atlantico sostiene che questa non sia un’evoluzione, ma una degenerazione causata dall’incapacità di eseguire correttamente uno Spey e di cambiare mano quando si cambia la sponda del fiume, ma resta il fatto che anche un eccelso lanciatore tradizionale si troverebbe in seria difficoltà a lanciare in sicurezza una pesante mosca da steelhead con finale al tungsteno senza mettere in serio pericolo l’integrità delle sue orecchie e di quelle che gli potrebbero passare vicino. Oltre all’accorciamento delle code, si è assistito a un pressoché contemporaneo accorciamento delle canne (culminato nelle canne switch di questi ultimi anni) e a un alleggerimento delle code. A conoscenza di chi scrive, le prime e più avanzate case in questo ambito sono la OPST e la Guideline che – come anticipato – hanno sviluppato degli innovativi profili di coda che danno risultati davvero interessanti. OPST commercializza una serie di code galleggianti (denominate ‘Commando Head’) del peso che va da 150 a 475 grani (da 10 a 31 g) e di lunghezza che varia fra 12 e 18 piedi (da 3,7 a 5,5 m) adatte a essere arricchite dal solito finale affondante e lanciate con canne Spey corte (13 piedi al massimo), con canne switch e – udite udite – con semplici canne a una mano. Non ho certo il tocco magico di molti lanciatori al fianco dei quali ho avuto il privilegio di trovarmi, ma posso testimoniare che, con un’adeguata running line e un finale di 3-4 metri di T11, non ho avuto problemi a proiettare a oltre 25 metri una mosca piombata che mi fa normalmente desiderare di avere un elmetto al posto del solito cappello. La scandinava Guideline, invece, propone una serie di shooting head compatte e sempre galleggianti del peso da 216 (5/6 – 14 g) a 339 grani (9/10 – 22 g) e di lunghezza fra i 21,5 e i 24 piedi (da 6,6 a 7,4 m): il profilo e molto simile a quello delle consorelle usate con la canna a due mani con sezione frontale sottile e capace di presentazioni delicate. Con le OPST, dalla posizione di fine lancio – con la coda posizionata parallela alla sponda – si deposita la mosca a monte con un semplice doppio Spey, Snap C o T (a seconda delle preferenze personali e del senso della corrente). Terminata la prima fase e prima che il finale piombato raggiunga il fondo, si esegue la solita rotazione del busto, si solleva la canna e si 3/2016

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TECNICA SPINNING

soft seabass t2 triBe [info@t2distribution.com] foto di tommaso Bargellini, giacomo Pozzi e faBio fontana

L’

approccio alla spigola con esche siliconiche è una tecnica ben nota e di ormai comprovata efficacia, che si rivela risolutiva in determinati ambienti e condizioni, regalando spesso catture fin da subito a chi si cimenta nel suo utilizzo. Rispetto alle esche rigide, le soft bait hanno un movimento più sinuoso, trasmettono molte vibrazioni anche a bassa velocità di recupero e in condizioni di corrente o forte turbolenza restano in movimento senza quasi bisogno di recupero. Queste proprietà intrinseche della gomma la rendono ideale in molti contesti e situazioni: in acqua ferma all’interno di porti o lagune come nelle scadute più turbolente e nelle correnti delle foci. Per valorizzare al meglio la nostre esche, tuttavia, non basta sceglierne giusta forma, misura e colore; l’elemento chiave, spesso il più sottovalutato, è il sistema di innesco.

teste piombate Come prima opzione, si ricorre in genere alla classica testa piombata: in ambienti liberi da ostacoli, come le spiagge sabbiose, si può facilmente imprimere un recupero lineare rasentando il fondale intervallando pause, saltelli e trascinamenti sulla sabbia, che creando scie e nuvolette di sedimento indu-

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cono il predatore all’attacco decisivo. L’amo quasi completamente esposto del complesso pescante garantisce una facile allamata, ma comporta un’elevata possibilità di slamature, dovute alla rigidità della struttura della testa piombata stessa: soprattutto utilizzando grammature elevate, il piombo vincolato agisce da contrappeso diretto, opponendosi alle testate del pesce e andando a lacerare il labbro della nostra preda. Altro ovvio svantaggio della classica testa piombata è l’elevata possibilità di incaglio, che la rende inadatta agli ambienti misti a rocce e ostacoli in cui solitamente si ricerca l’ambita spigola.

texas rig Per ovviare a questi fastidiosi inconvenienti, si ricorre frequentemente al texas rig, dal momento che gli ami offset garantiscono la giusta protezione della punta dell’amo contro le asperità del fondale, permettendo di sondare i margini degli ostacoli e il fondo delle buche più impervie. Questa soluzione, però, ha il suo limite per quanto riguarda la tenuta del siliconico sulla curvatura dell’amo: la frustata del lancio logora continuamente la testa dell’esca, che tende facilmente a scendere sul gambo compromettendo il corretto recupero. Utilizzando esche molto morbide con un’elevata percentuale di sale all’interno della mescola – come ad esempio i Keitech Fat


Swing Impact o i Keitech Swing Impact – saremo spesso costretti a sostituirle; si può ricorrere a saldature fai da te sul momento con accendino o colla ciano acrilica, ma sono rimedi che durano pochi lanci. Un piccolo trick per ovviare a tale problema è l’inserimento di un O ring in silicone subito al di sotto della testa dell’esca. Molto comodi e di facile reperibilità sono quelli prodotti e commercializzati da Black Flagg con il nome di H.W. Hook Ringg, che costituiscono un valido aiuto in diverse applicazioni per quel che riguarda gli inneschi; in questo caso creano uno spessore che ferma lo scorrimento dell’amo: l’assetto resterà così più stabile e duraturo, garantendo più lanci e una vita più lunga al nostro innesco. È fondamentale precisare a questo punto uno dei punti di forza delle esche morbide: la chiave del loro successo è proprio un assetto stabile, perché spesso un recupero lineare lentissimo le rende fatali al pesce. Occorre creare un bersaglio facile e ben individuabile, sostando nella strike zone il più a lungo possibile per stimolare anche i pesci che non si trovano in frenesia alimentare o in caccia; è dunque di primaria importanza presentarsi con un assetto impeccabile e preciso anche a bassissima velocità o in stallo di corrente. Bisogna sembrare vulnerabili e simulare quell’occasione da non perdere che gioca sull’atavico opportunismo insito in ogni predatore, la spigola in primis.

un aiuto dal bass fishing L’amo offset è un sistema molto utilizzato ed efficace, ma non l’unico possibile. Ancora una volta è il bass fishing d’oltreoceano a esportare le sue soluzioni. È così altrettanto possibile utilizzare ami wide gap nel nostro complesso pescante, cambiando solo il modo in cui fermare l’esca, non più vincolata all’amo stesso ma supportata da una piccola molla inserita nell’occhiello. In questo modo si ottiene una presa molto salda anche sulle mescole più tenere e una maggiore conservazione del movimento di rollio; il peso dell’amo piombato sarà meno vincolante e la vibrazione della coda coinvolgerà anche il corpo del siliconico, rendendolo ancora più ‘vivo’. Black flagg ha da sempre prodotto per il bass fishing degli ami destinati alle soft swimbait e questi hanno presto trovato ampio e pratico impiego anche in acqua salata e salmastra. I Black Flagg Liqvidd Hookz sono disponibili in una scelta di misure e pesi molto ampia, che permette di trovare il giusto amo per l’esca da utilizzare, potendo contare anche sulla versione Liqvidd Hook Weighted, che prevede diverse tipologie di pesi, rapportati alla dimensione dell’amo stesso: come per la versione ‘weightless’, permette di avere sempre il giusto assetto in acqua dell’esca.


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skirmjan roDs

Premio su oGni numero: skirmjan trout Hunter series msk-t-732HH

Length: 7’3” (220 cm) Lure: 3/8-1.1/2 oz (10-45 g) Line: 10-30 lb Action: Regular Fast Canna destinata ai grandi fiumi o ai torrentoni di fondovalle dove stazionano i pesci più grandi e smaliziati. Controlla cucchiaini fino al n. 6 e addirittura martin da 28 g usati in lame di forte corrente. Non presenta nessuna difficoltà con minnow e jerkbait fino a 15 cm e pesi vicino ai 30 g, o soft bait dai 9 ai 15 cm, montate con testine piombate fino a 14 g. Il vettino risponde senza andare in crisi. Possiede una schiena robusta e potente, capace di contrastare anche le forti marmorate.

Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, grazie alla tecnica costruttiva che riesce a combinare due differenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hyper Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad alta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e progettate per la moderna pesca con le esche artificiali. Ogni modello ha caratteristiche specifiche per tecnica e tipo di artificiale. www.molix.com/product/rods/skirmjan-freshwater-rods www.youtube.com/watch?v=UGNlL-dZVXU


A scelta fra: • MOLIX JUBAR SMART Suspending + MOLIX AUDACE 65 Suspending • STONFO CREATIVE DUBBING KIT + STONFO POLYMULTIFIL 16 colori moliX juBar smart Suspending 8,5 cm (3-3/8 in) 9 g (5/16 oz) col. Lugano Shad Perfetta combinazione tra performance di lancio, movimento ed efficacia. L’interno dell’esca è stato disegnato con una nuova partizione dei pesi, che bilancia l’artificiale in ogni condizione di pesca. I numerosi test effettuati hanno dimostrato che il Jubar Smart reagisce in scioltezza a ogni categoria di recupero, sia regolare e costante che ritmato da jerkate lunghe e decise. moliX auDaCe 65 Suspending 6,5 cm (2-1/2 in) 3,5 g (1/8 oz) col. Brown Trout Il ‘baby’ Audace, fortemente voluto dai pescatori, ha caratteristiche studiate per la pesca alla trota, sia in acque mosse e veloci che in lago o cava. Ma è efficace e da provare anche per cavedani, persici, aspi e black bass. In mare è un’esca talismano per gli appassionati di rockfishing e light spinning. Adatto a un recupero ordinato, sopporta anche jerkate decise o recuperi con ripetuti stop & go, che ne evidenziano l’effetto slow sinking. stonfo CreatiVe DuBBinG kit (art. 648) Il kit comprende due pinze per dubbing + una forcella + istruzioni d’uso. Permette la realizzazione di dubbing in varie dimensioni, sia nei diametri che nelle lunghezze. Utilizzando filati di colore diverso si possono ottenere corpi multicolore a forte impatto adescante e imitativo. Effetti particolari possono essere inoltre creati miscelando materiali di diversa tipologia, come polipropilene, flashabou, cristal flash ecc. stonfo PolYmultifil 16 Colori (art. 649) 16 buste – una per colore, con l’assortimento completo dei colori disponibili – di filato multifibra in polipropilene: leggerissimo, idrorepellente, ideale per l'imitazione di ali, la realizzazione di dubbing in asola, dubbing brush ecc.

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show room per usi saltwater estremi a un prezzo competitivo

FIN NOR TIDAL

cinque modelli per il saltwater

DAIWA LUVIAS SALT Le nuove Luvias Salt hanno impegnato i tecnici giapponesi e i consulenti italiani per molti mesi. Il frutto di questo lavoro è condensato in una serie di cinque modelli, ciascuno con una ben precisa identità, orientati a soddisfare i più esigenti amanti dello spinning saltwater. Il tessuto di carbonio Daiwa HVF con il quale sono costruite le canne è resistente e al contempo leggero e reattivo, grazie alle tecnologie X45 e V-Joint applicate su di esso; i lanci risultano lunghi e precisi, permettendo di manovrare gli artificiali al meglio e con grande semplicità. La prerogativa essenziale di questa serie è infatti proprio quella di consentire a ogni pescatore di muovere correttamente e senza fatica i propri artificiali preferiti, ottimizzandone l’efficacia. Gli anelli Fuji K-Guide Alconite e la nuova placca Fuji TVS completano la dotazione delle Luvias Salt. I modelli disponibili sono disegnati per un uso specifico. Vediamoli nel dettaglio. 702HF. Estremamente leggera ma dotata di incredibile potenza e reattività, questa 7 piedi è perfetta per l’utilizzo di wtd e popper fino ai 25 g, esche in gomma montate texas o con testa piombata, oppure jerk fino a 30 g / 15 cm. Testate a lungo con i Daiwa Morethan Scouter e Shoreline Shiner 95 e 140, hanno offerto grande piacere e divertimento nell’utilizzo. 772HF. La 7’7’’ è il modello all-rounder della serie: ideale per pescare con i long jerk dagli scogli e dalle dighe, permette di muovere al meglio anche wtd, popper, gomme e metal jig fino a 40 g. Vi stupirà per la sua capacità di manovrare con efficacia artificiali ‘non facili’ come i long jerk. 832HXH. Dedicata alla pesca da scogli e banchine, la 8’3’’ è concepita per la pesca di grossi predatori con long jerk e metal jig ed è perfetta per lo spinning ai barracuda, alle lecce o alle spigole di taglia XXL. Il combo ideale prevede mulinelli di taglia 4000 e PE 1.5-2. 702HF. È la versione off-set, con grezzo monopezzo, della 7 piedi in due sezioni. Questo modello offre a chi pesca dalla barca grande precisione di lancio, potenza e reattività, permettendo l’uso di un ampio range di esche artificiali. Wtd, popper, jerk e siliconici fino a 30 g possono essere utilizzati con facilità ed efficacia. 742HXH. Questo modello rappresenta la canna definitiva per lo spinning a spigole, serra e lampughe dalla barca. Dotata della rigidità ideale per utilizzare ogni tipologia di wtd, popper e long jerk, risulta perfetta in combinazione con mulinelli di taglia 3000 e PE 1.0-2.0. modello

lunghezza (ft)

n. sezioni

cm

potenza

LVS702HFSAI LVS772HFSAI LVS832HXHFSAI LVS702HFSOSAI LVS742HXHFSOSAI

7’0’’ (213 cm) 7’7’’ (231 cm) 8’3’’ (250 cm) 7’0’’ (213 cm) 7’4’’ (224 cm)

2 2 2 1 + 1 OS 1 + 1 OS

110 118 129 177 188

15-40 g 15-50 g 20-60 g 15-40 g 20-60 g

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MOSCA e SPINNING

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FAVORITE WHITE BIRD

con tecnologia Helicore

SPORTEX AIR SPIN Ultraleggera, velocissima, sottile: questa esclusiva serie di canne è la perfetta combinazione di superbe caratteristiche. Al suo interno pulsa la tecnologia Helicore, mista a carbonio T800 e speciali resine composte da micromolecole, un insieme che dona alla canna leggerezza e resistenza, come mai è stato possibile prima. Cinque azioni classiche da spinning e due speciali studiate esclusivamente per gli amanti delle trote di mare, una pesca che sempre più sta affascinando i viaggiatori della penisola. Anellata in FUJI Torzite, il top sul mercato, e arricchita da finiture di pregio, questa canna raggiunge un livello di leggerezza e bellezza unico, che sommata alla straordinaria capacità di caricare il lancio e alla incredibile azione progressiva vi farà letteralmente sognare di possederla. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

Favorite propone già da un paio d’anni una vasta gamma di canne da spinning per vari impieghi. Molti dei prodotti di questa azienda stanno raccogliendo consensi unanimi da una nutrita schiera di appassionati, con particolare riguarda alla tecniche light e ultralight, dall’area trout al light game. La nuova White Bird è l’ultima nata della collezione Favorite. Una canna che, pur proponendosi a un prezzo estremamente competitivo, offre tutti i vantaggi di una canna di livello molto più alto. Il fusto in carbonio ha un’azione Extra Fast con vetta Solid Tip che permetta la massima sensibilità. Gli anelli con pietra Sic sono dotati di telaio ultraleggero e sono di dimensioni ridotte per ridurre al massimo il peso dell’intera canna. La placca mulinello rinforzata è abbinata a un’impugnatura sdoppiata in solido Eva. La gamma è composta da due misure (6.82 e 7.32 ft.), entrambe in tre diverse azioni (5 - 7 - 14 g).

Distribuite in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it. - Facebook: OLD CAPTAIN LIVE

per roll cast e spey cast a una mano

RIO IN TOUCH SINGLE HAND SPEY per la pesca a mosca del luccio

VISION BIG MAMA 2.0 L’azienda finlandese detta da anni la tendenza per una vasta gamma di tecniche di pesca a mosca e la pesca al luccio rappresenta sicuramente uno dei settori in cui Vision si distingue in modo particolare. L’attenzione dell’azienda verso questa tecnica è dimostrata dai marchi Big Daddy e Big Mama, che identificano appunto in Vision una vasta gamma di prodotti per la pesca del luccio. La nuova Big Mama 2.0 è l’ultima nata della serie e racchiude tutte le conoscenze dell’azienda in materia di canne. Offre un fusto con azione Medium-Fast anellato con anelli in titanio. L’impugnatura in EVA con calcio in sughero ha un profilo ergonomico che facilita l’azione di lancio e presenta inciso sulla parte superiore il profilo di un grosso luccio. La serie è composta da quattro canne, una 8,4 ft. line 9 e 3 9 ft. (line 8, 9 e 10), tutte fornite con tubo dal profilo triangolare e fodero di tessuto. Distribuite in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it. - Facebook: OLD CAPTAIN LIVE

La coda Rio In Touch Single Hand Spey è stata espressamente progettata per tutti i pescatori che cercano la coda migliore per effettuare rollcast e lanci Spey con canne a una mano. Il profilo è stato studiato per caricare la canna anche quando ci sono ostacoli dietro che non permetto lanci over head. Guardando il suo profilo qui riportato è infatti facile comprendere come sia la coda ideale, con il peso dietro che ribaltandosi è in grado di caricare la canna in modo ottimale. La coda lavora molto bene anche nei lanci over head, con controllo del loop perfetto, quando le condizioni lo permettono. Caratteristiche: • costruita con tecnologia Connect Core, è inestensibile; • Dual-Tone system a due colori per capire bene dove è il punto di caricamento della coda; • handling session di diametro maggiorato per controllare al meglio la coda. Disponibile in cinque misure dalla WF 4 F alla WF 8 F. Prezzo consigliato 84,95€ Guardate qui il video sulla coda: https://vimeo.com/134012972 Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

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MOSCA e SPINNING

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show room

color arancio acceso

CORTLAND 444 CLASSIC MODERN TROUT WF tre nuovi modelli Studiata per il moschista versatile, la 444 Classic Modern Trout è la combinazione ideale tra performance e prezzo. La distribuzione del peso sulla coda è perfetta, grazie anche al lungo back taper che la rende utile a diversi scopi e capace di caricare velocemente il lancio con numerose tipologie di mosche: dry fly, ninfe e streamer, sempre con il totale controllo del lancio e della posa. Il colore arancio acceso la rende ben visibile e permette di tenerla sotto controllo in mezzo alle correnti. Disponibile da WF3 a WF6.

Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

T.O.W. FISHING TACKLES LEADERS Per accontentare tutti gli aficionados della pesca con la treccia e del finale, T.O.W. Fishing Tackles lancia sul mercato i suoi nuovi leader: Fnss Fluorocarbon, Classic Fluorocarbon e This Is Not Fluorocarbon Leader, in diversi diametri per combinare tutti i libraggi usati nelle molteplici tecniche di pesca che richiedono l’uso di questi ultimi. La pratica confezione da 30 m può essere comodamente tenuta in un vano del vostro marsupio, gilet, tasca o dove meglio credete, per essere sempre pronta all’uso. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.

Commando Head, Lazar Line e ami

NOVITÀ OPST per canne in bambù, fibra di vetro o grafite ad azione classica

RIO LIGHT LINE WF E DT Progettata per le canne ad azione parabolica, specialmente in bambù, fibra di vetro o grafite ad azione classica, la Light Line soddisfa le esigenze di chi usa canne molto progressive ma con la tecnologia attuale Rio. La coda non sovraccarica le canne, anche quando si ha molta coda in aria da gestire. Il profilo decentrato fa caricare la canna anche nei lanci corti, su torrenti, per presentazione perfette. È ideale per torrenti e piccoli corsi d’acqua. Con tecnologie Max Float e Max Cast Rio. Disponibile con profilo WF e DT, dalla lenza 2 alla 6. Prezzo consigliato 84,95 euro. Questo il link del video sulla coda: https: //vimeo.com/13400181 Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

Le OPST Commando Head rappresentano il culmine di anni di ricerche ed esperimenti nel lancio Skagit. Alla base della ‘Skagit Revolution’ ci sono Ed Ward e Jerry French, due nomi che nel mondo Skagit non hanno bisogno di presentazioni. Ma la vera rivoluzione di queste code consiste nel fatto che sono perfette anche per essere impiegate con le canne a una mano! Che si peschino trote, boccaloni o lucci con canne anche di soli sei piedi e code leggere, come per esempio la #3, le Commando Head permettono di ampliare all’infinito la possibilità di pescare in tutte le condizioni nelle quali una coda normale è di più difficile impiego. Sempre dalla OPST sono arrivate le running lines di ultima generazione: le Lazar Lines. Zero memoria, maggiore tenuta al nodo, antiabrasione e perfette a ogni temperatura. Ideali per essere abbinate alle Commando Head. OPST, infine, è uscita anche con una serie di ami considerati tra i migliori da streamer in assoluto. Queste le caratteristiche: • occhiello leggermente sollevato; • punta super affilata; • leggero disassamento per aumentare la penetrazione e la tenuta; • perfetti per costruire Intruder e tube fly, ma anche per altri tipi di streamer; • senza ardiglione. Insieme agli ami sono disponibili anche i vari Intruder shank e le piume di struzzo specifiche per la costruzione degli Intruder. Tutti i prodotti OPST sono acquistabili presso www.flyfishdolomiti.com Per informazioni: info@flyfishdolomiti.com, tel. 328/9682924.


per la massima visibilità

RIO 2-TONE INDICATOR TIPPET Costruito in due colori – fluorescent pink e fluorescent chartreuse – in forte contrasto, il 2-Tone Indicator Tippet della Rio permette di avere il massimo controllo di ogni abboccata nella a pesca a ninfa, in particolare nella czech nymph e nell’european style nymphing. Disponibile nelle misure 1x=0,25, 2x=0,23 3x=0,20 4x=0,18. Prezzo consigliato 14,95 euro. Guardate qui il video prodotto sul tippet: http://www.rioproducts.com/tippet/freshwater/ 2-tone-indicator-tippet/ Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

il finale per la ninfa

RIO EURO NYMPH LEADER Progettato e costruito per soddisfare le esigenze dei pescatori a ninfa europei, l’Euro Nymph Leader è un finale da 9’ adatto alle gare a ninfa e agli appassionati di questa tecnica. In filo visibile color bianco latte è collegato con il Tippet 2-Tone Indicator Rio. Garantisce massima visibilità di ogni abboccata e una sensibilità ottimizzata. Ha un anello alla fine, tippet ring, per collegare il tippet ideale per ogni condizione. Prezzo consigliato: 9,95 euro. Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

essere sempre pronti a qualsiasi condizione di acqua e luce. Come per tutta la serie dei rotanti Black Flagg Raw Fishing Attitude, anche i Guilty Spin montano le affidabili e performanti Vanfook DT45B. Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com.

nuovo nato in casa Pelican

SUPER PINKY 7 Entra a far parte della famiglia Super Pinky la versione da 7 cm, portando a quattro le misure disponibili: 7, 9, 11 e 13 cm. Dopo più di un anno di test e messe a punto è stata superata ogni aspettativa e l’ultimo nato è pronto per insidiare i pesci più smaliziati in ogni ambiente di pesca. Con i suoi 14 grammi ben bilanciati, permette lanci lunghi e precisi da fare invidia ai fratelli maggiori, dei quali conserva tutte le peculiarità del nuoto. Recuperato lineare o jerkato, questo minnow è in grado di ricevere i vostri input in tutte le condizioni, dalle ‘piccole acque’ ai grandi fiumi, restituendo le ampie vibrazioni caratteristiche di tutta la serie. Ora potrete sfruttate l’incredibile efficacia del Super Pinky in formato ‘mignon’. Per saperne di più seguite la pagina Facebook o visitate il sito internet www.pelican-fishing.com

nuovi rotanti in collaborazione con Ilba

BLACK FLAGG GUILTY SPIN Continua il sodalizio tra Black Flagg Raw Fishing Attitude e Ilba, che per la stagione primaverile estiva 2016 dà alla luce, con molta colpevolezza, il nuovo Black Flagg Guilty Spin. Disponibile in tre misure –rispettivamente #1 per 4.8 g, #2 per 6.2 g e #3 per 13.5 g – è stato ideato per le situazioni nelle quali occorre una perfetta rotazione non appena l’artificiale tocca l’acqua. Le combinazioni pala/corpo/pallina sono ben sei, per

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• • 89 IL GATTO E LA VOLPE • VIALE BLIGNY 60, MILANO • TEL. 02/58321174 3/2016

MOSCA e SPINNING


show room Slider, Bull Pop, Cruiser

YO ZURI PER LO SPINNING AL TONNO Tra le novità più promettenti di Yo Zuri per il 2016 non possono non essere menzionati i nuovissimi Slider, Bull Pop e Surface Cruiser, tre modelli di artificiali lipless particolarmente indicati per lo spinning al tonno mediterraneo. Negli ultimi anni questa tecnica di pesca ha trovato numerosissimi seguaci, non solo per l’abbondanza di questo predatore pelagico, ma anche perché lo spinning consente combattimenti molto più entusiasmanti e a costi forse più contenuti del drifting, che necessita comunque di abbondante riserva di esca naturale.

Tutti e tre gli artificiali sono dotati di brevetto Color Change Technology, già introdotto con la linea Sashimi, capace di mostrare una livrea differente a seconda del punto in cui si guarda l’artificiale: sicuramente una caratteristica unica, che può fare la differenza in certe occasioni. Anche la struttura del corpo, con numerose zigrinature, è stata confermata in questo restyling, per aumentare la produzione di vibrazioni durante il recupero e stimolare il predatore all’attacco. La vera novità, però, è forse rappresentata dalle possibili livree acquistabili: ben dieci colorazioni differenti, che diventano venti grazie al brevetto Color Change, per soddisfare gusti e necessità anche dello spinner più esigente. Per ulteriori informazioni: Fassa Spa, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it.

paddle tail / beaver

BLACK FLAGG HEARTTBREAKER SMALL H.P. 3.40”

Nello specifico il Diving Slider è uno stickbait dalle caratteristiche simili rispetto al suo predecessore Sashimi. La lunghezza è di 140 mm e il peso di 70 g, che in definitiva sono il miglior compromesso nella pesca al tonno in Mediterraneo.

Il Black Flagg Hearttbreaker Small H.P. è un paddle tail / beaver di dimensioni compatte, ideale per inneschi texas rig, jig head e come trailer su jig. Il corpo è compatto e ovalizzato per aumentarne l’hooking e per far convergere il flusso dell’acqua verso la coda incavata, garantendo un movimento molto adescante. Come in tutte le soft bait di casa Black Flagg, adotta la particolare mescola a iniezione di sale L.S.I. (Liqvidd Saltt Injection), che garantisce a questo siliconico estrema morbidezza e resistenza.

Per ulteriori informazioni: T2 distribution srl, via Capinera 2, Boccaleone, 44011 Argenta (FE), tel. 0532/800555, www.blackflagg.com, info@t2distribution.com. Il Bull Pop, almeno per l’Italia, risulta essere un gradito ritorno dopo anni di assenza: questo popper, di 15 cm sempre per 70 g di peso, è l’ideale in condizioni di mare leggermente increspato, quando i tonni rimangono qualche metro sotto la superficie. La produzione di forte turbolenza unita al classico rumore durante la jerkata richiameranno in superficie anche i tonni più svogliati.

Per finire il Surface Cruiser, altro popper, ma di caratteristiche differenti: la testa di dimensioni ridotte con taglio fortemente angolato lo rende molto più adatto quando il mare è calmo, visto che la scia prodotta è sicuramente meno evidente di quella del Bull Pop.

per i grandi predatori d’acqua dolce e salata

MOLIX JUGULO SOFT SHAD Dall’esigenza di avere grandi e robuste soft bait da utilizzare nella ricerca dei grandi predatori, come ad esempio il tonno rosso, Molix ha realizzato il Jugulo Soft Shad. La mescola ultraresistente che costituisce il corpo è dotata di un paddle pieno e arrotondato, che conferisce un movimento stretto e vibrante anche a velocità di recupero sostenute. La jig head dal profilo idrodinamico pesa 60 g e determina un ottimale bilanciamento dell’esca. Realizzata con armatura passante full wire in acciaio inox, è dotata di un innovativo sistema che permette di fissare fa-


cilmente la coda shad senza che si possa sfilare durante l’azione di pesca. L’anello posto nella parte inferiore serve a montare un treble hook o un assist hook opzionale. L’amo è adeguato ai grandi predatori ed è fissato alla jig head tramite un robusto split ring, che ne permette una maggiore mobilità, indispensabile in caso di combattimenti prolungati, poiché riduce il rischio di slamata. In mare per tonni e ricciole, o in acque interne per lucci e siluri potrà essere un compagno di pesca insostituibile. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

Spinwasp e Bee Prop

NOVITÀ FLUMEN

sono due invece di una. La Spinwasp pesa 3,4 g, la Bee Prop 2,1 g. Entrambe sono disponibili anche in versione più grande, XL, per un peso rispettivamente di 6,3 e 4,1 g. Le versioni XL, per la loro lanciabilità a grande distanza, sono particolarmente indicate anche sulla trota lago. Molto ampia la gamma di colorazioni: sei per Bee Prop, sette per Bee Prop XL, quattro per Spinwasp, due per Spinwasp XL. Bee Prop e Spinwasp: la coppia Flumen di insetti metallici veramente terribile! i prodotti Flumen sono acquistabili direttamente tramite il portale www.extrafg.com. Visitate anche la pagina Facebook: https://www. facebook.com/flumenflystyle.

Flumen Fly Style Spinning arricchisce ancora la propria gamma. La nuova nata Spinwasp incarna perfettamente la filosofia Flumen, che predilige per gli artificiali un design altamente imitativo, come la fortunatissima linea Spinnymph, o soluzioni che richiamino comunque elementi di naturalità, secondo il concetto NOD (Natural Organic Design).

nuova misura 7 cm per 20 g

REAL WINNER TUNA LIPLESS

La Spinwasp, con il suo accattivante look da ‘insetto metallico’, ne è un’ottima applicazione. L’artificiale è costituito da due corpi centrali a forma di cono a base contrapposta, di dimensioni leggermente diverse, che ricordano la silhouette di un coleottero, da cui il nome (wasp = vespa). La collocazione centrale dell’elica turbospin conferisce un bilanciamento ottimale, grazie al quale, nel corso del recupero, Spinwasp mantiene un assetto neutro. Variando la velocità di recupero, l’esca lavora, sempre perfettamente, a profondità differenti. Inoltre, anche lasciando l’esca in caduta senza trazione, l’elica rimane comunque in rotazione, continuando a mantenere l’artificiale adescante. Il corpo compatto e il favorevole rapporto peso/dimensione fanno di Spinwasp un’esca facilissima da lanciare, con una caduta in acqua più silenziosa rispetto ai rotanti tradizionali. Le caratteristiche di Spinwasp rendono questo rotante produttivo in circostanze e condizioni disparate, e quindi molto versatile. Ma è sulle trote di torrente che Spinwasp diventa un’esca davvero irresistibile, soprattutto nei mesi estivi e negli ambienti selvatici, dove riesce a stanare anche i pesci più diffidenti. Per contro, è molto produttiva anche negli ambienti molto battuti, dove la paletta francese o altre esche troppo inflazionate non riescono più ad ingannare trote smaliziate. L’altro ‘insetto metallico’ che è già un mito presso molti appassionati della Flumen è il Bee Prop, con caratteristiche e vantaggi simili a quelli della Spinwasp. I corpi sono però di forma rotonda e le eliche turbospin

Con l’incrementare dei piccoli tunnidi nel Mediterraneo, Real Winner ha pensato di realizzare la versione ridotta dei già confermati Tuna Lipless, studiati per essere lanciati su mangianze di tombarelli, alletterati e palamite, ma anche indispensabili (naturalmente cambiando il set-up di split ring e ancorette/monoami) per i pescatori di tonni del Tirreno e del Ligure, dove capita molto spesso che le mangianze di tonni importanti avvengano su piccolissime acciughe, rendendo inutili le classiche esche da tonno da 40-60 g. Nella misura da 7 cm per 20 g, sono disponibili in quattro colorazioni testate per avere sempre l’esca giusta in ogni situazione e sono come sempre realizzati con armatura passante e resina espansa a cellula chiusa. A differenza dei loro fratelli più grandi (10 cm per 40 g e 12 cm per 60 g), vengono venduti armati di ancorette Daikichi di ottima qualità. Ideati, creati e testati uno ad uno in Italia. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

una nuova rana da Lunkerhunt

POPPING FROG La nuova rana by Lukerhunt sbarca sul marcato italiano e non passerà certo inosservata. Popping Frog è realizzata in morbida gomma monostampo, senza saldature o giunzioni. Il corpo è totalmente vuoto all’interno e tale proprietà, abbinata alla morbidezza della gomma, assicura lo strike anche in presenza di attacchi molto timidi, facilitando la penetrazione dell’amo doppio affilato chimicamente. Il muso con pronunciato svaso frontale permette di produrre fortissime turbolenze sulla superficie dell’acqua, tipiche di un’esca popper. Le zampe sono estremamente mobili, in grado di riprodurre fedelmente il nuoto di una vera rana. Molte delle colorazioni proposte sono estremamente aggressive e appariscenti, per at-


show room trarre l’attenzione delle nostre prede. Altre sono più naturali. Popping Frog è perfetta per la pesca sotto riva o in buche, per penetrare erbai e spot impervi. Misura 2.25”, peso 1/2 oz. Distribuite in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it. - Facebook: OLD CAPTAIN LIVE

Il catalogo è suddiviso in quattro sezioni principali: Single Hooks, Flyfishing, Treble Hooks e Ami montati. Gli stessi vengono poi riproposti in altre due sottocategorie: Catfishing, ami realizzati con la collaborazione e l’esperienza di Dino e Dario Ferrari per la pesca ai grossi siluri del Fiume Po, e Saltwater, per gli amanti della pesca in acqua salata. Oltre ai tanti ami già conosciuti, troverete all’interno moltissime novità, fra le quali i diversi modelli realizzati espressamente per lo spinning e il trout area. Il tutto è consultabile in versione sfogliabile online all’indirizzo https://issuu.com/majorafishing/docs/catalog_daikichi_2016 Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

con sistema intercambiabile dei pesi interni EWC

MOLIX SS SHAD 5” SS Shad significa Special Swimming Shad. Si tratta infatti di una nuova soft swimbait realizzata con una miscela estremamente morbida e aromatizzata. L’azione di nuoto, dopo innumerevoli test, appare naturale, con grande potere attrattivo. La forma ‘flat’ è stata ricavata dallo studio dei flussi idrodinamici e serve ad arricchire il movimento e le strette oscillazioni irregolari. La novità principale consiste nel sistema intercambiabile dei pesi interni EWC (Easy Weights Change) Pat P. che con un solo semplice movimento consente di cambiare il peso all’interno dell’esca. Una moderna soft swim bait semplice da usare ed efficace con qualsiasi predatore d’acqua dolce o marino. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

con tutti i nuovi artificiali

CATALOGO FLUMEN 2016 Flumen Fly Style Spinning ha appena finito di realizzare il catalogo dei suoi innovativi prodotti, che in forma digitale può essere visualizzato e scaricato all’indirizzo www.flumenflystyle.com/wp-content/uploads/2016/05/catalogo-flumen2016.pdf. L’azienda sta anche promuovendo la distribuzione dei suoi artificiali nei negozi specializzati: i punti di vendita interessati possono rivolgersi all’indirizzo info@extrafg.it oppure telefonare al numero 366/2114087.

ami per tutte le esigenze

CATALOGO DAIKICHI 2016 È uscito recentemente il catalogo Daikichi 2016-2017, il marchio di ami e accessori distribuito da Majora Intelligent Fishing. Il layout semplice e accattivante mette in risalto le numerose serie di ami disponibili, aiutando il pescatore nella scelta solitamente difficile di trovare quello più adatto alle proprie esigenze, il tutto semplificato dalle rappresentazioni in dimensione reale dei vari prodotti.

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MOSCA e SPINNING

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un nuovo utile accessorio per il fly tying

STONFO DUBBING BRUSH TOOL Ci sono circostanze nelle quali il costruttore di mosche artificiali si trova nella necessità di effettuare del dubbing di diametro rilevante, da utilizzare su artificiali di grossa taglia come quelli impiegati per i grandi predatori di mare e di acqua dolce. La cosa non è semplice e nella maggior parte dei casi si deve ricorrere ad artifici non sempre di facile esecuzione. È anche vero che oggi esistono in commercio spezzoni prefabbricati con queste caratteristiche, ma non sempre la taglia e i colori sono appropriati alle necessità del fly tyier. Questi spezzoni prendono il nome di ‘dubbing brush’, che alla lettera vuol significare spazzola di pelo. Esistono in commercio macchinette più o meno sofisticate che consentono di produrre il dubbing brush, ma nella maggior parte dei casi si tratta prodotti artigianali non sempre a buon mercato e di non facile reperimento. Va anche


detto che considerato l’uso discretamente limitato di questo prodotto, in definitiva non sempre vi è una reale convenienza all’acquisto. La ditta Stonfo, proprio per venire incontro a questa necessità, ha realizzato il Dubbing Brush Tool, un accessorio da montare sul morsetto che risolve egregiamente il problema. Unico requisito per l’applicazione è che il morsetto abbia la testina rotante. Il Dubbing Brush Tool consiste in una struttura leggera realizzata con materiali di prima qualità e di facile montaggio sull’asta del morsetto. Uno stelo in acciaio inox a forma di ‘L’ fa da supporto alla tavoletta di stesura del ‘pelo’ e agli altri elementi accessori. La tavoletta di stesura è in materiale plastico, studiata per semplificare al massimo la preparazione del dubbing. Un’appendice a forma di vaschetta graduata per il taglio degli spezzoni garantisce la realizzazione di dubbing brush di diametro omogeneo. La stessa tavoletta scorrevole sullo stelo di supporto può abbassarsi e alzarsi tramite un’asta scorrevole a seconda delle necessità di lavoro. Sulla pinza del morsetto va serrato un gancio fornito in dotazione, mentre dalla parte opposta, montato sul braccio corto dello stelo di supporto, un blocchetto regolabile in altezza porta un altro gancio, quest’ultimo ammortizzato da una molla, che serve per la realizzazione dell’asola di avvolgimento. Con il Dubbing Brush Tool si possono realizzare spezzoni di circa 25 cm, con un diametro massimo di 5-7 cm e con i materiali e fantasie le più varie. Modo d’impiego: 1. Si inserisce il blocchetto portastelo sull’asta del morsetto e si blocca la stessa alla giusta altezza di lavoro. Si blocca poi nella pinza del morsetto il gancio di attacco del filo in modo che questo ruoti in linea. Agendo con la chiavetta esagonale, si regola lo stelo di supporto in modo che i due ganci e la linea mediana della tavoletta di stesura siano allineati. È importante che la tavoletta sia posizionata al centro dello spazio fra i due ganci e che vi siano almeno 15 mm liberi da ogni parte fra gancio e tavoletta. 2. Si regola l’altezza del piano della tavoletta in maniera che i ganci siano leggermente al di sotto del piano di stesura (4-5 mm). 3. Si ferma il filo metallico sul gancio dalla parte del morsetto con alcune spire serrate. Quindi, facendolo passare nella traccia longitudinale presente al centro della tavoletta, si blocca in tensione al gancio opposto. 4. Si tagliano a questo punto gli spezzoni di pelo, piume, filato, tinsel o quanto altro della misura stabilita e si dispongono sulla tavoletta fino a completarne la lunghezza o meno. 5. Si riprende il filo e, attraversando tutto il materiale disteso, lo si ferma di nuovo al gancio del morsetto con alcuni giri serrati fino a investire con le spire il materiale disteso. 6. Agendo sul pomello di scorrimento della tavoletta, la si abbassa totalmente e quindi si inizia velocemente la rotazione della testina. In breve si formerà uno spezzone di dubbing brush, che staccherete dai ganci e sarà pronto per l’uso.

Per la realizzazione del dubbing brush è necessario impiegare fili metallici di spessore non superiore a 0.20 mm ed è fondamentale che questi siano ricotti (ottimi i tinsel ‘copper wire’ e ‘silver wire’ nelle misure Medium e Small). Si può scendere anche di diametro fino a 0.10, ma in questo caso bisogna fare molta attenzione nell’avvolgimento, che non deve essere troppo veloce, mentre il materiale deve essere ben distribuito sulla tavoletta. Ancora una volta la Stonfo ha voluto meravigliarci con un prodotto ad alto contenuto tecnico, funzionale e di semplice utilizzo. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.

realizzata con acciai inossidabili speciali

SEASPIN MICROCLIP JACK-6 Grazie all’esperienza maturata dopo anni dal lancio delle versioni maggiori e a una ricerca meticolosa dell’acciaio più idoneo allo scopo, Seaspin lancia sul mercato la sua idea di microclip, la Jack-6. Questa versione, con carico di resistenza pari a 6 lb, mantiene inalterate tutte le caratteristiche di inossidabilità e resistenza che hanno fatto delle versioni più grandi un must nei sistemi di aggancio rapido per artificiali e non solo. Il made in Italy con l’utilizzo di acciai inossidabili speciali, appositamente scelti per le condizioni di utilizzo dopo molte prove sul campo, è a garanzia della qualità e della precisione della produzione, indispensabili per l’affidabilità e la durata in un utilizzo marino. Jack-6 è stata ideata per soddisfare le esigenze tecniche specialistiche del light spinning o del trout area, ma è stata testata con successo anche nelle più disparate situazioni, come nel bass fishing o nello spinning in torrente. L’evoluzione Seaspin non si ferma: presto sarà presentata una versione da 10 lb dedicata espressamente allo spinning medio-leggero alla spigola. Per ulteriori informazioni: Utopia Tackle srl, tel. 338/2278600, magazzino in Via Lenin 216/e, località San Martino Ulmiano, 56017 San Giuliano Terme (PI), tel. 347/8519369, info@seaspin.com, www.seaspin.com.

con un occhio all’estetica

FUJI HOOK KEEPERS Non tutte le canne escono dalla fabbrica con un portaesca legato al grezzo e spesso ci si trova in condizioni di dover agganciare l’amo singolo o l’ancoretta alla struttura dell’anello o addirittura all’archetto del mulinello. A questo scopo Fuji produce già da anni l’Hook Keeper, un

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MOSCA e SPINNING

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show room semplice portaesca che si aggancia alla canna tramite un piccolo elastico, rendendo gli spostamenti durante le battute di pesca molto più semplici. Ora la gamma dell’Hook Keeper si ampia con sei nuove colorazioni per accontentare i pescatori amanti anche del lato estetico oltre che funzionale, permettendo di abbinare alla perfezione questo piccolo e utilissimo prodotto alle legature e al colore delle proprie canne da pesca. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

con lenti 580P

OCCHIALI COSTA in acciaio inox qualità Marine

PINZA GAME PLIER BY HPA hPa è un’azianda francese particolarmente attenta alle esigenze del pescatore ‘viaggiatore’, dall’amante dei tropici al pescatore locale che ama godere di tutte le opportunità che offre la pesca ‘a corto raggio’. Per ogni tipologia hPa offre una vasta gamma di accessori (borse, marsupi, guanti ecc.) per ogni tipo di impiego. Tra le novità presentate recentemente spicca la nuova Game Plier, una pinza studiata per impieghi estremi, assai versatile e affidabile. Realizzata in acciaio inox qualità Marine, la Game Plier è in grado di aprire split ring fino a 350 Lbs senza deformarli. Viene consegnata con astuccio e laccio di sicurezza. Lunghezza totale 160 mm. Distribuite in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it. - Facebook: OLD CAPTAIN LIVE

per esche e accessori protetti e sempre in ordine

MOLIX ELITE WATERPROOF E PRO SLIM Molix propone una nuova serie di storage box per esche e terminal tackles, composta da due diverse tipologie di scatole per le esigenze di utilizzo dei pescatori. La serie Elite Waterproof è realizzata per garantire la massima protezione di esche ed accessori e la loro perfetta sistemazione. Sono scatole a tenuta stagna, munite di valvola automatica di pressurizzazione. Questa serie ha ottenuto la certificazione internazionale IP67 (International Protection 67) per l’elevato grado di resistenza agli urti, alle polveri, agli agenti atmosferici e all’immersione fino a un metro di profondità per 30 minuti. La serie Pro Slim è realizzata per esche più compatte e terminal tackles. Il sistema di chiusura a incastro assicura la perfetta separazione tra i diversi contenuti. I divisori permettono di ricavare da 4 a 20 scompartimenti, per esche e accessori protetti e sempre in ordine. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, telefono 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

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Gli occhiali Costa volano fin sulle Dolomiti, nello lodge di Angelo Piller, titolare dello shop on line www.Flyfishdolomiti.com. Qui potrete trovare gli occhiali più apprezzati dai pescatori professionisti di tutto il mondo per l’indiscutibile qualità delle lenti 580P, che permette perfomance superiori e massima protezione dell’occhio in tutte le condizioni di luce. Le eccezionali caratteristiche delle lenti 580P Costa sono racchiuse in un brevetto che permette l’abbattimento delle frequenze dello spettro nocive alla visione, con assorbimenti che arrivano al 100% sia per i raggi UV, sia per le lunghezze d’onda del blu alta energia e del giallo intenso. Questo risultato permette di incrementare notevolmente il contrasto e rendere visibile, grazie alla polarizzazione, ogni dettaglio del fondale, anche a svariati metri di profondità. Per ulteriori informazioni: www.flyfishdolomiti.com, info@flyfishdolomiti.com, tel. 328/9682924.

con otto tasche e apertura a libro

MOLIX STREET FISHING BAG La nuova Street Fishing Bag di Molix è una borsa da pesca water resistant realizzata in 100% Premium Quality Polyester. Soddisfa l’esigenza del pescatore che desidera portare con sé quello che può servire in una giornata di pesca, comodamente e senza orpelli. Dotata di otto tasche, di cui due interne, ha una facile apertura a libro – senza doverla sfilare di dosso –, diversi ganci e porta accessori dove poter fissare qualsiasi cosa, maniglia e spallaccio imbottito. Possiede inoltre una grande quantità di particolari che la rendono unica, versatile e personalizzabile. Nonostante le dimensioni contenute, ha grande capacità, che consente al pescatore di portare comodamente al suo interno tutto ciò che serve. Disponibile in due diverse combinazioni di colori: Black/Grey e Black/Camo. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

modello 2016, rivisitato per una maggiore vestibilità

PATAGONIA RIO GALLEGOS ZIP FRONT I wader Patagonia impermeabili/traspiranti più resistenti, più accessoriati, dalle migliori performance e dotati di cerniera TIZIP® frontale impermeabile, sono stati aggiornati con una vestibilità più aderente nella parte superiore del corpo, che consente comunque l’aggiunta di altri strati, con nuovi anelli di fettuccia (daisy chain) interni e tasche applicate per organizzare al meglio tutta l’attrezzatura, e con calzari dalla vestibilità più anatomica ed essenziale. dotati di fodera goffrata in poliestere e pa-


rasassi con costruzione a inserti piatti per ridurre l’usura. Con la comodità della cerniera TIZIP® frontale impermeabile, i Rio Gallegos Zip-Front Waders sono i wader più resistenti, anti-foratura e impermeabili/traspiranti mai prodotti da Patagonia, oggi riaggiornati dai calzari in su. I Rio Gallegos Waders continuano ad essere realizzati nel collaudatissimo tessuto esterno H2No™ Performance Standard a quattro strati, che impiega una struttura SSC con cucitura singola che sposta le cuciture cruciali lontano dalle zone di maggiore usura; vengono oggi riproposti con una vestibilità più essenziale per offrire un nuovo livello di comfort, performance e resistenza. Si è cominciato eliminando 5 cm di tessuto dall’area di fianchi, vita e busto per migliorare la vestibilità, consentendo comunque l’aggiunta di altri strati, indispensabili per sessioni di pesca prolungate al freddo. È stata inoltre riprogettata l’area del cavallo per consentire di scavalcare facilmente qualsiasi ostacolo ed è stata articolata maggiormente la struttura dell’intera gamba per i momenti in cui la pesca costringe in ginocchio, come durante il rilascio in acqua della preda dopo la foto di rito. Sia che peschiate da riva o dalla barca, apprezzerete di certo il nuovo parasassi con costruzione a inserti piatti: capace di drenare l’acqua molto più velocemente rispetto al precedente design, pur mantenendo una grande resistenza alle abrasioni e all’usura durante guadi e camminate per raggiungere i migliori luoghi dove lanciare. I calzari sono invece caratterizzati oggi da una nuova e migliore vestibilità anatomica, più simile a quella di una calza, realizzati in un neoprene da 4 mm più denso che non si compatta e foderati in poliestere goffrato per regalare comfort aggiuntivo. L’innovativo sistema di sospensione interno a bretelle consente una rapida conversione all’altezza del punto vita per quando non ci si trova in acque troppo profonde. All’esterno sono posizionate due tasche scaldamani e due tasche portaoggetti con zip resistenti all’acqua. Le soluzioni di organizzazione interna dell’attrezzatura includono invece una tasca impermeabile che si apre verso l’esterno, rinforzata e dotata di rivestimento in TPU, due nuove tasche elasticizzate applicate e due anelli di fettuccia (daisy chain) interni per agganciare l’equipaggiamento. Le altre utili caratteristiche specifiche per la pesca includono: asola nella parte centro-posteriore per appendere comodamente i wader ad asciugare, cintura da pesca elasticizzata con fibbia a basso profilo, imbottiture rimovibili sulle ginocchia e logo in rilievo con trota e Fitz Roy per completare il tutto. Kit per la riparazione rapida incluso. Il peso è di 1315 g. Prezzo: 625 euro. Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

gilet multitasche e bastone da guado

NOVITÀ POZZOLINI FLY FISHING La Pozzolini Fly Fishing introduce due nuovi prodotti. Il primo è un gilet multitasche in rete e tessuto di nylon Quickdry, dotato di numerosissime tasche sia esterne che interne munite di cerniere e con bretelle imbottite per distribuirne il peso a pieno carico. Si caratterizza per la sua robustezza e per il fatto di essere monotaglia: grazie alle cinghie superiori e laterali regolabili, infatti, è possibile variarne lunghezza e ampiezza per poterlo indossare su giacconi o pile nei mesi invernali o sfruttarne la traspirabilità nei mesi estivi. Concepito per il moderno pescatore a mosca, è un capo pratico ed elegante con un rapporto qualità/prezzo molto competitivo: 75 euro.

La seconda novità è rappresentata da un pratico bastone da guado ripiegabile, in robusto alluminio con impugnatura anatomica in gomma antimuffa e fodero in neoprene. Indispensabile per guadi impegnativi e per la pesca in wading in acque correnti e fondi scivolosi. Prezzo: 45 euro. Per maggiori informazioni: Pozzolini Fly Fishing by A. Pozzolini, Via Trento 2a, 25014 Castenedolo, tel./fax 030/2131002, mobil +39.3346317910, www.pozzolinifly.com, info@pozzolinifly.com. Facebook pozzolini antonio .

in Ambertex, disponibili in cinque taglie

CIERRE WADER & BELT I nuovissimi wader e belt di Cierre sono l’ideale per chi cerca un prodotto comodo e di qualità a un costo contenuto. Studiati per sopportare continue sollecitazioni, sono realizzati in tessuto Ambertex, resistente alla colonna d’acqua fino a 10.000 mm e traspiranti per 3.000g/m2/h. Il modello wader presenta una tasca centrale sul petto con cerniera termosaldata, doppio strato di rinforzo su ginocchia e tibie, bretelle elastiche regolabili e una comodissima cintura lombare regolabile. Il belt ha invece due tasche laterali con cerniera termosaldata, doppio strato di rinforzo su ginocchia e tibie e cintura regolabile. Entrambi i modelli hanno la calza in neoprene di prima qualità e sono realizzati in cinque taglie: S, M, L, XL, XXL. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

continua la campagna di promozioni per la Patagonia

MIRADOR NIRES LODGE Il Mirador Nires Lodge a San Martin de los Andes (Patagonia - Argentina) continua la campagna di prenotazioni con tariffe in promozione per la stagione di pesca 2016/2017. Viaggi personalizzati possono essere creati ‘su misura’ sia per la pesca a mosca che per quella a spinning. In aggiunta al tradizionale soggiorno presso la propria struttura, il Mirador Nires Lodge consente di poter customizzare spedizioni di pesca secondo le preferenze dei propri ospiti. Oltre alle ‘flottade’ di due o più giorni sui fiumi più suggestivi della Patagonia in percorsi ormai divenuti dei classici (Rio Chimehuín, Rio Aluminè, Rio Limay ecc.), si possono organizzare spedizioni di esplorazione di fiumi, torrenti e laghi nelle zone più remote e provare l’emozione della pesca esplorando acque assolutamente sconosciute: la pesca ai confini del mondo… Per ogni informazione: www.patagoniafishinglodge.com, patagoniafishinglodge@gmail.com.

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recensioni mercatino Marco Sammicheli e Antonio Rinaldin, Mosche per il mare, 2016, 176 pp. a colori, 21x26 cm. Un gran bel libro. È il primo pensiero che mi è venuto in mente dopo aver letto questo lavoro di Marco e Antonio. Finalmente un testo in italiano per chi è amante della pesca e della costruzione degli artificiali da mare, molto accurato e discretamente completo nella descrizione dei vari aspetti inerenti l’utilizzo dei vari artificiali, in base alle situazioni che possiamo incontrare, ma anche in base ai vari tipi di predatori e a come scegliere e utilizzare i vari materiali da costruzione, spaziando da peli e piume naturali ai materiali sintetici e riflettenti. Si notano nettamente gli stili dei due autori: nella prima parte Marco Sammicheli con la sua descrizione accurata e metodica dei vari aspetti concernenti la pesca nelle sue varie particolarità, nella seconda parte Antonio Rinaldin con la sua perfetta e precisa tecnica costruttiva a illustrare i montaggi in vari stili degli artificiali da mare, validi a coprire parecchie necessità. All’interno si trova un lungo e descrittivo capitolo nel quale vengono affrontati gli aspetti riguardanti l’esposizione dei vari stili di pesca tra recupero e deriva, come quelli inerenti la tematica della costruzione: pesca e mosche, interpretazioni degli artificiali, stimoli dei pesci in base all’attrazione e all’imitazione, assetti e pesi in base ai vari stili costruttivi, sino ad arrivare alla scelta di una mosca in base ai vari fattori esterni, come ad esempio la luce e i colori. Con, a seguire, un’ampia parte fotografica di step by step, dove Antonio mostra con bellissime fotografie i vari montaggi con grande cura e metodo, utili a chi muove i primi passi nella costruzione di artificiali da mare. Ci sono artificiali da deriva tipo flat wing, imitazioni di pesciolame da strippare sia top water che sommersi, imitazioni di gamberi, granchi e tanto altro ancora. Inoltre, una parte che descrive i materiali che normalmente vengono usati per il saltwater fly tying. Insomma un lavoro notevole, nel quale i neofiti e gli appassionati di questa pesca possono trovare ottimi spunti e suggerimenti per intraprendere la costruzione degli artificiali e approcciarsi alla pesca in mare con un bel bagaglio di utili informazioni. Il libro è acquistabile su Amazon.it (Fabio Federighi).

CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI Vendo canna da mosca Valsesiana (Tenkara italiana) 4,30 m in carbonio con lenza in crine, lenza sintetica, kit mosche (30 pezzi), fodero, garanzia 2 anni, nuova mai usata, vendo causa errato acquisto. Vero affare canna leggera e molto curata. 230,00 euro. Matteo, matteogarof@virgilio.it, tel.331/4931664. (C) Vendo le seguenti Canne Falcon Low Rider usate: CASTING: LFC-4-166 Medium Action 6'6" 8/17lb 1/4-1/2oz; LFC-5-16P Medium heavy 6' 10/ 17 lb1/4-5-8oz manico a pistola, 70,00 euro cad.; SPINNING: LFS-4-16 Medium Action 6' 6-12lb 1/8-3-8 oz; LFS-3-16 Medium Light 6'2" 610lb 1/8-3/8oz, 80,00 euro cad. Prezzo da concordare se acquisto in blocco. Le canne sono state usate per prendere i pesci... ma tenute in ottimo stato. Stefano, idivvu@hotmail.it, 333/2619305. (C) Cerco mulinelli antichi di fabbricazione italiana o artigianali (no Japan, Korea, Taiwan). Per alcuni modelli offro fino a 100 euro. Inviare foto dei mulinelli, numero telefonico e sarete contattati. Franco, 333/4756168, francofr04@gmail.com. (B) Vendo mulinello Daiwa Caldia 2506 usato due-tre volte, come nuovo, 80,00 euro; vendo Orvis spinning Frequent Flyer 7’ 100 euro, Orvis spinning Frequent Flyer 6’ 100 euro, entrambe usate tre-quattro volte, come nuove. Enrico, silvestrini.enrico@alice.it, 348/8076342. (B) Vendo canna St. Croix Mojo Inshore 7’ 3/4 - 1 1/4 oz. monopezzo nuova, causa doppio regalo. La canna ha ancora il nailon nel sughero e i suoi cartellini originali! Prezzo di listino 150 euro, io vendo a 100 euro. Vendo canna Savagear Bushwacher 8’. 10-40 g. 2 pezzi, anche questa nuova con cartellini originali, 100 euro. Vendo canna G.Loomis lr 8445 7’ 10-20 lb. 3/8-2 1/4 oz. GL2 monopezzo. Canna con poche pescate all’attivo e normali segni di usura, 90 euro. Juri, Michelaeire@live.it, 338/2269704. (B) Vendo causa inutilizzo mulinello Shimano Stradic 4000FA (made in Japan) in condizioni perfette pari al nuovo con due manovelle (una singola e una doppia) oltre a quella doppia in dotazione. Chiedo 100 euro spese escluse. Rudy, djrudyb@gmail.com, 347/2438368. (B) Vendo canna Sage VT2 9`#8 in 4 pezzi, con tubo originale in cordura. Utilizzata per pesca al bass, luccio e streamer in fiume. Ottime condizioni, con trattamento anticorrosione e utilizzabile quindi anche in mare. Visionabile a Milano, prezzo 230 euro; vendo mulinello Rapture Guide Master AMC # 7/8 acquistato marzo 2015 in scatola originale con backing e coda WF8F omaggio. 80,00 euro + s.s. Paolo, 335/8436130, iphone.paolofortunati@gmail.com. (B) • Vendo le seguenti canne per sfoltimento attrezzatura: Loop Green Line LGL 382-3A 8’,2’’ #3, in 3 pezzi con 2 cimini + 2 pezzi centrali, fodero + tubo cordura con tracolla 180 euro + s.s.; Loop Green Line LGL 593-3A 9’,3’’ #5 in 3 pezzi con 3 cimini, fodero + tubo cordura con tracolla 170 euro + s.s. Disponibile per vendita in blocco a 300 euro + s.s. Paolo, iphone.paolofortunati@gmail.com, 335/8436130. (B) • Vendo mulinello Abu Cardinal 3 a 100 euro; Abu Cardinal 4 a 70 euro. I mulinelli sono in ottime condizioni e invio foto a richiesta. Compro mulinelli antichi italiani, inviare foto. Franco, francofr04@gmail.com, 333/4756168. (B) • Vendo canna da mosca Guideline 7’ coda 3 in 4 pz completa di tubo e fodero originali. Trattasi del modello LPXe. Praticamente nuova, acquistata da Flies&Lies -Benecchi (Modena). Prezzo: 200 euro. Disponibili foto dettagliate. Spedisco o consegno a mano. Luca, cale1978@virgilio.it, 349/6375459. (B)

XFlies Interchangeable System by Mauro Borselli Si organizzano corsi tecnico-didattici personalizzati per la pesca a mosca della spigola

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borselli.mauro@gmail.com 338/8066458

Se desiderate vedere pubblicato gratuitamente sulla rivista il vostro annuncio, potete effettuare l’inserzione online collegandovi al nostro sito www.lapescamoscaespinning.it. Potete altrimenti inviarlo completo dei vostri dati, del telefono e/o dell’indirizzo email a: «La Pesca Mosca e Spinning», Via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Il testo viene ripetuto per non più di due numeri consecutivi. Gli annunci sono riservati ai privati.




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